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DIREZIONE DEGLI ARMAMENTI NAVALI 1° REPARTO NN.CC. – 2ª DIVISIONE

IMBARCAZIONE PER FORZE SPECIALI

SPECIFICA TECNICA

Edizione Giugno 2014

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INDICE

INTRODUZIONE Esigenza Destinatario Oggetto della fornitura Breve descrizione dell’oggetto della fornitura Requisito di trasportabilità e movimentazione dell’imbarcazione

1. STRUTTURA DELLO SCAFO

1.1 Generalità 1.2 Dimensioni 1.3 Fasciame esterno – Struttura di rinforzo 1.4 Paratie dello scafo 1.5 Ponti 1.6 Copertini e falsi copertini 1.7 Sovrastrutture 1.8 Strutture speciali 1.9 Supporto per antenne,alberi e picchi di carico 1.10 Basamenti 1.11 Sistemi speciali 1.12 Portelli, porte e boccaporti 1.13 Portellone imbarco MM.PP.

2. IMPIANTO DI PROPULSIONE

2.1 Generalità 2.2 Unità di propulsione

2.2.1 Motore di propulsione 2.2.2 Potenza motore 2.2.3 Assistenza tecnica 2.2.4 Monografie, documentazione commerciale

2.3 Sistemi per propulsione e trasmissione 2.3.1 Riduttore/Invertitore di propulsione 2.3.2 Accessori per riduttori 2.3.3 Giunti accoppiamento MM.PP/riduttori-invertitori 2.3.4 Linee assi 2.3.5 Protezione linee assi 2.3.6 Alberi portaelica 2.3.7 Elica di propulsione 2.3.8 Assistenza tecnica 2.3.9 Monografie

2.4 Sistema supporto propulsione 2.4.1 Sistemazioni aria comburente 2.4.2 Silenziatori 2.4.3 Sistema controllo automazione 2.4.4 Sistema circolazione acqua mare (ciclo aperto) 2.4.5 Condotte scarico fumi 2.4.6 Sistema supporto combustibile 2.4.7 Depuratori combustibile 2.4.8 Casse servizio combustibile apparato motore. 2.4.9 Tubatura servizio combustibile 2.4.10 Tubatura olio lubrificante apparato motore. 2.4.11 Pompe a mano servizio olio 2.4.12 Cassa servizio olio lubrificante

2.5 Sistemi speciali 2.5.1 Mezzi di sollevamento locale apparato motore 2.5.2 Golfari 2.5.3 Serie parti di ricambio di bordo per apparato motore 2.5.4 Serie parti di ricambio di bordo per MM.TT.PP. 2.5.5 Serie parti di ricambio di bordo altri componenti 2.5.6 Serie attrezzi e dotazioni CC/Meccanico

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3. IMPIANTO ELETTRICO 3.1 Generalità 3.2 Generazione energia 3.3 Accumulo e trasformazione dell’energia

3.3.1 Batterie 3.3.2 Carica batterie 3.3.3 Trasformatori

3.4 Servizio distribuzione energia elettrica (forza) 3.4.1 Quadro elettrico principale 3.4.2 Quadro elettrico di emergenza 3.4.3 Presa da terra 3.4.4 Sottoquadri forza 3.4.5 Rullo per cavo presa da terra 3.4.6 Apparecchiature impianto forza

3.5 Impianto luce 3.5.1 Sottoquadri luce 3.5.2 Fanali 3.5.3 Apparecchiature impianto luce, cassette, lampade

4. COMANDO E SORVEGLIANZA

4.1 Generalità 4.2 Sistemi di navigazione

4.2.1 Aiuti alla navigazione 4.2.2 Bussole magnetiche 4.2.3 Strumenti nautici vari 4.2.4 Fanali di navigazione e segnalazione 4.2.5 Proiettore scoperta 4.2.6 Quadro fanali e segnali 4.2.7 Impianto navigazione satellitare 4.2.8 Ecoscandaglio 4.2.9 Solcometro

4.3 Comunicazioni interne 4.3.1 Rete ordini collettivi ed interfono 4.3.2 Rete radio e TV – Diffusione musica 4.3.3 Impianto avvisatori incendio 4.3.4 Impianto tele livelli

4.4 Comunicazioni esterne 4.4.1 Sistemi radio 4.4.2 Bandiere e segnali 4.4.3 E/Segnalatori portatili

4.5 Sistemi di sorveglianza (superficie) 4.5.1 Impianto radar

4.6 Sistemi di rilevamento del vento 4.6.1 Anemometro

5. IMPIANTI AUSILIARI

5.1 Climatizzazione 5.1.1 Prese d’aria, scarichi, griglie, funghi di aereazione fuori dall’apparato motore 5.1.2 Condotte ventilazione 5.1.3 Bocchette, diffusori 5.1.4 E/Ventilatori, E/Estrattori locale apparato motore 5.1.5 E/Estrattori locali vari 5.1.6 Condotte condizionamento 5.1.7 Macchinari impianto condizionamento 5.1.8 Ventilatori, estrattori, pompe

5.2 Servizio acqua mare 5.2.1 Tubatura refrigerazione 5.2.2 Ombrinali e scarichi

5.3 Servizio acqua dolce 5.3.1 Pompe acqua dolce 5.3.2 Casse acqua dolce per servizi e per circuito refrigerazione apparato motore 5.3.3 Tubature acqua dolce 5.3.4 Boiler acqua calda

5.4 Combustibili, lubrificanti

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5.4.1 Casse combustibile 5.4.2 E/Pompa travaso combustibile 5.4.3 Tubatura imbarco/sbarco/travaso combustibile

5.5 Servizi aria, gas e fluidi diversi 5.5.1 Impianto antincendio fisso a HFC-227 servizio apparato motore e diesel generatore 5.5.2 Estintori a polvere 5.5.3 Estintori a CO2 5.5.4 Impianto antivegetativo

5.6 Impianti governo nave 5.6.1 Sistema di governo della direzione 5.6.2 Manovra di emergenza 5.6.3 Impianto per la regolazione dell’assetto dinamico

5.7 Predisposizioni marinaresche 5.7.1 Argano/verricello salpancora e catena 5.7.2 Verricello 5.7.3 Ancore 5.7.4 Lunghezze di catena 5.7.5 Bozze per ancore e rimorchio 5.7.6 Bitte 5.7.7 Ganci di rimorchio 5.7.8 Passacavi, cavi ormeggio e rimorchio 5.7.9 Parabordi 5.7.10 Salvagente collettivi 5.7.11 Salvagente anulari

5.8 Sistemi speciali 5.8.1 Impianto trattamento liquami 5.8.2 Pompe servizio igiene 5.8.3 Cassa oli recuperati 5.8.4 Pompa sbarco oli recuperati 5.8.5 Impianto esaurimento 5.8.6 Pompe sentina 5.8.7 Pompe a mano per servizio sentina 5.8.8 Dotazioni di sicurezza 5.8.9 Braghe sollevamento

6. ALLESTIMENTO E ARREDAMENTO

6.1 Generalità 6.1.1 Sigla distintiva e marche di immersione 6.1.2 Targhe e targhette

6.2 Parti di allestimento 6.2.1 Candelieri, draglie e corrimano 6.2.2 Aste portabandiera 6.2.3 Cappe e tende

6.3 Compartimentazioni non strutturali scafo 6.3.1 Paratie divisorie arredamento 6.3.2 Grigliati, carabottini e paglioli 6.3.3 Scale e passerelle 6.3.4 Portelli, porte stagne, boccaporti stagni e portelloni imbarco/sbarco MM.PP. 6.3.5 Finestrature, tergicristalli e chiaro visori

6.4 Preservanti e rivestimenti 6.4.1 Pitturazione 6.4.2 Protezione anodica 6.4.3 Rivestimenti dei ponti 6.4.4 Rivestimenti isolanti termici 6.4.5 Rivestimenti tagliafuoco 6.4.6 Trattamenti coibentazione acustica

6.5 Aree di vita 6.5.1 Arredamento aree di vita 6.5.2 Accessori igienici 6.5.3 Materassi, cuscini, copriletti

6.6 Aree di servizio 6.6.1 Arredamenti zona scalda vivande

6.7 Aree di lavoro 6.7.1 Arredamento plancia

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6.8 Spazi per stivaggio 6.8.1 Cale e depositi

6.9 Sistemi speciali 6.9.1 Parti di ricambio e attrezzature di bordo per dotazioni servizio sanitario

7. ARMAMENTO

7.1 Generalità 7.2 Armi 7.3 Protezioni

8. INTEGRAZIONE - PROGETTAZIONE

8.1 Generalità 8.2 Tecniche di produzione

8.2.1 Fotografie (durante la costruzione ed al varo) 8.3 Disegni 8.4 Controllo qualità

8.4.1 Standard di omologazione e codifica 8.5 Supporto logistico integrato

8.5.1 Organizzazione logistica parti di ricambio di bordo 8.5.2 Organizzazione logistica dotazioni 8.5.3 Documentazione nave 8.5.4 Manuali tecnici 8.5.5 Corsi di addestramento 8.5.6 Progettazione funzionale/esecutiva 8.5.7 Service

9. COSTRUZIONE NAVE, SERVIZI SUPPORTO

9.1 Assicurazione 9.2 Prove di collaudo/verifica di conformità

9.2.1 Prove ufficiali in porto 9.2.2 Prove ufficiali in mare 9.2.3 Consumi

9.3 Consegna nave (trasporto + assicurazione mezzo) 9.4 Garanzia 9.5 Prove e ispezioni

9.5.1 Commissione di collaudo/verifica di conformità 9.5.2 Test memoranda 9.5.3 Materiali per prove e collaudi

Appendice allegata alla Specifica Tecnica - Sorveglianza e certificati Ente Tecnico Notificato

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INTRODUZIONE

Esigenza

Lo Stato Maggiore Esercito (E.I.) ha la necessità di un’imbarcazione d’altura in grado di garantire l’operatività delle Unità delle Forze Speciali specialmente nell’ambito delle operazioni militari internazionali. La configurazione e l’allestimento dovranno consentire di condurre missioni “Sea to Land” e/o di ricognizione a medio/lungo raggio.

Destinatario

9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin" di Livorno.

Oggetto della fornitura

N°1 imbarcazioni tipo Motovedette d’altura.

Breve descrizione dell’oggetto della fornitura

Motovedetta da lavoro realizzata sotto la sorveglianza di Ente Tecnico Notificato, che dovrà risultare al 100% inaffondabile in caso di falla. L’imbarcazione dovrà essere idonea al trasporto promiscuo sia di personale sia di materiali e dovrà possedere capacità di navigazione tali da garantire la tenuta al mare in sicurezza in condizioni meteo marine sfavorevoli con vento non superiore a forza 8 della scala Beaufort ed altezza d’onda significativa non superiore a 4 metri. La Motovedetta, dotata di eliche di superficie, dovrà essere particolarmente veloce e con scafo performante caratterizzato da uno slancio di prora con “V” profonda e dead rise di minimo 22°. Dovrà ottenere dall’Ente Tecnico Notificato l’omologazione: “categoria B secondo le norme C.E.”. L’imbarcazione dovrà, inoltre, ottenere la “dichiarazione/certificazione dell’avio-trasportabilità su C130J-30” da parte dell’Ente della Amministrazione Difesa preposto a rilasciarla. L’imbarcazione in oggetto dovrà svolgere le seguenti attività: - trasporto veloce; - missioni di supporto operativo alle operazioni speciali; - assistenza ad attività in mare. Dovrà inoltre: - assicurare la massima affidabilità ed ottime doti: di stabilità statica e dinamica, di assetto, di

manovrabilità, di tenuta al mare, di confort e di efficienza propulsiva; - essere in grado di raggiungere a pieno carico, e con mare 2, la velocità di almeno 45 nodi; - assicurare minimi movimenti di cambio di assetto nella transizione da andatura dislocante ad

andatura planante in modo da assicurare la possibilità di puntamento continuo da parte dei serventi delle armi di bordo anche durante la sopracitata transizione;

- avere basso pescaggio in modo da consentire la “spiaggiabilità” dell’imbarcazione al fine di poter consentire lo sbarco del personale trasportato, tramite apposite passerelle e/o rampe su litorali sabbiosi, pietrosi e in alcune condizioni rocciosi;

- come barca multi ruolo, prevedere la possibilità di essere riconfigurata mediante operazioni semplici e relativamente brevi di montaggio o smontaggio parziale e/o totale delle sovrastrutture senza modificare la struttura portante o i piantoni di supporto dei sistemi d’arma;

- essere dotata di spazi di carico idonei ad ospitare almeno 12 operatori (più tre persone di equipaggio), l’armamento e l’equipaggiamento individuale e di bordo;

- essere configurata con sedili dotati di sistemi di ammortizzazione tali da ridurre le vibrazioni, assorbire i violenti e frequenti urti alle alte velocità e minimizzare lo sforzo fisico anche nelle situazioni più estreme per consentire all’equipaggio trasportato di essere “full combat ready” per l’assolvimento della missione.

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L’imbarcazione sarà realizzata ottimizzando al massimo i costi di gestione per la manutenzione, ordinaria e straordinaria, e sarà particolarmente curata a livello estetico e funzionale, in materia di sicurezza, antinfortunistica, abitabilità e bassissimo inquinamento dell’ambiente marino. La capacità operativa, ovvero quella di poter svolgere con continuità i compiti “di lavoro” per i quali è stata realizzata l’imbarcazione, dovrà essere tale da consentire operazioni al largo con stato del mare 3 (Douglas) e vento fino a forza 7 (scala Beaufort). L’imbarcazione dovrà essere munita di postazione di timoneria singola, di una prora pontata e di spazi in coperta dotati di adeguati passaggi esterni per il personale ai lati della tuga. Più in dettaglio: - nella zona prodiera sarà possibile montare un sistema di rapida discesa/risalita a/da terra degli

operatori durante le operazioni di spiaggiamento o più in generale di presa di costa. Sarà prevista, inoltre, una postazione per armi leggere ed un pozzetto, di protezione per l’operatore dell’arma di prora, opportunamente riparato da difese balistiche. Detto pozzetto sarà dotato di: porta stagna e di un’idonea scala interne che permetteranno un rapido accesso/uscita ai/dai

locali interni dell’imbarcazione agli operatori trasportati al fine di garantire tempestive azioni di sbarco/imbarco prodiere, senza la necessità di utilizzare i passaggi esterni laterali alla tuga;

portello orizzontale, a livello con la coperta prodiera dell’imbarcazione, facilmente amovibile che lo preserverà dall’ingresso di acqua di mare sotto i battenti d’onda e che sarà montato durante i trasferimenti dell’imbarcazione in mare aperto e più in generale quando il pozzetto non è presidiato dall’operatore dell’arma di prora;

- nella zona poppiera saranno previste due postazione per armi leggere, un’ampia zona di lavoro, su unico livello, di dimensioni minime di 1900mm x 3200mm, ed inoltre un sistema per imbarco dal e sbarco a mare sia di eventuali moduli (a standard Esercito Italiano) dediti al trasporto di materiale operativo sia di eventuali zattere di salvataggio (modello commerciale);

- la tuga sarà nella parte inferiore protetta da difese balistiche (dalla linea di galleggiamento fino al margine inferiore dei finestrini) tramite pannelli amovibili di livello III NIJ (opzionale livello IV NIJ) e dovrà essere una struttura (in più parti) facilmente smontabile ed amovibile per il trasporto aereo dell’imbarcazione su C130J-30.

Particolare cura dovrà essere posta nello studio della posizione della plancia (timoneria) e delle sue finestrature che dovranno essere studiate per permettere: - un ampio campo di visibilità (non inferiore a 270° gradi) nell’arco dell’orizzonte e

l’osservazione verticale di velivoli da parte del timoniere; - un’agevole manovra in accosto in navigazione, durante la fase di ormeggio o affiancamento ad

altre Unità, e durante le operazioni in zona poppiera di imbarco e sbarco dei moduli, trasportatori secondari di superficie e subacquei, e delle zattere di salvataggio.

All’estremità poppiera sarà prevista una pedana fissa (spiaggiola), estesa per tutta la larghezza dell’imbarcazione e posizionata ad un’altezza compresa tra il ponte di coperta e la linea di galleggiamento corrispondente al pieno carico e comunque compatibile con i propulsori ad elica installati. Detta pedana di poppa (spiaggiola) sarà dotata di scaletta a scomparsa per la discesa a mare e avrà una forma ed espedienti tecnici tali da facilitare il recupero da parte del personale di bordo (massimo 2 addetti) sia di materiale galleggiante in mare (mediante espedienti tecnici) che di personale in acqua.

Requisito di trasportabilità e movimentazione dell’imbarcazione L’imbarcazione dovrà risultare trasportabile: - per via ordinaria in strada: su invaso (fornito dall’azienda costruttrice), adagiato ed agganciato sui mezzi idonei al

trasporto già in dotazione alla Forza Armata (ATC 8X8 Astra SMH 88.50); su carrello stradale (fornito dall’azienda costruttrice) che permetta il caricamento

dell’imbarcazione in configurazione con sovrastruttura smontata anche su vettore aereo C130J-30;

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- per via marittima: su invaso, su selle o dentro container, sui principali vettori militari e/o commerciali in

configurazione con sovrastruttura smontata o montata; su Unità Navali Classe Santi della M.M.I. a mezzo di idoneo invaso o del carrello stradale.

Dovrà pertanto essere garantita sia l’accessibilità e lo stazionamento dell’imbarcazione nel bacino allagabile di detta Classe di Unità Navali, così come dovrà essere possibile la movimentazione dell’imbarcazione all’interno del ponte garage a mezzo della gru della Nave ovvero con il carrello stradale. Si sottolinea che il sistema di braghe di sospendita, per alaggio e varo dell’imbarcazione, dovrà essere compatibile con la gru in dotazione a detta Classe di Unità Navali;

- per via aerea, su invaso o su carrello stradale, in configurazione con sovrastruttura smontata; - sulla rete ferroviaria nazionale ed internazionale, eventualmente con limitazioni, mediante

l’utilizzo di kit di ancoraggio in dotazione alla F.A. (STANAG 2832 “Restrizioni per i trasporti di equipaggiamenti militari per ferrovia sulla rete ferroviaria europea”).

1. STRUTTURA DELLO SCAFO

1.1 Generalità

La Motovedetta avrà lo scafo realizzato in GRP su stampo preformato in accordo al regolamento dell’Ente tecnico Notificato. La costruzione dovrà avvenire sotto la sorveglianza dell’Ente tecnico Notificato e dei delegati che saranno opportunamente nominati dall’Amministrazione Difesa. Lo scafo dovrà essere compartimentato. Le paratie stagne dovranno essere costruite in fibra di vetro rinforzata - VTR. Lo scafo sarà realizzato curando l’efficienza idrodinamica e il design estetico dell’imbarcazione. La Motovedetta, una volta realizzata, dovrà risultare funzionale e allo stesso tempo rappresentare adeguatamente l’immagine dell’E.I.. La laminazione dello scafo sarà irrobustita in corrispondenza dei due masconi e del giardinetto con protezioni sopra e sotto la linea di galleggiamento, al fine di consentire l’accosto/ormeggio in luoghi privi di regolare banchina o pontile d’attracco. Poiché la motovedetta dovrà essere inaffondabile, lo scafo dovrà essere di tipo doppio (stampo e controstampo) con un riempimento a pressione e puntuale di schiuma poliuretanica a cellula chiusa (che non si imbibisca di acqua ovvero che risulti essere idrorepellente) e di densità adeguata all’intento. La carena dovrà essere del tipo planante a spigolo con forme a “V” profonda e dead rise di minimo 22°. I provini della laminazione dello scafo saranno inviati, a cura del Cantiere costruttore, ad un laboratorio di prove certificato o riconosciuto dall’Ente Tecnico Notificato. I risultati e le decretazioni dell’Ente Tecnico Notificato sull’argomento dovranno pervenire ai responsabili dell’Amministrazione Difesa appositamente delegati. Al termine della laminazione tutte le superfici interne dello scafo e le strutture/rinforzi dovranno essere protette con Gelcoat autoestinguente/antifiamma (approvato dall’Ente Tecnico Notificato) che non produca fumi o vapori nocivi.

1.2 Dimensioni

Lunghezza fuori tutto: tra 12,50 mt (valore minimo) e 14,70 mt (valore massimo); Larghezza massima: 3,04 mt (la larghezza fuori tutto dell’imbarcazione può essere

anche superiore qualora si prevedano componenti/parti che smontati facciano raggiungere la larghezza massima in sagoma di 3,04 mt - larghezza massima accettabile per la trasportabilità su vettore aereo C130J-30);

Dislocamento per imbarco e trasporto su C130J-30:

massimo 9.000 kg (peso imbarcazione + peso carrello stradale). Detto dislocamento sarà il dislocamento a pieno carico:

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- decurtato del peso: delle protezioni balistiche (250 Kg), dei moduli trasportatori secondari di superficie (500 Kg), del peso di 15 operatori (150 kg cadauno), del peso di armi e munizioni (400 Kg), del peso del materiale per missione (500 Kg);

- con i depositi carburante e acqua a metà riempimento; - aggiungendo 300 kg di carico pagante - aggiungendo il peso del carrello di trasporto stradale.

Omologazione:

trasporto di n°15 persone (peso 150 kg cadauna), di cui n°3 di equipaggio fisso, più 2000 kg di materiale trasportato (carico pagante, rizzabile tra prora, centro e poppa) così caratterizzato: - 400 kg per armamento e munizioni; - 250 kg per protezioni balistiche; - 500 kg per moduli trasportatori secondari di superficie; - 500 kg per materiale per missione; - 150 kg per apparati radio supplementari; - 200 kg per materiali vari equipaggio.

1.3 Fasciame dello scafo – Struttura di rinforzo

Il fasciame e l’ossatura dello scafo dovranno essere realizzati con stratificati di MAT e stuoie alternati, impregnati ed uniti tra loro. Almeno il primo strato di tessuto sarà impregnato con resina vinilestere, laminato a regola d’arte secondo le tabelle di stratificazione approvate dall’Ente Tecnico Notificato. I fianchi della carena dovranno essere laminati in sandwich di materiale a cellule chiuse tipo PVC di adeguato spessore. La superficie esterna dello scafo sarà laminata con Gelcoat neopentilico colorato grigio Nave Militare (RAL 7031). Lo scafo esterno, a fine lavorazione, dovrà risultare perfettamente liscio e uniformemente lucido. La struttura resistente d’irrobustimento longitudinale della carena sarà costituita da elementi in compensato marino di tipo okoumè rivestiti e saldati allo scafo con vetroresina. La struttura trasversale della carena dovrà essere realizzata con una controstampata interna in vetroresina opportunamente conformata per contenere le casse carburante e altri impianti. Tale controstampata sarà vincolata allo scafo esterno e alla struttura longitudinale tramite adesivo strutturale e fascettatura in vetroresina. I volumi tra i longitudinali della carena e la controstampata interna dovranno essere riempiti con una schiuma poliuretanica di adeguata densità intesa come collaborante alla struttura e riserva di galleggiabilità. Il suddetto sistema costruttivo dovrà essere approvato dall’Ente Tecnico Notificato. Dove sarà necessario forare le strutture resistenti per l’istallazione di accessori/impianti sarà necessario raggiare il taglio e sigillarlo con l’utilizzo di mastice poliestere rinforzato. Tutti i materiali impiegati per la costruzione dovranno essere del tipo omologato e approvati dall’Ente Tecnico Notificato. Prima della consegna dell’imbarcazione, sulla parte esterna della carena (opera viva), dovrà essere eseguito un trattamento preventivo anti-osmosi. In corrispondenza dell’accoppiamento scafo e ponte di coperta dovrà essere previsto un bottazzo di diametro non inferiore a 80 mm, realizzato in neoprene rinforzato con tessuto e anima poliuretanica (completo di bande di fissaggio, inserti e terminali). A protezione delle fiancate nella zona del giardinetto saranno montati due tubolari gonfiabili di diametro adeguato realizzati in tessuto di neoprene poliestere, onde permettere l’accosto/ormeggio in luoghi privi di regolare banchina o pontile d’attracco. Tali tubolari saranno da intendersi atti anche alla stabilizzazione dell’imbarcazione e all’assorbimento degli urti durante la navigazione. Trattandosi di una imbarcazione da lavoro, le zone del dritto di prora, dello spigolo, della chiglia, degli spigoli dello specchio, delle fuoriuscite dei propulsori e di attacco della pedana di poppa (spiaggiola) dovranno essere localmente rinforzate con vetroresina. I masconi e le zone del

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giardinetto saranno irrobustite con protezioni sopra e sotto la linea di galleggiamento. Adeguati rinforzi in acciaio inox Aisi 316L saranno posti in corrispondenza dei passacavi e delle bitte.

1.4 Paratie dello scafo

L’unità dovrà essere compartimentata secondo quanto richiesto dall’Ente Tecnico Notificato e, comunque, in modo da conservare adeguata galleggiabilità e stabilità residua anche con un compartimento qualunque completamente allagato fino al galleggiamento corrispondente (caso di falla). I compartimenti stagni saranno almeno n°4, delimitati da paratie stagne di cui: - la prima verso prora, sarà quella di anticollisione e delimiterà a poppa il Gavone di Prora; - l’ultima a poppa, sarà quella prodiera del Gavone di Poppa; - n°2 paratie stagne conterranno il locale Apparato Motore (la paratia poppiera del locale

coinciderà con la paratia prodiera del gavone di poppa). Dovrà essere particolarmente curata la perfetta tenuta stagna dei passaggi attraverso le paratie stagne di: tubazioni, aperture a scafo, prese a mare, cavi elettrici, ecc. I passaggi a paratia dei cablaggi elettrici, delle tubature e delle condotte dovranno essere posizionati, in generale, a cielo del locale e dovranno essere di tipo stagno. Cavi elettrici, segnali, ecc., dovranno correre staccati dal fondo dello scafo e al di fuori delle zone di possibile accumulo dei liquidi in sentina.

1.5 Ponti

Il ponte di coperta sarà del tipo a sandwich contenente materiale a cellula chiusa approvato dall’Ente Tecnico Notificato, realizzato in unica stampata, accoppiato allo scafo mediante incollaggio con adesivo strutturale certificato dall’Ente Tecnico Notificato e fascettatura interna in vetroresina. Tutte le aree di calpestio del ponte di lavoro dell’imbarcazione saranno trattate con antisdrucciolo. Perimetralmente ad esso dovrà essere sistemata una battagliola con candelieri, pulpiti e draglie realizzate in acciaio inox Aisi 316L. Gli spazi in coperta saranno studiati per consentire, in sicurezza, un’agevole movimentazione dell’equipaggio ai lati esterni della tuga. La prora sarà su unico ponte e munita di battagliola. Il ponte di coperta in zona prodiera prevedrà idoneo accesso al pozzetto di prora ed anche la possibilità di fissare un coperchio che preservi da ingressi di acqua di mare, sotto i battenti d’onda, quando il pozzetto non viene impiegato. Il ponte di coperta nella zona di poppa sarà adibito a “zona di lavoro” (dimensioni minime di 1900mm x 3200mm) e disporrà di un sistema (preferibilmente scorrevole su guide) per imbarco dal e sbarco a mare di moduli (a standard Esercito Militare Italiano) dediti al trasporto di materiale ovvero di zattere di salvataggio (modello commerciale). In tale ottica, la zona di coperta a poppa dovrà essere realizzata tutta allo stesso livello per permettere una comoda movimentazione durante lo sbarco/imbarco dei materiali. La zona di lavoro si estenderà dalla parte poppiera della tuga fino alla radente di poppa. Il piano di coperta a poppa, così come quello a prora, dovrà anche essere adatto al trasporto e ancoraggio di materiale trasportato, pertanto ci saranno idonee predisposizioni affogate non sporgenti ed a scomparsa (in acciaio inox con contro piastra affogata), necessarie al rizzaggio del materiale trasportato sia con cime che con rete elastica. Sullo specchio di poppa verrà fissata saldamente, ovvero sarà elemento strutturare dello scafo, una robusta pedana di poppa (spiaggiola) calpestabile. A prora, a poppa e a mezzanave saranno fissate bitte e passacavi. In coperta verranno sistemate in posizione ergonomica e facilmente accessibile anche: - n°2 zattere autogonfiabili in contenitore rigido per n°8 persone idonee alla permanenza in acqua

oltre le 24 ore, corredate di gancio idrostatico e maglia tarata; - n°2 salvagenti anulari con sagola galleggiante di 30 metri e relativa boetta luminosa; - n°2 gaffe in alluminio, telescopici - mezzi marinai; - n°1 gavone stagno di adeguate dimensioni per contenere i cavi d’ormeggio e le dotazioni di

protezioni individuale (D.P.I.) e i parabordi gonfiabili.

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1.6 Copertini e falsi copertini

Qualora presenti, su di essi saranno inseriti portelli per accedere ai sottostanti gavoni e alla relativa sentina. Tutte le aperture dovranno avere mastre adeguatamente rinforzate.

1.7 Sovrastrutture

Sarà prevista una tuga che: - sarà protetta da colpi da arma da fuoco (dalla linea di galleggiamento fino al margine inferiore

dei finestrini) tramite pannelli balistici amovibili di livello III NIJ (opzionale livello IV NIJ) - sarà facilmente amovibile in caso di trasporto aereo su C130J-30. Pertanto, durante la fase di

caricamento dell’imbarcazione sul C130J-30, la tuga dovrà poter essere smontata in più parti in modo da permetterne un agevole stivaggio manuale degli operati a bordo del vettore aereo stesso;

- sarà munita di maniglie, fissate ai montanti di poppa, per facilitare l’ingresso a bordo del personale imbarcato;

- sarà munita di corrimani fissati sul tetto per facilitare in coperta il passaggio esterno del personale imbarcato da poppa a prora;

- sarà accoppiata saldamente al ponte di coperta, nella parte inferiore, in modo tale da essere resa struttura stagna ma nello stesso tempo dovrà essere una struttura facilmente smontabile all’occorrenza per il trasporto aereo dell’imbarcazione;

- sarà dotata di almeno un accesso esterno chiudibile e scorrevole in materiale trasparente, resistente agli agenti atmosferici;

- dovrà prevedere confortevoli e sicuri spazi interni e finestrature (ad apertura scorrevole) per consentire ampia visibilità (di almeno 270°) verso l’esterno in particolar modo dalla porzione in cui si esegue la condotta dell’imbarcazione. Sarà previsto un tettuccio scorrevole in lexan con regolazione meccanica di apertura sovrastante la zona di pilotaggio;

- dovrà essere studiata e realizzata, nell’interno, per consentire un agevole accesso ai sottostanti locali operativi e di vita e nel frattempo anche la condotta dell’imbarcazione, la supervisione degli impianti e degli apparati.

1.8 Strutture speciali

Il cantiere costruttore dovrà fornire n°1 invaso, adatto a sostenere l’imbarcazione, che sarà utilizzato per le future attività di manutenzione dell’opera viva e di rimessaggio dell’imbarcazione. Detto invaso dovrà essere idoneo anche al trasporto dell’imbarcazione su rimorchio stradale tipo ACT 8x8 Astra. La struttura dell’invaso sarà realizzata in acciaio e in legno/composito, o altro materiale ritenuto idoneo, in corrispondenza delle zone a contatto con lo scafo. In opzione, l’invaso potrà essere componibile, in modo tale da risultare facilmente montabile e poco ingombrante, quando smontato, per essere stivato in magazzino. Il cantiere dovrà inoltre fornire n°1 carrello stradale idoneo al trasporto dell’imbarcazione su via ordinaria in strada ed anche al caricamento (insieme all’imbarcazione) su vettore aereo C130J-30.

1.9 Supporto per antenne, alberi e picchi di carico

L’imbarcazione dovrà essere dotata di un supporto per antenne, ed altri accessori, in lega di alluminio 5086 o leghe superiori (ad impiego marino) per il sostegno: delle antenne degli apparati radio e di navigazione (antenna GPS, HF, VHF, SATCOM, LOS, ecc), dei dispositivi di segnalamento ottico e acustico, delle bandiere, ecc. Il dimensionamento e l’ancoraggio alla tuga di questa struttura sarà rispondente al regolamento previsto dall’Ente Tecnico Notificato. Il supporto dovrà all’occorrenza essere amovibile pertanto dovranno essere previsti appositi connettori a sgancio rapido per i cablaggi delle apparecchiature ed apparati supportati.

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1.10 Basamenti

Trattandosi di un’imbarcazione da lavoro, particolare attenzione dovrà essere posta nel dimensionamento dei basamenti/attacchi dei MM.TT.PP, dei propulsori, dei punti di forza, del supporto per antenne, delle bitte e degli argani/verricelli che dovranno essere tutti adeguatamente rinforzati localmente. Per le zone soggette a particolari sollecitazioni (basamenti dei motori, reggispinta, ecc) si raccomanda l’impiego di inserti di compensato marino di tipo okoumè, di adeguato spessore e ottime caratteristiche meccaniche. Tutti gli accessori di coperta dovranno avere collegamenti smontabili realizzati con vite passante, dadi autobloccanti, contropiastra e foro passante nel laminato. I predetti componenti dovranno essere, inoltre, in acciaio inox di adeguato spessore. Particolare attenzione dovrà essere riposta al foro nel laminato, le cui pareti dovranno essere protette con idoneo filler epossidico. Ogni contropiastra comprensiva dei resilienti e degli antivibranti, dovrà: - essere in grado di resistere alle violente accelerazioni e sollecitazioni subite dai macchinari per i

colpi di mare; - avere uno spessore adeguato; In corrispondenza di punti di forza, il laminato dovrà resistere ai carichi massimi previsti per ciascun punto di forza e comunque la struttura non dovrà subire palpitazioni.

1.11 Sistemi speciali

Nella postazione di condotta dell’imbarcazione dovrà essere previsto un dispositivo di video sorveglianza per il controllo a distanza del locale Apparato Motore e dell’eventuale locale del diesel generatore, se installato in zona diversa dal locale apparato motore. Le telecamere di questo sistema dovranno essere in numero tale e posizionate in modo da garantire la copertura dell’immagine per l’intero locale. L’immagine dovrà essere visibile in plancia, su monitor di almeno 12”, anche con sole diretto sullo schermo. Le immagini riprese dovranno essere archiviate, in formato digitale. La capacità di memorizzazione dovrà assicurare una autonomia di archiviazione di 48 ore. Inoltre dovranno essere installati tutti i cablaggi e fatte tutte le predisposizioni per l’installazione e la visualizzazione in plancia della camera termica (FLIR).

1.12 Portelli, porte e boccaporti

I portelli a ponte e le porte di comunicazione con l’esterno dovranno essere del tipo resistente agli agenti atmosferici, idonei a non deformarsi sotto l’azione del mare e sotto i battenti d’acqua e con battente su mastra strutturale. I portelli orizzontali e le porte dovranno essere dotati di sicurezza per impedirne la chiusura accidentale quando lasciati aperti. Le guarnizioni impiegate in questi sistemi di chiusura dovranno essere in materiale resistente al fuoco, in particolare quelle impiegate per la portelleria stagna del locale apparato motore dovranno essere compatibili con la classe di protezione antincendio richiesta per il locale. Particolare attenzione e studio dovrà essere fatto per il portello di amovibile di chiusura del pozzetto di prora.

1.13 Portellone imbarco MM. PP.

Il ponte di coperta, nella zona sovrastante il locale apparato motore, dovrà avere uno o più elementi strutturali rimovibili all’occorrenza per consentire le operazioni di sbarco e imbarco degli impianti dal vano motore e l’accesso al Locale Apparato Motore. I portelloni quando in opera dovranno risultare stagni e ancorati saldamente al ponte di coperta. Deve essere previsto un sistema di azionamento remoto (elettrico o elettro-idraulico) per la movimentazione (apertura/chiusura) dei suddetti portelloni.

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1. IMPIANTO DI PROPULSIONE

2.1 Generalità

I motori di propulsione dovranno essere selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, rappresentate in Italia da centri di commercializzazione e assistenza garantita su tutto il territorio nazionale. Il modello proposto dalla Ditta dovrà essere in attualità di produzione ed il suo supporto deve essere garantito dal costruttore almeno per i 10 anni successivi alla consegna dell’Unità. Sarà previsto un locale apparato motore delimitato da due paratie stagne che si estenderà da murata a murata. Il locale si svilupperà verticalmente fino al ponte di coperta. L’accesso al locale sarà possibile tramite un portello esterno ubicato sul ponte di coperta munito di chiavistelli di chiusura e sistema di azionamento remoto di tipo elettrico o elettro-idraulico. Il locale dovrà essere un compartimento stagno a tutti gli effetti. Il posizionamento dei motori di propulsione e dell’eventuale diesel generatore dovrà consentire una agevole movimentazione del personale preposto alle operazioni di verifica e manutenzione in navigazione. Particolare cura dovrà essere rivolta ai passaggi a ponte di cavi elettrici, tubature e condotte. L’illuminazione sarà ottenuta con punti luce (a led) IP55 comandati da interruttore stagno e dovrà essere prevista almeno una presa di corrente per consentire l’illuminazione di qualsiasi punto per mezzo di una torcia volante. All’interno di questo locale saranno installati, oltre ai due motori di propulsione, i macchinari ausiliari, tutti gli impianti necessari al funzionamento dell’apparato motore stesso, una delle pompe di sentina, gli erogatori dell’antincendio, le prese dell’acqua mare con i relativi filtri (realizzate in maniera da evitare intasamenti dei filtri motore su fondali bassi e sabbiosi), i filtri gasolio e le casse dell’olio. Nel locale saranno installate le telecamere dell’impianto di video sorveglianza (Si veda il paragrafo 1.11).

2.2 Unità di propulsione

2.2.1 Motore di propulsione

I motori di propulsione saranno n°2, dovranno essere Diesel a 4 tempi sovralimentati (con turbo compressore e compressore volumetrico ausiliario per facilitare la planata dell’imbarcazione) e con alimentazione common-rail con gestione elettronica di ultima generazione. La Propulsione sarà realizzata a mezzo nr.2 riduttori-invertitori, linea assi ed eliche di superficie. I motori, completi delle dotazioni di serie, saranno collegati al gruppo riduttore-invertitore tramite giunti elastici posizionati sul collegamento e dovranno essere montati su sospensione elastica (resilienti antivibranti) che permetta un funzionamento ottimale a tutte le andature, con qualunque stato del mare e che riduca le trasmissioni di vibrazioni allo scafo dell’imbarcazione. Il collegamento tra riduttore-invertitore e linea assi dovrà essere contenuto all’interno di una protezione, smontabile all’occorrenza e fissata allo scafo. Le tubature d’ingresso ed uscita dei circuiti ausiliari (refrigerazione, lubrificazione, circolazione, alimentazione combustibile e scarico gas) dovranno essere di materiale approvato ed omologato da Ente Tecnico Notificato. Il circuito del combustibile del motore dovrà essere incamiciato soprattutto in corrispondenza delle fonti di calore. Compatibilmente con le dimensioni della sala macchine e così come sarà richiesto per il generatore di corrente, il posizionamento dei motori di propulsione dovrà avere comportare l’allineato con i propulsori a “regola d’arte” e dovrà rendere agevole, senza dover procedere a lavori di disallestimento di apparati o del locale, la movimentazione del personale preposto durante le operazioni di verifica, le manutenzioni periodiche e/o riparazioni.

2.2.2 Potenza motore

L’imbarcazione dovrà essere equipaggiata con due motori marini diesel, idonei all’impiego, con propulsione a linea d’asse più elica di superficie. I motori dovranno essere certificati per operare

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sino a 300 ore all’anno (di cui almeno 10% ore alla max potenza) e dovranno essere dimensionati per assicurare una velocità massima continuativa dell’imbarcazione di almeno: - 40 nodi con dislocamento a pieno carico (Dpc), mare stato 3 e carena sporca di 2 mesi; - 45 nodi con dislocamento a pieno carico (Dpc), mare stato 2.

2.2.3 Assistenza tecnica

Ad integrazione di quanto già non previsto dalla garanzia, relativamente al sistema di propulsione e di generazione elettrica adottato, il cantiere costruttore dovrà fornire assistenza tecnica per la risoluzione delle eventuali avarie e per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che richiedono capacità eccedenti l’autonomia logistica pianificata nei corsi organizzati dal Cantiere costruttore a favore del personale dell’Amministrazione di cui al paragrafo “Corsi di addestramento”

2.2.4 Monografie, documentazione commerciale

Il cantiere costruttore dovrà fornire in lingua Italiana, per ciascun impianto/apparato/macchinario installato la relativa monografia, nonché tutta la documentazione inerente le manutenzioni e loro modalità esecutive e il manuale d’istruzione. Di detta documentazione il Cantiere dovrà produrre, oltre a copia cartacea, anche copia in formato digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) per un’agevole consultazione su Personal Computer con l’ultima versione di sistemi operativi Windows o Linux.

2.3 Sistemi per propulsione e trasmissione

2.3.1 Riduttore/Invertitore di propulsione

Il riduttore-invertitore (preferibilmente del tipo ZF o modelli di prestazioni superiori), direttamente flangiato alla trasmissione e dunque senza giunto cardanico, sarà integrato con gamma di rapporti in grado di accoppiare in modo preciso il motore, nel rispetto della sua potenza e giri caratteristici, e sarà del tipo a due velocità. Ciò in quanto il riduttore-invertitore a due rapporti di trasmissione permette non solo di ridurre il tempo di planata (primo rapporto, corto) e di aumentare la velocità massima (secondo rapporto, lungo), come può apparire immediatamente, ma anche di utilizzare il rapporto più basso in tutte le occasioni in cui sono richieste maggiore accelerazione e ripresa, come in presenza di mare formato, oppure quando – caso tipico quello di missione a lungo raggio – il dislocamento dell’imbarcazione varia molto nel tempo, partendo pesante ed arrivando leggera.

2.3.2 Accessori per riduttori

Sarà presente una frizione idraulica per innescare e disinnescare l’unità di propulsione.

2.3.3 Giunti accoppiamento MM.PP/riduttori-invertitori

Saranno del tipo adatto alla potenza, alle trasmissioni e alle geometrie applicate.

2.3.4 Linee assi

Premesso che particolare attenzione dovrà essere fatta nella scelta dei cuscinetti, boccole e tenute astucci, per garantire il miglior livello di sicurezza ed affidabilità con il minimo sforzo di interventi manutentivi o riparativi. Le linee d’assi saranno idonee per trasmissioni di superficie TRIMAX, completamente realizzate in acciaio inossidabile.

2.3.5 Protezione linee assi

Nella parte interna all’imbarcazione, le linee d’assi saranno dotate di un’opportuna protezione che avrà lo scopo di evitare contatti accidentali del personale di bordo con l’asse in rotazione. Le linee

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d’assi, invece, saranno munite di idoneo trattamento protettivo anti vegetativo ed anticorrosivo nella parte esterna all’imbarcazione.

2.3.6 Alberi portaelica

Per favorire il funzionamento delle eliche i bracci di supporto degli assi elica saranno a pinna singola, il cui profilo sarà orientato in direzione del flusso.

2.3.7 Elica di propulsione

La propulsione sarà realizzata con eliche di superficie in Nibral, lavorate a controllo numerico e bilanciate, certificate in classe “S” ed a pale fisse. La scelta del diametro e del numero di giri dell’elica terrà conto di un funzionamento ottimale dei motori e della velocità massima richiesta. Le eliche non dovranno presentare fenomeni di cavitazione per tutto il campo di funzionamento, compresa la massima andatura. 2.3.8 Assistenza tecnica

Limitatamente al periodo di garanzia e relativamente ai sistemi per propulsione e trasmissione, il cantiere costruttore dovrà fornire assistenza tecnica per la risoluzione delle avarie e per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che richiedono capacità eccedenti l’autonomia logistica pianificata nei corsi organizzati dal Cantiere costruttore a favore del personale dell’Amministrazione di cui al paragrafo “Corsi di addestramento”

2.3.9 Monografie

Il cantiere costruttore dovrà fornire in lingua Italiana, per ciascun impianto/apparato/macchinario installato la relativa monografia, nonché tutta la documentazione inerente le manutenzioni e loro modalità esecutive e il manuale d’istruzione. Di detta documentazione il Cantiere dovrà produrre, oltre a copia cartacea, anche copia in formato digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) per un’agevole consultazione su Personal Computer con l’ultima versione di sistemi operativi Windows o Linux.

2.4 Sistema supporto propulsione

2.4.1 Sistemazioni aria comburente

L’aspirazione naturale o forzata dell’aria comburente dovrà avvenire attraverso cassonetti antisalino in modo da essere completamente separati dal locale e comunicanti con l’esterno per mezzo di prese d’aria poste lateralmente alla tuga.

2.4.2 Silenziatori

Le condotte di scarico dovranno essere munite di opportuni silenziatori refrigerati, anche sotto forma di scarichi coassiali, che avranno il compito di abbattere l’inquinamento acustico ambientale prodotto dai motori nei termini previsti dalle attuali normative in materia (legge 26 ottobre 1995 e successive modificazioni, Legge quadro sull’inquinamento acustico).

2.4.3 Sistema controllo automazione

La condotta dei motori, dei giunti e degli invertitori dovrà avvenire a mezzo telecomando dalla plancia. Tutta la strumentazione di controllo sarà accentrata nei quadri della consolle nella postazione di governo e dovranno essere separate le manette elettroniche di “inserimento marcia-folle” da quelle di “comando gas-accelerazione”. Un sistema per il monitoraggio e il controllo permetterà di osservare tutti i parametri significativi del funzionamento dell’apparato motore e di quello di propulsione in genere. Qualora possibile tale sistema dovrà anche essere interfacciato, tramite scheda video, con il plotter per la visualizzazione dei dati sul monitor in plancia.

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2.4.4 Sistema circolazione acqua mare (ciclo aperto)

L’impianto di refrigerazione dei motori sarà realizzato mediante due sistemi indipendenti e simili, uno per ogni motore, comprendenti ciascuno almeno: - n°1 presa a mare dinamica in bronzo o acciaio inossidabile, con passaggio a scafo rinforzato e

griglia; - n°1 valvola di intercettazione in bronzo o ottone nichelato, montata il più vicino possibile alla

presa a mare di cui in precedenza; - n°1 filtro meccanico di dimensioni adeguate, smontabile e con corpo in acciaio inox o bronzo

nichelato, vetro di ispezione e cestello di acciaio inox (a norme Ente Tecnico Certificato) e anodo sacrificale incorporato (in alternativa, il filtro sarà collegato all’impianto di protezione catodica di bordo).

L’acqua mare, dopo aver refrigerato i vari organi dei motori, degli scambiatori di calore dell’acqua dolce e dell’olio invertitore/riduttore, verrà avviata al convogliatore di raffreddamento ove si miscelerà ai gas di scarico per essere espulsa fuoribordo.

2.4.5 Condotte scarico fumi

I collettori e le condotte dei gas di scarico dovranno essere in materiale non soggetto alla corrosione e non infiammabile, provvisti di sistema di non ritorno dell’acqua e di collo d’oca. Le condotte dei motori saranno convogliate a scafo mediante scarichi subacquei refrigerati ad acqua di mare, silenziati e posti nel locale apparato motore.

2.4.6 Sistema supporto combustibile

Valvole rapide di intercettazione del gasolio, manovrabili a distanza, permetteranno l’arresto in emergenza dei motori. Le intercettazioni a distanza saranno raggruppate in un unico quadretto protetto dall’attivazione accidentale. Le valvole degli impianti del circuito alimentazione combustibile dovranno risultare facilmente accessibili e dotate di comando a distanza ubicato nell’area di lavoro.

2.4.7 Depuratori combustibile

Sulla mandata delle casse combustibile dovrà essere inserito un sistema filtrante e separatore acqua-scorie-gasolio, munito di allarmi luminoso ed acustico che saranno sistemati sulla consolle della timoneria e che segnaleranno la presenza di acqua e impurità nel carburante. Qualora compatibile con gli spazzi a bordo, sull’aspirazione di ogni motore sarà anche installato un’ulteriore sistema filtrante che dovrà essere tipo duplex, ovvero con due filtri smistabili a mezzo di una valvola a tre vie, e che si pretende permetta di mantenere il motore in funzionamento normale anche durante l’operazione di smistamento da un filtro all’altro. Durante l’operazione menzionata non vi deve essere riduzione dell’efficienza, della funzionalità e delle capacità del sistema filtrante stesso. Inoltre è altresì richiesto che i tutti i filtri siano fisicamente posizionati ed installati a bordo in modo tale da essere sostituiti facilmente dal personale di bordo.

2.4.8 Casse servizio combustibile apparato motore.

I depositi carburante saranno costruiti in acciaio inox Aisi 316L (o di altro materiale da sottoporre ad accettazione di quest’Amministrazione) e, se non strutturali, dovranno avere la caratteristica di essere facilmente rimovibili, senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale cui sono ubicati. Dovranno essere previsti almeno due depositi del combustibile, allocati più o meno in corrispondenza del baricentro dell’imbarcazione, dotati di paratie anti-sciacquio, portello d’ispezione a lama smontabile, tubature di adduzione su tronchetti saldati e flange di collegamento. I depositi saranno dotati di tubi di sfogo aria regolamentari posizionati in coperta con collo d'oca e doppia retina antideflagrante UNAV. Sarà possibile controllare il contenuto delle casse mediante indicatori di livello a distanza, ubicati sul cruscotto nelle postazioni di governo e asta di livello, tramite un tubo sonda. Il travaso del gasolio da un deposito all’altro dovrà essere effettuato con una

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pompa. Potrà essere prevista una tubatura munita di valvole che in emergenza permetta il travaso del gasolio da un deposito all’altro per il principio dei vasi comunicanti.

2.4.9 Tubatura servizio combustibile

Le tubature alimentazione combustibile dovranno essere di materiale approvato da Ente Tecnico Notificato. Qualora si debbano impiegare giunti compensatori o tubi flessibili per il collegamento di tratti di tubatura diversi, anche quelli dovranno essere approvati da Ente Tecnico Notificato.

2.4.10 Tubatura olio lubrificante apparato motore

Le tubature di ingresso e di uscita dei circuiti di lubrificazione, ove presenti, dovranno essere di materiale approvato da Ente Tecnico Notificato. Qualora si debbano impiegare giunti compensatori o tubi flessibili per il collegamento di tratti di tubatura diversi, anche quelli dovranno essere approvati da Ente Tecnico Notificato.

2.4.11 Pompe a mano servizio olio

Dovrà essere prevista almeno una pompa manuale o elettrica, a doppio effetto, che permetterà in tempi rapidi lo svuotamento dei motori.

2.4.12 Cassa servizio olio lubrificante

Dovrà essere prevista una cassa per l’olio motore di capacità complessiva pari a 2 volte quella contenuta nel carter del motore, in acciaio inox Aisi 316L (o di altro materiale da sottoporre ad accettazione di quest’Amministrazione) e provvista di tappo per il riempimento, e di livelli ottici realizzati in materiale trasparente e resistente agli urti e con valvole di intercettazione rapida. La cassa in questione dovrà avere la caratteristica di essere facilmente rimovibile senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale in cui è ubicata.

2.5 Sistemi speciali

2.5.1 Mezzi di sollevamento locale apparato motore

La sistemazione a bordo dei motori di propulsione dovrà essere concepita in maniera tale da consentire un’agevole operazione del loro sbarco e imbarco, direttamente dal portellone realizzato sul ponte di coperta, con un sistema di sollevamento posto in banchina.

2.5.2 Golfari

Su quelli installati dovrà essere indicato il massimo carico sopportabile.

2.5.3 Serie parti di ricambio di bordo per impianto propulsione

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo: - n°1 kit parti di ricambio delle linee d’assi ritenute importanti dalla casa costruttrice per un

corretto mantenimento in esercizio e per la risoluzione delle avarie più frequenti delle stesse; - n°1 kit filtri e guarnizioni varie; - n°2 eliche di rispetto (una sinistorsa ed una destorsa).

2.5.4 Serie parti di ricambio di bordo per MM.TT.PP.

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo almeno: - n°1 kit parti di ricambio dei Motori di Propulsione come da standard di produzione di serie; - n°1 guarnizioni e tenute varie; - n°4 mute di filtri del gasolio; - n°4 filtri dell’olio motore;

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- n°1 serie completa di iniettori del combustibile; - n°2 serie complete di cinghie delle pompe trascinate; - n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua dolce; - n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua mare.

2.5.5 Serie parti di ricambio di bordo altri componenti

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo del generatore diesel: - n°1 kit parti di ricambio del generatore diesel come da standard di produzione di serie; - n°1 guarnizioni e tenute varie; - n°2 mute di filtri del gasolio; - n°2 filtri dell’olio motore; - n°1 serie completa di iniettori del combustibile; - n°1 serie completa di cinghie delle pompe trascinate; - n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua dolce; - n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua mare.

2.5.6 Serie attrezzi e dotazioni CC/Meccanico

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo: - n°1 cassetta attrezzi USAG da lavoro, o similare, completa di utensili; - n°5 paia di guanti da lavoro; - n°5 occhiali da lavoro; - n°5 maschere per idrocarburi con possibilità di sostituzione filtri; - n°10 kit di filtri per maschere idrocarburi.

3. IMPIANTO ELETTRICO

3.1 Generalità

L’architettura dell’impianto elettrico dovrà essere a norme C.E., con alcuni accorgimenti di seguito riportati: - rete a 24 Volt in corrente continua alimentata da almeno:

tre batterie di accumulatori separate (due per l’avviamento di ciascun motore, e una per l’alimentazione dei vari utenti) ma con possibilità di inserzione in parallelo; una batteria di accumulatori per l’avviamento del diesel generatore; una batteria di accumulatori per l’alimentazione in emergenza degli utenti vitali;

Le sopracitate batterie saranno ricaricate dagli alternatori dei motori di propulsione o dalla rete a 230 volt 50 Hz, mediante regolatore di carica e adeguato raddrizzatore. La batteria del diesel generatore sarà ricaricata dal diesel generatore stesso;

- rete in corrente alternata (230 Volt 50 Hz) che durante le operazioni in mare sarà alimentata da uno o più gruppi elettrogeni installati a bordo, mentre in porto sarà alimentata da una presa da terra di amperaggio compatibile con il carico elettrico massimo;

- la batteria di accumulatori per l’emergenza dovrà avere capacità tale da garantire l’alimentazione delle utenze vitali (ossia delle luci interne appartenenti al circuito di illuminazione in emergenza, dei fanali di navigazione, degli apparati di comunicazione e del GPS, l’impianto avvisatore incendio) per almeno 8 ore.

L’impianto dovrà essere realizzato in corrente continua alla tensione di 24 Volt, con possibilità di alimentare alcune utenze a 12 Volt, e in corrente alternata a 230 Volt. L’energia sarà distribuita alle utenze di bordo per mezzo di cavi di tipo marino in rame rivestiti di PVC, del tipo a non propagazione di fiamma a norme ISO 10133/13297 (fiamma ritardante e oleoresistente) e a bassa emissione di fumi tossici, omologati ed approvati C.E.. I suddetti cavi dovranno essere ampiamente dimensionati in relazione ai valori massimi di assorbimento degli utenti alimentati. Ove consentito saranno impiegati cavi senza armatura e saranno stesi all’interno di tubazioni in PVC superisolato, corrugato e stagno all’acqua. Nei tratti esterni a tali tubazioni i cavi elettrici dovranno essere

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bloccati a perfetta regola d’arte tramite ferro-guide, solette, tondini, cavalletti etc. e, per quanto possibile, saranno evitate zone soggette al calore. Ove ciò non sia realizzabile dovranno essere impiegati cavi con isolamento adeguato. I terminali dei cavi saranno del tipo senza saldatura e tutti i cavi saranno identificati con targhette. Tutti i circuiti dovranno essere protetti da interruttori automatici magnetici e termici opportunamente tarati tipo “Carling Switch Contura II” impermeabili IP 56. Nei quadri elettrici principali ci saranno delle postazioni disponibili (almeno per un 20%) da impiegare in caso di avaria di alcuni interruttori oppure di installazione di nuove utenze elettriche sull’imbarcazione. Tutte le apparecchiature elettriche comunque dovranno essere posizionate in modo tale da non dare disturbi alle trasmissioni radio e creare interferenze elettromagnetiche. Saranno realizzati due distinti impianti di massa, uno per gli apparati elettronici e l’altro per tutte le rimanenti utenze elettriche e non, quali ad esempio i motori, gli scambiatori di calore, i generatori elettrici, le utenze a 230 Volt c.a., le casse combustibile e quelle dell’acqua. I due impianti di massa saranno collegati a due piastre distinte, separate elettricamente e costituite da idoneo metallo conduttore, montate esternamente allo scafo e costantemente a contatto con l’acqua del mare. Dovrà, inoltre, essere realizzato un impianto parafulmine costituito da una piattina di rame, sistemata sottocarena. Il parafulmine, installato sopra l'albero, dovrà essere collegato mediante conduttore di rame a forte sezione, ad un nodo della citata piattina.

3.2 Generazione energia

Per la generazione dell’energia elettrica sull’imbarcazione verranno installati: - n°1 diesel generatore in box insonorizzato alimentato a gasolio e di potenza non inferiore a 4,5

kW in c.a. 230 Volt - 50 Hz; - n°2 alternatori di corrente trascinati dai motori di propulsione a 24V. Il generatore dovrà essere posizionato in modo tale da avere spazi circostanti che garantiscano la facilità di manutenzione periodica, le riparazioni, i controlli di routine, la movimentazione, senza dover procedere a lavori di disallestimento del locale. Il motore del generatore boxato: - potrà aspirare l’aria direttamente dall’esterno con una condotta separata o, in alternativa, dal

proprio locale. Il collettore dei gas di scarico dovrà essere di tipo non infiammabile e in materiale non soggetto alla corrosione, provvisto di un sistema di non ritorno dell’acqua con collo d’oca. Lo scarico dei gas dovrà essere efficace anche con unità a dislocamento di pieno carico e mare in poppa;

- qualora dotato di un sistema di refrigerazione ad acqua mare, questo dovrà essere provvisto di zinchi per la protezione della corrosione e dovrà essere dotato di indipendente presa a mare a scafo con possibilità di ispezione ed intercettazione in sicurezza.

In plancia dovrà essere installato un quadro, di controllo e allarmi dedicato, che permetterà di avviare e arrestare il diesel generatore e di controllare i principali parametri di funzionamento.

3.3 Accumulo e trasformazione dell’energia

3.3.1 Batterie

Tutti gli accumulatori presenti a bordo saranno del tipo AGM e dovranno essere adeguatamente alloggiati nel vano motore. Saranno previsti almeno n°5 gruppi di batterie di accumulatori, di cui uno per l’emergenza, ognuno dei quali sarà inseribile/disinseribile mediante stacca batterie dedicato. Due gruppi di batterie di accumulatori saranno esclusivamente destinati all’avviamento dei motori (ogni singolo gruppo di batterie dedicato per l’avviamento di un singolo motore), un terzo gruppo sarà destinato all’alimentazione dei vari utenti (Servizi), un quarto sarà destinato all’avviamento del generatore diesel, mentre quello di emergenza servirà in caso di necessità e contribuirà assieme agli altri al mantenimento in funzione delle utenze vitali con un’autonomia di almeno 8 ore. Dovrà, inoltre, essere predisposto un collegamento in parallelo dei gruppi di batterie principali, da utilizzare in caso di avviamento difficoltoso dei motori, mediante apposito interruttore di parallelo posto sul cruscotto di guida nelle postazioni di governo. I vari gruppi di batterie di accumulatori dovranno

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avere ciascuno un'adeguata capacità per espletare sia il servizio a cui sono dedicati sia l’eventuale erogazione in emergenza dell’altro servizio/gruppo.

3.3.2 Carica batterie

Le batterie saranno ricaricate a tampone mediante adeguati raddrizzatori/caricabatteria switching nautici con possibilità di scelta sulle curve di ricarica delle batterie AGM (opzione anche per batterie tipo gel ermetico/piombo) con sistema automatico che provvede all’analisi della batteria, la ricarica fino al livello ottimale e al mantenimento della carica durante i periodi di inutilizzo dell’imbarcazione dotato di sensore temperatura batterie con compensazione automatica della temperatura e ciclo che prevede la stratificazione delle batterie per allungarne la vita, con pannello di controllo di segnalazione e alimentazione I suddetti sistemi di carica e ripartizione della carica potranno essere alimentati: - dagli alternatori dei motori di propulsione; - dal generatore diesel ausiliario; - dalla presa da terra (rete a 230 Volt 50 Hz).

3.3.3 Trasformatori

I trasformatori, eventualmente installati sull’imbarcazione, dovranno essere C.E. e avere protezione non inferiore a IP55, inoltre dovranno essere muniti di opportuno sistema di smaltimento del calore prodotto. Essi, per poter dare la possibilità in futuro di installare sull’imbarcazione nuove utenze elettriche sui circuiti che stanno a valle, dovranno avere una potenza nominale del 20% superiore rispetto a quella derivante dal calcolo del relativo bilancio elettrico di progetto.

3.4 Servizio distribuzione energia elettrica (forza)

3.4.1 Quadro elettrico principale

Il quadro elettrico principale di bordo dovrà essere sistemato in plancia, in posizione agevole, sarà protetto da disattivazioni/attivazioni accidentali e comprenderà: - gli interruttori per le utenze elettriche, in numero tale da garantire un buon livello di selettività

dell’impianto; - i commutatori per lo smistamento batterie, i voltmetri indicanti lo stato di carica delle batterie

ed un amperometro per il rilievo della corrente sia in carica che in scarica. Tutti i materiali impiegati per la realizzazione del quadro dovranno avere grado di protezione almeno IP54 e dovranno essere C.E..

3.4.2 Alimentazione di emergenza.

Gli utenti vitali e parte delle utenze della luce dovranno essere alimentati anche con alimentazione di emergenza.

3.4.3 Presa da terra

L’impianto elettrico dell’imbarcazione potrà anche essere alimentato dall’esterno per mezzo di una linea da terra a 230 Volt 50 Hz che prenderà alimentazione da una presa stagna di amperaggio compatibile con il carico elettrico massimo. La linea da terra dovrà essere monofase con un cavo di massa collegabile, tramite l’apposita presa da terra, alla rete di bordo e con interposizione di breaker differenziale magnetotermico tarato per la protezione sia dai cortocircuiti che dalle sovracorrenti. La linea di terra sarà dimensionata per il carico massimo assorbito da tutti gli utenti in servizio di porto collegabili contemporaneamente. Sul quadro elettrico relativo alla presa da terra sarà montato un dispositivo per la selezione della sorgente di corrente a 230V (generatore/spento/presa di terra) con LED che indicherà se il cavo da terra è alimentato o meno. La linea da terra a 230 Volt sarà del tutto indipendente dalla rete a 24 Volt. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo:

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- n°1 cavo della presa da terra (almeno 20 mt di lunghezza) e rispettive prese; - n°1 rullo avvolgicavo per presa da terra.

3.4.4 Sottoquadri forza

Qualora previsti saranno in numero opportuno a garantire un buon livello di selettività dell’impianto e saranno posizionati in punti agevoli da raggiungere. Tutti i materiali e componenti impiegati avranno grado di protezione almeno IP65 e dovranno essere C.E..

3.4.5 Rullo per cavo presa da terra

In locale Gavone di Poppa sarà sistemato, su idoneo supporto, il rullo avvolgicavo della presa da terra.

3.4.6 Apparecchiature impianto forza

Dovranno essere installati interruttori magneto-termici-differenziali di opportuno dimensionamento a protezione di ciascuna apparecchiatura e degli elettromotori dell’impianto forza. Ciò al fine di: - garantire la tempestiva individuazione-localizzazione di eventuali avarie - garantire la selettività dell’impianto - preservare le persone dell’equipaggio da folgorazioni accidentali.

3.5 Impianto luce

3.5.1 Sottoquadri luce

Qualora previsti saranno in numero opportuno a garantire un buon livello di selettività dell’impianto elettrico ed avranno grado di protezione almeno IP54 e dovranno essere C.E.. In particolare nel locale plancia sarà posizionata la strumentazione di controllo e la centralina dei fanali di navigazione.

3.5.2 Illuminazione

Nei vari locali, sia di vita che operativi, saranno previsti punti luce (a led) in numero tale da garantire i livelli di lumen/illuminazione per il confort previsti dalle normative vigenti. Inoltre, in tutti i locali abitabili saranno previsti, con possibilità di alimentazione distinta a mezzo di interruttore dedicato, punti luce bianchi e punti luce blu (questi ultimi saranno i soli accesi in fase operativa), per la corretta illuminazione dell'ambiente in ore notturne, e qualora possibile, oblò sufficienti per l’illuminazione dei locali. Fa eccezione la plancia dove saranno previsti punti luce bianchi e punti luce rossi in sostituzione di quelli blu. Ogni singolo punto luce dovrà avere grado di protezione almeno IP54 e dovrà essere C.E.. Come detto, al paragrafo “3.1. Generalità”, sarà previsto un sistema d’illuminazione d’emergenza che dovrà avere un’autonomia di funzionamento di minimo 8 ore consecutive e che andrà ad alimentare almeno un punto luce di ciascun locale, per consentire di individuarne la sfuggita. Per l’illuminazione durante le ore notturne (nel campo del visibile e di quello dell’infrarosso) delle zona esterna dell’imbarcazione (quella di lavoro a poppa, quella della spiaggiola e quella di prora) dovranno essere previsti fari a led almeno IP66 (per luce visibile) ed anche illuminatori ad infrarossi a led almeno IP66 idoneamente ancorati alla tuga. Dovranno essere anche previsti altri fari a led almeno IP66 ed anche illuminatori ad infrarossi a led almeno IP66 posizionati in altre postazioni (per essere facilmente amovibili), secondo le indicazioni che saranno fornite dall’Amministrazione.

3.5.3 Apparecchiature impianto luce, cassette, lampade

Quelle installate dovranno essere C.E. idonee all’impiego su unità navali e dovranno avere grado di protezione almeno IP54.

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4. COMANDO E SORVEGLIANZA

4.1 Generalità

I sistemi, gli impianti e gli apparati per la navigazione installati dal Cantiere costruttore dovranno essere selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, rappresentate in Italia da centri di commercializzazione e con assistenza garantita su tutto il territorio nazionale. I modelli proposti dovranno essere garantiti dalla casa produttrice in produzione al momento della consegna dell’imbarcazione e per i successivi 5 anni. Le informazioni degli apparati dovranno essere leggibili anche con il sole diretto sullo schermo ed essere visibili di notte con illuminazione regolabile a mezzo dimmer. Per gli apparati di navigazione, prima della loro installazione a bordo, sarà richiesta la valutazione e l’approvazione della Direzione degli Armamenti Navali. Come detto al paragrafo “3.1 Generalità” gli apparati radio ed il GPS dovranno avere un’alimentazione in emergenza.

4.2 Sistemi di navigazione

4.2.1 Aiuti alla navigazione

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale di aiuto alla navigazione come dotazione di bordo: - carte nautiche di dotazione di tipo ridotto per unità minori M.M.I. - elenco dei fari e fanali; - portolano delle coste italiane; - basi misurate; - regolamento per prevenire gli abbordi in mare; - manuale dell’ufficiale di rotta; - radio servizi per la navigazione; - effemeridi nautiche; - tavole nautiche; - tavole delle distanze; - registro bussole; - blocco rapportatori diagramma.

4.2.2 Bussole magnetiche

N°1 bussola sarà installata in prossimità della postazione di governo, facilmente consultabile dal pilota, e dovrà essere: compensabile, magnetica con liquido, per uso marino, corredata di copertura regolabile di protezione in plastica rigida, con caratteristiche antishock e luce d’illuminazione regolabile. Prima del collaudo/verifica di conformità dell’unità il Cantiere farà eseguire a proprie spese i giri di bussola ad un tecnico compensatore e presenterà le tabelle di compensazione/deviazione all’Ufficio Tecnico Territoriale competente per il territorio.

4.2.3 Strumenti nautici vari

In plancia dovrà essere installato un Plotter/lettore dotato di 1 antenna GPS autonoma e di carte nautiche digitali. Il Plotter sarà interfacciato al solcometro integrato all’ecoscandaglio, al Radar e alla radio VHF con funzioni DSC. Il lettore cartografico dovrà assicurare almeno 100 waypoint, 8 Rotte, 5 tracce con relativi tempi e distanze e la funzione MOB (Man Over Board) e dovrà essere almeno di caratteristiche similari o superiori al modello Raymarine E125. L’apparato dovrà avere una memoria sufficiente per supportare tutte le funzioni integrate di cui sopra e sarà fornito di n°1 display LCD, a colori multifunzione da almeno 12”, con la possibilità di assicurare la separazione dello schermo in almeno n°2 finestre e in grado di integrare tutte le funzioni del GPS, lettore cartografico, eco-scandaglio. Per assicurare tutte le capacità richieste saranno installati i necessari sensori, trasduttori, software ed interfacce sia grafiche che di segnale o quanto altro necessario alle funzioni richieste. L’apparato sarà dotato inoltre degli allarmi basso fondale, cerchio di fonda e

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collisione. La cartografia (che dovrà comunque possedere le potenzialità di estensione a tutti i mari ed oceani del pianeta) dovrà essere digitale di tipo ECS ed avere (inclusa nella presente fornitura) una copertura relativa alle zone dettagliate del Mare Mediterraneo, Mar Ligure, Mare Tirreno (completo), Mare di Sardegna, Canale di Sardegna, Mare Ionio Settentrionale e Meridionale, Stretto di Sicilia e Mare Adriatico (completo) Le informazioni dovranno essere leggibili anche con sole diretto sullo schermo e di notte. La posizione del mezzo dovrà essere inviata al VHF con funzioni DSC. Qualora possibile su questi display in plancia dovranno essere visualizzati anche i parametri di funzionamento dei motori.

4.2.4 Fanali di navigazione e segnalazione

L’impianto dei fanali di navigazione (a led) sarà conforme alla COLREG 72 per questo tipo di Unità, con ogni fanale munito di doppia lampada e doppia alimentazione, e comprenderà: - fanali laterali rosso e verde; - fanale di coronamento; - fanale di fonda; - n°2 fanali di rimorchio AV; - fanale di rimorchio AD; - n°2 fanali rossi aerei; - n°2 lampeggianti blu; - fanali di non governo. Dovranno essere installati anche gli avvisatori acustici: - tromba; - sirena.

4.2.5 Proiettore scoperta

Sopra la tuga o sul roll-bar saranno posizionati: - n°1 proiettore di luce (visibile e IR) (24 Volt – Min. 150 Watt); - n°1 visore notturno (intensificatore di luce); marini stagno, brandeggiabili ed amovibili, con fascio ad alta intensità e forte penetrazione, orientabili sia in brandeggio che elevazione, comandabili elettricamente in manovra dalla postazione di governo.

4.2.6 Quadro fanali e segnali

I dispositivi/strumenti ed i comandi per l’accensione e spegnimento dei fanali e dei segnali di navigazione saranno sistemati su una consolle in plancia. Il quadro fanali e segnali avrà grado di protezione almeno IP54 e sarà realizzato impiegando componenti C.E. adatti

4.2.7 Impianto navigazione satellitare

L’impianto (del tipo Ray Marine o modelli superiori) dovrà riportare la posizione del mezzo (latitudine e longitudine) tramite l’antenna ricevente del GPS dotata di led diagnostico, su ripetitore dedicato e posto nella postazione di governo. L’apparato, inoltre, dovrà essere in grado di ricevere almeno 12 segnali satellitari e trasmettere i relativi segnali/dati ai display del Plotter/Lettore Cartografico integrato posto in plancia. Le informazioni dovranno essere leggibili anche con sole diretto sullo schermo. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.2.8 Ecoscandaglio

L’ecoscandaglio, conforme agli standard I.M.O. o a standard equivalenti, del tipo a doppia frequenza e con trasduttore in bronzo (di almeno 1 kW), dovrà indicare la profondità dei fondali in cui naviga l’imbarcazione e sarà integrato da allarmi di basso fondale e di collisione. La profondità minima rilevabile dallo strumento dovrà essere di almeno di 0,6 metri. L’imbarcazione sarà dotata

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di un trasduttore con sensore di temperatura dell’acqua di mare. L’apparato sarà installato in plancia e i relativi dati saranno leggibili assieme ai dati del solcometro, anche con sole diretto sullo schermo, su un opportuno display situato in plancia. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.2.9 Solcometro

Il solcometro, conforme agli standard I.M.O. o a standard equivalenti, dovrà indicare la velocità dello scafo rispetto al fondo marino e consentire la lettura fino al decimo di nodo ed essere visibile di notte con illuminazione regolabile a mezzo dimmer. L’apparato sarà installato in plancia e i relativi dati saranno leggibili assieme ai dati dell’ecoscandaglio, anche con sole diretto sullo schermo, su un opportuno display situato in plancia. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.3 Comunicazioni interne

4.3.1 Rete ordini collettivi e interfono

L’impianto interfono permetterà di mettere in comunicazione, fra di loro in cuffia con connettore a jack di tipo aeronautico (Graytronics o equivalente), 18 operatori così posizionati: - n°3 nelle postazioni dei mitraglieri; - n°3 nelle postazioni dell’equipaggio; - n°12 in corrispondenza dei sedili degli operatori trasportati. Inoltre, nella postazione di governo sarà installata la R.O.C. che permetterà di diffondere le comunicazioni nei locali interni e, a mezzo megafono esterno, di impartire disposizioni ai natanti.

4.3.2 Rete radio e TV – Diffusione musica

Dovrà essere fornito e installato dal cantiere costruttore dell’imbarcazione: - n°1 impianto radio AM/FM - stereo, con lettore: di CD, di presa USB e di aux a Jack; - relativi cablaggi, antenna omnidirezionale e n°4 casse stereofoniche; - predisposizione per installazione di n°1 monitor 19” rugged con ingresso video analogico nella

zona poppiera della plancia, lato di sinistra.

4.3.3 Impianto avvisatori incendio

L’impianto rilevazione e segnalazione incendio sarà del tipo approvato da Ente Tecnico Notificato. La centralina dedicata sarà ubicata in plancia con allarmi sonori ed ottici e dovrà indicare istantaneamente la sorgente di calore o di fumo. I cablaggi del sistema di alimentazione e componentistica saranno approvati da Ente Tecnico Notificato e i sensori di tipo termico e di rilevazione presenza fumi saranno installati almeno nel vano apparato motore, nell’eventuale vano diesel generatore, nel locale gavone di poppa e nel locale operativo/zona scalda vivande. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.3.4 Impianto telelivelli

L’impianto telelivelli asservirà i seguenti depositi di liquidi presenti a bordo: - casse combustibile; - casse acqua di lavanda; - cassa morchie. La segnalazione dei livelli sarà riportata su strumenti dedicati, graduati e ubicati nella postazione di governo in plancia.

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4.4 Comunicazioni esterne

4.4.1 Sistemi radio

L’imbarcazione dovrà essere provvista dei seguenti sistemi di comunicazione radio: - n°1 apparato radio VHF Sailor RT 6222 con cassa acustica e microtelefono stagni, nr.1 antenna

VHF dedicata con copertura omnidirezionale da sistemare sopra la plancia. Sulla consolle saranno sistemati i microfoni e gli altoparlanti;

- connessioni e predisposizioni per comandi apparati radio HF, SATCOM e ROVER (di fornitura Esercito) in corrispondenza: del sedile centrale e del sedile di sinistra nella seconda riga di sedili; della console del navigatore;

- antenne GPS, HF, VHF, SATCOM, LOS; - sistema di identificazione automatica (Automatic Identification System - AIS) o transponder o

trascriver; - predisposizione di tutti i cablaggi e degli alloggi e degli spazi necessari per una facile messa in

opera dell’apparato B.F.T. (Blue Force Tracking) in dotazione dell’E.I.; Questi apparati costituiscono utenze vitali e pertanto saranno dotati anche di alimentazione in emergenza.

4.4.2 Bandiere e segnali

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 gran pavese ovvero gran gala di bandiere.

4.4.3 E/Segnalatori portatili - n°1 elettrosegnalatore portatile tipo mitralux (a pistola), per segnalazione diurna o notturna a

lampi di luce.

4.5 Sistemi di sorveglianza (superficie)

4.5.1 Impianto Radar

L’impianto, che dovrà avere caratteristiche Mini A.R.P.A. (Automatic Radar Plotting Aid), consentirà la scoperta dei bersagli con indicazione delle relative prestazioni in chiave cinematica e tracciamento automatico della rotta e sarà dotato di allarme collisione. L’apparato Radar Ray Marine (o modelli con caratteristiche prestazionali superiori) sarà provvisto di un’antenna di tipo Radome da almeno 4 kW e/o con portata di almeno 48 miglia nautiche ed avrà una o più schede bersagli per implementare i requisiti del sistema. L’apparato sarà interfacciato con il Plotter Cartografico come indicato al paragrafo “4.2.3 Strumenti nautici vari”. L’immagine visualizzata dal Radar, dovrà essere sovrapponibile a quella video della cartografia ECS della stessa zona e in scala. Tale funzione dovrà essere possibile sul display posto in plancia.

4.6 Sistemi di rilevamento del vento

4.6.1 Anemometro

Dovrà essere installato un sistema, conforme agli standard I.M.O. o a standard equivalenti, per la rilevazione dell’intensità del vento sia in misura assoluta che relativa alla direzione di avanzo dell’imbarcazione. La visualizzazione dei relativi dati deve essere facilmente leggibile dalle postazioni di condotta dell’imbarcazione anche con il sole sullo schermo.

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5. IMPIANTI AUSILIARI

5.1 Climatizzazione

5.1.1 Prese d’aria, scarichi, griglie, funghi di aerazione fuori dall’apparato motore

Saranno previste prese d’aria per il gavone di poppa:

5.1.2 Condotte ventilazione

Le condotte dovranno essere dimensionate per garantire il ricambio dell’aria in tutti i locali. Nei locali apparato motore e in quello eventuale del generatore diesel l’aerazione naturale sarà assicurata da idonee condotte collegate a prese d’aria dinamiche poste lateralmente al Locale Apparato Motore

5.1.3 Bocchette, diffusori

Le bocchette e i diffusori dovranno essere posizionati ed essere in numero tale da garantire una confortevole climatizzazione e ventilazione in tutti i locali, in particolar modo in quelli di vita. Altre bocchette regolabili indirizzeranno l’aria climatizzata anche sul parabrezza per evitare appannamenti e riduzioni di visibilità.

5.1.4 E/Ventilatori, E/Estrattori locale apparato motore

Per mantenere il vano contenente i motori termici sempre leggermente in sovrappressione e con la temperatura a valori ottimali, la circolazione forzata e quindi il ricambio dell’aria dovranno essere assicurati da almeno uno/due elettro ventilatori. Nel sistema di ventilazione del vano apparato motore e del locale in cui è presente il generatore diesel (se diverso da quello dei motori termici), le superfici di entrata e di uscita delle prese d’aria dovranno essere dimensionate in maniera tale che, in caso di avaria delle macchine ventilanti, durante il moto dell’imbarcazione sarà comunque assicurato il ricambio dell’aria nei suddetti locali. Questi elettro-macchinari saranno muniti di un sistema di arresto che verrà azionato automaticamente all’entrata in funzione del sistema antincendio, posto a protezione del locale apparato motore e di quello eventuale del diesel generatore. Come meglio indicato al paragrafo “5.5.1 Impianto antincendio fisso a HFC-227 servizio apparato motore e diesel generatore”.

5.1.5 E/Estrattori locali vari

Nel Locale Igienico il ricambio di aria sarà assicurato da un elettro estrattore. Nella zona scalda vivande dovrà essere previsto un impianto di estrazione fumi tramite elettro-estrattore che sarà dotato di filtri rimovibili e lavabili e con dedicata condotta di scarico verso l’esterno.

5.1.6 Condotte condizionamento

Le condotte dovranno garantire la climatizzazione in tutti i locali di vita.

5.1.7 Macchinari impianto condizionamento

La climatizzazione e la ventilazione dei locali di vita avverrà mediante un impianto di aria condizionata opportunamente dimensionato per i volumi interni ed in grado di mantenere la temperatura voluta nei diversi locali. Le caratteristiche dell’impianto dovranno essere adeguate ai locali serviti ed al grado di coibentazione degli stessi. L’impianto di condizionamento dovrà funzionare a ciclo estivo ed invernale con le seguenti condizioni termoigrometriche di funzionamento: estate: + 25 °C +/- 1°C con temperatura esterna di + 40°C e con acqua di mare non inferiore a + 25°C;

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inverno: + 21 °C +/- 1°C con temperatura esterna di – 5° C e con acqua di mare non inferiore a + 8°C. Per i locali plancia e locale operativo sarà possibile impostare la temperatura desiderata con termostati dedicati.

5.1.8 Ventilatori, estrattori, pompe

Dovranno essere opportunamente dimensionati per garantire la massima affidabilità e sicurezza di impiego. Dovranno essere installati quelli delle marche commerciali più diffuse sul mercato e la cui componentistica di ricambio sia facilmente reperibile in Italia. Dovranno avere grado di protezione almeno IP54.

5.2 Servizio acqua mare

5.2.1 Tubatura refrigerazione

Le tubature d’ingresso e di uscita dei circuiti ausiliari di refrigerazione dovranno essere di materiale approvato da Ente Tecnico Notificato. Anche gli eventuali giunti elastici di collegamento saranno approvati da Ente Tecnico Notificato.

5.2.2 Ombrinali e scarichi

Sul ponte di coperta, sulla sovrastruttura e nel pozzetto di prora (se non realizzati auto svuotanti), saranno previsti degli ombrinali dimensionati a norme da Ente Tecnico Notificato per un rapido drenaggio delle acque meteoriche e dell’acqua di mare.

5.3 Servizio acqua dolce

Con unità in banchina il circuito dell’acqua di lavanda, munito di regolatore di pressione, potrà essere alimentato direttamente dalla rete idrica di terra (raccordi e tubazioni per il collegamento da terra a cura del Cantiere costruttore e sistemati su apposito sostegno). Le valvole dell’impianto acqua di lavanda dovranno risultare facilmente accessibili.

5.3.1 Pompe acqua dolce

Quando non alimentato dalla rete idrica di terra, un’autoclave, munita di un vaso di espansione da almeno 50 litri, provvederà ad alimentare le utenze di bordo con acqua di lavanda, prelevata dai depositi di bordo. Detta autoclave avrà grado di protezione elettrico almeno IP54.

5.3.2 Casse acqua dolce per servizi e per circuito refrigerazione apparato motore

La cassa dell’acqua dolce, sarà costruita con materiale composito per alimenti o in acciaio inox Aisi 316L, con capacità commisurata all’autonomia dell’imbarcazione ed in ogni modo non inferiore ad un totale di litri 200. Questo deposito sarà di un adeguato portello per la pulizia, di un tubo sonda, di uno sfogo d’aria e sarà possibile controllare il contenuto di acqua con indicatori di livello a distanza ubicati sul cruscotto della timoneria. Il deposito dovrà avere la caratteristica di essere facilmente rimovibile senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale in cui è ubicato.

5.3.3 Tubature acqua dolce

Le tubature acqua dolce calda e fredda saranno realizzate in materiale sintetico alimentare, sezionate in tronchi, di lunghezza tale da permettere facilità di smontaggio. Tutte le valvole dell’impianto dovranno essere in bronzo o acciaio inox. In posizione agevole, saranno sistemati i raccordi d’imbarco acqua dotati di valvola d’intercettazione rapida e tappo a tenuta stagna.

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5.3.4 Boiler acqua calda

Per la fornitura di acqua calda di lavanda sarà montato, a bordo dell’imbarcazione, un Nautic Boiler, con contenitore in materiale composito e serbatoio in acciaio inox Aisi 316L, da minimo 20 litri e con garanzia almeno 5 anni, che funzionerà: - in porto o in emergenza, con resistenza elettrica alimentata dalla presa da terra o dal generatore

diesel di bordo; - in navigazione, (qualora gli spazzi di bordo lo consentano) con sistema di scambio termico con

l’acqua di raffreddamento (o altro liquido caldo) dei motori di propulsione o del diesel generatore oppure (se la precedente soluzione non è perseguibile) con resistenza elettrica alimentata dal generatore diesel di bordo.

5.4 Combustibili, lubrificanti

L’impianto del combustibile e quello dei lubrificanti saranno del tipo approvato da Ente Tecnico Notificato.

5.4.1 Casse combustibile

I depositi del combustibile saranno costruiti in acciaio inox Aisi 316L (o in altro materiale da sottoporre ad accettazione di quest’Amministrazione) e dovranno essere almeno n°2 con struttura interna di rinforzo e paratie anti-sciacquio e portello di accesso a lama smontabile. La loro capacità complessiva dovrà essere tale da soddisfare la prescritta autonomia dell’imbarcazione e l’imbarco del carburante dovrà avvenire per caduta dalla coperta attraverso appositi bocchettoni stagni, tramite raccordo standard. I depositi saranno dotati di tubi di sfogo dell’aria regolamentari collocati in coperta con collo d’oca e doppia retina antideflagrante UNAV. Sarà possibile controllare il contenuto di combustibile mediante indicatori di livello a distanza ubicati sul cruscotto nelle postazioni di governo, attraverso un tubo sonda e, qualora possibile, attraverso dei livelli ottici in materiale plastico trasparente resistente agli urti e muniti di valvole di intercettazione a gravità. I livelli ottici (qualora possibile) e quelli ubicati nelle postazioni di governo saranno graduati. Ogni singola cassa del combustibile dovrà avere anche funzione di cassa di servizio e, qualora compatibile con gli spazi di bordo, dovrà essere munita di una valvola di presa dal fondo con comando a distanza di intercettazione rapida di emergenza. Tale comando a distanza sarà ubicato all’esterno delle postazioni di governo, ed in linea di principio, in prossimità del comando di attivazione dell’impianto fisso antincendio dell’apparato motore. Sul fondo, qualora possibile, le casse saranno dotate di valvola di decantazione e il liquido decantato verrà convogliato con idonee tubazioni in una apposita ghiotta di raccolta.

5.4.2 E/Pompa travaso combustibile

Il travaso del gasolio da una cassa deposito all’altra sarà assicurato mediante una pompa idonea al servizio. Potrà essere prevista una tubatura munita di valvole che in emergenza permetta il travaso del gasolio da un deposito all’altro per il principio dei vasi comunicanti.

5.4.3 Tubatura imbarco/sbarco/travaso combustibile

Sul ponte di coperta, in posizione agevole, saranno sistemati i bocchettoni d’imbarco combustibile (uno per ogni deposito carburante) muniti di tappo a tenuta stagna.

5.5 Servizi aria, gas e fluidi diversi

5.5.1 Impianto antincendio fisso a HFC-227 servizio app. motore e diesel generatore.

Sull’unità saranno installati impianti antincendio fissi a HFC-227 omologati. L’impianto del locale apparato motore dovrà avere capacità estinguente adeguata alla dimensione del locale e possibilità di effettuare due scariche. Ove il diesel generatore venga sistemato in altro locale, sarà previsto un

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impianto fisso a HFC-227 dedicato. In ogni caso, le bombole contenenti l’agente estinguente saranno sistemate in luogo diverso dal locale da proteggere e saranno dotate di un comando per la scarica a distanza a mezzo attivazione manuale (protetto contro gli azionamenti accidentali), ed ubicato nella postazione di governo. Una volta azionato, prima dell’erogazione dell’agente estinguente nel locale, ogni impianto antincendio fisso a HFC-227: - azionerà automaticamente un allarme ottico e acustico a sirena con ritardatore di scarica; - arresterà tutte le macchine ventilanti del locale da proteggere; - chiuderà le serrande sulle condotte di ventilazione/estrazione del locale (questo punto può

essere eliminato qualora l’Ente Tecnico Notificato certifichi che senza la chiusura automatica delle serrande l’impianto antincendio è ugualmente efficiente e adatto allo scopo).

5.5.2 Estintori a polvere

Dovranno essere forniti ed installati i seguenti estintori portatili, a standard di legge, con relativi supporti: - n°1 estintore a polvere da 3 kg nel locale operativo; - n°2 estintore a polvere da 3 kg in plancia; - n°1 estintore a polvere da 3 kg in prossimità dell’angolo cottura.

5.5.3 Estintori a CO2

Dovrà essere fornito ed installato il seguente estintore portatile, a standard di legge, con relativi supporti: - n°1 estintore a CO2 da 6 kg in prossimità del quadro elettrico principale.

5.5.4 Impianto antivegetativo

Su ogni circuito percorso da acqua di mare dovrà essere previsto un sistema per eliminare la proliferazione della flora marina nelle tubature e nei filtri.

5.6 Impianti governo nave

Le caratteristiche di manovrabilità ed evoluzione dell’unità saranno tali da garantire la navigazione in acque ristrette con raggio di accostata pari a due volte la lunghezza dell’imbarcazione e con bassi fondali (pari a metri 1,5). La manovrabilità dovrà essere tale da permettere di effettuare in sicurezza manovre di affiancamento ad altre unità o pontili.

5.6.1 Sistema di governo della direzione

Il sistema di governo dell’imbarcazione sarà idraulico servoassistito, con comandi posizionati in plancia e permetterà di dirigere e governare in sicurezza l’imbarcazione. In detto sistema saranno compresi n°2 timoni in acciaio inossidabile e “di sicurezza”, che in caso di urto accidentale con il fondale avranno la caratteristica di essere ribaltabili al fine di evitare la propagazione sullo scafo dello sforzo generato dall’urto e pertanto senza danno per lo scafo.

5.6.2 Manovra di emergenza

Dovrà essere possibile il governo dell’unità in emergenza qualora si verifichi un’avaria al sistema di governo sopracitato. Tale sistema di manovra in emergenza dovrà essere approvato da Ente Tecnico Notificato.

5.6.3 Impianto per la regolazione dell’assetto dinamico

La motovedetta sarà dotata di un sistema di controllo dell’assetto dinamico tipo INTERCEPTOR, installato in corrispondenza dello specchio di poppa, o tipo a FLAPS, installati ai lati dello specchio di poppa, e caratterizzati dall’avere i pistoni di azionamento fissati internamente all’imbarcazione,

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costruiti in acciaio inossidabile e superfici attive in vetroresina, in modo da non essere esposti agli agenti corrosivi dell’ambiente marino. L’impianto dovrà avere potenza ed effetto tale da modificare l’assetto trasversale e longitudinale dell’imbarcazione. L’impianto potrà essere di tipo elettrico o elettro-idraulico e avrà la possibilità di provvedere alle regolazioni di assetto, oltre che in manuale, automaticamente in funzione della velocità reale dell’imbarcazione rilevata dal G.P.S.. Sulle consolle di guida, con apposito indicatore, verrà visualizzata la posizione della corsa dell’attuatore. Gli attuatori e le superfici esterne saranno protette da possibili urti nell’accosto in banchina.

5.7 Predisposizioni marinaresche

5.7.1 Argano/verricello salpancora e catena

A prora sarà sistemato un argano o un verricello elettrico (dotato di campana e di barbotin inseribile con frizione) con potenza adeguata al recupero dell’ancora ed i cui relativi comandi di messa a mare e recupero, saranno ubicati nella postazione di governo in Plancia e duplicati a prora. La catena dell’ancora sarà d’acciaio ad elevata resistenza, e avrà un diametro derivante dal modulo di armamento.

5.7.2 Verricello

A poppa (il posizionamento del verricello sarà deciso secondo l’esigenza di quest’Amministrazione) sarà sistemato un verricello amovibile con capacità minima di traino di 330 kg per l’ausilio alle operazioni di recupero dal mare in zona poppiera dell’imbarcazione di materiali.

5.7.3 Ancore

L’imbarcazione sarà dotata di ancora da fondo tipo Danforth. Il peso sarà quello derivante dal modulo d’armamento. L’ancora sarà sistemata in un gavone dedicato situato a prora dell’imbarcazione e sarà previsto un fermo di ancoraggio dell’ancora da utilizzare in navigazione. Sarà prevista un’ancora di rispetto per fondali rocciosi con 5 metri di catena di acciaio. Il cantiere costruttore dovrà inoltre fornire come dotazione di bordo: - n°1 ancora galleggiante; - n°1 cavo in nylon da 14 mm di emergenza, lunghezza 60 metri.

5.7.4 Lunghezze di catena

Per la movimentazione dell’ancora principale saranno previste almeno cinque lunghezze (60 metri) di catena. La catena sarà dimensionata in base al modulo di armamento.

5.7.5 Bozze per ancore e rimorchio

Saranno fornite, come dotazione di bordo dal cantiere costruttore, bozze per ancore e per il rimorchio, in acciaio ad elevata resistenza, nel numero e delle dimensioni derivanti dal modulo di armamento.

5.7.6 Bitte

A prora, a poppa e nella zona centrale dell’imbarcazione dovranno essere sistemate adeguate bitte in acciaio Aisi 316L per consentire l’ormeggio dell’imbarcazione sia di punta sia di fianco. In particolare le bitte posizionate a prora ed a poppa dovranno essere dimensionate per poter prendere e dare rimorchio ad un’imbarcazione similare sino alla velocità di 8 nodi, senza pregiudicare stabilità dinamica e tenuta al mare dell’imbarcazione (Il posizionamento delle bitte sarà deciso secondo l’esigenza di quest’Amministrazione).

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5.7.7 Ganci di rimorchio

A prora e a poppa, all’occorrenza, dovranno essere previsti i collegamenti per il gancio di rimorchio. Il cantiere fornirà un gancio di rimorchio in acciaio inox Aisi 316L per consentire di prendere e dare rimorchio ad un’imbarcazione similare sino alla velocità di 8 nodi, senza pregiudicare stabilità dinamica e tenuta al mare dell’imbarcazione.

5.7.8 Passacavi, cavi ormeggio e rimorchio

A prora, a poppa e nella zona centrale dell’imbarcazione dovranno essere sistemati adeguati passacavi in acciaio inox Aisi 316L per consentire, in sicurezza e agevolmente, la movimentazione dei cavi. In particolare i passacavi posizionati a prora e a poppa dovranno essere dimensionati per poter garantire in totale sicurezza l’operazione di rimorchio di un’imbarcazione similare fino alla velocità di 8 nodi (Il posizionamento dei passacavi sarà deciso secondo l’esigenza di quest’Amministrazione).

5.7.9 Parabordi

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°4 parabordi a cilindro (mis. F3) di plastica bianca con calze nere e cimetta di 2 metri;

5.7.10 Salvagente collettivi

In coperta e/o sulla sovrastruttura, in posizione libera da impedimenti, dovranno essere collocate n°2 zattere autogonfiabili per 8 persone ciascuna, collocate in un contenitore (colore grigio) rigido o morbido per permanenza in acqua oltre le 24 ore, complete di gancio idrostatico e maglia tarata.

5.7.11 Salvagente anulari

Sui ponti scoperti dovranno essere fissati in posizione diametralmente opposta n°2 salvagenti anulari grigi, facilmente impiegabili qualora necessario e comunque assicurati in maniera tale da non andare dispersi in caso di condizioni meteo marine avverse. Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo: - n°2 salvagenti anulari grigi omologati completi di sagola galleggiante da almeno 30 metri

avvolta su tamburo libero di ruotare, boetta luminosa e relativi supporti.

5.8 Sistemi speciali

5.8.1 Impianto trattamento liquami

Dovrà essere prevista la sistemazione di un impianto trattamento liquami secondo la convenzione MARPOL in vigore. Le acque nere dovranno essere trattate mediante sistemi approvati dall’Ente Tecnico Notificatore. Le acque nere saranno raccolte e conservate in un’idonea cassa raccolta liquami e, successivamente, scaricate in porto. Tale cassa di raccolta dovrà essere realizzata in acciaio inox Aisi 316L (o in altro materiale da sottoporre ad accettazione di quest’Amministrazione), dovrà essere sistemata nella posizione più idonea per non compromettere l’assetto dell’Unità, e dovrà avere una capacità di almeno 50 litri. Il W.C. dovrà scaricare, tramite flussostati ad azionamento manuale, direttamente nella cassa trattamento liquami di raccolta mentre le acque di scarico della doccia e dei lavelli (acque grigie) potranno anche essere scaricate direttamente fuori bordo. Quando la cassa raccolta liquami sarà piena, per mezzo di una pompa opportunamente collegata sarà possibile effettuare il travaso in autocisterna o in bettolina, tramite raccordo internazionale MARPOL posizionato sul ponte di coperta (raccordi e tubazioni di scarico fuori bordo saranno forniti a cura del Cantiere costruttore). La cassa raccolta acque nere, se non strutturale, dovrà avere la caratteristica di essere facilmente rimovibile senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale in cui è ubicata.

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5.8.2 Pompe servizio igiene

Saranno previste n°2 elettropompe per il servizio. Una pompa avrà il compito di trasferire le acque grigie raccolte nella cassa raccolta liquami o fuoribordo, l’altra pompa permetterà invece di svuotare la cassa raccolta liquami in autocisterna o in bettolina quando l’imbarcazione è in porto.

5.8.3 Cassa oli recuperati

Sarà prevista una cassa in acciaio inox Aisi 316L (o in altro materiale da sottoporre ad accettazione di quest’Amministrazione) per la raccolta degli oli esausti/recuperati, la cui capacità sarà pari ad almeno il contenuto di olio dei carter dei motori di propulsione. Questo deposito, se non strutturale, dovrà avere la caratteristica di essere facilmente rimovibile senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale in cui è ubicato.

5.8.4 Pompa sbarco oli recuperati

Sarà prevista solamente una pompa manuale o elettrica per lo svuotamento della cassa oli esausti/recuperati.

5.8.5 Impianto esaurimento

Sarà previsto un impianto fisso per l’esaurimento delle sentine che sarà realizzato a norme Ente Tecnico Notificato e che dovrà avere la caratteristica di poter aspirare i liquidi dalle sentine di ogni compartimento. Qualora possibile, i vari tratti di tubature di aspirazione e mandata dell’impianto, convogliati a un clarinetto (a norme Ente Tecnico Notificato), dovranno essere intercettabili e muniti di valvole di non ritorno e di valvole di chiusura rapida. Le valvole di chiusura rapida dovranno essere accentrate in un’unica zona (clarinetto) sistemata fuori dal locale apparato motore e posta in posizione agevole nei pressi del ponte della Plancia. Allarmi ottici ed acustici segnaleranno, in timoneria, la presenza di acqua nelle sentine dei vari compartimenti mediante sensori posti nelle singole sentine di tutta l’imbarcazione. Alcuni accorgimenti: - nel compartimento stagno comprendente il vano motore oltre alle pigne di aspirazione del

circuito esaurimento troverà posto l’aspirazione diretta di n°1 pompa a mano, la cui manovra di attivazione dovrà essere posizionata al di fuori del locale e la cui mandata scaricherà nella cassa morchie e/o fuori bordo e/o per lo sbarco in bettollina/autocisterna;

- nel gavone di poppa oltre alle pigne di aspirazione del circuito esaurimento troverà posto l’aspirazione diretta di n°1 pompa a mano a doppio effetto, la cui manovra di attivazione dovrà essere posizionata al di fuori del locale e la cui mandata scaricherà nella cassa morchie e/o fuori bordo e/o per lo sbarco in bettollina/autocisterna.

In caso di emergenza, per esaurimento di grandi masse di acqua, dovrà essere, inoltre, possibile chiudere le prese a mare dei motori di propulsione e aspirare direttamente dal locale A.M. con le pompe trascinate dai motori.

5.8.6 Pompe sentina

Qualora possibile, sarà prevista n°1 elettropompa con portata e con prevalenza idonei per poter consentire di aspirare in tutti i compartimenti stagni dell’imbarcazione simultaneamente, tramite un clarinetto ed a mezzo di pigne e valvole di non ritorno posizionate sulle relative tubature, comandate da un sistema di valvole a chiusura rapida per la selezione delle aspirazioni. Su ogni aspirazione dovrà essere predisposto un attacco per il collegamento, a mezzo di raccordo idraulico, di un tubo flessibile incomprimibile che verrà impiegato, secondo necessità, per eventuali operazioni di aspirazione nei diversi punti dei locali. In ogni compartimento stagno, sarà prevista almeno n°1 elettropompa di esaurimento immergibile tipo “Jabsco” con portata nominale non inferiore ai 125 litri al minuto (7500 litri/ora). Le pompe tipo “Jabsco”, avranno aspirazione e mandata autonome.

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Tutte le elettropompe di sentina saranno comandabili dalla timoneria e saranno dotate anche di interruttore automatico a sensori di campo e di sensore di livello dedicato alla funzione di allarme acqua alta. Ogni pompa di sentina avrà anche la possibilità di smistare la mandata sia alla cassa morchie che fuori bordo e/o per lo sbarco in bettollina/autocisterna. 5.8.7 Pompe a mano per servizio sentina

Nel gavone di poppa e nel locale apparato motore saranno installate n°1 pompa a mano la cui manovra di attivazione dovrà essere posizionata al di fuori del locale e la cui mandata scaricherà fuori bordo e/o in bettollina/autocisterna.

5.8.8 Dotazioni di sicurezza

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo il seguente materiale: - n°15 giubbotti di salvataggio autogonfiabili, tipo “SKY”, rispondenti alla normativa EN 396 (o

equivalente EN ISO 12402-3 o superiore) con spinta da almeno 150 Newton, a stola di colore blu scuro, con riporti riflettenti completi di bombolette e pastiglie di attivazione, dotati di cosciale, luce stroboscopica ad attivazione automatica, fischietto e cappuccio antispray; inoltre, ciascun giubbotto dovrà essere dotato di una bomboletta e di una pastiglia di attivazione di ricambio;

- n°3 boette fumogene; - n°4 fuochi a mano luce rossa; - n°4 razzi a paracadute a luce rossa; - n°1 torcia portatile impermeabile a faro con fascio a forte penetrazione; - n°1 sassola con bugliolo; - n°1 gavitello biconico arancione; - n°1 riflettore Radar omologato e con superficie equivalente di 10 m^2. - n°1 E.P.I.R.B. (Emergency Position Indicating Radio Beacon), che sarà registrato per la messa

in servizio a cura dell’E.I., di categoria I: attivabile manualmente o automaticamente; - n°1 segnalamento diurno di non governo e di fonda (palloni); - n°5 coperte termiche.

5.8.9 Braghe di sollevamento

Il cantiere costruttore dovrà fornire n°1 dotazione completa di braghe necessarie alla movimentazione di alaggio e varo della imbarcazione. Tali braghe dovranno essere a norma e provviste della relativa certificazione di omologazione.

6. ALLESTIMENTO E ARREDAMENTO

6.1 Generalità

Gli allestimenti e le rifiniture dovranno essere sobrie e robuste ed adeguate alla tipologia dell’imbarcazione. Per l’arredamento dei locali di vita è consentito l’uso del legno con trattamento ignifugo.

6.1.1 Sigla distintiva e marche di immersione Saranno applicate all’imbarcazione scritte e numeri distintivi autoadesivi, in particolare: - sulle fiancate della sovrastruttura, lato destro e sinistro; - a proravia dello scafo, lato destro e sinistro; - sullo specchio di poppa; - sul cielo del ponte di coperta per l’individuazione dall’alto; Ugualmente dovranno essere applicati numeri distintivi autoadesivi e scritte sui salvagente collettivi e su quelli anulari. Sulle fiancate, l’imbarcazione dovrà essere dotata di marche d’immersione a

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prora in corrispondenza della perpendicolare avanti ed a poppa in corrispondenza della perpendicolare addietro.

6.1.2 Targhe e targhette

Idonee targhette e targhe e cartellonistica antinfortunistica, indicanti la funzionalità o i pericoli, saranno installate su tutti: - i quadri, i sottoquadri elettrici e i relativi interruttori; - i portelli e le porte; - le raccorderie fisse di imbarco e sbarco di combustibili, di lubrificanti e di acqua di lavanda; - le valvole dei circuiti acque nere e grigie, antincendio, combustibile, lubrificanti ed acqua di

lavanda; - i depositi di materiale liquido o solido; - le luci di segnalazione; - le leve o comandi per manovre di emergenza.

6.2 Parti di allestimento

6.2.1 Candelieri, draglie e corrimano

Lungo il perimetro del ponte di coperta sarà sistemata una battagliola con candelieri, pulpiti e draglie realizzati in acciaio inox Aisi 316L satinato per consentire la movimentazione del personale in sicurezza da prora fino a poppa. Saranno previsti dei corrimano attorno alla parte alta e zona poppiera della tuga così come sarà previsto un corrimano basso attorno al pozzetto mitragliere di prua. Idonei corrimano (o sistemi ritenuti equivalenti) saranno inoltre previsti ed ancorati allo specchio di poppa, in corrispondenza della spiaggiola poppiera, e costituiranno punti di ancoraggio per gli operatori che si trovano a lavorare su di essa. Gli attacchi in coperta dei candelieri saranno opportunamente fissati con perni in acciaio inox Aisi 316L passanti su irrobustimenti locali in modo da risultare molto solidi. La stessa soluzione sarà adottata per i tientibene, corrimano e scale. La zona di lavoro a poppa, così come quella di prora, dovranno essere dotate di candelieri facilmente rimovibili e con draglie allo scopo di permettere rispettivamente a poppa un facile imbarco/sbarco dei materiali sui lati e verso poppa, a prora le azioni di presa di costa.

6.2.2 Aste portabandiera

Un‘idonea asta portabandiera in acciaio inox Aisi 316 L satinato sarà piazzata in posizione da concordare con l’Amministrazione. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 asta porta bandiera, smontabile, in acciaio inox Aisi 316L satinato di altezza non inferiore a

0,8 metri.

6.2.3 Cappe e tende

Le apparecchiature esterne dovranno essere dotate di cappe in tessuto sintetico auto estinguente ed atossico per le persone. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 muta di tende e cappe per il servizio di porto; - n°1 muta di tendine destinate alle finestrature della plancia ed agli oblò; - n°2 cappa di copertura del pozzetto “mitragliere di prua” (con e senza arma); - n°1 cappa di copertura del hard top a poppavia; - n°1 telo per la copertura e protezione completa dell’imbarcazione da agenti atmosferici.

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6.3 Compartimentazioni non strutturali scafo

6.3.1 Paratie divisorie arredamento

Le paratie divisorie non strutturali dovranno essere costituite da materiali atossici ed anallergici, tendenzialmente non infiammabili e caratterizzati da un buon isolamento acustico e termico.

6.3.2 Grigliati, carabottini e paglioli

Nel locale igienico, il pagliolato sarà formato da elementi smontabili e provvisti di fori con griglie (carabottino) tali da consentire il defluire immediato dell’acqua o fuoribordo o nella cassa raccolta liquami.

6.3.3 Scale e passerelle

A prua, sul ponte di coperta, si dovrà poter montare all’occorrenza una passerella/rampa (che il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo): - in fibra di carbonio; - ribaltabile ed idonea a poter effettuale le azioni di presa di costa. Su tutti i gradini delle scale presenti sull’imbarcazione dovranno essere predisposti ed installati opportuni sistemi antiscivolo per evitare cadute accidentali da parte di chi le utilizza. La pedana di poppa (spiaggiola) sarà dotata di scaletta a scomparsa per la discesa a mare e avrà una forma ed espedienti tecnici tali da facilitare il recupero da parte del personale di bordo (massimo 2 addetti) sia di materiale galleggiante (mediante appositi espedienti tecnici) in mare che di personale in acqua.

6.3.4 Portelli, porte stagne, boccaporti stagni e portelloni imbarco/sbarco MM.PP.

Le porte stagne ed i boccaporti stagni installati sull’unità saranno con blocco contro le chiusure/aperture accidentali. Particolare attenzione andrà fatta per lo studio e la messa in opera del portello stagno orizzontale del pozzetto di prora che dovrà essere facilmente amovibile e che dovrà preservare detto pozzetto dall’ingresso di acqua di mare sotto i battenti d’onda durante i trasferimenti dell’imbarcazione in mare aperto e più in generale quando il pozzetto non è presidiato dall’operatore dell’arma di prora. I portelloni per l’imbarco/sbarco dei motori di propulsione saranno stagni (come meglio descritto al paragrafo “1.13 Portellone imbarco MM.PP.”). Ogni porta di accesso alla plancia sarà completa di oblò/finestratura, serratura e chiusura di sicurezza con blocco contro le chiusure/aperture accidentali.

6.3.5 Finestrature, tergicristalli e chiaro visori

Il locale Plancia dovrà essere munito di ampie finestrature perimetrali, con telaio esterno in alluminio, cristalli tipo Securit o similari, azzurrati nella parte alta. Le finestrature anteriori dovranno essere ad inclinazione inversa e dovranno essere provviste ciascuna di tergicristallo e di impianto per il lavaggio dei vetri ad acqua dolce. Sui lati del locale Plancia saranno installati ulteriori due/tre finestrini laterali, ciascuno dotato di doppio scorrevole. Sul tetto della plancia, in corrispondenza del timoniere e del copilota verrà realizzata una finestratura, con regolazione meccanica, per consentire l’osservazione degli aeromobili e l’uscita in emergenza degli operatori in caso di ribaltamento dell’imbarcazione. Su queste finestrature superiori dovranno essere installate delle tende oscuranti/parasole. Dalla timoneria interna, se compatibile con la struttura, dovrà essere possibile osservare la movimentazione di materiali in zona poppiera.

6.4 Preservanti e rivestimenti

6.4.1 Pitturazione

Il coloro esterno dello scafo, delle sovrastrutture e del piano di coperta sarà grigio Nave Militare (RAL 7031). Il colore sarà ottenuto utilizzando vernici omologate o accettate dalla M.M.I..

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In particolare la parte esterna dello scafo, le sovrastrutture e l’opera viva dovranno essere trattate in fase di stratificazione a Gel-coat. La carena sarà trattata con mani di trattamento antivegetativo Teflon e con ciclo di protezione preventiva antiosmosi International Paint (o similare omologata). Tutte le aree di calpestio poste sull’esterno dell’imbarcazione saranno trattate con trattamento antisdrucciolo. Le superfici delle sentine saranno trattate con pitture resistenti ad acqua, oli e combustibili. Le altre superfici interne saranno trattate secondo lo schema dei colori previsti dalla normativa M.M. e dovranno essere facilmente lavabili se di colore chiaro, senza che ciò possa pregiudicare l’estetica e le caratteristiche protettive del trattamento. Al termine della laminazione tutte le superfici interne dello scafo e le strutture/rinforzi dovranno essere protette con Gelcoat, autoestinguente/antifiamma del tipo intumescente, rispondente alla più alta classe antincendio dell’Ente Tecnico Notificato. Le superfici interne a vista, non ricoperte da coibentazione, pannellature e/o suppellettili, saranno trattate con due mani a finire di vernice di facile pulitura, atossica, ininfiammabile. Schema colori:

Sentine grigio chiaro Apparato Motore grigio chiaro Gavone di poppa grigio chiaro Pareti verticali grigio chiaro Soffittature grigio chiaro Plancia nero antiriflesso

6.4.2 Protezione anodica

Tutti gli accessori realizzati in materiali ferrosi e/o in lega leggera montati sull’opera viva e tutte le condutture attraversate da acqua mare dovranno essere protetti contro le corrosioni galvaniche da anodi sacrificali in zinco, montati direttamente sugli accessori da proteggere o da altri sistemi ugualmente efficaci.

6.4.3 Rivestimenti dei ponti

Il piano di calpestio della coperta (se non realizzato da stampata) sarà realizzato con antisdrucciolo, in particolare medesimo trattamento dovrà essere realizzato nelle zone corrispondenti alle discese, ai passaggi, alle zone di manovra e di maggior transito.

6.4.4 Rivestimenti isolanti termici

Tutti i materiali impiegati per la realizzazione delle varie coibentazioni devono essere certificati “non combustibili” e dovranno essere atossici e anallergici. In particolare quelli delle paratie e dei cieli dei locali di bordo saranno trattati in modo da evitare condense o trasudazioni.

6.4.5 Rivestimenti taglia fuoco

I materiali impiegati come rivestimento taglia fuoco saranno tali da minimizzare la produzione dei fumi e del gocciolamento. In particolare il vano Apparato Motore dovrà essere rivestito con materiali refrattari tali da possedere la più alta caratteristica antifiamma prevista dall’Ente Tecnico Notificato, mentre la pitturazione della relativa sentina dovrà essere effettuata con pitture ignifughe ed intumescenti.

6.4.6 Trattamenti coibentazione acustica

Tutti i materiali che saranno impiegati per ottenere l’isolamento acustico devono essere certificati “non combustibili” ed atossici. Il cielo, i fianchi e le paratie prodiera e poppiera del vano apparato motore saranno rivestiti con pannelli fonoassorbenti. Il vano apparato motore, infatti, dovrà essere coibentato e insonorizzato per contenere la rumorosità esterna entro gli 83 dB(A) (Decreto Legislativo nr.81 del 09 Aprile 2008 e successive modifiche). A tal proposito, al termine della costruzione dell’imbarcazione sarà effettuata, con un fonometro tarato, una misurazione di rumore

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alle varie andature. In particolare, nel locale plancia e nei locali di vita dovrà essere verificato che, con tutte le porte chiuse ed alla massima andatura, il livello di rumorosità non sia superiore ai limiti previsti dalla normativa vigente.

6.5 Aree di vita

6.5.1 Arredamento aree di vita - Locale operativo

L’area di ristoro ma anche locale dedito alle attività di missione sarà il locale operativo che sarà climatizzato. Su un lato del locale dovranno essere collocate due cuccette sovrapposte (posizionate per chiglia e in grado di contenere un materasso di dimensioni non inferiori a 190cm x 80cm x 12 cm) disposte in modo tale da trasformarsi, mediante il ribaltamento di quella superiore, in un divano a 3 posti ovvero in vano deposito per materiali vari ovvero in zona porta barelle. Il locale operativo dovrà potersi trasformare all’occorrenza in una mensa per quattro persone. Saranno previsti volumi (per un volume totale di almeno 6 metri cubi) sufficienti ad ospitare i bagagli personali (tra cui devono essere previsti punti di fissaggio zaini), le dotazioni di materiali e le attrezzature varie per la logistica di bordo correlate alle n°3 persone di equipaggio più altre eventuali n°12 persone trasportate. Dovrà essere presente un vano di dimensioni 700mm x 700mm x 700 mm predisposto per l’installazione degli apparati radio/informatici, completo di n°1 presa di corrente accendisigari femmina a 12 V cc 40 A, n°4 prese corrente 230 V ca 16 A, n°2 coppie di morsetti R/N con ghiera autobloccante 12 V cc 40 A, nr°2 coppie di morsetti R/N con ghiera autobloccante 24 V cc 50 A. I cavi dovranno essere della sezione idonea a sopportare il carico inserito. Sarà presente una porta stagna che permetta sottocoperta l’accesso al pozzetto anteriore e alla relativa postazione del mitragliere di prua. Attraverso detta porta e un’idonea scala, situata nel pozzetto, si permetterà un rapido accesso/uscita al/dal locale operativo agli operatori trasportati al fine di garantire tempestivi azioni di sbarco/imbarco prodieri, senza la necessità di utilizzare i passaggi esterni laterali alla tuga. Qualora realizzabile, oblò stagni in acciaio inox Aisi 316L satinato, apribili verso l’interno, forniranno luce e in necessità anche aerazione naturale al locale. L’illuminazione artificiale sarà fornita con luci a led montate sul soffitto e comandate da un interruttore posto in prossimità dell’accesso. Sarà possibile ispezionare la sentina. Nel locale saranno previsti punti luce (a led) in numero tale da garantire i livelli di lumen/illuminazione per il confort previsti dalle normative vigenti. Saranno previsti, con possibilità di alimentazione distinta a mezzo di interruttore dedicato, punti luce bianchi e blu (questi ultimi saranno i soli accesi in fase operativa), per la corretta illuminazione dell'ambiente in ore notturne. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 muta di fodere per i divani, in fintapelle antistrappo, auto estinguente ed atossica.

6.5.2 Accessori igienici

L’imbarcazione dovrà avere un locale igienico completo di tutti gli accessori: un WC, un lavabo con specchio dotato di illuminazione e con prese di corrente a 12/230V IP54, una doccia, i miscelatori acqua calda e fredda per lavandino e doccia, illuminazione IP54, portasapone per lavandino, porta carta igienica, n°2 porta asciugamani, ecc. Qualora realizzabile, il locale igienico dovrà essere provvisto di un oblò in acciaio inox, apribile verso l’interno per permettere l’aerazione naturale e l’illuminazione diurna del locale. L’illuminazione (con punti luce a led bianchi e blu) e la ventilazione forzata (come indicato al paragrafo “5.1.5 E/Estrattori locali vari”) saranno comandate a mezzo interruttori IP54 dedicati e posti all’interno del locale.

6.5.3 Materassi, cuscini, copriletto

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale, anallergico ed atossico, come dotazione di bordo per le due cuccette del locale operativo: - n°2 materassi ortopedici, non combustibili, misura 80cm x 190cm x 12 cm; - n°2 guanciali; - n°2 paia di lenzuola e copri federa;

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- n°2 sacchi a pelo con cerniera e cappuccio.

6.6 Aree di servizio

6.6.1 Arredamenti zona scalda vivande

Annessa al locale operativo, una parete attrezzata, costituirà “la zona scalda vivande” che dovrà essere allestita in modo da consentire la cottura veloce e la conservazione dei cibi occorrenti all’equipaggio. Questa zona sarà composta da. - un piccolo piano da lavoro e appoggio; - un frigorifero da almeno 50 Lt con apertura frontale e blocco contro l’apertura accidentale - una macchinetta elettrica per caffè/cappuccino a voltaggio 230V; - un forno a microonde a voltaggio 230V. La zona scalda vivande dovrà disporre di un proprio impianto di estrazione fumi tramite elettroestrattore, come indicato al paragrafo “5.1.4 E/Estrattori locali vari”. Qualora realizzabile, un oblò in acciaio inox apribile verso l’interno permetterà l’aerazione naturale. L’illuminazione sarà fornita da punti luce a led (bianchi e blu) comandati da un interruttore dedicato. Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo il seguente materiale: - n°1 serie completa di gamella in modo da garantire il servizio a bordo dell’equipaggio (piatti,

bicchieri, posate, apriscatole, apribottiglie, tazze da caffè, coltelli da cucina).

6.7 Aree di lavoro

6.7.1 Arredamento plancia

Il locale plancia sarà climatizzato ed adibito alla condotta dell’unità, al controllo della navigazione, al controllo dell’apparato motore. Nella zona poppiera sinistra vi sarà la predisposizione per installazione di n°1 monitor 19” rugged con ingresso video analogico. Il ponte del locale dovrà essere ricoperto rivestimento antisdrucciolo, mentre il cielo sarà rivestito con pannelli ricoperti con fintapelle. Nel locale saranno previsti punti luce (a led) in numero tale da garantire i livelli di lumen/illuminazione per il confort previsti dalle normative vigenti. Saranno previsti, con possibilità di alimentazione distinta a mezzo di interruttore dedicato, punti luce bianchi e rossi (questi ultimi saranno i soli accesi in fase operativa), per la corretta illuminazione dell'ambiente in ore notturne. Frontalmente alla consolle di governo ci saranno n°2 sedili neri Tecno G 12 ammortizzati con corsa di 120 mm, rialzati di 50 mm, con possibilità di variare l’inclinazione della seduta tramite pulsante elettrico e con possibilità di regolare l’altezza della seduta per adattarla alle diverse stature dei possibili operatori. I sedili, di colore nero opaco, saranno lavabili, imbottiti ed avvolgenti. Posteriormente alla consolle di guida, saranno installati: - per il motorista, un altro sedile Tecno G 12 (caratteristiche identiche a quelle prima esposte)

posto di fronte ad una consolle dedicata alle funzioni di motorista di bordo; - a favore del personale trasportato, n°12 sedili neri Tecno Moto o Tecno Jockey di nuova

generazione con seduta ingrandita e interspazio aumentato, imbottiti ed ammortizzati con corsa di 120 mm per trasporto personale e amovibili singolarmente (3 file) più le relative n°12 coppie di fasce di ritenzione e/o appositi appoggi per i piedi in corrispondenza dei sedili Tecno Moto o Tecno Jockey.

In particolare in corrispondenza del sedile di sinistra (navigatore) e del sedile di dritta nella seconda riga di sedili (motorista) ci dovranno essere le connessioni e le predisposizione per comandi di apparati radio HF, VHF, SATCOM e ROVER. La consolle della timoneria dovrà integrare in maniera ergonomica i vari strumenti, indicatori, segnali e dispositivi di comando/allarme necessari alla condotta e gestione dell’imbarcazione.

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In particolare, saranno sistemati i seguenti dispositivi/strumenti e comandi di controllo della navigazione (con targhetta indicatrice relativa al controllo attuato) secondo il concetto di “consolle integrata”: Console Pilota (Lato Dritta) - n°2 telecamere vano motore; - Predisposizione camera termica (FLIR); - Visualizzazione visore notturno (intensificatore di luce); - Anemometro; - Ruota del timone; - Indicatore dell’angolo di barra; - Solcometro - Ecoscandaglio; - Leve comandi inserimento marcia avanti, folle, marcia indietro, gestione invertitori e

regolazione giri motori; - Bussola Magnetica (compensata per la navigazione) ; - Pulsanti di comando degli apparati, dei tergicristalli, dell’acqua lavaggio vetri, delle luci e degli

altri apparati in dotazione per la condotta della nave; - Contagiri motori; - Conta ore di moto dei motori; - Chiave consenso di avviamento/arresto; - Pulsanti di avviamento; - Pulsanti di arresto; - Pulsanti di stop emergenza motori, muniti di protezione contro l’attivazione involontaria; - Interruttore comando tromba; - Interruttore comando sirena e lampeggianti blu; - Interruttore comando luce strumenti e bussola; - Impianto e comandi per la comunicazione bordo-bordo ed interfono; - Interruttore per il faro orientabile con luce (visibile ed IR) ad alta intensità; - Interruttori comando degli interceptor o dei flaps (assetto dinamico); - Radar; - Comando per salpare l’ancora; - Display video della cartografia digitale; - Display dei dati di radio posizionamento del GPS (dedicato); - Presa elettrica per accendisigari a 12 V; - Allarme cumulativo sensori; - Attacco interfono. Consolle Navigatore (Lato Sinistra) - Ripetitore display Radar – GPS – Ecoscandaglio; - Predisposizione camera termica (FLIR); - Visualizzazione visore notturno (intensificatore di luce) - Indicatori del livello delle casse gasolio, acqua dolce, ecc; - Interfono (verso l’interno); - Radio VHF Sailor RT 6222; - Ulteriori connessioni e predisposizioni per comandi apparati radio HF, SATCOM e ROVER (di

fornitura Esercito); - n°2 prese di corrente accendisigari femmina a 12V cc 40 A; - n°2 prese corrente 230 V ca 16 A; - n°1 coppia morsetti R/N con ghiera autobloccante 12 V cc 40 A; - n°1 coppia di morsetti R/N con ghiera autobloccante 24 V cc 50 A. Consolle Motorista - Quadro strumenti concernenti il funzionamento dei motori di propulsione, con indicazioni ed

allarmi di pressioni e temperature, secondo le specifiche di fornitura della casa costruttrice; - Schema plastificato riportante le temperature e pressioni di allarme critico dei motori; - Pulsanti di avviamento, arresto ed arresto di emergenza;

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- Monitor e comandi dell’impianto di video-sorveglianza dell’Apparato Motore; - Quadro controllo avviamento arresto inserimento, disinserimento ed allarmi del Diesel

Generatore; - Quadro sinottico degli allarmi acustici degli impianti acqua in sentina ed alta

temperatura/presenza fumi nel locale motori - Selettore per inclusione parallelo batterie; - La centralina rilevamento fumi e spie allarme acqua alta in sentina, allarme incendio nave e

presenza acqua nei filtri gasolio; - Termometro a distanza per la rilevazione delle temperature esterna, del vano motore e della

plancia; - Allarme per filtri separatore acqua; - Switch per impianti di bordo (sentine, pompe, etc.); - Display livelli ed interfono; - n°2 prese corrente 230 V ca 16 A; - n°1 coppia di morsetti R/N con ghiera autobloccante 12 V cc 40 A; - n°1 coppia di morsetti R/N con ghiera autobloccante 24 V cc 50 A; - Indicatore stato impianto antincendio fisso a HFC-227.

6.8 Spazi per stivaggio

6.8.1 Cale e depositi

GAVONE DI PRORA (POZZO CATENE - CALA MARINARESCA) Il locale avrà accesso dal ponte di coperta con portello orizzontale. Il locale gavone di prora si estenderà dal diritto di prora alla paratia stagna anti-collisione. Nella parte prodiera sarà destinato a pozzo catene, di dimensioni idonee a contenere almeno tutte le lunghezze di catena. Nel caso il gavone si estendesse sotto la linea di galleggiamento, sarà asservito da una aspirazione dall’impianto fisso esaurimento sentine (a norme Ente Tecnico Notificato). GAVONE DI POPPA-AGGHIACCIO TIMONE Il locale gavone di poppa sarà anche locale agghiaccio timone e dovrà avere accesso dal ponte di coperta con portello orizzontale stagno. In tale locale potrà essere eventualmente ubicato il gruppo diesel generatore. In tal caso saranno installate tutte le predisposizioni antincendio, di sicurezza, di ventilazione, estrazione, di segnalazione luminosa, ecc. necessarie al funzionamento del generatore diesel. Il locale sarà dotato di un’autonoma pompa di sentina manuale. La paratia di separazione con il locale adiacente (verso prora) sarà paratia anti-collisione stagna e antincendio. In detto locale dovrà trovare opportuna sistemazione un’ancora di rispetto, i cavi di rimorchio e presa da terra.

6.9 Sistemi speciali

6.9.1 Parti di ricambio e attrezzature di bordo per dotazioni servizio sanitario

Nei pressi della plancia, sarà sistemata una cassetta di pronto soccorso a norma (secondo la tabella “D” allegata al decreto del Ministero della Sanità 28 maggio 1988 n°279 e successive modifiche), stagna e galleggiante, completa di medicinali.

7. ARMAMENTO

7.1 Generalità

Per la difesa e per l’offesa, l’imbarcazione sarà dotata di n°3 postazioni armate così organizzate: - n°1 piantone posizionato a prora con campo di tiro minimo 260°; - n°1 piantone posizionato sul pozzetto di poppa lato di dritta con campo di tiro minimo 120°; - n°1 piantone posizionato sul pozzetto di poppa lato di sinistra con campo di tiro minimo 120°.

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Inoltre saranno previste idonee protezioni balistiche a difesa dell’equipaggio e dei trasportati.

7.2 Armi

Dovranno essere previsti dei piantoni/supporti idonei all’incavalcamento della mitragliatrice pesante Browning M2 cal. 12,7 x 99 mm, del lanciagranate ad alta velocità (tipo MK 19, MK 47), di mitragliatrici medie (anche binate) e di mitragliatrici a canne rotanti (M134D). Nelle vicinanze dei tre supporti arma (quello prodiero ed i due poppieri) saranno predisposti-realizzati i vani deposito munizioni e le uscite di corrente a 24 V cc 58 A, secondo le indicazioni che saranno fornite dall’Amministrazione.

7.3 Protezioni

L’imbarcazione dovrà essere munita di difese da armi da ami da fuoco, tramite pannelli balistici amovibili, di livello III NIJ (opzionale livello IV NIJ), tali da: - garantite la protezione frontale del pozzetto mitragliere di prua; - proteggere frontalmente ed anche lateralmente, dalla linea di galleggiamento fino al margine

inferiore dei finestrini, la zona sovrastruttura occupata da equipaggio e dai passeggeri.

8. INTEGRAZIONE - PROGETTAZIONE

8.1 Generalità

L’Unità dovrà essere idonea a navigare senza limiti dalla costa ed ottenere, da un Ente Tecnico Notificato, l’omologazione: “categoria B secondo le norme C.E.”. L’imbarcazione dovrà, inoltre, ottenere la “dichiarazione/certificazione dell’avio-trasportabilità su C130J-30” da parte dell’Ente della Amministrazione Difesa preposto a rilasciarla. L’Imbarcazione dovrà anche rispondere alla normativa Marpol: Annesso I e Annesso IV. La velocità massima, alla potenza di taratura al banco dei motori, sarà di almeno 45 nodi, in condizioni di stato 2 del mare e dislocamento a pieno carico (Dpc), di almeno 40 nodi con dislocamento a pieno carico (Dpc), mare stato 3, mentre la velocità economica di crociera sarà quella a minor consumo specifico in condizioni di stato del mare 3 e comunque non inferiore a 30 nodi.

Autonomia L’autonomia dell’unità dovrà essere tale da consentire, con entrambi i motori di propulsione in funzione, di percorrere almeno 530 miglia marine con moto in navigazione alla velocità di 40 con stato del mare 3, e dislocamento a pieno carico. Al rientro dalla missione, dovrà rimanere nei depositi un quantitativo di combustibile non inferiore al 5% della capacità totale dei depositi, escluso l’inaspirabile (3% della capacità totale dei depositi).

Tenuta al mare L’imbarcazione sarà costruita per sostenere la navigazione e la tenuta al mare in sicurezza in condizioni meteo marine molto sfavorevoli con vento non superiore a forza 8 della scala Beaufort e altezza d’onda significativa non superiore a 4 metri. La capacità operativa, ovvero quella di poter svolgere i compiti “di lavoro” per i quali verrà realizzata l’imbarcazione, dovrà essere tale da assicurare in sicurezza, con stato del mare 3 e vento fino a forza 7 (scala Beaufort), la velocità di 30 nodi. In tali condizioni meteo marine i motori di propulsione non dovranno essere in sovraccarico termico e meccanico.

Galleggiabilità e Stabilità L’imbarcazione dovrà possedere ottime doti di stabilità e mantenere una assetto statico (r-a) positivo tale da consentire, con un compartimento qualunque allagato e dislocamento corrispondente a quello di pieno carico, un galleggiamento tangente alla linea limite posta 10 centimetri al di sotto della retta del baglio e un’altezza metacentrica trasversale residua positiva.

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I risultati di tale verifica di progetto dovranno essere illustrati in un’apposita relazione da sottoporre all’approvazione dell’Ufficio Tecnico Territoriale di NAVARM competente per territorio prima della realizzazione dell’imbarcazione. Lo studio della stabilità dovrà essere sottoposto ad approvazione di Ente Tecnico Notificato per le varie condizioni di carico e, comunque, l’imbarcazione dovrà mantenere un assetto statico (r-a) positivo in tutte le condizioni di carico anche le più sfavorevoli quale ad esempio il “ritorno dalla missione”.

Assetto dinamico L’imbarcazione dovrà mantenere un assetto dinamico dritto anche nelle condizioni di carico ridotto più sfavorevoli e dovrà possedere una bassa velocità d’ingresso in planata, comunque non superiore ai 15 nodi in condizioni di mare calmo, carico massimo e con l’impiego dell’impianto regolatore di assetto. Nella fase di passaggio dalla navigazione in assetto dislocante a quello in planata, con accelerazione rapida, la prora non dovrà alzarsi in modo da ostruire la visuale del conduttore dalla plancia. Nelle medesime condizioni di carico di cui sopra, in assetto di planata e su rotta rettilinea, il mezzo dovrà mantenere un assetto longitudinale orizzontale.

Distribuzione dei pesi La distribuzione dei pesi dovrà risultare da apposito studio riportato nell’Esponente di Carico e piano dei carichi liquidi (piano delle capacità), i cui risultati della verifica di progetto dovranno essere illustrati in un’apposita relazione da sottoporre all’approvazione dell’Ufficio Tecnico Territoriale di NAVARM competente per il territorio prima della costruzione dell’imbarcazione.

8.2 Tecniche di produzione

8.2.1 Fotografie (durante la costruzione ed al varo)

Per l’imbarcazione realizzata, il cantiere costruttore dovrà fornire un DVD contenente le fotografie riguardanti tutte le principali fasi costruttive ed il varo.

8.3 Disegni e modello dell’imbarcazione

Il cantiere costruttore dovrà fornire: - i disegni strutturali e di tutti gli impianti sia in forma cartacea sia su supporto digitale con

proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) ed in formato compatibile/importabile con i principali software di progettazione navale, per un’agevole consultazione su Personal Computer;

- nr.2 modelli dell’imbarcazione oggetto della fornitura in scala 1:25.

8.4 Controllo qualità

Si descrivono di seguito alcune linee guida sulle attività propedeutiche richieste al Cantiere costruttore prima di procedere alla realizzazione della fornitura.

Piano della Qualità Il Cantiere costruttore dovrà produrre nel più breve tempo possibile, e comunque prima di iniziare le lavorazioni, il piano della qualità (redatto secondo quanto indicato dal capitolo II° para 13 della Pubblicazione NAV-50-9999-0026-13-00B000 o secondo quanto indicato nella UNI ENI ISO 9001:2000 o nella UNI ENI ISO 9001:2008 o nella UNI EN ISO 9004:2000) comprensivo di tutti gli allegati sotto indicati (parte integrante dello stesso) riferiti all’intera fornitura: - All.1: Elenco elaborati progettuali; - All.2: Piano di progettazione e sviluppo; - All.3: Valutazione dei fornitori; - All.4: Piano di approvvigionamento materiali; - All.5: Piano di fabbricazione e controllo; - All.6: Programma temporale dei lavori; - All.7: Piano dei rischi.

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Tale documentazione ha lo scopo di: - Definire le procedure particolari, in aggiunta a quelle previste dal Manuale di Qualità, con le

quali il Cantiere costruttore intende garantire la conformità delle lavorazioni ai fini del rispetto dei requisiti contrattuali ed alle norme di qualità applicabili;

- Fornire i riferimenti necessari per la progettazione (se UNI ISO EN 9001:2000 o UNI ENI ISO 9001:2008), la pianificazione ed il controllo delle attività incluse nella commessa ( in questo caso l’Amministrazione comunicherà in quali fasi intende presenziare con i propri rappresentanti e quale tipo di documentazione si dovrà produrre );

- Fornire evidenza al “Cliente” sulle modalità di gestione della commessa, predisposte al fine di conseguire la conformità delle lavorazioni ai requisiti contrattuali (serve all’Amministrazione sia per verificare i possibili rischi di realizzazione che per comunicare in quali fasi intende assolutamente presenziare con i propri rappresentanti.)

Requisiti di Assicurazione Qualita’ Il Cantiere costruttore per partecipare alla costruzione dei mezzi dovrà mantenere, per tutta la durata della fornitura, il possesso dei requisiti previsti per il sistema di qualità aziendale.

Requisiti Generali Possesso dei requisiti previsti per il sistema di qualità aziendale conforme alla norma UNI EN ISO 9001: 2000 – espressamente per la costruzione di mezzi navali o UNI ENI ISO 9001:2008

Supporto informatico per l’Amministrazione Difesa Il Cantiere costruttore dovrà realizzare un file in formato Microsoft Office Project, che riporti il programma temporale delle lavorazioni comprensivo del loro diagramma visivo (PERT, CPM) e del relativo piano dei rischi e ogni altra informazione ritenuta utile. Inoltre, a partire dall’avvio delle lavorazioni, il Cantiere costruttore dovrà aggiornare settimanalmente il sopracitato file al fine di consentire al personale autorizzato dell’Amministrazione Difesa di avere real time, direttamente via internet, un controllo dello stato di avanzamento dei lavori e di poter essere informato su eventuali problematiche in essere o future.

8.4.1. Standard di omologazione e codifica

Documentazione Applicabile a) DIRETTIVA 94/25/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del

16/06/1994; b) COLREG 72 per Unità < di 20 metri; c) NAV-50-9999-0026-13-00B000; d) Norme UNI, ISO ed EN (attualmente in vigore); e) Legge per l’Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato (regio

decreto 18 nov 1923 n° 2440 e successive modificazioni); f) Regolamento per l’Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato

(Regio Decreto 23 mag. 1924 n° 827 e successive modificazioni); g) Disposizioni previste dal Codice Civile e dalle leggi speciali, per quanto non espressamente

regolato dalle leggi, regolamenti e capitolati generali d’oneri, in quanto compatibili con la Legge ed il Regolamento di Contabilità Generale dello Stato;

h) Regolamento recante disciplina delle attività del Ministero della Difesa in materia di lavori, servizi e forniture (D.P.R. 15 nov. 2012 n° 236).

8.5 Supporto logistico integrato

8.5.1. Organizzazione logistica parti di ricambio di bordo

Tutti gli impianti, le apparecchiature ed i macchinari installati dal Cantiere sull’imbarcazione, che saranno di attualità di produzione, dovranno essere correlati da un dettagliato piano di manutenzione in lingua italiana e da un supporto logistico dei pezzi di ricambio, garantito dal relativo costruttore o

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dal cantiere stesso, per almeno i 10 anni (5 anni per gli impianti del Capitolo “COMANDO E SORVEGLIANZA”) successivi alla consegna dell’Unità. Il piano di manutenzione, che il cantiere fornirà sia su supporto cartaceo che in formato digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition), dovrà indicare: - la denominazione dell’impianto/apparato; - il periodo di manutenzione calcolato in ore di moto/giorni di funzionamento; - la descrizione di tutti i controlli da eseguire; - la periodicità degli interventi; - se le operazioni indicate sono eseguibili dal personale di bordo o meno; - il numero di persone minimo e il tipo di specializzazione necessaria ad eseguire la

manutenzione; - tutte le attrezzature necessarie e/o speciali per l’esecuzione dell’intervento; - se le attrezzature per l’esecuzione dell’intervento sono da conservarsi a terra o a bordo; - se l’attività di controllo deve essere eseguita con imbarcazione galleggiante, in navigazione o a

secco. Inoltre il Cantiere costruttore, prima di aver terminato la costruzione dell’imbarcazione, dovrà fornire all’Amministrazione Difesa (sia su supporto cartaceo che in formato digitale con proprietà O.C.R.) i listini prezzi delle parti di ricambio, aggiornati all’anno corrente e con l’indicazione dei fornitori e dei relativi contatti: dei motori, del generatore diesel, del radar, degli apparati di comunicazione, dell’impianto elettrico, delle elettro pompe, degli elettroventilatori, dell’impianto di climatizzazione, dell’impianto sentina, delle consolle nelle postazioni di governo, ecc.

8.5.2. Organizzazione logistica dotazioni

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: Attrezzature e Strumenti Nautici - n°2 gaffe - in alluminio, telescopici - mezzi marinai; - n°2 sagole a sacchetto; - n°1 binocolo prismatico 7 x 50 marino antiurto, graduato e con bussola incorporata; - n°1 sirena d’avviso; - n°1 bussola da rilevamento; - n°1 megafono a mano amplificato con custodia impermeabile; - n°1 proiettore portatile per segnalazioni morse; - n°8 cerate in 2 pezzi con rinforzi, di cui 2 taglia XL, 5 taglia L ed 1 taglia M; - n°1 stazione meteorologica (orologio, termometro, barometro e igrometro); - n°2 compassi nautici; - n°1 goniometro; - n°2 squadrette nautiche; - n°1 orologio al quarzo.

Attrezzature e Strumenti per manutenzioni-riparazioni - n°1 serie di attrezzi e strumenti per l’esecuzione completa di manutenzioni, di riparazioni e di

operazioni di secondo livello (eseguibili con il personale di bordo) sui vari impianti, apparati, macchinari installati sull’imbarcazione

- nr.1 apparecchiatura (resistente agli urti ed impermeabile) di interfaccia per la diagnosi multimarca di motorizzazioni entro ed entro-fuoribordo da utilizzare in abbinamento ad un comune PC commerciale, in grado di: permettere la scelta, mediante menù a tendina, della tipologia del motore da testare, nonché

della marca e del modello; connettersi alla presa di diagnosi attraverso una serie di cavi dedicati consentendo di

effettuare i test quali la lettura dei parametri elettronici, l’azzeramento delle spie di servizio, la verifica e la cancellazione degli errori e molti altri;

permettere con tecnologia bluetooth all’operatore di lavorare comodamente intorno all’imbarcazione senza vincolo dei cavi;

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dialogare con le centraline elettroniche del motore/imbarcazione, effettuando tutti i test e proponendo automaticamente una serie di dati ausiliari indispensabili per effettuare una riparazione professionale, veloce e sicura;

proporre informazioni, immagini e video esplicativi, schemi elettrici, schede componenti e bollettini tecnici riguardanti guasti ricorrenti o indicazioni importanti relative a quello specifico modello di motore.

- Relativi accessori (cavo USB, antenna Bluetooth, cinghia porta strumento, manuale d’istallazione, software e chiave hardware USB di abilitazione, ecc.) per apparecchiature di interfaccia per la diagnosi multimarca di motorizzazioni.

8.5.3. Documentazione nave

Per l’imbarcazione realizzata, il cantiere costruttore dovrà fornire in lingua Italiana, sia su supporto digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) (i disegni e gli schemi dovranno essere in formato CAD compatibile/importabile con i principali software di progettazione navale) che su supporto cartaceo: - n°2 raccoglitori contenenti rispettivamente gli originali e le copie della seguente

documentazione: libretto di uso e manutenzione del mezzo; monografie degli impianti e apparati di bordo; libretto matricolare del motore di propulsione; disegni costruttivi dell’imbarcazione in scala 1/10; fotografie a colori del mezzo, poppa, fianco e ¾ di prua; pesata nave e “Prova di stabilità”; esponente dei pesi e dei carichi liquidi; n°1 raccoglitore contenente le istruzioni al comandante compilate in accordo con le

normative vigenti. - n°1 monografia che dovrà descrivere l’imbarcazione e il funzionamento degli impianti,

integrata con lo schema dell’impianto elettrico e con il calcolo del bilancio elettrico indicante la potenza impiegata e quella delle batterie in tampone. Tale bilancio va indicato almeno nelle 4 condizioni seguenti: Servizio di porto diurno e notturno; Navigazione notturna con tutti gli apparati in funzione; Navigazione operativa diurna; Navigazione in emergenza con tutti gli apparati degli utenti vitali in funzione.

8.5.4. Manuali tecnici

Per l’imbarcazione realizzata il cantiere costruttore dovrà fornire in lingua Italiana, sia su supporto digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) che su supporto cartaceo: - il manuale del proprietario come da normativa 2003/44/CE; - gli schemi dettagliati, suddivisi per impianto, che dovranno indicare, in sequenza, le operazioni

per eseguire le manutenzioni dei vari impianti, apparati, macchinari. Il dettaglio dovrà essere reso comprensibile fino alle operazioni di secondo livello (eseguibili con il personale di bordo) e dovrà indicare le attrezzature, da custodire a terra ed a bordo, necessarie per l’esecuzione completa della manutenzione;

- guida dettagliata che dovrà fornire all’equipaggio l’indicazione per la risoluzione passo - passo dei principali guasti ed inconvenienti che possono verificarsi a bordo dell’imbarcazione.

8.5.5. Progettazione precontrattuale

Per l’imbarcazione oggetto della fornitura il Cantiere costruttore dovrà organizzare: - a favore di n°3 persone indicate dall’Amministrazione, un corso di almeno 16 ore sulla gestione

degli apparati, impianti, macchinari di bordo e sulla condotta dell’imbarcazione comprensiva

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delle manovre d’ormeggio. A fine corso dovrà essere rilasciata dal Cantiere costruttore certificazione nominativa per i frequentatori del corso;

- a favore di n°3 persone indicate dall’Amministrazione un corso, di teoria e pratica (50% e 50%), di almeno 40 ore sulle manutenzioni periodiche di 1° e 2° livello e sulla condotta e risoluzione delle avarie, relativamente all’apparato motore, all’apparato di generazione elettrica e all’impianto di distribuzione dell’energia elettrica. A fine corso dovrà essere rilasciata dal Cantiere costruttore certificazione nominativa per i frequentatori del corso.

I corsi in questione, dovranno essere effettuati nella località Livorno (LI) entro n°30 giorni solari decorrenti dalla ricezione della comunicazione di avvenuto collaudo/verifica di conformità con esito positivo. 8.5.6. Progettazione funzionale/esecutiva

Tutti le apparecchiature, gli impianti ed i componenti installati a bordo, dovranno essere selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, nazionali e non, rappresentate in Italia da centri di commercializzazione e ad assistenza garantita su tutto il territorio nazionale. Ogni modello proposto dal Cantiere costruttore dovrà essere in attualità di produzione e il suo supporto logistico sarà garantito dal costruttore o dal cantiere stesso almeno per i 10 anni (5 anni per gli impianti del Capitolo “COMANDO E SORVEGLIANZA”) successivi alla consegna di ciascuna Unità.

8.5.7. Service

Il Cantiere costruttore dovrà assicurare, su tutto il territorio nazionale, a carico proprio e a spese proprie, tutti quei service riconosciuti in conto garanzia. In particolare, relativamente all’unità di propulsione, a quella di generazione elettrica e all’impianto elettrico, il Cantiere dovrà fornire assistenza tecnica per la risoluzione delle avarie e per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che comportano capacità eccedenti l’autonomia logistica pianificata nei corsi organizzati dal Cantiere costruttore stesso a favore del personale dell’Amministrazione di cui al paragrafo “Corsi di addestramento”

9. COSTRUZIONE NAVE, SERVIZI SUPPORTO

9.1. Assicurazione

Il cantiere dovrà essere munito d’idonea assicurazione atta a risarcire eventuali danni ad imbarcazioni o a terzi o a cose durante lo svolgimento delle prove di collaudo/verifica di conformità dell’imbarcazione realizzata.

9.2. Prove di collaudo/Verifica di conformità

Le prove di collaudo/verifica di conformità per l'accettazione dell'imbarcazione, devono consistere in verifiche e prove vere e proprie delle sistemazioni normali e delle sistemazioni particolari previste, e devono essere almeno le seguenti:

9.2.1 Prove Ufficiali in porto

PROVE DI ALAGGIO E VARO Le prove di alaggio e varo devono essere fatte in porto con braghe omologate e a norma. Tali braghe saranno di fornitura del cantiere costruttore e saranno di dotazione all’imbarcazione.

PROVE DI SOLLEVAMENTO E PESATA NAVE Le prove di sollevamento e le verifiche saranno effettuate con l’interposizione di un dinamometro. Le prove previste saranno almeno nr.3, come di seguito riportato: 1^ Prova Nave Scarica ed Asciutta 2^ Prova Nave per imbarco su C130J-30 3^ Prova Nave a pieno carico

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Condizioni di ciascuna prova: il mezzo dovrà essere sospeso per un tempo non inferiore a quello necessario per rilevare il peso del battello dal dinamometro (di fornitura Cantiere) tra le braghe di sospendita ed il gancio della gru di sollevamento.

PROVA DI STABILITÀ Sull’imbarcazione realizzata dal Cantiere costruttore, dovrà essere effettuata la prova di stabilità, alla presenza del tecnico di Ente Tecnico Notificato e di personale indicato dall’Amministrazione Difesa.

PROVA DI IMBARCO SU - SBARCO DA VETTORE AEREO C130J-30 Condizioni di ciascuna prova: Nave per imbarco su C130J-30. La prova sarà effettuata presso l’aeroporto militare di Pisa (PI) e consisterà nell’imbarcare e nello sbarcare l’imbarcazione più il carrello stradale (di fornitura della Ditta) a mezzo dello stesso carrello su un aereo C130J-30 dell’Aeronautica Militare Italiana.

PROVA DI INTERVENTO “SICUREZZA” DEI TIMONI A SEGUITO DI URTO SU SCOGLIO

Condizioni di ciascuna prova: da concordare di comune accordo tra il Cantiere e la Commissione di collaudo/verifica di conformità Verifica del sistema/dispositivo “di sicurezza” dei timoni, che in caso di urto accidentale con il fondale (simulato) dovranno avere la caratteristica di essere ribaltabili al fine di evitare la propagazione sullo scafo dello sforzo generato dall’urto e pertanto senza danno per lo scafo.

VERIFICHE E RILIEVI A TERRA O IN BANCHINA - verifica dimensionale; - verifica della documentazione contrattualmente prevista; - verifica della pesata del natante scarico e asciutto; - verifica degli oggetti in dotazione fissa e dotazioni mobili; - verifica dell'impianto elettrico accertando in particolare: la rispondenza delle sistemazioni a quanto previsto dalla specifica; la buona esecuzione dell’impianto e il corretto montaggio dei singoli componenti e

accessori; il perfetto funzionamento dei singoli componenti (interruttori, commutatori, illuminazione,

tromba) della strumentazione e dei circuiti di massa accertandosi del loro corretto montaggio.

- verifica della capacità dei depositi combustibile (da effettuarsi prima delle prove in mare); - verifica della perfetta realizzazione delle sistemazioni delle batterie.

PROVE DI FUNZIONAMENTO IMPIANTI VARI Deve essere effettuata una prova di funzionamento che avrà una durata sufficiente per accertare, oltre al perfetto funzionamento del/dei componente/i cui si riferisce, anche che l'apparecchiatura fornisca le prestazioni previste dalla specifica commerciale fornita dalla Ditta per ciascuno dei macchinari/apparati/impianti di bordo. Deve essere effettuata una prova al massimo regime di funzionamento dei motori con propulsori disinseriti, per verificare: - livello di rumore nella timoneria; - vibrazioni autoindotte dai motori sullo scafo del natante.

Le suddette prove di funzionamento devono essere effettuate in porto prima delle prove in mare.

VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI SUGLI ORMEGGI Le prove di funzionamento preliminare devono essere fatte in porto e prima delle prove in mare. La prova sugli ormeggi, della durata di almeno 60 minuti, ha lo scopo di accertare il regolare funzionamento di tutti i relativi componenti. In tale occasione deve essere anche provato l’arresto e l’avviamento in emergenza dei MM.TT.PP. commutandolo sugli altri gruppi di batterie principali o tramite la batteria d’emergenza o l’alimentazione dell’imbarcazione con tensione da terra. Deve

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essere fatta una prova di funzionamento per accertare che le apparecchiature forniscano le prestazioni previste dalla specifica commerciale fornita dal Cantiere costruttore per ciascuno dei macchinari, apparati, impianti di bordo.

9.2.2 Prove Ufficiali in mare

PROVE A POTENZA CONTINUATIVA A VARI REGIMI E ALLE VELOCITÀ DI: 8, 10, 20, 30 e 40 NODI - Durata della prova almeno 120 minuti con mare 3. - Dislocamento iniziale della prova: a pieno carico (Dpc). - Rilievo della velocità alla prova: la media del tempo impiegato per percorrere una base misurata

in entrambi i sensi di marcia oppure rilevata dallo strumento GPS. - Tale prova dovrà essere eseguita almeno 3 volte per determinarne il valore medio. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo/verifica di conformità. - Rilievi: velocità: giri motori, temperature e pressioni. - Rilievo dei consumi tramite misuratore tarato della portata di combustibile.

PROVA DI VELOCITÀ ALLA MASSIMA POTENZA - Durata della prova almeno di 120 minuti con mare 2. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievo della velocità alla prova: la media del tempo impiegato per percorrere una base misurata

in entrambi i sensi di marcia oppure rilevata dallo strumento GPS. - Tale prova dovrà essere eseguita almeno 3 volte per determinarne il valore medio. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo/verifica di conformità. - Rilievi: velocità, giri motori, temperatura, pressioni. - Rilievo dei consumi tramite misuratore tarato della portata di combustibile.

PROVE EVOLUTIVE ALLA MASSIMA VELOCITÀ CONTRATTUALE - Durata della prova almeno 30 minuti con mare 2. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievi: tempo e raggi/spazzi di accostata, alla massima velocità in avanti, tempi di

raggiungimento della massima velocità, sia da fermo sia da 8, 10, 20, 30 e 40 nodi.

PROVE PER LA VERIFICA DELLO SPAZIO DI ARRESTO - Durata della prova almeno 30 minuti con mare calmo. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievi: tempo e spazio di arresto alle velocità di 8, 10, 20, 30, 40 nodi e massima velocità.

PROVA ALLA VELOCITÀ ECONOMICA DI CROCIERA CONTRATTUALE - Durata della prova almeno di 120 minuti con stato del mare 3. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievo della velocità alla prova: la media del tempo impiegato per percorrere una base misurata

in entrambi i sensi di marcia oppure rilevata dallo strumento GPS. - Tale prova dovrà essere eseguita almeno 3 volte per determinarne il valore medio. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo/verifica di conformità. - Rilievi: velocità, giri motori, temperatura, pressioni. - Rilievo dei consumi tramite misuratore tarato della portata di combustibile.

Dovrà essere verificata la capacità operativa dell’imbarcazione con stato del mare 3 alla velocità di 30 nodi e da fermo.

PROVA DI RILIEVO VIBRAZIONI AUTOINDOTTE E RUMOROSITA’ AMBIENTALE A POTENZA CONTINUATIVA A VARI REGIMI E ALLE VELOCITÀ DI: 8, 10, 20, 30, 40 NODI E MASSIMA VELOCITA’ - Durata della prova almeno di 120 minuti con stato del mare 2.

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- Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievo della velocità alla prova: la media del tempo impiegato per percorrere una base misurata

in entrambi i sensi di marcia oppure rilevata dallo strumento GPS. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo/verifica di conformità. - Rilievi: velocità: giri motori, temperature e pressioni. - Rilievo dei consumi tramite indicatori motori. - Rilievi: tempo e raggi/spazzi di accostata. - Rilievo strumentale del livello di rumore nella plancia, nel locale operativo e all’esterno a

poppa. - Rilievo strumentale delle vibrazioni autoindotte dal motore sullo scafo del natante.

PROVA DI MARCIA INDIETRO - Durata: 5 minuti con mare calmo; - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Verifica della manovrabilità in marcia addietro. - Verifica dell’assenza di rientro di acqua dalla poppa.

PROVA DI GOVERNO IN EMERGENZA - Durata della prova almeno di 10 minuti con stato del mare 2 e vento di lato. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc.

Dovranno essere effettuate la navigazione, a varie andature, e varie evoluzioni utilizzando l’impianto di governo in condizioni degradate ovvero in emergenza.

PROVE DI TENUTA AL MARE. - Durata della prova almeno di 60 minuti con stato del mare 4 e vento forza 8. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievo della velocità alla prova: con strumento GPS. - Rilievi: velocità, giri motori, consumi, temperatura, pressioni. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo/verifica di conformità.

Durante lo svolgimento della prova dovrà essere verificata la capacità dell’unità di mantenere la prora sulla rotta impostata. L’equipaggio dovrà operare in sicurezza senza alcuna limitazione nei movimenti interni dell’unità; anche in accostata tali condizioni non dovranno cambiare. La capacità di scoperta degli apparati operativi dovrà essere sempre garantita. Durante la prova non si dovranno riscontrare spostamenti di sistemazioni o malfunzionamenti di apparati/impianti/macchinari in moto. Devono essere verificate le vibrazioni autoindotte dai motori sullo scafo del natante. La prova va ripetuta con le stesse modalità ma con dislocamento “al ritorno da missione” (con 3 persone di equipaggio e carburante a 1/5).

9.2.3 Consumi

Con i dati risultanti dai consumi dei motori di propulsione, espressi in litri per ora e rilevati mediante misuratore di portata durante la prova alla velocità economica di crociera, dovrà essere calcolata l’autonomia dell’unità in base alla capacità di combustibile impiegabile. Dovrà essere eseguito il seguente calcolo: capacità massima che è possibile custodire nei depositi misurata in litri meno il 5% della capacità totale ulteriormente ridotta dalla quantità di combustibile inaspirabile dai depositi. La quantità di combustibile risultante dal sopraccitato calcolo dovrà essere divisa per la somma dei consumi di entrambi i motori di propulsione più il Diesel Generatore rilevati mediante misuratore di portata ed espressi in litri ora.

9.3 Consegna nave (trasporto + assicurazione mezzo)

SCOPO DELLA FORNITURA Imbarcazione da fornire completamente allestita in unica soluzione.

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ELEMENTI DI GESTIONE DELLA FORNITURA La gestione della fornitura sarà svolta da parte della Direzione NAVARM e dall’Ufficio Tecnico Territoriale a tal scopo delegato.

CONDIZIONI GENERALI DELLA FORNITURA Presentazione al collaudo/verifica di conformità: L’imbarcazione sarà presentata al collaudo/verifica di conformità entro i termini previsti dal contratto, decorrenti dalla data di ricezione, da parte del Cantiere costruttore, della comunicazione di avvenuta registrazione del D.M. di approvazione del contratto nei modi di legge.

CONSEGNA E PRESA A CARICO L’imbarcazione oggetto della presente specifica tecnica sarà consegnata “pronta alla navigazione in alto mare” e completa di tutto quanto indicato nella presente specifica entro n°10 giorni solari decorrenti dalla ricezione della comunicazione di avvenuto collaudo/verifica di conformità con esito positivo e comunque dopo l’effettuazione dei corsi di cui al paragrafo “Corsi di addestramento”. Durata stimata del collaudo/verifica di conformità: n°30 giorni lavorativi in modo continuativo.

ACCETTAZIONE Dopo il collaudo/verifica di conformità con esito positivo a cura della Direzione degli Armamenti Navali e dopo l’effettuazione dei corsi di cui al paragrafo “Corsi di addestramento”.

PREPARAZIONE AL TRASPORTO Dopo il superamento del collaudo/verifica di conformità, il Cantiere costruttore a propria cura e a spese proprie dovrà preparare, per il trasporto dell’imbarcazione, la documentazione e tutte le dotazioni fisse e mobili, oggetto della presente Specifica Tecnica.

TRASPORTO Il trasporto dell’imbarcazione, che comprende sia il trasporto dalla sede del Cantiere costruttore alla sede del collaudo/verifica di conformità a mare che il trasporto dell’imbarcazione e delle dotazioni fino al luogo della consegna, sarà tutto a cura e spese del Cantiere costruttore.

LUOGO Luogo della consegna: 9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin" di Livorno - n°1 unità.

9.4 Garanzia

Il periodo di garanzia è di 730 giorni solari. Gli interventi, di volta in volta, che saranno riconosciuti in conto garanzia dall’Amministrazione dovranno essere assicurati per il periodo contrattualmente previsto e su tutto il territorio nazionale a cura e spese del Cantiere costruttore.

9.5 Prove e ispezioni

9.5.1. Commissione di collaudo/verifica di conformità

Le varie fasi del collaudo/verifica di conformità per l'accettazione dell’imbarcazione si svolgeranno alla presenza di un’apposita Commissione dell’Amministrazione Difesa oltre che dell’Ente Tecnico Notificato, qualora quest’ultimo ne facesse espressa richiesta. L’imbarcazione realizzata dovrà essere collaudata in mare presso le acque prossime al Cantiere costruttore. La Commissione di Collaudo/Verifica di conformità: - provvederà, in via preliminare, al riscontro della documentazione e della certificazione richiesta

e prevista; - verificherà funzionalmente gli apparati, gli impianti, i macchinari, sulla base dei Test

Memoranda e di quanto richiesto nella presente Specifica Tecnica; - effettuerà test che consisteranno in verifiche e prove vere e proprie delle sistemazioni normali e

particolari previste;

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- potrà richiedere prove e verifiche aggiuntive che saranno verbalizzate riportando l’esito della verifica.

Si precisa che le condizioni di PIENO CARICO, per le verifiche di collaudo/verifica di conformità, s’intendono quelle dell’imbarcazione completa di tutte le dotazioni fisse e mobili, del carico pagante di 2000 Kg, dei liquidi al massimo livello e di tutte le persone trasportabili, compreso l’equipaggio e il suo corredo, in condizione di carena pulita.

9.5.2. Test memoranda

Il Cantiere costruttore, nei tempi e nei modi contrattualmente previsti prima della presentazione al collaudo/verifica di conformità dell’imbarcazione, deve inviare all’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio, per l’esame e l’approvazione, la bozza dei Test Memoranda, in duplice copia su carta e in supporto informatico, compilati in formato Microsoft World ed in conformità alla pubblicazione SMM/ISN106/UEU – ed. 2002, che il Cantiere costruttore dichiara di conoscere. L’Amministrazione Difesa si riserva la facoltà di approvare, ovvero rifiutare, o far modificare in tutto o in parte al Cantiere costruttore quei test che non fossero conformi alle esigenze contrattuali. Detto Cantiere, dopo l’eventuale ricezione, da parte dell’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio, di richiesta di correzione e/o rifiuto delle bozze dei Test Memoranda, dovrà nuovamente inviare, in veste aggiornata secondo le indicazioni ricevute, all’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio i nuovi Test Memoranda fino all’approvazione della veste definitiva. L’approvazione definitiva è intesa quella della Direzione o di suo rappresentante in delega. Dopo l’approvazione definitiva, il Cantiere costruttore dovrà inviare all’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio, i Test Memoranda approvati, in duplice copia su carta e su supporto informatico.

9.5.3. Materiali per prove e collaudi

Il Cantiere costruttore dovrà fornire, a proprie spese e cura, tutto quanto necessario per lo svolgimento delle prove di collaudo/verifica di conformità, a solo titolo di esempio: - un dinamometro per la prova di pesata nave; - la gru per la pesata nave; - i carburanti e i lubrificanti necessari per tutte le prove in mare ed in banchina; - il personale tecnico e le relative apparecchiature necessarie per il rilievo del rumore ambientale

e delle vibrazioni autoindotte.

Appendice allegata alla Specifica Tecnica

Sorveglianza e certificati Ente Tecnico Notificato

L’Amministrazione Difesa richiede la fornitura sotto la sorveglianza di un ente Tecnico Notificato e ne indica la “Classificazione” e anche l’eventuale “Annotazione di Classe” in funzione del regolamento CE per le imbarcazioni da diporto. L’Ente Tecnico Notificato e il personale dell’Amministrazione Difesa vigileranno sulla realizzazione dei principali impianti, sull’installazione degli apparati e dei macchinari, sulla messa in opera delle strutture, con modalità che saranno disciplinate dal citato regolamento. Per l’imbarcazione della fornitura in parola, il Cantiere costruttore assume i seguenti impegni: - l’imbarcazione viene realizzata e dimensionata, pienamente in linea con il Regolamento

indicato; - gli impianti realizzati e gli apparati ed i macchinari installati ottengono il superamento

dell’eventuale collaudo nelle tipologie previste dalle norme dell’Ente Tecnico Notificato; - i prodotti di fornitura per i quali è richiesta dalle norme dell’Ente Tecnico Notificato o dalla

Specifica Tecnica l’omologazione del prodotto proposto devono rispondere in pieno a tali

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caratteristiche; ad esempio l’omologazione viene richiesta su accessori, pitture, resine, cavi, prodotti, attrezzature, impianti, apparati/macchinari, ecc;

- una volta completamente realizzata l’imbarcazione, e comunque prima del collaudo definitivo, l’Ente Tecnico Notificato deve rilasciare la certificazione delle Marche di Classificazione richieste dall’Amministrazione per l’imbarcazione da collaudare.

Si precisa inoltre che per eventuali controversie d’interpretazione o, ove non espressamente richiesto dall’Amministrazione ed indicato, il Regolamento di Costruzione richiesto è prevalente sulla Specifica Tecnica posta a base di gara. Per quanto sopra, si sottolinea che qualora fosse intenzione dell’Amministrazione richiedere una differente classificazione tra scafo e apparato motore, tale volontà verrebbe chiaramente esplicitata negli atti di gara. Alla luce di quanto esposto, una volta ricevuta la comunicazione di avvenuta registrazione del Contratto nei modi di Legge, l’Amministrazione attende formale e tempestiva evidenza dal Cantiere costruttore che lo stesso abbia immediatamente attivato l’Ente Tecnico Notificato incaricandolo della sorveglianza alla costruzione e che gli abbia inviato tutti i disegni e calcoli che richiedono la sua approvazione. Si precisa anche che gli oneri che tale prestazione implica sono già stati valutati e ritenuti congrui dall’Amministrazione nella valutazione dell’importo posto a base di gara. Prima dell’inizio delle lavorazioni e comunque entro 45 giorni dalla comunicazione di avvenuta registrazione del contratto con l’amministrazione Difesa nei modi di legge, il Cantiere costruttore dovrà notificare all’Amministrazione Difesa l’avvenuto invio, per approvazione, degli eventuali disegni di laminazione e di quelli costruttivi all’Ente Tecnico Notificato. L’eventuale laminazione della carena, della coperta e della sovrastruttura dovrà avvenire in luogo coperto ed a temperatura ed umidità costanti e controllate (è richiesta la certificazione di ente terzo in merito alle caratteristiche degli impianti di ventilazione/estrazione e di climatizzazione del reparto laminazioni). Il Cantiere costruttore dovrà comunicare, con anticipo di almeno 10 giorni, all’Ufficio Tecnico competente per territorio l’eventuale data di inizio della laminazione. In particolare le tabelle di laminazione, approvate preliminarmente dall’Ente Tecnico Notificato, dovranno essere presentate all’Ufficio Tecnico Territoriale di NAVARM competente per territorio prima che le lavorazioni vengano intraprese. Provini delle laminazioni e dei compositi dovranno essere realizzati, testati, conservati, unitamente al certificato del laboratorio di verifica approvato dall’Ente Tecnico Notificato, e consegnati contestualmente all’imbarcazione nella fase di collaudo preliminare. I materiali impiegati nella costruzione e nell’allestimento dovranno essere di prima qualità, delle migliori marche in commercio, selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, rappresentati in Italia da centri di commercializzazione ed assistenza e garantiti su tutto il territorio nazionale. Il Cantiere non potrà iniziare la laminazione dello scafo in assenza del piano di laminazione approvato dall’Ente Tecnico Notificato e qualora questo procedesse comunque a laminare lo scafo, l’Amministrazione potrà richiedere la totale nuova laminazione dell’imbarcazione e nel caso anche rescindere in danno il contratto. In caso di contrasto tra la presente specifica tecnica e il regolamento di classe sarà prevalente questo ultimo a meno che l’Amministrazione non indichi espressamente per il particolare punto che il Cantiere costruttore dovrà soddisfare la richiesta più gravosa. In caso di contrasto la ditta è tenuta a richiedere chiarimenti all’Amministrazione secondo le modalità previste dal contratto.