Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La...

32
Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1° Raggruppamento Francia - Liguria - Piemonte - Valle d’Aosta Alessandria - 22/23 settembre 2001 Azienda Turistica Alessandria

Transcript of Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La...

Page 1: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria

4° Raduno del 1° Raggruppamento

Francia - Liguria - Piemonte - Valle d’Aosta

Alessandria - 22/23 settembre 2001

Azienda Turistica Alessandria

Page 2: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

2

A tutti i nostri alpiniche sono andati avantied a tutti coloro che credono nei sacri idealidi amor patrio, onestà e solidarietà

Page 3: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

3

1° Raggruppamento4° Raduno

Alessandria22/23 settembre 2001

Page 4: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

PROGRAMMA

Venerdì 21 settembre 2001:Ore 18,00Inaugurazione ufficiale Mostra fotografica sulle Truppe alpine nell’ex Ospedale MilitareOre 20,30 Fiaccolata celebrativa “dell’anno del volontariato” con partenza dai 4 punti di ingresso della città(porta Marengo, Ponte Cittadella, Ponte Tiziano, Rione Cristo) con meta Viale della Repubblicadavanti al teatro Comunale.Ore 21,30 Rassegna cori alpini al Teatro Comunale di Alessandria:

Sabato 22 settembre 2001:Mattina Ore 10,00 Deposizione corone d’alloro alle 3 medaglie d’Oro ed alle 3 figure simbolo della sezione.Ore 10,30 Apertura di stands promozionali.Ore 11,30Visita alla scuola Bovio PomeriggioOre 16,00Alzabandiera e deposizione corona monumento ai caduti.Ore 17,00Ricevimento delle Autorità in MunicipioOre 18,00S. Messa in Duomo.Ore 19,30Cena ufficialeOre 21,30Concerto fanfara.

Domenica 23 settembre 2001:Ore 09,00Ammassamento per inizio sfilata in zona Orti - V. BelliniOre 10,00Deposizione corona al cippo dedicato alle vittime dell’alluvione in V.le Milite IgnotoOre 10,30Inizio sfilata Ore 13,00Pranzo all’interno del parco della sezione A.N.A. di Alessandria. Ore 17,00Ammainabandiera e fine della manifestazione

4

Page 5: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

SPECIALE RADUNO

STEMMA DI ALESSANDRIANota araldica: d’argento, alla croce di rosso. Corona da città. Sostegni: due grifo-ni al naturale controrampanti, con le teste rivolte e le ali spiegate. Motto: “Deprimit elatos levat Alexandria stratos”.Gonfalone: Drappo di bianco, alla croce di rosso con la bordura del campo deli-mitata da un filetto di rosso, caricata della scritta dello stemma civico.Decreto di riconoscimento in data 6 marzo 1941, iscritto nel Libro araldico deglienti morali al vol. II, p. n. 709/2228.

MANIFESTO DEL RADUNORappresenta il logo della manifestazione ed è stato realizzato dalla ditta Seripecdi Sale

MEDAGLIASul verso porta raffigurato il logo della manifesta-zione e sul recto è impressa la scritta “4° radunodel 1° raggruppamento” - “Alessandria” - “ 22-23Settembre 2001”

ANNULLO FILATELICOE’ raffigurata stilizzata la cittadella di Alessandria sormontata da una penna alpina

LE CARTOLINESono quattro cartoline che mostrano il logo della manifestazione abbinato a immagini importanti per la Sezionee il territorio alessandrino1. una antica stampa pubblicitaria della ditta Borsalino, simbolo storico-economico della nostra città2. litografia della chiesetta degli alpini situata in P.zza Turati eseguita dall’architetto Visconti3. antica stampa raffigurante la pianta del complesso fortificato della cittadella4. il logo ufficiale del raduno

5

Page 6: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIASono lieto di rivolgere il caloroso benvenuto della Provincia di Alessandria a tutti ipartecipanti al 4° Raduno del 1° Raggruppamento delle Sezioni A.N.A. delPiemonte, della Liguria, della Valle d’Aosta e della Francia.I sentimenti che animano il nostro benvenuto nascono dal profondo del cuore perl’affetto e la stima che ognuno di noi nutre per migliaia di uomini che hanno sempreoperato con generosità; è costantemente presente nella memoria l’impegno degliAlpini nelle opere di primo intervento e di ricostruzione a favore delle comunitàcolpite da calamità. E come non ricordare le continue iniziative di solidarietà versochi ha bisogno o si trova in gravi difficoltà.La nostra Provincia è terra di Alpini, ne sono orgoglioso come presidente e comecittadino e, nel contempo, felice per la scelta della Sezione A.N.A. di Alessandria divoler ospitare questo grande e significativo Raduno nel nostro capoluogo. Agliorganizzatori vada il grazie riconoscente della Provincia di Alessandria e a quanti civerranno a trovare l’abbraccio di una comunità che può vantare stretti legami diamicizia con tutti gli Alpini.

Fabrizio PalenzonaPresidente della Provincia

di Alessandria

SALUTO DEL SINDACOLa figura dell’Alpino nelle nostre terre, da sempre serbatoio di leva per questo ama-tissimo corpo, si associa all’allegria, alla simpatia e alle affettuose invasioni perio-diche delle adunate Nazionali, ma soprattutto alla presenza continua e fattiva nelleemergenze.Ed è proprio in occasione del 4° Raduno del 1° Raggruppamento che mi premericordare il ruolo svolto dagli Alpini nei giorni immediatamente successivi all’allu-vione.La vostra presenza in quei concitati momenti ha permesso ad una città in ginocchiodi rialzare la testa. E’ anche grazie alla vostra generosità accompagnata da una gran-de esperienza e competenza sul campo, che l’alluvione è ormai solo un triste ricor-do.È perciò con grande gioia che do il benvenuto della Città di Alessandria a tutti gliAlpini delle Sezioni di Francia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria nella speranza dirivivere anche qui il clima di festa che ha contraddistinto l’ultima AdunataNazionale svoltasi a Genova.

Francesca CalvoSindaco della Città di Alessandria

6

Page 7: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio
Page 8: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

BENVENUTI AD ALESSANDRIA

Il territorio della Sezione ospita sei importanti città: Alessandria, Valenza, Ovada, Acqui Terme, Tortona, Novi Ligure. Ilcapoluogo, Alessandria, sorge nel tratto di pianura delineato dai fiumi Bormida e Tanaro: importante nodo ferroviario estradale, conosciuta come “città dell’argento”, nei primi anni del novecento, è famosa nel mondo per il cappellificioBorsalino.Valenza, una delle capitali mondiali delle produzioni orafe e dei gioielli, sorge sulla sponda destra del Po tra le colline delMonferrato.Importante centro del mobile e famosa per i castelli che sorgono sul suo territorio, Ovada è situata nella zona di confluen-za tra lo Stura e l’Orba. Città di origine romana, le antiche Aquae Statiellae e Derthona, rappresentano oggi due fiorenticentri della provincia: Acqui Terme rimane uno dei luoghi termali più importanti d’Italia mentre Tortona è uno dei sitiprescelti dalle industrie genovesi in espansione. Novi Ligure, posta all’ingresso della Valle Scrivia, naturale sbocco diGenova, è famosa per le industrie dolciarie.

ALESSANDRIA

Città capoluogo, al centro del triangolo industrialeTorino - Genova - Milano, oggi conta 93.850 abi-tanti. E’ sede politico-amministrativa di un’estesaprovincia, che comprende 190 comuni e quattrocomunità montane. Ospita facoltà universitarie ecorsi del Politecnico; è grande centro per il terzia-rio pubblico, del credito e assicurativo, del com-mercio; è sede di alcune aziende leader.Il primo nucleo urbano di Alessandria si sviluppònella seconda metà del 1100, attorno al borgo diRovereto. La storia passa dalla Lega Lombarda

alle alleanze e belligeranze con Genova, al dominio dei Visconti, degli Sforza, fino aiSavoia. Con questi ultimi, e poi con Napoleone, si affermarono il carattere strategico-militare e il ruolo di Alessandria come crocevia commerciale dell’Italia del Nord.Dal punto di vista artistico-architettonico, il turista può ammirare una serie di edificipubblici: palazzo Ghilini (sopra), insigne testimonianza del Settecento piemontese, operadell’architetto Alfieri, oggi sede della Prefettura e della Provincia; Palazzo del Municipiocon il caratteristico orologio a tre quadranti e il galletto rubato ai casalesi nel 1225;Palazzo Cuttica (del 1700) con sale arredate e affreschi. Da visitare: la Biblioteca Civica,Palazzo Guasco, la Cattedrale, la parrocchiale di Sant’Alessandro, la chiesa di SantaMaria del Carmine; di grande rilievo la chiesa di Santa Maria di Castello, con campanilee chiostro. Da segnalare per i cultori dell’arte moderna, il mosaico policromo murale di GinoSeverini sulla facciata del Palazzo delle Poste, in piazza Libertà, e le opere architettoni-che di Ignazio Gardella (uno dei massimi esponenti del razionalismo italiano).

MARENGO

Piccolo agglomerato a 4,7 km. da Alessandria, sulla statale 10. Nel 1928, a testimonianzadel suo importante ruolo in epoca romana, vi fu ritrovato un tesoro di argenti del III seco-lo (tra cui il busto argenteo del console Lucio Vero), oggi al museo archeologico diTorino. Altro segno della sua importanza è la torre a pianta quadrata degli Stortiglioni(sec. XV), popolarmente detta di Teodolinda. Ma la fama di Marengo è legata soprattuttoalla memorabile battaglia vinta il 14 giugno del 1800 da Napoleone contro gli Austriacidel generale Melas, che portò alla pace di Lunéville e alla conseguente annessione delPiemonte alla Francia. A Marengo, che gli aprì la trionfale campagna d’Italia, l’empereur,

8

Page 9: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

rimase sempre legato e in suo onore fece coniare la moneta d’oro da venti fran-chi destinata a lunghissima vita, il “Marengo”, appunto.Al bivio per Spinetta si trovano una colonna in granito sormontata da una pic-cola aquila bronzea e la villa, che fu costruita dal farmacista Giovanni AntonioDelavo dal 1845 al 1846, attuale sede del Museo della battaglia. All’internosono ospitate una collezione di armi di proprietà della Società Napoleonica diMarengo, alcuni reperti dell’epoca, una rassegna di stampe e il plastico chericostruisce le fasi della battaglia.Davanti alla villa si erge la statua di marmo di Napoleone opera di BenedettoCacciatori (1847), unico monumento italiano dedicato al Bonaparte; nel parco che la circonda si

trovano l’Ossario e il busto del generale francese Desaix, che con il suo coraggioso intervento ribaltò le sorti della batta-glia, rimanendo però ferito a morte. Ogni due anni, durante la seconda domenica di giugno, si svolge nel parco la rico-struzione della battaglia, organizzata dalla Società napoleonica, che registra la presenza di gruppi storici provenienti datutta Europa. Appena fuori da Alessandria, prima del ponte sulla Bormida, si staglia enorme e maestoso il cosiddetto“platano di Napoleone”. Secondo un’accreditata tesi sarebbe la più antica testimonianza di un viale di platani che portavada Alessandria a Marengo, realizzato per celebrare il luogo della battaglia. Non accettabile quindi è l’altra ipotesi, checonsidera l’albero come quello sotto le cui fronde si riposò il Bonaparte.

LA CITTADELLA

La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio Bertola, architetto militare di corte deiSavoia. Si trova sulla riva sinistra del Tanaro, all’ingresso della città per chi arriva Torino. Per far posto al maestoso edifi-cio a pianta stellare fu sacrificato l’antico quartiere di Bergoglio e migliaia di persone (circa 4000) furono costrette a tra-sferirsi nella parte di città oltre il ponte. I lavori, avviati nel 1728, partirono definitivamente nel 1733 e durarono sino al1745, quando vennero interrotti a causa di eventi bellici. Di poco affiorante dal terreno, la costruzione rivela soprattuttovista dall’interno e dall’alto tutta la possente bellezza dei sei grandi bastioni (Sant’Antonio, Beato Amedeo, San Carlo,San Tommaso, San Michele, Santa Cristina) attorniati da profondi fossati che potevano essere inondati per motivi di dife-sa. All’interno, cui si accede da porta Reale, si trova un piazzale di grandi dimensioni, circondato da casamenti, quartieri,un ospedale, veri e propri palazzi conte quello del Governatore, adibito a prigione di stato dopo il 1815. Esattamente dallaparte opposta rispetto alla porta Reale si trova la porta Soccorso (un tempo chiamata “di Asti”). La Cittadella poteva ospi-tare fino a 5000 soldati, tra fanti, artiglieri e cavalleggeri). Fu sede di storici eventi risorgimentali: nel 1821, durante iMoti costituzionalisti che ebbero a capo Santorre diSantarosa, la fortezza fu conquistata dai Dragoni del Re e viavvenne, per la prima volta in Italia, l’innalzamento del tri-colore. Vi fu recluso nel 1833 Andrea Vochieri, patriotamazziniano. Il 22 settembre del 1867 vi fu rinchiusoGiuseppe Garibaldi, per iniziativa del governo Rattazzi; ilgenerale fu liberato dopo pochi giorni e spedito a Caprera,sotto scorta di ben nove navi da guerra. La prova più impe-gnativa che la struttura militare dovette affrontare fu durantela guerra di successione austriaca: la Cittadella si dimostròinespugnabile, resistendo per cinque mesi agli assalti.Dismessa recentemente dai militari la Cittadella la è attual-mente oggetto di una intensa discussione in merito al suoriutilizzo.

9

Page 10: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

LE ALTRE CITTA’ DELLA PROVINCIA

ACQUI TERMEAcqui vive nel baricentro del triangolo indu-striale italiano, avendo uno spettacolo agreste dirara bellezza paesaggistica: “nell’esultante dicastella e vigne suol d’Aleramo”, come volle ilCarducci nei suoi versi, ora bacino turistico diAcqui Terme. La fama dei poteri terapeuticidelle acque termali di Acqui Terme è nota fin daltempo dei Romani, ma le Terme di Acqui siavvalgono oggi di moderni impianti di cura e diun’organizzazione sanitaria specialistica.Negli ultimi anni si è sviluppato notevolmente ilsettore dei trattamenti estetici, per la bellezza delviso e del corpo. L’enogastronomia è l’altragrande realtà che qui gioca un ruolo di rilevanteimportanza sotto il profilo economico e turisti-co. Il comprensorio Acquese conta ben 9 DOC e9 DOCG. Acqui Terme ospita anche l’EnotecaRegionale che ha sede nel prestigioso Palazzo

Robellini e raccoglie l’intera produzione piemontese: una buona occasioneper degustare e acquistare i nostri vini che hanno modo di completarsi nelsodalizio con la gastronomia locale, ricca di tradizione. Numerose sono leoccasioni di soggiorno per il turista che desideri visitare musei, monumenti,opere d’arte, per le quali ogni anno si aprono le porte del Palazzo Saracco di Acqui che ospita antologiche dei grandinomi dell’arte contemporanea italiana. La Città fu fondata dai Romani e da sempre rimase tappa di scambi, commercio enaturalmente stazione termale rinomata. Molte le tracce archeologiche oggi rinvenute: il teatro, alcune fondamenta enecropoli, piscine e terme, l’acquedotto ad ampi archi, oggi simbolo della città, con la Bollente, sorgente di acqua caldanel pieno centro di Acqui.

NOVI LIGURE

La città di Novi Ligure sorge al limite della pianura padana dovel’Appennino fa da confine tra Piemonte e Liguria e proprio daquest’ultima, per il suo legame storico, politico ed economico,prende l’appellativo di “Ligure”.L’influsso genovese è ancor oggi ben visibile nell’architettura deipalazzi nobiliari che riprende i canoni dell’edilizia urbana dipalazzo, sviluppatasi tra la fine del Cinquecento e la prima metà

del Seicento a Genova.Le facciate dei palazzi novesi acquistano ricchezza e movimento grazie al lavoro di alcuni arti-sti che hanno dipinto finte architetture (lesene, capitelli, colonne, fregi e mascheroni) oppuresontuose scenografie tipiche del gusto tardo barocco.Nel centro storico numerosi sono i palazzi recentemente restaurati e riportati al loro splendore.Gli edifici religiosi conservano opere pittoriche di notevole pregio (Fiasella, Pozzo, Muratori,Morgari, M. da Boxilio, Piaggio) e pregevoli gruppi lignei (Chiesa Collegiata e Oratorio S.M.Maddalena).A ridosso del centro storico sorge il parco Castello con l’antica torre, alta trenta metri, e i restidelle mura che lo circondavano. Oltre all’aspetto storico-artistico, Novi è conosciuta per:* essere denominata la Città dei Campionissimi (Coppi e Girardengo)* l’industria dolciaria (Pernigotti e Novi- Elah Dufur sono i nomi più noti), caratterizzata dalla

produzione di torrone, cioccolato e caramelle, oltre ai laboratori artigianali, alle pasticcerie e gelaterie* la produzione vinicola (Cortese di Gavi DOCG)

10

Page 11: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

OVADA

Storia e identità territoriale, comunicazioni e com-merci, incastellamento medievale, artigianato eindustria specializzata, viticultura e turismo: sonoquesti i caratteri di un’area relativamente vasta, maoggi più aggregata e sinergica del passato. Situataalla confluenza dei torrenti Orba e Stura, Ovada,

capitale storica della Valle dell’Orba, conta oggi più di 12.000 abitanti.La città che risale al X secolo, passò ai Marchesi del Monferrato, alla Repubblica di Genovae quindi ai Savoia.Nel centro storico si possono apprezzare la Loggia di San Sebastiano, la chiesa di SanDomenico, gli oratori di San Giovanni Battista e della SS. Annunziata, la casa natale di SanPaolo della Croce.In Ovada operano laboratori artigianali e medie aziende nel settore del mobile e nell’industria metalmeccanica fine. Sipossono acquistare dolciumi locali, vini tipici (come Dolcetto e Barbera), salumi.

TORTONA

Una città attiva e dinamica, circondata da colli votati alla produzione vitivinicola, passag-gio per accedere alle Valli Curone, Grue, Ossona, Borbera, Tortona (26.724 abitanti), diorigine preromana (nota con il nome di Derthona),offre al turista significative testimonianze della propriastoria.Nel Museo Civico sono raccolti documenti e opere diepoca romana, medievale e moderna. Da visitare lachiesa di Santa Maria Canale dell’XI secolo, laCattedrale del Cinquecento, la Torre del Castello, lavia Emilia e il centro storico, il gotico PalazzoGuidobono.Oggi Tortona è una città d’industria, di commercio, di

comunicazioni. Può contare sul Parco Scientifico Tecnologico e sull’interporto diRivalta Scrivia.

VALENZA

Adagiata sulle rive del Po e prossima alla confluenza del Tanaro, Valenza (20.756 abitanti)è da sempre località di frontiera verso la Lomellina e verso il resto del Piemonte. Per moltisecoli fu nodo di traffici da Genova verso Milano, sotto il dominio dei Visconti e poi dei

Savoia. Oggi è considerata la capitale europeaper la lavorazione artigianale dell’oro e dellepietre preziose.A Valenza sono progettati e realizzati gioielliche raggiungono i mercati di mezzo mondo.Conta 10.000 addetti e moltissimi laboratoriartigiani.Qui si realizzano due edizioni annuali dellamostra del gioiello.Il turista può acquistare i tradizionali gioiellivalenzani nei laboratori o nei negozi specializ-zati. Da visitare: il Duomo, del XVII secolo, la

chiesetta ottagonale di San Bartolomeo, la Casa della Cultura, dove si realizzano numeroserassegne d’arte e convegni, alcuni palazzi nobiliari (Palazzo Pellizzari).

11

Page 12: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

NOTIZIE E NUMERI UTILI

NUMERI UTILI- Comune: Centralino: 0131/202111URP Ufficio Relazioni con il Pubblico: 800/111114

- Carabinieri - Pronto Intervento: 112- Polizia - Pronto Intervento: 0131/253131- Polizia Stradale: 0131/208611- Polizia Municipale - Pronto Intervento: 0131/316611- Vigili del Fuoco - Pronto Intervento:115- Servizio Emergenza Sanitaria: 118- Guardia Medica - Pronto Soccorso: 0131/265000- Croce Rossa Italiana: 0131/251128- Soccorso Stradale ACI: 116- Soccorso Stradale Euro Assistance: 803803- Farmacie aperte:

- Sabato 22/09/01 (dalle ore 20.00 alle ore 8.00 del 23/09/01)Farmacia Comunale Viale Medaglie d’Oro n. 40;- Domenica 23/09/1 (dalle ore 8.00)Farmacia Ferraris Corso Roma n. 76.

NOTIZIE UTILI

- Acquisto gadgets e medaglie: Piazzetta della Lega e Zona Ammassamento- Servizio informazioni: Piazzetta della Lega - Sabato- Acquisto cartoline eannullo filatelico: Piazzetta della Lega e Zona Ammassamento

Domenica- Attestato di partecipazione gruppi: Sede A.N.A. Via Lanza n. 2- Mostra fotografica “Noi Alpini”: La mostra sarà aperta a partire dal giorno

16/09/2001 presso le sale dell’ex OspedaleMilitare (ingresso Via Cavour)

RISTORAZIONE

- Nella serata di Sabato 22 Settembre funzionerà un servizio ristorazione presso la Sede Sezionale A.N.A. di Via Lanza n. 2 (dalle ore 19.30 in poi);

- Domenica 23 Settembre funzionerà un punto di ristorazione presso la Zona Ammassamento dalle ore 8.00 in poi.

- Domenica 23 Settembre funzionerà il servizio di ristorazione presso la Sede Sezionale A.N.A. di Via Lanza n. 2 (dalle ore 13.00)Le prenotazioni per il servizio ristorazione dovranno essere fatte presso la Sede Sezionale A.N.A. di Via Lanza n. 2 (Tel. 0131/442202)

Menù Alpino di Domenica 23

Salumi misti di cascina - Carne cruda all’albese - Cotechino con fonduta - Peperoni in bagna cauda

Risotto tartufato - Ravioli al sugo

Brasato al barolo - Faraona con verdura

Dolce (Torta di nocciole- Bonet- Torta di frutta ) - Caffe’ - Digestivo

Vino- -Arneis —Barbera

12

Page 13: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

PIANTINA DELLA CITTA’ DI ALESSANDRIA

13

LEGENDA1. PUNTO TAPPA E INFORMAZIONI2. PIAZZALE PARCHEGGIO AUTO3. PIAZZALE PARCHEGGIO PULLMAN4. POSTEGGI AUTO5. CASETTA ALPINA6. ANNULLO FILATELICO7. AMMASSAMENTO8. SFILAMENTO

9. SCIOGLIMENTO10. TRIBUNA AUTORITA’11. MUNICIPIO12. SEDE ANA13. DUOMO14. MONUMENTO AI CADUTI15. TEATRO COMUNALE16. OSPEDALE CIVILE17. PUNTO DI RISTORO ALPINO18. STAZIONE FERROVIARIA

Page 14: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

LE NOSTRE MEDAGLIE D’ORO

La Sezione onora fra i suoi Caduti tre Medaglie d’Oro al Valor Militare.

LUIGI PETTINATI Tenente Colonnello - Comandante Gruppo Alpini “B”

Fu un piemontese, un “monferrino” il primo alpino a guadagnarsi la medaglia d’oronella guerra del 1915-18.Il leggendario eroe era il tenente colonnello Luigi Pettinati, nato il 7 giugno 1864alle ore dieci pomeridiane a Cavatore in provincia di Alessandria, figlio diDomenico, proprietario e di Teresa Calcagno, benestante. Divenne ufficiale in servizio attivo, prestando servizio da sottotenente e tenente infanteria, poi passando negli alpini. Alla dichiarazione di guerra all’Austria comandava il battaglione Pinerolo, del 3°reggimento Alpini: varcò il confine e si attestò con il suo reparto sulla destra

dell’Isonzo.Pochi giorni dopo gli fu assegnato il comando del gruppo alpini “B” che, con il gruppo alpini “A” (affidato alcomando del colonnello Tedeschi), ebbe il compito di espugnare il massiccio del Monte Nero. Entrambi i grup-pi, facenti parte del IV corpo d’armata, erano al comando del generale Donato Etna.Luigi Pettinati, nella notte del 31 maggio, con i battaglioni Susa e Val Pellice, attaccò il costone Vrata-Vrsiccon tale slancio da riuscire rapidamente ad occuparlo e ad attestarvisi, respingendo i violenti attacchi del nemi-co.Nei giorni successivi, con arditissime azioni sempre felicemente riuscite, occupò la quota 2012, sulla cresta deltra il Vrata e Monte Nero, e la quota 2076, sul versante orientale del Vrata, aprendo così le vie verso lo stessoMonte Nero.Nell’imminenza della battaglia conclusiva, il mattino del 9 giugno, l’eroico ufficiale volle ancora una voltarecarsi tra i suoi alpini per salutare il battaglione Pinerolo che ritornava dal Monte Mrzli dove era stato impe-gnato in duri combattimenti. Durante l’ispezione, mentre scendeva il sentiero che dalla cresta si snoda verso lavalle, fu improvvisamente colpito dalla pallottola di un cecchino nemico appostato oltre le linee.Gravemente ferito all’addome, morì il 19 giugno all’ospedale militare di Caporetto.La medaglia gli fu concessa alla “memoria” con uno speciale decreto che porta la data del 14 settembre 1915,circa tre mesi dopo la morte, con questa motivazione:

“Con molta energia, singolare perizia e coraggio mirabile, superando difficoltà ritenute insormontabili, seppecondurre le forze a lui obbedienti alla conquista dell’importantissimo, aspro, impervio contrafforte Potoce-Vrata-Vrsic, rendendo così possibile l’ardua successiva operazione alla conquista del Monte Nero. Gravementeferito da palla nemica, pochi giorni dopo decedeva”(Potoce-Vrata-Za Krain, 31 maggio - 9 giugno 1915)

ALDO ZANOTTA - tenente di complemento II° battaglione complementi 9° reggi-mento alpini.

Aldo Oreste Giuseppe Zanotta nacque a Novi Ligure, Alessandria, il 2 febbraio1903 da Fulvio Zanotta e da Mocafighe Giuseppa e fu battezzato il 21 successivonella prevostura di San Nicolò. A Novi compì i primi studi e successivamente trasfe-ritasi a Genova la famiglia conseguì la laurea in discipline giuridiche. Andò sposo aLina Ciarlo ed ebbe una figlia, Maria Rosa, entrambe viventi.Assolti gli obblighi militari, fu richiamato sotto le armi nell’agosto 1939. Allo scop-pio della seconda guerra mondiale, chiese ripetutamente d’essere inviato al fronte,in prima linea, in Albania. Il 5 dicembre 1940 fu accolta finalmente la domanda, gli

14

Page 15: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

fu assegnata una compagnia del II° battaglione complementi e concentratesi le truppe a Bari, la partenza avven-ne - su aerei militari - il 14 dicembre 1940.Da questo momento, la sua brevissima eroica vicenda si può seguire attraverso il diario personale che il tenenteZanotta tenne giorno dietro giorno, con annotazioni essenziali, spesso colorite di particolari apparentementeinsignificanti. Così, sotto la data dei 6 dicembre, si legge: “Partenza ore 8. Prima pioggia. Chilometri 16.Marcia faticosa per i soldati. Vento e freddo intenso. Un po’ di neve. Accampamento presso la Milizia. Un po’di brodo. Lettere per posta aerea. Si attendono le autocarrette”.L’ultimo foglietto del diario è datato 27 dicembre. Ecco i suoi ultimi appunti: “Risveglio. Cannonate. Si svilup-pa l’azione dei 17° Fanteria. Elogio del colonnello De Renzi. Compilazione elenco Caduti. Mezza scatoletta eun poco di pane. Finalmente arriva il sole. Arrivano i viveri. Questa sera caffelatte. È festa! “.In questo giorno, dopo soli tredici giorni dal suo arrivo al fronte, le azioni di guerra sul Chiarista e Fratarit ven-gono riprese dopo un intensa preparazione di artiglieria, gli alpini attaccano ma il loro slancio si infrange con-tro le difese nemiche, che a est e a sud del Chiarista risultano tenute da quattro reggimenti greci.Il tenente Aldo Zanotta di Novi Ligure cade al comando della sua compagnia. Due volte ferito non desiste dallalotta, riesce a respingere il nemico superiore in forze con prodigi di valore, fino a quando non viene colpito amorte, meritandosi la Medaglia d’Oro alla memoria con la seguente motivazione:

“Comandante di compagnia alpina, era primo al contrassalto in una forte posizione nemica. Due volte ferito,tornava a riprendere il comando e contrattaccava ancora l’avversario superiore in forze, riuscendo, con l’esem-pio e con prodigi di valore, a respingerlo ed a mantenere la contesa posizione fino a che, colpito a morte, dona-va la sua giovinezza alla Patria sulle posizioni conquistate.”Q. 1067 di Chiarista e Fratarit (Fronte greco), 27 dicembre 1940

FRANCESCO CAZZULINI - alpino I° reggimento alpini, battaglione Ceva.

Nasce a Ricaldone (AL) il 15 agosto 1920, figlio di Costantino Cazzulini di Acqui edi Maria Gaviglio di Alice Belcolle, contadini.Viene chiamato alle armi nel 1940, nel battaglione “Ceva”, e da allora ne seguirà lesorti, partecipando prima alla campagna di Grecia, e quindi a quella di Russia.Nelle fasi della ritirata di Russia, cade il 20 gennaio 1943 nell’attacco, portato dalbattaglione “Ceva”, contro l’abitato di Nowo Postoialowka (Russia), lottando eroi-camente, mentre guida i compagni contro una munita postazione nemica, meritandocosì la Medaglia d’Oro alla memoria con la seguente motivazione:

“Alpino portafucile mitragliatore, durante un attacco notturno contro munite posizioni tenute da forze prepon-deranti che ostacolavano l’avanzata di una nostra colonna di rottura, si lanciava risolutamente in avanti trasci-nando i suoi alpini col suo valoroso esempio. Ferito, persisteva, imperterrito, nell’impari cruenta lotta rifiutan-do recisamente di recarsi al posto di medicazione. Nuovamente colpito in più parti del corpo, continuava adavanzare con stoica fermezza alimentando, col suo eroico contegno, l’ardore bellico dei valorosi superstiti.Prossimo all’obiettivo tenacemente conteso, si abbatteva sull’arma coronando la sua giovane esistenza con l’e-stremo sacrificio affrontato con fredda determinazione. Saldo combattente, degno delle gloriose tradizioni deglialpini.”

Nowo Postoialowka (Russia), 20 gennaio 1943

15

Page 16: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

FIGURE DI SPICCO DELLA SEZIONE

Gen. Umberto Ricagno

Il Generale Umberto Ricagno, nato a Sezzadio (AL), comandante della divisione“Julia” in Grecia, e poi in Russia dove pagò con sette anni di dura prigionia la suafedeltà alla Patria.È stato insignito dell’Ordine Militare d’Italia.“Degno comandante in terra di Russia, della eroica Divisione Alpina “JULIA” cheda Lui mirabilmente preparata e guidata in una serie di violenti combattimenti, hasaputo imporsi all’ammirazione di tutti e guadagnare ai suoi magnifici Reggimentila Medaglia d’Oro al Valor Militare.In dura e lunga prigionia è stato esempio di dignità, di fierezza e di serietà; soppor-

tando con forza d’animo pericoli e disagi di ogni genere. Assertore dei doveri di soldato e di italiano”.(Fronte del Don - Campi di prigionia in Russia 1942-1950)

Gen. Camillo RossoCAMILLO ROSSO nacque in Asti il 4 luglio 1882 dal Ten. Colonnello Giacomo eda Eva Matilde. Generale di Brigata dell’arma di Fanteria. Ha frequentato la Scuola di Guerra ed èappartenuto al Corpo di Stato Maggiore.Ha partecipato alla guerra 1915-1918 senza interruzione e sempre in zona d’opera-zione,Capitano al 3° Reggimento Alpini nel 1915, quale comandante di compagnia e dibattaglione prese parte alle azioni di Monte Nero, Monterosso e Santa Maria diTolmino e In tali azioni fu decorato di tre medaglie d’argento al valore militareChiamato nel 1916 in servizio di Stato Maggiore presso il Comando 4° Corpod’Armata, dal maggio 1917 col grado di Maggiore e poi di Tenente Colonnello coprì

la carica di sottocapo di Stato Maggiore al Comando del 2° Corpo d’armata: azioni Kuk, Vodice, Monte Santo,Bainsizza. Successivamente passò In Francia partecipando a tutte le gloriose azioni del 2° Corpo suddetto.Dopo l’Armistizio venne assunto quale insegnante alla Scuola di Guerra di Torino dove rimase fino alla finedel 1920 lasciando il servizio attivo a sua domanda.Decorato di tre medaglie d’argento al valore militare.Altre decorazioni:Due croci di Guerra italianeCroce di Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro per benemerenze di GuerraCroce di Cavaliere della Legione d’Onore per benemerenze di GuerraCroce di Guerra francese con due citazioni d’armata e una di Corpo d’armataCroce di Guerra BelgaMilitary CrossCroce di Cavaliere dell’Ordine Russo di S. WladimiroGrande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’ItaliaCavaliere dell’Ordine Coloniale

16

Page 17: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

ALPINI DELLA SEZIONE DECORATI DI MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

I GUERRA MONDIALE

† Alp. BREUVE’ GIOVANNI di San Cristoforo† Alp. GIAMINARDI PIETRO di Cartosio.

Alp. GHIONE LUCA di Spigno Monferrato.† Alp. POZZI DOMENICO di Ricaldone.† Alp. RIZZI RAFFAELE di Castel Ratti. † Alp. SCAGLIA MICHELE di Pareto.

Alp. SILVESTRI PIETRO di Pareto † Alp. SONAGLIO MATTEO di Morbello.

Art. BASSETTI MARIO di Acqui.Art. OLLEARO ALFONSO di S. Salvatore Monferrato Cpl. SARDI FRANCESCO di SezzadioSerg. CANEPARI FELICE di Pecetto di Valenza.Aiut. Batt. COMETTO LUIGI di Spinetta MarengoAsp. Uff. BUZIO MARIO di San Salvatore Monferrato.Asp. Uff. COSSO CESARE di Pinerolo

† Asp. Uff. GUASTAVIGNA GIUSEPPE di BergamascoS. Ten. CAROSIO CLETO di Ovada.

† S. Ten. CAVALLI PAOLO di Alessandria† S. Ten. CIAURI GAETANO di Alessandria.

S. Ten. COSTA FRANCESCO di Novi Ligure. S. Ten. GOBBI PASQUALE di San Salvatore Monferrato

† S. Ten. MARTINO DOMENICO di BistagnoS. Ten. OTTOLENGHI GIUSEPPE di Acqui Terme S. Ten. VACCARI ALBERTO di ValenzaTen. ADAGLIO CARLO di Tortona.Ten. BOZZONI UMBERTO di Alessandria.Ten. CAVALLI ANGELO di S. Salvatore Monferrato

† Ten. FRACCHIA CARLO di Sale.Ten. GUIDO GIOVANNI di Voltaggio.Ten. MILANOLI CARLO di Borgomanero.

† Ten. PATRONE ARTURO di Alessandria.Ten. PERRONE GIUSEPPE di Valenza.Cappellano BOCCIO don AMILCARE di Tortona.Cappellano DOGLIOLI don FRANCESCO di Castellania.

† Cappellano ROBBIANO don LORENZO di Silvano d’Orba.† Cap. BOTTO MICHELE di Alessandria.† Cap. FIGONE VITTORIO di Alessandria.

Cap. GABRIOLO SILVIO di Alessandria.Cap. LANFRANCO LUIGI di Alessandria.

† Cap. MOTTINO GIUSEPPE di S. Salvatore Monferrato† Cap. RE GIOVANNI di Tortona.

Cap. ROSSO CAMILLO di Asti.Magg. FERRARI ANTONIO di Castelnuovo Scrivia.

† Magg. REGGIANI ALDO di Acqui Terme.Col. BAUDINO GIOVANNI di Acqui TermeMagg. Gen. BARCO LORENZO di Casalcermelli

17

Page 18: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

ALPINI DELLA SEZIONE DECORATI DI MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

II GUERRA MONDIALE

† Alp. CHIAPPINO CESARE di Alessandria.Alp. GARBARINO ATTILIO di Terzo d’Acqui.

† Alp. PACE GUSTAVO di Malvicino † Alp. PATRONE ADOLFO di Pareto† Geniere Alp. BONOMO ALDO di Alessandria † Cpl. PERAZZI CLAUDIO di Strevi

Cpl. Magg. BOTTARO PAOLO di Fraconalto.Cpl. Magg. CATTANEO RINO di Tortona.Serg. ODINO PIETRO di Fraconalto.Serg. ZOIA DANTE di Fubine.Serg. Magg. BISAGNI IGINO di Frugarolo.S. Ten. SEBERICH GIOVANNI di FiumeS. Ten. VACCARI ALBERTO di Valenza S. Ten. ZANOTTI VITTORIO di Alessandria.Ten. AMELOTTI UGO di AlessandriaTen. GRAZIA UGO di QuattordioTen. LUNATI RICCARDO di Valenza

† Ten. Geniere ODDINI GIANCARLO di OvadaTen. REGGIARDI ENEA di Alessandria Ten. SARDO VITTORIO di Alessandria.

† Ten. VOGLINO DOMENICO di Acqui Terme Cappellano BONADEO don AGOSTINO di Montegioco

† Cappellano SOFFIENTINI don PIETRO di AlessandriaCap. ASINARI di S. MARZANO CLAUDIO di Alessandria.

† Cap. PUGLIESE don ENRICO di AlessandriaMagg. TRAVERSO CARLO di Novi Ligure

18

Page 19: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

STORIA DELLA SEZIONE

Raccontare la Storia della Sezione ANA di Alessandria significa dare testimonianza del lavoro, dei sacrifici edei magnifici risultati che tanti Alpini hanno compiuto dalla Fondazione ad oggi e forse ci vorrebbe un interolibro.Queste brevi righe servono solo presentarci a quanti ci conoscono superficialmente.Alcune precise testimonianze fanno risalire un tentativo di fondazione della sezione A.N.A. di Alessandriaall’anno 1935 ad opera della Medaglia d’Argento Capitano Milanoli. Poi, causa le vicissitudini belliche, glialpini alessandrini si dispersero e purtroppo la mancanza di documenti ufficiali, probabilmente andati persi

nelle note vicende, impediscono di avere notizie più precisee conferme. Si parla anche di un Raduno ad Ovada, di alcu-ni incontri serali in città, ma nulla di più.Nell’immediato dopoguerra il primo raduno fu quello deisuperstiti del “VALTANARO”, alla vigilia di S. Giuseppenel 1946. Una ventina di alpini che si ritrovarono dopotante peripezie all’albergo “Alli due buoi rossi”. Gli incon-tri con quelli del “VALTANARO” furono motivo frequenteper ritrovarsi, e appunto in queste occasioni nacque il desi-derio di riorganizzare l’A.N.A. nella nostra città. Nel 1949 il primo a tentare l’impresa fu il rag. GiacintoBeItrami con il cognato Bonetti che inviarono una primacircolare a tutti coloro che avevano fatto il soldato nelleTruppe Alpine. Ma il primo risultato fu proprio da “man-

drogno”; (ma cosa vuole quello lì? Cos’ha nella testa?). I pionieri non si persero di coraggio, organizzarono unacena invitando, per dare una sicura spinta, alcuni amici con le idee chiare della Sezione di Asti. e fu una storica“bagna cauda” che scosse finalmente qualcosa.La ricostruzione del gruppo si rese concreta, sul finire del 1952, di fronte ad un piatto di agnolotti alla trattoria“Cappel Verde” e che vide la partecipazione del Gen. Rosso, Domenico Arnoldi, l’avv. Ciriaco Benzi, il Cap.Mignone, il Magg. Migliori, il dott. Lugano oltre ad Emo De Santa e Mario De Mori.Da questi irriducibili si formò, nell’ottobre 1953, il gruppo con trentadue di iscritti, che si inquadrò nellaSezione di Asti con la quale vi rimase per qualche anno. Capogruppo, all’unanimità, fu eletto il GeneraleCamillo Rosso, tre Medaglie d’Argento e che poi sarà per tanti anni Presidente della Sezione.Incominciò così una vita regolare di Gruppo con partecipazione alle Adunate Nazionali, raduni presso la primaSede, che passerà veramente alla storia: il Bar “De Mori”, Piazza Matteotti, 1. Tornando dall’Adunata diTrieste (1955), l’avv. Ciriaco Benzi, amico con tutti i Casalesi, propose di entrare nell’ambiente della Sezionedi Casale. Si decise di comune accordo con gli amici di Asti e così si passò ufficialmente alla Sezione A.N.A.di Casale Monferrato.E già si pensò di allargare l’organizzazione in provincia e il 16 settembre 1956 fu indetta una “Sagradell’Alpino” con invito a tutte le Sezioni viciniori. Una S. Messa, sfilata per la città e “rancio” per 786 com-mensali (gratis per tutti) in Cittadella. Dal lato organizzativo fu un atto di “vera incoscienza”, ma il successo futale scosse veramente i “mandrogni”!Gli iscritti al Gruppo di Alessandria andavano sempre più aumentando; si raggiunsero i 200 iscritti, ma si senti-va il desiderio e la necessità di organizzare di nuovi, risorsero così i gruppi di Acqui Terme, SpignoMonferrato, Ponti, Cartosio, già nati negli anni ‘30 e se ne formarono di nuovi: Pareto e Roccagrimalda, con untotale di un centinaio di Soci. E questi Gruppi, tutti regolarmente aderenti alla Sezione di Casale Monferrato,furono motivo di indimenticabili raduni, incontri, riunioni e assemblee locali.Ma il gran raduno che diede la svolta storica agli Alpini “mandrogni”, fu quello di BASSANO e CIMA GRAP-PA del 1966, dove si gettarono le basi per la fondazione della nuova Sezione. La fondazione della Sezione avviene nel 1967 e la sua anima è un’indimenticabile figura d’Uomo e d’Alpino:Domenico Arnoldi, maggiore del battaglione “Val Tanaro”.Casale Monferrato, Sezione “madre” presentò ufficialmente alla Presidenza Nazionale la richiesta del Gruppodi Alessandria (1156 soci di cui 256 di Alessandria città) di erigersi Sezione, e fu espresso PARERE FAVORE-

19

Page 20: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

VOLE.Ed ecco le tappe storiche tratte dal n. 2 del “Portaordini” del 1968: * 4-12-1966 Riunione di alcuni esponenti di Gruppi già organizzati. Si gettano le basi.* 18-4-1967 Grande Raduno di Acqui Terme con la partecipazione di un migliaio di penne nere. Si affermal’impegno per la ricostituenda sezione e si colgono i primi frutti della propaganda svolta, che tende a riunire glialpini sparsi e non organizzati.* 23-7-1967 Il Consiglio Direttivo Nazionale emette la seguente deliberazione: “Riscontrata la corrispondenzadelle prescrizioni dello Statuto con la effettiva situazione del Gruppo, ha deliberato che il Gruppo stesso sieriga in Sezione”.* 31-7-1967 Prima Assemblea sezionale nella sala adunanze dell’Associazione Commercianti. Assemblea satu-ra di entusiasmo, euforia, dinamismo, volontà di fare, organizzare, far vivere una Sezione. Durante la seratasorge e si afferma l’idea di una manifestazione per la benedizione del vessillo e per la prima Adunata sezionale,per domenica 8 ottobre.* 8-10-1967 La giornata splendida e piena di sole è dettagliatamente descritta nell’ALPINO di novembre ‘67. Alla manifestazione parteciparono il Coro Montegrappa, che diede due concerti uno ad Acqui Terme ed uno adAlessandria; la fanfara e il picchetto d’onore del 4° Regg. Alpini. Il vessillo fu benedetto da Mons. Almici,vescovo di Alessandria, la Madrina fu Auxilia Pettinati, figlia dell’eroico Col. Pettinati, prima medaglia d’oroalpina della guerra 15-18.La nuova sezione comprendeva i Gruppi di Acqui Terme, Alessandria, Alice Belcolle, Cartosio, Cavatore,Cremolino, Ovada, Pareto, Ponti, Ponzone, Roccagrimalda,Sezzadio, Spigno Monferrato, dalla Sezione di Genova arri-varono Novi Ligure ed Arquata e Serravalle Scrivia mentreda Pavia Tortona e San Sebastiano Curone.Il primo Raduno cui partecipò la giovane sezione fu quellodi Roma del 1968 e si iniziarono a costituire nuovi gruppifino ad arrivare ai cinquanta che attualmente la compongo-no.Nel 1973 la Sede si trasferì presso la Chiesetta dellaMisericordia in Piazza Carducci. Poi, nel 1978, si spostò, in Piazza Turati alla Direzione diArtiglieria, transitò in casa Arnoldi, successivamente pressol’AVIS di Lungotanaro. Approdò in Corso Roma e dal 1998definitivamente in Via Lanza.Di qui non si muoverà più, e tra qualche secolo si dirà: qui c’è, o c’era, la Sezione degli Alpini di Alessandria.

I PRESIDENTI

Primo presidente fu il generale Camillo Rosso, decorato di 3 medaglie d’argento al valore militare meritatedurante la prima guerra mondiale. Dalla scomparsa, la sezione di Alessandria é dedicata alla Sua memoria.Gli succede Domenico Arnoldi che, proseguendo l’opera svolta come Fondatore e segretario, seppe dare parti-colare impulso. Sotto la Sua guida si costituirono nuovi Gruppi e presero vita due grandi iniziative sociali.Il cantiere della Cirimilla, per la ricostruzione di una strada montana interrotta da una alluvione, ed il cantierein Friuli dopo il terremoto.Nel 1982 è eletto presidente l’alpino Ettore Cabalisti di Valenza, durante i sei anni della Sua presidenza prendo-no particolare impulso le iniziative sociali in favore dei portatori di handicap, dei Centri Tumori, dei tossicodi-pendenti. Giancarlo Bosetti, di Acqui Terme, assume la presidenza nel gennaio 1988 ed in quell’anno si svolgea Novi Ligure, organizzato in occasione del 50° anniversario di fondazione del Gruppo Alpini, il primoGiuramento Solenne del battaglione Mondovì nella nostra provincia.Dal 1991 guida la Sezione di Alessandria Paolo Gobello, di Sezzadio, che finora ha condotto con polso fermoed una incessante attività per seguire numerose iniziative nate in questi anni, ricordiamo la Fanfara Sezionale, ilnucleo di Protezione Civile, la costruzione della nuova sede sezionale con l’attiguo circolo “gen Ricagno” e ilrifugio Domus alpina.

20

Page 21: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

ORGANICO DELLA SEZIONE DI ALESSANDRIA

PRESIDENTE:

Paolo Gobello

CONSIGLIERI:

Bruno Cassino vice presidenteRaffaele Traversa vice presidenteCarlo Borromeo segretarioRenato Barberis tesoriereGiorgio BarlettaMartino BorraFranco CanepariBruno DalcheccoBruno PaveseEttore PersoglioGelmino RemersaroEugenio ResciaFabrizio TorreSergio Zendale

INCARICATI SPECIALI INTERNI AL CONSIGLIO:

Giampiero BacchiarelloAngelo CapozziMauro FioriniCarlo Giraudi Federico Piana Roberto Vela

I PRESIDENTI SEZIONALI

Camillo Rosso1967 - 1968Domenico Arnoldi 1969 - 1981Ettore Cabalisti 1982 - 1987Giancarlo Bosetti 1988 - 1990Paolo Gobello 1991 -

21

Page 22: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

Notizie dei GruppiI GRUPPISono 46 i gruppi della sezione con diverse dimensioni e caratteristiche. L’attività di tutti é volta a realizzare con opereconcrete il motto “onorare i Morti aiutando i vivi”.Dall’organizzazione di concerti con il Coro Monte Nero o la Fanfara, per realizzare qualche opera concreta in un paese,alla raccolta di fondi per il “Centro Tumori e Leucemie del Bambino” dell’Istituto Gaslini di Genova, di cui é promotoreil Gruppo di Valenza. Oppure i cantieri di lavoro aperti dal Gruppo di Novi per completare una Casa di Riposo o sostene-re l’ANFFAS.Partecipare attivamente alla lotta all’AIDS come nei Gruppi di Alessandria e Tortona.Ed ancora donare attrezzature mediche agli Ospedali come il Gruppo di Tortona.E l’elenco sarebbe ancora lunghissimo.GRUPPO ANNO DI FOND. CAPOGRUPPO FONDAT. CAPOGRUPPO ATT. SOCIALESSANDRIA 1953 CAMILLO ROSSO BRUNO PAVESE 183ACQUI TERME 1928 ENRICO VILLA GIANCARLO BOSETTI 134ALICE BELCOLLE 1969 OSVALDO TRAVERSA PIETROCAVALLERO 37 ALTA VAL LEMME 1982 MARIO BRENGIO MARIO BRENGIO 12ARQUATA SCRIVIA * 1966 GIUSEPPE DE GAUDENZI LORENZO GIACOBONI 45 BASALUZZO 1991 SANTE GREGGIO SANTE GREGGIO 30BELFORTE MONF.TO 1986 RENATO GENOCCHIO GIUSEPPE GENOCCHIO 31BISTAGNO 1931 UGO BISIO SERGIO RESEGA 53BORGHETTO BORBERA 1969 REMIGIO BARBIERI LUIGI ROVEDA 87BOSIO 1971 ALBERTO MERLO LORENZO MERLO 33CARTOSIO 1929 GIUSEPPE LEONIDA GIUSEPPE VIAZZI 33CARREGA LIGURE 1972 ORESTE CANESI ORESTE CANESI 20CAVATORE 1932 ROMUALDO PETTINATI FRANCESCO GAGGERO 20FELIZZANO 1984 UGO BADELLA GIAN PIETRO CERESA 37FUBINE 1971 LUIGI SALLIO CARLO OLDANO 72GARBAGNA VAL GRUE 1969 PIERO ITALO ALESSANDRO BAIARDI 73GAVI LIGURE 1970 GIUSEPPE MOLINARI EZIO PESTARINO 23GROGNARDO 1982 NICOLA PARODI GIANCARLO ZACCONE 33 ISOLA S. ANTONIO 1972 NANI BUTTERI ENRICO BALDUZZI 13MERANA 1971 PETRO DIVERIO CARLO CAPRA 18MADONNA D. VILLA 1968 BOBBIO SILVIO LUIGI PASTORINO 17MOMBALDONE (AT) 1982 GIUSEPPE GALLESE GIORGIO RUBBA 8MONTALDEO 1989 ANTONIO LERMA ANTONIO LERMA 20NOVI LIGURE 1938 PIETRO ISOLA ARTURO PEDROLLI 246OVADA 1968 GIUSEPPE PICCIONE GIOVANNI BOVONE 43PARETO 1957 ALESSANDRO SCAGLIA MASSIMO GARNERO 26PONTECURONE 1965 PIERO BETASSA MARCO MONTINI 13PONTI 1931 URBANO VIAZZI GIOVANNI ALOSSA 26PONZONE 1928 CESARE GRATTAROLA SERGIO ZENDALE 56PREDOSA 1995 FRANCESCO RE FRANCESCO RE 21QUATTORDIO 1969 IVO TORTI RENATO PONCINO 85RICALDONE 1968 TERESIO GILARDO AGOSTINO GILARDO 28RIVALTA BORMIDA 1970 GIUSEPPE MAGGIO ANTONIO PESCE 38ROCCHETTA LIGURE 1973 ETTORE FIORI ANDREINO COGO 39SALE 1971 PIERINO GATTI CLAUDIO BASSO 72SAN CRISTOFORO 1982 BRUNO BELLOMO ELIO FERRARI 32SERRAVALLE S.* 1968 ONTANO LUIGI LUIGI ONTANO 6SEZZADIO 1968 DON GIOVANNI SCARRONE MATTEO MALVICINO 42SOLERO 1968 GIOVANNI COLLO GIOVANNI T. COLLO 31SPIGNO MONFERRATO1930 FILIPPO CARATTI GIUSEPPE TRAVERSA 72STAZZANO 1987 MARCO CARREGA GIOVANNI PUNTA 45TERZO D’ACQUl 1984 LUIGI GHIAZZA LUIGI GHIAZZA 68TORTONA 1951 EUGENIO FRANCISETTI BERNARDINO FANZIO 188VALENZA 1969 RICCARDO LUNATI PIERO ABDERICO 195VAL CURONE 1969 DON ADAMO ACCOSSA GIOVANNI FONTANA 105VIGNOLE BORBERA 1955 FEDERICO FOSSATI PASQUALE CABELLA 31TOTALE 2554* Anno di passaggio dalla Sezione di Genova.

22

Page 23: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

COMMISSIONI SEZIONALI

CORO MONTENERO A.N.A. ALESSANDRIA

Novembre 1974, una nuova formazione corale presentava in pubblico il suo virtuale biglietto da visita con su scritto:Coro Monte Nero A.N.A. Alessandria.Quella serata rappresentò l’inizio di una straordinaria avventura, quale sicuramente nessuno di noi avrebbe neppureosato immaginare.Dopo le prime timide apparizioni presso Gruppi Alpini, complessi parrocchiali od in occasione di sagre paesane, quel-lo sparuto gruppo di pochi (e forse un tantino incoscienti) entusiasti, iniziò a farsi conoscere ed apprezzare in tutta laprovincia, man mano crescendo di numero e soprattutto di qualità. Nei primi tempi il Coro rimase fedele al repertoriosegnatamente alpino, in seguito, proseguendo nel suo sempre più sicuro cammino, pur rimanendo nel solco originario,ha cercato anche strade diverse tese al raggiungimento di una più matura coralità, usando forme espressive variamentestrutturate su pezzi di autori contemporanei che trattano argomenti di attualità, quali lo spopolamento della montagnaod il ricordo dell’amico caduto in parete; una evoluzione volta a comunicare con il mondo di oggi, usando un linguag-gio musicale più attuale..Arrivarono anche le prime affermazioni di una certa importanza, ottenute lontano dalle mura di casa, a tal propositorimarranno memorabili il concerto al Teatro Nazionale di Milano ed il I° posto conquistato al Concorso A.C.P. diAlba.Poi, dopo tanti anni di mai abbastanza apprezzata opera da parte di Pino Traverso, ecco approdare alla direzione delCoro il M.o Marco Santi e con lui il Monte Nero prende certamente l’abbrivio verso la definitiva consacrazione, otte-nendo lusinghieri successi in molte parti d’Italia e persino all’estero.Tutto questo senza mai perdere di vista la solidarietà e l’attenzione verso chi soffre e possa aver bisogno di un tangibi-le aiuto. Innumerevoli sono infatti le serate finalizzate al sostegno di popolazioni, enti o singole persone, cui il Coroha da sempre entusiasticamente aderito o ne è stato ancor più sovente il promotore.Oggi, a tanti anni di distanza da quel lontano 1974, possiamo affermare di aver creato ad un qualcosa di importante,ad una tangibile realtà frutto di comuni ideali e di profonda amicizia.

23

Page 24: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

CORO ALPINI “VALTANARO”

Il Coro A.N.A. “ALPINI VALTANARO” è sorto nel febbraio del 1997, attorno ad un primo nucleo di Alpini edAmici degli Alpini amanti del canto alpino e di montagna.Il nome riecheggia quello di uno dei più vecchi btg. Alp., il btg. Alp. VALTANARO, costituito nell’ambito del1° Rgt. Alp. “MONDOVì” nell’ormai lontano 1882. Dopo un necessario periodo iniziale di rodaggio, il Coroben presto ha incominciato ad affrontare i primi impegni riscuotendo subito un lusinghiero successo. Il suorepertorio spazia dai classici canti degli Alpini ai canti di montagna e popolari, nonché ad una serie di cantiliturgici che consentono di accompagnare anche le cerimonie religiose.Il Coro partecipa principalmente a concerti, rassegne e cerimonie alpine e non. Forte è l’impegno nel socialeper il quale il Coro non lesina partecipazione entusiastica ogniqualvolta venga sollecitato dalle numeroseAssociazioni presenti nell’ambito del Comune e della Provincia.Tra gli impegni più importanti si possono ricordare Praga (1998), Lourdes (2000) i concerti eseguiti nell’ambi-to delle Adunate Nazionali A.N.A. (UDINE, REGGIO EMILIA, CREMONA, GENOVA).Il Coro, forte di 36 elementi, è diretto con entusiasmo, passione e competenza dall’Alpino Ludovico BARAT-TO ed è presieduto dal Gen. Giorgio BARLETTA.

24

Page 25: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

LA FANFARA SEZIONALE “GENERALE UMBERTO RICAGNO”

Una Sezione senza Fanfara è come un fiore senza profumoperché dà la giusta solennità alle nostre manifestazioni, ceri-monie e sfilate. Ultima nata nel 1992, per volontà del presi-dente GobeIlo, grazie all’entusiasmo degli orchestrali edall’appassionato impegno del maestro Pelizza, ha funzionatoegregiamente, ha suonato alle nostre manifestazioni.La Fanfara Sezionale “Gen. U. Ricagno”, anche se le diffi-coltà per tenere insieme la compagine sono state moltissime,ha comunque ha raggiunto ottimi livelli, e ha avuto un cre-scente successo nei concerti, sempre tenuti per sostenereopere sociali e di beneficenza promosse da Gruppi Alpinidella Sezione. Nel 2001, dopo un breve, ma difficile perio-do, le difficoltà sono state superate e la Fanfara ha presoparte all’ultimo Raduno Nazionale a Genova.

GRUPPO SPORTIVO ALPINI VALENZA

Parlare del Gruppo Sportivo Alpini vuol dire raccontare il futuro degli Alpini.Il G.S.A. nasce 20 anni or sono per merito di un manipolo di Alpini appassionati di sport. Presidente Franco Canepari chea parte alcune brevi parentesi, mantiene tale carica fino ad oggi.Si inizia con lo Sci e con la Pallavolo - i risultati sono buoni, in tre anni con lo sci si conquista il 2° posto nel Campionatoprovinciale, con la pallavolo, il Campionato Provinciale e si portano parecchi atleti alle selezioni Regionali. L’impegnodiventa veramente grande, si abbandona la pallavolo e si punta tutto sullo sci, disciplina tradizionalmente alpina. Lavolontà di creare un ambiente di classico stampo Alpino, porta alla scelta di un nuovo Maestro di Sci, elemento di grandevalore Lele Pinto. L’ambiente è sereno, unito: i risultati arrivano. In tre anni si conquista il 3° posto assoluto nelCampionato provinciale, il primo traguardo importante. Negli ultimi undici anni abbiamo sempre ottenuto ottimi risultatiin campo Provinciale, restando sempre nei primi tre sci club; recentemente, con l’aggiunta di un secondo Maestro di sci,Alessandro Callegaro, ci stiamo affacciando alla ribalta Regionale e nazionale.L’anno passato, al nostro terzo Campionato Nazionale Alpini, si conquista il 2° posto assoluto, bissato questo anno.Si è anche dato vita ad una scuola di “snowboard” con la collaborazione del Maestro Marco Moretti.La nostra è una politica a favore dei giovani, e con i giovani stiamo ottenendo i risultati migliori.La compattezza di un gruppo che si sente Alpino, grazie alla spinta del Presidente Franco Canepari, è confermata dalfatto che la nostra attività non termina con la stagione sciistica, ma va oltre. “Oltre” è un impegno sociale, che coinvolge inostri soci e soprattutto i ragazzi, “Oltre” è la attività estiva che porta i nostri giovani a settimane bianche di preparazioneallo sci agonistico, la settimana di campeggio all’Isola d’Elba, alle attività di salvaguardia ambientale in collegiale conaltri gruppi sportivi valenzani e dei Comuni limitrofi; come gruppo di supporto per manifestazioni a scopo benefico orga-nizzate da altri Enti (AVIS, centro handicap ecc.) ed ovviamente della Sezione di Alessandria.Oggi abbiamo circa 30 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 7 e i 15 anni ed oltre un numero di circa 200 sostenitori trasoci e genitori.

25

Page 26: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

SEDE SEZIONALE

Dopo mille peripezie finalmente la Sezione di Alessandria, con una convenzione trentennale con il Comune diAlessandria, ha la propria Sede Sezionale che è stata inaugurata nel 1997. E’ stato il frutto di una lunga e costo-sa opera di ristrutturazione di una vecchia costruzione - da tempo lasciata a se stessa - dei primi ‘900 su duepiani che si trova nel cuore della città. E’ costituita da un salone per le nostre assemblee, dalla Segreteria e dallaPresidenza Sezionale, dalla sala del Consiglio Direttivo, da uno spazio adibito a museo alpino, a un piccolomagazzino e dalla doverosa cantina. All’esterno trova posto un’ampia veranda e, oltre al cortile d’ingresso, sulretro un bellissimo parco con piante e prato.Nello stesso fabbricato trova sede anche il Gruppo di Alessandria ed il circolo “gen. U. Ricagno”.

26

Page 27: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

NUCLEO PROTEZIONE CIVILE ALPINA “A. CALISSANO”

La Protezione Civile Alpina “Agostino Calissano” è nata ufficialmente il 22 gennaio 1996. Ma la vera data difondazione del gruppo, risale al 14 maggio 1992. In quel giorno, con regolare cerimonia, è stato benedetto ilgagliardetto A.N.A. del I° Nucleo di Protezione Civile “Agostino Calissano” come se fosse un regolare gruppodipendente dalla sezione di Alessandria. Infatti, l’idea della Protezione Civile, come strumento di aiuto in occa-sioni di calamità, deriva dallo spirito Altruistico ampiamente diffuso dalla cultura di Alpinità diffusadall’Associazione Nazionale Alpini.Ed è in seno ad un gruppo alpini A.N.A. che nacque l’idea di fondare il primo nucleo di P.C..Agostino, che darà il suo nome al gruppo, Marco, Roberto, e altri ragazzi giovani poco più che ventenni scalpi-tavano per fare qualcosa in aiuto alla comunità. Avevano tutti fatto il militare nelle truppe alpine e avevanotutta una passione innata per la montagna, per la natura, per la propria terra.Fu così che, parlando e fantasticando nelle serate invernali passate nella sede del gruppo alpini di Stazzano,nacque quell’idea che si rese concreto poi con la benedizione del gagliardetto e la donazione delle prime attrez-zature da parte della sezione A.N.A. di Alessandria e del comune di Borghetto Borbera.Paolo Gobello, allora neo presidente della sezione A.N.A. di Alessandria, credette subito nell’entusiasmo diquei giovani.Con il passare degli anni il piccolo gruppo si è sviluppato e la Protezione Civile Alpina “Agostino Calissano”oggi è un solido gruppo in grado di affrontare e gestire diversi tipi di calamità, portando alla comunità un con-tributo di conoscenze e professionalità acquisite sul più disparati campi come: le alluvioni disastrose del 1993 e1994 che colpirono la nostra provincia; i terremoti in Umbria, le tragedie umane dei profughi in Albania, idanni degli uragani che hanno colpito la Francia. Le piccole emergenze locali, che fanno parte della quotidia-nità, di cui nessuno parla come: gli incendi boschivi in valle Borbera e nel parco delle Capanne di Marcarolo;le frane dovute ad uno sconsiderato uso del territorio.Il gruppo è anche in grado di fornire un buon servizio di consulenza tecnica, di cui alcuni enti locali usufruisco-no, come consulenze per la redazione dei piani di Protezione Civile, la redazione di piani di intervento in casodi blocco delle autostrade, ecc. Non manca il lavoro di routine che comprende: il monitoraggio attraverso lo svolgimento di numerosi servizi dipattugliamento e censimento sul territorio; la prevenzione svolgendo attività mirate di ripristini ambientali interritorio montano, la formazione e divulgazione della cultura di Protezione Civile organizzando e tenendo deicorsi i formazione presso le scuole e presso la nuova sede del gruppo.

27

Page 28: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

RIFUGIO ALPINO MONTE GIAROLO

Una guida turistica reciterebbe: la Domus Alpinorum (leggi la Casa degli Alpini) è posta alle pendici del MonteGiarolo ad un’altitudine di 1000 mt. circa.Chi viene da Novi-Serravalle deve puntare su Cantalupo Ligure e, lasciandosi alle spalle i canyons della ValleBorbera..., guadagnare le verdi colline di Pallavicino (frazione di Cantalupo). All’uscita del paese, all’altezza delvivaio della “forestale” (dismesso, ma ancora visibile) deve imboccare, sulla destra, una strada in brusca salita (metàasfaltata, metà sterrata, ma agibilissima) che lo porterà, dopo 2km. circa, alla “Domus”. Chi viene da Alessandria-Tortona deve percorrere i dolci declivi della Valle Curone (attraverso S. Sebastiano-Montegioco-Borgo Adorno) per giungere allo stesso bivio (ex vivaio forestale-Pallavicino) e quindi imboccare, que-sta volta sulla sinistra, la strada finale.La Domus è stata “ricavata” da una stalla in legno e lamiera di mq 200 circa, dismessa e donata agli alpini (dai siggBanchero Livio - Bozzini Ottavio - Ferrarotti Giacomo - Massone Pietro - Quaglia Arnaldo - Stevano Carlo -Stevano Raimondo) come ricorda una targa apposta sulla facciata di cui riportiamo l’epigrafe: “...che donarono l’originaria struttura e gli Alpini che su tale traccia realizzarono, con il loro lavoro l’opera qualeessa appare.

Rassegna ai giovani Alpini e non tali, esempio - l’esempio di quanto possa produrre la generosità di alcuni con-giunta alla laboriosità di altri”.Nel corso di 6-7 anni, il lavoro e la dedizione di uno “zoccolo forte”, oltre che l’apporto, in varia misura, di tutti igruppi della Sezione ha portato alla creazione, sulla originaria traccia, di un fabbricato in muratura, con portichetto ecordolo di riposo antistanti, composto da:- due ampi saloni, con pareti e soffitti in “perlinato”. Il salone alla sinistra entrando è fornito di capace forno a legna,di efficiente grossa stufa (per i mesi invernali); - fra i due saloni sono ubicati: l’ingresso, la cucina (attrezzata a dovere, compreso il frigorifero), due bagni (uno for-nito anche di doccia) e, infine, due stanzette dotate ciascuna di due letti.L’inaugurazione avvenne nell’anno 2000, nella prima domenica di agosto. Ricorre, infatti, in tale giorno la festa delGiarolo, quando, da decine di anni, ogni abitante della zona sale al Giarolo per assistere alla SS. Messa celebrata inonore del Cristo Redentore, raffigurato su di un alto piedestallo.Noi della Domus ci siamo associati a tale celebrazione e pellegrinaggio e quindi abbiamo fatto anche nostra talefesta annuale (terminante con un ricco banchetto).Per finire, va precisato che tutti gli Alpini potranno soggiornare (anche con la loro famiglia) nella Domus, se e quan-do lo vorranno, facendo capo, per le intese del caso, ai “castellani”:Carlo Giraudi (tel. 0131/225500-299150)Martino Borra (tel. 0143/71923 estivo: 681231)Accorrete, quindi, numerosi, con questa sola raccomandazione: l’ultimo che esce chiuda la porta!

28

Page 29: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

29

IL GIORNALE SEZIONALE

PERMETTETE: MI PRESENTONon sono uno dei tanti giornalini che ricevete daogni parte. Non sono neanche un doppione delnostro bel giornale “L’ALPINO”. Io sono unsemplice foglio di informazioni ed ogni mese

vengo a portarvi direttamente - in casa vostra - le novità della Sezione e del vostro Gruppo. Sono quindi unsemplice foglio che si legge così, in un sorso, come bere un grappino, e che ha il compito di tenere informati,uniti, affratellati tutti gli Alpini della Sezione di Alessandria. Con me vi sentirete più vicini; i dirigenti saprannofinalmente come comunicare con i loro Alpini, e la vita della nostra Sezione e dei nostri Gruppi acquisterà inritmo e dinamismo.Capi Gruppo, Alpini della nostra Sezione:Per qualunque vostra necessità, notizie, proposte, rivolgetevi alla nostra Direzione.Vi saluto all’alpina: ciao paìs.Esordiva così il primo numero del “Portaordini”, foglio mensile d’informazione gratis ai soci ed agli amici,fondato da Domenico Arnoldi nel 1968, trentatré anni or sono, come lo volle e cioè un piccolo foglio, senzapretese, per essere di contatto con i soci. Dopo Arnoldi diviene direttore ed autentica anima del giornale Vitaliano Corsi, un’altra splendida figura diAlpino che dalle pagine del giornale seppe raccontare non solo i fatti ma anche additare valori e indicare la giu-sta via dell’autentica Alpinità.Dal 1992 diventa direttore responsabile Alfredo Canobbio, cui succede nel 1994 Giorgio Barletta.Ora raggiunge con puntualità e cadenza trimestrale gli oltre 3.000 soci della Sezione. E’ diventato di otto pagi-ne di storia, di opinioni, di contatti con i Soci e in esso mancano anche le frivolezze.Il Portaordini viene edito in quattro numeri trimestrali, ognuno di 3000 copie, per un totale di 12000 copieannue.

Page 30: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

30

La Cittadella di Alessandria in un’antica stampa.

CONSOCIATA GRUPPO ERG PETROLISEDE E DEPOSITO15100 ALESSANDRIA – VIA U. GIORDANO, 5TELEF. 0131 244711 – FAX 0131 218877

IMPRESA CERTIFICATA ISO 9001CERTIFICATO N° 98-742

Depositi:

Arquata Scriviavia Gramsci, 41Tel. 0143636387

Ovadavia Roccagrimalda, 42Tel. 014380089

Vogherav.le Martiri della Libertà, 10Tel. 038343878

Arquata Scrivias.s. 30 Terzo d’AcquiTel. 0144594268

Spalto gamondio, 27/29I – 15100 alessandria

casella postale, 159tel. + 39 0131 202520fax + 39 0131 202511

www.kimono-spa.come-mail: [email protected] da te - legno compensato - porte

Page 31: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio

31

SERVIZI DI IGIENE AMBIENTALE

RACCOLTA E TRASPORTO RIFIUTISPAZZAMENTO E LAVAGGIO STRADE E PIAZZERITIRO RIFIUTI INGOMBRANTI E CARTONIMANUTENZIONE VERDE PUBBLICODISINTASAMENTO CANALIZZAZIONI, SVUOTAMENTO FOSSE BIOLOGICHE,DERATTIZZAZIONI E DISINFESTAZIONI

I cittadini possono conferire i rifiuti differenziati eingombranti direttamente presso la sede in Viale Teresa Michel n° 44

Azienda Multiservizi Igiene UrbanaV.le Teresa Michel 44 15100 Alessandria

Tel 0131 223215 – Fax 0131 223166

Sito Internet: www.amiual.ite-mail: [email protected]

al servizio del cittadino

Soluzioni miratee specifiche

per incrementare l’attività

www.cralessandria.it

Page 32: Ass. Naz. Alpini - Sez. di Alessandria 4° Raduno del 1 ... Raggruppamento/SEDI Adunata... · La fortezza. vero capolavoro dell’arte militare, fu costruita su progetto di Ignazio