SOFFERENZA ANIMALE: RICONOSCERE VALUTARE E PREVENIRE settembre 2016... · 2016-09-20 · e di breve...
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SOFFERENZA ANIMALE:
RICONOSCERE VALUTARE E
PREVENIRE
Davide Barbetta
Medico veterinario designato Università degli Studi di Trieste e Centro di Biomedicina Molecolare (CBM)
Trieste, 14 - 20 settembre 2016
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
D.Lgs 26/14 Art. 3.Definizioni1. Ai fini del presente decreto si intende per:a)procedura, qualsiasi uso, invasivo o non invasivo, di un animale ai fini sperimentali o ad altri fini scientifici dal risultato noto o ignoto, o ai fini educativi, che possa causare all’animale un livello di dolore, sofferenza, distress, danno prolungato equivalente o superiore a quello provocato all’inserimento di un ago secondo le buone prassi veterinarie.
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Sofferenza:
�“condizione provocata da dolore fisico e mentale” Dizionario enciclopedico di scienze mediche e biologiche e di biotecnologie
�“patimento fisico o morale” Vocabolario della lingua italiana Zingarelli
�“condizione tormentosa provocata dalla assiduità del
dolore” Vocabolario della lingua italiana De Voto
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Dolore:
•L’esperienza del dolore negli animali è stato al centro di un ampio dibattito. Provano emozioni, hanno cognizione del dolore ?E’ generalmente accettato che gli animali provano dolore in quanto hanno le strutture fisiologiche-neurologiche necessarie a percepirlo
•Diverse definizioni di dolore sono state proposte “Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno reale e potenziale o descritta in termini di tale danno”
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
“Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale
spiacevole associata ad un danno tessutale reale o
potenziale, e dovrebbe essere attesa in un animale
soggetto a qualsiasi procedura o in un modello
animale che sarebbe tale da causare dolore
nell’uomo”
La sofferenza può essere una conseguenza del dolore
e del distress provati dall’animale
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Natura del dolore
Acuto: durata da secondi a giorni determinato da :
stimolo dannoso di tipo chimico, termico, meccanico, chimico, o conseguente da traumi, chirurgia o malattie
-risoluzione con riparazione del danno -non risoluzione dolore cronico
Cronico: durata lunga nel tempo determinato da diverse condizioni e sindromi: tumori, disturbi ortopedici (es. osteofiti)
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
� Somatico (acuto o cronico): danno es. cute, ossa, tendini, muscoli …
� Viscerale: flogosi, distensione, ischemia,…� Neuropatico (acuto o cronico) danno del sistema
nervoso (nervi, midollo, cervello)• potenziali cause schiacciamento, flogosi, ischemia
• problema noto nell’uomo, meno conosciuta è l’incidenza clinica negli animali, eccezion fatta per i modelli di dolore neuropatico.
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Severità del dolore:
� lieve, moderato e grave la corretta previsione del grado di severità del dolore è la prima strategia per poterlo minimizzare o annullare.
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Valutazione del dolore
Osservazioni comportamentali i cambiamenti comportamentali rappresentano il principale metodo che può essere utilizzato nella valutazione del dolore
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Tre approcci di osservazione :
1. Cambiamenti di carattere generale associati al dolore .
Tali indicatori di anormalità possono essere legati anche a
condizioni non algiche :
a. Ridotta e/o cessata assunzione di cibo e acqua
b. Isolamento dal gruppo
c. No esplorazione, ridotta attività motoria, immobilità
d. Manto arruffato
e. Cambiamenti di temperamento (apatia, aggressività con morsi e graffi)
f. Vocalizzazioni dalla manipolazione di animali con dolore acuto
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
2. Incidenza di episodi spontanei di comportamenti
specifici per il dolore:Ratto movimenti e atteggiamenti posturali particolari: inarcamento del dorso, leccamento, torsione della pelvi,
stiramento, pressione, dell’addome a terra, contorsione
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
3. Cambi comportamentali in relazione alla terapia analgesica: ritorno al comportamento normale o
cessazione di quelli anormali
Tuttavia, alcuni analgesici possono avere effetti comportamentali
Gli oppioidi possono causare un aumento di attività in certe specie o ceppi (es. topi e ratti): ratti trattati con buprenorfina assumono più cibo e acqua rispetto ai controlli.
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Quantificazione del dolore
� Scale del dolore:
- scala analogica visuale - scala di valutazione numerica- scala descrittiva semplice.
� Clinical scoring system: non specifiche per il dolore
� Espressioni facciali (mouse, rat and rabbit grimace scale)
MOUSE GRIMACE SCALE
CODIFICAZIONI DELL’ESPRESSIONI DI DOLORE NEL TOPO DI
LABORATORIO
RAT GRIMACE SCALE
CODIFICAZIONI DELL’ESPRESSIONI DI DOLORE NEL TOPO DI
LABORATORIO
RABBIT GRIMACE SCALE
CODIFICAZIONI DELL’ESPRESSIONI DI DOLORE NEL TOPO DI
LABORATORIO
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Alterazioni fisiologiche
o Alterazioni della respirazione: il dolore causa generalmente dei cambiamenti nel modo di respirare dell’animale (es. chirurgia toracica ) In alcuni casi le variazioni respiratorie possono essere meno
evidenti o mascherate dalla tendenza di alcuni animali, roditori e conigli, di rispondere alla manipolazione o all’osservazione ravvicinata con un aumento della frequenza respiratoria.
o Aumento della frequenza cardiaca e della pressione spesso accompagnano il dolore acuto e cronico, ma queste misure generalmente coinvolgono un contatto dell’animale che può essere fonte di stress che confondono l’interpretazione.
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Altra forma di sofferenza animale è il passaggio da una condizione di stress ad una di distress
Lo stress è una risposta fisiologica e comportamentale di adattamento che aiuta a mantenere l’omeostasi ed è una componente integrante della vita normale.
SOFFERENZA ANIMALE, DEFINIZIONE E RICONOSCIMENTO
Distress:
L’incapacità dell’animale di far fronte alle condizioni stressanti porta ad una condizione di distress
caratterizzato da un mal adattamento, spesso manifestamente dannoso, comportamentale e/o fisiologico
Logorio progressivo che porta poi ad una rottura dell’equilibrio psicofisico
Disturbi comportamentali e/o malattia
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
D.Lgs 26/14
Art. 15 Classificazione delle procedure
1. Le procedure sono classificate, caso per caso, secondo i criteri di assegnazione di cui all’allegato VII del presente decreto, come:
a) Non risveglio le procedure in anestesia senza ripresa di coscienza
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
b) Lievi dolore, sofferenza o angoscia lievi e
di durata breve, nonchè le procedure che non
provocano un significativo deterioramento del
benessere o delle condizioni generali degli animali
Es. anestesia, biopsie orecchio e coda, somministrazione (es. SC, IM, IP) di sostanze con effetto lieve o nullo e in volumi appropriati
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
c) Moderate: dolore, sofferenza o angoscia moderati
e di breve durata o dolore, sofferenza o angoscia lievi ma di lunga durata, nonché le procedure che provocano un deterioramento moderato del
benessere o delle condizioni generali degli animali
ES. Chirurgia (toracica, addominale,…), modelli di tumore, indotti o spontanei, che producano dolore e angoscia moderati o interferenza moderata con il comportamento normale.
c
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
d) Gravi: dolore, sofferenza o angoscia intensi o dolore, sofferenza o angoscia moderati e di lunga
durata, nonchè le procedure che provocano un
deterioramento grave del benessere animale o delle
condizioni generali degli animali
Es. Prove di tossicità che possano prevedere la morte dell’animale, modelli di tumori, indotti o spontanei che causino malattia progressiva letale ( tumori metastatizzanti)
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Nell’assegnazione della gravità bisogna considerare.
1.Nella fase di disegno dello studio è necessario un approccio di squadra veterinario responsabile del
progetto e del benessere animale, di esperti esterni, dati
scientifici disponibili
2.Nel definire la gravità della procedura bisogna
considerare la specie, il ceppo e la natura della
metodologia
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
3. La procedura deve essere considerata nel suo complesso, considerando tutti gli effetti dannosi che possono essere inflitti agli animali, considerando anche gli aspetti di stabulazione, di cura e di handling sofferenza cumulativa
4. È basata sugli effetti dannosi più gravi
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Modello murino di tumorigenesi laparotomia per impianto tumorale
epatico sofferenza di grado moderato
sviluppo neoplastico con metastasi e ascite la
procedura è classificata come grave.
E’ sufficiente che un singolo 1’animale vada incontro ad un danno di grado elevato per classificare la procedura sperimentale del progetto come grave.
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Quando gli effetti dannosi non sono noti ? studio pilota
La sezione III dell’allegato VII contiene esempi di procedure per i vari livelli di gravità lieve, moderata e grave che rappresentano delle indicazioni di carattere generale.
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
La Commissione Europea ha istituito un gruppo di lavoro di esperti (EWG) che ha prodotto un documento per valutare la severità delle procedure Guida per aiutare in modo, non vincolante, gli Stati Membri ad una corretta dei interpretazione dei provvedimenti contenuti nella Direttiva 2010/63 nell’ambito della gravità delle procedure
National Competent Authorites for the implementazion ofDirective 2010/63/EU on the protection of animals used
for scientific purposes
-Corrigendum of 24 january 2013-
Working document on a severity assessment framework
Brussels, 11-12 july 2012
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Esempio che illustra un processo di classificazione di gravità della procedura: studio oncologico
Obiettivo: valutazione di un nuovo farmaco sulla crescita tumorale
Considerazioni generali
Scelta e attività dei composti valutati in vitro e solo quelli che mostrano caratteristiche favorevoli sono testate in vivo e studi di tollerabilità in piccoli gruppi di animali (studio pilota) per valutare , la massima dose tollerabile e il regime di somministrazione.
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Animali: 30 Balb/c nudi topi suscettibili a
infezione stabulati in condizioni che minimizzano
il rischio di infezione
Animali stabulati in gruppo con ambiente arricchito BA
Impianto delle cellule SC sofferenza lieve a seguito della restrizione e dell’iniezione.
Appropriato volume di somministrazione (0,1 – 0, 2 ml) animali monitorati nel periodo post-iniezione
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE
CON ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
clinical
scoring
system
Crescita del tumore
Valutazione del benessere:
� peso una volta a settimana
� osservazione giornaliera del comportamento, della locomozione
� misura del tumore e delle caratteristiche della massa tumorale (7°, 14 ° e 20°giorno)
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Quando…
tumore ulcerato o infetto, diametro superiore a 1,2 cm, interferenza della massa tumorale con il comportamento , il movimento o la postura
Sofferenza….
eutanasia
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Somministrazione del farmaco per via intraperitoneale:
• Valutazione: -sofferenza lieve a seguito della restrizione e dell’iniezione - appropriato volume di somministrazione
• monitoraggio animali nel periodo post-iniezione (inizio 20° giorno dall’impianto e frequenza di somministrazione 2 volte al giorno per 7 giorni )
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Farmaco
• somministrazione dose (dose minima determinata precedentemente)
• clinical scoring system per valutare il benessere
animale perdita di peso (> 20 %), diarrea protratta (> 48 ore), letargia sofferenza…… eutanasia
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Analisi
Considerando la crescita tumorale, la frequenza di iniezioni e gli affetti avversi del farmaco
valutazione prospettiva della classificazione come moderata
Analisi corretta ?
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Risultati 30 topi
- 3 animali no sviluppo tumorale e usciti dallo studio
(sofferenza lieve)
- 2 animali sacrificati: sviluppo di ulcere nella fase di
impianto prima del trattamento e sacrificati (sofferenza moderata)
- 25 utilizzati in modo efficace:
� 10 animali farmaco B alla dose H :
tumore relativamente piccolo no significativa perdita di peso e no segni sofferenza moderata
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
� 10 animali farmaco B alla dose X :
- 7 animali riduzione della massa, perdita di peso del 15 % , presenza di feci morbide e tenuti fino alla fine dell’esperimento sofferenza moderata
- 3 animali riduzione della massa tumorale, perdita di peso del 15 %, feci soffici, anoressici e letargici e sacrificati al 25° giorno sofferenza grave
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
� 5 animali farmaco C alla dose Y :
continua crescita del tumore, aumento del peso corporeo, no segni, a parte la crescita tumorale, e sacrificati quando la massa tumorale ha un diametro superiore a 1,2 cm sofferenza moderata
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Riutilizzo degli animali nelle procedure
Il veterinario decide se l’animale, già utilizzato in altra procedura, lieve o moderata, possa essere riutilizzato.
Il Ministero può autorizzare in via eccezionale, previo parere favorevole del veterinario, il riutilizzo di un animale impiegato precedentemente in una procedura grave solo quando la procedura successiva è lieve o moderata o non risveglio (fino al 31/12/16) o lieve o non risveglio (dal 1/1/16)
EFFETTI DANNOSI DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI:
CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE PROCEDURE CON
ESEMPI DI MODELLI ANIMALI DI MALATTIA
Il veterinario decide sulla base dello stato di salute degli animali, se liberare e reinserire gli individui, utilizzati o destinati ad essere utilizzati nelle procedure, in un habitat adeguato o in un sistema di allevamento appropriato alla specie.
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI CON FENOTIPO
SOFFERENTE: VALUTAZIONE DEL BENESSERE
D.Lgs 26/14
Art. 3
Definizioni
1. Ai fini del presente decreto si intende per:
a) Procedura Ciò include qualsiasi azione che intende o può determinare la nascita o la schiusa di un animale o la
creazione e il mantenimento di una linea di animali
geneticamente modificata con fenotipo sofferente in queste
condizioni
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI CON FENOTIPO
SOFFERENTE: VALUTAZIONE DEL BENESSERE
Fenotipo sofferente: dolore, distress sofferenze e danno prolungato equivalente o superiore a quello provocato all’inserimento di un ago secondo le buone pratiche veterinarie
D.Lgs 26/14
Art. 10 Animali utilizzati nelle procedure
4. L'allevamento di animali geneticamente modificati è consentito previa valutazione del rapporto tra danno e beneficio, della effettiva necessità della manipolazione, del possibile impatto che potrebbe avere sul benessere degli animali e dei potenziali rischi per la salute umana, animale e per l'ambiente.
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI CON FENOTIPO
SOFFERENTE: VALUTAZIONE DEL BENESSERE
D.Lgs 26/14
Art. 17. Fine della procedura
Una procedura si considera terminata quando non è necessario effettuare ulteriori osservazioni ovvero quando, nel caso di nuove
linee di animali geneticamente modificate, la trasmissione
dell'alterazione genetica non ha dato luogo o si prevede che non
dia luogo per la discendenza ad un livello di dolore, sofferenza,
distress o danno prolungato equivalente o superiore a quello provocato dall'inserimento di un ago.
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI CON FENOTIPO
SOFFERENTE: VALUTAZIONE DEL BENESSERE
Autorizzazione
1. Creazione di una nuova linea di animali geneticamente modificati (AGM)
2. Mantenimento di colonie con fenotipo sofferente3. Mantenimento di colonie senza fenotipo
sofferente fino a quando:a) Trasmissione stabile dell’alterazione genetica
(minimo 2 generazioni)b) Documento sulla valutazione del BA
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI CON FENOTIPO
SOFFERENTE: VALUTAZIONE DEL BENESSERE
Progetto per la richiesta di creazione di AMG da utilizzare in ambito farmacologico
Numero di animali utilizzati: 3000 NO
Suddividere il progetto in due fasi, ognuna delle quali richiede di essere autorizzata
1. Produzione e caratterizzazione del fenotipo (valutazione del BA e validazione del modello)
2. Utilizzo del modello validato nell’ambito dello studio farmacologico
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
La Commissione Europea ha istituito un gruppo di lavoro di esperti (EWG) che ha prodotto un documento sugli AGM. Guida per aiutare in modo, non vincolante, gli Stati Membri ad una corretta interpretazione dei provvedimenti contenuti nella Direttiva 2010/63 nell’ambito degli AGM
National Competent Authorites for the implementazion of Directive 2010/63/EU on the protection of animals used for
scientific purposes
-Corrigendum of 24 january 2013-
Workin document on genetically altered animals
Brussels, 23- 24 January 2013
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
Parliamo principalmente di topi e meno di altre specie (ratti, conigli e Zebrafish) studi di genetica di base e funzione genica, modelli di malattia umana
Il topo è la prima scelta per la modificazione genetica: manipolazione relativamente facile di embrioni e adulti, una conoscenza senza pari della genetica murina
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
Le modificazioni genetiche oltre a produrre l’effetto desiderato possono avere delle conseguenze fenotipiche che non possono essere sempre prevedibili pertanto è
necessario porre particolare al benessere degli AGM
Alcuni fenotipi possono non essere presenti in animali giovani, ma anche in stadi della vita più avanzati o in particolari condizioni fisiologiche (es. gravidanza)
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
Necessario caratterizzare il loro fenotipo a differenti stadi di vita (giovani- adulti- geriatrici), in individui omozigoti e eterozigoti, inmaschi e femmine per ragioni di BA.
Consente anche una migliore descrizione del modello e tratti inaspettati potrebbero essere di interesse per altre aree di ricerca
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
E’ stato dimostrato che alcuni tratti non si manifestano fino a due generazioni una nuova linea di AGM
è considerata stabile quando la trasmissione dell’alterazione genetica è stabile per un minimo di due generazioni
AGM monitorati a partire dal periodo neonatale
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
Monitoraggio del BA
Van der Meer et al 2001 Test non invasivo, osservazionale e facile da implementare:
1score sheet per animali da 0 a 6 giorni di vita, uno sheet per animali 10-14 giorni e un ultimo per animali vicini
allo svezzamento.
Indicatori di benessere: mortalità, milk spot, peso, crescita del pelo, sviluppo di mammelle, di incisivi superiori/inferiori ed eventuali anormalità
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE
DEL BENESSERE
�Suggerimenti Wells 2006 animali controllati alla nascita, allo svezzamento e per la normale durata della vita: neonatale dimensione della nidiata, mortalità, colore della cute, attività, milk spot, eruzione dei denti, andatura, riflesso di raddrizzamento, apertura degli occhi/orecchie, postura, reazioni all’apertura della gabbia/manipolazione svezzamento
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL BENESSERE
SCHEDA VALUTAZIONE NEONATI
� + Colore dei cuccioli neonati
� □ normale □ pallido □ scuro □ altro:_________________
� Attività dei cuccioli
� + □ normale □ deviazioni :_________________
� (specificare ad esempio evidente nervosismo)
� + Dimensioni e sviluppo dei cuccioli neonati
� + □ omogenei □ disomogenei
� + Peso :
� + □ normale □ ridotto □ aumentato
� + Milk Spot
� + □ presente □ assente
� + Cura della madre
� + □ normale□ deviazioni (specificare es. noncuranza, cannibalismo)
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
Adulti aspetto, manto, postura/andatura, segni clinici
Nell’ambito della valutazione degli AGM, le modalità di valutazione del benessere sono diverse da caso a caso (es. ceppo utilizzato, natura dello studio) e quindi uno score sheet dovrebbe essere ritagliato per
ciascun nuovo studio
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
Valutazione di un numero limitato di parametri sensibili, facili da determinare e da registrare e non invasivi.
La valutazione fin dalla nascita permette di identificare precocemente qualsiasi difetto o carenza e di quantificarli in uno stadio precoce.
Nel caratterizzare gli AGM in termini di benessere e non solo
bisogna considerare:
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
1. 1. Ricerca di dati già disponibili
2. Testare gli animali nei diversi stadi della vita: neonati, giovani, adulti e geriatrici
3. Esame delle funzioni base: crescita e sviluppo, durata della vita, mortalità età specifica, fertilità, esame fisico, comportamento l’osservazione è un eccellente strumento nella valutazione del benessere
4. Necroscopie: AGM spesso manifestano caratteristiche patologiche che aiutano a predire il fenotipo
ANIMALI GENETICAMENTE MODIFICATI: VALUTAZIONE DEL
BENESSERE
Il fenotipo non dipende solo dalla modificazione genetica, ma è anche influenzata da fattori ambientali (microambiente, dieta,ecc.) alcuni fenotipi non
sono espressi fino a quando non sono innescati da fattori
ambientali
Una volta che gli animali sono stati caratterizzati in termini di BA, particolari misure possono essere necessarie per migliorare il loro benessere (es. speciali
condizioni di alloggiamento per animali
immunodepressi)
SCORE SHEET SYSTEM
Score sheet system: diversi sistemi per registrare gli indicatori di benessere
1.Quelli con un numero piccolo di segni obiettivi e si basano sulla descrizione degli affetti avversi (testi liberi) meno obiettivi indicati negli studi pilota (effetti altamente imprevedibili) approccio flessibile ed esplorativo
SCORE SHEET SYSTEM
2. Sistema di valutazione con una lista di indicatori predeterminati, ma flessibili, e uno spazio minore dedicato alla descrizione segni definiti, può essere settato affinché un singolo segno, o una combinazione di segni, possono essere utilizzati grado di severità della procedura ed efficacia di una terapia possono essere determinati, parte descrittiva per segni imprevisti valutazione più obiettiva Tale sistema può essere numerico o binario
SCORE SHEET SYSTEM
Score numerici (aiutano a quantificare la severità): valutazione di segni e comportamenti assegnando un punteggio in base alla severità . Il punteggio può essere sommato e il risultato utilizzato per determinare se è necessario un intervento: terapia o eutanasia
�Vantaggi: coerente (guida chiara e le opzioni limitate)
�Svantaggi:soggettività nell’assegnare il punteggio, potenzialmente non abbastanza sensibile per rilevare segni sottili; la somma del punteggio può sovra o sottostimare la severità e alcuni cambiamenti possono avere bisogno di essere valutati come più indicativi di altri.
Es. score sheet numerico per ratto modello di malattia infiammatoria intestinale
SCORE SHEET SYSTEM , HUMANE ENDPOINTS E METODI
EUTANASICI
Binari: segni e comportamenti presenti (si) o meno (no) senza valutazione dell’intensità
Vantaggi: potenzialmente più obiettivo presente o assente
Svantaggi: non stabilisce in modo chiaro i punti di intervento, tuttavia la presenza di alcuni segni clinici sono indicativi di eutanasia; non descrive la severità
SCORE SHEET SYSTEM
Indipendentemente dal sistema utilizzato, la valutazione
delle condizioni degli animali dovrebbe essere adattata
alla natura dello studio
Una lista semplice di indicatori obiettivi (es. peso corporeo, aspetto, assunzione di cibo e acqua) possono essere utilizzati come indicatori generali in molti progetti, ma è necessario, sulla base degli effetti dannosi attesi,
formulare degli indicatori specifici per il progetto.
SCORE SHEET SYSTEM
Prima dell’inizio del progetto, gli aspetti da
considerare nel produrre uno score sheet specifico:
1. Ritagliato sulla specie, ceppo score sheet sviluppati precedentemente possono essere utilizzati se appropriati per studio, specie e ceppo
2. Utilizzo di tutte le informazioni disponibili: precedenti esperienze, risultati in vitro, ricerche bibliografiche, informazioni da studi pilota, segni clinici osservati nell’uomo o in latri animali.
SCORE SHEET SYSTEM
3. Per studi complessi possono risultare utili diversi score sheet per le diverse procedure
4. Definizione degli Humane endpoint per gli studi con procedure gravi (studi di tossicologia acuta, modelli di tumorigenesi, malattie neurodegenerative)
SCORE SHEET SYSTEM
Quanto e quando osservare?
Richiedono una frequenza maggiore di monitoraggio le procedure classificate come gravi, i protocolli dove gli effetti dannosi si manifestano precocemente (studi di tossicità) e nel periodo post-operatorio per valutare se l’analgesico è efficace.
Procedure di stabulazione: nei roditori il cambio gabbie ha un effetto sul comportamento degli animali la fase di “eccitazione” può mascherare gli indicatori di benessere
HUMANE ENDPOINTS
Humane endpoints (HE): tutte le misure che possono essere adottate per ridurre al minimo le sofferenze
giustificabili degli animali evitando o riconoscendo
prontamente e ponendo rimedio a inutili effetti
dannosi prodotti durante le procedure scientifiche
Rappresentano un affinamento degli Experimental
endponits (termine della procedura a seguito del raggiungimento degli obiettivi)
.
HUMANE ENDPOINTS
Humane endpoints “ Il primo indicatore in un animale in sperimentazione di dolore, distress e sofferenza severa o di morte imminente” (The Organisation for
Economic Co-operation and Development- OECD 2000)
questa definizione implica il fatto che gli animali sono in una condizione di sofferenza elevata nella fase di intervento e pertanto sono più appropriati HE
quando il livello di sofferenza non è grave e la morte
non è imminente
HUMANE ENDPOINTS
Il principio alla base degli HE è di definire una serie di punti chiari, prevedibili e irreversibili di intervento che consentono la raccolta di dati scientifici validi, ma limitano la “quantità” della sofferenza a cui può andare incontro un animale
HE è uno dei principi etici alla base della ricerca sugli animali
HUMANE ENDPOINTS
HE contemplano la messa in atto di azioni e interventi
1.Uscita dell’animale dallo studio
2. Aggiustamento del protocollo per ridurre o eliminare tempestivamente le cause responsabili di effetti avversi per consentire all’animale di recuperare
3. Trattamenti terapeutici
4. Eutanasia sofferenza inaccettabile
Non dovrebbe esserci un ritardo fra il riconoscimento dell’endpoint e l’azione da intraprendere
HUMANE ENDPOINTS
D.Lgs 26/14 Allegato VI
24) Effetti avversi e misure per ridurre, evitare ed
attenuare qualsiasi forma di sofferenza per l’animale,
dalla nascita alla morte
Descrivere i potenziali effetti negativi che la procedura può determinare sull’animale… Indicare se questi effetti possono essere ridotti e/o annullati con la somministrazione di analgesici o altri farmacie, in caso contrario, indicare perché ciò non è possibile
HUMANE ENDPOINTS
Prima dell’uso dell’animale nello studio,gli HE devono essere definiti (criteri e tempi):
punti critici, scoring system, terapie sintomatiche e di
supporto
questo implica considerare i probabili effetti dannosi sugli animali e come possono essere evitati, riconosciuti e affrontati
HUMANE ENDPOINTS
I metodi obiettivi per valutare il dolore e il distress (scoring sytem) sono preziosi nell’implementare HE
Quando un animale è sottoposto ad eutanasia in extremis o è trovato morto gli endpoints devono essere riconsiderati affinamento non raggiunto utilizzo di altri animali valenza retrospettiva per studi futuri
È ormai generalmente accettato che la morte, come endpoit in una procedura, dovrebbe essere evitata
METODI EUTANASICI
D.Lgs 26/14
Art. 6
Metodi di soppressione
1. La soppressione degli animali avviene:a) con modalità che arrecano il minimo dolore, sofferenza e distress possibile;b) secondo i metodi di cui all’allegato IV;c) da personale competente ai sensi dell’articolo 23;.
METODI EUTANASICI
2. Il Ministero può concedere deroghe all’applicazione
dei metodi di soppressione cui all’allegato IV del presente decreto in uno dei seguenti casi:
a) per consentire, in base a prove scientifiche, l’uso
di un altro metodo considerato altrettanto umanitario;
b) se è scientificamente provato che è impossibile
raggiungere lo scopo della procedura ricorrendo a un
metodo di soppressione descritto nell’allegato IV del
presente
.
METODI EUTANASICI
MA A CONDIZIONE CHE SIANO UTILIZZATI SU ANIMALI NON COSCIENTI E SENZA RIPRESA DI COSCIENZA PRIMA DELLA MORTE O SU ANIMALI IMPIEGATI NELLA RICERCA DEL SETTORE AGRICOLO, QUALORA GLI ANIMALI SIANO TENUTI IN CONDIZIONI ANALOGHE A QUELLE DEGLI ALLEVAMENTI COMMERCIALI SOPPRESSIONE SULLA BASE DELLE DISPOSIZIONI DELL’ALLEGATO I REG. (CE) N. 1099/2009
METODI EUTANASICI
3. Il comma 1 non si applica qualora l’animale debba essere soppresso in situazioni di emergenza per motivi riconducibili al benessere animale, alla salute pubblica, alla sicurezza pubblica, alla salute animale o all’ambiente
4. Quando permangono condizioni di sofferenza insostenibili, si procede immediatamente alla soppressione dell’animale con metodi umanitari sotto la responsabilità del medico veterinario designato di cui all’articolo 24.
METODI EUTANASICI
ALLEGATO IV
METODI EUTANASICI
Metodi eutanasici nei roditori:
1.Overdose di anestetico se è il caso, previa sedazione
Barbiturici (Pentobarbital azione rapida), ketamina, ketamina + xilazina o benzodiazepine
2. Biossido di carbonio. Non utilizzare nei roditori allo stato fetale e neonatale (alla nascita topi e ratti esposti a 100 % di CO2 richiedono un’esposizione rispettivamente di 35’ e 50’ per garantire la morte utilizzo dal decimo girono di vita )
METODI EUTANASICI
3. Dislocazione cervicale solo per roditori di peso inferiore a 1kg, roditori di peso superiore a 150 g
devono essere sedati
4. Colpo da percussione alla testa (commozione cerebrale) e il sacrificio è completato con il dissanguamento
METODI EUTANASICI
5. Decapitazione: da utilizzarsi solo se altri metodi non sono disponibili,
-con ghigliottina per individui adulti
-con forbici per neonati di età inferiore a 7 giorni)
METODI EUTANASICI
Metodi eutanasici nel coniglio:
1. Overdose di anestetico se è il caso, previa sedazione
2. Dislocazione cervicale solo per conigli di peso inferiore a 1 kg, quelli di peso superiore a
150 g devono essere sedati.
METODI EUTANASICI
3. Colpo da percussione alla testa solo per i conigli di peso inferiore a 5 kg.
Il sacrificio è completato con il dissanguamento
4. Elettrocuzione richiede attrezzature speciali (utilizzo di corrente alternata con morte per fibrillazione cardiaca)
METODI EUTANASICI
Metodi eutanasici negli opossum :
• Adulti: Biossido di carbonio o isofluorano o induzione anestetica (Zoletil) e eutanasia con overdose di un barbiturico
• Animali giovani (prime due settimane di vita) resistenti alla CO2 e l’sofluorano decapitazione
METODI EUTANASICI
Metodi eutanasici nel pollo:
1.Overdose di anestetico (barbiturici EV) se è il caso previa sedazione
2. Dislocazione cervicale utilizzarsi solo per volatili di peso inferiore a 1 kg, quelli di peso superiore a 250 devono essere sedati
3. Colpo da percussione alla testa solo per i volatili di peso inferiore a 5 kg.
Il sacrificio è completato con il dissanguamento
METODI EUTANASICI
4. Decapitazione solo per i volatili di peso inferiore a 250 g
5. Elettrocuzione
METODI EUTANASICI
Metodi eutanasici nei pesci:
1. Overdose di anestetico Se è il caso, previa sedazione
2. Immersione: in una soluzione anestetica tamponata MS22 (concentrazione minima 250 mg/ml), pentobarbitone (60-100 mg/kg EV o IP) Morte generalmente in pochi minuti Segno di morte: cessazione del movimento opercolari
3. Elettrocuzione
METODI EUTANASICI
Metodi eutanasici negli anfibi:
1. Overdose di anestetico se e il caso, previa sedazione
2. Immersione: in una soluzione anestetica tamponata di MS222 (2- 3 g/l) la morte dell’animale può richiedere fino ad 1 ora soppressione completata dalla resezione del midollo spinale attraverso l’inserimento di un ago a livello dell’articolazione atlanto-occipitale
METODI EUTANASICI
3. Overdose di pentobarbital (100 mg/kg): iniezione nel sacco linfatico dorsale (spazio sottocutaneo)
4. Elettrocuzione
METODI EUTANASICI
Influenza dei metodi eutanasici su dati scientifici
Tra i vari fattori da considerare nella scelta dei metodi di sacrificio c’è anche quello relativo alla compatibilità con gli obiettivi dello studio (Report of the ACLAM
Task Force on Rodent Euthanasia- Journal of the American Association for Laboratory Animal Science; 45; No 1;2006; 95-105)
Grazie per l’attenzione