SolePlus_TraLeNostrePreferite_30102010
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Igd
Chi è
Dopo gli allarmi sullaGrecia di qualche me-
se fa, le sirene (quelle deipompieri, non quelle diUlisse) sono andate tacen-do. Nell’attesa dei risultatidi finanza pubblica, merca-ti e operatori hanno sospe-so la sfiducia, dati i primidati incoraggianti sul defi-cit e la mole notevole dinorme e riforme sfornatedal Parlamento ellenico.
Naturalmente, siamo so-lo all’inizio di un lungo edifficile risanamento. E laprudenza sul risultato finaleè d’obbligo, anche a causadel fatto che il deficit pubbli-co era solo uno dei due defi-cit gemelli: oltre al deficitinterno - il massiccio deficitpubblico - v’era un altrettan-to massiccio deficit esterno,il deficit corrente, che, se-condo le ultime stime, sfio-ra quest’anno l’11% del Pil.E per ridurre questo scomo-do gemello ci sono solo duevie: una riduzione brutaledella domanda interna, chescoraggia l’import, o un au-mento di competitività (cheincoraggia l’export e raffor-za i produttori nel compete-re con l’import).
Delle due vie è preferibi-le la seconda, anche
se il grosso della riduzioneavverrà attraverso la prima(la restrizione di bilancioprovvede già per conto suoa ridurre domanda internae import). Ma come stimo-lare la competitività, datoche la via della svalutazio-ne del cambio è preclusadall’appartenenza dellaGrecia all’area euro?
L’export della Grecia èconcentrato nel turistico etrasporti marini. Due setto-ri nei quali il miglioramen-to dei ricavi è legato al ciclointernazionale (la doman-da) più che alla qualità - giàpiù che decente - dell’offer-ta. Ma vi sono caratteristi-che strutturali dell’econo-mia greca che - rileva unrecente studio della Com-missione Ue - possono aiu-tare. La Grecia, nelle mani-fatture, esporta poco, maquel poco che esporta èframmentato su un grannumero di imprese. E la re-strizione della domanda in-terna da risanamento del bi-lancio ha buon gioco nellospingere molte imprese, giàpresenti oltre frontiera, aesportare di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL GESTORE DELLA SETTIMANA Marc Craquelin Financiere de l’Echiquier
I «comparables»
«Oggi il titoloè penalizzato,ma la societàha prospettivedi crescita futura»
La riforma delle pensioniin Francia sta creando
molto malumore. Ha avuto oavrà impatti sul mercato fi-nanziario?
Tutte le misure già adottatenegli altri paesi europei per-metteranno di far passare al-cune riforme indispensabiliin Francia. Riteniamo chel’impatto dei movimenti socia-li sui mercati finanziari siapressoché nullo. Peraltro, leperformance del Cac 40, delMibtel e dell’Eurostoxx sonoin linea con le aspettativedall’inizio di ottobre. Inoltre,il peso rappresentato dal mer-cato francese sulle grandi ca-pitalizzazioni del Cac 40 èpiuttosto basso e, quindi, ridu-ce al minimo le eventuali ri-percussioni in borsa.
La pressione euro-dollaroe, più in generale, i movimen-ti sulle valute continuano ainfluenzare i mercati. Cosa nepensate?
Meno di sei mesi fa, qualcu-no prevedeva già la scomparsadell’euro. Oggi, tutti si lamen-tano perché l’euro è troppoforte rispetto al dollaro e pena-lizza le esportazioni delleaziende europee. I comporta-menti in questo senso sonoquindi assolutamente aleatorie si passa rapidamente da unestremo all’altro. Nel corso delprimo semestre, il rapporto eu-ro-dollaro ha reagito con forzanei confronti dei paesi con unindebitamento elevato, comela Grecia, il Portogallo e la Spa-gna. Dal mese di luglio, i riflet-tori sono puntati sui quantitati-ve easings negli Stati Uniti. Sulbreve periodo, rimaniamomolto ottimisti sui mercati,ma riteniamo che lo yuan siasottovalutato e che potenzial-mente sussista un rischio im-portante se la Cina dovesse de-cidere d’instaurare forti barrie-re doganali.
In Europa sembra essercianche un forte movimento diOpa su alcuni titoli. Cosa nepensate?
In effetti, il numero di fusio-ni acquisizioni è praticamenteraddoppiato quest’anno rispet-to all’anno scorso e si constatauna forte accelerazione dal me-se di agosto, con 230 miliardidi dollari di acquisizioni. Tra le54 società che compongono ilportafoglio del nostro fondoEchiquier Agenor, che selezio-na piccole e medie capitalizza-zioni europee, sei sono state alcentro di un’operazione di que-sto genere nel 2010: un recordsenza precedenti! Queste ope-razioni sono attribuibili a diver-si motivi: i bilanci delle azien-de sono sani, il mercato delcredito è stato riaperto e i tassisono attualmente molto bassi.Ricordiamo che, alla fine del2009, il 25% delle prime 200società europee presentava un
cash flow netto positivo. Pen-siamo quindi che queste opera-zioni continueranno, persinoa ritmi sostenuti.
A livello di azioni, in questafase di mercato, sui listini eu-ropei vedete meglio posizio-nate le small cap o le big cap?
Poco importa l’entità dellasocietà, a condizione che lasua valorizzazione e il suo po-tenziale di plusvalenza sianoelevati. Tra le grandi società,privilegiamo i leader, capaci ditrarre vantaggio dalla crescita
mondiale. Tra i titoli di mediacapitalizzazione, molti racchiu-dono un potenziale di plusva-lenza enorme. Peraltro, contra-riamente a quanto si possapensare, dopo un periodo dicrisi, i titoli di media capitaliz-zazione recuperano più rapida-mente di quelli grandi. Così,da marzo 2009 ad agosto 2010,il Cac 40 ha registrato un incre-mento del 49% e il Ms 190 (in-dice Cac Mid & Small) del 71per cento.
Quali sono le azioni che
preferite e perché?Tra le nostre preferite c’è
Igd che detiene un patrimoniodi 1,8 miliardi di euro di centricommerciali in Italia. Il titolo èingiustamente penalizzato daitimori suscitati dall’economiaitaliana. Tuttavia, le prospetti-ve dei consumi privati in Italiarimangono rosee, poiché il tas-so di disoccupazione è uno deipiù bassi nella zona Euro e inuclei domestici sono tra quel-li meno indebitati. Con oltre500 milioni di euro d’investi-
menti in nuovi centri com-merciali entro il 2012, lasocietà dovrebbe vedercrescere i suoi risultati ri-correnti per azione del7,2% all’anno tra il 2010 eil 2013.
Rechitt Benckiser rap-presenta una bella storianel campo dell’igiene edella cura grazie a unastrategia di prodotti dipunta come Vanish e Cal-
gon, d’innovazione e di cre-scita dei volumi. Da cinque
anni, il gruppo si è notevol-mente sviluppato, replicandola sua strategia nel settore deimedicinali Otc, con i marchiStrepsils e Nurofen, un busi-ness in cui le competenzemarketing del gruppo fanno ladifferenza rispetto ai grandi la-boratori farmaceutici. L’acqui-sizione in corso di Ssl Interna-tional gli permetterà di accele-
rare la penetrazione in nuo-vi mercati di consumo(trattamenti per i piedi,guanti chirurgici, pre-servativi), per un totalepari al 30% del fattura-to del nuovo gruppo.
Nexans è il leadermondiale nella pro-duzione di cavi, set-tore che conosceràun forte dinamismograzie soprattutto auna domanda cre-scente di infrastrut-ture energetiche. In
ritardo in termini di competi-tività sul best performer delsuo settore Prysmian, il grup-po ha intrapreso un importan-te sforzo di ottimizzazione in-dustriale che gli permetteràdi raggiungere una redditivitàdel 12% circa sui capitali inve-stiti. Ritorno della crescita eforte miglioramento della red-ditività sono oggi mal valoriz-zati dal mercato, perchéNexans vale meno dei suoi ca-pitali propri. Tra i titoli ingiu-stamente abbandonatinell’Europa del Sud, abbiamoreperito la società spagnolaPescanova, sulla tematica por-tante dell’acquicoltura. A me-no di una volta i capitali pro-pri, questo titolo è sottovaluta-to, mentre la società si appre-sta a raccogliere i frutti di treanni di pesanti investimenti.Il free cash flow dovrebbe rag-giungere i 60 milioni di euroall’anno per i prossimi eserci-zi, pari al 15% della capitaliz-zazione di borsa.
Safilo è il numero due mon-diale nel settore dell’eyewear,dopo il gruppo compatriotaLuxottica. Forte di licenze co-me Armani, Dior o Gucci, lasocietà italiana si concentrasulla fascia alta del mercato.Come conseguenza del suo for-te indebitamento contrattoall’inizio degli anni 2000, la fa-miglia Tabacchi, per salvare ilgruppo, ha dovuto rivolgersi aHal Investments che ha ricapi-talizzato la società e ne ha as-sunto il controllo. Sotto l’in-fluenza di questo nuovo poten-te azionista che gestisce 4000negozi di ottica in 37 paesi,riteniamo che Safilo sarà ingrado di ritrovare o addiritturasuperare la sua redditività stori-ca. Questi elementi non sonostati ancora presi in considera-zione dal mercato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Disegno diMarco Scuto
Il nododei deficitgemelli
DIETROI NUMERIdi Fabrizio Galimberti
2009 20100,7
0,9
1,1
1,3
1,5
1,7
Uno stock pickermolto esperto1 Marc Craquelin è direttore investimenti diFinancière de L’Echiquier, sgr francese,indipendente, specializzata nello stock pickingeuropeo. Il team di gestione prevede, a fiancodell’analisi fondamentale dei titoli, colloquifrequenti e approfonditi con il managementdelle aziende.La società è stata fondata a Parigi nel 1991:Financière de l’Echiquier è presente sulmercato italiano dal 2005.Marc Craquelin è laureato all’EcolePolytechnique e all’Ecole des Mines di Parigi.Dal 1986 al 1998 ha occupato il ruolo di salessu opzioni e futures presso Finacor, per poiassumerne la direzione generale. Nel 1998 èentrato in Financière de l’Echiquier, dovegestisce i fondi Echiquier Patrimoine eEchiquier Sélection. Oltre che direttoredegli investimenti, Craquelinè membro del comitatodi direzione della società.
(*) Chiusura esercizi 30/6; (Eps) = utile per azione; (P/E) = rapporto prezzo su utile;P/sales= rapporto prezzo su ricavi Fonte: elaborazione AMF su dati Factset
«Tra le nostre preferite? Igd»
p Perentorio recupero nel corso dell'ultimo mese per Igd. Iltitolo ha costruito un testa e spalle rialzista tra maggio edagosto confermando tale configurazione a cavallo degli ultimidue mesi. La successiva accelerazione ha permesso ai prezzidi recuperare 3/4 circa della discesa dai record di inizio annoa quota 1,6250, gettando le basi per il ricongiungimento, nelmedio periodo, proprio con tale livello (target successivo aquota 1,85). Conferme in tal senso al superamento dellaprossima resistenza in area 1,50. Flessioni verso la media a200 sedute, attualmente poco oltre 1,30 resterebberocompatibili con lo scenario rialzista appena descritto. Sotto1,30 invece le prospettive muterebbero, rendendo probabileun nuovo test a 1,20 ed il successivo affondo verso 1,10almeno.
di Lucilla Incorvati
p IGD, prima e unica Siiq quotata in Italia, è unodei principali player nel segmento retailimmobiliare italiano della grande distribuzione. Ilgruppo realizza e gestisce centri commerciali inItalia e Romania. Non presenta realtàconfrontabili, mentre all’estero il competitor piùspecializzato è la francese Klepierre e le duerealtà olandesi, Eurocommercial Nv e Corio Nv.Confrontando i multipli di mercato prospettici,Igd (ai prezzi attuali e sulla base degli utili attesia fine 2010 e 2011) quota a sconto rispetto aiconcorrenti, la cui media è tra 17,4 e 16,9 volte.Il consensus di mercato sulle società delcampione è nel complesso positivo.
Quota percentuale dell'export fornitadal primo 5% degli esportatori
I grandi esportatori
Fonte: elaborazioni del Sole-24 Ore su dati UeGrecia Italia Spagna Germania Belgio
53,0
68,0 69,5 70,0 71,1
SocietàCapitaliz.
al 25/10/10(Mlm Á)
Eps2010
P/E2010
P/E2011
Consensusdi mercato
Igd ImmobiliareGrande Distribuzione 435 0,12 12,17 11,73 Tenere
Corio Nv 4.902 2,97 18,13 17,49 Tenere
Eurocommercial Nv (*) 1.460 1,91 19,02 18,12 Sovrappesare
Klepierre 5.462 1,90 15,16 15,16 Tenere
20 Attualità PLUS24 1 Il Sole 24 Ore
Sabato 30 Ottobre 2010