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Sommario rassegna stampa Settembre/ottobre 2012 Pagina Articolo 2 Giornale del Popolo, 8 settembre 2012 Vuoi darti alla cultura? Ecco il master per te… 3 Corriere del Ticino, 12 settembre 2012 Un master per manager culturali 4 Corriere del Ticino, 21 settembre 2012 SUPSI: riconoscimenti a livello europeo 5 Giornale del Popolo, 25 settembre 2012 È in arrivo il master per bibliotecari 6 Corriere del Ticino, 28 settembre 2012 Il destino di Rubik e l’assistenza a livello fiscale 7 laRegione, 28 settembre 2012 Uno standard molto flessibile 8 Giornale del Popolo, 29 settembre 2012 Acquisti professionali sostenibili, “Ci sono ampi margini di manovra” 9 laRegione, 29 settembre 2012 Un Master per bibliotecari e documentalisti 10 laRegione, 3 ottobre 2012 Bibliotecari dell’avvenire 11 laRegione, 5 ottobre 2012 Consegnati i Certificati of Advanced Studies SUPSI in “Real Estate Valuation” 12 Corriere del Ticino, 8 ottobre 2012 Tredici nuovi esperti in Real Estate Valuation 13 Corriere del Ticino, 10 ottobre 2012 Riconoscere l’istruzione militare sotto forma di crediti 14 laRegione, 10 ottobre 2012 Certificati SUPSI 15 Corriere del Ticino, 16 ottobre 2012 Com’è possibile educare i figli alla sobrietà? 16 Giornale del Popolo, 17 ottobre 2012 Università e SUPSI riconoscano l’istruzione militare 17 laRegione, 17 ottobre 2012 Educare alla pace tra i banchi di scuola: una metodologia da insegnare ai docenti

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Sommario rassegna stampa Settembre/ottobre 2012

Pagina Articolo

2 Giornale del Popolo, 8 settembre 2012

Vuoi darti alla cultura? Ecco il master per te…

3 Corriere del Ticino, 12 settembre 2012

Un master per manager culturali

4 Corriere del Ticino, 21 settembre 2012

SUPSI: riconoscimenti a livello europeo

5 Giornale del Popolo, 25 settembre 2012

È in arrivo il master per bibliotecari

6 Corriere del Ticino, 28 settembre 2012

Il destino di Rubik e l’assistenza a livello fiscale

7 laRegione, 28 settembre 2012

Uno standard molto flessibile

8 Giornale del Popolo, 29 settembre 2012

Acquisti professionali sostenibili, “Ci sono ampi margini di manovra”

9 laRegione, 29 settembre 2012

Un Master per bibliotecari e documentalisti

10 laRegione, 3 ottobre 2012

Bibliotecari dell’avvenire

11 laRegione, 5 ottobre 2012

Consegnati i Certificati of Advanced Studies SUPSI in “Real Estate Valuation”

12 Corriere del Ticino, 8 ottobre 2012

Tredici nuovi esperti in Real Estate Valuation

13 Corriere del Ticino, 10 ottobre 2012

Riconoscere l’istruzione militare sotto forma di crediti

14 laRegione, 10 ottobre 2012

Certificati SUPSI

15 Corriere del Ticino, 16 ottobre 2012

Com’è possibile educare i figli alla sobrietà?

16 Giornale del Popolo, 17 ottobre 2012

Università e SUPSI riconoscano l’istruzione militare

17 laRegione, 17 ottobre 2012

Educare alla pace tra i banchi di scuola: una metodologia da insegnare ai docenti

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SUPSI – Rassegna stampa, settembre 2012

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Utente e-GdP: supsigdp - Data e ora della consultazione: 26 settembre 2012 14:48

INTEGRARTE Una rassegna che mette a confronto abilità differenti

Se c’è l’arte,l’handicapscompareDa giovedì a Lugano si sta svolgendo il primo

Festival di musica, teatro e danza integrata.

Abbiamo rivolto alcune domande a Laura Coda

Cantù del Teatro Danz’Abile, organizzatore

dell’evento che si conluderà domani.

Il fascinoitalianodel MiTo

TRA MILANO E TORINO

di ENRICO PAROLA

Con l’omaggio di Daniele Gatti el’Orchestre Nationale de France a Debussynel 150° dalla nascita si è aperta mercoledì lasesta edizione di MiTo, festival sontuoso chein 19 giorni concentra tra Milano e Torinopiù di 200 concerti, soprattutto di classicama non solo, aprendosi alla canzoned’autore (De Gregori, Paolo Conte), al jazz(col duo Paolo Fresu-Uri Caine) e all’etnica(focus su Marocco e Bali). Il programma diMiTo è un menu da consumarsi à la carte:l’offerta è talmente ampia e fitta da renderepraticamente impossibile il seguirla in modointegrale; si possono percorrere fil rouge,prediligere ambiti specifici oppureselezionare singoli appuntamenti. Tra legrandi orchestre figura anche l’elveticaOrchestre de Chambre de Lausanne, che ieriLingotto di Torino Christian Zacharias haguidato come direttore e solista in una vera epropria maratona beethoveniana, con iConcerti n. 2, 3 e 4. Stasera approda a Milano(teatro degli Arcimboldi) la formidabileFilarmonica di San Pietroburgo, che YuriTemirkanov dirige nella Grande Pasqua russadi Rimskij-Korsakov e nell’Alexandr Nevskijdi Prokof’ev; occasione spettacolare nonsolo per la maestosità delle due opere, maperché il 74enne maestro caucasico è,assieme alla formazione pietroburghese chedirige dal 1988, l’interprete principe a livellomondiale del grande repertorio russo: suopadre era amico di Prokof’ev, ospitefrequente di casa Temirkanov. Sempre aMilano (il 21) ecco uno dei nomi storici delpodio, l’85enne baronetto Colin Davis con laEnglish Chamber Orchestra, mentre un’altraFilarmonica, quella della Scala, il 16 porteràBrahms e i Quadri di un’esposizione diMussorgskij al Forum di Assago, tempio delbasket meneghino, davanti a 10 milaspettatori. Particolarmente ricca e originale èla sezione dedicata alla musica antica ebarocca, che presenta un ciclo nel cicloaccompagnando ogni domenica mattinauna messa con pagine sacre affidate ainterpreti d’eccellenza internazionale. AMilano ad esempio domani saranno iCantori Ambrosiani a intonare la liturgiadelle 11 nel Civico Tempio di S. Sebastiano,mentre il 16 in San Marco l’orchestra e il coroVerdi riscoprono la rara e grandiosa Messesolennelle di Berlioz, e il 23 in S. Ambrogiosarà la volta delle splendide voci dei TallisScholars con la messa Au travail suis diOckeghem. Ma il sacro riecheggia anche inoccasioni extraliturgiche: il 15 in S. Angelo ilcoro del Maggio Musicale Fiorentino farivivere lo splendore del Rinascimentoveneziano con le polifonie di Gabrieli, il 18Jordi Savall e Le Concert des Nations portanoin S. Marco Le ultime sette parole del nostroRedentore sulla Croce di Haydn, il 23 inConservatorio Helmut Rilling e la suaBackacademie Stuttgart affronteranno la Creazione di Haydn.

Più di 200 sono i concerti, soprattuttodi classica; ma ci sono anche momentidedicati alla canzone d’autore, al jazze alla musica etnica. L’offerta è talmenteampia e fitta che – a nostro mododi vedere – conviene percorrere fil rouge,selezionando singoli appuntamenti.

di MANUELA CAMPONOVO

Da quanto tempo, nelle diverse disci-pline, gli artisti professionisti, in Sviz-zera o altrove, formano e coinvolgonopersone con handicap? C’è ormai unalunga tradizione in questo campo, misembra...Esiste sicuramente da tempo, da

parte di artisti, la propensione all’in-segnamento di discipline culturali neiconfronti delle persone con andicap.Tuttavia, questo viene fatto in un’ot-tica lobbistica, che raramente ottie-ne un fine che vada oltre il puro di-vertimento. Meno frequente è inve-ce la professionalizzazione in ambi-to culturale della persona con disa-bilità. Raramente si ritiene infatticapace la persona con andicap di rea-lizzare il proprio sé attraverso la cul-tura, e addirittura di coinvolgere ilpubblico in nuove dimensioni comu-nicative.In Svizzera c’è il Pour-cent-culturalMigros che organizza un festivalavente lo stesso nome “integrart” macomprende solo teatro e danza, men-tre in Italia in ambito teatrale c’è Pip-po del Bono, che lavora da tanti annia livelli altissimi sia nazionali che in-ternazionali con interpreti con han-dicap.Nella danza contemporanea,sempre in Italia, c’è Virgilio Sieni. L’unico festival internazionale piùcompleto è quello delle Abilità Diffe-renti di Carpi, sempre in Italia, checomprende teatro, danza e musica.

Che tipo di adattamento richiede l’“in-tegrazione”, da una parte e dall’altra?Per esempio a livello di testo o tecni-co, a seconda della disciplina?

Diciamo che, a livello formale, l’uni-co adattamento che l’integrazioneculturale richiede è quello tecnico. Unmusicista cieco riesce a suonare unostrumento come qualsiasi altra per-sona, con la differenza che non puòleggere da uno spartito, ma deve im-parare le note a memoria. Così comenon è possibile pretendere da unapersona con andicap mentale un’im-mediata assimilazione di una serie dibattute teatrali, è necessario procede-re con calma e con l’uso dell’oralità,più che della parola scritta. Le varie tecniche d’espressione, co-me la danza, la recitazione, la pittu-ra, ecc. sono appunto solo delle disci-pline e usate senza contenuto riman-gono degli esercizi.

Ma una volta superati questi piccoliostacoli formali, l’arte si crea e si co-munica in modo universale. Il fatto per cui spesso si creda che lapersona con andicap non possaesprimersi culturalmente, risiedenon tanto nella possibilità di integra-zione, quanto nel preconcetto. I disa-bili sono erroneamente ritenuti dal-la comunità persone dalle capacità li-mitate, un limite arbitrario che conquesto festival vogliamo scardinareuna volta per tutte.

Partendo dunque dalle esperienze pre-cedenti, come si è arrivati all’idea direalizzare un festival?

Era nata la necessità di unire le forze

e di dare una voce forte ed udibile aqueste realtà che troppo spesso ven-gono definite di nicchia e/o di impor-tanza artistica secondaria.Il festival IntegrARTE vuole dimostra-re che nella cultura non esistono le“barriere” che esistono nella vitaquotidiana e che non sarebbe cosìdifficile applicare alcune esperienzeartistiche alla quotidianità.

Come è avvenuta, su quali basi, la scel-ta delle proposte da inserire in questamanifestazione?

Essendo questa la prima edizione esvolgendosi qui in Ticino, abbiamovoluto dare valore alle realtà di qua-lità sul territorio. Tutti gli spettacoli

scelti, indipendentemente dalla pro-venienza, esprimono ognuno a mo-do suo la particolarità e l’importan-za dell’incontro, il confronto e il pia-cere di lavorare professionalmenteinsieme tra diversamente abili enormabili. In tutti i lavori presentati al festivallo spettatore verrà assorbito da dan-ze, suoni e parole che confonderan-no i convenzionali confini delle va-rie abilità. quelle che vengono tra-smesse e condivise sono semplice-mente emozioni, sensazioni e pen-sieri che appartengono a ogni esse-re umano, indipendentemente daqualsiasi condizione fisica e/o men-tale.

CONSERVATORIO Intervista con Roberto Valtancoli

Vuoi darti alla cultura?Ecco il master per te...

In questo periodo si sta conclu-dendo la prima edizione del Masterof AvancedStudies in Cultural Mana-gement, master biennale executiveorganizzato dalla Scuola Universita-ria di Musica – SUPSI con la collabo-razione scientifica della FondazioneFitzcarraldo di Torino. Il corso è concepito per permetterela frequenza a chi è già attivo profes-sionalmente oppure a chi ha esigen-ze familiari. Al termine del II anno vi è un projectwork/tesi che definisce l’orienta-mento del Major, secondo le proprieaspettative professionali: performin-garts; musei e beni culturali; indu-stria culturale.Scambiamo due parole con il re-sponsabiledel corso, Roberto Valtàn-coli:

A chi è rivolto questo corso di studio?Il percorso formativo si rivolge a neo-laureati interessati a lavorare nel va-sto e stimolante mondo della cultu-ra, agli operatori già attivi che inten-dono consolidare la propria forma-

zione ed ai professionisti di altricampi che in tal modo intendono ri-profilarsi in un ambito differente,magari più vicino alla loro sensibi-lità.

Come è la struttura dell’offerta?Il Master si sviluppa principalmen-te in blocchi intensivi annui; le oretotali di formazione per il biennio so-no 1800, suddivise in lezioni d’aula,studio personale, focus tematici diapprofondimento eproject work/te-si finale. Anche se non obbligatori,sono possibili stage presso organiz-zazioni culturali.I focus (alcuni dei quali svolti a To-rino, al Louvre di Parigi, a Berlino, ec-cetera) rappresentano una modalitàviva e dinamica per esplorare dina-miche e specificità dei diversi ambi-ti di attività propri del settore cultu-rale.

Conservatorio… c’entra la musica? No, il corso forma operatori cultura-li a 360 gradi. Nella presente edizione abbiamo

avuto un bel gruppo eterogeneo,proveniente da formazioni accade-miche e professionali molto diverse.La sede delle lezioni è comunque alConservatorio della Svizzera italiana,a Lugano.

Punti forti rispetto ad altre formazio-ni simili?

Classe piccola, flessibilità della for-mazione in base al gruppo, networkinternazionale, aspetti teorici e pra-tici a braccetto.

Come mai la collaborazione scientifi-ca della Fondazione Fitzcarraldo di To-rino?

Semplice, a mio avviso sono il mi-glior centro di competenza europeonell’ambito del management cultu-rale, con esperienza ventennale.

Per chi desidera iscriversi?Pochi giorni ancora: il 15 settembrescadono le iscrizioni per l’edizione2012/14. Info complete su www.su-psi.ch/cult

(RED.)

Un componente della band ZonaSun che si esibirà questa mattina, al Foce (dalle ore 11).

+ Cultura 23GIORNALEdelPOPOLOSABATO 8 SETTEMBRE 2012

BIENNALE “Pietà” sembra essere in lizza per il Leone d’oro con “The Master” e “Après Mai”

Venezia convince quando guarda ad Orientedi DANIELA PERSICO

Si chiude rivolgendosi a Oriente la69esima Mostra d’arte cinematogra-fica di Venezia con tre film distantiche hanno colpito l’opinione dei giu-rati. In concorso approda nuova-mente Kim Ki-duk, autore coreanoche proprio Venezia ha contribuitoa lanciare ma che – in seguito a unaserie di film sbagliati – si era ritiratodal cinema: una pioggia di applau-si per il suo Pietà, che sembra esse-re in lizza per il Leone d’oro insiemea The Master di Paul Thomas Ander-son e Après Mai di Olivier Assayas. Ilfilm è un noir avvincente e sangui-nario che segue i tempi di una para-bola vendicativa e crudele tra un fi-glio abbandonato – divenuto letale

strozzino tra poveracci – e una ma-dre piena di rancore. Dalle immagi-ni potenti che si rivolgono all’imma-ginario cattolico (Kim Ki-duk arrivada studi di teologia), il film raccon-ta di una redenzione che arriva peròattraverso l’inganno, per questo nonlascerà spazio a una nuova vita maalla morte che aleggia drammatica-mente fin dalla prima inquadratura.Più raffinato e pieno di tenerezza esperanza, è il film filippino ThyWomb di Brillante Mendoza, an-ch’esso presentato in concorso. Lastoria semplice di una levatrice ste-rile che dà a suo marito la possibi-lità di prendere una seconda mogliein sposa pur di vederlo felice con unerede tra le braccia è tra le più com-moventi di Venezia 69. Il regista sa

descrivere con estrema delicatezzaquesta coppia di mezza età innamo-rata ma eternamente in attesa di unfiglio che non è mai arrivato: tra larappresentazione del lavoro quoti-diano (la pesca e l’intreccio di tap-peti e ceste) lascia emergere i movi-menti interiori e la difficoltà di unascelta in condizioni di vita umili ep-pure estremamente dignitose.Le religioni si intrecciano (riti mus-sulmani e chiese cattoliche in diffi-coltà contro militari impazziti cherazziano il Paese), resta l’estremaumanità raccontata con pudore e ve-rità attraverso immagini dai colorifulgidi e movimenti di macchinasuadenti. Lo stesso sguardo estrema-mente rispettoso emerge da Tre so-relle di Wang Bing, documentario ci-

nese nella sezione Orizzonti. Il gio-vane regista è già famoso per averraccontato in un film di nove ore ladifficile situazione degli operai delsuo paese, qui cerca di denunciarela piaga del lavoro minorile seguen-do le difficili giornate di tre sorelli-ne, che vivono un’infanzia abbando-nata in un villaggio montano di pic-coli allevatori. Abbandonate dallamadre e dal padre costretto a parti-re verso un lavoro cittadino, le trebambine si arrangiano in una barac-ca in cui domina lo sporco e il fred-do, ma il regista non si concentra su-gli aspetti patetici anzi riprende i pic-coli gesti di affetto e di cura che han-no l’una verso l’altra, i momenti incui il lavoro si trasforma in gioco, lafatica in abbraccio. Un segnale co-

raggioso in una Cina ancora lonta-na da una aperta riflessione di de-nuncia e pronta ad oscurare l’esi-stenza marginale (e contadina) in-ghiottita dalla vastità di un territorioche vorrebbe essere tutto modernoe commerciale.

Una scena delraffinato filmfilippino “ThyWomb”,di BrillanteMendoza.

Giornale del Popolo, Sabato 8 settembre 2012

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SUPSI – Rassegna stampa, settembre 2012

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino 12/09/2012 Pagina : 35

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SUPSI – Rassegna stampa, settembre 2012

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino 21/09/2012 Pagina : 13

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Corriere del Ticino, Venerdì 21 settembre 2012

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SUPSI – Rassegna stampa, settembre 2012

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Utente e-GdP: supsigdp - Data e ora della consultazione: 17 ottobre 2012 15:09

MEGLIO A PIEDI I progetti del Cantone per il prossimo quadriennio

Più sicuri, colorati e divertentii tragitti pedonali casa-scuolaGli “spazi amici”. Le“isole felici”. Le “multemorali”. Molte le novitàpreviste dal progetto“Meglio a piedi”. Oggi i Comuni ad averviaderito sono solo 18, ma in futuro si sperasaranno molti di più.

Nella foto: un dettaglio del piano di mobilità del Comune di Balerna.

SCUOLA Con i principali cambiamenti

Un sito internetdedicato ad Harmos

Il DECS – attraverso la Divisionedella scuola – comunica che è onli-ne il nuovo sito dedicato al Concor-dato HarmoS. Sul portale si trovanoinformazioni relative all’Accordo in-tercantonale sull’armonizzazionedella scuola dell’obbligo (armoniz-zazione delle strutture e degli obiet-tivi) e ai principali cambiamentiche saranno e sono già stati intro-dotti in Ticino (per esempio la datadi riferimento per accedere in futu-ro alla scuola obbligatoria: il 31 lu-glio oppure l’obbligo scolastico apartire dai 4 anni ). Una sezione delsito è dedicata alla presentazione dei

lavori dei gruppi che si sono occu-pati delle modifiche legislative, del-la revisione dei piani di studio, delmonitoraggio a livello cantonale enazionale e, infine, della formazio-ne e informazione ai docenti. A di-sposizione dell’utenza c’è ancheuna sezione dedicata alle domandefrequenti (FAQ), dove è possibile tro-vare le risposte agli interrogativi ri-correnti. Si invitano genitori, docen-ti e tutti gli interessati a visitare il si-to e a porre eventuali ulteriori do-mande. Il sito sarà costantementeaggiornato e l’indirizzo da consulta-re è: www.ti.ch/harmos.

PRESENTAZIONE NUOVO DIRETTORE E CONFERENZA

Si rinnovaTicinoEnergia

Presentazione del nuovo direttore,conferenza e visita a una centrale ter-mica a cippato. L’associazione Tici-noEnergia si rinnova e propone unaserata con questi tre appuntamenti. Fondata nel 2008 l’associazione ha loscopo di promuovere l’impiego razio-nale dell’energia e l’utilizzo delleenergie rinnovabili attraverso colla-borazioni, progetti concreti e sensi-bilizzazione. Il punto di riferimentovirtuale è la piattaforma www.ticinoe-nergia.ch che offre a tutti gli interes-sati informazioni neutrali e gratuitesui diversi aspetti energetici. Il nuovo direttore, Fabrizio Noembri-ni (entrato in funzione dal 1. settem-bre) ha da sempre rivolto il suo inte-resse verso temi energetici. Dottore iningegneria meccanica con specializ-zazione in sistemi di combustione edenergie rinnovabili al Politecnico diZurigo Noembrini ha da sempre ri-volto il proprio interesse ai temienergetici. E ritiene che l’associazio-ne abbia un grande potenziale qua-le punto di riferimento del settoreenergetico sul territorio cantonale. Ilsuo ruolo quale direttore sarà quello

di definire, coordinare e seguire le dif-ferenti attività dell’associazione, pro-muovendo sinergie con i diversi atto-ri presenti sul territorio. Dopo l’as-semblea, nell’aula magna delle scuo-le comunali di Faido (mercoledì 26settembre dalle ore 18.30) si terrà unaconferenza intitolata “Energia: scena-ri e misure concrete” alla quale se-guirà la visita sopracitata.

Nuove energie sotto la lente.

GIOVANI IMPRENDITORI TICINESI

Due start-upsi sono distinte in Svizzera

Due start-up ticinesi si sono distinte a livel-lo nazionale. Si tratta di “Designergy” e di “Swis-sleg”, due aziende ospitate nell’acceleratored’impresa del centro Promozionale Start-up.“Designergy” ha superato le diverse fasi del“venture kick”, una delle principali competizio-ni nazionali che premia, con 130mila franchi,le giovani aziende innovative con alto potenzia-le di sviluppo, mentre “Swissleg” ha ottenutol’award 2012, promosso dalla società Sturt-up.ch, che premia con 50mila franchi ciascu-na tre giovani e promettenti start-up, selezio-nate nelle tre regioni linguistiche. “Designergy”. Promossa da Daniel Lepori (alun-no dell’USI) è la prima start-up della Svizzeraitaliana ad aggiudicarsi il venture kick. Obiet-tivo dell’azienda è quello di sviluppare elemen-ti solari integrati nei materiali da costruzione,così da consentire la produzione di energia so-lare a costi di installazione più contenuti rispet-to alle soluzioni oggi disponibili. L’altro progetto promosso da “Swissleg” preve-de, partendo da una nuova tecnologia che con-sente di fabbricare protesi di ottima qualità conmateriali a basso costo e in tempi ridotti, di pro-muoverne la vendita. E ciò a prezzi molto con-tenuti, nei diversi Stati (soprattutto africani),teatri di guerre civili che hanno generato mol-ti amputati.

in breve

SABATO 29 SETTEMBRE

Docenti di religionegiornata d’aggiornamentoSabato 29 settembre l’Ufficio IstruzioneReligiosa - Scolastica (UIRS) della Dioce-si di Lugano organizza, presso le scuoleelementari di Giubiasco, la prima delle tregiornate d’aggiornamento previste per idocenti di religione. Quest’anno il tematrattato sarà “La dimensione religiosadella cultura nella Scuola elementari". Laprima lezione prevede laboratori didatti-ci interattivi. La giornata inizia alle 9 etermina alle 16.30. Per informazioni con-tattare l’UIRS (tel. 091/825.66.46 o [email protected].

CONCERTO SABATO 29 SETTEMBRE

A Friborgo l’OSIgioca con l’equilibrioSabato 29 settembre (ore 19.30) al Théâ-tre Équilibre di Friborgo, l’OSI (Orchestradella Svizzera italiana) terrà un concer-to. Un’occasione unica per conoscerequesto nuovissimo Théâtre Équilibre - na-to per volontà dei friburghesi - che per-mette di vivere le emozioni della musicain una sala “sospesa”. Sotto l’esperta bac-chetta del direttore onorario Alain Lom-bard e con il contributo del pregiato vio-lino di Boris Brovtsyn, verranno eseguitil’ouverture Egmont ed il Concerto per vio-lino di Beethoven nella prima parte, le Va-riazioni su un tema di Haydn op. 56a e leDanze ungheresi n.1 e n.5 di Brahms nel-la seconda parte. L’Orchestra verrà accom-pagnata dagli Amici dell’OSI in trasferta.Il medesimo programma è proposto alpubblico della Svizzera italiana venerdì 28settembre ore 20.30 per le Settimane Mu-sicali di Ascona, nella Chiesa di San Fran-cesco a Locarno.

ISCRIZIONI ENTRO IL 15 NOVEMBRE

È in arrivo il masterper bibliotecariIl MAS LIS (Master of Advanced Studies inLibrary and Information Science) è aper-to ai detentori di un titolo di Master, Li-cenza, Laurea, Bachelor, ex Alta Scuola Pe-dagogica, SUPSI-DFA. È possibile l’ammis-sione su dossier per casi particolari (es.Magistrale postliceale con esperienzad’insegnamento). Esso (di 60 crediti) èprevisto per il periodo da aprile 2013 agennaio 2015, con lezioni settimanali ilvenerdì e il sabato fino a fine maggio 2014presso la SUPSI di Manno, e con il lavoropersonale di Master dal 1. giugno 2014 al15 dicembre 2014, nonché l’esame finalein gennaio 2015. Le iscrizioni sono aper-te fino al 15 novembre. Per informazionisul corso, sulle modalità organizzative esull’iscrizione vedere sul sito internet:www.sbt.ti.ch/master, oppure nella bro-chure allegata. Sono inoltre previsti duemomenti informativi: 15 ottobre, ore 17presso la Biblioteca cantonale di Bellin-zona; 16 ottobre, ore 17 presso la Biblio-teca cantonale di Lugano.

PUBBLICAZIONE

“Vivere a tempo pieno”si occupa di diabeteÈ appena stato distribuite nella farmaciedel Cantone l’ultimo numero di “Vivere atempo pieno”. Su questa pubblicazionevengono approfonditi diversi temi, tra cuiil diabete e i rimedi per contrastare la ca-duta dei capelli.

In Ticino sono quasi 56mila ibambini e i ragazzi che, ogni giorno,si recano a scuola. Un tragitto che,anche se breve, scandisce le giorna-te degli alunni e costituisce un mo-mento privilegiato. Un’opportunitàper guardarsi attorno, responsabiliz-zarsi, stringere nuove amicizie. Mai pericoli, si sa, sono dietro l’angolo.Dalle ultime statistiche della poliziaè emerso che ogni anno in Svizzeracirca 2.000 bambini restano coinvol-ti in incidenti stradali, un sesto di lo-ro durante il percorso casa-scuola. Ipiù esposti sono i pedoni tra i 5 e i9 anni e i ciclisti tra i 10 e i 14 anni.Il Cantone già da qualche anno hadeciso di migliorare le infrastruttu-re a cui fanno capo gli allievi con l’i-niziativa “Meglio a piedi”. Dettagli enovità della pianificazione 2012-2015 del progetto sono stati presen-tati ieri alla stampa dai consiglieri diStato Marco Borradori, Paolo Beltra-minelli e Manuele Bertoli. Che cos’è, in concreto, un piano del-la mobilità scolastica? Si tratta di unostrumento che consente di valoriz-zare i percorsi pedonali e renderlinon solo più sicuri ma anche più at-trattivi. Ad esempio introducendo lecosiddette “isole felici”, vere e pro-prie zone “calme” attorno alle scuo-le, dove viene limitato o disciplina-to l’uso delle auto. Un’altra novità so-no le fermate “Scendi e vivi” checonsentono ai genitori di sostare auna distanza ragionevole dalla scuo-la. In generale, il progetto mira a unamaggior sensibilizzazione delle fa-miglie con l’introduzione di pettori-ne catarinfrangenti, le patenti delpedone e del ciclista, gli “occhi vigi-li” (pattugliatori adulti nei puntipiù pericolosi) e le multe morali(ammonizioni distribuite dagli allie-vi agli automobilisti indisciplinati at-torno alle scuole).Oggi i piano di mobilità scolasticaeseguiti o in fase di elaborazionesono 29 in Ticino e 1 nei Grigioni,e toccano 18 Comuni ticinesi più ilComune di Roveredo. La differen-za tra PMS e Comuni coinvolti di-pende dal fatto che nella stessa areapuò essere necessario articolare piùpiani, a dipendenza dalla popola-zione scolastica e dalla complessitàdel territorio. In totale sono 7.288gli allievi coinvolti, così suddivisi:1.800 delle scuole dell’infanzia,3.356 delle scuole elementari e

2.110 delle scuole medie. Almenonella prima fase del progetto lapriorità è stata data alle scuole ele-mentari, che sono il primo gradoscolastico in cui gli allievi sono ingrado di recarsi a scuola da soli. Ie-

ri i relatori hanno sottolineato comeil progetto abbia «un importante po-tenziale da sviluppare» essendo an-cora molte le sedi scolastiche o i Co-muni che ne sono sprovvisti. A que-sto proposito il DECS ha previsto,

tramite al Fondo lotteria intercanto-nale Swisslos, di incentivare i Muni-cipi che decideranno di aderire alprogetto.

Info: www.meglioapiedi.ch.

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www.gdp.ch

Riccardo Calastri non è più il pre-sidente di “Comida-Mense e gastro-nomia SA”, la società che si occupa difornire le mense delle scuole canto-nali e che dall’anno prossimo si vor-rebbe sostituire con la refezione ge-stita direttamente dallo Stato. Cala-stri ha motivato la sua decisone af-fermando «di non condividere» lemodalità con cui la società sta con-ducendo la battaglia con il Cantoneper cercare, in-extremis, di conservare alcunispazi nella ristorazione presso le scuole pubbli-che. Per contro Calastri ribadisce la sua contra-rietà alla statalizzazione delle mense. La batta-glia legale intrapresa nei mesi scorsi, non è an-

cora conclusa. Il Tribunale cantona-le amministrativo ha già respinto il ri-corso della società, ma resta tutt’og-gi inevaso quello al Tribunale federa-le. Da parte sua Christian Da Pont, di-rettore di Comida, non si dà per vin-to. In un comunicato stampa invia-to contesta ancora una volta lo stu-dio promosso dalla Sezione ammini-strativa del DECS per il tramite del-l’ufficio della refezione e dei traspor-

ti scolastici. Studio che definisce «aberrante emenzoniero nel suo tentativo di convincere lefamiglie ticinesi sugli improbabili vantaggi diuna forzata pausa pranzo all’interno dell’edi-ficio scolastico per i propri figli».

MENSE SCOLASTICHE Non condivide i toni usati dalla società

Comida, dopo la buferaCalastri dà le dimissioni

GIORNALEdelPOPOLOTICINO + MARTEDÌ 25 SETTEMBRE 20122

Giornale del Popolo, Martedì 25 settembre 2012

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SUPSI – Rassegna stampa, settembre 2012

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino 28/09/2012 Pagina : 37

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Corriere del Ticino, Venerdì 28 settembre 2012

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Uno standardmolto flessibileIl modello Ocse per lo scambio d’informazioni fiscali a cui la Svizzera ha aderito ora somiglia alla ‘pesca’

Manno – Lo scorso 17 luglioil Consiglio generale dell’Ocseha cambiato di fatto il princi-pio su cui si basa l’articolo 26del cosiddetto modello Ocse: lostandard internazionale, perintenderci, che regola lo scam-bio d’informazioni tra autoritàper permettere da un lato lacorretta applicazione delleConvenzioni contro la doppiaimposizione e dall’altro percombattere fenomeni di eva-sione fiscale.«Fino allo scorso 17 luglio –

spiega Samuele Vorpe, do-cente Supsi e responsabile delCentro di competenze tributa-rie intervenuto a un convegnosul tema dello scambio di in-formazioni per gruppi di con-tribuenti – lo standard richie-deva l’identificazione sia del so-spettato di evasione sia di chidetiene l’informazione all’este-ro. Ora il principio è mutato inquanto l’autorità fiscale delPaese con cui è in vigore unaConvenzione contro la doppiaimposizione può fare delle co-siddette domande raggruppateper categorie di contribuentisenza identificarli direttamen-te, ma utilizzando altri sistemicome un codice fiscale o un nu-mero di sicurezza sociale». Inpoche parole non si è più nellasituazione dello scambio su ri-

chiesta, caso per caso e con i ri-medi giuridici previsti dall’or-dinamento, ma in una più si-mile a una fishing expedition,la pesca a strascico per inten-derci.«Se con la ‘vecchia’ versione

dell’articolo 26 del modelloOcse, a cui la Svizzera ha ade-rito nel 2009 togliendo la riser-va per quanto riguardaval’evasione fiscale, gli Stati con-traenti avevano a disposizioneun fucile con il quale ‘mirare’ aipotenziali evasori, con la nuovaversione hanno per lo menouna mitragliatrice. La possibi-lità di colpire qualcuno aumen-ta», spiega Vorpe usando unametafora calzante. Bisogna co-munque precisare che il nuovostandard Ocse è stato accettatoanche dalla Svizzera che nelfrattempo ha rivisto oltre 30Convenzioni contro la doppiaimposizione (Cdi) con altret-tanti Stati. Convenzioni chetengono conto del ‘vecchio’principio. Cosa succederà ora?Bisognerà rivederle di nuovotutte con lo standard più re-cente e quindi più ‘invasivo’ ri-spetto soltanto a tre anni fa?«Potrebbe prevalere un’inter-

pretazione dinamica delle nuo-ve norme. Nel senso che si con-siderano le Cdi già firmate coe-renti con il nuovo standard

Ocse», spiega ancora Vorpe. Inpratica, cambiato il principio amonte, le Cdi attuali sono inte-se conformi allo standard in-ternazionale. «Molto più pro-babilmente toccherà al Tribu-nale amministrativo federaledirimere eventuali controversiein un’ultima analisi al Tribu-nale federale», conclude Sa-muele Vorpe.

Il modello Ocse allargato aigruppi di contribuenti non èperò una novità assoluta per laSvizzera. Già con gli Stati Uni-ti esiste una Convenzione rati-ficata da parte elvetica, ma an-cora in attesa di un passaggioanalogo al Senato Usa, che in-troduce il concetto di domanderaggruppate per contribuentiidentificabili soltanto secondoun determinato modello dicomportamento. A patto peròche la persona (fisica o giuridi-ca) “in possesso delle informa-zioni richieste o suoi collabo-ratori hanno considerevol-mente contribuito a si�attocomportamento”.

È il caso, quest’ultimo, checalza a pennello per la verten-za della decina di banche sviz-zere che avrebbero o�erto con-sulenza e asilo, secondo le au-torità americane, a capitalinon dichiarati di cittadini sta-tunitensi. GENE

Cambiamenti epocali

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laRegione, Venerdì 28 settembre 2012

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Utente e-GdP: supsigdp - Data e ora della consultazione: 17 ottobre 2012 15:27

anagrafico il rischio di morire per in-farto miocardico aumenta con l’età.Se infatti sotto i 50 anni è dell’1,7%per gli uomini e del 3,9% per le don-ne, sopra gli 80 anni questa percen-tuale si alza fino al 17%. Per quel che riguarda la differenza disesso dalla mappa scaturisce che gio-vani donne sono più a rischio rispet-to ai loro coetanei maschi, mentre ilrischio si inverte dai 50 ai 70 anni perpoi diventare simile in età avanzata. Infine due parole sul finanziamento.Il registro “AMIS Plus” finora ha po-tuto contare su diversi sponsor pri-vati e da fondi derivanti dall’industriafarmaceutica, ma non è escluso chein futuro si possa rivolgere agli entipubblici, anche perché «le risorse dairubinetti dei privati si sono fatte piùscarse. E noi crediamo che questo re-gistro sia un gioiello da difendere contutti le forze possibili».

(N.M.)

CARDIOCENTRO La banca dati più importante della Svizzera con più di 40mila pazienti

Il registro sugli infarti, «Un tesoro da valorizzare»Anche grazie a questo

strumento in trent’anni

la mortalità dovuta

all’infarto miocardico

è scesa dal 30% al 4,5%.

Il registro al quale aderisce

anche il Cardiocentro

è il secondo al mondo.

Da sinistraGiovanniPedrazzini,DraganaRadovanovic,Tiziano Moccettie FabioRezzonico.(fotogonnella)

Se negli anni ’70 la mortalità dovu-ta all’infarto miocardico era del 30%,oggi siamo scesi al 4,5%. Basterebbesolo questo confronto per evidenzia-re i progressi effettuati negli ultimianni nella cura di quella che è, co-munque ancora, la principale causadi morte in occidente. Dati che hanno conosciuto un mi-glioramento importante grazie a unaserie di strumenti e scoperte scien-tifiche tra cui il registro svizzero sul-l’infarto “AMIS Plus”. Ieri al Cardio-centro di Lugano è stato tagliato untraguardo importante: questo stru-mento ha raggiunto 40mila pazien-ti. Una cifra significativa. Come ha spiegato il direttore della

Fondazione Cardiocentro Ticino Ti-ziano Moccetti «questo traguardo ne falo studio di sorveglianza più grandedella Svizzera e il secondo a livellomondiale per questa patologia». E Giovanni Pedrazzini (membro del co-mitato direttivo di AMIS-Plus) ha sot-tolineato come dal 1997 questo regi-

stro raccoglie tutti i dati forniti dagliospedali svizzeri. Al progetto infatti,nel corso degli anni, hanno parteci-pato 81 strutture ospedaliere e oggiquelle attive sono 50 tra cui appun-to il Cardiocentro. «È fondamentaleavere i dati sull’evoluzione del trat-tamento, in questo modo noi possia-

mo aggiornare le terapie e le cure chesono in continua evoluzione. Eccoperché noi consideriamo questo re-gistro un vero e proprio tesoro daproteggere». In effetti, grazie alla vasta collezionedi dati raccolti (sono circa 230 per pa-ziente), il progetto ha permesso ditracciare una mappa molto accura-ta e precisa del comportamento del-le patologie coronariche acute inSvizzera, come pure delle loro moda-lità di trattamento. Ecco perché“AMIS Plus” viene considerato sia inSvizzera sia all’estero uno strumen-to epidemiologico fondamentale e dienorme valore scientifico. Una banca dati illustrata da DraganaRadovanovic la quale ha subito eviden-ziato come in 10 anni il numero diospedalizzazioni dovuto agli infartimiocardici è più che raddoppiato,passando da 6mila a più di 16mila.Un’altra tendenza significativa èquella che riguarda i giorni di ospe-dalizzazione per curare questo tipodi infarto. Se una decina d’anni faerano attorno ai 10, oggi le cure e laricerca scientifica li ha ridotti a 4. Iltutto a favorire anche il contenimen-to dei costi. Un registro che permette di averedelle statistiche divise per età e pergenere dalle quali emergono interes-santi particolarità. Sotto il profilo

DENUNCIA Due nuovi probabili casi di violazioni sono stati segnalati dall’OCST

Mala-edilizia?Tolleranza zero!

A maggio, il sindacato dell’Organiz-zazione Cristiano Sociale Ticinese(OCST) aveva dichiarato che avrebbefatto di tutto per combattere gli abu-si nel settore dell’edilizia, e così sta ineffetti facendo. Promessa mantenuta,quindi, visto che il sindacato si sta im-pegnando, anche grazie a molteplicicontrolli diretti sui cantieri, a mette-re fine agli abusi, denunciandoliquando ha il sentore che in un’impre-sa ci sia qualcosa di poco chiaro. Le ul-time segnalazioni OCST in ordine ditempo di abusi edilizi risalgono una,a 10 giorni fa, e una a ieri, quando èstata segnalata una ditta con sede invia Nassa. L’impresa segnalata daOCST una decina di giorni fa, impie-gherebbe in un cantiere cinque lavo-ratori frontalieri con una busta pagaelaborata sulla base di una remune-razione corretta (4.200 franchi lordi,quindi i minimi del Contratto collet-tivo di lavoro rispettati), ma che neifatti non viene rispettata, visto chequesti lavoratori riceverebbero inrealtà 2.800 franchi netti in cash sulcantiere, mentre tra loro, due mino-renni, di 16 e 17 anni, ne prendereb-

bero rispettivamente 900 e 1.000 net-ti. Su segnalazione OCST del fatto, gliorgani appositi hanno immediata-mente avviato gli accertamenti di lo-ro competenza. La ditta con sede invia Nassa avrebbe invece impiegato,durante il periodo da agosto del 2011a settembre del 2012, 14 lavoratorifrontalieri (con permessi G e B), chenel frattempo sarebbero stati tutti la-sciati a casa. Fatto però che ha desta-to più sospetti è che la ditta, nelle scor-se settimane, ha richiesto 10 nuovipermessi di lavoro G (permessi perfrontalieri) – per attività nel settoreedile, gessatura/intonacatura, pia-strelle e posa pavimenti – con un gra-do di occupazione del 20%. Ciascunodi questi dieci lavoratori sarebbequindi occupato al 20%, fatto ritenu-to dal sindacato OCST alquanto inve-rosimile. L’OCST teme infatti chequesti lavoratori abbiano un contrat-to del 20% ma in realtà lavorino di piùe considera che questo possa essereun caso raffinato di abuso della ma-nodopera frontaliera. Anche questofatto è quindi stato denunciato dalsindacato. Paolo Locatelli – responsabi-

le OCST Edilizia – oltre ad aver espo-sto questi possibili casi di abuso sco-perti di recente, ha tenuto a sottoli-neare che «il problema non sono ifrontalieri, ma gli impresari disonesti,che vogliono fare i furbi e usano que-sta manodopera in modo speculati-vo». Locatelli ha poi specificato: «InItalia non si trova facilmente lavoro eci sono quindi lavoratori frontalieri di-sposti a lavorare in Ticino con salaribassi, salari con cui la manodopera in-digena non potrebbe mai permetter-si di lavorare in Ticino, visto che nonle consentirebbero di viverci. Purtrop-po, sempre più spesso, ci sono casi diimprese che presentano una docu-mentazione cartacea apparentemen-te credibile, ma che in realtà aggiratutti i parametri della legalità; legalità

che quindi, di fatto, non c’è. Questi fat-tori fanno sì che ci sia una sfruttamen-to di manodopera estera, una pressio-ne sui salari dei lavoratori indigeni euna concorrenza sleale tra le impre-se. Fortunatamente però, attualmen-te, nel settore dell’edilizia ticinese, no-nostante il numero di abusi nascostidietro una finta facciata di legalità siacresciuto, c’è ancora una prevalenzadi imprenditori onesti, che non cedo-no all’illegalità e lottano, legalmente,per portare avanti le loro imprese». In-somma, l’unico sistema per metterefine allo sfruttamento del lavoro, fa-cendo in modo che nessuno si arric-chisca e speculi sulle spalle degli al-tri, è quello di non tollerare alcun ti-po di violazione e denunciare gliabusi alle autorità competenti. (L.G.)

Sempre più abusi edilizi nascosti dietro una finta facciata di legalità. (foto Maffi)

AMBIENTE Ogni anno in Svizzera gli enti pubblici spendono 35 miliardi

Acquisti professionali sostenibili,«Ci sono ampi margini di manovra»

Su invito dell’Associazione svizze-ra CIEM (Comunità d’interesse ecolo-gia e mercato) si sono riuniti a Bellin-zona esperti di acquisti e commessepubbliche ticinesi. Dallaa giornata so-no emersi margini di manovra per fa-vorire, attraverso le politiche di acqui-sto, una maggior sostenibilità ambien-tale, sociale ed economica. Il Diretto-re della SUPSI, Franco Gervasoni, ha sot-tolineato il ruolo della formazione nel-l’orientare i professionisti verso unamaggiore sostenibilità. La manuten-zione di uno stabile costa fino a cin-que volte di più della sua costruzione,quindi fin dalla fase di progettazione

si dovrebbe pensare “sostenibile”. Epurtroppo non sempre è il caso. Mar-co Fetz, dell’Ufficio federale della logi-stica e delle costruzioni, ha presenta-to il quadro legale Svizzero, mentre Vi-nicio Malfanti ha presentato l’evoluzio-ne del diritto cantonale in materia dicommesse pubbliche. Entrambi han-no insistito sul fatto che le leggi defi-niscono una procedura, spetta poi alcommittente esprimere la volontà diacquistare un prodotto sostenibile. Sitratta di una questione di scelte, co-me cita anche il sottotitolo della gior-nata. Sébastien Piguet, segretario del-la CIEM, ha illustrato l’importanza

in breve

LE INIZIATIVE DI PRO SENECTUTE

Giornata degli anzianiPro Senectute dedica la Giornata degli an-ziani lunedì, 1. ottobre al tema delle misu-re previdenziali personali per il caso dellaperdita della capacità di discernimento. Condue manifestazioni informative, la fonda-zione presenta il Docupass, l’esaustivodossier previdenziale pensato per metteresu carta le proprie disposizioni anticipate.Il Docupass è perfettamente in linea con ilnuovo diritto di protezione degli adulti edè ottenibile presso i centri di consulenza einformazione di Pro Senectute di tutta laSvizzera. Pro Senectute Ticino e Moesanodedica invece la Giornata degli anziani al-la presentazione del concorso intergenera-zionale “Storie tra generazioni”. Da segna-lare che per l’occasione Manuele Bertoli pre-mierà il progetto vincente.

L’APPELLO DELLA FTIA

«Cultura più accessibile»Per l’anno 2012 la DOK -Conferenza delle or-ganizzazioni dell’aiuto privato alle perso-ne disabili - ha sancito quale tema l’acces-sibilità nei confronti della cultura. In que-sti senso, si intende la possibilità, da par-te di persone con problemi motori, andicapsensoriali, mentali o psichici di poter acce-dere ai luoghi della cultura per elezione,quali musei, teatri, cinema, mostre, ma an-che il poter esercitare il diritto a realizza-re diverse forme d’arte.

MA CON 800MILA FRANCHI

I Verdi, «Una manoall’artigianato»

Dopo il PPD anche i verdi sosten-gono che l’artigianato vada sostenu-to in modo importante. Lo scorso 5settembre il Governo ha licenziatoun messaggio che in sostanza acco-glieva le richieste di una mozionepresentata da Sergio Savoia (Verdi)e cofirmatari. Tuttavia l’importo di500mila franchi contenuto nel mes-saggio governativo appare inadegua-to, mentre appare più giusto quelloproposto anche dal PPD e cioè di800mila franchi. Per i Verdi sarebbeuna base solida per attuare le misu-re necessarie a sostenere un settoreimportante.

premiata Irene Falcione

Apprendista d’argentoLa giovane ticinese Irene Falcione di Melide haottenuto la medaglia d’argento al concorsoromando-ticinese degli ex migliori apprendistipasticcerti-confettieri svoltasi a Monterux negliscorsi giorni. La ragazza ha ottenuto anche il premioper la precisione.

della formazione e della sensibilizza-zione degli acquirenti pubblici, rispet-to ad aspetti tecnici o legali. In Sviz-zera gli enti pubblici spendono ognianno per acquisti 35 miliardi di fran-chi: una fetta di mercato importante,che se fosse maggiormente orientataalla sostenibilità porterebbe concretibenefici all’ambiente e alla società. Perpoter “cambiare rotta” è necessario uncambiamento di mentalità, come piùvolte ribadito dagli oratori. In conclu-sione si è ribadita la necessità di favo-rire maggiormente il dialogo sull’in-novativo tema degli acquisti sosteni-bili tra committenti e fornitori.

GIORNALEdelPOPOLO+ TICINOSABATO 29 SETTEMBRE 2012 3

Giornale del Popolo, Sabato 29 settembre 2012

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UnMasterper bibliotecarie documentalisti

Per i prossimi anni si prevede un sensi-bile ricambio generazionale del persona-le bibliotecario e documentalista: perso-nale attivo nel Sistema bibliotecario tici-nese, nei servizi di documentazione e inalcuni settori parapubblici e privati. È so-prattutto per questo motivo che si è deci-

so di organizzare in Ticino un Masterpostlaurea di bibliotecario e documenta-lista: le iscrizioni sonoaperte e lo sarannofinoal 15novembre.Èquantocomunica ilDipartimento educazione cultura e sport.

Il ‘Master of advanced studies in libra-ry and information science” è promosso

in collaborazione con le Sup di Manno edi Coira e consta di sessanta crediti. Siterrà fra l’aprile 2013 e il gennaio 2015,con lezioni settimanali il venerdì e il saba-to alla Supsi diManno.

Ulteriori informazioni sul corso e sullemodalità di iscrizione si possono trovare

su www.Sbt.ti.ch/master oppure suwww.supsi.ch/lis. Ci saranno inoltre duemomenti informativi, entrambi il prossi-mo ottobre: il 15 alla Biblioteca cantonaledi Bellinzona e il giorno seguente alla Bi-blioteca cantonale di Lugano. Sia l’unoche l’altro inizieranno alle 17.

laRegione, Sabato 29 settembre 2012

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Bibliotecari dell’avveniredi Ivo Silvestro

Nel Secondo diario minimo del 1981,Umberto Eco con la sua consueta ironiacompendia in diciotto punti come orga-nizzare una biblioteca pubblica: si vadall’intrascrivibilità delle sigle “inmodo che chiunque riempia la schedanon abbia mai posto per mettere l’ulti-ma denominazione” a “il bibliotecariodeve considerare il lettore un nemico,un perdigiorno (altrimenti sarebbe a la-vorare), un ladro potenziale” conclu-dendo con un laconico “idealmentel’utente non dovrebbe poter entrare inbiblioteca”.Eco ha dedicato molte pagine alla bi-

blioteca, che è un luogo culturale ben di-verso dalla semplice raccolta di libri, equella da lui tratteggiata in questo testoè una sorta di anti-biblioteca, un’imma-gine in negativo dalla quale tenersi benlontani. E dalla quale, per fortuna, le bi-blioteche sono oggi ben lontane. Stupi-sce quindi leggere, al secondo punto diquesto elenco di incubi, che “i soggettidevono essere decisi dal bibliotecario”intendendo quindi che la catalogazionesia compito che dovrebbe spettare ad al-tri. Su questo punto possiamo a�erma-re che il testo di Eco è invecchiato male:catalogazione, classificazione e sogget-tazione di un testo sono tra le competen-ze tecniche che oggi un bibliotecariodeve possedere. E per questo è semprepiù importante, vista anche la rapidaevoluzione tecnologica, la formazionedei bibliotecari.Il Sistema bibliotecario ticinese (Sbt),

che si occupa della gestione di tutte lebiblioteche cantonali, ha organizzatoinsieme alla Supsi il primomaster in Li-brary and Information Science, i cuicorsi inizieranno nell’aprile del prossi-mo anno e si concluderanno all’iniziodel 2015. Si tratta, è bene specificarlo, diun Mas, un Master of Advanced Stu-dies, ossia formazione post laurea, fina-lizzata all’acquisizione di quelle compe-tenze metodologiche necessarie persvolgere il lavoro di bibliotecario o do-cumentalista. Il percorso formativo pre-vede, insieme a moduli sull’informaticae sulla catalogazione, sociologia dell’in-formazione, banche dati, conservazionedi documenti fisici ed elettronici, edito-ria digitale.Se a queste competenze aggiungiamo

le conoscenze e le metodologie già ap-

prese con la laurea che precede questomaster, ne risulta la figura di una pro-fessione altamente specializzata.

Una specializzazione necessaria, sot-tolinea il direttore dell’SbtGerardo Ri-gozzi, per adeguarsi alle nuove realtà:«Per far fronte alle nuove modalità difruizione del libro e in particolare diquello digitale, unitamente al flusso indi-scriminato e soverchiante dei messaggielettronici che arrivano da tutte le parti,specie attraverso internet, è oltremodonecessario capirne la logica intrinseca ele implicazioni per non perdere la busso-la». I nuovimezzi di comunicazione por-tano a nuove abitudini di lettura, che di-

venta rapida e frammentaria: «Lo stessolibro entra in un processo di fruizione edi modalità d’essere assai diverso rispet-to al passato: da oggetto che racchiude uncontenuto più o meno prezioso e interes-sante a un prodotto di servizio che deveadattarsi alle linee di mercato. Ma nelcontempo esso entra in un processo difruizione tendente a incrementare il di-namismo sociale attraverso l’estensionedelle competenze alla contemporaneità eal nostro passato. È inevitabile quindiche il ruolo delle biblioteche e dei bibliote-cari debba cambiare per interpretare lenuove esigenze, specie nei confrontidell’utenza più giovane».

Quale può essere il ruolo delle biblio-teche in questo nuovo scenario? «Essenon conservano solo libri, né si limitanoal ruolo del prestito, ma assumono viep-più il ruolo di mediatori culturali nellaselezione dei contenuti, nello sviluppodelle strategie di di usione delle propriecollezioni e nell’interpretazione degli in-teressi degli utenti. Esse in qualche mododevono potersi orientare verso la produ-zione di valore per l’utenza e diventareuna specie di comunità di distribuzioneselettiva. Ma per fare ciò occorre perso-nale sempre più formato». Coerentemen-te, sottolinea Rigozzi, con quanto ripor-ta la Carta delle biblioteche emanatadalla Confederazione: “Le bibliotechesvizzere svolgono i loro compiti con per-sonale competente che dispone di tuttele qualifiche necessarie e che perfezionacostantemente le sue conoscenze spe-cialistiche. Il personale ha accesso a of-ferte didattiche di qualità ed è formatopresso le scuole universitarie professio-nali e le università”.Nei prossimi anni, prosegue Rigozzi,

si prevede un forte ricambio generazio-nale nelle 72 biblioteche dell’Sbt. Que-sto master «si propone di formare dei bi-bliotecari e dei documentalisti con nuovecompetenze e nuove modalità di interpre-tazione del loro lavoro. Credo che perquesta via si possa preparare in modo ot-timale una nuova generazione di biblio-tecari, aventi una formazione umanisti-ca e scientifica di base e un’adeguatacompetenza nelle tecnologie ormai ricor-renti».

WWW.SUPSI.CH/LIS

SONO PREVISTI DUE INCONTRI INFORMATIVI:IL 15 OTTOBRE ALLA BIBLIOTECA CANTONALE

DI BELLINZONA E IL 16 OTTOBRE ALLA

BIBLIOTECA CANTONALE DI LUGANO,ENTRAMBI ALLE 17.

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Sono aperte le iscrizioni al master in Library and InformationScience organizzato da Supsi e Sistema bibliotecario ticinese.Per affrontare le nuove tecnologie e le nuove modalitàdi fruizione dell’informazione, biblioteche e bibliotecari devonoassumere nuovi ruoli e, sottolinea il direttore Gerardo Rigozzi,‘diventare mediatori culturali nella selezione dei contenuti’

TI-P

RESS

laRegione, Mercoledì 3 ottobre 2012

Un futuroda ripensare

È una questione di riflessione, diprogettualità. Questo, per TheoMossi, responsabile delle attivitàculturali alla Biblioteca cantonale diBellinzona, manca nel Sistema bi-bliotecario ticinese: «C’è spessol’impressione che si debba primafare e poi ragionare».Riguardo il master in Library andInformation Science, «nutro deidubbi sul fatto che una tale forma-zione sia tenuta in Ticino, quandoce ne sono di ottime a Coira e Gi-nevra». La specificità ticinese nonmerita un corso mirato? «Quantoè utile un master con una strutturabibliotecaria come quella ticinese,dove ci si è ridotti a due direttori enessuna posizione intermedia?».Insomma, ci pare di capire, per di-rigere la biblioteca di una scuolamedia, non dovrebbero essere in-dispensabili 17mila franchi (anchecon la possibilità di aiuti e borse distudio) per un master in cui «mipare che una parte dei docenti nonsia qualificata».Al di là di questo, dice Mossi, le bi-blioteche necessitano di un dibatti-to vero, perché «siamo confrontaticon realtà sempre più complesse,come la gestione dei formati o laproprietà intellettuale dei docu-menti». Dunque? «Ben vengano lenovità ma bisogna sapere dove sista andando». Non lo sappiamo?«Dal 1991 non è stato prodotto undocumento di riflessione sul Siste-ma bibliotecario: proprio il luogo diconservazione delle parole, di pro-mozione del pensiero». CLO

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Lo scorso martedì 2 ottobre ha avuto luogo la cerimonia di conse-gna dei Certificate of Advanced Studies (Cas) in “Real Estate Va-luation”.Il corso, giunto alla sua settima edizione, è organizzato dalla Sup-si e dalla Sirea (Istituto svizzero per la valutazione immobiliare) esi svolge annualmente anche in altre Sup della Svizzera.Nel corso della cerimonia sono state presentate le nuove propostedi Diploma e Master of Advanced Studies (Das e Mas) che appro-deranno in Ticino nel corso del prossimo anno accademico.Le candidate e i candidati che hanno certificato con successo gliesami di questa formazione specifica sono:Arcuri Matteo, Basile Silvana, Bonalumi Nathalie, Bossi FilippiIsabella, Fè Samuele, Flaccadori Luca, Ghirlanda Loris, Giani-nazzi David, Lumia Chiara, Montù Enrico, Nasi Ra�aele, RuscittiRosario e Vianello Orlando.

ConsegnatiiCertificatiofAdvancesStudiesSUPSIin ‘RealEstateValuation’

LaRegione, Venerdì 5 ottobre 2012

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Corriere del Ticino 08/10/2012 Pagina : 9

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Corriere del Ticino, Lunedì 8 ottobre 2012

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Corriere del Ticino, Mercoledì 10 ottobre 2012

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Certificati SupsiI certificati di studi avanzati in“Real Estate Valuation” sonostati consegnati a: Matteo Ar-curi, Silvana Basile, NathalieBonalumi, Isabella Bossi Filip-pi, Samuele Fè, Luca Flaccado-ri, Loris Ghirlanda, David Gia-ninazzi, Chiara Lumia, EnricoMontù, Ra�aele Nasi, RosarioRuscitti e Orlando Vianello.

LaRegione, Mercoledì 10 ottobre 2012

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SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2012

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino 16/10/2012 Pagina : 17

Copyright © 16/10/2012 Corriere del Ticino Novembre 8, 2012 11:15 am / Powered by TECNAVIA

LOCARNO 17Corriere del TicinoMARTEDÌ 16 OTTOBRE 2012

TIRARE LA CINGHIA Il bilancio deficitario dovrà inevitabilmente portare a contenere le spese. (Foto Maffi)

Locarno Rosso milionario per le finanze cittadineIl preventivo per il 2013 stima un disavanzo di 5 milioni❚❘❙ Di ufficiale al momento non c’è ancora nulla, ma sembra proprio di intendere che le finanze della Città, dopo diversi anni di chiusure milio-narie, stiano progressivamente tor-nando nelle cifre rosse. E ciò già a partire dal prossimo anno in quanto, stando a quanto trapela in merito al-la stesura del preventivo 2013, che è in fase di elaborazione da parte del Municipio cittadino, ci sarebbe un disavanzo che si profila attorno ai 5 milioni di franchi.Di questi 5 milioni verosimilmente un paio dovrebbero poter rientrare grazie ancora una volta al gioco delle sopravvenienze. Un meccanismo che, appunto, in questi ultimi anni ha permesso ai conti della Città di chiudere in nero incamerando più soldi del previsto provenienti in par-ticolare dalle imposte.Tuttavia queste sopravvenienze, pur verosimilmente continuando ancora a regalare sorprese, sembra si stiano gradualmente assottigliando, il che contribuisce a ridurre di una buona fetta le entrate comunali. E così, al-meno stando alle previsioni, l’anda-mento finanziario per il prossimo anno dovrebbe riportare la Città nel-le cifre rosse, con circa almeno 3 mi-lioni che per il momento sembra verranno a mancare.A contribuire a questa inversione di tendenza che fa ripiombare le finan-ze cittadine nei conteggi in negativo contribuiscono ovviamente parec-chi fattori, non da ultimo quello degli oneri che sempre più facilmente il Cantone, pure lui con previsioni fi-nanziarie a tinte rosse, ribalta sui

Comuni. Come sempre succede in questi frangenti, si tratta di spese ac-collate per le quali i Comuni hanno ben poco da ridire o da contestare.A questo punto tornano comunque alla mente anche le indicazioni che già parte della Commissione della Gestione del Consiglio comunale (in particolare i PLR Elena Zaccheo e Alex Helbling) hanno più volte ester-nato nell’ambito della discussione su preventivi e consuntivi degli anni re-centi. Vale a dire la necessità di esse-re sempre cauti al massimo nelle spese e, in particolare, l’esigenza di procedere con interventi e correttivi di tipo strutturale all’interno dell’am-ministrazione pubblica per far sì che i conti possano sempre tornare e non siano, invece, legati a frangenti di temporanea euforia finanziaria lega-ta a entrate di tipo transitorio e occa-sionale.A questi aspetti va anche aggiunto l’oggettivo momento difficile che l’e-conomia a livello mondiale sta cono-scendo, con il manifestarsi di mecca-nismi che penalizzano inevitabil-mente anche le risorse degli enti pubblici.Il preventivo per l’anno venturo si fonda sulla recente approvazione da parte del Legislativo di mantenere all’87% il moltiplicatore d’imposta. Ovviamente se tempi finanziaria-mente più difficili dovessero persi-stere o aggravarsi risulterebbe inevi-tabile pure un ritocco del tasso di moltiplicatore verso l’alto, anche se verosimilmente i primi correttivi passeranno da una riconsiderazione delle spese. L.C.

CONFERENZE SUPSI/DFA

Com’è possibile educare i figli alla sobrietà?❚❘❙ Doppia occasione di incontro e arricchi-mento al Dipartimento formazione e ap-prendimento della SUPSI; la sede di piazza San Francesco a Locarno ospiterà infatti questa settimana due conferenze con ospiti di prestigio. Giovedì 18 ottobre, dalle 17.30, è infatti previsto un incontro intito-lato «Cultura di pace nella scuola – Sguardi sull’esperienza latino americana»: dopo una introduzione curata da Davide Anto-gnazza, a parlare (in spagnolo, con tradu-zione simultanea) sarà Anastasio Lovo, ri-cercatore dell’Universidad politecnica de Nicaragua. «Fare crescere i giovani nella decrescita» è invece l’accattivante titolo dell’intervento – organizzato in collaborazione con la Fon-dazione educazione e sviluppo – previsto per le 20.15 di venerdì 19 ottobre, quando ad intervenire sarà Marco Geronimi Stoll. Membro fondatore della rete «Smarketing» e autore di numerosi saggi, il relatore si concentrerà su uno stimolante interrogati-vo: «Come è possibile educare i figli in un’e-poca nella quale il consumismo non è più un valore ma resta ancora un diffuso stile di vita, e soprattutto come può farlo la nostra generazione di adulti iperconsumatori cre-sciuta ai tempi della crescita?». Gli stessi temi saranno poi sviluppati sabato 20 otto-bre in un seminario per docenti e studenti DFA (info su http://globaleducation.ch).

NOTIZIEFLASH

BENEFICENZA

Giumaglio, bel gesto del Carnevale estivo

❚❘❙ Bel gesto di solidarietà per il Car-nevale estivo di Re Taröcc a Giuma-glio: in occasione di un recente pranzo dei collaboratori volontari, sono infatti stati devoluti 1.500 fran-chi in beneficenza, divisi a metà fra l’associazione Aiuto medico al Cen-troamerica (AMCA) e la Lega sviz-zera contro il cancro. Nella foto, la coppia reale in carica (Damiano Piezzi e Romina Terzi) mentre con-segna simbolicamente il contributo ad AMCA, rappresentata da Andrea Sartori, e alla Lega contro il cancro, rappresentata dalla volontaria Na-dia Cavalli.

GORDOLA

Energia e incentivi, una serata pubblica❚❘❙ Il Mercato coperto di Gordola ospiterà giovedì 18 ottobre alle 20 una serata pubblica organizzata dal Municipio, in collaborazione con i Comuni di Cugnasco-Gerra, Laver-tezzo e Tenero-Contra. Tema del-l’incontro – che verrà animato dal tema Minergie Svizzera italiana e dai rappresentanti di TicinoEnergia e dell’Ufficio aria clima energie rin-novabili– sarà «Energie rinnovabili, efficienza e incentivi». Al termine della discussione verrà servito un aperitivo.

ARTE

Walter Gadda espone a Spazio Ambiente❚❘❙ Una scelta di dipinti polimaterici di Walter Gadda, realizzati negli ul-timi tre anni, è in esposizione a Spazio Ambiente a Locarno, (via S. Balestra 4). Si tratta di una quaran-tina di opere di vario formato, rea-lizzate con materiali quotidiani e «poveri» come gommapiuma, smalti, olio, polietilene. L’inaugura-zione – con presentazione a cura del critico Dalmazio Ambrosioni – è prevista venerdì 19 ottobre alle 18: seguiranno aperitivo e musica. L’al-lestimento potrà poi essere visitato fino al 2 marzo 2013, con questi orari: da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.30, sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17. Un catalogo è stato pubblicato, per l’occasione, dalle Edizioni Arte e Comunicazione.

SENTENZA PER PECCIA

Posteggio abolito Sconfitto il CC e pure il Governo❚❘❙ Non è sicuramente un enorme par-cheggio, ma, alla fine, è arrivato anche sul tavolo del Tribunale cantonale ammini-strativo (TRAM), che ha sconfessato sia Governo sia Consiglio comunale di La-vizzara. È una vicenda intricata, quella che riguarda il posteggio di Peccia, situa-to in località Cortignelli. Una storia che inizia oltre cinque anni fa, quando il Mu-nicipio di Lavizzara, nell’ambito di alcune varianti di Piano regolatore, propose l’ab-bandono del vincolo di posteggio del ter-reno in questione, attribuendo l’area a zona residenziale. Seguirono tutta una serie di ricorsi e sentenze, controricorsi e controsentenze, oltre ad una decisione del Consiglio comunale, che, in pratica, adottò la variante già proposta dal Muni-cipio, il quale, in un secondo tempo, oltre alla soppressione del primo vincolo, pre-vedeva di creare un nuovo posteggio su un altro terreno, fino ad allora situato in zona agricola. Contro il sì del Legislativo hanno ricorso due privati per «violazione della procedura d’informazione e parte-cipazione della popolazione». Il Governo ha detto sì alla variante e respinto il ricor-so e gli opponenti si sono quindi rivolti al TRAM, dal quale hanno ora ottenuto ra-gione.

LOSONE

Coop ristruttura anche puntando sull’ecologia❚❘❙ Come anticipato dal Corriere lo scorso 5 ottobre, sta per chiudere provvisoria-mente il negozio Coop in via Mezzana a Losone. In una nota diffusa ieri, la catena di distribuzione sottolinea che l’inter-vento permetterà di offrire ai clienti «un supermercato non solo al passo con i tempi, ma altamente innovativo. In que-sto nuovo spazio – prosegue il comunica-to – si potrà scegliere fra un ricco e varie-gato assortimento di prodotti su ben 627 metri quadrati di superficie. Tutti gli im-pianti tecnici rispetteranno le più severe disposizioni ecologiche ed economiche di Coop, fra cui l’impiego d’illuminazio-ne al LED e d’impianti di refrigerazione CO2 neutrali». La filiale di via Mezzana 30 era stata aperta nel maggio del 1988 e un primo intervento di ristrutturazione, con diver-se migliorie, era stato effettuato nel ‘99. Ora il rinnovamento sarà ancora più ra-dicale. Per questo il negozio chiuderà temporaneamente alle 12 di sabato pros-simo, 20 ottobre, e riaprirà venerdì 30 novembre.«Durante il periodo di chiusura – segna-la infine Coop – la clientela potrà servirsi al vicino Ipermercato Cattori, in via Lo-carno». In occasione della riapertura della rinnovata filiale sarà organizzata una festa.

BREVI

❚❘❙ Anglo Swiss club Stasera alle 17, la sede di via Rusca 1 a Locarno ospi-ta una discussione dell’«English conversation Group».

❚❘❙ Lega contro il cancro Domani dalle 16 la sede di via Balestra 17 a Locarno ospita un incontro del Gruppo di auto aiuto per ammalati e familiari.

❚❘❙ Gordola Domani alle 20.15, la sala del Consiglio comunale ospita una

serata pubblica sulla raccolta diffe-renziata della plastica: relatrice sarà Claudia Cappellini. Ingresso libero, organizzano i Verdi del Locarnese e la locale sezione PS.

❚❘❙ Karate La scuola Bushi No Te di Locarno e Cevio ha recentemente partecipato con quattro atleti – sotto la guida del mo. Timur Güney (7. dan) – al raduno internazionale di Basilea, con 350 atleti da 20 Paesi. Da segnalare, nel kata individuale, le

prestazioni di Omar Güney (primo rango), Giorgio Bayru (secondo), Andreas Gharib e Kerim Güney (ter-zi). Informazioni allo 076 578.12.10.

❚❘❙ Associazione Triangolo Il centro di via Ciseri 19 a Locarno ospita oggi – dalle 14 alle 17 – un incontro del ci-clo «Momenti con l’artista», animato da Pierre Pedroli.

❚❘❙ Body Tonic «Restare tonici in mo-do allegro» è il titolo del corso pros-

simamente proposto a Tenero: iscri-zioni allo 078 746.04.30.

❚❘❙ Pro Senectute Sono aperte le iscrizioni a diversi corsi autunnali: Fit-Gym con rinforzo muscolare a Losone e Minusio, Qi Gong, informa-tica e spagnolo a Muralto. Informa-zioni allo 091 912.17.17.

❚❘❙ Cugnasco Il Consorzio Distilleria comunica che il 22 ottobre si aprirà la stagione di attività del moderno

alambicco. Informazioni al numero 079 812.87.08.

❚❘❙ ATTE Gambarogno Renato Bon-tognali proporrà giovedì 18 ottobre alle 14.30 – nella sala del centro Riva-monte di Quartino – una lezione sul tema «Dal latte al formaggio».

❚❘❙ La Tangueria Il locale di via Valle-maggia 15 a Locarno ospita giovedì 18 ottobre alle 21 un concerto con impro-jam del trio di Guy Bettini.

Corriere del Ticino, Martedì 16 ottobre 2012

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SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2012

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Utente e-GdP: supsigdp - Data e ora della consultazione: 9 novembre 2012 15:14

Un “niet”agli sgravima in futuro...

Per il momento e per il prossimo anno nien-te sgravi, in un prossimo futuro forse. È questoil concetto uscito dalla presentazione del Preven-tivo 2013. Lo ha messo in evidenza lo stesso Mar-co Borradori. «Pensiamo che oggi una politica disgravi (che io sostengo) si presterebbe a reazio-ni negative da parte di chi già contesta questo do-cumento e non verrebbe capita». Tuttavia lo stes-so presidente ha lasciato la porta aperta. «Ci so-no due settori in cui vorremo agire e dove occor-re fare qualcosa nei prossimi anni». Aspetti spie-gati dalla responsabile del DFE Laura Sadis. Il pri-mo ambito riguarda l’utile delle persone giuridi-che. Le pressioni dell’UE alla Svizzera rispetto airegimi fiscali privilegiati, potrebbero condurre aun ridimensionamento degli statuti speciali del-le persone giuridiche nell’ambito della RiformaIII delle imprese dell’imposizione delle imprese.Un contesto nel quale la riduzione dell’impostasull’utile sarà una delle contromisure che i Can-toni potranno adottare per mantenere l’attratti-va della piazza economica. Il secondo ambito sul quale agire riguarda l’im-posizione della sostanza, il cui prelievo fiscale inTicino risulta tra i più onerosi in Svizzera per icontribuenti con ingenti patrimoni. E non si puòescludere il rischio che questi “paperoni” deci-dano di spostare il domicilio fiscale fuori Can-tone. Il Governo si impegna perciò a formulare pro-poste in tal senso già nei prossimi mesi.

“No” all’iniziativa della LegaIl Consiglio di Stato respinge, all’unanimità, l’i-niziativa popolare cantonale lanciata dalla Le-ga denominata “3 modifiche della Legge tribu-taria cantonale” poiché giudica insostenibile ta-gli alle entrate pari a 190 milioni di franchi e di148,9 milioni ai Comuni. «Il prossimo 23 maggio scadranno i due anni dal-la presentazione dell’iniziativa. Dobbiamo an-dare a votare prima. Che siano d’accordo o me-no i miei due consiglieri di Stato» esclama il lea-der della Lega Giuliano Bignasca. «Io e LorenzoQuadri a Lugano agiamo in modo diverso equando non siamo d’accordo, anche con il sin-daco, ci opponiamo». E lo stesso Nano aggiun-ge: «Ma tra qualche mese qualcosa cambierà...Borradori verrà a Lugano e io, o Michele Folet-ti, prenderemo il suo posto». Da notare che sul tavolo c’è ancora un’iniziati-va fiscale dell’UDC. Per il capogruppo Marco Chie-sa «si tratta di un progetto un po’ diverso e ba-sato su un documento elaborato dal Centro stu-di tributari. Dal nostro punto di vista è un inve-stimento per il futuro». Per ora il Governo nonsi esprime e questo, se non un’esplicita apertu-ra, sembra almeno non chiudere la porta allaproposta.

FINANZE CANTONALI Presentato dal CdS il Preventivo 2013 – Misure di risparmio per 93,9 milioni

Un buco da 200 milioniSacrifici a cittadini e ComuniOltre al taglio del 2%

al personale statale,

chiesti anche risparmi

ai diversi settori

dell’Amministrazione

per raggiungere

l’autofinanziamento

neutro.

Da notare che il risultatodi -221,6 milioni è dato dal risultatod’esercizio (-198.5 milioni)più gliinvestimenti.

di NICOLA MAZZI

Il rosso colora il Preventivo 2013 delCantone. E come lo scorso anno è unrosso molto acceso perché le perditepreviste sfiorano i 200 milioni di fran-chi (198,5 per la precisione). Ma saràcosì solo se il Gran Consiglio appro-verà una manovra di rientro di 94 mi-lioni da dividersi tra dipendenti pub-blici, Comuni ed enti o aziende ester-ne sussidiati. Altrimenti il buco po-trebbe superare la soglia dei 200 mi-lioni e il Cantone finire in autofinan-ziamento negativo. A quel punto loStato dovrebbe indebitarsi per paga-re gli stipendi e le spese correnti. Og-gi questa soglia psicologica non è su-perata per soli 2 milioni di franchi.SACRIFICI PER TUTTI SALVO I PIÙ DEBOLI – Ierimattina a Bellinzona il Consiglio diStato in corpore ha illustrato le misu-re inserite in questo messaggio che ilParlamento dovrà valutare e discute-re entro Natale. Come ha spiegato ilpresidente Marco Borradori «questodocumento è il frutto di un eserciziodifficile, più faticoso degli anni scor-si. E che ha già fatto discutere primache venisse pubblicato. Ci dispiaceperché non vi sono solo misure di ri-sparmio. Ma il Governo è persuaso dipresentare una proposta equilibrata,sostenibile e indispensabile. Questa èla strada più seria da percorrere», haspiegato. Lo stesso presidente ha inol-tre evidenziato che i sacrifici sono sta-ti chiesti a tutti, salvo alle fasce più de-boli della popolazione. LE CAUSE DEL DEFICIT – Le ragioni del de-ficit di 200 milioni sono facilmenteriassumibili. Si va dal risanamentodella Cassa Pensioni al rallentamen-to dei gettiti delle aziende (per esem-pio dalle banche), dal nuovo finanzia-mento ospedaliero ai minori introitidella BNS, per concludere con la pe-requazione intercantonale che ci sfa-vorisce. MISURE PROPOSTE – Le misure proposteper risanare i conti sono invece di di-verso tipo. Alla cassa sono chiamatitutti o quasi. Dai Comuni ai quali sichiede un impegno netto di circa 15,6milioni di franchi. Ai dipendenti pub-blici con il taglio dello stipendio del 2%(che sale al 3% per i consiglieri di Sta-to e gli alti funzionari). Tuttavia, per idipendenti pubblici, non vi sono so-lo sforbiciate, ma anche alcuni vantag-gi. Per esempio è stato deciso di con-solidare 194 unità di personale ausi-liario e sono stati abolite le riduzioni

di stipendio per i neo assunti.PIÙ TRASPARENZA – Come hanno riferitoancora il presidente e la responsabi-le del DFE Laura Sadis il debito pubbli-co per il 2013 aumenterà di 221,6 mi-lioni di franchi, a dimostrazione che«il CdS non ha timore a farlo cresce-re se nel contempo si tiene alto il livel-lo degli investimenti». Inoltre, per laprima volta, nel P2013 è stato inseri-

to anche un elemento che segnala laprevisione di sopra o sottovvenienzefiscale. In modo da ridurre il “gap” esi-stente (negli ultimi anni era stato piut-tosto importante) tra Preventivo eConsuntivo. TRA L’INCUDINE E IL MARTELLO – Una situa-zione non facile quella del Cantone.Lo ha sottolineato la stessa ministraSadis: «Ci troviamo tra l’incudine e il

martello. La Confederazione che ci de-lega sempre più compiti ai Cantoni.Mentre i Comuni sono risparmiati daquesti oneri facendo così scendere inmodo regolare ma costante il molti-plicatore medio». Intanto il deficit previsto di 198,5 mi-lioni ci pone, nel confronto tra i Can-toni, al penultimo posto. Superati, innegativo, solo da Ginevra.

Spese e ricavi,aumento contenuto

Dai Comunile prime critiche

Un documento che fa già discutere.

DOPO LA DISCUSSIONE IN COMMISSIONE DELLA GESTIONE

Cassa pensioni dello Stato:il gruppo della Lega presenteràun rapporto di minoranza

MOZIONE DI PASSALIA E BADARACCO

Università e SUPSIriconoscanol’istruzione militare

in breve

INTERPELLANZA DI PASSALIA E GOBBI

Ecoincentivi e neutralitàfinanziaria: dove siamo?I deputati Marco Passalia (PPD) e RinaldoGobbi (PLRT) nel mese di novembre 2011avevano inoltrato un’interrogazione chechiedeva al Governo di spiegare come gliecoincentivi a livello di tasse della circo-lazione potranno essere finanziariamen-te neutri. Vale a dire come saranno fissa-ti i tassi in modo che le maggiori entratederivanti dall’aumento delle imposte peri veicoli più inquinanti (malus) sianoequilibrati da maggiori uscite per incen-tivare chi sceglie un veicolo a basso livel-lo di emissioni inquinanti (bonus). Datoche gli ecoincentivi dovrebbero entrare invigore dal 2013, i deputati chiedono comemai ad ottobre 2012 non siano ancora sta-ti resi pubblici i dati relativi a questi tassi.

Ma la porta è solo socchiusa. (foto Demladi)

Entrando nel dettaglio delle cifre, dientrate e uscite, il Preventivo 2013 evi-denzia sul fronte dei ricavi, un aumen-to di 102 milioni di franchi (+3.2% ri-spetto al 2012). Inoltre il gettito fisca-le complessivo dovrebbe conoscereun aumento dell’1,1% con un aumen-to di 18,7 milioni. Sul fronte delle usci-te il P2013 presenta un aumento con-tenuto della spesa corrente (+80.1 mi-lioni pari al 2,4%) sulla quale incide uncontenimento dei costi nel settore deibeni e dei servizi e perciò delle spesedi funzionamento dell’amministra-zione. IL DSS HA FATTO I COMPITI Come ha spiegato il consigliere di Sta-to Paolo Beltraminelli «anche il DSS (ilDipartimento che conta più uscite) hafatto i compiti». Un pacchetto di mi-sure strutturali per limitare le uscite afronte di una sanità e una socialità inevoluzione e sempre più cara. «L’ideaè quella di agire in modo mirato noncolpendo le fasce più deboli. Ma tut-ti gli altri sono chiamati a fare la loroparte», ha affermato. Tra le misure unapropone l’aumento della retta mini-ma nelle case per anziani da 75 a 84franchi il giorno per i beneficiari del-le prestazioni complementari AVS.Un’altra concerne i sussidi di cassa

malati. Si taglieranno i sussidi baga-tella a favore di un aumento di chi avràdiritto all’importo massimo.PROTESTE DEI DOCENTIUn altro importante aspetto riguar-da le recenti proteste (abolizione di gi-te scolastiche e di colloqui con i geni-tori) di alcuni istituti scolastici controi previsti tagli. Il consigliere di Stato Ma-nuele Bertoli ha rassicurato: «ho chie-sto di sospendere queste iniziativeperché le misure di risparmio non so-no state ancora approvate e perchéqueste disposizioni sono parte inte-grante del programma di studio. So-no fiducioso».

Cassa pensione dello Stato, non tut-ti sono d’accordo con la strategia delConsiglio di Stato. A far la voce gros-sa è la Lega, che dopo la riunione del-la Gestione di ieri mattina si distanziadall’impostazione del Governo e sot-toscritta (ripresa nel rapporto stilatoper la Sottocommissione “Cassa pen-sione” da Sergio Savoia), seppur conmolti distinguo, dalle altre forze poli-tiche. Da noi raggiunto il capogruppo Attilio Bignasca ha sottolineato che «so-no troppi anni che la Cassa Pensioneè stata malamente amministrata dal-l’ormai tramontata maggioranza radi-co-socialista. Fino al buco attuale. E

questo grazie alla presenza di funzio-nari che non hanno mai voluto darretta a chi, come noi, già quindici an-ni fa subodorava che qualcosa nonandava. Adesso la maggioranza chie-de di immettere –e per un lasso diquarant’anni– una cifra molto impor-tante di denaro pubblico. Dopo che icittadini già hanno dovuto pagare perla propria cassa pensione, e magari fi-nanziare la stessa cassa dei dipenden-ti statali anche per chi lavora nei Co-muni. Noi vogliamo diminuire laquota di quanto versa lo Stato di 7-8milioni, e aumentare quella dei dipen-denti pubblici di altrettanto».

ALTRI TEMI IN GESTIONE – La Commissionedella Gestione nella sua riunione di ie-ri mattina si è confrontata con ilConsiglio di Stato in corpore e il Can-celliere dello Stato Giampiero Gianellaanche sulla questione del Preventivo2013 (e non poteva essere diversa-mente) e ha sottoscritto, senza discus-sioni particolari, il rapporto redatto da Nicoletta Mariolini favorevole al messag-gio governativo che a sua volta appro-va il Rapporto annuale 2011 sulla ge-stione dell’EOC.

Gli ufficiali e i sottoufficiali superiori del no-stro esercito dovrebbero poter computare l’istru-zione militare dei quadri sotto forma di creditiECTS anche presso l’USI e la SUPSI. Ciò in mo-do analogo a quanto deciso dall’Università di SanGallo (HSG). La richiesta è stata formulata in unamozione di Marco Passalia (PPD) e Roberto Bada-racco (PLR). I deputati affermano che in questomodo si riconosce all’istruzione militare e all’e-sperienza nella conduzione sul terreno e neglistati maggiori un valore aggiunto difficilmenteconseguibile in così giovane età. In pratica do-po la scuola ufficiali e il servizio pratico uno stu-dente di bachelor potrebbe ricevere 6 ECTS, uncomandante di compagnia o un ufficiale di SMpotrebbe ricevere altri 6 ECTS per il Master.

PREVENTIVO 2013 (dati in milioni di CHF)

Fonte: DFE

La neonata Associazione dei Co-muni ticinesi (ACT) è sconcertata edesprime il suo disappunto sulla pro-posta di «affibbiare ai Comuni uncontributo di 58 franchi pro capiteper il risanamento delle finanzecantonali». Uno sconcerto allargatoanche ai modi di comunicare la mi-sura in quanto l’ACT aveva chiestopiù volte di intavolare un discorsocol Governo. Per l’ACT non è giusto«fare come il Consiglio di Stato e cioèastrarre il contributo al Cantonedalla forza finanziaria dei Comuni».Secondo l’associazione a risultareproblematico è infatti il principio delcontributo pro-capite, senza consi-derare i più elementari principi diequità e solidarietà. Secondo l’ACTl’eventuale onere ribaltato sui Co-muni dovrebbe semmai essere com-misurato alla forza finanziaria diogni singolo ente: in caso contrariosi penalizzano i Comuni finanziaria-mente deboli, che già oggi faticanoa far quadrare i bilanci. L’ACT auspi-ca pertanto che «la Commissionedella Gestione prima, il Gran Consi-glio poi sappiano dimostrare mag-gior realismo (anche al momento divotare la spesa pubblica) e maggiorsenso di equità».

GIORNALEdelPOPOLO+ TICINOMERCOLEDÌ 17 OTTOBRE 2012 3

Giornale del popolo, Mercoledì 17 ottobre 2012

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corso al Dfa che veicolastrumenti e competenzedi esperti nicaraguensi

Educare alla pace tra i banchi di scuola:unametodologia da insegnare ai docentiQuando in una classe di scuola ele-

mentare un bambino chiama il pro-prio compagno di banco “cioccolati-no” perché è di origine africana, comedeve reagire il docente? Da una parte,“cioccolatino” è un termine a�ettuo-so. Dall’altra, si tratta di una discrimi-nazione basata sul colore della pelle.Come intervenire?La società muta, diventa multietni-

ca e l’approccio deve giocoforza adat-tarsi a questa evoluzione. Anche tra ibanchi di scuola, dove l’eterogeneitàdelle classi è in costante crescita.«Alle nostre latitudini si riflette ancorapoco sul tema – spiega allaRegioneLo-renza Rusconi-Kyburz, docente ri-cercatrice al Dipartimento formazio-ne e apprendimento (Dfa) della Sup-si –. L’impressione tuttavia è che i mae-stri, confrontati quotidianamente aquesto scenario, sentano che il marginedi miglioramento per un’educazionepiù adeguata ci sia».Per questo motivo il Dfa tra i suoi

progetti-pilota conta pure quello incorso in questi giorni e che per il pub-blico sfocerà nella conferenza di do-mani, giovedì 18 ottobre (ore 17.30), insede a Locarno dal titolo “Cultura dipace nella scuola”. Obiettivo? «Sensi-bilizzare la società sull’importanza diqueste tematiche e al contempo propor-re strumenti utili ai docenti». Nella

formazione di base del Dfa (scuoledell’infanzia e elementari) l’accento èposto tra l’altro sull’educazione so-cio-emotiva, il cui focus risiede so-prattutto nel capire i comportamentidei bambini (e aiutarli a capirsi a lorovolta). «La cultura della pace è inveceun approccio più ampio, capace di sin-tetizzare diversi ambiti toccati duran-te le lezioni (dall’ecologia alla risolu-zione dei conflitti, dalla tolleranza al

rispetto dell’altro) che permette all’al-lievo di apprendere in modo più consa-pevole».A condurre la formazione e la con-

ferenza in questi giorni a Locarnosono due esperti di cultura della pace,Anastasio Lovo e Soren ChamorroGonzalez, dell’Universidad Politécni-ca de Nicaragua (Managua). «La cul-tura di pace è un cambio di valori, diattitudine, da promuovere a livello glo-

bale tramite la famiglia, i media, le re-ligioni, le leggi, e ovviamente la scuo-la – esordisce Lovo –. Anche se la Sviz-zera si dice neutrale, oggi il mondo ètalmente interconnesso che è fonda-mentale parlarne, anche qui da voi».«La pace infatti non deve essere defini-ta semplicemente come “assenza diguerra” – aggiunge Chamorro Gonza-lez –. È uno stato positivo, propositivo:occorre mettere l’accento sui “più”, sui

punti che ne fanno la forza». A livelloeducativo, gli ambiti sono diversi:l’educazione all’interculturalità, allarisoluzione pacifica dei conflitti, al-l’ambiente, ai diritti umani. Il focusdell’approccio è quindi più sul siste-ma globale in cui l’educazione si inse-risce, un sistema che dovrebbe garan-tire un vivere generalmente più ri-spettoso. «Sono stati scritti diversi ma-nuali in America latina come in Euro-pa sull’educazione alla pace – osservail professore –. In italiano gli unici ri-ferimenti che abbiamo trovato sonopubblicazioni edite dalla Chiesa catto-lica. A livello scolastico non si trovanulla». Tutto assodato? Mica tanto, ri-prendendo i dubbi esposti in aperturae considerata la mutevole società concui il maestro si ritrova a lavorare(dall’allievo alla famiglia).La formazione breve proposta dal

Dfa sull’educazione alla pace, oltre atoccare gli aspetti più generici, coin-volge i partecipanti con gruppi di la-voro e giochi di ruolo. In particolare,tramite il teatro si ricreano situazioniin cui il pubblico può interagire, di-ventando a sua volta attore e portandoil proprio contributo nella risoluzionedei conflitti. Un modo originale percambiare il punto di vista ed esplorarenuovi modi di esprimersi. Nel rispettodell’altro e di se stessi. SCA

Società ticinese sempre più multietnica: quale approccio scegliere?

TI-P

RESS

laRegione, Mercoledì 17 ottobre 2012

� Locarno-Managua Il progetto in cui si inse-risce la formazione proposta al Dfa in questigiorni è promosso nell’ambito della coope-razione a livello di ricerca e di formazionetra scuole universitarie del Nord e del Suddel mondo. Un team del Dfa si è già recatoin Nicaragua per condividere le propriecompetenze sull’educazione socio-emotiva

� Obiettivi L’ampliamento delle conoscenzesia a livello teorico che applicativo, la diffu-sione in nuovi territori e il miglioramento del-le competenze legate alla ricerca in ambitoeducativo

� Valutazione I due corsi di formazione conti-nua per docenti (uno in Nicaragua, l’altro inTicino) verranno valutati tramite questionarie test, per capire se i contenuti abbianodavvero arricchito la proposta educativa deidocenti partecipanti

Progetto Nord-Sud