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STRATEGIE DI INTERVENTO STRATEGIE DI INTERVENTO PSICOMOTORIO PSICOMOTORIO NEI NEI DISTURBI DI APPRENDIMENTO: DISTURBI DI APPRENDIMENTO: Dimensioni educative-preventive Dimensioni educative-preventive Dott. Luigi Romano Dott. Luigi Romano (Terapista della neuro e psicomotricità dell’età (Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva) evolutiva)

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STRATEGIE DI INTERVENTOSTRATEGIE DI INTERVENTO PSICOMOTORIO PSICOMOTORIO

NEI NEI DISTURBI DI APPRENDIMENTO:DISTURBI DI APPRENDIMENTO:Dimensioni educative-preventiveDimensioni educative-preventive

Dott. Luigi Romano Dott. Luigi Romano (Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva) (Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva)

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L‘APPRENDIMENTOL‘APPRENDIMENTO è il processo di acquisizione di è il processo di acquisizione di

conoscenzaconoscenza, di una , di una competenzacompetenza o di o di una particolare capacità attraverso lo una particolare capacità attraverso lo studio, l'studio, l'esperienzaesperienza o l'insegnamento. o l'insegnamento.

L'apprendimentoL'apprendimento è un processo è un processo "esperienza-dipendente"; infatti, le "esperienza-dipendente"; infatti, le

nostre esperienze possono influenzare nostre esperienze possono influenzare significativamente le nostre significativamente le nostre

connessioni neuronali e le nostre connessioni neuronali e le nostre

strutture cerebrali.strutture cerebrali.

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IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO AVVIENE ATTRAVERSO L’ESPERIENZA AVVIENE ATTRAVERSO L’ESPERIENZA DIRETTA DEGLI STIMOLI (V+U+TK)DIRETTA DEGLI STIMOLI (V+U+TK)

SS RR

ALUNNO

ORGANISMO

INSEGNANTE

MEDIATORE

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Ricettore visivoAnalizzatore visivo

Ricet. - Anal. vestibolareRicet. - Anal. acustico

Analizzatore cinestetico(articolazioni)

Ric.- Anal.propriocettivo(muscoli-tendinei)

Via nervosa

Ricezionestimolo

Midollospinale

Via nerv.motoria

Effettuazione

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Normale ___ Normale ___ II ___ Patologico___ Patologico

DISONTOGENESIDISONTOGENESI

Intervento educativo-preventivo:Intervento educativo-preventivo:

Allontanare l’individuo dalla patologia e Allontanare l’individuo dalla patologia e farlo avvicinare il più possibile alla farlo avvicinare il più possibile alla normalitànormalità

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POTENZIALE Neuroevolutivo

POTENZIALEEsperienze

Apprendimento

FILO

SOCIO ONTO

POTENZIALEMEDIAZIONE

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PROCESSO DI LETTURAPROCESSO DI LETTURA

INPUTINPUT

OPTEMAOPTEMA(connessa con la memoria, (connessa con la memoria, permette di identificare i segni, permette di identificare i segni, le forme, ecc., le forme, ecc., captare le lettere)captare le lettere)

FONEMAFONEMA

MONEMAMONEMA((determinare il significato, determinare il significato, la comprensione della lettura, la comprensione della lettura, è un processo automatico, è un processo automatico, ma è già volontario)ma è già volontario) SISTEMA VERBALESISTEMA VERBALE

ARTICOLEMAARTICOLEMA(prodotto dal(prodotto dal sistema verbale, sistema verbale, esso si traduce attraverso esso si traduce attraverso la motricità orale)la motricità orale)

OUTPUTOUTPUT

SISTEMA VISIVOSISTEMA VISIVO

SISTEMA UDITIVOSISTEMA UDITIVO

SISTEMA COGNITIVOSISTEMA COGNITIVO

SISTEMA VESTIBOLARESISTEMA VESTIBOLARE

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DISLESSIADISLESSIA

Viene considerata come un disordine di Viene considerata come un disordine di

una delle cosiddette attività nervose una delle cosiddette attività nervose

corticalicorticali

Incapacità globale e complessa a Incapacità globale e complessa a

decodificare il segno scritto e a decodificare il segno scritto e a

trasformarlo nel segno parlatotrasformarlo nel segno parlato

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LEGGERELEGGERE

E’ riferito ai segni della scrittura, è E’ riferito ai segni della scrittura, è riconoscere dai segni della scrittura le riconoscere dai segni della scrittura le parole e intenderne il significato parole e intenderne il significato

• RICHIEDE ESSENZIALMENTE DUE RICHIEDE ESSENZIALMENTE DUE

OPERAZIONI:OPERAZIONI: 1) Identificare1) Identificare

2) Comprendere 2) Comprendere

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IDENTIFICAREIDENTIFICARE

• Consiste nel riconoscimento di ciascuna Consiste nel riconoscimento di ciascuna lettera (grafema), nell’associare la lettera al lettera (grafema), nell’associare la lettera al

corrispondente suono o serie di suoni corrispondente suono o serie di suoni (fonema) e, infine, nel fare una sintesi dei (fonema) e, infine, nel fare una sintesi dei suoni delle lettere per formare la parola.suoni delle lettere per formare la parola.

• Per esempio, il segno grafico “A” viene Per esempio, il segno grafico “A” viene riconosciuto e identificato come il suono “A”; riconosciuto e identificato come il suono “A”;

una successione di segni “Mano” richiama una successione di segni “Mano” richiama

alla alla mente una successione di suoni che mente una successione di suoni che verbalmente formano la parola “Mano”verbalmente formano la parola “Mano”

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• Si tratta di compiere una correlazione Si tratta di compiere una correlazione Spazio-Temporale fra i segni e i suoni Spazio-Temporale fra i segni e i suoni corrispondenti tramite il senso della corrispondenti tramite il senso della vista e dell’udito, della percezione vista e dell’udito, della percezione visiva e di quella uditiva.visiva e di quella uditiva.

• L’IDENIFICAZIONEL’IDENIFICAZIONE rappresenta rappresenta l’aspetto tecnico della lettura, poiché l’aspetto tecnico della lettura, poiché una parola per essere letta deve una parola per essere letta deve venire compresa.venire compresa.

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L’IDENTIFICAZIONE IMPLICA L’IDENTIFICAZIONE IMPLICA L’ESISTENZA DI ALTRE L’ESISTENZA DI ALTRE

CAPACITA’:CAPACITA’:

11) La discriminazione: ) La discriminazione:

facoltà di distinguere un suono o facoltà di distinguere un suono o un un

segno grafico dall’altrosegno grafico dall’altro

2) La trasformazione:2) La trasformazione:

trasformare un segno dalla forma trasformare un segno dalla forma visiva visiva

in quella uditiva e viceversa in quella uditiva e viceversa

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• Nel processo di lettura, Nel processo di lettura, Identificazione e Comprensione sono Identificazione e Comprensione sono sempre compresenti in un rapporto di sempre compresenti in un rapporto di interazione.interazione.

• Nell’insegnamento della lettura si Nell’insegnamento della lettura si deve prestare costante attenzione a deve prestare costante attenzione a tutti e due gli aspetti.tutti e due gli aspetti.

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FUSIONE SILLABICAFUSIONE SILLABICA• Quanto il bambino impara a leggere Quanto il bambino impara a leggere

deve essere capace di fondere due deve essere capace di fondere due suoni assieme emettendo quello suoni assieme emettendo quello corrispondente alla fusione.corrispondente alla fusione.

• La fusione sillabica consiste La fusione sillabica consiste nell’associare il suono di una nell’associare il suono di una consonante con il suono di una consonante con il suono di una vocale (“p” ed “a” vocale (“p” ed “a” = “pa”). = “pa”).

• Il ritmo di sviluppo di questa capacità Il ritmo di sviluppo di questa capacità è individuale e progredisce tra i è individuale e progredisce tra i 5 e i 5 e i 6 anni di età.6 anni di età.

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E’ IMPORTANTE E’ IMPORTANTE RICORDARE CHE IL RICORDARE CHE IL PROCESSO DELLA PROCESSO DELLA LETTURA SEGUE IL LETTURA SEGUE IL

TRAGITTO DALLA PAROLA TRAGITTO DALLA PAROLA AL PENSIERO, MENTRE LA AL PENSIERO, MENTRE LA SCRITTURA DAL PENSIERO SCRITTURA DAL PENSIERO

ALLA PAROLA.ALLA PAROLA.

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IL MODELLO GENERALE DEL IL MODELLO GENERALE DEL PROCESSO DELLA LETTURAPROCESSO DELLA LETTURA

• Che riesca a spiegare come avviene il Che riesca a spiegare come avviene il riconoscimento delle lettere, come si riconoscimento delle lettere, come si forma il significato delle parole risulta forma il significato delle parole risulta necessario soprattutto in campo necessario soprattutto in campo scolastico, per spiegare le difficoltà di scolastico, per spiegare le difficoltà di apprendimento della lettura e per apprendimento della lettura e per poter mettere a punto delle tecniche poter mettere a punto delle tecniche di rieducazione che si rivelino efficaci.di rieducazione che si rivelino efficaci.

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• Quando uno stimolo visivo colpisce la Quando uno stimolo visivo colpisce la retina, esso viene codificato mediante una retina, esso viene codificato mediante una serie di impulsi dei neuroni e mandato alla serie di impulsi dei neuroni e mandato alla corteccia visiva. corteccia visiva.

• Qui lo stimolo viene mantenuto in una Qui lo stimolo viene mantenuto in una memoria sensoriale che può essere visiva o memoria sensoriale che può essere visiva o uditiva, a seconda del tipo di stimolazione.uditiva, a seconda del tipo di stimolazione.

• Lo stimolo della memoria sensoriale viene Lo stimolo della memoria sensoriale viene codificato e passato in una “memoria di codificato e passato in una “memoria di lavoro”, il cui compito è quello di estrarre lavoro”, il cui compito è quello di estrarre un certo numero di caratteristiche distinte un certo numero di caratteristiche distinte delle lettere e di eseguire delle operazioni delle lettere e di eseguire delle operazioni sullo stimolo, il quale ormai ha subito una sullo stimolo, il quale ormai ha subito una trasformazione in “Rappresentazione trasformazione in “Rappresentazione Interna”.Interna”.

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• Una volta che la memoria di lavoro ha Una volta che la memoria di lavoro ha estratto, dalla lettera percepita, una lista estratto, dalla lettera percepita, una lista di caratteristiche distinte, essa viene di caratteristiche distinte, essa viene passata in un magazzino, il quale passata in un magazzino, il quale contiene permanentemente le descrizioni contiene permanentemente le descrizioni delle caratteristiche di tutte le lettere ed delle caratteristiche di tutte le lettere ed è denominato è denominato “Magazzino Grafemico”.“Magazzino Grafemico”.

• Analogamente in campo uditivo, dopo la Analogamente in campo uditivo, dopo la percezione di una lettera, vengono percezione di una lettera, vengono estratte le caratteristiche della lettera da estratte le caratteristiche della lettera da parte di un analizzatore di parte di un analizzatore di “Caratteristiche Fonetiche” e, “Caratteristiche Fonetiche” e, successivamente, tali caratteristiche successivamente, tali caratteristiche vengono confrontate con le descrizioni vengono confrontate con le descrizioni fonetiche presenti nel fonetiche presenti nel “Magazzino “Magazzino Fonetico”Fonetico” il quale contiene queste il quale contiene queste descrizioni in modo permanente.descrizioni in modo permanente.

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RICONOSCIMENTO DI UNA SINGOLA RICONOSCIMENTO DI UNA SINGOLA LETTERALETTERA

Avviene proprio mediante il Avviene proprio mediante il confronto della lista di confronto della lista di

caratteristiche della lettera caratteristiche della lettera percepita con le liste di percepita con le liste di

caratteristiche contenute nel caratteristiche contenute nel magazzino permanente di dati magazzino permanente di dati

Grafemici o FoneticiGrafemici o Fonetici

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UNA METODOLOGIA PER UNA METODOLOGIA PER L’INSEGNAMENTO DELLA L’INSEGNAMENTO DELLA

LETTURALETTURA

dovrebbe comprendere degli esercizi dovrebbe comprendere degli esercizi per il passaggio da una analisi per il passaggio da una analisi sequenziale delle lettere, che sequenziale delle lettere, che formano le parole, ad una analisi formano le parole, ad una analisi simultaneasimultanea

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LA METODOLOGIA DIDATTICALA METODOLOGIA DIDATTICA

• Dovrebbe “Costringere” il bambino, mediante Dovrebbe “Costringere” il bambino, mediante opportuni esercizi, ad effettuare tutte le operazioni opportuni esercizi, ad effettuare tutte le operazioni necessarie per il riconoscimento delle lettere necessarie per il riconoscimento delle lettere attraverso le seguenti fasi:attraverso le seguenti fasi:

– Far acquisire una buona abilità nel riconoscere Far acquisire una buona abilità nel riconoscere le lettere come particolari forme visive;le lettere come particolari forme visive;

– Far acquisire una buona abilità nell’isolare le Far acquisire una buona abilità nell’isolare le caratteristiche delle lettere;caratteristiche delle lettere;

– Indurre nel bambino il riconoscimento delle Indurre nel bambino il riconoscimento delle lettere in base al nome e non in base alla forma;lettere in base al nome e non in base alla forma;

– Indurre nel bambino una strategia di analisi Indurre nel bambino una strategia di analisi della parola che permetta una analisi simultanea della parola che permetta una analisi simultanea delle lettere che costituiscono la paroladelle lettere che costituiscono la parola..

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LA DISLESSIALA DISLESSIA

• è normale fino alla seconda elementare e viene è normale fino alla seconda elementare e viene

evidenziata quando il bambino incomincia a evidenziata quando il bambino incomincia a frequentare la scuola elementare.frequentare la scuola elementare.

• Tale disturbo non solo compromette il Tale disturbo non solo compromette il rendimento scolastico, ma comporta turbe rendimento scolastico, ma comporta turbe della personalità.della personalità.

• Il bambino nella scuola elementare dislessico Il bambino nella scuola elementare dislessico viene tracciato di pigrizia o di cattiva volontà, viene tracciato di pigrizia o di cattiva volontà, mentre egli si ritrova di fronte a veri problemi.mentre egli si ritrova di fronte a veri problemi.

• Le sue difficoltà di apprendimento vengono Le sue difficoltà di apprendimento vengono sottovalutate e al confronto con gli altri alunni sottovalutate e al confronto con gli altri alunni che leggono bene, egli si sente svalorizzato e che leggono bene, egli si sente svalorizzato e frustrato e perde, quindi, fiducia in se stesso.frustrato e perde, quindi, fiducia in se stesso.

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• In famiglia, anche i genitori talvolta In famiglia, anche i genitori talvolta assumono nei confronti di tali assumono nei confronti di tali bambini un atteggiamento affettivo bambini un atteggiamento affettivo ostile.ostile.

• Questo insieme di fattori concorrono Questo insieme di fattori concorrono ad instaurare nel bambino un ad instaurare nel bambino un complesso d’inferiorità che può complesso d’inferiorità che può diventare tanto grave quanto più a diventare tanto grave quanto più a lungo verranno ignorate le vere lungo verranno ignorate le vere difficoltà che il bambino incontra.difficoltà che il bambino incontra.

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• All’importanza del problema corrisponde All’importanza del problema corrisponde una mancanza di informazioni e di una mancanza di informazioni e di preparazione soprattutto da parte degli preparazione soprattutto da parte degli educatori i quali, a cominciare dalla scuola educatori i quali, a cominciare dalla scuola materna, non si preoccupano di sviluppare materna, non si preoccupano di sviluppare nel bambino quella potenzialità che sono nel bambino quella potenzialità che sono alla base della letto – scrittura.alla base della letto – scrittura.

• Lo stesso insegnante della scuola Lo stesso insegnante della scuola elementare, dovrebbe sapere verificare elementare, dovrebbe sapere verificare all’inizio della scuola, la situazione di ogni all’inizio della scuola, la situazione di ogni alunno in modo da poter programmare un alunno in modo da poter programmare un piano di lavoro adeguato.piano di lavoro adeguato.

• Accertare che il bambino sia in possesso Accertare che il bambino sia in possesso di tutti i prerequisiti per questo nuovo di tutti i prerequisiti per questo nuovo apprendimento è la condizione essenziale apprendimento è la condizione essenziale per prevenire la dislessia.per prevenire la dislessia.

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L’AUTORE KOCHER DISTINGUE L’AUTORE KOCHER DISTINGUE

UNAUNA

““DISLESSIA SPECIFICA”DISLESSIA SPECIFICA”

DA UNA DA UNA

““DISLESSIA EVOLUTIVA”.DISLESSIA EVOLUTIVA”.

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Si intende le difficoltà che il bambino Si intende le difficoltà che il bambino incontra nella letto – scrittura, mentre incontra nella letto – scrittura, mentre il suo rendimento risulta il suo rendimento risulta soddisfacente negli altri settori.soddisfacente negli altri settori.

Dislessia SpecificaDislessia Specifica

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Vuole indicare la stessa difficoltà che Vuole indicare la stessa difficoltà che tende però ad attenuarsi e tende però ad attenuarsi e scomparire con gli anni.scomparire con gli anni.

Infatti, all’inizio dell’apprendimento Infatti, all’inizio dell’apprendimento della letto – scrittura si riscontrano della letto – scrittura si riscontrano molte manifestazioni dislessiche, le molte manifestazioni dislessiche, le quali nel bambino normale tendono a quali nel bambino normale tendono a scomparire, mentre nel dislessico scomparire, mentre nel dislessico permangono più a lungo.permangono più a lungo.

Dislessia EvolutivaDislessia Evolutiva

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NELLA LETTURA DEL DISLESSICO SI NELLA LETTURA DEL DISLESSICO SI RILEVA IN PARTICOLARE:RILEVA IN PARTICOLARE:

• Scarso piacere alla letturaScarso piacere alla lettura

• Senso di disagio e insicurezzaSenso di disagio e insicurezza

• LentezzaLentezza

• IncertezzaIncertezza

• Frequenti ripetizioni di una sillaba o di Frequenti ripetizioni di una sillaba o di una parolauna parola

• Salta da una riga all’altraSalta da una riga all’altra

• Perde il segno e sbaglia ad andare a Perde il segno e sbaglia ad andare a capocapo

• Ha bisogno di seguire il testo con il ditoHa bisogno di seguire il testo con il dito

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INOLTRE IL BAMBINO LEGGENDO INOLTRE IL BAMBINO LEGGENDO COMPIE MOLTI ERRORI:COMPIE MOLTI ERRORI:

– ignoranza di un suono (sc, ch, gue);ignoranza di un suono (sc, ch, gue);– soppressione di una lettera: legge soppressione di una lettera: legge

“suola” per “scuola”, “apira” per “suola” per “scuola”, “apira” per “aspira”;“aspira”;

– confusione per difficoltà a confusione per difficoltà a distinguere le grandezze come “i” distinguere le grandezze come “i” per “l”;per “l”;

– confusione di forme uguali, ma confusione di forme uguali, ma diversamente orientate nello spazio diversamente orientate nello spazio come p, q, b, d, u, n;come p, q, b, d, u, n;

– incapacità di discriminare le forme incapacità di discriminare le forme che differiscono leggermene tra loro che differiscono leggermene tra loro come n, m, a, e, r, z;come n, m, a, e, r, z;

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– confusione di fonemi acusticamente simili p, confusione di fonemi acusticamente simili p, b, f, v, s, z;b, f, v, s, z;

– inversione di lettere o di sillabe: viene letto inversione di lettere o di sillabe: viene letto “areoplano” al posto di “aeroplano”;“areoplano” al posto di “aeroplano”;

– sostituzione di parole con altre simili per sostituzione di parole con altre simili per suono o per forma grafica ma con significato suono o per forma grafica ma con significato diverso: “mattoncini” per “mazzolini”, diverso: “mattoncini” per “mazzolini”, “foglia” per “fiore”;“foglia” per “fiore”;

– omissione di lettere o di parole che omissione di lettere o di parole che presentano difficoltà;presentano difficoltà;

– disgrammatismo: alterazione del genere, del disgrammatismo: alterazione del genere, del numero, del nome e dei tempi dei verbi;numero, del nome e dei tempi dei verbi;

– tendenza ad indovinare: tentativo da parte tendenza ad indovinare: tentativo da parte del bambino a dare un senso alla parola che del bambino a dare un senso alla parola che non riesce a leggere;non riesce a leggere;

– mancata lettura dei segni della mancata lettura dei segni della punteggiatura, deglipunteggiatura, degli accenti, delle accenti, delle parentesi.parentesi.

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IN BASE ALL’ENTITA’ DEL IN BASE ALL’ENTITA’ DEL DISTURBO LA DISLESSIA PUO’ DISTURBO LA DISLESSIA PUO’ ESSERE ESSERE

SUDDIVISA:SUDDIVISA:

• Disturbo lessico molto graveDisturbo lessico molto grave

• Disturbo lessico di media entitàDisturbo lessico di media entità

• Disturbo lessico lieveDisturbo lessico lieve

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il soggetto è nell’assoluta il soggetto è nell’assoluta incapacità di stabilire una relazione incapacità di stabilire una relazione tra suono e grafema, qualche volta tra suono e grafema, qualche volta riesce a riconoscere i segni grafici, riesce a riconoscere i segni grafici, ma già la sillaba è una difficoltà ma già la sillaba è una difficoltà insormontabile.insormontabile.

DISTURBO LESSICO MOLTO GRAVEDISTURBO LESSICO MOLTO GRAVE

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il soggetto ha raggiunto la possibilità il soggetto ha raggiunto la possibilità di riconoscere i simboli grafici, riesce di riconoscere i simboli grafici, riesce a combinarli, ma a stento.a combinarli, ma a stento.

Il riconoscimento delle sillabe Il riconoscimento delle sillabe complesse è molto difficile e le parole complesse è molto difficile e le parole lunghe sono un rebus, il bambino lunghe sono un rebus, il bambino globalizza e cerca di indovinare.globalizza e cerca di indovinare.

DISTURBO LESSICO DI MEDIA DISTURBO LESSICO DI MEDIA ENTITA’ENTITA’

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può passare anche inosservato ed è può passare anche inosservato ed è

spesso mascherato da uno scarso spesso mascherato da uno scarso desiderio di leggere.desiderio di leggere.

E’ caratterizzato da una lettura non E’ caratterizzato da una lettura non automatizzata, senza rispetto della automatizzata, senza rispetto della punteggiatura, senza intonazione e punteggiatura, senza intonazione e senza comprensione del testo letto.senza comprensione del testo letto.

DISTURBO LESSICO LIEVEDISTURBO LESSICO LIEVE

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LE CAUSE PRINCIPALI CUI SI LE CAUSE PRINCIPALI CUI SI RIFANNO I VARI AUTORIRIFANNO I VARI AUTORI

• Disturbi di linguaggioDisturbi di linguaggio• Disturbi della percezione visivaDisturbi della percezione visiva• Disturbi della percezione uditivaDisturbi della percezione uditiva• Difficoltà di lateralizzazioneDifficoltà di lateralizzazione• Disturbi dello schema corporeoDisturbi dello schema corporeo• Difficoltà di strutturazione spazio-Difficoltà di strutturazione spazio-

temporale e del ritmotemporale e del ritmo• Difficoltà d’astrazione e di Difficoltà d’astrazione e di

simbolizzazionesimbolizzazione• Disturbi di memoriaDisturbi di memoria• Disturbi affettiviDisturbi affettivi• Disturbi caratterialiDisturbi caratteriali

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IL CERVELLO E’ UN SISTEMA DI IL CERVELLO E’ UN SISTEMA DI INTERAZIONE E DI TRASMISSIONE INTERAZIONE E DI TRASMISSIONE

DELL’INPUTDELL’INPUT

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3^ UNITA’ 2^ UNITA’3^ UNITA’ 2^ UNITA’

1^ UNITA’1^ UNITA’

OUTPUT INPUTOUTPUT INPUT

PIANIFICAZIONEPROCESSO SEQUENZIALE

E SIMULTANEO

ATTENZIONE

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• ATTENZIONE:ATTENZIONE: tronco cerebrale, substrato tronco cerebrale, substrato reticolare, cervelletto, talamo, sistema reticolare, cervelletto, talamo, sistema limbico,…(vigilanza, tono, postura, attività limbico,…(vigilanza, tono, postura, attività motoria)motoria)

• PROCESSOPROCESSO (zona posteriore dell’emisfero (zona posteriore dell’emisfero cerebrale): lobo occipitale (visivo), lobo cerebrale): lobo occipitale (visivo), lobo temporale (uditivo), lobo parietale temporale (uditivo), lobo parietale (motorio-sensoriale)(motorio-sensoriale)

• PIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONE (zona anteriore (zona anteriore dell’emisfero cerebrale): lobo frontale e dell’emisfero cerebrale): lobo frontale e prefrontale (regolazione e controllo) prefrontale (regolazione e controllo)

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PERCEZIONE DELLE FORMEPERCEZIONE DELLE FORMETrova la figura uguale al modelloTrova la figura uguale al modello

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PERCEZIONE DELLE FORMEPERCEZIONE DELLE FORMETrova la figura uguale al modelloTrova la figura uguale al modello

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SCHEMI PERCETTIVI IN SUCCESSIONEOsserva e riproduci le coppie

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RICONOSCIMENTO DI FORME IN UNA RICONOSCIMENTO DI FORME IN UNA SEQUENZASEQUENZA

Guarda rapidamente, poi nomina la seconda figura Guarda rapidamente, poi nomina la seconda figura della sequenza (mostrare rapidamente e poi della sequenza (mostrare rapidamente e poi nascondere)nascondere)

Guarda rapidamente, poi nomina la terza figuraGuarda rapidamente, poi nomina la terza figura

Guarda rapidamente, poi nomina la prima figuraGuarda rapidamente, poi nomina la prima figura

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SCHEMI PERCETTIVI DINAMICISCHEMI PERCETTIVI DINAMICITrova il quadrato uguale al modello a Trova il quadrato uguale al modello a

sinistrasinistra

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STRUTTURAZIONE SPAZIO-TEMPORALESTRUTTURAZIONE SPAZIO-TEMPORALE

• Invitare il b. a camminare per una Invitare il b. a camminare per una distanza di 7/8 mt (i passi vengono contati distanza di 7/8 mt (i passi vengono contati dall’operatore), dopo gli si chiede quanti dall’operatore), dopo gli si chiede quanti passi ha effettuato; se non lo sa, si fa passi ha effettuato; se non lo sa, si fa ripetere la prova.ripetere la prova.

• Ripetere la prova aggiungendo 3 passi in Ripetere la prova aggiungendo 3 passi in più o in meno, ecc.più o in meno, ecc.

• È importante non soffermarsi solo È importante non soffermarsi solo sull’aspetto funzionale nella prova, ma sull’aspetto funzionale nella prova, ma tenere anche presente lo psichismo del b.tenere anche presente lo psichismo del b.

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Si illustra il tragitto da Si illustra il tragitto da

percorrere a partire percorrere a partire

da uno spazio da uno spazio

rappresentato per poi rappresentato per poi

passare a quello agito.passare a quello agito.

Poi si ripete al contrario Poi si ripete al contrario

dove l’operatore agisce dove l’operatore agisce

Rappresentazione spazialeRappresentazione spaziale e il b. lo rappresenta e il b. lo rappresenta

graficamente.graficamente.

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Fig. 1 Fig. 4Fig. 1 Fig. 4

Fig. 2 Fig. 5Fig. 2 Fig. 5

Fig. 3 Fig. 3

Fig. 6Fig. 6

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Con 22 fiammiferi disegnare 8 quadrati

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Adesso dovete fare in modo che Adesso dovete fare in modo che restino 4 quadrati:restino 4 quadrati:

Togliendo 10 fiammiferi

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Adesso dovete fare in modo che Adesso dovete fare in modo che restino 4 quadrati:restino 4 quadrati:

Togliendo 9 fiammiferiTogliendo 9 fiammiferi

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Adesso dovete fare in modo che Adesso dovete fare in modo che restino 4 quadrati:restino 4 quadrati:

Togliendo 8 fiammiferiTogliendo 8 fiammiferi

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Adesso dovete fare in modo che Adesso dovete fare in modo che restino 4 quadrati:restino 4 quadrati:

Togliendo 7 fiammiferiTogliendo 7 fiammiferi

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Adesso dovete fare in modo che Adesso dovete fare in modo che restino 4 quadrati:restino 4 quadrati:

Togliendo 6 fiammiferiTogliendo 6 fiammiferi

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Scomposizione di figuraScomposizione di figura

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MEMORIAMEMORIA

• Elencare 16 nomi che poi il bambino deve Elencare 16 nomi che poi il bambino deve trascrivere su un foglio trascrivere su un foglio

• L’integrazione dello stimolo può essere L’integrazione dello stimolo può essere visivo, uditivo, tattile.visivo, uditivo, tattile.

l’esercitazione può l’esercitazione può essere ripetutaessere ripetuta cambiando le parole, cambiando le parole, perché la memoriaperché la memoria si migliora con lasi migliora con la ripetizioneripetizione

1) Pantalone2) Carote3) Lupo4) Cavallo5) Vestito6) Patata7) Cane8) Gatto

9) Camicia10)Biglia11) Cipolla12) Gomma13) Regalo14) Mantello15) Topo16) Calendario

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ATTENZIONE – ASSOCIAZIONE ATTENZIONE – ASSOCIAZIONE RAGIONAMENTO ANALOGICORAGIONAMENTO ANALOGICO

?

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COMPONENTI PER IL SUCCESSO DEL COMPONENTI PER IL SUCCESSO DEL TRATTAMENTO EDUCATIVO-TRATTAMENTO EDUCATIVO-

RIABILITATIVORIABILITATIVO

1 Programma adeguato al caso 5 2 Successo Successo educativo nella prestazione riabilitativo 4 3 Autostima Gratificazione del bambino

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Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione