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Speciale Melbourne Speciale Melbourne 5 N el cuore della notte un sussul- to dall’Australia: Morandi è bronzo agli anelli! Battuto sol- tanto dalla coppia Van Gelder/Safosh- kin, entrambi sul podio europeo, l’a- viere di Vimercate ha regalato all’Ita- lia l’unica medaglia mondiale . “Pec- cato per quel recupero con le spalle sul- la gran volta - ci racconta Matteo con rammarico - li è andato in fumo alme- no un decimo di punto. Senza quella sbavatura, forse, saremmo qui a festeg- giare un altro metallo”. In effetti per Morandi è l’ennesimo bronzo dopo quelli conquistati ai mondiali di Ana- heim nel 2003 e Debrecen nel 2002 e agli Europei di Lubiana dello scor- so anno. “Per il futuro ho un obiettivo preciso: cambiare il colore della meda- glia - aggiunge il neo “Lord of the Rings” azzurro. Da gennaio con l’en- trata in vigore del nuovo codice dei punteggi sarà un vero e proprio salto nel buio. Senza termini di paragone ar- riveremo al banco di prova dei campio- nati d’Europa di Volos, in Grecia, dove grandi campioni potrebbero ritrovarsi indietro rispetto ad atleti che sono ri- usciti ad assimilare meglio i nuovi mo- vimenti”. Ad un certo punto sembra- va che anche questi Mondiali doves- sero trasformarsi in un’ecatombe di eroi, visto prima il mancato ingresso in finale delle medaglie d’oro e d’ar- gento olimpiche, Tampakos e Jovt- chev, e poi lo scivolone in finale del nostro Coppolino. “Qui a Melbourne - spiega Morandi - non c’erano i tre mi- nuti di prova prima della gara e così bi- sognava entrare a freddo, cercando im- mediatamente la concentrazione. Credo che Andrea abbia sofferto il fatto di sali- re per primo agli anelli. Anche a me ac- cadde la stessa cosa ai mondiali di squa- dra statunitensi e a Debrecen, per un pas- setto, mi ritrovai in 5ª posizione. Questo è il bello, o il brutto se preferite, del no- stro sport: commetti un piccolo errore e scivoli giù. Comunque - conclude il ginnasta lombardo - sono esperien- ze importanti che serviranno, anche a Coppolino, per tornare più forte di prima”. Intanto Morandi si gode questa medaglia che dedica ai suoi genitori, presenti accanto a lui in Austra- lia, e alla fidanzata che purtroppo non lo ha potu- to seguire dall’altro lato del mondo. “Quello che mi fa più piacere è di essermi confermato ad alti livelli. La giuria nelle qua- lifiche era stata molto rigida. Con il cronometro in mano, contava- no i secondi dell’esercizio”. Tolleranza ze- ro, dunque, soprattutto dopo le pole- miche di Atene, anche se pure qui qual- cuno ha provato a sollevare dei dubbi, soprattutto dopo quello che è succes- so alla sbarra. “Non ho seguito le prove dei miei compagni - taglia corto Matteo - ma posso dire che agli anelli i giurati, pur essendo stati molto parsimoniosi nei voti, hanno mantenuto una sostanziale equità di giudizio”. D’ora in poi Matteo è consapevole che do- vrà convivere con la pressione del risultato e, soprattutto, confrontarsi con il mito di Chechi, incipit di ogni inter- vista cui sarà sottoposto. Ma la risposta è già pronta e ser- vita:“Mi basterebbe vincere la metà di quello che ha vinto Jury”. David Ciaralli MORANDI E GLI ANELLI DI BRONZO A fianco Morandi sul podio. Sopra con lo staff azzurro. (Le foto di Melbourne sono di Maurizio Bertolini)

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Nel cuore della notte un sussul-to dall’Australia: Morandi èbronzo agli anelli! Battuto sol-

tanto dalla coppia Van Gelder/Safosh-kin, entrambi sul podio europeo, l’a-viere di Vimercate ha regalato all’Ita-lia l’unica medaglia mondiale . “Pec-cato per quel recupero con le spalle sul-la gran volta - ci racconta Matteo conrammarico - li è andato in fumo alme-no un decimo di punto. Senza quellasbavatura, forse, saremmo qui a festeg-giare un altro metallo”. In effetti perMorandi è l’ennesimo bronzo dopoquelli conquistati ai mondiali di Ana-heim nel 2003 e Debrecen nel 2002e agli Europei di Lubiana dello scor-so anno. “Per il futuro ho un obiettivopreciso: cambiare il colore della meda-glia - aggiunge il neo “Lord of theRings” azzurro. Da gennaio con l’en-trata in vigore del nuovo codice deipunteggi sarà un vero e proprio saltonel buio. Senza termini di paragone ar-riveremo al banco di prova dei campio-nati d’Europa di Volos, in Grecia, dovegrandi campioni potrebbero ritrovarsiindietro rispetto ad atleti che sono ri-usciti ad assimilare meglio i nuovi mo-vimenti”. Ad un certo punto sembra-va che anche questi Mondiali doves-sero trasformarsi in un’ecatombe dieroi, visto prima il mancato ingressoin finale delle medaglie d’oro e d’ar-gento olimpiche, Tampakos e Jovt-chev, e poi lo scivolone in finale del

nostro Coppolino. “Qui a Melbourne -spiega Morandi - non c’erano i tre mi-nuti di prova prima della gara e così bi-sognava entrare a freddo, cercando im-mediatamente la concentrazione. Credoche Andrea abbia sofferto il fatto di sali-re per primo agli anelli. Anche a me ac-cadde la stessa cosa ai mondiali di squa-dra statunitensi e a Debrecen, per un pas-setto, mi ritrovai in 5ª posizione. Questoè il bello, o il brutto se preferite, del no-stro sport: commetti un piccolo erroree scivoli giù. Comunque - conclude ilginnasta lombardo - sono esperien-ze importanti che serviranno, anchea Coppolino, per tornare più forte diprima”. Intanto Morandi si godequesta medaglia che dedicaai suoi genitori, presentiaccanto a lui in Austra-lia, e alla fidanzata chepurtroppo non lo ha potu-to seguire dall’altro lato delmondo. “Quello che mi fa piùpiacere è di essermi confermatoad alti livelli. La giuria nelle qua-lifiche era stata molto rigida. Conil cronometro in mano, contava-no i secondi dell’esercizio”. Tolleranza ze-ro, dunque, soprattutto dopo le pole-miche di Atene, anche se pure qui qual-cuno ha provato a sollevare dei dubbi,soprattutto dopo quello che è succes-so alla sbarra. “Non ho seguito le provedei miei compagni - taglia corto Matteo- ma posso dire che agli anelli i giurati,pur essendo stati molto parsimoniosi neivoti, hanno mantenuto una sostanzialeequità di giudizio”. D’ora in poiMatteo è consapevole che do-vrà convivere con la pressionedel risultato e, soprattutto,confrontarsi con il mito diChechi, incipit di ogni inter-vista cui sarà sottoposto. Mala risposta è già pronta e ser-vita:“Mi basterebbe vincere la

metà di quello cheha vinto Jury”.David Ciaralli

MORANDI E GLI ANELLI DI BRONZO

A fianco Morandi sul podio. Sopra con lo staff azzurro.(Le foto di Melbourne sono di Maurizio Bertolini)

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MONDIALI 2005, TRA CERTEZZE E SPERANZE

Ci accoglie una Melbourne ina-spettatamente fredda e vento-sa, ma imponente con i suoi

grattacieli attorniati di parchi fioriti conprati curatissimi e con il fiume Yarrache la attraversa e che conferisce alquadro un tocco piacevole a vedersi.L’inserimento di tutta la delegazionenella quotidianità degli allenamenti èstato quasi immediato, merito di unaorganizzazione capillare, precisa, sor-retta da un volontariato cordiale e dis-ponibile. Anche all’interno della nostradelegazione le persone al seguito si so-no adoperate con sollecitudine per ri-solvere ogni problema. Questo ha per-messo di vivere un esperienza certa-mente pregna di apprensione, ma con

la certezza che tutti si stavano adope-rando per mantenere un clima di se-renità, sia con i tecnici che con gli at-leti. Siamo partiti con l’obiettivo di unpodio alla sbarra e agli anelli, e con lasperanza di qualificazione per le finalial volteggio e al cavallo con maniglie.Per la bravissima Monica Bergamelli iltraguardo era l’ingresso nell’elite delconcorso generale, mentre per DariaSarkosh si puntava decisamente ad unbuon piazzamento. Ma le gare riser-vano sempre delle incognite, in quan-to, al momento clou, nell’acme dellacompetizione, non sempre si riesconoa prevedere i complicati meccanismipsicologici che s’innescano nelle men-ti degli atleti, meccanismi in grado,

purtroppo, di compromettere la loroprestazione sportiva. Questo vale, so-prattutto, per Igor Cassina, sul quale,a ragione, si puntava per una meda-glia importante. Forse, sul campioneolimpico ha influito negativamentel’eccessiva responsabilità di fare risul-tato a tutti i costi, impedendogli così,di fatto, di affrontare con serenità egrinta l’esercizio alla sbarra; quella sbar-ra, madre e matrigna, dove è talmen-te alto ormai il livello generale da nonpermettere neppure la più piccola sba-vatura. Lo stesso si può dire di Alber-to Busnari, le cui potenzialità tecnichee stilistiche potevano inserirlo tra i pri-mi finalisti al cavallo con maniglie. Ge-neroso e determinato, al contrario, il

La delegazione azzurra ai campionatri del mondo di Melbourne.

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comportamento di Matteo Angiolettiche, nonostante un problema ed unavistosa fasciatura alla caviglia, ha pre-sentato un ottimo primo salto al vol-teggio, di indiscutibile valore tecnico.Il punteggio però è stato compromes-so da una non buona esecuzione nelsecondo balzo che ha impedito, di po-co, l’inserimento di Matteo tra gli ot-to finalisti. Come già sappiamo, nonha tradito le aspettative Matteo Mo-randi, autore di un ottimo terzo postoagli anelli. In fin dei conti prestigiosaanche la sesta piazza di Andrea Cop-polino. Per quanto riguarda Enrico Poz-zo va detto che con una gara lodevo-le, l’aviere piemontese ha ancora unavolta confermato il suo valore di pun-ta all’interno del gioco di squadra. An-che lui, come altri ginnasti, ha dovu-to sottostare al giudizio, non sempreequo, di una giuria ancora molto lon-tana dal trovare soluzioni operative emomenti di aggiornamento che le per-

mettano di arrivare ad un giudizio piùoggettivo. Monica Bergamelli, con lasua costanza e regolarità, costituiscesempre una garanzia. Forse, per la re-golarità con cui ha affrontato la gara,avrebbe meritato di entrare nella topten, piuttosto che fermarsi ad un 13°posto, comunque, storico. Le esecu-zioni di Monica hanno suscitato nelpubblico, ma anche fra le giudici, con-sensi positivi e stima e questo è già unsuccesso Per Daria Sarkosh, viceversa,si è concretizzata una speranza. All’ul-timo momento, qualche ora prima del-la gara, l’annuncio del suo inserimen-to nella classifica delle migliori 24. Al-la fine scenderà dal 26° posto in qua-lifica al 17° della finale. Bravissima! L’e-sperienza australiana, dunque, si èchiusa con molte impressioni positive.Abbiamo ottimi specialisti che posso-no incidere favorevolmente sul pun-

teggio di squadra che tuttavia va raf-forzata con un programma più com-petitivo in tutti gli attrezzi. Anche lasezione femminile, nonostante i pro-blemi di varia natura, tipici del setto-re, ha buone potenzialità, che con unlavoro attento e costante può portarea risultati importanti nell’immediatofuturo. Purtroppo ci troviamo ad ope-rare con un numero limitato di ginna-ste e questo non facilità la crescita delmovimento. In conclusione ritengoche questo Campionato del Mondo,tra le Olimpiadi e i prossimi campio-nati qualificanti del 2006 e, successi-vamente, del 2007, abbia rappresen-tato, anche se non in modo comple-to, un’occasione di riflessione e di ve-rifica, all’interno di un percorso tecni-co che dovrà portare le nostre squa-dre a Pechino 2008.

Graziella Pasquinelli Candiani

Sopra Enrico Pozzo al cavallo con maniglie. In alto Alberto Busnari alla sbarra.

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LA BERGAMELLI (13ª) E LA SARKHOSH (17ª)

SFATANO LA SUPERSTIZIONE

Qualcuno dice che portino iella,ma questa volta la numerologia

azzurra è foriera di record. Monica Ber-gamelli, infatti, fa 13 e chiude in clas-sifica individuale nella posizione piùalta mai raggiunta prima da una gin-nasta azzurra ad un mondiale di arti-stica. Meglio di lei, infatti, fecero soloWanda Nuti e Licia Macchini, ma nel-la finale della trave a Basilea. Correval’anno 1950 e le due azzurre occupa-rono il primo ed il secondo gradinodel podio di specialità, portando a ca-sa, poi, anche il bronzo di squadra.Tornando ad oggi, in una gara domi-nata dagli Stati Uniti, con la Memmele la Liukin separate da un battito di ci-glia, la 21enne di Brescia è riuscita adifendere il risultato ottenuto in qua-lificazione con un 35.261, frutto di unottima prova in tutti gli attrez-zi e, in modo particolare al-le parallele asimmetriche(8.762 al volteggio, 9.112 alleparallele, 8.737 alla trave ed 8.650al corpo libero). “Ho affrontato il pri-mo esercizio con un po’ di emozione mapoi è passata subito - ha dichiarato unaBergamelli veramente soddisfatta - Hocondotto una gara tranquilla anche sesperavo in un punteggio più generosoalla trave e al corpo libero. Non credo,ad ogni modo, che sarebbe cambiato dimolto l’esito finale”. La giornata, in ve-rità, era cominciata con un’altra bellanotizia. In virtù del ritiro delle cinesiNan Zhang, per scelta tecnica, eYufei Zhang, per infortunio, laseconda riserva Daria Sarkhoshveniva ammessa alla finale. Lamestrina si è fatta trovarepronta e concentrata, chiudendoal 17essimo posto e migliorando di

ben nove posizioni la propria classifi-ca (in qualificazione aveva concluso26ª). Nello specifico la Sarkhosh, chead Anaheim aveva ottenuto un 15° po-sto di squadra, ha messo insieme34.661 punti, frutto di un 8.687 al vol-teggio, 8.700 alle parallele, 8.687 al-la trave ed 8.587 al corpo libero. Dueazzurre su due nella finale a 24 di unMondiale non è certo un risultato dapoco. Per le ginnaste della Brixia Bre-scia ora è tempo di riposare, anche sesono ben consapevoli di rappresenta-re, soprattutto la Bergamelli,d u e

capisaldiimportanti

della nuovasquadra cheverrà. La Ferra-ri, troppo gio-vane per volarea Melbourne, ela Benolli, infor-tunatasi dopoaver vinto l’oro

europeo

al volteggio, potranno senz’altro tro-vare nelle due compagne di naziona-le un importante punto di riferimen-to. “Appena a casa - ha aggiunto Mo-nica - abbiamo iniziato a lavorare sullevariazioni imposte dal nuovo codice deipunteggi. Nel volteggio non dovrebbe-ro esserci molte differenze, mentre ilcorpo libero presenta qualche difficol-tà in più. Sono convinta, comunque,che con l’aiuto dei nostri allenatori tro-veremo senz’altro la soluzione ad ogniproblema”. D.C.

I NUMERI FORTUNATI DELLA FEMMINILE

A fianco Monica Bergamelli.In alto la Bergamelli con Daria Sarkhosh

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Dopo il titolo juniores nel ‘96Andrea Coppolino fa il suoesordio ai Mondiali in Cina,

ed è subito quinto. Nel 2000 si lau-rea campione assoluto agli anelli e aGand, l’anno successivo, conquista ilbronzo, così come ad Anaheim nel2003, parimerito con Matteo Moran-di. Adesso, dopo l’oro agli Europei diDebrecen, l’azzurro torna da Mel-bourne con qualche rimpianto ma piùcarico che mai. “In Australia ho pre-sentato un nuovo esercizio, molto piùcongeniale alle mie caratteristiche, ri-spetto a quello di giugno in Ungheria -ha detto Andrea - la difficoltà era lastessa, con qualche effetto speciale inpiù per distinguermi dagli altri ed im-pressionare la giuria. In gara avevo pro-vato i nuovi movimenti sia a Torino, inoccasione del Grand Prix, sia agli Asso-luti di Ancona, ed era andato tutto be-ne. Nel momento decisivo, invece, hofatto, nel vero senso della parola, unpasso indietro. Ebbene, il fatto di es-sere salito sull’attrezzo per primo eduna piccola imprecisione in uscita diesercizio hanno decretato il 6° postonella finale mondiale, a più di 2 de-cimi da quel Van Gelder con il qualeaveva condiviso lo scettro europeo. Ilginnasta di Novegrate, tuttavia, nonè il tipo che si arrende facilmente:“Sapevo fin dall’inizio che il risultato diMelbourne, nel bene o nel male, sareb-be stato soltanto un ulteriore stimoloper andare avanti”. Carattere intro-verso, umile ma determinato, Cop-polino è un altro prodotto della fab-brica di campioni che fa capo a Mau-rizio Allievi e Franco Giorgetti ed hasede sociale nella Ginnastica Meda,la stessa palestra dove si allenano Cas-sina ed Angioletti. “Se dovessi raggiun-gere i traguardi di Igor sono consape-

vole che dovrò lavo-rare un po’ sullamia timidezza - haconfessato il 26en-ne lombardo - an-che se ora devo con-centrarmi sul mioesercizio, senza pen-sare al dopo”. A chigli rimprovera diessere un perfezio-nista e gli fa nota-re che a volte - ve-di Hambuechen al-la sbarra di Debre-cen - premia piùfare il compitinoche cercare sempreil capolavoro ri-sponde deciso: “Acerti livelli se non seiperfetto non riescineanche ad entrarein finale. Forse ecce-dere nella ricerca dellimite in gare più semplici può sembra-re un errore, ma poi quando arrivi allesfide che contano comprendi che è sta-to un bene allenarsi sempre per il mas-simo”. D’altra parte questa sembrauna caratteristica della squadra azzur-ra, non accontentarsi mai della me-diocrità a costo di sbagliare e non sa-lire neanche sul podio. Cassina do-cet! “Non mi sentirò realizzato - ag-giunge Coppolino - fino a che nonavrò partecipato e vinto un’Olimpiade.Questo pensiero fisso, che potrebbesembrare il frutto di un animo super-bo, al contrario, è stato la molla cheha permesso al campione di oggi divincere il brutto infortunio del 2004.“Quando mi ruppi il legamento crocia-to del ginocchio non pensai al ritiro per-ché sentivo di dover ancora sfruttare in

pieno le mie potenzialità atletiche - rac-conta - Vincere il Campionato del Mon-do sarebbe stato un grande traguardo,da dedicare a me stesso, alla mia fami-glia e alla mia ragazza, ma non possonascondere il desiderio di arrivare a Pe-chino 2008”. Non siamo, evidente-mente, di fronte ad un Icaro che pun-ta il Sole ma ad un uomo che vuolerealizzare in pieno il proprio destino,consapevole dei mezzi straordinariche la natura gli ha donato e che, conil lavoro e la fatica, ogni giorno rifini-sce. “Si diventa specialisti per caso -conclude Andrea Coppolino - Anchevado sui sei attrezzi quando devo por-tare il mio contributo alla squadra, hosempre avuto una predilezione per glianelli. È come una dote, non va butta-ta via”. D.C.

COPPOLINO, SPECIALISTA PER CASOSULLA STRADA DI PECHINO

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L’Italia torna da Melbourne condue certezze ed un dubbio. Frale prime va senz’altro eviden-

ziato uno spirito di gruppo ben accor-dato in tutti i suoi individualismi, frut-to dell’ottimo lavoro dello staff tecni-co federale e dell’atteggiamento co-struttivo dei nostri atleti. A testimo-nianza dell’unione che regna all’inter-no dello “spogliatoio” azzurro va pre-so, senza dubbio, il comportamentodi Matteo Angioletti. Nonostante fos-se chiuso agli anelli da Morandi e Cop-polino, il ginnasta di Monza ha con-cluso la sua gara con un ottimo 9.487,stimolando così i compagni a dare ilmeglio di sé. Ma il vero capolavoro

Matteo lo ha realizzato al volteggio,dove, pur non entrando in finale, hascritto una pagina di sport che meri-terebbe le copertine olimpiche. “An-gioletti aveva accusato un infortunio alpiede durante le prove d’inizio settima-na - racconta il D.T.N. Fulvio Vailati -Un gonfiore alla caviglia gli rendeva l’ar-ticolazione poco mobile. Grazie all’in-tervento del fisioterapista, Salvatore Scin-tu, e della dott.ssa Serena Bria, in duegiorni è riuscito a recuperare, ottenen-do uno straordinario 9.600 nel primosalto di qualificazione al volteggio. Pur-troppo la seconda performance è statatecnicamente meno precisa e l’azzurroè finito di poco fuori dalla finale a otto.Quello che più conta, comunque - haaggiunto Vailati - è che Matteo non siè arreso alle prime difficoltà. Il suo sa-crificio, che in questo caso, trattandosidi un mondiale individuale poteva ap-parire gratuito, avrebbe assunto ben al-tro significato in una gara di squadra”.Angioletti, infatti, con 19.087 punti,validi per l’87° posto, è stato, dopoEnrico Pozzo, il migliore degli italianinella classifica generale. “La naziona-le maschile - riprende il Direttore Tec-nico - è troppo specialista e questo nonva bene. Pozzo non avrà grandi puntenei singoli attrezzi ma il suo contributoper la squadra è assolutamente fonda-mentale”. Ecco che, chiacchierandocon il prof. Vailati, salta fuori, dunque,l’unico punto interrogativo sul futurodell’artistica tricolore emerso da que-sta avventura agli antipodi del mon-do. “Ebbene si, per me è un grosso cam-panello d’allarme in vista dei Mondialidi Aarhus, in Danimarca, validi, tra l’al-tro, per la qualificazione olimpica. Senon passeremo come squadra, ai Gio-chi di Pechino sarà molto dura ottenereun risultato di specialità”. Il tempo per lavorare non manca e da

gennaio parte il nuovo codice FIG deipunteggi maschili e femminili con ilsuperamento del fatidico 10. Intantoai Campionati del Mondo sono stateintrodotte due novità importanti: laprova Tv e l’esclusione dalla giuria deirappresentanti del Comitato Tecnico.“La moviola può essere uno strumentoutile - ci spiega il D.T., che ha vissutoin prima persona la vicenda del russoNikolai Kryukov - purchè non se ne abu-si o non diventi un alibi per coprire l’i-nadeguatezza dei giudici. Le immaginitelevisive devono intervenire solo in ca-si estremamente difficili da valutare enon deve diventare routine. Per quantoriguarda poi l’estromissione dei settemembri del C.T., se da un lato ha por-tato quelle garanzie di oggettività venu-te meno ad Atene, dall’altro ha suscita-to non poche perplessità sul grado dipreparazione della giuria australiana,soprattutto dopo gli abbagli presi allasbarra”. Ci attende un avvenire incer-to, quindi, anche in termini regola-mentari, ma la nostra nazionale, co-me dicevamo all’inizio, ci ha regalatoun’altra sicurezza, e questa volta alfemminile. Due italiane su due sonoentrate nella finale del concorso gene-rale e questo in assoluta controtenden-

IL PARERE DEL DTN M/F FULVIO VAILATI

Matteo Angioletti agli anelli

Daria Sarkhosh alla trave di Melbourne

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za rispetto agli uomini. “le donne - ciillumina Fulvio Vailati - sono più porta-te a fare tutti gli attrezzi, anche perchétre, su quattro, si basano sull’acrobati-ca e allora, alla fine, è come se ne aves-sero solo due. La Bergamelli e la Sar-khosh hanno dimostrato di essere gin-naste complete e, se vorranno, potran-no fare da chiocce a Vanessa Ferrari eFrancesca Benolli, capaci di eccellere an-

che nelle singole specialità”. Un com-mento finale lo meritano i nostri anel-listi. Neanche la vetrina di Melbournesembra aver risolto l’atavico problemadell’eredita di Chechi. “A mio parere ildualismo tra Morandi e Coppolino inrealtà non esiste. Entrambi devono cor-reggere piccoli difetti per diventare ve-ramente grandi, come lo è stato Jury.Matteo è più massiccio ma ha posizio-

ni ancora eccessivamente attaccabili dal-la giuria, come le prese, per esempio, chenon hanno mai i polsi in linea con ilbraccio e l’avambraccio, riducendo cosìil gioco di leva. Coppolino è più tecnicoe leggero ma anche lui ha un punto de-bole nella croce verticale che esegue trop-po in arco”. Il professore bacchetta, glialunni tornano in palestra. La ricrea-zione è finita!

Dopo quanto accaduto ai Gio-chi Olimpici di Atene, la Fede-razione Internazionale di Gin-

nastica, per iniziativa del PresidenteGrandi, oltre ad aver rivisto i codici deipunteggi delle due sezioni di ginnasti-ca artistica - in vigore dal gennaioprossimo - ha introdotto nelle compe-tizioni ufficiali FIG un supporto infor-matico elaborato dalla ditta Longinesper la registrazione filmata di tutti gliesercizi, che possono, così, essere rivi-sti nel dettaglio, immediatamente do-po l’esecuzione, al fine di valutareeventuali errori di valutazione. La spe-rimentazione definitiva del sistema ela-borato dalla Longines è stata attuatadurante lo svolgimento dei campiona-ti mondiali di Melbourne ed ha desta-to l’interesse di tutto il corpo giudi-cante. L’utilizzo del sistema è libero daparte del giudice A1, responsabile al-l’attrezzo, che può, dunque, rivedersil’esercizio a suo piacimento; tuttaviaè stata elaborata anche una normati-va per i reclami rivolti dalle federazio-ni riguardo al punteggio di partenzaassegnato ai ginnasti. In caso di recla-mo verbale, il giudice, con l’autorizza-zione della giuria superiore, può rive-dere e correggere il punteggio. Se ilgiudice A1 non è del parere di rivede-re il punteggio, la federazione puòinoltrare reclamo scritto pagando una

penale, che sarà restituita solo nel ca-so in cui l’istanza fosse accettata. Il si-stema è valido e permette di correg-gere eventuali errori. In qualche caso,però - per esempio dove non era sta-ta avanzata alcuna richiesta da partedei tecnici in campo - si è abusato delsuo utilizzo. Nel passato non esistevala giuria superiore ed i componenti ilComitato tecnico della FIG sedevanoognuno, tranne il presidente, al tavo-lo dei giudici come responsabili all’at-trezzo. Oggi con queste nuove rego-le, che diverranno definitive con il nuo-vo codice dei punteggi 2006, la re-sponsabilità della giuria all’attrezzo èsempre affidata ai membri del C.T, cheperò ora seguono l’esercizio dalle po-stazioni della giuria superiore e non daquelle adiacenti. Il loro compito è quel-lo di analizzare tutti gli esercizi e dareil segnale definitivo per rendere vali-do il punteggio di partenza e, nellostesso tempo, di sorvegliare che tuttii giudici, sia A che B, non commetta-no errori. Il giorno seguente alla com-petizione avviene un ulteriore analisidei filmati per sanzionare eventualicomportamenti scorretti della giuria.Tra i reclami avanzati l’attrezzo più ri-corrente è stato la sbarra. Nella fatti-specie è stato eclatante il caso dellaFederazione Russa che dopo aver con-testato il punteggio di partenza di

9,60, assegnato a Nikolai Kryukov, siè ritrovata il proprio ginnasta nella fi-nale a otto dopo che il suo punteggioera stato portato erroneamente a10,00 anziché a 9,80. A questo pun-to i russi, con un encomiato slancio difair play, hanno denunciato l’errore la-sciando che il tedesco Fabian Ham-buechen, prima riserva, prendesse ilposto di Kryukov.

Fulvio Traverso

LA MOVIOLA IN CAMPO

TOMITA Hiroyuki (JPN)

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Risultati MelbourneRisultati Melbourne

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CONCORSO GENERALE MASCHILE

Totale1 TOMITA Hiroyuki JPN 9.137 9.612 9.562 9.500 9.550 9.337 56.6982 MIZUTORI Hisashi JPN 9.437 8.325 9.325 9.637 9.325 9.300 55.3493 SAVENKOV Denis BLR 9.337 8.925 9.075 9.325 9.275 9.175 55.1124 MARTINEZ Rafael ESP 9.125 8.250 9.262 9.262 9.537 9.512 54.9485 KHOROKHORDIN Sergei RUS 8.737 9.250 9.025 9.462 9.025 9.237 54.7366 SELARIU Dorin ROM 8.325 8.962 9.400 9.562 8.900 9.287 54.4367 LIANG Fuliang CHN 9.512 9.162 8.212 9.362 8.850 9.150 54.2488 SAVITSKI Dimitri BLR 8.850 8.100 9.237 9.337 9.150 9.225 53.8999 KIM Dae Eun KOR 9.212 7.837 9.400 8.900 8.862 9.387 53.59810 SPIRIDONOV Eugen GER 8.700 9.362 8.825 9.237 8.825 8.412 53.36111 ZONDERLAND Epke NED 8.412 8.812 8.100 9.250 9.275 9.262 53.11112 RIVERA Luis PUR 8.650 9.487 9.262 9.350 8.062 8.137 52.94813 BOESCHENSTEIN N. SUI 9.037 7.375 8.775 9.300 9.062 9.125 52.67414 FOKIN Anton UZB 8.512 8.250 8.325 9.400 9.387 8.400 52.27415 WAMMES Jeffrey NED 8.487 7.687 8.412 9.575 8.625 9.387 52.17316 CAPELLI Claudio SUI 8.825 8.475 8.512 8.525 8.462 8.412 51.21117 YERIMBETOV Yernar KAZ 8.237 8.262 8.700 9.450 9.362 7.125 51.13618 AALTO Sami FIN 8.562 8.750 8.550 8.912 8.262 8.087 51.12319 JEFFERIS Joshua AUS 8.512 6.925 9.250 9.075 8.637 8.637 51.03620 THORNTON Todd USA 7.450 8.837 8.837 9.175 7.787 8.862 50.94821 BREWER Ross GBR 8.162 9.137 8.037 8.962 7.737 8.387 50.42222 NG Shu Wai MAS 9.100 7.800 8.975 8.825 7.925 7.350 49.97523 RODRIGUES Mosiah BRA 8.150 7.087 7.875 9.275 8.150 9.350 49.88724 VALEEV Ildar KAZ 8.462 8.387 9.437 8.625 8.162 6.700 49.773

CONCORSO GENERALE FEMMINILE

Totale1 MEMMEL Chellsie USA 9.325 9.537 9.425 9.537 37.8242 LIUKIN Anastasia USA 9.137 9.587 9.587 9.512 37.8233 RUSSO Monette AUS 9.187 9.362 9.362 9.387 37.2984 TWEDDLE Elizabeth GBR 9.162 9.512 8.737 9.525 36.9365 LE PENNEC Emilie FRA 9.212 9.512 8.725 9.225 36.6746 LEONIDA Florica ROM 9.050 9.375 8.975 9.075 36.4757 PAVLOVA Anna RUS 9.350 8.600 9.362 9.075 36.3878 BIJAK Daria GER 9.112 8.825 8.875 8.900 35.7129 HYPOLITO Daniele BRA 8.425 9.050 9.225 9.000 35.70010 HARMES Suzanne NED 8.987 9.125 8.312 9.125 35.54911 PROSKURINA Marina UKR 8.550 9.025 9.012 8.812 35.39912 MARTI Melanie SUI 8.762 9.387 8.350 8.862 35.36113 BERGAMELLI Monica ITA 8.762 9.112 8.737 8.650 35.26114 DE SIMONE Lenika ESP 8.775 8.912 8.350 8.825 34.86215 BISMPIKOU Stefani GRE 8.650 8.875 8.750 8.475 34.75016 ZAMOLODCHIKOVA Elena RUS 9.350 8.150 8.350 8.812 34.66217 SARKHOSH Daria ITA 8.687 8.700 8.687 8.587 34.66118 PIHAN Marta POL 8.987 8.800 9.175 7.587 34.54919 OSHIMA Kyoko JPN 8.825 8.487 7.912 9.012 34.23620 CHURCH Shavahn GBR 9.112 8.925 8.112 8.062 34.21121 SEVERINO Isabelle FRA 9.112 7.350 8.800 8.887 34.14922 KAESLIN Ariella SUI 8.987 8.937 7.962 8.125 34.01123 SKOWRONSKA Joanna POL 9.137 8.800 8.100 7.887 33.92424 LINDERS Loes NED 8.812 8.662 8.087 7.762 33.323

Page 9: Speciale Melbournedati.federginnastica.it/documentazioni/articolo_pdf_183.pdf · 2011. 2. 24. · Speciale Melbourne 5 N el cuore della notte un sussul-to dall’Australia: Morandi

Risultati MelbourneRisultati Melbourne

13

In alto Matteo Morandi agli anelli. In basso a sinistra Daria Sarkhosh .

UUOOMMIINNII

CCOORRPPOO LLIIBBEERROO1 HYPOLITO Diego BRA 9.6752 O ’NEILL Brandon CAN 9.6253 GAL Robert HUN 9.5873 LIANG Fuliang CHN 9.5875 WAMMES Jeffrey NED 9.5376 SEKIGUCHI Eichi JPN 9.4377 DRAGULESCU Marian ROM 9.2128 MIZUTORI Hisashi JPN 9.125

CCAAVVAALLLLOO CCOONN MMAANNIIGGLLIIEE1 XIAO Qin CHN 9.8502 SUCIU Ioan Silviu ROM 9.7003 KASHIMA Takehiro JPN 9.6874 IHNATOVICH Alexei BLR 9.6504 BERKI Krisztian HUN 9.6506 ZHANG Hongtao CHN 9.4757 SELLATHURAI P.AUS 9.0378 TOMITA Hiroyuki JPN 8.637

AANNEELLLLII1 VAN GELDER Yuri NED 9.7252 SAFOSHKIN Alexander RUS 9.7123 MORANDI Matteo ITA 9.6624 YAMADA Tatsuya JPN 9.6125 RODRIGUES Danny FRA 9.6006 COPPOLINO Andrea ITA 9.5507 YAN Mingyong CHN 9.5378 CHEN Yibing CHN 9.462

VVOOLLTTEEGGGGIIOO:: 1 DRAGULESCU Marian ROM 9.693 2 BLANIK Leszek POL 9.587 3 JIVAN Alin Sandu ROM 9.575 4 GOLOTSUTSKOV Anton RUS 9.568 5 SEKIGUCHI Eichi JPN 9.474 6 YANEV Filip BUL 9.362 7 SAPRONENKO Evgeni LAT 9.256 8 WAMMES Jeffrey NED 9.099

PPAARRAALLLLEELLEE:: 1 PETKOVSEK Mitja SLO 9.700 2 LI Xiaopeng CHN 9.675 3 CUCHERAT Yann FRA 9.662 4 GONCHAROV Valeri UKR 9.575 5 CARBALLO Manuel ESP 9.387 6 TSOLAKIDIS Vasileios GRE 8.450 7 GATSON Jason USA 8.375 8 YANG Tae-Young KOR 5.987

SSBBAARRRRAA:: 1 PEGAN Aljaz SLO 9.662 2 CUCHERAT Yann FRA 9.650 3 GONCHAROV Valeri UKR 9.637 4 HAMBUECHEN Fabian GER 9.625 5 MARAS Vlasios GRE 9.562 6 XIAO Qin CHN 9.362 7 ISTRIA Damian AUS 8.737 8 TOMITA Hiroyuki JPN 8.475

DDOONNNNEE::

VVOOLLTTEEGGGGIIOO::1 CHENG Fei CHN 9.656 9.725 9.5872 CHUSOVITINA Oxana UZB 9.418 9.437 9.4003 SACRAMONE Alicia USA 9.412 9.387 9.4374 ZAMOLODCHIKOVA Elena RUS 9.318 9.287 9.3505 PAVLOVA Anna RUS 9.237 9.250 9.2256 SHERBATYKH Olga UKR 9.212 9.212 9.2127 SKOWRONSKA Joanna POL 9.162 9.150 9.1758 CAIRNS Imogen GBR 8.956 9.012 8.900

PPAARRAALLLLEELLEE AASSIIMMMMEETTRRIICCHHEE::1 LIUKIN Anastasia USA 9.6622 MEMMEL Chellsie USA 9.5873 TWEDDLE Elizabeth GBR 9.5754 KURODA Mayu JPN 9.5255 FAN Ye CHN 9.4756 MILLER Polina RUS 9.4627 RUSSO Monette AUS 9.4128 SEVERINO Isabelle FRA 6.787

TTRRAAVVEE::1 LIUKIN Anastasia USA 9.612 2 MEMMEL Chellsie USA 9.512 3 PONOR Catalina ROM 9.500 4 ZHANG Nan CHN 9.487 5 RUSSO Monette AUS 9.462 6 PAVLOVA Anna RUS 8.762 7 LOZHECHKO Yulia RUS 8.350 8 FAN Ye CHN 8.025

CCOORRPPOO LLIIBBEERROO:: 1 SACRAMONE Alicia USA 9.612 2 LIUKIN Anastasia USA 9.425 3 HARMES Suzanne NED 9.212 4 ZAMOLODCHIKOVA Elena RUS 9.162 5 RUSSO Monette AUS 9.100 6 LE PENNEC Emilie FRA 8.887 7 DOS SANTOS Daiane BRA 8.837 8 SEVERINO Isabelle FRA 8.625