Sperimentare modalità di rendicontazione...

70
Sperimentare modalità di rendicontazione sociale Bilancio di Genere Giovanna Badalassi 19_03_2015 Programma “Donne per lo sviluppo urbano” Programma Operativo FSE 2007-2013 Asse II Occupabilità

Transcript of Sperimentare modalità di rendicontazione...

Sperimentare modalità di

rendicontazione sociale

Bilancio di Genere

Giovanna Badalassi

19_03_2015

Programma “Donne per lo sviluppo urbano”

Programma Operativo FSE 2007-2013

Asse II – Occupabilità

Cos’è un Bilancio di Genere

DEFINIZIONI

L’analisi di genere dei bilanci pubblici è un insieme di processi e di metodologie che valuta

l’impatto delle politiche economiche su uomini e donne, in un’ottica di genere.

Le politiche economiche non sono infatti neutrali e le scelte del governo locale o nazionale

possono influire in modo diverso su uomini e donne, perché diverso è il loro ruolo e potere

sociale.

GLI OBIETTIVI:

EQUITA’

EFFICIENZA

TRASPARENZA

MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA

Dal welfare al wellbeing

Dimensioni di benessere

di donne e uomini

Degli altri

Di sé

Il Bilancio di Genere e la riproduzione sociale

IL RUOLO DEL LAVORO DI CURA NELL’ECONOMIA RETRIBUITA

a livello italiano il lavoro di cura e domestico è stato valutato nel 30% del PIL nazionale (Monti,

P. 2007)[i]

una ipotetica parità nella partecipazione al mercato del lavoro di donne e uomini varrebbe un

aumento di 21 punti percentuali di PIL (Banca d’Italia, 2008)[ii]

100 nuovi posti di lavoro femminile ne producono in realtà 115, grazie al maggiore ricorso al

lavoro di cura e domestico retribuito (Banca d’Italia, 2008)[iii]

[i] Fonte: Monti P., “Disuguaglianza di tempo” Fondazione Rodolfo De Benedetti, pubblicato su “La voce” www.lavoce.info il 24.11.2007.

[ii] Fonte: Bana d’Italia: “Il contributo del lavoro femminile alla crescita Economica” a cura di Roberta Zizza, Milano, Atti del convegno Uguaglianza e merito

per la crescita economica e sociale”, Milano 5 giugno 2008

[iii] Fonte: Banca d’Italia: “Il contributo del lavoro femminile alla crescita Economica” a cura di Roberta Zizza, Milano, Atti del convegno Uguaglianza e

merito per la crescita economica e sociale”, Milano 5 giugno 2008

IL LAVORO E LA PRODUTTIVITA’ DELLE DONNE

9,3 milioni donne occupate (13,6 Mln gli uomini) (i)

Per le occupate le ore di lavoro totale (retribuito e familiare) in un giorno medio della settimana

raggiungono le 8h28’, contro le 7h30’ degli uomini (ii)

10 Mln di Under 18 accuditi dei quali 2,8 Mln di bambini allevati sotto i 4 anni (iii)

1,6 Mln di Over 85 accuditi (iii)

15 Mln di donne coniugate e «mogli» (il 48% del totale della popolazione femminile (iii)

Fonti:

(i) Istat, Media Forza Lavoro 2011

(ii) Fonte: Istat, Cambiamenti nei tempi di vita e attività del tempo libero Anno 2008-2009

(iii)Fonte: Istat: Popolazione 2011 http://www.demo.istat.it

Il Bilancio di Genere e la riproduzione sociale

IV CONFERENZA MONDIALE DI PECHINO (1995)

ONU:

- UNDP (65 paesi)

- UNIFEM

COMMONWEALTH: Australia, Canada, Sud Africa

UNIONE EUROPEA

BANCA MONDIALE

NGO

Il Bilancio di Genere nel mondo

Il Bilancio di Genere è stato sperimentato in numerosi paesi

Il Bilancio di Genere nell’Unione Europea

Relazione On. Ghilardotti sul “Gender Budgeting - la costruzione dei bilanci pubblici

secondo la prospettiva di genere” – Commissione per i diritti della donna e le pari

opportunità - giugno 2003

Risoluzione del Parlamento Europeo Pari Opportunità tra uomini e donne sul “Gender

budgeting - La definizione dei bilanci pubblici secondo la prospettiva di genere” dicembre

2003

Road map per le pari opportunità 2007-2010

Il Bilancio di Genere nel CCRE

2006 (10 Maggio)

Approvazione “Carta Europea dell'uguaglianza di donne e

uomini nella vita locale e regionale”

Innsbruck XXIII Assemblea degli Stati Generali del Consiglio dei

Comuni e delle Regioni d'Europa (CCRE)

nell'Art. 5 prevede che gli EE.LL. sottoscrittori redigano il

BdG

Direttiva sulle misure per attuare parità e pari opportunità tra

uomini e donne delle amministrazioni pubbliche

IL MINISTRO PER LE RIFORME E LE INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e LA

MINISTRA PER I DIRITTI E LE PARI OPPORTUNITA’ (Direttiva Pollastrini-Nocolais , 23 maggio 2007)

I. Eliminazione e prevenzione delle discriminazioni

II. Adozione dei piani triennali di azioni positive

III. Organizzazione del lavoro

IV. Politiche di reclutamento e gestione del personale

V. Comitati Pari Opportunità

VI. Formazione e cultura organizzativa

f) promuovere analisi di bilancio che mettano in evidenza quanta parte e quali voci del bilancio di una

amministrazione siano (in modo diretto o indiretto) indirizzate alle donne, quanta parte agli uomini e quanta parte a entrambi. Questo anche al fine di poter allocare le risorse sui servizi in funzione delle diverse esigenze delle donne e degli uomini del territorio di riferimento (ad esempio redigendo bilancio di genere5). Si auspica pertanto che i bilanci di genere diventino pratica consolidata nelle attività di rendicontazione sociale delle amministrazioni.

Il BIGE in Italia: la finanziaria 2008 (L. 244/2007)

Art.2, commi 481, 482, 483, 484 – sperimentazione del bilancio di genere per amministrazioni

statali

Si prevede una sperimentazione del bilancio di genere per l’anno 2008 presso i Ministeri della salute,

della pubblica istruzione, del lavoro e della previdenza sociale, dell’università e della ricerca.

Il Ministro per i diritti e le pari opportunità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze,

stabilisce con decreto i criteri e le metodologie della sperimentazione. Inoltre predispone corsi di

formazione e aggiornamento per i dirigenti, per i quali è prevista la spesa di 2 milioni di euro per il

2008. Entro il 31 marzo 2009 il Ministro per i diritti e le pari opportunità presenta alle Camere una

relazione sui risultati della sperimentazione.

Art.2, commi 485, 486, 487 – statistiche di genere

E’ istituito un fondo di 1 milione di euro per l’anno 2008 per l’inserimento nel programma statistico

nazionale delle rilevazioni statistiche di genere. L’attuazione di tale previsione è assicurata

dall’ISTAT.

I riferimenti alle Pari Opportunità nel decreto Brunetta 150/2009

I riferimenti alle Pari Opportunità nel decreto Brunetta 150/2009

Province Comuni Regioni

1 Alessandria Aci Bonaccorsi Emilia romagna

2 Ancona Alessandria Friuli Venezia Gulia

3 Bologna Aosta Lazio

4 Bolzano Bari Liguria

5 Catanzaro Bologna Marche

6 Chieti Collegno Piemonte

7 Ferrara Corsico

8 Firenze Cuneo

9 Forlì Ferrara

10 Genova Firenze

11 Gorizia Fossano

12 Grosseto Genova

13 La Spezia Lodi Vecchio

14 Livorno Monfalcone

15 Macerata Novi Ligure

16 Massa Carrara Pesaro

17 Milano Pinerolo

18 Modena Rimini

19 Parma San Filippo del Mela

20 Perugia San giuliano Terme

21 Pesaro e Urbino Sestri Levante

22 Pescara Siena

23 Roma Torino

24 Savona Vercelli

25 Siena

26 Torino

27 Venezia

I Bilanci di Genere in Italia

Il Ciclo del Bilancio di Genere

Il Bilancio di Genere: il metodo di analisi

Analisi di contesto: l’analisi demografica

Fonte: Bilancio di Genere del Comune di Genova

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

46

47

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

60

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

91

92

93

94

95

96

97

98

99

100

AREA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA E LAVORO AREA DI ASSISTENZA E SUPPORTO AREA DI CURA ANZIANI

M

F

Popolazione vedova per fascia età e sesso

Nuclei familiari con un solo genitore

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

Meno di

25 anni

Da 25 a 34 Da 35 a 44 Da 45 a 54 Da 55 a 64 Da 65 a 74 Da 75 a 84 85 anni e

più

M

F

Fonte: Bilancio di Genere

della Provincia di Firenze

Gli attori della riproduzione sociale e del lavoro di cura

Le famiglie: le donne (soprattutto) e gli uomini (di meno)

La rete parentale e relazionale

Lo stato

Il mercato dei servizi di cura privati

Il mix di fattori riproduttivi nel lavoro di cura dipende dalla definizione dei ruoli tra donne e uomini, quindi

dal genere

Come cambia il ruolo tra donne e uomini nella società così cambia anche il ruolo dello stato

nell’erogazione del lavoro di cura attraverso il welfare

L’uso del tempo

11,43

8,03

5,13

2,26

1,47

4,49

1,42

11,39

5,24

5,11

1,38

3,38

1,28

7

0 2 4 6 8 10 12 14

Dormire, mangiare e altra

cura della persona

Lavoro retribuito

Istruzione e formazione

Lavoro familiare

Volontariato, aiuti,

partecip. Soc. e relig.

Tempo libero

Spostamenti

M

F

IRES Piemonte, “Bilancio di genere della Regione Piemonte” a cura di Giovanna Badalassi

Il contributo delle donne al lavoro familiare

Fonte: Istat, Indagine Multiscopo uso del tempo 2008-2009

Come è cambiato e come cambierà il carico di cura delle donne

Fonte: Istat, ns elaborazione su dai www.demo.istat.it

L’incidenza dei servizi pubblici sulla cura dei bambini

Bambini nella fascia di età 1-2 anni per persone o servizi cui sono affidati

prevalentemente quando la madre è al lavoro (2005)

Fonte: ISTAT: Parentela e reti di solidarietà Indagine multiscopo sulle famiglie “Famiglia e soggetti sociali”- Anno 2003 Periodo di riferimento: Anno 2003 Diffuso il: 10 ottobre 2006

Il lavoro di cura retribuito

Fonte: Eurostat

Accesso alla conoscenza e alla cultura

Studenti ripetenti per indirizzo e sesso Sc. secondaria II grado -

Provincia di Roma aass 2005-2006 (M: 7.929; F: 4.565; TOT: 12.494)

42,3%

71,8%

30,9%

33,5%

77,8%

56,7%

41,5%

52,6%

63,5%

57,7%

28,2%

69,1%

66,5%

22,2%

43,3%

58,5%

47,4%

36,5%

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Licei classici

Licei scientifici

Licei linguistici

Istituti magistrali

Istituti tecnici

Istituti professionali

Liceiartistici

Istitutid'arte

TOTALE

M

F

Popolazione residente con LAUREA per sesso e fascia di età -

Provincia di Roma - (2001) ( M: 196.016, 51,7% ; F : 183.103, 48,2%; TOT: 379.119)

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

M 0 1.178 14.620 23.568 24.718 21.717 21.019 20.442 16.553 15.605 11.532 9.687 15.377

F 0 1.714 20.832 28.855 26.289 21.343 19.911 17.812 12.082 9.691 7.072 6.492 11.010

15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-7475 e

più

Popolazione residente con LICENZA ELEMENTARE, NESSUN TITOLO E ANALFABETI

per sesso e fascia di età -

Provincia di Roma - (2001) ( M: 256.659, 37,3% ; F : 430.240, 62,6%; TOT: 686.899)

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

M 2.971 2.349 3.500 5.076 6.771 7.514 11.394 20.117 26.712 37.822 43.058 37.765 51.610

F 2.277 1.616 2.798 4.624 7.192 11.273 20.045 35.360 44.122 60.313 65.461 60.384 114.77

15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-7475 e

più

Fonte: Bilancio di Genere

della Provincia di Roma

Esempio di potenzialità e di spreco: il talento dei laureati

Un laureato costa allo stato 140.000$ (107.000€)

400.000 i laureati italiani all’estero

175.000 le casalinghe laureate in Italia

Un laureato uomo rende allo stato al netto dei costi il triplo dell’investimento: 100.000$ (76.500€). La

donna il doppio.

Fonte: OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) e Censimento Istat 2001

Accesso alle risorse private (lavoro)

Parasubordianti collaboratori iscritti INPS (2005) per fascia di età e sesso

Provincia di Roma - ( M: 78.608, 52,5% ; F : 71.193, 47,5%; TOT: 149.801)

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

M 8.261 11.875 22.469 15.390 10.328 10.285

F 9.283 14.955 25.075 13.289 5.801 2.790

<25 25-29 30-39 40-49 50-59 60+

Tasso di inattività per sesso Provincia di Roma (Media 2006)

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

M

F

M 65,9 11,1 3,8 5,5 74,4 22,9 36,4

F 73,9 25,8 29,0 34,8 89,2 43,9 57,3

15 - 24

anni

25 - 34

anni

35 - 44

anni

45 - 54

anni

55 anni

e oltre

Totale

15-64 anniTotale

Tasso di occupazione per sesso Provincia di Roma (Media 2006)

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

M

F

M 25,2 82,4 92,4 91,3 25,0 72,5 59,9

F 19,1 64,2 66,3 62,3 10,3 51,0 38,9

15 - 24

anni

25 - 34

anni

35 - 44

anni

45 - 54

anni

55 anni

e oltre

Totale

15-64 anniTotale

Tasso di disoccupazione per sesso Provincia di Roma (Media 2006)

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

M

F

M 26,0 4,5 5,9

F 26,7 7,9 9,1

15-24 anni 25 anni e oltre Totale

La segregazione orizzontale dei mestieri

69,3%

74,4%

80,4%

46,3%

74,9%

65,1%

92,7%

46,7%

55,5%

47,3%

69,6%

58,3%

49,3%

53,0%

25,5%

32,3%

30,7%

25,6%

19,6%

53,7%

25,1%

34,9%

7,3%

53,3%

44,5%

52,7%

30,4%

41,7%

50,7%

47,0%

74,5%

67,7%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

Energia

Tessile-abbigliam.

Metalmeccanico

Altri settori industriali

Costruzioni

TERZIARIO

Commercio

Alberghi e ristoranti

Trasporti e comunic.

Attiv.finanz.e immob.

Servizi alle imprese

Pubblica Amministr.

Istruzione e sanità

Altri servizi

M

F

IRES Piemonte, “Bilancio di genere della Regione Piemonte” a cura di Giovanna Badalassi

La segregazione verticale

79,3%

65,8%

40,6%

61,8%

53,9%

81,5%

68,6%

72,0%

38,2%

40,2%

66,7%

57,5%

20,7%

34,2%

59,4%

38,2%

46,1%

18,5%

31,4%

28,0%

61,8%

59,8%

33,3%

42,5%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai e assimilati

DIPENDENTI

Imprenditori

Liberi Professionisti

Lav.in proprio

Soci coop/Coadiuv.

Collaborazioni

INDIPENDENTI

TOTALE

M

F

IRES Piemonte, “Bilancio di genere della Regione Piemonte” a cura di Giovanna Badalassi

L’orario lavorativo

3,8%

96,2%

24,3%

75,7%

12,5%

87,5%

0,0%

20,0%

40,0%

60,0%

80,0%

100,0%

120,0%

Part Time Full Time

M F T

IRES Piemonte, “Bilancio di genere della Regione Piemonte” a cura di Giovanna Badalassi

Disponibilità in cerca di lavoro

IRES Piemonte, “Bilancio di genere della Regione Piemonte” a cura di Giovanna Badalassi

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

M

F

M 3,5 3,6 4,5 8,3 3,6 8,2 74,7 84,5 72,4 16,4 11,9 18,5

F 35,9 38,6 27,1 37,5 23,6 28,4 60,3 75,6 66,2 2,2 0,9 5,3

35-49 anni 50 a.e oltreTOTALE 35-49 anni 50 a.e oltreTOTALE 35-49 anni 50 a.e oltreTOTALE 35-49 anni 50 a.e oltreTOTALE

Cerca lavoro part-time Disp. a lavoro solo nel Comune

di residenza

Disp. a lavoro in altro Comune

raggiungibile giornalmente

Disp. a lavoro ovunque in Italia o

anche all'estero

Accesso alle risorse pubbliche (trasferimenti)

Numero Pensioni/assegni sociali INPS 2006 per sesso

M

27%

F

73%

Numero pensioni/assegni sociali INPS 2006 per fascia età e sesso

0

10.000

20.000

30.000

40.000

da 65 a 70 7.097 14.612 21.709

da 70 a 80 8.167 22.225 30.392

80 e oltre 1.906 9.367 11.273

M F T

Totale numero pensioni erogate INPS 2006 per sesso e importo medio mensile

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

F 75.827 237.540 122.780 33.784 19.620 11.503 8.010 6.528 4.979 2.530 2.218 1.694

M 40.571 77.260 65.156 36.221 27.313 21.384 20.369 21.417 19.695 10.868 11.125 24.305

fino a

250,00

da

250,01 a

da

500,01 a

da

750,01 a

da

1.000,01

da

1.250,01

da

1.500,01

da

1.750,01

da

2.000,01

da

2.250,01

da

2.500,01

Oltre

3.000,00

Mobilità territoriale

Popolazione residente di 15 anni e più che si è recata il mercoledì

precedente la data del censimento al luogo abituale di lavoro per sesso,

mezzo utilizzato PROVINCIA DI ROMA

60,0%

3,0%

13,0%

0,2%

12,5%

0,6%

6,7%

0,2%

0,1%

10,8%

1,5%

0,3%

8,3%

6,4%

7,2%

10,8%

52,2%

6,2%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Treno, tram, metro

Autobus/bus

Autobus aziendale/scolastico

Auto privata (conducente)

Auto privata (passeggero)

Motocicletta

Bicicletta

Altro mezzo

A piedi F

M

Popolazione over 15 che si reca abitualmente al luogo abituale di lavoro o di

studio per sesso e luogo di destinazione (2001) - Provincia di Roma

0%

0%

1%

43%

0%

0%

2%

33%

64%

55%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Estero

Province di altre regioni

Altra Provincia della

stessa regione

Altro Comune della stessa

Provincia

Stesso Comune di dimora

abituale

F

M

Persone che non si spostano abitualmente per

motivi di studio o di lavoro (2001)

Provincia di Roma

M

38%

F

62%

Distribuzione oraria degli spostamenti verso il lavoro

Esempio di lettura territoriale: servizi e carico di cura della

Provincia di Roma

Esempio di lettura territoriale: servizi e carico di cura della

Provincia di Roma

Disagio al femminile

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49

Piemonte

Nord Ovest

Italia

M; 8.350 ;

24%

F; 26.936

; 76%

M; 8.029;

25%

F; 24.625;

75%

LICENZA SCUOLA ELEMENTARE PER FASCE DI ETA' E SESSO PIEMONTE

(2001)

0

20000

40000

60000

80000

100000

120000

140000

160000

180000

6-10 11-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75 e

più

M

F

Disagio al maschile

TASSO DI MORTALITA' PER SUICIDI E AUTOLESIONE/10.000AB

0,04

0,5

1,33

0,95

2,38

3,79

0 0,05

0,58

0,87

1,971,85

0,26

0,22

0,920,83

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

0-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75+

M

F

TASSO DI MORTALITA' PER ACCIDENTI MEZZI DI TRASPORTO/10.000AB

0,46

5,69

4,29

3,3

0,12

1,69

0,47

1,33

2,99

1,74 1,92 1,83

0,450,770,47

0,66

0

1

2

3

4

5

6

0-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75+

M

F

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

M 96,3% 94,3% 95,7%

F 3,7% 5,7% 4,3%

Piemonte NordOvest Italia

Donne 16/70 anni che hanno subito violenza fisica o

sessuale da un uomo nella vita (% su 100 donne residenti)

33,6%

Il rischio di povertà femminile in Italia

Nel 2010 il rischio di povertà per le donne è pari al 19,5% contro il 16,5% degli uomini

Il rischio di povertà è più elevato soprattutto per le anziane, per effetto della vedovanza e della

ridotta partecipazione al mercato del lavoro

17,6% rischio di povertà per le donne 65-74 anni (13% per gli uomini)

20,4% rischio di povertà per le donne over 74 (15,2% per gli uomini)

10,8% di donne che vivono in famiglie deprivate (8,7% per gli uomini)

Fonte: Istat

Cosa significa povertà al femminile

• Identità maschile si è formata sulla

ECONOMIA MONETARIA

• Identità femminile si è formata sulla

ECONOMIA FAMILIARE

Le risorse non di mercato:

• SERVIZI DELLO STATO

• ECONOMIA INFORMALE

• AUTOPRODUZIONE E AUTOCONSUMO

Il reddito di donne e uomini a Genova

Fonte: Comune di Genova, Direzione statistica e sicurezza aziendale - La distribuzione del reddito nel territorio genovese (2011)

Il reddito di donne e uomini a Genova

Fonte: Comune di Genova, Direzione statistica e sicurezza aziendale - La distribuzione del reddito nel territorio genovese (2011)

Il reddito di donne e uomini a Genova

Fonte: Comune di Genova, Direzione statistica e sicurezza aziendale - La distribuzione del reddito nel territorio genovese (2011)

Il reddito di donne e uomini a Genova

Fonte: Comune di Genova, Direzione statistica e sicurezza aziendale - La distribuzione del reddito nel territorio genovese (2011) Fonte: Comune di Genova, Direzione statistica e sicurezza aziendale - La distribuzione del reddito nel territorio genovese (2011)

Il reddito di donne e uomini a Genova

Fonte: Comune di Genova, Direzione statistica e sicurezza aziendale - La distribuzione del reddito nel territorio genovese (2011)

Il Piano di Azione: Carta Europea per la parità

Articolo

CartaDescrizione Articolo Descrizione Attività correlate

"Forme di partecipazione. La partecipazione favorisce l'emergere delle istanze dei soggetti più deboli"

Consulta Giovani

Supporto ed ascolto nei confronti degli organismi consultivi di parità

Coinvolgimento di tutti i partenrs (Associazioni, sindacati ecc.)per la revisione del Piano d'Azione

Supporto ed ascolto nei confronti degli organismi consultivi di parità

Revisione dei Regolamenti principali

Ampliamento offerta dei Servizi - Apertura degli sportelli distrettuali -

Ampliamento orari a seguito unione front ofice. Decollo Spuc

Comunicazione, indo,carte dei servizi: aumentare le opportunità di accesso a servizi ed agevolazioni

Redazione Bilancio di Genere con riferimento al conto consuntivo

Carta Identità Elettronica. L'utilizzo della CIE come accredito per servizi on line favorisce chi sta a casa o

ha meno tempo o difficoltà con gli orari

Registro Unioni Civili.Possono essere date agevolazioni per le famiglie di fatto e quelle di diritto.

Detrazioni ICI per giovani coppie anche unite civilmente

Modulo pari opportunità nella formazione dei dipendenti

Sportelli distrettuali aperti più a lungo

Ampliamento orari a seguito unione front office a Palazzo Niccolini. Ulteriore apliamento a seguito

partenza SPUC

Interventi a sostegno del trasporto pubblico locale (agevolazioni tariffarie)

Agevolazini tariffarie TIA

Apertura nuovo nido

Apertura nuova scuola materna

Revisione dei regolamenti sull'accesso alle scuole

Anagrafe per stranieri presso SPUC

Interventi per le donne straniere (anche con corsi di alfabetizzazione e informatica)

Servizi Ludoteca, Campi solari, Vacanze Anziani

Dispositivi di protezione individuali (sicurezza educatrici)

Pattugliamento stradale

Interventi a sostegno del lavoro delle donne

Maggiori investimenti nelle scuole e negli asili nido

Interventi sul Piano Urbano della mobilità

Estensione corse del trasporto pubblico locale

Attraversamenti pedonali rialzati

Taxi amico per le donne, attivo specialmente in orario notturno

Attività a favore dei Centri Commerciali Naturali. La presenza di negozi di vicinato favorisce in

particolare le persone anziane e le donne

Stalli rosa nei parcheggi

PIANO DI AZIONE CARTA EUROPEA PER LA PARITA'

DISCRIMINAZIONI MOLTEPLICI

O OSTACOLI

Art. 10

QUADRO GENERALE PER LA

PARITA'Art. 8

ANALISI DI GENEREArt. 9

NEUTRALIZZARE GLI STEREOTIPIArt. 6

AMMINISTRAZIONE E

CONSULTAZIONI VALIDEArt. 7

IMPEGNO PUBBLICO PER LA

PARITA'Art. 4

LAVORARE CON I PARTERNS

PER PROMUOVERE LA PARITA'Art. 5

PARTECIPAZIONE ALLA VITA

POLITICA E CIVICAArt. 3

RESPONSABILITA'

DEMOCRATICAArt. 1

IL RUOLO DEL DATORE DI

LAVOROArt. 11

Art. 12

FORNITURA DI BENI E SERVIZI

ASSISTENZA E SERVIZIO

SOCIALEArt. 15

ASSISTENZA ALL'INFANZIA

Art. 16

INCLUSIONE SOCIALE

Art. 18CULTURA SPORT E TEMPO

LIBEROArt. 20

Art. 21SICUREZZA E PROTEZIONE

SVILUPPO SOSTENIBILEArt. 24

PIANIFICAZIONE URBANA E

LOCALEArt. 25

MOBILITA' E TRASPORTI

Art. 26

SVILUPPO ECONOMICOArt. 27

AMBIENTEArt. 28

La riclassificazione di Bilancio in ottica di Genere

La riclassificazione di

Bilancio del Comune

2003 % 2003 %

AREE DIRETTAMENTE

INERENTI AL GENERE

AREE INDIRETTAMENTE

INERENTI AL GENERE 13% 13%

104.945.561,54 104.945.561,54

22.090.232,28 22.090.232,28

30.722.797,73 30.722.797,73

7.248.561,02 7.248.561,02

TOTALE AREE

INDIRETTAMENTE INERENTI

IL GENERE

165.007.152,57 100% 165.007.152,57 100%

AREE DI GENERE

AMBIENTALI 28% 28%

184.424.142,48 184.424.142,48

53.600.977,59 53.600.977,59

36.498.195,56 36.498.195,56

7.633.756,09 7.633.756,09

34.865.546,97 34.865.546,97

18.131.394,68 18.131.394,68

23.775.629,80 23.775.629,80

TOTALE AREE AMBIENTALI 358.929.643,17 100% 358.929.643,17 100%

TOTALE AREE NEUTRE 759.944.327,89 59% 759.944.327,89 59%

TOTALE 1.283.881.123,63 100% 1.283.881.123,63 100%

ALTRE RISORSE DELL'ENTE 14.359.708,15

TOTALE C/BILANCIO 1.298.240.831,78 1.283.881.123,63 0%

SPESE

64%

13%

10%

2%

10%

5%

7%

19%

4%

51%

15%

5%

7%

19%

4%

51%

15%

10%

2%

10%

AREA ECOSOSTENIBILE

TRASPORTI

VIABILITA'

VIVIBILITA' E SICUREZZA

SVILUPPO ATTIVITA'

ECONOMICHE

PER LE FASCE DEBOLI E LE

SITUAZIONI DI DISAGIO

ALTRI SERVIZI PER IL

SOCIALE

CULTURA E TEMPO LIBERO

SPORT

ENTRATE

PER L'INFANZIA E

L'ADOLESCENZA

PER GLI ANZIANI

64%

13%

COMUNE DI

GENOVA

La riclassificazione di Bilancio della Provincia

2006 % % 2007 % % var %

TOTALE AREE DIRETTE

ALLE DONNE E ALLE POLITICHE DI GENERE 1.748.475,79 100,0% 0,7% 807.450,43 100% 0,4%

SOCIALE 1.520.851,14 3,8% 1.852.311,57 4,6% 21,8%

ISTRUZIONE 23.471.928,82 58,4% 22.594.743,47 55,7% -3,7%

FORMAZIONE 10.778.974,90 26,8% 9.742.573,73 24,0% -9,6%

POLITICHE DEL LAVORO E CENTRI PER L'IMPIEGO 4.436.250,11 11,0% 6.350.327,35 15,7% 43,1%

TOTALE AREE INDIRETTE

ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA 40.208.004,97 100,0% 16,2% 40.539.956,12 100% 18,9% 0,8%

TRASPORTI E MOBILITA' 44.045.875,64 30,0% 41.776.954,85 37,0% -5,2%

VIABILITA' 60.337.156,96 41,1% 39.658.264,30 35,2% -34,3%

VIVIBILITA' E SICUREZZA 141.877,38 0,1% 291.429,26 0,3% 105,4%

SVILUPPO ATTIVITA' ECONOMICHE 14.432.137,41 9,8% 11.284.688,12 10,0% -21,8%

CULTURA E TEMPO LIBERO 4.286.508,54 2,9% 6.174.901,70 5,5% 44,1%

AREA ECOSOSTENIBILE 20.546.414,41 14,0% 12.927.574,92 11,5% -37,1%

SPORT 341.319,71 0,2% 200.033,93 0,2% -41,4%

URBANISTICA ED EDILIZIA 2.729.632,92 1,9% 508.609,59 0,5% -81,4%

TOTALE AREE INDIRETTE

ALLA QUALITA' DELLA VITA E ALL'AMBIENTE 146.860.922,97 100,0% 59,1% 112.822.456,67 100% 52,5%

TOTALE AREE NEUTRE 59.854.368,07 24,1% 60.862.353,67 28,3%

TOTALE 248.671.771,80 100,0% 215.032.216,89 100,0%

SERVIZI IN CONTO TERZI 13.478.913,06 13.318.160,95

TOTALE SPESE PROVINCIA DI FIRENZE 262.150.684,86 228.350.377,84

PROVINCIA DI FIRENZE SPESE

La riclassificazione di Bilancio della Regione

I Fondi nazionali per gli interventi sociali nel 2011 hanno perso il 63% delle risorse stanziate dallo

Stato rispetto al 2010

Lo stato del Welfare in Italia

2007 2008 2009 2010 2011

Fondo nazionale politiche sociali

(esclusa quota ministeriale) 745 656 518 374 274

Fondo Infanzia e adolescenza 44 44 44 40 39

Fondo inclusione immigrati 50 0 0 0 0

Fondo Non autosufficienza 100 300 400 400 0

Fondo politiche giovanili 130 130 130 81 13

Fondo politiche della famiglia 220 330 239 174 51

Fondo pari opportunita 50 44 30 3 17

TOTALE 1339 1504 1361 1072 394

Fonte: Franca Maino, «Il welfare in azienda tra nuovi bisogni sociali e vincoli di bilancio: quali prospettive? Milano, 18 aprile 2012

L’utenza dei servizi sociali e per gli anziani

Bilancio di genere Comune di Prato

L’utenza dei servizi sociali e per gli anziani

Tra gli anziani che usufruiscono dei servizi comunali, le donne rappresentano il 77% degli utenti del

trasporto personalizzato per anziani, l’81,3% degli utenti del servizio di accompagnamento e

compagnia, l’80,4% degli utenti delle lavanderie a domicilio e il 59,6% di quelli per i pasti a domicilio.

Tipologia di servizio M % F % Totale %

Trasporto personalizzato anziani 13 22,8% 44 77,2% 57 100,0%Accompagnamento e compagnia/una persona

insieme agli altri 9 18,8% 39 81,3% 48 100,0%

Lavanderia a domicilio 18 19,6% 74 80,4% 92 100,0%

Pasti a domicilio 21 40,4% 31 59,6% 52 100,0%

Bilancio di genere Comune di Arezzo

La salute

• Nel 2007 376.855 dimissioni nel sistema ospedaliero, per il 53% donne, con una incidenza

finanziaria del 50,2%. Le dimissioni per gravidanza, parto e puerperio sono il 6,7% dei ricoveri e il

7,3% delle risorse, le malattie riproduttive maschili e femminili sono il 4,8% dei ricoveri e il 7,3% delle

risorse.

29,0%

14,9%

24,1%

37,4%

51,7%

16,3%

23,5%20,6%

9,5%

22,9%

56,9%

11,8%10,5%

26,1%

16,3%

23,9%

42,2%

34,6%

26,6%

19,5%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

0-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75-84 85 e oltre Totale

M

F

La salute (2)

Anche la spesa farmaceutica del SSR, che in termini assoluti è attribuibile per il 52,8% della spesa a

donne, se riletto nella distribuzione pro-capite rispetto alla popolazione residente, pone in evidenza il

più elevato consumo da parte degli uomini, con una differenza con le donne consistente per le fasce

di età più anziane.

55,5 53,7 65,1 95,2167,7

316,0

549,7

788,2

253,6

64,9

889,8

38,8 44,2

111,7176,7

257,1

576,9595,8

475,4

304,1

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

0-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75-84 85 e oltre Totale

M

F

Spesa farmaceutica 2007 per sesso, fascia di età – per 100 persone residenti

Utenti servizi per diversamente abili

Comune di Arezzo: utenti servizi per

adulti diversamente abili

M

40%

F

60%

37,7%

20,0%

2,5%

60,40%

39,60%

18,2%

43,6%

15,8%

1,1%

9,0%

9,2%

3,1%

21,6%

6,5%

11,7%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0%

Abbigliamento,

pelli, cuoio

Tessile

Metalmeccanico:

Filiera auto

Orafo

Servizi

Impiantistica

TOTALE CIGS in

deroga

F

M

M

65,3%

F

34,7%

Esempio di analisi di servizi regionali e indicatori Piemonte: CIGS

e sostegno al reddito

Bilancio di Genere incentivi alle imprese esempio Regione Piemonte

Regione Piemonte – POR-FEASR 2007-2013 incentivi alle imprese per sesso dipendenti - 2010

Le agevolazioni fiscali per gli anziani e i disabili

Detrazioni ICI per disabili e per sesso

265

413

319301

471

379

0

100

200

300

400

500

2005 2006 2007

Detrazioni ICI Disabili

M

F

Detrazioni ICI e TARSU per anziani ultra 65 enni per sesso

29

50

9 912

1717

21

0

10

20

30

40

50

2005 2006 2007 2005

Detrazioni ICI Anziani Ult ra 65enni Detrazioni TARSU

Anziani Ult ra

M

F

Fonte: Bilancio di Genere del Comune di

San Giuliano Terme

La viabilità e gli incidenti stradali

Bilancio di genere Comune di Colle di Val d’Elsa

La cultura: prestiti e lettori biblioteche comunali

Bilancio di genere Comune di Colle di Val d’Elsa

Esempio di analisi di servizi regionali e indicatori Piemonte: lettori

di biblioteche

LETTORI BIBLIOTECHE REGIONE PIEMONTE PER GENERE ED ETA'

AL 31/12/2006

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

0-5 6-10 11-14 15-17 18-19 20-24 25-34 35-44 45-54 55-59 60-64 65-74 oltre 75

Maschi

Femmine

IRES Piemonte, “Bilancio di genere della Regione Piemonte” a cura di Giovanna Badalassi

La cultura: gli abbonati ai teatri comunali

Bilancio di genere Comune di Colle di Val d’Elsa

Lo sport

849

136

124

0

222

470

13

11

74

339

86

15

40

317

127

16

13

191

57

1

68

15

264

411

331

61

330

681

5

25

27

149

99

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900

calcio

pallavolo e minivolley

tennis

basket e minibasket

Ginnastica

Danza moderna

Attività scolastiche e di gioco

Nuoto

Ginnastica, aerobica etc

Yoga

Nuoto

Ballo

Ciclismo

Tiro con l'arco

Podismo

Pesca e caccia

Arti marziali

Ginnastica terza età

Nuoto terza età

Ragazzi

Adulti

Anzia

ni

M

FFonte: Bilancio di Genere del Comune di San

Giuliano Milanese per la Provincia di Milano

L’importanza della partecipazione per il Bilancio di Genere

preventivo

La presenza di donne elette nei Comuni rispetto alla presenza

femminile nel mercato del lavoro

La presenza di donne elette nei Comuni rispetto alla

partecipazione politica nel territorio

La presenza di donne elette nei Comuni rispetto alla spesa

socioassistenziale pro-capite

La presenza di donne elette nei Comuni rispetto all’incidenza di

asili nido

La presenza di donne elette nei Comuni rispetto all’incidenza di

anziani in assistenza domiciliare