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Storia Rete Vaccini FIMP

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Storia Rete Vaccini FIMP

L’epidemia di morbillo del 2002 e le sue drammatiche conseguenze hanno indotto una profonda riflessione presso la pediatria di famiglia, che ha considerato inaccettabile la situazione di marcata disomogeneità esistente nel Paese. Questo ha permesso di prendere coscienza su: • il profondo immobilismo che, all’epoca, il

sistema pubblico nazionale stava dimostrando nei confronti di un calendario ormai datato

• la poca attenzione dedicata alla disponibilità di nuovi vaccini molto importanti per la salute del singolo bambino come l’antipneumococco, l’antimeningococco, e l’antivaricella

• la scarsa attenzione verso le problematiche legate all’interazione fra i diversi operatori interessati alla salute del bambino che operavano con scarsa interazione sui due fronti: igiene pubblica e medici curanti

• la necessità di promuovere una maggiore cultura sulle vaccinazioni sia presso i pediatri sia presso le famiglie

In base a tutte le valutazioni si ritenne innanzitutto necessario costruire una Rete nazionale di pediatri di famiglia, referenti regionali per la promozione delle vaccinazioni, che s’identificasse in un progetto con il compito di: • Elaborare la proposta di un calendario nazionale • Programmare una serie di eventi formativi ECM • Ribadire o costruire consapevolezza

sull’importanza del «monitoraggio attivo dell’evento vaccinale per la raccolta delle reazioni avverse»

• Costruire una rete di pediatri di famiglia «referenti delle vaccinazioni a livello aziendale»

Un importante ricaduta di questa rete dovrebbe essere lo stimolo alla nascita di una analoga figura di referente nei servizi di prevenzione per correlare l’attività sui due fronti: quello pubblico e quello del settore convenzionato • Proporre momenti di confronto attraverso la

«formazione comune» fra le due aree di contenuti e sulla comunicazione: come modalità in grado di evitare i rischi sopra esposti.

• Programmare e condurre «studi epidemiologici locali»

I PEDIATRI ITALIANI: VACCINAZIONI NON PER OBBLIGO, MA PER UNA ACCETTAZIONE VOLONTARIA

E CONSAPEVOLE DA PARTE DEI GENITORI Documento di consenso approvato e sottoscritto dalla commissione vaccini composta dalle seguenti Società scientifiche pediatriche SIP Società Italiana di Pediatria (A.Palma) SIAIP Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (A. Tozzi) ` SICUPP Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (P.L. Tucci) SIPPS Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (G.V Zuccotti) SITIP Società Italiana di Infettivologia pediatrica (M. De Martino) FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri (G. Chiamenti) Coordinatore: A.G. Ugazio

VACCINAZIONE DEL BAMBINO CONTRO LO PNEUMOCOCCO

Documento di consenso approvato e sottoscritto dalla commissione vaccini composta dalle seguenti Società scientifiche pediatriche SIP Società Italiana di Pediatria (A. Palma) SIAIP Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (A. Tozzi) SICUPP Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (P.L.Tucci) SIPPS Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (G.V. Zuccotti) SITIP Società Italiana di Infettivologia pediatrica (M. De Martino) FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri (G. Chiamenti) Coordinatore: A.G. Ugazio

Oggetto: richiesta chiarimenti in merito alla cosomministrazione vaccinazione

antinfluenzale/Pneumococcica coniugata Gent. me Dott.sse Maria Grazia Pompa e Stefania Iannazzo , nell’ottica del perseguimento del comune obiettivo dell’ omogeneizzazione dell’ offerta vaccinale antiinfluenzale sarebbe importante fare insieme il punto della situazione in merito all’attuazione della prossima campagna vaccinale. Infatti, mentre si conferma chiaramente l’appropriatezza delle raccomandazioni di sanità pubblica in merito alla vaccinazione influenzale al fine di ottenere il controllo della malattia, cercando di elevare le coperture vaccinali, diverse considerazioni devono essere effettuate per quanto concerne la prevenzione vaccinale nelle persone “a rischio” ed anziane come da piano vaccini deliberato.

Crediamo sia importante migliorare l’accessibilità alle vaccinazioni e promuovere l’informazione e l’adesione in questo target, atteso che non sfruttare l’analogia di categorie sarebbe un sicuro errore e risultando di tutta evidenza, per converso, il vantaggio che la somministrazione contemporanea, in considerazione dell’ analogia di categorie a rischio con la vaccinazione antipneumococcica, porterebbe. Alla luce di quanto esposto e in base alla recente Circolare Ministeriale sulla campagna vaccinale, riterremo opportuno, poter avere chiarimenti nello specifico in merito alla cosomministrazione della vaccinazione Pcv 13 con tutti i diversi tipi di vaccini influenzali preposti per la prossima campagna vaccinale Certi di un Vostro sicuro riscontro, Vi ringraziamo sin da ora Restiamo ovviamente a disposizione Cordialmente ROMA 31-08-2013

0021262-25/09/2013-DGPRE-COD_UO-P 21262

Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA E INNOVAZIONE Dott. Antonio Palma Segretario Regionale FIMP Lazio Dott.ssa Maria Corongiu Vice Segretario Vicario FIMMG Lazio DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE UFFICIO 05 ex DGPREV- Malattie Infettive e profilassi Internazionale Risposta al Foglio del ……………. N,, …………………………………………. O G G E T T O: Richiesta chiarimenti in merito alla cosomministrazione vaccinazione antinfluenzale/Pneumococcica coniugata Facendo seguito a quanto richiesto con la nota di pari oggetto, si rappresenta quanto segue. Prevenar 13 è un vaccino pneumococcico polisaccaridico coniugato 13-valente, indicato per: l’immunizzazione attiva per la prevenzione di patologia invasiva, polmonite e otite media acuta, causate dai 13 sierotipi di Streptococcus pneumoniae in esso contenuti, in neonati e bambini di età compresa tra 6 settimane e 17 anni; l’immunizzazione attiva per la prevenzione di patologia invasiva, causata dai 13 sierotipi di Streptococcus pneumoniae in esso contenuti, in adulti di età uguale o superiore a 18 anni ed anziani.

Non sono, invece, disponibili dati di co-somministrazione con il TIV nelle altre fasce d’età. Non da ultimo, si sottolinea che vaccini iniettabili diversi devono sempre essere somministrati in siti anatomici di vaccinazione differenti.

IL DIRETTORE DELL’UFFICIO V * F.to Maria Grazia POMPA

Referente/Responsabile del procedimento: Dr.ssa Stefania IANNAZZO – 06.59943836

email: [email protected] *“f irma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art.

3, comma 2, del D. Lgs. n. 39/1993”

NEW YORK, N.Y., 24 Febbraio ha annunciato oggi che lo studio sulla polmonite acquisita in comunità nella popolazione adulta (CAPiTA), che ha coinvolto circa 85.000 soggetti per valutare l’efficacia di Prevenar 13 (vaccino polisaccaridico pneumococcico coniugato, 13-valente) negli adulti dai 65 anni in su, ha raggiunto sia l’obiettivo primario che quelli secondari. CAPiTA è il più grande studio clinico in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo sull'efficacia del vaccino mai condotto in una popolazione adulta.

L’obiettivo primario dello studio era dimostrare l’efficacia di Prevenar 13 contro il primo episodio di CAP (polmonite acquista in comunità) da sierotipi contenuti nel vaccino. Lo studio CAPiTA ha raggiunto anche gli obiettivi secondari, efficacia (i) rispetto al primo episodio di CAP non-batteriemica/non-invasiva, (ii) rispetto al primo episodio di malattia pneumococcica invasiva (IPD) da sierotipi contenuti nel vaccino. Le CAP da sierotipi contenuti nel vaccino sono state definite come CAP causate da qualsiasi sierotipo di S. pneumoniae incluso nel vaccino. Le CAP non-batteriemiche/non-invasive sono quelle in cui lo pneumococco causa la polmonite ma non viene rilevato nel sangue o in altri siti normalmente sterili.

Le malattie pneumococciche invasive da sierotipi contenuti nel vaccino, invece, sono quelle in cui lo S. pneumoniae è presente nel sangue o in altri siti normalmente sterili, con o senza polmonite. “Siamo soddisfatti dei risultati dello studio CAPiTA che ha dimostrato come Prevenar 13 possa prevenire le polmoniti acquisite in comunità per i sierotipi contenuti nel vaccino, nella popolazione adulta” afferma Dr. William Gruber, senior vice president, Vaccine Clinical Research, Pfizer.

“La polmonite pneumococcica è la principale causa di malattia e decesso negli adulti di tutto il mondo e la possibilità di ridurre l’impatto della malattia attraverso la vaccinazione degli adulti, rappresenta un reale beneficio per la salute pubblica”

E’ DAL 2001 CHE LA FIMP SI CIMENTA NELLE PERIGLIOSE ACQUE DEI VACCINI

http://giorgio-conforti.docvadis.it

IL CALENDARIO VACCINAZIONI FIMP 2003

Vaccino NASCITA

3° mese*

5° mese

7° mese

13° mese

14° mese

15° mese

3° anno

5-6 anni

13° anno

14°-15 anni

D T P DTPa DTPa DTPa DTPa Tdp

ANTIPOLIO IPV IPV IPV IPV

EPATITE B Epatite B** Epatite

B Epatite

B Epatite

B

M P R

MPR MPR

H i b Hib Hib Hib

EPATITE A In zone di focolaio

PCV PCV PCV PCV * PCV

MCC MCC

VARICELLA

VARICELLA

INFLUENZA

INFLUENZA

CALENDARIO FIMP 2008 - 2009 Vaccino

3°mese(1)

5° mese 6° mese

7° mese

11°-12° mese

13° mese

4°-6° anno

6° anno

12° anno

13°-15° anno

DTPa-IPV-Hib-HB esavalente (2)

DTPa-IPV-

Hib-HB

DTPa-IPV-Hib-

HB

DTPa-IPV-Hib-HB

DTPa-IPV

dTpa (3)

MPR MPR

MPR

Varicella Varicella Varicella

Varicella (4)

PCV PCV PCV PCV

Men C (5)

Men C

Men C (6)

HPV

HPV (7)

HPV (8)

Influenza Influenza (9)

Rotavirus (10)

Rotavirus

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(VERSIONE F INALE APPROVATA L’8 LUGLIO 2010)

Obiettivi di copertura vaccinale

Vaccinazioni raccomandate

Vaccinazioni raccomandate per rischio

Vaccinazioni indicate per l’età

FIMP LAZIO

REFERENTI RETE VACCINI E MALATTIE INFETTIVE REGIONE LAZIO NOME COGNOME TELEFONO E-MAIL

REFERENTE REGIONALE ANTONIO PALMA 330741149 [email protected]

ASL RM A DONATELLA MORANO 3939828057 [email protected]; [email protected];

ASL RM B MAURO TAUCCI 337794679 [email protected]

ASL RM C ANNA MARIA FERRARA 3477598949 [email protected]

ASL RM D ANGELA DI MONACO 3356877242 [email protected]

ASL RM E MICHELE VALENTE 3683539905 [email protected]

ASL RM F MARIA GRAZIA GORI 335363920 [email protected]

ASL RM G JOHANNA KLAASSEN 3396902158 [email protected]

ASL RM H SERENELLA CASTRONUOVO 3397166014 [email protected];

LATINA GIUSEPPINA RAGNI 3389442065 [email protected]

VITERBO ANTONIO FILIPPII 3384526184 [email protected]

RIETI LUCIANO BASILE 3475182883 [email protected]

FROSINONE FRANCA CONTI 330629232 [email protected]

….. e ora aggiungiamo anche la rete della FIMMG Lazio

uno sguardo anche a: www.vaccinarsi.org

Vaccinazione Pneumococcica : Documento operativo di consenso

I pazienti con patologie croniche, come il diabete,le patologie respiratore, le cardiopatie, o i deficit immunitari, hanno un rischio superiore di sviluppare con maggiore frequenza malattie infettive prevenibili.con la vaccinazione pneumococcica come ad esempio la polmonite. Per sostenere la vaccinazione dei pazienti con patologie croniche, il Ministero della Salute nel nostro Paese e numerosi organismi governativi e scientifici a livello nazionale ed internazionale hanno implementato campagne informative, investito su attività di formazione e formulato raccomandazioni. Le vaccinazioni in questi gruppi rientrano inoltre tra le priorità del Piano Sanitario Nazionale incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA) che le Azienda Sanitarie devono garantire

Nonostante questo, le coperture vaccinali in questi gruppi sono modeste . La difficoltà nel raggiungere questi gruppi sta in una molteplicità di fattori rappresentati, oltre che dalla necessità di identificare i soggetti che debbano fare profilassi,dalla sovrapposizione delle figure professionali coinvolte nella gestione dei pazienti con patologie croniche

Per garantire il miglioramento delle coperture, particolarmente nei gruppi a rischio, è necessario attuare tutte le misure dotate di evidenza di efficacia atte ad aumentare le coperture vaccinali. Altresì gli anziani rientrano

nella categoria target

La migliore strategia dimostrata nelle vaccinazioni è un intervento diretto di chiamata attiva delle coorti nella fascia epidemiologica dove maggiormente si manifesta la patologia polmonare e dove sono concentrate maggiormente le fasce a rischio (tra 65 e 75 anni ed in ambito pediatrico nelle categorie a rischio)

La vaccinazione va diluita nell’arco dei 12 mesi ma il periodo di vaccinazione antinfluenzale può rappresentare un momento di recupero sia del paziente adulto che bambino.

il modello di programmazione deve prevedere l’offerta attiva del vaccino PCV 13,in un sistema misto, sia d parte delle strutture vaccinali che

dei MMG/PDF

GRAZIE A TUTTI