Sport giovanile - Stato e organizzazione - Repubblica e ... ora che Tina fa parte del...

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QUANDO LE API VANNO A SCUOLA PAGINA 36 RIPARTE LA STAGIONE DELL’HOCKEY PAGINA 105 N. 37 del 9 settembre 2014 La preghiamo di annunciare il cambiamento d’indirizzo alla posta, oppure per telefono (gratuito): 0800 400 400 o per mail: [email protected] La ginnastica ritmica abbina grazia e disciplina. Basta cercare e si troverà lo sport giusto per i più piccoli. «Mens sana in corpore sano» dicevano già gli antichi. Sport giovanile EPPUR CI SI MUOVE… PAGINA 12 Cooperazione GAA 1953 SION RESPONSE ZENTRAL

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QUANDO LE APIVANNO A SCUOLA PAGINA 36

RIPARTE LA STAGIONEDELL’HOCKEY PAGINA 105

N. 37 del 9 settembre 2014

La preghiamo di annunciare il cambiamento d’indirizzoalla posta, oppure per telefono (gratuito): 0800 400 400o per mail: [email protected]

La ginnasticaritmica abbin

agrazia edisciplina.

Basta cercare e

si troverà losport giusto

per

i più piccoli.

«Mens sana incorpore sano»dicevano già gliantichi.

Sportgiovanile

EPPUR CI SIMUOVE…

PAGINA 12

Cooperazione

GAA1953SIONRESPONSEZENTRAL

Sportivi in erba♦ Sportissima. La manifestazione incita, soprattutto i più piccoli, a faremovimento. I racconti di chi, la propria scelta, l’ha già fatta. PATRICK MANCINI

DIETRO LE QUINTE DEL FENOMENO

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Lo sport da piccoli deve essere anche divertimento:l’esempio di Tina Celio lo dimostra.

Foto:SandroMahler

L a cosa che più mi dà motiva-zione? Il divertimento. E latranquillità di sapere che se ungiorno dovessi essere stufa, i

miei genitori non mi obbligherebbero acontinuare». Poche parole che riassu-mono la storia sportiva di Tina Celio, 12

anni, campionessa ticinese e sviz-zera di ginnastica ritmica.

Tina fa parte di quegli ol-tre 48mila ragazzini dietà compresa tra i 6 e i

16 anni che praticano sport in una so-cietà sportiva della Svizzera italiana.E alla vigilia di Sportissima, l’eventoche ormai da dieci anni incita a faremovimento, racconta la sua scelta. Fat-ta di tanto entusiasmo, ma anche ditanti sacrifici. «Perché in Ticino – spiega– ci sono solo tre località in cui puoiiniziare a fare ritmica: Locarno, Bregan-zona e Biasca. Io, essendo di Bellinzona,mi dovevo spostare tutti i giorni fino aBiasca».

Linkwww.cooperazione.ch/

sportissima

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COPERTINA

E ora che Tina fa parte del cen-tro regionale di ginnastica ritmica, la si-tuazione a livello di trasferte giornaliereè addirittura peggiorata. I talenti comela 12enne bellinzonese, infatti, si alle-nano a Tenero e a Losone. Per almeno 23ore a settimana. «Appena finisco scuola– dice Tina – mia mamma mi viene aprendere e mi porta ad allenarmi. Fini-sco verso le otto e mezza di sera e a voltemi capita pure di cenare in auto. Ma a menon pesa. Riesco anche ad andare benea scuola». Un dettaglio non da poco se siconsidera che diversi giovani abbando-nano l’attività fisica regolare proprio inconcomitanza con l’aumento degli impe-gni e delle difficoltà di natura scolastica.«Ma finché continuerò a impegnarmi ea ottenere buoni voti sui banchi, non cisaranno problemi. I miei genitori mihanno comunque sempre detto che lascuola deve avere la precedenza», riba-disce con convinzione la piccola Tina.

L’amore per la velocitàUn altro giovane confrontato con un’at-tività sportiva piuttosto intensa è Cele-ste Conceprio, 12enne di Corzoneso. Ce-leste ha optato per uno sport invernale,lo sci, e fa parte dell’Adula Snow Team.«Sono cresciuto in una zona di monta-gna – ammette – e già da piccolino i mieigenitori mi portavano sulla neve, aCampo Blenio». Ma la vera ragione percui Celeste ha deciso di fare sci a livellocompetitivo è un’altra. «Adoro la velo-cità, durante le discese sento propriol’energia nel mio corpo e provo unasensazione di grande libertà. Lo sci l’hosempre guardato anche in tele-

Domenica 14 settembre «Sportissima»spegne dieci candeline. Nata nel 2005,in occasione dell’Anno internazionaledello sport e dell’educazione fisicadesignato dall’Onu, la manifestazionepropone attività per tutti, indistinta-mente. E incentiva, in particolare i piùpiccoli, a iniziare un’attività sportiva.Sette le località toccate dall’evento,che si svolgerà tra le 9.30 e le 17:Bellinzona, Biasca, Capriasca, Chiasso,Lugano, Mendrisio e Tenero-Contra.Coop, sponsor principale della manife-stazione, sarà presente a Teneroe a Lugano. «Ci saranno due postazioni“Lamia terra” – spiega BeatriceLundmark, responsabile PR/Sponsoringin Ticino per Coop – e le persone pre-senti potranno sperimentare giochi,attività ricreative e degustazionidi prodotti locali. In tutte le località,oltre a un gadget, i partecipantiche fanno trenta minuti di sport riceve-ranno anche un buono Coop».

RPer saperne di più:www.sportissima.ch

SPORTISSIMAIL CONTRIBUTODI COOP

A motivarmi èil divertimentoTina Celio, 12 anni, campionessa svizzeradi ginnastica ritmica.

Tina: «Se un giorno fossi stufa, i miei genitorinon mi obbligherebbero a continuare».

Tina apprezza molto le compo-nenti individuali e di squadra dellaginnastica ritmica.

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«Il Ticino è unapalestra all’aperto»Per qualemotivo un bambino oggidovrebbe iniziare a praticare uno sport?Perché fa bene alla crescita della persona.Sia dal punto di vista fisico che da quellopsicologico. Lo sport permette di avererelazioni con tante persone, ma anchedi conoscere meglio il proprio corpo e leproprie potenzialità. Dal punto di vistadell’autostima èmolto importante. Faremovimento, soprattutto quando si èmoltogiovani, è fondamentale. Specialmentein un’epoca dove le nuove tecnologieci spingono a stare fermi: in Svizzera unbambino su cinque è in sovrappeso.

Come valuta l’offerta delle societàsportive ticinesi?Il Ticino è una palestra a cielo aperto: c’ètanto, soprattutto negli agglomerati urbanidove i servizi sportivi comunali fanno unottimo lavoro e dove le famiglie hanno unagrande scelta. Nelle periferie, invece, lepossibilità sono un po’ più ridotte. E spessocapita che le scelte dei ragazzi si concen-trino su un ventaglio di 3-4 sport, perché sipensa che non ci siano alternative. Moltevolte, però, guardando qualche chilometropiù a valle si potrebbero scoprire opportu-nità inattese e interessanti. L’invito cherivolgo ai genitori è quello di osare di più.

Meglio uno sport individuale o di squadra?Il discorso è complesso. In alcuni sport disquadra domina il concetto che devonogiocare i migliori. E questo è frustrante per ilragazzo. Per fortuna ci sono belle eccezioni.Nel minibasket, ad esempio, i piccoli atletigiocano tutti almeno un determinato numerodi minuti. Negli sport individuali il ragazzo,anche se «sulla carta» è debole, è stimolatoa gareggiare, a mettersi in gioco. L’impor-tante è che un giovane faccia un’attività chegli piace e che lo gratifichi. ●

Marco Bignasca,direttoredell’Ufficiocantonaledello sport.

L’esperto

Sophie e suo marito Eric producono all’incirca 1.800 chili di Etivaz ogni estate.

Foto:SandroMahler

Celeste in mezzo al suo equipaggiamento: losci per lui è soprattutto sinonimo di velocità.

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visione». Celeste, che sta per ini-ziare la seconda media, pratica anche ilcalcio, come portiere. «Ma lì è una que-stione di squadra. Dello sci mi piace ilfatto che a scendere in pista sono dasolo».

Uno sport con gli amiciDi squadra, ma non meno gratificante, èla disciplina scelta da Sophie Locatelli, 9anni, di Claro. «Il basket per me è bellis-simo – sostiene la bimba, che veste i co-lori del Bellinzona – perché mi fa restarein contatto con tanti altri bambini: a mepiace stare in gruppo». Sophie, capellibiondissimi e viso angelico, appare comeuna bimba timidissima. In realtà, ci dicechi la conosce bene, è un peperino. «Mipiace anche insegnare ai bambini piùpiccoli come si fa a giocare. Spesso miesercito a casa mia, nel giardino. Mettodelle sedie di fronte a me al posto degliavversari e cerco di fare canestro».

In campo anche i più deboliCampo e regole adattati alla statura deipiccoli atleti. Due allenamenti a setti-mana e la partita ogni due weekend. Vi-sta la giovane età, Sophie fa ancora partedella categoria minibasket. In cui regnauna regola che dovrebbe fare scuola an-che negli altri sport di squadra. «Da noi– dice Sophie – devono potere giocaretutti per un certo numero di minuti, an-che i più deboli. È molto bello perchécosì tutti hanno la possibilità di impa-rare».

Un grande impegnoL’aspetto individuale affascina inveceTina. «Perché così se vado male, non misento in colpa per gli altri» precisa. E ag-giunge: «Però quando si vince è bellis-simo. Senti che hai tanto merito».Poi torna sul concetto di scelta. «Ho ini-ziato a fare ritmica in prima

LO SPORTGIOVANILE TICINESE IN CIFRE

48.897Il totale diragazzi eragazze tra6 e 16 anniche praticanouno sport

29.072Il numero deigiovani maschi chefanno sport

19.925Il numero delle ragazzineche fanno sport

8.259giovani che giocano

a calcio, losport più popolare

GinnasticaDopo il calcio, losport più popolare.Seguono sci, tennise basket

916club sportiviin Ticino4,8 millioni

di franchi investiti daConfederazione eCantone nello sportgiovanile ticinese

8.204monitori G+Sattivi in Ticino

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●●●Foto:SandroMahler

Sophie Locatelli: capelli biondissimi eviso angelico, ma anche tanta energia.

A me piacestare in gruppoSophie Locatelli, 9 anni, di Claro.

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elementare. I miei genitori mihanno subito detto che questo non erauno sport come un altro, che c’era da su-dare parecchio e soprattutto da impe-gnarsi oltre la media».

Lo sforzo dei genitoriDalla valutazione dei costi alla stimadell’impegno effettivo richiesto da alle-namenti e gare, il ruolo di mamma epapà è fondamentale nella scelta dellosport dei ragazzi. «Anche perché poi –sottolinea Celeste – tocca a loro alzarsiall’alba con te e accompagnarti nel puntodi ritrovo del gruppo, soprattutto neiprimi anni, quando sei ancora piccolo esu certe cose non ti sai arrangiare. Inol-tre i genitori ti sostengono con i soldi. Losci ad esempio è abbastanza costoso. Tramateriale, giornaliere, trasferte per legare si spendono cifre non indifferenti».Sognano di arrivare lontano, Celeste,Tina e Sophie. Ma per adesso restano li-beri e spensierati. «La ginnastica ritmica– fa notare Tina – si pratica solo a livellid’élite. È uno sport particolare. Ed è an-che molto ripetitivo: in palestra faccio erifaccio gli stessi esercizi per mille volte.Per poi arrivare a fare solo poche gare,tutte concentrate in primavera. Nono-stante questo, io continuo a prenderetutto come se fosse un bellissimo giocoche mi dà la possibilità di mettermi sem-pre alla prova». ●

Volley: stimola la coordina-zione emantiene in movimen-to tutte le parti del corpo; conil beach volley offre un’interes-sante alternativa all’aperto.Unihockey: è veloce,divertente e spettacolare,consente di fare tanta attivitàfisica. In più è economico.Scherma: aiuta a migliorare iriflessi e la gestione sia delcorpo sia delle emozioni.Curling: non richiede partico-

lari sforzi fisici, ma èmoltostrategico e coinvolgente, esoprattutto sviluppa la coordi-nazione e il lavoro in team.Golf: a torto lo si etichettacome sport per ricchi. In realtàalcuni club offrono interessantipossibilità per i più piccoli.Nuoto: sport faticoso pereccellenza. Insegna ad averecostanza e perseveranza nelraggiungimento degli obiettivi.Judo: richiede il rispetto delle

regole e del prossimo. Stimolal’introspezione.Ciclismo: aiuta a coltivare ilconcetto di equilibrio. È fati-coso, ma permette ai ragazzidi scoprire posti nuovi.Corsa d’orientamento:insegna a ragionare in tempibrevi, a prendere delle deci-sioni. Allo stesso tempo si èsempre immersi nella natura.Atletica: sport che nonrichiede particolare equipag-

giamento, ma grande sacrificio.Permette di capire le potenzia-lità del proprio corpo e di orien-tarsi su varie specializzazioni.Ginnastica attrezzistica: dallasbarra agli anelli, si lavora convari attrezzi. Unisce coordina-zione e prestazione fisica.Hockey su ghiaccio: pattinare,restare in equilibrio, raggiun-gere il disco e passarlo alcompagno: sport che forma ilcarattere e lo spirito di gruppo.

CONSIGLI UTILI ALCUNI SPORT E LE RAGIONI PER CUI PRATICARLI

Cominciare da piccoli per arrivare lontano: a Sophie lo sport piace perché è attività in gruppo.

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Foto:SandroMahler

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