Sport e Vacanze n. 003

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E Sport Vacanze E Sport Vacanze Equitazione e Ippoterapia Scarponi e Ricco': lampi di genio nella Settimana Lombarda Golf: Massaggi sul campo anno 1 n. 3 GOLFACADEMY.IT: Il primo portale italiano di lezioni di golf

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Continua la nostra avventura insieme con la pubblicazione del secondo numero della rivista Sport & Vacanze che già sta raccogliendo successo anche nel mondo dell’online con l’annesso sito internet www.sportevacanze.com. L’offerta informativa di questo numero non poteva che riservare un ampio spazio alla quinta edizione della Gran Fondo della Franciacorta e del Sebino un’altra creatura di successo di casa Gulliver Italia che il prossimo 21 marzo ad Iseo richiamerà l’attenzione di migliaia di appassionati della bicicletta che potranno pedalare in armonia e sicurezza lungo le sponde e i pendii bresciano-orobici del lago d’Iseo. Restando in tema ciclistico abbiamo dedicato un approfondimento ad una notizia importante come consideriamo quella della candidatura della città di Bergamo per l’organizzazione dei Campionati del Mondo di ciclismo 2015 in concomitanza con l’Expo di Milano.

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Apriamo il nuovo numero della nostra rivista Sport & Vacanze dando spazio al ciclismo e ad una delle manifestazioni che ormai rientra nella tradizione a due ruote del nostro paese e che nelle passate settimane ha interessato le strade delle province di Bergamo e Brescia. I lettori più attenti avranno già capito che stiamo parlando della Settimana Ciclistica Lombarda by Bergamasca che in questo 2010 ha tagliato, tra l’altro, l’ambizioso traguardo della quarantesima edizione. Niente male per una manifestazione che continua a crescere e a raccogliere consensi. Nel servizio ad essa dedicata oltre ad un analisi degli spunti più interessanti vi offriamo un riepilogo generale di tutte le tappe con le rispettive classifiche ed un ampio re-

portage fotografico firmato dal Team Rodella. Come sempre non può mancare il golf, uno dei temi portanti della nostra rivista e che spesso ci troviamo a trattare anche nelle pagine del nostro sito web www.sportevacanze.com. Parleremo di Golf Acca-

Il Direttore

demy e il solito focus sul vocabolario di questo sport, una rubrica che suscita sempre molta curiosità. Nel proseguo delle pagine, spazieremo poi dall’ip-pica alla motonautica, parleremo come sempre di sport e business e ultimo, ma non perché meno im-portante, spazio ai sempre seguitissimi consigli agli sportivi. L’estate si avvicina. Sport e vacanze diventano tre-mi sempre più di attualità. E noi cerchiamo di darvi qualche suggerimento utile. Buona lettura!

Giorgio Torre Direttore di Sport & Vacanze

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Sport e Vacanze anno 1 mensile n. 3 EditoreGULLIVER ITALIA SRL Via branze n. 44 25123 Brescia

Responsabile EditorialeDott.ssa Ilaria Lamberti Direzione e RedazioneSPORT E VACANZE.COMVia branze N. 44 25123 Brescia Tel. 030.2010480 Fax 030.2097036 [email protected]

Pubblicità�GULLIVER ITALIA SRL Via branze N. 44 25123 Brescia

Direttore CommercialeDott.ssa Sara [email protected]

Direttore ResponsabileDott. Giorgio Torre RedazioneDott.ssa Alessandra Orisio Dott.ssa Claudia Dilonardo Dott.ssa Lara Garatti

CollaboratoriFrancesco Lugli

Impaginazione e GraficaPlanet Service S.r.l. Via P. Ronzoni n. 8 24125 Bergamo

StampaGrafics

Autorizzazione N. 40 del 18/09/2009 del Tribunale di Brescia

SOMMARIO7.

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Scarponi e Ricco': lampi di genio nella Settimana Lombarda dei 40 anni.

GOLFACADEMY.IT: Il primo portale italiano di lezioni di golf

Equitazione e Ippoterapia

Agriturismo Assia

Vocabolario del Golf

Massaggi in campo

Senza fiato

Rubrica “Sport e Business”

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39. Consigli agli sportivi

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Scarponi e Ricco': lampi di genio nella Setti-mana Lombarda dei 40 anni.Il marchigiano indossa la maglia da leader dal primo giorno e non la molla più.Il “Cobra” tornato dopo la squalifica per doping conquista due tappe.di Giorgio Torre

BERGAMO – Doveva essere un’edizione speciale quella del 40esimo della Settimana Ciclistica Lombarda by Bergama-sca, gara a tappe internazionale per professionisti organiz-zata dal Gruppo Sportivo Domus e che tra la fine di marzo e l’inizio di aprile scorso ha interessato le strade delle province di Bergamo e Brescia. È per certi versi speciale lo è stata dav-vero. Per la qualità dei percorsi, apprezzati da molti tecnici e addetti ai lavori. Per la qualità dei corridori in gara. Forse, ri-spetto ad esempio alla passata edizione, è mancato qualche nome altisonante in più, ma chi vi ha preso parte non si è certo risparmiato e la media impressionante fatta registrare al termine di ogni tappa ha dimostrato che la corsa è stata vera e che tutti ci tenevano a fare bene. Poco meno di 200 atleti al via, 25 squadre e su tutti, protagonisti annunciati: Mi-chele Scarponi, voglioso di rivincita dopo la beffa della Tirre-no-Adritico, Riccardo Riccò che rientrava dalla squalifica per doping e voleva dimostrare a tutti che è tornato competiti-vo. Il bergamasco Matteo Carrara che voleva lasciare il segno sulle strade di casa. Sono stati loro, annunciati e confermati protagonisti. Scarponi ha vinto subito il prologo in salita al Colle Gallo, ha indossato la maglia da leader il primo giorno e grazie anche ad un superlativo lavoro della sua squadra, la Androni Giocattoli – Diquigiovanni, non l’ha mollata più. Riccò ha conquistato due tappe lanciando messaggi impor-tanti a tutto il gruppo. Carrara è stato bravo e sfortunato. Una penalizzazione per una volata scorretta ne ha compromesso l’esito finale. Giusto il declassamento nell’ordine d’arrivo, for-se un po’ troppo severa la decisione di accordargli altri 30” di penalità.

Grande protagonista è stata anche e soprattutto la pioggia accompagnata per di più dal freddo che hanno tormentato 4 delle 6 tappe in programma. Ma la “Settimana” è storica-mente abituata alle peripezie del tempo. Ha superato bril-lantemente l’esame anche in termini di organizzazione ed è pronta ad affrontare altri 40 di questi anni.

Vogliamo rivivere tappa per tappa tutto l’evolversi della 40a Settimana Ciclistica Lombarda by Bergamasca.

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Prologo: CASAZZA-COLLE GALLOMICHELE SCARPONI DETTA SUBITO LEGGEEra tra i protagonisti annunciati della vigilia e non ha tradito le attese. Michele Scarponi vince il prologo di apertura della 40a. Settimana Ciclistica Lombarda by Bergamasca – Memo-rial Adriano Rodoni una cronometro individuale in salita di 6,6 km da Casazza al Colle Gallo. Il corridore della Androni Giocattoli – Diquigiovanni è stato l’unico ad abbattere il muro dei 15” fermando le lancette del cronometro sui 14’55”, percorrendo i 6,6 km ad una media di 26,543 km/h. È lui il primo leader della classifica generale di questa “Settimana” numero 40. Ci ha sperato fino all’ultimo il bergamasco Matteo Carrara (Vacansoleil) che aveva prepara-to meticolosamente questa giornata sognando il colpaccio sulle strade di casa. Ha dovuto accontentarsi del secondo posto, a 16” dal vincitore, dopo che il suo tempo era resisti-to al comando per oltre metà gara facendo sognare i tanti e rumorosi tifosi saliti al Colle Gallo per lui. Terzo posto per il polacco Przemyslaw Niemiec (Miche) a 20”, quarto un altro tra i più attesi protagonisti Riccardo Riccò (Ceramica Flami-nia) a 21”.

La classifica del prologo: 1. Michele Scarponi (Androni Giocattoli – Diquigiovanni) km 6,6 in 14’55” media 26,543 km/h; 2. Matteo Carrara (Vacansoleil Cycling Team) a 16”; 3. Przemyslaw Niemiec (Miche) a 20”;

1a Tappa: CALCINATO-CALCINATOIL POLACCO HUZARSKI VINCE LA TAPPA FUNESTATA DALLA PIOGGIALa pioggia è stata la grande protagonista della prima tap-pa della 40a. Settimana Ciclistica Lombarda by Bergamasca, la Calcinato-Calcinato vinta dal polacco Bartosz Huzarski al termine di una lunga fuga insieme ad altri due concorrenti. Al km 16 inizia l’azione che monopolizza la corsa: protagoni-sti il polacco Bartosz Huzarski (ISD - Neri), appunto, lo svede-se Michael Stevenson (Sparebanken Vest - Ridley) e il ligure Manuele Caddeo (Zheroquadro Radenska) che si è aggiun-to ai battistrada dopo circa tre km. Col passare dei minuti e dei chilometri si incrementa il loro vantaggio così come ad aumentare è l’intensità della pioggia che col freddo mette

a dura prova i corridori tanto da portare gli organizzatori a prendere la saggia decisione di accorciare la tappa di un giro. Quindi dai 156,8 km previsti si passa ai 135,7 km. Il vantag-gio massimo dei tre fuggivi è di 6’21” raggiunto all’altezza del km. 72 di gara. Poi la decisione di accorciare la tappa ed allora nel gruppo le squadre dei velocisti si organizzano. Il vantaggio dei battistrada si riduce, ma è ormai troppo tardi per recuperare. I tre battistrada resistono al comando ed il polacco Huzarski, autore di una simile impresa nella tappa conclusiva della Settimana Coppi&Bartali con arrivo a Sas-suolo, precede i compagni di avventura Stevenson e Caddeo (Zheroquadro) nell’ordine. A 30” vince la volata del gruppo Roberto Ferrari (De Rosa Stac - Plastic). ORDINE D’ARRIVO 1a. Tappa: 1. Bartosz Huzarski (ISD - Neri) km 135,7 in 3h12’30” media 42,296 km/h; 2. Michale Stevenson (Sparebanken Vest - Ridley) a 1”; 3. Manuele Cad-deo (Zheroquadro Radenska);

2a Tappa: DALMINE-DALMINELA ZAMPATA DI MATTIA GAVAZZI SUL TRAGUARDO DI DALMINECome da previsione si risolve in volata la seconda tappa della 40a. Settimana Ciclistica Lombarda by Bergamasca, la Dalmi-ne – Dalmine di 174,4 km. A vincere allo sprint è stato il figlio d’arte Mattia Gavazzi (Colnago - Csf Inox) davanti all’altro bresciano Roberto Ferrari (De Rosa - Stac Plastic) secondo, al sardo Alberto Loddo (Androni Giocattoli - Diquigiovanni) terzo e all’ucraino Yuri Metlushenko (Amore & Vita - Conad) quarto. Questa volta i velocisti non si sono fatti sorprendere e a meno 13 km dal traguardo le loro squadre sono anda-te a ricucire lo svantaggio su Giairo Ermeti (De Rosa - Stac Plastic) ultimo fuggitivo di giornata a desistere. Il piacentino, insieme al russo Mikhail Antonov (Itera - Katusha) si era reso protagonista di una lunga fuga iniziata al km 31 e che ave-va raggiunto il vantaggio massimo di 3’28” al km. Nel finale veemente reazione da parte del gruppo e fuga annullata. In testa al plotone compatto si pone la Colnago - Csf Inox per favorire lo sprint del velocista bresciano Mattia Gavazzi che conclude alla perfezione il lavoro dei suoi compagni facen-do tris dopo il successo dello scorso anno nella tappa della “Lombarda” con arrivo a Zingonia e quella di due anni fa con arrivo a Costa Volpino. Ordine d’arrivo 2a. Tappa: 1. Mattia Gavazzi (Colnago - Csf Inox) km 174,4 in 3h52’56” media 44,923 km/h; 2. Roberto Ferrari (De Rosa - Stac Plastic); 3. Alberto Loddo (Androni Giocattoli - Diquigiovanni);

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3a Tappa: LUMEZZANE-LUMEZZANEIL RITORNO DI RACCARDO RICCO’ Splende la stella di Riccardo Riccò (Ceramica Flaminia) sulla terza tappa della 40a. Settimana Ciclistica Lombarda by Ber-gamasca, la Lumezzane – Lumezzane di 125,5 km. Lo scala-tore di Formigine si impone sul traguardo in salita di Lumez-zane davanti al confermato leader della classifica generale Michele Scarponi (Androni Giocattoli – Diquigiovanni). Ric-cò, rientrato alle corse dopo una sola settimana, conquista alla “Lombarda” anche la sua prima vittoria dell’anno e grazie anche al gioco degli abbuoni si porta in seconda posizione in classifica generale dietro a Scarponi per 17” e scavalcando per un solo secondo il bergamasco Matteo Carrara (Vacanso-leil Pro Cycling Team) ora terzo. Tornando alla tappa odierna, dopo che Niemec scollina davanti al gruppo al primo passag-gio sul Gpm di Passo del Cavallo, la corsa vive su una lunga fuga promossa al km 23 da 9 corridori. Le squadre si organiz-zano e a meno 4 km dal traguardo il gruppo torna compatto. Provano l’attacco a sorpresa prima il colombiano Serpa Perez e poi il bergamasco Carrara, ma per loro non ci sono chance. I migliori sono tutti li davanti e Riccò ha lo spunto più veloce anche del leader Scarponi. Ordine d’arrivo: 1. Riccardo Riccò (Ceramica Flaminia) km 125,5 in 2h48’52” media 42,643 km/h; 2. Michele Scarponi (Androni Giocattoli - Diquigiovanni); 3. Matteo Carrara (Va-cansoleil Pro Cycling Team);

4a Tappa: GRUMELLO del MONTE-GRUMELLO del MONTESERPA PEREZ VINCE A “TAVOLINO” SU CARRARAFinale thrilling nella quarta tappa della 40a. Settimana Ci-clistica Lombarda by Bergamasca, la Grumello del Monte-Grumello del Monte di km 152,8. Dopo la scalata al Gandos-so, secondo e ultimo Gpm di giornata, si presentano in tre a contendersi la vittoria. All’ultimo il leader della classifica generale Michele Scarponi (Androni Giocattoli - Diquigio-vanni) rinuncia allo sprint e lascia il compagno colombia-no Serpa Perez a contendersi il successo con il bergamasco Matteo Carrara della Vacansoleil. La volata a due è vinta da Carrara il quale però compie una scorrettezza tagliando evi-dentemente la strada a Serpa e rischiando anche di farlo sbattere contro le transenne. La giuria decide per il declas-samento. Quindi: primo Serpa Perez, secondo Scarponi e terzo Carrara il quale viene anche penalizzato con 30” che lo fanno scendere al quinto posto della classifica generale. Resta invece leader Scarponi con 32” di vantaggio su Riccò.

Ordine d’arrivo 4a Tappa: 1. Josè Rodolfo Serpa Perez (An-droni Giocattoli - Diquigiovanni) km 152,8 in 3h28’33” media 43,961; 2. Michele Scarponi (Androni Giocattoli - Diquigio-vanni); 3. Matteo Carrara (Vacansoleil Pro Cycling Team);

5a Tappa: MONTELLO-BERGAMO SCARPONI E RICCO, A BERGAMO E’ FESTA PER DUE Scorre senza problemi la quinta e ultima tappa per Michele Scarponi (Androni Giocattoli – Diquigiovanni) che rivince (ci era già riuscito nel 2004) la 40a. Settimana Ciclistica Lom-barda by Bergamasca dopo averla comandata dall’inizio alla fine. La frazione conclusiva Montello-Bergamo di km 153 è stata vinta, invece, da uno dei suoi grandi rivali in questa competizione quel Riccardo Riccò (Ceramica Flaminia) che già aveva lasciato il segno nella tappa di Lumezzane due giorni fa e che archivia questa Settimana Lombarda con due successi all’attivo che confermano il ritorno del “Cobra”.La corsa si è accesa sulla salita del Selvino quando all’attacco è andato l’olandese Poels della Vacansoleil e alle sue spalle si è formato un gruppetto di 36 corridori comprendente tutti gli uomini di classifica. Nella successiva discesa lo spagnolo Ortega della Acqua & Sapone raggiunge Poels e i due rag-

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giungono un vantaggio massimo di 40”, ma sono ripresi dal primo gruppetto inseguitore a meno 9 km dal traguardo. Il finale è tutto di Riccò che scollina per primo a Colle Aperto davanti a un drappello di 19 corridori e poi si impone in vola-ta su Dietziker della Voralberg – Corratec. Ordine d’arrivo 5a Tappa: 1. Riccardo Riccò (Ceramica Fla-minia) km 153 in 3h26’02” media 44,556 km/h; 2. Andreas Dietziker (Voralberg – Corratec); 3. Jackson Rodriguez (An-droni Giocattoli – Diquigiovanni);

CLASSIFICA GENERALE FINALE: 1. SCARPONI Michele (An droni Giocattoli – Diquigiovanni) km 747,50 in 17h04’06” media 43,786 km/h; 2. RICCO’ Riccardo (CERAMICA FLAMINIA) a 22”; 3. NIEMIEC Przemyslaw (MICHE) a 37”; 4. ZANASCA Luca (CDC – CAVALIERE) a 47”; 5. CARRARA Matteo (VACANSOLEIL PRO CYCLING TEAM) a 50”; 6. CHIARINI Riccardo (DE ROSA - STAC PLASTIC) a 1’02”; 7. BALIANI Fortunato (MICHE) a 1’03”; 8. SERPA PEREZ Josè Rodolfo (Androni Giocattoli - Diquigio-vanni) a 1’08”; 9. SELLA Emanuele (CARMIOORO NGC) a 1’11”; 10. TSCHOPP Johann (BBOX BOUYGUES TELECOM) a 1’20”.

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GOLFACADEMY.IT: IL PRIMO PORTALE ITALIANO DI LEZIONI DI GOLFSchool, Shop e Distribution. È nato un nuovo modo di vivere il golf.di Ilaria Lamberti

Complice una bella giornata di sole, abbiamo incontrato sul campo di golf Andrea Zanardelli, bresciano 34 anni, appas-sionato di architettura e psicologia, giocatore professionista della Pga italiana, ma soprattutto maestro di golf con la ne-cessità di conciliare passione e lavoro. L’idea di fare lezioni di golf tramite un sito internet risale al 2000, www.lezioni-digolf.it, una folgorazione che gli è venuta per caso, un gior-no, al ritorno dalla palestra e che gli ha permesso di spiccare nel mondo del golf innanzitutto per l’originalità e la novità dell’idea. Ora GolfAcademy.it è una realtà più complessa e diramata. Tra una lezione e l’altra, Andrea ha trovato il tempo per una piacevole chiacchierata durante la quale ci ha raccontato il suo modo di vivere il golf, la sua vita da professionista, il suo modo di insegnare e ovviamente i suoi progetti legati a Gol-fAcademy.it

“GolfAcademy.it è innanzitutto, ma non solo, un portale che nasce dal desiderio di promuovere e far conoscere que-sto bellissimo sport e trasmettere in Italia una cultura del gioco che va oltre il gioco in sè condividendo con tutti gli appassionati le esperienze e le conoscenze che io ed i miei colleghi di accademia continuamente viviamo per crescere nel nostro lavoro di professionisti di golf”.

Dal progetto on-line è nata poi GolfAcademy.it School.“Si, GolfAcademy.it School è la nostra moderna accademia dove potrete trovare maestri PGA qualificati con cui impa-rare e migliorare la vostra tecnica di gioco grazie ad un nuo-vo e tecnologico format di insegnamento. Inoltre abbiamo inaugurato con successo qualche anno fa un ampio spazio espositivo, GolfAcademy.it Shop (via Orzinuovi 46/b), il pri-mo negozio a Brescia interamente dedicato all’attrezzatura, all’abbigliamento e agli accessori da golf, ed infine è nata GolfAcademy.it Distribution, la nostra società di distribuzio-ne di marchi legati al golf. Ma soprattutto è nato un nuovo modo di vivere il golf e di condividerne la passione con gli amici, un nuovo modo di essere allievo e un nuovo modo di essere maestro”.

Quindi GolfAcademy.it non è più solo un sito dal quale attingere informazioni, tecniche, consigli… ma è un pic-colo universo che ruota attorno al mondo del golf; mo-tore e base di un progetto così ambizioso e ben riuscito deve essere sicuramente un grande amore per il golf e la

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voglia di condividere la tua passione.“Si, alle spalle di questo progetto c’è una grande passione per questo sport meraviglioso e misterioso che ho voluto far diventare il mio lavoro, il desiderio concreto di svelarne tutto il suo fascino ai principianti e la voglia di guidare i più esperti in un viaggio verso una conoscenza più approfondita e com-pleta del gioco sotto ogni suo aspetto: da quello tecnico a quello fisico e psicologico. Sicuramente non ho la presunzio-ne di voler realizzare un lavoro impeccabile, ma voglio solo dare un contributo serio e tutti coloro che, come me, si sono fatti tante domande e spesso non sono capaci di trovare una risposta”.

Il sito è completo: storia del golf, tecnica di base, con-sigli, regole, foto, filmati..sicuramente un modo nuovo e stimolante per fare i primi passi nel modo del golf o approfondire le proprie conoscenze tecniche. Caratteri-stica unica del tuo metodo di insegnamento è “Hot-Spot Teaching System”…“Noi di GolfAcademy.it non abbiamo assolutamente voluto inventare un modo nuovo di giocare a golf. La tecnica l’ab-biamo studiata a fondo, l’abbiamo capita, assimilata, verifi-cata ed infine l’abbiamo semplicemente resa più pura, eli-minando dove necessario tutti quegli aspetti che spesso la rendono ambigua e generano confusione tra i giocatori. Dal punto di vista tecnico abbiamo semplicemente voluto fare chiarezza attenendoci ai principi fondamentali classici del gioco visti da un punto di vista molto moderno. In realtà ab-biamo voluto sviluppare un nuovo modo di comunicare e di “trasmettere” all’allievo gli insegnamenti del professionista così da permettere a chiunque di giocare concretamente il

proprio miglior golf in modo naturale e semplice. Il nostro “Hot-Spot Teaching System” è un modo per gestire facilmen-te la concentrazione del giocatore sui movimenti che il ba-stone e il suo corpo devono eseguire nello spazio al fine di sviluppare coordinazione. Questo metodo nasce dal princi-pio del “biofeedback” e si basa su un insegnamento e su una didattica da noi studiata e collaudata negli anni in grado di condizionare molto velocemente le abitudini motorie incon-sce di un giocatore agendo in modo profondo sulla sua pro-priocettività. Perchè credo che lo swing sia semplicemente un’abitudine gestuale da condizionare ed uno swing corret-to non è più difficile di uno swing sbagliato, è semplicemen-te diverso. Il nostro metodo si avvale di tecniche ed esercizi mirati ed unici con il solo scopo di condizionare e cambiare le abitudini del giocatore. Il golf giocato è soprattutto ciò che si sente e non soltanto ciò che si vede. Infatti sappiamo che non basta spesso capire o sentirsi dire in modo passivo “cosa fare”. Serve essere guidati in un percorso che offra strumenti concreti per cambiare e migliorare in moto attivo. Per que-sto motivo non ci definiamo solo “maestri” ma veri “profes-sionisti” del golf, formati e preparati per rendere la lezione un’esperienza davvero utile, costruttiva e motivante”.

Ok, ci hai convinti ma, si dice dice il golf sia uno sport particolarmente dispendioso; quanto ci costa iniziare?“Sicuramente il golf non è fra gli sport più economici ma è al-trettanto vero che la fama di sport “elitario” è ormai da tempo superata e molte sono le attività comunemente considerate accessibili ai più che richiedono spese uguali se non supe-riori al golf. Come in altre discipline, ci sono finalmente an-che in Italia diverse soluzioni per avvicinarsi al gioco e nuove

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strutture più accessibili e moderne hanno affiancato quelle più antiche e prestigiose. Per ottenere la tessera federale e poter praticare il golf è necessaria l’iscrizione in un circolo affiliato alla Federazione Italiana Golf. Ci sono 3 tipi di circo-li: i circoli con 18 o più buche, i circoli con 9 buche, i circoli promozionali. I primi sono i più costosi. Se non richiedono l’acquisto di azioni associative piuttosto care o un’entratura a fondo perduto, la loro quota associativa parte da circa 1500 euro annui. Per i giocatori juoniores sono comunque sempre previsti speciali prezzi. Presentano, però, notevoli vantaggi, come una serie di servizi e la possibilità di usufruire di campi molto curati. Mentre i campi a 9 buche sono più economici e raramente richiedono l’acquisto di quote. Sono un’ottima alternativa in quanto sono dotati di buche sulle quali poter organizzare gare di alto livello. Tuttavia i circoli promozionali rappresentano la scelta più economica. Il prezzo associati-vo è solitamente non superiore ai 500 euro l’anno (in pra-tica quanto una palestra) e permette di allenarsi e giocare liberamente tutto l’anno in campo pratica e sulle buche a disposizione (di solito 3). E’ ideale per chi vuole risparmiare e giocare su diversi campi pagando semplicemente l’ingresso e pagando, in definitiva, solo ciò che realmente consuma. Ovviamente un socio di un circolo ha il diritto di giocare liberamente sul suo campo per tutta la durata del suo ab-bonamento oltre che a usufruire della struttura e dei servizi compresi mentre ogni qualvolta visita un campo nuovo nel quale non è socio deve però pagare il “green fee” di ingresso. Il prezzo è molto soggettivo in base alla qualità ed al presti-gio del campo (dai 30 ai 60 euro per un giro di 18 buche).

Il prezzo sembrerebbe alto ma occorre tenere in considera-zione due cose: che la cura e la qualità del campo nel quale si gioca ha un costo non indifferente e che un giro di golf impegna per circa 5 ore. Se considerate che un’ora di tennis con illuminazione costa poco meno...Per quanto riguarda l’atterezzatura posso dire che ha un co-sto sicuramente non trascurabile ma non particolarmente eccessivo rispetto ad altre discipline. Un “set” per principianti ha un costo inferiore ai 500 euro e, in ogni caso, per iniziare a giocare non è necessaria una sacca completa di 14 bastoni. Infine le lezioni tecniche con un maestro professionista hanno un costo che varia tra i 15 ed i 30 euro la mezz’ora in base alla qualifica del maestro. La professionalità dei maestri PGA ne giustificano la spesa essendo il golf uno sport molto tecnico ma tutti i maestri propongono corsi collettivi o van-taggiosi pacchetti di lezioni di avviamento per i principianti. Inizialmente una decina di lezioni sono necessarie per essere introdotti ai vari aspetti del gioco. Successivamente una le-zione ogni due mesi è sufficiente per garantire un migliora-mento costante nel gioco.”

E’ quindi uno sport adatto anche per i nostri figli, parago-nabile o alternativo ai più classici tennis, calcio, basket… Inoltre il golf sembra sviluppare e dare adeguato peso anche al lato emotivo della persona, oltre che alla pre-stazione fisica.“Noi crediamo che il golf non sia solo un bellissimo sport ma rappresenti anche una meravigliosa metafora della vita e credo rappresenti per tutti coloro che hanno la fortuna di scoprirlo una straordinaria opportunità per migliorare ogni lato della propria persona, da quello emotivo a quello fisi-co, al fine di conseguire un maggiore qualità della vita. Vale quindi davvero la pena tentare di capire più a fondo questo incredibile gioco per scoprire la semplicità, l’eleganza e la naturalezza della sua tecnica, la logica e lo spirito delle sue regole, l’educazione ed il profondo rispetto nei confronti dell’ambiente e dei compagni di gioco e infine per intrapren-dere al meglio quel meraviglioso viaggio in se stessi che il golf invita tutti a seguire. Il mio desiderio è che questo por-tale diventi un luogo di cultura dove chiunque possa sentirsi parte di una grande comunità di amici legati dalla stessa pas-sione che vivono questo sport come una disciplina aperta a tutti, contribuendo a divulgarla. Perchè se è vero che il golf è ancora poco conosciuto è ancora più vero che la passione è contagiosa.”

A proposito di passione, si dice che il golf offra anche l’oc-casione di fare piacevoli incontri …“C’è da dire che sicuramente l’ambiente favorisce la possibili-tà di approfondire certi rapporti …”.

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Funziona grazie a un semplice ingrediente: la relazione. Una buona palestra, un incontro equiparabile ad una seduta di psicoanalisi, le nuove scoperte del settore riabilitativo: una visione olistica per una realtà ricca ed altrettanto complessa.

I BENEFICI:Andare a cavallo è, nell’immaginario collettivo –e a ragio-ne-, un’attività estremamente rilassante, che permette di al-lontanarsi dal grigiore della città per immergersi nel verde: assecondare la dolce andatura del cavallo tra i prati, lungo sentieri ombrosi, mentre impalpabili raggi di sole filtrano dal fogliame e una lieve brezza accarezza il fantino e il suo com-pagno di viaggio, non è solo retorica. Lasciando da parte l’in-cipit da romanzo rosa, pochi sanno, infatti, che l’equitazione fa effettivamente bene allo spirito, ma anche all’organismo.

… PER LA MENTE

Abbasso lo stressAvrete percepito, leggendo poco sopra, come il solo imma-ginare l’ambiente della cavalcata sia un piacere: l’equitazio-ne è uno sport in grande ascesa proprio perché permette di stare all’aria aperta, in contatto con la natura, evento raro per chi vive in città; permette, inoltre, di stabilire un rapporto benefico e distensivo con il cavallo, il cui passo cadenzato rievoca una sensazione di tranquillità. Insomma, è lo sport ideale per chiunque sia sottoposto costantemente a un forte stress e abbia bisogno di silenzio e relax.

Lo stare in gruppo “arricchisce”Tuttavia, prima di cominciare seriamente a dedicarsi all’equi-tazione, è necessario valutare le proprie condizioni gene-rali di salute e comunque conviene sempre affidarsi ad un istruttore competente, presso uno dei numerosi centri ippici attrezzati d’Italia. Controindicazione principale: i costi, non proprio alla portata di tutte le tasche; inconveniente a cui si può, eventualmente, ovviare noleggiando l’attrezzatura e se-guendo corsi collettivi.Scelta, quest’ultima, che oltre a fare bene al portafoglio, si rivelerà un buon incentivo alla socializzazione: seguire un corso di equitazione permette, infatti, di fare molte amicizie. Al maneggio, si entra in contatto con persone che hanno il desiderio di confrontarsi, di dirsi come hanno affrontato una certa situazione, di comunicare le proprie sensazioni, paure, soddisfazioni. Questo è estremamente utile per fuggire dal-la solitudine, allacciando saldi legami. Perciò, l’equitazione è consigliata ai bambini particolarmente timidi, già dai sette-otto anni.

L’ansia è sotto controlloOltre che dalla relazione con i compagni di corso, il cavalie-re riceverà importanti benefici anche e soprattutto dal rap-porto con il cavallo, un animale mansueto e amichevole, che possiede tutte le qualità -calore, morbidezza, odore, movi-menti regolari, grandi occhi con sguardo intenso- necessarie a stimolare un forte processo di attaccamento. Questo per-mette di essere gratificati sia dall’offrire cure, carezze e mas-saggi, sia dal ricevere come risposta ai propri comportamen-ti manifestazioni di piacere da parte dell’animale. Il cavallo è, inoltre, estremamente sensibile e recettivo: rappresenta la

EQUITAZIONE E IPPOTERAPIA:Quando l'eroe e' il cavalloL’antichissimo legame tra uomo e cavallo nasce dall’inconscio, cresce nel simbolo, nella storia e nella cultura e trova un senso nuovo nell’ippoterapia. di Alessandra Orisio

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parte istintiva ed è compito del cavaliere impersonare, inve-ce, la parte razionale. Ciò significa che l’uomo dovrà essere pronto a contenere l’istintualità e i movimenti improvvisi del cavallo, imparando a prevedere ciò che potrebbe spaventare l’animale e a tranquillizzarlo. Si attiverà, così, un meccanismo di empatia, grazie al quale il cavaliere imparerà ad arginare la propria parte più emotiva, ad avere il pieno controllo su se stesso e a ridurre le proprie ansie.

Autostima: dalle stalle alle stelleAndare a cavallo è, inoltre, un toccasana per l’autostima, a partire dalla postura da assumere in sella, significativa in questo senso: si cavalca con le spalle ben aperte e lo sguar-do fisso davanti e fiero; mentre si cavalca, si è più in alto, si domina la visuale e si governa un colosso. Anche solo con-durre per le briglie questo animale di mezza tonnellata è una soddisfazione: se il cavallo obbedisce, sarà per l’autorità che emana chi l’accompagna. Questo dà grande forza, fiducia in se stessi e stimola a trovare il coraggio per superare le picco-le grandi difficoltà della vita.

… PER IL CORPO

Muscoli d’acciaioOltre ai benefici a livello psicologico già menzionati, grande è il giovamento che il corpo ricava da una bella cavalcata. Fare equitazione migliora tono ed elasticità di diversi gruppi muscolari: in primis, gli addominali, i dorsali e i lombo-sacra-li, che si contraggono seguendo il ritmo dell’andatura del cavallo. Sono coinvolti anche i muscoli del pube, dei glutei e quelli della gamba che, sollecitati, si potenziano e acquisi-scono maggiore resistenza, così come i muscoli delle braccia (gli scapolo-omerali, i bicipiti e i tricipiti) e del collo.

Un cuore sempre giovaneAnche l’apparato cardiovascolare gode degli influssi positivi dell’interazione con il cavallo: i battiti del cuore aumentano, infatti, in maniera proporzionale alla velocità del cavallo, ri-chiedendo, di conseguenza, un maggior impegno fisico a

chi mantiene una buona andatura. Ciò consente di bruciare dalle 2,8 alle 6,3 calorie all’ora per kg di peso, di tenere sotto controllo la pressione arteriosa e di ottimizzare la ventilazio-ne polmonare. Migliorerà, infine, il sistema di pompaggio del sangue: dal cuore nei vasi principali, ma anche a cascata sui capillari, in tutto il corpo.

L’equilibrio e la percezione di séMa non è finita qui: andare a cavallo con regolarità influisce positivamente sugli organi dell’equilibrio (le cellule ciliate del Corti, all’interno dell’orecchio medio), che ricevono sti-moli continui seguendo gli spostamenti in avanti o laterali, dovuti alle variazioni di equilibrio del cavallo, secondo le di-verse andature. Dunque, l’assestamento e il mantenimento dell’equilibrio sulla sella finiscono per acuire i sensi del fanti-no che avrà l’esatta percezione del proprio corpo in relazione allo spazio e all’ambiente. Inoltre, l’equitazione consente una maggiore consapevolez-za di sé, stimolando l’attenzione, la concentrazione, la capa-cità di orientamento, l’interesse, la memoria, il velocizzarsi dei riflessi, l’agilità e la destrezza.

L’IPPOTERAPIA

L’associazioneIl cavallo, con le sue straordinarie doti di sensibilità, di adat-tamento e di intelligenza, è, dunque, un rimedio dalle enor-mi potenzialità, conosciuto già dagli antichi Greci: Ippocrate di Coo (460-370 a.C.) consigliava lunghe cavalcate per com-battere l’ansia e l’insonnia. È solo alla fine della prima guerra mondiale, però, che questo animale è entrato nei programmi di riabilitazione, inizialmente in Scandinavia e in Inghilterra, poi negli altri Paesi. L’ippoterapia, detta Terapia con il Mezzo del Cavallo (TMC), è stata introdotta in Italia nel 1975 dalla dottoressa belga Danièle Nicolas Citterio, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Eque-stre (www.cnranire.com), nata con l’intento di promuovere la ricerca scientifica, la diffusione della riabilitazione equestre e la formazione di operatori specializzati.

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L’ippoterapia come medicina alternativaArrivati a questo punto, è assolutamente necessario distin-guere l’andare a cavallo come pratica ludico-ricreativa (che comunque, lo abbiamo visto, ha numerosi aspetti positivi, facilitatori e capaci di far “sentir bene”), dall’uso del cavallo con scopi terapeutici e/o riabilitativi, in tutto e per tutto una pratica di “medicina alternativa”. Poiché se per riabilitazione si intende: “un complesso di tecniche educative che mirano al superamento di un danno motorio, cognitivo o compor-tamentale”, il cavallo diverrà un mezzo, seppur vivo e vitale, usato dal terapeuta per creare situazioni psicomotorie, emo-tive, affettive e cognitive, attraverso le quali tentare di risol-vere le problematiche che inducono disabilità. Il tutto sem-pre in un regime multidisciplinare, dove verranno coinvolti medici, psicologi, psicoterapeuti, fisioterapisti ed educatori che inseriranno l’ippoterapia in un programma riabilitativo di tipo globale, perché solo una programmazione integrata, monitorata e multidisciplinare è capace di portare a risultati tangibili.

I disagi curabili con l’ippoterapiaMa che genere di disabilità si curano con l’ippoterapia? Pro-blemi fisici e mentali o disturbi neurologici e muscolari, del-la comunicazione e del comportamento. Gli effetti positivi sono sia fisici (rilassamento muscolare, migliore controllo della postura, dell’equilibrio, della coordinazione motoria e potenziamento del tono muscolare), sia psichici (maggiore interesse nella socializzazione, aumento dell’autostima e della fiducia in se stessi, capacità di apprendimento più spic-cate). L’inserimento in un gruppo di altri cavalieri e il coinvol-gimento nel gioco e nell’attività sportiva, inoltre, favorisco-no quella dimensione sociale e ricreativa necessaria per lo sviluppo armonico della personalità dell’individuo portatore di handicap. Giova anche il rapporto con l’ambiente del ma-neggio e con tutti gli operatori che, al di fuori dei tradizionali canoni sanitari, risultano stimolanti, ma anche rassicuranti.

L’ospedale e la ricercaPunto di riferimento nazionale ed internazionale per l’ippo-terapia è l’ospedale Niguarda di Milano, il cui centro di Riabi-litazione Equestre utilizza da 25 anni i benefici di questa pra-tica per curare patologie motorie e psichiche, nonché per lo svolgimento di un’attività di tipo educativo. Ogni anno ven-

gono seguiti circa 100 pazienti, con un’età compresa tra i 2 ed i 16 anni. Proprio una recente ricerca condotta dai neuropsi-chiatri infantili del Niguarda ha stabilito che l’ippoterapia dà risultati positivi anche per il trattamento dell’iperattività in-fantile (AdHd). Per scoprirlo, i medici hanno sottoposto a cicli di pet-therapy alcuni bimbi iperattivi, nei quali sono stati lieti di notare decisi miglioramenti nella capacità di autocontrol-lo e di relazione. Il perché: in sella, i bambini sentono il calore del corpo del cavallo e farsi trasportare dall’animale rievoca l’accoglienza del grembo materno che dona loro una sensa-zione di serenità. Dunque, pur di montare a cavallo, i piccoli pazienti imparano a rispettare una serie di regole, come non correre e non urlare. Ha del portentoso… ma è il potere del buon amico cavallo!

L’equitazione è uno sport talmente desiderato (e invidiato) che, per chi non avesse tempo o risorse, è stato progettato un attrezzo per l’allenamento domestico che promette ri-sultati equiparabili ad una cavalcata in mezzo ai boschi. Noi qualche dubbio l’abbiamo: proprio la mancanza di quei bo-schi, dell’aria pulita e del contatto con il cavallo potrebbero sminuire terribilmente questo sport… ma l’attrezzo esiste e chi ne volesse fare uso potrebbe trarne dei vantaggi, forse più fisici, che psicologici.L’attrezzo in questione si chiama Torito ed è prodotto dal-la DKN. Riproduce la cavalcata, simulando lo spostamento multidirezionale di un cavallo nei movimenti frontali, po-steriori e laterali. Si può scegliere tra nove programmi di in-tensità diversa, in modo da sentirsi sempre a proprio agio. È, dunque, utilizzabile da chiunque desideri migliorare la propria forma fisica, senza particolari controindicazioni.L’azione del Torito Horse Riding coinvolge le articolazio-

ni, potenzia la muscolatura e favorisce il miglioramento dell’equilibrio e della postura. Promette anche di far perde-re peso “apparentemente senza sforzo diretto e sicuramen-te divertendosi”. Per ulteriori informazioni: www.dknitalia.it.

I BENEFICI DELL’EQUITAZIONE IN CASA

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Per una vacanza rilassante e in totale sinergia con la natura l’ideale è prenotare un soggiorno all´interno della Tenuta As-sia. In questo luogo immerso nel verde potrai soggiornare all’interno dell’agriturismo o del residence, usufruendo dei migliori servizi e godendo del massimo confort e relax. Per ogni esigenza sono messe a disposizione esclusive su-ite finemente arredate. Il centro benessere, dotato di sau-na, idromassaggio e bagno turco è l’ideale per coloro che vogliono una vacanza all’insegna della cura del corpo e del relax. All’interno della tenuta, il ristorante delizia i palati degli ospiti con cucina tipica toscana, curata dallo chef, e servita ai tavoli con classe ed eleganza dal personale altamente qua-lificato. Possibile anche prenotare per cerimonie, meeting aziendali e romantiche cene a lume di candela. A servizio dei clienti sono resi disponibili i campi da tennis, le piscine, luo-go ideale per trascorrere ore di intenso relax, il centro ippico, con la scuola di equitazione, che permette anche di effettua-re escursioni a cavallo all’interno del parco della tenuta. L’agriturismo nella tenuta Assia, a Fucecchio in provincia di Firenze, mette a disposizione della propria clientela il ma-neggio del Centro Ippico Le Mimose, e la scuola di equitazio-ne, tra le più longeve e rinomate della Toscana. La struttura, che deve il suo nome ad un´antica quanto famosa genealo-gia di Sangue Assia appartenuta a cavalli trottatori che qui hanno dimorato, è federata con la FISE.Il centro si distingue da cinquant’anni per l’allevamento di cavalli e per la presenza di un maneggio, che oggi è parte in-tegrante dell’ agriturismo. Entrambe le strutture sono aperte a tutti: a chi vuol praticare l’equitazione ed a chi semplice-mente ama trascorrere un po’ di tempo a contatto con la

natura, nel cuore del bosco delle Cerbaie, a pochi passi dal Padule di Fucecchio, oasi protetta per animali acquatici ed uccelli, famoso in tutto il mondo. Nel centro si pratica equitazione a tutti i livelli, la monta è all’inglese; un valido istruttore accompagnerà i principianti dal “battesimo della sella” alle piccole escursioni nei dintorni per immergersi nella natura. La scuola di equitazione, sia su cavalli che pony, rappresenta una significativa dimostrazio-ne della professionalità del centro. Le lezioni sono svolte da un istruttore federale qualificato ed i corsi possono essere diurni o serali, che porteranno in breve al conseguimento dei brevetti ed alle prime uscite in concorso.Per quanto riguarda lo storico allevamento, qui si possono trovare degli esemplari di alta genealogia, nati, allevati e domati da personale qualificato. I puledri hanno modo di distinguersi nelle categorie riservate ai 3 anni e dai 4 in poi nei circuiti Classici e d’Eccellenza. Per chi inoltre è già un af-fermato cavaliere di 1° o di 2° grado troverà qui, oltre all’am-biente ideale per il suo cavallo, anche la possibilità di perfe-zionare il suo stile, eventualmente organizzando stage con istruttori di fama internazionale.Sarà inoltre possibile sfruttare i numerosi percorsi per le pas-seggiate e la preparazione cavalli. Vengono promossi itine-rari didattici tesi all’incontro con la natura ed escursioni nei luoghi della storia. Le gite a cavallo sono coordinate e gestite da personale specializzato, il quale effettua periodicamente e/o su richiesta, corsi di equitazione con cavalli e pony.

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Agriturismo AssiaPer una vacanza rilassante e in totale sinergia con la natura di Claudia Dilonardo

campo in sabbia illuminato (70 X 70 m); campo in erba (80 x 60 m); campo in sabbia (75 x 60 m); pista in sabbia di 450 m; numerosi paddok spaziosi ; scuderia principale in legno con 30 boxs ; docce cavalli ; solarium ; club house con cu-cina e camino; spogliatoi; docce; van per uscite in concor-so; maneggio coperto; due tondini rispettivamente di 18 e 20 m, il secondo coperto ed illuminato; giostra coperta ; anello con pista regolamentare per addestrare i puledri al salto in libertà.

Dove Siamo: Il centro, sito a Fucecchio, è facilmente rag-giungibile, in quanto si trova alla confluenza di importanti vie di comunicazione: circa 10 minuti dall’autostrada A11, a 15 minuti dalla SGC FI-PI-LI.In circa mezz’ora si possono raggiungere città come Firen-ze, Pisa, Lucca, Volterra, San Gimignano ed in poco di più Siena, mete turistiche per chi visita la Toscana.

Contatti: Associazione Ippica Le Mimose, Via Bigattiera 6 Loc. Pinete 50054 Fucecchio (Fi) Tel. 0571 296296 Cell. 335 5210997 [email protected]

“La struttura offre:”

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Vocabolario del Golf

Colonna Handicap: numeri sullo score che indicano l’ordi-ne delle buche alle quali un giocatore riceve i colpi in base all’handicap.Colpo: l’azione di colpire una palla.Colpo e distanza: penalità di un colpo e il dover ritornare nel punto in cui si è giocato il colpo precedente, quando una palla è considerata persa, fuori limite o ingiocabile.

Data: una palla talmente vicina alla buca che si presume che sia impossibile sbagliare il putt successivo; in un matchplay questo putt solitamente viene concesso.Dormie: quando in un matchplay, un concorrente è in van-taggio di tanti colpi quante sono le buche che restano da giocare.Downswing: la parte del movimento del golf che va dall’api-ce del backswing al momento di colpire la palla.Draw: un colpo che curva leggermente e in maniera control-lata in aria da destra verso sinistra (per i giocatori non man-cini).Driver: il legno 1, il bastone più potente del set, usato per ottenere la massima distanza dal tee di partenza.Droppare: quando una palla deve essere alzata, con o senza penalità. Il giocatore, stando eretto, ha la palla in mano e te-nendo il braccio teso all’altezza delle spalle, la lascia cadere non più vicina alla buca eagle - buca chiusa in due colpi sotto al par.Eagle: buca chiusa in due colpi sotto al par.Eclettica: tipo di gara che dura delle settimane o dei mesi, in cui i giocatori segnano i risultati migliori ottenuti su ciascuna buca del campo.Evento fortuito: quando una palla viene fermata o deviata

accidentalmente. Deve essere giocata come si trova.Explosion: modo di colpire una palla infossata nella sabbia di un bunker.Faccia: superficie della testa del bastone che colpisce la pal-la.Fade: colpo che curva leggermente in aria da sinistra verso destra (per i non mancini).Fairway: la parte rasata -la via più semplice- dal tee al green. Flangia: la parte più larga della suola di un ferro, particolar-mente esasperata nel sand wedge.Follow-through: la parte dello swing dopo aver colpito la palla.Formula Bogey: il giocatore riceve tre quarti dell’handicap e scrive il risultato che fa rispetto al par, per esempio 2 up (rispetto al par), 3 down (rispetto al par).Foursome: una partita tra due coppie di giocatori, che gio-cano una sola palla a colpi alternati. I colpi dai tee di partenza vengono giocati alternativamente.Fuori limite: terreno ufficialmente non compreso nell’area di gioco, marcato da paletti o da palizzate. Una palla fuori li-mite deve essere rigiocata dal punto originario e si aggiunge un colpo di penalità. Gara alla bandiera: gara che è decisa sulla base dei colpi fatti. Ogni concorrente gioca il numero dei colpi che ottie-ne dopo aver aggiunto il par del campo al suo handicap. Il

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giocatore che arriva più lontano (marcando il punto con una bandierina) è il vincitore.Gara medal: una gara a colpi; il vincitore è colui che ha fatto il minor numero di colpi.Giocare il terzo colpo dal tee di partenza: se si pensa che una palla sia persa, fuori limite o ingiocabile, il giocatore è pena-lizzato di un colpo e rigioca un altro colpo dal tee di partenza (il terzo colpo).Giocatore scratch: un giocatore che deve chiudere un per-corso in par.Gioco corto: colpi di approccio al green e al putting.Gioco lungo: i colpi in cui la cosa principale è fare distanza.Green: quell’area particolarmente curata e ben tagliata in cui si trova la buca.

Greensomes: tipo di gare per due coppie di giocatori. A ogni buca tutti e quattro giocano il drive e, dopo aver scelto quello migliore ogni coppia, chiude la buca giocando a col-pi alternati. L’handicap usato da ogni coppia è i sei decimi dell’handicap più basso e i quattro decimi di quello più alto.Grip: posizione delle mani sul bastone; è anche quel nastro in cuoio o in gomma applicato intorno all’impugnatura di un bastone.Handicap: livello di abilità di un giocatore rispetto al par del campo. Un giocatore 20 di handicap deve chiudere il giro di un campo par 70 in 90 colpi. Questi colpi di vantaggio per-mettono ai giocatori di tutti i livelli di gareggiare con le stes-se probabilità di vittoria.Hook: un colpo sbagliato con la palla che curva verso sinistra (per i non mancini).Hoop: esclamazione che viene fatta a voce molto alta per av-visare gli altri concorrenti sul percorso che corrono il pericolo di essere colpiti da una palla.

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MASSAGGI IN CAMPORecenti studi sulla biomeccanica del gesto nel Golf ci stanno facendo conoscere meglio le attivazioni muscolari implicate. di Ilaria Lamberti

Il Golf sta diventando sempre più uno sport conosciuto e pra-ticato, grazie allo sviluppo dell’equipaggiamento, all’espan-dersi dei campi da gioco e alla attenzione che i media stanno dando a questa disciplina. Ciò comporta un aumento del nu-mero di persone di ogni età che si dedicano a questo sport, e di conseguenza anche la spiacevole possibilità di un aumen-to di traumi e patologie “golf-specifici”. Recenti studi sulla biomeccanica del gesto nel Golf ci stanno facendo conoscere meglio le attivazioni muscolari implicate, capire la patogenesi dei traumi e quindi il modo per poterli prevenire. Inoltre pongono le basi per una preparazione atle-tica mirata e una più precisa riabilitazione in caso di infortuni con un ritorno più rapido all’attività sportiva.Ad un primo sguardo lo swing del Golf, il primo colpo di par-tenza, sembra essere un’ azione leggera, e di poco impegno fisico ma, ad una valutazione più attenta, si capisce come esso richieda un lavoro esplosivo di forza muscolare, sincro-nismo e coordinazione per poter generare un’alta velocità della testa del bastone, spesso oltre i 150 Km orari, e manda-re la pallina a 300 metri di distanza.In questi anni il numero di studi di ricerca sul meccanismo dello swing si sta ampliando; molti centri, soprattutto negli Stati Uniti, in Australia e in Germania, si dedicano ad analiz-zare il movimento per evidenziare quali siano i gruppi mu-scolari coinvolti, quali le forze che si generano e, di conse-guenza, capire come si possano prevenire i traumi, spiegare le cause che determinano le patologie più frequenti per il golfista e infine disegnare un programma di preparazione atletica specifico per il Golf.

Gli studi stanno fornendo molte utili informazioni.

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LE PATOLOGIE MUSCOLO-ARTICOLARI NEL GOLFISTA

La pratica del Golf, che comporta alta ripetizione di movi-menti che sottopongono a stress rotazionali la schiena, le spalle e i polsi, può determinare l’insorgenza di patologie muscolari e articolari spesso invalidanti per il prosieguo della normale attività sportiva.Si è visto che le zone più soggette a rischio di infortunio sono diverse a seconda che si tratti di giocatori dilettanti o pro-fessionisti, come evidenziato da studi statistici americani e tedeschi.Per il giocatore dilettante le zone a maggior rischio sono nell’ ordine: la schiena, il gomito, il polso e le spalle. Per il professionista l’ordine è schiena, polso e spalle.Per quanto riguarda la schiena, uno studio del Laboratorio di Biomeccanica applicata al Golf dell’Università di Pittsburgh, ha evidenziato alcuni dati interessanti. I giocatori che presentavano dolori di schiena mostravano, con test specifici, minor forza muscolare nella estensione e rotazione del tronco, e anche minor forza nei muscoli addut-tori, abduttori e rotatori delle anche.Il problema del dolore di schiena è che, in presenza di que-sto, si instaurano meccanismi di compenso che aggravano la disfunzione e quindi mantengono i sintomi dolorosi. Si è visto infatti che in quei giocatori con storia di mal di schiena, durante il backswing la zona dorsale si ruota oltre il normale per compensare la limitazione rotatoria a livello lombare; ciò

può comportare rischi di infortuni alla schiena alta e ai mu-scoli scapolari.Anche la spalla è un’area che spesso provoca problemi ai giocatori di Golf. Gli studi hanno evidenziato che la spalla si-nistra è tre volte più soggetta a infortuni rispetto alla spalla destra per giocatori destrimani, così come lo è il polso sini-stro. Le patologie più frequenti sono la lesione dei tendini ro-tatori, che costituiscono la cosiddetta “cuffia”, e la sindrome da “conflitto sottoacromiale”, per la quale si intende un’attrito che si viene a creare fra i tendini rotatori e l’osso della scapo-la; tale attrito, chiamato anche sindrome da impingment, è dovuto ad uno squilibrio del normale ritmo dei vari gruppi muscolari della spalla. Squilibrio che si viene a instaurare per un errore di tecnica e/o uno scarso allenamento di tutti i mu-scoli periscapolari. Grazie al contributo di questi studi si chiarifica meglio la possibile patogenesi dei vari infortuni o patologie che col-piscono golfisti di ogni livello. I ricercatori, i clinici, medici e terapisti, lavorando insieme ai maestri, sulla base di questi dati, possono contribuire a migliorare la performance del golfista mediante un programma di esercizi golf specifici che possano anche prevenire gli infortuni o contribuire alla riabi-litazione in caso di traumi.

Se avete domande o per qualsiasi chiarimento sull’argo-mento potete rivolgervi a Carlo Viganò, massaggiatore e massofisioterapista del centro Bergamo Massaggi.

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Rubrica ''Sport e Business''

Tokens è un’azienda che opera da anni nel campo della ge-stione, assistenza e installazione di slot machine e apparec-chi di intrattenimento offrendo un servizio globale e garan-tito, nel pieno rispetto delle procedure e delle normative di legge. Affidare a Tokens l’installazione delle apparecchiature nel proprio locale significa scegliere la sicurezza di un opera-tore che si occupa di tutto, dalla preparazione dei documenti all’assistenza tecnica sulle macchine installate.L’azienda è nata quando uscirono sul mercato i primissi-mi videogiochi e in più di trent’anni di attività ha attraver-sato mode, tecnologie, tipi di gioco e normative, installato centinaia di flipper, carambole, calcetti e biliardi, fino alle nuovissime slot machine comma 6, creando negli anni un’organizzazione che garantisce ai clienti rapidità ed effi-cienza: 20 mezzi aziendali, 30 dipendenti, oltre 1000 mq di magazzino. La serietà che fin dall’inizio ha contraddistinto il lavoro, il rispetto delle normative e la professionalità co-struita anno dopo anno, hanno consentito alla Tokens di diventare partner autorizzato di Lottomatica Videolot Rete Spa, la società che gestisce la rete telematica di intercon-nessione degli apparecchi da intrattenimento. Essere part-ner autorizzati di Lottomatica da una parte è un’ulteriore conferma della serietà e professionalità, dall’altra compor-ta un vantaggio effettivo anche per i clienti: proprio in vir-tù di questa collaborazione, Tokens rappresenta un canale privilegiato di contatto con l’azienda, utile per chi vuole avere nel proprio locale i prodotti e servizi Lottomatica.

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Tokenscasino.it offre ai propri clienti la possibilità di scom-mettere negli orari stabiliti dal AAMS e dal Ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze su una vastissima scelta di eventi sportivi di rilevanza nazionale ed internazionale e con tutta la sicurezza data dalle precedenti esperienze professionali e tecnologiche, nonché la solidità finanziaria di Playonline srl e dei suoi partner, garantiscono un livello di servizio al cliente conforme ai più elevati standard qualitativi, tecnologici e di affidabilità del settore. L’offerta di gioco, oltre al calcio relativo ai maggiori campio-nati nazionali, spazia sugli incontri dei principali tornei na-zionali, europei ed internazionali, sul Basket, la Formula 1, il Motociclismo, il Rugby, lo Sci, il Ciclismo, il Tennis, la Palla-volo, ed in generale su tutti gli avvenimenti internazionali di grande richiamo per il pubblico come ad esempio l’America’s Cup di Vela. Il Cliente ha un’ampia scelta per effettuare i propri pronosti-ci. Oltre al classico “1-X-2” al I e II tempo con e senza Handi-cap, sono a disposizione numerose altre possibilità tra cui: i risultati al 90’, il numero di goal, le “doppie chances”, l’Under/Over, etc...Le quote offerte, certamente tra le più competitive del mer-cato nazionale, rendono interessante scommettere anche su eventi singoli proposti per i match di maggiore richiamo.

Rubrica ''Sport e Business''

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Rubrica ''Sport e Business''

Che cos’è una scommessa? Se vogliamo scommettere, come prima cosa è bene capire cosa sia una scommessa e quali sono i meccanismi che la regolano. Per essere pie-namente consapevoli è necessario comprendere a fondo quello che sì sta facendo. Facciamo un banale esempio considerando la partita di calcio Lazio-Fiorentina, le cui quote sono: 1 X 2 2,15 3,00 3,30 Se punto 100 euro sull’1 e la Lazio vince, vengono incas-sati 215 euro (i 100 puntati + i 115 di guadagno netto); se invece punto 100 euro sull’X e le squadre pareggiano, me ne vengono restituiti 300 (100+200); se infine punto 100 euro sul 2 e la Fiorentina vince, ne riceverò 330 (100+230).Una serie di domande meritano una risposta: Come sono state stabilite queste quote? Mi conviene scommettere? Chi ci guadagna?

Come sono state stabilite queste quote? Le quote dei bookmakers sono fatte da personale specializzato, i co-siddetti “quotisti”. Sono dei veri professionisti del settore che, grazie alle loro profonde ed aggiornate conoscenze sui vari sport, determinano la probabilità dei vari esiti con una sorprendente esattezza statistica.

In seguito le probabilità di tutti i risultati sono abbassate: questo serve a garantire che il gestore abbia un margine che gli permetta di realizzare statisticamente un profitto; di solito si aggira attorno al 10%. ella realtà poi le quote offerte non sempre corrispondono a queste valutazioni perchè sopraggiunge un aggiustamento per tener conto di quello che è l’andamento del “mercato”, cioè della di-stribuzione delle scommesse fatte dagli scommettitori sui vari esiti di un certo evento. Questo è un parametro che incide parecchio sulla quota finale.

Se per qualsiasi motivo, un determinato evento viene gio-cato in modo massivo ed esagerato dagli scommettitori, la quota su questo evento subirà inevitabilmente un pro-gressivo abbassamento. Questo serve al gestore ad evita-re di subire una esborso eccessivo qualora il pronostico si dovesse poi realizzare. Di pari passo però le quote che sono di segno opposto subiranno un progressivo innalza-mento proprio per invogliare gli scommettitori a giocare sulla puntata opposta ed equilibrare il volume delle gio-cate. E’ facile immaginare che meglio si conosce la disci-plina sul quale si scommette e più semplice sarà eseguire la puntata giusta.

Mi conviene scommettere? Per rispondere a questa do-manda dobbiamo capire come si calcola il rendimento of-ferto su una scommessa su un singolo evento.

Facciamo di nuovo l’esempio Lazio-Fiorentina:La vittoria della Lazio è quotata 2,15, il che corrisponde, in termini di probabilità al 100/2,15=46,51%; Detto in gergo matematico 2,15 è la quota di pagamento che corrispon-de a una probabilità di verificarsi di quello specifico esito

pari al 46,51%.Il pareggio è quotato 3, che corrisponde a 100/3 = 33,33%; 3 è la quota equa che corrisponde a una probabilità di ve-rificarsi di quell’esito pari al 33,33%.La vittoria della Fiorentina è infine data a 3,3, che corri-sponde al 30,30%; 3,3 è la quota equa di pagamento che corrisponde a una probabilità di verificarsi di quell’esito pari al 30,30%.Se sommiamo tutte le probabilità attribuite ai singoli pos-sibili eventi superiamo il 100%.Nel nostro esempio specifico 46,51+33,33+30,30 = 110,15%.

Questo significa che il gestore si è tenuto per se un margi-ne di circa il 10%. Il rendimento (payout) è il rapporto fra 100 e la probabilità calcolata in base alle quote.

Nell’esempio 100/110,15 = 0,9079 = 90,79%, il margine del gestore è quindi del 9,21%.Se applichiamo questa formula saremo sempre in grado di capire quanto una quota è più o meno vantaggiosa rispetto ad un altra. Dovremmo sempre scegliere quelle partite o eventi che presentano un margine in favore del bookmakers che sia il più basso possibile.

Le Scommesse Live. Per scommesse “Live” si intendono quelle tipologie di scommesse su eventi, parziali o totali di un avvenimento sportivo, che è in corso di svolgimento; di conseguenza le quote offerte varieranno e si adatte-ranno in base allo svolgimento dell’evento stesso. E’ bene ricordare che gli eventi proposti non vengono scelti dal gestore ma vengono sempre selezionati da AAMS.

Esempio Calcio: L’AAMS sceglie due tipologie di parti-te, quelle per le quali è proponibile solo l’1X2 finale. La scommessa consiste nel pronosticare il segno finale della partita e sarà denominata “Live 1X2 80Min” in quanto sarà possibile giocarlo fino 80esimo minuto, e le partite com-plete (in questo caso la proposta sarà identificata come “1X2 Finale”).

ABC sulle scommesse sportive

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Rubrica ''Sport e Business''

Storia delle scommessePronosticare il risultato di uno specifico evento e scom-mettere sull’esito di quello stesso evento è la struttura di base di tutte le scommesse, da quelle ippiche a quel-le sportive per arrivare addirittura a situazioni che con lo sport non hanno nulla a che fare; pensiamo all’Inghilterra dove si può scommettere su qualsiasi cosa o argomento: dalle elezioni politiche fino al vincitore di una trasmissione televisiva. Le scommesse comunque sono divenute sem-pre più importanti e si sono sempre più diffuse a seguito della crescente popolarità degli sport nel loro complesso. Le occasioni per puntare sono tantissime, questo perchè è sempre più alta la quantità di avvenimenti sportivi e non.

In passato, le scommesse sportive ed ippiche sono state equiparate dalla legislazione italiana ai giochi d’azzar-do illegali. La loro progressiva diffusione e popolarità ha suggerito una attenzione istituzionale sul fenomeno che ha portato alla creazione di un soggetto pubblico l’UNI-RE con lo scopo di regolamentare il settore e di utilizzare i proventi del gioco per finanziare il mondo sportivo. In seguito l’UNIRE concede la prima delega per la raccolta delle scommesse. Nasce così la prima agenzia per la rac-colta delle scommesse e con essa nasce anche il totaliz-zatore nazionale. Dal 1995 le scommesse sportive sono rigidamente regolamentate perchè si tenta di arginare il fenomeno delle scommesse clandestine, fenomeno che saltò agli occhi di tutti a seguito degli scandali calcistici degli anni 80. I fenomeni delle scommesse clandestine, e il crescente interessamento del nostro mercato da parte

dei bookmaker stranieri, ha provocato nel tempo una crisi ed un calo generalizzato delle entrate per i giochi tradi-zionali, come il Totocalcio e ha evidenziato come fosse necessario un riordino efficiente del settore delle scom-messe sportive. Con il decreto n 174 del giugno 1998 si è giunti ad un quadro normativo che disciplina il settore e si è avuto modo di regolare l’accesso a nuovi soggetti che vogliono inserirsi in questo mercato. Questa novità ha avuto i sui effetti positivi per gli scommettitori italiani: con l’entrata di nuovi soggetti sono aumentate le possibilità di gioco e una maggiore e salutare concorrenza si è tradotta in una maggiore possibilità di ottenere quote migliori su cui puntare.

Oggi il 65% degli importi scommessi al “totalizzatore” va a formare il montepremi che viene suddiviso tra tutti i vinci-tori; mentre il 70% degli importi accumulati a “quota fissa” ritorna ai vincitori in base alla quota fissata al momento della scommessa. Le somme residue - meno l’aggio per la rete di raccolta e le relative imposte - e che provengo-no da scommesse sulle corse dei cavalli sono utilizzati dall’UNIRE per il finanziamento di tutta l’attività ippica. Se le somme derivano invece dalle scommesse sportive sono utilizzate per finanziare il CONI e tutte le altre Federazioni sportive.Da ricordare che il 70% del prelievo fiscale sulle scommes-se a quota fissa viene, inoltre, devoluto per finalità sociali e culturali di interesse generale per la collettività, come per esempio il restauro del nostro patrimonio architettonico.

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Consigli agli Sportivi

Per chi va in bicicletta esistono due grandi categorie di appartenenza. Il gruppo degli appassionati delle “specia-lissime” che sfilano in strada e chi, invece, ha un debole per le cosiddette “ruote grasse”, ovvero le mountain bike. Le persone dell’uno o dell’altro “partito” è un po’ come se ap-partenessero a distinte tribù che spesso - tranne qualche eccezione - hanno ben poco da spartire. Fra i due estremi - se vogliamo - esiste comunque un ventaglio di opportu-nità offerto al praticante: il ciclismo su pista, le evoluzioni sulle Bmx, lo scendere a scavezzacollo su apposite piste. La preparazione di base è la stessa per tutti, tranne forse per le evoluzioni in discesa dove è richiesta soprattut-to molta abilità e sprezzo del pericolo. Per praticare la mountain bike occorre considerare che siamo di fronte ad una disciplina appassionante, avventurosa quanto fisica-mente impegnativa, per l’impegno aerobico (il fiato) e mu-scolare (le gambe). La mountain bike si pratica nei boschi, sui sentieri e oc-corre mettere in conto che prima o poi si affronta la salita. Ecco perché un buon allenamento è la condizione base per trarre profitto dalla disciplina. Più chilometri, poi, più avventura. Maggiore possibilità di apprezzare le meravi-glie della natura. Quindi, tanto buon allenamento, prima di iniziare qualsiasi “impresa” o prova impegnativa. Si inizia

con il creare una base settimanale di chilometri che tende nel tempo ad aumentare. Le tabelle di allenamento indicano uscite di due oppure tre volte alla settimana. Il principio base è che dopo un allena-mento molto impegnativo, occorre far seguire un’uscita più rilassante, con meno chilometri e poche salite. Quan-do si è arrivati ad una forma discreta, si può provare ad aumentare l’andatura e a forzare in salita. Ma quando si è giunti a questo punto, significa che siamo all’anticamera dell’agonismo e quindi conviene farsi seguire da esperti o entrare in una squadra. Durante l’inverno, se non è possibile pedalare, è bene cam-minare a lungo, andare in palestra per rafforzare anche quei muscoli poco utilizzati durante la pedalata, oppure frequentare la piscina. Lo sci di fondo è altamente allenan-te e presenta un impegno muscolare simile a quello eser-citato durante la pedalata. Come si fa ad andare più forte? Se siete fortemente “adre-nalinici” ve lo sarete chiesti più volte. In sintesi: tanta base di chilometri e, successivamente, allenamenti mirati che introducano il tema delle prove ripetute, ovvero allunghi che simulano tratti di gara. Un consiglio, farsi seguire da chi ne sa di più senza mai dimenticare, però, che la biciclet-ta è innanzitutto divertimento.

Scheda Allenamento: Pedalare in mountain bike

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Consigli agli Sportivi

Avete deciso? Volete andare in bicicletta? Siete stati stre-gati da quel gruppo di cicloamatori incontrati sul Passo Pordoi e un po’ di invidia vi rode dentro? Volete fare come loro? Calma. Prima arriva l’allenamento e prima ancora do-vete comprare una bicicletta.L’acquisto di una bici per assecondare la propria passione è un gesto semplice che può rivelarsi invece alquanto com-plicato se non si possiedono alcune conoscenze base. L’offerta di biciclette è piuttosto articolata. Il potenziale fruitore e cliente di un mezzo a due ruote si trova di fronte ad un ricco ventaglio di possibilità: si va dalla bici vista al supermercato, dai costi anche molto contenuti, a “specia-lissime”, superaccessoriate con valutazioni veramente da brivido.Innanzitutto serve sapere qual è l’obiettivo che ci si pro-pone quando si va in bicicletta. Se non si hanno particolari pretese o velleità agonistiche, conviene puntare su una bici eclettica ma non particolarmente costosa. Ce n’è per tutti i gusti. Ma che cosa deve avere una bicicletta per ripagare i soldi eventualmente spesi? l mezzo base con il quale iniziare deve essere robusto ma

non troppo pesante. Potremmo orientarci verso una bi-cicletta da città. Magari elegante o di “marca”, oppure no. Meglio investire qualche soldo in un buon cambio, con un numero di rapporti sufficienti che permettano di affronta-re agevolmente anche le salite. Una bici pesante è faticosa da portare, una troppo leggera può rivelarsi infida nelle discese.Un altro accorgimento molto importante è scegliere la sel-la più adatta. Anche in questo caso è preferibile investire qualche euro in più per avere una protezione adeguata. Un’altra componente importante della bici, sono i pneu-matici. Converrebbe in questo caso farsi consigliare da un addetto esperto alle vendite, in grado di valutare la ti-pologia più adatta, secondo l’uso che si fa del mezzo: per l’asfalto è più adatto un certo di gomma, per lo sterrato è preferibile usarne un altro.Il design del telaio può indicare un gusto o una passione particolare, ma non può essere considerato un elemento fondamentale per l’acquisto di una bicicletta. Per riassumere: attenzione al peso del telaio, un buon cambio, una sella comoda e poi le gambe ce le mettete voi.

Scheda Tecnica: Valutare innanzitutto l’affidabilità� del mezzo

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CAFFEINAHa effetto stimolante sul sistema nervoso e sul sistema car-diovascolare. Aumenta la liberazione di energia e partico-larmente la combustione dei grassi. La caffeina aumenta la resistenza fisica e la durata dell’esercizio fisico specialmen-te quello aerobico moderato. La caffeina aumenta inoltre la concentrazione. Attenzione agli atleti! Una dose pre-gara superiore a 500 mg innalza la concentrazione urinaria sopra i 12 mcg/mL ed implica la squalifica. Gli atleti che metabolizzano lenta-mente la caffeina sono a rischio anche con dosi più basse.

GUARANÀ STRONGHa effetto stimolante sul sistema nervoso e sul sistema cardiovascolare grazie al contenuto in caffeina. Aumenta l’attenzione e diminuisce la fatica. Questo estratto secco contiene caffeina al 10%.

ENERGEN URTOEnergen urto è una miscela di estratti vegetali con pro-priètà stimolanti, cardiotoniche, antinfiammatorie ed

immunostimolanti. Ricco in vitamine e minerali favorisce l’utilizzazione dell’energia, la resistenza alla fatica e la con-centrazione.

CREATINALa creatina viene convertita nei muscoli a creatina fosfato (fosfocreatina) la cui funzione è quella di fornire energia durante gli sforzi fisici anaerobici, intensi e di breve durata. La creatina aumenta la performance muscolare, facilita il recupero muscolare tra uno sforzo e l’altro permettendo la risintesi di ATP e diminuisce la produzione di acido latti-co in quanto ritarda la glicolisi anaerobica. La creatina au-menta, inoltre, il volume muscolare.

TRIBULUS TERRESTRISQuesto estratto vegetale è ricco in tribulosidi (titolazione al 40%) tra cui le protodioscine ed induce un’azione ana-bolica ottimizzando la produzione di ormoni LH e FSH che nell’uomo controllano la produzione di testosterone.L’estratto può migliorare dunque la sintesi proteica e quin-di anche l’efficienza atletica.

SOSTANZE ERGOGENICHE

Sono sostanze in grado di aumentare la produzione di energia e di migliorare la performance sportiva.

Consigli agli Sportivi

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Consigli agli Sportivi

Sono i costituenti strutturali e funzionali dei tessuti e sono costituite dalla combinazione di 20 unità chiamate alfa-aminoacidi, alcuni tra i quali sono essenziali e devono essere introdotti necessariamente con l’alimentazio-ne. Forniscono un apporto calorico medio di 4 kcal/g.Le proteine assunte con la dieta sono digerite e demolite a piccoli peptidi e aminoacidi liberi, i quali vengono assorbiti e riutilizzati da tutti i tessuti per la sintesi di nuove proteine che servono a regolare le funzioni delle cellule. La sintesi proteica avviene continuamente e solo in presenza di ami-noacidi essenziali. Le proteine di carne, pesce, uova, latte e derivati e soia contengono tutti gli aminoacidi essenziali e sono dette Proteine di 1a classe. Le proteine sono neces-sarie per lo sviluppo e mantenimento della massa magra e della massa muscolare. Le proteine che non contengono aminoacidi essenziali in quantità sufficiente sono dette Proteine di 2 a classe. Il fabbisogno proteico medio di un adulto è di 0,66-0,88 g/kg di peso corporeo. Nello sportivo che intende avere un bilancio azotato positivo, il fabbiso-gno sale proporzionalmente fino a 1,6 g/kg.

PROTEINE DEL SIERO DI LATTE (WHEY)Gli isolati del siero di latte non contengono lattosio e gras-si e sono costituiti prevalentemente da beta-lattoglobuli-ne ed alfa-globuline. Queste proteine sono molto ricche d’aminoacidi essenziali, particolarmente d’aminoacidi ramificati (BCAA), e dei precursori del glutatione come la L-cisteina e L-glutammato ed il dipeptide glutamilcisteina.L’isolato di siero di latte è utile per l’integrazione sportiva al dosaggio di 10-25 g/die. Le proteine del siero di latte sono rappresentate per il 70-80% da beta-lattoglobuline e alfa-lattoglobuline e da una piccola quantità di altre proteine come le immunoglobuline (anticorpi), albumina sierica vaccina, lattoferrina, lattoperossidasi e lisozima.Hanno la caratteristica organolettica di assorbire poco liquido, se ne possono infatti disciogliere quantità come 30g-50g, in 1/2 bicchiere d’acqua. Una volta diluite restano liquide, hanno una veloce digeribilità e quindi non appe-santiscono lo stomaco.Queste ultime caratteristiche sono imputabili all’assenza di caseinati e lattosio all’interno del siero di latte.

PROTEINE TOTALI DEL LATTEQueste proteine sono sempre di 1a classe,molto ricche

d’aminoacidi essenziali,ma si differenziano dal solo siero di latte. Le proteine totali del latte si trovano in commercio con diverse caratteristiche e sistemi di produzione, istan-tanee, prodotte per ultrafiltrazione, concentrate ma hanno tutte la stessa caratteristica: hanno un alto contenuto in caseinati.Le proteine totali del latte sono costituite per l’80% da ca-seinati e per il restante 20% da siero. La proteina totale di latte è utile per l’integrazione sportiva al dosaggio di 15-25 g/die. Hanno la caratteristica organolettica di assorbi-re molto liquido, non si può infatti disciogliere più di 30g, in 1 bicchiere d’acqua. Una volta diluite diventano molto cremose, hanno una buona digeribilità e un alto potere sa-ziante (al contrario del siero).

PROTEINE DELLA SOIASono proteine complete ricche di tutti gli aminoacidi es-senziali, soprattutto di L-arginina, in misura sufficiente a soddisfare le esigenze nutrizionali dell’uomo. Gli integra-tori di proteine di soia contengono generalmente gli iso-flavoni della soia, genistina, daidzina e glicitina, sostanze ad azione estrogenico-simile che possono svolgere attività anitossidante, anticancerogenica e antiosteoporotica. Le proteine della soia, inoltre, abbassano i lipidi del sangue (colesterolo totale, LDL e triglicerdi). Una dieta con pochi grassi saturi e colesterolo e con 25g di proteine di soia al giorno può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (FDA 1999). Hanno la caratteristica di assorbire molto liquido, si può disciogliere un massimo di 20g, in 1 bicchiere d’acqua. Una volta diluite diventano molto cremose, hanno una buona digeribilità e un altissimo potere saziante.

PROTEINE DELL’ALBUME D’UOVOLe proteine dell’albume d’uovo sono proteine complete contenenti tutti gli aminoacidi essenziali. In particolare sono ricche di acido glutammico, acido aspartico, amino-acidi ramificati e arginina. Le proteine dell’albume d’uovo sono proteine di 1a classe, cioè proteine con valore bio-logico assolutamente uguale alla carne. Esse contengono tutti gli aminoacidi essenziali per la sintesi proteica. Le pro-teine isolate, inoltre, hanno il vantaggio di non contenere rispetto al bianco d’uovo crudo, l’avidina, una sostanza che può portare a carenze della vitamina biotina.

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