SPECIALE MARCHI CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Un settore … · dard IFS e BRC. I punti chiave...

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INFORMAZIONI PUBBLICITARIE Moody International Certifica- tion S.r.l. è un Organismo di Certi- ficazione Internazionale indipen- dente accreditato in Italia da SINCERT. Opera a livello mondiale con i suoi 60 uffici e grazie a que- sta internazionalità arricchisce la professionalità dei suoi clienti e dei suoi collaboratori. Moody International Certifica- tion ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo testimoniati da di- versi accreditamenti in molti setto- ri per la Certificazione di sistemi qualità (UNI EN ISO 9001:2000 – ISO TS 16949 per l’automotive), ambiente (ISO 14001:2004) e sicu- rezza (OHSAS 18001 – BS 7799 per la sicurezza informatica). Il nostro Organismo è anche notificato se- condo la direttiva PED 97/23/EC sui recipienti a pressione. Da sempre vicini alle esigenze e problematiche delle aziende e a quelle dei consumatori oggi Moo- dy International Certification è in grado di offrire anche Certificazioni secondo gli standard HACCP, BRC, IFS ed EUREGAP rivolti alla sicu- rezza e all’igiene alimentare. Grazie al nostro approccio non burocratico e grazie alla professio- nalità dei nostri valutatori siamo di supporto alla crescita del valore aggiunto aziendale. Il nostro Organismo di Certifica- zione integra la sua attività con vi- site di qualifica fornitori per grandi multinazionali e tramite l’erogazio- ne di corsi accreditati: Corso per Valutatore – valutatore Capo accre- ditato IRCA e CEPAS (rispettiva- mente registro internazionale e na- zionale per i valutatori di Sistema Gestione Qualità), Corso per Valu- tatore interno accreditato Cepas. L’ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE CON SEDE A BERGAMO Per Maggiori Informazioni prego contattare Moody International Certification S.r.l.: via Abruzzo, 6 – 24044 Dalmine - Telefono: 035.378850 - Fax 035.370292 e-mail: aoqc@iso90 0 0.it - web site: www.moody-group.com 297420_5 297423_5 SPECIALE MARCHI CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Un settore in grande espansione in tutto il mondo economico e non solo Circa 50 gli organismi accreditati. L’importanza del riconoscimento nel comparto agroalimentare. Le principali sigle presenti nella Penisola Essere «certificati», og- gi, è il miglior biglietto da vi- sita che un’azienda di qua- lunque settore economico, un ente, una scuola possa- no offrire. La sigla: ISO sin- tetizza: «International Orga- nisation for Standardiza- tion» l’organizzazione inter- nazionale cui aderiscono gli organi di legge di circa cen- toventi nazioni. Il suo com- pito è quello di studiare, re- digere e divulgare la nor- mativa in tutto il mondo. In Italia l’organo normatore è l’UNI (Ente Nazionale Italia- no di Unificazione) dal qua- le è nato il SINCERT (Siste- ma Nazionale per l’Accredi- tamento degli organismi di Certificazione). Nella no- stra penisola sono oltre cinquanta con competenze differenziate nei vari settori del lavoro. E proprio questi organismi accreditati han- NUOVI SCENARI PER LA CERTIFICAZIONE La certificazione della qualità delle azien- de come degli enti ha visto in questi anni una grande espansione: dalle imprese di ogni settore dell’economia alla sanità, dall’università agli enti locali. Ne abbia- mo parlato con Fulvio Paparo, esperto in Excellence Quality Managenent Consul- ting (EQM) ripercorrendo brevemente la «storia» della certificazione. «In Europa, e in Italia in particola- re, l’uscita della Nor- ma ISO 9000 negli an- ni 1980-’90 - spiega Paparo - è avvenuta in concomitanza con la creazione del mercato unificato che persegui- va l’abbattimento delle barriere tecniche e la standardizzazione del- le normative fra gli Stati membri. La nor- ma ISO 9000 e la rela- tiva certificazione sono servite egregiamente allo scopo nello stabili- re requisiti minimi di qualità. Ma oggi questo non basta più. Un vero modello di qualità competitiva risulta essere il TQM (Total Quality Management), da un ven- tennio applicato negli Usa che ha gene- rato una forte divaricazione tra Europa e Stati Uniti, quest’ultimi avvantaggiati sui mercati proprio grazie al TQM». Che co- sa è necessario fare in Italia per ridurre questo ritardo e recuperare le quote di mercato perdute? «Negli anni duemila, in uno scenario di mercato che si può de- finire dell’era della qualità ipercompetiti- va - risponde Paparo -, solo approcci me- todologici più accurati ed evoluti sono in grado di sostenere le organizzazioni a di- fendersi e migliorare la propria posizione competitiva nel mercato. In tale direzio- ne vanno i “Modelli organizzativi orienta- ti all’Eccellenza”: mo- dello Malcome Baldri- ge negli USA ed EFQM in Europa». Quali sono allora le prospettive per il futu- ro? «La situazione attuale, obiettivamente, non è delle migliori - sottoli- nea l’esperto -, ma una via di uscita c’è se si in- traprende la strada verso sistemi organiz- zativi orientati all’eccel- lenza. Le aziende non sono valutabili solo sul- la base di evidenze oggettive, in termini di on-off, passa non passa, in quanto non si è in grado di cogliere le diversità e di valorizzarle secondo scale definite. So- lo valutazioni più accurate e codificate per apprezzare le diversità, come gli as- sessment TQM, possono dare sistemati- ca evidenza delle differenze, quantifican- dole e valorizzandone gli sviluppi di mi- glioramento competitivo». no il compito di certificare il Sistema di Qualità delle aziende. Infatti le esigenze della clientela si sono fatte più pressanti e la concorrenza più agguerrita, è risultato perciò evidente che la buo- na qualità del prodotto o del servizio non può pre- scindere dalla buona qua- lità dei sistemi di lavorazio- ne e di produzione. E que- sta qualità è certificata ap- punto dall’ISO. Tuttavia il certificato non è eterno e può essere ritirato qualora l’azienda non prosegua nel- lo standard di qualità. Un’importanza speciale ri- vestono le certificazioni re- golamentate o volontarie nel Settore Agroalimenta- re. Spesso la grande distri- buzione accetta prodotti agroalimentari solo da aziende certificate. Ma vediamo una carrellata dei principali marchi di cer- tificazione. A cominciare dall’ ISO 9001:2000 che rappresenta oggi il nuovo riferimento, riconosciuto a livello mondiale, per la cer- tificazione del sistema di gestione per la qualità delle organizzazioni di tutti i set- tori produttivi e di tutte le dimensioni. La revisione 2000 delle norme ISO 9000 (la terza dal 1987) ha come princi- pale obiettivo l’applicabilità ad ogni tipologia aziendale, soprattutto nei confronti della PMI, e un’impostazio- ne redazionale totalmente compatibile per una gestio- ne integrata con altre nor- me certificabili (es: ISO 14001, OHSAS 18001, HACCP). C’è poi la famiglia ISO 9000. La revisione del 2000 raggruppa e sempli- fica la famiglia ISO 9000 in 3 nomi: la ISO 9000, siste- mi di Gestione per la Qua- lità - Fondamenti e termino- logia che fornisce i principi e i concetti fondamentali di sistemi di gestione per la qualità; la ISO 9001: siste- mi di Gestione per la Qua- lità - Requisiti che specifica i requisiti per un sistema di gestione per la qualità che possono essere utilizzati sia in ambito interno all’or- ganizzazione, sia per la cer- tificazione, sia nell’ambito di rapporti contrattuali. Es- sa focalizza l’attenzione sul- l’efficacia del sistema di ge- stione per la qualità nel soddisfare i requisiti del cliente. È il documento di ri- ferimento che riporta i re- quisiti minimi di conformità per l’ottenimento della cer- tificazione; la ISO 9004: Si- stemi di Gestione per la Qualità - Linee Guida per il miglioramento delle presta- zioni che fornisce orienta- menti per una gamma più ampia di obiettivi del siste- ma di gestione per la qua- lità rispetto alla ISO 9001. È raccomandata come gui- da per quelle organizzazioni la cui alta direzione deside- ra andare oltre i requisiti della ISO 9001, per perse- guire il miglioramento con- tinuo delle prestazioni. La norma ISO 9004 non è tut- tavia concepita per scopi di certificazione, né per fina- lità contrattuali. E ancora le 9001 e 9004: la coppia coerente . Gli obiettivi delle due norme sono diversi e complemen- tari: la ISO 9001 è orienta- ta alla qualità del prodotto e-o servizio; la ISO 9004 al miglioramento delle presta- zioni. Sono state progetta- te per essere usate insie- me. Hanno un’impostazio- ne strutturale identica: la stessa struttura e la stes- sa numerazione dei para- grafi. L’ISO 14001 è una norma internazionale ad adesione volontaria, applicabile a qualsiasi tipologia di Orga- nizzazione pubblica o priva- ta, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale. Questa nor- ma, oltre ad avere il pregio di essere facilmente inte- grabile con altri sistemi di gestione conformi a norme specifiche (ISO 9000:00, OHSAS 18001), rappre- senta il requisito fonda- mentale per un’eventuale registrazione EMAS. L’E- MAS, a sua volta, in base al Regolamento europeo 761/200, è un sistema comunitario di ecogestione e audit, al quale può aderi- re volontariamente qualsia- si Organizzazione che inten- da valutare e migliorare le sue prestazioni ambientali e comunicarle al pubblico. La norma OHSAS 18001 (Occupational Health & Sa- fety Assessment Series) rappresenta un riferimen- to, riconosciuto a livello in- ternazionale, per la certifi- cazione di un Sistema di Gestione per la Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro. La validità dell’OHSAS 18001 è tale che sia gli or- ganismi nazionali compe- tenti sui temi della sicurez- za (INAIL, ISPSEL, UNI), che quelli internazionali (ISO) hanno trovato nella specifica un importante punto di riferimento per le proprie attività di controllo e normazione. Il BRC (Technical Standard and Protocol for Compa- nies Supplying Retailer Branded Food Products) costituisce un modello rico- nosciuto in Inghilterra e og- gi in rapida diffusione nel resto dei paesi europei. Dettaglia per l’azienda pro- duttrice dell’alimento le specifiche strutturali per: gli ambienti produttivi, le specifiche di prodotto e di processo, le norme com- portamentali per il perso- nale. Lo standard è stato sviluppato da: British Retail Consortium, che rappre- senta i maggiori rivenditori britannici, UKAS (United Kingdom Accreditation Service), organismo di ac- creditamento nazionale bri- tannico, e da questo rico- nosciuto. ISA, (International Supplier Auditing) è invece l’organi- smo di certificazione refe- rente mondiale per gli stan- dard IFS e BRC. I punti chiave individuano gli speci- fici elementi di un sistema di gestione focalizzato sulla qualità e sicurezza igienico- sanitaria dei prodotti, che prende come riferimento per la pianificazione e im- plementazione la metodolo- gia HACCP. IFS, ovvero International Food Standard, è il corri- spettivo del BRC per i pae- si dell’area centro-europea (Austria, Svizzera, Francia e Germania). Ha lo scopo di favorire l’efficace selezio- ne dei fornitori food a mar- chio della GDO, sulla base della loro capacità di forni- re prodotti sicuri, conformi alle specifiche contrattuali e ai requisiti di legge. Con UNI 10939 - Rintrac- ciabilità di filiera, abbiamo la certificazione di rintrac- ciabilità di filiera agroali- mentare, secondo la nor- ma UNI 10939 del 2001. Attesta che, con ragione- vole attendibilità, viene ga- rantita e documentata la rintracciabilità del prodotto lungo tutte le fasi della sua elaborazione, coinvolgendo quindi tutti i soggetti della filiera. Il protocollo Eurep- gap definisce le «buone pratiche agricole» (Good Agricultural Practice, Gap) relative agli elementi es- senziali per lo sviluppo della «best practice» (migliore tecnica) nella produzione di prodotti ortofrutticoli. La certificazione di prodot- to Eurepgap costituisce uno strumento di vantaggio competitivo, soprattutto nelle relazioni Business to Business. Dott. Fulvio Paparo

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INFORMAZIONI PUBBLICITARIE

Moody International Certifica-tion S.r.l. è un Organismo di Certi-ficazione Internazionale indipen-dente accreditato in Italia daSINCERT. Opera a livello mondialecon i suoi 60 uffici e grazie a que-sta internazionalità arricchisce laprofessionalità dei suoi clienti edei suoi collaboratori.

Moody International Certifica-tion ha ottenuto riconoscimenti intutto il mondo testimoniati da di-versi accreditamenti in molti setto-ri per la Certificazione di sistemiqualità (UNI EN ISO 9001:2000 –ISO TS 16949 per l’automotive),ambiente (ISO 14001:2004) e sicu-rezza (OHSAS 18001 – BS 7799 perla sicurezza informatica). Il nostroOrganismo è anche notificato se-condo la direttiva PED 97/23/EC suirecipienti a pressione.

Da sempre vicini alle esigenze e

problematiche delle aziende e aquelle dei consumatori oggi Moo-dy International Certification è ingrado di offrire anche Certificazionisecondo gli standard HACCP, BRC,IFS ed EUREGAP rivolti alla sicu-rezza e all’igiene alimentare.

Grazie al nostro approccio nonburocratico e grazie alla professio-nalità dei nostri valutatori siamo disupporto alla crescita del valoreaggiunto aziendale.

Il nostro Organismo di Certifica-zione integra la sua attività con vi-site di qualifica fornitori per grandimultinazionali e tramite l’erogazio-ne di corsi accreditati: Corso perValutatore – valutatore Capo accre-ditato IRCA e CEPAS (rispettiva-mente registro internazionale e na-zionale per i valutatori di SistemaGestione Qualità), Corso per Valu-tatore interno accreditato Cepas.

L’ORGANISMO DI CERTIFICAZIONECON SEDE A BERGAMO

Per Maggiori Informazioni prego contattare Moody International Certification S.r.l.:via Abruzzo, 6 – 24044 Dalmine - Telefono: 035.378850 - Fax 035.370292

e-mail: [email protected] - web site: www.moody-group.com

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S P E C I A L E ■ M A R C H I

CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Un settore in grande espansione in tutto il mondo economico e non soloCirca 50 gli organismi accreditati. L’importanza del riconoscimentonel comparto agroalimentare. Le principali sigle presenti nella Penisola

■ Essere «certificati», og-gi, è il miglior biglietto da vi-sita che un’azienda di qua-lunque settore economico,un ente, una scuola possa-no offrire. La sigla: ISO sin-tetizza: «International Orga-nisation for Standardiza-tion» l’organizzazione inter-nazionale cui aderiscono gliorgani di legge di circa cen-toventi nazioni. Il suo com-pito è quello di studiare, re-digere e divulgare la nor-mativa in tutto il mondo. InItalia l’organo normatore èl’UNI (Ente Nazionale Italia-no di Unificazione) dal qua-le è nato il SINCERT (Siste-ma Nazionale per l’Accredi-tamento degli organismi diCertificazione). Nella no-stra penisola sono oltrecinquanta con competenzedifferenziate nei vari settoridel lavoro. E proprio questiorganismi accreditati han-

NUOVI SCENARI PER LA CERTIFICAZIONELa certificazione della qualità delle azien-de come degli enti ha visto in questi anniuna grande espansione: dalle imprese diogni settore dell’economia alla sanità,dall’università agli enti locali. Ne abbia-mo parlato con Fulvio Paparo, esperto inExcellence Quality Managenent Consul-ting (EQM) ripercorrendo brevemente la«storia» della certificazione. «In Europa,e in Italia in particola-re, l’uscita della Nor-ma ISO 9000 negli an-ni 1980-’90 - spiegaPaparo - è avvenuta inconcomitanza con lacreazione del mercatounificato che persegui-va l’abbattimento dellebarriere tecniche e lastandardizzazione del-le normative fra gliStati membri. La nor-ma ISO 9000 e la rela-tiva certificazione sonoservite egregiamenteallo scopo nello stabili-re requisiti minimi di qualità. Ma oggiquesto non basta più. Un vero modello diqualità competitiva risulta essere il TQM(Total Quality Management), da un ven-tennio applicato negli Usa che ha gene-rato una forte divaricazione tra Europa eStati Uniti, quest’ultimi avvantaggiati suimercati proprio grazie al TQM». Che co-sa è necessario fare in Italia per ridurrequesto ritardo e recuperare le quote di

mercato perdute? «Negli anni duemila,in uno scenario di mercato che si può de-finire dell’era della qualità ipercompetiti-va - risponde Paparo -, solo approcci me-todologici più accurati ed evoluti sono ingrado di sostenere le organizzazioni a di-fendersi e migliorare la propria posizionecompetitiva nel mercato. In tale direzio-ne vanno i “Modelli organizzativi orienta-

ti all’Eccellenza”: mo-dello Malcome Baldri-ge negli USA ed EFQMin Europa». Quali sono allora leprospettive per il futu-ro?«La situazione attuale,obiettivamente, non èdelle migliori - sottoli-nea l’esperto -, ma unavia di uscita c’è se si in-traprende la stradaverso sistemi organiz-zativi orientati all’eccel-lenza. Le aziende nonsono valutabili solo sul-

la base di evidenze oggettive, in terminidi on-off, passa non passa, in quantonon si è in grado di cogliere le diversità edi valorizzarle secondo scale definite. So-lo valutazioni più accurate e codificateper apprezzare le diversità, come gli as-sessment TQM, possono dare sistemati-ca evidenza delle differenze, quantifican-dole e valorizzandone gli sviluppi di mi-glioramento competitivo».

no il compito di certificare ilSistema di Qualità delleaziende.Infatti le esigenze dellaclientela si sono fatte piùpressanti e la concorrenzapiù agguerrita, è risultatoperciò evidente che la buo-na qualità del prodotto odel servizio non può pre-scindere dalla buona qua-lità dei sistemi di lavorazio-ne e di produzione. E que-sta qualità è certificata ap-punto dall’ISO. Tuttavia ilcertificato non è eterno epuò essere ritirato qualoral’azienda non prosegua nel-lo standard di qual i tà.Un’importanza speciale ri-vestono le certificazioni re-golamentate o volontarienel Settore Agroalimenta-re. Spesso la grande distri-buzione accetta prodottiagroal imentari solo daaziende certificate.

Ma vediamo una carrellatadei principali marchi di cer-tificazione. A cominciaredall’IISSOO 99000011::22000000 cherappresenta oggi il nuovoriferimento, riconosciuto alivello mondiale, per la cer-

tificazione del sistema digestione per la qualità delleorganizzazioni di tutti i set-tori produttivi e di tutte ledimensioni.La revisione 2000 dellenorme ISO 9000 (la terzadal 1987) ha come princi-pale obiettivo l’applicabilitàad ogni tipologia aziendale,soprattutto nei confrontidella PMI, e un’impostazio-ne redazionale totalmentecompatibile per una gestio-ne integrata con altre nor-me certificabili (es: ISO14001, OHSAS 18001,HACCP).C’è poi la famigl ia IISSOO99000000.. La revisione del2000 raggruppa e sempli-fica la famiglia ISO 9000 in3 nomi: llaa IISSOO 99000000, siste-mi di Gestione per la Qua-lità - Fondamenti e termino-logia che fornisce i principie i concetti fondamentali disistemi di gestione per laqualità; la IISSOO 99000011: siste-mi di Gestione per la Qua-lità - Requisiti che specificai requisiti per un sistema digestione per la qualità chepossono essere utilizzatisia in ambito interno all’or-ganizzazione, sia per la cer-tificazione, sia nell’ambitodi rapporti contrattuali. Es-sa focalizza l’attenzione sul-l’efficacia del sistema di ge-stione per la qualità nelsoddisfare i requisiti delcliente. È il documento di ri-ferimento che riporta i re-quisiti minimi di conformità

per l’ottenimento della cer-tificazione; la IISSOO 99000044: Si-stemi di Gestione per laQualità - Linee Guida per ilmiglioramento delle presta-zioni che fornisce orienta-menti per una gamma piùampia di obiettivi del siste-ma di gestione per la qua-lità rispetto alla ISO 9001.È raccomandata come gui-da per quelle organizzazionila cui alta direzione deside-ra andare oltre i requisitidella ISO 9001, per perse-guire il miglioramento con-tinuo delle prestazioni. Lanorma ISO 9004 non è tut-tavia concepita per scopi dicertificazione, né per fina-lità contrattuali. E ancora le 99000011 ee 99000044:llaa ccooppppiiaa ccooeerreennttee. Gl iobiettivi delle due normesono diversi e complemen-tari: la ISO 9001 è orienta-ta alla qualità del prodottoe-o servizio; la ISO 9004 almiglioramento delle presta-zioni. Sono state progetta-te per essere usate insie-me. Hanno un’impostazio-ne strutturale identica: lastessa struttura e la stes-sa numerazione dei para-grafi.LL’’IISSOO 1144000011 è una normainternazionale ad adesionevolontaria, applicabile aqualsiasi tipologia di Orga-nizzazione pubblica o priva-ta, che specifica i requisitidi un sistema di gestioneambientale. Questa nor-ma, oltre ad avere il pregiodi essere facilmente inte-grabile con altri sistemi digestione conformi a normespecifiche (ISO 9000:00,OHSAS 18001), rappre-senta il requisito fonda-mentale per un’eventualeregistrazione EMAS. LL’’EE--MMAASS, a sua volta, in baseal Regolamento europeo761/200, è un sistemacomunitario di ecogestionee audit, al quale può aderi-re volontariamente qualsia-si Organizzazione che inten-da valutare e migliorare lesue prestazioni ambientalie comunicarle al pubblico.La norma OOHHSSAASS 1188000011((OOccccuuppaattiioonnaall HHeeaalltthh && SSaa--ffeettyy AAsssseessssmmeenntt SSeerriieess))rappresenta un riferimen-to, riconosciuto a livello in-ternazionale, per la certifi-cazione di un Sistema diGestione per la Sicurezza eSalute sui luoghi di lavoro.La val id i tà del l ’OHSAS

18001 è tale che sia gli or-ganismi nazionali compe-tenti sui temi della sicurez-za (INAIL, ISPSEL, UNI),che quelli internazionali(ISO) hanno trovato nellaspecifica un importantepunto di riferimento per leproprie attività di controlloe normazione. Il BBRRCC ((TTeecchhnniiccaall SSttaannddaarrddaanndd PPrroottooccooll ffoorr CCoommppaa--nniieess SSuuppppllyyiinngg RReettaaii lleerrBBrraannddeedd FFoooodd PPrroodduuccttss))costituisce un modello rico-nosciuto in Inghilterra e og-gi in rapida diffusione nelresto dei paesi europei.Dettaglia per l’azienda pro-duttrice dell’alimento lespecifiche strutturali per:gli ambienti produttivi, lespecifiche di prodotto e diprocesso, le norme com-portamentali per il perso-nale. Lo standard è statosviluppato da: British RetailConsortium, che rappre-senta i maggiori rivenditoribritannici, UKAS (UnitedKingdom Accreditat ionService), organismo di ac-creditamento nazionale bri-tannico, e da questo rico-nosciuto. IISSAA,, ((IInntteerrnnaattiioonnaall SSuupppplliieerrAAuuddiittiinngg)) è invece l’organi-smo di certificazione refe-rente mondiale per gli stan-dard IFS e BRC. I puntichiave individuano gli speci-fici elementi di un sistemadi gestione focalizzato sullaqualità e sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti, cheprende come riferimentoper la pianificazione e im-plementazione la metodolo-gia HACCP. IIFFSS, ovvero InternationalFood Standard, è il corri-spettivo del BRC per i pae-si dell’area centro-europea(Austria, Svizzera, Franciae Germania). Ha lo scopodi favorire l’efficace selezio-ne dei fornitori food a mar-chio della GDO, sulla basedella loro capacità di forni-re prodotti sicuri, conformialle specifiche contrattualie ai requisiti di legge.Con UUNNII 1100993399 -- RRiinnttrraacc--cciiaabbiilliittàà ddii ffiilliieerraa, abbiamola certificazione di rintrac-ciabilità di filiera agroali-mentare, secondo la nor-ma UNI 10939 del 2001.Attesta che, con ragione-vole attendibilità, viene ga-rantita e documentata larintracciabilità del prodottolungo tutte le fasi della suaelaborazione, coinvolgendoquindi tutti i soggetti dellafiliera. Il pprroottooccoolllloo EEuurreepp--ggaapp ddeeffiinniissccee llee ««bbuuoonneepprraattiicchhee aaggrriiccoollee»» ((GGooooddAAggrriiccuullttuurraall PPrraaccttiiccee,, GGaapp))relative agli elementi es-senziali per lo sviluppo della«best practice» (miglioretecnica) nella produzione diprodotti ortofrutticoli.La certificazione di prodot-to Eurepgap costituisceuno strumento di vantaggiocompetitivo, soprattuttonelle relazioni Business toBusiness.

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