INDICAZIONI TECNICO –FUNZIONALI PER L’UNIFORMITA’ … · 2011-07-28 · - Decisione della...

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ARREDI DI STAZIONE - 2^ PARTE INDICAZIONI TECNICO –FUNZIONALI PER L’UNIFORMITA’ TIPOLOGICA DI ELEMENTI MODULARI DI PROTEZIONE PER L’ATTESA DEI VIAGGIATORI

LINEE GUIDA Codifica: RFI DPR TES LG IFS 005 A

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PARTE I I.1 SCOPO Il presente documento Arredi di stazione – 2ª parte, si occupa di elementi attrezzati per l’attesa dei viaggiatori (elementi di protezione modulari aperti o chiusi nonché dell’attrezzaggio di zone di attesa in idonei spazi coperti), e segue la 1ª parte (sedute, panche, cestini gettarifiuti e posacenere) a cui si rimanda per l’inquadramento generale delle problematiche degli arredi di stazione e per le dimensioni delle sedute. Scopo delle presenti linee guida è quello di fornire indicazioni tecnico-funzionali per l’uniformità tipologica degli elementi di cui sopra, in considerazione dell’offerta disponibile nell’ambito della produzione corrente di elementi destinati all’ “arredo urbano” o per la loro specifica progettazione in campo ferroviario . Tali elementi devono assolvere alla funzione di rendere confortevole l’attesa dei viaggiatori pro-teggendoli opportunamente dagli agenti atmosferici e nel caso degli spazi attrezzati, realizzando microambienti più riservati e con dotazioni per l’utilizzo di strumenti personali portatili. Dal punto di vista architettonico, tali manufatti, salvo contesti particolari ove emerga la necessità di singolari caratteristiche, dovranno prevedere soluzioni standardizzate e omogenee improntate alla essenzialità, manutenzione semplice ed economica, durata nel tempo e rispetto dell’ambito urbano circostante e delle normative vigenti. Le presenti linee guida non possono essere considerate esaustive rispetto ai temi trattati e vanno correlate ad altre linee guida, prescrizioni e circolari emanate da RFI nonché a norme di legge eu-ropee, nazionali e locali, vigenti o di prossima emanazione. I.2 CAMPO D’APPLICAZIONE Gli elementi di protezione modulari aperti (shelter) saranno utilizzati nei nuovi interventi o in quelli di rinnovo, per coprire superfici limitate di marciapiedi in stazioni/fermate con bassa fre-quentazione e in tutti i casi in cui le pensiline tradizionali non siano sufficientemente estese per fornire idonei spazi di attesa per i viaggiatori. Obblighi di normativa internazionali, azioni specifiche sulle strutture dovute al passaggio dei tre-ni, tempi di attesa medio-lunghi, caratterizzano questi manufatti da utilizzare in ambito ferrovia-rio in maniera leggermente differente dagli analoghi utilizzati sulle strade (attesa bus e tramvie).

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Design puramente indicativo e non vincolante per shelter ferroviari .

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Gli elementi di protezione modulari chiusi (padiglioni) verranno generalmente posti sotto le pensiline convenzionali di stazione nei casi ove le condizioni climatiche, tempi di attesa lunghi o il particolare servizio dei treni richiedano un adeguato livello di protezione. In casi particolari det-ti elementi potranno essere utilizzati su marciapiedi di stazione non coperti da pensiline.

Design puramente indicativo e non vincolante per padiglioni. Negli spazi coperti del fabbricato viaggiatori, potranno essere realizzate aree attrezzate per l’attesa, in spazi coperti e protette su uno o più lati (zone di attesa).

Design puramente indicativo e non vincolante tratto da un manufatto realizzato dalle Ferrovie Tedesche (DB). Le suddette tre tipologie (Shelter, padiglioni e zone di attesa), specifiche per le stazioni ferrovia-

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rie, dovranno essere idonee a garantire un adeguato livello di comfort per attese medio-lunghe e dovranno contribuire a caratterizzare un’immagine riconoscibile della rete ferroviaria in modo gradevole e funzionale. Sulle pareti potranno essere fissate bacheche a carattere informativo e pubblicitario. Le bacheche fissate nelle pareti vetrate di shelter e nei padiglioni avranno anche la funzione di protezione dai raggi solari. Eventuali vetri delle pannellature dovranno avere caratteristiche di sicurezza, antieffrazione, anti-vandalismo e anticrimine. Il controllo della visione nelle pannellature vetrate deve essere preferibil-mente privilegiato dall’interno verso l’esterno con un isolamento termico rinforzato.

Adeguati spazi polifunzionali, utilizzabili anche per sedia a ruote dei disabili motori dovranno es-sere previsti negli shelter, nei padiglioni e nelle zone di attesa. Tali spazi dovranno essere provvi-sti di opportuna struttura atta ad impedire possibili ribaltamenti della carrozzella e danneggiamen-ti ai pannelli di protezione. Le dimensioni degli spazi di sosta e di manovra delle sedie a ruote, dovranno essere conformi alle normative vigenti (D.M. n. 236/89, D.P.R.n. 503/96, STI PMR.).

I.3 PRINCIPALI DOCUMENTI CORRELATI Linee guida per la progettazione - Accessibilità nelle stazioni- Superamento delle barriere architettoniche FS - Divisione Infrastruttura 2000 ; - Progettazione di piccole stazioni e fermate RFI 2007; - Prescrizioni per la progettazione di marciapiedi alti nelle stazioni a servizio dei viaggiatori, ASA RETE maggio 1996; - Illuminazione nei fabbricati viaggiatori – giugno 2000; - Illuminazione nelle stazioni con tecnologia led – pensiline e sottopassaggi – 30/11/2010; - Percorsi tattili per disabili visivi – e relative integrazioni; - Arredi di stazione - 1^ parte, indicazioni tecnico –funzionali per l’uniformità’ tipologica; - Sistema Segnaletico; - Prevenzione incendi e antincendio – Installazione, manutenzione, verifica e uso dei mezzi fissi e mobili per l’estinzione degli in-

cendi.

I.4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Principali norme relative all’accessibilità da parte di persone con disabilità - Decisione della Commissione 21 dicembre 2007- Specifica Tecnica di Interoperabilità concernente le persone a mobilità ridotta nel sistema ferroviario trans-europeo convenzionale e ad alta velocità ( STI PMR). - D.M. 14 giugno 1989, n. 236, pubblicato in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff. 23 giugno 1989, n. 145. Prescri-zioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia resi-denziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoni-che. - Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503. “Regolamento recante norme per l'eliminazio-ne delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici." (Pubblicato in S.O. della G.U. 27 settembre 1996, n. 227. Principali norme relative alla prevenzione incendi

- Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in ma-teria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e s.m.i.. - Legge n. 191 del aprile 1974 – “Prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestiti dall'A-zienda autonoma delle ferrovie dello Stato”. - Decreto del Ministero dell’Interno del 10 marzo 1998 – “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la ge-stione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”. - Decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37 “Regolamento recante disciplina dei procedi-menti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59”. - Decreto del Ministero dell’Interno del 10 marzo 2005 “Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzio-ne da impiegarsi nelle opere per le quali e' prescritto il requisito della sicurezza in caso d'incendio” e s.m.i.. -

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Principali Norme tecniche. - UNI 11306:2009 “Panchine - Requisiti di sicurezza e metodi di prova”. - D.M. 14 gennaio 2008: Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”. - UNI EN 13501-1:2009 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 1: Classi-ficazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco”.

I.5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Shelter: elemento di protezione modulare aperto, piccola pensilina con sedute e bacheche. Padiglione: elemento di protezione modulare chiuso. Zona di attesa: superficie attrezzata con sedute, piccoli piani di appoggio, prese elettriche… protetta da pannelli.

PARTE II II.1 ELEMENTI DI PROTEZIONE MODULARI APERTI (Shelter). Gli shelter potranno essere realizzati per la parte strutturale in metallo (acciaio, acciaio inox, ac-ciaio fosfatato, alluminio e per le pannellature non portanti in vetro di sicurezza oltre che nei ma-teriali di cui sopra. Indicativamente, le dimensioni saranno:

• lunghezza 4,80÷6,60m;

• larghezza 1,20 ÷1,70m (in funzione della larghezza del marciapiede);

• altezza 2,30m minimo (da terra all’intradosso). Si veda il documento : “RFI DPR TES LG IFS 003 0 ARREDI DI STAZIONE - 1^ PARTE, INDICAZIONI TECNICO–FUNZIONALI PER L’UNIFORMITA’ TIPOLOGICA” per le indicazioni relative alle dimensioni delle sedute, ai materiali ed alle finitu-re.

Design puramente indicativo e non vincolante di shelter ferroviari.

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La configurazione a 4 o più moduli con le sedute nei moduli centrali e spazi polifunzionali alle estremità, consente di rendere indipendenti la struttura delle sedute stesse e quella delle pareti latera-li.

Gli elementi di protezione modulari aperti (shelter) per le stazioni ferroviarie saranno dotati di:

• idonea copertura superiore (la copertura potrà essere integrata da pannelli fotovoltaici) per la produzione di energia elettrica ;

• protezioni laterali trasversali sporgenti dal pannello di fondo non meno di 90cm con coprispi-golo in metallo ad angoli smussati;

• sedute conformi alle normative con barra di sostegno come richiesto dalle STI PMR;

• bacheche, integrate nella struttura, per informazioni ferroviarie/trasportistiche e/o messaggi promozionali. Le bacheche per arrivi e partenza avranno una dimensione netta di 100cm x 70 cm e saranno posizionate in modo da essere leggibili da una persona su sedia a ruote (bordo in-feriore a 100cm da terra);

• spazi polifunzionali, idonei per la manovra e lo stazionamento di persone su sedia a ruote;

• idonea illuminazione, preferibilmente con lampade a led;

• posacenere (qualora l’elemento sia individuato come zona fumatori);

• eventuali macchine emettitrici di biglietti, obliteratrici o distributori di bevande/snack potranno essere inserite nelle zone polifunzionali in modo separato dalle pareti e dalla struttura in quanto dotate di sostegni propri.

N.B. – per le caratteristiche delle pareti trasparenti vedi anche quanto indicato al capitolo successivo.

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II.2 ELEMENTI DI PROTEZIONE MODULARI CHIUSI (Padiglioni). I padiglioni sono luoghi di attesa più riparati e confortevoli rispetto agli elementi di protezione aper-ti. I padiglioni possono essere organizzati con due sedute di fronte intervallate da un percorso ido-neo per il passaggio. Il manuale dell’architetto fornisce indicazioni sugli gli spazi minimi per queste esigenze. Il D.M. 236/89 definisce gli spazi di manovra per le sedie a ruote.

Si suggerisce di garantire una larghezza interna del padiglione di circa 2,70m lasciando spazi liberi per persone su sedia a ruote, bagagli o altro. Larghezze di misura inferiore dovranno garantire il passaggio tra le sedute contrapposte di una persona con la valigia.

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Design di padiglione puramente indicativo e non vincolante tratto dal modello Dehors della ditta Metalco.

Le pareti e le porte saranno dotate di ampi spazi trasparenti per una agevole percezione dei movi-menti dei treni. Le porte di accesso, chiudibili con serratura durante i periodi di non attività della stazione, dovranno avere una larghezza minima di 1,20m, comunque di larghezza conforme ai calcoli secondo il DM 10.03.98 ed alle eventuali prescrizioni impartite, ove richiesto, dal Comando provinciale dei VVF. I padiglioni chiusi sono da preferire nelle stazioni ubicate in zone climatiche avverse (basse tempera-ture invernali, forti venti…). Pavimento. L’eventuale pavimento su pedana dovrà essere di materiale duraturo, di facile manutenzione ed in-combustibile. Sono da preferire materiali lapidei. Si dovrà prevedere un isolamento termico alla base con idoneo materiale coibente. I pavimenti devono essere di norma orizzontali e complanari tra loro e non sdrucciolevoli. Eventuali differenze di livello devono essere contenute ovvero superate tramite rampe con penden-za adeguata in modo da non costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote. Nel primo caso si deve segnalare il dislivello con variazioni cromatiche; lo spigolo di eventuali soglie deve esse-re arrotondato. I grigliati eventualmente utilizzati nei calpestii debbono avere maglie con vuoti tali da non costituire ostacolo o pericolo rispetto a ruote, bastoni di sostegno o altro. I grigliati inseriti nella pavimenta-zione devono essere realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i gri-gliati ad elementi paralleli devono comunque essere posti con gli elementi ortogonali al verso di marcia. Deve essere garantita una protezione antinsetto e antitopo. Gli strati di supporto della pavimentazione devono essere idonei a sopportare nel tempo i sovracca-richi previsti nonché ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione stessa. Gli elementi costituenti una pavimentazione devono presentare giunture inferiori a 5 mm, sti-late con materiali durevoli, essere piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2. Porte. Le porte di accesso al padiglione devono essere facilmente manovrabili, di tipo e luce netta tali da consentire un agevole transito anche da parte di persona su sedia a ruote e garantire l’esodo in caso di pericolo; il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti devono essere complanari. Qualora il pavimento del padiglione sia realizzato su una pedana a quota diversa da quella del sito dove viene

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collocato, occorre dimensionare adeguatamente gli spazi antistanti e retrostanti, con riferimento alle manovre da effettuare con la sedia a ruote, anche in rapporto al tipo di apertura. Per dimensioni, posizionamento e manovrabilità la porta deve essere tale da consentire una agevole apertura delle ante da entrambi i lati di utilizzo; sono consigliabili porte scorrevoli o con anta a libro, mentre devono essere evitate le porte girevoli, quelle a ritorno automatico non ritardato e quelle ve-trate se non fornite di accorgimenti per la sicurezza. Le porte vetrate devono essere facilmente indi-viduabili mediante l'apposizione di opportuni segnali conformi alle prescrizioni societarie e deve es-sere apposta l’apposita segnalazione indicante le vie di fuga e le eventuali misure di tutela come pre-visto al titolo V e dall’All. XXVIII del D.Lgs. 81/08 e smi. Si ricorda che ai sensi del DM 10/03/1998, l’utilizzo di porte scorrevoli è ammesso se la porta è del tipo ad azionamento automatico e può essere aperta nel verso dell'esodo a spinta con dispositivo opportunamente segnalato e restare in posizione di apertura in mancanza di alimentazione elettrica. Sono da preferire maniglie del tipo a leva opportunamente curvate ed arrotondate. Devono inoltre essere preferite soluzioni per le quali le singole ante delle porte abbiano larghezza non inferiore a 120 cm, e gli eventuali vetri siano collocati ad una altezza di almeno 40 cm dal piano del pavimento. La forza richiesta per aprire o chiudere una porta manuale, in assenza di vento, non può superare i 25 N. Per aprire o chiudere una porta manuale, la maniglia deve poter essere aziona-ta con il palmo della mano esercitando una forza non superiore a 20 N. I maniglioni antipanico devono essere conformi alla UNI EN 1125 e le maniglie o piastre a spinta conformi alle norme di sicurezza, come la UNI EN 179. Le porte che si aprono a battente, devono essere munite di appositi dispositivi di arresto per essere assicurate in posizione di apertura. Partizioni e porte, qualora completamente vetrate, dovranno essere dotate di serigrafie come indica-to nelle prescrizioni societarie. Le superfici vetrate, devono rispettare anche quanto previsto ai punti 1.3.6, 1.9.2.4, 1.10.4 e 4.3 del D.Lgs. 81/08 e smi, pertanto le pareti trasparenti o translucide ed in particolare le pareti interamente vetrate, devono essere:

• chiaramente segnalate;

• costituite da materiali di sicurezza a tutta altezza;

• separate da zone di lavoro e vie di circolazione;

• prese tutte le tutele necessarie affinché le persone, in caso di urto da parte di persone o mez-zi, non vadano in frantumi, per evitare che le persone rimangano ferite;

• tenute costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza.

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L’attacco a terra di pannelli e/o tamponature fragili dovrà essere provvisto di idonee protezioni da urti provocati da carrelli e/o trolley. Le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dell’area interessata. Aperture finestrate I meccanismi di apertura e chiusura di eventuali finestre devono essere facilmente manovrabili e percepibili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione. Eventuale rampa. Al fine di regolare l’altezza dal suolo per eliminare eventuali dislivelli, potrebbe essere necessario rea-lizzare una pedana alla base del pavimento. L’accesso all’eventuale pavimento rialzato deve essere garantito da rampe per disabili la cui a larghezza minima deve essere di 0,90 m per consentire il transito di una persona su sedia a ruote; Qualora al lato della rampa sia presente un parapetto non pieno, la rampa deve avere un cordolo di almeno 10 cm di altezza. Gli spigoli devono essere smussati. La pendenza delle rampe non deve superare l'8%. La direzione a scendere delle rampe non deve essere rivolta verso i binari.

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Soffitto e copertura. Il dislivello tra pavimento e soffitto non dovrà essere inferiore a 2,50m salvo diverse disposizioni locali. La copertura dovrà contenere un idoneo strato coibente. Il controsoffitto sarà realizzato con mate-riale non infiammabile e dovrà contenere gli impianti di illuminazione (preferibilmente a Led) e dif-fusione sonora. Nell’intercapedine orizzontale sopra il controsoffitto troveranno alloggio i cavi. Dispositivi per l’informazione al pubblico e per la security. Eventuali periferiche per l’informazione al pubblico di tipo variabile (monitor A/P, diffusione sono-ra, telecamere per la videosorveglianza ), dovranno essere opportunamente ubicate all’interno del padiglione in modo da non creare ostacolo ai fruitori ed in posizioni adeguate. II.3 AREE ATTREZZATE PER L’ATTESA (Zone di Attesa) In ambienti chiusi destinati ai passeggeri potranno trovare idonea collocazione zone di attesa attrez-zate, protette da partizioni preferibilmente vetrate, serigrafate come da prescrizioni societarie. In tali zone, oltre alle sedute (per le quali si rimanda alle linee guida “Arredi di stazione - 1^ parte, indicazioni tecnico –funzionali per l’uniformità’ tipologica”) si potranno prevedere piccole tavole per l’appoggio di documenti o per l’uso del PC e idonee prese di corrente, utilizzabili anche per la ricarica dei telefoni portatili, nonché connessione wirless a Internet. Dovrà essere presente uno spazio per sedia a ruote. II.4 COPERTURA DI SCALE E RAMPE Nel caso che scale e rampe di accesso al marciapiede di stazione non siano coperte da una classica pensilina ferroviaria, queste dovranno essere protette dalla pioggia da una idonea struttura, estetica-mente compatibile con altri elementi di arredo come shelter e padiglioni. L’altezza minima libera tra i gradini e la copertura dovrà essere conforme alle norme STI (2,30m). Sarà opportuno tamponare le strutture verticali con lastre di vetro di sicurezza trasparenti.

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Design puramente indicativi e non vincolanti tratti dal padiglione Dehors della ditta Metalco e da progetti RFI.

PARTE III III.1 COLLOCAZIONE DEGLI ARREDI Gli elementi di protezione modulari aperti (shelter) o chiusi (padiglioni) saranno collocati nelle zone di sosta dei marciapiedi. In nessun caso si dovranno invadere le fasce di transito e di sicurezza. Gli arredi dovranno essere posizionati senza costituire intralcio alla mobilità ordinaria ed in particolare alle vie d’esodo in caso d’emergenza. La distanza dai binari dovrà essere stabilita in conformità alle disposizioni di RFI ed alle STI PMR, in particolare: - Progettazione di piccole stazioni e fermate RFI 2007,

- nota Responsabile Divisione Infrastruttura R/9904790/P del 26-7-99, - STI PRM2008_164_CE (PMR).

Gli arredi disposti lungo i marciapiedi dovranno rispettare i limiti di sagoma come richiesto dalle va-rie istruzioni tecniche in materia di Profili Minimi degli Ostacoli (PMO).

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Design puramente indicativo e non vincolante. La distanza tra l’interno della partizione di fondo dello shelter e la fascia di transito deve essere ugua-le o maggiore di 1,5m per consentire la manovra di una sedia a ruote.

Design puramente indicativo e non vincolante.

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Tra gli elementi di protezione modulari aperti (shelter) o chiusi (padiglioni) e la recinzione si dovrà riservare uno spazio sufficiente per la pulizia interdetto alla sosta dei passeggeri. Le zone di attesa attrezzate troveranno idonea collocazione in spazi adeguatamente protetti del fab-bricato viaggiatori (in genere nei grandi atri/gallerie di testa/vestiboli). III.2 ACCESSORI E IMPIANTI Nei padiglioni ubicati in zone dove la temperatura può raggiungere valori molto bassi, si potrà pre-vedere un idoneo sistema di riscaldamento correlato all’impiego di pannellature in materiali com-positi a bassa dispersione termica ed eventuale impianto di ventilazione meccanica. Sono vietati dispositivi di riscaldamento alimentati a gas o con liquidi infiammabili. In ogni caso nei padiglioni si deve garantire una adeguata ventilazione naturale (rapporto tra super-ficie calpestabile e superfici apribili non inferiore a 8). Sono raccomandati impianti di produzione di energia fotovoltaici sfruttando le superfici meglio e-sposte dei manufatti (sono da evitare pannellature orientabili avulse dalle strutture). Lo scolo delle acque reflue sarà garantito senza arrecare disagi ai passeggeri e prevedendo idonee protezioni per evitare che il fogliame intasi il sistema di scarico

III.3 ILLUMINAZIONE Shelter Per l’illuminazione degli shelter si potranno utilizzare gli stessi criteri di illuminazione delle pensiline (valore diffuso di 80lux misurato a 10cm dal pavimento). Una temperatura di colore più fredda (5500 °K) potrà essere utilizzata negli accessi dei padiglioni. Zone di attesa e padiglioni. L’ illuminazione sarà tale da garantire un valore diffuso di 200lux misurato a 85cm dal pavimento e una temperatura di colore di circa 4000 °K. In tutti i casi qualora siano presenti punti luce che operano a temperature oltre i 50°C dovranno es-sere adottate tutte le idonee misure di sicurezza contro il rischio incendio. III.4 COLORE Per quanto riguarda i colori, ci si dovrà attenere alla compatibilità con l’aspetto cromatico degli altri elementi della stazione. E’ espressamente vietato usare colori e luci che possono creare confusione con la segnaletica a messaggio fisso e a messaggio variabile. Per l’identificazione dei colori, la norma tecnica UNI 8813-1936 indica il sistema Munsell. Sono di uso pratico le codifiche RAL (Reichs-Ausschuss für Lieferbedingungen Comitato per lo Stato tedesco sulle condizioni di consegna), Pantone, RGB (Red,Green, Blue), NCS (Natural Color System). In Internet è facile trovare tabelle di conversione per i diversi codici.

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III.5 AVVERTENZE SUGLI ASPETTI STRUTTURALI Si pone in evidenza che tutte le strutture e relative fondazioni collocate in prossimità dei binari sono soggette anche ai carichi dovuti al passaggio a velocità elevate di convogli ferroviari. Si evidenzia l’importanza di un corretto ancoraggio a terra dei manufatti che tenga conto, oltre che ai carichi u-suali, anche delle sollecitazioni dovute al passaggio del treno in corsa. Anche le pannellature vetrate o di altro materiale dovranno essere verificate con criteri ferroviari. Il D.M. 14 gennaio 2008: Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” al punto 5.2.2.7, recepisce una precedente istruzione ferroviaria e prescrive le modalità di calcolo per effetti aerodinamici associati al passaggio di convogli ferroviari sulle superfici verticali e/o orizzontali. Si rimanda a tale normativa per una corretta e compiuta applicazione dei ca-richi sulle strutture oggetto della presente linea guida. Inoltre si rammenta di adottare tutte le misure di sicurezza antisismica, come da normativa vigente.

Valori caratteristici delle azioni q1k per superfici verticali parallele al binario

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Definizione della distanza max ag e min ag dal’asse del binario

III.6 MISURE ANTINCENDIO La progettazione, la scelta dei materiali, la realizzazione e la manutenzione degli impianti dovranno essere conformi alle norme italiane CEI, UNEL ed UNI, conformemente al DM 37/08 ed ove ri-chiesto alle disposizioni degli Enti ed Organismi competenti. La realizzazione degli impianti in specie, i materiali, i singoli componenti ed apparecchiature do-vranno risultare conformi a tutte le norme di legge e regolamentazioni tecniche in quanto applicabili. In particolare, ove richiesto, dovranno essere rispettate eventuali disposizioni e/o prescrizioni dei locali Comandi dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile o delle Autorità comunali, provinciali e regio-nali per gli eventuali aspetti di competenza. Nel caso in cui gli arredi siano inseriti nei fabbricati, per essi dovranno essere rispettate le norme tecniche di prevenzione incendi applicabili, ed in assenza di tali norme relativamente agli aspetti di resistenza al fuoco, il livello prestazionale dovrà essere definito con il Committente e concordato con i VVF. Le misure di protezione passiva ed attiva dovranno essere rispondenti a quanto previsto dalla nor-mativa vigente di riferimento e compatibili con l’analisi dei rischi (D.Lgs. 81/08, DM 10.03.1998, DPR 577/82, ecc.) e dalle regole tecniche di prevenzione incendi applicabili (nel caso in cui l’arredo sia inserito all’interno di un’attività soggetta ai controlli dei VVF od al parere ai sensi dell’art. 33 della L. 191/74).

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Gli impianti elettrici devono essere realizzati, installati e certificati in conformità alla Legge n. 186 del 01.03.1968 e del DM n° 37 del 22/01/2008, ovvero a regola d’arte, e dotato delle idonee misure di sicurezza contro le scariche atmosferiche e di messa a terra. Gli impianti elettrici, ai fini della prevenzione degli incendi, devono avere le seguenti caratteristiche:

• non costituire causa primaria di incendio o di esplosione;

• non fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi;

• il comportamento al fuoco della membratura di componenti e cavi deve essere compatibile con la specifica destinazione d’uso dei singoli locali od aree;

• essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell’intero sistema garantendo comunque la sicurezza dei soccorritori;

• disporre di apparecchi di manovra ubicati in posizioni “protette” e riportare chiare indica-zioni dei circuiti cui si riferiscono.

I moduli chiusi dovranno essere dotati di illuminazione di sicurezza e d’emergenza (idonea, ovvero di intensità sufficiente per l’area e l’ambiente ed adeguato per salvaguardare la sicurezza, la salute ed il benessere delle persone) ed, ove necessario, anche dei seguenti impianti di sicurezza:

• allarme incendi e generale;

• rivelazione incendi;

• impianto di diffusione sonora. I moduli chiusi dovranno, ove necessario, essere dotati di idonei mezzi portatili antincendio (estinto-ri portatili, coperte antifiamma, ecc.) posizionati e scelti dalle risultanze dell’analisi dei rischi e dagli adempimenti normativi da adempiere. Le attrezzature antincendio devono essere realizzate, installate e mantenute a regola d’arte, confor-memente alle vigenti norme di buona tecnica. L’agente estinguente degli estintori portatili dovrà essere compatibile ed idoneo con gli scenari d’incendio ipotizzati nell’analisi rischio incendio. Gli estintori portatili dovranno essere dislocati ed opportunamente segnalati secondo le risultanze dell’analisi dei rischi, dal DM 10/03/98 e dalle regole tecniche di prevenzione incendi applicabili). Dovrà essere installata idonea segnaletica orizzontale e verticale come da disposizioni di legge. Le vie di fuga dovranno consentire la rapida e sicura evacuazione delle persone presenti e le vie d’esodo dovranno essere opportunamente segnalate e dimensionate ai sensi del DM 10/03/98. I materiali dovranno avere idonea classe di reazione al fuoco conformemente al DM 10.03.2005 e smi ed essere incombustibili, se adottati per la realizzazione di moduli chiusi o se collocati all’interno di spazi chiusi. Invece i materiali degli arredi posti all’aperto, previa verifica mediante analisi del rischio, potranno avere classe di reazione al fuoco prevista per i prodotti da installare lungo le vie di fuga, come ripor-tato all’art. 4 del DM 15.03.2005.

ARREDI DI STAZIONE - 2^ PARTE INDICAZIONI TECNICO –FUNZIONALI PER L’UNIFORMITA’ TIPOLOGICA DI ELEMENTI MODULARI DI PROTEZIONE PER L’ATTESA DEI VIAGGIATORI

LINEE GUIDA Codifica: RFI DPR TES LG IFS 005 A

FOGLIO

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III.7 SCHEMI DI AGGREGAZIONE All’interno di shelter, padiglioni e zone di attesa saranno collocate sedute, bacheche e spazi per sedie a ruote, persone in piedi o bagagli e potranno essere aggregate in vari modo. Compatibilmente con le superfici disponibili potrà variare il N° delle sedute e gli spazi indicati nella tabella che segue, po-tranno crescere modularmente. Gli spazi polifunzionali indicati nella tabella devono essere progettati per l’eventuale stazionamento e manovra di una sedia a ruote, quindi con idonee dimensioni e con protezioni per evitare il contatto tra parti metalliche rigide e superfici fragili del manufatto.

Gli elementi di arredo potranno essere aggregati in varie combinazioni e le dimensioni in lunghezza dei manufatti potranno aumentare modularmente.