Stadio GialloRosso

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Avanti il prossimo! YouTabloid Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE di ACM È stata archiviata meritatamente e secon- do pronostico la pratica Barletta. Il Catan- zaro ha inanellato la prima doppia vittoria consecutiva nella propria storia play-off grazie al solito canovaccio tattico a cui i giallorossi ci hanno abituato nella stagione in corso. Corsa, schemi registrati e recitati a memoria, superiore acume tattico e indivi- dualità di categoria superiore. Tutti gli effet- tivi del Catanzaro hanno dimostrato di es- sere decisamente superiori nell’ 1 contro 1 nei confronti dei propri avversari in bianco- rosso. Escluso il solo Muwana, superlativo uomo ovunque del centrocampo di Scian- nimanico, i vari Bruno, Di Maio, Gimmelli, Montella, Mosciaro e Longoni, senza dimenticare gli altri protagonisti, hanno stravinto il confronto con i propri più diretti avversari. Anche nella gara di ritorno l’at- tacco del Catanzaro è riuscito a fare quello che ha voluto, quando ha voluto, non per demerito dei difensori del Barletta, ma pro- prio per una superiore bravura dei giocatori in giallorosso. Lo stesso discorso vale per la difesa, che non ha risentito dell’assenza per squalifica di Ciano (bravo De Franco a sostituirlo), che ha sofferto in rare occasioni soltanto sulle ripartenze veloci del Barletta. Gimmelli e Di Maio (in quest’occasione spostato sul centro-sinistra) non hanno las- ciato passare un pallone. Il centrocampo è stato il settore più sollecitato, data la superiorità numerica del Barletta (5 uomini), nella gara di ritorno. La risposta di Bruno, Corapi e Benincasa è stata superlativa e all’altezza delle attese. Il solo Di Cuonzo è rimasto un po’ in ombra, avendo ridotto al minimo indispensabile le sue solitamente numerose sortite offensive. Bruno e Corapi sono stati straordinari nel contrastare sul nascere ogni azione degli ospiti e hanno potuto trovare in Muwana un test probante in attesa del forte ed esperto centrocampo della Cisco. Perché era proprio la Cisco Roma l’avversario che tutti, a Catanzaro, avrebbero voluto affrontare. La finale play-off ci consentirà una trasferta a Roma, dove il Catanzaro potrà giocare in casa, supportato da un pubblico adesso final- mente ritrovato, numeroso e caloroso. La domenica play-off dei tifosi è trascorsa fra il gemellaggio con quelli di Barletta, il ricordo commosso di Aldo, ultras tragicamente scomparso in settimana e, infine, il soste- gno ad una squadra che quest’anno ha frantumato ogni record precedente nono- stante le numerose difficoltà societarie che le hanno fatto da contorno da dicembre ad oggi. Paradossalmente la finale vedrà di fronte la squadra più ricca del girone, che ha potuto investire al meglio sia in estate che a gennaio, e una squadra che ha fatto delle difficoltà finanziarie il proprio tratto di- stintivo, purtroppo. Nonostante tutto i romani hanno sempre inseguito i giallorossi nel corso della stagione, dimostrandosi in- feriori quasi sotto ogni punto di vista possi- bile nel rettangolo di gioco. È vero che il Ca- tanzaro ha vinto per 1 a 0 all’andata, per- dendo per due reti a zero al ritorno. Ma è pur vero che la gara di ritorno, come giusta- mente ha ricordato Auteri in sala stampa, è stato il frutto di una gara strana in cui la Cis- co seppe andar in vantaggio in modo for- tuito e approfittare del campo molto pe- sante di una piovosa sera di dicembre. Adesso sarà un altro discorso, anche se questa finale è la gara più aperta che ci potesse essere. Nel frattempo la settimana trascorrerà con il solito tira e molla so- cietario, pensando alla ricapitalizzazione e ad una eventuale ricomposizione del pac- chetto azionario. Noto si o Noto no? Poggi e Parente si o Poggi e Parente no? Ma Gat- to e Speziali che fanno? Boh!...Saranno questi i discorsi principali di una tifoseria di- stratta da discorsi che esulano purtroppo dal campo di gioco. I giallorossi potranno prepararsi con serenità, magari, pensando di dare la giusta spinta a una svolta so- cietaria riuscendo finalemente a sfatare il tabù play-off. Adesso ci attende Roma, la Capitale, la sua terza squadra, con pochi tifosi, tanti soldi e un vecchio giocatore del Catanzaro, molto amato fra i tifosi fino all’addio di gennaio. Ci attende Max Caputo, che sarà desideroso anche lui di darci un ultimo dispiacere. Ma forse non aveva capito, il conte Max, che lasciare una squadra da record non è stato un buon affare. StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002 •Anno 2 Nr. 22• Maggio 2010 www.stadiogiallorosso.it Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale Longoni al 28’ firma un’altra vittoria per le aquile, meritata come all’andata. Barletta out! Per la prima volta il Catanzaro centra due vittorie consecutive ai play-off Con un nuovo pareggio la Cisco Roma elimina il Brindisi e ci raggiunge in finale semifinale play-off » pagg. 2 e 3 » pagg. 4 e 5 L’altra semifinale » pag. 6 Catanzaro - Barletta 1-0 Fotocronaca della partita Cisco Roma - Brindisi 0-0

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Anno 2 nr. 22 Stadio Giallorosso Maggio 2010 - PLAYOFF

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NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE

diACM

È stata archiviata meritatamente e secon-do pronostico la pratica Barletta. Il Catan-zaro ha inanellato la prima doppia vittoriaconsecutiva nella propria storia play-offgrazie al solito canovaccio tattico a cui igiallorossi ci hanno abituato nella stagioneincorso.Corsa,schemiregistratierecitatiamemoria, superiore acume tattico e indivi-dualitàdi categoriasuperiore.Tutti gli effet-tivi del Catanzaro hanno dimostrato di es-sere decisamente superiori nell’ 1 contro 1nei confronti dei propri avversari in bianco-rosso. Escluso il solo Muwana, superlativouomo ovunque del centrocampo di Scian-nimanico, i vari Bruno, Di Maio, Gimmelli,Montella, Mosciaro e Longoni, senzadimenticare gli altri protagonisti, hannostravinto il confronto con i propri più direttiavversari. Anche nella gara di ritorno l’at-tacco del Catanzaro è riuscito a fare quelloche ha voluto, quando ha voluto, non perdemerito dei difensori del Barletta, ma pro-prioperunasuperiorebravuradeigiocatoriin giallorosso. Lo stesso discorso vale per

la difesa, che non ha risentito dell’assenzaper squalifica di Ciano (bravo De Franco asostituirlo), chehasofferto in rareoccasionisoltanto sulle ripartenze veloci del Barletta.Gimmelli e Di Maio (in quest’occasionespostatosulcentro-sinistra)nonhannolas-ciato passare un pallone. Il centrocampo èstato il settore più sollecitato, data lasuperioritànumericadelBarletta (5uomini),nella gara di ritorno. La risposta di Bruno,Corapi e Benincasa è stata superlativa eall’altezza delle attese. Il solo Di Cuonzo èrimasto un po’ in ombra, avendo ridotto alminimo indispensabile le sue solitamentenumerosesortiteoffensive.BrunoeCorapisono stati straordinari nel contrastare sulnascere ogni azione degli ospiti e hannopotuto trovare inMuwanaun testprobantein attesa del forte ed esperto centrocampodella Cisco. Perché era proprio la CiscoRoma l’avversario che tutti, a Catanzaro,avrebbero voluto affrontare. La finaleplay-offciconsentiràuna trasfertaaRoma,dove il Catanzaro potrà giocare in casa,supportato da un pubblico adesso final-mente ritrovato, numeroso e caloroso. La

domenicaplay-offdei tifosiè trascorsa fra ilgemellaggio con quelli di Barletta, il ricordocommosso di Aldo, ultras tragicamentescomparso in settimana e, infine, il soste-gno ad una squadra che quest’anno hafrantumato ogni record precedente nono-stante le numerose difficoltà societarie chele hanno fatto da contorno da dicembre adoggi. Paradossalmente la finale vedrà difronte la squadra più ricca del girone, cheha potuto investire al meglio sia in estateche a gennaio, e una squadra che ha fattodelle difficoltà finanziarie il proprio tratto di-stintivo, purtroppo. Nonostante tutto iromanihannosempreinseguitoigiallorossinel corso della stagione, dimostrandosi in-feriori quasi sotto ogni punto di vista possi-bilenel rettangolodigioco.ÈverocheilCa-tanzaro ha vinto per 1 a 0 all’andata, per-dendo per due reti a zero al ritorno. Ma èpurverochelagaradi ritorno,comegiusta-mente ha ricordato Auteri in sala stampa, èstato il fruttodiunagarastrana incui laCis-co seppe andar in vantaggio in modo for-tuito e approfittare del campo molto pe-santediunapiovosaseradidicembre.

Adesso sarà un altro discorso, anche sequesta finale è la gara più aperta che cipotesseessere.Nel frattempo lasettimanatrascorrerà con il solito tira e molla so-cietario, pensando alla ricapitalizzazione ead una eventuale ricomposizione del pac-chetto azionario. Noto si o Noto no? PoggieParentesioPoggieParenteno?MaGat-to e Speziali che fanno? Boh!...Sarannoquesti idiscorsiprincipalidiuna tifoseriadi-stratta da discorsi che esulano purtroppodal campo di gioco. I giallorossi potrannoprepararsi con serenità, magari, pensandodi dare la giusta spinta a una svolta so-cietaria riuscendo finalemente a sfatare iltabùplay-off.AdessociattendeRoma, laCapitale, lasuaterza squadra, con pochi tifosi, tanti soldi eun vecchio giocatore del Catanzaro, moltoamato fra i tifosi finoall’addiodigennaio.Ciattende Max Caputo, che sarà desiderosoanche lui di darci un ultimo dispiacere. Maforse non aveva capito, il conte Max, chelasciare una squadra da record non è statounbuonaffare.

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•Anno 2 Nr. 22• Maggio 2010

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Longoni al 28’firma un’altravittoria per leaquile, meritatacome all’andata.Barletta out!

Per la prima voltail Catanzarocentra duevittorieconsecutiveai play-off

Con un nuovopareggio laCisco Romaelimina ilBrindisi e ciraggiunge in finale

semifinale play-off

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L’altra semifinale

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Catanzaro - Barletta 1-0

Fotocronaca della partita

Cisco Roma - Brindisi 0-0

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Maggio [email protected] Stadio GialloRossoStadio GialloRosso

Longoni chiude i conti

Risultati Play OffCatanzaro - Barletta

Cisco Roma - Brindisi

Risultati Play Out

Noicattaro - Vibonese

Isola Liri - Vico Equense

PROSSIMO TURNO

Cisco RomaCatanzaro

1-0

0-0

1-0

2-0

IlCatanzarosi ripresentaalCeravolocon lastessaformazionechehabattuto ilBarlettaper 1 a 0 nella gara d’andata, ad eccezionedello squalificato Ivano Ciano. I giallorossiche scendono inizialmente in campo sonodunqueVonofra ipali;DeFranco,Gimmellie Di Maio nella difesa a tre; Di Cuonzo ,Bruno,CorapieBenincasadalladestraallasinistra del centrocampo; Montella , Lon-gonieMosciaro inattacco.Il Barletta deve invece fare a meno di Si-moncelli oltre agli infortunati di lungo corsoSportillo ,FanascaeCarozza.Aquesteas-senza bisogna aggiungere anche gli ac-ciacchi che in settimana hanno impedito diallenarsi al meglio Legittimo e Infantino .Sciannimanico è costretto anche a cam-biare modulo, passando dal 4-4-2 ad un3-5-1-1 composto da Di Masi in porta;Romeo, Menicozzo e Gambuzza in difesa;Muwana a far da diga al centro del campo,affiancato da D’Allocco e Menicozzo conCutrupieManganaroa faredacursori sullefasce; Cavaliere trequartista dietro l’unicapuntaShiba .Lapartitasigiocadavantiaunpubblicopiùnumeroso del solito: saranno 5000 le pre-senze al Ceravolo, compresi i circaduecento tifosi arrivati da Barletta. Dopo ilfischio d’inizio dato dall’arbitro Zanichelli diGenovaCatanzaroeBarlettacomincianoastudiarsi. I giallorossi non hanno nessunafretta di alzare il ritmo, né tanto meno glielopermette il folto centrocampo degli ospiti,che provano a pungere sfruttando il con-tropiede. Comunque dopo i primi 5 minutigiocati al trotto,gli uominidi casaaccelera-no.Le prime due palle gol sono del Catanzaro:al 7’ Corapi ha una bella idea cercando diservire con una palla scodellata in areaMosciaro, ma il marcatore principe delcampionato giallorosso viene anticipato almomentodelcontrollodaGambuzza.Cin-queminutipiù tardi èMontellaa riscaldare iguantoni di Di Masi con un tiro da distanzaravvicinata bloccato dal portiere ospite sulprimo palo. Quindi, al 16’, l’azione più belladel Catanzaro passa dai piedi del nostrotrio delle meraviglie: l’azione parte sulla tre-quarti da Longoni che serve Mosciaro inareadi rigore; l’attaccantecosentinopassadi nuovo al centro dell’area per Longoniche di tacco imbecca Montella appostatosul lato opposto dell’area barlettana, ma iltiro del 10 giallorosso termina alto sullatraversa.60secondipiù in làèancora ilCa-tanzaro a rendersi pericoloso: Longoniviene anticipato in area di rigore, il pallonetermina sui piedi di Corapi , appostato

poco fuori area, che non ci pensa su duevolte e spara in porta una grande conclu-sione deviata sopra la traversa da Di Masi.Sul corner seguente nasce un pericolosocontropiede del Barletta, che vede primaShiba anticipato in uscita fuori area daVono , poi Muwana cercare di centrare ipali giallorossi con un tap-in da 40 metricon il portieredelCatanzaro fuoridaipali. Èla prima azione degna di nota del Barletta,che conscio di dover creare qualcosa inpiù,c iprovaancoraal20’conuntiro,sem-pre di Shiba , bloccato da Vono , poi conuna conclusione del fino a lì evanescenteCavaliereche terminaaltonondimolto.Tre minuti dopo, comunque, il Catanzarodecide di chiudere definitivamente i conticon il gol di Longoni, il sedicesimo dellastagione, che devia, posizionato più omenoall’altezzadeldischettodell’areadiri-gore barlettana, di destro in rete un pas-saggio rasoterradiMontella.Il gol spegna ogni velleità del Barletta eappaga ilCatanzaro,cheadessononspin-ge come nella parte centrale del primotempo. Ne consegue che il tempo rima-nente della prima frazione si gioca pre-valentemente a centrocampo, con i duellifra Muwana , uomo ovunque della lineamediana biancorossa, e i nostri centro-campisti che a turno gli capitano davanti eche di certo non si tirano indietro (grandi

prestazioniperBruno,CorapieBenincasa,quest’ultimo soprattutto in copertura; unpo’ inombraDiCuonzo,ogginonproposi-tivosulla fasciadestracomealsuosolito).L’ultima azione degna di nota del primo

tempo arriva al terzo e ultimo minuto direcupero concesso da Zanichelli : Meni-cozzo tira in diagonale dalla destra, fuoridall’area di rigore del Catanzaro; la sferatermina a lato del palo alla destra di Vono ,facendo venire qualche brivido al pubblicocatanzaresenellacalda,manuvolosa,gior-natadelNicolaCeravolo.Termina inquestomodo il primo tempo, con il Catanzaro vir-tualmente in finale e desideroso di saperesolamente chi sarà la prossima avversaria.IlBarletta,perqualificarsi,avrebbebisognodiunmiracoloso3a1.Nella ripresa le due squadre scendono incampo con gli stessi effettivi della primafrazione di gioco. La partita, ancora più chenei primi 45 minuti, stenta a decollare, eacentrocampo continua il batti e ribatti. IlCatanzaro non concede nulla e si segnala-no anche le belle prove dei soliti Di Maio eGimmelliediDeFranco,chenonfaassolu-tamente rimpiangere l’assenza di Ciano. Inrealtà,adessereassente,èanche l’attaccodelBarletta,conShibacheèunabruttaco-piadiquellovistoall’andataeCavalierechepraticamentenonèpervenuto.Pervedere ilprimotiro inportanelsecondotempo bisogna attendere 10 minuti buoni,quandoal56’Montella ,dalladestra,provaabattere Di Masi conun diagonale che ter-mina a lato. Al 60’ Bruno viene ammonitoperunbattibeccoconManganaro :èuna

Vittoria meritata del Catanzaro contro un Barletta che nel primo tempo punta solo sul contropiede

Stadio GialloRosso

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Maggio 2010

Auteri, Longoni e Bruno nelle interviste del dopo gara

Stadio GialloRosso [email protected] 3Stadio GialloRosso

Il tiro di Mosciaro che si stampa sulla traversa all'87'

Nella ripresa si pensa già alla finale

Andrea Celia Magno

ammonizione che potrebbe pesare in fina-le, visto il modo ingenuo in cui è arrivata. Ilregistagiallorosso,conunpo’diattenzioneinpiùavrebbepotutoevitarla.Al 60’ Sciannimanico prova dare maggiorevivacità in vanti inserendo Rescio al postodi Manganaro e Infantino al posto di unospentoCavaliere.Il Catanzaro continua a controllare i ritmi ele occasioni di gioco. Al 66’ un corner dalladestradiCorapicarambolasulla fasciaop-posta per Longoni , che rimette al centrodove Montella può effettuare un tiro paratodaDiMasisulprimopalo.Sul contropiede che ne consegue Benin-casa e Vono rischiano di combinare quelloche Carlo Emilio Gadda avrebbe definitoun"pasticciaccio": il lateralegiallorossoneltentativodianticipareunattaccantebarlet-tanocolpisce il pallonedi testaperservire ilproprioportiere;Vonoènel frattempousci-to per bloccare la sfera. La palla terminasoltanto,eper fortuna, incalciod’angolo.Il Barletta adesso ci prova maggiormente,mentre Auteri sostituisce Di Cuonzo perBerger. Il terzino valdostano va a posi-zionarsi sulla sinistra del centrocampo,mentre il jollyBenincasa si sposta a destra.Al 70’ su una punizione dalla trequarti sirendepericolosoRomeodi testa,ma ilpal-loneè troppoalto.Un minuto più tardi è ancora il Barletta apungere con un bel contropiede portatoavanti dall’ottimo Cutrupi che allarga sullafascia destra per Menicozzo, il quale cros-saal centrounpallone invitanteper la testadi InfantinocheèsfortunatoanoncentrarelaportadifesadaVono: ilpalloneterminaalato di poco alla destra del portiere giallo-rosso.Al75’Sciannimanicotenta l’ultimacarta in-serendo Bendjemia , centrocampista of-fensivo, al posto del difensore Romeo. IlBarletta passa ad una sorta di 4-3-1-2, mail Catanzaro, che sostituisce anche Longo-niconDonatieMontellaconLodi,nonrisc-hia praticamente più nulla, cercando il rad-doppiocheavrebbemeritato.Ciprovaduevolte Mosciaro. Nella prima occasione, inarea di rigore, servito dall’assist di Corapi :la traversa, ed è la seconda volta nell’arcodei180minuti,glidicedino.Nellasecondal’attaccantecosentinovieneservitodaCo-rapi al termine da una pregevole azionecondotta dal centrocampista catanzarese(che dopo l’uscita di Montella era statoavanzato in attacco) e da Donati, l’altro at-taccante del tridente negli ultimi minuti del-la partita. L’ultima azione degna dì nota è,infine,delBarletta: Infantino,al90’,senevaperviecentrali insolitarioeprova il tirodalladistanza, ma il pallone termina, ancora unavolta, troppoalto.Nei quattro minuti di recupero non succe-de più nulla, a parte uno sterile predominioterritorialedegliospitichenonportaanulla.Degno di nota è invece un Ceravolo final-menteritornatoadessereunabolgia,quasicome un tempo. Non siamo ancora allepresenze che hanno contraddistinto iplay-off dell’era US, ma il chiasso e il tifodegli ultimi minuti della gara, in particolare,con un pubblico galvanizzato dal passag-gio del turno e dalla prospettiva di affronta-re la Cisco a Roma (dove giocheremo da-vanti ai numerosi catanzaresi trapiantatinellaCapitale),sembravaquellochesoste-neva, finoa4anni fa, l’US.

È un Gaetano Auteri giustamente soddi-sfatto per il passaggio del turno conseguitoconunadoppiavittoriaper1a0,quellochesipresenta insalastampaper le intervistadirito del dopo gara: «Soddisfatto per questaqualificazione arrivata contro un buon av-versario. Il Barletta ha fatto meglio oggi ri-spetto all’andata, ma complessivamentenei180minutiabbiamostrameritatoquestopassaggio del turno. L’obiettivo minimo èstato centrato, adesso cominceremo apensareal resto».Auteri è soddisfatto anche per come il Ca-tanzarohafattosu lagaradelCeravolo:«Lapartita non era facile, perché loro hannogiocato con una punta e mezzo, con uncentrocampo denso ma con giocatori do-tati di ottime qualità come Muwana e D’Al-locco, ma noi siamo stati bravi nell’aggre-dirli sempre, anche se a volte siamo statimeno bravi nello sciupare le occasioni gol.Nel secondo tempo ci siamo forse un po’troppo ricordati che stavamo vincendo 1 a0 e che all’andata avevamo vinto 1 a 0. Do-vevamo gestire un po’ meglio il possessopalla». Si focalizza anche sullo stato di for-ma davvero eccezionale dei propri uomini,il mister di Floridia: «Stiamo bene e lo sape-vo, però dobbiamo essere in grado di sciu-pare un po’ meno. A volte sprechiamo unmaredienergieperalcunecose,maqueste

duepartitesonoservitemoltoperaverede-terminate risposte dal punto di vista anchepsicologico». Infine,unpensieroèdedicatoanche ai prossimi avversari della CiscoRoma, che in campionato al Flaminio han-no sconfitto il Catanzaro per 2 a 0:«Avevamo giocato una buona partita, ini-zialmente loro restarono in 10 e passaronoinvantaggio inmodoepisodico.Poiseppe-rogestire lapartitagrazieancheaduncam-poresomoltopesantedallapioggiaeai3-4prodigiosi interventidiAmbrosi.Noi laparti-ta andiamo a giocarcela. Sappiamo diavere una piccola condizione di vantaggio,giocando il ritorno in casa, ma dobbiamoessere sgombri mentalmente e partire dalnostroottimostatodi forma».Al termine dell’intervista al mister gialloros-so, tocca a Longoni e Bruno presentarsidavanti ai microfoni. Il centrocampistacampano analizza la sua prestazione equella della squadra: «Era importante farmitrovare pronto in questo scorcio del cam-pionato, perché sono arrivato in unmomento cruciale della mia carriera, deter-minante per il futuro. Ho fatto un’ottimagara come tutta la squadra. Adesso ci toc-cano la Cisco Roma, che è meno forte, se-condome, rispettoalBrindisi, eMaxCapu-to, un pericolo averlo contro. Dovremo es-sere bravi ad aggredirli». Dopo Bruno è il ACM

turno di Longoni, marcatore di giornata,che sottolinea come il gol sia dedicato alnonno, scomparso venerdì scorso. Rimar-ca, l’attaccante,che:«sono imieichecom-pagni che mi mettono in condizione di se-gnare. 16 gol non me li aspettavo anche sepensavodipoter farebene».Le ultime due gare potrebbero essere le ul-time per Longoni con la maglia del Catan-zaro:«l’Arezzoèproprietariodelmiocartel-lino, quindi alla fine della stagione cisiederemoauntavoloevedremo».

Una traversa di Mosciaro e un paio di ripartenze ospiti le azioni salienti

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Catanzaro - Barletta 1-0Stadio comunale

Nicola Ceravolo, Catanzaro30/05/2010 ore 16:00

Catanzaro (3-4-3):1 Vono, 2 Di Cuonzo (68’ Ber-ger), 3 Di Maio, 4 Bruno, 5 Ciano,6 Gimmelli (C), 7 Longoni (75’Donati), 8 Corapi, 9 Mosciaro, 10Montella (79’ Lodi), 11 Beninca-sa. In panchina: 12 Mancinelli, 13Berger, 14 Donati, 15 Di Meglio,16 Capicotto, 17 Lodi, 18 Orosz.Allenatore: Gaetano Auteri.

Barletta (3-5-1-1):1 Di Masi, 2 Cutrupi, 3 Romeo(75’ Bendjemia), 4 Menicozzo, 5Gambuzza, 6 Marchetti, 7 Man-ganaro (60’ Rescio), 8 Muwana(C), 9 Shiba, 10 Cavaliere (60’Infantino), 11 D’Allocco. In pan-china: 12 Vurchio, 13 Legittimo,14 Rescio, 15 Stefanini, 16 Ben-djemia, 17 Lanotte, 18 Infantino.Allenatore: Arcangelo Scianni-manico.

Arbitro: Enrico Zanichelli diGenova; assistenti: Salvatore Ar-giento di Frattamaggiore e ItaloPaglione di Campobasso; quartouomo: Maurizio Mariani di Aprilia.

Marcatori: 28’ Longoni.

Ammonizioni: Bruno (Cz);Romeo, Menicozzo, Gambuzza eManganaro (Bar).

Calci d’angolo: 4 a 3 per il Ca-tanzaro

Recupero: 3’ nel I tempo; 4’ nelII tempo.

Note: 5000 spettatori circa, dicui 250 provenienti da Barletta;terreno di gioco in buone condi-zioni.

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Maggio 2010

Bruno

Un lancio di Di Maio

Il sinistro di Corapi deviato sopra la traversa da Di Masi

Catanzaro e Barletta rinsaldano il gemellaggio

Montella se ne va sulla sinistra

16° gol stagionale per Longoni

4 Stadio GialloRosso [email protected] Stadio GialloRosso

FOTO

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Donati anticipa di testa Muwana

Donati

Tutti giù per terra...

Benincasa

La Capraro è di nuovo un muro

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CRONACA

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Noicattaro-Vibonese:1-0

Dopo il 3 a 0 dell’andata la Vibonesepoteva andare a giocarsi il ritorno con unadiscreta dose di tranquillità. Il vantaggio delNoicattaro, firmato Zotti su calcio di rigore,dopo soltanto due minuti di gioco, rischia-va di complicare non poco i piani degliuomini di Galfano. Invece, al gol iniziale,non segue un martellamento costante daparte di pugliesi, che riescono a rendersi

pericolosiasprazzi,perpoi innervosirsiconil passare dei minuti e terminare la gara in 9uomini.Alla Vibonese il merito di aver raggiunto laterzasalvezzaconsecutivaediaversaputoreagire ad un finale di campionato giocatoal ribassoecon ilmoralesotto i tacchi.

IsolaLiri -VicoEquense:2-0

Riesce all’Isola Liri di mister Grossi l’impre-sa di centrare la salvezza ribaltando il 2 a 0dell’andata e godendo del vantaggio forni-toglidallaposizionemigliore inclassifica.Di Paolacci al 18’ e Bussi al 47’ le reti checonsentono la permanenza fra i profes-sionisti allasquadra laziale.Nonriesceallasimpaticamatricolacampa-na di bissare il primo anno fra i professioni-sti conquistato l’anno scorso dopo 50 annidistoriapassatanellecategoriedilettantisti-che.

LegaProSecondadivisionegironeC:VERDETTI:

Retrocedono:

VicoEquenseNoicattaroIgeaVirtus

Sisalvano:

ViboneseIsolaLiri

Un anno passato a inseguire e a lamentarsiper inostriguaisocietaridarà finalmente l’oc-casione alla Cisco Roma per poter saldare iconti con ilCatanzaro.Incampionatofinìconunavittoriaperparte:1a 0 per il Catanzaro all’andata e 2 a 0 per iromani al ritorno. Con quei risultati passereb-be la Cisco, ma siamo proprio sicuri che iromani avranno ancora la fortuna dalla loro,cosìcome loèstatanellagaradi ritorno?Ironia della sorta il Catanzaro trova sulla suastrada di nuovo Max Caputo, il conte di Ca-tanzaro per un anno e mezzo. L’unico gioca-tore capace di infiammare il pubblico condelle straordinarie giocate da fermo. Nella fi-nalepasseràsoltantounoechissàseCaputoavrà fatto la scelta giusta a passare nelle filedella facoltosa concorrenza. Sarà la partitafra il miglior attacco e la miglior difesa; fraLongoni, Mosciaro e Montella e il duo Dou-dou - Di Fiordo; fra il capocannoniere CiofanieDiMaio; fraBrunoeRomondino; fraChiap-para e Corapi; fra Incocciati ed Auteri. Storienel racconto principale che dovranno atten-dere 180 minuti (o forse 210, se si dovessearrivareai supplementari),peravereuna fine.Da una parte il 3-4-3 di Auteri, dall’altra il4-3-3 di Incocciati, a meno che il misterromano non decida di rinunciare ad uno fraCaputo e Franchini per coprirsi un po’ di più:difficile,perchéchidevevincere,eapprofitta-re del fattore campo, sarà proprio la CiscoRoma. Al Catanzaro basterebbe (anche senon fapartedeldnagiallorosso)unpareggio.Intanto, in semifinale, le due avversarie per lafinale più bella che il presidente della Legapro potesse auspicare, si sono fatte un dop-pioregalo: ilCatanzarohaeliminato ilBarlettache aveva dato davvero fastidio ai romani in

campionato, che non erano mai riusciti abatterli. La Cisco ha buttato fuori l’unicasquadra capace di concedere un puntosoloalCatanzaro incampionato.

CISCOROMA-BRINDISI0-0

Primo tempo ben giocato dalla CiscoRoma che costruisce più occasioni da gole va vicino al vantaggio in un paio di occa-sioni, prima con Doudou su calcio d’ango-lo, poi con Babù, che si vede negare la gio-iadelgoldaunagrandeparatadiPinzan.Nella ripresa ancora un paio di azioni peri-colosecreatedaipadronidicasa,nonven-gonoconcretizzatedaCiofani.La beffa però, in queste occasioni, è sem-predietro l’angoloe ilBrindisineèmaestro:ne sa qualcosa il Catanzaro che si è vistopareggiare lagaraa treminutidalla finenel-lapenultimagiornatadicampionato.Al90’,infatti, il Brindisi va vicino al vantaggio conuna conclusione da distanza ravvicinatadel solito Mortelliti: Ambrosi compie un mi-racolo e permette alla Cisco di andare in fi-nale per affrontare il Catanzaro nell’epilogopiùscontatodellastagione.

Tabellino:

CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi; Balzano,Doudou, Di Fiordo, Angeletti; Barrionuevo,Romondini, Chiappara; De Oliveira (31’ stMazzarani),Ciofani6,Franchini (40’ stLan-teri). A disposizione: Previti, Padella,Larosa, Caputo, Di Vicino. Allenatore: Giu-seppe Incocciati.

BRINDISI (4-3-3): Pinzan; Maulella (13’ stMortelliti), Idda,Trinchera,Pasqualini;Batti-sti, Piccinni, Fiore; Moscelli (23’ st Galetti),Da Silva, Carcione (32’ st Alessandrì). A di-sp: Ferrante, Montella, Pizzolla, Albadoro.Allenatore:MassimoSilva.

ARBITRO:CarbonediNapoli.

NOTE: Spettatori 2000 circa, incasso noncomunicato. ACM

AMMONIZIONI: De Oliveira, Trinchera,Pasqualini,Battisti,Barrionuevo.

CALCI ’ANGOLO:7-5.

RECUPERO:pt2’ ; st5’.

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