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Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N.4 - Anno XX - LUGLIO-AGOSTO 2015 FILIALE DI RASTIGNANO Via A. Costa, 106 A/H - Tel. 051.6540973 - Fax 051.6264241 segue a pag. 2 segue a pag. 6 LE SIRINGHE NEI PARCHI A RASTIGNANO tare, né da trascurare nonostan- te le rassicurazioni dell'Ammi- nistrazione che afferma che sia tutto sotto controllo. Da tempo Carabinieri e Polizia Munici- pale pattugliano la zona, ma questo problema persiste e ogni giorno i bambini che giocano possono correre il rischio di ca- dere su qualche siringa. Proprio per questo possiamo constatare che sopralluoghi o pattuglia- menti non sono sufficienti e, come suggerivo nella mia In- terpellanza, bisogna aumentare illuminazione e telecamere, ma soprattutto chi si occupa della Scrivo in merito all’articolo pubblicato tempo fa su Il Re- sto del Carlino in riferimento al problema delle siringhe nel parco pubblico in centro a Ra- stignano. Ho avuto modo di constatare sul posto, grazie alla guida di mamme e papà della frazione, di come la situazione sia, oltre che di degrado, anche di pericolo per i bambini, gli an- ziani o per chi passeggia al suo interno. Nel passato Consiglio Comunale del 31 marzo 2015 ho presentato un Interpellanza in merito, per la quale attendo risposta dal Sindaco, perché il problema non è nè da sottovalu- GLI AMICI DI IRENE Ciao, mi chiamo Irene, ho 14 anni e abito a Pianoro, sono affetta da malformazione di Arnold Chiari tipo 1 complesso con instabilità craniocervicale. Questa malattia non mi consente di avere una vita normale, a causa dei forti dolori alla testa ho sospeso anche la scuola, di notte non riesco più a dormire. Do- vrò assolutamente affrontare un’o- perazione molto costosa, il 6 agosto 2015, negli Stati Uniti. Per soste- nermi in questa sfida vitale i miei amici hanno creato un associazione onlus. Sperano, credono, ed io con loro, che anche tu mi possa aiutare. Ti ringrazio sinceramente. Irene Per aiutare la famiglia di Irene ad affrontare le ingenti spese che dovrà sostenere puoi ope- Anche questo anno Arci Bocciofila inizia la sua attività estiva con il suo carico di simpatia e spensieratezza. Sono molte le persone che decidono di passare le calde serate estive in una bella e ventilata zona verde ai bordi del paese, dove dalla collina si vedono i caprio- li ed i bambini possono correre e giocare nei vicini parchi. Anno rare un bonifico della cifra che vuoi, sul conto attivato a tale proposito: “gli amici di Irene” IT26 O070 7237 0000 1600 0186 019 (importante il primo O del codice IBAN non è uno zero ma la lettera O, tutti gli altri sono degli zeri) presso Emil Banca- Cred.Coop-Soc.Coop. ogni euro eccedente la somma necessaria all’operazione verrà devoluto all’associazione onlus “Piccoli Geni”. I volontari della bocciofila L’ESTATE IN BOCCIOFILA L’INCENDIO DI ASSOTECH Lo scorso maggio, un incendio di vaste dimensioni è scoppiato a Rastignano all’interno di Assotech, di proprietà della famiglia Benincasa. L’impresa produce materiale in gomma e plastica e si trova in via Nazionale. Il rogo è scoppiato nel primo pome- riggio e solo nella giornata seguente le sette autobotti dei vigili del fuoco, giunte sul posto, hanno domato le fiamme che han- no coinvolto l’ingresso e il magazzino. Bruciato anche tutto l’interno della struttura. Fin dai giorni seguenti la famiglia Be- nincasa ha riaperto l’attività nei vicini capannoni. “Nessuno è rimasto senza lavoro – ha dichiarato alla stampa l’imprenditore Nicola Benincasa – qualche giorno dopo l’incendio sono arriva- ti a darci una mano anche i nostri partner tedeschi. Sono scesi dal camion pensando di dover scavare nella fuliggine ed invece hanno trovato l’azienda in funzione solo pochi metri più in là. Il modello emiliano!”. Marco Soprani Un caloroso abbraccio ai dipendenti ed alla famiglia Benincasa da parte de L’Idea. La Redazione

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Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N.4 - Anno XX - LUGLIO-AGOSTO 2015

FILIALE DI RASTIGNANOVia A. Costa, 106 A/H - Tel. 051.6540973 - Fax 051.6264241

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LE SIRINGHE NEI PARCHI A RASTIGNANOtare, né da trascurare nonostan-te le rassicurazioni dell'Ammi-nistrazione che afferma che sia tutto sotto controllo. Da tempo Carabinieri e Polizia Munici-pale pattugliano la zona, ma questo problema persiste e ogni giorno i bambini che giocano possono correre il rischio di ca-dere su qualche siringa. Proprio per questo possiamo constatare che sopralluoghi o pattuglia-menti non sono sufficienti e, come suggerivo nella mia In-terpellanza, bisogna aumentare illuminazione e telecamere, ma soprattutto chi si occupa della

Scrivo in merito all’articolo pubblicato tempo fa su Il Re-sto del Carlino in riferimento al problema delle siringhe nel parco pubblico in centro a Ra-stignano. Ho avuto modo di constatare sul posto, grazie alla guida di mamme e papà della frazione, di come la situazione sia, oltre che di degrado, anche di pericolo per i bambini, gli an-ziani o per chi passeggia al suo interno. Nel passato Consiglio Comunale del 31 marzo 2015 ho presentato un Interpellanza in merito, per la quale attendo risposta dal Sindaco, perché il problema non è nè da sottovalu-

GLI AMICI DI IRENE

Ciao, mi chiamo Irene, ho 14 anni e abito a Pianoro, sono affetta da malformazione di Arnold Chiari tipo 1 complesso con instabilità craniocervicale. Questa malattia non mi consente di avere una vita normale, a causa dei forti dolori alla testa ho sospeso anche la scuola, di notte non riesco più a dormire. Do-vrò assolutamente affrontare un’o-perazione molto costosa, il 6 agosto 2015, negli Stati Uniti. Per soste-nermi in questa sfida vitale i miei amici hanno creato un associazione onlus. Sperano, credono, ed io con loro, che anche tu mi possa aiutare. Ti ringrazio sinceramente.

Irene

Per aiutare la famiglia di Irene ad affrontare le ingenti spese che dovrà sostenere puoi ope-

Anche questo anno Arci Bocciofila inizia la sua attività estiva con il suo carico di simpatia e spensieratezza. Sono molte le persone che decidono di passare le calde serate estive in una bella e ventilata zona verde ai bordi del paese, dove dalla collina si vedono i caprio-li ed i bambini possono correre e giocare nei vicini parchi. Anno

rare un bonifico della cifra che vuoi, sul conto attivato a tale proposito: “gli amici di Irene” IT26 O070 7237 0000 1600 0186 019 (importante il primo O del codice IBAN non è uno zero ma la lettera O, tutti gli altri sono degli zeri) presso Emil Banca-Cred.Coop-Soc.Coop. ogni euro eccedente la somma necessaria all’operazione verrà devoluto all’associazione onlus “Piccoli Geni”. I volontari della bocciofila

L’ESTATE IN BOCCIOFILA

L’INCENDIO DI ASSOTECHLo scorso maggio, un incendio di vaste dimensioni è scoppiato a Rastignano all’interno di Assotech, di proprietà della famiglia Benincasa. L’impresa produce materiale in gomma e plastica e si trova in via Nazionale. Il rogo è scoppiato nel primo pome-riggio e solo nella giornata seguente le sette autobotti dei vigili del fuoco, giunte sul posto, hanno domato le fiamme che han-no coinvolto l’ingresso e il magazzino. Bruciato anche tutto l’interno della struttura. Fin dai giorni seguenti la famiglia Be-nincasa ha riaperto l’attività nei vicini capannoni. “Nessuno è rimasto senza lavoro – ha dichiarato alla stampa l’imprenditore Nicola Benincasa – qualche giorno dopo l’incendio sono arriva-ti a darci una mano anche i nostri partner tedeschi. Sono scesi dal camion pensando di dover scavare nella fuliggine ed invece hanno trovato l’azienda in funzione solo pochi metri più in là. Il modello emiliano!”.

Marco SopraniUn caloroso abbraccio ai dipendenti ed alla famiglia Benincasa da parte de L’Idea.

La Redazione

“lettere” 2 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015

Per scrivere al giornale potete mandare e-mail a: [email protected] ricorda che non verranno pubblicate lettere anonime o lettere scritte a mano e firmate con nomi non rintracciabili dalla redazione

chiamati a ritirare la pergame-na consegnata dal nostro Sin-daco a ricordo. Però non sono stati menzionati nella vostra lista e altre persone che avete menzionato, che per altro co-nosco, quel giorno non c’erano. Comunque i miei genitori sono seduti in fondo a destra (papà si stà toccando una guancia) e si chiamano Germano Mariotti e Alvise Santoni. Anche il giorno del loro matrimonio nel lontano 1954 furono fotografati e la loro foto fu pubblicata su un quoti-diano locale perché furono la prima coppia che si sposava in una piccola chiesa della borga-ta di Olmini (GR) appena sorta nella pianura maremmana.

Grazia Mariotti

In seguito a questa segnalazio-ne ci siamo fatti rispedire il co-municato dagli uffici Comunali. Nozze d’oro: Azzolini Giorgio, Ceretti Nilde, Gamberini Giu-seppe, Bolognini Giannina, Barbieri Mario, Pozzi Doretta, Gregori Luciano, Gilli Luciana, Vitali Amedeo, Rocca Dina, Gi-rardi Antonio, Stabellini Luisa, Clemente Vittorio, Sebastiano

Lucia, Agresti Walter, Filippi-ni Silvana, Albertazzi Celso, Vannini Bruna, Zazzaroni Cle-to, Sangiorgi Giliola, Passini Remo, Tripoli Teresa.Nozze Diamante: Bonvini Car-lo, Casalini Maria, Barbieri Fernando, Fanti Anna, Mariotti Germano, Santoni Alvise, Bac-chi Emilio, Cervini Clara, Toni-nello Enzo, Milani Maria.

Paolo Brighenti

L’ATTRAVERSAMENTOPEDONALE DI VIALE DELLARESISTENZA

Ho letto la lettera di Marco Calandrino sul traffico a Rasti-gnano e, mal comune mezzo gaudio, mi accingo a scrivervi per gli stessi problemi. L’età incomincia a pesare e non sono più in grado di effettuare quegli scatti, indispensabili per salvare la pelle, per l’attraversamento della strada sulle strisce pedo-nali, per scansare auto e moto ed evitare di essere investiti. Abito in Viale della Resistenza e i passaggi pedonali sono indica-ti sia da segnaletica orizzontale che verticale, quindi ben visibi-

manutenzione del parco deve farlo con cura e frequenza. In questi mesi i genitori dei bambi-ni, muniti di guanti e sacchetti, hanno raccolto quotidianamen-te le siringhe e le hanno buttate nell’immondizia. I responsabili della manutenzione del parco dove erano? Una mamma ha portato delle siringhe per farle vedere direttamente al coman-do dei vigili a Pianoro: le sirin-ghe sono spesso rinvenute nella zona dei giochi all’interno del parco e nella zona dove i bim-bi giocano al pomeriggio con la palla. Non è possibile questa si-tuazione. Personalmente non so nemmeno se avrei il coraggio di raccoglierla, non so i lettori cosa ne pensino a riguardo. Alcune siringhe sono state rinvenute anche nella zona dove transita il Progetto Pedibus, che nasce grazie alla Commissione di cui faccio parte e al lavoro certosi-no della Presidente Calzà che in poco tempo lo ha reso possibi-le. Dallo scorso mese ha avuto molta partecipazione di studen-ti delle scuole, ma molte mam-me, oltre a non portare i bimbi al parco al pomeriggio, iniziano ad avere timore anche a portarli alla fermata Pedibus. Credo e spero possa crescere la voglia e la motivazione di cercare di risolvere il problema il prima possibile.

Massimiliano Laganà

L’ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO

Ho ricevuto L’Idea n.3 anno xx -maggio-giugno 2015, e a pagi-na 14 ho visto con molta gioia la foto dei miei genitori che han-no festeggiato i loro 60 anni di matrimonio il 30 ottobre 2014 e a novembre 2014 sono stati

li. Devo dire che alcuni, con mia moglie e in un paio di occasioni, sono anche stati gentili perché, invece di investirla, hanno più volte suonato per invitarla ad accelerare l'attraversamento, sempre sulle strisce pedonali. Questa è l'educazione stradale dei pianoresi e, devo dire, age-volata dal Comune (si vedano i rallentatori di velocità in curva presso la sala Arcipelago) per-tanto moto e auto, una volta su-perato l'ostacolo, gas a manetta nel rettilineo fino a via Nazio-nale. Vedo qualche volta i Vigili Urbani che fermano autovettu-re e moto per eccesso di velocità o controlli, ma mai perché non danno la precedenza ai pedoni per l'attraversamento sulle stri-sce. Infine vorrei invitare l’Am-ministrazione a fare un giretto serale in Viale della Resistenza durante la buona stagione, per rendersi conto che sarebbe me-glio avere i rallentatori nel ret-tilineo. Mi viene in mente una piccola vacanza a Tenerife, Ca-narie. Ero fermo sul marciapie-di e stavo guardando dei carri allegorici dall'altra parte della strada. A un certo punto vedo

>> EDITOREL’IDEA - Associazione per la promozionedella cultura e dell’informazione a Pianoro.

>> DIREZIONEDirettore responsabile:Gianluigi PaganiDirettore editoriale:Marco MalpensiGarante dei lettori:Umberto MazzantiCapo redattore: Stefano Galli

>> REDAZIONEPaolo Brighenti, Andrea Canu, Romano Colombazzi, Sara Colombazzi, Umberto Fusini, Martina Lelli, Claudia Mazzanti, Piergiovanni Pierantozzi, Filippo Pizzirani, Marco Pizziolo, Marta

Rocca, Giorgio Rocchi, Sergio Savigni, Mirko Sita, Gianna Solmi, Sebastiano Bernardi.

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n.4 anno XX ERRATA CORRIGENel numero 3 de L’Idea a pagina 2 la lettera titolata

“I rumori durante le feste” porta firma Anna Maria

Felice e Beatrice Bianchini. Tale lettera doveva essere

firmata solamente da Anna Maria Felice, mentre Beatrice

Bianchini doveva essere la firma da apporre nel riquadro sottostante “La lunga estate del Palazzetto”. Ci scusiamo

con Anna Maria, con Beatrice, con il Palazzetto Pianoro Sport

Accademy e con i lettori per questa nostra svista.

La Redazione

segue dalla pag.1

n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 3 L’IDEA Per scrivere al giornale potete mandare e-mail a: [email protected]

Si ricorda che non verranno pubblicate lettere anonime o lettere scritte a mano e firmate con nomi non rintracciabili dalla redazione “lettere”un Autobus che si ferma vicino a me, guardo e noto che sono in prossimità delle strisce pedona-li e l'Autobus si è fermato per farmi passare. Mi sono sentito in dovere di attraversare anche se non ne avevo intenzione.

Aristide Bassi

IN RICORDO DI LUIGI MIMMI

Un caro amico, ancor prima che un uomo generoso e leale, un imprenditore di successo oltre che un volontario a tutto ton-do della Pubblica Assistenza di Pianoro, ha ceduto alla prima regola della vita e ci ha lasciato! Luigi, per chi lo ha conosciuto, è stato un uomo esemplare, da imitare! Molto attivo nel mon-do del volontariato locale che lo vedeva impegnato quotidiana-mente alla guida dell’ambulan-za per accompagnare i malati alle terapie del caso. Non ama-va certo apparire ma come una possente quercia in un pioppe-to non poteva che emergere e distinguersi. Purtroppo come sempre succede, si vorrebbe avere avuto il tempo di dirgli un’ultima parola, ma sappiamo che quasi mai questo privilegio ci è concesso, perciò voglio scri-vere qui le parole che avrei vo-luto dirgli: <<Grazie Luigi per avermi insegnato la pazienza, la comprensione e la differenza tra l’essere e l’apparire, grazie per avermi accolto sotto la tua possente ombra. Grazie per aver donato il tuo tempo e il tuo sapere a noi pianoresi. Ciao Luigi!>>

Piero Lanzi

IL PERCORSO DEL BUS 13

Da molto tempo si parla di al-lungare il percorso del bus 13 a Rastignano. Quando si è co-struita la rotonda al ponte delle oche si diceva che questa era una premessa per portare lì il capolinea, da anni in via Pave-se (comune di Bologna). Non vedendo più lavori in atto, ho chiesto ad un conoscente auti-sta TPER a che punto siamo. La risposta è che si deve spostare una cabina ENEL adiacente alla rotonda (già in disuso e tran-sennata da mesi), ma i lavori sono fermi tanto che l’allunga-mento della linea 13 è previsto solo per l’autunno 2016. Anche allora sarà previsto che solo un bus ogni due arrivi al nuovo ca-polinea, il che è comprensibile

per i problemi di stazionamen-to in coda dei filobus doppi che a volte si ritrovano a fine corsa e non avrebbero spazi compara-bili a quelli di via Pavese. Co-munque sarà una grossa como-dità molto attesa dagli abitanti di Rastignano centro, in parti-colare negli orari in cui i 96 di-ventano molto rari (dopo cena, sabati pomeriggio e festivi). Ma anche nelle ore di punta dei giorni feriali si può essere certi che i 13 arriveranno al ponte sul Savena già quasi pieni. Non po-trebbe il comune di Pianoro fare un po’ di pressione per comple-tare l’opera che richiede ormai poco lavoro rispetto al più già fatto?

Roberto Breschi

RISPONDE L’ASSESSORECOMPETENTE

In merito al prolungamento del percorso della filovia 13 da via Pa-vese alla nuova rotatoria situata al “ponte delle oche”, nella frazione di Rastignano sulla strada della Futa, confermo che il nostro Comune compie un costante monitoraggio delle fasi operative necessarie a completare i lavori che, contestual-mente alla rotonda, consentiranno di realizzare il capolinea della linea 13. Quest’ultimo sarà situato dove si trova l’attuale fermata, all’al-tezza del parcheggio del mercato del sabato. La sede stradale sarà infatti allargata al fine di consen-

tire l’inserimento di due filobus al di fuori della attuale carreggiata. Per fare questo occorre che Tper ed Enel completino le procedure per lo spostamento della cabina Enel da quella vecchia (che verrà demolita proprio per consentire l’allarga-mento della carreggiata) a quella di nuova realizzazione. L’ultimo incontro da noi sollecitato coi diri-genti e tecnici TPER si è svolto il 18 maggio scorso, presso il Comu-ne di Pianoro. In questa occasione si è affrontato il tema della tem-pistica relativa alla prosecuzione dei lavori, prosecuzione che sconta ritardi dovuti soprattutto ai tempi di ottenimento dei cofinanziamenti regionali e ad alcune criticità veri-ficatesi negli espropri di qualcuna delle aree interessate ai lavori. Nei mesi estivi, secondo gli ultimi ag-giornamenti avuti da TPER, do-vrebbero iniziare i lavori di posa di plinti e ganci. L’elettrificazione e quindi la messa in esercizio della filovia sarebbe quindi prevista, da Tper, entro la fine di quest’anno. Di questo incontro e dell’avanza-mento dei lavori è stata informata la cittadinanza durante la seduta della Consulta di Rastignano in data 08 giugno 2015.

Giancarlo BenagliaAssessore ai Lavori Pubblici

IL VETRO NEL CASSONETTO INDIFFERENZIATO

Un amico mi ha raccontato una storia che, nell’anonimato, vor-

rei raccontare ai lettori. Qualche tempo fa, a Pianoro, vengono depositate a fianco dei racco-glitori dei rifiuti due belle da-migiane da circa 50 litri l’una. Le damigiane sono rimaste per parecchi giorni in vista senza che interessassero qualcuno per un eventuale riuso. Un giorno il mio amico le ha notate infilate nel contenitore indifferenziato, le ha tirate fuori e, dopo averle posate nuovamente nei pres-si della campana del vetro, ha tolto la parte superiore della copertura in plastica, che ha in-serito nell’apposito contenitore. La parte sottostante, sempre in plastica, di maggiore ampiezza, non poteva passare nella appo-sita apertura: caricata in auto e, con mezzi propri, sminuzzata in vari pezzi che sono stati poi inseriti nel raccoglitore della plastica. Nel frattempo, per vari giorni, le damigiane ”nude” sono rimaste presso i cassonetti. L’amico di cui dicevo ha tenu-to d’occhio le benedette dami-giane e, dopo vari giorni, non vedendole più, si è fermato a curiosare nel cassonetto “indif-ferenziato”: le damigiane erano nuovamente all’interno, in pez-zi sul fondo. Rimane un dubbio: visto il risultato, dove ha sba-gliato il mio amico? Qualcuno può aiutarlo a capire?

Iliano Guglielmi

Il nuovo consiglio direttivo di Boletus in Bulatta

I FUNGHI DI BOLETUS IN BULATTAIl gruppo micologico “Boletus in Bulatta” con il patrocinio del Comune di Pianoro e dell’Unione dei Comuni Savena-Idice organizza una conferenza sul tema “Funghi commestibili e velenosi, è possibile confonderli?”. La conferenza sarà tenuta da Mirko Illice, ispettore di Ausl Bologna, il 9 settembre al museo Arti e Mestieri alle ore 20.30.

Fortunato Romano

“lettere” 4 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015

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I MURALES INACCETTABILI

Ci risiamo. Una parete esterna del palazzo che ospita la ludo-teca e la biblioteca è invasa da scritte e disegni indecenti. Ed è pure graffiata. Una sconcezza probabilmente fatta di notte da alcune menti cui manca il ge-noma dell’intelletto. Deturpare pareti non reca vantaggio alcu-no alla persona che lo fa. Nem-meno il piacere di farlo. Non si può provare piacere a rovinare un muro, senza nemmeno la scusa di una rivalsa. Mi coglie una profonda pena per gli auto-ri di tale scempio. Il danno alla parete può essere riparato, ma l’encefalo di chi lo rovina è for-se riparabile?

Luigia Bimbi

IL GRANDE SUCCESSO DI CUORI DI PIETRA

L’associazione culturale “Cuo-re di pietra” è lieta di comuni-care che il progetto “Territorio, identità e memoria” realizzato, nell’ambito del percorso Con-Cittadini promosso dall’Assem-blea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in collabo-razione con la classe II B della Scuola Vincenzo Neri, la classe I E delle Scuole Irnerio di Bo-logna e il Servizio Geologico Sismico e dei Suoli regionale ha vinto il primo premio. Si coglie l’occasione per ringraziare l’Of-ficina Morotti e Sayerlack/Sher-win-Williams per la loro colla-borazione e l’accoglienza. Il 5 giugno alle ore 10,30 il progetto è stato presentato pubblicamen-te al Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”. Hanno par-tecipato, insieme all’insegnante Ivana Baldi e ai ragazzi della II B, il Sindaco Gabriele Minghet-ti, l’Assessore alla Scuola Fran-

ca Filippini, l’Assessore alla Cultura Benedetta Rossi, Rosi Manari del Servizio Documen-tazione, Europa, Cittadinanza Attiva dell’Assemblea Legislati-va, Maria Carla Centineo e Rosa Farneti del Servizio Geologico Sismico e dei Suoli della Regio-ne Emilia-Romagna.

Mili RomanoPresidente dell’Associazione

Culturale “Cuore di pietra”

I CASSONETTI DI FIANCO A CASA

Abito in via Lelli 54/2 a Rasti-gnano. Venite a verificare di persona in quale degrado è tale strada. Abbiamo i cassonetti del pattume proprio a lato del can-cello e tale situazione crea molto disagio.

Gabriella Giannini Conti

L’IDEA TELEMATICA

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Un invito ad associazioni, gruppi, comitati, partiti politici, sinda-cati, dipendenti e consiglieri comunali, aziende, enti di categoria, enti pubblici, parrocchie, famiglie e privati cittadini ad inviarci le notizie e le informazioni utili ed interessanti per la collettività, da pubblicare sui sei numeri annuali de L’Idea cartacea (email [email protected]), ed ora anche online su L’Idea Telematica (www.ideapianoro.org) e sulla newsletter.

I cassonetti di via Lelli

LA SENTENZA PER ALICE GRUPPIONI

È prevista per il 5 agosto la lettura della sentenza con la pena per Nathan Campbell, ritenuto dal tribunale di Los Angeles responsabile di omicidio di secondo grado per aver travolto e ucciso l’imprenditrice bolognese Alice Gruppioni, a Venice Beach, Los Angeles, il 3 agosto di due anni orsono. Campbell è stato ritenuto colpevole di altri 17 capi di accusa per le persone travolte con l’auto, fra cui il marito di Alice, Christian Casadei. L’accusa aveva chiesto la pena di morte. In vista della determinazione della condanna, che sarà emessa dal giudice, la giuria ha indicato il carcere a vita per l’omicidio e 35 anni per gli altri capi di imputazione.

Marco SopraniNoi tutti de L’Idea ci stringiamo intorno alla famiglia. La Redazione

n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 5 L’IDEA “attualità”

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“Ma devo socializzare anche con questa?” mi chiede Die-go indicando un escremento di cane sulla salita di via del Cappello “No Diego, con quel-la no.” rispondo diplomati-camente - poi penso fra me e me che forse ho calcato un po’ troppo la mano col tema della “socializzazione”. Comincia così la mia prima mattina in qualità di accompagnatrice Pe-dibus, un progetto avviato dal nostro Comune questa prima-vera: creare un autobus umano per andare e tornare dalle ele-mentari a piedi, evitando d’in-grossare le fila delle macchine in coda, lo stress del parcheg-gio davanti all’ingresso, le cor-se di quei genitori che hanno sempre i minuti contati, ma so-prattutto, educando i bambini alla sana abitudine del cammi-nare! Così, con qualche mam-ma (in primis Barbara Ansa-loni Terzulli) e qualche nonno volontario abbiamo cammi-nato tutti i martedì e giovedì mattina dall’edicola MG di Rastignano centro (1a fermata ore 8.10) fino alla scuola ele-mentare (ultima fermata ore 8.25), passando per Villa Pini, Con noi Diego, Elia, Irene, Fe-derico, Davide, Arianna, Mat-tia, Asia, Leonard, Vincenzo e Lorenzo, ognuno col suo bel gilet fluorescente offerto dallo sponsor , ognuno col suo bel sorriso, in alcuni caso un po’ sdentato! E per la serie “non ci facciamo mai mancare nien-te”, il 9 maggio è arrivato an-che Matteo, il 12esimo bimbo

LA MERAVIGLIOSA ESPERIENZA DEL PEDIBUS DI RASTIGNANO

RASTI- Pedibus che fino a quel momento aveva partecipato dalla panciona dell’infaticabile mamma Florina! Il Pedibus ci ha regalato momenti spassosi, come quella volta che i bimbi hanno accelerato il passo e noi accompagnatori abbiamo do-vuto ribadire che non si tratta-va del Corribus! Il Pedibus ci ha rallegrato una mattina ini-ziata col piede sbagliato. Per-ché i bimbi scendono sempre dal letto col piede giusto! Arri-vederci a settembre, il Pedibus riparte.

Federica Papotti

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I ragazzi del Pedibus

6 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 “attualità”dopo anno il gruppo di volon-tari è riuscito a costruire una re-altà paesana di grosso interesse. Quest’anno, per vari motivi, il gruppo di volontari si è un po’ assottigliato. <<Ringrazio tutte le persone che hanno dato la loro disponibilità in tutti que-sti anni>> precisa il presidente Franco Dini <<rivolgo inoltre un appello a tutti coloro che vengono da noi e considerano questo spazio un occasione di svago e socializzazione: chiun-que avesse voglia di contribui-re, anche solo dando la disponi-bilità una serata ogni tanto, non esiti a contattare me o qualcuno dei vari volontari. Ci trovate tutte le sere in bocciofila>>. In effetti vedendo le tante persone che usufruiscono di questi spa-zi si potrebbe pensare che sia molto facile reperire volontari, ma purtroppo sembra non es-sere così.

Stefano [email protected]

segue dalla prima pagina, L’ESTATE IN BOCCIOFILA

L’azienda, che oggi ha sede a Rastignano, è nata nel maggio del 1975 dall’idea di due giovani ventenni bolognesi, Loreno Castellini e Marco Sarti, che allora muovevano i primi passi nel set-tore metalmeccanico, operando in particolare nella progettazione e nella costruzione di stampi. Nel 1987 la società si è ingrandita, introducendo nel proprio progetto imprenditoriale anche lo stampaggio di lamiere. “Cerchiamo sempre ogni singolo giorno, nonostante le mille difficoltà, di raggiungere il nostro obiettivo precipuo – riferiscono i due fondatori – ossia quello di soddisfare il cliente, venendo incontro alle sue esigenze, ed offrendo un prodotto più qualitativo, valorizzando le risorse umane”.

Gianluigi [email protected]

Oltre 40 soci dell’Atletico Rastignano hanno partecipato lo scorso 12 giugno alla “5,30 Run”,

la corsa all’alba per le vie storiche di Bologna. Nel gruppo, uno dei più numerosi della manifestazione,

vi era anche l’ex campione di basket Moris Masetti.

LA COS-MEC DI PIANOROFESTEGGIA I SUOI

PRIMI 40 ANNI

n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 7 L’IDEA “attualità”

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Lo scorso 23 maggio, alla presenza del sindaco Ga-briele Minghetti e dell’as-sessore Franca Filippini, il Consorzio Agrario di Pia-

I pannelli preparati dai bambini

IL CONSORZIO AGRARIO FESTEGGIADUE ANNI DI ATTIVITÀ

Conosco Luciano Dini da quando ero un ra-gazzo. Persona tranquilla, sorridente, mite. Lo ricordiamo per il suo lungo volontariato politico nelle file della sinistra pianorese. Al di la dei discorsi di parte, Luciano rap-presenta in pieno una generazione che, con forza, estrema onestà e gratuitamente, ha portato avanti i suoi ideali per cercare di costruire un futuro migliore al nostro pae-se. Purtroppo, a livello nazionale, siamo da tempo abituati a un ben diverso panorama politico e, soprattutto, a politici di ben di-

IN RICORDO DILUCIANO DINI

versi costumi e ideali. Luciano è nato a Lo-iano il 6 gennaio 1926, ma ha passato gran parte della sua vita nel nostro comune. Ul-timamente passeggiava per le vie del paese con un carrello che lo aiutava. <<Come va Dini?>> e lui, regalandoti il suo solito sorri-so: <<Eh.. come va… piano piano>>. Lucia-no è mancato l’11 giugno 2015, la Redazio-ne de L’Idea si stringe attorno ai famigliari.

Stefano [email protected]

noro ha festeggiato due anni di vita. Tanti bambini e famiglie hanno partecipa-to alla festa, nel corso della quale sono state premiate le

classi che hanno partecipato al concorso “Disegna la tua città fiorita”, al termine del progetto “Un piccolo orto in classe”. Complimenti a

Gianluca Francia e Marika Zaninelli, responsabili del Consorzio.

Gianluigi [email protected]

Da sinistra Gianluca Francia e Gabriele Minghetti

8 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 “cultura”

Il capello biondo di una compagna di scuola comparso sul suo banco ispira a Adriano, adolescente, il primo sonetto: con uno sguardo Camilla lo ha innamo-rato. Così iniziano i ricordi dell’autore, collegiale in Ciociaria nell’immediato dopoguerra. Terra che gli è rimasta nel cuore e che descrive come era allora, quasi un film in bianco e nero di Rossel-lini. La stessa cantilena dell’appello gli è ancora nella memoria, perché i collegi – maschili e femminili castamente separa-ti, ma cupidamente congiunti nei sogni notturni – sono il luogo dell’educazione sentimentale di una generazione conta-dina, la sua, che tenta con lo studio una crescita sociale. E dunque i compagni dai dialetti babelici, l’ottusa disciplina, le letture onnivore, gli impossibili amo-ri, le incontrollabili mutazioni soma-tiche, i primi rovelli dell’inquietudine esistenziale.Adriano Simoncini è nato a San Bene-

LA COMPAGNA DI BANCO, IL NUOVO ROMANZO DI ADRIANO SIMONCINI

detto Val di Sambro, nell'Appennino bolognese, primo di dieci fratelli. È stato insegnante e direttore didattico. Da qua-rant’anni si occupa di cultura contadina. È condirettore della rivista Savena Setta Sambro. Opere principali: Ugone eroe (Mondadori, 1990), Il tempo delle favole (Edagricole, 1992), Ai cancelli del vento (Faentina, 2001), Vacanza erotica con ra-pina …e altri racconti (Faentina, 2006), Fòia tonda. Detti e fatti della montagna d’un tempo (Savena Setta Sambro, 2006).Adriano Simoncini, La compagna di banco, Gruppo di Studi Savena Setta Sambro, 2015, € 10. Si può acquistare presso le edicole delle nostre vallate e alla libreria Nanni di Bologna, o richie-dendolo al Gruppo di Studi Savena Setta Sambro o direttamente all’autore (info: [email protected], tel. 051.77.77.18, cell. 366.707.60.08).

Stefano [email protected]

Sprazzi, Spruzzi, SprizziBrevi attualità a cura di Romano Colombazzi

[email protected]

Un nuovo libro-documento su Pia-noro è stato presentato Domenica 3 maggio 2015 a Pianoro Vecchia nella sede dell’Associazione Ricreativa/Culturale “Il Rifugio” in Via Roma, 17. Il Libro dal Titolo “Ricordi di Pia-noro: del paese e dei suoi abitanti “premma dla guera”, è stato realizza-to da due pianoresi doc (Claudio Bo-netti e Marco Lazzarini che hanno cu-rato i testi e raccolto le testimonianze) e dalle immagini di Pierino Calzolari, al quale va la nostra gratitudine per la sua opera meritoria di collezionista e divulgatore di antiche immagine e documenti. Il libro è dedicato a Tere-sa Laffi dal cugino Bonetti che ne è stato l’esecutore testamentario. Come scrive Bonetti nella presentazione La nascita e la realizzazione di questo racconto, gli autori hanno preso lo spunto per la redazione del libro da-gli appunti lasciati da Teresa sulla de-scrizione di case a abitanti del Paese prima dell’ultima guerra mondiale, arricchendo questo primo testo con le testimonianze di altri pianoresi doc viventi come Giancarlo Bianchi, Erne-stina Cevenini, Franco Dalmastri, Alber-to Gamberini, Dante Gamberini, Anna Lazzarini, Dante Monari. Questo libro è un ulteriore tassello documentale per la

di conoscere ulteriormente il nostro passato e la nostra identità. Nella ce-rimonia della consegna di 50 volumi all’Amministrazione Comunale, gli autori hanno raccontato come è nata la loro “opera” e la volontà di dedi-care il manoscritto sia alla memoria della Signora Laffi sia a tutti gli abi-tanti del borgo; il Sindaco Gabriele Minghetti ha ribadito che coltivare la memoria, custodendo fatti e storie orali e non, è un modo per rinnovarsi continuamente e dare uno strumento di lettura del futuro ai nostri figli e nipoti. La storia è una scienza e non un’arte e noi studiamo la storia per-ché, solamente conoscendo il nostro passato, possiamo imparare dagli errori commessi ed evitare che si ri-propongano nuovamente. Scriveva Cicerone nel De Oratore: «La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, nunzia dell’antichità». Studiare un li-

bro di storia vuole dire fare un viaggio interessante in un mondo nuovo: questo viaggio porta “nel passato”. PS: il libro non è in vendita ed è reperibile presso le Biblioteche del Comune di Pianoro.

ricostruzione storica del nostro comune con documenti unici e inediti come La cambiale a pag. 65, Il regolamento per le doti delle zitelle povere del comune a pag. 136 o La Zirudela soura alla festa di Pianuris a pag. 143, che ci permette

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n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 9 L’IDEA “cultura”Venerdì 12 Giugno, proprio a Pianoro, ci si è potuti fon-dere con lo spirito creativo e comunicativo della Public Art, grazie alla passeggiata “LAVORO AD ARTE” orga-nizzata da “Cuore di Pietra”. Il pomeriggio è trascorso velocemente tra l’interesse e l’attenzione per i temi tratta-ti, quali il lavoro e la memo-ria del territorio produttivo, fra passato e contemporanei-tà. Lungo le vie ed il centro del paese, la tappa al museo di Arti e Mestieri e alle zone artigianali e industriali, nelle quali è proseguita la tessitu-ra di legami con i capannoni per ricostruire un ponte tra luoghi distanti e separati. Si è sentita la forza che tale tipologia di arte ha nella ri-qualificazione non solo del territorio, ma anche della vita relazionale e culturale delle persone. Nell’edizione “Cuore di Pietra 2015” sono anche stati sostenuti percor-si di progettazione collettiva tra artisti e allievi dell’Acca-

L’ARTE DIETRO L’ANGOLOche con pratiche di relazione e con la realizzazione di in-terventi contestuali. Grazie a “Cuore di Pietra”, Pianoro è stata vittima di un tempo-rale di colori: le mattonelle di ceramica presso il munici-pio e la parete esterna della biblioteca “Silvio Mucini” sono soltanto alcuni esempi della tavolozza di tempere rovesciata sul paese. Forse, a volte, basta uscire di casa e girare l’angolo per vedere che l’arte e la creatività sono par-te di ciascuno di noi: che sia un dipinto, una scultura o un disegno, c’è sempre la traccia di un’anima indaffarata, ed è proprio grazie a quest’ulti-ma che possiamo risvegliare emozioni addormentate.

Martina [email protected]

La biblioteca comunale

demia di Belle Arti di Bolo-gna che hanno partecipato all’annuale workshop “Dalla rappresentazione all’azione. Laboratorio teorico/pratico

sulla Public art: esperienze, metodi e pratiche di proget-tazione artistica nello spazio pubblico” che ha lo scopo di far misurare le anime artisti-

10 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 “attualità”

L’Idea al Lago: Garda che Idea!

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Come da una consue-tudine che si protrae oramai da undici anni, si è svolta a Pianoro, presso il Teatro Arci-pelago, la Rassegna canora che il Coro Blue Skies organizza a conclusione dell’anno accademico, durante il quale, sotto la direzio-ne del Maestro Luigi-no Vignolo, ha messo a punto nuove cante da aggiungere a quelle già in repertorio. Sono stati invitati a parteci-pare la Corale Aurelio Marchi di Monzuno, diretta dalla Maestra Romana Benassi, e il Coro La Rosta di Tor-tiano di Montechiaru-giolo della provincia di Parma, diretto dal Maestro Gabriele Ca-povani. E’ stata una bella serata in cui, ai canti di musica leggera del Coro Blue Skies, si sono alternati i canti dedicati soprattutto alla pri-ma Guerra Mondiale del Coro La Rosta e i canti di musica popolare del Coro Aurelio Marchi. Il rinfresco finale con cui il Coro Blue Skies ha vo-luto ringraziare tutti i parte-cipanti, coristi e non, è stato preparato dalle bravissime

cuoche della Proloco, Carmen e Pia, con un buonissimo piat-to di pasta fredda e salumi di prima qualità, dalla Pizzeria le Tentazioni che ci ha offerto le loro ottime pizze, dall’Oste-ria Tre Cani che ci ha inviato una montagna di crescenti-ne, graditissime, dal panifi-cio Sabbattini con crescente e streghe, ottime con i salumi, e dal laboratorio di pasticceria

LA RASSEGNA CORALE DEL 29 MAGGIO

Il Rifugio del Goloso con dei vassoi di magnifici pasticci-ni. Come sempre un ringra-ziamento anche a Monica di Non Solo Fiori, per averci allestito il palco con le sue belle composizio-ni. Grazie a tutti da parte di noi coristi e un grazie anche a Gino, del Centro

Sociale, che ha passato tutta la serata con noi per aiutarci a gestire il teatro.

Rita Chillemi

12 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 “cultura”Fabrizio Lazzarini rappresenta la quinta generazione di risto-ratori, da quando agli inizi del 1900 i nonni dei suoi nonni cre-arono la “Trattoria Al Botteghino”, di cui Clementa Albertazzi, classe 1866, è stata la capostipite. La Trat-toria Al Botteghino, è situata a Botteghino di Zocca, piccola fra-zione del nostro Co-mune, lungo la Valle dello Zena. La Trat-toria prende il nome dalla borgata, che a sua volta ha preso il nome dal signor Zoc-ca, che ha aperto per primo una piccola bottega di alimentari nel 1800. Successiva-mente questa licenza venne presa dagli avi di Fabrizio. “La storia narra di grandissime cuoche all’interno della mia famiglia – racconta Fabrizio – la bisnonna Ines, una musa nel cucinare la cacciagione, molto presente in vallata; la nonna Demora, regina delle tagliatelle al ragù, tanto che persino la troupe di Rai1 di <Festa Italiana> condotta da Caterina Balivo, si è scomodata da Roma per in-tervistarla; infine mia mamma Roberta, capace di assimilare tutti i segreti delle

precedenti, e con il compito di insegnar-li a mia sorella Ines. Di importanza non inferiore sicuramente siamo noi uomini, il nonno Oscar, la mia luce, il mio faro ed il mio mentore. Classe 1911, uomo di altri tempi, d’onore, il capofamiglia per antonomasia; si vantava scherzando di aver avuto come studi la Terza Agrico-la, ma non dovevi mai sottovalutarlo. Siamo giunti a mio padre Pier Luigi, il

mago dei salumi e della carne alla griglia, grande cacciatore ed artefice, insieme alla mamma Roberta, dell’attuale trattoria”.

“100 anni sono vera-mente tanti – conclu-de Fabrizio – soprat-tutto guardando il periodo di crisi che ci circonda. I miei geni-tori hanno insegnato, a me ed a mia sorella, ad apprezzare quel-lo che si ha, anche se negli ultimi anni stiamo stringendo la <cinghia>; poche spese personali e po-che spese extra per l’azienda, sperando che il periodo delle <vacche magre> sia verso la fine! Essere ristoratori ed insie-me una delle famiglie

più vecchie della frazione è un onore: infatti io sono per la gente <Fabrizio del Botteghino>, nomignolo che adoro! Per il futuro spero in una ri-partenza dell’e-conomia, così da poter proseguire que-sta bellissima attività e, perché no, che le mie figlie siano la sesta generazione di questa trattoria”.

Gianluigi [email protected]

LA TRADIZIONE A BOTTEGHINO DI ZOCCA

L’associazione di volontaria-to onluss “Amici di Tamara e Davide”, con il patrocinio del Comune di Pianoro, ha montato all’angolo fra via Di Vittorio e via Valle Verde una cabina telefonica della Telecom, senza telefono ma piena di libri e volantini, che i cittadini potranno prendere, leggere e riportare. “Abbia-mo montato la cabina nello stesso luogo dove è stata per tanti anni - riferisce Federica Maranesi, presidente degli Amici - vuole diventare un luogo di incontro e relazione

Il matrimonio del nonno Oscar con la nonna Demora 1937

Alcuni volontari del progetto

LA CABINA DEI PENSIERIfra le persone, dove leggere libri, conoscere le tante inizia-tive sociali del territorio, fare il presepe a Natale, lasciare richieste di aiuto o trovare ri-sposta alle proprie necessità. Un particolare ringraziamen-to alla Telecom che ha con-cesso gratuitamente l’utilizzo della struttura”. La cabina avrà poi al proprio interno anche una bacheca dove po-ter affiggere volantini e pic-coli annunci per le persone anziane.

Gianluigi [email protected]

n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 13 L’IDEA “cultura”

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Il regista Ermanno Olmi affer-ma che l’unica speranza per il futuro è il ritono alla terra. Ai contadini. Luigi Lepri, noto scrittore dialettale, racconta che nelle campagne di Anzola Emilia viveva uno scaltro con-tadino che avendo la figlia da maritare doveva provvederla di una dote, senza la quale il matrimonio non si poteva fare. Per realizzare la somma necessaria decise di vendere l’unico maiale. E per realizzare il massimo guadagno, vendet-te lo stesso suino a tre acqui-renti diversi che lo pagarono regolarmente. In più si tenne il maiale e trovò un ottimo partito per la figlia. Da qui il detto “Fér còmm al cuntadén d’Anzôla ch’al vindé al ninén par maridér la fiôla”. Ci sono persone che sanno rigirare le cose volgendole al proprio tornaconto, senza usare tanti scrupoli e salvando la “fac-cia”. Di un deputato storico che che si vuole fare eleggere un’altra volta, a Pianôr si dice “Ecco al cuntaden d’Anzôla”. I detti del mondo contadino sono ancora attuali, come ad esempio Dai e dai, la zvalla la dvanta un ai. (Le chiacchiere delle malelingue ingigantisco-no i fatti). Altri detti contadi-ni: L’aqua ed febrér, rimpéss la canteina e al granér (L’acqua di febbraio riempe la cantina e il granaio) che vuole dire che un febbraio piovoso favorisce il raccolto. La fam i la séntan anc i surd. (La fame è univer-

Bacajèr a Pianôr (Parlare a Pianoro)

sale e la “sentono” anche i sor-di). Quand al canta al mérel, a san fôra dl’invéren. Quand al canta al còcc, un dé l’è môii e cl’ètr l’è sott. (Quando canta il merlo siamo fuori dall’in-verno, quando canta il cucolo, un giorno è piovoso e l’al-tro è asciutto). Se San Michêl as’bagna agl’èl, al piôv fén a Nadèl. (Se piove il giorno di San Michele (l’Arcangelo ha

le ali) pioverà fino a Natale. San Michele si festeggia il 29 settembre.) Agåst prepèra la cuséina, setàmber la cantéina. (In agosto prepara la cucina, a settembre la cantina.) A zapèr la végna d’agåst as rimpess la cantéina ed måst. (A curare il vigneto in agosto si aumenta la produzione dell’uva e si ri-empe quindi la cantina di mo-sto.) Par San Bartlâz fa busèr

la tinaz. (Per San Bartolomeo (24 di agosto) comincia a met-tere a bagno e curare il tino preparandolo per la vendem-mia.) Pr avair l'ôv, biṡåggna mantgnîr la galéṅna ch’la chèga. (Per avere l’uovo, biso-gna mantenere la gallina che sporca. Equivalente di: Ogni rosa ha le sue spine.)

Romano [email protected]

LA FESTA DI AIASPORT ONLUS

14 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 “sport”Grande partecipazione di pub-blico alla festa annuale di Aia-sport Onlus, tenutasi sabato 9 maggio al Circolo Ippico Gese in val di Zena. La manifestazio-ne sportiva ha visto la parteci-pazione di numerosi cavalieri disabili provenienti da tutta l’Emilia Romagna. Gli oltre 70 partecipanti si sono cimenta-ti in un percorso di gimkana a cavallo. Presenti numerosi rap-presentanti della politica locale e di tantissime aziende, negozi, associazioni e privati cittadini che hanno creato una rete di contatti per una adeguata rac-colta fondi che permette di re-alizzare tutto questo, grazie an-che all’impegno del Gese, che ogni anno mette a disposizione

“L’importante non è vin-cere, ma partecipare!” recitava il fondatore dei moderni Giochi Olimpia-di Pierre De Coubertin, il quale è stato anche prota-gonista del divertentissi-mo gioco della Caccia al Tesoro organizzato dall’A-SD Atletico Rastignano nell’ambito della manife-stazione Giochi Sospesi. Primo anno per questa associazione a partecipa-re con un buonissimo ri-scontro, il gioco ha visto la partecipazione di una cinquantina di bambini che hanno dovuto affrontare diverse pro-ve di abilità, di intelligenza e motorie, per

Il “Pianoro Cricket Club”, squadra che vanta 26 anni di at-tività, comprende attualmente 11 giocatori e 2 riserve, sia italiani che stranieri provenienti da aree quali India, Paki-stan e Sri Lanka. la squadra, capitanata da Andrea Pezzi, occupa una posizione molto buona a livello nazionale: la vincita del campionato under 19, il quarto posto nel cam-pionato under 13 e il terzo posto nel campionato di serie A sono solo le più recenti tra le vittorie ottenute. Alle belle notizie si sommano però alcuni inconvenienti: da 3 anni la squadra non è più supportata economicamente dagli sponsor, e il presidente Arcido Parisi, deve pagare perso-nalmente l’80% circa delle spese necessarie alla conduzio-ne del campo e della squadra. Le condizioni del campo da gioco (il cui manto erboso richiede tra l’altro una metico-losa manutenzione) sono penalizzate dalla cattiva gestio-ne delle aree limitrofe, circondate da un trasandato prato in cui alcune persone gettano rifiuti. Nonostante tutto, la squadra è intenzionata a vincere il quindicesimo scudetto, traguardo unico a livello nazionale.

Filippo [email protected]

Gli operatori dell’Aiasport Onlus ed i loro fantastici cavalli

la propria struttura per poter effettuare questa importante attività. Fra tutti ricordiamo Maria Grazia Squadrani che, in qualità di presidente regionale

della Lega Attività Equestri del-la UISP, ha portato il saluto di Uisp settore equitazione. A cor-redo dell’iniziativa sono stati organizzati giri in calesse nella

splendida collina della scude-ria. Alcuni volontari si sono prodigati a cucinare salsicce alla brace, ed una gara di torte per raccogliere fondi ha deliziato il palato dei presenti. La serata si è conclusa all’insegna dell’alle-gria, con balli popolari e musica dal vivo. Aiasport Onlus si pro-pone di mettere a disposizione della persona disabile e della sua famiglia le opportunità di tipo riabilitativo, socio-educa-tivo e ludico-sportivo offerte dal cavallo e dal suo contesto: Per maggiori informazio-ni potete visitare il sito www.aiasport.it

Stefano [email protected]

I GIOCHI SOSPESI

recuperare i cinque cerchi dei continenti da riportare a Pierre De Coubertin (interpreta-

to da un brillante ragazzo dell’Atletico) al fine di ri-uscire a preparare le pros-sime Olimpiadi. Risate e sorrisi sono stati gli ingre-dienti di questo gioco che mescolati tra di loro han-no dato vita ha una dome-nica piena di divertimento e di insegnamento: anche chi non riesce ad arrivare alla medaglia d’oro avrà comunque passato una bella giornata insieme ai suoi amici! L’ASD Atletico Rastignano vi aspetta nu-merosi il prossimo anno

con un nuovo super gioco!Elena Martelli

La squadra under 13

SODDISFAZIONI E INCONVENIENTI PER IL “PIANORO CRICKET”

I bambini di ASD Atletico Rastignano

Chiediamo cosa sia il Wushu al Maestro Dan Sita, fonda-tore dell’Accademia, una delle più importanti realtà sportive del territorio pianorese e fa-mosa in tutto il mondo.

Il Wushu rappresenta l’in-sieme di tutte le arti marziali cinesi, risalenti al quinto mil-lennio avanti Cristo. Nessuna scuola al mondo è in grado di poterle svolgere tutte, ma tut-te le scuole riconosciute dalla Chinese Wushu Association e dalla International Wushu Fe-deration sono in grado di po-terle rappresentare. Il termine Wushu è composto da due pa-role: “Wu” che significa mar-ziale, guerriero e “Shu” arte, tecnica; pertanto, il significato finale è: Arti Marziali, intese nella sua totalità.

Maestro Sita come ha iniziato a praticare questa disciplina?

L’inizio della mia pratica al Wushu è iniziata tantissimi anni fa in Giappone dove vive-vo con la mia famiglia. Lo deb-bo a mia madre, la quale m’in-dusse a frequentare la scuola del Grande Maestro cinese Sun Yu Yang, Capo Stipite del Long Huà Quan (L’eminente trasformazione del pugno) - arte marziale per eccellenza e leader nel mondo della difesa personale, risalente al 7° sec. a. C. Io, essendo ancora in tenera età (5 anni), non volevo accet-tare il desiderio di mia madre perché, come tutti i bambini a quest’età, hanno solo voglia di giocare e di non impegnarsi in cose così serie. Poi la storia ha dato ragione a mia madre.

Quindi ai suoi allievi insegna tutto questo?

Ai miei allievi, in tantissimi anni d’insegnamento in vari luoghi del pianeta, insegno lo Stile di Wushu più adatto alla loro predisposizione fisica, at-letica, culturale e spirituale e questo è fondamentale per ot-

n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 15 L’IDEA “sport”

Un momento degli allenamenti, foto di Giuseppe Dall’Arche

UN’ECCELLENZA INTERNAZIONALE NELLE ARTI MARZIALI A PIANORO

L’ACCADEMIA NAZIONALE ITALIANA DI WUSHU

tenere il massimo risultato da essi.Chi inizia a frequentare l’Ac-cademia passa attraverso due percorsi: Il primo, prevede lo studio per circa 2 anni dello stile “Nan Shi Long Xing Quan (La presa in forma del dragone del sud)”. Al termine di que-sto percorso si inizia lo studio del Long Huà Quan. Nella no-stra Accademia si ha anche la possibilità di studiare il Tai Ji Quan che non è, come si pen-sa in occidente, una ginnastica dolce per la terza età - ma uno degli stili marziali più straor-dinari nel mondo del Wushu. A tutti gli allievi viene inoltre insegnata la sicurezza di sé, la pazienza, la tenacia nel perse-guire gli obiettivi ed il rispetto per il prossimo.

Nei recenti campionati Inter-nazionali di San Pietroburgo, i due fratelli Stefano Negrini e Giovanni Negrini, allievi dell’Accademia, hanno otte-nuto 4 medaglie d’oro e due

d’argento: è un risultato di grandissima rilevanza.

L’Accademia fin dalla sua nascita nel 1970 - si è distin-ta con i suoi atleti nelle com-petizioni internazionali e gli innumerevoli premi vinti sono consultabili sul ns. sito www.accademiawushu.com, ma in questi anni sono sta-te tantissime le persone che l’hanno frequentata, trovando beneficio per il corpo e la men-te; non necessariamente per iniziare a praticare il Wushu bisogna essere degli atleti pro-vetti, lo dimostra il fatto che la nostra Scuola è frequentata da persone di tutte le età e non è raro vedere i padri che pratica-no insieme ai figli.

Quindi ci sono anche dei bam-bini fra i suoi allievi?

Certo! Ho un gruppo di bam-bini e ragazzi che vanno dai 10 anni ai 15 anni, che seguo personalmente, ai quali inse-gno le tecniche di Wushu, ma

che faccio anche “giocare” - fa-cendo loro apprendere la gin-nastica acrobatica, elemento importante nella pratica delle arti marziali cinesi soprattutto per i giovanissimi - il tutto, per aumentare in loro l’autostima, la sicurezza di sé e mantenere sempre vivo il loro l’interesse alle lezioni. Alla recente esibi-zione del 9 maggio u.s. tenuta-si presso la nostra Sede di Pian di Macina sono stati molto ap-prezzati dal pubblico presente.

Perché una persona dovrebbe praticare il Wushu?

Oltre a mantenere in salute e in forma tutto il corpo, il Wushu accresce la sicurezza di sé e l’autostima; a tutti gli allievi viene inoltre insegnata la pa-zienza, la tenacia nel persegui-re gli obiettivi ed il rispetto per il prossimo.

Umberto [email protected]

16 L’IDEA n.4 anno XX - luglio - agosto 2015 “condominio”

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Il Condominio è considerato sostituto d’imposta, pertanto ha l’obbligo di versare le ritenute d’acconto ai fornitori di servizi (nella misura del 4%) e ai professionisti (nella misura del 20%).La ritenuta deve essere versata dal condominio tramite la com-pilazione del mod F24 ogni 16 del mese successivo a quello di pagamento della fattura. In sede di dichiarazione, ogni anno il Condominio deve compilare e presentare entro il 31/07 il MOD

3) I condomini proprietari di unità immobiliari situate al piano terreno di un edifi-cio, se gli atti d'acquisto ed il regolamento contrattuale non dicono nulla di diverso, devono essere considerati comproprietari dell'impian-to ascensore ai sensi dell'art. 1117 c.c. Pertanto debbono partecipare alle spese di ma-nutenzione.4) Come anzidetto, ogni con-domino deve contribuire alle spese dei servizi che può uti-lizzare per eventuali accessi alla propria unità. Quindi, anche se vi è solamente l’uso potenziale dell’impianto, il condomino deve contribuire alle relative spese, indipen-dentemente dal fatto che uti-lizzi, o meno, questi servizi. Fermo restando la necessità di verificare un eventuale re-golamento condominiale ed il rogito di acquisto del bene.

sere ripartite secondo il terzo comma dell’art. 1123 ovvero seguendo il principio del con-dominio parziale e le spese sa-ranno a carico solo del gruppo di condomini che trae utilità da queste parti comuni.2) Quando l’ascensore è richie-sto da una parte dei condomini, la proprietà di questo, e delle spese relative, saranno a carico di coloro che hanno deliberato l’installazione. In questi casi si segue sia l’art. 1120 che parla di innovazioni, sia l’art 1121 che riguarda la contribuzione dei restanti condomini che non desiderano trarre vantaggio dell’ascensore e che conseguen-temente sono esonerati da qual-siasi spesa. Resta comunque a capo dei contrari la possibilità di subentrare in qualunque tempo, nell’utilizzo e godimen-to del bene, contribuendo alle spese di esecuzione e manuten-zione dell’impianto.

CONDOMINIO, L’ASCENSORE CHI LO PAGA?A cura dell’amministratore Alessandro Dell’Aquila

ovvero che tutte le spese che riguardano l'ascensore devono essere ripartite in proporzione all'altezza dei piani e del valore delle porzioni di piano.Da qui le mille domande… ne riporto alcune, così da chiarire i dubbi più comuni:1. Se ci sono più ascensori? 2. Se l’ascensore viene instal-

lato ex novo dopo la costru-zione su volontà solamente di alcuni devo pagare per forza?

3. Abito al piano terra di una palazzina con ascensore, sono obbligato a contribuire?

4. Ho solamente un garage, non lo utilizzo mai, posso non pagare le spese riferite all’a-scensore?

1) Ovviamente se nel condo-minio vi sono più scale con altrettanti ascensori, i condo-mini debbono pagare le spese relative all'impianto ascensore della loro scala di riferimento, in quanto le spese devono es-

Il codice civile prevede che tutti i condomini proprie-tari delle unità immobiliari ubicate nel condominio de-vono partecipare alle spese di gestione e conservazione delle parti comuni (previste dall’art. 1117). Ne è fatto ob-bligo in quanto le quote con-dominiale, o meglio le rate, sono obbligationes propter rem e quindi obbligatorie per legge. Entrando nello specifico del nostro argomento, quindi chi è tenuto a pagare le spese di gestione e conservazione dell’impianto ascensore?Con la riforma 220/2012 del condominio, entrata in vigore dal 18/06/2013, l’ascensore è stato ricompreso nell’articolo 1124 del Codice Civile, uti-lizzato per la manutenzione e ricostruzione delle scale, il Legislatore ha voluto riba-dire, quanto già discusso da molti giudici in Cassazione,

770 all’Agenzia delle Entrate. Il MOD 770 è inviato unicamente in via telematica da un professionista abilitato a tale trasmissione (Commercialista, Caaf…) Dal 2015 il Condominio ha anche l’obbligo di inviare, a seguito del versamento delle ritenute versate nel 2014, la Certificazione Unica ad ogni fornitore, dove appunto si certifica l’effettivo ver-samento all’Agenzia delle Entrate.

ADEMPIMENTI FISCALI: IL MOD 770 PER IL CONDOMINIO A cura della Rag. Patrizia Bianco

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