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DIALOGH In CHIOSTRO aprile 2019 Via del Convento, 17 - Isola Vicenna - tel. 0444 976131 - www.smariadelcengio.it - [email protected] Convento servi di maria - Santa Maria del Cengio Bambina, alzati. C’è una casa a Cafarnao dove la morte ha messo il nido, una casa importante, quella del capo della sinagoga, Giairo. Casa poten- te eppure incapace di garanre la vita di una bambina. La mia figliolea sta morendo, vieni! E Gesù andò con lui (Mc 5,22-23). Interrompe quel- lo che sta facendo, cambia i suoi program- mi, e s’incamminano insieme. Giungono quando la casa è ormai avvolta dai ri del luo. Ma Gesù porta un’altra liturgia: pren- de con sé il padre e la madre della bambina e i tre discepoli preferi. Non ordina di fare cose, prende con sé. Stringe legami, ene vicino, crea comunione: perché il dolore non chiede spiegazioni ma partecipazione. Prende il padre e la madre, i due che ama- no di più, perché forte più della morte è l’amore. Prende con sé i discepoli perché si meano alla scuola dell’esistenza. Chi ha passato un’ora ad addossarsi il dolore di una persona, è più saggio di chi ha leo tu i libri; ha la vera sapienza. C’è più “cie- lo” presso un corpo o un’anima dolente che presso tu i libri dei teologi. Ed entrò dove era la bambina. Non è solo la stanza interna della casa, è la stanza più in- ma del mondo, la più oscura, quella senza luce. Gesù entra nella stanza della morte, perché là entra ogni suo amato. Lo fa per essere con noi e come noi, perché noi pos- siamo essere con lui e come lui. Non spiega il male, entra in esso, lo invade con la sua presenza, dice: Io ci sono. Prese la mano della bambina. Gesù è una mano che prende per mano: in ogni casa, accanto al leo del dolore o della nascita, Dio è nelle mani for che sostengono. Talità kum. Bambina alza. E subito si alzò e camminava, restuita all’abbraccio dei suoi, a una vita vercale e incamminata: datele da mangiare. Datele tuo ciò che fa riparre la vita: la tenerezza, la bellezza, la speranza, voi stessi. Nutrite di sogni, di ca- rezze e di fiducia il suo rinato cuore bam- bino. La casa di Giairo è il simbolo di tue le no- stre case: esse sono il luogo dove, alla fine, più forte di tuo è l’amore. Ermes Ronchi Il Coraggio di essere Felici. Un nuovo Caffè Biblico con Battista Borsato Da dove nasce nell’uomo la spinta alla ricerca della felicità? E questo impulso è in contrasto con il messaggio evangelico o trova in esso l’autenca strada da percorrere? Sono due delle domande che caraerizzano il libro di don Basta Borsato “Il coraggio di essere felici” e che faranno da perno anche del prossimo Caffè Biblico. L’originale iniziava organizzata dalla Casa dei Seneri e dell’Ecologia Integrale trova un nuovo protagonista dopo i due incontri con Lidia Maggi e con fra Ermes Ronchi e Marina Marcolini. L’appuntamento è per domenica 7 aprile, in convento, dalle 15.00 alle 17.00. Don Basta è scriore e direore di Casa Mamre, a Bassano del Grappa (casa diocesa- na di educazione all¹affevità e di consulenza matrimoniale), è inoltre docente presso l’Is- tuto teologico di Monte Berico ed ha all’a- vo una grande esperienza pastorale nata dal contao costante con famiglie e coppie. Stili di vita Il silenzio: profondità della relazione Il silenzio è la profondità della relazione, per- ché senza silenzio non c’è ascolto e senza ascolto non c’è profondità relazionale. Men- tre il sistema auale di vita, sempre più frene- co, toglie alle persone il tempo del silenzio che è condizione fondamentale per pensare, anzi è stato sfraato dalla vita contempora- nea. Dobbiamo, quindi, ricuperare il silenzio per poter esercitare la dimensione del pensare che è la caraerisca peculiare della perso- na umana, altrimen si diventa degli “alieni”, cioè dei telecomanda da altri, da chi deene il potere (ed è precisamente ciò che vuole il “sistema”). Sviluppare il pensiero significa va- lorizzare una grande potenzialità umana che ci fa rendere liberi e protagonis della vita personale, sociale e globale. Per fare questo, è importante staccare la spi- na per fermarsi e dedicare tempo al pensare mediante la leura, la riflessione, la contem- plazione. Inoltre bisogna recuperare il silen- zio perché è terapeuco, in modo da contra- stare il fracasso prodoo da questa società. La dimensione contemplava è un modo per dare spazio al pensiero e scendere in profon- dità nella vita, fino a valorizzare potenzialità enormi della nostra mente e della nostra cor- poreità. Bisogna educarci quindi al “concerto del silenzio”. [Adriano Sella, Miniguida dei nuovi sli di vita, Tipografia Ed. Esca – Vicenza 2018, p. 81; cfr. www.contemplazionemissione.wordpress. com; Adriano

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Convento servi di maria - Santa Maria del Cengio

Bambina, alzati.C’è una casa a Cafarnao dove la morte ha messo il nido, una casa importante, quella del capo della sinagoga, Giairo. Casa poten-te eppure incapace di garantire la vita di una bambina.La mia figlioletta sta morendo, vieni! E Gesù andò con lui (Mc 5,22-23). Interrompe quel-lo che sta facendo, cambia i suoi program-mi, e s’incamminano insieme. Giungono quando la casa è ormai avvolta dai riti del lutto. Ma Gesù porta un’altra liturgia: pren-de con sé il padre e la madre della bambina e i tre discepoli preferiti. Non ordina di fare cose, prende con sé. Stringe legami, tiene vicino, crea comunione: perché il dolore non chiede spiegazioni ma partecipazione.Prende il padre e la madre, i due che ama-no di più, perché forte più della morte è l’amore. Prende con sé i discepoli perché si mettano alla scuola dell’esistenza. Chi ha passato un’ora ad addossarsi il dolore di una persona, è più saggio di chi ha letto tutti i libri; ha la vera sapienza. C’è più “cie-lo” presso un corpo o un’anima dolente che presso tutti i libri dei teologi. Ed entrò dove era la bambina. Non è solo la stanza interna della casa, è la stanza più in-tima del mondo, la più oscura, quella senza luce. Gesù entra nella stanza della morte, perché là entra ogni suo amato. Lo fa per essere con noi e come noi, perché noi pos-siamo essere con lui e come lui. Non spiega il male, entra in esso, lo invade con la sua presenza, dice: Io ci sono.Prese la mano della bambina. Gesù è una mano che ti prende per mano: in ogni casa,

accanto al letto del dolore o della nascita, Dio è nelle mani forti che ti sostengono.Talità kum. Bambina alzati. E subito si alzò e camminava, restituita all’abbraccio dei suoi, a una vita verticale e incamminata: datele da mangiare. Datele tutto ciò che fa ripartire la vita: la tenerezza, la bellezza, la speranza, voi stessi. Nutrite di sogni, di ca-rezze e di fiducia il suo rinato cuore bam-bino. La casa di Giairo è il simbolo di tutte le no-stre case: esse sono il luogo dove, alla fine, più forte di tutto è l’amore.

Ermes Ronchi

Il Coraggio di essere Felici.Un nuovo Caffè Biblico con Battista Borsato

Da dove nasce nell’uomo la spinta alla ricerca della felicità? E questo impulso è in contrasto con il messaggio evangelico o trova in esso l’autentica strada da percorrere? Sono due delle domande che caratterizzano il libro di don Battista Borsato “Il coraggio di essere felici” e che faranno da perno anche del prossimo Caffè Biblico.L’originale iniziativa organizzata dalla Casa dei Sentieri e dell’Ecologia Integrale trova un nuovo protagonista dopo i due incontri con Lidia Maggi e con fra Ermes Ronchi e Marina Marcolini.L’appuntamento è per domenica 7 aprile, in convento, dalle 15.00 alle 17.00.Don Battista è scrittore e direttore di Casa Mamre, a Bassano del Grappa (casa diocesa-na di educazione all¹affettività e di consulenza matrimoniale), è inoltre docente presso l’Isti-tuto teologico di Monte Berico ed ha all’atti-vo una grande esperienza pastorale nata dal contatto costante con famiglie e coppie.

Stili di vita

Il silenzio: profondità della relazioneIl silenzio è la profondità della relazione, per-ché senza silenzio non c’è ascolto e senza ascolto non c’è profondità relazionale. Men-tre il sistema attuale di vita, sempre più frene-tico, toglie alle persone il tempo del silenzio che è condizione fondamentale per pensare, anzi è stato sfrattato dalla vita contempora-nea.Dobbiamo, quindi, ricuperare il silenzio per poter esercitare la dimensione del pensare che è la caratteristica peculiare della perso-na umana, altrimenti si diventa degli “alieni”, cioè dei telecomandati da altri, da chi detiene il potere (ed è precisamente ciò che vuole il “sistema”). Sviluppare il pensiero significa va-lorizzare una grande potenzialità umana che ci fa rendere liberi e protagonisti della vita personale, sociale e globale.Per fare questo, è importante staccare la spi-na per fermarsi e dedicare tempo al pensare mediante la lettura, la riflessione, la contem-plazione. Inoltre bisogna recuperare il silen-zio perché è terapeutico, in modo da contra-stare il fracasso prodotto da questa società. La dimensione contemplativa è un modo per dare spazio al pensiero e scendere in profon-dità nella vita, fino a valorizzare potenzialità enormi della nostra mente e della nostra cor-poreità. Bisogna educarci quindi al “concerto del silenzio”.

[Adriano Sella, Miniguida dei nuovi stili di vita, Tipografia Ed. Esca – Vicenza 2018, p. 81; cfr. www.contemplazionemissione.wordpress.com; Adriano

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appUntamentI dI aprIle 2019Venerdì 5 aprile – ore 20.30. Lectio divina.

Sabato 6 aprile - ore 16.00-19.00. Spazio spe-ciale dedicato a coloro che devono affrontare il dolore più grande: la perdita di un figlio.

Domenica 7 aprile. Alla messa delle 10.30 la ri-flessione/testimonianza al vangelo è affidata a Marta Telatin.Ore 15.00 -17.00. Caffé Bi-blico: “Il coraggio di essere felici - Le Beatitudini”. Con

don Battista Borsato.

Venerdì 12 aprile. Memo-ria di santa Maria presso la croce. Ore 20.30 lectio divina.

Sabato 13 aprile – ore 17.30. Catechesi familiareGiovedì 25 aprile. San Marco.Ore 7.30 Celebrazione delle Lodi; ore 8.00 Euca-ristia.

Sabato 27 aprile [All’Ere-mo]. Ore 16.30, la lettura comunitaria della Parola di Dio apre il fine settimana,

aperto a tutti, che si snoda come tempo di silenzio, di ricerca, di dialogo, di servi-zio.

Domenica 28 aprile [In santuario] - La messa del-le 10.30 è animata dal coro di Valdobbiadene (TV).Ore 17.00. Nella celebra-zione dell’Eucaristia, ani-mata dall’ “Isola che c’è”, viene offerto lo spazio per la condivisione delle rifles-sioni sulla Parola evange-lica, maturate nel silenzio dell’Eremo, della propria casa.

la Settimana SantaIl calendario degli appuntamenti dal 14 al 22 aprile

Domenica delle Palme [14 aprile]“Questo è il tempio di nostra passione, con lui saliamo a Gerusalemme,si compia in noi la medesima sorte” [D.M. Turoldo]

Ore 10.30. Processione delle Palme dal chiostro al santuario.Ore 10.30. Celebrazione dell’Eucaristia.Partecipa il coro “I Polifonici Vicentini”.Ore 17.00. Celebrazione dell’Eucaristia con la partecipazione del coro Gruppo corale Xinfonia di Malo, a cui fa seguito un breve meditazione in canto.

Lunedì santo [15 aprile]

ORE 21.00. Celebrazione comunitaria del sacramento della Riconciliazione.

TRIDUO PASQUALEGiorni di ospitalità qualificata in convento

Giovedì Santo [18 aprile]“Comunione con il suo corpofa’ di noi un corpo solo, della terra un solo canto,una chiesa in unità” [D.M. Turoldo]

Ore 16.00 – 19.00. Tempo personale e/o dialogo con un fratello della comunità.Ore 19.00. Cena frugale.Ore 20.30. Celebrazione della “Cena del Signore”, al termine della quale parteci-pazione orante all’ “Ora di Gesù” nel Get-semani (Il santuario rimane aperto fino alle ore 24.00).Partecipa il coro “Amici di santa Maria”.

Venerdì Santo [19 aprile]“Ora ogni uomo confessi umilmente:solo un Dio non scende dal legno!La debolezza di Dio trionfa:

ogni potenza è ora sconvolta” [D.M. Tu-roldo]

Ore 9.30. Meditazione sulla “Passione del Signore”, nella interpretazione musi-cale di Bach, guidata dalla dott.ssa Chiara Comparin.Ore 10.30 – 12.00. Tempo di silenzio.Ore 15.00. Servizio.Ore 18.00 – 19.00. Tempo personale e/o dialogo con un fratello della comunità.Ore 19.00. Digiuno facoltativo.Ore 20.30. Celebrazione della “Passione del Signore”, al termine della quale ascol-to meditativo delle ultime sette parole di Gesù (Il santuario rimane aperto fino alle ore 24.00)Partecipa il Quartetto vocale “Clivis En-semble”.

Sabato Santo [20 aprile]“…dopo lo hanno schiodato dal legnoe sopra il grembo te lo hanno adagiato:parve a te concepirlo ancorae come a bimbo ridargli il tuo latte” [D.M. Turoldo]

Ore 9.30. “La Pasqua ovvero le Nozze”, meditazione tenuta da Antonio Ranzolin.Ore 10.30 – 12.00. Tempo di silenzio.Ore 15.00. Servizio. Ore 17.00 - 18.00. Tempo personale e/o dialogo con un fratello della comunità.Ore 18.00. Introduzione e dialogo sulla Liturgia della Veglia pasquale. Ore 19.00. Cena frugaleOre 20.30. Celebrazione della “Veglia Pa-squale”, al termine della quale scambio di auguri e un momento di convivialità. Par-tecipa il coro dell’“Isola che c’è”.

Domenica di Pasqua [21 aprile]“Oggi Cristo è risorto, fratelli,questo solo sia il nostro saluto,

or tu lieto al fratello rispondi:‘Veramente il Signore è risorto’tutte nuove sono fatte le cose” [D.M. Tu-roldo]

Ore 10.30. Celebrazione eucaristica. Il canto è sostenuto dal coro “Amici di santa Maria”.Ore 17.00. Celebrazione eucaristica.

Lunedì dell’Angelo [2 aprile]

Ore 10.00. Pellegrinaggio al santuario di santa Maria del Cengio, partendo dal ponte, nella memoria del voto fatto – nel 1647 - dalla comunità di Isola alla Bea-ta Vergine Maria per la liberazione della campagna dai “brombuli” [maggiolini], che oggi hanno il nome di “inquinamen-to, cementificazione, abuso delle risorse della “Madre Terra” . Ore 10.30. Celebrazione eucaristica, presieduta dal parroco. Partecipa il coro “Santa Cecilia”.