Spettroscopia e Interferenzaoberon.roma1.infn.it/lezioni/laboratorio_specialistico... · 2016. 10....
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Spettroscopia e Interferenza• Per misurare uno spettro si utilizza quasi
sempre il fenomeno dell’ interferenza. • Nel seguito mostrerò come a seconda del
numero di fasci luminosi che si fanno interferire, l’ informazione spettrale diventa più o meno evidente, ma è comunque sempre contenuta nella figura di interferenza prodotta della luce.
• Abbiamo visto che nel caso del prisma ci sono infiniti raggi che interferiscono. Il risultato è una figura di interferenza con un picco univoco per ciascuna delle lunghezze d’ onda di ingresso.
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Il prisma• Interferenza costruttiva solo quando l’
angolo di incidenza è tale che , cioè solo per la lunghezza d’ onda tale che
• Se n() è una funzione univoca, in D focalizza una unica lunghezza d’ onda tra tutte quelle costituenti il fascio incidente.
2'
2sin)(sin n
-
Risoluzione del PrismaBC
ddnR
21
• è un primo esempio di un risultato generale: la risoluzione spettrale è proporzionale alla massima differenza di cammino ottico (massimo ritardo) che si riesce ad introdurre tra i raggi che interferiscono.
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Il reticolo di diffrazione• Qui abbiamo un numero finito (ma
molto alto) di raggi che interferiscono tra loro.
• N, tanti quante sono le fenditure (o i solchi) del reticolo.
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Il reticolo di diffrazione• La differenza di cammino tra due
raggi consecutivi è )sin(sin d
d1
sin1 d
d
2 sin2 d
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Il reticolo di diffrazione• La condizione di interferenza costruttiva
è • L’ interferenza di un numero finito (N) di
raggi (tutti alla stessa lunghezza d’ onda) è distruttiva a tutti gli angoli, tranne gli angoli tali che
• Quindi si ottengono m spettri sovrapposti:
• Riducendo il numero di fasci si è introdottaambiguità nell’ interferogramma
m
m)sin(sin mdm
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Il reticolo di diffrazione• La risoluzione si può trovare
calcolando come dipende dall’ angolo di uscita il campo elettrico al rivelatore (D).
)22cos(.....)42cos()22cos(
)2cos()(
NctEctEctE
ctEE
o
o
o
o
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Il reticolo di diffrazione• Per mezzo del teorema De Moivre si può
calcolare la somma :
• L’ intensità è il modulo quadro del campo elettrico:
• Per ritardo nullo c’è un massimo di intensità diffratta pari a
)2cos(sin
sin)(
NctNEE o
222
sinsin),(),(
NEEI o
22),0( NEI o
0 m
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Il reticolo di diffrazione• Ad angoli leggermente diversi da
cioè per lunghezze d’ onda leggermente diverse da m, l’ intensità diffratta è inferiore.
• Calcoliamo dove diventa metà del massimo:
mNRmN
Nm
NmNNm
Nm
NEII o
32
262/62/
22/sin2/sin
2/2/)2/(
2
2
22max
m
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• Ancora una volta abbiamo una risoluzione proporzionale al massimo ritardo introdotto tra i raggi che interferiscono.
• La distanza tra i solchi deve essere dell’ ordine della lunghezza d’ onda (=m e ).
• Per il visibile si può riempire il reticolo con decine di migliaia di fenditure (solchi): N=10000 e la risoluzione può essere altissima.
• Invece per l’ IR le dimensioni diventano proibitive:
mNR
RNdbNdmNR
mbmR 10100 e 10per 5
d
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Funzione Strumentale• La risposta Sm di uno spettrometro allo spettro
incidente S è genericamente
• Il prisma ha infiniti raggi che interferiscono e per ogni angolo di uscita viene selezionata una sola delle infinite lunghezze d’ onda incidenti. La sua efficienza spettrale è
• Il reticolo ha N raggi che interferiscono e per ogni angolo di uscita ci sono molte lunghezze d’ onda incidenti. La sua efficienza spettrale è
• La semplificazione dello strumento ha portato ad una codifica più complessa dello spettro.
dSES m )()(
)()( int.costr E
m
E )()( m
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Il Fabry Perot• Produce riflessioni multiple tra due lastre parallele e altamente riflettenti.
• Beams con differenti lunghezze d’ onda producono figure di interferenza diverse.
• La OPD tra raggi consecutivi è ieiie
ie cos2sintan2
cos2
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Il Fabry Perot
miem cos2
• Quindi ci si aspettano massimi di interferenza costruttiva quando
• Illuminato da una sorgente diffusa monocromatica, per la sua simmetria il FP produce una serie di frange circolari:
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Il Fabry Perot
• Per sorgenti non monocromatiche, come per il reticolo, si hanno spettri sovrapposti in uscita (la stessa lunghezza d’ onda viene focalizzata su diversi angoli di uscita), uno per ogni valore di m che viene detto ordinedello spettro.
• L’ intervallo spettrale libero è la distanza tra due massimi consecutivi corrispondenti alla stessa lunghezza d’ onda.
miem cos2
mmmm mmmm
11
iecos21
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Il Fabry Perot• Sommando i campi di tutti i raggi, ciascuno
con il suo sfasamento, come abbiamo fatto per il reticolo, e tenedo conto che per ogni riflessione c’è un coefficiente di riflessione r
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Il Fabry Perot• Siano A l’ ampiezza del campo incidente, R e
T i coefficienti di riflessione e trasmissione per il campo; trascurando l’ assorbimento si ha:
)2(
...1' 4836242
iiii eReReReRATTE
A
-
Il Fabry Perot• Il campo trasmesso è:
• L’ intensità trasmessa è quindi
i
i
iiii
iiii
eRRA
eReReReReRRA
eReReReRATTE
22
2
48362422
4836242
11)1(
argomento di geometrica serie...1)1(
...1'
1
22
22
42
22
42
22
22
222*
12/sin41
cos211
)(11
111
RRII
RRRI
ReeRRI
eReRRAEEI
oo
iioii
-
Il Fabry Perot
• Se r è la riflettività per l’ intensità, si ha
• Persi ha quindi interferenza costruttiva
• Se allora è grande, e basta un piccolo scostamento di rispetto a m per produrre interferenza distruttiva.
• Si ha quindi una alta risoluzione quando la riflettività della lamina è alta.
1
22
1
22
22
cos2sin1
411
2/sin41
ie
rrI
RRII oo
omm IIiemie 0cos2sin2cos2 2
1r 22 )1/(4 rr
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• Immagine con CCD e FP di M33 in H
A
-
Il Fabry Perot
1
22
2
cos2sin1
411
,,
ierr
rtIeiI o
• Tenendo conto dell’ assorbimento:
• Variando e con continuità si spostano tutti i massimi di trasmissione, realizzando la scansione spettrale.
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Il Fabry Perot
1
22
2
cos2sin1
411
,,
ierr
rtIeiI o
• Tenendo conto dell’ assorbimento:
• Variando e con continuità si spostano tutti i massimi di trasmissione, realizzando la scansione spettrale.
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Risoluzione del Fabry-Perot
• Vediamo quanto deve cambiare s per diminuire l’ intensità di un fattore 2: dovrà essere unitario il secondo termine a denominatore:
• Ma vicino a m il sin è circa 0, quindi si confonde con l’ incremento dell’ argomento:
1
22
2
cos2sin1
411
,,
ierr
rtIeiI o
1cos2/2sin)1(
42/2/ 22max ie
rrII mm
)1(
2cos
1)1(
21cos)1(
4 22 r
rmier
rierr mm
-
Il Fabry Perot
mrrmR
1
è la Finesse, il parametro che caratterizza la risoluzione. Il confronto con l’ analoga formula del reticolo mostra che siamo in presenza di raggi efficaci che stanno interferendo.
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• Se il rivelatore non è puntiforme la Finesse diminuisce. Considerando il raggio centrale e quello estremo al rivelatore, questi hanno ritardi leggermente diversi:
Il Fabry Perot
RAA
iieiem
em
2
2)21(2cos2'
2 2max2
maxmax
• Per il reticolo era:
RAA
• Vantaggio Jaquinot per il FP, dovuto alla simmetria cilindrica.
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Il Fabry Perot
• Massimizzando la riflettività si massimizza la Finesse.
• Però si diminuisce la trasmissione massima. A parità di assorbimento della lastra (a=1-r-t)
• Si deve quindi fare in modo che l’ assorbimento sia piccolo:
1
22
2
cos2sin1
411
,,
ierr
rtIeiI o
mrrmR
1
222max 1
11
11
,,
r
ar
rar
tI
eiITo
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Il Fabry Perot
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Il Fabry Perot• Per utilizzare
un solo intervallo spettrale libero si passa preliminarmente il fascio da analizzare attraverso un predispersore(filtro o reticolo, o FP a bassa risoluzione)