STORIE DI ALPINI ADUNATA NAZIONALE CUNEO, NOSTALGIA DI ...

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Periodico della Sez. ANA di Bergamo SPED. IN A.P. ART . 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 - FILIALE DI BERGAMO ANNO 66 - N. 2 Luglio 2007 STAMPATO NEL MESE DI LUGLIO 2007 STORIE DI ALPINI ADUNATA NAZIONALE CUNEO, NOSTALGIA DI NAJA RASSEGNA DELLE FANFARE TRICOLORE NELLE SCUOLE PROTEZIONE CIVILE DONNE, MAGNIFICHE DONNE FESTA DELL’ESERCITO CRONACA DAI GRUPPI Racconti: LA MARIA DEL BRUNO Sport: CAMPIONI NAZIONALI DI CORSA IN MONTAGNA PROSSIMI APPUNTAMENTI

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Periodico della Sez. ANA di BergamoSPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 - FILIALE DI BERGAMO

ANNO 66 - N. 2 Luglio 2007STAMPATO NEL MESE DI LUGLIO 2007

STORIE DI ALPINI

ADUNATA NAZIONALE

CUNEO, NOSTALGIA DI NAJA

RASSEGNA DELLE FANFARE

TRICOLORE NELLESCUOLE

PROTEZIONE CIVILE

DONNE,MAGNIFICHE DONNE

FESTA DELL’ESERCITO

CRONACA DAI GRUPPI

Racconti: LA MARIA DEL BRUNO

Sport: CAMPIONI NAZIONALI DI CORSAIN MONTAGNA

PROSSIMI APPUNTAMENTI

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Sulla tomba del padreDopo una vita di ricerche su quel padre Giacomo che, da pic-colissimo, gli era stato strappato dalla guerra, Luigi Modina,67 anni, di Tagliuno, iscritto al Gruppo Castelli Calepio, ha co-ronato il suo sogno. Ha trovato il cimitero dov’è sepolto e, ac-compagnato dalla moglie Maria, da alcuni concittadini e daautorità russe ha raggiunto il campo n. 62 di Nekrilovo, in Rus-sia, proprio il giorno in cui suo padre avrebbe festeggiato ilcompleanno.«È stata un’emozione indescrivibile – racconta - Era la prima vol-ta che prendevo l’aereo e il pensiero di raggiungere il luogo che hocercato per anni con tutte le mie energie, mi riempiva di agitazione.Arrivato finalmente sulla tomba di mio padre, non riuscivo più aparlare. Il campo era una pineta immensa con un grande cippo inmemoria di tutti i soldati italiani Caduti. Con noi c’era l’interpre-te Lidia Gulyaeva e autorità locali che ci hanno spiegato che si stapensando di scavare nelle fosse comuni per cercare le piastrine deimilitari Caduti».Prima di lasciare il campo, Luigi ha raccolto in un cofanettoun po’di terra da portare alla chiesetta degli alpini di Tagliuno.E al ritorno del viaggio le emozioni per Luigi non erano finite.Al suo arrivo ha ricevuto una telefonata da parte di Maria Ro-ta Graziosi, figlia di Luigi (commilitone del padre), che, dopoaver letto la sua storia su “L’Eco di Bergamo”, gli ha chiesto diincontrarsi.«Il giorno della pubblicazione dell’articolo mi hanno chiamato tan-ti amici che non vedevo da anni, addirittura da Brescia e Milano –racconta – ma l’emozione più forte l’ho provata quando ho rice-vuto la telefonata della signora Rota Graziosi. Anche lei era emozio-natissima. Le lacrime quasi le impedivano di parlare. Diceva che suopadre le parlava spesso del mio, descrivendolo come una personaspeciale, e che lei avrebbe desiderato conoscermi e mostrarmi le fo-to dei nostri padri che lei stessa conservava».Così Luigi ha raggiunto la casa di Rota Graziosi a Mapello.«Un’altra gioia fortissima – ha continuato Luigi – Sono conten-to di aver realizzato il mio sogno. Vorrei tanto ringraziare FrancoRossi e tutti gli amici di Tagliuno che mi hanno accompagnato inquesto viaggio».

L.R. (da “L’Eco di Bergamo”)

STORIE DI ALPINI

LO SCARPONE OROBICO

Periodico quadrimestraledella Sezione di Bergamodell’Associazione Nazionale AlpiniPresidente: Antonio SartiAnno 66 - N. 2Luglio 2007

Sped. in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96Filiale di Bergamo

Autorizzazione Tribunaledi Bergamo n. 309 del 1°-4-1955

Direzione, Redazione, Amministra-zione: Via Gasparini, 3024125 BergamoTel. 035/31.11.22 - Fax 035/4248766E-mail: [email protected] nazionale: www.ana.itsito sezione bergamo:www.bergamo.ana.it

Tiratura: copie 27.600Direttore responsabile:Luigi Furia - O.N.G. Tess. n.08221

Comitato di redazione:Antonio Arnoldi – PresidenteFrancesco BrighentiRaffaele VitaliGianni TorriRoberto BezziRaoul ChiesaGiorgio SonzogniOperatori internet:Giuseppe GrittiFabrizio PessinaRoberto Bezzi

Hanno collaborato a questo numero:Pietro Armoir, Mario Betti, Enrico Bo-nacina, Giuseppe Bonaldi, Elio Carra-ra, Vincenzo Carrara, Guerino Lorini,Fermo Mager, Pierfranco Marchesi, An-gelo Monzani, Elia Mutti, Alberto Pa-ris, Dino Perolari, Enrico Pozzi, Enri-co Rappi, Giuliano Rubbi, PierangeloSapegno, Antonello Taramelli, Enzo Va-lenti, Andreino Valle

Fotocomposizione e stampa: My-print - Clusone (BG)

Copertina anterioreI vincitori del Campionato nazionaledi Corsa in montagna a staffetta. Quan-do ci sono in gara i fratelli Bosio, Dani-lo e Luciano, e Isidoro Cavagna, agliavversari non rimane altro che respi-rare la loro polvere.

Copertina posteriore:Manifesto della prossima Adunata se-zionale.

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VITA DELLA SEZIONE

Carissimi Alpini,

desidero riprendere l’argo-mento “tesseramento” peresprimere la mia grandesoddisfazione nel constata-re come il numero degliAlpini sia aumentato, no-nostante la fine della na-ja, le molte Penne Nereche sono andate avanti edi soci che avete ritenuto ir-recuperabili.Anche gli Amici degli Alpi-ni sono in leggera crescitaed a questo proposito mi auguro che sullabase anche delle molte sollecitazioni, la Se-de Nazionale definisca presto il loro ruoloche ritengo importante e da riconoscereformalmente.

Dicevo all’inizio che la Sezione di Berga-mo sta dando una eccezionale dimostra-zione di vitalità, perchè i numeri vannosempre interpretati e mantenere il numerodi soci Alpini è un successo frutto del vostroimpegno, del vostro credere fortementenella nostra Associazione che, con uominicome voi, può guardare al futuro con fidu-cia ed ottimismo, con l’orgoglio del nostroessere Alpini, consapevoli di come ci sia bi-sogno di gente onesta ed impegnata, di ve-ri galantuomini (come spesso dice il nostrocaro dottor Crepaldi), come voi certamen-te siete.

Dobbiamo continuare ad essere testimonidi amicizia, di solidarietà, di rispetto reci-proco, di ricordo grato di chi è andato avan-

ti, di amore per la nostra Pa-tria e per il Tricolore.Sono questi alcuni dei valo-ri morali in cui crediamo eche dobbiamo proporre al-le nuove generazioni comepunti fermi sui quali costrui-re il futuro.

A proposito di futuro, è bel-lo pensare ai giovani ed ave-re negli occhi e nel cuore itanti, tantissimi “bocia”chehanno sfilato con grande

fierezza a Cuneo, in una splendida Adu-nata (a parte l’ammassamento, ma questoproblema è stato segnalato alla Sede Na-zionale che ci ha assicurato il proprio in-teressamento), fianco a fianco agli “anziani”quasi a voler dire anche visivamente comenon dobbiamo temere il futuro, ma conti-nuare il cammino tutti insieme, nella gran-de e forte famiglia degli Alpini bergamaschi,che ha visto recentemente i nuovi gruppi diBariano, Castel Rozzone e Fontanella.

A conclusione, sono davvero orgoglioso ditutti voi, carissimi Alpini, e vi ringrazio dicuore con un arrivederci a Brembilla il 9 Set-tembre per la nostra Adunata Sezionale.

Il vostro Presidente

Editoriale

La Sezione tiene

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L’11, 12 e 13 maggio Cuneo ha ospitato per laseconda volta l’Adunata Nazionale, la prece-dente edizione si svolse nel 1971. Cuneo e la

sua provincia, chiamata la “Granda”essendo la piùestesa d’Italia, ha dato i natali non solo alla DivisioneCuneense, che in Russia perse tra morti e dispersi ben13.400 uomini, sui 16.000 circa che componevano ilsuo organico, ma anche vari Battaglioni e Gruppid’Artiglieria da Montagna hanno preso il nome di suevallate e paesi.Cuneo ci ha accolto tutta imbandierata, tricolori inogni dove e di tutte le dimensioni. File e file di bandie-rine che da un lato all’altro delle strade formavanouna sorta di gran pavese; Festa scritta in maiuscolo pertutti a Cuneo, per grandi e piccini, per Alpini e pertutte quelle persone che si sono date appuntamento inquesta città.Ma l’Adunata Nazionale non è solo festa, incontri,sfilata; sono tanti altri aspetti che ne fanno una diver-sa dall’altra. Così è stata anche l’Adunata di Cuneo,con momenti importanti che ne hanno caratterizza-to lo svolgersi. Tre giornate piene di momenti e diemozioni irripetibili.

Già dal venerdì la città pullulava di penne nere chedi mattino hanno reso omaggio ai Caduti di tutte leguerre. Mentre nel pomeriggio, nella grandiosa piaz-za Galimberti, hanno fatto da cornice all’arrivo deiGonfaloni della Regione, Provincia e Comune di Cu-neo e dei comuni della “Granda”, al Labaro dell’ANA

e alla Bandiera di guerra del 2° Reggimento Alpini.Il sabato uno spettacolare lancio di dieci paracadutistialpini, sempre in piazza Galimberti, ha fatto rimane-re migliaia di spettatori con il naso all’insù.

Uno dei momenti più significativi della giornata è sta-ta la S. Messa, celebrata dal Vescovo di Cuneo Mons.Cavallotto, assistito da ben 18 tra cappellani e parro-ci, nel Palazzetto dello Sport, gremito da migliaia dialpini.Squilli di trombe e canti alpini hanno riempito chiese,strade e cortili dal primo pomeriggio fino a sera. Intutto 126 concerti, intonati da una cinquantina di fan-fare e ottanta corali. Per non far sentire isolati dallafesta i ricoverati al Santa Croce, la fanfara dei conge-dati della Tridentina si è esibita nel cortile interno del-l’ospedale; ad assistere, centinaia di malati e parentiaffacciati a balconi e finestre dell’edificio.Ma il momento più intenso si è vissuto alle 23, ai pie-di della statua di Barbaroux, dove è andata in scenal’emozione, con brividi e occhi lucidi e, intorno, tuttoil fascino di una piazza Galimberti occupata da mi-gliaia di persone. Un coro di duemila voci ha intona-to “Signore delle cime”e l’ovazione finale del “popo-lo dell’Adunata”è stata un boato che Cuneo non di-menticherà mai.Ed ecco il giorno delle sfilata. Gli alpini che applaudo-no i cuneesi. I cuneesi affacciati a balconi e finestreche applaudono gli alpini. Accusati di essere scontro-si “bogia nen”, i cuneesi invece hanno dimostratogrande calore nei confronti degli alpini.

VITA DELLA SEZIONE

1 - Adunata Nazionale

Una diversa dall’altra

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La sfilata, partita alle 9 della domenica, è proseguita fi-no alle 20. Undici ore filate durante le quali almenocentomila penne nere hanno marciato al suono dellefanfare, mentre sul palco si alternavano le autorità: ilpresidente del Senato Franco Marini, Carlo Giova-nardi in rappresentanza della Camera, i ministri del-la Difesa Arturo Parisi, della Salute Livia Turco, del La-voro Cesare Damiano, Gianfranco Fini, la presidentedel Piemonte Mercedes Bresso, il presidente della Pro-vincia Raffaele Costa, il sin-daco di Cuneo Alberto Val-maggia, il capo di Statomaggiore della Difesa am-miraglio Giampaolo Di Pao-la, il capo della P.C. Berto-laso, ed altre autorità civili emilitari.I bergamaschi sono sfilati incirca 4.500, stando ai dati uf-ficiali della Sede nazionale.Anche questa, seppure si-mile, diversa dalle altreAdunata, ha contribuito aradicare ancor più nell’ani-mo di chi vi ha partecipato ilsenso di appartenenza agli

Alpini, appartenenza alla propria terra e alle sue tra-dizioni e l’attaccamento ai valori che i nostri padrihanno saputo inculcare in noi, con la viva speranzache tutto ciò non vada perduto.Bene, anche questa è andata, ci rivediamo nel 2008 aBassano del Grappa!

ISTANTANEE SULL’ADUNATAAprite le porte che passa Bergamo...

VITA DELLA SEZIONE

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L’AMMASSAMENTOAnche l’Adunata di Cuneo, come le signore di un cer-to fascino, ha avuto qualche neo, l’ammassamento traquesti. Ancora una volta a Bergamo, la Sezione piùnumerosa all’adunata, è stato destinato uno spaziotroppo piccolo, inoltre la zona non era stata chiusacompletamente al traffico, creando ulteriori disagi.

GLI APPLAUSIIl calore della gente, gli scroscianti applausi hannofatto dimenticare ogni contrattempo.

GLI ALPINI DANNO LEZIONEIn punti strategici della città, durante l’Adunata, era-no piazzate alcune attrezzature di Protezione Civile. ACuneo la Squadra antincendi boschivi di Tavernolaaveva montato alcune attrezzature per lo spegnimen-to del fuoco. Nell’occasione Francesco Morzenti, Re-sponsabile nazionale ANA del Settore, oltre a illustra-re a tutti i visitatori l’opera dei volontari, ha avuto mo-do di insegnare ad un gruppo di penne nere abruz-zesi il funzionamento dei “moduli”.

LE CHIESE FASCIATE DAL TRICOLORESarà successo anche altre volte, ma forse non l’abbia-mo notato. A Cuneo non poteva sfuggire alla vistauna chiesa, posta sulla via centrale della città, con lafacciata “fasciata”dal tricolore ed il campanile pave-sato con filari di bandierine.

VITA DELLA SEZIONE

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GLI AMICI MULIE’da alcuni anni che anche gli amici muli sfilano congli alpini. Se ne sono visti anche a Cuneo. Non sonoperò questi ritratti nella foto. Questi sono quelli cu-rati dal nostro alpino Consonni. Muli sempre puliti elindi, ben nutriti e fatti sfilare come si deve. I suoi mu-li sono coccolati come prime donne e sfilano comeprime donne... e si vede. Secondo Consonni, questonon succede sempre alle Adunate nazionali.

PER MUSEI, CASTELLI E CHIESEL’adunata, oltre che essere occasione per visitare mo-stre sul tema alpino (a Cuneo ce n’erano dodici), dàanche l’opportunità di conoscere le bellezze artisti-che della città e della provincia ospiti. Sono sempre

più numerosi gli alpini che includono nel loro pro-gramma visite alle bellezze artistiche di cui le nostreregioni sono ricche.

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VITA DELLA SEZIONE

LLLLAAAA PPPPRRRRIIIIMMMMAAAA VVVVOOOOLLLLTTTTAAAA DDDDIIII BBBBRRRRIIIIGGGGHHHHEEEENNNNTTTTIIIIQuest’anno, tra i quattrospeaker dell’Adunata, che perdieci ore si sono alternati aimicrofoni, c’era anche il no-stro Francesco Brighenti. Unesordio superato brillante-mente, vissuto però con tan-ta emozione.Il Presidente nazionale Cor-rado Perona si è complimen-tato con lui, scrivendogli:Caro Brighenti, anche quest’an-no la “compagnia speaker”, del-la quale sei entrato a farne par-te, si è fatta onore.Il tuo commento, senza peraltrotradire il noviziato nello speci-fico incarico, alla tradizionale sfilata di domenica 13 maggio è stato di altissimo livello ed è stato ampiamente ap-prezzato da tutti, soprattutto, da chi “non ha le mani in pasta”perché ha così potuto capire cos’è l’ANA e che co-sa fa.Nel ringraziarti sentitamente per la tua “superba prestazione” mi è gradito unirti il “solito” medaglione con uncaloroso abbraccio alpino.Agli apprezzamenti del Presidente nazionale si uniscono i complimenti del Consiglio sezionale.

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Dura così tanto quanti sono loro, centomila oduecentomila, più tutti quelli che sono venutia qui ad accompagnarli – 450mila? -, a guardar

la loro festa, a vederli sfilare come fanno loro in schie-re compatte, divise dall’età e unite da queste facce,come se fossero tutte uguali, quelle dei vecchi e quel-le dei ragazzi, facce di fratelli, che cercano di essereancora soldati per una volta, segnando il passo, mi-schiate insieme in un dolce, confuso puzzle.

Diversi e specialiDura un giorno intero, ma è durata una settimana,questa sfilata. E uno se lo chiede perchè solo gli alpi-ni fanno queste adunate, perchè toccano il cuore, aldi là delle barriere, delle politiche, delle fazioni. Larisposta la dà una di loro: «Quand’ero piccolo, mi ri-cordo che vedevo al bar un capitano che beveva con isuoi sottoposti e parlava con loro di donne come sefossero amici, senza gradi e senza stellette, e mi chie-devo come fosse possibile.“Perchè sono alpini”, mirispondeva mio padre. Siamo cresciuti tutti, da allora,con questa convinzione: che sono diversi.»

Uomini di tutti i giorniEppure non è così, a guardarli adesso, persino con unpo’d’invidia. Questi sono così uguali, che lo sono unpo’di più. Sono il meglio di noi, come dice il ministrodella Difesa, Arturo Parisi. E’ davvero la festa dellagente comune, degli uomini di tutti i giorni e di quel-li come noi, nel bene e nel male, nella disgrazia e nel-la fortuna, di quelli che non è vero che non hannomai paura, di quelli che si fermano ad ascoltare il silen-zio della montagna e le vocidegli altri, con la stessa vogliadi conoscere il mondo che glista accanto e di scoprire l’uni-verso sconosciuto della vitaqualunque.

Un bagno nella normalitàLa festa della semplicità, eccocos’era questa adunata, «unmagnifico bagno nella norma-lità», come dice Guido Berto-laso, che invece non è uno qua-lunque, ma il capo della Prote-zione Civile, e che è corso quida loro, per starci insieme «eper ringraziarli, perchè è que-sto che gli dobbiamo noi, di-mostrare tutta la gratitudineche possiamo per il loro lavo-ro e il loro sacrificio per tutte le

urgenze del mondo, dallo tsumani ai terremoti, dall’Af-ghanistan allo Sri Lanka, dove c’è ancora, adesso,l’ospedale da campo degli alpini». Pur di stare qualcheora in mezzo a questa gente, ha affrontato un viag-gio folle da Napoli a Cuneo, e poi di nuovo a Napolidove ci sono i sindaci che marciano con la fascia trico-lore contro lo Stato.Ecco qual è il bagno nella normalità. C’è questa sem-plicità, in queste facce, in queste musiche, in questicanti di montagna, attorno ai tavoli con le grigliate dicarne e il vino nero, e nelle lunghe ore d’attesa in fon-do alla città prima di mettersi in marcia per attraver-sarla, tutti insieme, loro che in fondo hanno visto qual-cuno cadere e poi rialzarsi, che ricordano la guerra eadesso difendono la pace. O soccorrono gli sfortuna-ti, nei terremoti e nello tsunami.

Festa di popoloC’è il rischio di scadere un po’nella retorica, però bi-sogna spiegarla in qualche modo questa festa di popo-lo, e bisognerebbe capirla un po’, e ascoltarla ancheun po’ di più. Corrado Perona, presidente dell’Ana,spiega che «la storia degli alpini è una storia di fami-glia, ed è una storia di dignità e di dovere». Per moltidi questi, erano alpini il padre e il nonno.Alla fine siamo tornati da capo. Perchè la dignità e ildovere, ce li abbiamo tutti in fondo. Ci vuole la vo-glia di tirarli fuori. Magari non danno successo in que-sto mondo. Ma la vita sì, e forse ne vale la pena. Eccocosa sono questi giorni. (da “LA STAMPA”)

Pierangelo Sapegno

VITA DELLA SEZIONE

2 - Adunata Nazionale

La marcia dei migliori

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“Sono un uomo di mondo, ho fatto il milita-re a Cuneo”! Chissà quante volte abbiamosentito questa frase recitata da Totò nei suoi

film; se l’attore abbia fatto il soldato a Cuneo non lo sodire, ma so per certo che migliaia di noi sono statiospiti delle caserme di Cuneo e provincia, quando conla cartolina precetto in mano, ci siamo presentati alC.A.R. per il servizio militare. Fino ai primi anni ses-santa il C.A.R. era a Montorio Veronese, in seguitonon solo Cuneo città, ma molte località di questa pro-

vincia piemontese: San Rocco, Bra, Savigliano, Mon-dovì, Boves, Fossano, Borgo San Dalmazzo, hanno vi-sto per anni decine di migliaia di giovani arrivare epartire. Tutte queste reclute erano allora inquadratenel 2° Reggimento Alpini C.A.R. e il Giuramento so-lenne si effettuava una volta l’anno, solitamente inestate, nella grandiosa Piazza Galimberti di Cuneo. Ilsottoscritto, che all’epoca era accasermato a Boves,tenne il giuramento nell’uggiosa giornata di dome-nica 9 novembre 1969 nella Caserma di San Rocco;

ma ormai i tempi sono cam-biati e tutti quei ragazzi di le-va che si potevano vedere ingiro per quei paesi, non ci so-no più!

Ritornare in questa città dopotanti anni, assume un partico-lare significato, non tanto perl’Adunata in se stessa, ma unritorno a quei luoghi che ve-demmo e frequentammo ingioventù. Allora era diverso,non c’era quella facilità di spo-stamento dei giorni nostri eper molti di noi partire per ilservizio militare, fu il primo,vero, lungo viaggio della no-stra vita.La caserma, i primi rudimentidella vita militare, ricordi, ami-cizie, momenti lieti e tristi cisono tornati in mente conchiarezza. Certo, quando era-vamo lì da reclute, i nostri pen-sieri erano rivolti soprattutto acasa nostra, alla morosa, agliamici, al lavoro, a tutte quellecose che avevamo momenta-neamente lasciato, ma ora, orache i decenni sono trascorsi,non possiamo che pensare connostalgia a “quei bei tempi an-dati”.

Raffaele Vitali

VITA DELLA SEZIONE

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI

SEZIONE DI BERGAMO

ORGANIGRAMMA SEZIONALE 2007

PRESIDENTESARTI ANTONIO

PRESIDENTEONORARIO

CREPALDI ENZO

SEGRETARIO SEZIONE

CARRARA ELIO

CONSIGLIERE

NAZIONALE

ARNOLDI ANTONIO

TESORIERE

SONZOGNI LUCIANO

CAPPELLANO

DUBINI PADRE STEFANO

VICE PRESIDENTE

ARNOLDI ANTONIO

VICE PRESIDENTE

MACALLI CARLO

VICE PRESIDENTE

RICEPUTI UMBERTO

VICE PRESIDENTE

SONZOGNI GIORGIO

COMITATO DI PRESIDENZAVICE PRESIDENTE

RICEPUTI UMBERTO

VICE PRESIDENTE

SONZOGNI GIORGIO

CONSIGLIERE

GRANELLI ALESSIO

CONSIGLIERE

NESPOLI EZIO

GIUNTA DI SCRUTINIO

VITALI RAFFAELE

REVISORI DEI CONTI

ANGHILERI FRANCO

DIRETTORE

SCARPONE

OROBICO

FURIA LUIGI

ALFIERE

FINOTTO ARMANDO

RESPONSABILI DELLE COMMISSIONI

CASA DI ENDINE

COLOMBI GIANBATTISTA

CORI E FANFARE

TARAMELLI ANTONELLO

ELETTORALE

NESPOLI EZIO

FISCALE E LEGALE

RICEPUTI UMBERTO

I.F.M.S.

GRANELLI ALESSIO

MANIF. E SERV.ORDINE

PARIS ALBERTO

PROTEZIONE CIVILE

MANZONI GIUSEPPE

SPORT

ROTA GIANFRANCO

3° LOTTO LAVORI SEZ.

FERRARI GIOVANNI

TRICOLORE NELLE

SCUOLE

ARNOLDI ANTONIO

PRESIDENTE COMITATO REDAZIONE

SCARPONE OROBICO

ARNOLDI ANTONIO

I precedenti due vicepresidenti, i “veci” Demetrio Marinoni e Ezio Nespoli, dopo anni di onorato servizio, hanno lasciato il passo ai più giovani Carlo Macalli e Giorgio Sonzogni.

3 - Adunata Nazionale

Cuneo, nostalgia di naja

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Nell’affascinate e prestigiosacornice del teatro Donizetti,le Fanfare Alpine della sezio-

ne di Bergamo si sono esibite sabato2 giugno, in numerosi brani del re-pertorio alpino. La serata presentatada Francesco Brighenti, ha visto pas-sare in rassegna, tutte al completo erigorosamente in tenuta alpina le Fan-fare: di Scanzorosciate diretta daMassimo Sala, di Prezzate diretta daSimone Perico, di Sorisole diretta daStefano Costajoli, di Rogno direttada Alfio Piziali, di Ramera diretta daAntonio Frigeni, di Trescore diretta daSilvano Brusetti.Tutte le formazioni rappresentanoogni anno la Sezione durante l’Adu-nata nazionale, sono parte integran-te dei Gruppi e partecipano alle ma-nifestazioni alpine, alle cerimonie ericorrenze nell’ambito comunale eprovinciale dei rispettivi territori por-tando sempre allegria, sostenendo emantenendo viva la tradizione alpina con passione ecompetenza, con un impegno non indifferente sia intermini economici sia di tempo.Per la prima volta ufficialmente a Bergamo anche laFanfara dei Congedati della Brigata Alpina Orobica,costituita in occasione della 1ª Rassegna delle fanfaredei Congedati svoltasi a Brescia nel 2006, grazie al-l’interessamento della Commissione cori e fanfare,

nella persona di Mauro Agostinelli,che ha saputo coinvolgere elementiin grado di portare a compimento ilprogetto di costituire l’ultima fanfaraancora non presente nelle formazio-ni dei congedati.La buona riuscita della manifestazio-ne è in gran parte merito dell’appo-sita commissione, costituita nel 2004,in considerazione del numero di Co-ri e di Fanfare , ad oggi rispettivamen-te 10 e 7, esistenti all’interno della Se-zione di Bergamo e dell’importanzache rivestono nella vita associativa,nonchè del ruolo che svolgono nelfornire un’immagine positiva ancheverso le nostre comunità. Compitodella commissione è di sostenerli, co-ordinare le esibizioni, fornire indica-zioni sul loro modo di operare e ga-rantire loro capacità artistiche e qua-lità formali adeguate alle tradizionied all’importanza dell’Associazioneche rappresentano ed aderenti alla

Guida per le cerimonie diramata dalla Sede Nazio-nale.Già nel maggio del 2005 la commissione, con il Re-sponsabile e Consigliere Remo Facchinetti, organizzòla 1ª Rassegna di Fanfare sul Sentierone e la 1ª Rasse-gna di Cori al Donizetti. Nel 2006 sempre nel mede-simo Teatro, ebbe luogo la 2ª Rassegna di cori e que-st’anno la 2ª Rassegna di Fanfare. Queste manifesta-

zioni, volute dal Presidente Sarti e dal-la stessa commissione, si stanno con-fermando particolarmente apprezza-te dalla cittadinanza.Le Fanfare hanno funzioni note, comel’accompagnamento di manifestazionialpine, civili e religiose, rivestendo unanotevole importanza nel costume enelle tradizioni della terra bergama-sca; sono formazioni composte da So-ci iscritti, nate e sostenute dai Gruppi,sia in termini economici sia di tempo,consci della loro importanza per la no-stra Associazione.

Antonello Taramelli

VITA DELLA SEZIONE

Al Teatro Donizetti

La 2a rassegna delle Fanfare AlpineL’azione dell’apposita Commissione

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Anche nell’annoscolastico 2006/2007, è proseguita

l’iniziativa di avvicinare iragazzi delle terze mediedella nostra Provincia, perfar loro conoscere megliochi sono gli Alpini, la lorostoria, il significato che sidà al Tricolore, sottoline-ando quali sono i valoriche la Bandiera Naziona-le rappresenta. Dopo unabreve introduzione, ten-dente a coinvolgere i ra-gazzi, viene proiettato unfilmato suddiviso in pe-riodi storici nei quali gliAlpini in guerra ed in pa-ce si sono resi protagoni-sti, senza dimenticare gliinterventi attuati dallaProtezione Civile. Dopo ilfilmato, vengono megliodefiniti certi aspetti dellanostra Associazione espesso gli studenti chie-dono chiarimenti suquanto hanno appena vi-sionato.Al termine viene cantatol’Inno di Mameli e conse-gnato ad ogni allievo unopuscolo a colori di 32pagine per meglio appro-fondire quanto appenaappreso e la Bandiera Tri-colore, con il caldo invitodi esporla alle feste Na-zionali. Il VicepresidenteAntonio Arnoldi, coordinatore di questa iniziativa èun po’il perno di tutta l’operazione; mentre i Vicepre-sidenti Marinoni (sostituito in seguito da Macalli),Nespoli (sostituito in seguito dal neo eletto Sonzo-gni) e Riceputi, seguono le scuole delle rispettive aree,prendendo accordi con i dirigenti scolastici tramite icoordinatori e i capigruppo. E’ già il terzo anno cheviene attuata questa iniziativa; ormai è diventata permolti istituti una tappa fissa inserita nel programmascolastico. Nei mesi di aprile e maggio, si è quasi indifficoltà ha soddisfare tutte le uscite, capita infatti

che nelle stesso giorno vi siano più incontri da effet-tuare in differenti scuole. A questi incontri spesso par-tecipano i nostri Reduci, che non mancano di esterna-re le loro dolorose esperienze di vita militare vissute inprima persona. Sono stati visitati quest’anno 91 istitu-ti, incontrando 4350 studenti di 201 classi, con la vivasperanza che il seme gettato possa attecchire nell’ani-mo di questi ragazzi che saranno i cittadini di domani.Scuole nelle quali si è intervenuto: 1ª AREAArcene, Brembate, Calcio, Calolziocorte-Cittadini, Ca-

VITA DELLA SEZIONE

Tricolore nelle scuole

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lolziocorte-Manzoni, Calvenzano,Caravaggio, Carenno, Castel Roz-zone, Cisano Bergamasco, Cividateal Piano, Covo, Fontanella, FornovoSan Giovanni, Levate, Lurano, Ma-pello, Misano, Mozzanica, Osio So-pra, Ponte San Pietro, Pontida, Pu-menengo, Sotto il Monte, Ternod’Isola, Torre de’Busi,Vercurago.2ª AREAAlmenno San Salvatore, Bracca,Branzi, Costa Serina, Dossena, Ol-mo al Brembo, Oltre il Colle, Paladi-na, Petosino, Sedrina, Serina, Sori-sole,Valnegra, Zogno.3ª AREAAlbino (frazione Desenzano), AlzanoLombardo, Ardesio, Castione, Clu-sone, Colere, Gromo, Leffe, Ponte Nossa, Pradalun-ga, Ranica, Rovetta, Schilpario,Valbondione,Vertova,

Villa di Serio,Vilminore.4ª AREAAdrara San Martino, Albano S.Ales-sandro, Azzano S.Paolo, Bagnatica,Bergamo-Alberico da Rosciate, Ber-gamo-Collegio S.Alessandro, Ber-gamo-Galgario, Bergamo-Lotto,Bergamo-Nullo, Bergamo-Mazzi,Bergamo-Petteni, Bergamo-Savoia,Borgounito, Brusaporto, Carobbiodegli Angeli, Castelli Calepio, Ce-nate Sotto, Cividino/Quintano, Co-sta Mezzate, Costa Volpino, ForestoSparso, Gorle, Grassobbio, Grumel-lo del Monte, Lovere, Lovere-Con-vitto Nazionale, Predore, S.Paolod’Argon , Seriate-Battisti, Seriate-A.Moro, Sovere, Tavernola, Telgate.

Raffaele Vitali

VITA DELLA SEZIONE

DAL 05/03/2007 AL 30/06/2007 SONO INTERVENUTI I SEGUENTI VOLONTARI

1a AREAAMBIVERE: Alborghetti Angelo (20 giornate)BARZANA: Gualandris Albino (5 giornate)CALOLZIOCORTE: Bonaiti Bernardino, Prati Claudio,Valsecchi Aldo (15 giornate)CAPRINO: Andreotti Pierangelo, Ravasio Mario (8giornate)CHIGNOLO D’ISOLA: Esposito Alessandro (4 gior-nate)COMUN NUOVO: Bonacina Gianni, Ghilardi Ren-zo, Picenni Giacomo, Salvaterra Roberto (4 giornate)DALMINE: Arrigoni Giuseppe, Giupponi Domenico(75 giornate)LOCATE: Pellizzari Giuseppe, Rota Graziosi Bernar-do (53 giornate)MADONE: Carminati Gianube, Cornelli Patrizio, Ra-vasio Vittorio, Teoldi Paolo (17 giornate)MAPELLO: Sala Armando (5 giornate)PONTE SAN PIETRO: Ferrari Giovanni, Nani Mari-no, Nodari Antonio (3 giornate)PRESEZZO: Rottoli Antonio (5 giornate)Per un totale di 214 giornate

2a AREACOSTA SERINA: Persico Ferdinando, Persico Isido-ro (8 giornate)DOSSENA: Astori Antonio, Bianzina Giuseppe, Cava-gna Armando (3 giornate)OSSANESGA: Brembilla Mario, Tironi Anacleto (7giornate)ROSCIANO: Carminati Angelo (31 giornate)SAN PELLEGRINO: Baroni Enrico, Baroni France-sco, Cavagna Giovanni, Galizzi Antonio, Garbati Gian-domenico, Sonzogni Alfredo, Sonzogni Giorgio, Son-zogni Virgilio (18 giornate)VILLA D’ALME’: Mondini Giuseppe (3 giornate)Per un totale di 70 giornate

Sede, terzo lottoSiamo alle finiture…

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3a AREACOMENDUNO: Birolini Giuseppe (5 giornate)GANDINO: Campana Gaetano, Franchina Pietro,Moro Angelo, Riccardi Vincenzo (19 giornate)GAZZANIGA: Gusmini Enzo, Merici Vitalino (44 gior-nate)PIARIO: Trussardi Daniele (9 giornate)VERTOVA: Belotti Giovanni (9 giornate)Per un totale di 86 giornate

4a AREAALBANO: Velli Paolo (2 giornate)BAGNATICA: Testa Italo (5 giornate)BG/BOCCALEONE: Bonzanni Francesco (15 giornate)BG/BORGO SANTA CATERINA: Facoetti Alfredo,Marchesi Gianmario, Marchesi Tranquillo (7 giornate)BG/CAMPAGNOLA: Colpani Mauro, Gaini Lorenzo

(4 giornate)BG/REDONA: Lavelli Roberto (19giornate)BG/ZONA 1: Granelli Alessio (78giornate)BOSSICO: Arrighetti Giuseppe,Chiarelli Angelo, Schiavi Giorgio (21giornate)CASTELLI CALEPIO: Cabiddu Ma-riano, Camotti Pierino, Foresti An-gelo, Manenti Angelo, Manenti An-tonio, Novali Ottorino (18 giornate)CIVIDINO QUINTANO: Cuni Ber-zi Francesco, Gnecchi Ezio (2 gior-nate)ENDINE: Bonetti Giovanni, Figaro-li Vincenzo (28 giornate)PREDORE: Belotti Efrem, Ghirar-delli Pietro, Marchetti Giuseppe, Pa-

ris Alberto (16 giornate)SAN PAOLO D’ARGON: Cortesi Giuseppe, Mae-stroni Tomaso (2 giornate)SOVERE: Bertolini Angelo, Camanini Giuseppe, Ca-nini Battista, Mazzucchelli Cristiano (21 giornate)STEZZANO: Bassetti Franco, Rodeschini Arnaldo (5giornate)TORRE DE’ROVERI: Magri Giovanni (8 giornate)Per un totale di 251 giornate

Un grazie particolare a quanti hanno fornito materiale oprestazioni particolari varie per il proseguimento dei lavo-ri: Albino Gualandris di Barzana, ditta Belotti Mario diTrescore Balneario, Gotti Giovanni di Torre Boldone, Gra-nelli Alessio di Bergamo.

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VITA DELLA SEZIONE

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E’stato un intervento particolarmente delicatoed impegnativo per i nostri nuclei di Volonta-ri Protezione Civile . L’Amministrazione Pro-

vinciale di Bergamo ci ha offerto un’importante oc-casione per collaudare (se ce ne fosse stato ancora bi-sogno) la professionalità dei Volontari che compon-gono i nostri Nuclei. Questa volta non si è trattato diusare le solite motoseghe e annessi per ripristini o re-cuperi ambientali, peraltro sempre utilissimi per laprevenzione sul territorio, ma il nostro obiettivo è sta-to il ripristino al transito veicolare di una strada agro-silvopastorale che collega la frazione di Salvarizza diS. Croce, posta nel Comune di S. Pellegrino in ValBrembana, con Lepreno, posto in Comune di Serina.Le attività progettuali e preparatorie sono state inten-se e impegnative per le difficoltà dei luoghi in cui ci simuoveva (assenza d’acqua, strade di ridotte dimen-sioni, difficoltà nella movimentazione di automezzi

di lavoro ….) ma l’impegno e la determinazione le hafatte superare di slancio. Il merito, per il buon esitodell’intervento, deve essere attribuito, oltre che al-l’Amministrazione Provinciale di Bergamo, con l’As-

VITA DELLA SEZIONE

Protezione Civile

Rifatta una strada agrosilvopastoraleLa carrabile collega Salvarizza di S.Croce e Lepreno

LIBRO VERDE 2006

Il 14 aprile a Varese è stato presenta-to ufficialmente il 6° Libro Verde del-la Solidarietà. I dati complessivi so-no i seguenti:1.444.508 ore lavorative5.514.914 Euro di somme erogate Nonostante le alte cifre sopra riporta-te, si è purtroppo constatato che soloil 48,70% dei Gruppi, a livello nazio-nale, ha partecipato a questa inizia-tiva (76,42% quelli relativi al nostroRaggruppamento).Bergamo, ancora una volta, ha pri-meggiato con 211.611 ore lavorative958.453 Euro di somme erogate.Per quanto riguarda l’adesione deinostri Gruppi il dato ufficiale è del99,61% in quanto per un errore nel-la trasmissione dei dati è stato omes-so il Gruppo di Zanica con il quale ciscusiamo.Naturalmente anche per il correnteanno ci auguriamo che il lusinghierorisultato ottenuto venga confermato.

RIUNIONE DEI COORDINATORI DI ZONAAffrontati vari argomenti associativi

Com’è consuetudine a marzo si è tenuta una riunione con tutti iCoordinatori di Zona nella quale si è discusso di vari argomenti, tracui doveri dei Capigruppo, giovani, tricolore nelle scuole, tesse-ramento, candidature a consigliere sezionale, cariche di Gruppo,manifestazioni.Nell’occasione il presidente ha evidenziato l’importanza del la-voro dei Coordinatori,“in particolare per la preziosa funzione cheavete di collegamento tra la Sezione ed i Gruppi. Infatti attraver-so voi i Gruppi conoscono ciò di cui si discute nelle riunioni delConsiglio Direttivo Sezionale.”“Sarebbe però utile anche il contrario e cioè che voi faceste cono-scere al C.D.S. quali sono i problemi e gli argomenti che i Capi-gruppo vorrebbero fossero affrontati o trattati. Se così fosse, verreb-be ancora maggiormente accentuata la vostra funzione di assicura-re una forte coesione alla Sezione, come in una vera famiglia.”“Questa coesione viene ottenuta attraverso i vostri incontri con i Ca-pigruppo, che dovrebbero essere frequenti, secondo una cadenzache sta a voi valutare e definire. Non possono essere però troppodiradati nel tempo, altrimenti si allenterebbero i contatti tra Grup-pi e Sezione e non saremmo più un’unica famiglia in cui si operaassieme per perseguire gli stessi ideali e gli stessi obiettivi.”E’seguito poi il dibattito. All’introduzione del presidente, sui variargomenti, è seguita un’approfondita e proficua discussione.

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sessore alla P.C. geo-metra Valter Milesiche ha ideato il pro-getto ed a FrancoSonzogni, che ha co-ordinato con pun-tualità le moltepliciattività di studio e dipratica attuabilità,anche alle Ammini-strazioni Comunalidi S. Pellegrino e Se-rina che hanno offer-to l’impegno finan-ziario e messo a di-sposizione persona-le tecnico per il coor-dinamento delle at-tività svolte sul pro-prio territorio. Rico-noscimento anche ai

Capigruppo e volontari della nostra Associazione del-le comunità di S. Pellegrino e Serina che hanno rispo-sto con impegno al messaggio di collaborazione ri-chiesto dall’unità Sezionale di P.C..La strada oggetto del nostro intervento è una strut-tura viaria che era stata realizzata diversi anni orsonocon contributi del Corpo Forestale dello Stato. Il tem-po e l’incuria manutentiva ne aveva compromesso ilsuo uso. Decise le modalità progettuali d’intervento, laprima attività sui luoghi è stata compiuta da volon-tari Antincendio boschivo della Comunità Montanadella Valle Brembana che hanno eseguito il taglio del-la vegetazione, presente al bordo del manufatto stra-dale. E’poi seguito il 9 Giugno u.s. il primo degli inter-venti condotto dai nostri Volontari. Erano presenti, ol-tre 100 volontari coordinati dalla nostra segreteria,appartenenti ai nuclei di Albano S. Alessandro, Al-menno S. Salvatore, Ambivere, Bossico, Brembate So-pra, Brembilla, Calusco d’Adda, Carvico, Comendu-no, Credaro, Dalmine, Foresto Sparso, Gorlago, Mado-ne, Mapello, Pedrengo, Ponteranica, Ponte S. Pietro,Pontida, Predore, Songavazzo,Tavernola Bergamasca,Villongo. Hanno realizzato delle barriere in legno perla messa in sicurezza di protezioni a valle, dei muret-ti in pietra naturale per la difesa del corpo stradale daifenomeni di erosione delle scarpate, la pulizia ed il ri-pristino delle canalette trasversali in calcestruzzo ar-mato, poste nel corpo stradale per il controllo delleacque di scorrimento superficiale, hanno inoltre con-solidato dei muri di sostegno del corpo stradale e rea-lizzato un ampio tratto di pavimentazione con fondoin calcestruzzo, dove l’eccessiva pendenza del corpostradale ed il conseguente dilavamento connesso conle acque superficiali ne compromette un uso prolun-gato nel tempo.

Il secondo e definitivo intervento conclusivo è statoeseguito il 23 Giugno. Erano presenti i nostri Nuclei diAmbivere, Brembilla, Carobbio, Cicola, Colere, Dalmi-ne, Mapello, Palazzago, Ponte S. Pietro, Terno d’Iso-la,Villa d’Adda, che hanno completato ampi tratti dipavimentazione in calcestruzzo del corpo stradale ol-tre che al ripristino delle canalette per la regolazionedelle acque superficiali. Ampia soddisfazione e ricono-scimento ai nostri Volontari, è stato rivolto diretta-mente dal Presidente dell’Amministrazione Provin-ciale Valerio Bettoni che ha personalmente seguito leultime fasi delle varie attività.Ora, grazie all’attività dei nostri Volontari, che sonostati particolarmente soddisfatti per i risultati raggiun-ti ma anche per la peculiarità e tipologia dell’inter-vento concluso, la strada è totalmente ancora percor-ribile con mezzi fuoristrada e la complessa e incisivatipologia d’intervento supplirà in parte a continui in-terventi manutentivi.

Giuseppe Bonaldi

PULIZIA DEL TORRENTE RINO

Predore - Sabato 4 aprile, si è svolto a Predore un inter-vento di Protezione Civile di recupero ambientale nelTorrente Rino, che dalla valle di Predore, scorre tracascate e tinelle attraversando il paese per poi gettar-si nel Sebino. All’intervento hanno partecipato i nucleidi Predore, Rovetta, Adrara San Martino, Adrara SanRocco, Gandosso, Sarnico, Tavernola, Viadanica, Vi-golo, Parzanica, Credaro, Seriate, Endine-Gaiano, Gru-mello del Monte e Chiuduno, con l’assistenza dellaCroce Rossa AVIS di Sarnico, per un totale di sessan-tasei volontari.Dato che l’intervento si presentava difficoltoso a cau-sa degli argini molto scoscesi, veniva richiesta la par-tecipazione del gruppo rocciatori, riuscendo in tal mo-do a lavorare in sicurezza..La buona riuscita dell’intervento si deve alla profes-

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VITA DELLA SEZIONE

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sionalità dei volontari, anche se non tutto quanto erastato messo in programma si è potuto portare a ter-mine; ci penserà il nucleo di Predore a completarel’opera.

Alberto Paris

LA P.C. È SBARCATA A COLERE

Colere - È stato senza dubbio un momento di alta com-mozione quello che hanno vissuto i 26 volontari delNucleo di Protezione Civile di Colere, quando, diret-tamente dalle mani del Presidente sezionale, hanno vi-sto appuntarsi sul petto delle nuove, fiammanti divi-se, il cartellino con il proprio nome, davanti ai nume-rosi volontari pervenuti da tutta la provincia.Lo scorso 21 aprile a Colere, una nuova e significati-va alba ha accolto i volontari della P.C. della berga-masca, per un intervento denominato “Fiumi Sicuri”con la messa in sicurezza degli argini del “Rino”. Ol-tre un centinaio le divise che hanno colorato per tut-ta la mattinata, dalle sette alle dodici, il percorso deltorrente dove numerose motoseghe e rombanti mez-zi forestali, hanno portato a termine un egregio e qua-lificato lavoro, ridando al corso d’acqua una dignito-sa livrea.Al termine delle fatiche, tutti insieme, maestranze,tecnici ed autorità locali presenti, si sono ritrovati alPalacolere, dove il locale gruppo Alpini ha offerto un

semplice ma succulento spuntino a base di prodottilocali. Giungeva quindi il momento topico della gior-nata, con i saluti di rito, portati dal Sindaco di Colere,nonché Presidente della Comunità Montana di Scal-ve, dott. Franco Belingheri, dal Coordinatore sezio-nale di P.C. Giuseppe Manzoni, dal Segretario Nazio-nale P.C. Giuseppe Bonaldi e dal Responsabile dell’Antincendio boschivo Morzenti, per finire con un ca-loroso ringraziamento per il lavoro svolto da parte delCapogruppo A.N.A. di Colere Giacomo Belingheri.Ma la vera ciliegina sulla torta, sono stati i sorrisi di-pinti sui volti dei 26 emozionati volontari che hannoricevuto il distintivo appuntato sul petto dalle mani diManzoni, che ha sottolineato l’importanza di averenuovi volontari, specialmente in un territorio mon-tano lontano dai centri più attrezzati, ma soprattuttoha stigmatizzato quanto sia necessario che siano gio-vani (ben 20 dei succitati è sotto la trentina).

MB

VITA DELLA SEZIONE

Alla Casa dell’Orfano di Ponte Selva

RESTAURATO IL MONUMENTO A LOCATELLIIn occasione del Raduno annuale della Sezione di Milano alla Casa dell’Orfano di Ponte Selva, domenica10 giugno è stata inaugurata la ristrutturazione del monumento dedicato alla memoria della M.O. Anto-nio Locatelli. I lavori sono stati eseguiti dagli alpini delle zone 16 e 17, coordinati dall’ex Presidente sezio-nale e consigliere della Fondazione Casa dell’Orfano Gianni Carobbio.Alla cerimonia hanno presenziato molti alpini, milanesi e bergamaschi, e numerose autorità, tra cui: i con-siglieri nazionali Ana Casini e Lavizzari, il presidente della Sezione di Milano Urbinati, il Vicepresidente del-la Sezione di Bergamo Macalli con il consigliere Furia e l’ex presidente Carobbio, il presidente della Fon-dazione Saviori, il presidente dell’Associazione ex Allievi Ravelli, l’assessore Monzani del Comune di Clu-

sone, rappresentanze dei Carabinieri e del Nastro Azzurro.Dopo un breve corteo - preceduto dai vessilli delle Sezioni di Mila-no e Bergamo, da una trentina di gagliardetti, dal labaro del NastroAzzurro e dal gonfalone di Clusone; accompagnato dalla fanfara al-pina della Ramera - c’è stato lo scoprimento del monumento, l’alza-bandiera, la posa di una corona d’alloro e i discorsi di rito delle au-torità presenti.E’ seguita la S. Messa, celebrata da Padre Arturo: braccia, cuore eanima della Casa dell’Orfano. Infine è stato reso omaggio alla tom-ba di Mons. Antonietti, artefice del complesso che ha ospitato nelcorso degli anni circa 25.000 orfani di guerra. Ora il villaggio, im-merso nella stupenda pineta di Ponte Selva, è in attesa di una suacompleta sistemazione per un diverso utilizzo.

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DONNE, MAGNIFICHE DONNEUn gruppo che opera a favore dei ragazzi

della Casa di EndineSpesso e volentieri le donne battono gli uomini in fatto di genero-sità. Se poi queste sono “donne di alpini”non temono confronti.Tra loro sono sicuramente da annoverare una trentina di signore diPonte Nossa, che si alternano alla Casa Alpina di Endine Gaianonell’aiutare i ragazzi ricoverati. Da anni, due volte la settimana,vanno ad aiutare nei lavori di laboratorio.Senza trombe né manifesti svolgono un lavoro prezioso e continuoa sostegno dei ragazzi, di cui sono diventate nonne, mamme e so-relle premurose ed affettuose. La loro opera è particolarmente ap-prezzata dalla direzione della Casa. Ecco che allora è nata l’idea di conoscere meglio l’opera delle “Picco-le Apostole della Carità”e l’associazione “La Nostra Famiglia”che gestisce la Casa di Endine.Detto e fatto, è stato organizzato un viaggio per visitare il Centro di Bosisio Parini e la Casa Madre di Pon-te Lambro con un pullman messo a disposizione dalla Sezione e guidate dall’ex presidente sezionale Gian-ni Carobbio e dal consigliere Furia.Accompagnate dalla direttrice Andreotti, nella mattinata hanno visitato l’Istituto Scientifico “E. Medea”, unastruttura ultra moderna e all’avanguardia, unico istituto scientifico italiano riconosciuto per la ricerca e lariabilitazione nello specifico ambito dell’età evolutiva con quattro poli regionali in Italia (Lombardia,Vene-to, Friuli Venezia Giulia e Puglia) e ben 390 posti letto.Nel pomeriggio si sono trasferite a Ponte Lambro dove hanno potuto visitare la Casa Madre dell’Istituto Se-colare Piccole Apostole della Carità e la Sede dell’associazione “la Nostra Famiglia”, entrambe fondate dalbeato don Luigi Monza. Dopo una preghiera sulla tomba del fondatore le “nostre magnifiche donne”sisono sentite ancora più motivate nel continuare nella loro meritoria opera di carità.

VITA DELLA SEZIONE

Dal 27 giugno al 1 luglio la bergamasca è statail palcoscenico di ben 23 cori stranieri, 35 co-ri italiani e 15 gruppi folcoristici, che si sono

esibiti nei vari paesi, dalle vallate alla pianura, nel-l’ambito del 7° Festival Internazionale dei Cori. Il me-rito è del Coro IDICA di Clusone che, per chi non losapesse, porta nel suo stemma il cappello alpino e chela sua intitolazione è l’abbreviazione di Coro “ItalianoDI Canti Alpini”. Ma soprattutto l’IDICA è stato unpo’ il volano che ha dato slancio alla coralità alpinabergamasca, intesa in senso lato.Il Coro è il frutto di un sogno, nato 50 anni fa, che è di-ventata una magnifica realtà. In tutti questi anni havissuto l’entusiasmo dei Festival e la gratificazionedelle tournée in varie parti del mondo (dal Brasile al-l’Asia, dal Nord America ai vari Stati Europei), le emo-zioni dei Concorsi e delle Rassegne corali (Israele,Francia, Germania, ecc.), l’impegno della routine del-le prove e il piacere di cantare in amicizia. Ha porta-

to in tutto il mondo l’immagine della montagna ber-gamasca, attraverso il canto come occasione per cono-scersi, confrontarsi e fraternizzare.Nell’anno del 50° i coristi hanno voluto fare le cosein grande. Hanno iniziato con la rassegna corale “Cit-

Cinquantesimo del Coro IDICA

7° Festival Internazionale dei coriPresenti anche alcuni Cori Alpini

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tà di Clusone”nel mese di marzo ed a giugno-lugliocon il Festival, per poi proseguire a settembre con unaRassegna di Gruppi Folcloristici, a cui il Coro farà dacolonna sonora, a novembre l’incontro a Roma con ilSanto Padre, per chiudere a dicembre con le arie del-le canzoni natalizie.Al Festival hanno partecipato anche alcuni Cori alpi-ni, tra cui i bergamaschi “Valle Cavallina”e “Valle delCanto”. Il Servizio d’Ordine e la scorta alle varie ma-nifestazioni è stata egregiamente garantita dagli al-pini dei Gruppi dell’Altopiano di Clusone, particolar-mente legati al Coro Idica, sia per la disponibilità delCoro ad intervenire alle loro feste, sia perché alcunidi loro vi hanno cantato o vi cantano ancora adesso.

Lüf

VITA DELLA SEZIONE

Il 4 maggio 1861, con decreto del Ministro dellaGuerra Gen. Manfredo Fanti, l’Armata Sarda, cheaveva incorporato gli eserciti degli Stati pre-uni-

tari, prendeva la denominazione di Esercito Italiano.Sulla scorta di questa data, si è quindi festeggiato aMilano domenica 6 maggio, il 146° anniversario dicostituzione dell’Esercito. Il tempo, che in questo ini-zio maggio è stato caratterizzato da numerosi tem-porali, ha concesso una tregua ai partecipanti, per-mettendo di celebrare l’anni-versario senza patemi d’animo.Radunatisi in Piazza Duomocon i rispettivi Vessilli, stendar-di e fanfare, numerosi rappre-sentanti di varie Associazionid’Arma, hanno formato unquadrato che dava uno spetta-colare colpo d’occhio cromaticoall’ambiente. Dopo la S. Messain Duomo, celebrata dall’Ordi-nario Militare Monsignor Vin-cenzo Pelvi, sottolineata daicanti del Coro A.N.A. di Mila-no, si riprendeva l’originaleschieramento in piazza, dove,lanciati da un elicottero del-l’Esercito, prendevano terra cin-que paracadutisti della Folgo-re. La cerimonia dell’alzaban-diera, con l’Inno di Mameli suo-

nato dalla Fanfara della Brigata Alpina Taurinense ecantato da tutti i presenti, ha preceduto i discorsi uf-ficiali tenuti sia dall’Autorità Militare, sia dai rappre-sentanti delle Istituzioni, presenti con numerosi sinda-ci e rispettivi Gonfaloni (c’era anche quello di Berga-mo). Preceduti da una compagnia in armi, con la Fan-fara della Taurinense in testa, si dava quindi inizio al-la sfilata attraverso il centro cittadino con i milanesiche facevano ala al corteo e raggiunto il Sacrario dei

Caduti nei pressi della Basilicadi Sant’Ambrogio, venivano re-si gli onori con la deposizionedi corone, mentre le note dellaLeggenda del Piave e del Silen-zio si diffondevano nell’aria.

Si diceva prima di numerosirappresentanti di varie Asso-ciazioni, numerosi si…. ma nondella nostra Associazione, chetolto una quindicina tra Vessil-li e Gagliardetti, con quarantaAlpini o poco più, e solo nove,dicasi nove Alpini bergamaschicon il Vessillo sezionale e del-l’I.F.M.S., si sono sentiti un po’orfani tra la marea di bersaglie-ri (con al seguito ben 4 fanfa-re), Crocerossine, fanti, artiglie-ri, paracadutisti, Ufficiali e Sot-

La festa dell’EsercitoCelebrato il 146° di fondazione

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11° CONVEGNO ITINERANTE STAMPA ALPINAViareggio, 31Marzo / 1 Aprile 2007

Quest’anno il Convegno della Stampa Alpina si è svolto al Centro Con-gressi “Principe di Piemonte”di Viareggio. La nostra Sezione era rappresen-tata dal vicepre-sidente AntonioArnoldi e dal di-rettore del no-stro periodico,Luigi Furia, cheha portato il sa-luto della Sezio-ne ed è interve-nuto su alcuniargomenti all’or-dine del giornodel convegno.

Walter Bonatti è particolarmente legato alla Valle Se-riana, avendo trascorso parte della sua gioventù a Se-monte, e alla Valle del Riso, dove il dolomitico Albenha visto le sue prime arrampicate. Sul torrione Albensi vedono ancora tanti alpinisti misurarsi con lo spi-golo Bonatti. Quindi particolarmente gradita è stata la

sua visita alla nostraSede. Ha poi parteci-pato alla serata di ga-la organizzata nel-l’ambito della mani-festazione “Bergama-schi nel Mondo”,promossa dalla Pro-vincia. Nell’occasioneha fraternizzato con ipiù grandi alpinistibergamaschi, tra cuiCurnis, Merelli, Mo-ro, Piantoni, ricordan-do piacevolmente lesue mitiche arrampi-cate e le sue avventu-rose spedizioni intanti luoghi remotidel mondo.

Il grande alpinista ed esploratore Walter Bonatti,accompagnato dall’amico, suo e nostro, Dino Pero-lari, il 26 giugno ha visitato la Sede sezionale, com-

plimentandosi per il lavoro e l’opera degli alpini ber-gamaschi. Hanno fatto da ciceroni, essendo assenteil presidente, Ezio Nespoli e Raffaele Vitali.

VITA DELLA SEZIONE

Una gradita visita

Walter Bonatti in sede

tufficiali in congedo, ecc. cheaffollavano lo schieramento.E’vero che non era una ceri-monia prettamente alpina,ma dato che tutti noi abbia-mo fatto parte della ForzaArmata di cui si festeggiaval’anniversario di fondazione,si sperava in una partecipa-zione più numerosa di ga-gliardetti e di Alpini; partico-larmente sentita è stata lamancanza di una Fanfara al-pina, che avrebbe perlome-no dato il passo durante lasfilata e rallegrato con le suefestanti note i convenuti! Al-la prossima e…speriamo inbene!

Raffaele Vitali

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Il 16 e 17 giugno 2007 si è svolto a Vipiteno (BZ) il 5°raduno degli alpini che hanno prestato il servizio dileva nel “Battaglione Val Chiese”e “22° Raggruppa-mento Alpini da Posizione”(progenitore dei Batta-glioni Alpini d’Arresto).Il tutto è cominciato sabato alle ore 17, con il ritrovo deipartecipanti presso la sede del C.A.I. di Vipiteno. Aseguire l’ammainabandiera, presso la caserma del“Battaglione Alpini Morbegno”. A conclusione dellaprima giornata grande cena allietata dai canti dal Co-ro Alpino di Gessate (MI).La giornata clou si è svolta domenica, con ritrovo al-le ore 10 per l’alzabandiera. A rendere gli onori erano

presenti più di cinquanta rappresentanti tra ex co-mandanti, ufficiali e sottufficiali, tra cui, graditissimoospite, il generale Didato. Inoltre sono intervenutiquattro vessilli sezionali, tra cui quello di Bergamo,scortato dal consigliere sezionale Mosè Testa ed unacinquantina di alfieri.Dopo la Santa Messa, animata dal coro alpino, il radu-no si è concluso con un grande rancio alpino.Sono stati due giorni di festa e di ricordi bellissimi: ciauguriamo che al prossimo raduno, che si terrà nel2009, gli alpini bergamaschi siano più numerosi.

Vincenzo Carrara

VITA DELLA SEZIONE

Raduno del “Valchiese”

in libreria

UN LIBRO SULLA STORIA DELLE ARMI DEGLI ALPINI

Il Libro “Le ARMI degli ALPINI dall’Ottocento ad oggi”è una novità nel campo delle pubblicazioni dedi-cate alla storia degli alpini.Scritto da Mariano Signorini, conoscitore della materia ed esperto collezionista, esso delinea la storia del-le armi usate dagli alpini dall’anno della loro apparizione (1872) ad oggi.Il libro è diviso in cinque parti che corrispondono ad altrettanti periodi storici: Prima della Grande guerra –La Grande guerra – Tra le due guerre – La Seconda guerra mondiale – Da allora ad oggi.Ogni parte è illustrata da una serie di fotografie. Le ultime delle quali fornite dal Comando Truppe Alpine.Il libro – pp. 208 (64 di fotografie in bianco e nero), copertina a colori, formato 16x24, 20 euro è edito daWalmar – Brescia.

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Nuova sede sezionale Gruppi: euroTORRE BOLDONE 500,00 AMBIVERE 100,00 ZOGNO 1.000,00 AZZONICA 100,00GAVERINA 200,00CHIGNOLO D’ONETA 250,00CORNA IMAGNA 200,00OSSANESGA 300,00ZONA N° 4 “ISOLA NORD” 335,00CARAVAGGIO 300,00GORNO 500,00NEMBRO 500,00ALBANO S. ALESSANDRO 2.000,00 BERGAMO-LONGUELO 250,00VERDELLO 2.500,00CASSIGLIO 250,00ADRARA SAN ROCCO 250,00 CENATE SOPRA 300,00BERGAMO-CAMPAGNOLA 500,00PREDORE 300,00MOZZANICA 300,00

Giorgio Ferraroli (Ponte Giurino) 30,00Un Alpino gruppo Boccaleone 50,00Amici del G.A.B. 100,00Gigi Granelli 100,00Battista Ghezzi, Eliseo Prandi eVirginio Turani 113,50

Solidarietà AlpinaGruppo di Adrara San Martino 10,00Sig.ra Silvana Kunz (Bergamo) 100,00

Lo Scarpone OrobicoSergio Corino 5,00

Somme versate direttamenteGruppo di Calolziocorte all’Associazione“Paolo Belli Lotta alla leucemia”- ricavato della Camminata Stop Leucemia 1.500,00Gruppo di Treviolo:all’Ass. ONLUS Amici della Pediatria 600.00all’Ass. ONLUS Aiuto al neonato 600,00all’Ass. ONLUS Misericordia-Borgo a Mozzano (LU) 1.500,00all’Ass. ONLUS P.A.Volontari di Treviolo 2.500,00Missionari in Polinesia 300,00

Casa Alpini di EndineGruppi:PRESEZZO 200,00AMBIVERE 100,00OSSANESGA e VALBREMBO 390,00PRADALUNGA 2.000,00MOZZANICA 200,00

VITA DELLA SEZIONE

DONARE VUOL DIRE AMARE

Donare vuol dire amare

PPPPAAAARRRROOOOLLLLEEEE AAAATTTTTTTTOOOORRRRNNNNOOOO AAAALLLL FFFFUUUUOOOOCCCCOOOOLa Sezione di Treviso ed il Gruppo di Arcade hanno indetto la XIII edizione del premio nazionale per unracconto sul tema: “Genti, soldati e amanti della montagna: storie e problemi di ieri e di oggi”.Le opere, inedite, dovranno pervenire in otto copie dattiloscritte entro il 30 settembre 2007 alla Segrete-ria del Premio presso il Gruppo di Arcade (Tv).Premi: - 1° classificato: trofeo, diploma e 1.300,00 euro

- 2°: trofeo, diploma e 800,00 euro - 3°: trofeo, diploma e 500,00 euro

Il 50% dei premi in denaro dovrà essere devoluto in beneficenza ad associazioni o enti indicati dall’au-tore. Per ulteriori informazioni e per richiedere la scheda di partecipazione:

Associazione Nazionale Alpini - Gruppo di Arcadevia Montenero, 10 - 31030 ARCADE (TV) Tel. 0422 874088 - Fax: 0422 874053

e-mail:[email protected] internet: www.alpiniarcade.it

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Nell’occasione del 10° anniversario del Monu-mento agli alpini, domenica 27 maggio, congrande concorso di pubblico, autorità ed al-

pini, si è tenuto il 4° Raduno della zona 5. Scortava ilvessillo sezionale il consigliere Ferrari che ha portatoil saluto del presidente Sarti ai convenuti.

Tutti sanno cos’è un cappello alpino; un cappel-lo alpino non passa inosservato, il cappello alpi-no da solo è gia un monumento, non si porta

per le “carnevalate”, anche se alcune volte nelle sfila-te si vedono certi cappelli che sarebbe meglio riportar-li alle sobrie origini.Ebbene, giorni fa mi reco nella discarica comunale,un giovane di colore che presta aiuto, un ragazzoneattivo e rispettoso, credendo di farmi cosa gradita, sa-pendo che sono un Alpino, si presenta con due cappel-li alpini trovati tra i rifiuti. Incredulo, un po’smarrito,guardo quelle reliquie e subito mi viene un attaccodi rabbia, gli dico di consegnarmeli ma il ragazzo nonvuole sentir ragione. Si mette un cappello in testa ecomincia a girare per il cortile credendo di divertirmi,ma non è così. Dopo la rabbia mi pervade un sensodi tristezza. Con apparente calma riesco a farmi con-segnare i cappelli, li rigiro tra le mani con delicatezza,constato che un cappello era probabilmente apparte-nuto a un reduce e l’altro a un recente congedato.Ora i cappelli sono custoditi nella nostra sede, avremo

cura di loro, penseremo a coloro che li hanno portati,penseremo alle marce, alle tormente, al gelo, alle sfi-late ma soprattutto a quelle persone che sbarazzando-si con noncuranza di questi gloriosi copricapo, nonhanno minimamente riflettuto che potevano disfarsidell’ingombro portandoli direttamente nella sede de-gli Alpini, ma... No!! Nella discarica no!!Fa riflettere che solo un ragazzo di colore abbia capi-to che erano pezzi importanti, eventualmente da ba-rattare, ma non da buttare in mezzo all’immondizia.

Pierfranco Marchesi

Le penne nere di Ambivere hanno una casa dicui andare fieri. In occasione del 75°, domenica3 giugno, alla presenza di centinaia di persone,

è stata inaugurata la nuova sede degli alpini e dellaprotezione civile.Dopo la Messa, un lungo corteo si è diretto verso l’edi-ficio che ospiterà queste due importanti realtà di vo-lontariato. Dopo il taglio del nastro, da parte del sin-daco Alma Ravasio, il parroco don Giuseppe Migna-ni ha benedetto la struttura.Nel suo intervento il Capogruppo Angelo Alborghet-ti ha detto: «Voglio ringraziare il responsabile delladitta Somet che ci ha donato il terreno per la realizza-zione della nostra sede». Ha aggiunto il Caponucleodella protezione civile Walter Riva: «Grazie alle moglidei volontari che con tanta pazienza hanno sopporta-to il fatto che i loro mariti per ore stessero lontani dacasa per realizzare la nuova sede».Presenti all’inaugurazione anche Giorgio Sonzogni,vicepresidente sezionale, Gianfranco Rota e Giovan-ni Ferrari, consiglieri, Giovanni Locatelli, coordinato-re zonale Isola Nord.

Franco Gambirasio

Un’intensa commozione ha caratterizzato la ce-rimonia di inaugurazione del monumento aiCaduti, avvenuta il 25 aprile a Piazzolo di Ar-

desio. Soprattutto quando l’alpino Bellarmino Forno-ni ha scoperto l’opera voluta dai 50 abitanti della con-trada, e quando ai familiari dei 10 Caduti il sindaco

CRONACA DAI GRUPPI

Albenza

Decimo del monumento

Alzano Lombardo

No!! Nella discarica no!!

Ambivere

Una sede con i fiocchi

Ardesio

Un monumento a Piazzolo

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di Ardesio ha consegnato una pergamena.Tante le persone accorse alla cerimonia. Erano pre-senti gli alpini di Ardesio con il Capogruppo AlbertoPezzoli e la madrina Savina Maninetti, gli alpini deiGruppi dell’Alto Serio con i loro gagliardetti che face-vano da scorta al vessillo sezionale. Non ha volutomancare alla cerimonia il presidente sezionale Anto-nio Sarti, accompagnato da Carlo Macalli, ClaudioZucchelli, Demetrio Marinoni.

Enzo Valenti

«Il nostro non è un premio ricco, nel senso co-munemente inteso, ma un premio vero. È ilpremio concesso alla fatica umile, alla perse-

veranza che sposta macigni, che libera le trincee daidetriti, che ripristina i sentieri, senza altra retribuzio-ne che la soddisfazione di aver compiuto il propriodovere». Così Marco Cimmino, presidente della com-missione “Premio IFMS”, ha introdotto la 10ª edizio-ne del riconoscimento istituito dal Gruppo alpini diAzzano S. Paolo per valorizzare cittadini e associazio-ni che contribuiscono al recupero delle opere milita-ri realizzate dagli alpini durante la Prima guerra mon-diale.Alla cerimonia, presentata da Francesco Brighenti, chesi è svolta al Palamonti e alla quale hanno partecipa-to molte autorità, la conferma è arrivata puntuale. Per-ché il premio, che è stato assegnato all’associazioneAmici delle Alpi Carniche, promotrice di molti pro-getti di recupero sui monti Freikofel e Pal Grande, haribadito la capacità della montagna di unire ed esaltarcerti sentimenti: «Le montagne – ha affermato il vice-presidente dell’associazione Adriano Catellan - so-no luoghi d’incontro, di pace e dove è possibile ritro-vare lo spirito dell’Europa unita».

«La sinergia tra Alpini e Comune si traduceoggi in questa nuova area ricreativa». Co-sì mons. Gaetano Bonicelli ha inaugurato la

nuova area delle feste di Bonate Sopra., all’internodegli impianti sportivi. «È per me un piacere esserequi a Bonate Sopra, in particolar modo con gli alpini –ha detto mons. Bonicelli -, a cui voglio donare alcunimiei Crest». A ricevere i circa cento Crest della suacollezione, realizzata negli otto anni di Ordinario mi-

litare, è stato il Capogruppo Luigi Frigeni.Ora saranno esposti nella nuova sede aperta vicinoall’area feste che verrà gestita dagli alpini e che sarà adisposizione di tutte le associazioni.

Angelo Monzani

Égiunta alla dodicesima edizione la “CamminataStop Leucemia”organizzata dagli Alpini calolzie-si, per dare un contributo alle iniziative dell’As-

sociazione Paolo Belli-Lotta alla leucemia. Ciò ha per-messo la realizzazione di vari progetti quali: la costru-zione sia di camere sterili presso gli Ospedali Riunitidi Bergamo, sia della Casa del Sole per ammalati eloro famiglie, la dotazione di apparecchiature all’Ospe-dale Giovanni XXIII a La Paz in Bolivia, l’attività del la-boratorio Gilberto Lanzani, al quale è stato destinatoanche il ricavato della presente edizione.Più di quattrocento persone hanno risposto all’appel-lo degli alpini. Tra gli atleti presenti si è imposto Ma-rio Maffezzini, seguito a ruota da Alberto Conti, alterzo posto Italo Conti e di seguito Ermanno Rota,Valentino Carenini, Renato Cappelli, Roberto Beriz-zi, Ermanno Riva e via via tutti gli altri. Tra i giovani èemerso Luca Valsecchi, mentre tra gli anziani, si è se-gnalato il sempre presente Martin Montanelli (85 pri-mavere). I premi di rappresentanza sono stati asse-gnati ai gruppi più numerosi: Circolo ARCI di piazzaRegazzoni, Gruppo Scuola di Foppenico, Società CEA.Ci si rivede l’anno prossimo, con l’auspicio di aver lapossibilità di premiare anche qualche Gruppo alpino,che, oltre a trascorrere una bella giornata in compa-gnia, potrà contribuire a sostenere i progetti dell’As-sociazione Paolo Belli-Lotta alla leucemia.

Enrico Bonacina

Dopo Mozzanica e Bariano, dove recentemen-te sono sorti nuovi Gruppi alpini, anche a Ca-stel Rozzone, antico borgo a nord di Treviglio,

le locali penne nere hanno risposto all’appello costi-tuendo il loro Gruppo, al quale è stato assegnato il n°259 nell’ambito della Sezione di Bergamo.Nella serata di giovedì 10 maggio, nella sala consilia-re del comune, alla presenza del sindaco Sig.ra GiusyFinardi e dell’assessore Luigi Rozzoni, si è tenuta l’as-

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CRONACA DAI GRUPPI

Calolziocorte

Camminata “stop leucemia”Azzano S.Paolo

Un premio vero

Bonate Sopra

L’area delle festeCastel Rozzone

Siamo a quota 259

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semblea costitutiva del nuovo Gruppo con l’elezionedel Capogruppo Lorenzo Ferrari e del consiglio. Co-sì, in modo ufficiale, gli alpini di Castel Rozzone han-no dato inizio al loro percorso all’interno dell’Associa-zione Nazionale Alpini.Rispondendo al saluto ed agli auguri espressi dal sin-daco, il coordinatore di Zona Enrico Rappi ha ringra-ziato l’amministrazione comunale per la fattiva col-laborazione data alla costituzione del sodalizio, rimar-cando l’importanza degli alpini all’interno delle co-munità locali.Come da consolidata consuetudine, gli altri Gruppidella Zona 23 hanno voluto offrire all’ultimo nato ilgagliardetto, che è stato consegnato ufficialmente dalVicepresidente Umberto Riceputi durante il 4° Radu-no degli alpini della Bassa bergamasca, tenutosi a Co-vo il 3 giugno. Auguri e buon lavoro!

Enrico Rappi

L’incontro annuale degli Alpini di Cenate Sopra,tenutosi come di consueto al Santuario del-l’Assunta al Monte Misma domenica 22 apri-

le scorso, ha avuto un grande successo. Il tempo pro-pizio è stato sicuramente di grande aiuto alla manife-stazione. Già dal sabato, un bel gruppo di volentero-si si è dato da fare per preparare nel migliore dei mo-di la cerimonia, compreso i ragazzi del Corpo musica-le che hanno rallegrato la serata e la nottata... grazieragazzi.Dalle prime ore della mattina di domenica, è stato

un continuo arrivare di alpini e simpatizzanti. Alle ore10.30 all’alzabandiera si contavano ventidue gagliar-detti e si dava inizio alla commemorazione: presenti ilsindaco di Cenate Sopra Cattaneo, l’ex Presidente se-zionale Gianni Carobbio, il generale Elio Carrara, ilconsigliere sezionale Ezio Nespoli e l’infaticabile co-ordinatore Remo Facchinetti. Celebrante, come da tra-dizione, il nostro cappellano Padre Stefano Dubiniche quest’anno è riuscito a convincere il fratello (sispera con le buone), presidente del sodalizio, a farpartecipare a questa nostra festa il Coro Grigna dellasezione di Lecco.Nel santuario mentre i coristi accompagnavano con iloro canti la S. Messa, visibile era la commozione del-la tanta gente presente. Dopo la preghiera dell’alpinoed i saluti delle autorità, tutti con le gambe sotto il ta-volo a consumare il lauto pranzo preparato con la so-lita maestria dallo staff femminile, (senza il cui aiutosarebbe dura…resistete donne, mi raccomando…gra-zie da parte mia e da tutti gli assaggiatori…al prossi-mo anno…).Rimaneva da gustare la ciliegina sulla torta per finirein gloria la giornata: il Coro Grigna al pomeriggio si èesibito in chiesa in numerosi brani del suo reperto-rio, ricevendo le giuste ovazioni per la bravura e lasimpatia dimostrate.

Valle Andreino

Con la speranza che qualcuno indossi da gran-de il cappello alpino, il Gruppo di CividinoQuintano, ogni anno ospita per una giornata

nella propria sede i bambini della Scuola Materna. Lagioiosa giornata si è svolta quest’anno il 30 maggio.

CRONACA DAI GRUPPI

Cenate Sopra

Al Santuario del Misma

Cividino Quintano

I futuri “bocia”

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Dice il Capogruppo Angelo Gondola: «Passiamo unagiornata con i bambini, una giornata che resti nellaloro memoria, con la speranza che fra questi 105 bam-bini ce ne sia qualcuno che più avanti frequenti la no-stra sede e si ricordi dei vecchi alpini».

Un lungo serpentone di cinquecento alpini apasso cadenzato, incolonnati dietro 10 gonfa-loni comunali, 35 gagliardetti e 16 bandiere

tricolori, affidate alle mani di giovanissimi studenti:questo è l’avvincente spettacolo a cui gli abitanti diSolto Collina hanno assistito lungo le vie del paese. Al-la grande festa, che il Gruppo Collina Alto Sebino haorganizzato per inaugurare la se-de, è coinciso il 6° raduno inter-gruppo della zona.Al saluto di benvenuto del Ca-pogruppo Mario Verzeni, hannofatto seguito gli interventi delsindaco di Solto Collina Rosem-ma Boieri, del presidente sezio-nale Antonio Sarti e del presi-dente della Provincia Valerio Bet-toni. Ognuno, con sfumature di-verse, ha sottolineato generosi-tà e prontezza degli alpini in soc-corso di chiunque necessita del-la loro opera.Poi tutti in marcia, cadenzata dal-le note della Fanfara alpina diRogno, verso la parrocchiale, do-ve il cappellano militare dell’Ac-

cademia di Modena, mons. Pierino Sacella, ha con-celebrato la Messa con i parroci di Zorzino, don An-drea Ghirardelli, e di Esmate, don Bernardo Lanfran-chi.La tre giorni alpina, iniziata a Riva di Solto e prosegui-ta a Fonteno, si è conclusa all’oratorio di Solto Colli-na con un pranzo preparato dai volontari.

Elia Mutti

Ogni giorno leggiamo fatti di cronaca che ri-portano sempre più frequenti incidenti strada-li; purtroppo sul quotidiano di qualche gior-

no orsono, c’era la notizia che riguardava noi, il nostropaese Costa Imagna, due nostri amici, Giordano Bru-mana ed Umberto Mazzoleni Ferracini.La comune passione per lo sport, per le corse a piedi,a contatto con la natura di Giordano ed Umberto, li hacondotti a vivere insieme una terribile esperienza.Tamponati in una galleria, mentre stavano raggiun-gendo il paese della gara, la macchina prendeva fuo-co. La buona sorte ha permesso a Giordano di nonavere menomazioni gravi, riuscendo a mantenersi lu-cido e razionale di fronte ad una situazione in cui po-chi avrebbero avuto il sangue freddo di valutare inuna manciata di secondi il da farsi.La prima riflessione non è stata verso se stesso, mal’istinto e la volontà si sono indirizzate verso l’amicoin difficoltà. Malgrado il pericolo, incurante del rischioa cui andava incontro, Giordano non ha esitato a but-tarsi verso la macchina di Umberto che aveva presofuoco, questi, avvolto dalle fiamme, con poche possi-

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CRONACA DAI GRUPPI

Costa Imagna

Un eroe per amico

Collina Alto Sebino

La casa sulla collina

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bilità di movimento e scarse probabilità di uscirne vi-vo, è stato letteralmente strappato dall’abitacolo at-traverso il finestrino, avendo così salva la vita.Questo gesto che definiamo eroico non ci meraviglia.Giordano, con il suo carattere schivo e poco inclinealla pubblicità, è un generoso, per lui è stato un gesto“normale”, un comportamento naturale. Il nostro pen-siero corre anche ad Umberto, al quale siamo tutti vi-cini, ci auguriamo di averlo presto tra noi e possa ri-prendere la sua passione per lo sport e la montagna.Giordano è un alpino e il suo gesto di generosità di-mostra ancora una volta lo spirito che anima gli alpi-ni, spirito che è ben descritto nella presentazione del-l’opuscolo pubblicato alcuni anni fa e dedicato ai bam-bini del nostro paese: ”Solidarietà ed amicizia sonolegami che la montagna per sua natura cementa inmodo indissolubile”. Giordano ne è stato un puntua-le e fedele interprete. Brao Giordi, eroe alpino! Grazie!

Il Gruppo

Tricolori ad ogni angolo del paese, quasi fosseun’Adunata nazionale. Si presentava così Co-vo, lo scorso 3 giugno, quando, contestualmen-

te al 4° raduno della zona 23 “Bassa Bergamasca”, èstato inaugurato il monumento agli Alpini.La festa haperò avuto inizio già nel tardo pomeriggio di sabato 2giugno con la S. Messa al cimitero di Covo ed in sera-ta con l’esibizione dei cori Penne Nere di Almè e Pa-lazzolese di Palazzolo sull’Oglio.La clemenza del tempo ha permesso poi, domenicamattina, di far riunire numerosi alpini (oltre 60 i ga-gliardetti), provenienti anche dalle limitrofi Sezioni diMilano, Monza, Cremona e Brescia. Resi gli onori alGonfalone comunale ed al Vessillo sezionale, scorta-

to dal Vicepresidente Riceputi e dai Consiglieri Granel-li e Giupponi, il corteo ha raggiunto quindi il luogodove è stato eretto il monumento alle Penne Nere che,imponente, giaceva coperto da un enorme tricolore.Sulle note del “33”, suonate dalla squillante FanfaraAlpina Valchiese, il monumento veniva scoperto, inun clima di palpabile emozione, velato anche da qual-che lacrima; un blocco centrale di granito, su cui sonostati inseriti cinque scudi, con i simboli delle Brigate al-pine, ed una targa con la frase: “Si vive sempre vicinoa chi abbiamo veduto morire, sostare è ardere per unattimo nei ricordi che bruciano tra la cenere”. Il tuttoavvolto come in un abbraccio da due muri ricopertidi pietra d’ardesia, che ricordano le forme morbidedel nostro cappello alpino. L’acciottolato di granitocostituisce la pavimentazione del piazzale che deli-mita il monumento stesso, dove sinuosità delle curvee durezza degli spigoli si fondono in un tutt’uno.A dar maggiore lustro ed importanza all’evento, pre-senti tredici sindaci della zona con fascia tricolore, masoprattutto, una delegazione composta da quattro al-pini in armi, provenienti dal 5° Reggimento Alpini diVipiteno, Brigata Alpina Julia, scesi in quel di Covograzie al prezioso aiuto del Generale Elio Carrara.La sfilata si è poi snodata per le vie del paese, con glialpini applauditi da una nutrita presenza di cittadini,per poi giungere in Piazza della Chiesa, dove primadei discorsi ufficiali, è stato consegnato al neonatogruppo di Castel Rozzone il nuovo gagliardetto; dona-to da tutti gli altri gruppi della Zona 23.A seguire, la Santa messa, celebrata nella Parrocchia-le ed al termine delle celebrazioni ufficiali un ottimo egustoso rancio alpino.

L’antica “Santella del Crocefisso”, risalente al1500, è stata restaurata dagli alpini con l’aiutodi altri volontari di Dalmine, coordinati dal

capogruppo Domenico Giupponi. I lavori, richiestidagli abitanti della frazione Brembo, sono durati cir-ca tre mesi e ciò grazie anche al contributo economi-co ed alla generosità di molte persone. Non è la primavolta che il Gruppo alpini di Dalmine, nato nel 1935,si occupa dei restauri e della conservazione delle strut-ture esistenti sul territorio: già due anni fa aveva prov-veduto al restauro della Cappelletta ubicata su terre-no privato di via Colombera.Al posto del terreno incolto che circondava l’anticaCappella, è stato realizzato un piano di cemento ed è

CRONACA DAI GRUPPI

Covo

Monumento aglialpini

Dalmine

Recuperataun’antica cappella

Page 27: STORIE DI ALPINI ADUNATA NAZIONALE CUNEO, NOSTALGIA DI ...

stata messa in opera un’artistica recinzione in ferrobattuto; il tetto, che aveva subito l’usura del tempo, èstato sostituito con lastre di granito ed il pavimentorivestito in porfido. La facciata è sta-ta ridipinta e tutta la struttura ha as-sunto un nuovo e splendido volto.All’inaugurazione avvenuta nella se-rata del 4 maggio, con la partecipa-zione di numerosa popolazione e delsindaco sig.ra Francesca Bruschi, ilparroco della frazione Brembo donTommaso Barcella ha avuto paroledi elogio per l’opera degli alpini eper il generoso contributo economi-co dei benefettori. Durante la S. Mes-sa, è stato eseguito il “Silenzio” e re-citata la Preghiera dell’Alpino perricordare le penne nere “andati avan-ti”.Il sindaco ha ringraziato a nome del-la cittadinaza per la collaborazioneche il Gruppo alpini fornisce in ognioccasione; al termine, ci si è ritrovati nei locali del-l’Oratorio della Parrocchia di Brembo per un piccolorinfresco e per ringraziare ancora una volta le perso-ne che hanno permesso la realizzazione dell’importan-te restauro.

Gianni Torri

Grande festa a Fiorano al Serio per l’80° di fon-dazione del Gruppo e del 5° Raduno inter-gruppo della Zona 14. La manifestazione, che

ha avuto il suo clou domenica 22 aprile, è iniziata ilgiovedì con l’apertura delle mostre “Adamello, teatrodi guerra” (gentilmente concessa dal Museo della“Guerra Bianca”di Temù) e “Fiorano ed i suoi alpini”,allestite presso la Sede del Gruppo, con visite guida-te per le scolaresche nelle mattinate di giovedì, ve-nerdì e sabato. Significativa e lodevole questa inizia-tiva che ha fatto conoscere ai ragazzi il dramma dellaguerra e i protagonisti che hanno dato vita al Gruppoalpini del paese.Il sabato pomeriggio i soli alpini sono saliti alla lorochiesetta - posta in località S. Fermo e dedicata a “Cri-sto degli Alpini”- per deporvi un omaggio floreale inricordo di tutte le Penne Mozze fioranesi che lassùidealmente riposano. Alla sera, nella Sala della Co-munità dell’Oratorio, sono state proiettate immaginidegli ottant’anni di vita del Gruppo, seguite dal con-certo del Coro ANA di Vertova-Colzate.La domenica, dopo l’alzabandiera presso la sede delGruppo, ha avuto inizio la sfilata per le vie del pae-se. Al vessillo sezionale, accompagnato dai Vicepre-

sidenti Macalli e Sonzogni e dai consiglieri Colombi eFuria, facevano da scorta trentacinque gagliardetti, igonfaloni dei comuni di Fiorano, Gazzaniga, Cene,Vertova e Colzate con al seguito i rispettivi sindaci.Nel corteo spiccavano le unità cinofile Argo guidateda Martinelli, che sono un fiore all’occhiello del Grup-po e della Sezione. Scandiva il passo la banda locale.Deposta una corona d’alloro al monumento dei Cadu-ti, si sono tenuti i discorsi ufficiali del CapogruppoZanni, del sindaco Masserini che rimarcava l’umani-tà degli alpini e del Vicepresidente Macalli. Seguiva laS. Messa nella chiesa parrocchiale accompagnata dalCoro ANA Vertova/Colzate. Si ricomponeva poi il cor-teo per tornare alla sede per l’ammainabandiera echiudere ufficialmente la cerimonia, mentre i festeg-giamenti sono proseguiti con il rancio alpino e tantaallegria.

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CRONACA DAI GRUPPI

Fiorano al Serio

80° di fondazione

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Domenica 29 aprile con una cerimonia sentita,che ha visto la partecipazione entusiasta del-la popolazione del paese, si è svolta la mani-

festazione per l’inaugurazione della sede del Grup-po alpini di Mozzanica.La sfilata, aperta dalla fanfara della Valcamonica e dalGruppo bandistico G. Paltenghi diMozzanica, con la partecipazione didiversi sindaci ed autorità, del Vessil-lo sezionale e la rappresentanza dioltre cinquanta gruppi, alcuni prove-nienti dal cremasco, ha raggiunto ilmonumento ai Caduti per gli onoridi rito e di seguito il monumentodei Fanti.Dopo i discorsi ufficiali, pronuncia-ti dal presidente sezionale AntonioSarti, dal sindaco di MozzanicaMassimo Alloni, dall’assessore pro-vinciale Giuliano Capetti, mozzani-chese, dal presidente della ProvinciaValerio Bettoni e dal coordinatoreEnrico Rappi, presso l’Oratorio èstata celebrata la S. Messa, accom-pagnata magistralmente dai cantidella Corale S. Cecilia del paese.Momento significativo è stata la consegna del gagliar-detto al neonato gruppo di Bariano.Alla fine, dopo il saluto al Vessillo sezionale, il pranzoalpino, come da tradizione, ha chiuso in allegria lagiornata.

Con grande concorso di pubblico, domenica 17giugno, il Gruppo di Osio Sotto ha celebratoil 30° di fondazione. I soci erano presenti com-

patti, con la grinta e la determinazione dei “trentenni”nel portare avanti l’incisiva e benefica attività del Grup-po. Presenti le autorità locali, numerosi gagliardetti e

il vessillo della Sezione, scortato dai consiglieri Giup-poni, Ferrari, Locatelli e dal segretario gen. Carrara.

CRONACA DAI GRUPPI

Osio Sotto

30° di fondazioneMozzanica

Inaugurata la sede

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Grande successo di pubblico per la IV Rasse-gna di cori, svoltasi a Petosino il 22 Giugnou.s., organizzata dal Gruppo alpini e dal Co-

ro Valle del Canto. La serata, presentata da FrancescoBrighenti, ha visto la partecipazione di quattro im-portanti realtà corali: il Coro Monte Alto di Rogno,diretto dal maestro Duilio Del Vecchio, il coro FioccoRosso di Monza, diretto dal maestro Gian Franco Fre-guglia, il Coro Alpa di Caravaggio diretto dal mae-stro Alberto Cantini ed il Coro Valle del Canto che hafatto gli onori di casa, diretto dal maestro Marco Cor-dini.Straordinarie sono state l’esecuzio-ni dei quattro cori che hanno alter-nato canti popolari, alpini e branitradizionali anche esteri per la sod-disfazione di un pubblico attento,entusiasta ed emozionato.Promuovere incontri per crescere dalpunto di vista culturale, umano edartistico, è diventata ormai una ca-ratteristica del Coro Valle del Cantoche puo’ contare, tra i suoi compo-nenti, su numerosi giovani, elemen-ti determinanti sia dal punto di vi-sta musicale che per il futuro del co-ro stesso.Particolarmente significativa, sarà lapartecipazione del Coro Valle del

Canto al “7° Festival Internazionale dei Cori”che siterrà a Clusone il 28, 29, 30 giugno, ma importanti so-no stati anche i numerosi concerti tenuti quest’annodal coro, riscuotendo ovunque consensi ed applausi.Arrivederci quindi al prossimo anno per la V Rasse-gna di cori. Chi volesse mettersi in contatto con il Co-ro Valle del Canto, può rivolgersi all’incaricato: EnricoPozzi tel. 3355864572.

Enrico Pozzi

Cent’anni e non sentirli,avendo in cuore l’amoreper le penne nere e per la

Presolana.Tanti ne ha compiuti ilcapitano degli alpini, Mario Ca-stellina, di Reggio Emilia , che dacinquant’anni trascorre le vacan-ze a Bratto. Il 4 maggio, giorno delcompleanno, tra i tanti auguri cheha ricevuto, ci sono stati anchequelli a lui più graditi del Grup-po alpini Presolana, al quale èiscritto.Mario Castellina, geometra, e dot-tore in chimica, lucido di memo-ria, brillante di spirito da far in-vidia a tanti giovanotti, a Bratto

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CRONACA DAI GRUPPI

Petosino

Rassegna di cori

Presolana

I cent’anni delcapitano

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c’è arrivato per la primavolta nel 1956. «Quando hovisto quell’incanto di Preso-lana - ricorda con commo-zione - io che di montagnene avevo visto tante, ho ca-pito subito che questo era ilposto che cercavo da tantoper mettere su casa per levacanze, ed essendo statonegli alpini durante la se-conda guerra mondiale, misono subito iscritto al Grup-po del paese, dove ho tanticari amici.» Le tre tappe importanti del-la storia militare del capita-no Castellina , per stranasorte del destino, sono tuttecontrassegnate dal giornoundici. Ed è appunto l’11giugno 1940, quando, conl’80° battaglione d’assalto con la Cuneense, vieneinviato sul fronte occidentale della Francia, in altaValle Maira, a ridosso del Passo della Cavalla, a 2700metri di quota, scampando ad una serie di attacchidurati tre giorni e tre notti. Ed è ancora l’11 maggiodel 41, con la 55ª Legione alpina di Gemona, e laPrima divisione granatieri di Sardegna, che varca ilconfine del Fronte Balcanico, entra nel territorio slo-veno e nella città di Lubiana. Ed è nuovamente l’11novembre del 42 che, sempre con la 55ª Gemona,raggiunge il Fronte della Corsica, dove resta finoall’8 settembre del 43.«Il capitano Castellina - dice Louis Canova, Capo-gruppo degli alpini Presolana – nel nostro Gruppo èbenvoluto e stimato da tutti. Oltre agli auguri che gliabbiamo fatto pervenire il giorno del compleanno,quest’estate, in occasione della nostra tradizio-nale Festa della Montagna, lo festeggeremo comemerita».

Guerino Lorini

Un Gruppo propositivo, l’entusiasmo dei bocia,l’appoggio dei veci, la disponibilità del parro-co don Ezio, una chiesa medioevale ed un co-

ro Ana, come il “Penne Nere”di Villa d’Almé, ed eccoche allora nasce una serata indimenticabile come quel-la vissuta il 14 aprile. «Di quelle che restano nella me-moria del paese», come efficacemente sintetizza il Ca-

pogruppo Francesco Zanchi.La serata è iniziata alle 17.30 con la S.Messa celebra-ta da don Ezio e accompagnata dai canti liturigici ese-guiti dal coro alpino, diretto dal maestro Roberto Mi-cheletti. A seguire il concerto che ha cucito insiemetasselli apparentemente lontanissimi nel tempo e nel-lo spazio, da S. Defendente, il soldato martire, agli al-pini partiti da mille paesini come Roncola, mandati acombattere ed a morire in Grecia, Albania, Jugosla-via, Russia, Germania.A far da collante proprio le testimonianze degli ultimiAlpini sopravvissuti alla guerra, fra cui: Pierino di Ca-pizzone, classe 1920, Pino di Albenza, classe 1915, Fe-dele del Pertus, classe 1919,“Nisio”di Roncola, classe1924, tutti presenti alla serata, e Placido di Sant’Omo-bono, classe 1918, che proprio tramite un articolo su lo“Scarpone”del dicembre scorso, ha fatto comunquepervenire la sua voce.La splendida chiesetta medioevale teatro della serataè dedicata a San Defendente, soldato dell’esercito ro-mano e martire, che si lasciò consapevolmente deci-mare, con tutti i suoi compagni della Legione Tebea,pur di non rinnegare la propria fede. Facile ravvisarenella sua storia molte analogie con quei giovani solda-ti montanari che più di mezzo secolo fa nell’infernodella ritirata, a migliaia di chilometri da “baita”, resta-rono fedeli a quei valori, religiosi e civili, di respon-sabilità e solidarietà reciproca che fanno degli Alpini unCorpo unico.Il coro ha dato voce alle emozioni di tutti, in una bel-lissima atmosfera partecipe e commossa, palpabile inun paese in cui ogni famiglia ha avuto un figlio alpi-no, fino alla conclusione, suggellata ascoltando, tutti inpiedi,“Signore delle cime”.

CRONACA DAI GRUPPI

Roncola

Concerto alpino

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In occasione dei festeggiamenti del 76° di fondazio-ne, del 14° raduno intergruppo zona 17 e del 18°gemellaggio con il Gruppo svizzero di Wintenthur,

il Gruppo di Rovetta ha assegnato il “Premio dell’Al-tipiano”a don Gaetano Boffelli, dal 1978 al 2005 par-roco del paese. Il premio è assegnato dal Gruppoorganizzatore del raduno ad una persona od un’as-sociazione che si sia particolarmente distinta inambito sociale.I festeggiamenti erano iniziati sabato 2 giugno conun concerto della Fanfara Alpina Vallecamonica. Al-la domenica poi vi è stata la classica cerimonia alpina,coordinata daClaudio Zuc-chelli: alzaban-diera, sfilata perle vie del pae-se, onore ai Ca-duti, discorsiufficiali e S.Messa. Oltre alvessillo sezio-nale - scortatodal vicepresi-dente Macalli edai consiglieriMarinoni e Fu-ria e dall’expresidente De-cio - arricchiva-no il corteo unacinquantina digagliardetti, igonfaloni deicomuni dell’Al-topiano con irispettivi sinda-ci, autorità civili e militari, labari e bandiere delleassociazioni locali, il Corpo musicale di Rovetta e laFanfara Alpina Valle Camonica, dai volontari P.C., enumerose penne nere, con i muli del Gruppo di Clu-sone, sempre puliti e accuditi al meglio.Presente anche una delegazione di alpini di Whin-tenthur, guidati dal capogruppo Maurizio Riga. IlGruppo svizzero, che ora ha quindici soci, è natonel 1965 e inaugurato nel 1966 ad opera di GiulioCarrara di Clusone, presente con una certa emozio-ne alla cerimonia. Tra tanti alpini spiccava anche la

figura di un alpino in armi, Roberto Seghezzi di Ro-vetta, di stanza a S. Candido, al 6° Rgt. Alpini, e re-duce da ben quattro missioni di pace all’estero: duein Bosnia, una in Somalia e l’ultima in Afganistan.Dopo i discorsi ufficiali tenuti dal Capogruppo Gio-vanni Stabilini, dal Sindaco Mauro Marinoni e dalVicepresidente Carlo Macalli, vi è stata la consegnadel “Premio dell’Altopiano” e altri riconoscimenti,tra cui l’assegnazione di pergamene ai Reduci Tarci-sio Visinoni, Angelo Rossi,Venanzio Savoldelli e Gio-vanni Bellini.Gli alpini di Rovetta, nell’occasione, hanno volutopremiare anche Demetrio Marinoni, un grande alpi-no, da anni impegnato nella vita associativa: primaCapogruppo, poi Coordinatore di Zona e Consiglie-re sezionale, infine Vicepresidente. Da poco ha la-sciato quest’ultima carica, pur rimanendo consiglie-re sezionale, passando la “stecca” a Carlo Macalli.Il Gruppo di Rovetta deve molto al “mitico”Deme-trio e glielo ha voluto riconoscere con un bel quadro,

su cui spicca il suo ritratto. Maliziosamente qualcu-no ha fatto notare che l’artista l’ha ritratto con unaspetto ancora giovanile, volendo significare chenon è certo giunto il momento per lui di fare zainoa terra.A chiusura è stata celebrata la S. Messa, a suffragiodegli alpini “andati avanti”, magistralmente accom-pagnata dai canti del Coro Idica di Clusone. E’ se-guito il consueto rancio alpino, allietato dalle no-te degli instancabili musicanti della Fanfara Alpi-na Valle Camonica.

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CRONACA DAI GRUPPI

Rovetta

Premiati don Gaetano e Demetrio

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«Noter alpini a m’ mòla mai!»: questo ilmessaggio del Capogruppo Fermo Ma-ger ai veci e bocia in occasione del 50°

di fondazione del Gruppo. La manifestazione di do-menica 17 giugno ha concluso i “tre giorni”di festeg-giamenti per il 50° di fondazione Alla festa erano pre-senti centinaia di alpini dei Gruppi Valle Imagna emolti gagliardetti dei Gruppi della bergamasca. An-che i gemellati Fradis di Talmassons sono arrivati inValle il sabato, accompagnati dal sindaco Anna Ma-ria Toneatto.Nella biblioteca è stato presentato il libro “ Penne ne-re, cuore d’oro”di Giuseppe Zois, che racconta i 50anni di vita delle penne nere del paese. E’stato tenu-to un concerto di cori alpini ed è stata allestita unamostra fotografica, curata dalla Federazione Interna-zionale dei soldati in montagna, grazie alla disponibi-lità del Sig. Granelli.Il corteo, aperto dai bimbi della scuola materna concappello alpino e sventolio di bandierine, era accom-

pagnato dalla fanfara alpina di Sorisole e dal CorpoMusicale di S.Omobono Terme. Durante la S. Messa ilparroco Paris don Luigi ha benedetto il nuovo gagliar-detto.Davanti al Monumento dei Caduti, dopo l’alza bandie-ra sono stati consegnati attestati di benemerenza ainostri quattro reduci: Manini Gino (applaudito ancheper i suoi 47 anni di Capogruppo), Perucchini Placido,Dolci Arcangelo e Manzoni Mario.Presenti alla manifestazione il sindaco Manzoni Sau-ro, il presidente Sezionale Antonio Sarti, il presidentedella Provincia Valerio Bettoni, il consigliere regionaleGiosuè Frosio, il presidente del BIM Personeni Carlo,il presidente della Comunità montana Teodoro Mera-ti, il maresciallo della Stazione dei Carabinieri ParisAndrea. Tutte le Autorità hanno espresso congratula-zioni e apprezzamenti all’operato degli Alpini, auguran-dosi una lunga e proficua continuazione del loro ope-rato, coinvolgendo sempre più soprattutto giovani.Il Consigliere sezionale Matteo Brumana ha conse-gnato al Capogruppo e Coordinatore di Zona FermoMager un attestato di riconoscimento. Infine, dopoun caloroso ringraziamento rivolto a tutti i presentiper la partecipazione, la giornata si è conclusa in festo-sa compagnia col pranzo allestito nel capannone de-gli alpini.

CRONACA DAI GRUPPI

S. Omobono Terme

50° di fondazione

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Lo scorso 1° maggio, s’è svolta a Somendenna, lacerimonia di inaugurazione degli spogliatoi, volu-ti dal Gruppo Alpini e dall’Associazione Oasi.

Dopo la S.Messa, presieduta dal parroco don Giorgioed allietata dal “Bandino”musicale di Zogno, è stato ta-gliato il nastro dal sindaco di Zogno Angelo Capelli. Lagiornata è proseguita con un rinfresco e il pranzo perringraziare volontari e sostenitori (comune e parroc-chia).E’ stato un grande traguardo per gli Alpini ma ancheper l’intera popolazione, in modo particolare per i gio-vani che ora potranno utilizzare questa struttura e l’adia-

cente area sportiva recentemente messa a nuovo.Dice il Capogruppo: «La cosa che noi Alpini ci fa uni-ci, è sperimentare che anche in piccoli Gruppi e pae-si, come appunto Somendenna, si riescano a realiz-zare opere così grandi, dettate dal buon senso e dalbene comune sulla base dell’amicizia e della fratel-lanza. Che anche i giovani, i nostri figli e nipoti, sap-piano apprendere questi valori, ora che il servizio di le-va resterà un ricordo. Auguriamoci che riescano a se-

guire le orme dei padri, che la naja ha saputo rende-re più fratelli ed amici, regalando autentici valori edesempi di vita».

Mirko B.

Grande festa per gli Alpini, domenica 24 giu-gno, per commemorare l’importante traguar-do degli 80 anni di fondazione del Gruppo.

Alle penne nere si sono uniti i Combattenti e Redu-ci per il loro 80° e gli Artiglieri per il loro 50° di fon-dazione.La manifestazione ha avuto inizio il sabato sera nel-la chiesa parrocchiale con l’esibizione del Coro alpino

“Penne Nere”diAlmè ed è pro-seguita alla do-menica mattinapresso “La Tor-della”, dove ilConte GrumelliPedrocca ha fat-to gli onori di ca-sa ed offerto unsontuoso rinfre-sco con gustosipanini e buonvino prodottonella tenuta.Alle ore dieci si èdato inizio allasfilata: uno spet-tacolo commo-vente per la mol-titudine di ga-gliardetti, di ban-diere, di vessilli,un alone di so-lennità mai vistaprima a Torre de’Roveri. Al Mo-

numento dei Caduti vi è stata la toccante cerimoniadell’alzabandiera e il Vice Presidente della ProvinciaConte Grumelli Pedrocca ha espresso parole di gra-titudine verso tutte quelle persone che con il loro su-premo sacrificio ci hanno regalato questi anni di pa-ce. Dopo i discorsi di rito e la S. Messa è stata conse-gnata dal Sindaco una significativa pergamena all’ul-tranovantenne reduce Luigi Algeri. E’seguito il tradi-zionale rancio alpino presso la trattoria “Di Nisio”.

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CRONACA DAI GRUPPI

Somendenna

Inaugurati glispogliatoi

Torre de’ Roveri

80° alla grande

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Un particolare ringraziamento agli Alpini, ai Combat-tenti e Reduci, agli Artiglieri, alle autorità ed a tuttiquelli che hanno collaborato per la perfetta riuscitadella manifestazione.

Giuliano Rubbi

Una sera, durante la riunione del consiglio delGruppo di Vertova-Colzate, arriva in sede ungiovane del paese,Valerio Cappuccio, portan-

do con sé un quadro con la fotografia (anno 1915?)di un Alpino, di cui non si conosce il nome, una Cro-ce al Merito della guerra 1915-1918 e un cappello al-pino con il fregio del 5°, la 51ª e con la medaglia del-l’XI Adunata nazionale del 10° Alpini,Trieste 15 apri-le 1930”.Il tutto è accompagnato da una lettera, indirizzata alCapogruppo onorario, Mario Bocchia, con la qualechiede al Gruppo “di diventare custode di questi cimeli apieno titolo e di accoglierli in seno alla mia famiglia comeun’adozione di un figlio ripudiato”Spiega: “Soffermandomi a guardare quel cappello un po’

logorato ti giuro ho pensato e spiegato ai miei figli le stes-se cose e parole che poi ho trovato nel libro, che mi hai re-galato, nel trafiletto “Il Cappello Alpino”.

Più avanti aggiunge: “Sarebbe utile a tutta la nostra so-cietà che i giovani fra i 18 e 22 anni trascorressero alme-no una giornata in visita al Sacrario militare di Asiagoper riscoprire l’amor di Patria, il sacrificio di migliaia di lo-ro coetanei e provare a immedesimarsi nei loro pensieri,nelle paure e anche nel loro coraggio. Li aiuterebbe a di-

ventare uomini”.Per completezza d’informa-zione il Cappello Alpino, laCroce al merito ed il ritrattoerano stati ritrovati pochigiorni prima per terra inmezzo a cumuli di masseri-zie e oggetti di ogni genereabbandonati alla rinfusa inuna casa che i proprietariavevano venduta per trasfe-rirsi altrove.Il fatto che un giovane ope-raio, recuperati questi ogget-ti, abbia sentito come un do-vere il chiedere agli Alpini ilpermesso di custodirli, anzidi “adottarli” fa pensare che,nonostante tutto, la societàattuale, seppur povera di ve-ri ideali, come dimostra l’ab-bandono delle memorie del-la propria famiglia, esprimaanche uomini che sanno ri-

conoscere negli Alpini un punto di riferimento e nel-le nostre radici, le radici comuni di tutti gli italiani.

Il Consiglio del Gruppo

La suggestiva piazza di Ogna ha fatto da scena-rio all’inizio dei festeggiamenti del 78° di fonda-zione del Gruppo di Villa d’Ogna e del 4° Radu-

no intergruppo della Zona 18 (Alta Valle Seriana Nord).Tra le case di una delle più belle piazze dell’Alta ValleSeriana, caratterizzata da una sequela di ballatoi insintonia con il paesaggio agreste che circonda la con-trada, il sabato sera, 23 giugno, si è tenuto un applau-dito concerto vocale-strumentale del Corpo musica-le e Corale S. Lucia di Cornale di Pradalunga, direttodal maestro Silvano Brusetti.La domenica si è svolta per le vie del paese la sfilata,cadenzata dalle note della Fanfara Alpina di TrescoreBalneario, diretto da Silvano Brusetti, e dal Corpo mu-

CRONACA DAI GRUPPI

Villa d’Ogna

4° Radunointergruppo

Vertova/Colzate

Un cappello adottato

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sicale locale “Carlo Cremonesi”, diretto da Paolo Bo-nicelli. Presenti al corteo il vessillo sezionale - scorta-to dal vicepresidente sezionale Macalli, dai consiglie-ri Locatelli, Marinoni e Furia, dall’ex presidente Ca-robbio, dai coordinatori di zona Trussardi e Stabilini,trentadue gagliardetti, i labari del Nastro Azzurro edei Fanti, il gonfalone del comune con il sindaco An-gelo Bosatelli, i vicesindaci di Piario e ValbondioneIvan Colombo e Claudio Conti, rappresentanti dei Ca-rabinieri e della Guardia di finanza.Giunta nella piazza centrale del paese, il corteo, sot-to la regia del cerimoniere Giovanni Locatelli, si èschierato per rendere omaggio ai Caduti. Dopo l’Innodi Mameli all’alzabandiera, le struggenti note del “Pia-ve”e del “Silenzio”si sono alzate verso il cielo a ricor-dare a tutti i partecipanti alla cerimonia e al numero-so pubblico presente la vita offerta dai Caduti per ren-dere migliore l’Italia. Non hanno chiesto, hanno dato.Sono seguiti i discorsi ufficiali. Dopo i ringraziamen-ti del giovane Capogruppo Camillo Pezzoli e del Co-ordinatore Daniele Trussardi, il sindaco Bosatelli haripercorso le tappe che hanno reso grande il Corpodegli Alpini. Il Vicepresidente Macalli ha rimarcato il la-voro che quotidianamente le penne nere svolgono afavore delle proprie comunità, dopo di che, ogni tan-to, si concedono un giorno di festa ben meritata.Al termine, nell’austera chiesa parrochiale, la S. Mes-

sa in suffragio di tutti gli alpini “andati avanti”ha sug-gellato la cerimonia. Ha accompagnato la celebrazio-ne la Corale “T. Bellini”del paese. Il parroco don Lui-gi Zanoletti, durante l’omelia, ha benevolmente evi-denziato il “farsi prossimo”degli alpini e ricordatol’opera e la figura di Mons. Antonietti, l’insigne fonda-tore della Casa dell’Orfano di Ponte Selva, alpino esacerdote esemplare.

Il 9 e 10 giugno, gli alpini di Zambla, sotto la capa-ce regia del Capogruppo Valerio Tiraboschi, han-no festeggiato i cinquanta anni della fondazione

del Gruppo, inaugurando la nuova sede alla PlassaArera, un luogo che coniuga il lavoro dei mandriani edei minatori, mestieri che hanno segnato la vita del-la gente di questi luoghi. L’Arera, montagna impo-nente che sovrasta le vette che fanno da corona aZambla, ne è il simbolo. Sulle sue pendici vi sono bai-te e pascoli; nelle sue viscere vi sono gallerie secolari,dove sono state estratte tonnellate di minerali di zin-

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CRONACA DAI GRUPPI

Zambla

50° del Gruppo

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co e piombo. In passato vi hanno cercato anche oro,ma senza trovarlo. Ora però ai suoi piedi c’è un gioiel-lo, non è nato da solo, ma l’hanno creato dal nulla,con tanta fatica e perizia, le penne nere di Zambla. E’la loro bella sede, posta al termine della strada Mo-digliani, così chiamata perchè segue la traccia di unavecchia “strada ferada”, costruita a fine ottocento dal-la società concessionaria della miniera dei Fratelli Mo-digliani, padre e zii del famoso pittore Amedeo Modi-gliani.Nell’occasione si è tenuto il 7° raduno Alpini dellaValserina. Erano presenti quaranta alfieri, l’associa-zione Fanti, la Croce Verde, i Reduci Giacomo Tirabo-schi, Bepi Astori, Battista Tiraboschi, Domenico Riz-zi, con l’alfiere Mario Belotti.I festeggiamenti sono cominciati il sabato sera a Zam-bla Alta con la benedizione del nuovo gagliardetto,madrina la signora Mina Tiraboschi, e la S. Messa insuffragio degli alpini “andati avanti”. Al termine è sta-ta deposta la corona d’alloro al monumento dei Cadu-

ti, con la presenza dell’ex presiden-te Gianni Carobbio. E’ seguito ilconcerto del coro “Valle del Canto”di Petosino, esibizione molto ap-prezzata dai numerosi spettatori.Alla domenica, sveglia, ritrovo e sfi-lata a Zambla Bassa. Il cerimonie-re Isidoro Persico ha dato il via; ascandire il “passo”c’era la FanfaraAlpina di Sorrisole. Dopo aver resogli onori ai Caduti, don Manuel Lo-detti e don Marco Milesi hannoconcelebrato la S. Messa, accom-pagnata dal coro polifonico dell’Al-ta Val Serina.Raggiunta poi la Plassa Arera, èstata benedetta e inaugurata la se-de. Presenti per la Sezione il vice-presidente Giorgio Sonzogni, il se-gretario gen. Elio Carrara, il respon-sabile della Protezione Civile Giu-seppe Bonaldi, i consiglieri Gotti,Bombardieri e Tiraboschi, il diret-tore dello Scarpone Orobico LuigiFuria e i sindaci di Oltre il ColleRosanna Manenti, di DossenaFranco Zani, e di Costa Serina Mi-chele Cortinovis. L’alpino poetaSergio Fezzoli con la poesia di ritoha chiuso la cerimonia.Per concludere un lauto pranzopresso la sede, durante il quale èstata consegnata una targa ricordoal “vecio”Paziente Balzi, fondatoree primo Capogruppo.

Sono stati 1.700 quest’anno i partecipanti alla tra-dizionale camminata benefica organizzata dalGruppo di Zogno. Un’edizione record, quindi,

che conferma l’ottimo lavoro che da 26 anni gli alpi-ni del capoluogo svolgono.«Con questa manifestazione – spiega il CapogruppoLuigi Garofano – noi alpini vogliamo cogliere l’occa-sione per dimostrare in modo concreto la nostra soli-darietà verso chi ha bisogno di aiuto, in particolare sesi tratta di bambini. Quindi abbiamo deciso di offrireil ricavato della camminata alla Divisione di Chirurgiapediatrica degli Ospedali Riuniti di Bergamo».

CRONACA DAI GRUPPI

Zogno

In marcia per i bambini

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ALBINO – Capogruppo: Giuseppe Carrara

BOTTANUCO-Capogruppo: Ferdinando LecchiConsiglieri: Giovanni Paganelli, Stefano Lodovici, Car-lo Moioli, Fabrizio Crotta, Bortolo Moioli, Simone Pa-ganelli, Giuseppe Pagnoncelli, Luigi Moioli.

CASTEL ROZZONE-Capogruppo: Lorenzo Ferrari –Consiglieri: Alessandro Pala, Diego Ferri, Leone Re-smini, Angelo Rozzoni, Franco Cortesi, FerdinandoPossenti.

CAZZANO S. ANDREA Capogruppo: Giovanni Battista Colombi Consiglieri: Secondo Alberti, Giovanni Mismetti, Ade-lio Tomasini, Bruno Ongaro, Battista Bonandrini, Gia-cinto Campana, Pasquale Campana, Pietro Del Bello,Silvano Maffeis, Fabrizio Moretti.

CASIRATE D’ADDA- Capogruppo: AngeloQuarteroni - Consiglieri: Alfio Peccati, Alberto Gippo-ni, Fidenzio Abate, Marcello Brevi, Marcello Blini, Ma-rio Ronchetti, Adelmo Galghi, G.Battista Bigatti, Sil-vano Cazzulani.

CENE - Capogruppo: Antonio CasseraConsiglieri: Vincenzo Brignoli, Alberto Gusmini, An-tonio Capitanio,Vincenzo Paganessi,Virgilio Sessan-tini, Mario Capitanio, G.Pietro Piantoni, DomenicoBazzana.

CERETE ALTO-Capogruppo: Antonio OprandiConsiglieri: Franco Covelli, Flavio Ghidini, Giovan-ni Cominelli, Mario Ferri, Omar Ferri, Maurizio Ga-brieli,Vincenzo Mazzoleni.

CISANO B.SCO-Capogruppo: Giancarlo SangalliCapogruppo onor.: Pietro Vitali - Consiglieri:Mario Vitali, Gino Ravasio, Emilio Borsa, Elio Bosisio,Giuseppe Brivio, Giovanni Citeri, Battista Capoferri,Emilio Formenti, Giuliano Pelucchi, Stefano Peruc-chini, Angelo Riva, Daniele Sciaraffa, Alessio Spille-re, Luigi Valsecchi, Fiorino Tanghetti.

CLUSONE - Capogruppo: Aldo ConsonniConsiglieri: LinoPoletti, Gepì Poletti, Sergio Giudici,Stefano Savoldelli, Giacomo Bonadei, Attilio Giudici,Mauro Bonadei, Fortunato Fornoni, Franco Trussardi,G.Maria Bigoni Luigi Bonadei,Tomaso Scandella, Ste-fano Truzzi, Mariano Balduzzi, Andrea Marinoni.

COSTA MEZZATE - Capogruppo: Lorenzi Lodovico- Consiglieri: Fusini Raffaele, Berzi Arturino, AiroldiSergio, Fusini Mario, Bergamini Gregorio, Gabbiadi-ni Andrea, Perovani Enrico, Gherardi Angelo, Chio-dini Luigi, Montanelli Armando, Pelizzoli Attilio,Vez-zoli Giuseppe, Maffioletti Luciano, Fracasetti Marco,Lorenzi Andrea, Perovani Cipriano.

FONTANELLA-Capogruppo: G.Franco ResminiConsiglieri: Angelo Pisoni, Alfredo Meazza, PasqualeCremonesi, Roberto Cattaneo, Giuliano De Amici.

GORLAGO - Capogruppo: Epis FabrizioConsiglieri: Bombardieri Antonio, Belotti Alessandro,Toti Giuseppe, Cesani Pietro, Grena Franco, Illipron-ti Andrea, Pandolfi G. Pietro, Sangaletti Giovanni, Pez-zotta Tarcisio, Barcella Lorenzo.

GORLE - Capogruppo: Pietro MerelliConsiglieri: Pinetto Morosini, Giuseppe Rigamonti,Roberto Curnis, Angelo Milesi, Giorgio Mora, ClaudioCadei,Techi Capitanio, Maurizio Capitanio, Domeni-co Piazzoli, Dino Sala.

OLMO AL BREMBO-Capogruppo: Mauro Regazzo-ni-Consiglieri: Bruno Gianati, Danilo Guerinoni, Mas-simo Marconi, Adriano Minossi, Raffaele (Italo) Passe-rini, Italo Milesi, Paolino Busi, Antonio Quarteroni,Diego Quarteroni, Alessandro Quarteroni.

PRESOLANA - Capogruppo: Luigi CanovaConsiglieri: Carlo Bellini, Cesare Canova, Silvio Cano-va, Giuseppe Colombo, Luca Ferrari,Tommaso Scan-della, Bruno Tomasoni, Matteo Tomasoni,Valento To-masoni,Valentino Tomasoni.

SELVINO - Capogruppo: Tiraboschi RenatoConsiglieri: Zanetti Giovanni, Rota Silvano, GhilardiAngelo, Camozzi Enrico, Tiraboschi Stefano, MagoniSergio, Grigis Giovanni,Ghilardi Paolo, Magoni Giacomo, Grigis Alberto.

SERINA - Capogruppo: Tiraboschi EnricoConsiglieri: Carrara Massimo, Belotti Danilo, Cortino-vis Egidio, Faggioli Alberto, Carrara Alessandro, Be-lotti Roberto, Carrara Basilio, Carrara Alessandro cl.’62, Carrara Romano.

SUISIO - Capogruppo: Esposito Gabri LuigiConsiglieri: Lego Stefano, Vavassori Mario,Boroni G.Battista, Arsuffi Francesco, Cavadini Bruno,Spasiano Giovanni, Esposito Battista, Boschini Tarci-sio, Tasca Arcangelo, Boroni Giancarlo,Esposito Se-verino, Magni Eugenio, Campana Giovanni, ZoncaGiuseppe, Bonacina Giuseppe, Boschini Luciano.

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CRONACA DAI GRUPPI

Gruppi vari

Rinnovo cariche

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Si è levato presto Tiglio stamani ed è andato acercare Maria. Ieri sera non è tornata! Ha man-giato in fretta un boccone e poi si è incammi-

nato verso il passo.Lungo la strada osserva i segni di un insolito passaggiodi uomini e animali: impronte di scarpe chiodate e dizoccoli ferrrati.Nel pomeriggio Maria lo aveva svegliato dal sonnelli-no dicendogli: «Tiglio, vado al passo della Peschieraad aspettare Bruno».Che strana, ieri, la giornata di Maria. Agitata, dicevache era arrivato finalmente il giorno in cui Bruno sa-rebbe venuto a prenderla.Maria: Tiglio era l’unico che riusciva a capirla in qualchemodo, lei aveva consumato una vita in attesa di un ri-torno impossibile, quello di Bruno disperso in Russia.

***Era ragazzina quando Bruno prese a corteggiarla e fusubito accettato. Si vedevano ogni sera quando rien-travano dal lavoro. Bruno dalla conca di Amone, dovetagliava il bosco, col fratello portava la legna coi mu-li, e Maria, che andava dietro alle pecore, lo aspettavaal passo delle Peschiera. Lui la faceva salire su un mu-lo ed insieme tornavano a casa. Ai genitori di Marianon andava che i due giovani si parlassero, non perla ruggine che correva fra le due famiglie, causa unavecchia storia di confini, ma perchè la ragazza, a lorodire, era troppo giovane.Maria la domenica si metteva in ghingheri: vestito ce-leste con il fiocco, capelli sciolti ed andava a Messa.Bruno all’uscita, discretamente, l’accompagnava finoal bivio di casa.Poi gli eventi presero un’altra piega ed i due fratellivennero chiamati alle armi. Fu allora che Bruno si re-cò a casa della Maria e la chiese in sposa. Il padre glirispose che la ragazza era troppo giovane. Andando-sene Bruno si fermò sulla soglia e fissandolo gli disse:« Maria è la mia, non dimenticartelo Giustino!»E Maria di rimando: «Bruno o nessuno!»Il giorno prima della partenza, con la scusa di andarein paese, il padre accompagnò Maria al bivio della ca-sa di Bruno, dando loro il tempo di salutarsi.I fratelli furono assegnati allo stesso reparto e quandoTiglio fu ferito dalla granata che gli spappolò il piedesinistro, Bruno gli disse: «Per te la guerra è finita, dì aMaria che verrò a prenderla per portarmela a casa».Fu uno dei troppi che non tornarono e di lui non siseppe più nulla.

Tiglio da allora tenne Maria come la vedova di Bru-no e la chiese in moglie. Era costume a quel tempo.«No, io sono del Bruno! – gli rispose – Mi verrà a pren-dere per portarmi nella sua casa. Mia sorella Luciaaspetta che tu ti dichiari».

***...«Tiglio, vado al passo della Peschiera ad aspetta-re Bruno», poi Maria salì in camera sua e si cambiò.Sapeva che quella era la sera tanto attesa, aveva tem-po, ma non volle perderne, preferiva arrivare in anti-cipo. Sentiva che sarebbe accaduto una sola volta ese non ci fosse stata l’avrebbe perduto per sempre.Lesta si avviò al passo e lì attese paziente.La lunga fila di muli e di alpini si snodava lungo lasalita e la loro canta si perdeva nella valle: Guarda la lu-na come la cammina ...Avanti a tutti camminava il loro capo, aveva la pennabianca sul cappello, la fissava come a chiederle chifosse e cosa facesse lì.«Sono del Bruno!», gli disse Maria, facendogli l’inchi-no. Il capo le sorrise e la salutò portando la mano de-stra al capello.... sembran le sorelle di noialtri alpini ...«Vieni bella a dormire con me!» - «Sono del Bruno!»...senza alpin come farò ...«Scordalo! Assieme a me vedrai la luna e le stelle an-che di giorno.» - «Sono del Bruno!»... mare come è lucente ...Un alpino si stacca dalla fila e le viene incontro, è mol-to giovane, poco più di un ragazzo: «Io ti farò felice! Lamia non c’era all’appuntamento.»«Sono del Bruno! Tutti sanno che io sono la Maria delBruno.»Un mulo, col bastino ma senza soma, ed il suo condu-cente lasciano il gruppo e le vengono incontro. L’al-pino si toglie il cappello facendosi riconoscere.«Bruno!» Il grido della Maria si allunga per la valle e siallarga alle rocce del Sasso Bianco che lo rimandanoa Rio delle Celle. La gioia di Maria è incontenibile, sal-ta eccitatissima, raggiante, non scende dal masso nel ti-more che tutto questo svanisca. Bruno la prende fra lebraccia, la stringe forte forte, la issa sul mulo e le si po-ne a fianco tenendole la mano come un tempo.La canta degli alpini ora si sente appena, è un vagolontano mormorio. Dopo essere scesi per la conca diColoreto stanno salendo alle Ca’Nove.Bruno e Maria non si distinguono più... se ne sonoandati insieme, per sempre.

RACCONTI ALPINI

La Maria del Brunodi Betti Mario

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Settimo Vittone (Ivrea) 10/06/07La staffetta “A”composta dagli inossi-dabili: Danilo Bosio – Cavagna Isidoro– Luciano Bosio, si è imposta con auto-rità su oltre ottanta staffette in rappre-sentanza di 24 Sezioni. Andati subitoin testa alla partenza della prima fra-zione, hanno gradatamente aumenta-to il vantaggio portandolo ad oltre dueminuti al traguardo finale sui coriaceicadorini e, addirittura sei sui valtelline-si giunti terzi.Il percorso di gara: Km. 7,300 con di-slivello di circa 400 metri, molto tecni-co e perfettamente segnalato. L’orga-nizzazione, anche per la parte pretta-mente Alpina è stata ottima, così pure la partecipa-zione della popolazione, sia per la sfilata e S. Messa delSabato, sia sul percorso di gara ed alle premiazioni.Miglior tempo assoluto: Danilo Bosio e terzo tempoper il fratello Luciano.Nella categoria C1 (fino a 49 anni); oltre al 1° postodi Bergamo A troviamo:10° Bergamo B: Dall’Ara Michele – Mognetti Emilioe Lazzarini Andrea 20° Bergamo C: Ghidini Flavio – Lavagna Stefano eGatti Alberto27° Bergamo D: Sella Moeno – Galizzi Luigi e Ga-brieli G.Pietro36° Bergamo E: Maconi Guido – Perolari Norberto eBergamelli Francesco51° Bergamo F: Tagliaferro Giovanni – BelingheriGioachino e Giudici AndreaNella categoria C2 (da 50 a 59 anni)4° posto Bergamo H: Baroni Antonio – Bassanelli

Ruggero e Pasini Alfredo8° posto Bergamo G: Bigoni Enrico – Di MatteoGiovanni e Merla LucianoMiglior tempo assoluto: Pasini AlfredoNella categoria C3 (oltre 60 anni), due elementi:2° posto Bergamo I: Galizzi Pietro – Bergamelli Bo-nifacio8° posto Bergamo L: Migliorini Antonio – BoffelliG.Mario12° posto Bergamo M: Bendotti Benito – BendottiManfredoDa segnalare inoltre che i due fratelli Bendotti, conquesta gara hanno raggiunto rispettivamente laquota di: 125 campionati Manfredo e 100 Benito(intesi nelle varie specialità: sci fondo – corsa indivi-duale – staffetta e marcia di regolarità).Classifica per Sezioni: 1° Bergamo (659 punti), 2°Biella (382), 3°Valdobbiadene (324)

D.P.

RACCONTI ALPINI

SPORT

31° Campionato Nazionale Corsa in Montana a staffetta

Bergamo si conferma al 1° posto

***Tiglio col suo andare strascicato giunge al passo, lavede, la schiena appoggiata al masso dal quale untempo saliva sul mulo del Bruno, il vecchio vestito ce-leste con il fiocco, i capelli sciolti. Si accorge che èmorta. Il vestito le è rimasto sopra le ginocchia e lui lotira giù con pudore. Era stata molto bella Maria. Sichina per baciarla, ma ricorda che diceva di essere so-lo del Bruno, allora le bacia le mani e gliele congiun-ge al petto.

Per pregare c’è tempo domani, ora sente il bisogno direnderle omaggio. Gli viene in mente la canzone cheil figlio Luciano suona al sax e che le piace tanto, Pe-tit Fleur. «Piccolo fiore appassito per amore!», le diceaccarezzandola, e gliela canta come una nenia, imi-tando lo strumento a bocca chiusa.

Racconto segnalato alla 4ª edizione “Parole attorno al fuo-co”, anno 1998, concorso indetto dalla Sezione Ana di Tre-viso.

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Trofeo Mager

CRONOSCALATA AL RESEGONEDanilo Bosio della Recastello, già vincitore nel 2006, è il primo classificato della 38ª Cronoscalata del Re-segone e del 32° Trofeo Cav. Gabriele Mager: una gara nazionale di corsa in montagna, divenuta ormai tra-dizionale ed organizzata dai gruppi Alpini Valle Imagna, in collaborazione con l’U.S. San Pellegrino Terme.Domenica 27 maggio, nonostante il violento temporale con grandine, scatenatosi per fortuna di tutti al-la fine della gara, Bosio, col pettorale n. 49, è giunto primo altraguardo con il tempo di 41’48”, seguito da Gabriele Aba-te con 42’29”e da Davide Milesi con 44’33”; mantenendogli stessi posti anche nella classifica Seniores. Il Trofeo èstato assegnato per miglior somma di punti al G.S. Orobie,seguita dalla Recastello Radici Group (già vincitrice di ben 7successi consecutivi), mentre al terzo posto si è piazzato ilC.S. Corpo Forestale dello Stato.Per gli Juniores si devono segnalare Alex Baldaccini con45’04”, Andrea Bottarelli con 47’07”, Alex Scandolera con49’51”. Daniele Tomasoni con il tempo di 47’44”, PatrizioBelinghieri con 48’44”e Marco Busi con 49’10”sono i primitre Seniores Master giunti all’arrivo; per la classifica Ama-tori si sono messi in luce Ivo Corti con 52’18”, Manuel Man-gili 54’04”, Matteo Ghezzi 55’28”e Luciano Preda con 57’39”.

Monte Bondone (TN) 01/04/07L’unico dato positivo è che la gara si è conclusa sen-za incidenti e che anche gli ultimi a scendere hannotrovato la pista in discrete condizioni. Questa premes-sa la dice lunga su come si è preteso, da parte degliorganizzatori trentini, di far scendere 360 concorren-ti su un solo tracciato.Non solo, con tutto il canalone a disposizione, sce-gliere proprio il lato sinistro (visto dal basso) della pi-sta “Palon”con il traguardo in corrispondenza di undosso che toglieva completamente la visibilità ai con-correnti (fatte le dovute proporzioni sembrava il saltodell’Hulshoff sulla pista di Wenghen) ha penalizzatonon poco quei concorrenti che non conoscevano lapista, tant’è che quasi tutti hanno concluso in “derapa-ta”. D’altronde con tutta quella gente non è stato pos-sibile fare la ricognizione come si deve.Per noi, piazzare tre atleti nella 1° categoria Senior,dal secondo al quarto posto, dietro il vincitore (JuriHofer di Trento) è indice che la squadra c’è e come!Come Sezione siamo ancora una volta secondi die-tro Trento. Da segnalare invece due primi posti di ca-tegoria con: Falconi Francesco bravissimo, sceso con ilpettorale n.1, ma soprattutto il primo posto di Mar-tino Belingheri, l’unico a scendere sotto i 47”della ca-

tegoria Master B, un vero spettacolo come al solito lasua discesa. Sfortunato Savoldelli Gianfranco che ametà gara ha raggiunto il concorrente partito 20”pri-ma di lui e per evitare l’incidente (lui che ne ha giàsubito uno gravissimo quattro anni fa) si è rassegna-to a seguirlo. Peccato perché era sicuramente da podio.Comunque, tutti hanno dato il massimo e di questo vene siamo grati.

D.P.

Le classifiche1ª Categoria Senior: 2° Belingheri Stefano, 3° Simon-celli Daniele, 4° Piantoni G.Mauro2ª Categoria Senior: 10° Migliorini Luca, 15° DoniniJuriCategoria Master B5-B6: 1° Falconi FrancescoMaster B4: 5° Amigoni Luigi, 7° Cattaneo Giuseppe,9° Surini Vinicio, 10° Lanfranchi AttilioMaster B3: 16° Rota BrunoMaster B2: 12° Savoldelli G.FrancoMaster B1: 1° Belingheri Martino, 8° Berera Lino,12° Gusmini Renato, 18° Albricci NataleCategoria Master A4: 5° Corbella PieroMaster A3: 7° Migliorati SergioMaster A2: 9° Rossi Andrea, 23° Savoldelli Fabio

SPORT

41° Campionato Nazionale di Slalom gigante

Secondi con rammarico

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Il 5 e 6 maggio scorsi si sono tenuti il 34° Campio-nato sezionale di carabina libera a terra e il 23° dipistola standard. Le locandine-regolamento distri-

buite per tempo all' Assemblea Sezionale di marzo,a vari giornali, nei poligoni di tiro a segno e di tiro avolo della provincia di Bergamo, hanno permesso an-che quest' anno di incrementare il numero dei parte-cipanti alla competizione.Ecco le classifiche, divise per categorie e specialità:CARABINA ESORDIENTI: l° Massimo Scanzi di Bagnella di Se-rina con 170 punti su 200 - 2° Giovanni Bianzina diDossena - 3° Giuseppe Omacini di Dossena.CATEGORIA ESPERTI (coloro che in una delle dueedizioni precedenti si sono classificati ai primi tre po-sti): 1° Roberto Armoir di Ponte San Pietro con pun-ti 181 su 200 - 2°Gian Pietro Cortinovis di Mozzo -3° Luca Quistini di Zambla CATEGORIA MASTER (coloro che hanno compiuto55 anni): 1° Bruno Piazzalunga di Ponte San Pietrocon punti 190 su 200 - 2° Pietro Armoir di Ponte SanPietro pure con punti 190 - 3° Renato Rocca di Curnocon punti 189.Campione sezionale di carabina libera a terra è pertan-

to Bruno Piazzalunga del Gruppo di Ponte San Pietro.CLASSIFICA A SQUADRE: 1° Gruppo di Ponte SanPietro con punti 561 su 600 (Bruno Piazzalunga, Pie-tro Armoir e Roberto Armoir) - 2° Gruppo di Loverecon punti 472 (Sergio Maj, Germano Crisanti, BrunoRota) - 3° Gruppo di Bonate Sotto (Alessandro Lo-catelli, Giuseppe Brembilla, Pietro Fornari)PISTOLA STANDARDESORDIENTI: 1° Manuel Zambelli di Petosino conpunti 145 su 200 - 2° Nicolas Brambilla di Bonate Sot-to - 3° Giovanni Bianzina di Dossena.CATEGORIA ESPERTI: 1° Fabrizio Frigerio di Capri-no Bergamasco con punti 191 su 200 - 2° GiacomoGamba di Ubiale-Clanezzo - 3° Enrico Ciscato di Spi-none al Lago CATEGORIA MASTER: 1° Mario Ubiali di Curnocon punti 193 su 200- 2° Agostino Manzoni di Ci-sano Bergamasco - 3° Luciano Rossi di Ponte SanPietroCampione sezionale di pistola standard e' pertantoMario Ubiali del gruppo di Curno.CLASSIFICA A SQUADRE: 1° Gruppo di Villa D'Al-mè con punti 490 su 600 (Diego Chiesa, Stelio Chie-sa e Rosario Ceruti) - 2° Gruppo di Petosino con

SPORT

Al Poligono di Ponte S. Pietro

Campionato sezionale di tiro a segno

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Al Trofeo Albisetti, che si disputa a Tradate,sabato 2 giugno ha ottenuto un dignitoso188 Maj ma poi ha dovuto dare forfait per

urgenti impegni familiari; così pure ha fatto PietroArmoir, essendo impegnato a Milano nella quintaprova del criterium Enrico Tettamanti di avancarica.Nonostante ciò, domenica 3 giugno, Piazzalunga,Rocca, Locatelli e Bonfanti Romanelli, tutti MasterU.I.T.S., hanno fatto onore alla Sezione di Berga-

mo classificandosi come segue: 1° Bruno Piazza-lunga con punti 195 su 200, 5° Renato Rocca conpunti 190, a pari punti Alessandro Locatelli,7° Pietro Armoir con 188. Categoria Master Ana:

2° Franco Bonfanti Romanelli con punti 170.

SPORT

Tiro a Segno

34° Trofeo Dorligo Albisetti

punti 428 (Vittorio Fagiani, Manuel Zambelli e Enri-co Pozzi) - 3° Gruppo di Lovere.con punti 417 (SergioMaj, Omar Fantini e Germano Crisanti).Ringrazio particolarmente il Presidente del PoligonoVezzoli, i suoi consiglieri e collaboratori che hannopermesso l'effettuazione della gara, inoltre gli ufficia-li di gara, Ubiali e Frigerio, i direttori di tiro Piazza-lunga e Ubiali, la signora Giuliana, Rocca, Locatelli,Manzoni, Firullo, i fratelli Gualandris, Ciscato, UbialiJunior, Signorelli e Gotti.

Pietro Armoir

Sergio Maj, ci ha comunicato, in termini piuttosto secca-ti, che, nel numero scorso, abbiamo tralasciato il suo no-me tra quelli che hanno partecipato Campionato Nazio-nale ANA di Tiro a Segno, disputatosi a Gardone Val-trompia.Specifichiamo che nel caso non abbiamo tralasciato nien-te, avendo pubblicato i nominativi che ci sono stati se-gnalati.Comunque, in linea di principio, si precisa che la reda-zione, in base anche allo spazio, si riserva di pubblicare leclassifiche fino ad un certo piazzamento.

MARCHESI, L’ITALIA DI CORSADopo l’impresa del 2005, da Sedrina a Capo Nord;la traversata coast to coast da Miami a Portlandnegli USA, nel 2006; nei giorni scorsi l’alpinoGiambattista Marchesi, 65 anni, ha concluso ilGiro d’Italia, isole comprese.Partito da Cogoleto (Genova) il 14 aprile scorso,in 78 giorni ha percorso (di corsa), oltre ai 6.704Km previsti, anche altri 130 Km tra la Val Badia ela Valle d’Aosta, con una media di oltre 85 Km algiorno!Se consideriamo che erano inclusi alcuni Passialpini come lo Stelvio, il Tonale e che G.Battista ha65 anni...l’impresa ha dell’incredibile.

AVVISI IMPORTANTI PER GLI ATLETI1) 09 settembre: Adunata Sezionale a Brem-billa, tutti gli Atleti con le giacche alla sfilata2) 23 settembre: Campionato Nazionale diCorsa in montagna a Caprino Veronese3) 30 settembre: Gara Nazionale ANA di SKI-ROLL da Ponteranica a Monte di Nese

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SONO ANDATI AVANTI

ALBINO

Battista GandossiClasse 1920

ALMENNO S. BARTOLOMEO

Innocente Rota NodariClasse 1924

ALMENNO S. SALVATORE

Alfredo PedrettiClasse 1942

ALMENNO S. SALVATORE

Giuseppe VassalliClasse 1932

ALZANOLOMBARDO

Bruno BertocchiClasse 1956

BAGNATICA

Tarcisio ColleoniClasse 1940

BOCCALEONE

Giancarlo BonzanniClasse 1943

BOLGARE

Luciano VavassoriClasse 1947

BRACCA

Leone MuttoniClasse 1927

BREMBATE SOPRA

Battista RoncelliClasse 1913

CALUSCO D’ADDA

Giacomo MaggioniClasse 1927

CAMPAGNOLA

Gianfranco Pecis CavagnaClasse 1929

CAMPAGNOLA

Angelo ZaniniClasse 1923

CAROBBIODEGLI ANGELI

Giuseppe MaroniClasse 1924

CAROBBIODEGLI ANGELI

Pietro SangaClasse 1920

CASAZZA

Pietro BettoniClasse 1930

CAZZANOS. ANDREA

G. Battista BazzanaClasse 1940

CERETE BASSO

Luigi GabrieliClasse 1938

CERETE BASSO

Stefano GabrieliClasse 1919

CHIUDUNO

Alessio CallioniClasse 1925

CHIUDUNO

Alessio CallioniClasse 1925

CISANOBERGAMASCO

Battista CapoferriClasse 1938

CISANOBERGAMASCO

Bruno MalighettiClasse 1937

CIVIDINOQUINTANO

Abramo MalzanniClasse 1930

CLUSONE

Luigi FornoniClasse 1923

CORNA IMAGNA

Costantino LocatelliClasse 1915

CORNA IMAGNA

Giuseppe MoreschiClasse 1913

COSTA MEZZATE

Domenico FacchinettiClasse 1924

COSTA MEZZATE

Fulvio FusiniClasse 1952

DOSSENA

Francesco SandriClasse 1938

Dio del cielo,

Signore delle cime,

lasciali andare per le Tue Montagne

Ai parenti dei defunti le

più sentite condoglianze

di tutta la “famiglia”alpina bergamasca

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VITA DELLA SEZIONE

FINO DEL MONTE

Evaristo Scandella (Mino)Classe 1915

GANDINO

Angelo BertocchiClasse 1928

GANDINO

Mario MaccariClasse 1939

GANDINO

Marco OngaroClasse 1944

GANDINO

Adamo OngaroClasse 1948

GHIAIE DIBONATE

Vincenzo GerosaClasse 1936

GORLAGO

Angelo GavazzeniClasse 1932

LONGUELO

Luigi Franco-LoiriClasse 1909

LONGUELO

Giancarlo RotaClasse 1940

MAPELLO

Giuseppe TascaClasse 1923

MEDOLAGO

Ferruccio PagnoncelliClasse 1943

MEZZOLDO

Giacomo BaliccoClasse 1921

NEMBRO

Ruben BarcellaClasse 1981

NEMBRO

Francesco PersicoClasse 1932

PALADINA

Geremia BenagliaClasse 1941

PEDRENGO

Giovanni BesanaClasse 1948

PEDRENGO

Luigiantonio Limonta “Gino”Classe 1946

PEIA

Pietro BosioClasse 1940

PIAZZATORRE

Domenico ArioliClasse 1934

PIAZZATORRE

Gianfernando BianchiClasse 1941

PONTE NOSSA

Alessandro BettiClasse 1939

PONTE NOSSA

Benedetto DonatiClasse 1931

PONTE NOSSA

Gottardo ValotiClasse 1917

POSCANTE

Franco Gotti (Motta)Classe 1941

PREDORE

Arturo BonardiClasse 1913

PREDORE

Leone LanzaClasse 1937

PRESOLANA

Ambrogio FerrariClasse 1927

PRESOLANA

Lino Bortolo MiglioratiClasse 1927

ROSCIANO

Pietro ZambelliClasse 1936

S. ANTONIOD’ADDA

Pasquale GhislandiClasse 1914

S. GIOVANNIBIANCO

Spino BonziClasse 1935

S. GIOVANNIBIANCO

Guglielmo RinaldiClasse 1923

SAN PELLEGRINO

G. Battista PesentiClasse 1947

SCHILPARIO

Salvatore PiniClasse 1920

SARNICO

Dino MaffiClasse 1937

SELVA DIZANDOBBIO

Luigi BarcellaClasse1921

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VITA DELLA SEZIONE

SEMONTE

Giuliano GrittiClasse 1934

SERIATE

Luciano RocchiClasse 1934

SERINA

Samuele BonomiClasse 1920

SERINA

Giovanmaria Carrara(Romano)

Classe 1937

SOTTO IL MONTE

Emilio BatteviClasse 1921

SOTTO IL MONTE

Marino SalaClasse 1937

Angelo FacherisTorre Boldone

Angelo è andato avanti,anche lui è salito al Para-diso di Cantore; il maleche lo aveva colpito haavuto ragione del suo fi-sico.Iscritto da sempre al-l'Associazione, socio delgruppo di Redona, quar-

tiere di Bergamo dov'era nato, non si era mai ri-sparmiato nelle iniziative sociali, nell'organizzarela Festa Alpina annuale o nell'ordinaria vita del so-dalizio, ricoprendo altresì la carica di capogruppodal 1985 al 1992.Trasferitosi in seguito al gruppo di Torre Boldone,località dove risiedeva, non mancò mai di rendersiutile, sia da vicecapogruppo, sia da consigliere, ca-rica quest'ultima che attualmente ricopriva, anchese la sua altalenante salute lo costringeva a calibra-re le forze.Soldato di leva classe 1933, arruolato nel maggio

1955, frequentò la scuola della Motorizzazione econ il grado di sergente, prestò servizio all'Autore-parto della Brigata Julia e congedato nell'ottobre1956.Ciao Angelo, le persone che ti hanno conosciuto,gli amici, gli Alpini di Redona e Torre Boldone ti sa-lutano e ti ricordano,Riposa in pace.

Raffaele Vitali

Silvano BonomiAlbino

Domenica…insieme, aVilla d'Almè, per l'As-semblea sezionale; lune-dì.…soli. Il capogruppo,nella notte, è andatoavanti. Gli Alpini e gliAmici, prima increduli,poi sgomenti, celano lacommozione, chinano il

capo ed evitano di guardarsi negli occhi. Silenzio.Un silenzio pensoso che significa tante cose: dolo-re, apprezzamento, riconoscenza…Iscritto al gruppo da una decina d'anni, si era subi-to distinto per disponibilità, perizia e capacità or-ganizzative. Da allora il suo impegno a favore del-l'Associazione non è mai venuto meno, prima co-me consigliere, poi, da poco più di un anno, comecapogruppo.

TERNO D’ISOLA

Giacomazzi AntonioClasse 1936

PIAZZA BREMBANA

Donati AttilioClasse 1917

TORRE BOLDONE

Giovanni CuterClasse 1925

VALSECCA

Andrea AngioliniClasse 1978

VIGOLO

Mansueto CadeiClasse 1939

VILLA D’ALMÈ

Romano BonesiClasse 1942

ZAMBLA

Battista RizziClasse 1924

Ricordiamoli

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SONO ANDATI AVANTI

Ultimamente aveva curato l'ampliamento della no-stra sede, attività in cui si era immerso a tempo pie-no, sia in fase di progettazione che in quella di rea-lizzo. Neppure un serio intervento al cuore l'avevatenuto lontano, più di tanto, dagli Alpini, dal parcoAlessandri, dal coro, dalle riunioni.Da qualche settimana aveva avviato la raccolta dimateriale per il museo alpino albinese, al quale te-neva moltissimo e della cui sistemazione si stavagià occupando.Quando l'avremo approntato, non mancherà un ri-cordo per il nostro capogruppo, il sergente d'arti-glieria Silvano Bonomi, classe 1943, che sarà sem-pre PRESENTE !

Cristoforo BonaldiSerina

Nel dicembre scorso, ilnostro capogruppo ono-rario Cristoforo Bonaldiè andato avanti.Ci ha lasciato in silenzio,in punta di piedi, maconscio di aver svolto ilsuo dovere, com'è d'abi-tudine per noi Alpini.

Della classe 1920, infaticabile coordinatore e trasci-natore, ricoprì la carica di capogruppo dal 1977 al1986. Alpino di vecchio stampo, infaticabile lavo-ratore e sempre presente nell'operare in numeroseattività benefiche, fu uno dei principali artefici del-la nuova sede del gruppo, situata nel bellissimo“Parco Alpini”.La sua scomparsa lascia un grande vuoto e nel

contempo un grande compito: mantenere e tra-smettere quei valori e quegli ideali che sono statialla base del suo essere alpino.In forza al 5° Reggimento Alpini, combattè in Alba-nia, Grecia, Russia e nel '43 venne fatto prigionie-ro ed internato in Germania, dalla quale finalmen-te tornò solo nell'ottobre del '45 e riabbracciare co-sì la famiglia. Il Vessillo sezionale, gagliardetti, Alpi-ni, amici e cittadini lo hanno accompagnato all'ul-tima dimora nel più sincero ricordo e nel silenziodel camposanto lo hanno salutato con “La preghie-ra dell'Alpino”.Grazie “vecio”per tutto quello che ci hai insegnato.Ciao “Cristòfen”!

C.B.

Giuseppe Maffessanti Bergamo Borgo S. Caterina

Si è spento l'ultimo gior-no di giugno, ultrano-vantenne, il “Vecio”Giu-seppe Maffessanti dellaclasse di ferro 1913. Fuuno dei promotori dellarinascita dei gruppi del-la Sezione dopo la tragi-

ca parentesi della Seconda guerra mondiale, sottola presidenza di Giovanni Gori. Partecipò da Tenen-te alle operazioni belliche nel giugno 1940 alla Fron-tiera alpina Occidentale (Francia) e dal gennaio al-l'aprile 1941 venne inviato sul Fronte greco-alba-nese sempre nelle file del 5° Rgt. Alpini. PromossoCapitano, al comando della 110^ Compagnia Ar-mi da Accompagnamento del Btg. Edolo, si meritòuna Medaglia di Bronzo al Valor Militare sul Fron-te russo con la seguente motivazione: “Comandan-te di Compagnia A.A. di battaglione alpino, con-tribuiva validamente con un intelligente ed audaceimpiego delle proprie armi, alla difesa di posizioniripetutamente attaccate. In una successiva azionecontro il nemico appoggiato da mezzi corazzati, in-terveniva con decisione e tempestività, incendian-do due autoblindo e mettendo fuori combattimen-to un carro armato avversario”. Bassowka, MedioDon (Russia) 16-22 gennaio 1943. Dai primi annicinquanta fino al 1969, ricoprì la carica di vicepresi-dente sezionale e rimase nel Consiglio fino al 1974.Diplomato ragioniere, ebbe incarichi di responsabi-lità presso la Banca Popolare di Bergamo. Dopo ilperiodo di dirigenza sezionale, fu socio del gruppodi Borgo S. Caterina in città, dove risiedeva e negliultimi anni della sua lunga vita, dovette purtroppoconvivere con un male all'orecchio che lo portò al-la tomba con tremenda sofferenza. A noi del grup-po che lo abbiamo conosciuto, seppe trasmetterela carica di alpinità di cui era dotato e con tanta si-gnorilità e costante interessamento ci fu di grandeincitamento all'impegno ed alla dedizione nelle no-stre attività sociali. Ciao Maffessanti, i soci della Se-zione, gli Alpini di Borgo S. Caterina e tutti i Redu-ci ti salutano e ti ricordano con affetto.

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MANIFESTAZIONI

MANIFESTAZIONI5.08 PARRE : RADUNO ZONA 17 ALTA VAL SERIANA EST5.08 VALCANALE-RIFUGIO : OROBIE SKYRAID

BRUNONE-PASSO PRESOLANA5.08 VILLA DI SERIO : FESTA ALPINA10-11.08 LANZADA : 90: ANNIV. TRAGEDIA SCERSCEN9-12.08 RONCOLA : FESTA ALPINA10-12.08 PASPARDO : TRAVERSATA ALPINA17-19.08 RONCOLA : FESTA ALPINA17-19.08 SONGAVAZZO-FALECCHIO : SAGRA ALPINA19.08 VALLOBRINA IN VALFURVA : 33° PELLEGR. SACRARIO SAN MATTEO23-26.08 BG-BORGO S. CATERINA : 40° FONDAZIONE25-26.08 COMENDUNO : 50° FONDAZIONE26.08 CLUSONE : FESTA DELLA MONTAGNA1.09 VERDELLO : 25° FONDAZIONE30.08-9.09 LEVATE : SAGRA ALPINA1.09 BG-VIALE VENEZIA : FESTA ALPINA2.09 MADONE : INAUG. MONUMENTO ALL’ALPINO2.09 MONTE PASUBIO : PELLEGRINAGGIO NAZIONALE2.09 MONTE BERNADIA (UDINE) : PELLEGRINAGGIO NAZIONALE2.09 PARMA : CAMP. NAZ. TIRO A SEGNO CARABINA E PISTOLA2.09 PONTE CAFFARO : ADUNATA SEZ. SALO’2.09(10.00) ALGUA : PELLEGR. MADONNA DEL PERELLO7-9.09 VALMALENCO : ESERC. INTERSEZ. PROT. CIVILE - CASPOGGIO(10.00)

CERIMONIA 20° ANNIV. ALLUVIONE9.09 BREMBILLA : ADUNATA SEZIONALE9.09 PASTURO-VALSASSINA : PREMIO FEDELTA’ALLA MONTAGNA15-16.09 LOANO : RADUNO 1° RAGGRUPPAMENTO16.09 VERTOVA : S. MESSA SUFFRAGIO ALPINI DEFUNTI16.09 PREZZATE : 30° FONDAZIONE16.09 CAORSO : FESTA GRANDA SEZ. PIACENZA21-23.09 UMBRIA : 10° ANNIV. TERREMOTO IN UMBRIA21-23.09 SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII : 50° FONDAZIONE22-23.09 LONGUELO : 50° FONDAZIONE22-23.09 MARTINENGO : 10° FONDAZIONE22-23.09 BRACCA : 85° FONDAZIONE22-23.09 RIETI : RADUNO 4° RAGGRUPPAMENTO23.09 CAPANNA ILARIA : 13° INCONTRO INTERVALLARE ZONE 15 E 1723.09 CAPRINO VERONESE : 36° CAMP. NAZ. CORSA IN MONTAGNA INDIVIDUALE23.09 STRIGNO (TRENTO) : RADUNO GRUPPO “PIEVE DI CADORE”30.09 VALBREMBO : 50° FONDAZIONE30.09 ORNICA : 50° FONDAZIONE30.09 ALZANO LOMBARDO : GARA SKY ROLL7.10 BARZANA : 70° FONDAZIONE7.10 BARI : PELLEGR. SOLENNE SACRARIO CADUTI OLTREMARE7.10 MESTRE : FESTA MADONNA DEL DON

14.10 PETTENASCO (OMEGNA) : 35° CAMP. NAZ. MARCIA REGOL IN MONTAGNA14.10 CASSANO D’ADDA : 135° FOND. TT.AA. – 75° MON. GEN. PERRUCCHETTI20-21.10 MANDELLO LARIO : RADUNO 2° RAGGRUPPAMENTO28.10 MILANO : RIUNIONE PRESIDENTI SEZIONE11.11 ROSCIANO : S. MESSA ALPINI DEFUNTI16.12 MILANO DUOMO : S. MESSA ALPINI DEFUNTI

APPUNTAMENTI DA NON DIMENTICARE Domenica 9 settembre – Brembilla – 26ª Adunanta SezionaleProgramma: ore 9,00 Ammassamento zona sede Alpini – 9,45 Inizio sfilata – 10,45 piazzale Sagrato cerimonia uffi-ciale – 12,30 Rancio alpinoDomenica 21 ottobre – Mandello del Lario - Raduno 2° RaggruppamentoProgramma: 0re 9,00 Ammassamento piazzale antistante la ditta Carcano – 10,00 Inizio sfilata – 11,00 piazza Gari-baldi cerimonia ufficiale – 13,00 Rancio alpino

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