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3 3 SOMMARIO EDITORIALE di Piergiorgio Re LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE di Luciano Borghesan ...LE MILLE STRISCE BLU! SCRIVETEMI, VI RISPONDERÒ di Bruno Gambarotta ANNO NUOVO: FISCO PESANTE PIAZZA SAN CARLO FINALMENTE di Gian dell’Erba FIAT BRAVO E LEAVVERSARIE di Piero Bianco E SI PARLA ANCORA DI EURO... di Gianni Rogliatti LUISA TRUCCO SUPER ALLA DAKAR di Roberto Valentini UN CAMPIONE EUROPEO TRA NOI FOLLA AL VIA PER IL MONTECARLO HISTORIQUE LA SFIDA DI TORINO di Marco Francalanci LA PELLE MEGLIO ESPRIME E RAPPRESENTA NOI STESSI di Luigi Cursio UNINSOLITA DANIMARCA IN CUCINA di Luca Barbiero TANTO SFARZO A PALAZZO MADAMA di Marina Paglieri FONDAZIONE ACCORSI NUOVE PROPOSTE ANCHE IN LIGURIA RECENSIONI di Angelo Caroli TUTTO ACI – “BOLLO SICUROIN ESCLUSIVA PER I SOCI L’ESPERTO RISPONDE di Luigi Chiodi AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI TORINO 3592 DEL 2/12/1985 – ANNO III PUBBLICAZIONE DI INFORMAZIONE - ABBONAMENTO RISERVATO AI SOCI AC TORINO via Giolitti, 15 - 10123 Torino Tel. +39.011.57791 PRESIDENTE AC TORINO Piergiorgio Re REDAZIONE Press Centre Corso Orbassano, 191/1 - 10137 Torino Tel. 011.3272595 - Fax 011.3272805 E-mail: [email protected] DIRETTORE EDITORIALE Adalberto Lucca DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Valentini COMITATO EDITORIALE Rino Cacioppo, Gian dell’Erba, Adalberto Lucca, Piergiorgio Re, Roberto Valentini CAPO REDATTORE Gian dell’Erba REDAZIONE Luca Gastaldi, Filippo Zanoni ART DIRECTOR Luca Consoli IMPAGINAZIONE GRAFICA L.C.Grafica Corso Orbassano, 191/1 - 10137 Torino Tel. e Fax 011.19508730 E-mail: [email protected] FOTO Press Centre, Ufficio Stampa Eataly, Archivio Fondazione Accorsi, Archivio AC Torino, Archivio Gam. HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Luca Barbiero, Piero Bianco, Luciano Borghesan, Angelo Caroli, Luigi Chiodi, Luigi Cursio, Marco Francalanci, Bruno Gambarotta, Marina Paglieri, Gianni Rogliatti. EDITORE Edit Data San Francesco s.r.l. via Giolitti, 15 - Torino STAMPA G. Canale & C. S.p.A. - Torino PUBBLICITÀ All-Media, corso Siracusa, 152 Tel. 011.3119090 5 6 8 10 12 14 16 18 21 23 25 27 33 35 41 43 45 47 55 IN COPERTINA, LA LANCIA FULVIA COUPÉ 1600 HF DEL TORINESE GIANMARIA AGHEM IN UN PASSAGGIO DEL MONTECARLO STORICO, PARTITO QUESTANNO DA CORSO UNIONE SOVIETICA. QUI A FIANCO, AL VIA, UNA VOLVO PV 544.

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SOMMARIO

13 – EDITORIALE

di Piergiorgio Re

13 – LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE

di Luciano Borghesan

16 – ...LE MILLE STRISCE BLU!

24 – SCRIVETEMI, VI RISPONDERÒ

di Bruno Gambarotta

24 – ANNO NUOVO: FISCO PESANTE

30 – PIAZZA SAN CARLO FINALMENTE

di Gian dell’Erba

40 – FIAT BRAVO E LE AVVERSARIE

di Piero Bianco

42 – E SI PARLA ANCORA DI EURO...di Gianni Rogliatti

45 – LUISA TRUCCO SUPER ALLA DAKAR

di Roberto Valentini

42 – UN CAMPIONE EUROPEO TRA NOI

42 – FOLLA AL VIA PER IL MONTECARLO HISTORIQUE

42 – LA SFIDA DI TORINO

di Marco Francalanci

42 – LA PELLE MEGLIO ESPRIME E RAPPRESENTA NOI STESSI

di Luigi Cursio

53 – UN’INSOLITA DANIMARCA IN CUCINA

di Luca Barbiero

53 – TANTO SFARZO A PALAZZO MADAMA

di Marina Paglieri

53 – FONDAZIONE ACCORSI NUOVE PROPOSTE ANCHE IN LIGURIA

53 – RECENSIONI

di Angelo Caroli

53 – TUTTO ACI – “BOLLO SICURO” IN ESCLUSIVA PER I SOCI

53 – L’ESPERTO RISPONDE

di Luigi Chiodi

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI TORINO 3592 DEL 2/12/1985 – ANNO IIIPUBBLICAZIONE DI INFORMAZIONE - ABBONAMENTO RISERVATO AI SOCI

AC TORINOvia Giolitti, 15 - 10123 TorinoTel. +39.011.57791

PRESIDENTE AC TORINOPiergiorgio Re

REDAZIONE

Press CentreCorso Orbassano, 191/1 - 10137 TorinoTel. 011.3272595 - Fax 011.3272805E-mail: [email protected]

DIRETTORE EDITORIALE

Adalberto Lucca

DIRETTORE RESPONSABILE

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COMITATO EDITORIALE

Rino Cacioppo, Gian dell’Erba,Adalberto Lucca, Piergiorgio Re,Roberto Valentini

CAPO REDATTORE

Gian dell’Erba

REDAZIONE

Luca Gastaldi, Filippo Zanoni

ART DIRECTOR

Luca Consoli

IMPAGINAZIONE GRAFICA

L.C.GraficaCorso Orbassano, 191/1 - 10137 TorinoTel. e Fax 011.19508730E-mail: [email protected]

FOTO

Press Centre, Ufficio Stampa Eataly,Archivio Fondazione Accorsi,Archivio AC Torino, Archivio Gam.

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

Luca Barbiero, Piero Bianco, Luciano Borghesan, Angelo Caroli, Luigi Chiodi, Luigi Cursio, Marco Francalanci, Bruno Gambarotta, Marina Paglieri, Gianni Rogliatti.

EDITORE

Edit Data San Francesco s.r.l.via Giolitti, 15 - Torino

STAMPA

G. Canale & C. S.p.A. - Torino

PUBBLICITÀ

All-Media, corso Siracusa, 152Tel. 011.3119090

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IN COPERTINA, LA LANCIA

FULVIA COUPÉ 1600 HFDEL TORINESE

GIANMARIA AGHEM IN

UN PASSAGGIO DEL

MONTECARLO STORICO,PARTITO QUEST’ANNO DA

CORSO UNIONE

SOVIETICA. QUI A

FIANCO, AL VIA, UNA

VOLVO PV 544.

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Leggo i giornali e ritrovo i soliti“problemi invernali”: inquina-mento, smog. Soluzioni? Un cre-

scendo di divieti. Per le auto. Come sem-pre, di questa stagione. La Regionevuole fermare le Euro 2 diesel? InComune c’è chi cerca subito un altro sor-passo: «Anche le Euro 3, in autunno». Arischio di circolazione anche le vettureche hanno 5-6 anni di vita. Fortunata-mente, in questo caso, la manovra è statafatta rientrare prima che partisse. Un paio di considerazioni.Un anno fa organizzammo un convegnocon tecnici dell’Ufficio studi nazionaledell’ACI e non risultò che il principale

imputato fosse l’auto. A mag-gio, con le scuole aperte, iltraffico è superiore a quellodei mesi invernali, le giornatesono lunghe e la gente va ingiro più volentieri: perché inprimavera non ci poniamo ilproblema della qualità del-l’aria e a gennaio sì?Da dove arriva l’allarme?Dalle centraline di rilevamen-to sulle condizioni dell’aria.Quante sono quelle che rileva-no il livello di inquinamentoatmosferico in centro? Unasola, in via della Consolata;nel cuore del traffico, non è uncontrollo diffuso. Tra l’altro, èil PM10 a superare i limiti,sono le micropolveri, che fini-scono a terra. Per gli esperti

sono pesanti al punto che al passaggio dicamion e furgoni non si alzano oltre ilmetro. Il Comune deve far lavare le strade. Conl’acqua si porta via la polvere. A maggiorragione quando non piove per settimane. L’ACI, da sempre, sostiene l’esigenza diinterventi strutturali, e ora che i parcheg-gi sotterranei delle piazze San Carlo eVittorio, di via Roma ci sono, si posso-no eliminare le soste a raso nelle vie giàstrette del centro. Fluidificando il traffi-co, si riducono le code, i motori scarica-no meno gas. Guadagneremo in salute,in tempo, risparmieremo consumi.E il ricambio del parco vetture, conmotori di ultima generazione, menoinquinanti e con il vantaggio di far cre-scere la sicurezza stradale, resterà unatendenza condivisa. Non un’imposizio-ne, anche se indiretta.

FUMI E SCARICHI INQUINANO LA CITTÀLAVARE LE STRADE COSTAMA QUANTO COSTA LA NOSTRA SALUTE?

di Piergiorgio Re

PIERGIORGIO RE, PRESIDENTE DELL’AC TORINO.

EDITORIALE

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A PROPOSITO DI BLOCCHI...

Ascatenare la bagarre politicasono stati gli... Euro 3. L’idea dilasciar fuori dal centro anche le

auto immatricolate prima del 2001, apartire dal prossimo autunno, ha fattorispolverare mille contro-proposte, com-prese le targhe alterne, ma nessuno hasposato la battuta del docente AndreaGiorgis, consigliere comunale, capo-gruppo Ds. Persino l’assessore comuna-

le Domenico Mangone è sbottato:«Tanto vale chiudere tutto il centro alleauto...». Dunque, le immatricolazioni: Euro 1, gen-naio 1993; Euro 2, gennaio 1997; Euro 3,gennaio 2001; Euro 4, gennaio 2006. C’èchi dall’Euro 0 ha cercato di fare qualchegradino comprando «l’usato meno usato»ma si è subito trovato scavalcato dall’an-nuncio sul prossimo divieto.

Ricapitoliamo i limiti attuali a Torino: dalunedì al venerdì, le auto fino all’Euro 2compresi non possono più circolareall’interno della Ztl ambientale dalle ore7,30 alle 19,00. Lo stop vale anche per ibenzina Euro 0 - Euro 1 e per i dieselEuro 1. Partita chiusa anche per ciclo-motori e motocicli a 2 e 4 tempi Euro 0.Per i mezzi commerciali fino a 3,5 ton-nellate, invece, il divieto scatterà solo

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LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONEAuto mai abbastanza giovani. Poi toccherebbe agli Euro 3Meglio cercare di alleggerire i posteggi in superficiedi Luciano Borghesan

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ACI NEWS

dal 15 settembre 2007. Gli automobilistiresidenti dovranno adeguarsi alle nuovediposizioni entro il 2009.E in Piemonte? «Emergenza – dice l’as-sesore all’Ambiente della Regione,Nicola De Ruggiero – situazioni proble-matiche emergono ad Alessandria, Alba,Savigliano ed altre località». I motoridiesel Euro 2 sono 400 mila in Piemon-te. Stando ai dati Arpa emettono 56,75milligrammi di PM10 per chilometrocontro i 39,72 di un Euro 3 e i 19,86 diun Euro 4.Alle singole amministrazioni, chiedecontrolli più rigorosi in modo da farrispettare i provvedimenti anti-inquina-mento e annuncia che da ottobre le limi-tazioni saranno estese agli Euro 2 diesel.Riguarderanno i 35 Comuni più inquina-ti dalle micropolveri: Beinasco, BorgaroTorinese, Collegno, Grugliasco, Monca-lieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, SanMauro Torinese, Settimo Torinese, Tori-no, Venaria Reale, Carmagnola, Chieri,Chivasso, Ivrea, Pinerolo, Vercelli, Bor-

gomanero, Novara, Alba, Bra, Cuneo,Fossano, Mondovì, Savigliano, Asti,Aqui Terme, Alessandria, Casale Mon-ferrato, Novi Ligure, Tortona, Valenza,Biella, Verbania. I Comuni dovrannodecidere l’estensione delle Ztl. Un po’come ha fatto Torino per la Ztl ambien-tale. I divieti non toccheranno i tragitti dicollegamento tra Comuni.Se il problema sono soprattutto le micro-polveri perché non lavare le strade arischio? Risponde l’assessore all’Am-biente del Comune di Torino, Mangone:«I costi sono elevati. Abbiamo program-mato di farlo entro marzo, attendiamodalla Regione un’adesione alla nostrarichiesta di sovvenzionare, almeno inparte, la spesa». De Ruggiero dichiaradisponibilità: «Ne parleremo con gliassessori provinciali, tra gli obiettivi c’èanche quello».A Torino, si era detto che con i nuoviparcheggi sotterranei in centro si sareb-bero tolte le strisce blu da alcune vie inmodo da eliminare le code di auto e

ridurre l’inquinamento. Via Giolitti, viaCavour, ad esempio, si farà? «Le piazzeSan Carlo e Vittorio sono già state libe-rate dai posteggi in superficie, è giustoproseguire in quella direzione», com-menta Mangone. Maria Grazia Sestero,assessore alla Viabilità, ha predispostouno studio: «Ridurremo le soste a rasonelle vie centrali, per fluidificare il tran-sito e contenere gli scarichi di auto incoda. La delibera sarà approvata dallagiunta». Infine, le auto storiche. La Regione nonpone divieti per le vetture iscritteall’A.S.I. (devono avere almemo 20anni), è il Comune ad aver ristretto illoro utilizzo alle sole mnanifestazionicon tanto di percorso prestabilito. E seun pensionato si fosse tenuto la vecchiacara 500 anche per conservare un bene-rifugio? La sua 500 ora è un «lusso»: daguidare solo la sera, il sabato o la dome-nica. Un limite imposto dalle categorie,cui l’assessore (Mangone) ha dovutocedere.

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L’INTERVISTA

In arrivo altre strisce blu. Sono già 52mila in città, e l’amministrazionecivica intende ampliare il numero

delle soste a pagamento lungo il percor-so della metropolitana. Due gli obiettivi:disincentivare il traffico privato in favo-re dell’uso del mezzo pubblico (perridurre l’inquinamento); incrementare leentrate comunali.Il provvedimento fa discutere, anche allaluce di una recente sentenza delle Sezio-ni unite civili della Corte di Cassazione.

Intervenuta su di un contenzioso sortotra un giudice di pace di Cagliari e l’am-ministrazione civica di Quartu, la magi-stratura centrale ha dato ragione alprimo: possono essere annullate le multeelevate agli automobilisti colpevoli dinon aver pagato il parcheggio nelle stri-sce blu, se mancano, nelle zone limitro-fe, aree di sosta gratuita. Il Comune – come le amministrazioni dialtre grandi città – si è premurato di pre-cisare subito che la sentenza non riguar-

da Torino in quanto le delibere quiassunte tengono conto di quanto previstodal Codice della strada (articolo 7,comma 8) e dalle leggi. Si tratta cioè diprovvedimenti assunti in zone a trafficolimitato, ambientali, di particolare rilie-vo urbanistico o in aree con specifichecondizioni di traffico o pressione. Ma le associazioni a difesa dei consuma-tori non intendono accontentarsi dellaprecisazione del Comune, anzi si sonoattivate per assistere gli automobilisti

...LE MILLE STRISCE BLU!Altre in arrivo e ce ne sono già 52.000Si possono annullare multe se in prossimità non esistono aree di sosta gratuitaIl parere di Franco Mollo, giudice di pacedi Luciano Borghesan

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ACI NEWS

che intendono fare ricorso. «Metto la vettura in multa sulle strisceblu per fare ricorso io stesso: ovviamen-te lo faccio in zone dove non ci sonomotivi di particolare interesse ambienta-le e dove manca l’alternativa del par-cheggio libero», dice Giovanni Dei Giu-dici, presidente della FederconsumatoriPiemonte Onlus (via Pedrotti 25, tel.011.285981). In campo anche l’Adicon-sum (via Volturno 11, tel. 011.6604750).Negli uffici di viale dei Mughetti 22/A(tel. 011.432.95.22) su cento ricorsi lametà riguardano la Ztl, soprattutto daparte di chi è stato multato per aver per-corso corsie o vie riservate.– Gli automobilisti anti-strisce blu sisono già rivolti ai giudici di pace diTorino?«La sentenza è dei primi di gennaio –spiega il presidente dell’AssociazioneNazionale dei Giudici di Pace, Franco

Mollo, che negli anni Ottanta è statoanche assessore del Comune di Torino –è troppo presto per avere dati sui ricorsi,ci sono 60 giorni di tempo entro cui pre-sentarli. Ce ne vorranno poi altri 60 perconoscere il responso».– Lei li accoglierà?

«Bisognerà vedere caso per caso,risponde Mollo. Capire qual è l’interes-se del Comune per quella determinatazona, come la scelta è stata legittimatanella delibera». – Facciamo un esempio: detto che piaz-za Statuto è considerata tra le aree dovecollocare le strisce blu, a che distanzavanno previsti i posteggi liberi di cuiparla la sentenza della Cassazione?

«Anche qui, il giudice di pace chiede-rà al Comune come ha definito le zone,poi deciderà».Le strisce blu, si dice a Palazzo Civico,favoriscono la rotazione laddove – vici-

no agli ospedali – c’è bisogno. – Sono da considerare, dunque, misurea favore del cittadino?«Questa considerazione mi sembra pre-

testuosa. Perché basterebbe il disco ora-rio a garantire la rotazione».– Ma il controllo costerebbe.«Vero, il controllo costerebbe ma sareb-

be possibile».– Sulle strisce blu, ci sono soluzioniadottate in altre città che andrebberoprese in considerazione?

«A Lucca ci sono soste a pagamento,ma se uno tarda, si trova sul parabrezzaun biglietto che lo invita a pagare la dif-ferenza. Solo se non lo fa, gli arriva lamulta. Un modo civile: chiedi che siapagato il servizio, prima di multare».– Sui ricorsi che arrivano per gli attra-versamenti della Ztl, qual è la tipicitàdei casi che lei accoglie favorevolmen-te?

«Artigiani che dimostrano di esserestati richiesti in via d’urgenza da ammi-nistratori di stabili, o invalidi che hannodovuto utilizzare auto non intestate aloro. Le telecamere individuano le vettu-re e non i permessi. Qui il ricorso al giu-dice di pace può esser utile».I ricorsi vanno rivolti al prefetto o al giu-dice di pace. Nel primo caso se il ricor-so è respinto, la multa raddoppia. Rivol-gendosi al giudice di pace, invece, ilcontravvenuto può anche chiedere (eottenere) che la sanzione sia congelataalla sola multa se il suo ricorso sarà boc-ciato.

FRANCESCO MOLLO, PRESIDENTE SEZIONE PIEMONTE

E VALLE D’AOSTA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

GIUDICI DI PACE.

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LA POSTA

Gentile signor Gambarotta, lasicurezza stradale è un problemasempre più sentito. Pensare di

risolverlo (come ho letto) facendo unrestyling del meccanismo della patente apunti istituendo una sorta di “mercatodei punti patente” per premiare gliautomobilisti ligi alle regole,mi sembra un’idea alquantobizzarra! Pensi cosa succe-derebbe se qualcuno pro-muovesse un’analoga ini-ziativa per “sbiancare” lafedina penale... Non sarebbe forse piùfacile, data la tecnologiadi cui disponiamo oggi,punire chi in autostradacorre troppo o chi, guidan-do mezzi pesanti, nonrispetta le soste previstedalla legge? Eppure sarebbecosì facile dato il punto diingresso, il punto di uscita eil tipo di mezzo, calcolare iltempo minimo di percorrenzae magari aggiungere diretta-mente al pedaggio una piccolacontravenzione! E in città? Quan-te persone svoltano colrosso, non danno pre-cedenza, intasano gliincroci...rendendo lacircolazione nervosa,caotica e congestionata?Magari qualche telecamerasaggiamente dislocata potreb-be, nel tempo, cambiare l’at-teggiamento di molti auto-mobilisti indisciplinati...Non voglio credere chemanchi la volontà di risol-vere i problemi, ma che piut-tosto si tratti solo di metterein moto il meccanismo vin-cendo l’inerzia.

Paolo Scaglione

Gentile signor Scaglione,non sono un esperto di sistemi di con-trollo ma, da fedele lettore delle pagineche i quotidiani dedicano alla scienza ealla tecnologia, ho la conferma che,

come lei sostiene, esistono già gli stru-menti per rendere molto più sicuro iltraffico e sanzionare a colpo sicuro i con-travventori. Dai navigatori satellitari,alle scatole nere, ai segnalatori di distan-za di sicurezza. I gestori dei supermerca-ti, che con la promessa degli sconti ci

incoraggiano a fare la spesa utiliz-zando la tessera magnetica, otten-

gono il risultato di avere un pro-filo esatto delle nostre abitudinidi consumatori, al punto che lacassiera può chiederci se ilnostro gatto è per caso mortovisto che abbiamo smesso dicomprare il cibo per la cara

bestiolina. Sarebbe altrettantofacile ottenere un profilo di

ogni patentato.Perché allora questi strumenti nonsono utilizzati? Scartando l’ipote-si di un complotto ordito da una

cupola che vuole mantenere altoil numero di incidenti, dobbia-

mo secondo me riflettere sulfatto che l’automobile per

noi non è soltanto unmezzo meccanico per spo-

starci rapidamente e senzarischi da un luogo ad un altro.C’è qualcosa d’altro e di piùprofondo. Osserviamo glispot televisivi che propagan-dano un nuovo modello diauto e contiamo quantisono quelli che per con-vincerci all’acquistofanno leva su argomentirazionali e sul tema dellasicurezza e quanti inve-ce lanciano appelli

emozionali e ci col-piscono sotto la

cintura. I pubbli-citari sono dellevolpi che

conoscono benei loro polli.

BRUNO GAMBAROTTASCRIVETEMI, VI RISPONDERÒ

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Egregio Signor Gambarotta, Torino haquasi conquistato il primato di città piùinquinata d’Italia, solo superata da Paler-mo, favorita dal vicino scariconon catalizzatodell’Etna. Con questo quasiprimato il Comu-ne potrà aumenta-re i suoi introitigrazie all’incre-mento del numerodelle multe che glia u t o m o b i l i s t i ,soprattutto i forestie-ri, dovranno pagareper la difficoltàincontrata nel cono-scere i confini dellezone ecologiche entrole quali non possonocircolare.Per ridurre l’inquina-mento riscopro che la“zarina” Mercedes Bres-so ha avuto un’idea fulmi-nante: ricoprire le stradecon asfalto fotovoltaico(La Stampa, Torino e Pro-

vincia, 15 maggio 2005) che capitalizze-rebbe la luce per riprodurre energia utile

a produrre idrogeno inquantità tale da dotaredi distributori delmedesimo strade eautostrade. Ovviamen-te su queste strade, pernon coprire l’asfalto,si circolerà con vei-coli a cuscino d’aria.La Fiat, preavvisata,può partire imme-diatamente con glistudi, battendo laconcorrenza (ilprototipo dell’au-tobus a idrogenoesiste già).Perbacco! Biso-gna riconoscereche i nostripolitici hannodelle idee chef a r e b b e r oimpal l id i reGiulio Verne.

Cordiali salutiLuigi Riolo

Egregio signor Riolo,la ringrazio per la sua segnalazione; miera sfuggita la notizia che MercedesBresso proponeva di ricoprire le stradedi asfalto fotovoltaico. Mi sono informa-to: per produrre un asfalto che assorbaenergia solare occorre inserirvi delle cel-lule di silicio come quelle dei pannellisolari, che hanno costi di produzione ele-vatissimi. Forte del fatto che la signoraBresso, oltre che Presidente della Regio-ne Piemonte è docente al Politecnico diTorino di Economia ambientale, armatodella sua lettera, sono andato a Bruxellese ho ottenuto dalla Comunità Europea unfinanziamento a fondo perduto perimpiantare una fabbrica di cellule di sili-cio. Poiché prevedo fin d’ora che cisaranno costi aggiuntivi, si prepari,come tutti gli automobilisti che si ostina-no ad andare a benzina e a gasolio, apagare una “sovratassa idrogeno” chesarà introdotta quanto prima.Poi, scusi, perché limitarsi a ricoprirel’asfalto? Anche gli automobilisti e i loropasseggeri dovranno indossare comodeed eleganti tute fotovoltaiche.Ho già preso contatto con Dolce e Gab-bana.

ACI NEWS

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IL FISCO

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Sono state introdotte novità, e nonsempre piacevoli, per quantoriguarda la fiscalità sui nostri veico-

li. A partire da gennaio 2007 abbiamonuovi importi per la Tassa di proprietà eper l’Imposta Provinciale di Trascrizione,mentre qualcosa è cambiato anche per icontrolli obbligatori dei gas di scarico.

TASSE DI PROPRIETÀ

Nella nostra Regione il metodo di calco-lo per il pagamento delle tasse di pro-prietà prevede che sia presa in conside-razione anche l’omologazione “Euro”. Aparità di Kw si pagherà quindi in mododifferente se un veicolo appartiene adesempio alla categoria Euro 1 oppurealla categoria Euro 4.Un autoveicolo Euro 3 con 50 Kw dipotenza fino all’anno scorso avrebbedovuto corrispondere alla Regione Pie-monte una tassa di proprietà annuale paria 129,00 Euro; oggi la tassa di proprietàdi questo veicolo passa a 135,00 Europoiché, appartenendo alla categoria Euro3, la tassa aumenta da 2,58 a 2,70 Europer Kw.Cambia in modo sensibile anche la tas-sazione dei veicoli con potenza superio-re ai 100 Kw per i quali a seconda dellaclasse di appartenenza (Euro) bisognaaggiungere una quota corrispondente perogni KW eccedente i 100.Gli aumenti delle tasse di proprietà perle Euro 3 (forse la categoria più ampiatra i veicoli in circolazione) sono nell’or-dine del 10%.Solo per le Euro 4 rimangono invariatele tasse rispetto all’anno scorso (il prov-vedimento è rivolto anche alle auto clas-sificate Euro 5, le quali però sarannocommercializzate solo a partire da gen-naio 2008).

PASSAGGI DI PROPRIETÀ

Dalla buona notizia che nel 2006 ha per-messo di diminuire i prezzi al pubblicodei passaggi di proprietà, eliminando ilcosto delle autentiche notarili (circa 30Euro), oggi possibili gratuitamente inogni ufficio ACI e presso le Agenzieautorizzate, siamo passati al 2007 che haportato un aumento della IPT (Impostaprovinciale di trascrizione) applicata ad

ANNO NUOVO: FISCO PESANTEPer l’auto aumenta tutto: il bollo, i passaggi di proprietà, le revisioni e il bollino bluSul sito internet www.acitorino.it tutte le informazioni

Sul sito www.acitorino.it i Soci trovanoogni informazione in materia di tassa auto-mobilistica, e tutte le tabelle cui fare rife-rimento per il calcolo. Il consiglio ècomunque di provvedere al versamentopresso gli Uffici ACI (orari ed indirizzisempre sul sito, per individuare quello piùcomodo) o – soluzione ancora migliore –aderire al servizio “Bollo Sicuro” riserva-to agli Associati.

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ogni trasferimento di proprietà ed imma-tricolazione di veicolo nella Provincia diTorino.Per tutti valga un solo esempio: su di un

veicolo con potenza 53Kw l’anno scorso l’IPTincideva per 180 Euro,oggi diventati 196 Euro.Anche i controlli obbli-gatori periodici suinostri veicoli hannosubito (o stanno persubire) un ritocco:Il BOLLINO BLU perle autovetture che hannocompiuto dieci anni divita non è più annualema diventa semestrale.La REVISIONE, chemantiene le stessecadenze previste finoall’anno scorso, proba-bilmente subirà unaumento durante il2007.

INCENTIVI PREVISTI DALLA FINANZIARIA

Attualmente la Regione Piemonte fariferimento alla Legge Finanziaria cheprevede:nel caso di rottamazione di autovetture edi autoveicoli ad uso promiscuo “Euro0” od “Euro 1” con acquisto di autovet-ture nuove immatricolate come “Euro 4”

o (a partire dal 2008) “Euro 5”, cheemettono non oltre 140 grammi di CO2

al km è previsto:- un contributo di 800 Euro- l’esenzione del pagamento delle tasseautomobilistiche per un periodo di dueannualità.L’esenzione sarà di tre annualità se ilveicolo nuovo:- ha cilindrata inferiore a 1300 cm3

- pur se con cilindrata superiore o ugua-le a 1300 cm3 è acquistato da personefisiche il cui nucleo familiare, certifica-to da idoneo stato di famiglia, sia forma-to da almeno sei componenti, i quali nonrisultino intestatari di autovetture odautoveicoli.Le disposizioni indicate valgono per iveicoli nuovi il cui contratto di acquistosia stato sottoscritto dal 3 ottobre 2006 al31 dicembre 2007 e comunque immatri-colati entro il 31 marzo 2008. Il contri-buto spetta anche nel caso in cui il vei-colo demolito sia intestato ad un familia-re convivente, risultante dallo stato difamiglia.

Ai Soci sono riservate condizioni etariffe agevolate per il Bollino Blu pres-so il Centro Tecnico di Piazzale SanGabriele da Gorizia

Informazioni sugli incentivi: numeroverde 800.822.228, dal lunedì al venerdìdalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.

ACI NEWS

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PARCHEGGI

Era già stato l’Automobile ClubTorino, nelle persone del suo pre-sidente Piergiorgio Re e del diret-

tore Adalberto Lucca, a fare per primi laproposta al sindaco Chiamparino:ampliare il parcheggio sotterraneo di viaRoma, gestito dall’ACI, scavando sottopiazza San Carlo e utilizzando le quattroaree di accesso e d’uscita esistenti. Con

il placet dei commercianti della zona euna buona accoglienza da parte del Sin-daco. I due quotidiani La Stampa e LaRepubblica, in una pagina della cronacacittadina, avevano dedicato ampio rilie-vo all’idea. Veramente il suggerimentoparlava di due piani e 600 posti auto cheavrebbero consentito di eliminare alcuniparcheggi in superficie, togliendo un

consistente numero di automobili dallestrette vie laterali – come via Arcivesco-vado e, oltre via Roma, la corrisponden-te via Cavour, via Giolitti e la corrispon-dente via Alfieri, via Andrea Doria e lacorrispondente via Gramsci – cosa cheavrebbe garantito una fluidificazione deltraffico con risvolti benefici anche sul-l’inquinamento. Poi, invece, si è optato

PIAZZA SAN CARLO FINALMENTE

Inaugurato il nuovo parcheggio sotto il “Salotto di Torino”È collegato con quello dell’Automobile Club di via Roma e con il parking di piazza Castellodi Gian dell’Erba

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ACI NEWS

per una soluzione intermedia, con unsolo piano (costrizione scaturita per laprobabile presenza di reperti storici,come già ipotizzato da Piergiorgio Re),tenuto presente che il parking sotterra-neo di piazza San Carlo sarebbe stato asua volta collegato a quello di piazzaCastello.Lo ha ricordato lo stesso Piergiorgio Requando, il 6 dicembre alla presenza delsindaco Chiamparino, dell’assessore allaViabilità Maria Grazia Sestero e di altrenumerose autorità, ha avuto luogol’inaugurazione del parcheggio SanCarlo, al quale si accede da quello di viaRoma dell’Automobile Club. Bello,grande, illuminato, sicuro fino a seratarda, perché, sorvegliato dagli addettidell’Automobile Club e poi – seppur adistanza – dalle telecamere collegate conil GTT (co-gestore insieme all’ACI), ilnuovo spazio ha suscitato favorevolicommenti da parte dei numerosissimiinvitati.Tra i più soddisfatti apparivano i presi-denti dell’Associazione Commerciantidel centro, certi di aver ora nuovamenteun atout per far convergere nei loronegozi i compratori, soprattutto le signo-re. Poter arrivare con l’automobile diret-

tamente sotto il “salotto di Torino”, sali-re pochi gradini e ritrovarsi nello splen-dido scenario di piazza San Carlo, contutti i negozi a portata di mano, i porticiper ripararsi da sole e pioggia, la possi-bilità di ridiscendere – anche con i pac-chetti – recuperando una vettura frescase fuori fa caldo, calda se viceversa, nonè cosa da poco.Come hanno detto Sergio Chiamparino e

la stessa Maria Grazia Sestero, è statofatto – congiuntamente all’apertura delparcheggio sotterraneo di piazza VittorioVeneto – un bel passo avanti. Chiampa-rino ha specificato che quello dei tre par-king legati tra di loro non costituirà unescamotage per by-passare le telecameredegli accessi alla Ztl. L’assessore Seste-ro si è dichiarata soddisfatta del traguar-do finora raggiunto.

USATA PER L’INGRESSO DELL’INAUGURAZIONE, L’USCITA DEL PARKING DI PIAZZA SAN CARLO IN VIA

ALFIERI. PER L’OCCASIONE ERA SORMONTATA DA UN CARTELLONE DELL’IMPRESA COSTRUTTRICE.

NELL’ALTRA PAGINA, IL SINDACO CHIAMPARINO INAUGURA IL PARKING DI PIAZZA SAN CARLO. AL SUO FIANCO L’ASSESSORE MARIA GRAZIA SESTERO E

PIERGIORGIO RE, PRESIDENTE DELL’AC TORINO. UNA VEDUTA DEL LUMINOSO PARCHEGGIO DI PIAZZA SAN CARLO.

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LE NOVITÀ

Èla grande rivincita della classemedia. Nell’orgia crescente diSuv e monovolume torna l’inte-

resse per le eredi dei modelli che hannomotorizzato l’Italia (e l’Europa) neglianni della rinascita, dalla 1100 in poi. Ècambiata solo la «formula»: dalle tradi-zionali berline alle due volumi (quasitutte a 5 porte) che trasmettono dinami-smo e offrono grande duttilità d’eserci-zio.Questo è l’anno delle new entry, una raf-fica di seduzioni appena sbarcate sul

mercato. Anche la Fiat ha calato il pro-prio jolly con la Bravo, lanciata a Romaa fine gennaio. Una vettura che puòlasciare il segno e proseguire la galleriadei recenti successi del Lingotto. Bravosi lascia alle spalle gli spigoli della Stilo,proponendo una linea fluida e accatti-vante. È la prima Fiat concepita intera-mente in virtuale, processo che ha con-sentito di ridurre i tempi di sviluppo. Èmolto bella, con uno stile moderno e per-sonale e una ricchezza di contenuti con-fortante. Eredita la grinta stilistica della

Grande Punto, dentro c’è tanto spaziovivibile che non viene sacrificato dalledimensioni compatte: 4,34 metri di lun-ghezza, 1,79 di larghezza, 1,49 di altez-za con un bagagliaio capiente di 400 litri.Ampia la gamma motori che prevede, afianco dei collaudati turbodiesel Multijet1.9 (da 120 e 150 CV) e del benzina 1.4da 90 CV, una nuova famiglia di propul-sori a benzina sovralimentati T-Jet,1.400 cm3 e potenza da 120 o 150 CV.Sono brillanti e parsimoniosi nei consu-mi. Sulla Bravo, di serie o in opzione,

FIAT BRAVO E LE AVVERSARIE

La “nuova” di Mirafiori si inserisce in un segmento agguerrito Ne fanno parte belle vetture come la Peugeot 307, la Ford Focus,la Renault Mégane, la Kia Cee’d e la Toyota Aurisdi Piero Bianco

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c’è tutto il meglio dell’elettronica oggidisponibile, sia sul fronte della sicurezzasia su quello dell’intrattenimento e del-l’infonavigazione.Se la Bravo è pronta alla grande sfida, lesue rivali non sono meno agguerrite. Sulmercato ci sono da tempo la Golf, laFord Focus, la Renault Mégane, la Peu-geot 307; ci sono soprattutto le nuovearrivate dell’ultima generazione. Opel haappena rinnovato la gamma Astra, il suo

modello più venduto. Piccoli ritocchiallo stile e all’abitacolo, nuovi i motori1.6 benzina (115 CV) e 1.7 turbodiesel(110 e 125 CV) con filtro antiparticola-to.Non meno importante la Toyota Auris,presentata a Detroit. Sostituirà la Corol-la, si ispira alla più compatta Yaris, hadue motori benzina e tre turbodiesel da1.4 a 2.2 litri, con potenze comprese tra90 e 177 CV. Cambio manuale a 6 marce

o (per le turbodiesel) meccanico robotiz-zato MM-T con comandi al volante. Èlunga 4,22 metri, alta 1,52 e larga 1,76,con carrozzeria a 3 e 5 porte. Particolar-mente curati gli interni.Sempre dall’Oriente (Corea) è arrivata laKia Cee’d che offre una garanzia darecord: sette anni o 150 mila km di per-correnza.Quattro i motori, con un turbodiesel di1,5 litri (90 o 115 CV) e due benzina 1.4

(109 CV) o 1.6 (122CV). Notevoli i progres-si in termini di qualità,specie nell’abitacolo,rispetto alle coreaneantiche. La famigliaCee’d si amplierà in set-tembre con la stationwagon. E Volvo sicimenta nel settore dellemedie compatte con labella C30, che ha la mis-sione di «aprire» il mar-chio ai giovani ma va aconfrontarsi con molteconcorrenti di improntapiù sportiva e da seg-mento “premium”, comeAudi A3, Bmw Serie 1 eAlfa 147.

ACI NEWS

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TECNOLOGIE

Adesso che le nuove restrizionialla circolazione delle auto conpochi Euro sono entrate in vigo-

re a Torino (e più avanti in tutto il Pie-monte), è forse il caso di raccomandareai pubblici amministratori di riesamina-re con un po’ di calma tutto il problema,a cominciare dai numeri Euro. Perché ladomanda che più spesso si legge nellelettere ai giornali da parte di automobili-

sti demoralizzati di fronte alla prospetti-va di dover rottamare una macchinaancora valida è: “Sono le macchine adinquinare di più o non piuttosto i mezzipubblici obsoleti, la circolazione intasa-ta, gli impianti di riscaldamento a pallaed altro ancora?”I famosi Euro si riferiscono alle norma-tive stabilite in sede comunitaria alloscopo di unificare i criteri adottati da

tutti i costruttori per la messa a punto deimotori degli autoveicoli a benzina e Die-sel.E tanto per cominciare diciamo che lanorma Euro 0 non esiste, ma che la siglaè stata adottata forse dai media per indi-care i veicoli non catalizzati costruitiprima della entrata in vigore delle nor-mative, ossia prima del 1993, data dellanormativa Euro 1. Aggiungiamo che, per

E SI PARLA ANCORA DI EURO...

Le Euro 5 esisteranno solo nel 2010Le auto a carburanti alternativi Per l’idrogeno occorrerà ancora una decina d’anni

di Gianni Rogliatti

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ACI NEWS

poter avere una base di partenza, si misu-rarono i motori dei modelli del 1983 e sifece pari a 100 il valore delle emissionidei vari gas nocivi, intendendosi conquesti gli idrocarburi incombusti, l’ossi-do di carbonio e gli ossidi di azoto.Manca all’appello l’anidride carbonica,considerata non nociva in sé, ma checontribuisce ad aumentare l’effetto serra.L’anidride carbonica è il prodotto finaledella combustione di qualsiasi cosa con-tenga carbonio, sia benzina, GPL, meta-no, gasolio e alcol, dunque inevitabile..Solo l’idrogeno, di cui ci siamo più volteoccupati, non produce CO2 ma lo sidovrà attendere una decina d’anni. Setutto andrà bene. Il problema è dunque fare in modo che iveicoli emettano la minore quantità pos-sibile di gas nocivi e, in subordine laminore quantità di CO2 in assoluto: e quicominciamo a parlare di Euro. La nor-mativa Euro 1, entrata in vigore nel1993, prevedeva già valori sensi-

NELL’ALTRA PAGINA, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, MERCE-DES BRESSO E L’AD FIAT, SERGIO MARCHIONNE CON UNA

PANDA A IDROGENO. IN ALTO E A FIANCO, UN DISTRIBUTORE TEDESCO DI IDROGE-NO E IL RIFORNIMENTO DI UNA BMW.NELLA PAGINA SUCCESSIVA, UN LIBRETTO

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TECNOLOGIE

bilmente bassi di gas noci-vi e quella Euro 2 del 1996ne prevedeva una ulterioreriduzione a solo 11 per ilmonossido di carbonio(rispetto al valore base100) e solo 9 per gliincombusti e ossidi diazoto insieme. Cioè unamacchina non catalizzataproduce dieci volte i gasinquinanti di una Euro 2.Da qui il grido di doloredei molti automobilisti cheritengono ingiuste le limi-tazioni a questa fetta anco-ra relativamente grandedel parco circolante. Spe-cie coloro che usando poco la macchinasanno di inquinare meno in assoluto.Dal punto di vista dell’inquinamento èquindi totalmente assurdo parlare dilimiti alle auto Euro 3 la cui normativa èdel 2000 e le cui emissioni sono moltobasse, così come ovviamente lo sonoquelle fissate dalla normativa Euro 4entrate in vigore nel gennaio 2005.

Qualcuno più realista del re si è giàimpossessato delle norme Euro 5 e neparla non solo come se fossero già invigore ma quasi come a voler cancellarele auto Euro 4: è il caso di dire, signoricalma! Le norme Euro 5 sono attualmen-te in fase di valutazione e per quanto sene sa conterranno limiti ai gas nocivi nonmolto più bassi degli attuali Euro 4 che

sono ai livelli più bassiche la tecnica possaoffrire. La maggiorenovità riguarda semmaiil sistema di filtraggiodelle polveri sottili pro-dotte dai Diesel, ilcosiddetto particolato.Ma è bene ricordare chela normativa Euro 5sarà ufficializzata nelsettembre del 2009 edentrerà in vigore per leauto immatricolate dal1° gennaio 2010. Quin-di se vi spacciano unamacchina per Euro 5diffidate.

Chi invece vuole sentirsi rispettoso del-l’ambiente si informi sulla quantità digrammi di CO2 per km percorso che ognimodello di auto produce: quanto più pic-colo risulta il numero, più ecologica è lavettura, ed in questo i propulsori Diesello sono più dei motori a benzina.130 è il numero sul quale bisogna con-frontarsi.

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GRANDI RAIDS

Per i torinesi, la Dakar parla al fem-minile. Due infatti le signore chevi hanno preso parte, con alterne

fortune. Se Fabrizia Pons, che dividevacon il finlandese Ari Vaatanen una delleVolkswagen Tuareg considerate favoritealla vigilia, è tornata a casa anzitempo,non altrettanto ha fatto Luisa Trucco, cheè riuscita a concludere la maratona afri-cana con il suo camion Iveco Eurocargo.“Sono decisamente soddisfatta e feliced’aver portato a termine la missione chemi era stata affidata – ha detto la Truccoal termine della corsa – e di aver conclu-so la gara con un buon posizionamentoin classifica. Per raggiungere que-

st’obiettivo la strategia che io e il mioteam abbiamo adottato è stata quella digestire con estrema attenzione sia lenostre energie sia, e soprattutto, il veico-lo. Noi ci eravamo preparati bene adaffrontare qualunque imprevisto di natu-ra tecnica e effettivamente quest’anno laresa del mezzo è stata ottima e non sisono presentati problemi insormontabili.Questa Dakar è stata certamente impe-gnativa ma meno dura della scorsa edi-zione. Ora naturalmente si è allentata latensione ed è subentrata la stanchezza.Abbiamo voglia di casa però il pensieroè già all’appuntamento del prossimoanno e alla prossima avventura”.

Questo il commento di Luisa Trucco ilgiorno dopo la conclusione della venti-novesima edizione della Dakar, che havisto la torinese conquistare, con l’aiutodei fratelli Pattono, un ottimo 24° postonella classifica generale con l’IvecoEurocargo ML140E24W del team P&TRacing.Una prestazione che ha entusiasmatoanche Stefano Sterpone, Vice PresidentSales & Marketing di Iveco“Complimenti a Luisa Trucco – ha dettoSterpone – che ha saputo ottenere unbuon risultato in una competizione affa-scinante ma anche molto impegnativacome la Dakar. Un’avventura

LUISA TRUCCO SUPER ALLA DAKAR

Sull’Iveco Eurocargo si è classificata al 24° postoRitirata Fabrizia Pons, navigatrice di Ari VaatanenStessa sorte è toccata alla PanDakar di serie di Biasiondi Roberto Valentini

IL CAMION DELLA TORINESE LUISA TRUCCO,AFFIANCATA DAI FRATELLI PATTONO.

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GRANDI RAIDS

positiva che in più consente sempre disperimentare su di un terreno difficile eimpegnativo come quello sabbioso deldeserto, o quello più veloce ma insidio-so della savana, varie soluzioni che poipossiamo applicare ai prodotti”.

Tanta simpatia hanno incontrato anche ledue Fiat PanDakar, anche se non sonoriuscite a concludere la gara, fermatenella quinta giornata da problemi alla fri-zione provocata dall’infiltrazione di sab-bia nel meccanismo, in seguito ad una

serie di insabbiamenti.Peccato, perché fino a quel momento siaMiki Biasion sia Bruno Saby stavanodisputando un’ottima corsa, nonostantela PanDakar fosse la vettura più piccola,di serie, al via.

LE MITSUBISHI DEL VINCITORE STÉPHANE PETERHANSEL (N°300) E DEL COMPAGNO DI SQUADRA LUC ALPHAND, 2° ALL’ARRIVO A DAKAR.IN BASSO, UN PASSAGGIO DELLA PANDAKAR DI MIKI BIASION

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Tanti piloti inseguono il successoin un campionato, ma sono pochiquelli che riescono a centrare

l’obiettivo. Farlo poi a 57 anni è un’im-presa ancora più difficile, anche se nonimpossibile. È quanto avvenuto ad untorinese, Giuseppe D’Angelo, che nel2006 ha conquistato il CampionatoEuropeo Navigatori Rally Autostoriche.Un titolo che il torinese ha bissato,essendosi imposto nello stesso campio-nato già nel 2003, sempre in coppia conNello Parisi e sempre a bordo di una Por-sche 911.

Un doppio coronamento per una carrie-ra lunghissima, iniziata nel lontano 1970con la partecipazione al Trofeo RallyNazionali al fianco di alcuni piloticuneesi, come Giorgio Bramino, NandoMontaldo, Gianni Mondino e PierfeliceFilippi. Dapprima su “regine dei rallies”,come le Lancia Fulvia HF 1600, le OpelAscona, per passare poi all’Alfa Romeoa fianco del torinese Alfredo Fagnola econ lo stesso Nello Parisi con la LanciaFulvia HF 1600. Alla fine degli anni Set-tanta ha corso con il biellese GiorgioSassone con la Porsche 911. In partico-

lare quest’ultimo modello è stato un po’il filo conduttore dei suoi campionati,insieme alla gara più suggestiva per gliappassionati di rallies, il 1000 Laghi, chesi corre in Finlandia su sterrati lisci,velocissimi e con una sequela continuadi dossi e salti impressionanti.Una corsa che lo ha affascinato sin dallasua prima partecipazione, avvenuta nel1981, a fianco di Sassone. Di lì ha con-tinuato a correre con molti piloti, come“Speedy” Perazio, Mauro Palladino,Maurizio Verna, Roberto Rivoira, fino al1992, quando ha deciso di smette-

UN CAMPIONE EUROPEO TRA NOIGiuseppe D’Angelo campione continentale dei navigatoriTitolo vinto nell’ambito delle storiche con Nello Parisidi Roberto Valentini

D’ANGELO, A SINISTRA, E IL

SUO PILOTA NELLO PARISI. IDUE TORINESI HANNO CORSO

SU UNA PORSCHE 911.

IL PERSONAGGIO

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IL PERSONAGGIO

re. Abbandonare è comunque sempredifficile, soprattutto se il pensiero volaverso le foreste di betulle della Finlan-dia. Un richiamo naturale che lo ha por-

tato ad accettare, nel 2000, di ritornarvi.Questa volta a fianco di Nello Parisi econ un’autostorica. Dopo questa espe-rienza Parisi e D’Angelo hanno ripreso a

correre insieme con continuità, vincendoil Campionato Europeo Autostoriche nel2003 con una Porsche 911 2.2 del 1970.Nei due anni successivi impegni di lavo-ro hanno impedito a Parisi di impegnar-si assiduamente nel campionato, ma nel2005 i due hanno deciso di disputaretutte le gare dell’Europeo, tentando nuo-vamente la scalata al titolo.L’impresa è però riuscita solo a metà,visto che D’Angelo è riuscito a imporsitra i navigatori, mentre Parisi è stato bat-tuto nella classifica piloti dal tedescoMichael Stoschek, anche lui al volante diuna Porsche 911.Duello entusiasmante che si è protrattoper tutta la stagione, nella quale Parisi eD’Angelo hanno vinto in due occasioni,nel Rally del Friuli e delle Alpi Orienta-li e nell’Elba Storico. Ottimi i piazza-menti ottenuti anche in Finlandia e aSanremo, gara d’apertura della serie.Ma sia Parisi sia D’Angelo hanno giàdeciso di ritentare anche quest’anno.Anzi, la loro stagione è già incomincia-ta con la partecipazione al Rally diDubai (fuori dal campionato), come alle-namento in attesa del Sanremo Storico,in programma ad aprile.

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SPORT

Le regine dei rallies fanno semprenotizia e attraggono al loro pas-saggio il pubblico delle grandi

occasioni. La dimostrazione si è avuta inoccasione della partenza dei concorrentipartecipanti alla decima edizione nelMontecarlo Historic, rievocazione delcelebre rally, che si disputa oggi con laformula della regolarità per autostoriche.Venerdì 26 gennaio l’Automobile ClubTorino ha organizzato le verifiche tecni-che e la cerimonia di partenza per i 30

equipaggi che hanno scelto la città subal-pina per affrontare il lungo percorsodella gara. La Concessionaria Fiat Pro-getto ha accolto i concorrenti che nelpomeriggio si sono sottoposti alle opera-zioni di punzonatura, prima della parten-za, avvenuta alle 20. Poi il lungo trasfe-rimento in Piemonte, con transiti ad Asti,Alba, e il controllo di passaggio a Car-magnola.Nella città delle due province è statoallestito un grande spettacolo, con auto-

storiche esposte e tantissimo pubblico adassistere al passaggio delle oltre 100automobili.A Carmagnola si sono infatti uniti aiconcorrenti partiti da Torino, quelli cheavevano scelto Montecarlo per il via. Traquesti anche Jean-Pierre Nicolas, abordo di una Renault R8 Gordini, che ilRallye di Montecarlo lo ha vinto nel1978 al volante di una Porsche 911. Manon era il solo personaggio illustre e intema con la manifestazione. Da

FOLLA AL VIA PER IL

MONTECARLO HISTORIQUEÈ partito dalla Fiat Progetto il prestigioso rallyeorganizzato dall’Automobile Club Torinoin collaborazione con l’Automobile Club Monacodi Roberto Valentini

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SPORT

Torino sono partiti anche Claude eDominique Laurent con la piccola Daf66 Marathon con la quale erano stati trai protagonisti assoluti di molte gare delMondiale Rally e delle maratone Lon-dra-Sydney e Londra-Messico.Un saluto particolarmente festoso è statoriservato ai torinesi a cominciare dallafamiglia Aghem, impegnata con dueequipaggi, entrambi su Lancia Fulvia HF1.6. Il padre Gianmaria, in coppia conDiego Cumino, e il figlio Marco – vinci-tore del Montestorico 2003 – con Stefa-no Delfino, entrambi con i colori delteam Blizz Timing Rododendri. La scu-deria torinese schierava altri 7 equipag-gi, tra i quali anche un partecipante “sto-rico” a questa gara, Sergio Aravecchiache, in coppia con Piero Fiorio Trono, hacorso con una Fiat 128 Rally.Grande festa anche a Pinerolo, dove eraubicato un controllo orario presso ilquale si è riunita una gran folla che haaccompagnato negli ultimi metri i con-correnti. In questo caso la manifestazio-ne ha avuto anche l’onore di essere inse-rita tra gli eventi collaterali dell’Univer-siade Invernale Torino 2007.

LA RENAULT GORDINI DI JEAN

PIERRE NICOLAS, VINCITORE IN PAS-SATO DEL RALLYE DI MONTECARLO

1978 SU PORSCHE 911 SC.

LA FULVIA COUPÉ

1600 HF DI AGHEM

ALLA PARTENZA.

UNA FIAT 128 RALLY

CONDOTTA DA SERGIO

ARAVECCHIA.

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LA CITTÀ

LA SFIDA DI TORINO

Trent’anni per trasformare l’ex capitale dell’industriain una città in grado di sostenere l’impatto col nuovo millennio

La svolta decisiva con le Olimpiadi Invernali,occasione per ristrutturare le aree industriali fatiscenti

L’ultimo esempio la recente apertura di Eatalydi Marco Francalanci

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Il simbolo della sfida è quella stranaspirale metallica che spicca nel quar-tiere di Lucento, in mezzo all’area

una volta occupata dalle Acciaierie Fiat:è una vecchia ciminiera dello stabili-mento, trasformata in campanile e desti-nata con i suoi 55 metri a dominare ilnuovo Centro Pastorale Diocesano e adiventare un punto di riferimento per gliabitanti. La sfida è quella già sopranno-minata “Sfida dei Trent’anni”, comincia-ta nel 1990 e che dovrebbe concludersiintorno al 2020. Tre decenni per cambia-re il volto di una città bellissima finoall’Ottocento, poi sfigurato da un secoloe mezzo di devastazioni nel nome delprogresso. Gli insediamenti industriali a

Torino non hanno avuto rispetto di nulla,ma ora il cuore degli immensi capanno-ni ormai vuoti che incombono come fan-tasmi sta tornando a far pulsare i suoibattiti, stavolta all’unisono con la cittàche li ospita, facendone finalmente parteintegrante: non più catene di montaggioinvase negli ultimi anni dalle erbacce ecostruzioni fatiscenti destinate solo aospitare bande di sbandati, quindi. Alloro posto luoghi di ritrovo, musei, uni-versità, centri commerciali: l’esempiopiù recente l’inaugurazione di Eataly,pochi giorni fa, una sorta di Salone delGusto permanente ospitato accanto alLingotto in quello che fu lo stabilimentodella Carpano.

Una trasformazione lunga, difficile,avviata dopo che la grande industria,conclusa la devastazione, ha cominciatoad abbandonare Torino alla ricerca dimanodopera a basso costo in giro per ilmondo. Come sostiene Francesco Poli,docente di Storia dell’Arte all’Universi-tà di Brera, la crisi della produzioneautomobilistica ha innescato un proces-so di cambiamento strutturale della cittàa livello economico e sociologico, met-tendo definitivamente in crisi l’immagi-ne di “factory town”. Con il passaggio dauna dinastia reale, quella dei Savoia, alladinastia industriale della famiglia Agnel-li. «La morte dell’avvocato Agnelli nel2002 – sostiene Poli - è stata il momen-

LA CHIESA DEL SANTO VOLTO, NEL QUARTIERE LUCENTO, SIMBOLO DELLA TORINO CHE CAMBIA.NELLA PAGINA ACCANTO, IN ALTO, IL RIASSETTO DELLA ZONA DI VIA LIVORNO; SOTTO, IL MIRAFIORI MOTOR VILLAGE.

LA CITTÀ

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to cruciale della presa di coscienza defi-nitiva da parte dei torinesi di questanuova fase della città, che si è apertaverso il futuro. E le Olimpiadi invernalila prima occasione in cui l’ex capitalesabauda è stata costretta a mostrare il suo

nuovo volto al mondo intero».A spiegare i criteri attraverso i quali sista realizzando questa trasformazione,resa palpabile dalle centinaia di cantierie dai disagi che i torinesi sono chiamatiquotidianamente a sopportare, peraltro

con grande senso di responsabilità, è ilprofessor Carlo Olmo, storico e presidedella Prima Facoltà di Architettura delPolitecnico, chiamato a dirigerel’“Urban Center” metropolitano. Finan-ziato da Comune di Torino e Com-

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ACI NEWS

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LA CITTÀ

pagnia di San Paolo, formato da unamezza dozzina di tecnici, il “bureau” hail compito di accompagnare passo passoe controllare i grandi cambiamenti dallafase di progettazione a quella di realiz-zazione.

«Un lavoroassai com-plesso, se siconsidera chela superficieda recuperareè di oltre cin-que milioni dimetri quadra-ti. Bisognainfatti tenereconto che aTorino l’industrializzazione è avvenutain tre fasi, succedutesi da metà Ottocen-to agli anni Ottanta del secolo scorso.Proprio per questo molti edifici nonhanno alcun valore artistico, ma nehanno uno sociale elevatissimo, facendoparte proprio del vissuto del quartiere nelquale sono inseriti. Se il recupero dellearee industriali dismesse è un obiettivo

di tante altre città europee, in questa garaTorino è avvantaggiata nell’immediatofuturo rispetto ad esse, perché ha avutoil coraggio di avviare per tempo questatrasformazione. Si è parlato tanto di Bar-

cellona, ma sonoconvinto che allafine qui riusciremoa fare ancorameglio».Con quale criterioavviene la ricostru-zione dei grandicomplessi?«Il nostro criterioinformativo è quel-lo di intervenire perfare dei cambia-

menti, rispettando però sempre la morfo-logia dell’area: cerchiamo di creare deimix gestionali che tengano conto delleesigenze attuali, inserite però in un con-testo originario da rispettare. Senza con-tare che gli interventi sono molto diver-sificati, dovendo lavorare su edifici diso-mogenei: “piccoli” come la Materferrocon i suoi cinquantamila metri quadri,

mentre l’area di Mirafiori ne ha più di tremilioni e mezzo».Le Olimpiadi, giunte proprio nel cuoredi questo programma di rilancio, hannodato un’impressionante accelerata allarealizzazione dei progetti. Uno dei casipiù eclatanti è quello dello Stadio Olim-pico: due anni fa il glorioso StadioComunale, dopo aver vissuto la conqui-sta di decine di scudetti, cadeva letteral-mente a pezzi, con le tribune chiuse alpubblico per il pericolo di crolli. Grazieai finanziamenti del Credito sportivo, masoprattutto all’impegno del Comune adavallare il debito dopo il fallimento delTorino di Cimminelli, è stato trasforma-to in un vero e proprio gioiello conun’avveniristica copertura, affiancatodal Palaisozaki, già diventato centro del-l’attività sportiva e culturale cittadina. Etutto intorno, l’immensa piazza d’Armi -che un secolo fa ha visto la disputa deiprimi gran premi di automobilismo edera ormai ridotta a centrale dello spacciodi droga - è diventata un parco intera-mente pedonale.Ma è il Lungodora, l’area che ospitava

LA PASSERELLA LINGOTTO – VILLAGGIO OLIMPICO.

LE SCULTURE DI TONY CRAGG

DAVANTI ALLO STADIO OLIMPICO.

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ACI NEWS

insediamenti industriali come Michelin ele Acciaierie Fiat, la zona che più di ognialtra sta reinventando la sua identità: ilfiume torna a scorrere tra i nuovi edificilungo un parco che diventa tessuto diconnessione tra i variinterventi. I vecchi sta-bilimenti lasciano ilposto a nuove residen-ze, accanto al neonatoparco commerciale:una trasformazione cheapre nuove opportunitàanche a imprese, ricer-ca e ambiente. È quelloche è successo conEnvironment Park,trentamila metri quadridi laboratori e aziende

immerse nel verde, impegnate in tecno-logia avanzata e sviluppo ambientale.Per non parlare del vecchio stabilimentoSavigliano, trasformato per ospitare unpolo hi-tech, a poca distanza da uno dei

Villaggi Media olimpici. E nell’areadelle ex acciaierie, la chiesa del SantoVolto, con il campanile ricavato dallavecchia ciminiera cui si accennavaall’inizio, è uno dei segni più forti della

profonda trasforma-zione di questa partedella città. Il futuro di Torino sigioca soprattuttosull’innovazione incampo culturale escientifico. Granparte del futurodella città ruotaattorno alla conclu-sione dei lavori peril passante ferrovia-rio, il più

TUTTO INCOMINCIÒ CON IL LINGOTTO

A fare da apripista alle grandi trasformazioni, all’inizio deglianni Novanta, è stato il quartiere che ospita l’ex stabilimento delLingotto, il primo ad essere miracolato dalla bacchetta magicadella riconversione.Da icona della Torino industriale, èdiventato il simbolo del terziario avan-zato: nei suoi capannoni, in sessant’an-ni di storia, la Fiat vi ha prodotto più diottanta modelli di autovetture, mentreoggi, trasformato da Renzo Piano nelrispetto degli elementi distintivi, è unpolo multifunzionale di oltre trecento-mila metri quadrati.Accanto all’Oval, il palazzetto dellosport realizzato per le Olimpiadi, ci sono, tra l’altro, centro fie-ristico, auditorium, centro congressi, aree espositive, centrocommerciale, multisala cinematografica e la straordinaria“bolla” in cristallo e acciaio sul tetto dell’edificio che ormai locontraddistingue in tutto il mondo. In diretto collegamento conl’ex stabilimento, grazie a un arco rosso di sessanta metri chesostiene la passerella pedonale, è sortauna delle realtà più belle: una parte didesolata semiperiferia, che aveva persoda decenni la sua anima operaia, è cosìdiventata uno dei punti chiave dellosviluppo futuro della città. Al posto deimercati generali, è nato il villaggiodegli atleti: novantamila metri quadratidi cittadella olimpica, con tutti i servi-zi per i 2500 atleti delle Olimpiadi edelle recenti Universiadi che hanno vis-

suto in tre aree residenziali contrassegnate da colori vivacissimi.Sono le casette in tinta pastello che hanno salvato il bilanciodelle Olimpiadi: il buco creato dal mancato sostegno del prece-

dente governo sarà infatti coperto conla vendita degli alloggi.

A confermare invece la vocazionericettiva della zona più meridionaledella città, intorno al Lingotto dei salo-ni e delle fiere, è già realtà la “città delgusto”, costruita sulle stesse catene diproduzione dalle quali per più di unsecolo è sgorgato il fiume di aperitiviche ha inondato i bar di tutto il mondo.Lo storico stabilimento della Carpano,

costruito a fine Ottocento e ormai in disuso, ospita infatti “Eata-ly” un parco enogastronomico sotto la tutela di “Slow Food”, insintonia con gli appuntamenti espositivi e fieristici. Mentre, apoca distanza, in piazza Cattaneo, è stato da poco aperto il Mira-fiori Motor Village, trentamila metri quadrati coperti per unmega complesso disegnato dalla Facoltà di Architettura del Poli-

tecnico ispirandosi alle linee dello sta-bilimento inaugurato nel 1939. Partedell’area è destinata a esposizione evendita dei vari modelli, ma per tutta lasettimana ci sono caffè e negozi aperti.E la domenica vengono organizzaticorsi di guida sicura sul circuito dellostabilimento. Lo slogan è “Tutti in fab-brica”, per riportare tra i muri deicapannoni quella città che se ne eraallontanata.

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LA CITTÀ

grande intervento strut-turale realizzato a Tori-no dal dopoguerra e chesta nuovamente colle-gando tra loro due partidi città che la ferroviaaveva squarciato comeuna ferita che non si eramai rimarginata. Il lun-ghissimo viale che loricoprirà sarà la testi-monianza della valoriz-zazione di quell’ar-cheologia industriale,che da piaga si apprestaa diventare elemento didistinzione della nuovaTorino. Lungo di esso,al posto degli stabili-menti della Westin-ghouse e della Nebioloci sarà il nuovo centro culturale dellacittà.Di fronte, nelle ex Officine Grandi Ripa-razioni, un’area di duecentomila metriquadrati con un edificio a “H” dallemaniche lunghe 120 metri e larghe tren-ta, nel quale venivano costruiti e ripara-

ti locomotive e vagoni, potrebbero trova-re posto l’ampliamento della Galleriad’arte moderna, il nuovo Urban Center esoprattutto il raddoppio dell’area delPolitecnico, storica sede della Facoltàd’Ingegneria. Non andrà comunque peg-gio alle altre facoltà: il Villaggio Media

realizzato per leOlimpiadi a Gru-gliasco sarà un veroe proprio campusimmerso nel verdecon aule e laborato-ri all’avanguardia,collegati al Poloscientifico già atti-vo con la Facoltà diAgraria e MedicinaVeterinaria. Nellazona est, invece, suun’altra area indu-striale dismessa,l’ex Italgas, nasceràla nuova facoltà diGiurisprudenza eScienze Politiche,con altri campus,come Villa Claretta

di Grugliasco, via Boggio e San Liborio.Poco più a nord, alla confluenza dellaDora con il Po, infine, l’imponente sedesettecentesca della Regia ManifatturaTabacchi, sarà ristrutturata in favoredella Facoltà di Scienza della Formazio-ne e Psicologia.

VISTA DALL’ALTO DI UNO DEI NUOVI LOCALI DI “EATALY”.

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SALUTE

La pelle è quella parte di noi piùperiferica e a diretto contatto conil mondo esterno. Subisce nel

bene o nel male l’in-fluenza di agenti fisicie chimici che proven-gono dall’atmosfera;essa è l’involucroentro al quale siamocontenuti e che in defi-nitiva ci dà la forma ele sembianze che noiesprimiamo. La pelleinsomma e la frontieratra ciò che noi siamo el’ambiente esterno.Questo involucroesprime pienamentenoi stessi sia nellevarie età che nei varimomenti della giorna-ta, ogni piccolo tratta-mento o ansia vieneimmediatamente pro-iettata sulla superficiee traspare attraversocontrazione muscolare(corrugamento dellafronte o strizzamentodegli occhi, delle lab-bra, ecc.), sudorazio-ne, vasodilatazione... Insomma ogni nostropiù intimo sentimentoviene prontamenteesteriorizzato e diventa immediatamentedisponibile la lettura sulla nostra pelle,più precisamente sul nostro volto princi-palmente, anche perché è la parte più

scoperta insieme alle mani. Solo rare epoche persone riescono ad imporsi e atenere sotto controllo i propri turbamen-

ti e a ridurre, qualche volta a soffocaredel tutto, la trasposizione sulla pelle. Mail più delle volte la persona ha quasi lanecessità che debba inviare un messag-

gio affinché l’interlocutore possa coglie-re e apprendere che qualcosa è cambiatonella persona che ci sta di fronte.

Potremmo dire chela pelle è il confinetra il “me” e l’infi-nito mondo ester-no, dove la superfi-cie invia segnalidalla codificazioneuniversale, chegiungono al mondoesterno e con essointerferisce. È piùsemplice e più faci-le comunicareattraverso unsegnale che autono-mamente ed auto-maticamente si tra-sferisce dall’intimodel nostro esserealla parte più ester-na del nostro corpo,che andare a spie-gare, parlando diquestioni che avolte neanche noiconosciamo perfet-tamente pur essen-do protagonisti e avolte vittime altempo stesso. Inol-tre la pelle è laparte che più ci rap-

presenta e dà immediatamente una primaimpressione sullo stato della persona (seè in buona salute, se è sofferente, se ècontento, ecc…).

LA PELLE MEGLIO ESPRIME

E RAPPRESENTA NOI STESSI

Bisogna proteggerla dagli agenti chimici e atmosfericicon un adeguato vestiario E, anche in inverno, mantenerla ben idratatadi Luigi Cursio

ANCHE I GIOVANI DEVONO PREOCCUPARSI

DELLA PROPRIA PELLE.

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SALUTE

La pelle è quella partedi noi che più facilmen-te trasmette l’avanza-mento d’età; l’invec-chiamento è ineluttabi-le. Ecco che occuparsidello stato di salute edei cambiamenti che siregistrano sulla pelle eda considerarsi aspettomolto importante alfine di evitare chemodifiche eccessivedel corpo nel corsotempo possano sfuggi-re alla nostra attenzio-ne. Insomma tra illasciarsi abbandonati ase stessi o al destino eil ricorrere ad unamedicina o chirurgiaestrema che rallenti oillusoriamente blocchi le lancette deltempo, c’è la via di mezzo, ove prender-si cura di se stessi potrebbe essere unmodo di coccolarsi e gratificarsi.Si potrebbe per esempio incominciarecol tenere la pelle idratata, oltre a bere

1,5 – 2 litri di acqua al giorno, usarecostantemente una crema per mantenerela pelle morbida e protetta dagli agentichimici e fisici. Soprattutto le parti espo-ste necessitano di essere maggiormenteprotette: d’inverno e nelle stagioni fred-

de oltre ad essere adegua-tamente coperti con vestia-rio pertinente bisognamantenere la pelle benidratata; nelle altre stagionila pelle va comunque idra-tata con una crema menograssa e a più rapido assor-bimento. Nella stagionecalda inoltre la pelle di tuttiandrebbe opportunamenteprotetta con crema contro iraggi solari, in quanto alloro interno ci sono raggi,del tipo gamma, moltodannosi non solo nell’acce-lerare i processi di invec-chiamento, ma anche nel-l’indurre il DNA a cambia-menti strutturali, preludiodi malattie. Che la pelle invecchi è ine-

vitabile, di come essa invecchi, moltodipende da noi: potendo occuparci dellanostra pelle, ritengo doveroso farlo alfine di evitare precoci cambiamenti sullanostra pelle rispetto ad altri organi e tes-suti.

L’IMPORTANZA DI UNA

PELLE LUMINOSA.

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VIAGGI

Ravanelli, porri, patate, uova, panedi segale. Anche se accompagna-ti da uno Chardonnay australiano

non sembrano certo il massimo per ilpalato di un turista che intraprenda unviaggio gastronomico in Danimarca. Laproposta culinaria assumerà però tutt’al-tro aspetto se aggiungeremo che si tratta

di una ricetta esclusiva proposta dai miti-ci fratelli danesi Jesper e Michael Kochnel loro ristorante di Århus. Oggi, infat-ti, in Danimarca, la tradizione si mesco-la con l’innovazione, e sono sempre piùimportanti i riferimenti alle radici dellacucina scandinava per utilizzare i pro-dotti freschi della regione nordica. Tanti

chef famosi hanno cominciato a rivolge-re lo sguardo indietro, alle radici nordi-che, recuperando cibi e antichi prodottidimenticati, per creare una nuova edemozionante cucina.Ingredienti principi di questa rivoluzio-ne sono crostacei, ostriche, primizie del-l’orto (erbette, cavolfiori, patate

UN’INSOLITA DANIMARCA IN CUCINA

Tradizione che si fonde con l’innovazione e importanti riferimenti alle radici della cucina scandinavaper utilizzare i prodotti freschi della regione nordicadi Luca Barbiero

RISTORANTI SUL BORDO DI UN CANALE

AD ÅRHUS: SI INCOMINCIA A MANGIARE

ALLE ORE 17 E SI CONTINUA FINO A

NOTTE FONDA.

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novelle), funghi, frutti di bosco, prodot-ti freschi di latteria, carni scelte, dipascolo o selvaggina. Una nuova gene-razione di ottimi chef ha conquistato lecucine dei ristoranti danesi, ispirati dallacucina fusion e dalle antiche ricette nor-diche.C’è da sottolineare che la cucina fusionè arrivata in Danimarca già una ventinad’anni fa, quando Paesi molto diversi,dalla Svezia allo Sri Lanka, si sonoincontrati fra le pentole, creando un mixdi pietanze eleganti ed esotiche. Citro-nella, radici commestibili, miele, chili,cannella, sogliole e alghe si sono riuniti,e le salse tradizionali hanno lasciato ilposto a raffinate striature di sughi espume. E oggi la cucina fusion va anco-ra per la maggiore, sebbene gli accosta-menti non siano più troppo azzardati.Con piatti elaborati e ricercati com è ilcaso del Resturant Koch & Koch, dove

gli chef e proprietari sono due fratelli,famosi e celebrati in tutto il Paese per laloro cucina, che utilizza sempre soloprodotti freschi selezionati e che mesco-la la tradizion con le tecniche più nuove.È Copenaghen che comunque si confer-ma ancora come città gourmet, secondain Europa solo a Parigi.Sono dieci i ristoranti premiati da unastella Michelin nella capitale danesenelle nuova guida 2006 del Bibendum,uscita a marzo. Altra rising star nellalista dei locali segnalati è il «MR», risto-rante gourmet che combina come e piùdi altri gli ingredienti con creatività eraffinatezza. Si tratta infatti di uno degliindirizzi più interessanti del momentoper quanto riguarda la cucina fusion.Qui si può gustare, ad esempio, un anti-pasto delizioso con un tocco esotico,fatto di aringhe, agrumi, banana e pistac-chio.

VIAGGI

VILLAGGIO RICOSTRUITO AD ÅRHUS CON CASE D’EPOCA PROVENIENTI DA ALCUNE LOCALITÀ DANESI.

UN TIPICO CAMPANILE

DELLA CITTADINA DANESE.

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LA STORIA DELLA MUCCA CAROLINA

La cucina di Karoline(Karolines Køkken)Karoline è il nome della simpaticamucca disegnata nel 1958 da Grete Richper essere il marchio dell’industria lat-tiera danese. La prima versione era unapiccola mucca di stoffa, realizzata conquadretti bianchi e rossi delle tipichetende da cucina. Più tardi fu realizzata agrandezza naturale con un nastro cheraccontava cosa una mucca poteva fare.Il nastro si chiamava «Fabrikken Karoli-ne», di qui il nome.La definitiva Mucca Karoline (Ko Karo-line) fu presentata nei Giardini di Tivolia Copenaghen nel 1958. Karoline avevala grandezza di una vera mucca, a qua-dretti bianchi e rossi e con una marghe-rita bianca in bocca. L’allora primo mini-stro H-C. Hansen la portò sul palcosce-nico gridando: «Vieni, Karoline», e que-sta fu indicata come la data di nascita diKaroline. Un marchio che verrà poi uti-lizzato per i famosi libri di cucina e perbrochure, portachiavi, calendari, penne asfera, cartoline natalizie, imballaggi.Dal 1972 al 2001sono uscite 8 edi-zioni dei famosilibri di cucina,ognuno stampato in2,6 milioni di copie.Proprio questi librisono diventati ilsimbolo di unnuovo modo dicucinare, fresco,innovativo, sempli-ce e divertente;hanno insegnato aidanesi una nuovagastronomia cheutilizza i prodottifreschi di latteria dicui la Danimarca emolto ricca.La Cucina di Karo-line è oggi parte diARLA Foods Inter-national e si occupadi sviluppare etestare nuove ricet-te, redigerle e tra-

durle, ad esempio in inglese, calcolare iprincipi nutritivi di ogni ricetta, fotogra-fare, riprendere e pubblicizzare le ricet-te.Arla Foods è una grande cooperativascandinava, leader nel campo lattiero-

caseario con oltre14000 soci allevato-ri che forniscono piùdi 7 milioni di ton-nellate di latte

all’anno che viene destinato agli oltre 50impianti per la preparazione di latte fre-sco, yogurt, formaggi, burro, ed altri pro-dotti lattiero caseari. Una multinaziona-le presente in oltre 20 paesi nel mondo,con oltre 18mila persone che lavoranoper offrire una gamma di prodotti in con-tinua evoluzione. Presente da molti anniin Italia, offre un vasto assortimento fracui il Dana blu erborinato e il burro Lur-pak dolce e salato.

ASPARAGI CON MAIONESE CALDA

E SPUMA D’ARANCIA 4 PERSONE

8 ASPARAGI BIANCHI GRANDI

CUOCERE AL VAPORE

JULIENNE DI ASPARAGI CRUDI

SPOLVERATA DI NOCCIOLINE TOSTATE

100 GR ZUCCHERO PER IL CARAMELLO

50 GR NOCCIOLINE TOSTATE

SCIOGLIERE IL BURRO,MESCOLARE CON NOCCIOLINE TRITATE

E RAFFREDDARE

SPUMA D’ARANCIA

1/2 LITRO SUCCO D’ARANCIA

1,5 GR. PROTEINA DI SOIA

MAIONESE

7 GR. SENAPE

7 GR. ACETO (CABERNET SAUVIGNON)200 GR BURRO

150 GR ALBUMI

60 GR TUORLI

4 UOVA SODE (MORBIDE)CIRCA 3 GR SALE

50 GR OLIO D’OLIVA

FRULLA CON IL BLENDER E PASSARE,RIEMPIRE IN UNA BOTTIGLIA «SIFFON»E RISCALDARE.

ACI NEWS

IL RINOMATO RISTORANTE

DEI FRATELLI KOCH.

ALCUNI PRODOTTI DELLA AZIENDA DI LATTICINI “MUCCA CAROLINA”.

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VIAGGI

La notte di Sankt Hanssi festeggia il 23 giugnoSankt HansAften sifesteggia il23 giugno, lanotte prece-dente al gior-no di SanG i o v a n n iBattista, 24giugno, ed èprobabilmen-te la piùamata dellefeste danesi.Come vuolela tradizione,l o s c o r s osanno i dane-si hanno cele-brato la ricor-renza, accen-dendo falò,c a n t a n d ocanzoni, brin-dando, fieridi appartene-re a questopopolo. E hanno messo al rogo una stre-ga...Una festa che è una pazzia di mezza

estate ma che consente di sperimentarela vera essenza danese, ed è anche una

buona scusa per unafesta sulla spiag-gia! Questa festaaveva come signi-ficato simbolicoquello di allungarel’estate e allontana-re l’inverno.Numerose supersti-zioni caratterizza-vano nelle epochepassate il giornopiù lungo dell’an-no; le personeavrebbero dovutoraccogliere erbemedicinali, visitareuna delle 618 sor-genti «benedette»,le cui acque eranoritenute curative, oaddobbare i capi dibestiame con fogliee ramoscelli, perproteggerli daglispiriti maligni e per

renderli più forti nellavoro dei campi per il resto dell’anno.Si accendevano fuochi con una fiamma

speciale; i falò ardevano per scacciare lestreghe e per allontanare le malattie, e sicredeva che il terreno circostante, illumi-nato dai bagliori del fuoco, sarebbe statopiù fertile nell’anno successivo.In qualche città si usava far gareggiare lemucche, e la ghirlanda del vincitoreveniva assegnata alla mucca che si piaz-zava al centro del campo, non a quellache vinceva la gara! Il padrone dellamucca vincitrice avrebbe dovuto appen-dere la ghirlanda al tetto della sua casaper proteggerla da eventuali assalti distreghe.Nel nord della Selandia, la responsabili-tà delle gravidanze successive al giornodei festeggiamenti era attribuita al vermedi Sankt Hans, mentre in tutta la Dani-marca si credeva di poter predire il nomedel proprio futuro innamorato, in questamagica notte, semplicemente scrivendoil nome della persona amata su di unfoglietto, insieme ad altri due nomi e adun foglietto bianco e riponendo tuttosotto il cuscino; il foglietto che si estrae-va la mattina seguente indicava il nomedel futuro compagno. Inutile a dirsi, ilfoglietto bianco non era di buon auspi-cio!Dopo la Riforma danese del 1536, moltedi queste superstizioni sono diminuite,

CAPRIOLO CON BARBABIETOLA

E SALSA DI VINO ROSSO 4 PERSONE

600 GR CAPRIOLO RIPULITO (SCHIENA)400 GR. BARBABIETOLA

200 GR. DI BARBABIETOLA

PER IL SUCCO DI BARBABIETOLA1/2 LITRO DI FONDO DI SELVAGGINA

12 CHICCHI D’UVA

1 DL. VINO ROSSO

50 GR BURRO

FUNGHI SELVATICI

SOBBOLLIRE IL VINO FINO A RIDURLO DELLA METÀ,AGGIUNGERE IL FONDO DI SELVAGGINA

E RIDURRE ANCORA.INCORPORARE CON IL BURRO E INSAPORIRE.SPREMERE 200 GR. DI BARBABIETOLA

E TAGLIARE IL RESTO A PEZZETTI.CUOCERE I PEZZI DI BARBABIETOLA

BARBABIETOLA NEL SUCCO.SOFFRIGGERE I FUNGHI CON UN PO’ DI OLIO.AFFETTARE I CHICCHI D’UVA PER LA DECORAZIONE.COLORARE DA AMBO I LATI IL CAPRIOLO

IN PADELLA E POI METTERE IN FORNO 12 MINUTI.LASCIAR RIPOSARE SOTTO CARTA D’ALLUMINIO

PER 10 MINUTI.

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ACI NEWS

lasciando però la tradizione di riunirsiallegramente intorno ad un fuoco afesteggiare la nascita di San GiovanniBattista.Successivamente, nei primi anni del ven-tesimo secolo, i danesi hanno adottato daun gruppo di immigrati tedeschi residen-ti a Kalundborg, la tradizione tedesca dibruciare l’effigie di una strega nei falò,sebbene questa recente usanza abbia unacorrispondenza con le antiche tradizionimedievali, quando le streghe venivanomesse realmente al rogo.La Danimarca è un paese che va fiero delrispetto delle tradizioni, e Sankt Hansrappresenta sia il legame con la tradizio-ne che l’unità del popolo danese. In que-sta giornata speciale, tutti sono benvenu-ti a festeggiare con i danesi, in una pia-cevole atmosfera di tranquillità e acco-glienza.

LE CITTÀ

CopenaghenÈ una città dove non ci si annoia, unacapitale dove si respira un’atmosferadiversa da tutte le altre città europee, unmix di tradizione, eleganza, modernità espontaneità. Tutte le principali attrazionisono facilmente raggiungibili a piedi, maè emozionante “sentirsi danesi” girova-gando per le vie con una delle tante bici-clette a disposizione per i turisti. Da visi-tare le residenze reali, essendo Copena-ghen la capitale della più antica monar-chia del mondo. Attuale residenza reale

è il Palazzo di Amalienborg: il Cambiodella Guardia, ogni giorno alle 12, èaccompagnato dalla banda militarequando la Regina Margherita risiede nelpalazzo.Fondamentale è la visita del cuore dellacittà vecchia, che comprende i quartieridelimitati da Kongenshave, ØrstendsParken, Rådhuset (il Municipio) e Chri-stiansborg (sede del Parlamento). In que-ste vie, per la gran parte pedonali, sirespira la storia ma anche un emblemadella moderna Copenaghen. Qui si con-centra una vivace zona commercialedove poter fare shopping: il centro è

sicuramente loStrøget con inegozi dei piùrinomati prodottidanesi; le vieminori nascon-dono anchenumerosi negozidi antiquariato.Nei pressi sitrova l’Universi-tà con il quartie-re latino e la VorFrue Kirke, cat-tedrale dellacittà. Merita unavisita anche laTorre Rotonda,

voluta nel 1642 dal re Cristiano IV comeosservatorio astronomico con un’unicarampa a spirale. Non si può lasciareCopenaghen senza aver visitato i Giardi-ni di Tivoli, storico parco di divertimen-ti, con numerose attrazioni, spettacoli eristoranti. Ultima segnalazione curiosa èil quartiere di Christiania, ex area milita-re trasformata negli anni ’70 in “cittàlibera” dagli hippies, che ne volevanofare un esperimento di una società libe-ra, tuttora autogestita da contestatori edemarginati.A pranzo si può mangiare il classico“smørrebrød”. Si consuma verso le 12 edè costituito da pane integrale imburratocon sopra pesce, carne, patè, aringhe chesono il pesce più tradizionale e in dane-se si chiamano “sild”. Quest’ultime siconsumano marinate, in agrodolce, affu-micate, e in molti altri modi.In Danimarca si cena abitualmente alle18 e poi si comincia a bere, molto, comein tutta la Scandinavia, particolarmenteal venerdì e al sabato. Qui vige l’uso,tutto danese, della «lotteria»: prima dicena si tira a sorte per chi dovrà restareassolutamente sobrio e guidare l’auto alritorno riportando a casa tutti gli altri(ameno che non si opti subito per il taxi),perché la severità delle leggi e dei con-trolli è tipica di tutti i Paesi del NordEuropa.

IL DROGHIERE NEL SUO NEGOZIETTO D’EPOCA.

ANCORA SUL BORDO DI

UN CANALE DI COPENAGHEN.

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VIAGGI

Århusseconda città della Dani-marca, è la meta ideale perun week-end. Il suo fascinorisiede soprattutto nella vitasociale frizzante, nell’atmo-sfera di un tempo e nellapoca distanza da boschi espiagge. Distesa sulla costaorientale dello Jutland, è unmix di stile europeo, atmo-sfera scandinava e humourlocale, da visitare per unapausa rilassante. Il centropuò essere visitato in tuttatranquillità a piedi. Le stra-de sono pittoresche e accol-gono cafè, ristoranti ed alcuni tra i piùsimpatici pub in Europa. I caffè di Vade-stedet, dove il fiume attraversa la città,hanno un look tipicamente cittadino. Perchi ama lo shopping, la destinazionesuggerita è il quartiere latino.Principale attrazione è il Den Gamle By:una città vecchia nella città dove è ripro-dotta la Århus medioevale: 75 tra botte-ghe, case, attività artigianali. Tutto èriprodotto per fare un vero e propriotuffo nella storia. Il nuovo museo di arte

contemporanea AroS merita da solo unavisita. Fra le sculture svetta il gigantescoThe Boy realizzato da Ron Moeck, natoin Australia da genitori tedeschi; l’utiliz-zo del silicone e di materiali acrilici stu-pisce ugualmente anche se non è nulla dinuovo, è un’abilità già padroneggiata perfilm come «The Storyteller» e «Laby-rinth» di Jim Henson.Le strade di Århus sono pittoresche eaccolgono cafè, ristoranti ed alcuni tra ipiù simpatici pub in Europa. I caffè di

Vadestedet, dove il fiumeattraversa la città, hanno unlook tipicamente cittadino.Per chi ama lo shopping, ladestinazione suggerita è ilquartiere latino. Per i bam-bini c’è il Tivoli Friheden,uno tra i più conosciuti par-chi di divertimento danesi.Århus è particolarmentenota per la cultura e per gliappuntamenti musicali chehanno luogo nella Musi-khus. Famoso è anche ilFestival annuale che que-st’anno si tiene dall’1 al 10settembre. Per chi ama lo

shopping, la destinazione suggerita è ilquartiere latino.Århus è particolarmente nota per la cul-tura e per gli appuntamenti musicali chehanno luogo nella Musikhus. Famoso èanche il Festival annuale che quest’annosi terrá dall’1 al 10 settembre.Il nuovo museo di arte contemporaneaAroS merita da solo una visita.Per i bambini cè il Tivoli Friheden, unotra i più conosciuti parchi di divertimen-to danesi.

IL TAMBURINO-COMPARSA

NEL VILLAGGIO D’EPOCA.

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ARTE

Ha riaperto lo scorsodicembre, dopo 18 anni dilavori, Palazzo Madama,

sede del Museo di Arte anticadella città. È una meraviglia, chinon l’ha ancora visto nella “nuovaveste”, a cantieri ultimati, siaffretti. Dagli scavi romani allacorte medioevale, dagli spaziquattrocenteschi degli Acaja agliappartamenti barocchi delleMadame reali, fino all’avancorpodi Filippo Juvarra, l’edificio rias-sume duemila anni di storia diTorino. Se poi si aggiungono i trepiani di collezioni - dai codiciminiati alle sculture romaniche,dai dipinti di scuole piemontesi(ma c’è anche il “Ritratto d’uo-mo” di Antonello da Messina)fino ai tessuti e alle raccolte dimaioliche e porcellane - e unasosta al Caffè Madama, magaridopo essere saliti sulla sommità

della torre medievale per godere di unpanorama mozzafiato, si può dire chela visita sia imperdibile. Lo dimostra-no le continue file di persone e lepazienti code all’ingresso, soprattuttonei giorni di festa. Ma dal 27 febbraioci sarà un motivo in più per trascorre-re qualche ora nell’ex residenza prefe-rita di Cristina di Francia e Maria Gio-vanna Battista di Savoia-Nemours,mogli di Vittorio Amedeo I e CarloEmanuele II. Nella Sala del Senato, al primo pianodel palazzo, apre (fino al 27 maggio)“Sulla via di Alessandro in Asia. DaSeleucia al Gandhara”, mostra dedica-ta all’incontro tra cultura greca e tradi-zioni antico-orientali al tempo delleconquiste di Alessandro Magno. Con-quiste che dall’Asia anteriore all’Indotoccarono vari centri in cui avvenneuna sorta di commistione tra il lin-guaggio ellenistico e quello mesopota-mico, iranico o del subcontinen-

TANTO SFARZO A PALAZZO MADAMAL’edificio riassume duemila anni di storia di TorinoL’interessante mostra “Sulla via di Alessandro” in Asiadi Marina Paglieri

IN ALTO, IL SALOTTO

GALEOTTI, SOTTO

“BUDDHA E DEVOTI

LAICI” DEL MUSEO DI

ARTE ORIENTALE DI

TORINO.

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44 2244 22

ARTE

te indiano. La mostra, promossa dallaFondazione Torino Musei, prende il viada Seleucia al Tigri, centro di irradiazio-ne di una cultura ellenistica asiatica,autentico crocevia tra Oriente e Occi-dente, per approdare al Gandhara, regio-ne in cui le raffigurazioni del Buddhasembrano avvicinarsi talvolta alle figureapollinee greche. Lungo il percorso,materiali da Seleucia per lo più inediti(terrecotte, ceramiche, monete, oggettiin metallo o vetro), recentemente acqui-siti dal torinese Museo di Arte Antica, eopere d’arte e artigianato dall’Orienteseleuco-partico provenienti da museiinternazionali come il Louvre, il BritishMuseum, il Metropolitan di New York. Ci saranno inoltre i rilievi in scisto rin-venuti nella regione del Gandhara e con-servati nel Mao, il Museo d’Arte Orien-tale di Torino di prossima apertura (damartedì a venerdì e domenica 10-18,sabato 10-20, lunedì chiuso, info011.443.35.01).

ANFORA INVETRIATA

PARTICA, DEL BRITISH

MUSEUM DI LONDRA.PUGILE DEL II SECOLO A.C.

RATTO D’EUROPA,ANCH’ESSO DEL BRI-TISH MUSEUM.

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Da Palazzo Chiablese a Torino algenovese Palazzo Spinola, contappe nel Cuneese e

Vercellese e nelledimore del Fai aVarese. Allarga-no i loro confi-ni i percorsiartistici dellaFondazioneA c c o r s i ,uscendo dopotre edizioni perla prima volta dalPiemonte. Sono 9gli itinerari compre-si fino alla fine del-l’anno nell’iniziati-va “Elisir. Gocced’arte in Italia”. Veree proprie escursioni, perricostruire il gusto per l’ar-

te tra Sei e Ottocento e la vita nelle resi-denze nobiliari del tempo. Tra

arredi e dipinti, porcellane eargenti, spesso sullo sfon-

do di scenografici giar-dini. Si parte il 23 e 24

febbraio da PalazzoChiablese, sede della

Direzione dei Beniculturali piemonte-

si, per visitarespazi normal-mente nonaperti al pub-blico, con ipaesaggi e lenature mortedei pittori dicorte alle pareti.

L’8 e il 17 marzo lameta è il Museo Bor-

ACI NEWS

FONDAZIONE ACCORSINUOVE PROPOSTE ANCHE IN LIGURIACon tappe nel Cuneese, nel Vercellese e nelle dimore del Faia Varese, si arriva anche al genovese Palazzo Spinoladi Marina Paglieri

SOPRA, DA SINISTRA E IN SENSO ORARIO, UNA PREZIOSA SCATOLA PORTAPROFUMI, UN SALONE DI VILLA PANZA, UNA COPPIA DI VASI ANTICHI DA FARMACIA

E IL SONTUOSO GIARDINO DI VILLA DELLA PORTA BOZZOLO. NELLA PAGINA SEGUENTE, LA RAFFINATA MINIATURA DI UN CAMMEO.

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gogna di Vercelli, già abitazione del col-lezionista Antonio Borgogna. Ci si spo-sta nel Cuneese, dove il 4 e 14 aprile

sono di scena i palazzi Muratori Cravet-ta e Taffini d’Acceglio di Savigliano,mentre il 3 e l’11 maggio apre eccezio-

nalmente i battentia Racconigi VillaBerroni, fastosoesempio di residen-za suburbana pie-montese del ’700. Il6 e 16 giugno sonodi scena i due gio-ielli del Fai neidintorni diV a r e s e :Villa DellaPorta Boz-zolo, nobi-le dimoradi rappre-sentanza cong i a r d i n oall’italiana aCasalzuigno, e laVilla e Collezionedi arte contempora-nea donata nel ’96all’associazione da

Giuseppe Panza di Biumo. Dopo lapausa estiva, il 12 e 22 settembre è inprogramma un’escursione al Castello di

Santena, sede della Fonda-zione Camillo Cavour, il3 e 20 ottobre si visitanoa Genova il Museo di

Palazzo Reale e la Gal-leria Nazionale di

Palazzo Spinola.Si conclude

con percorsitorinesi, traP a l a z z oMadama ele sue col-lezioni dimaioliche eporcellane

(9,16 e 21novembre) e

l’Appartamentodi Madama Felicita a

Palazzo Reale (4, 6 e 11dicembre). Informazioni e prenotazioni,tel 011.8129116 (ingresso al MuseoAccorsi ridotto per i soci ACI).

ARTE

MARZO 2007LA CASA SI TRASFORMA IN MUSEO

IL MUSEO BORGOGNA A VERCELLI

E IL MUSEO ACCORSI A TORINO

in collaborazione con Fondazione Museo Francesco Borgogna A cura di: Museo Accorsi – Francesco Ferraris presidenteMuseo Borgogna; Cinzia Lacchia e Alessia Schiavi, conserva-tori Museo BorgognaQuando: giovedì 8 marzo 2007, ore 14.00;sabato 17 marzo 2007, ore 14.00Partenza: Museo Accorsi, via Po 55 (TO).Partenza per il Museo Borgogna con bus privatoe rientro in via Po 55Durata: 5 oreCosto: Euro 19,20 cad. per gruppi max 50 persone,comprensivo di ingresso e visita guidata presso le dueistituzioni, biglietto bus andata/ritorno Accessibile ai disabiliPer informazioni: tel 011.8129116, da martedìa domenica, ore 10.00-19.00

LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA.

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LIBRI

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Subito inquietante ed enigmatico,Sandor Marai viene ripropostodalla casa editrice Adelphi con “La

sorella”. Una storia complessa e intrica-ta che talvolta ribadisce persino i passag-gi tormentati di “Le braci”, il suo capo-lavoro.E subito allestisce un’ambientazione sin-golare. Un ritiromontanaro, unincontro durantegiorni fissati dallamemoria come uncostante esame dibuone maniere. Èla vigilia di Natalee in un albergo sitrovano e ritrova-no amici cacciato-ri. Una coppia chevive un amoreclandestino vienescoperta con epi-logo tragico: lui èmorto, lei è ago-nizzante. Il suici-dio è l’arma fatale,lo suggerisce ilritrovamento dipiccole fiale vuote, una siringa e due let-tere con destinatari precisi. È un incipitche confonde, abbruna e subito nebuliz-za l’atmosfera. Poi viene colmata dallafigura di un celeberrimo pianista, signor“Z”, che si allontana dalla musica peruna menomazione non solo ad unamano. L’iter tracciato dallo scrittoreungherese è mai rettilineo, si fa via viasempre più sinuoso.La guerra semina frattanto croci ovun-

que, la Polonia è invasa dai tedeschi. Ungruppo di autorità fiorentine si appella a“Z” per un concerto speciale nel capo-luogo toscano. L’artista accetta e si mettein viaggio. Ovviamente suonerà, questoil progetto. Ed offrirà naturalmente

musica di Chopin. Si dipana in contem-poranea una matassa grazie a tre perso-ne: “Z”, la signora “E”, tanto bella quan-to algida e il marito. Ma il destino, le cuitrame agevolano le intenzioni letterariedi Marai, colpisce in modo proditorio.“Z” si ammala, il morbo è misteriosoalmeno quanto la sua vita interiore. La

degenza in clinica è lunga edolente, come le cure conantidolorifici e sedativioppiacei che attenuanosenza rallentare il corsoverso la morte.

Marai dispiega persino un quartettosolerte di donne con abito monacale esoggolo che si industriano attorno alladisperazione di “Z”. Infine il colpo diteatro. Una donna, forse è una dellesuore, lo invoca con una frase non faci-le da capire fino in fondo. “Non voglioche lei muoia”, è l’appello disperato.Invano “Z” tenta di capire a chi appartie-ne l’implorazione altrettanto disperata.Una straordinaria forza descrittiva dàluce ad una storia in cui la vita e la mortesono a contatto costante e fanno da spar-tiacque alla malattia.

Il timbro docile, maturoma non decadente cheCamilleri usa ne “La

pensione Eva” mi ricordale pagine tenere di “Memo-ria delle mie puttane tristi”di Gabriel Garcia Marquez.Nello scrit-tore sicilia-no i ricordiforse risal-gono allap r o p r i a ,seppur non

confessata, pre-adole-scenza. I personaggi e iluoghi si mescolano inmodo armonioso e incal-zante. La Sicilia, Vigàtanella fattispecie, riviveattraverso uno scenariod’inizio anni ’40 quandola guerra semina morte eterrore. Camilleri dà vitaa quel passato specificoper il tramite di tre ragaz-zi, Nenè, Ciccio Bajo e Jacolino, e gra-zie alla loro esplosiva curiosità per ilsesso acuita dalla scoperta della pensio-ne “Eva”. È però una vedova, Bianca, afare da nave scuola a Nenè.

La casa di tolleranza è gestita dall’ama-bile Flora, che accoglie clienti e ogni 15giorni rinnova il turno con fanciulle ine-dite ma brave professioniste. Brave eumane visto che danno conforto a solda-ti mutilati dalle bombe. TransitanoWanda, Iris, la tedesca, “la lupa”, Aida,

Carmen, Siria e Tatia-na, che ha perfinotempo per tenere colle-gamenti con i partigia-ni. Flora è un’ex inse-gnante di greco e offrelo spunto allo scrittoresiciliano per lanciarenella storia, oltre ameteore visionarie (unmonaco addirittura),passaggi culturali(Ariosto, Pindaro) chearricchiscono i ragazzitra lo stupore di Gio-vanna, professoressa alliceo di Montelusa. È lasintesi della vita nella“pensione” e nel paese,

tra amarezze, tenerezze fitte e gioie fug-gitive. E amore, il sentimento universaleche va ben al di là di ogni evento. Eintanto è già l’ora dello sbarco tra Gelae Licata. E della libertà.

UNA “SORELLA” INQUIETANTECamilleri, i clienti della pensione Eva e la guerra che semina terrorea cura di Angelo Caroli

LA SORELLADI SÀNDOR MARAI

ADELPHIPAGINE 228 EURO 16,50

LA PENSIONE EVADI ANDREA CAMILLERI

MONDADORIPAGINE 189 EURO 11,20

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ACI NEWS

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La recente scadenza di gennaio e lenovità legate al ricalcolo dell’im-porto dovuto (in base all’apparte-

nenza dell’autovettura alle varie catego-rie Euro 0, Euro 1, Euro 2, ecc…) hannoriportato all’attenzione degli automobili-sti i problemi connessi al pagamentodella tassa di proprietà dei veicoli (ilcosiddetto “bollo”). Per molti cittadini si tratta di un adempi-mento gravoso, che può costringere alunghe code e disagi, specie se si atten-dono gli ultimi giorni utili per il versa-mento. Le cose vanno ancor peggio percoloro che, dimenticato il termine dipagamento, vi provvedono dopo la sca-denza e si vedono così maggiorare l’im-porto della tassa con interessi di mora esanzioni.Grazie al servizio “Bollo sicuro”, riser-vato in esclusiva ai Soci dell’Automobi-le Club Torino, oggi è possibile evitarequesti problemi.Infatti, aderendo a tale iniziativa, i Sociautorizzano l’ACI ad effettuare il paga-mento della tassa per loro conto,

mediante addebito dell’importo (com-prensivo dei diritti di esazione, attual-mente pari a Euro 1,55), direttamente sulconto corrente bancario o postale da loroindicato. La ricevuta dell’avvenutopagamento verrà poi spedita a domicilio,a cura dell’ACI.Per aderire al servizio, i Soci devono sot-toscrivere un apposito contratto, presen-tando agli sportelli dell’AC Torino illibretto di circolazione della vettura perla quale desiderano attivare il pagamen-to automatico: gli addetti verificherannol’esattezza di scadenze ed importi, inse-rendoli a terminale, ed i Soci avranno lagaranzia della puntale e corretta effettua-zione del versamento, proprio comeaccade nel caso della domiciliazionebancaria delle bollette di luce, gas o tele-fono.L’ACI, ferma restando la validità deidocumenti e la correttezza dei dati forni-ti dai Soci ed inseriti nel contratto da lorosottoscritto, si farà carico di fronteggia-re eventuali contestazioni che gli Entipercettori delle somme di cui si tratta

dovessero avanzare nei confronti deiSoci.Trattandosi di un servizio riservato aiSoci ACI, il venir meno di tale qualitàfarà immediatamente perdere al contra-ente la disponibilità del servizio: proprioper evitare tale rischio, aderendo a“Bollo Sicuro”, il Socio sottoscriveanche l’autorizzazione al rinnovo auto-matico della propria tessera ACI (sempretramite prelievo dal proprio conto cor-rente, alla normale scadenza, della tarif-fa associativa pro tempore in vigore).Ciascun socio può “appoggiare” allapropria tessera ed al proprio conto cor-rente bancario il pagamento di un nume-ro massimo di tre “bolli”. Il servizio ègratuito nel caso in cui riguardi una solaautovettura. Nel caso in cui il Socio deci-da di estenderlo ad una seconda auto, ilcosto sarà di Euro 4,50. Per tre autovet-ture, invece, il costo complessivo sarà diEuro 6,00. Non sarà possibile legare piùdi tre “bolli” alla propria tessera associa-tiva.È importante ricordare che: – la domiciliazione diventa efficace apartire dalla prima successiva scadenzautile del bollo e della tessera, a condi-zione che la stipula del contratto avven-ga almeno 45 giorni prima delle stesse.In caso contrario, essa diverrà operativadalla scadenza successiva, mentre perquella più imminente il Socio dovràprovvedere al consueto pagamento asportello (della tessera e/o del bollo); – nel caso in cui l’auto fosse venduta orottamata o il Socio variasse le sue coor-dinate bancarie o comunque desideras-se recedere dal contratto, egli dovràinformare l’Ufficio dell’AC Torinopresso il quale aveva stipulato il con-tratto almeno 60 giorni prima della suc-cessiva scadenza di pagamento. In caso contrario, l’Automobile Clubnon potrà rispondere del mancato oimpreciso pagamento eventualmenteeffettuato.

“BOLLO SICURO” IN ESCLUSIVA PER I SOCIPer evitare code e fastidi burocratici

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TUTTO ACI

Dopo le tante innovazioni del2006 (il lancio delle tessere“ACI Nautica”, “ACI Vintage” e

“ACI Super Vintage”, l’ampliamentodella gamma di moduli associativi riser-vati alle aziende ed il potenziamento ditanti servizi, nazio-nali e locali) ancheil 2007 si apre coninteressanti novitàper i Soci. Infatti, l’Automo-bile Club d’Italia,c o s t a n t e m e n t eimpegnato nellaricerca dellemigliori soluzionialle più diverseesigenze di mobili-tà dei suoi Soci, hacreato un nuovoservizio, riservatoai titolari di tutte letipologie di tesseraintestate a personefisiche, a partiredalle formule piùdiffuse, la “ACISistema” e la “ACIGold”.Si tratta di “Tutelalegale”, un nuovopacchetto di assi-stenze pensato pertutelare i diritti deiSoci ACI coinvoltiin alcune vicende della circolazione stra-dale.Le garanzie offerte riguardano l’assi-stenza giudiziale che si rende necessaria:in caso di procedimenti penali dovuti adelitti colposi o contravvenzioni; in casodi ricorso contro il provvedimento cheha privato il Socio della patente di guida

a seguito di un evento della circolazionestradale, che ha provocato la morte o lalesione di persone; in caso di istanza perottenere il dissequestro del veicolo coin-volto in incidente stradale; in caso didecurtazione di punti dalla patente.

In base a quanto previsto dal Regola-mento dei Servizi, il Socio può richiede-re il rimborso di alcune delle spese soste-nute, entro limiti massimi indicati.Sono previste alcune cause di esclusionedalla garanzia, ove ricorrano: ad esem-pio, la guida in stato di ebbrezza o sottol’effetto di sostanze stupefacenti o psico-

trope, la mancata copertura del veicolocon regolare assicurazione obbligatoriaRCA, il suo utilizzo in difformità daimmatricolazione, ecc.Entro i termini fissati dal Regolamento,e secondo le modalità nello stesso indi-

cate, il Socio potràpresentare leopportune richiestedi assistenza e rim-borso, corredate daidonea documenta-zione giustificati-va.Anche l’ingressonell’Unione Euro-pea di Romania eBulgaria, avvenutoil 1° gennaio 2007,ha avuto positiveconseguenze neiconfronti delle tes-sere “ACI Siste-ma”, “ACI Gold” e“Sistema Azienda”– moduli VL. Come noto, infatti,le prestazioni disoccorso stradale esuccessiva assi-stenza sono dispo-nibili, per i Socititolari di una dellesuddette formule,in Italia ed in tutti iPaesi della UE,

ferme restando le particolarità previstedai rispettivi Regolamenti. In caso di nuova emissione o di rinnovodi una delle suddette tessere in data suc-cessiva al 1° gennaio 2007, la validitàterritoriale delle stesse sarà ampliataanche ai due nuovi Stati membri del-l’Unione Europea.

UN NUOVO SERVIZIO PER I SOCI

“TUTELA LEGALE”ACI Sistema, Gold e Azienda estese a Bulgaria e Romania

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Alla luce del gradimento espresso dalle centinaia di Soci chenel 2006 hanno approfittato del nuovo servizio di consulenzagratuita loro riservato, anche quest’anno l’Automobile ClubTorino offre ai propri tesserati la possibilità di avvalersi dellacompetenza e della professionalità del CAAF CIA Srl, societàspecializzata nell’erogazione di servizi di consulenza fiscale,per la compilazione e la presentazione del MOD. 730.Presso la Sede dell’Automobile Club Torino, in via Giolitti 15,a Torino, e presso la Delegazione di Chivasso, gli incaricatidella suddetta società saranno gratuitamente a disposizione deiSoci, su appuntamento, per assisterli nell’evasione delle prati-che di presentazione del Modello 730/2007, relativo ai redditi2006.Per concordare l’appuntamento, i Soci dovranno contattare, apartire dal 15 marzo p.v., da lunedì a venerdì, dalle 9,00 alle

12,30 e dalle 14,00 alle 17,30, i seguenti numeri:Tel. 011.562.88.92 – 011.561.26.22 (per la Sede di via Giolit-ti 15, a Torino) Tel. 011.911.30.50 (per la Delegazione di Chi-vasso, in via Bonaccini 18 bis).I servizi offerti consisteranno nella raccolta delle dichiarazio-ni già compilate, nella compilazione delle stesse su richiestadel Socio, nell’elaborazione dei dati raccolti e nella successi-va comunicazione dei risultati contabili della dichiarazione alsostituto di imposta, nella trasmissione telematica delle dichia-razioni raccolte all’organo competente.Le stesse prestazioni verranno messe a disposizione anche deiparenti del Socio. Nel caso in cui costoro richiedano la com-pilazione del modello, però, verrà loro richiesto un contributodi Euro 35,00.

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MODELLO 730 GRATUITO PER I SOCIVisto il successo, questo importante servizio di consulenza fiscale

viene nuovamente offerto ai Soci per il 2006

ACI NEWS

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55 0055 00

TUTTO ACI

ACI SISTEMALa formula associativa base.In Italia garantisce al Socio la personalità del soccorso strada-le su qualunque auto, moto o camper (fino a kg 3.500) si trovia viaggiare. In Italia e nei Paesi della UE, per il veicolo associato si puòrichiedere il soccorso stradale anche se il Socio non si trova abordo dello stesso. In Italia e nei Paesi della UE, il Socio, seviaggia a bordo del veicolo associato, può richiedere le assisten-ze di secondo livello (auto sostituiva, auto a casa, rientro/prose-guimento del viaggio, sistemazione in albergo, ecc…).In Italia e nei Paesi della UE, il Socio ed i suoi familiari rice-vono assistenza sanitaria in viaggio.

ACI NAUTICALa novità lanciata nel 2006.Pensata per dare sicurezza anche ai diportisti ed ai loro fami-liari. Sui laghi italiani ed in mare, entro 3 miglia dalla costa,garantisce ai natanti di lunghezza compresa tra i 2,5 e gli 8metri “fuori tutto” il recupero in caso di avaria, l’invio di untecnico per la riparazione (purché al di fuori del porto di sta-zionamento), l’invio di pezzi di ricambio, il trasferimento delnatante, informazioni meteo, ecc...

ACI GOLDLa tessera più completa, che arricchisce con ulteriori servizi leprestazioni della formula “ACI SISTEMA”.Il Socio beneficia, in Italia ed in tutti i Paesi della UE, dellapersonalità delle prestazioni di soccorso stradale e di assisten-za di secondo livello, su qualunque auto, moto o camper (finoa 3.500 kg.) Le prestazioni di assistenza sanitaria valgonoanche nella provin-cia di residenza. IlSocio gode di ulte-riori servizi esclu-sivi (Authority dicarrozzeria e mec-canica in Italia,assistenza pediatri-ca e cardiologica inItalia, ecc…)

ACI AZIENDALa formula predisposta per soddisfare le esigenze di mobilitàdelle aziende.Offre soluzioni personalizzate e tariffe modulari, che dipendo-

no dal livello di assi-stenza prescelto edalla consistenzanumerica dei veicolidella flotta associata.Motocicli, auto,autocarri, rimorchi:la risposta su misuraper ogni necessità

ACI MOTO CITYLa soluzione per ipiccoli scooter.Offre soccorso stra-dale, traino, ripara-zione sul posto(quando possibile) amotocicli fino a 149cm3.

LE TESSERE CREATE APPOSTA PER VOIUna gamma sempre più ricca, per soddisfare ogni esigenza di mobilità

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ACI NEWS

ACI VINTAGELa formula pensata per i collezionisti e gli appassionati di autostoriche. Offre soccorso stradale, trasporto a pagamento, scon-ti ed agevolazioni, l’abbonamento alla rivista “Ruote classi-che”. Permette l’iscrizione di un massimo di 20 veicoli consi-derati di interesse storico.

ACI SUPERVINTAGEAncora più ricca. Alle prestazioni della tessera Vintage, siaggiungono un trasporto (in territorio italiano, gratuito fino a100 chilometri di percorrenza) all’anno ed il servizio MedicoPronto in viaggio.

Tutti i Soci godono di sconti ed agevolazioni su una vasta gammadi prodotti e servizi, disponibili negli Uffici e negli impianti ACI(pratiche automobilistiche, parcheggi, polizze assicurative,ecc…) o riservati loro dai tanti partner convenzionati (in Italia enel mondo): catene alberghiere, auto noleggi, musei, cinema, tea-tri, impianti sportivi, strutture commerciali, ecc…(l’elenco èdisponibile sui siti Internet www.aci.it, nella sezione dedicata al

programma “Show Your Card!”, e www.acitorino.it).In particolare, segnaliamo il trattamento privilegiato che laSARA Assicurazioni offre ai Soci su tutte le tipologie di polizzae l’esclusivo servizio di domiciliazione su conto corrente dellatassa di proprietà automobilistica (“Bollo Sicuro”), grazie alquale si elimina il rischio di dimenticare la scadenza del paga-mento e di subire i conseguenti aggravi per mora e sanzioni.

TUTTE LE PRESTAZIONI ASSOCIATIVE VENGONO RICONOSCIUTE ALLE CONDIZIONI RIPORTATE SUL REGOLAMENTO DEI SERVIZI

NUMERO VERDE PER I SOCI AC TORINO

Automobile Club TorinoUffici: via Giolitti 15Tel. 011/57.791; fax 011/57.79.286,Orario al pubblico: 8.30-13.0014.00 – 17.00(dal lunedì al venerdì)Ufficio sportivo:lunedì-venerdì 8.30-12.30Tasse automobilistiche8,30/13,00 – 14,00/16,00Noleggio autovetture e parcheggi ACI:via S. Francesco da Paola 20Tel. 011/562.35.14Centro Revisioni Autoveicoli C.R.A.corso Savona 50 MoncalieriTel. 011/68.28.463 - 011/68.28.761

Soccorso stradale nazionale:Tel. 803.116 (numero verde)Soccorso stradale all’estero:Tel.+39.02.66165116

Autoscuola Club - Nautica Club:via Giolitti 15 Tel. 011/57.79.246c.so Moncalieri, 215 Tel. 011/66.12.623Autoscuola Eureka:c.so Tassoni 57Tel. 011/74.79.71.Centro Lavaggio Racconigi: largo Racconigi 191 - Tel. 011/377995Autolavaggi Silver:via Tiziano 42, Torino Tel. 011/6670557Centro Tecnico:Revisioni Auto, Bollino Blu,batterie, pastiglie freno,olio e filtro olio, check-uppiazzale San Gabriele da Gorizia, 210Tel. 011/30.40.748

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55 2255 22

TUTTO ACI

• Palazzo Bricherasio, via T. Rossi (angolo via Lagrange), Tori-no – tel. 011/5711811 – www.palazzobri-cherasio.it. “I Macchiaioli – Il sentimen-to del vero” (dal 15 febbraio al 6 giugno2007). Sconto 15% sul biglietto d’ingres-so alle mostre, per il Socio e per unaccompagnatore (parcheggio ACI di viaRoma con ingresso davanti al Palazzo:tariffa di sosta oraria ridotta per i Soci).• Museo Nazionale del Cinema – MoleAntonelliana, via Montebello 21, Torino– tel. 011/8125658 – www.museonazio-naledelcinema.org. Sconto 20% ingressoper Socio e accompagnatore.• “Sala 3” Multisala Cinema Massimovia Verdi 18, Torino – tel. 011/8125606.Sconto 30% biglietto d’ingresso, perSocio e accompagnatore.• Teatro Regio di Torino, piazza Castel-lo 215, Torino – tel. 011/88151 - sitointernet www.teatroregio.torino.it. Scon-to 10% biglietti degli spettacoli prodottidal Teatro (ad eccezione delle recite abbi-nate ai turni di abbonamento Pomeridia-no 1 e 2).• Museo di Arti Decorative FondazioneAccorsi, via Po 55, Torino - tel. 011812.91.16 – www.fondazioneaccorsi.it.Sconto 15% sul biglietto di ingresso allemostre temporanee ed alla collezionepermanente; sconto 20% sul bigliettocumulativo per entrambe le esposizioni.• “Family Fun Card” + Guida alTempo libero, circuito Viviparchi, tel.035/362798 – www.viviparchi.it. ScontoEuro 3,00. • Teatro Stabile di Torino, tel.011/5176246, Numero Verde800.235.333 - www.teatrostabiletorino.it.Sconto Euro 21,00 sugli abbonamentidella stagione teatrale 2006-2007.• Balletto Teatro di Torino, via Princi-pessa Clotilde 3, Torino - tel.011/4730189 – www.ballettoteatroditori-no.it. Sconto 20% sul biglietto d’ingres-so, per Socio e accompagnatore.

• Torino Spettacoli - Teatri Erba e Gio-iello – tel 011/6615447 – e-mail:[email protected]. Sconti suibiglietti, dietro presentazione della tesse-ra ACI in regolare corso di validità.

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ri uomo/donna (occorre esibire anche latessera in distribuzione presso gli Ufficidell’Automobile Club Torino). • Sestrieres SpA - Comprensorio ViaLattea, sconto su Skipass giornaliero,Skipass pluirigiornaliero consecutivo enon consecutivo. Per info: tel. 011/57791;www.acitorino.it; www.vialattea.it.• AIR Argenti, corso S. Maurizio 15,Torino – tel 011/8172987. Sconto 10% sututti i prodotti in argento, cristallo e grif-fes rappresentate.

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CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

L’Automobile Club Torino ha stipulatouna nuova convenzione a favore dei pro-pri tesserati. L’accordo concluso con la“Casa del Teatro Ragazzi e Giovani”(corso Galileo Ferraris 266 – Torino; tel.011/19740280 - www.casateatroragaz-zi.it) offre ai Soci la possibilità di acqui-stare i biglietti degli spettacoli in cartel-lone nella stagione 2006/2007 al prezzodi Euro 7,00, anziché Euro 10,00.La Casa del Teatro è un nuovo edificioteatrale della Città di Torino, dedicatoall’infanzia ed alla gioventù. Il suoobiettivo è quello di condurre il pubbli-co dei più giovani ad uno scambio diconoscenze, di curiosità, di aggregazio-ni, attraverso una miscela originale di

divertimento intelligente, di formazioneespressiva culturale e civile, di educa-zione ed intrattenimento. Essa si propo-ne di essere luogo d’incontro e di forma-zione per i cittadini e per i giovani aspi-ranti artisti di teatro, offrendo occasionidi sperimentazione e di crescita.La rassegna 2006/2007 offre una vastavetrina di tecniche teatrali: teatro d’atto-re, di figura, narrazione, teatro-danza,circo-teatro, teatro in lingua inglese, artivisive e nuove tecnologie, teatro musi-cale e di animazione. Dalla fiaba allacontemporaneità, dalla letteratura allastoria, gli spettacoli affrontano temati-che in grado di interessare e coinvolge-re bambini, adolescenti ed adulti.

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55 3355 33

ACI NEWS

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011/8819312 – www.defendini.it; nego-zio Defendini Cartoposta, corso StatiUniti 13/d, Torino – tel. 011/5579170.Sconto 10% sulle tariffe di spedizionecorriere espresso nazionale e per le con-segne urbane urgenti Defendini Messen-gers. Sconto 10% sui prodotti di cartole-ria e cartotecnici. • Linea RD, via Roma 39, Pino Torinese– tel. 0118119052. Sconto 10% sul prez-zo di vendita di capi di abbigliamento edaccessori (esclusi periodi di saldo e pro-mozione).• Motorglass, presso le sedi di Torino(via Reiss Romoli 243/2; corso Ferrucci87; corso Siracusa 165) e Collegno(corso Francia 340), sostituendo il para-brezza dell’autovettura associata il Socioriceverà 4 pneumatici nuovi, adatti allavettura (per conoscere l’elenco deimodelli per i quali è valida l’offerta, visi-tare il sito www.acitorino.it o telefonareallo 011/57791). Nel caso in cui l’autoassociata non rientrasse tra quelle inclu-se nel suddetto elenco, Motorglass rega-lerà al Socio un buono per una revisioneauto gratuita presso il Centro ACI di viaFiladelfia, a Torino.

• Scuola Sci Olimpionica Sestriere, viaPinerolo 17 – Sestriere – tel. 0122/76116– www.scuolasciolimpionica.it. Sconto15% sulle lezioni individuali; 20% sullecollettive (per il Socio, il coniuge ed ifigli fino a 26 anni di età).• Golf Club Stupinigi, corso UnioneSovietica 506/A, Torino – tel.011/3472640. Sconto 10% sui corsi prin-cipianti, sull’ingresso al campo pratica,sul percorso 18 buche (con handicap etessera F.I.G.).• Golf Club Moncalieri, Reg. Vallere 20,Moncalieri – tel. 011/6479918 –www.moncalierigolfclub.com. Sconto10% sui corsi per “Under 18” e princi-pianti. Sconto 10% su green fee campopratica. Nei giorni feriali, sconto 10%green fee 9/18 buche (tessera Fig).• Golf Club Grugliasco, Strada Provin-ciale Gerbido 97, Grugliasco; e-mail:[email protected]; tel.011/4081220. Sconto 20% su corsi perprincipianti (5 lezioni). Sconto 50%green fee campo pratica.

• Autoscuola Club (Fiduciaria ACI), viaGiolitti 15, Torino – tel 011/5779246;corso Moncalieri 215, Torino – tel.011/661263. Sconto 10% sulla teoria.• Autoscuola Eureka (Fiduciaria ACI),corso Tassoni 57, Torino – tel.011/747971. Sconto 10% sulla teoria.• Academy International: a Torino, Car-magnola, Venaria – tel 011/6645315.Sconti corsi lingue straniere, informatica10%-30% per Soci e familiari, per poteragevolare anche chi abita nella cintura.

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BOLLINO BLU Il controllo ob bligatorio dei gas di sca rico è previsto pertutti i veicoli immatricolat i da almeno un anno ed ha cadenza annuale per tutti i veicoli immatricolati dopo il

1997; per gli altri la cadenza è semestra le. Al Centro Revisioni Aci ai Soci si applica una tariffapreferenziale. Prenotazioni: 0113040748 ; 0115779252 Tariffa bollino blu : 12,30 Euro

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ACI NEWS

Mi reco sovente in montagna nelperiodo invernale e all’ imboc-co della strada, per raggiunge-

re la località da me prescelta, c’è il car-tello stradale che obbliga la presenza dicatene a bordo. Sono passibile di con-travvenzione visto che non le posseggo?Faccio presente che ho montato sullamia autovettura le gomme da neve.

lettera firmata

Il Socio non è passibile di alcuna sanzio-ne amministrativa, nel caso in cui venis-se fermato e gli venisse contestata lamancanza delle catene a bordo, perchémonta le cosiddette “gomme da neve”.Infatti il Codice della Strada all’art. 192,comma 3 punto c, prevede che i veicolidebbano essere provvisti di mezzi anti-sdrucciolevoli (quando questi sono pre-scritti), e le ruote da neve lo sono al paridelle catene anche se la segnaletica stra-dale riporta solitamente una ruota avvol-ta da catene. Infatti l’art. 122 del Codicedella Strada al comma n.8 statuisce cheil segnale CATENE PER NEVEOBBLIGATORIE indica l’obbligo dicircolare, a partire dal punto di impiantodel segnale, con catene da neve o conpneumatici da neve.La presenza delle catene è necessariaunicamente nei casi in cui il conducenteincappi in eventi atmosferici particolaried eccezionali quali ad esempio un’ab-bondante nevicata o una forte e repenti-na diminuzione della temperatura chenon consentirebbero il prosieguo dellamarcia con le sole gomme da neve.

PRECISAZIONE Per quanto attiene alle modalità di recu-pero dei punti della patente indebitamen-te sottratti (vedasi rivista n. 5 novembre– dicembre 2006), il cui riaccredito deveessere fatto automaticamente dall’orga-no che comminò la decurtazione, taleiter doveva essere espletato entro il 31

dicembre 2006. Purtroppo tale termine,come segnalato da un Socio, non è statorispettato ed a oggi (gennaio 2007) nonè possibile indicare quando ciò avverràin quanto vi sono notevoli difformitànell’espletamento di tale incombenza trale varie Entità preposte. Pare che la Poli-zia Stradale possa terminare il riaccredi-to entro la fine di gennaio mentre non èdato sapere quando tale operazione saràterminata dai Carabinieri né dalle PolizieMunicipali; conseguentemente si consi-glia di contattare il numero verde istitui-to non a breve termine, ma tra qualchemese.

avv. Luigi Chiodi

QUANDO NEVICACATENE O ANTINEVE?

AUTOMOBILE CLUB TORINO UFFICIO LEGALE

via Giolitti 15 - 10123 Torino Tel. 011.5779.240

Se avete quesiti da sottoporre, scrivete all’indirizzo sopra riportato oppure recatevi per-sonalmente in sede dalle ore 14,00 alle 16,00 tutti i martedì e giovedì.

L’ESPERTO RISPONDE

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ACI NEWS

CALENDARIORALLIES11-feb 1° RONDE MOTTARONE - ISOLE BORROMEE (NO)

25-feb 9° RALLY SPRINT COLLI DEL MONFERRATO E MOSCATO (AT)

18-mar 34° RALLY TEAM ’971 (AL)

25-mar 37° RALLY VALLE D'AOSTA - SAINT VINCENT (AO)

01-apr RALLY SPRINT CASALE MONFERRATO (AL)

15-apr 7° RALLY DI ALBA (CN)

29-apr 33° RALLY COPPA D'ORO (AL)

13-mag 14° RALLY DELLA PIETRA DI BAGNOLO (CN)

27-mag 22° RALLY CITTÀ DI TORINO (TO)

17-giu 43° RALLY VALLI OSSOLANE (VB)

17-giu 2° RONDE SAN GIACOMO DI ROBURENT (CN)

01-lug 6° MOSCATO RONDE (CN)

15-lug 30° RALLY 111 MINUTI - 18° R. DEL RUBINETTO (NO)

29-lug 22° RALLY DELLE VALLI VESIMESI (AT)

19-ago 2° RONDE DEL RISO (VC)

02-set 19°RALLY DEL TARTUFO (AT)

16-set 13° RALLY INT. VALLE VARAITA E VALLI CUNEESI (CN)

30-set 3° RALLY SPRINT DELL'OSSOLA (VB)

07-ott 2° RONDE DEL FREISA E MALVASIA DELL'ALTA LANGA (AL)

28-ott 5° RALLY SPRINT DELLA COLLINA (TO)

11-nov 26° RALLY DI CARMAGNOLA (TO)

02-dic 11° RALLY SPRINT D'INVERNO (AT)

09-dic 3° RONDE DI NATALE (GE)

VELOCITÀ IN SALITA27-mag 40° SUSA/MONCENISIO (TO)

SLALOM10-giu 2° SL. CASALBORGONE-ARAMENGO (TO)

15-lug 1° SLALOM DEL SESTRIERE (TO)

02-set 36° GARESSIO/S.BERNARDO (CN)

RALLIES TOUT TERRAIN09-nov 11° RALLYE TOUT TERRAIN BIELLA (BI)

AUTO STORICHE24-feb 9° RALLY SPRINT COLLI DEL MONFERRATO (AT)

17-mar 3° RALLY TEAM 971 STORICO (AL)

29-apr 1° COPPA D'ORO HISTORIC (AL)

27-mag RALLY CITTA DI TORINO (TO)

26-mag 40° SUSA-MONCENISIO (CN)

15-lug 111 MINUTI STORICO (NO)

21-lug CESANA-SESTRIERE (TO)

31-ago 19° RALLY DEL TARTUFO (AT)

16-set 13° RALLY VALLE VARAITA E VALLI CUNEES (CN)

01-dic 11° RALLY SPRINT D'INVERNO (AT)

REGOLARITÀ AUTO STORICHE27-mag 2° COPPA L.P. CLASSIC -REGOLARITÀ A CELLIO (VC)

17-giu 21° VETERANE DEL MONFERRATO (AL)

23-giu 12° SESTRIERE STORICO – TROFEO LANCIA (TO)

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COME ERAVAMO...

NASCITA DEL CONCORSO D’ELEGANZA

Era il 21 maggio 1923, quando a Torino si organizzòil primo concorso d’eleganza per automobili. Ilprimo della città e il primo in assoluto in Italia. La

manifestazione riscosse un successo inaspettato, tanto chel’anno seguente, dall’11 al 15 giugno, l’Automobile ClubTorino, insieme a Pro Torino e all’A.I.A., organizzò laseconda edizione. La competizione si svolse al parco delValentino con la presenza di Sua Maestà Vittorio Emanue-le III e vide la partecipazione di 45 vetture. Nella catego-ria A vinse la Bugatti carrozzata Gotteland e Mossotti delduca Francesco Salviati, nella B la Lancia Trikappa carroz-zata da Farina, nella C la Fiat 519 con carrozzeria Farinadell’ingegner commendator Alcide Bona, nella E l’IsottaFraschini con carrozzeria Castagna di Baj Eggeling.Dopo un interruzione di quattro anni, il 1° novembre del

1928, fu organizzato il terzo Concorso di Eleganza checontò 160 iscritti. Il concorso ottenne sempre notevoli suc-cessi di partecipanti e di spettatori, ma fu interrotto duran-te gli anni della Seconda Guerra Mondiale.L’Automobile Club Torino nel 2006 ha rispolverato questaparticolare manifestazione, riproponendola come concorsod’eleganza per auto d’epoca italiane. Insieme alla Promau-to e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Pro-vincia e del Comune di Torino, l’AC Torino farà rivivereanche quest’anno (il 26 e 27 maggio) il Concorso d’ele-ganza per automobili, riservato alle vetture d’epocacostruite in Italia dalle origini fino al 1960.A conferma della sua validità, la manifestazione può con-tare quest’anno sul patrocinio del Ministero dei Beni Cul-turali.