Strategia e tattica dell’esercito romano

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di Stefano Crocicchia

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Strategia e tattica dell’esercito romano

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di Stefano Crocicchia

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LA TATTICAPREMESSA

Parlare di “tattica” e “strategia” in generale è difficile. Cercherò pertanto di illustrarle avvalendomi di due battaglie, Alesia e Farsalo, mettendo in evidenza piani, stratagemmi e per l’appunto tattiche, utilizzate dai condottieri.

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BATTAGLIA DI ALESIA

Veduta di Alise Sainte Reine, attuale Alesia

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Battaglia di AlesiaGli eserciti

ROMANI:• Dieci legioni* (35.000 uomini)• 3/4.000 ausiliari• Cavalieri galli e germanici

COMANDANTE SUPREMOCaio Giulio Cesare

LEGATI• Tito Labieno (6 coorti)• Marco Antonio e Gaio Trebonio• Gaio Antistio Regino e Gaio Canino (2

legioni)• Giunio Bruto (6 coorti)• Gaio Fabio (7 coorti)

* una legione sono circa 4.800 uomini, che nell’età imperiale diventeranno 6.000

GALLI:• 80.000 uomini ad Alesia• 250.000 uomini all’esterno

COMANDANTE IN ALESIAVercingetorige (80.000 uomini)

ALLEATI ESTERNI• Commio• Atrobate• Viridomaro• Eporedorige• Vercassivellauno D’Arvernia

(250.000 uomini)

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Battaglia di AlesiaSchieramento e svolgimento (prima parte)

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Battaglia di AlesiaSchieramento e svolgimento (seconda parte)

PREPARATIVI52 a.C., Cesare fa costruire intorno ad Alesia due serie di fortificazioni: la prima rivolta verso la città; la seconda, a poca distanza, orientata all'esterno. Qui le capacità "genieristiche" dei Romani offrono forse uno degli esempi migliori: palizzate, torri, valli e fossati, trappole di tutti i tipi cingono la duplice linea di difesa. Cesare stesso, coadiuvato dai suoi abili luogotenenti, sposta di continuo le truppe concentrandole là dove giungono gli attacchi e le sortite. Per giorni i combattimenti si susseguono alternando sortite da ambo le parti. Dopo giorni le sortite si intensificano fino a giungere alla battaglia.

BATTAGLIAMentre gli uomini di Vercingetorige muovono contro i bastioni romani, Cesare concentra la fanteria nella zona d’attacco e li respinge. Intanto la cavalleria ausiliaria sconfigge quella di Commio. Cesare muove di continuo le sue coorti, opponendo in questo modo forze sempre maggiori a quelle nemiche, a costo di sguarnire le zone risparmiate dagli attacchi. Dopo svariati scontri Vercassivellauno tenta un attacco con 55.000 uomini. Cade però nella trappola di Cesare che lo prende sul fianco, mentre la cavalleria lo prende alle spalle. Così i galli scontro dopo scontro, giungono alla resa.

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Battaglia di AlesiaLa linea difensiva romana

Tre esempi delle difese romane. In alto a sinistra, le scrobes, buche di 1,50 metri di diametro con poli appuntiti piantati nel centro. In alto a destra, i cippi, grossi rami piantati nel terreno. A sinistra, particolare della linea difensiva esterna.

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BATTAGLIA DI FARSALO

Molte cose deplorevoli fece Pompeo in altri tempi, e gli dei gli furono favorevoli; ora combatte per la libertà, ed essi lo hanno abbandonato.

Catone parlando di Pompeo, impegnato contro Cesare

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Battaglia di FarsaloGli eserciti

CESARE:• 6 legioni (29.000 uomini)

• 3/4.000 cavalieri

COMANDANTE SUPREMO

Caio Giulio Cesare

LEGATI

• Marco Antonio

• Gneo Domizio Calvino

• Publio Silla

POMPEO:• 7/8 legioni (36.000 uomini)

• 7.000 cavalieri

• 500 navi (sul fiume Enipeus)

COMANDANTE SUPREMO

Gneo Pompeo

LEGATI

• Afranio

• Metello Scipione

• Lucio Domizio Enobarbo

• Tito Labieno

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Battaglia di FarsaloSchieramento e svolgimento (prima parte)

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Battaglia di FarsaloSchieramento e svolgimento (seconda parte)

48 a.C., nella piana di Farsalo (Tessaglia), Pompeo detiene la postazione più vantaggiosa (sul fianco della collina) e oltretutto ha un maggior numero di uomini. Il suo piano è semplice, perché egli conta sulla cavalleria per attaccare Cesare sul lato destro. Ma Cesare, prevedendo la mossa, schiera una quarta linea di fanti che nasconde alle spalle della propria cavalleria, al fine di reggere l’urto con la cavalleria pompeiana di Tito Labieno. Il piano di quest’ultimo riesce: quando i cavalieri di Pompeo, maggiori in numero, caricano quelli di Cesare, questi si spostano per lasciar spazio alla quarta linea di fanti. La cavalleria pompeiana si disperde e la quarta linea di Cesare, assieme alla cavalleria, carica il fianco sinistro dello schieramento di Pompeo, già attaccato dalle prime tre linee di Cesare, causandone la sconfitta. I vincitori giungono così alle tende di Pompeo, ma questi si è già dileguato.

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BIBLIOGRAFIA

Enciclopedia a fascicoli “Soldatini dell’Antica Roma”, f.lli Fabbri Editori.

Immagini tratte dalla medesima opera.