SOSTENIBILITA’ E SOLIDARIETA’: SEGNALI DI UN NUOVO...

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Paolo Anselmi Verso un nuovo paradigma culturale SOSTENIBILITA’ E SOLIDARIETA’: SEGNALI DI UN NUOVO PARADIGMA CULTURALE Paolo Anselmi Vice Presidente GfK Eurisko Assemblea Nazionale del Volontariato WWF Italia Assisi, 29 Ottobre 2016

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Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

SOSTENIBILITA’ E SOLIDARIETA’: SEGNALI

DI UN NUOVO PARADIGMA CULTURALE

Paolo Anselmi

Vice Presidente GfK Eurisko

Assemblea Nazionale del Volontariato WWF Italia

Assisi, 29 Ottobre 2016

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

IL TEMPO CHE STIAMO VIVENDO

• Viviamo un tempo di forti

discontinuità.

• La crisi che stiamo attraversando

è certamente crisi economica e

sociale ma è anche crisi

culturale.

• Una crisi di identità, di direzione

e di senso.

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

• A lungo ci siamo definiti come la società del benessere e delle

aspettative crescenti.

• Ci ha sostenuto la visione di un futuro migliore, la certezza che le

prossime generazioni sarebbero state meglio di noi.

• Oggi questa rappresentazione si è ribaltata. La maggioranza della

popolazione - in Italia e in Europa – è pessimista riguardo al futuro.

IL TRAMONTO

DELLE «ASPETTATIVE CRESCENTI»

4 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

16

3

78

3

…meglio

…uguale

…peggio

Non indica

%

Le nuove generazioni rispetto ai

propri genitori staranno …

FONTE: SINOTTICA GFK EURISKO

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

• Questa discontinuità stimola

una riflessione critica sul

nostro modello culturale.

• Ovvero sui nostri valori, i

nostri progetti di vita, i nostri

stili di consumo.

UNA PAUSA DI RIFLESSIONE

6 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Una crisi a impatto crescente

DATO STRUTTURALE

CONSEGUENZE COMPORTAMENTALI

CONSEGUENZE PSICOLOGICHE

CONSEGUENZE CULTURALI

RIDUZIONE DELLE RISORSE

MATERIALI ADEGUAMENTO «TATTICO» DEI

COMPORTAMENTI DI CONSUMO

REVISIONE DELLE

PROSPETTIVE E DEI MODELLI

DI CONSUMO RIPENSAMENTO DEI

VALORI, DEI PROGETTI E

DEGLI STILI DI VITA

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

• Dunque non un adattamento ai

tempi, tattico e temporaneo…

• … ma una ripensamento dei

fondamenti del nostro modo di

pensare, di vivere, di consumare,

di guardare al futuro, di educare i

nostri figli.

UN CAMBIO DI PARADIGMA

• I tempi sono maturi per un “paradigm shift” , il termine utilizzato da

Thomas Kuhn (La struttura delle rivoluzioni scientifiche, 1962) per

descrivere un cambiamento nelle assunzioni basilari di una teoria

scientifica dominante.

8 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

La elevata consapevolezza

dei problemi ambientali

Qui sotto è elencata una lista di temi che riguardano l’ambiente. Per ciascuno di essi, indichi quanto la preoccupa

personalmente.

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75

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31

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25

Inquinamento dell'aria

Inquinamento dell'acqua (fiumi, mari)

Inquinamento dell'acqua potabile

Discariche abusive

Distruzione delle foreste

Degrado del territorio

Gestione dei rifiuti

Sfruttamento indiscriminato delle risorse

Qualità del cibo

Riscaldamento globale/cambiamenti climatici

Impianti inquinanti (produzioni chimiche pericolose)

Privatizzazione delle risorse primarie (es. acqua)

Incendi boschivi

Trasporto di rifiuti pericolosi

Eccessivo consumo di energia

Mancanza di aree verdi

Energia nucleare

Buco dell'ozono

Abusi edilizi

Traffico nelle città

Pericolo di estinzione di alcune specie animali

Inquinamento elettromagnetico

OGM

Moltissimo Moltissimo + Molto

FONTE : Indagine GfK Eurisko - WWF, 2014

10 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

La percezione di discontinuità

nel modello di consumo

54

37

9

Quando questa crisi sarà passata

il mio modo di consumare sarà

molto diverso da come era

prima della crisi

Al di là delle difficoltà del momento spero

che alla fine di questo periodo di crisi

tornerò a consumare come nel

periodo precedente alla crisi

non sa

% ACCENTUAZIONI %

25-34 anni 62

Laureati 60

Area élites 60

Città > 500 mila

abitanti

60

FONTE: Climi Sociali e di Consumo - Settembre 2014

11 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

L’IMPATTO «VIRTUOSO» DELLA CRISI

Diversi comportamenti segnalano un rapporto con i consumi più

consapevole e più responsabile:

La riduzione dei consumi inutili, l’eliminazione del superfluo,

l’orientamento ad una maggiore sobrietà e parsimonia;

La riduzione degli sprechi (acqua, cibo, energia…);

La gestione più responsabile degli oggetti (auto,

elettrodomestici, capi di abbigliamento…) per farli durare più a

lungo, superando la cultura consumistica dell’usa e getta;

La crescente consapevolezza del «ciclo di vita» dei beni:

attenzione alla filiera, attenzione allo smaltimento, raccolta

differenziata;

La scelta di prodotti e marche più «responsabili» verso la

società e verso l’ambiente.

12 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

30

70

La riduzione quantitativa dei consumi

«Io e la mia famiglia possediamo/consumiamo molte cose di cui

faremmo volentieri a meno»

Molto + abbastanza d’accordo

Poco + per niente d’accordo

% ACCENTUAZIONI %

25-34 anni 47

18-24 anni 39

Area élite 36

ACCENTUAZIONI %

Oltre 64 anni 80

Pensionati 80

Segmenti marginali 79

Licenza elementare 77

55-64 anni 75

FONTE: Osservatorio sostenibilità GfK Eurisko.

13 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Comportamenti più responsabili:

la riduzione degli sprechi Quanto spesso adotta i seguenti comportamenti?

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spegnere la lucequando si esce dalla

stanza

utilizzo parsimoniosoeldom

tenere aperta acquasolo il necessario

usrae borsa/sacchetto personale

per spesa

riutilizzare bottiglie, vaschette,…

spegnere spia tvquando non guarda

+2% +10% +4%

+17% +3%

% sempre-molto- abbastanza spesso

FONTE : Eurisko Sinottica, 2011-2014

+32%

‘11 ‘12 ‘13 ‘14

14 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

I criteri importanti al momento

dell’acquisto di un prodotto

In genere quando acquista un prodotto in quale misura tiene conto di ciascuno dei criteri qui sotto indicati?

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17

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7

5

5

3

5

MOLTISSIMO+MOLTO

MOLTISSIMO

QUALITA'

PREZZO

SCONTO, IL FATTO CHE SIA IN PROMOZIONE

RISPETTO DI CRITERI ETICI, SOCIALI E

AMBIENTALI

SERVIZIO POST-VENDITA

MARCA

ESTETICA/DESIGN

CONFEZIONE

FONTE : Indagine GfK Eurisko – Sodalitas

15 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

La sostenibilità è il secondo driver della

reputazione d’impresa

III

IV

I

II

Qualità dei prodotti

Sostenibilità

Capacità innovativa

Prestigio dell’Azienda

Driver più importanti* per la Corporate Reputation (media di 10 settori)

*Driver più importante nell’orientare la reputation complessiva – stima: regressione lineare multipla, metodo stepwise

Forza economica/solidità dell’Azienda V

Qualità dell’organizzazione e del management VI

16 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Nuovi principi ispiratori della relazione

con acquisti e consumi

Valori declinanti

l'impulsività

l'ostentazione

l'eccesso, lo spreco

il concetto di «consumo»

e

la figura del «consumatore»

Valori emergenti

coscienza etica (i

comportamenti di consumo

non rispondono più solo al

«principio del piacere»)

coscienza ambientale e

sociale (i prodotti devono

rispettare l’ambiente e le

persone)

sobrietà, parsimonia

conservare/preservare

condividere esperienze di

qualità, dotate di senso.

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

VERSO UN NUOVO MODELLO DI BENESSERE

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Le indagini sulla felicità dimostrano che oltre una certa

soglia non vi è più alcun rapporto tra incremento del reddito

e dei consumi e aumento della soddisfazione e del

benessere soggettivo. Anzi il rapporto tende ad invertirsi.

Le minoranze consapevoli e i giovani mostrano già oggi di

perseguire un modello di benessere in cui acquistano

una rilevanza crescente le dimensioni «non materiali».

Dove contano lo spazio e il tempo dato - nella propria vita

personale ed anche professionale – agli affetti, alle relazioni,

alla cultura, alla creatività, alla spiritualità.

UN BENESSERE NON SOLO MATERIALE

19 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

QUALE BENESSERE, QUALE FELICITÀ

UN CAMBIO DI PROSPETTIVA

123 125

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96

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

PIL pro capite (a parità di potere d'acquisto) (valore indice, 1996=100)

Indice di benessere e soddisfazione personale (1996=100)*

Fonte: Sinottica 1996-2010 Base: popolazione Italiana

* Indice ponderato di soddisfazione relativa a: vita familiare, situazione sentimentale/affettiva, rapporti amicali, istruzione, reddito, risparmi, condizione lavorativa, abitazione, luogo di residenza

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Per molto tempo il modello di benessere che abbiamo

perseguito ha avuto natura «compensatoria».

Quanto più l’ambiente esterno diveniva insicuro e inquinato

tanto più ci rifugiavamo nella qualità dei nostri spazi privati.

UN BENESSERE NON SOLO INDIVIDUALE

“Stiamo cercando soluzioni personali a contraddizioni sistemiche,

cerchiamo la salvezza individuale da problemi che sono comuni”

(Ulrich Beck)

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Oggi ci stiamo rendendo conto che ai fini del nostro

benessere la qualità dello spazio pubblico – ciò che sta

«fuori dell’uscio di casa» - conta quanto e forse più della

qualità privata.

Etica pubblica, coesione sociale, impegno civile, cura dei

beni comuni – la natura, l’ambiente, il paesaggio, il

patrimonio culturale e artistico - sono fattori decisivi di

«buona vita».

“Nei periodi di crescita dei consumi le persone investono nei beni materiali,

ma quando scoprono di non aver ottenuto la felicità che speravano iniziano

ad impegnarsi in azioni di interesse pubblico, in esperienze non materiali,

sociali e condivise” (Hirschman, 1983)

UN BENESSERE NON SOLO INDIVIDUALE

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Nel corso degli ultimi decenni il protagonista del nostro

modello culturale e sociale è stato l’individuo.

Oggi si prospetta – finalmente - il superamento

dell’individualismo competitivo che ha costituito l’asse

portante della vecchia cultura.

Mantenendo la salvaguardia del valore dell’autonomia, dei

talenti e dei meriti individuali…

…ma con una apertura nuova verso i valori – e la pratica -

della condivisione, della collaborazione, della comunità,

e della solidarietà.

DALL’IO AL NOI

23 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

Sharing economy: tecnologia orientata

alla sostenibilità e alla condivisione

Il paradigma dell’economia

collaborativa propone…

…nuove forme di finanziamento

(crowdfunding)

…modi alternativi di viaggiare

(car sharing, byke sharing…) e

alloggiare (co-housing…)

…condivisione di spazi e

competenze (co-working…)

24 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

L’IMPEGNO PER IL BENE COMUNE

COME FONDAMENTO DELLA FIDUCIA

A godere oggi di maggiore

fiducia sono quelle istituzioni

che:

- perseguono finalità

non materiali

- appaiono impegnate

per il bene comune.

25 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

IL FUTURO DESIDERABILE: AMBIENTE,

EQUITA’, TECNOLOGIA, IMPRENDITORIALITA’

Per i cittadini la rappresentazione

positiva del futuro è quella

capace di unire valori spirituali ed

etici, impegno sociale e

ambientale, innovazione

tecnologica e capacità

imprenditoriali.

Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

• Il cambiamento di cui stiamo parlando viene spesso

rappresentato come sacrificio, rinuncia, impoverimento.

• E‘ invece importante consolidare - prima di tutto dentro

ciascuno di noi ma anche nella rappresentazione collettiva e

nella comunicazione sociale - una visione positiva del

cambiamento in atto e del futuro che ci attende.

• Vivremo una vita più «sobria» ovvero più semplice nei

mezzi ma più ricca di significato. In un ambiente più pulito e

più sano e in una società più equa, più solidale, più coesa,

più conviviale.

UNA VISIONE POSITIVA DEL FUTURO

27 Paolo Anselmi – Verso un nuovo paradigma culturale

UNA RAPPRESENTAZIONE POSITIVA

DELLA SOSTENIBILITA’!

E’ essenziale offrire una nuova – più

positiva - rappresentazione della

sostenibilità capace di raccontare

quel che si guadagna e non solo

quello a cui si deve rinunciare.

Ridando centralità alle dimensioni

non economiche dell’agire personale

e collettivo e dunque valorizzando

tutto ciò che - nelle nostre vite e nei

nostri consumi - non è merce: le

relazioni, la comunità, la cultura, la

bellezza, la NATURA.