Sottobanco 2015

18
Giornalino Scolastico – Istituto Comprensivo n° 7 – Via Vivaldi, 76 – 40026 Imola (BO) – Anno 3 – Numero Unico Giugno 2015 Vi starete domandando perché c’è una foto di Fedez sul giornalino della scuola e magari vi stanno tornando in mente le due ragazze che a marzo passavano e chiedevano di fare crocette su un foglio pieno di canzoni. Se state pensando questo siete vicini alla soluzione, altrimenti vi chiarisco subito tutto: “ le due” citate qui sopra, sono passate di classe in classe, con un foglio con undici canzoni (cominciate a ricordare?) tra le quali ogni alunno della scuola doveva scegliere la sua preferita. Senza troppi giri di parole, vi diciamo subito che è stato Fedez, con la collaborazione di Francesca Michelin, a vincere, con il singolo “ Magnifico”. “L’amore è un punto di arrivo, una conquista, ma non esiste prospettiva senza due punti di vista” continua a pagina 2 Edizione Speciale A.S. 2014/15 Tutto è incominciato martedì 3 marzo quando, per scelta, insieme alla prof. ssa Laffi, ex giornalista, abbiamo deciso di realizzare Sottobanco, il giornalino studentesco. Abbiamo da subito scelto i ruoli dei giornalisti che erano coordinati dal direttore e vicedirettore, Davide Gentilini e Federico Baruzzi. Tanti e ben fatti gli articoli prodotti. Troverete, nella parte dedicata ai sondaggi, l’inchiesta sulle canzoni più ascoltate dagli studenti, a cura di Cassandra Xella e Sofia Dal Fiume. Troverete anche la recensione dello spettacolo “Iliade”, realizzato da Giulia Monti, Zaynab Bkir e Marina Ciurleo. Cassandra Xella e Greta Mordini si sono occupate del sondaggio riguardante la scelta delle scuole superiori del nostro istituto. Simone Borea e Federico di Primio si sono concentrati sui furti avvenuti nel mese di febbraio. Dalila Bendanti e Alessandra Cobalto si sono specializzate sullo sport nel nostro istituto occupandosi dei vincitori delle gare avvenute. Troverete anche un approfondimento sulla Siria. Marina Ciurleo, Giulia Monti e Zaynab Bkir hanno intervistato Feras Garabawy,un ragazzo arabo-palestinese che porta aiuti nei campi profughi di Bab al Salam. Troverete anche un contributo di Michelle, alunna di III B che ha condiviso con noi il suo viaggio in Galles. Alessandra Cobalto si è occupata anche di un articolo particolare che descrive animali strani,vivi e non. In questa sezione del giornalino non poteva mancare un articolo sul canile di Imola che pare abbia avuto nel 2014 un anno costituito da adozioni più che abbandoni. Potrete leggere anche un articolo sulle ipotetiche città del futuro e sull’Expo 2015. Nell’ultima parte abbiamo raccolto una serie di interviste poste a vari VIP della nostra zona. Questi sportivi ci hanno fatto capire che i sogni vanno inseguiti con forza e che spesso sono raggiungibili. Sofia Dall’Agata ha intervistato Valentina Cottignola (ballerina), Sara Casile ha parlato con Mattia Zardi (vincitore dei campionati europei di pattinaggio) e Kimberly Di Cesare, Dalila Bendanti ha intervistato Carlotta Giovannini (ginnasta). La III E ci ha fornito le chiacchierate con Ilaria Bianchi e Fabio Scozzoli (campioni europei e mondiali di nuoto). La redazione vi augura buona lettura!!! A distanza di oltre 3000 anni da quando Omero scrisse l’Iliade e l’Odissea la sua magia ha colpito ancora. I protagonisti non erano Greci, ma hanno cercato di ricreare le stesse atmosfere. Può sembrare una sciocchezza, ma nella preparazione, hanno dominato l’impegno e “la pazienza” della prof.ssa, che è stata regista e autrice dello spettacolo. La trama ha catturato l’attenzione degli studenti, ma anche quella della preside. La messa in scena, ha richiesto più impegno, ma grazie a quello degli attori e con l’aiuto della professoressa Laffi, i ragazzi si sono divertiti e hanno imparato a collaborare non solo in ambito scolastico. Le parti sono state accettate da tutti e questa recita li ha coinvolti così tanto che alcuni hanno chiesto di averne di più. La recitazione non era da Oscar, ma non era neanche tremenda! Le parti sono state imparate da tutti, anche se con qualche dimenticanza superata con un’improvvisazione azzeccata. La difficoltà più grossa è stata quella di accentuare la dolcezza in alcune scene tra maschi e femmine come in quelle dove erano in scena Ettore a Andromaca, Achille e Teti, Teti e Peleo. Tutte le scene rappresentate dai ragazzi sono state seguite da Daniele Trombetti. Le musiche sono state proposte dalla prof.ssa di cui gli alunni di 1ª F si sono fidati ciecamente, dato che le colonne sonore sono state presentate solo il giorno prima. continua a pagina 2 Sommario Sondaggio canzoni 2 Spettacolo Iliade 2 Giallo alle Orsini 3 Le scuole superiori 3 Carlotta Giovannini 4 Giornata dello sport 4 Risultati capestre 5 Lezioni speciale 6 L’idea della 1^F 7 In Galles 8 Vita da cani addottati 10 Valentina Cottignola 11 Città del futuro 12 Vita sui pattini 12 Ilaria Bianchi 13 Fabio Scozzoli 14 Animali Strani 16 Redazione 18

description

Giornalino Scolastico dell'Istituto Comprensivo n° 7 "L. Orsini" - Imola (BO) Scuola Secondaria di Primo Grado Anno Scolastico 2014/15

Transcript of Sottobanco 2015

Page 1: Sottobanco 2015

Giornalino Scolastico – Istituto Comprensivo n° 7 – Via Vivaldi, 76 – 40026 Imola (BO) – Anno 3 – Numero Unico Giugno 2015

Vi starete domandando perché c’è una foto di Fedez sul

giornalino della scuola e magari vi stanno tornando in mente le due ragazze che a marzo passavano e chiedevano di fare crocette su un foglio pieno di canzoni.

Se state pensando questo siete vicini alla soluzione, altrimenti vi chiarisco subito tutto: “ le due” citate qui sopra, sono passate di classe in classe, con un foglio con undici canzoni (cominciate a ricordare?) tra le quali ogni alunno della scuola doveva scegliere la sua preferita. Senza troppi giri di parole, vi diciamo subito che è stato Fedez, con la collaborazione di Francesca Michelin, a vincere, con il singolo “ Magnifico”.

“L’amore è un punto di arrivo, una conquista, ma non esiste prospettiva senza due punti di vista”

continua a pagina 2

Edizione Speciale A.S. 2014/15

Tutto è incominciato martedì 3 marzo quando, per scelta, insieme alla prof.ssa Laffi, ex giornalista, abbiamo deciso di realizzare Sottobanco, il giornalino studentesco. Abbiamo da subito scelto i ruoli dei giornalisti che erano coordinati dal direttore e vicedirettore, Davide Gentilini e Federico Baruzzi. Tanti e ben fatti gli articoli prodotti. Troverete, nella parte dedicata ai sondaggi, l’inchiesta sulle canzoni più ascoltate dagli studenti, a cura di Cassandra Xella e Sofia Dal Fiume. Troverete anche la recensione dello spettacolo “Iliade”, realizzato da Giulia Monti, Zaynab Bkir e Marina Ciurleo. Cassandra Xella e Greta Mordini si sono occupate del sondaggio riguardante la scelta delle scuole superiori del nostro istituto. Simone Borea e Federico di Primio si sono concentrati sui furti avvenuti nel mese di febbraio. Dalila Bendanti e Alessandra Cobalto si sono specializzate sullo sport nel nostro istituto occupandosi dei vincitori delle gare avvenute. Troverete anche un approfondimento sulla Siria. Marina Ciurleo, Giulia Monti e Zaynab Bkir hanno intervistato Feras Garabawy,un ragazzo arabo-palestinese che porta aiuti nei campi profughi di Bab al Salam. Troverete anche un contributo di Michelle, alunna di III B che ha condiviso con noi il suo viaggio in Galles. Alessandra Cobalto si è occupata anche di un articolo particolare che descrive animali strani,vivi e non. In questa sezione del giornalino non poteva mancare un articolo sul canile di Imola che pare abbia avuto nel 2014 un anno costituito da adozioni più che abbandoni. Potrete leggere anche un articolo sulle ipotetiche città del futuro e sull’Expo 2015. Nell’ultima parte abbiamo raccolto una serie di interviste poste a vari VIP della nostra zona. Questi sportivi ci hanno fatto capire che i sogni vanno inseguiti con forza e che spesso sono raggiungibili. Sofia Dall’Agata ha intervistato Valentina Cottignola (ballerina), Sara Casile ha parlato con Mattia Zardi (vincitore dei campionati europei di pattinaggio) e Kimberly Di Cesare, Dalila Bendanti ha intervistato Carlotta Giovannini (ginnasta). La III E ci ha fornito le chiacchierate con Ilaria Bianchi e Fabio Scozzoli (campioni europei e mondiali di nuoto).

La redazione vi augura buona lettura!!!

A distanza di oltre 3000 anni da quando Omero scrisse l’Iliade e l’Odissea la sua magia ha colpito ancora. I protagonisti non erano Greci, ma hanno cercato di ricreare le stesse atmosfere.

Può sembrare una sciocchezza, ma nella preparazione, hanno dominato l’impegno e “la pazienza” della prof.ssa, che è stata regista e autrice dello spettacolo. La trama ha catturato l’attenzione degli studenti, ma anche quella della preside.

La messa in scena, ha richiesto più impegno, ma grazie a quello degli attori e con l’aiuto della professoressa Laffi, i ragazzi si sono divertiti e hanno imparato a collaborare non solo in ambito scolastico. Le parti sono state accettate da tutti e questa recita li ha coinvolti così tanto che alcuni hanno chiesto di averne di più.

La recitazione non era da Oscar, ma non era neanche tremenda! Le parti sono state imparate da tutti, anche se con qualche dimenticanza superata con un’improvvisazione azzeccata.

La difficoltà più grossa è stata quella di accentuare la dolcezza in alcune scene tra maschi e femmine come in quelle dove erano in scena Ettore a Andromaca, Achille e Teti, Teti e Peleo. Tutte le scene rappresentate dai ragazzi sono state seguite da Daniele Trombetti.

Le musiche sono state proposte dalla prof.ssa di cui gli alunni di 1ª F si sono fidati ciecamente, dato che le colonne sonore sono state presentate solo il giorno prima.

continua a pagina 2

Sommario

Sondaggio canzoni 2

Spettacolo Iliade 2

Giallo alle Orsini 3

Le scuole superiori 3

Carlotta Giovannini 4

Giornata dello sport 4

Risultati capestre 5

Lezioni speciale 6

L’idea della 1^F 7

In Galles 8

Vita da cani addottati 10

Valentina Cottignola 11

Città del futuro 12

Vita sui pattini 12

Ilaria Bianchi 13

Fabio Scozzoli 14

Animali Strani 16

Redazione 18

Page 2: Sottobanco 2015

Giulio si rivolge a Giacomo e gli Chiede: <<Com’è andata la verifica?>> <<Ho consegnato il foglio in bianco>> <<Anche io, ma così la maestra penserà che ti ho copiato!!>>

2

…Continua da pagina 1

I vestiti, benché fossero dei lenzuoli, somigliavano

molto a quelli dell’antica Grecia, e per questo dobbiamo

ringraziare la professoressa Russo, che ha aiutato tutte le

ragazze nel sistemare costumi. I maschi, dotati di maglie

XXXL, erano dei perfetti soldati. Inoltre le spade, gli

scudi, e tutti gli attrezzi di scena, erano “made in 1ª F”.

Il pubblico è stato caloroso e critico al punto giusto,

soprattutto i genitori, che hanno sottolineato il ritardo di

alcuni personaggi sul palco, l’unico difetto della messa

in scena.

Il ricavato di questo spettacolo, frutto di un’offerta

libera delle famiglie, è stata diviso in tre parti: una parte

è andata per la macchina del fumo usata durante lo

spettacolo, un’altra a don Carlo che ha fatto usare il

teatro della chiesa di Pontesanto e l’ultima al “Progetto

Siria”.

Il “Progetto Siria” è stato avviato dalla professoressa

Laffi e i ragazzi 1ª F, dopo aver conosciuto la storia di

alcuni bambini che vivono in condizioni terribili da

ormai quattro anni, hanno deciso di rimboccarci le

maniche e dare un aiuto, per quanto è loro possibile.

Quindi i soldi ricavati, e altri accumulati con un altro

progetto nel quale hanno fatto molte collane e

braccialetti che poi sono state vendute ai ricevimenti

della scuola, sono stati dati a Feras Garabawy, membro

dell’associazione Hope for children, che comprerà varie

cose, come i medicinali, i pannolini per i neonati, del

cibo, da portare in Siria.

Giulia Monti, Zaynab Bkir e Marina Ciurleo I F

…Continua da pagina 1 Un po’ a rappresentare il rap italiano “di qualità”. Usiamo le virgolette perché probabilmente non stiamo parlando del massimo della raffinatezza, ma neanche dei Club Dogo (senza offesa per i fans) anzi, vi parla una a cui Fedez piace. C’è da dire che Fedez non avrebbe vinto, se non fosse stato per i voti in massa delle prime (soprattutto la I C che ha assegnato il 70% delle preferenze a Fedez e a Magnifico)

Al secondo posto, a sorpresa, perché partito piano e poi andato in recupero, si è classificato Faccio After de Il Pagante.

“Di sonno ne abbiamo se non metti l’ultimo non ce ne andiamo

Vita dura quella da chiusura Confondo la fattanza con la fa-fattura”

Quest’ultima è piaciuta molto in I D, ma ottimi risultati li ha raccolti anche in III B. Il titolo “Faccio After” è un modo di dire milanese, che indica quando, generalmente in un locale, si sta svegli tutta la notte per andare poi a casa di mattino.

Terzo classificato: Ed Sheeran con “Thinking Out Loud”. L’intelligente, dotato e poetico rosso ha fatto centro, votato sia da maschi che da femmine, anche se più dalle ragazze, con le sue canzoni d’amore orecchiabili, che ti rimangono in testa e che canticchieresti fino allo stremo.

“Kiss me under the light of thousand stars”

(Baciami sotto la luce di mille stelle)

Al quarto posto, a soli quattro voti da Ed, c’è “Sabato” di Jovanotti, a un “pelo” dal podio, quasi come un ultimo grido disperato della musica italiana, tanto snobbata da noi giovani.

“A bordo di un'astronave Senza pilota

Che punta verso la galassia a cercare vita

Come nei sabati sera in provincia Che sembra tutto finito poi

ricomincia”

Passiamo al quinto posto che va a “Problem” di Ariana Grande, salvata miracolosamente dal decimo posto grazie al voto quasi unanime della I F.

Sesto posto a “Bailando”, di Enrique Iglesias; a seguire “Steal My Girl” degli One Direction, la boy band più amata del 2013\2014 pare già “passata di moda”.

A sorpresa ottavo posto a Mostro & Low Low, il duo scoppiato e spento si ancora più velocemente dei cinque indicatori stradali (gli One Direction). Perdonate lo squallore di questa battuta, ma dovevo scriverla.

Nono posto agli Arctic Monkeys, che per chi non li conoscesse, sono il gruppo tumblr-rock per eccellenza, da sigaretta e tatoo chocker (che non vuole dire che se non fumi e non hai la tatoo chocker non puoi ascoltarli, non fraintendetemi).

Pari merito al decimo posto “Roar” di Katy Perry (ammetto che la scelta della canzone non ha favorito la cantante) e “Don’t stop me now” dei Queen.

Sofia Dal Fiume Voti raccolti da Cassandra Xella e Sofia Dal Fiume

Page 3: Sottobanco 2015

Ladri e vandali non si fermano proprio davanti a niente.

Nemmeno di fronte a ragazzini di 12\13 anni.

In particolare, la scuola media Orsini è stata colpita ben due

volte negli ultimi mesi da delinquenti, probabilmente della zona.

Il primo colpo si è verificato tra il 25 e il 26 febbraio, durante la notte. Secondo la polizia, i malviventi sono riusciti ad entrare manomettendo l’allarme ( perché non ha suonato) e passando attraverso le finestre. È stato rubato un portatile in 1^E. nella stessa notte sono stati sottratti i soldi dal distributore di merendine.

La mattina seguente, Polizia, Carabinieri e Scientifica, sono venuti a ispezionare la classe in cerca di impronte digitali. I ladri, non soddisfatti del bottino gia conquistato , sono tornati nella notte tra il 27\28, quando si è verificato

un altro furto di portatili. Nella 3^E , infatti è stato rubato un secondo computer.

Successivamente, di mattina, sono arrivati a scuola gli alunni e i professori. La 3^E è stata perlustrata, alunni e docenti si sono dovuti spostare nell’ aula di aristica. Per evitare altri furti , sono state prese varie contromisure, per esempio ogni mattina i professori di turno, alla prima ora, devono andare a ritirare in segreteria i portatili. Analizzato il furto, abbiamo notato che lo stesso “modus operandi” usato alle Orsini,è stato utilizzato anche alla scuola materna Fontanelle. Le maestre hanno trovato una bella “sorpresa” il 24 febbraio. Due porte erano state forzate e le macchinette erano state scassinate per rubare pochi soldi. I genitori dei bambini, infuriati per il furto, sono rimasti senza parole. Alla luce di questi colpi, possiamo constatare che anche Imola, in particolare la Pedagna e le zone periferiche, oggi è presa di mira dai ladri.

Simone Borea (1^F) - Federico Di Primio (1^D)

Magari avete avuto un sacco di dubbi nello scegliere la scuola superiore o magari

eravate già convinti da tempo, ma alla fine una decisione, in un modo o nell’altro, l’avrete presa! Sapendo che questo argomento sta a cuore un po’ a tutti i ragazzi del terzo anno e che forse qualcuno è curioso di sapere quanti ex studenti delle Orsini incontreranno anche alle scuole superiori, abbiamo deciso di fare un sondaggio per sapere qual è stata la scuola più scelta dai 2001. Ben dieci coraggiosi ragazzi di prima sono andati alla ricerca di questi dati, di cui ora vi andremo a parlare. La scuola che primeggia fra tutte è il Paolini, ragioneria, al quale si sono iscritti un numero cospicuo sia di ragazzi che di ragazze. Al secondo posto troviamo l’Itis, scelto specialmente da ragazzi, che, sfortunatamente per loro, rimarranno con poche “pollastrelle” da dividersi. Al terzo posto troviamo il Liceo Scientifico, dal quale la 3^ C si è rivelata decisamente attratta (cinque le iscrizioni). Apprezzamento hanno riscosso anche il liceo delle Scienze Applicate, l’Alberghiero e l’Agraria, tutte a pari merito. Pare che dalle Orsini usciranno molti futuri scienziati, cuochi e camerieri. Scendendo, sempre più in basso, ma non ancora in fondo alla classifica abbiamo il Liceo Linguistico e le Scienze Umane, scuole particolarmente scelte quest’anno dalle ragazze. Troviamo poi il Liceo Artistico, tallonato dall’Economico Sociale e dall’Ipsia. Per ultimi, con una sola iscrizione a testa troviamo il Tecnico Turistico, il Chimico e il Liceo Classico. Non conosco a pieno le prime due scuole, perlomeno non quanto il Liceo Classico, perciò mi limito a manifestare il mio dispiacere nel desumere quanto sia alto il livello di disamore per la nostra lingua e la sua conoscenza, dato il bassissimo numero di iscrizioni alla scuola che le dà maggiore importanza. Temo che pochi studenti della nostra scuola leggeranno questo articolo, ma, per quanto mi è possibile, desidero comunque dire la mia, ossia che dovremmo tutti smettere di fare le scelte che ci appaiono inizialmente più semplici, magari evitando l’iscrizione ad una scuola, che sappiamo magari essere adatta a noi, ma più difficile di altre. Buttatevi, per una volta, e non considerate mai sbagliati o pazzi coloro che avranno più coraggio di voi. Con questo, non sto dicendo che le vostre scelte sono sbagliate, magari è davvero ciò che sentite, però voglio ricordarvi che non sempre la strada più semplice è quella giusta o che vi porterà i risultati migliori, e sto parlando in primis a me stessa, oltre che a voi lettori. Un augurio a tutti gli studenti uscenti dalla nostra scuola, date sempre il meglio che avete a disposizione, sono sicura che vi porterà a grandissimi risultati.

Cassandra Xella, II C

3

Page 4: Sottobanco 2015

Sette anni fa una ginnasta imolese coronò il suo sogno: quello di andare alle Olimpiadi. Aveva iniziato a praticare il suo sport da piccola, all’età di tre anni, nella palestra della Biancoverde, dove insegna ancora oggi. Stiamo parlando di Carlotta Giovannini, un metro e cinquantasette di altezza, ma un carattere di ferro. Come mai hai scelto questo sport? <I miei genitori avevano notato che in casa mi muovevo molto facilmente e sapevo fare delle capriole e delle ruote. Saltavo sempre e non stavo mai ferma>. Dopo qualche anno di allenamento le allenatrici della Biancoverde le hanno chiesto se voleva andare in agonistica. Quanti giorni ti allenavi? <In agonistica tutti i giorni. Gli allenamenti, ovviamente, erano difficili. Mi allenavo 8 ore al giorno: 4 alla mattina e 4

al pomeriggio. La mattina provavo cose nuove, mentre il pomeriggio mi allenavo sulle cose che sapevo già fare>. Per le tante ore di allenamento Carlotta ha dovuto frequentare la scuola serale. Come è la tua vita al di fuori della ginnastica?

< Sia movimentata che normale. Anzi, ultimamente, per lo più normale, visto che ora non gareggio più e non mi alleno.

Vado in palestra ogni giorno (alle 17) per allenare le ragazze dell’agonistica>. Da quanti anni insegni? <Ho iniziato dopo essere andata alle Olimpiadi e lo faccio ormai da 2 anni>. Quando hai finito le Olimpiadi hai subito iniziato ad insegnare o hai continuato a gareggiare? <Dopo essere tornata dal viaggio a Pechino, ho continuato a gareggiare. La mia ultima gara è stata a Jesolo>. Come è stata l’esperienza delle Olimpiadi? <Di sicuro le Olimpiadi non sono come i Mondiali, ma soprattutto come una normale gara>. Alla tua prima gara eri emozionata o avevi una grande paura di sbagliare? <Alla mia prima gara avevo una grande paura di sbagliare tutto, come tutti quelli che gareggiano con me>. Perché hai scelto proprio il volteggio alle Olimpiadi? <E’ la mia disciplina. Quella che mi riesce meglio. Alle qualificazioni mi sono classificata terza al volteggio, così sono andata in finale, dove ho concluso sesta per un mio errore>. Dalila Bendandi1^A Veronica Capirossi 1^E

Bella giornata dal punto di vista meteorologico, tempi rapidi e ottima organizzazione hanno caratterizzato la Giornata dello sport della scuola media Orsini che si è disputata il 9 aprile allo stadio Romeo Galli.

Sono state le staffette ad aprire le competizioni. La sezione E ha dominato tutte e tre le gare.

Un rappresentante di I E, Tommaso Fusella, ha vinto anche la competizione successiva: la corsa di resistenza. Tra i maschi di seconda, successo per Simone Buscaroli davanti a Lorenzo Ferri. Tutto secondo pronostico nella gara delle terze con la vittoria del grande favorito Riccardo Dall'Olio su Lorenzo Conti, entrambi di IIIE.

Tra le ragazze, primo gradino del podio per Debora Montefiori della IIA e per Francesca Negrelli di IIIE.

Emozioni ha riservato anche la gara di velocità, che contava molti partecipanti.

Tra le ragazze di prima, la più forte si è rivelata Veronica Zulato di I E che ha battuto

Eleonora Solaroli, tra quelle di seconda vittoria per Linda Creti di II D davanti a Valentina Balugani e tra quelle di terza primo posto per Margherita Fanti di IIIE che ha preceduto Daria Biasi.

Tra i maschi di prima il migliore è stato Lorenzo Morara di I E, per quanto riguarda quelli di seconda Andrè Merzulito di II B. Tra i più grandi, dominio di Riccardo Stanziani di IIIE.

Nel getto del peso il primo gradino del podio è stato conquistato da Pietro Lanzoni (IA), Victor Betti (IIC) tra i maschi di seconda e da Leonardo Carnevali (IIIC) tra quelli di terza.

Rivelazione di giornata Francesca Davi, vittoriosa tra le femmine di terza, Eleonora Solaroli si è imposta nella gara delle seconde e Maia Turri in quella delle prime.

Nel salto in lungo medaglie d'oro sono andate a Pietro Alberici (ID), Andrè Mersulito (II B) e Riccardo Stanziani

(IIIE) tra i maschi, mentre tra le ragazze si sono imposte Sara Casile (IE), Beatrice Canè (IIE) e Daria Biasi (III B).

Nel vortex le migliori sono state Alessandra Lipari (IA), Giada Linguerri (IIC) e Chiara Pono (IIIB), mentre i migliori sono risultati Lorenzo Morara (IE), Federico Fragrano (IIB) e Marco Zappi (IIIB).

Ultima disciplina di cui dobbiamo dar conto è il salto in alto.

Tra le ragazze più giovani, vittoria per Noemi Stinziani, tra quelle di seconda si è imposta Debora Montefiori e tra quelle di terza Margherita Fanti (III E).

Tra i maschi vittoria per Andrea Marani (ID), Fabio Iaverdino (IIB) e Luca Grementieri (IIIA).

______________________ Tante conferme e qualche sorpresa durante la corsa campestre della scuola media Orsini, prima tappa degli atleti verso i Comunali, i Provinciali e i Regionali.

4

Page 5: Sottobanco 2015

PRIMA MEDIA - FEMMINE

Non c’erano ovviamente favorite tra le ragazze più giovani, che hanno corso per la prima volta questa gara. Le prime tre classificate sono state Irene Carnevali di 1°E, Eleonora Solaroli di 1°D e Noemy Stinziani di 2°A. Quest’ultima non ha partecipato alla fase comunale per un infortunio e il suo posto è stato preso da Linda Creti di 2°D, che ha preceduto Andrea Matilde Manieri di 1°A. Alla Sprinta con l’Avis dominio per le ragazze di I E, che hanno portato la scuola Orsini sul primo e secondo gradino del podio (prima Veronica Zulato e seconda Irene Carnevali). Siete curiosi di sapere come se la sono cavata i giornalisti della redazione con le scarpe da ginnastica ai piedi? Ebbene, alla campestre Dalila Bendandi di 1°A è giunta 14esima Zaynab Bkir di I° F 20esima.

SECONDA MEDIA - FEMMINE

Tra le femmine di seconda ha avuto la meglio Debora Montefiori di 2°A, al secondo posto Benedetta Caratozzolo di 2°D, mentre al 3° posto si è classificata Beatrice Canè di 2°E. Diciottesima piazza per Beatrice Monti di 2°C, redattrice di Sottobanco. Nella Sprinta con l’Avis le Orsini sono riuscite a salire sul podio grazie a Linda, che ha strappato un meritato argento.

TERZA MEDIA - FEMMINE

Tra le più esperte, vittoria per Daria Biasi, davanti ad Alice Minghetti e a Margherita Fanti di 3°E. Non ha potuto partecipare Francesca Negrelli di 3°E ed è stato un grande peccato che non abbia corso, perché

era una delle atlete più forti della scuola. Lo ha dimostrato arrivando poi al primo posto nella fase comunale. La gara delle ragazze di terza è stata molto dura, lo dimostrano anche i tre ritiri che si sono registrati a fine gara. Alla fine a trionfare tra le classi è stata la 3°B che ha posizionato ben due atlete nei primi due posti.La rappresentante di 3°B Daria Biasi ha portato a casa l’argento anche nella Sprinta con l’Avis, dove Margherita Fanti di 3°E è arrivata al bronzo.

PRIMA MEDIA - MASCHI

Al primo posto si è classificato Alessandro Gavelli di 1°C, al secondo Pietro Alberici di 1°D e al terzo Tommaso Fusella di 1°E. Il direttore di Sottobando, Davide Gentilini di 1°B, ha chiuso al 17° posto. Alberici si è dimostrato, oltre che portato per le corse di resistenza, anche bravo nella velocità, visto che alla Sprinta con l’Avis è giunto primo, davanti a Lorenzo Morara di 1°E.

SECONDA MEDIA – MASCHI

Ha battuto tutti Dario Alexandru Lolli di 1°F, dietro di lui si è piazzato Francesco Cornacchione di 2°A e al terzo posto Mattia Grementieri di 1°E.

TERZA MEDIA - MASCHI

L’imbattibile Riccardo Dall’ Olio di 3°E, dato come grande favorito della gara, non ha tradito le attese e ha dominato la gara precedendo al traguardo Leonardo Carnevali di 3°C e Tommaso Barnabà di 3°B. Per Dall’Olio vittoria anche nella fase comunale. Dalila Bendandi 1^A

5

Page 6: Sottobanco 2015

Feras Garabawy, professore per un giorno alle Orsini, è

nato e vissuto in Israele, un paese ancora oggi colpito dalla guerra. Era un bambino, quando nel 1995 andava a scuola come tutti noi facendo, al posto delle prove anti-incendio le prove anti-bomba. Sognava di fare il medico, così da poter aiutare le persone. Oggi è un ragazzo di 26 anni, che studia Medicina a Modena, e che ha un’associazione per aiutare i bambini in Siria, del campo profughi di Bab Al Salam (=Porta della pace). Questa associazione aiuta i piccoli siriani, non regalando loro cose preziose o di grande valore, ma oggetti che fanno la differenza, come delle scarpe, delle medicine, delle coperte… insomma, il minimo per poter sopravvivere. Di questo ha parlato mercoledì 15 aprile ai ragazzi della scuola media Orsini di Imola, dove, per la prima volta nel mondo, è stato tentato un collegamento via Skype con la Siria. Prima dell'ora prestabilita per la conversazione online, Feras ha “portato” i ragazzi italiani in Siria attraverso le sue parole. Sono state moltissime le domande che gli sono state poste. LA GUERRA COME E’ SCOPPIATA? <Dovete sapere che in Siria c’è la dittatura e quando c’è una dittatura non ci sono gli stessi diritti che ci sono in una repubblica, ovvero non c’è la libertà di espressione, la legge non è uguale per tutti e così via. Dopo secoli di dittatura, dopo aver sottostato a delle regole ingiuste che prevedevano la pena di morte se non rispettate, nella gente cresceva un desiderio di ribellione, di libertà. Per un po’ di tempo la gente desiderava solo i diritti basilari e non passò alle vere e proprie armi, fino a che non successe che 14 ragazzini Siriani andarono nella piazza più importante di Damasco e scrissero delle cose contro il governo del dittatore Assad . Questi ragazzini vennero poi presi e sbattuti in prigione dalle truppe del dittatore. Per qualche settimana non si seppe più niente di loro fino a quando i loro corpi vennero restituiti alle famiglie. Erano ormai senza vita, martoriati e massacrati.

Da qui la popolazione cominciò a capire che non poteva andare avanti così e quindi cominciò a ribellarsi, questa volta però con le armi. Così si formò l’esercito dei ribelli che ancora oggi combatte contro le truppe di Assad>. COSA C’ENTRA L’ISIS IN TUTTA QUESTA FACCENDA? <Assad ad un certo punto, forse rendendosi conto che l’esercito dei ribelli era troppo forte, perché sostenuto dagli USA e dal Regno Unito, e non si arrendeva, chiamò dei soldati mercenari (soldati che mettono a disposizione le loro armi a pagamento) che combattessero per lui. Questi soldati successivamente sono confluiti nell’Isis. L’Isis è un’organizzazione terroristica militare che appartiene alla galassia del fondamentalismo islamico. La situazione ora è completamente diversa da come era un tempo. Inizialmente era solo una guerra civile, fino a quando, appunto, non subentrò l’Isis che cominciò la propria guerra contro il cristianesimo. Adesso sono senza controllo, e non combattono più per il dittatore, ma per il loro interesse>. FERAS, TU SEI MAI STATO PERSONALMENTE IN SIRIA? <Sì. Io sono stato in Siria nel campo profughi di Bab Al Salam. La mia prima “vacanza alternativa” l’ho fatta a giugno del 2013. Era la mia prima volta ed ero emozionato. Ho preso il volo da Bologna, ma non sono atterrato in Siria, anche perché hanno bombardato tutti gli aeroporti. Quindi sono atterrato in Turchia, ho passato la frontiera e sono arrivato in macchina fino al campo , che è vicino al confine, ma dista solamente 30 km da Aleppo. Quando sono entrato nel campo e ho visto le condizioni di vita, ho pensato che la guerra non ha pietà per niente e per nessuno, e in qualche modo mi sono sentito sollevato a pensare che io ero lì ad aiutare quelle persone.

Continua a Pag. 7

6

Qual è il colmo per un professore di lettere? Avere un figlio che non capisce un’ h. Sapete quel è il colmo per la Juventus? Guardare la TV a colori. Il colmo per una persona che soffre l’Alzheimer? …non me lo ricordo più… Sapete qual è il colmo per Polifemo? Chiudere un occhio. Qual è il colmo per un veterinario? Avere la febbre da cavallo, una fame da lupo, la voce da usignolo e il vitino da vespa!

Il più grande battitore di punizioni dell'Inter? Sinisa Sfigatovic. Una ragazza chiede al suo ragazzo:

- Amore, pensi che sia bella come il primo giorno che mi hai visto?

E lui: - Certamente! Lei:

- E qual è la cosa che ti piace più di me? Lui : - Che credi a tutto quello che dico!

Page 7: Sottobanco 2015

Continua da Pag. 6

CI SONO DELLE ALTRE ASSOCIAZIONI OLTRE ALLA VOSTRA CHE FORNISCONO AIUTO ALLA GENTE DEI CAMPI PROFUGHI?

<Fino a sabato c'era un’associazione molto grossa e ricca, che è turca, che garantiva almeno un pasto al giorno a tutti. Ma ha smesso, non si sa perché di assicurare il pranzo, e infatti adesso la gente è nel panico. Inoltre un’altra associazione che si chiama “La signora delle scarpe” regala a tutti i bambini, una volta all’anno un paio di scarpe. Questi soldati successivamente sono confluiti nell’Isis. L’Isis è un’organizzazione terroristica militare che ap-partiene alla galassia del fondamentalismo islamico.

E poi c’è la nostra che ha assunto un medico che cura i bambini malati lì al campo, poi doniamo coperte, banchi di scuola e medicinali. Per fare tutto ciò abbiamo bisogno di donazioni, e per questo dobbiamo ringraziare la professoressa Laffi che con i suoi alunni di 1°F ha realizzato e venduto delle collane, ricavando 245 euro. Questi soldi verranno probabilmente utilizzati per comprare medicinali. Di solito l‘acqua nei campi profughi viene potabilizzata con del cloro, ma questa volta qualcosa è andato storto, così quando le persone hanno bevuto l’acqua non potabilizzata hanno cominciato ad avere la diarrea e a star male di stomaco>. CI SONO LE SCUOLE IN SIRIA?

<Le scuole ci sono, ma sono sotterranee per proteggerle dai bombardamenti. Vi può sembrare strano, ma al contrario di voi, loro pagherebbero oro per andare a scuola. Tanto che la mattina alle sette c’è una fila lunghissima per entrare nell'istituto e solo i primi riescono ad accedere. Ma, noi, per fare andare tutti a scuola abbiamo fatto dei turni. Abbiamo anche dei banchi nei quali ci stanno quattro o cinque bambini>. FERAS TI SEI AFFEZIONATO AD UN BAMBINO IN PARTICOLARE?

<Sì. Mi sono affezionato ad un bambino che ha disegnato un bagno. Può sembrare strano perché di solito un bambino disegna la sua famiglia, dei giochi, delle case, alberi, macchine…e invece questo disegna un bagno.

Suo padre è stato colpito ad una gamba ed ora è paralizzato dalla vita in giù. Dopo l’inizio della guerra, la sua casa è stata bombardata, ed è stato costretto ad andare a vivere in un'abitazione più piccola, priva di bagno. Lui desidera così tanto avere un bagno che lo disegna, e lo sogna con tutto il suo cuore. Io mi sono affezionato a lui perché capisco che nella guerra bisogna fare a meno di cose che noi diamo per scontate nella quotidianità>. IL COLLEGAMENTO CON UNA SCUOLA SIRIANA….

fatto il collegamento via Skype con una scuola siriana. Abbiamo aperto il programma, e con l’aiuto del professor Medici, siamo riusciti a contattarli.

Inizialmente, Feras parlava in arabo con un signore che era felicissimo. Poi dopo poco, hanno inquadrato una stanza piena di bambini che salutavano, gridavano, parlavano… insomma si comportavano da bambini!

Poi hanno parlato in arabo Feras e questo signore, che gli raccontava che stavano facendo grammatica, che i bambini erano felicissimi e non riuscivano a credere che stavano parlando con dei ragazzi italiani.

Poi la professoressa Laffi ha chiesto se qualcuno voleva conversare in inglese con una bambina e si è offerto Dario Lolli di 1°F.

Hanno parlato un po’, poi la linea si è interrotta. È stata un’esperienza speciale, siamo l’unica scuola

media del mondo ad aver fatto il collegamento Skype. Questa è la lezione speciale che noi abbiamo fatto con

Feras. C'è servita perché uno, se non sa, è difficile che possa aiutare delle persone, ma se uno conosce ciò che accade e come stanno le cose veramente è complicato far finta di niente e fregarsene.

Marina Ciurleo 1^F Giulia Monti 1^F

Zaynab Bkir 1^F

L'IDEA DELLA 1^ F A Novembre alla 1^ F della scuola secondaria di primo grado L. Orsini è venuta l'idea di realizzare collane e braccialetti per aiutare i loro coetanei in Siria. Avevamo sentito delle terribili condizioni in cui vivevano Andrea Zanella ha suggerito agli altri di iniziare la produzione con Dash ed elastici. I lavori sono andati avanti per quattro mesi e il 24 e il 26 Marzo è stato allestito un banchetto per la vendita. La risposta è stata positiva e i ragazzi hanno potuto offrire a Feras 245 Euro. Verranno utilizzati per l'acquisto di medicine o di banchi.

7

Page 8: Sottobanco 2015

+ Questo è il racconto della mia esperienza del viaggio in Galles organizzato dalla mia scuola, effettuato in compagnia di Allegra, una ragazzina di un'altra classe, mia amica, e di due docenti, la professoressa Maiorana, mia insegnante di matematica, e la professoressa Cattani, insegnante di inglese di altre sezioni. Domenica 19 ottobre 2014 sono partita con i miei genitori per raggiungere l'aeroporto di Bologna. Lì abbiamo aspettato l'orario della partenza prevista per le 13.15. Dato che avevamo fame abbiamo fatto tutti insieme uno spuntino e con le professoresse e i genitori abbiamo chiacchierato del più e del meno. Arrivata l'ora di partire, i miei genitori e mia sorella mi hanno lasciato con le lacrime agli occhi, ed io, a stento, sono riuscita a trattenere le mie emozioni, ma ero allo stesso tempo felice per l'esperienza a cui andavo incontro. Passato il gate siamo saliti su un bus che ci ha portato verso l'aereo. Una volta decollati era bellissimo vedere le nuvole simili a ciuffi di panna montata. Dopo un'oretta di volo, abbiamo fatto scalo a Monaco, dove sono rimasta affascinata dall'imponente struttura e dalla modernità dell'aeroporto. Con la professoressa Cattani poi non ci si annoia mai, infatti ci siamo perse tra tutti i negozi dell'aeroporto e ci hanno chiamato al gate per dirci che eravamo leggermente in ritardo. Siamo ripartiti, e siamo arrivati a Manchester e finalmente ho visto il clima deprimente inglese! Lì abbiamo preso un taxi con un gruppo di ungheresi facenti parte anche loro del progetto “Comenius”. È stato un viaggio lungo e stancante, all'incirca di due ore e mezzo. Finalmente abbiamo raggiunto la nostra meta, la cittadina di Denbigh. Stanchissime, ma eccitate al tempo stesso, io e Allegra, abbiamo preso le

chiavi della stanza del nostro Hotel meraviglioso, il “Faenol Fawr Hotel”, e siamo entrate. Dalla felicità non riuscivamo ad inserire la chiave nella serratura, poi, una volta entrate io ed Allegra ci siamo abbracciate e tenendoci per mano ci siamo messe a saltare per tutta la camera urlando: ”E’ bellissimo, è un sogno, non ci credo!” Non poteva mancare il classico “Amiche per sempre”. Mi sono trovata benissimo con lei, è una ragazza simpatica e allegra di nome e di fatto, soprattutto sincera, insomma l'amica perfetta, non a caso ci sentiamo ancora e continuiamo ad essere amiche. Successivamente, dopo aver ammirato

la stanza ci siamo ritrovate nell'atrio dell'Hotel con le professoresse per cenare. Il rapporto con le insegnanti è stato magnifico, insomma risate a tutto spiano, racconti di quello che facciamo, degli animali domestici che ci piacciono... Sinceramente mi aspettavo un rapporto un po' più rigido tra di

noi, invece mi sono dovuta ricredere, d'altronde da due professoresse così simpatiche te lo puoi aspettare. Dopo la cena gli Ungheresi, le Polacche, le Spagnole ci hanno intrattenuto. Ma come ci aspettavamo, dopo l'intensa giornata eravamo stremate così, abbiamo salutato e siamo andate nella nostra stanza a guardarci i “Cesaroni” per addormentarci. Il giorno seguente,dopo una colazione meravigliosa, la preside della scuola, Nesta, la coordinatrice di tutto il nostro soggiorno e la segretaria del plesso scolastico di Denbigh, ci hanno accompagnato in una scuola elementare e materna. Abbiamo osservato i metodi di lavoro di quella

scuola, e ci siamo poi

presentati... sono stati carinissimi, i

bambini, quando la professoressa

Cattani ha detto loro “: Can you say ciao?” (tradotto “potete dire ciao?”) e loro lo hanno detto tutti in coro. In seguito, gli insegnanti ci hanno riunito in palestra dove gli alunni ci avrebbero cantato delle canzoni tipiche gallesi! Ho notato che nel plesso scolastico di

Denbigh il rapporto tra la preside e gli alunni è molto più diretto rispetto a quanto avviene da noi. In seguito ci hanno fatto disegnare un fiore tipico italiano, scelto da loro, “l'ibiscus”, poi ci hanno offerto da mangiare. Anche se non erano pasti deliziosi, li ho mangiati ugualmente. Poi abbiamo presentato le nostre scuole, l'Italia e i piatti tipici, i letterati più importanti del passato, etc... . Successivamente abbiamo visitato una parte della cittadina di Denbigh, poi ci siamo diretti verso la chiesa della città, dove nella sala comune, i genitori degli alunni ci hanno offerto la cena

preparata da loro, stavolta, possiamo dirlo... ottima!

(continua a pagina 9

8

Page 9: Sottobanco 2015

(continua da pagina 8)

Abbiamo poi ballato sulle note delle canzoni tipiche

gallesi. Al mattino siamo andati, dopo la solita colazione deliziosa, all' “Urdd Gobaith Cymrù” uno dei più grandi movimenti giovanili che ci ha organizzato una giornata di giochi. Come primo gioco abbiamo sperimentato la canoa, per di più mentre pioveva, e nonostante le nostre tute rosse da Babbo Natale (puzzolenti), ci siamo bagnati. Poi abbiamo pranzato ed in seguito ci siamo diretti verso una piattaforma

di lancio ad un'altezza di 7 metri, posizionata su un albero, dalla quale dovevamo buttarci giù legati ad una corda. Io, soffrendo di vertigini, non mi sono potuta lanciare cercando di afferrare

un triangolo appeso in aria, e quindi non mi sono cimentata in questa prova, però ho sperimentato il muro con i maniglioni colorati. Siamo poi andati per riscaldarci in un Golf Club, che ci ha offerto gentilmente la cena. In seguito siamo tornati in hotel e dato che era avanzato un po' di tempo, prima che la piscina chiudesse, abbiamo fatto un bel bagno. Era arrivato l'ultimo giorno di divertimento!

Io e Allegra ci siamo svegliate anche se un po' doloranti dal giorno prima, durante il quale ci

hanno strapazzato per bene. Quindi, dopo la consueta colazione, siamo andati, con un pullman noleggiato, a visitare la cattedrale di Sant Asaph, una chiesa molto grande, anche se il prete diceva che era la più piccola chiesa gallese! Una parte della chiesa, ha spiegato il sacerdote, non è stata

ristrutturata e i mattoni come la porta sono quelli originali dell'epoca in cui è stata edificata. Il sacerdote ha spiegato che la loro è una confessione nata da un mix di religioni, celtica e anglosassone, riconosciuta dalla chiesa e ha un proprio vescovo.

Successivamente ci siamo fermati in una caffetteria, dove ci siamo scaldati un po' bevendo un po' di cioccolata calda e thè. Poi abbiamo visitato le mura di un castello e la “casa Tudor” con il suo giardinetto e la sua cappella, abbiamo poi passeggiato per la città e abbiamo acquistato oggetti e souvenirs. Tornate in hotel, avendo ancora a disposizione un po' di tempo, abbiamo fatto un bel bagno rilassante e la sauna con la professoressa Cattani.

Successivamente ci siamo preparate e abbiamo cenato in un salone tutto per noi, con i delegati gallesi per i saluti finali e i ringraziamenti.

Il giorno seguente, arrivate in Aeroporto a Bologna, mio padre mi ha stretto fortissimo, purtroppo mia madre e mia sorella non sono potute venire perché mia sorella stava male.

È stata un' esperienza bellissima, unica, piena di risate e giornate sempre assieme, un viaggio studio utilissimo per apprendere molte cose e metodi di studio ed insegnamento

differenti dai nostri ed anche per conoscere nuove lingue come il gallese, diversissimo dall'inglese. È stata un'esperienza magnifica che in un futuro mi piacerebbe ripetere.

Questi viaggi studio offrono l'opportunità di conoscere molti nuovi amici, aspetto importante, soprattutto per chi ha difficoltà a socializzare con altre persone come me.

Un grazie di cuore ai professori. Michelle Bertozzi

Quarta ora Quinta ora Sesta ora

Un ragazzo, che vuole sposare la figlia del macellaio, si reca in ma-celleria e chiede all’uomo: <<Posso avere la mano di sua fi-glia??>> Il macellaio perplesso risponde: <<La preferisce con l’osso o sen-za??>>

La maestra chiede a Gianni: <<Dove si trova la Macedonia??>> <<In frigorifero, signora mae-stra!>>

9

Page 10: Sottobanco 2015

I padroni se ne sbarazzano quando li vedono vecchi o malati e, quindi, più costosi. I cani a questo punto vengono presi al canile, dove vengono nutriti, dove vengono loro prestate le cure di cui hanno bisogno e dove si cerca per loro una famiglia con ado-zione vera e propria o adozione a distanza.

Per esempio, Moschina è al canile da 10 anni e le ultime esperienze che ha avuto sono state pessime. Ora ha un nuovo padroncino d’adozione a distanza che gli fornisce affetto e cibo nelle ore in cui il canile è aperte al pubblico. Moschina è una cagnolina Jack Russel. E’ bianca e marrone e si è rivelata una golosona. Vuole sempre coccole. E’ una delle cagne più buone nel canile e per questo è particolarmente adatta ai bam-bini.

Bora, invece, è un cane da caccia che è stato feri-to durante l’inseguimento di un animale. Il suo pa-drone, essendosi accorto che non riusciva più a cac-ciare come prima, lo ha portato al canile e l’ha ab-bandonato. E’ di razza meticcia, è marrone con qual-che chiazza più chiara. Ha le orecchie lun- ghe e gli occhi neri come la pece. E’ molto timido per l’abbandono e si fa accarezzare solo dalle persone che conosce bene.

Rambo, un me- ticcio di color miele, non è più al canile. Per fortuna è stato adottato nell’ottobre 2014. Era lì da 7 anni e proprio perché la struttura di via Gambellara era la sua casa da così tanto tempo, era molto restio nell’ allontanar-si. Il cane era stato portato al canile, dopo essere stato ba-stonato da quello che si definiva il suo padrone. La sua futura padroncina Giulia si è avvicinata a lui piano piano, fornen-dogli cibo, portando- lo in giro e facendolo giocare. Il rappor-to tra Rambo e Giu- lia adesso è molto buono e nel cane non c’è più rabbia. Il rapporto con le altre persone è ancora un po’ difficile e il suo comportamento varia. A volte è un po’ aggressivo, altre è genti-le. Bisogna dargli tempo e tanto amore.

Classe 1^F

10

2014, ANNO D’ORO PER IL

CANILE

In Italia l’anno che si è appe-na chiuso è stato difficile per molti e la crisi ha colpito tante aziende anche a Imola. C’è però una realtà di casa nostra che, pur chiudendo con il segno meno il proprio bilancio, può sorridere ripen-sando al 2014.

Stiamo parlando del canile di via Gambellara, gestito dalla cooperativa Coala. Nella struttura imolese sono entrati 316 cani e ne sono usciti 333. Fra quelli che sono stati ac-colti, 39 erano il frutto di una rinuncia di proprietà, mentre tra quelli usciti 9 sono stati quelli deceduti per cause naturali e 12 per eutanasia. Tra i restanti, 108 cani sono stati adottati definitivamente. Sono state effettuate anche 131 adozioni a distanza, una possibilità interessante per le persone che non hanno un castello o devono, loro mal-grado, stare curve sulla ta-stiera del pc di lavoro 8 ore al giorno e non riuscirebbero a prendersi cura del proprio cane full time. L’adozione a distanza non prevede lo spo-stamento del cane al proprio domicilio, ma garantisce per lui una sistemazione al cani-le, un pranzo garantito e una dose illimitata di coccole e grattini. Classe 1^F

Page 11: Sottobanco 2015

Sapere che a Imola, e non solo, una ballerina di fama notevole, si offre di insegnare i segreti del suo mestiere ad amanti della danza e giovani ballerini, ci ha colpito. Valentina Cottignola è nata a Ravenna, dove insegna tuttora, si è diplomata in pianoforte nel 1986 al Conservatorio “Fre-scoboldi” di Ferrara, ha frequentato l’Accademia nazionale di danza a Roma, dove nel 1988, ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento della danza. Nella sua carriera è stata solista nella compagnia “Balletto città di Ravenna”, ha collaborato con la compagnia “Ensamble” e “Tir danza”. Dal 1989 ha sperimentato, dopo il classico, anche altri generi, quali: danza contemporanea, di caratte-re, danza di flamenco fino ad arri-vare al tango argentino, sotto la guida del famosissimo ballerino argentino Claudio Jurman, che la spalleggia nell’insegnamento del modern jazz e del tango argentino, nel “Gruppo imolese danza classica”. Ecco ciò che ci ha raccontato: A quanti anni hai iniziato a praticare danza? <Ho iniziato a praticare danza all’età di otto anni>. Come hai conosciuto la danza?

<Io ho conosciuto la danza tramite la pas-sione che i miei geni-tori avevano per la musica e ovviamente tramite i balletti che andavo a vedere a teatro>. Quando hai capito

di voler fare della danza la tua professione? <In realtà l’ho capito fin da subito e non ho mai smesso di pensarlo>. Come è cambiata la tua vita dopo questa decisione? <Sicuramente la mia vita è cambiata in meglio, perché facevo ciò che amavo e mi divertiva>. Come era organizzata una tua giornata tipo? <La mattina andavo a scuola, poi nel primo pomeriggio ave-vo lezione di pianoforte, mentre nel tardo pomeriggio mi re-cavo in palestra per danzare>. Come riuscivi a mettere la danza sempre al primo posto?

<Ciò che mi faceva andare avanti era la passione che coltiva-vo per la danza>. Hai mai pensato di interrompere questo tuo percorso? <Decisamente no, non mi è mai passato per la testa questa idea>. Con quale aggettivo definiresti la danza? <La danza è meravigliosa e ti fa vivere in una favola>. Qual è il tuo balletto preferito? Perché? <Il mio balletto preferito è Don Chisciotte, è il mio preferito perché è ricco di ritmi spagnoli e di carattere>. Cosa provavi quando ti ritrovavi a danzare davanti a un pubblico? Cosa provi ora? <Ogni volta provavo un emozione diversa, ma comunque sempre piacevole>. Chi era il tuo idolo? <Femminile Carla Fracci, maschile Rudolf Nureyev>.

Con quali ballerini fa-mosi hai avu-to l’onore di ballare o co-noscere? <Sanguette, Capozzi, Mar-telletta, Paga-nini, Deria-wanko, Traya-

nova, Glowaska, Barawnosky, Borcic, Caceres, Pardo, Spe-daletti, Ribeira, Suzuky, Damasco, Jurman, Marcucci>. Quando hai iniziato a insegnare? <Ho iniziato a insegnare all’età di diciannove anni, dopo aver conseguito il diploma per insegnare>. Quando hai iniziato a praticare anche jazz e tango? <Jazz, dieci anni dopo l’inizio della danza classica, tango già da adulta>. Cosa consiglieresti ai giovani ballerini che amano e prati-cano la danza? <Di avere sempre impegno costante e non lasciarsi abbattere dalle piccole (e grandi) difficoltà>.

Sofia Dall’Agata

1^A

11

Page 12: Sottobanco 2015

Immaginiamo una città unica, originale, con schermi e Lim nei palazzi che danno immagini video e spot rasse-renanti, strutture formate da maglie di marmo più leggere, cementi organici, modelli comunitari tridimensionali e tantissimi altri cambiamenti nel nostro paese. Con tutto questo avremo città sostenibili per ogni nostro bisogno, territori intelli-genti, comunicazioni tra edificio ed edi-ficio, tra macchina e macchina, con gli uomini, tra gli uomini. Lo scorso anno il FuoriSalone 2014 di Interni ha ospitato la mostra-evento a cielo aperto Feeding (“nutrire” in ingle-se) - New Ideas for the City (“nuove i-dee per la città”) invitando famosi pro-gettisti a proporre idee per la città del futuro, introducendo il Tema dell’Expo Milano 2015.

Le nuove strutture, il nutrimento vitale, il rapporto degli uomini con la natura e i legami tra innovazione tecnologica e terrestre sono solo alcuni dei temi su cui famosi architetti, progettisti e designer internazionali, insieme alle aziende par-tner, hanno ragionato per creare una se-rie di spettacolari installazioni che il pubblico potrà ammirare nei padiglioni dell’Expo di Milano. I nove cluster (dall’inglese “grappoli”) dell'Expo 2015 previsti all'interno del sito espositivo sono nove settori in cui sono raggruppate le novità agricole, in-dustriali e tecnologiche dei Paesi parte-cipanti e che sviluppano in un unico spazio espositivo, seppur autonoma-mente, un tema comune. I padiglioni rappresentano una vera discontinuità con le Expo del passato che avevano sempre raggruppato i Paesi secondo cri-

teri esclusivamente geografico-continentali. I temi selezionati per i no-ve grappoli sono pensati anche per esse-re espansi in ulteriori padiglioni nazio-nali, creando veri e propri percorsi a tema. Dei nove "grappoli" di Expo, tre sono dedicati a temi “ambientali”: le zone aride, le isole, e il Biomediterraneo. Sei invece sono legati alle singole produ-zioni: quelle di caffè, riso, frutta e le-gumi, spezie, cereali e tuberi, cacao e cioccolato.

Davide Gentilini , Federico Baruzzi

Mattia Zardi e Kimberly di Cesare, pattinatori dell’Imola Roller ci hanno raccontato cosa amano del loro sport: il patti-naggio artistico a rotelle. Abbiamo posto loro alcune domande, tra le quali quella che hanno trovato più difficile è stata definire il loro sport del cuore con degli aggettivi. Ma andiamo con ordine. Da quanto tempo pattini? Mattia: “Da 14 anni, ovvero da quando avevo 4 anni”. Kimberly: “Da 12 anni. Ho iniziato che ne avevo 3”. Perché tra tutti gli sport hai scelto il pattinaggio? Mattia: “Perché mi piaceva, avendo visto anche gli altri bam-bini”. Kimberly: “Perché nuoto era troppo noioso”. Hai fatto altri sport prima di questo?

Mattia: “Sì, nuoto” Kimberly: “Nuoto anche per me”. Hai mai vinto titoli importanti? Mattia: “Sì, i Campionati Europei”. Kimberly: “I Campionati Italiani”. Ti stanno simpatiche le tue allenatri-ci? Mattia: “Sì, perché mi aiutano sempre nel momento del bisogno”. Kimberly: “Sì, sono simpatiche e sono molto brave ad allenare”.

Hai mai vissuto momenti difficili? Mattia: “Sì, quando mi sono rotto la caviglia”. Kimberly: “Tanti, però si superano tutti”. Quali emozioni provi quando arrivi sul podio? Mattia: “Sono contento, perché dopo tanto impegno vengo ripagato”. Kimberly: “Soddisfazione. Ripaga di tanti sacrifici”. Hai mai avuto degli infortuni per i quali ti sei dovuto fermare? Se sì, per quanto?

Mattia. “Sì, quando mi sono rotto la caviglia e sono dovuto stare fermo 3 mesi per poterla curare”. Kimberly: “Gravi no, però ho avuto diverse distorsioni” Com’è la tua giornata ideale? Mattia: “Mi alzo, vado a scuola, torno a casa, studio, man-gio, vado ad allenamento, guardo la tv o il computer e vado a letto”. Kimberly: “Mi sveglio (con calma), dopo la scuola faccio al-lenamento. Poi cerco di sfogarmi con passeggiate e shopping”. Hai qualche consiglio da dare per chi volesse diventare un campione. Se sì, esprimili. Mattia: “Sì, non bisogna mai arrendersi di fronte alle difficol-tà”. Kimberly: “Impegnarsi e dare la giusta importanza allo sport, senza esserne sopraffatti”. Trova tre aggettivi per definire il tuo sport. Mattia: “Divertente, educativo e socievole”. Kimberly: “Faticoso, elegante e atletico”. Preferisci la specialità singolo o coppia? Mattia: “Preferisco coppia”. Hai un portafortuna per le gare? Mattia: “No” Kimberly: “Avevo un panda di pelouche”. Qual è la pista preferita? E quella in cui vai peggio? Mattia: “La mia preferita è Calenzano, quella in cui vado peggio è quella di Perugia”. Kimberly: “La mia preferita è quella di Baricella”. Chi è il tuo idolo? Mattia: “Roberto Riva”. Kimberly: “Debora Sbei”. Hai mai provato a pattinare sul ghiaccio? Mattia: “Sì, ma con scarsi risultati, infatti era solo per diver-timento”. Kimberly: “Sì, ma sono risultata molto scarsa”.

Casile Sara 1^E - Monti Beatrice 2^C

12

Page 13: Sottobanco 2015

Ilaria Bianchi è soprannominata la

“Farfalla di Castel San Pietro” perché in effetti in questo stile in Italia non ha rivali, ma lo è anche per la delicatezza con cui è passata da una domanda e l’altra della nostra intervista. Ci ha confermato di voler ancora “volare alto” nella sua disciplina e di avere determinazione da vendere, una caratteristica che molti ragazzi dovrebbero far loro per arrivare a grandi risultati. In campo sportivo e non solo. Noi ci siamo fatti raccontare la sua vita e abbiamo cercato di capire come lo sport possa formare lo spirito di una persona. A che età hai iniziato a nuotare? Da quanto dura questa tua grande passione? <Ho iniziato a cinque anni, quando sono entrata in agonistica. Pratico questo sport da vent’anni>. Perché lo hai scelto? <In realtà non sono stata io a farlo, ma mia mamma>. Cosa ti piace del nuoto? <E’ uno sport individuale, in quelli di gruppo non mi trovo a mio agio>. Hai mai avuto paura dell’acqua? <Ho paura dell’acqua del mare e, in particolare, di quella alta>. Hai mai avuto l’idea di smettere di nuotare? <Sì, ci ho pensato molte volte, appena finite le medie perché i miei amici uscivano e io

no. Mi ha aiutato a continuare la mia allenatrice>. C’è un allenatore che ti ha particolarmente aiutato e formato?

<Daniela Dall’Olio. E’ stata una grande allenatrice, ma riusciva anche a farmi da mamma>. Come deve essere secondo te l’allenatore ideale?

<E’ soggettivo. L’allenatore perfetto non esiste. Per me deve essere comprensivo, ma deve anche saper spronare> Come ti trovi con i tuoi compagni di squadra? <Mi trovo bene, il gruppo è unito e coeso. E’ importante divertirsi e non pensare solo a nuotare, ma fare anche qualche risata>. Il nuoto ti permette di avere un po’ di tempo libero per svagarti? <Il nuoto è un impegno importante nell’arco della mia giornata, ma di sera e nei week

end riesco ad uscire>. Qual è il tuo stile preferito?

<Il mio stile preferito è farfalla>. Qual è la tua avversaria più ostica? <Le mie avversarie più agguerrite sono all’estero, in Italia le ho battute tutte. Quali sono gli eventi più importanti a cui hai partecipato durante la tua carriera? <Le Olimpiadi di Pechino e Londra>. Quali sono i tuoi obiettivi per il 2015? <Punto alla qualificazione ai Mondiali e a fare bella figura>. Sei superstiziosa? <In generale, non sono una persona superstiziosa, ma di solito salgo sul blocco di partenza sempre dalla parte sinistra>. Hai mai subito degli infortuni? <Sì, ho subito frequenti infortuni, ma sempre piccole cose>. Com’era il clima alle Olimpiadi? <Era spettacolare. Il clima alle Olimpiadi è diverso da quello di tutte le altre manifestazioni a cui ho partecipato. E’ indescrivibile>. Com’è la Pellegrini? <La Pellegrini non è aperta, è riservata e si fa sempre i fatti suoi. E’ sicuramente un’atleta di grande talento>. Che cos’è per te l’agonismo?

<L’agonismo è mettersi alla prova e competere ad alti livelli>. Sei soddisfatta dei risultati ottenuti negli ultimi Mondiali di Doha? <Sì, sono contenta dei risultati ottenuti a Doha>. Il doping esiste nel nuoto? <Sì, il doping è presente anche nel nuoto, visto che ogni tanto si sentono dei casi. In Italia ultimamente ce ne sono molti meno che all’estero. Odio il doping perché non è giusto che io faccia fatica e loro no. Le regole ci sono e vanno Chi è il tuo idolo? rispettate>. <Non ho un vero e proprio idolo ma, se proprio devo dire qualcuno, penso che Michael Phelps sia l’idolo di tutti i nuotatori>. Quando finirà la tua carriera da nuotatore, cosa farai? <Il mio sogno è rimanere nei Carabinieri>. Come sei riuscita a conciliare lo studio e il nuoto? <Facevo il Paolini (Geometra). Non mi piaceva e lo trovavo molto difficile. In qualche modo ce l’ho fatta e ora mi dedico al nuoto al 100%>. Ci racconti una tua giornata tipo? <Faccio due allenamenti, uno alla mattina e uno al pomeriggio e un giorno sì e uno no vado anche in palestra. Mi alzo alle sette, mangio e vado a nuotare, dormo un’ora e torno ad allenamento>. Hai un regime alimentare particolare? <So che cosa un atleta dovrebbe mangiare, cioè non troppe calorie, ma di tanto in tanto si può anche fare un’eccezione…>

Classe 3^E

I libri sono come le cipolle più li sfogli, più ti viene da piangere.

– Se la vita è un giornale la scuola è un errore di stampa.

Io studio, tu studi, egli studia, noi studiamo, voi studiate, essi studiano. Che tempo è? Tempo perso.

– Se gli asini volassero, la scuola sarebbe un AEROPORTO

13

Page 14: Sottobanco 2015

A che età hai iniziato a nuotare? Da quanto dura questa tua grande passione?

<Ho iniziato a 7 anni e pratico il nuoto da 19 anni>.

Perché hai scelto questo sport?

<Non ho avuto la possibilità di sceglierlo, mi è stato impo-sto>.

Cosa ti piace di questo sport?

<Non so precisamente cosa mi piace, ma so che mi piace stare in un ambiente diverso dalla terra perché nella terra ci nasciamo e impariamo a viverci, mentre l’acqua è una cosa nuova>.

Hai mai avuto paura dell’acqua?

<Non ne ho mai avuta. O meglio, all’inizio, quando ero piccolo, avevo paura ad entrarci, ma dopo mi ci sono abitu-ato>.

Hai mai avuto l’idea di smettere di nuotare?

<No, mai>.

C’è un allenatore che ti ha particolarmente aiutato e formato?

<E’ sicuramente Tamas Gyertyannfy. E’ al mio fianco da quando avevo 17 anni e mi ha portato al successo>.

Come deve essere secondo te l’allenatore ideale?

<Deve essere autoritario, in-cutere timore, ma deve essere anche simpatico. Deve sape-re quando fare la battuta per scherzare e quando no>.

Come ti trovi con i tuoi compagni di squadra?

<Mi trovo molto bene, siamo molto uniti, per questo ho fatto molta fatica a pensare di

smettere e ora che sono in Austria (17-2-2015, NdR) faccio molta fatica a stare senza di loro>.

Il nuoto ti permette di avere un po’ di tempo libero per svagarti?

<Sì, però spesso non ci sono le energie sufficienti per usci-re. Ho amici solo nel nuoto, al di fuori faccio fatica ad a-verne. E poi c’è da dire che non riesco a star sveglio fino a tardi, perché durante il giorno faccio molta fatica>.

Qual è il tuo stile preferito?

<Farfalla. Mi piacereb-be essere tanto veloce in questo stile quanto lo sono a rana, dove ho avuto più risultati>.

Come hai scelto il tuo stile?

<In realtà è lo stile che viene da te e piano pia-no capisci qual è quello che fa per te. Non ti viene imposto>.

Qual è il tuo avversario più ostico?

<Cameron Magdeburg. Mi ha portato a fare una brutta gara, perché sono stato concentrato più su di lui che su se stes-so>.

Quali sono gli eventi più importanti a cui hai partecipa-to durante la tua carriera?

<Le Olimpiadi, i Mondiali e gli Italiani>.

Sei superstizioso?

<No. In generale, non sono una persona superstiziosa>.

Hai mai subito degli infortuni?

<Sì, nel 2013 giocando a frisbee con gli amici sono caduto e mi sono rotto il crociato. Sono rimasto fermo sei mesi, senza nuotare, ed è stato molto brutto>.

14

Page 15: Sottobanco 2015

Com’era il clima alle Olimpiadi? <C’era un clima rilassato. Gli atleti lì sono molto diversi tra loro, ma ognuno è un’eccellenza. Le persone che mi sono state più vicine sono quelle della mia squadra, in particolare Federico Turrini con cui divido sempre la stanza>.

Che cos’è per te l’agonismo? <E’ la voglia di confrontarsi con se stessi e con gli altri>.

Sei soddisfatto dei risultati ottenuti negli ultimi Mondiali di Doha?

<Sì, è stata una manifestazione difficile, ma ho avuto buon risultato prendendo la medaglia con la staffetta>.

Il doping esiste nel nuoto?

<Esiste ed è molto diffuso, ma in Italia non particolarmente perché l’antidoping parla chiaro. In Italia è dalle Olimpiadi di Sidney che non si verificano più casi. Ultimamente sono stati trovati atleti dopati in Brasile, Cina e Russia. Tante persone non vengono beccate perché purtroppo il doping è più avanti dell’antidoping. Non so come potrebbero migliorare perché è una lotta difficile. Ognuno dovrebbe fare la sua parte>.

Chi è il tuo idolo?

<Massimiliano Rosolino. Come nuotatore, ma soprattutto come persona. Ha nuotato fino a 34 anni con la voglia e l’entusiasmo di un bambino di 10>.

Quando finirà la tua carriera da nuotatore, cosa farai? <Mi piacerebbe fare l’allenatore ad alto livello e girare il mondo>.

Come sei riuscito a conciliare lo studio e il nuoto?

<Ce l’ho fatta facendo all’epoca un solo allenamento al giorno. Frequentavo l’Itis a Forlì, quindi una scuola abbastanza difficile>.

Ci racconti una tua giornata tipo?

<Mi alzo alle 6.15, faccio colazione con yogurth e cinque fette biscottate con la marmellata, inizio l’allenamento che prevede riscaldamento e nuoto, poi a casa mi risposo e mi preparo da mangiare. Alle 14 ricomincio ad allenarmi, faccio un po’ di palestra e torno a casa. Mi preparo la cena e di solito vado a letto presto.

Hai un regime alimentare particolare?

<Non ho una vera e propria dieta, ma ho persone che mi danno dei consigli. Non mangio tanto la mattina, ma faccio un bello spuntino più tardi. Evito alimenti grassi e zuccheri. Alla sera mangio proteine e cerco di eliminare i carboidrati>.

Classe 3^E

15

Page 16: Sottobanco 2015

Si può certamente dire che tutti gli animali sono bellissimi: ce ne sono di bianchi, di neri e di gialli. Ma ce ne sono alcuni che dire strani è dir poco. Al primo posto in questa particolare classifica, io metterei il Blob. Si tratta di un pesce di colore bianco, con un grosso naso che gli penzola sulla faccia e con piccoli e vispi occhietti neri all’ingiù.

Sul podio, al secondo posto, metterei il Granchi Yeti, un crostaceo di dimensioni molto grandi con le chele e le zampe posteriori pelosissime. Il resto del corpo è coperto da una corazza color rosa chiaro.

Sull’ultimo gradino del podio, c’è la lamprede: il vertebrato più semplice del mondo. Questo è un lungo animale a tubo con degli occhietti ai lati. Un esemplare di Lamprede.

Esistono molti tipi di animali: da quelli domestici a quelli selvaggi, fino ad arrivare agli animali fantastici, che vanno dal fantasy al culture, dalle leggende alle credenze.

Di animali fantastici, ce ne sono di vari tipi, i più noti sono:

L’ABOMINEVOLE UOMO DELLE NEVI, detto anche Yeti. Lo Yeti è una creatura leggendaria che fa parte della cultura e delle credenze popolari delle popolazioni locali dell'Hi-malaya, ma ormai entrata anche nell' immaginario collet-tivo della cultura occidentale.

In base alle conoscenze zoologiche e antropologiche che abbiamo, pare comunque impossibile, per una specie così antica e isolata, vivere in piccoli gruppi familiari in un ambiente di altissima quota dove è difficile trovare nutri-mento e con l'isolamento genererebbe una progenie ma-lata per la riproduzione tra consanguinei.. È opportuno inol-tre ricordare come, fino ad oggi, non è mai stato rinvenuto neppure un reperto osseo riconducibile direttamente alla leggendaria creatura.

16

Page 17: Sottobanco 2015

, il mostro dai mille occhi. E’ un gigante che ha, secondo

alcuni miti, un occhio, secondo altri quattro (due davanti e due dietro), e secondo altri ancora cento,

e dormiva chiudendone cinquanta per volta. Altri miti sostengono che avesse infiniti occhi su tutto il

corpo.

Argo, figlio di Aristore, viene citato anche come modo di dire per definire una persona molto

accorta: è un Argo oppure ha più occhi di Argo.

Il gigante è ricordato per aver liberato l'Arcadia da un toro mostruoso e da un satiro che rapiva le mandrie. Al gigante spetta

anche l'uccisione di Echidna. La maggior parte del mito su Argo è comunque legata alla vicenda di Zeu.

è una creatura terrificante. Nella mitologia greca, le Arpie sono creature

mostruose, con viso di donna e corpo d'uccello. L'origine del loro mito deve forse

ricondursi a una personificazione della tempesta. Le arpie sono citate nell'Odissea di

Omero (libro XX) in una preghiera di Penelope ad Artemide. Si dice che avessero una

magnifica capigliatura e che fossero potenti nel volo.

Con il termine pet therapy (in italiano zooterapia) s'intende, generalmente, una terapia dolce, basata sull'interazione

uomo-animale.

Si tratta di una attività che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere realizzata su pazienti affetti da

differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico e psicologico-emotivo.

La pet therapy è una specie di medicina, per gli adulti, ma soprattutto per i bambini. In molti ospedali italiani la pet therapy

è ammessa, perché aiuta la guarigione di molti piccoli degenti. In molti altri questa cura non è ancora ammessa, ad esempio lo

stesso Ospedale Nuovo di Imola, dove molte persone stanno lottando perché sia presto praticata.

17

Page 18: Sottobanco 2015

Visita il sito della nostra scuola:

www.ic7imola.gov.it REDAZIONE ALUNNI

18

REDAZIONE

DIRETTORE: DAVIDE GENTILINI

VICEDIRETTORE:

FEDERICO BARUZZI

RESPONSABILE LAYOUT REDAZIONE:

MEDICI LORENZO

REDAZIONE DOCENTI LAFFI LISA

MEDICI LORENZO

REDAZIONE ALUNNI

BARUZZI FEDERICO

BENDANTI DALILA

BKIR AYMAN

BKIR ZAYNAB

BOREA SIMONE

CAPIROSSI VERONICA

CASILE SARA

CIURLEO MARINA

COBALTO ALESSANDRA

DAL FIUME SOFIA

DALL’AGATA SOFIA

DI PRIMIO FEDERICO

FERRI LORENZO

GENTILINI DAVIDE

LOLLI DARIO

MONTI BEATRICE

MONTI GIULIA

MORDINI GRETA

RINALDI CERONI LORENZO

XELLA CASSANDRA

A tutti gli alunni e ai loro Genitori la dirigente Scolastica e tutto il personale

AUGURANO

BUONE VACANZE!!!