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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ACCORDO DI PROGRAMMA ..... . / .. ' ••S:t t. ' 't ).'::. =! r; f COMUNE DI CAGLIARI Investimento Territoriale Integrato Cagliari- "ls Mirrionis" L'anno duemilasedici, il giorno 30 del mese di maggio, tra la Regione Autonoma della Sardegna, rappresentata dal Vice Presidente della Regione Raffaele Paci e il Comune di Cagliari, rappresentato dal Sindaco Massimo Zedda; Premesso e considerato che l'Unione Europea (UE) ha destinato alle azioni Integrate per lo sviluppo urbano sostenibile importanti risorse finanziarie nel ciclo di programmazione 2014/2020; nell'Accordo di Partenariato (AdP) 2014/2020 tra l'Italia e l'Unione Europea "Le città occupano un posto centrale nell'agenda europea di sviluppo sostenibile e coesione sociale .... H e che la strategia europea "Europa 2020" attribuisce alle città ulteriori ed ambiziosi compi ti rispetto alle passate programmazioni, quali il contrasto agli effetti sociali dell'attuale crisi economica, il tema del cambiamento climatico, i processi di riforma istituzionale; la Regione Sardegna definisce e attua la propria strategia di sviluppo delle città con un approccio "place- based" fortemente integrato; la Regione Sardegna considera prioritario agire per il rafforzamento della natura "cittadina" e/o "metropolitana" dei soggetti interessati, presi singolarmente o in forma aggregata, in prosecuzione e conseguenza delle attività di Pianificazione Strategica .:... comunale e intercomunale - condotte nell'ultimo decennio; il Programma Operativo Regionale FESR e il Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 (POR) della Regione Sardegna condividono e recepiscono i contenuti dell'Agenda Urbana e declinano azioni coerenti e conseguenti agli obiettivi specificati neii'AdP; negli Atti di Indirizzo della Programmazione Unitaria regionale 2014-2020, I'ITI (Investimento Territoriale Integrato) è individuato come lo strumento più idoneo per dare attuazione all'Agenda Urbana" (art. 7 comma 2 del Regolamento UE n. 1301/2013) e, sulla base dei parametri individuati a livello regionale e nazionale, sono state selezionate le città di Cagliari, Sassari e Olbia quali candidabili alla sua attuazione; con Deliberazione della Giunta regionale n. 57/11 del 25.11.2015 "POR Sardegna FESR e POR Sardegna FSE 2014/2020. lndividuazione degli Organismi intermedi", il Comune di Cagliari è stato 2

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA

SARDEGNA

ACCORDO DI PROGRAMMA

..... . / ~ · ~~~~ .. ' ••S:t t. ' t~ •. 't ).'::. =! r; f

COMUNE DI CAGLIARI

Investimento Territoriale Integrato Cagliari- "ls Mirrionis"

L'anno duemilasedici , il giorno 30 del mese di maggio, tra la Regione Autonoma della Sardegna,

rappresentata dal Vice Presidente della Regione Raffaele Paci

e

il Comune di Cagliari, rappresentato dal Sindaco Massimo Zedda;

Premesso e considerato che

l'Unione Europea (UE) ha destinato alle azioni Integrate per lo sviluppo urbano sostenibile importanti

risorse finanziarie nel ciclo di programmazione 2014/2020;

nell'Accordo di Partenariato (AdP) 2014/2020 tra l'Italia e l'Unione Europea "Le città occupano un posto

centrale nell'agenda europea di sviluppo sostenibile e coesione sociale .. .. H e che la strategia europea

"Europa 2020" attribuisce alle città ulteriori ed ambiziosi compiti rispetto alle passate programmazioni,

quali il contrasto agli effetti sociali dell'attuale crisi economica, il tema del cambiamento climatico, i

processi di riforma istituzionale;

la Regione Sardegna definisce e attua la propria strategia di sviluppo delle città con un approccio "place­

based" fortemente integrato;

la Regione Sardegna considera prioritario agire per il rafforzamento della natura "cittadina" e/o

"metropolitana" dei soggetti interessati, presi singolarmente o in forma aggregata, in prosecuzione e

conseguenza delle attività di Pianificazione Strategica .:... comunale e intercomunale - condotte nell'ultimo

decennio;

il Programma Operativo Regionale FESR e il Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 (POR)

della Regione Sardegna condividono e recepiscono i contenuti dell'Agenda Urbana e declinano azioni

coerenti e conseguenti agli obiettivi specificati neii'AdP;

negli Atti di Indirizzo della Programmazione Unitaria regionale 2014-2020, I'ITI (Investimento Territoriale

Integrato) è individuato come lo strumento più idoneo per dare attuazione all'Agenda Urbana" (art. 7

comma 2 del Regolamento UE n. 1301/2013) e, sulla base dei parametri individuati a livello regionale e

nazionale, sono state selezionate le città di Cagliari, Sassari e Olbia quali candidabili alla sua attuazione;

con Deliberazione della Giunta regionale n. 57/11 del 25.11.2015 "POR Sardegna FESR e POR

Sardegna FSE 2014/2020. lndividuazione degli Organismi intermedi", il Comune di Cagliari è stato

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individuato quale Autorità urbana, in qualità di organismo intermedio ai sensi dell'articolo 123 par. 7 Reg.

{UE) 1303/2013;

il Comune di Cagliari intende cogliere le opportunità offerte dalla programmazione dei fondi europei

2014/2020, e in particolare dai POR FESR e FSE e dal Programma OperativoNazionale Città

Metropolitane {PON METRO), attraverso la realizzazione di un insieme coordinato di azioni capace di

interpretare tutte le dimensioni della sostenibilitàin ambito urbano {sociale, ambientale ed economica);

il Comune di Cagliari, in co-progettazione con il Centro Regionale di Programmazione della Regione

Autonoma della Sardegna. ha individuato nei quartieri "ls Mirrionis" e "San Michele" l'area urbana di

intervento e, a seguito di un'approfondita analisi di contesto, ha definito le azioni integrate finalizzate alla

riqualificazione dei quartieri oggetto di intervento;

in data 08.06.2015 è stato siglato il Protocollo d'intesa tra la Regione Autonoma della Sardegna e il

Comune di Cagliari per lo sviluppo di politiche integrate di rigenerazlone urbana e inclusione sociale, con

il quale sono stati stabiliti i reciproci impegni finalizzati all'attuazione di un Investimento Territoriale

Integrato nell'area urbana di Cagliari {"ITI ls Mirrionis"), alla collaborazione per avere la massima

complementarità tra le azioni integrate previste nel PON "Città Metropolitane" ed i POR, a favorire gli

Investimenti per la Crescita e l'Occupazione {ICO) e, più in generale, per attivare tutte le sinergie per

l'utilizzo dei finanziamenti europei con la massima efficacia nell'area urbana di Cagliari;

la L.R. n. 14/1996 e successive modifiche, L.R. 37/1996 e L.R. 32/1997, disciplina le modalità di

definizione degli Accordi di Programma, prevedendo anche la possibilità di successivi atti aggiuntivi e

rimodulazioni, in relazione alla partecipazione di altri soggetti pubblici coinvolti nelle Azioni deii'ITI e ad

ulteriori opere ed interventi integrativi del programma di interventi originario, da approvarsi con

deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell'Assessore della Programmazione.

Coerentemente con

il POR FESR 2014-2020:

• Asse prioritario 1: "Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e innovazione" - Priorità di

Investimento 1.b). "Promuovere gli investimenti delle imprese in R&l sviluppando collegamenti e

sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore, in particolare

promuovendo gli investimenti nello sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie,

l'Innovazione sociale, l'ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, lo stimolo della

domanda, le reti, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente,

nonché sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione

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precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione, soprattutto in

tecnologie chiave abilitanti, e la diffusione di tecnologie con finalità generali." - Obiettivo

Specifico 1.3 Promozione di nuovi mercati per l'innovazione - Azione 1.3.2 Sostegno alla

generazione di soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso

l'utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Livlng Labs.

• Asse Prioritario 111 "Competitività del sistema produttivo" - Priorità di investimento 3.b "Sviluppare

e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI , in particolare per l'internazionalizzazione" -

Obiettivo Specifico 3.3 "Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi

produttivi territoriali" - Azione 3.3.1 "Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di

adattamento al mercato, all'attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali

delimitati territorialmente. Le operazioni finanziabili consistono in misure di aiuto per imprese,

nella qualificazione dell'offerta di servizi anche infrastrutturali di supporto alla competitività delle

imprese esistenti e all'attrazione di nuove attività, nel rafforzamento di presidii formativi e di

istruzione tecnica, nell'adeguamento delle competenze dei lavoratori ai fabbisogni emergenti

anche da nuove opportunità di mercato, interventi nella creazione di nuova occupazione anche

di tipo autonomo" e Priorità di Investimento 3.c "Sostenere la creazione e l'ampliamento di

capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi" - Obiettivo Specifico 3.7 "Diffusione e

rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale", Azione 3.7.1 "Sostegno all'awio e

rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni

pubblici non prodotti dal mercato".

• Asse Prioritario IV "Energia sostenibile e qualità della vita" - Priorità d'investimento 4.c

"Sostenere l'efficienza energetica la gestione intelligente dell'energia e l'uso dell'energia

rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell'edilizia

abitativa." - Obiettivo Specifico 4.1 "Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle

strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti

rinnovabili"- Azione 4.1.1 "Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia

primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o

complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione,

monitoraggio e ottimlzzazione dei consumi energetici (smartbuildings) e delle emissioni

inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici.".

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• Asse Prioritario VII "Promozione dell'inclusione sociale, lotta alla povertà e ad ogni forma di

discriminazione" - Priorità di Investimento 9.a "Investire in infrastrutture sanitarie e sociali che

contribuiscano allo sviluppo nazionale, regionale e locale, alla riduzione delle disparità nelle

condizioni sanitarie, promuovendo l'inclusione sociale attraverso un migliore accesso ai servizi

sociali, culturali e ricreativi ed il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi territoriali di comunità"

- Obiettivo Specifico 9.3 "Aumento/consolidamento/qualificazione dei servizi e delle

infrastrutture di cura socio - educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con

limitazioni dell 'autonomia e potenziamentodella rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi

sanitari e socio-sanitari territoriali Azione 9.3.8 "Finanziamento investimenti per la

riorganizzazione e il potenziamento dei servizi territoriali sociosanitari, di assistenza primaria e

sanitari non ospedalieri, compresa la Implementazione di nuove tecnologie per la telemedicina,

la riorganizzazione della rete del welfare d'accesso e lo sviluppo di reti tra servizi e risorse del

territorio per favorire la non istituzionalizzazione della cura." e Priorità di Investimento 9.b

"Sostenere la rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità sfavorite nelle aree

urbane e rurali" - Obiettivo Specifico 9.4 "Riduzione del numero di famiglie con particolari

fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagioabitativo", Azione 9.4.1 "Interventi di

potenzlamento del patrimonio pubblico e privato esistente e di recupcro di alloggi di proprletè del

Comuni e ex IACP per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per

categorie fragili per ragioni economiche e sociali. Interventi infrastrutturali finalizzati alla

sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi (quali, a titolo esemplificativo, cohousing,

borgo assistito, altre tipologie di abitare assistito]" e Azione 9.6.6 "Interventi di recupero

funzionale e riuso di vecchi immobili in collegamento con attività di animazione sociale e

partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati

alle mafie".

• Asse Prioritario VI li AT per l'efficiente ed efficace attuazione del PO" - Obiettivo Operativo

"Incremento dei livelli di efficacia ed efficienza del POR FESR" - Azione 8.1.4 "Assistenza alle

attività di coordinamento del Partenariato".

il POR FSE 2014-2020:

• Asse Prioritario l "Occupazione"Priorità di Investimento 8 iii "L'attività autonoma, lo spirito

imprenditoriale e la creazione di imprese, comprese le micro, piccole e medie imprese

innovative"- Obiettivo Specifico 8.10 "Aumentare il numero dei lavoratori autonomi o aumentare

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il numero di micro-piccole imprese" - azione 8.1 0.1 Percorsi di sostegno (servizi di

accompagnamento e/o incentivi) alla creazione d'impresa e al lavoro autonomo, ivi compreso il

trasferimento d'azienda (ricambio generazionale).

• Asse Prioritario Il "Inclusione sociale e lotta alla povertà" Priorità di lnvestimento9i "L'inclusione

attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare

l'occupabilità" - Obiettivo Specifico 9.1 "Riduzione della povertà , dell'esclusione sociale e

promozione dell'innovazione sociale" - Azione 9.1.4 "Sperimentazione di alcuni progetti di

innovazione sociale sottoposti a valutazione di impatto (possibilmente con metodologia contro

fattuale)";Priorità di Investimento 9iv "Il miglioramento dell'accesso a servizi accessibili,

sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'Interesse generalenel settore

delle politiche sociali." - Obiettivo Specifico 9.3 "Aumento/consolidamento/qualificazione dei

servizi e delle infrastrutture di curasocio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a

persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturalee dell'offerta di

servizi sanitari e soclosanitari territoriali", Azione 9.3.6 Implementazione di buoni servizio per

servizi a persone con limitazione nell'autonomia (per favorire l'accesso dei nuclei familiari alla

retedei servizi sociosanitari domiciliari e a ciclo diurno, e per favorire l' incremento di qualità dei

servizi sia in termini di prestazioni erogate che diestensione delle fasce orarie e di integrazione

della filiera e per la promozione dell'occupazione regolare).": Obiettivo Specifico 9.4 Riduzione

del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche incondiz.ioni di disagio

abitativo" - Azione 9.4.2 "Servizi di promozione e accompagnamento all'abitare assistito

nell'ambito della sperimentaz.ione di modelli innovativi sociali e abitativi,finalizzati a soddisfare i

bisogni di specifici soggetti-target caratterizzati da specifica fragi lità socio-economica [ad

esempio residenzialità dellepersone anziane con limitazioni dell'autonomia, l'inclusione per gli

immigrati, la prima residenzialità di soggetti in uscita dai servizi sociali, donnevittime di

violenza].";

• Asse Prioritario Ili "Istruzione e formazione" - Priorità d'investimento 1 O i "Ridurre e prevenire

l'abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all'istruzione prescolare,

primaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsidi istruzione (formale , non formale e

informaie) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione." - Obiettivo

Specifico 10.2 "Miglioramento delle competenze chiave degli allievi" - 10.2.2 Azioni di

integrazione e potenz.iamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere,

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matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi) con particolare riferimento al primo

ciclo e al secondo ciclo e anche tramite percorsi on-line.

Tutto ciò premesso e considerato si conviene e si stipula quanto segue:

ACCORDO DI PROGRAMMA

Investimento Territoriale Integrato Cagliari - "ls Mirrlonis"

Articolo 1

Premesse

Le premesse e gli allegati formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma.

Articolo 2

AutoritàUrbana

In attuazione della DGR 57/11 del 25.11 .2015 è designato il Comune di Cagliari quale Autorità Urbana in

qualità di organismo intermedio per la gestione e l'attuazione dell'Investimento Territoria le Integrato Cagliari

- "ls Mirrionis".

Articolo 3

Oggetto e Finalità dell'Accordo

L'Accordo di Programma costituisce lo strumento quadro di regolamentazione dell 'Investimento Territoriale

Integrato (ITI) di Cagliari e ne definisce il sistema di governance, i contenuti, le risorse finanziarie, nonché gli

impegni che i soggetti sottoscrittori dovranno assumere.

Il principale responsabile per l'attuazione deii'ITI è il Comune di Cagliari,costltuito e organizzato in Autorità

Urbana (AU) con compiti ad essa delegati dalle Autorità di Gestione e che verranno definiti da una

Convenzione bilaterale, che verrà stipulata tra le AdG dei POR FESR e FSE e l'Autorità Urbana. Il presente

Accordo e i suoi allegati sanciscono l'istituzione di suddetta Autorità e ne fomiscegli indirizzi sui poteri e i

compiti7

'f,lft!!.fXif}. C) POR 7

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\ ..... -COMUNE DI CAGLIARI

L'istituzione di un'Autorità Urbana assume l'obiettivo generale di valorizzare l'esperienza deii'ITI per attìvare

processi di programmazione integrati e conseguire risultati di accrescimento della capacità amministrativa

dell'Amministrazione comunale nella gestione di fondi comunitari.

Articolo 4

Interventi deii'ITI Cagliari - ls Mirrionis

L'ITI si compone di 6 azioni individuate in base ad un'analisi di contesto e all 'identificazione di una strategia

di intervento riguardante un'area urbana ben precisa: il quartiere di ls Mirrionis.Ogni azione si caratterizza

per una !ematica e si declina in sub-azioni, ossia interventi che contribuiscono a raggiungere l'obiettivo

dell'azione. Le sub-azionisono descritte neii'ITI Cagliari- "ls Mirrionis" allegato al presente Accordo (Allegato

A), quale parte integrante dello stesso.

L'Autorità Urbana si impegna a realizzare l'Insieme degli interventi indicati neii'ITI Cagliari - "ls Mirrionls"

allegato al presente atto nei tempi e nei modi stabiliti nella Convenzione.

Articolo 5

Quadro finanziario deii 'ITI di Cagliari

L'ammontare delle risorse destinate agli interventi previsti nell'ambito deii'ITI di Cagliari, a valere sul POR

FESR Sardegna 2014-2020 e sul POR FSE Sardegna 2014-2020 ammonta complessivamente a

14.770.000,00 euro.

Il quadro finanziario allegato al presente Accordo (Allegato B) dettaglia l'ammontare delle risorse finanziarie

allocate per ogni sub-azione e la fonte finanziaria di riferimento.

l contenuti finanziari del presente Accordo potranno essere oggetto di modifica mediante rimodulazione e atti

aggiuntivi al presente Accordo di Programma.

Articolo 6

Struttura di indirizzo e govemsnce dell'Accordo

Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull'attuazione deii'ITI saranno individuati i seguenti organi

una struttura di indirizzo e governance composta dai sottoscrittori del presente Accordo,

dall'Assessore regionale della Programmazione, dall'Assessore regionale del Lavoro, dall'Assessore

comunale delegato alle Politiche comunitarie, o loro delegati, confunzione di indirizzo e controllo. La

struttura garantisce la coerenza e l'adesione delle attività alle finalità previste daii'ITI e sovralntende

all'attuazione dell'iniziativa;

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RE~IONE AUTONOMA DELLA

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COMUNE DI CAGLIARI

una struttura tecnica, individuata nell'Unità di progetto per il coordinamento della Programmazione

Unitaria di cui alla DGR 9/16 del10.03.2015, istituita presso il CRP, integrata da rappresentanti delle

AdG e dell'Autorità urbana, che opera come struttura operativa che assicura il coordinamento per la

realizzazione deii'ITI, propone iniziative finalizzate al miglior conseguimento degli obiettivi indicati,

monitora e valuta lo stato di avanzamento dei lavori e ne dà conto alla struttura di indirizzo.

Ai sensi del presente atto è individuato quale responsabile dell'Accordo il Direttore del Centro Reg ionale di

Programmazione, in qualità di coordinatore dell'Unità di progetto per la Programmazione Unitaria.

Articolo 7

Impegni dei soggetti sottoscrittori dell'Accordo

La Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Cagliari, in considerazione della rilevanza degli

interessi pubblici coinvolti, si impegnano a promuovere reciproca collaborazione ispirata ai principi

costituzionali di leale cooperazione nell'esecuzione dell'Accordo di Programma per la migliore realizzazione,

da parte dei Soggetti attuatori degli interventi. degli obiettivi in esso indicati.

La Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Cagliari si impegnano a supportare con ogni idoneo

mezzo i Soggetti responsabili dell'attuazione degli interventi e il responsabile dell'Accordo, impegnandosi

altresl nello svolgimento delle attività di propria competenza a:

rispettare i termini concordati e indicati nella convenzione che disciplinerà l'attuazione deii'ITI

attivare e utilizzare a pieno tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la

realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;

rimuovere gli ostacoli che dovessero presentarsi in ogni fase procedurale per la realizzazione degli

interventi concordando le misure da adottare sulla base di quanto condiviso con la struttura di

indirizzo;

procedere periodicamente alla verifica dell'Accordo e, se necessario, proporre gli eventuali

aggiornamenti.

La Regione Autonoma della Sardegna, in particolare, si impegna a:

impegnare e trasferire all'Autorità urbana le risorse dei POR FESR e FSE appositamente destinate

allo scopo dal Piano finanziario dei rispettivi Programmi, secondo le modalità disciplinate dalla

Convenzione tra le parti;

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REGIONE AUTONOMA DELLA

SARDEGNA

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COMUNE DI CAGLIARI

vigilare sulla corretta attuazione deii'ITI e supportare I'AU nelle fasi di attuazione, monitoraggio,

controllo e valutazione dell'Intervento (secondo le modalità che verranno definite nella convenzione,

comprese tutte le attività previste con l'assistenza tecnica, anche in relazione al fabbisogno

formativo di ciascuna unità di personale e al rafforzamento delle competenze in funzione del ruolo,

individuati dal Comune di Cagliari)

Il Comune di Cagliari, in particolare si impegna a:

dotarsi di una struttura organizzativa adeguata e conforme alle prescrizioni regolamentari e ai

rispettivi SIGECO delle Autorità di Gestione dei POR FESR e FSE 2014/2020;

utilizzare i sistemi informativi regionali SMEC (FESR) e SIL (FSE) per le attività di monitoraggio

periodico;

consentire l'espletamento, da parte delle rispettive Autorità di Gestione dei POR FESR e FSEe

dell'Autorità di Audit, di tutti i controlli , gli accertamenti tecnici e amministrativi ritenuti necessari od

opportuni in corso di realizzazione delle opere;

rispettare la normativa vigente in materia di appalti pubblici e le disposizioni contenute nella

normativa di settore;

rispettare la normativa vigente in materia di Valutazione di incidenza e di Valutazione di impatto

Ambientale;

garantire in tutte le fasi di attuazione il rispetto degli obiettivi orizzontali dello sviluppo sostenibile e di

pari opportunità tra donne e uomini e di non discriminazione, in base agli artt. 7 e 8 del Reg. (Ce)

1303/2013;

rispettare gli obblighi in merito alle azioni di informazione e comunicazione previsti dal Reg. (Ce)

1303/2013, art 115.

impegnarsi all'adozione ed all'utilizzo dei Patti di integrità da applicare nelle procedure per

l'esecuzione di lavori e l'acquisizione di forniture e servizi, in ossequio a quanto previsto dalla

deliberazione della Giunta Regionale n. 30/16 del16.06.2015.

1 soggetti sottoscrittori si impegnano a realizzare gli interventi, anche favorendo il coinvolgimento dei soggetti

pubblici o privati la cui azione sia rilevante per il perseguimento degli obiettivi individuati.

Tutte le parti si obbligano ad attivarsi per il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo.

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REGIONE AUTONOMA DELLA

SARDEGNA

Articolo 8

Soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento

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COMUNE DI CAGLIARI

L'Autorità Urbana individua il soggetto responsabile per ogni azione prevista dal presente Accordo e

responsabili della realizzazione delle sub azioni e del singoli interventi se differenti.

l responsabili degli interventi di cui al comma 1, che si identificano con il Responsabile Unico del

Procedimento (RUP), hanno il compito di:

pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la

previsione dei tempi, delle fasi e delle modalità di attuazione;

organizzare e controllare l'attivazione e messa a punto del processo operativo, teso alla completa

realizzazione dell'intervento;

monitorare costantemente l'attuazione degli impegni assunti, ponendo in essere tutte le azioni

opportune e necessarie, al fine di garantire la completa realizzazione dell'Intervento nei tempi

previsti e segnalando gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico-amministrativi che ne dilazionano e/o

impediscono l'attuazione.

L'Autorità Urbana si impegna a dar vita ad un flusso informativo sistematico e costante con le AdG, anche

mediante l'implementazione dei sistemi informativi di monitoraggio del POR FESR e del POR FSE. Lo

scambio d'informazioni avverrà secondo le modalità e la tipologia di informazioni definite dalle AdG per gli

interventi finanziati a valere sui due POR.

Le AdG forniranno un flusso costante di informazione al Responsabile dell'Accordo.

Le suddette informazioni saranno articolate in apposito Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) che

l'Autorità Urbana si Impegna a predisporre in un momento successivo alla firma del presente accordo e in

ogni caso prima della stipula della convenzione con cui avverrà la delega delle funzioni dalle AdG aii'AU.

Articolo 9

Copertura finanziaria

Gli interventi trovano copertura finanziaria nelle risorse del Fondo Unico per la programmazione comunitaria

FESR 2014-2020, FSE 2014-2020, trasferite nei capitoli destinati a ciascuna sub-azione con successivi

provvedimenti di variazione di bilancio.

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DE SARDJGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA

SARDEGNA

Articolo 10

Ulteriori interventi

COMUNE DJ CAGLIARI

Nell'ambito delle attività di supporto alla strategia per lo sviluppo urbano sostenibile si awieranno, in stretto

raccordo con le attività deii'ITI , ulteriori interventi volti al rafforzamento della capacità tecnica e

amministrativa del Comune nell'ambito dell'obiettivo !ematico 11 del POR FSE Sardegna 2014/2020.

In base alla verifica del buon avanzamento del programma e del funzionamento dell'organizzazione,

soggetti sottoscrittori possono definire eventuali ulteriori iniziative coerenti con le finalità dell'Accordo,

attivando a tal fine ulteriori fondi statali, regionali, comunitari e privati che si rendessero disponibili.

Articolo 11

Sanzioni per inadempimento

Il responsabile deii'Accordo,qualora accerti inadempienze a carico dei soggetti attuatori dell'Accordo, in

relazione all'implementazione degli interventi di cui hanno la competenza primaria o prevalente, prowede a:

contestare l'inadempienza con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine;

disporre, decorso infruttuosamente il predetto termine, gli interventi necessari, anche di carattere

sostitutivo;

dichiarare, previa comunicazione alla struttura di indirizzo l'eventuale decadenza dell'intervento

daii'ITI.

A seguito dell'eventuale dichiarazione di decadenza dell'intervento, l'Autorità di gestione del Programma

interessato, assicura che venga awiato il procedimento di revoca.

Saranno a carico del soggetto inadempiente,sulla base di quanto definito nella Convenzione, per le attività

oggetto della contestazione, le spese sostenute dalle parti per progetti. studi ed attività svolte fino a quel

momento.

Articolo 12

Procedimenti di conciliazione o definizione dei conflitti

Il Soggetto Responsabile dell'Accordo, in caso di contrasti in ordine all'interpretazione o all'esecuzione degli

impegni previsti nell'Accordo medesimo, su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia, o anche

d'ufficio, invita le parti interessate a rappresentare le rispettive posizioni per l'esperimento di un tentativo di

conciliazione.

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA

SARDEGNA

COMUNE DI CAGLIARI

Qualora si raggiunga un'intesa idonea a comporre il connitto, si redige processo verbale nel quale sono

riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna le parti all'osservanza

dell'Accordo raggiunto.

Articolo 13

Sottoscrizione, effetti e durata

Il presente Accordo sarà sottoscritto in forma digitaledal legali rappresentanti dei soggetti interessati,

approvato con Decreto del Presidente della Regione Sardegna e pubblicato sul sito istituzionale

www.regione.sardeqna.it e, in estratto, sul BURAS.

Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del decreto del Presidente della Giunta con il

quale si dà esecutività al presente Accordo, le Parti si impegnano, ciascuna nei limiti sopra indicati, a dare

attuazione agli interventi concordati.

La durata del presente Accordo di programma è stabilita in 48 mesi, entro i quali dovranno essereraggiunti

gli obiettivi previsti e completati gli interventi.

Al presente Accordo di Programma si allegano i seguenti documenti, che costituiscono parte integrante e

sostanziale dello stesso:

Allegato A - Investimento Territoriale Integrato Cagliari - "ls Mirrionis";

Allegato B - Quadro finanziario deii'ITI di Cagliari;

Letto, approvato e sottoscritto.

Regione Autonoma della Sardegna

Vice Presidente

Raffaele Paci

Comune di Cagliari

Sindaco

Massimo Zedda

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UNIONE EUROPEA

QPOR

REPUBBUCA ITALIANA

• w REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DELIA SARDEGNA

, .... ... ,

ALLEGATO A

SCHEDA COMUNE DI CAGLIARI

EXECUTIVE SUMMARY

ITI 15 MIRRIONIS

l

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONEAUTONOMADEUASARDEGNA

Scheda Investimento Territoriale Integrato (ITI) del Comune di Cagliari

1. AREA DI INTERVENTO

...... :

La proposta progettuale prevede un intervento di rigenerazione urbana, Inteso quale insieme di azioni

immateriali e azioni materiali integrate fra loro, all'interno dell'area urbana di Cagliari, nell'ambito territoriale

che comprende il quartiere di ls Mirrionis e una parte del confinante quartiere di San Michele 1• Il territorio in

cui insiste il programma si estende dal Colle di San Michele fino alle pendici di Monte Clara, rispettivamente

a nord est e a sud ovest dell'area, che risulta ben collegata al resto della città e all'Area vasta dalle principali

arterie stradali (Asse mediano di scorrimento, la S.S.130, S.S.131 e S.S.554) e dalla rete di trasporto

pubblico che serve la zona. Il quartiere di ls Mirrionis, tra l più popolosi del capoluogo, è caratterizzato da

una forte presenza di edilizia residenziale pubblica, in gran parte realiz.zata per rispondere all'emergenza

casa tra gli anni '40 e '70 del novecento. Questa peculiarità, unitamente allo stato di diffuso degrado del

contesto urbano (edifici e spazi pubblici) e al disagio sociale ed economico dei suoi abitanti, ha contribuito al

perdurare di una immagine negativa della zona, che ancora oggi è considerata "periferia".

Per comprendere pienamente le caratteristiche di ls Mirrionis è stata svi luppata una dettagliata "lettura" del

territorio oggetto della proposta di intervento, attraverso una specifica analisi di contesto necessaria per

analizzare il rione rispetto ad alcuni elementi che lo caratterizzano e contraddistinguono e in funzione della

qualità del suo capitale sociale intesa quale qualità dell'abitare e qualità delle relazioni:

- Vicende urbanistiche che ne hanno segnato l'evoluzione;

- qualità e i modi d'uso degli spazi di vita;

- analisi demografica e condizione sociale ed economica dei residenti;

- dotazione dei servizi.

Tavola 1 -Il quartiere di fs Mlrrionis-san Michele Tavola 2- Area metropolitana di Cagliari e dati popolazione residente

Rispetto alla dofinlzlone dei confini doll'aroa di Intervento si è ntenvto opportuno ostondoro alcuno o2lonl ottro Il llmllo censuario che ldentlfica

rambito omogeneo di ls Mlrrionls. lndudendo una porzlono dol quartlere di San Michele. Le scella deriva da una serie di Vlllutazlonl che riguardano la reale efficacia della strategia c:Qmplosslva nspetto ad una comunM di nferlmenlo che non si puo ricondurre ad una porzlone esatta dì superficie territoriale. A questo proposito si fa notare che essendo l dati censuari e le fonll statistiche di riferimento aggregate per unitll territoriali. l'analisi di contesto riponala neOe presente schedo si riferisce In gran parte a ls Mlrrionls o solo In alcuni casi s~gmflcatlvl a San Michele.

(YPOR 2

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

La proposta, pertanto, è articolata su due livelli, strettamente interconnessi, che agiscono quali leve strategiche per poter perseguire:

la riqualificazione urbana, finalizzata al recupero edilizio di contesti caratterizzati da elevato disagio

abitativo con prevalenza di edifici di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), mediante interventi di

riduzione dello stato di degrado degli immobili e miglioramento della qualità abitativa e insediativa, di

adeguamento, miglioramento e incremento delle infrastrutture e degli spazi pubblici;

le azioni di supporto e accompagnamento all'inclusione dei residenti nel quartiere con l'obiettivo di

creare un contesto sociale in cui si previene il disagio, si crea coesione sociale e si risponde ai

bisogni insieme alle istituzioni, al fine di accrescere la qualità del capitale sociale.

La strategia delineata sarà attuata attraverso un approccio metodologico ispirato ail'empowerment.

L'empowerment è un processo che tende a mettere in luce i bisogni sia individuali sia sociali e nel contempo

costruire in modo condiviso strategie e strumenti per la soddisfazione dei medesimi3 . Si intende proporre un

approccio che fa riferimento al metodo del Participatory Urban Appraisa/ fondato sul principio che le soluzioni

che fanno proprie le visioni condivise hanno una capacità di radicamento e di crescita dei partecipanti, facendo leva sulla loro responsabilizzazione.

La crescita della cittadinanza attiva, il rafforzamento delle reti sociali deboli, il superamento della vulnerabilità

e dell'esclusione declinata nelle quattro componenti sociale, culturale, economica e politica, attraverso

i'empowerment sociale, favoriscono la rimozione degli ostacoli al cambiamento. Le azioni individuate,

coordinate da un processo partecipativo e valutativo trasversale promuovono, supportano e guidano la

crescita della responsabilità civica. La sfida è che cittadini esclusi, riconoscendo loro il potenziale di co­

partecipazione alle decisioni, diventino gli attori del cambiamento e non siano semplici beneficiari di un

intervento pubblico. Lo sviluppo della citizen participation and accountability, quale esito immateriale delle

azioni individuate, è uno dei risultati finali deii'ITI .

4. PACCHETTO INIZIATIVE DA IMPLEMENTARE

AZIONE 1. Miglioramento della qualità degli spazi di vita nel quartiere attraverso la realizzazione di azioni materiali e immateriali La proposta, articolata in un sistema di azioni interdipendenti, vuole incidere da un lato sulla dimensione

materiale dell'abitare, intervenendo sullo spazio fisico e sul miglioramento delle condizioni di vita degli

abitanti e dall'altro su quella immateriale, perché orientata alla costruzione di modelli di carattere socio

inclusivo tesi ad incoraggiare i rapporti di buon vicinato, a creare un mix sociale tra residenti, studenti,

lavoratori e più in generale a stimolare la partecipazione attiva dei residenti alla vita pubblica. Precondizione

per garantire il buon esito dell'azione è la attivazione di un percorso di informazione, consultazione e

coinvolgimento degli assegnatari degli alloggi comunali e dei soggetti locali portatori di interesse, prima

dell'avvio dei lavori di adeguamento degli edifici/alloggi.

Costo Complessivo: 7.950.000 euro- (FSE 1.100.000 euro; FESR 6.850.000 euro)

Tempi di realizzazione: 36 mesi

3 Una buona parte delle ramiglie del quartiere dl ls Mlrrionls e San Mlchelo vive nell"lndlgenza o comunque In situazioni economiche precarie ed è

assegnataria di alloggi popolari o, noi peggiore del casi, ha occupalo abusivamonlo edifiCI dismessi. La situazione si presenta delicata e l'attivazione di un processo partedpatlvo- che awidni le amministrazioni alla reali;\ del quartiere- conl~bulrà a migliorare Il diffuso clima di diffidenza verso Il cambiamento.

QPOR 4

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Sub-Azione 1.1 Recupero e adeguamento alloggi

\ .... ... ,

Obiettivo: contribuire a dare risposte in termini di alloggi sociali disponibili nel quartiere a soggetti a rischio di marginalità e migliorare le condizioni abitative e di vita degli attuali assegnatari.

Descrizione: la presente azione si collega al problema relativo alle condizioni di deprivazione che vivono

molte famiglie all'interno del quartiere e alla generale difficoltà di accesso alla casa che caratterizza la attuale fase di crisi. La proposta è articolata nel modo seguente:

• Sub-Azione 1.1 .1. Interventi a sostegno dell'incremento del numero di alloggi sociali attraverso U frazionamento di immobili di Edilizia Residenziale Pubblica attualmente sqttoutilizzati, per dare risposte concrete a soggetti in difficoltà per ragioni economiche, sociali; ·

• Sub-Azione 1.1 .2. Interventi di adeguamento di alloggi ERP finalizzati ad aumentare l'offerta di abitativa attraverso la sperimentazione di modelli di cohousing;

• Sub-Azione 1.1.3. Interventi sulle abitazioni pubbliche attraverso misure a sostegno dell'abbattimento delle barriere architettoniche.

Destinatari: cittadini e nuclei familiari residenti negli alloggi ERP Individuati dal Comune

Sub Azione 1.2 Sportello Casa

Obiettivo: proporre un modello di intervento integrato su piccola scala come "esperienza pilota" per dare

una risposta alla crescente domanda di alloggi sociali, anche attraverso modelli abitativi innovativi. Descrizione: l'azione si sostanzia nel favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di alloggi in affitto sul

mercato privato, reperendo alloggi in comodato anche da Enti pubblici e privati, per concederli in sub­

locazione a conduttori in condizioni di disagio abitativo, assicurando sia la gestione amministrativa sia l'accompagnamento in tutte le fasi del programma. Destinatari: singoli e nuclei famigliari con limitate capacità di reddito, esclusi dalle graduatorie ERP o in

attesa di assegnazione, persone in uscita da percorsi educativo-terapeutici ed assistenziali non ancora in \

grado di gestire autonomamente le proprie esigenze abitative, persone interessate al cohousing, alla

condivisione di spazi e di tempi di vita. alla sperimentazione di modelli abitativi innovativi volti alla

prevenzione del disagio sociale, studenti fuori sede.

Sub-Azione 1.3 Riqualificazione degli spazi aperti Obiettivo: contribuire al miglioramento delle condizioni di vivlbilità e sicurezza del quartiere e ridurre lo stato

di degrado degli spazi pubblici. Descrizione: coerentemente con la strategia generale che vede nella valorizzazione degli spazi di vita e di

relazione un elemento qualificante del programma complessivo, l'azione si sostanzia nei ridisegno

complessivo della piazza del mercato civico di via Quirra e di alcuni tratti che collegano questa e la via ls Mirrionis alla scuola Ciusa, in maniera da configurare un percorso casa- scuola "sicuro", e nel riuso di alcuni

ambiti attualmente abbandonati e classificati nel PUC come 83. Altri spazi aperti verranno adeguatamente

riqualificati e attrezzati per accogliere residenti e cittadini. Destinatari: abitanti del quartiere.

Sub-Azlone 1.4 Portierato Sociale e riqualificazione d/ cortili condominiali Obiettivo: contribuire al miglioramento delle condizioni dell'abitare di soggetti a rischio di marginalità sociale;

contrastare le forme di occupazione impropria di spazi collettivi; prevenire situazioni di conflitto.

Descrizione: il servizio di portierato coinvolge in maniera attiva gli assegnatari degli alloggi ERP e operatori specializzati capaci di innescare un processo virtuoso di auto-organizzazione dei condomini, basato sull'interesse e sulla volontà degli stessi di scambiarsi azioni di aiuto e sostegno. Destinatari: cittadini e nuclei familiari residenti nei condomini ERP individuati dalla PA.

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITAUANA

SubAzione 1.5 Bonus Malus

REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DEllA SARDEGNA

, .... ... ,

Obiettivo: Costruzione da parte degli enti gestori degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuovi rapporti sociali con gli inquilini improntati alla sinergia nei comportamenti di conduzione degli alloggi e al conseguimento di migliori livelli di qualità della vita.

Descrizione: Si tratta di un'azione da svolgere in sinergia fra l'Azienda Regionale per l'Edilizia Abitativa (AREA) e il Comune di Cagliari i quali individueranno ciascuno un campione di alloggi caratterizzati sia dalle

medesime condizioni fisico-prestazlonali delle unità immobiliari sia da omogenei caratteri reddituali e familiari dei relativi conduttori. Si tratta di mettere a punto un gruppo di lavoro inter disciplinare ed operativo che sceglierà il campione in maniera tale da simulare varie condizioni sociali , reddituali e di contesto, utili al conseguimento di una sperimentazione su un approccio auto manutentivo dell 'alloggio in assegnazione da parte dell'inquilino. Il sistema di azioni sul campione si fonda sostanzialmente su di un contratto di locazione che contempla il meccanismo del "bonus-malus" sulla tenuta dell'alloggio.

Destinatari: famiglie ed inquilini appartenenti al campione prescelto. Enti gestori degli alloggi di ERP: AREA e Comune di Cagliari. Il sistema sociale integrato che gravita nel contesto del quartiere di ls Mirrionis.

Sub-Azione 1.6 Smart Buildings

Descrizione: L'azione prevede un'analisi di contesto avente come obiettivo quello di verificare le

opportunità e le strategie più appropriate di intervento su edifici o unità immobiliari di proprietà pubblica. l risultati dello studio orienteranno le scelte per effettuare una sperimentazione su uno o più edifici di proprietà totalmente pubblica attraverso azioni di promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di

energia primaria, installazione di sistemi intelligenti di regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici. Destinatari: nuclei familiari residenti negli alloggi ERP individuati dal Comune di Cagliari

Azione 2 • Hangar: recupero funzionale e riuso L'utilizzo di spazi pubblici dismessi o sottoutilizzali in quartieri degradati risponde ad una esigenza duplice: evitare il sotto utilizzo quando non il lento degrado degli spazi e reimmettere in un ciclo vitale un bene comune. In tale logica, il recupero viene considerato quale leva di coesione, stimolo culturale e di rilancio socio-economico. Tali considerazioni hanno guidato la scelta dell'Hangar - ex Centro regionale di

formazione -quale spazio su cui avviare un'iniziativa pilota dal forte valore paradigmatico, oltre che capace di dare risposta all'esigenza di mettere a disposizione della cittadinanza un luogo di aggregazione e

integrazione sociale.

Costo Complessivo: 2.000.000 euro- (FESR 2.000.000 euro)

Tempi di realizzazione: 48 mesi

Sub-Azìone 2.1 Adeguamento funzionale dell'Hangar Obiettivo: rifunzionalizzazione dell'immobile denominato Hangar ai fini del suo riutilizzo come nuova

centralità per il quartiere. Descrizione: In generale l'intervento di riuso sarà di tipo "leggero" finalizzato a restituire un involucro pronto per essere abitato dalla varietà di attività che emergeranno come utili dal processo di co-progettazione (Sub­Azione 2.2). In questo senso si privilegerà l'openspace e in ogni caso non si dovrà frammentare lo spazio, in modo che questo si possa adattare alle scelte successive.

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA

Destinatari: popolazione cittadina

REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELlA SARDEGNA

Sub-Azione 2.2 Casa del Quartiere- Hangar

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Obiettivo: co-progettazione e affidamento in gestione di attività di animazione territoriale, innovazione sociale, inclusione attiva, da insediare nell'Hangar al fine di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei residenti, con particolare riferimento alle famiglie.

Descrizione: il bisogno di ricostruire il tessuto relazionale attraverso azioni che intercettino i problemi della

famiglia , degli anziani e in generale dei residenti, può trovare una risposta concreta nella costruzione di servizi tesi a garantire la promozione di occasioni di socialità, anche attraverso il coinvolgimento dei numerosi studenti che vivono il quartiere, il supporto alla genltorialità, forme di educazione alla legalità, prevenzione di fenomeni di devianza giovanile e/o abbandono scolastico, invecchiamento attivo ecc. , in sinergia e complementari rispetto agli altri Interventi portati avanti nel contesto deii'ITI.

L'intervento prevede la creazione di una Casa del Quartiere-Hangar come luogo di incontro tra cittadini, associazioni ed enti, riferimento spaziale e simbolico per il quartiere e per la città rispetto al processo di rigenerazione complessivo che si vuole awiare. Questa è una sub-azione meramente progettuale, che non prevede risorse finanziarie dedicate ma è strettamente connessa con l'azione 5.

Destlnàtari: operatori del terzo settore, privato sociale, associazionismo, cittadini e famiglie residenti (particolare attenzione alle classi di età 14-65), studenti fuori sede

AZIONE 3. Recuperare strutture esistenti per realizzare servizi di cura socio-educat ivi Ex Scuola via Abruzzi L'integrazione tra servizi sanitari e servizi socio assistenziali è uno dei temi più rilevanti per una pubblica

amministrazione. Per cercare di superare la frammentazione e variabilità che caratterizza l'attuale sistema,

occorre promuovere un'omogeneizzazlone dell'offerta, favorendo progetti di collaborazione in rete tra servizi

sociali territoriali . Al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini, nell'ambito deii'ITI si intende procedere

al recupero funzionale dell'Ex Scuola di via Abruzzi, per destinarla a Struttura Socio Sanitaria Integrata

(centro diurno e centro salute di quartiere) rivolta agli anziani e capaci di avere ricadute sull'intera struttura

sociale.

Tempi di realizzazione: 40 mesi

Costi: € 2.330.000,00- (FSE € 700.000,00; FESR € 1.630.000,00)

Sub-Azione 3.1 Rifunziona/izzazlone struttura ex Scuola Obiettivo: recuperare la struttura esistente per creare e offrire uno spazio fruibile dalla popolazione anziana

del quartiere. Descrizione: Si prevede di rifunzionalizzare l'ex complesso scolastico Alagon, di proprietà comunale, sito in

via Abruzzi, 1 O. L'edificio è parzialmente occupato dalla Società A.T.I. Scuola Media Superiore Galileo Galilei ed IGIS-S.r.l -Istituto Generale Superiore, dai Servizi socio sanitari del Comune di Cagliari (al piano terra operano un pedagogista, due educatori . un amministrativo mentre al primo piano ha sede l'educativa di strada) e dalla associazione italiana sclerosi multipla -sezione provinciale. L'intervento prevede il mantenimento di alcune funzioni attualmente presenti , peraltro coerenti con la strategia generale deii'ITI , e la loro ridistribuzione al fine di ottimizzare l'utilizzo degli spazi, l'uso dei 700 mq liberi e le relative opere edili, oltre la messa a norma dell'edificio e alla realizzazione di un ascensore.

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REGIONE AUTONOMA DELlA SARDEGNA

Destinatari: popolazione anziana e famiglie con anziani

Sub-Azione 3.2 Centro Diurno per la popolazione anziana del quartiere

Obiettivo: fornire supporto agli anziani e alle loro famiglie stimolando la socializzazione della popolazione anziana del quartiere e in particolare quella a rischio di isolamento sociale.

Descrizione: Il Centro Diurno per anziani occupa uno spazio all'interno dell'ex complesso scolastico Alagon e ha lo scopo di offrire differenti servizi di natura socio-assistenziale alle persone anziane ultra settantacinquenni residenti nel quartiere di ls Mirrionis. Ha la finalità di essere un punto d'incontro, di aggregazione e, quindi, un utile strumento di integrazione e inclusione sociale nel contesto di riferimento. 11 centro diurno ha un carattere prettamente sociale, opera senza fini di lucro e ha anche il compito di favorire, arricchire e sviluppare le relazioni interpersonali tra gli anziani. Il centro proporrà agli utenti varie e differenti

attività tra cui: attività di impegno sociale, ricreative, culturali, di interesse interno e/o esterno al centro, laboratori, animazioni, punti di accesso internet. La molteplicità di iniziative che vengono sviluppate all'interno del centro favorisce inoltre il benessere psicofisico delle persone anziane e rappresenta un

supporto concreto per contrastare condizioni di isolamento ed emarginazione. Nel centro opera un'equipe di lavoro composta da animatori e ausiliari socio-assistenziali che organizzano e coordinano le attività ricreative: a queste figure si affiancano professionalità quali quelle dell 'educatore di comunità, dello psicologo di comunità con compiti di supporto diretto per la persona anziana ma con ricadute soprattutto per le famiglie rispetto a sostegno di un maggiore sviluppo della coesione familiare e sociale di quartiere. Il Centro, inoltre, grazie anche alla prossimità fisica è in grado di lavorare in sinergia con il Centro Salute di Quartiere così da garantire all'anziano un completo sostegno bio-psico-sociale.

A sostegno delle famiglie del quartiere in condizioni di disagio sociale e al fine di favorire la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, saranno messi a disposizione dei voucher sperimentali per l'acquisizione di servizi di cura alla persona che potranno anche essere spesi anche all'interno del Centro Diurno. Soggetto attuatore: Comune di Cagliari, soggetto del privato sociale

Destinatari: Famiglie e popolazione anziana del quartiere (aver 75)

Sub-Azione 3.3 Centro di Salute di Quartiere

Obiettivo: fornire supporto agli anziani e alle loro famiglie incentivando la medicina di iniziativa e

promuovendo la salute.

Descrizione: Il Centro Salute di Quartiere per Anziani (CSQA) si propone di promuovere l'intervento di cura proattivo nei confronti della popolazione anziana del quartiere, utilizzando il modello assistenziale della medicina di iniziativa che, per la popolazione anziana, risulta significativamente più efficace, rispetto a quello tradizionale della· medicina di attesa, nel promuovere e mantenere condizioni di salute e benessere. L'intervento proattivo è basato sulla partecipazione e coinvolgimento della persona, della famiglia e del contesto sociale di appartenenza nella valutazione e gestione della propria salute. Esso si presta particolarmente al coinvolgimento della popolazione anziana emarginata: quella che per la presenza di barriere sociali, economiche, culturali e ambientali, sottoutilizza o non si rivolge ai servizi di cura. Il CSQA si rivolge agli anziani del quartiere di età superiore ai 74 anni e alle loro famiglie. Esso è gestito dal Distretto Sociosanitario 1 di Cagliari Area Vasta. Al suo interno operano i medici di medicina generale (MMG) che volontariamente aderiscono al progetto e che annoverano fra i propri assistiti anziani del quartiere. Operano, inoltre, Infermieri , Assistenti Sanitari, Operatori Socio Sanitari e altre figure professionali con competenze funzionali alle attività del Centro. Suddette professionalità si coordinano ed integrano con le professionalità di carattere sociale, educativo e più in generale assistenziale rese disponibili dal Comune di Cagliari, segnatamente dal Centro Diurno. Lo stile del lavoro di cura sarà improntato al lavoro d'equipe, con un approccio olistico alla persona ed al suo contesto di vita. L'attività del CSQA si svolgerà nell'arco della

Q POR 8

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UNIONE EUROPEA

triennalità.

REPUBBLICA ITAUANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Destinatari: Famiglie e popolazione anziana del quartiere (aver 75)

AZIONE 4. Riqualificazione Istituto Comprensivo Ciusa

.. _ • . l

La scuola e la formazione, rappresentano un altro importante ed essenziale tassello nella rilettura del

quartiere sulla base dei problemi e fabbisogni emersi nell'analisi di contesto. L'intervento in questo settore

riguarda sia elementi di carattere infrastrutturale che immateriale e ha come obbiettivo quello di creare

migliori condizioni di fruibilità della scuola e l'aumento della capacità di attrarre, al fine di contribuire ad

aumentare la propensione dei giovani a rimanere nel percorso scolastìco. Si intende realizzare l'intervento

nell'Istituto Comprensivo Ciusa di Via Meilogu, operando nella direzione della costruzione di una Smart

School innovatìva, sia negli spazi che nell'approccio alla didattica, nell 'utilizzo delle tecnologie e nell'apertura

della scuola verso l'esterno in particolare verso il quartiere.

Tempi di realizzazione 36 mesi

Costo complessivo dell'azione: € 800.000 (FSE)

Sub-Azione 4.1 Adeguamento tecnologico dell'Istituto

Obiettivo: rendere l'istituto idoneo alle attività di carattere tecnologico innovative verso cui orientare l'apprendimento scolastico. Descrizione: intervento infrastrutturale di adeguamento tecnologico della scuola Destinatari: Scuola e popolazione studentesca

Sub-Azione 4.2 Demo Lab Ciusa

Obiettivo: contribuire alla riduzione dello spopolamento scolastico, incrementare le opportunità di occupazione della popolazione studentesca e prevenire situazioni di disagio sociale. Descrizione: l'intervento è teso alla realizzazione di un polo didattico tecnico scientifico centrale per l'utilizzo delle tecnologie dell'innova~ione a supporto della scoperta, della comunicazione, della costruzione di manufatti in collaborazione con i settori dell'artigianato e della ricerca tale da condurre i partecipanti a sperimentare una varietà di azioni multidisciplinari (matematica, geometria, biologia , energia ambientale, scienze naturali, elaborazione del linguaggio informativo e infine la geostoria). Una serie di materie trasversali incluse la cittadinanza attiva, accompagnerà il partecipante attraverso la sperimentazione del progetto. Destinatari: alunni, docenti e maestri della scuola primaria e secondaria, famiglie, popolazione residente

AZIONE 5 -Innovazione sociale e inclusione attiva Obiettivo: attivare processi inclusivi per gli abitanti del quartiere awiando progetti di innovazione sociale

attraverso le leve dell 'occupabilità, occupazione e creazione d'impresa. Descrizione: l'obiettivo sarà perseguito attraverso singoli progetti da realizzarsi in maniera integrata e

sinergica. Partendo dalla considerazione che qualsiasi intervento materiale non produce esiti di lunga durata se non accompagnato da una "ristrutturazione" del substrato immateriale su cui si appoggia, l'azione è stata pensata quale "irrinunciabile volano" per la realizzazione dell'intero ITI. In tal senso in questa sede si tratteggia \a camice strategica entro la quale le singole azioni dovranno essere progettate fornendo

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UNIONE EUROPEA

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REPUBBUCA ITAUANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

indicazioni sulle principali tipologie di intervento che potranno essere realizzate.

, ....... ,

Si prevedono una serie di interventi mirati all'incremento dell'occupabilità, alla partecipazione al mercato

del lavoro e all'autoimprenditorialità. Tali interventi si realizzeranno in sinergia con gli altri strumenti della

programmazione 2014-2020 che, progettati su scala regionale, potranno calarsi e adattarsi alle specificità

del quartiere. In particolare, si awieranno progetti integrati per la realizzazione di percorsi formativi e di

autoimprenditorialità volti all'acquisizione di competenze e capacità professionali che siano spendibili

all'interno delle azioni previste daii'ITI o comunque all'interno dell'area di intervento, favorendo pertanto la realizzazione del modello di welfare di comunità.

Tra le azioni sperimentali per l'occupabllità rivolte al quartiere di ls Mirrionis si ipotizzano interventi mirati a

professionalizzare i disoccupati del quartiere, preparandoli a svolgere attività che richiedono competenze e

professionalità acquisibili grazie a brevi corsi di formazione.

L'obiettivo di fondo è quello di migliorare le caratteristiche di occupabilità e di attitudine all'imprenditorialità a

partire da mestieri e conoscenze affini agli interessi e alle esperienze personali e accompagnare i beneficiari

nell'inserimento lavorativo, incoraggiando un atteggiamento proattivo e supportando l'autoimpiego. Gli

interventi rivolti a particolare gruppi di soggetti svantaggiati precedentemente individuati, raggiungeranno,

attraverso la realizzazione di percorsi di formazione per l'acquisizione di una qualifica o la certificazione di

competenze, anche i beneficiari dell'azione 1.2 "Sportello casa ls Mirrionis" al fine di rinforzare gli interventi

di tipo abitativo con quelli di inclusione socio-lavorativa. Attraverso la realizzazione di percorsi

professionalizzanti nei settori caratterizzati dal lavoro sommerso e da un livello di qualificazione non

adeguato, si mira ad offrire uno sbocco occupazionale a soggetti fortemente svantaggiati.

Si ipotizzano, inoltre, interventi che coniughino la funzione inclusiva della cultura con l'obiettivo di offrire

nell'ambito del quartiere opportunità formative e di lavoro quali ad esempio la realizzazione di un Laboratorio

permanente di cinema di quartiere.

Nell'ambito delle azioni sperimentali per l'autoimprenditorialità rivolte al quartiere di ls Mirrionis si ipotizzano

diversi interventi mirati a diffondere e rafforzare competenze imprenditoriali, sia di carattere generale e

trasversale, applicabili quindi a contesti diversi, sia mirate a temi specifici. Nello specifico, in tale ambito si

prevedono interventi tesi ad accompagnare lo sviluppo di progetti d'impresa attraverso una serie di cicli di

pre-incubazione, e attività di incubazione strutturata dei progetti più meritevoli. L'attività di pre-incubazione e

l'attività di incubazione verranno svolte prevalentemente nella Casa di Quartiere Hangar.

Altri interventi saranno progettati valorizzando l'esperienza attivata nell 'Hangar e le potenzialità della città, si

ipotizzano, ad esempio, azioni di Impresa simulata mirate a sviluppare competenze e capacità imprenditoriali

e manageriali attraverso attività di formazione e di simulazione della gestione di un'impresa.

Si ipotizza inoltre di creare un Living Lab, attraverso il quale promuovere processi e servizi innovativi con un

forte coinvolgimento dei beneficiari dell'innovazione stessa, a partire dalle esperienze maturate prima negli

Stati Uniti (MIT in primis) e successivamente in Europa. Destinatari: Studenti, inoccupati e altri soggetti interessati , aspiranti imprenditori , organizzazioni profit e non

profit intenzionate a lanciare nuovi progetti d'impresa

Tempi di realizzazione: 36 mesi

Costi: € 1.540.000 ,00 - (FSE € 840.000,00; FESR € 700.000,00)

AZIONE 6: Processo Partecipatlvo Obiettivo: Sviluppare citizen participation e accountability per informare stimolare, coinvolgere, concretizzare e potenziare i risultati attesi deii'ITI.

lO

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UNIONE EUROPEA REPUSSLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA OEUA SARDEGNA

Descrizione: L'intervento si pone come strumento trasversale di accompagnamento alle azioni deii'ITI per informare, costruire consapevolezza sulle opportunità di cambiamento materiale e immateriale, costruire un percorso di fiducia per promuovere e guidare la crescita e la responsabilità civile degli abitanti del quartiere. Nello specifico, il lavoro si concretizzerà nella condivisione della strategia e delle azioni individuando i punti utili alla crescita della responsabilità civile, al rafforzamento delle reti sociali deboli, a far sentire il quartiere partecipe di un processo di condiviso. L'intervento si divide su due linee: una a livello generale su tutto I'ITI; l'altra su ogni singola azione che lo compone. Destinatari: abitanti del quartiere

Tempi: 40 Mesi

Costi: € 150.000

Azioni di supporto

Per la realizzazione di un'attività complessa quale quella deii'ITI è necessario supportare la costituenda

Autorità Urbana (AU) nello svolgimento del delicato compito di Organismo Intermedio in ragione anche del

numero e tipoiogia di funzioni delegate daii'AdG. In particolare, in relazione alle modalità organizzative che

saranno adottate daii'AU e che saranno oggetto di audit da parte deii'AdG, si prevedono le due tipologie di

supporto di seguito descritte.

1. Attività di affiancamento e di formazione: sarà avviata un'attività di affiancamento da parte dello staff

deii'AdG ai funzionari/dirigenti incardinati nella struttura deii'AU. L'attività sarà svolta con tecniche di

training on the job oltreché con incontri tecnici su specifiche !ematiche. Durante l'affiancamento I'AdG

valuterà l'opportunità di avviare altre attività di trasferimento di competenze attraverso l'attivazione

deii'OT 11.

2. Attività di assistenza tecnica, con supporti consulenziali organizzati sia rispetto alle m~dalità di

erogazione sia rispetto alle expertise fornite (gestione e attuazione deii'ITI, monitoraggio, piano di

comunicazione, ecc.)

5. COERENZA CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE VIGENTI

Il Comune di Cagliari intende accompagnare il processo di rigenerazione urbana con interventi che agiscano

sul tessuto sociale, capaci di guidare individui e gruppi in un percorso orientato a migliorarne la condizione

attuale e a garantire in prospettiva la sostenibilità dell 'intero intervento integrato.

La strategia che sottende l'attuazione deii'ITI nel suo complesso è disegnata, pertanto, tenendo in

considerazione gli atti di pianificazione sovra ordinati ,la molteplicità di strumenti di pianificazione

attualmente vigenti a livello comunale e la coerenza con i progetti in corso. Gli strumenti a cui si fa

riferimento, In particolare, sono:

1) Piano Strategico Comunale

2) Piano strategico lntercomunale

3) Piano Urbanistico

4) Piano triennale delle opere pubbliche

5) Piano quinquennale della cultura 6) Relazione previsionale programmatica 7) Piano della mobilità

8) PAES

QPOR 11

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'

UNIONE EUROPEA

9) Bilancio comunale

REPUBBUCA ITAUANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

10) PLUS- Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona 2012- 2014 11) Bilancio sociale 2014

: . .. .

• •:·1 r~ 1 ~L

Esiste, pertanto, un disegno di carattere generale al quale fa riferimento il presente progetto nella selezione

di interventi puntuali in risposta a specifici fabbisogni emersi dall'analisi dell'ambito territoriale.

6. ACCORDI DI GOVERNANCE

La Regione Autonoma della Sardegna individua, per la realizzazione del presente Intervento Integrato, il

Comune di Cagliari quale Organismo Intermedio (Autorità Urbana). In ragione della nomina, le AdG

definiranno nel dettaglio in sede di convenzione le funzioni delegate all'Organismo Intermedio (01). In ogni

caso, si stabilisce che lo stesso dovrà dotarsi, previa definizione delia convenzione, di un'organizzazione

interna in grado di assolvere alle funzioni delegate dalle AdG.

E' individuato quale Responsabile dell'Accordo di Programma, che da attuazione aii'ITI, il Direttore del

Centro Regionale di Programmazione, quale coordinatore dell'Unità di Progetto per la Programmazione

Unitaria.

Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull'attuazione deii'ITI sono individuati i seguenti organi:

Struttura di indirizzo e governance

Composta dai sottoscrittori dell'Accordo di Programma, dall'Assessore della Programmazione e

dall'Assessore del Lavoro o loro delegati, svolge le funzioni di indirizzo strategico e di coordinamento, anche

relativamente alla coerenza delle attività rispetto alle finalità previste daii'ITI, di analisi delle ricadute, di

orientamento in ordine a particolari caratteristiche per l'attuazione delle singole azioni previste.

La Struttura di indirizzo e governance si avvale di una Struttura Tecnica che funge da braccio operativo di

supporto e da connettore tra la stessa e l'Autorità Urbana per l'attuazione dell'Intervento. La Struttura di

indirizzo e govemance, nello specifico, deve:

• creare le condizioni complessive per cui l'Intervento possa procedere nel rispetto dei tempi previsti;

• orientare le scelte livello strategico cui l'Intervento deve sottostare;

• condividere il Piano esecutivo deii'ITI;

• valutare le ricadute dell'Intervento.

Si riunisce almeno due volte all'anno e nei casi in cui è necessario adottare decisioni che hanno un impatto

sulla strategia complessiva deii'ITI.

Struttura Tecnica

La Struttura Tecnica è individuata nell'Unità di Progetto per il coordinamento della Programmazione Unitaria,

di cui alla DGR 9/16 del 10.03.2015, istituita presso il CRP, integrata da rappresentanti delle AdG e

dell'Autorità urbana. La Struttura Tecnica supporta operativamente i lavori della Struttura di Indirizzo e governance, assicura il coordinamento della attività di cui si compone I'ITI in fase di realizzazione, può

proporre iniziative finalizzate al miglior conseguimento degli obiettivi indicati, verifica i report di monitoraggio

e la rispondenza rispetto a quanto pianificato, informando opportunamente la Struttura di indirizzo e

12

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'

UNIONE EUROPEA

governance.

REPUBBUC.A ITALIANA REGIONEAUTÒNOMA DE SARDIGNA

REGIONE AUTONOMA DEllA SARDEGNA

Collabora, inoltre, con l'Autorità Urbana per il perseguimento degli indirizzi strategici forniti dalla Struttura di

indirizzo e governance rispetto alla realizzazione delle singole azioni.

La Struttura Tecnica, nello specifico, deve:

• supportare l'avanzamento di ciascuna azione rispetto al Piano esecutivo deii'ITI ;

• verificare i report di monitoraggio dell'Organismo Intermedio rispetto allo stato di avanzamento e ai

risultati delle singole azioni e segnala eventuali aree di miglioramento e/o di ripianificazione.

La Struttura Tecnica potrà essere coinvolta per l'attuazione di singole azioni o di parti delle stesse che

coinvolgeranno uno o più soggetti componenti la Struttura di indirizzo e governance.

Autorità Urbana

Attua I'ITI in base alle funzioni che saranno delegate dalle AdG. In ogni caso è la responsabile della fase di

realizzazione dell'Intervento che, essendo articolata e complessa, necessita di una pianificazione accurata in

grado di ridurre gli elementi di incertezza e di chiarire i suoi aspetti più delicati. L'AU nello specifico:

• elabora il Piano esecutivo deii'ITI;

• condivide il Piano con la Struttura di indirizzo e governance;

• collabora con la Struttura Tecnica per la verifica della corretta esecuzione delle funzioni delegate e

per l'acquisizione dell'attività di affiancamento che si rendesse necessaria;

• collabora con la Struttura Tecnica per il monitoraggio delle azioni di cui si com.pone l'Intervento;

interviene nel caso di verificassero scostamenti o rischi rispetto a quanto pianificato attraverso il ciclo

plan-do-check-act;

• incontra periodicamente la Struttura di indirizzo e governance per valutare l'andamento complessivo

del progetto e le decisioni da assumere;

• gestisce i rapporti con i partner e gli stakeholders e tutta la comunicazione relativa al progetto (in

base ad uno specifico Piano della Comunicazione);

• implementa le azioni secondo quanto previsto e pianificato:

• reiaziona e si interfaccia con le AdG rispetto alle funzioni delegate.

13

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--

Codl<e Ade no OenomlnuJono Al.lono

l MlgUomnonto d<ll • qu.oll11 dogU apazJ di vha nal qu.rtforo

2 Hangar

3 SarvtzJ di tUri aoclo4ducatlvl

l

• latttuto Comprtnatvo Clusa

5 lnnovu :lono soclalo • lnclu.lone ltllvl

e Proceuo partodpatJvo

~ 'W' QP6R

Allegato B - Piano finanziario ITI Cagliari - ls Mirrionis

111 Caglia~

Codice Sub· Otnomlnulont Sub-Allono Allo no

1.1 Rocupt~ro t adeguamento al~ggl

1.2 Spcr.onoco ..

1.3 RlquolllcaZJOI\o dogi opazlopenl

14 PorUirato Soaale o nqu1LftcazJOI\t cl cot\11 c:Jnco.T.tllall

1.5 Bonus Malus

I .G Smart Bu•d;ngs

TOTAlE AZIONE l

2.1 AIJeguamento funzionale dtiJ'H.angnr

2.2 Culli del Ouertlere - ll1ngar

TOTAlE AZIONE 2

3.1 ~funnonatuadonaatrullura ex Scuota

3.2 Centro O.umo pOt lo popc&ilz:Jcno anrt.no d ti qllRrtlereJ vouchtr servld di o..uo

33 Centro liMe Gl Ouan.ere

TOT Al! AZIONE l

4 .1 Ad~uarntnlo l t enologica dtU'la'J:Uto

4.2 Oorno Llb Ctuu

TOTAli! AZIONI! 4

5. 1 ln!trvtnlJ di &nnovUIOn.t&Odale

5.2 Progetti eu aoallOnt di mpro1a

5,3 lnlet\lontJ di JOslogno ah Imprese

5.4 Cronz.ane di "mg Lobs

TOTAlE AZIONE S

TOTAlE AZIONE l

TOTALE m C•gU• rl

Cotto lnveattmento

• 350 0 00,00

l I SO 000,00

l 350 000,00

1.ooo ooo.ool

l 500000,00

100 ooo.ool

1.500.000,001

7.1150.000,00

2 ooo ooo.ool

·l 2.000.000,00

800.000,00

700,000,001

l 3Jo ooo.oo

1

2.330.000,001

73.1100.001

727 000.001

800.000.00

&5o ooo.ool

190.000,001

200.000,001

200.000,001

300 000.00

1.540.000,00

1so ooo.ooj

150.000,00

l 14.no.ooo,oo

POR

CodlcoAzJ- Fondo

9.4.1 FESR

0.4.2 FSE

942 l FSE

9.4 l l

FESR

9 4 2 FSE

9.4 2 FSE

4 1 1 l FESR

HG FESR

938 FESR

030 FSE

938 FESR

102 2 l FSE

102 2 l FSE

9 1.4 FSE

8 IO l l

FSE

3 3.1 l

FESR

3.7. 1 FESR

1.3.2 FESR

81.4 l FESR

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