Sottotraccia n.68

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PERIODICO A CURA DELLA BANCA DI BEDIZZOLE TURANO VALVESTINO Numero 68 Agosto Settembre 2014 Anno XIII w w w . b e d i z z o l e . b c c . i t TTT Territorio Tam Tam Da leggere/vedere/ascoltare con un click su www.sottotracciabcc.it Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia Comune di Villanuova sul Clisi decima edizione www.acqueterrefestival.it in caso di maltempo Teatro Don Gorini – Piazza 25 Aprile seguici su Comune di Bedizzole ingresso gratuito fino ad esaurimento posti Bedizzole Venerdì 12 settembre ore 20.30 Piazzale della sede della BCC Banca di Bedizzole Turano Valvestino - Via Garibaldi,6 /a con il patrocinio del Comune di Bedizzole Serata di apertura in occasione del 120° anniversario della costituzione della Banca di Bedizzole Turano Valvestino EUSEBIO MARTINELLI & GIPSY ABARTH ORKESTAR

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P E R I O D I C O A C U R A D E L L A B A N C A D I B E D I Z Z O L E T U R A N O VA LV E S T I N O

Numero 68Agosto

Settembre 2014

Anno XIII

w w w . b e d i z z o l e . b c c . i t

sottotracciaNO I CON VO I

TTT Territorio Tam Tam

Da leggere/vedere/ascoltare con un click su www.sottotracciabcc.it

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12 settembre 2014 Inizio celebrazioni per il 120º Anniversario della Fondazione della Bcc

Benvenuti nel 120º Anniversario

Comunedi Villanuovasul Clisi

decimaedizione

www.acqueterrefestival.it

in caso di maltempo Teatro Don Gorini – Piazza 25 Aprile

seguici su

Comunedi BedizzoleComune

ingresso gratuito � no ad esaurimento posti

BedizzoleVenerdì 12 settembre ore 20.30Piazzale della sede della BCC Banca di Bedizzole Turano Valvestino - Via Garibaldi,6 /a

con il patrocinio del Comune di Bedizzole

Serata di apertura in occasione del 120° anniversario della costituzione della Banca di Bedizzole Turano ValvestinoEUSEBIO MARTINELLI & GIPSY ABARTH ORKESTAR

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Il rientro dalla pausa estiva vedrà la nostra BCC subito impegnata per preparare adeguatamente l’apertura del 120

° anniversario di costituzione della Cassa Rurale di Bedizzole a cui dedichiamo ampio spazio in questo numero di

Sottotraccia. In realtà la macchina organizzativa BCC anche in queste settimane ferragostane non si è mai fermata

per consentirci di arrivare nei prossimi giorni a presentare un nuovo ventaglio di iniziative di carattere commerciale

Special Edition, ovvero un pacchetto in edizione speciale e limitata riservata ai nostri Soci e clienti (o a coloro che

intendono diventarlo) esclusivamente per il periodo 12 settembre 2014 – 12 settembre 2015, data di costituzione

della banca.

Senza avere l’intenzione di svelare i contenuti delle diverse proposte in programma, si tratterà di prodotti e servizi

sia sul fronte del risparmio - visto il successo e la validità della prima emissione è nostra intenzione riproporre

l’obbligazione etica “SORRISO” destinata a sostenere un progetto solidale - che su quello del credito con almeno tre

nuove tipologie di finanziamenti che si aggiungono ai diversi pacchetti già in essere. Una bella operazione di fiducia –

crediamo - verso i nostri Soci e i clienti.

Questa pazza estate dal punto di vista meteorologico ha poi già visto in campo, praticamente in tempo reale, la

nostra Banca con la presentazione del MUTUO EMERGENZA MALTEMPO, un plafond di 3 milioni di euro a

disposizione del territorio per l’erogazione di mutui di importo massimo 50.000 Euro e durata quinquennale. Ricordo

che l’iniziativa del Mutuo EMERGENZA MALTEMPO si rivolge a tutti coloro che, famiglie o imprese, abbiano subito

danni dal maltempo estivo e che risiedono nel territorio di competenza della banca.

Nel frattempo nelle scorse settimane la BCC ha provveduto a formalizzare le risultanze di bilancio del primo semestre

2014. Nonostante un quadro congiunturale che stenta a invertire la rotta – la recessione in atto prima ancora che

dai dati trimestrali ISTAT la vediamo confermata nella quotidianità delle relazioni con famiglie e imprese sul nostro

territorio - il conto economico semestrale al 30 giugno 2014 chiude con un segno positivo, benché ancora limitato,

con l’auspicio che questo risultato possa ulteriormente migliorare nella seconda metà dell’esercizio. Un risultato

netto che pur essendo ancora una volta penalizzato da una politica prudenziale sul fronte degli accantonamenti sul

credito e una dinamica dei tassi di mercato che, anche a seguito delle misure varate in questi mesi dalla BCE, tende

a zero, riteniamo segni un primo elemento di svolta rispetto al passato recente.

L’avvio di questo autunno ci vede quindi moderatamente ottimisti, prudentemente realistici ma sicuramente

determinati a portare avanti i progetti e le iniziative per fare crescere la nostra BCC.

Il tutto all’insegna di quel CI SIAMO. DA 120 ANNI, che farà da leitmotiv di questo anno speciale. Uno slogan che

tradotto in soldoni vuole ricordare come la BCC, non da ora ma da ben 120 anni, sia vicina e sostenga il territorio

concretamente, sia mediante il credito erogato che tramite la raccolta del risparmio.

Giorgio Venturini

Direttore Generale

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C’è un motivo in più perché l’attività sociale e commerciale della BCC riparta in questo mese di settembre con

ancora maggiore slancio e determinazione. Il 12 settembre 2014 segna infatti idealmente l’apertura dell’anniversario

della costituzione della nostra Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Bedizzole, avvenuta il 12 settembre 1895 ad opera

di sedici “pionieri”.

Un’occasione che il Consiglio di Amministrazione della BCC vuol mettere bene in evidenza per fare da sfondo

alle nuove iniziative che verranno presentate nei prossimi mesi. Il motivo è semplice, e al tempo stesso entusiasmante

e dirompente: la ricorrenza del 120° anniversario di fondazione della Cassa Rurale rappresenta per la BCC un

traguardo davvero significativo, non solo anagraficamente, ma anche a concreta dimostrazione di una realtà, la BCC,

che vive un legame forte e duraturo con il proprio territorio, i suoi Soci e la sua clientela. Un traguardo che però

deve servire come trampolino per una nuova ripartenza.

Nel breve slogan che accompagnerà i festeggiamenti per il 120° anniversario - CI SIAMO. DA 120 ANNI. - c’è

tutto un messaggio che vogliamo veicolare a chi già ci conosce e a coloro che ancora non ci conoscono bene.

La nostra Cassa Rurale ha attraversato tre secoli di storia, due conflitti mondiali, radicali mutamenti sociali e di

costume, navigando e condividendo con il proprio territorio sia gli slanci del boom economico che le congiunture

negative che hanno attraversato il Novecento, senza dimenticare quella che ancora oggi stiamo vivendo.

Il filo conduttore di questa storia, ma anche del presente e futuro della BCC di Bedizzole è la presenza concreta

e costante sul proprio territorio. CI SIAMO. Non è solo un’immagine di marketing. I numeri ci dicono che la BCC

da 120 anni vive in simbiosi con l’economia locale. Raccoglie il risparmio affidatogli dai propri Soci e clienti e non lo

direziona verso paradisi fiscali o situazioni più lucrative in giro per il mondo. Tutto quanto viene raccolto, la nostra

BCC lo riversa sotto forma di credito, mutui e affidamenti alle aziende, con una particolare vocazione per quelle

piccole e medie, agli artigiani e agli agricoltori, al commercio, ai servizi e alle famiglie.

C’è pertanto un legame che da 120 anni unisce i risparmiatori con gli utilizzatori del credito, i Soci e clienti con

il territorio, la banca e l’economia locale.

La BCC non è una esperienza nata per essere autoreferenziale, non vuole essere un sistema chiuso su se stesso,

ma rimanda sempre a qualcosa d’altro. Nasce per rispondere a dei bisogni concreti di una comunità, la nostra, nella

convinzione che cooperare, soprattutto quando le risorse sono scarse, sia meglio che relegarsi nell’individualità. La

sua funzione con il tempo non si è fermata qui, tanto che la BCC si è posta e si pone l’ambizione di contribuire ad

allargare il benessere alla sua comunità, di stimolare la fiducia e la responsabilità collettiva, per favorire una crescita

comune.

Anche per questo è nostra intenzione, a partire dallo spettacolo organizzato per la serata del 12 settembre davanti

alla Sede della BCC, far diventare davvero speciale, con una serie di iniziative commerciali e sociali, il compleanno

della nostra BCC, a cui siamo tutti invitati.

Il Presidente

Renata Zecchi

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Benvenuti nel 120° anniversario della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. Si apre con un invito a Voi Soci e clienti della BCC, l’anno che celebra i 120 anni di storia della Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Bedizzole che venne formalmente costituita il 12 settembre 1895.

Regnava Re Umberto I di Savoia, che di lì a poco verrà assassinato a Monza per mano dell’anarchico Bresci, quando nella comunità rurale di Bedizzole un gruppo di soci, tra essi alcuni possidenti, un calzolaio, due medici condotti, e un campanaro di professione, raccolsero l’appello del sacerdote don Francesco Gorini a costituire una cooperativa sui generis, una cassa rurale appunto, come quelle nate da pochi anni in Italia (la prima in assoluto era stata costituita solo 12 anni prima a Loreggia nel Veneto).

La cassa rurale offriva la possibilità di ottenere prestiti a interessi ridotti e rateizzati, sostenendo l’attività imprenditoriale dei piccoli coltivatori e offrendo i mezzi per provvedere ad una coltura razionale della terra mettendo a loro disposizione il capitale necessario a condizioni convenienti, anche per non costringerli a precipitare la vendita dei raccolti o a cadere vittima dell’usura.

La Cassa Rurale di Bedizzole si prefiggeva “il miglioramento morale ed economico dei suoi soci fornendo loro I mezzi in denaro di cui hanno bisogno.”. Un azzardo, visto che i soci di questa cooperativa rispondevano illimitatamente dell’attività della società, e questo pesò non poco in molti paesi del bresciano perchè la proposta di costituire una banca dovesse abortire ancora prima di vedere la luce.

A Bedizzole invece, “nonostante la diffidenza di alcuni”, la Cassa Rurale prese avvio, attorno ad un nucleo di soci pionieri, 16 soci e un totale di 32 di capitale sociale versato, numero che si accrebbe sensibilemente già nei primi mesi di attività superata la prudenza per la nuova realtà.

La comunità dei Soci e dei collaboratori della Banca di Bedizzole Turano Valvestino è orgogliosa di questo traguardo davvero significativo. La BCC ha attraversato tre secoli di storia, due conflitti mondiali, navigando e condividendo gli slanci del boom economico ma anche le congiunture negative che hanno attraversato il Novecento senza dimenticare quella che ancora oggi stiamo vivendo. Una storia che si incrocia e in qualche modo pensiamo abbia inciso con la storia della comunità di Bedizzole prima, della Valvestino poi, e via di seguito con le altre 16 comunità che ospitano gli sportelli BCC.

La scommessa dei sedici soci pionieri è stata vinta, l’hanno raccolta i 2.500 soci, i 123 collaboratori, gli oltre 20.000 clienti della Banca di Bedizzole Turano Valvestino che hanno creduto a loro volta in questa cooperativa.

Ci sono molti motivi quindi per fare di questo anno, un anno davvero speciale per la BCC. Per questo come BCC possiamo affermare, insieme a Voi,

Benvenuti nel 120° Anniversario della Banca di Bedizzole Turano Valvestino

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ociComune

di Villanuovasul Clisi

decimaedizione

www.acqueterrefestival.itin caso di maltempo Teatro Don Gorini – Piazza 25 Aprile

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Comunedi Bedizzole

Comune

ingresso gratuito � no ad esaurimento posti

BedizzoleVenerdì 12 settembre ore 20.30

Piazzale della sede della BCC Banca di Bedizzole Turano Valvestino - Via Garibaldi,6 /a

con il patrocinio del Comune di Bedizzole

Serata di apertura in occasione del 120° anniversario della costituzione della Banca di Bedizzole Turano Valvestino

EUSEBIO MARTINELLI & GIPSY ABARTH

ORKESTAR

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A Bedizzole l’incontro - dialogo con la scrittrice bresciana Camilla Baresani per la serata conclusiva del premio allo studio 2014

Un gioco di parole come titolo del convegno organizzato dalla BCC in occasione della serata conclusiva della ventitreesima edizione del Premio allo Studio. “Le leggere intensità del leggere”, sarà il gustoso pretesto per un dialogo con la scrittrice bresciana Camilla Baresani sul destino e sul senso della lettura, e della scrittura, nell’era digitale, che molto ha cambiato e probabilmente cambierà nella vita di ciascuno di noi.La scelta è ricaduta non a caso sulla scrittrice bresciana che per sua stessa ammissione “per buona parte della propria vita non ha fatto altro che leggere”, per poi pubblicare a 39 anni il suo primo romanzo. La cornice dell’evento, saranno anche quest’anno gli studenti premiati nell’ambito del Premio allo Studio 2014 della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. In occasione del 120° anniversario di costituzione della Banca, il Consiglio di Amministrazione della BCC di Bedizzole ha infatti scelto di rilanciare la propria scommessa sui giovani con ulteriore impegno economico, ampliando le 80 di borse di studio previste dal regolamento fino a raggiungere 102 giovani premiati. Ad essi verranno distribuiti i 35.000 Euro stanziati dalla BCC in premi da 200 Euro (per i 13 premiati le terze medie), 300 Euro (per i 32 premiati delle scuole superiori) e 400 Euro per i 57 studenti universitari. Forte il coinvolgimento di questa iniziativa con il territorio e con il mondo della scuola, con i giovani premiati che verranno in simbolica rappresentanza di 25 istituti della zona operativa della Banca, oltre a 34 diverse facoltà universitarie distribuite su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa del Premio allo Studio nasce nel 1992 come incentivo al merito scolastico. Sono in totale oltre milleottocento gli studenti che in questo lasso di tempo si sono visti riconoscere dalla BCC un premio per il proprio impegno. Un segno forte di fiducia anche per festeggiare adeguatamente il traguardo dei 120 anni di costituzione della BCC di Bedizzole Turano Valvestino. “La BCC vuole lanciare un segnale forte di fiducia sulle giovani generazioni – sottolinea il Presidente della banca Renata Zecchi – premiando e dando risalto all’impegno e all’eccellenza scolastica. Siamo orgogliosi di portare avanti questa iniziativa che ci consente ogni anno di incontrare e conoscere giovani che lasceranno il segno. Ci piace pensare che il nostro rappresenti un investimento a lungo termine che possa supportare sia il percorso del singolo studente che favorire la promozione della Comunità locale nella quale la BCC si trova ad operare”.

“Per buona parte della mia vitanon ho fatto altro

che leggere...”Camilla Baresani - Scrittrice

CAMILLA BARESANI - Nasce a Brescia nel 1961. Abita a Milano e a Roma, ma spesso trascorre il suo tempo sul lago di Garda. Nel 2000 il primo romanzo, Il plagio, pubblicato da Mondadori nella collana Scrittori Italiani e Stranieri. Nello stesso anno ha scritto una pièce radiofonica, Al ristorante del buon ricordo, con la regia di Andrea Barzini e interpretato fra gli altri da Laura Betti e Massimo Popolizio. I suoi successivi romanzi sono editi da Mondadori e da Bompiani. Con il romanzo L’imperfezione dell’amore ha vinto il premio Forte Village Montblanc - scrittore emergente dell’anno. Con il romanzo Un’estate fa ha vinto il Premio Hemingway e il Premio Selezione Rapallo. Due collaborazioni letterarie: i racconti di TIC – Tipi italiani contemporanei, corredati dai sondaggi di Renato Mannheimer, Bompiani, 2006; e La cena delle meraviglie, con le ricette di Allan Bay, Feltrinelli, 2007. Ha curato un libro sul cioccolato, Alla ricerca del cacao perduto, Gribaudo, 2011. Il suo romanzo Il sale rosa dell’Himalaya ha ricevuto il Premio Internazionale Città di Como. Suoi libri e racconti sono pubblicati in Olanda, Stati Uniti, Romania. Nel 2002, dopo la pubblicazione del secondo romanzo, ha iniziato a collaborare con i giornali. Ha scritto su Il Foglio, Vanity Fair, Panorama, Corriere della Sera. Attualmente collabora con Sette, con Io Donna, con Style del Corriere della Sera. Scrive inoltre recensioni di narrativa su Il Sole 24 ore Domenica, dove dal 2002 al 2011 ha firmato la rubrica mensile Diario di una golosa sul mondo dei ristoranti. È nel comitato editoriale della rivista trimestrale IDEM, di cui è editorialista. Per CoolTour, il programma quotidiano di informazione culturale di Rai5, ha condotto CoolChef, una rubrica di interviste ai migliori cuochi italiani. È docente di scrittura creativa presso il Master in Giornalismo dello IULM di Milano.

Nell’ambito delle iniziative per il 120° anniversario della Banca e della 23° edizione del Premio allo Studio BCC

La S.V. è invitata alla serata organizzata dalla Banca di Bedizzole Turano Valvestino sul tema

Le leggere intensità del leggereSenso e destino della Lettura (e della Scrittura)nell’era digitale

Incontro con CAMILLA BARESANI – Scrittr ice e Giornal ista

Modera SILVIA FIL IPPINI

Venerdì 26 settembre 2014 - ore 20.30 Teatro don Gorini - Bedizzole

Venerdì 26 settembre 2014 – ore 20.30 - Teatro Don Gorini Bedizzole

“Le leggère intensità del lèggere”

PREMIO ALLO STUDIO 2014: I NUMERI DELLA 23ª EDIZIONE102 Studenti figli di Soci e Clienti premiati nell’edizione 201435.000 Euro erogati nel 2014

380.000 Euro erogati negli ultimi dieci anni1.868 Premi allo Studio erogati nelle ventitre edizioni13 i ragazzi premiati di terza media, 32 delle scuole superiori e istituti professionali 57 dell’Università. 25 gli istituti scolastici coinvolti e 34 le facoltà universitarie

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MEdiE

Bonaglia Gianluca

Brusatore Cristiana

Buccio Fabio

Chiga Francesca

Eggiolini Chiara

Galvani Giulia

Giustacchini Francesca

Maccarinelli Zaira

Moreni Veronica

Pavan Arianna

Petruccelli Cristian

Righetti Miriana

Zanetti Anna

SupEriori

Abastanotti Enrico

Angelicola Fabrizio

Aratti Alice

Beschi Elisa

Bodei Giulia

Bortolotti Annalisa

Bortolotti Filippo

Candido Alessia

Ceselin Michele

Collini Valentina

Colosi Jennifer

Fagioli Silvia

Gaffurini Greta

Gallinelli Marco

Gazzurelli Giada

Gelmini Chiara

Korzun Alisa

Lahmami Najwa

Menoni Miriam

Pace Siria

Pavarini Matteo

Pedersoli Giorgio

Picchieri Davide

Portieri Andrea

Rizzonelli Paola

Sbaraini Andrea

Signorini Giulia

Sperotto Beatrice

Tonni Laura

Uzunov Iliya Ventsislavov

Viazzo Giacomo

Zenegaglia Francesca

univErSità

Almici Elena Elsa

Ambrogio Michela

Andreoli Elia

Baldo Stefania

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Consulta Soci

Nuovo slancio per la BCCSignificativi interventi evolutivi per l’organo sociale della Banca di Bedizzole Turano Valvestino

Vuoi comunicare con i membri della Consulta Soci della BCC? Scrivi a [email protected]

Il Consiglio d’Amministrazione della BCC nella seduta del 26 giugno ha provveduto ad apportare delle modifiche al regolamento della Consulta per rivitalizzarne il ruolo e consentire di svolgere al meglio la propria funzione nel rispetto dei ruoli delle varie componenti aziendali. In particolare è stata variata la composizione e stabilite le scadenze delle riunioni, ma si sottolinea soprattutto i compiti e le attribuzioni che prevedono:- Promuovere lo sviluppo della Compagine sociale;- Costante collegamento con i soci del territorio e Consiglio in tema di manifestazioni sociali e territoriali, attività volte a perseguire scopi statutari, e per il miglioramento delle condizioni culturali ed economiche dei Soci, la promozione e lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza;- Su impulso del Consiglio d’Amministrazione, di proporre iniziative di beneficenza, organizzare l’aggregazione sociale e rafforzare il radicamento della Banca sul territorio, valutare iniziative commerciali;- Rappresentare la Banca negli eventi promossi dalla stessa;- Divenire parte di una rete di relazioni fra banca e clientela, già acquisita e potenziale, per la diffusione delle caratteristiche del Credito Cooperativo. Per incrementare la presenza della BCC sul territorio e l’acquisizione di reciproche conoscenze.Nelle riunioni estive si è provveduto a presentare  un dettagliato piano di lavoro che vedrà i componenti della Consulta impegnati nel collaborare attivamente nelle iniziative per celebrare con il giusto rilievo il 120° anniversario della fondazione della Banca, organizzare la sessione autunnale degli incontri del Consiglio di Amministrazione con i Soci sul territorio, collaborare per la Campagna di sviluppo della compagine Sociale e di aumento del Capitale sociale, partecipare alle iniziative sociali e del territorio.Questi gli indirizzi istituzionali, ma partecipando per la prima volta alla riunione con i colleghi della Consulta, dopo aver passato una vita nel mondo delle casse rurali poi diventate Banche di Credito Cooperativo, ho respirato ancora quella atmosfera che fa dei nostri istituti una “delle banche differenti”, cioè una partecipazione convinta, la consapevolezza di operare in un sistema che tende al bene comune, dove sono ancora validi i principi sanciti dall’articolo 2 del nostro Statuto sociale ”la Società si ispira … ai principi cooperativi della mutualità senza fini fi speculazione privata…ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento  delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi”. Questi principi nella nostra BCC trovano concreta applicazione: non avidi banchieri, ma soci che si impegnano a rotazione ad amministrare la Banca, (sono centinaia le persone delle nostra comunità che in 120 anni di storia si sono alternati nei vari organismi aziendali), non azionisti che pensano ai dividendi ma Soci che sentono il senso di appartenenza e di operare con reciproca soddisfazione con una banca che è loro, non dipendenti ma motivati collaboratori, dove lo sviluppo aziendale dipende dal loro impegno quotidiano, una banca dove tutto il denaro raccolto viene impiegato nella nostra zona, collaborando attivamente alla ripresa dopo la crisi, come negli anni passati la BCC è stata il motore dello sviluppo delle nostra comunità. Il tutto integrato dai nuovi mezzi di comunicazione e dalle nuove tecnologie applicate anche al lavoro bancario dove i membri giovani della Consulta hanno dimostrato di essere molto ferrati. Le difficoltà le conosciamo, ma sappiamo che la BCC ha radici molto solide e che il ruolo del credito cooperativo e ancora determinante per le nostre attività economiche e per le famiglie della nostra ampia zona di competenza. La BCC in 120 anni ha superato crisi di tutti i tipi, l’anno del 120° anniversario della fondazione sarà la prova per dimostrare, ancora una volta, la vitalità di questa istituzione.

Il Coordinatore della Consulta Soci Mario Pizzatti

Rappresentante Filiale

Sottotraccia n° 68 - Agosto Settembre 2014 - Anno XiiiEditore: Banca di Bedizzole Turano ValvestinoVia Garibaldi, 6/A - 25081 BEDIZZOLE (BS)

Registrazione Tribunale di Brescia n. 3/03 del 21/01/03

Direttore Responsabile: Giuseppe Rocca

Progetto grafico: Graphite sncArt Director: Monica PolatoFotografie: Barbara Caldera

Hanno collaborato Alice Scalfi, Nicola Alberti, Giovanni De Marco

Tipografia: FDA EUROSTAMPA SRLVia Molino Vecchio,185 - 25010 BORGOSATOLLO (BS) - Tel. 030/2701606

Cellofanatura e Spedizione: COOP SERVICE s.c.r.l.Via Napoleonica 7 - 25080 REZZATO (BS) Tel. 030/2594360Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia

Barbiani Giulia

Benedetti Laura

Bersanini Carol

Bettini Marco

Bodei Elisa

Bollani Andrea

Bollani Nicola

Bonetti Elena

Bossini Angela

Capelli Claudia

Cerbone Giuseppe

Cobelli Chiara

Coletto Andrea

Conter Carolina

Crescini Chiara

Cuccuru Chiara

Cuccuru Laura

Di Stefano Eliana

Di Stefano Serena

Diceglie Stefania

Eggiolini Matteo

Facchetti Giulia

Fantoni Alessandro

Ferrari Francesco

Filippini Francesco

Franceschini Federica

Galvani Andrea

Galvani Marta

Gamberini Chiara

Gazzi Giulia

Izzo Luca

Izzo Michele

Lorandi Marco

Mattiotti Francesco

Mattiotti Maria

Micheli Federico

Monteverdi Cristina

Niccoli Giulia

Pagliardi Giovanni

Papa Ilaria

Papa Michele

Pasini Francesco

Pastori Chiara

Personi Francesca

Picchieri Giovanni

Pizzatti Chiara

Poli Federico

Pourbakhsh Susanna

Prandini Giada

Rizzonelli Marta

Scalvini Francesca

Signorini Michelangelo

Stizioli Martina

Treccani Debora

ELENCO VINCITORI PREMIO ALLO STUDIO 2014

Rappresentante Filiale LUIGI ALBIERO CENTENARO MIRITA ALMICI VOBARNO MICHELA BADINI TURANO ANDREA CALUBINI SALO’ MASSIMO CASTRINI POZZOLENGO GABRIELE CHIARINI CILIVERGHE SERGIO COBELLI CALVAGESE STEFANIA DONATINI SOIANO ANNAMARIA FERRABOLI PREVALLE REGINALDO FILIPPINI GARGNANO

GUIDO GELATTI BRESCIA 2 ANDREA LODA DESENZANO GIOVANNI MORA BEDIZZOLE 1 e 2 MARIO PIZZATTI (coordinatore) BEDIZZOLE 1 e 2 LUIGI PODAVINI MUSCOLINE STEFANO PODAVINI CASTENEDOLO CLAUDIO LIONELLO PRATI GAVARDO MASSIMO SANTI BEDIZZOLE 1 e 2 VITTORIO TURINA MANERBA

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A Molinetto di Mazzano Passione, onestà e rinnovamento, per un business vincente al servizio della comunità

Fratelli Gabusi, professionisti del commiatoNel 2007, l’impresa di famiglia ha raggiunto il traguardo dei cento anni di attività

Fin dall’antichità greca e romana, il dolore che segue la scomparsa della persona amata ha sempre colto impreparati uomini di ogni razza, religione o estrazione sociale. Affrontare ed elaborare un lutto con le sue mille difficoltà affettive, burocratiche ed economiche, porta tristemente al disorientamento dei famigliari, preoccupati fin da subito all’allestimento del rito funebre. L’importanza del rito e dell’immediato coinvolgimento di professionisti del settore per superare questi instanti si è fatta nei secoli sempre più necessaria e fondamentale per coloro che sono alla ricerca di un aiuto, e di un luogo rispettoso e sicuro, per l’estremo saluto al proprio caro.Da tempo immemore, a Molinetto di Mazzano in viale della Repubblica i fratelli Gabusi proseguono instancabili la storica attività di onoranze funebri, una delle imprese tra le più antiche della comunità e di tutta la provincia di Brescia. «L’impresa di famiglia ha raggiunto nel 2007 l’importante traguardo dei cento anni di attività con l’iscrizione nel registro delle imprese storiche italiane - afferma Annibale Gabusi - Le prime notizie certe della nostra presenza si hanno già nel 1907 come testimonia il libro “La parrocchia S. Antonio in Molinetto” del compianto arciprete don Franco Tanghetti». Infatti, il cognome Gabusi compare negli atti della parrocchia alla metà dell’ottocento, quando vennero commissionate alla ditta molinettese la ricostruzione delle nuove scale in legno ed i soffitti del campanile. È un’azienda memorabile dalla conduzione familiare quella delle “Onoranze funebri F.lli Gabusi” che ha saputo rinnovarsi nel tempo: nata come “Falegnameria Annibale Gabusi”, fin da subito si occupa nell’organizzare cerimonie funebri con il trasporto tramite cavalli e carrozze. A partire dai primi anni sessanta la falegnameria si trasforma in “Ditta Fratelli Gabusi”, formata dai figli del fondatore ovvero Ovidio, Fausto, Guerrino e Giovanni. A metà anni ottanta, ecco arrivare la terza generazione con i figli di Giovanni: Annibale e Felice. Con la collaborazione di Paolo Gabusi, si arriva attualmente alla quarta generazione. «Tra i classici servizi che offriamo come la reperibilità ventiquattrore su ventiquattro, il disbrigo delle pratiche burocratiche,

la stampa di manifesti e necrologi, la scelta degli addobbi floreali - continua il figlio Paolo - l’azienda mette a disposizione del cittadino una “Casa del Commiato” aperta nel 2011, luogo di conforto e tranquillità in cui poter trasferire il proprio caro, ricreando la serenità e l’accoglienza del proprio ambiente domestico. Come da tradizione, due sono le sale messe a diposizione: una per il commiato religioso ed una per il commiato laico».Che si tratti di rito religioso o laico, in Italia spetta solitamente alle persone direttamente coinvolte nel lutto a dover stabilire le fasi di cui comporre il funerale, in funzione di una proficua rielaborazione e condivisione della figura della persona scomparsa. Concepire il rito funebre seguendo quantomeno le ultime volontà del proprio caro, non è altro che un modo per rappresentare interiormente le proprie azioni come dettate da una volontà superiore, quella del defunto, e quindi giuste. È solo al termine delle celebrazioni che collettivamente viene compreso cosa il defunto sia stato per il gruppo familiare e sociale di appartenenza e come egli sarà ricordato, idealizzandolo nei valori testimoniati di quand’era in vita, diventando insegnamento e principio morale nella memoria di chi resta. Professionalità, onestà e passione: l’impresa “Onoranze funebri F.lli Gabusi” interpreta così le richieste della clientela, facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti di generazione in generazione. Tra i numerosi funerali di spicco organizzati nella lunga storia lavorativa si ricordano i funerali di stato dell’onorevole Egidio Chiarini nel 2000 e del sacerdote don Riccardo Vecchia nel 2009. Attivi su tutto il territorio bresciano e nazionale, notevoli sono anche i riconoscimenti raccolti durante la vita personale e lavorativa dai fratelli Gabusi: molteplici cariche pubbliche e sociali, senza dimenticare le importanti onorificenze conferite in questi anni come quella di Commendatore ad Annibale e di Cavaliere a Felice. Qualità e testimonianze inestimabili che guidano ed arricchiscono ogni giorno l’impresa di famiglia, sicura del proprio operato e della propria storia.

di Giovanni De Marco

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Diciassette anni di amore per l’equitazione

L’amazzone di Gavardo conquista l’Italia La giovane Paola Carnovali: dagli insegnamenti del papà alle competizioni di livello nazionale, con lo sguardo puntato al futuroBella e brava, Paola Carnovali. Diciassette anni, la nostra Paola è una giovane

promessa dell’equitazione, abita a Gavardo e ha una passione per i cavalli che

va oltre tutto il resto. Tutto merito del papà, come spesso avviene in questi casi,

che sin da quando era piccola le ha trasmesso questo amore. Lui, Ruggero, è

istruttore e faceva gare: Paola e suo fratello Michele, 23 anni, sono saliti in sella

appena dopo aver imparato a camminare.

Michele nell’ultimo periodo ha un po’ lasciato mentre Paola affatto. Dedica ai

suoi cavalli più di quattro ore al giorno. Ne ha tre: Jordan è il suo primo amore,

un bellissimo bestione di 22 anni che ora è stato messo “in pensione” per

sopraggiunti limiti di età ma che ha affiancato la ragazza nelle sue prime gare.

Lei lo va a trovare tutti i giorni, naturalmente. Poi Mulan e Meredith, due cavalle

che sono con Paola da cinque e un anno. Con Mulan il rapporto è strettissimo,

con Meredith si sta consolidando piano piano, proprio come deve essere. Le

due cavalle stanno a Manerbio, al centro Al.Cle., un’importante struttura ippica

che mette a disposizione spazi sia esterni che interni: il suo Palasturla è il

campo indoor più grande d’Europa. Vi si organizzano gare di rilevanza nazionale

e Paola è una giovane promessa. L’anno scorso si è classificata quarta su 140

partecipanti ai campionati nazionali ed ha vinto i regionali. Poi l’esperienza del

2009, sempre ai regionali, quando Paola frequentava la prima media: gareggiava

con Jordan e si è classificata seconda, saltando ostacoli quasi più alti di lei. Da

non dimenticare la recente esperienza della “Dieci giorni equestri di Predazzo”,

in Trentino, dove la ragazza è riuscita a portarsi a casa ben due vittorie, con

Mulan, in due categorie distinte: con ostacoli da 120 centimetri e da 130,

soddisfazione enorme perché era in competizione con cavalieri dall’esperienza

ben più grande della sua.

Prossimo appuntamento? È in corso in questi giorni. Dal 4 all’8 settembre

Paola sarà a Cattolica a disputare nuovamente i campionati nazionali. Per lei ci

sono ottime probabilità di ottenere un piazzamento interessante, visto anche

il risultato dello scorso anno.

Insomma, Paola è a tutti gli effetti una “garista”, e guai a dirle che l’importante

è partecipare. Del resto la sua passione le occupa moltissimo tempo, che

ovviamente toglie ad amici e frequentazioni. Con un impegno quotidiano di

quattro ore e pressoché tutti i fine settimana occupati dalle gare, lo spazio

per ricavarsi altri interessi è davvero esiguo. C’è la scuola, il Battisti di Salò, che

ricomincerà a settembre: Paola andrà in quarta. Qualche uscita con gli amici di

Gavardo e basta, si sta con i cavalli. Progetti per il futuro? Inutile dirlo, cavalcare.

Magari farne una professione, anche se per riuscirci servono sponsor generosi.

Se questa opzione non dovesse andare in porto, però, Paola ha in serbo una

validissima alternativa: lavorare in banca. Per questo ha svolto uno stage nella

filiale di Bedizzole, che l’ha entusiasmata sia per ciò che ha imparato, sia per

i rapporti che è riuscita ad instaurare. Insomma, staremo a vedere: per Paola

ogni strada è aperta.

di Alice Scalfi

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Cuore generoso, mente brillante, ambizione, creatività e tantissimo entusiasmo. Se si dovesse riassumere in poche parole la personalità di Mauro Scarpari, la sintesi per-fetta sarebbe questa. Nella sua storia il fatto di essere proprio così e non in un altro modo ha giocato un ruolo essenziale. Certo avrebbe potuto andare diversamente.Due anni fa un brutto incidente in moto cross gli ha tolto l’uso delle gambe. Un ver-detto giunto subito dopo il ricovero in ospedale, tanto duro quanto inappellabile. Mauro all’epoca aveva 37 anni, con la moglie Linda era proprietario di un negozio di abbigliamento a Ciliverghe e si divideva tra sport e famiglia: due belle figlie vivaci, Irene e Giulia, che oggi hanno 13 e 8 anni. La reazione di Mauro alle conseguenze del suo incidente ha sorpreso tutti, tranne lui stesso. Da subito ha accettato la situa-zione e si è messo in moto per continuare a garantirsi un’esistenza senza privazioni. Ancora in ospedale si è attivato per far installare in casa un ascensore allo scopo di aggirare il problema dei tre piani di scale e si è procurato tutti i facilitatori necessari per restare del tutto indipendente. Poi lo sport. Tornato a casa, si è costruito una palestra in cantina e ha ideato una pedana per accedere in piscina senza problemi. E non si è certo accontentato di questo. Se prima praticava il calcio, ora le nuove condizioni gli hanno aperto un’in-finità di nuove possibilità: un paradiso per una mente curiosa e attenta come la sua. Amante della bicicletta, è subito salito in sella procurandosi una handbike, le bici che si guidano “a braccia”. Macina una quarantina di chilometri al giorno, oltre 700 negli ultimi due mesi. Dalla prossima stagione diventerà agonista, perché proprio questa è la sua indole: si punta al massimo, ai campionati italiani, al giro d’Italia. Allora via con gli allenamenti, in terra bresciana e in Sardegna, dove le strade consentono di forzare al massimo tra salite che sono vere salite, e discese che sono vere discese. Il tutto con l’associazione Active Sport, che si muove tra sport e cultura promuoven-do incontri nelle scuole per far conoscere l’universo dello sport “para”.Stesso discorso per il nuoto. Da un anno Mauro si sta “testando” e dal 2015 co-mincerà a far gare con l’associazione in cui è tesserato, la Senza Frontiere, che a settembre festeggerà con un grande evento il trentennale di attività: allenato dal preparatore para olimpico Maurizio Bregoli, scenderà in acqua alla piscina di La-marmora 12 ore a settimana per arrivare preparato alle gare. Ma oltre alla straordinaria forza d’animo che lo contraddistingue, quel che più col-pisce di Mauro Scarpari è la voglia di impegnarsi in prima persona e di agire per gli altri. Ha raccontato di voler essere uno stimolo per altre persone che si trovano nella sua stessa situazione, la dimostrazione vivente che è possibile stare bene e godersi ogni minuto senza necessariamente “stare verticali”. Ciascuno reagisce a modo proprio ma per Mauro è importante che passi un concetto: non poter più camminare non significa affatto smettere di vivere. Anzi, per lui, che ha raccontato di essere molto più sereno ora di prima, proprio il contrario. Per questo si spende quotidianamente, per questo gli affiora un sogno al giorno. Tra poco comincerà ad organizzare la prossima Festa del Sorriso a Ciliverghe, per raccogliere fondi per le associazioni di cui è membro. Poi vorrebbe organizzare una “gara seria” di handbike in zona, magari una crono. E aprire una struttura adeguata alle Seychelles, terra d’origine della moglie, dove offrire la possibilità di praticare surf. Ultimo, ma non per importanza: uno sportello che fornisca informazioni su supporti, ausili e possibilità aperte ai disabili, di cui si avverte fortissima la necessità.Per Mauro bisogna davvero far qualcosa: ogni anno ci sono 25 mila nuovi disabili, di cui l’80% non esce di casa. Prestare il proprio volto, raccontare la sua esperienza, essere disponibile è il suo modo di dir loro “forza, ce la si può fare”.

La nuova vita e i sogni di Mauro Scarpari

Parola d’ordine: si puòDall’handbike al nuoto, passando per l’impegno soli-dale e la famiglia. La ritrovata serenità dell’inarresta-bile 37enne di Ciliverghe

di Alice Scalfi

Con Ema e il Pesciolino Rosso

Nuotando e volando viaGianpietro Ghidini, papa di Emanuele tragicamente scomparso dopo un tuffo inspiegabile nel fiume Chiese a Gavardo, è il pro-motore dell’ormai conosciutissima Fondazione Pesciolino che si occupa delle problematiche giovanili dedicate a progetti di lavoro e divulgazione educativa preventiva. Nel libro “Lasciami volare”, l’importanza del dialogo non manieristico tra genitori e figli. Du-rante la serata del Premio allo Studio – Teatro Don Gorini 26 settembre 2014 saranno presenti i rappresentati dell’Associa-zione per promuoverne e sostenerne le finalità

Infusioni di speranza. Riflessive meditazioni travolgenti nell’allertare reattivamente le ali non sempre abbastanza robuste del pensiero. Sibilante e profondo quando il dolore raggiunge il culmine drammatico di quel che non c’è più. Per un’ormai inesistenza dal sapore immanente. Perduta a dismisura nel vuoto degli sguardi di chi resta. Connotati stampati in storia e me-moria. Quella che racconta di un pesciolino rosso dallo spirito libero. Nuotato via nel fiume per volare più in alto. Attraversando cuori, emozioni e soprattutto progetti dedicati a quegli sguardi che oggi vibrano intensi, accompagnando il dolore dei ricordi con la propositività che insiste dinamicamente su presenti e futuri adeguati e vincenti. Centrale a questa immagine di dolore e speranza infusi e raccordati all’impegno, la figura di Gianpietro Ghidini. Quasi un anno fa ha perso il figlio Emanuele. Un giro di vite mentale, di origine offuscante o anestetica chissà, sicuramente imprevedibile, ha stimolato nei suoi sedici anni quel drammatico tuffo nel fiume Chiese a Gavardo. Attimo sfuggente in cui riaffiorano rammarichi e rimpianti. Il chi resta imma-nente, ma che non cede alla rassegnazione si raffigura, insieme a papà Gianpietro, mamma Serenella, sorelle - Alessandra e Giulia – rispettivamente di 25 e 16 anni, al contesto emo-zionale che la Fondazione Pesciolino Rosso sta sviluppando con un’intensità quasi esclusiva. Oltre 56.000 contatti su Facebook. Intenti funzionali precisi nel creare informazione sui danni prodotti dall’assunzione di stupefacenti, ma soprattutto impegno e disponibilità nell’aiutare i giovani a farsi strada costruttivamente nella vita. Ovvero fornire rifornimenti attuativi nell’inven-tarsi e proporsi per un lavoro. “Iniziati che rientrano nei sogni e nei progetti che in un certo senso avevo pensato insieme ad Ema – spiega, vezzeggiando delicatamente il nome di Ema-nuele, Gianpietro Ghidini di ritorno da un viaggio in bicicletta in lungo e in largo per l’Italia, dove ha reso partecipi molte comunità locali del suo impegno in questa direzione – subito dopo la tragedia mi sentivo completamente svuotato. Poi ho capito che così non andava. Complice un sogno in cui trascinavo fuori dall’acqua mio figlio, mi sono messo a lavorare. L’idea è quella di supportare i ragazzi a crescere ed a crearsi degli spazi di realizzazione. Guardando dalla loro parte. Senza trascurare gli aspetti educativi a cura e disposizioni di noi grandi/genitori. Lascian-doli volare insomma”. Associazione di parole efficacissima nel dare tra l’altro il titolo al libro curato Ghidini insieme a Marcello Riccioni. Volume che il Lasciami Volare lo affida a dialoghi, originalmente e simbolicamente nella grafica double face, destinati a figli e genitori. In un dua-lismo volutamente non manieristico, ma bensì di riflessione e proposta, nel caleidoscopico flash di emozioni e riflessioni che rimbalzano veloci e profondi nell’agilità di visione e lettura. Perché il Pesciolino Rosso e la sua storia nuotano e volano liberi tra aria, cielo ed attenzione generale trasferendo una percettibilità ricognitiva del messaggio perfettamente sintonizzata al comune sentire. Inspiegabile e vincente sensazione. Nelle retrovie della vicenda l’episodio rituale che, oltre a significare il simbolo del Pesciolino Rosso, ancora una volta fa riflettere. “Ema aveva sei anni – ricorda Gianpietro – un pesciolino rosso dello stagno galleggiava mezzo morto. Dopo un concitato dialogo lo convinsi a portare il pesce moribondo al fiume. Lì avrebbe potuto ripren-dersi”. Ma il destino aveva assegnato altre sorti a quel piccolo inoffensivo organismo vivente. “Una volta lanciato nel Chiese, nei pressi del Bar Caligola – prosegue papà Gianpietro – un’a-natra se lo divorò in sol boccone. Ebbene il punto dove accadde questo episodio è lo stesso dove poi Ema si gettò in acqua”. Stop al racconto e via libera al nodo in gola che azzanna impietosamente. Ma libera e rinvigorisce passioni alternativamente utili e volitive. Nuotando e volando via in altri cieli ed acque di magica, avvolgente sensazionalità sentimentale.

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Dal 12 Settembre 2014 al 12 settembre 2015

In occasione del 120º Anniversario la BCC proporrà nel corso del 2015 tre emissioni Obbligazionarie a sostegno di tre Associazioni di Volontariato Sociale.

Donando lo 0,40% dell’ammontare nominale collocato delle obbligazioni (7.500.000,00 euro)

I° EMISSIONE - GENNAIO 2015 - II° EMISSIONE -APRILE 2015 - III° EMISSIONE - AGOSTO 2015

IL RISPARMIO SOLIDALE

CHE FA BENE A TUTT I

PER I PRIMI 120 NUOVI SOCI

CONTO CORRENTE A COSTO ZEROPER 5 ANNI

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai FOGLI INFORMATIVI disponibili presso tutte le filiali

Il presente annuncio è un messaggio pubblicitario con finalità promozionale e non costituisce offerta e sollecitazione all’investimento nelle Obbligazioni ne’ consulenza finanziaria o raccomandazione all’investimento. Prima di procedere all’acquisto delle Obbligazioni leggere attentamente il Prospetto di Base relativo al Programma di offerta, gli eventuali supplementi e le relative Condizioni Definitive con in allegato la Nota di Sintesi della Singola Emissione depositata in Consob,con particolare riguardo ai costi e ai fattori di rischio, nonché ogni altra documentazione che si sia tenuti a mettere a disposizione degli investitori ai sensi della vigente informativa applicabile. Il Prospetto di Base e le Condizioni Definitive sono disponibili sul sito internet www.bedizzole.bcc.it,presso la Sede e presso tutte le Filiali della Banca. Le obbligazioni sono assistite dal Fondo di Garanzia degli obbligazionisti del Credito Cooperativo (FGO) per un ammontare massimo per ciascun portatore non superiore ad € 103.291,38

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www.sottotracciabcc.it - www.bedizzole.bcc.it

Dal 12 Settembre 2014 al 12 settembre 2015

MUTUO CHIROGRAFARIO 5 anniImporto massimo finanziabile € 50.000,00

Tasso di Interesse variabile rilevazione Euribor 3 mesi:

per i Soci, Tasso variabile pari all’euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 2,00 punti minimo del 3,00%

per i Clienti tasso variabile maggiorato di uno spread di 2,50 punti minimo 3,50%

Rilevazione Euribor 3 mesi. Risultante da “Il Sole 24 Ore”, dell’ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre, marzo, giugno e settembre immediatamente antecedente il trimestre di applicazione

MESAGGIO PUBBLICITARIO. Il presente annuncio è un messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento ai fogli informativi disponibili presso le filiali e sul sito internet www.bedizzole.bcc.it e presso tutte le filiali. La presente offerta è valida per tutte le richieste di mutuo sottoscritte entro il 12/09/2015 salvo esaurimento plafond. La richiesta di mutuo è soggetta a valutazione ed approvazione da parte della Banca.

Tasso Variabile – euribor a 3 mesi +

2,50% 2,00% ClieNTi soCi

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www.sottotracciabcc.it - www.bedizzole.bcc.it

Dal 12 Settembre 2014 al 12 settembre 2015

MUTUO CHIROGRAFARIO 5 anniImporto massimo finanziabile € 30.000,00

Tasso di Interesse variabile rilevazione Euribor 3 mesi:

per i Soci, Tasso variabile pari all’euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 2,00 punti minimo del 3,00% - Taeg 3,442%

per i Clienti tasso maggiorato di uno spread di 2,50 punti minimo 3,50% - Taeg 3,960%

Rilevazione Euribor 3 mesi. Risultante da “Il Sole 24 Ore”, dell’ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre, marzo, giugno e settembre immediatamente antecedente il trimestre di applicazione

MESAGGIO PUBBLICITARIO. Il presente annuncio è un messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento ai fogli informativi disponibili presso le filiali e sul sito internet www.bedizzole.bcc.it e presso tutte le filiali. La presente offerta è valida per tutte le richieste di mutuo sottoscritte entro il 12/09/2015 salvo esaurimento plafond. La richiesta di mutuo è soggetta a valutazione ed approvazione da parte della Banca.

Tasso Variabile – euribor a 3 mesi +

2,50% 2,00% ClieNTi soCi

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Elettronica dalle chiare influenze rock e pop, caratterizzato da sfumature

dark ed ampi passaggi strumentali sperimentali: tutto questo, e molto di più,

è la singolare musica degli Elite Zero, nuova band indie emergente bresciana

che vede dal 2013 coinvolti Andrea Duranti, Nicola Piccinelli e la vocalist

Alessandra Zwerger. In uscita, la loro prima fatica discografica “Zero”, EP dalla

copertina emblematica, un occhio, simbolo di curiosità e voglia di sperimentare

musicalmente nuovi confini. «Gli Elite Zero nascono anni fa, quando con

Andrea acquistammo la prima chitarra e sintetizzatore. Ma mancava ancora

una voce per completare i brani che avevamo già composto, fino all’incontro

con Alessandra Zwerger - afferma Nicola Piccinelli - Siamo una miscela di

tante cose, un mega calderone dove ognuno mette qualcosa di suo in ogni fase

del progetto. Il risultato è tutto questo».

L’EP, già distribuito online grazie a Macignus Records sulle migliori piattaforme

digitali come Amazon, iTunes, Spotify, vede così il gruppo cimentarsi con

nonchalance in produzioni sperimentali con bassi, sintetizzatori e drum machines.

Sei le tracce, cinque più un interludio che separa il lavoro simbolicamente in due

parti: l’apertura d’impatto con “All of Me” lascia spazio alla futuristica “Dancing

Souls” ed all’incalzante “Cosmic Stranger”; con il pezzo strumentale “Intertude

# 1” si passa al secondo atto di “Zero”, dalla malinconica “Reliable Love” si

scivola dolcemente nell’intenso lento “Ebb & Flow” che chiude poeticamente

l’EP. Nati col desiderio di proporre musica meno mainstream ma con un sound

più emozionale ed immediato, gli Elite Zero fondono abilmente musica rock

e voce soul in un connubio vincente. «Con grande spontaneità, è nelle ore

notturne che avviene la fase creativa: magari dopo sei ore che suoni, esce un

giro particolare di note, un’idea forte, accendiamo il computer e registriamo,

magari buttando via quello che avevamo fatto precedentemente - continua

Nicola - La nostra musica è frutto di passione ed istinto. Nell’EP trovi il brano

dance, quello rock, ma anche quello più cupo e riflessivo, come il pezzo

strumentale d’ispirazione classica». Registrato presso l’IndieBox Music Hall di

Brescia con la guida di Simone Piccinelli della band bresciana Plan De Fuga,

“Zero” è rigorosamente in lingua inglese, scelta d’impatto per un prodotto che

vuole confrontarsi con un contesto non solo italiano, ma internazionale.

Conclude poi Nicola: «Per la nostra prima esperienza in studio, Simone ci

è stato di grande aiuto, umanamente e professionalmente. Ci ha dato un

grande supporto morale nelle fasi di pre e post produzione. È stata una scelta

Nuova band emergente a tre voci al debutto discografico

L’indie-rock firmato Elite ZeroTra influenze rock e pop sperimentali, l’album “Zero” è già in vendita online

più che azzeccata, per un ottimo risultato.

Tra i progetti per il prossimo futuro girare

sicuramente un videoclip e completare il

nostro primo album». Numerosi i palchi ed i live quest’anno per

la band con la promozione dell’EP “Zero”. In particolare, quest’estate li ha

visti protagonisti della Festa Europea della Musica di Brescia di fine giugno,

manifestazione internazionale che ha trasformato per una giornata le vie e gli

spazi della city in un grande palco a cielo aperto, e del Clear Mountains Festival

di Montichiari, due giorni tra rock e dintorni tenutosi ad agosto sul colle san

Pancrazio dalla vista mozzafiato. Immergersi nell’universo sperimentale degli

Elite Zero è semplice: per maggiori news, prossimi live o altro è possibile

raggiungerli tramite il loro sito ufficiale www.elitezero.it e le rispettive pagine

ufficiali di facebook e twitter costantemente aggiornate.

di Giovanni De Marco

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Tour del Portogallo 8-12 Dicembre 2014

Nell’ambito delle iniziative per il 120° anniversario di costituzione, la BCC propone, in collaborazione con l’Agenzia NICOLINI VIAGGI di Gavardo, una speciale iniziativa riservata ai propri Soci.

L’iniziativa culturale prevede un tour del Portogallo che si svolgerà nei giorni da lunedì 8 dicembre a venerdì 12 dicembre 2014

1° Giorno – 8 dicembre 2014 - italia/Lisbona/Coimbra/tomar/Fatima. Ritrovo presso piazza Europa di Bedizzole. Trasferimento in bus all’aeroporto, disbrigo formalità doganali e partenza per Lisbona con volo di linea TAP. Arrivo alle ore 8.30 - incontro con la guida e partenza per Coimbra, famosa cittadina bagnata dal fiume Mondego e nota per l’università che tutti gli anni attira milioni di studenti. Oltre a essere la più importante città del Portogallo, Coimbra è anche la città dei sei re. Visita e pranzo in ristorante. Quindi continuazione per Tomar e visita al famoso Convento do Cristo. Al termine partenza per Fatima, possibilità di visita al Santuario e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.2° Giorno – 9 dicembre 2014 – Fatima/Lisbona Prima colazione in albergo e partenza per Batalha (visita del Monastero) Alcobaca (visita alla Chiesa del Monastero) e quindi sosta a Nazare, famoso e caratteristico villaggio di pescatori per il pranzo a base di pesce.. Nel pomeriggio partenza per Lisbona, con sosta a Obidos per visita del borgo medioevale. Arrivo a Lisbona, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.3° Giorno – 10 dicembre 2014 – Lisbona Prima colazione in hotel ed intera giornata dedicata alla visita della città. Si visiteranno il quartiere di Belem con chiesa Jeronimos, la torre Belem, la cattedrale, il quartiere Alfama e Baixa (centro storico). Pranzo in ristorane. Cena e pernottamento in Hotel.4° Giorno – 11 dicembre 2014 - Lisbona Prima colazione in albergo. Intera giornata di escursione per la visita di: Sintra (residenza estiva dei sovrani portoghesi). Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio sosta a Capo da Roca, punto piu’ occidentale del continente europeo e continuazione per Cascais ed Estoril con sosta per breve visita delle due cittadine. Al termine rientro a Lisbona per cena e pernottamento.5° Giorno – 12 dicembre 2014 - Lisbona / italia - Prima colazione in hotel. Continuazione delle visite della città di Lisbona. Pranzo in ristorante nel centro storico della città. Pomeriggio libero per visite individuali o shopping. In tempo utile trasferimento in aeroporto per volo di rientro delle 19.30 su Milano Malpensa / Venezia. Proseguimento in bus per la sede.

QuotA di pArtECipAZionE

- Quota SOCIO BCC, in camera doppia € 670,00 (a persona) (QUOTA SPECIALE 120° ANNIVERSARIO comprensiva del bonus BCC di 100 Euro)- Quota NON SOCIO, in camera doppia € 770,00 (a persona)- Supplemento camera singola (disponibilità limitata) € 140,00 (su richiesta) - Assicurazione Facoltativa Annullamento € 40,00

LA QuotA CoMprEndE:

- Trasferimento in bus dalla sede all’aeroporto andata e ritorno - Volo di linea TAP in classe economica, tasse aeroportuali incluse (attualmente Euro 120,00 da riconfermare all’atto dell’emissione dei biglietti)- Pullman GT a disposizione per tutto il Tour, come da programma- Guida/accompagnatore parlante italiano per tutto il tour - Ingressi per : Biblioteca dell’Università di Coimbra – Convento di Cristo a Tomar – Monastero di Batalha – Chiesa del Monastero di Alcobaca – audio guida per la visita interna alla chiesa del Monastero di San Girolamo a Lisbona- Accompagnatore dall’Italia di personale Agenzia Nicolini- Sistemazione presso Hotels 4 stelle, in camere doppie- Pensione completa dal pranzo del primo al pranzo dell’ultimo giorno- Bevande ai pasti (1/4 vino della casa e ½ acqua)- Assicurazione medico/sanitaria e bagaglio- Kit da viaggio

LA QuotA non CoMprEndE: Gli ingressi non menzionati, le mance, gli extra in genere, e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.

ModALitA’ E tErMini di iSCriZionELe iscrizioni si raccoglieranno a partire da mercoledì 10 settembre 2014 presso gli sportelli della Banca di Bedizzole Turano Valvestino fino ad esaurimento dei posti disponibili e comunque non oltre venedì 3 ottobre 2014 previa compilazione del modulo di prenotazione. Nel caso di disdetta dopo il termine di iscrizione, verrà addebitata una penale di annullamento secondo quanto applicato dalla agenzia viaggi. L’iniziativa verrà effettuata al raggiungimento di un numero minimo di 35 partecipanti adulti.

PER OGNI RICHIESTA DI CHIARIMENTO SU PRENOTAZIONI, CONDIZIONI, TRATTAMENTO, POLIZZA ANNULLAMENTO DAL LUNEDI’ AL SABATO, E’ DISPONIBILE UNA LINEA TELEFONICA DEDICATA AL NUMERO 0365 - 371501 int. 2 (sig.ra GIUSY) – AGENZIA NICOLINI VIAGGI DI GAVARDO dove sono disponibili le “Condizioni generali di contratto di vendita di pacchetti turistici” a norma dell’art. 35 del CODICE DEL TURISMO.

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16 SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE

www.sottotracciabcc.it - www.bedizzole.bcc.it

Dal 12 Settembre 2014 al 12 settembre 2015

MUTUO CHIROGRAFARIO 5 anniImporto massimo finanziabile € 50.000,00

Tasso di Interesse variabile pari all’Euribor 3 mesimaggiorato di uno spread di 2,50 punti - Taeg 3,262%

Rilevazione Euribor 3 mesi. Risultante da “Il Sole 24 Ore”, dell’ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre, marzo, giugno e settembre immediatamente antecedente il trimestre di applicazione

MESAGGIO PUBBLICITARIO. Il presente annuncio è un messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento ai fogli informativi disponibili presso le filiali e sul sito internet www.bedizzole.bcc.it e presso tutte le filiali. La presente offerta è valida per tutte le richieste di mutuo sottoscritte entro il 12/09/2015 salvo esaurimento plafond. La richiesta di mutuo è soggetta a valutazione ed approvazione da parte della Banca.

Tasso Variabile – euribor a 3 mesi +

2,50%

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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE 17

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Due realtà che sembrano così lontane da non intrecciarsi mai, come mito e realtà, spesso possono unirsi svelando nuove informazioni e leggende del passato di un determinato territorio, se supportate da insoliti reperti archeologici che ne attestano l’avvenimento: è il caso del cippo romano intitolato al semidio Ercole, ancora oggi situato nella campagna di Bedizzole, in località San Marchino. Pietra votiva romana in marmo di Botticino, alta un metro circa, molto usurata, sulla sua superficie sono raffigurate le fattezze di un uomo nudo munito di clava, dal tono imperioso, corrispondente ad Eracle, semidivinità greca, noto nella mitologia romana come Ercole. Trattasi forse di collocazione strana? Sicuramente no, visto che questa pietra apparteneva alla vicina chiesetta di San Marchino, ora inesistente, ed era posta sotto l’altare per dei riti propiziatori. Nuove riflessioni su antiche conferme nascono dalla presenza di questo reperto, testimone delle millenarie attività sismiche avvenute nel territorio bedizzolese. Con la deliberazione della giunta regionale dello scorso 11 luglio 2014, l’amministrazione comunale ha reso noto che il proprio territorio è stato riclassificato non più come zona sismica tre ma zona sismica due, ovvero area dove possono verificarsi forti terremoti con un valore di accelerazione massima del suolo pari a 0,158855 agmax. L’attuale suddivisione sismica italiana divide in quattro fasce d’intensità il relativo rischio sismico: la nuova riclassificazione del suolo permetterà così nel prossimo futuro di ridurre danni nella progettazione di nuove costruzioni, più sicure ed aperte all’uso di tecnologie preventive. Un’ulteriore conferma questo nuovo studio tellurico di quanto stretto sia il legame tra territori sismici e leggende del passato, come quello di Ercole nella nostra provincia. Nell’antichità Ercole era dotato di forza straordinaria e, per questo, divinità da temere per i terremoti: raffigurato nudo con della pelle di leone ed una clava, scuoteva con forza il suolo, causando con la sua ira la deviazione di fiumi e la formazione di nuove catene montuose e movimenti tellurici inaspettati. Noto ai più per le dodici fatiche compiute per espiare la morte dei famigliari, in suo onore venivano edificati nell’epoca romana grandi santuari nelle vicinanze di punti

commerciali o di luoghi dalla nota fama sismica come la storica via Eraclea. Leggendaria strada litorale ligure, la via d’Ercole collegava l’Italia alle Spagne in un percorso tortuoso realizzato durante quelle gigantesche fatiche che portarono il semidio alla nascita delle celebri colonne. Simbolicamente considerate come il limite oltre il quale non era più possibile fare ritorno, perché al di là di esse la curiosità spingeva esploratori verso l’ignoto e sicuro pericolo di morte, le colonne sono oggi identificabili con quei territori rocciosi dai quali nasce lo stretto di Gibilterra. Fin dall’antichità l’uomo ha sempre cercato di dare un ordine ed un significato non scientifico al caos creato da questi eventi sismici, ma invano. Quando la ragione cede il passo alla fantasia e alla superstizione, dà alla luce splendidi racconti e miti come questo della nostra provincia in grado di alleviare, in parte, il dolore e la confusione creata da questi eventi naturali, sebbene la causa principale di sismi locali sia spesso la presenza inattesa di linee tettoniche nel sottosuolo.

Riclassificazione sismica per Bedizzole, ora zona due con accelerazione a 0,158855 agmax

Ercole e gli sciami sismici: realtà o mito?Nella campagne, la conferma del mito con il cippo intitolato al semidio Ercole

di Giovanni De Marco

A Rouen il successo dei giovani concorrenti bresciani

Les jeux sont bleu ValtenesiDue giorni di competizione per vincere in terra di Francia i Giochi Europei, rassegna che raccoglie il testimone della mitica Giochi Senza Frontiere. L’intensità ideale di un momento piacevolmente indirizzato verso i valori dell’aggregazione Ed il prossimo anno si replica in territorio valtenesino

L’Azzurro Valtenesi – Bedizzole Italia s’impone nei cieli senza frontiere di Francia. 25 ragazzi provenienti da scuole e territorio locali hanno infatti conquistato il primo posto nei Giochi Europei disputati a Rouen. Manifestazione che erede appunto della mitica Giochi Senza Frontiere. Un trionfo con i toni entusiastici ed appassionati da prima fila meritata. Ottenuto superando le formazioni di Francia e Polonia in kermesse competitive che hanno interessato sfide combinate tra tiri alla fune, palle prigioniere e stimolanti prove di cultura. Alla fine il team intitolato alla Valtenesi, sostenuto nelle regole organizzative e partecipative dal Comitato di Gemellaggio di Bedizzole presieduto da Teresa Monetti, ha avuto la meglio nel computo complessivo dei risultati nei diversi giochi. “E’ stata un’esperienza molto appassionante – conferma Veronica Galbiati, segretaria del Comitato per il Gemellaggio – un momento di aggregazione vera che, insieme alla competizione sportiva ha aggiunto valori esclusivi fatti di accoglienza, amicizia e complicità propositiva nell’unità d’intenti ideale che caratterizzano questo genere di manifestazioni a favore di interscambio umano e culturale tra diversi territori”. Così la storia dei Giochi Europei prosegue. Con l’appuntamento 2015, equamente distribuito tra agonismo e piacere, da organizzare ed ospitare in Valtenesi.

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dalla BCC di Bedizzole per i giovani un motivo di grande successo

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Efficaci richiami sopra e sotto le nuvole

Vivavoce valligianiOoooooohhhhhhhhh! Barbarico yawp lanciato a squarciagola per raccontare e comunicare attraverso l’incontaminata magia della Valvestino

Metti una domenica di luglio senza dover andare al lavoro, mettila lontano dal

traffico, dai problemi, dallo stress e dalla tensione che ogni giorno soffoca la

nostra esistenza. Mettila in compagnia della tua famiglia e di una allegra brigata

di cari amici con cui è un piacere trascorrere una giornata. Mettila con il sole,

no mettila con una leggera pioggia estiva in linea con l’estate 2014. Mettila a

Bollone, paese della Valvestino e diventa una domenica speciale. Si attraversa la

Valsabbia, si arriva ad Idro e poi si scende, si sale, si scende e si sale attraverso

una natura che qui davvero sembra incontaminata. Il verde ti avvolge e ti

strega facendoti sognare. Ci guida Pasquale, autoctono trasferitosi a Lonato

del Garda per lavoro, ma che a Bollone è davvero a casa. La Valvestino è

un gioiellino sconosciuto, incastonato tra il lago di Garda (ci si arriva anche

da lì) e la Valsabbia. Nel 1921 a Bollone vi erano 235 abitanti ed un podestà,

oggi sono una trentina. L’intera Valvestino comprende Armo, Droane, Moerna,

Persone e Turano ( dove vi è il municipio). Secondo la sempre informatissima

Wikipedia nel 1921 gli abitanti in Valvestino erano 1053, nel 2011 212. Pur

trovandosi in provincia di Brescia recentemente ha chiesto di passare al

Trentino, la speranza è una diversa fiscalità, nuove opportunità di lavoro e la

possibilità di beneficiare di quanto al costituzione italiana offre e garantisce alle

regioni autonome. A Bollone vedo una scuola ormai dismessa e ricordo che

nel 1963, fu proprio mia madre, allora maestrina alla sua prima assegnazione,

ad insegnare ai bambini di Bollone. Era una classe in cui convivevano alunni

(di cui mia mamma ricorda nomi e cognomi) che facevano la quarta, quinta,

sesta e settima elementare. Tutti insieme nella stessa classe. Altri tempi, forse,

per Bollone, migliori. A Bollone vi è un bel lavatoio antico e la chiesetta che

profuma di sacro di San Michele Arcangelo. Ma è dal balcone della casa di

Pasquale e del fratello Dario che ti godi davvero la Valvestino. Il panorama è

di quelli che mozzano il fiato. Sotto quel balcone oltre al curato orto della

famiglia, si estende la valle. Alberi a perdita d’occhio, non più di cinque case,

un mare di verde che si estende dalla valle alle cime e, proprio là sulla cresta,

il binocolo ci consente di vedere quello che era il confine tra Italia ed Austria

fino al 1918. Lì passava il confine, lì passavano i contrabbandieri carichi di

tabacco, zucchero ed alcool. “ In Valvestino- scriveva un professore austriaco

nel secolo scorso quando quella parte d’Italia era austriaca- in inverno sono

interrotte le comunicazione con l’Austria. Gli abitanti vivono in una specie di

zona franca lontani e dimenticati e “godono” dei benefici dello Stato al quale

appartengono solo in occasione della coscrizione militare e delle imposte”.

Altri tempi, stessi problemi, ma quei due tricolori che sventolano nella valle mi

scaldano comunque il cuore. Di quella valle Pasquale e Dario conoscono ogni

sentiero, ci spiegano come la natura qui si sia ripresa anche troppo terreno e

come non sia facile contenerne la debordante rigogliosità. Il lavoro non c’è e si

costruisce la propria vita altrove, ma le radici sono qui. Per me la valle, vista da

quel balcone, è uno spettacolo che mi rapisce, difficile distogliere lo sguardo,

impossibile abbandonare il balcone. In quella valle scorrazzano i cinghiali, i

caprioli, le capre… c’è chi ha scelto di allontanarsi dalla città e di vivere in

quel posto proprio per la sua peculiarità. Tu sei sopra le nuvole, sono loro che

sono sotto di te, le vedi salire dalla valle ed in un attimo la collina vicina che

sembrava potesse essere toccata solo allungando la mano sparisce oscurata

da soffice vapore acqueo. Ma è proprio quando le nuvole volano più in alto

e la valle ricompare che Dario lancia quello che il compianto Robin Williams

avrebbe definito un “barbarico yawp”. Un urlo che suonava più o meno così:

“ooooooohhhhhhhhh”. Le valli rispondono più sommessamente con un eco

che zittisce il mio piccolo e stupito figlio. “ Qui comunichiamo anche così- mi

dice- vedi quella casa, adesso non c’è nessuno, altrimenti da lì mi avrebbero

risposto”. Nell’era degli smartphone in cui per comunicare con i propri figli,

magari al piano di sotto, si usa un sms o un messaggio di questo o quel social

network è bello e liberatorio riscoprire la possibilità di comunicare tra vicini

con un barbarico yawp lanciato a squarciagola che risuona sopra le nuvole ed

i tetti di quel mondo meraviglioso ed unico che è la Valvestino.

di Nicola Alberti

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www.sottotracciabcc.it - www.bedizzole.bcc.it

Dal 12 Settembre 2014 al 12 settembre 2015

Rilevazione Euribor 3 mesi . Risultante da “Il Sole 24 Ore”, dell’ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre, marzo, giugno e settembre immediatamente antecedente il trimestre di applicazione

MESAGGIO PUBBLICITARIO.Il presente annuncio è un messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento ai fogli informativi disponibili presso le filiali e sul sito internet www.bedizzole.bcc.it e presso tutte le filiali. La presente offerta è valida per tutte le richieste delle persone fisiche e giuridiche che fanno parte della compagine sociale della Banca di Bedizzole Turano Valvestino entro il 12/09/2015. La richiesta di ammissione a nuovo Socio è soggetta a valutazione ed approvazione da parte della Banca. L’acquisito di quote sociali non da automatica-mente diritto alla concessione del fido di cassa che resta soggetto ad una valutazione sul merito di credito ed alla approva-zione da parte della Banca.

In occasione del 120º Anniversario la BCC offre ai propri Soci un Fido agevolato rapportato al numero delle azioni

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NR. AZIONI IMPORTO FIDO TASSO Da 0 a 79 € 10.000,00 3,25% + EURIBOR 3 MESI da 80 a 99 € 25.000,00 3,00% + EURIBOR 3 MESI Da 100 e più € 50.000,00 2,75% + EURIBOR 3 MESI

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NR. AZIONI IMPORTO FIDO TASSO Da 1 a 19 € 2.000,00 3,25% + EURIBOR 3 MESI da 20 a 29 € 5.000,00 3,25% + EURIBOR 3 MESI da 30 a 49 € 10.000,00 3,00% + EURIBOR 3 MESI Da 50 e più € 20.000,00 2,75% + EURIBOR 3 MESI

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Dal 2001 gli appassionati interventi del Progetto Tre T

Ricevute Fiscali SolidaliSirmione alza lo sguardo dal registratore di cassa e porta acqua, luce, sanità, scuola e cuore nell’Africa sconfinata dei bisogni

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di Nicola Alberti

Chi non conosce la splendida penisola che fu cara a Catullo, quella striscia di terra che, caparbia e superba, fende le acque del basso Garda conquistandosi il titolo di perla del lago. Tutti conosciamo la bellezza di Sirmione, il sole ama specchiarsi nelle sue acque sia ad est quando sorge, sia ad ovest quando tramonta. Il milione di visitatori che ogni anno arrivano a Sirmione è l’indice di un tesoro che va preservato e custodito, ma anche di servizi che funzionano e di persone che hanno saputo beneficiare di questo tesoro. Qualche inguaribile sognatore ha saputo alzare lo sguardo dal registratore di cassa che tramuta il flusso turistico in ricchezza e benessere guardando ben oltre l’orizzonte delle rive gardesane, realizzando il progetto 3 T. “ Tre T – spiega Mario Visconti anima e cuore dell’organizzazione- significa Todomè, Togo e Toujour. Gianni Fezzardi, Aldo Zarantonello, Don Evelino Dal Bon, Teofilo e io iniziammo a voler realizzare qualcosa per il paese da cui veniva uno studente di teologia ospite della nostra comunità, Teofilo. Nel 2001 i primi 7 pionieri si recarono a Todomè, un villaggio povero di 2800 abitanti nell’altipiano centrale del Togo”. “ Inizialmente ci concentrammo- prosegue Mario con la passione che lo caratterizza – sul problema principale che era l’acqua, poi fu la volta della luce, quindi della sanità, della scuola e dell’agricoltura”. Genio e laboriosità italica trovarono terreno fertile in un paese che aveva bisogno di tutto. “ Da allora- racconta Mario ogni anno ci si recava a Todomè, 12.000 le giornate dedicate ai togolesi, 120-130 volontari coinvolti, 230 le volte in cui sirmionesi e non solo si sono recati a Todomè”. E il lavoro è stato proficuo, molto proficuo. “ I sirmionesi (ma il gruppo si è poi allargato a Desenzano, Brescia, Reggio Emilia, Sardegna e molto altro ancora), così legati all’acqua, hanno realizzato un acquedotto con 50 fontanelle che funziona a pannelli solari, un vero miracolo per gli Africani.

Poi è arrivato il gruppo elettrogeno che va due ore al giorno in quanto un litro di gasolio equivale ad una giornata di lavoro. “Un altro sirmionese il dottor Vitangelo Gadaleda si è particolarmente impegnato- continua tradendo un po’ di commozione Mario- nel campo sanitario sanitario, il suo impegno africano è stato probabilmente all’origine della malattia che ce lo ha portato via. A Todomè abbiamo fatto sorgere un dispensario medico autogestito, con un’assistente medico, un’ostetrica, un tecnico di laboratorio, un farmacista. Ed ancora un’ambulanza con autista, un ponte radio che collega i 4 dispensari di 4 diversi villaggi e l’ospedale, un ecografo di ultima generazione, una macchina, creata dalla dottoressa Antonella Bortolotti, che usa l’ozono a scopi curativi”. Sono anche sorti due edifici in muratura: uno dedicato a Maurizio Valle e l’altro a Gianni Fezzardi e Aldo Zarantonello, purtroppo scomparsi. 3T, fedele a quanto tutti dicono, ma pochi fanno davvero, “aiutiamo gli Africani in Africa” ha anche acquistato 10 ettari di terreno, suddividendoli in lotti da 2500 mq, affittati a 5 euro l’anno e destinati a diventare di chi li coltiva se per 10 anni verranno coltivati secondo quanto loro insegnato dagli agonomi italiani. Ed ecco un altro miracolo: nascono mais, manioca , arachidi, patate con 2,3 raccolti all’anno, ma arrivano anche trattori, qui dismessi e là utilissimi. Si coltiva anche la jatropha curcas, pianta velenosa da cui si può ricavare biodiesel. I sirmionesi hanno fatto molto per Todomè, l’associazione 3T è riconosciuta come la seconda Ong a livello nazionale in Togo, davanti a vere e proprie multinazionali del volontariato. Sirmione ha saputo restituire una parte del benessere che ha ricevuto, dando il meglio di sé in una terra lontana dove la vita di molti è migliorata grazie alla generosità di chi ha saputo coniugare intelligenza e pazienza.

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C’è chi sogna quando dorme, c’è chi sogna ad occhi aperti e ci sono uomini che i sogni li realizzano quando sono svegli, magari su una barca a vela di nome Thai, uno di questi uomini è Uliano Zozimo. Sessantasette anni, occhi azzurri come il lago, viso abbronzato e fisico asciutto, capelli bianchi che si pettina prima della fotografia di rito, un nome datogli dal padre in onore di Vladimir Ilic Ulianov ( se il nome non vi dice nulla cercatelo un po’…), mi accoglie in un angolo di paradiso. Abita dentro il castello di Padenghe con due finestre che si affacciano sul lago regalandoti un panorama splendido, un misto di acqua, cielo e sole con la luce che li fonde insieme regalando un panorama di rara bellezza. Uliano a 25 anni ha un sogno: quello di girare il mondo in barca a vela. Acquista nel 1975 un” guscio” di alluminio, quello che avrebbe dovuto essere uno yacht progettato da Ettore Santarelli nel cantiere West Garda Marina, ma non più completato. Lo acquista dal professor Taddei, ci lavora per qualche anno, lo vernicia d’oro e poi quando è pronto per girare il mondo si innamora, si sposa e rimane sul lago. Diviene però un abile skipper, vince molte regate e la vetrina ricolma di trofei, tra la finestra che dà sul lago ed il modellino di Thai ne è il tangibile tributo. Ma in mare ci va, senza Thai però: da Bali a Singapore, dal Brasile ai Caraibi, da Singapore a Pukett, nella baia California e persino a Capo Horn. Ed è Capo Horn con i ghiacciai immensi che finiscono in acqua, con i fiordi ed una natura rimasta intatta con un’immensità che ti sovrasta che più lo colpisce. L’ultimo viaggio quello dal Garda alla Terra Santa ha però un sapore particolare. Con lo skipper Uliano ci sono Beppe, Lorenzo, Paola, Silvia e Monica. Sono proprio loro a suggerire di fare questo viaggio e di andarci non con una barca qualunque, ma con Thai. Inizialmente Uliano è perplesso poi ci dorme su e dà l’ok. Thai ha però bisogno di quelle modifiche che gli consentano di affrontare in sicurezza il mare. Nel cantiere Zuanelli di Padenghe avviene la trasformazione. Tanti i lavori da fare, tra questi sono preziosi i consigli di Oscar Tonoli che suggerisce l’installazione della trinchetta e Angelo Zanca fautore di “pazienza”, una struttura cui agganciarsi intorno all’albero quando il mare è grosso. Il 4 maggio finalmente si parte. Su gomma fino a Venezia, poi a Trieste si riempie la cambusa e poi giù fino ad Ancona, Ortona, Manfredonia, Cefalonia, Zante, Kithera, Rethimno,Karpatos, Capo Matapan, Creta, Rodi, Cipro, LImassol, Haifa (29 giugno), Jaffa, Gerusalemme. “Durante la navigazione- racconta Uliano- vedere il mare a 360° dà una sensazione unica di libertà e serenità (non è un caso che Thai significhi libero). Il mare non è mai uguale, cambia in ogni momento. Cambiano le sue luci, i suoi colori. Certo forse devi esserne innamorato per apprezzarne davvero la bellezza. Vedi albe magnifiche

Dal lago di Garda alla Palestina in barca a vela

Viaggi a vento nello spiritoL’ultima impresa di Uliano Zozimo che a bordo del suo Thai ha convertito i ricordi degli antichi pellegrini sbarcando in Terrasanta per poi proseguire camminando fino al Gerusalemme. Tra momenti di bufera sul mare e missili schivati grazie al riparo del Santo Sepolcro

e tramonti spettacolari. La luna è immensa nella notte e le stelle, senza inquinamento luminoso, sono davvero infinite. In mare non serve aspettare agosto per vedere una stella cadente, basta alzare gli occhi al cielo per trovarne almeno una”. “ Intorno alla barca- continua Uliano- ti accompagnano i delfini e le stenelle sembrano davvero amichevoli, accompagnano la navigazione con i loro guizzi e sembra che ti osservino incuriositi, impossibile non esserne conquistati. Ma è quando vedi un banco di pesci piccoli seguito da un pesce più grande ( un tonno per esempio) a sua volta scortato dai gabbiani in volo che ti rendi conto che a fianco della tua barca c’è l’intero ciclo della vita”. A volte il mare si arrabbia e allora le onde diventano di 3-4 metri, ai fianchi di Thai ci sono muri di acqua più alti delle sponde della barca, ma Thai ed il suo Skipper Uliano sono tipi tosti e passano indenni anche nella tempesta. “ Ero comunque in tensione- dice Uliano- il peso della responsabilità si sentiva, ma barca ed equipaggio sono stati all’altezza della situazione”. Una volta sbarcati in Terra Santa Uliano e gli altri pellegrini si abbracciano provando un sollievo incredibile ed indimenticabile. Poi camminano per cinque giorni ed arrivano a Gerusalemme. Trovano rifugio nel santo sepolcro quando due missili sparati dai palestinesi scoppiano a poca distanza da loro, ma Uliano non fa nemmeno in tempo ad aver paura, la tempesta del viaggio lo aveva preoccupato molto di più. E adesso? Pronti per il prossimo? “ Per adesso riposiamo”- dice Uliano, ma il suo sguardo va verso l’acqua del lago della sua finestra, scommettiamo che tra un po’ ripartono?

di Nicola Alberti

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Dal 1991 il VAN a Nuvolento

Amore e dedizione certificatiUna storia di impegno crescente per l’Associazione attiva nel settore del soccorso, dell’emergenza sanitaria e dei servizi collegati. E intanto il parco macchine si arricchisce di una nuova ambulanza

Una festa per 22 anni di storia. Evento speciale per raccontare il VAN Volontari Ambulanza di Nuvolento. Giusta occasione per mettere in mostra la nuova ambulanza che arricchisce il parco macchine del gruppo presieduto da Giordano Forgioli. La Banca di Bedizzole Turano Valvestino ha sostenuto questa iniziativa, nei modi e nei termini che si qualificano nell’attività di operativa banca etica. “Con questo nuovo automezzo – spiega con orgoglio Forgioli – le ambulanze diventano 4. Per un parco macchine a cui si devono aggiungere l’auto medica ed i due veicoli attrezzati per il trasporto dei disabili.” Un risultato molto importante per il VAN, gruppo che si compone di oltre 100 volontari capaci di garantire l’emergenza soccorso totalmente per 24 ore durante il fine settimana e in notturna nei giorni feriali. Nella funzionale sede operativa di Nuvolento, tracce di lavoro ed impegno danno lustro ad un’associazione ormai consolidata dentro un vasto territorio che attraversa perlopiù i comuni di Nuvolento, Paitone, Nuvolera e Serle. “Il nostro impegno – conferma il vice presidente Giacomo Martinuzzi – oltre naturalmente all’emergenza sanitaria in collaborazione con AREU118 – Regione Lombardia, con la quale il VAN è in costante collegamento operativo tramite la centrale di Brescia, prevede anche servizi quali i trasporti programmati da e per ospedali, oltre che prestazioni di assistenza ad attività sportive o manifestazioni di diverso genere”. Tutto questo si respira bene nei locali organizzati dal VAN. Perché proprio di qualità organizzativa e formativa si nutre questa istituzione. In un settore così delicato nulla può essere infatti lasciato alla libera casualità degli eventi. “Con cadenza frequente – conferma Forgioli – programmiamo diverse tipologie di corsi formativi. Da quello per il trasporto sanitario semplice a quello più approfondito, fino al corso certificato regionale per esecutore soccorritore 118. Non mancano altri incontri per sensibilizzare la popolazione anche con serate a tema specialisticamente dedicate. Insomma le occasioni per partecipare non mancano e noi ci auguriamo, per migliorare sempre più i servizi, che un sempre più vasto numero di volontari aderisca al nostro sodalizio”. Tra i ricordi di bacheca, uno in particolare si cristallizza nella semplicità di una maglietta. “E’ un regalo di cui andiamo molto fieri – aggiungono concludendo in perfetta sintonia Forgioli e Martinuzzi – ci è stato donato per la nostra partecipazione attiva alla giornata di beatificazione a Roma di Giovanni XXIII° e Giovanni Paolo II°”. E qui l’alto target ideale del significato di amore e dedizione per il prossimo, si certifica idealmente ai massimi livelli.

di Alice Scalfi

A ottobre in città il Festival della creatività e dell’innovazione

Supernova esplode e il futuro è a portata di mano Il 3 e il 4 due giorni di “partecipazione collettiva” tra mostre, eventi, work shop e laboratori dedicati a quel che sarà

Ricerca, innovazione, cambiamento, creatività. Per due giorni, venerdì 3 e sabato 4 ottobre, Brescia sarà palcoscenico e contenitore del futuro. Un futuro prossimo, vicino e affatto buio: illuminato a giorno, piuttosto, grazie alle più brillanti anime innovatrici nazionali ed internazionali, chiamate a raccolta in città per disegnare insieme quel che sarà. Educazione, business, creatività e società al centro del Supernova Creative and Innovation Festival tra eventi, convegni e manifestazioni nei luoghi caldi della cultura bresciana, con un filo conduttore che è già in sé il futuro: il coinvolgimento e la partecipazione di tutti in qualità di attori protagonisti del cam-biamento, attività produttive (culturali, istituzionali o imprese che siano) e cittadini.Ma cosa, nello specifico, al Supernova? Pura energia, in primo luogo, come quella sprigionata dall’esplo-sione delle stelle cui il festival deve il nome, un’esplosione che crea e da cui si liberano nuove entità. Declinata nel concreto, quest’energia a Brescia rappresenterà un’occasione unica per comunicare il territorio e creare interesse verso la sua varietà culturale ed economica che ispira l’innovazione di imprese, ricercatori e istituzioni.Per i quattro settori d’interesse identificati dall’organizzazione (Talent Garden Brescia e il Comune di Brescia, affiancati da una serie pressoché infinita di sostenitori), eventi e appuntamenti ad hoc cui, già si è detto, non si assiste, ma si partecipa. La società del futuro prenderà forma attraverso approfondimenti sulla sostenibilità, sulla mobilità intelligente e sulla cooperazione; sport, stile di vita e tecnologia al centro dell’area Educational, con laboratori digitali di robotica, scansioni 3D e realtà aumentata. La ricerca e l’innovazione delle aziende bresciane (e non solo) sarà il cuore di convegni aperti, cena a tema e pure di un contest per start-up. In più, esperienza che più partecipativa non si può, l’Arca: un’installazione “work in progress” che prenderà forma attraverso l’interazione con il pubblico. La (ri)costruzione co-mincerà dall’interno, così come il cambiamento verso il futuro. Su ogni asse di legno, lavorata sul posto da artigiani esperti, un messaggio di augurio lasciato da chiunque lo voglia fare. Più, all’interno, uno spazio laboratorio. Infine l’arte, vero motore del cambiamento, primo mattone del futuro. Al Super-nova ci sarà da sbizzarrirsi. Artisti di strada per le vie del centro, installazioni e flash mob, performance estemporanee che, da ribadire, coinvolgeranno il pubblico a 360 gradi. Tra queste, la Pagina bianca: la più vasta superficie pittorica mai vista nella storia dell’arte contemporanea europea. L’artista milanese Ivan Tresoldi ricoprirà piazza Loggia con un enorme foglio di carta bianco, i passanti potranno lasciarci un pensiero ed essere così parte della più grande performance di arte pubblica mai realizzata per la poesia visiva e concreta. Il futuro si scriverà in piazza Loggia, su quella pagina bianca. Il futuro si scriverà al Supernova.

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Benvenuti nel 120° anniversario della

Banca di Bedizzole Turano Valvestino.

Una storia fatta di Persone e di Valori.

Di cooperazione e relazioni.

Di sviluppo e attenzione

al Territorio e alla Comunità.

Un legame che prosegue

dal 12 settembre 1895.