SolePlus_TraLeNostrePreferite_30102010

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Igd Chi è D opo gli allarmi sulla Grecia di qualche me- se fa, le sirene (quelle dei pompieri, non quelle di Ulisse) sono andate tacen- do. Nell’attesa dei risultati di finanza pubblica, merca- ti e operatori hanno sospe- so la sfiducia, dati i primi dati incoraggianti sul defi- cit e la mole notevole di norme e riforme sfornate dal Parlamento ellenico. Naturalmente, siamo so- lo all’inizio di un lungo e difficile risanamento. E la prudenza sul risultato finale è d’obbligo, anche a causa del fatto che il deficit pubbli- co era solo uno dei due defi- cit gemelli: oltre al deficit interno - il massiccio deficit pubblico - v’era un altrettan- to massiccio deficit esterno, il deficit corrente, che, se- condo le ultime stime, sfio- ra quest’anno l’11% del Pil. E per ridurre questo scomo- do gemello ci sono solo due vie: una riduzione brutale della domanda interna, che scoraggia l’import, o un au- mento di competitività (che incoraggia l’export e raffor- za i produttori nel compete- re con l’import). D elle due vie è preferibi- le la seconda, anche se il grosso della riduzione avverrà attraverso la prima (la restrizione di bilancio provvede già per conto suo a ridurre domanda interna e import). Ma come stimo- lare la competitività, dato che la via della svalutazio- ne del cambio è preclusa dall’appartenenza della Grecia all’area euro? L’export della Grecia è concentrato nel turistico e trasporti marini. Due setto- ri nei quali il miglioramen- to dei ricavi è legato al ciclo internazionale (la doman- da) più che alla qualità - già più che decente - dell’offer- ta. Ma vi sono caratteristi- che strutturali dell’econo- mia greca che - rileva un recente studio della Com- missione Ue - possono aiu- tare. La Grecia, nelle mani- fatture, esporta poco, ma quel poco che esporta è frammentato su un gran numero di imprese. E la re- strizione della domanda in- terna da risanamento del bi- lancio ha buon gioco nello spingere molte imprese, già presenti oltre frontiera, a esportare di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL GESTORE DELLA SETTIMANA Marc Craquelin Financiere de l’Echiquier I «comparables» «Oggi il titolo è penalizzato, ma la società ha prospettive di crescita futura» L a riforma delle pensioni in Francia sta creando molto malumore. Ha avuto o avrà impatti sul mercato fi- nanziario? Tutte le misure già adottate negli altri paesi europei per- metteranno di far passare al- cune riforme indispensabili in Francia. Riteniamo che l’impatto dei movimenti socia- li sui mercati finanziari sia pressoché nullo. Peraltro, le performance del Cac 40, del Mibtel e dell’Eurostoxx sono in linea con le aspettative dall’inizio di ottobre. Inoltre, il peso rappresentato dal mer- cato francese sulle grandi ca- pitalizzazioni del Cac 40 è piuttosto basso e, quindi, ridu- ce al minimo le eventuali ri- percussioni in borsa. La pressione euro-dollaro e, più in generale, i movimen- ti sulle valute continuano a influenzare i mercati. Cosa ne pensate? Meno di sei mesi fa, qualcu- no prevedeva già la scomparsa dell’euro. Oggi, tutti si lamen- tano perché l’euro è troppo forte rispetto al dollaro e pena- lizza le esportazioni delle aziende europee. I comporta- menti in questo senso sono quindi assolutamente aleatori e si passa rapidamente da un estremo all’altro. Nel corso del primo semestre, il rapporto eu- ro-dollaro ha reagito con forza nei confronti dei paesi con un indebitamento elevato, come la Grecia, il Portogallo e la Spa- gna. Dal mese di luglio, i riflet- tori sono puntati sui quantitati- ve easings negli Stati Uniti. Sul breve periodo, rimaniamo molto ottimisti sui mercati, ma riteniamo che lo yuan sia sottovalutato e che potenzial- mente sussista un rischio im- portante se la Cina dovesse de- cidere d’instaurare forti barrie- re doganali. In Europa sembra esserci anche un forte movimento di Opa su alcuni titoli. Cosa ne pensate? In effetti, il numero di fusio- ni acquisizioni è praticamente raddoppiato quest’anno rispet- to all’anno scorso e si constata una forte accelerazione dal me- se di agosto, con 230 miliardi di dollari di acquisizioni. Tra le 54 società che compongono il portafoglio del nostro fondo Echiquier Agenor, che selezio- na piccole e medie capitalizza- zioni europee, sei sono state al centro di un’operazione di que- sto genere nel 2010: un record senza precedenti! Queste ope- razioni sono attribuibili a diver- si motivi: i bilanci delle azien- de sono sani, il mercato del credito è stato riaperto e i tassi sono attualmente molto bassi. Ricordiamo che, alla fine del 2009, il 25% delle prime 200 società europee presentava un cash flow netto positivo. Pen- siamo quindi che queste opera- zioni continueranno, persino a ritmi sostenuti. A livello di azioni, in questa fase di mercato, sui listini eu- ropei vedete meglio posizio- nate le small cap o le big cap? Poco importa l’entità della società, a condizione che la sua valorizzazione e il suo po- tenziale di plusvalenza siano elevati. Tra le grandi società, privilegiamo i leader, capaci di trarre vantaggio dalla crescita mondiale. Tra i titoli di media capitalizzazione, molti racchiu- dono un potenziale di plusva- lenza enorme. Peraltro, contra- riamente a quanto si possa pensare, dopo un periodo di crisi, i titoli di media capitaliz- zazione recuperano più rapida- mente di quelli grandi. Così, da marzo 2009 ad agosto 2010, il Cac 40 ha registrato un incre- mento del 49% e il Ms 190 (in- dice Cac Mid & Small) del 71 per cento. Quali sono le azioni che preferite e perché? Tra le nostre preferite c’è Igd che detiene un patrimonio di 1,8 miliardi di euro di centri commerciali in Italia. Il titolo è ingiustamente penalizzato dai timori suscitati dall’economia italiana. Tuttavia, le prospetti- ve dei consumi privati in Italia rimangono rosee, poiché il tas- so di disoccupazione è uno dei più bassi nella zona Euro e i nuclei domestici sono tra quel- li meno indebitati. Con oltre 500 milioni di euro d’investi- menti in nuovi centri com- merciali entro il 2012, la società dovrebbe veder crescere i suoi risultati ri- correnti per azione del 7,2% all’anno tra il 2010 e il 2013. Rechitt Benckiser rap- presenta una bella storia nel campo dell’igiene e della cura grazie a una strategia di prodotti di punta come Vanish e Cal- gon, d’innovazione e di cre- scita dei volumi. Da cinque anni, il gruppo si è notevol- mente sviluppato, replicando la sua strategia nel settore dei medicinali Otc, con i marchi Strepsils e Nurofen, un busi- ness in cui le competenze marketing del gruppo fanno la differenza rispetto ai grandi la- boratori farmaceutici. L’acqui- sizione in corso di Ssl Interna- tional gli permetterà di accele- rare la penetrazione in nuo- vi mercati di consumo (trattamenti per i piedi, guanti chirurgici, pre- servativi), per un totale pari al 30% del fattura- to del nuovo gruppo. Nexans è il leader mondiale nella pro- duzione di cavi, set- tore che conoscerà un forte dinamismo grazie soprattutto a una domanda cre- scente di infrastrut- ture energetiche. In ritardo in termini di competi- tività sul best performer del suo settore Prysmian, il grup- po ha intrapreso un importan- te sforzo di ottimizzazione in- dustriale che gli permetterà di raggiungere una redditività del 12% circa sui capitali inve- stiti. Ritorno della crescita e forte miglioramento della red- ditività sono oggi mal valoriz- zati dal mercato, perché Nexans vale meno dei suoi ca- pitali propri. Tra i titoli ingiu- stamente abbandonati nell’Europa del Sud, abbiamo reperito la società spagnola Pescanova, sulla tematica por- tante dell’acquicoltura. A me- no di una volta i capitali pro- pri, questo titolo è sottovaluta- to, mentre la società si appre- sta a raccogliere i frutti di tre anni di pesanti investimenti. Il free cash flow dovrebbe rag- giungere i 60 milioni di euro all’anno per i prossimi eserci- zi, pari al 15% della capitaliz- zazione di borsa. Safilo è il numero due mon- diale nel settore dell’eyewear, dopo il gruppo compatriota Luxottica. Forte di licenze co- me Armani, Dior o Gucci, la società italiana si concentra sulla fascia alta del mercato. Come conseguenza del suo for- te indebitamento contratto all’inizio degli anni 2000, la fa- miglia Tabacchi, per salvare il gruppo, ha dovuto rivolgersi a Hal Investments che ha ricapi- talizzato la società e ne ha as- sunto il controllo. Sotto l’in- fluenza di questo nuovo poten- te azionista che gestisce 4000 negozi di ottica in 37 paesi, riteniamo che Safilo sarà in grado di ritrovare o addirittura superare la sua redditività stori- ca. Questi elementi non sono stati ancora presi in considera- zione dal mercato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Disegno di Marco Scuto Il nodo dei deficit gemelli DIETRO I NUMERI di Fabrizio Galimberti 2009 2010 0,7 0,9 1,1 1,3 1,5 1,7 Uno stock picker molto esperto 1 Marc Craquelin è direttore investimenti di Financière de L’Echiquier, sgr francese, indipendente, specializzata nello stock picking europeo. Il team di gestione prevede, a fianco dell’analisi fondamentale dei titoli, colloqui frequenti e approfonditi con il management delle aziende. La società è stata fondata a Parigi nel 1991: Financière de l’Echiquier è presente sul mercato italiano dal 2005. Marc Craquelin è laureato all’Ecole Polytechnique e all’Ecole des Mines di Parigi. Dal 1986 al 1998 ha occupato il ruolo di sales su opzioni e futures presso Finacor, per poi assumerne la direzione generale. Nel 1998 è entrato in Financière de l’Echiquier, dove gestisce i fondi Echiquier Patrimoine e Echiquier Sélection. Oltre che direttore degli investimenti, Craquelin è membro del comitato di direzione della società. (*) Chiusura esercizi 30/6; (Eps) = utile per azione; (P/E) = rapporto prezzo su utile; P/sales= rapporto prezzo su ricavi Fonte: elaborazione AMF su dati Factset «Tra le nostre preferite? Igd» p Perentorio recupero nel corso dell'ultimo mese per Igd. Il titolo ha costruito un testa e spalle rialzista tra maggio ed agosto confermando tale configurazione a cavallo degli ultimi due mesi. La successiva accelerazione ha permesso ai prezzi di recuperare 3/4 circa della discesa dai record di inizio anno a quota 1,6250, gettando le basi per il ricongiungimento, nel medio periodo, proprio con tale livello (target successivo a quota 1,85). Conferme in tal senso al superamento della prossima resistenza in area 1,50. Flessioni verso la media a 200 sedute, attualmente poco oltre 1,30 resterebbero compatibili con lo scenario rialzista appena descritto. Sotto 1,30 invece le prospettive muterebbero, rendendo probabile un nuovo test a 1,20 ed il successivo affondo verso 1,10 almeno. di Lucilla Incorvati p IGD, prima e unica Siiq quotata in Italia, è uno dei principali player nel segmento retail immobiliare italiano della grande distribuzione. Il gruppo realizza e gestisce centri commerciali in Italia e Romania. Non presenta realtà confrontabili, mentre all’estero il competitor più specializzato è la francese Klepierre e le due realtà olandesi, Eurocommercial Nv e Corio Nv. Confrontando i multipli di mercato prospettici, Igd (ai prezzi attuali e sulla base degli utili attesi a fine 2010 e 2011) quota a sconto rispetto ai concorrenti, la cui media è tra 17,4 e 16,9 volte. Il consensus di mercato sulle società del campione è nel complesso positivo. Quota percentuale dell'export fornita dal primo 5% degli esportatori I grandi esportatori Fonte: elaborazioni del Sole-24 Ore su dati Ue Grecia Italia Spagna Germania Belgio 53,0 68,0 69,5 70,0 71,1 Società Capitaliz. al 25/10/10 (Mlm Á) Eps 2010 P/E 2010 P/E 2011 Consensus di mercato Igd Immobiliare Grande Distribuzione 435 0,12 12,17 11,73 Tenere Corio Nv 4.902 2,97 18,13 17,49 Tenere Eurocommercial Nv (*) 1.460 1,91 19,02 18,12 Sovrappesare Klepierre 5.462 1,90 15,16 15,16 Tenere 20 Attualità PLUS24 1 Il Sole 24 Ore Sabato 30 Ottobre 2010

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I grandi esportatori mondiale.Traititolidimedia capitalizzazione,moltiracchiu- donounpotenzialediplusva- lenzaenorme.Peraltro,contra- riamente a quanto si possa pensare,dopounperiododi crisi,ititolidimediacapitaliz- zazionerecuperanopiùrapida- mentediquelligrandi.Così, damarzo2009adagosto2010, ilCac40haregistratounincre- mentodel49%eilMs190(in- diceCacMid&Small)del71 percento. Quali sono le azioni che Chiè PLUS24 1 IlSole24Ore Sabato30Ottobre2010 diFabrizioGalimberti diLucillaIncorvati

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Igd

Chi è

Dopo gli allarmi sullaGrecia di qualche me-

se fa, le sirene (quelle deipompieri, non quelle diUlisse) sono andate tacen-do. Nell’attesa dei risultatidi finanza pubblica, merca-ti e operatori hanno sospe-so la sfiducia, dati i primidati incoraggianti sul defi-cit e la mole notevole dinorme e riforme sfornatedal Parlamento ellenico.

Naturalmente, siamo so-lo all’inizio di un lungo edifficile risanamento. E laprudenza sul risultato finaleè d’obbligo, anche a causadel fatto che il deficit pubbli-co era solo uno dei due defi-cit gemelli: oltre al deficitinterno - il massiccio deficitpubblico - v’era un altrettan-to massiccio deficit esterno,il deficit corrente, che, se-condo le ultime stime, sfio-ra quest’anno l’11% del Pil.E per ridurre questo scomo-do gemello ci sono solo duevie: una riduzione brutaledella domanda interna, chescoraggia l’import, o un au-mento di competitività (cheincoraggia l’export e raffor-za i produttori nel compete-re con l’import).

Delle due vie è preferibi-le la seconda, anche

se il grosso della riduzioneavverrà attraverso la prima(la restrizione di bilancioprovvede già per conto suoa ridurre domanda internae import). Ma come stimo-lare la competitività, datoche la via della svalutazio-ne del cambio è preclusadall’appartenenza dellaGrecia all’area euro?

L’export della Grecia èconcentrato nel turistico etrasporti marini. Due setto-ri nei quali il miglioramen-to dei ricavi è legato al ciclointernazionale (la doman-da) più che alla qualità - giàpiù che decente - dell’offer-ta. Ma vi sono caratteristi-che strutturali dell’econo-mia greca che - rileva unrecente studio della Com-missione Ue - possono aiu-tare. La Grecia, nelle mani-fatture, esporta poco, maquel poco che esporta èframmentato su un grannumero di imprese. E la re-strizione della domanda in-terna da risanamento del bi-lancio ha buon gioco nellospingere molte imprese, giàpresenti oltre frontiera, aesportare di più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL GESTORE DELLA SETTIMANA Marc Craquelin Financiere de l’Echiquier

I «comparables»

«Oggi il titoloè penalizzato,ma la societàha prospettivedi crescita futura»

La riforma delle pensioniin Francia sta creando

molto malumore. Ha avuto oavrà impatti sul mercato fi-nanziario?

Tutte le misure già adottatenegli altri paesi europei per-metteranno di far passare al-cune riforme indispensabiliin Francia. Riteniamo chel’impatto dei movimenti socia-li sui mercati finanziari siapressoché nullo. Peraltro, leperformance del Cac 40, delMibtel e dell’Eurostoxx sonoin linea con le aspettativedall’inizio di ottobre. Inoltre,il peso rappresentato dal mer-cato francese sulle grandi ca-pitalizzazioni del Cac 40 èpiuttosto basso e, quindi, ridu-ce al minimo le eventuali ri-percussioni in borsa.

La pressione euro-dollaroe, più in generale, i movimen-ti sulle valute continuano ainfluenzare i mercati. Cosa nepensate?

Meno di sei mesi fa, qualcu-no prevedeva già la scomparsadell’euro. Oggi, tutti si lamen-tano perché l’euro è troppoforte rispetto al dollaro e pena-lizza le esportazioni delleaziende europee. I comporta-menti in questo senso sonoquindi assolutamente aleatorie si passa rapidamente da unestremo all’altro. Nel corso delprimo semestre, il rapporto eu-ro-dollaro ha reagito con forzanei confronti dei paesi con unindebitamento elevato, comela Grecia, il Portogallo e la Spa-gna. Dal mese di luglio, i riflet-tori sono puntati sui quantitati-ve easings negli Stati Uniti. Sulbreve periodo, rimaniamomolto ottimisti sui mercati,ma riteniamo che lo yuan siasottovalutato e che potenzial-mente sussista un rischio im-portante se la Cina dovesse de-cidere d’instaurare forti barrie-re doganali.

In Europa sembra essercianche un forte movimento diOpa su alcuni titoli. Cosa nepensate?

In effetti, il numero di fusio-ni acquisizioni è praticamenteraddoppiato quest’anno rispet-to all’anno scorso e si constatauna forte accelerazione dal me-se di agosto, con 230 miliardidi dollari di acquisizioni. Tra le54 società che compongono ilportafoglio del nostro fondoEchiquier Agenor, che selezio-na piccole e medie capitalizza-zioni europee, sei sono state alcentro di un’operazione di que-sto genere nel 2010: un recordsenza precedenti! Queste ope-razioni sono attribuibili a diver-si motivi: i bilanci delle azien-de sono sani, il mercato delcredito è stato riaperto e i tassisono attualmente molto bassi.Ricordiamo che, alla fine del2009, il 25% delle prime 200società europee presentava un

cash flow netto positivo. Pen-siamo quindi che queste opera-zioni continueranno, persinoa ritmi sostenuti.

A livello di azioni, in questafase di mercato, sui listini eu-ropei vedete meglio posizio-nate le small cap o le big cap?

Poco importa l’entità dellasocietà, a condizione che lasua valorizzazione e il suo po-tenziale di plusvalenza sianoelevati. Tra le grandi società,privilegiamo i leader, capaci ditrarre vantaggio dalla crescita

mondiale. Tra i titoli di mediacapitalizzazione, molti racchiu-dono un potenziale di plusva-lenza enorme. Peraltro, contra-riamente a quanto si possapensare, dopo un periodo dicrisi, i titoli di media capitaliz-zazione recuperano più rapida-mente di quelli grandi. Così,da marzo 2009 ad agosto 2010,il Cac 40 ha registrato un incre-mento del 49% e il Ms 190 (in-dice Cac Mid & Small) del 71per cento.

Quali sono le azioni che

preferite e perché?Tra le nostre preferite c’è

Igd che detiene un patrimoniodi 1,8 miliardi di euro di centricommerciali in Italia. Il titolo èingiustamente penalizzato daitimori suscitati dall’economiaitaliana. Tuttavia, le prospetti-ve dei consumi privati in Italiarimangono rosee, poiché il tas-so di disoccupazione è uno deipiù bassi nella zona Euro e inuclei domestici sono tra quel-li meno indebitati. Con oltre500 milioni di euro d’investi-

menti in nuovi centri com-merciali entro il 2012, lasocietà dovrebbe vedercrescere i suoi risultati ri-correnti per azione del7,2% all’anno tra il 2010 eil 2013.

Rechitt Benckiser rap-presenta una bella storianel campo dell’igiene edella cura grazie a unastrategia di prodotti dipunta come Vanish e Cal-

gon, d’innovazione e di cre-scita dei volumi. Da cinque

anni, il gruppo si è notevol-mente sviluppato, replicandola sua strategia nel settore deimedicinali Otc, con i marchiStrepsils e Nurofen, un busi-ness in cui le competenzemarketing del gruppo fanno ladifferenza rispetto ai grandi la-boratori farmaceutici. L’acqui-sizione in corso di Ssl Interna-tional gli permetterà di accele-

rare la penetrazione in nuo-vi mercati di consumo(trattamenti per i piedi,guanti chirurgici, pre-servativi), per un totalepari al 30% del fattura-to del nuovo gruppo.

Nexans è il leadermondiale nella pro-duzione di cavi, set-tore che conosceràun forte dinamismograzie soprattutto auna domanda cre-scente di infrastrut-ture energetiche. In

ritardo in termini di competi-tività sul best performer delsuo settore Prysmian, il grup-po ha intrapreso un importan-te sforzo di ottimizzazione in-dustriale che gli permetteràdi raggiungere una redditivitàdel 12% circa sui capitali inve-stiti. Ritorno della crescita eforte miglioramento della red-ditività sono oggi mal valoriz-zati dal mercato, perchéNexans vale meno dei suoi ca-pitali propri. Tra i titoli ingiu-stamente abbandonatinell’Europa del Sud, abbiamoreperito la società spagnolaPescanova, sulla tematica por-tante dell’acquicoltura. A me-no di una volta i capitali pro-pri, questo titolo è sottovaluta-to, mentre la società si appre-sta a raccogliere i frutti di treanni di pesanti investimenti.Il free cash flow dovrebbe rag-giungere i 60 milioni di euroall’anno per i prossimi eserci-zi, pari al 15% della capitaliz-zazione di borsa.

Safilo è il numero due mon-diale nel settore dell’eyewear,dopo il gruppo compatriotaLuxottica. Forte di licenze co-me Armani, Dior o Gucci, lasocietà italiana si concentrasulla fascia alta del mercato.Come conseguenza del suo for-te indebitamento contrattoall’inizio degli anni 2000, la fa-miglia Tabacchi, per salvare ilgruppo, ha dovuto rivolgersi aHal Investments che ha ricapi-talizzato la società e ne ha as-sunto il controllo. Sotto l’in-fluenza di questo nuovo poten-te azionista che gestisce 4000negozi di ottica in 37 paesi,riteniamo che Safilo sarà ingrado di ritrovare o addiritturasuperare la sua redditività stori-ca. Questi elementi non sonostati ancora presi in considera-zione dal mercato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Disegno diMarco Scuto

Il nododei deficitgemelli

DIETROI NUMERIdi Fabrizio Galimberti

2009 20100,7

0,9

1,1

1,3

1,5

1,7

Uno stock pickermolto esperto1 Marc Craquelin è direttore investimenti diFinancière de L’Echiquier, sgr francese,indipendente, specializzata nello stock pickingeuropeo. Il team di gestione prevede, a fiancodell’analisi fondamentale dei titoli, colloquifrequenti e approfonditi con il managementdelle aziende.La società è stata fondata a Parigi nel 1991:Financière de l’Echiquier è presente sulmercato italiano dal 2005.Marc Craquelin è laureato all’EcolePolytechnique e all’Ecole des Mines di Parigi.Dal 1986 al 1998 ha occupato il ruolo di salessu opzioni e futures presso Finacor, per poiassumerne la direzione generale. Nel 1998 èentrato in Financière de l’Echiquier, dovegestisce i fondi Echiquier Patrimoine eEchiquier Sélection. Oltre che direttoredegli investimenti, Craquelinè membro del comitatodi direzione della società.

(*) Chiusura esercizi 30/6; (Eps) = utile per azione; (P/E) = rapporto prezzo su utile;P/sales= rapporto prezzo su ricavi Fonte: elaborazione AMF su dati Factset

«Tra le nostre preferite? Igd»

p Perentorio recupero nel corso dell'ultimo mese per Igd. Iltitolo ha costruito un testa e spalle rialzista tra maggio edagosto confermando tale configurazione a cavallo degli ultimidue mesi. La successiva accelerazione ha permesso ai prezzidi recuperare 3/4 circa della discesa dai record di inizio annoa quota 1,6250, gettando le basi per il ricongiungimento, nelmedio periodo, proprio con tale livello (target successivo aquota 1,85). Conferme in tal senso al superamento dellaprossima resistenza in area 1,50. Flessioni verso la media a200 sedute, attualmente poco oltre 1,30 resterebberocompatibili con lo scenario rialzista appena descritto. Sotto1,30 invece le prospettive muterebbero, rendendo probabileun nuovo test a 1,20 ed il successivo affondo verso 1,10almeno.

di Lucilla Incorvati

p IGD, prima e unica Siiq quotata in Italia, è unodei principali player nel segmento retailimmobiliare italiano della grande distribuzione. Ilgruppo realizza e gestisce centri commerciali inItalia e Romania. Non presenta realtàconfrontabili, mentre all’estero il competitor piùspecializzato è la francese Klepierre e le duerealtà olandesi, Eurocommercial Nv e Corio Nv.Confrontando i multipli di mercato prospettici,Igd (ai prezzi attuali e sulla base degli utili attesia fine 2010 e 2011) quota a sconto rispetto aiconcorrenti, la cui media è tra 17,4 e 16,9 volte.Il consensus di mercato sulle società delcampione è nel complesso positivo.

Quota percentuale dell'export fornitadal primo 5% degli esportatori

I grandi esportatori

Fonte: elaborazioni del Sole-24 Ore su dati UeGrecia Italia Spagna Germania Belgio

53,0

68,0 69,5 70,0 71,1

SocietàCapitaliz.

al 25/10/10(Mlm Á)

Eps2010

P/E2010

P/E2011

Consensusdi mercato

Igd ImmobiliareGrande Distribuzione 435 0,12 12,17 11,73 Tenere

Corio Nv 4.902 2,97 18,13 17,49 Tenere

Eurocommercial Nv (*) 1.460 1,91 19,02 18,12 Sovrappesare

Klepierre 5.462 1,90 15,16 15,16 Tenere

20 Attualità PLUS24 1 Il Sole 24 Ore

Sabato 30 Ottobre 2010