Storytelling: istruzioni per l'uso.

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istruzioni per l’uso

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Fare Storytelling d'impresa non significa semplicemente raccontare l'azienda usando un

italiano corretto e, magari, con uno stile accattivante. Questo lo può fare qualsiasi bravo

copy.

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Il lavoro dello storyteller è meno fantasioso e più tecnico di quanto si immagini.

Possiamo individuare tre fasi di lavoro.

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La prima fase consiste nel raccogliere quante più informazioni possibili dai vari soggetti coinvolti,

identificare quali sono i valori sui quali l'azienda si fonda e delinearne con la maggior precisione

possibile quali sono i contorni identitari.

Sarà dunque il momento di individuare con attenzione il target al quale ci si rivolge e studiare un percorso

narrativo.

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La seconda fase è quella più tecnica.

Si andrà a costruire un lemmario di parole chiave (che saranno attentamente studiate, analizzate e

comparate con le parole trend), si individueranno i competitors e si analizzerà la loro comunicazione.

Infine si individueranno i canali comunicativi più

adatti.

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Solo a questo punto si potrà passare alla terza fase: la stesura del racconto, tenendo però

conto di tutti i dati e le variabili emerse dalle precedenti fasi e declinandolo dunque secondo i

singoli oggetti comunicativi.

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(e per una buona comunicazione)

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Arrivare ad ottenere una comunicazione efficace ed efficiente è un percorso lungo che si basa su una condizione ineludibile: bisogna avere una chiara identità in grado di differenziarci da tutti gli altri.

Per arrivare a questo è necessario:

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1- un buon racconto aziendale

2- individuare chiaramente la promessa e la reason why.

Definiti questi due aspetti gran parte del lavoro è

fatto.

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Presentazione dell’ “Eroe” ---> chi compone il team? Che tipo di formazione hanno?

Mancanza ---> a quale tipo di domanda di

prodotti/servizi vogliamo dare una risposta? (implica anche: come ci differenziamo dai nostri eventuali

concorrenti?)

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Impresa ---> come ci proponiamo di agire? Quale percorso? Con quali mezzi?

Aiutante/mezzo magico ---> qual è il nostro vantaggio

competitivo?

Sanzione positiva ---> quale risultato finale possiamo offrire?

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Altro passaggio fondamentale (strettamente connesso col primo) è definire la promessa e la

reason why: cioè il beneficio che offriamo al cliente (“La giusta comunicazione per tutti”) e il modo in cui

intendiamo arrivare a questo risultato (“siamo un'agenzia di comunicazione. Progettiamo e

sviluppiamo la tua identità digitale e non solo”).

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Obiettivo del laboratorio: iniziare ad imbastire un racconto aziendale andando a individuare le

funzioni e gli attanti di cui sopra.

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NB: questo non implica assolutamente realizzare una “fiaba” per bambini: bisogna avere ben

presente a chi ci si rivolge e adottare uno stile e un tono adatto.

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