Sociologia dei processi culturali e comunicativi (Lettere A-E) a.a. 2013-2014

97
Sociologia dei processi culturali e comunicativi (Lettere A-E) a.a. 2013-2014 Prof. Pierpaolo Donati Tutor: dott.ssa Elena Macchioni

description

Sociologia dei processi culturali e comunicativi (Lettere A-E) a.a. 2013-2014 Prof. Pierpaolo Donati Tutor: dott.ssa Elena Macchioni. Denys Cuche La nozione di cultura nelle scienze sociali Il Mulino. itinerario del termine ‘cultura’ Origine sociale e genealogia - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Sociologia dei processi culturali e comunicativi (Lettere A-E) a.a. 2013-2014

Page 1: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Sociologia dei processi culturali e comunicativi

(Lettere A-E)a.a. 2013-2014

Prof. Pierpaolo DonatiTutor: dott.ssa Elena Macchioni

Page 2: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Denys Cuche La nozione di cultura nelle scienze sociali

Il Mulino

Page 3: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

itinerario del termine ‘cultura’itinerario del termine ‘cultura’• Origine sociale e genealogia• Evoluzione semantica del termine e del

concetto scientifico (spazio concettuale amplissimo e polidimensionale)

• Nessi con la storia delle idee

Page 4: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Concezione classica della Concezione classica della culturacultura

Attività con cui l’uomo colit se ipsum (coltiva se stesso) per sviluppare le proprie capacità specificamente umane

In termine ‘Cultura’ deriva dal latino Colere (participio passato colitum) che significa coltivare (coltivato): per es. coltivare i campi

Page 5: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Il concetto di cultura è necessario per concepire l’unità dell’umanità, al di là di ogni diversità, in termini differenti da quelli biologici

Il filo rosso del libro di Il filo rosso del libro di CucheCuche

Page 6: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Dall’adattamento biologico Dall’adattamento biologico a quello culturale a quello culturale

L’uomo è essenzialmente plasmato dalla cultura. Il processo che ha condotto all’Homo sapiens sapiens consiste fondamentalmente nel passaggio – rispetto all’ambiente naturale - da un adattamento genetico a un adattamento culturale.ATTENZIONE: però non è un passaggio di continua evoluzione lineare (Darwin), ma è un continuo intreccio fra il biologico e il culturale

Page 7: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Nell’evoluzione la cultura Nell’evoluzione la cultura tende a sostituire la natura tende a sostituire la natura (bios)(bios)

Nel corso dell’evoluzione, si è verificata una straordinaria regressione degli ‘istinti’ e taluni sensi fisici, «sostituiti» progressivamente dalla cultura, che si rivela molto più funzionale dell’adattamento genetico, perché più flessibile e trasmissibile intenzionalmente da parte di ogni generazione.La cultura permette all’uomo non solo di adattarsi, ma anche di adattare l’ambiente ai suoi bisogni e progetti, rendendo possibili la trasformazione della natura

Page 8: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Il difficile rapporto fra natura e Il difficile rapporto fra natura e culturaculturaIl concetto di cultura tende a modificare le spiegazioni dei comportamenti umani in termini naturali. Niente sembra più ‘puramente’ naturale: anche i bisogni fisiologici sono in qualche misura plasmati dalla cultura. Per esempio, le differenze fra i sessi nelle identità sociali e nei ruoli sociali, - che per lungo tempo sono assimilate a proprietà biologiche particolari - sono sempre meno osservabili “allo stato naturale”, poiché nelle società umane le identità e la divisione sessuale dei ruoli è forgiata in buona misura dalla cultura.

Page 9: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Natura e cultura sono Natura e cultura sono sempre in interazione fra sempre in interazione fra loroloro“… se è vero che la natura ha espulso l’uomo, e che la società persiste a opprimerlo, l’uomo può almeno rovesciare a proprio vantaggio i poli del dilemma, e ricercare la società della natura per meditare in essa sulla natura della società (…) La società appartiene all’ambito della cultura, mentre la famiglia è l’emanazione, a livello sociale, di quei requisiti naturali senza i quali non ci potrebbe essere la società, né, in fondo, il genere umano (…) l’uomo può vincere la natura solo conformandosi alle sue leggi. Perciò la società deve dare alla famiglia un quid di riconoscimento” (C. Lévi-Strauss, Razza e storia e altri studi di antropologia, Einaudi, Torino, 1967, pp. 92 e 176).

Page 10: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

L’accezione corrente di L’accezione corrente di culturacultura

Significa, erudizione dello spirito, istruzione, specifico patrimonio di conoscenze di cui una persona si è dotata nel processo di socializzazione

Page 11: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Nell’antica Grecia e a Roma non c’è ancora il concetto di cultura, che viene espresso con i concetti di paidéia (greco) e di humanitas (latino): questi concetti indicano la massima approssimazione al modello di uomo pienamente realizzato, grazie a un processo di educazione all’esercizio delle migliori virtù umane.

La cultura nel mondo La cultura nel mondo anticoantico

Page 12: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

I concetti di paidéia e di humanitas identificano il processo di umanizzazione dell’uomo, inteso come:•acquisizione e sviluppo delle facoltà umane più elevate•formazione generale dell’uomo e del cittadino•contrapposizione al mondo barbaro

Cultura come Cultura come ‘umanizzazione’‘umanizzazione’

Page 13: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Già a partire dal mondo greco si oppongono due Già a partire dal mondo greco si oppongono due modelli (sofista e anti-sofista , cioè cmodelli (sofista e anti-sofista , cioè cultura come ultura come capacità di eloquio/immagine) e come capacità di capacità di eloquio/immagine) e come capacità di merito/rispecchiamento nel Bene)merito/rispecchiamento nel Bene)::

(I)I sofisti sostengono l’inaccessibilità della conoscenza assoluta, e ritengono che essere saggi («cultura») significhi capacità di eloquenza, quale mezzo per poter partecipare alla vita dello Stato. (II)Altri (Platone Repubblica, libro VII) ritengono invece che la saggezza («cultura») miri alla verità attraverso un tirocinio nelle discipline tradizionali e uno più lungo nella matematica, prima dell’approdo alla filosofia vera e propria: la saggezza culmina nella conoscenza del Bene.

Page 14: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La cultura (nel senso La cultura (nel senso classico, fino alla prima classico, fino alla prima modernità)modernità)• Denominatore comune è la qualità

‘aristocratica’• Virtù civili, • Pienezza della cittadinanza politica,• Realizzazione dell’umanità degli uomini

liberi

Page 15: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La cesura fra il mondo classico e il La cesura fra il mondo classico e il mondo moderno avviene su questo mondo moderno avviene su questo spartiacque:spartiacque:

DallaHumanitas (Cicerone) (cultura come) coltivare la natura secondo le proprie

potenzialitàallaBILDUNG (cultura tedesca) (cultura come) costruire l’uomo secondo le sue capacità

(artificiali) di creatività e invenzione

Page 16: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Specifico patrimonio di conoscenze a carattere universale di cui una persona si è impadronita.

La cultura La cultura nell’accezione comune nell’accezione comune modernamoderna

Page 17: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cultura, simbolico, Cultura, simbolico, sensosenso«L’uso della nozione di cultura introduce direttamente all’ordine simbolico, alla sfera del senso, vale a dire a ciò su cui è più difficile intendersi» (Cuche p. 8)N.B. la duplice accezione della parola ‘senso’:senso come significato (il simbolo: Cuche) e come percezione sensibile (senso empirico: Luhmann)

Page 18: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Acculturazione e Acculturazione e identitàidentità

Acculturazione (p. 9): l’incontro fra culture si realizza secondo svariate modalità (lo vedremo nel libro ‘Oltre il multiculturalismo’)

Cultura e identità (p. 10): l’identità culturale di un gruppo determinato può essere compresa solo studiandone le relazioni con i gruppi vicini (Cuche cap. VI)

Page 19: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Nascita del concetto moderno di Nascita del concetto moderno di culturaculturaIl senso figurato del termine comincia ad imporsi nel 1700 e fa il suo ingresso nel Dictionnaire de l’Académie Française nel 1718, dove è spesso seguita da un complemento (cultura delle arti, delle lettere, delle scienze, dell’agricoltura)

Page 20: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Generalizzazione del concetto di Generalizzazione del concetto di culturacultura

Progressivamente il termine culture si libera dei complementi e finisce per essere adoperato solo per indicare la formazione, l’educazione dello spirito, l’azione di istruire. Infine si passa alla culture come condizione, uso legittimato dall’Académie (ed. 1798), che disapprova «uno spirito naturale e senza cultura», sottolineando un’opposizione concettuale fra natura e cultura

Page 21: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La cultura secondo La cultura secondo l’illuminismol’illuminismoIl concetto di culture è parte integrante dell’ideologia degli Illuministi, per i quali I’opposizione fra natura e cultura è fondamentale. Il termine è usato al singolare e designa la somma delle conoscenze accumulate e tramandate da tutta l’umanità nella sua evoluzione, riflettendo così l’universalismo e l’umanesimo dei Philosophes.

Page 22: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La cultura come dimensione La cultura come dimensione distintiva dell’umanodistintiva dell’umano

In questo contesto la cultura è il carattere proprio dell’Uomo (CONTRO LA NATURA), al di là delle distinzioni fra i popoli e le classi sociali, e condivide l’ottimismo del momento, fondato sulla fiducia nella perfettibilità dell’essere umano. Il progresso nasce dalla sempre maggiore estensione della cultura intesa come istruzione.

Page 23: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

KulturKultur nella visione nella visione tedescatedesca

In Germania, il termine Kultur nasce nello stesso periodo e con lo stesso significato, ma cambia rapidamente in senso più limitativo dell’omologo francese, come caratteristica (particolare) di un popolo, e in compenso acquista una più vasta popolarità.

Page 24: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Kultur come espressione Kultur come espressione della borghesia tedescadella borghesia tedesca

Il senso figurato del termine piace alla borghesia intellettuale tedesca - esclusa dall’azione politica da un’aristocrazia chiusa e arrogante - e se ne serve per dar voce al suo risentimento, contrapponendo l’autenticità e la profondità dei valori “spirituali” alla superficiale e insincera imitazione della corte francese.

Page 25: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Due concetti: cultura e civilizzazioneDue concetti: cultura e civilizzazioneNella stessa sfera semantica (riflettendo cioè le stesse concezioni fondamentali di culture), nella lingua francese del 1700 esplode un altro termine destinato a grande fortuna: Civilisation. Le due parole hanno quasi il medesimo significato, ma non coincidono del tutto: l’una evoca più i progressi individuali (e inerenti la soggettività), l’altra più quelli collettivi (e inerenti ai progressi tecnologici e materiali).

Page 26: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cultura e civilizzazioneCultura e civilizzazioneGli intellettuali tedeschi rimproverano alla classe al potere di trascurare le arti e la letteratura, favorendo una superficiale e frivola “civilizzazione”. Nel contrasto fra cultura e civilizzazione si rispecchiano così sistemi di valori contrapposti: da una parte l’autenticità, l’arricchimento intellettuale e spirituale, dall’altra solo brillante apparenza e raffinata leggerezza.

Page 27: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

KulturKultur come espressione di un ceto come espressione di un ceto intellettualeintellettuale

La borghesia intellettuale si sente l’unica depositaria della cultura tedesca, contro la

nobiltà e il popolino che ne sono privi, sviluppando così, nel passaggio dal piano sociale a quello politico, una concezione

sempre più elevata della sua missione in nome della cultura, come portavoce della coscienza

nazionale.

Page 28: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Il contrasto Il contrasto Francia/GermaniaFrancia/GermaniaNel corso dell’800 si radicalizza il contrasto fra la Kultur tedesca, territoriale e nazionalista, e la Culture/Civilisation francese, elettiva e cosmopolita.

Page 29: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

L’etnologiaL’etnologiaIl termine emerge alla fine del ’700 con il significato di “studio dei gruppi umani”, ma ha subito numerosi spostamenti di significato nel corso del tempo. Usato inizialmente nell’accezione fisica (studio e classificazione delle razze), ha finito per designare nel ’900 l’insieme delle discipline che studiano le società “primitive” (per estensione tutte quelle prive di scrittura).

Page 30: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Solo lentamente gli studiosi europei si rendono conto di quanto sia complessa la realtà culturale dei popoli “primitivi”, apparentemente semplici da descrivere e da capire.Varie concezioni dell’evoluzione umana (Marx, Durkheim, Parsons)

La nascita dell’etnologia nel XIX secoloLa nascita dell’etnologia nel XIX secolo

Page 31: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Implicazioni della nuova scienza1. Postulato dell’unità dell’uomo e tentativo di

concepire la diversità nell’unità2. Attribuzione di un contenuto puramente

descrittivo al termine cultura.3. Non si tratta più di dire ciò che la cultura deve

essere, ma di descrivere ciò che essa è.

Le caratteristiche dell’etnologiaLe caratteristiche dell’etnologia

Page 32: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Esplorazione simultanea di due vie:• Privilegio dell’unità e minimizzazione delle

diversità, considerata temporanea e ‘marginale’, dentro uno schema evoluzionistico

• Privilegio della diversità e dimostrazione che essa è compatibile con l’unità fondamentale dell’umanità (e pluribus unum).

Due modi di fare etnologiaDue modi di fare etnologia

Page 33: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Dalla cultura del XIX sec. a quella del Dalla cultura del XIX sec. a quella del XX sec. (postmoderna)XX sec. (postmoderna)

L’etnologia:1)Come strumento per sottolineare le diversità più

che l’unità (per es. le strutture familiari)2)Per contrapporre l’artificiale al naturale (per es.

cultura cibernetica)3)Per contrapporre il descrittivo al normativo (per

es. la famiglia: da C. Lévi-Strauss a U. Beck)

Page 34: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

L’invenzione del concetto scientifico L’invenzione del concetto scientifico di cultura (cap. 2)di cultura (cap. 2)Edward Burnett Tylor fu il primo antropologo ad accostarsi ai fatti culturali con intento generale e sistematico e a dedicarsi allo studio della cultura in tutti i tipi di società e in tutti i suoi aspetti, materiali e simbolici, sostenendo che il termine ‘cultura’ va applicato alle pratiche sociali quotidiane di ogni comunità.

Edward Burnett Tylor (1832-1917)

Page 35: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Tylor: Definizione di Tylor: Definizione di culturacultura

La cultura, o civiltà, intesa nel suo senso etnografico più vasto, è quell’insieme complesso che include le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine che l’uomo acquisisce come membro di una società.

Edward Burnett Tylor (1832–1917) Primitive Culture, 1871.

Page 36: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Boas: concezione Boas: concezione particolaristica della particolaristica della culturaculturaPlasticità, instabilità, meticciato dei gruppi umaniÈ la cultura a spiegare le diversità e non la natura (“razza”)Studio delle culture e non della culturaRelativismo culturale

Franz Boas (1858-1942)

Page 37: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Sumner: etnocentrismoSumner: etnocentrismo«Etnocentrismo è il termine tecnico che designa una concezione per la quale il proprio gruppo è considerato il centro di ogni cosa, e tutti gli altri sono classificati e valutati in rapporto ad esso. (…) Ogni gruppo ritiene che i propri folkways siano gli unici giusti e, se osserva che altri gruppi hanno folkways diversi, li considera con disprezzo.»W.G. Sumner, Folkways (Costumi di gruppo), 1906

William Graham Sumner (1840-1910)

Page 38: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Durkheim: l’approccio della Durkheim: l’approccio della sociologia positivista alla culturasociologia positivista alla cultura

Durkheim non utilizza molto il concetto di cultura, cui peraltro preferisce civilisation, ma contribuisce ugualmente ad espellerne i presupposti ideologici.Concezione ‘obiettiva’ e non normativa della civiltà: in realtà c’è la normatività del positivismo che erige il fatto a norma.

Page 39: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Le regole del metodo positivista Le regole del metodo positivista in sociologia della culturain sociologia della cultura

Durkheim enuncia delle regole del metodo sociologico, fra le quali:1)Trattare i fatti sociali come ‘cose’ (reifica i fenomeni sociali)2)I comportamenti ‘normali’ sono quelli statisticamente più diffusi (a prescindere dai valori che incorporano)

Page 40: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La cultura come coscienza collettiva La cultura come coscienza collettiva in Durkheimin Durkheim

Secondo Durkheim i fenomeni sociali hanno necessariamente una dimensione culturale poiché sono anche fenomeni simbolici e non esistono differenze “naturali” tra primitivi e civilizzati.Coscienza collettiva che precede l’individuo, lo domina e lo trascende.La coscienza collettiva è l’insieme delle rappresentazioni mentali condivise da un gruppo sociale.

Page 41: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Ogni popolo ha una cultura perché ha una Ogni popolo ha una cultura perché ha una ‘religione’ (la cultura è ‘religione’ (la cultura è religioreligio))

In un famoso articolo, Durkheim afferma: «La civiltà di un popolo non è nient’altro che l’insieme dei suoi fenomeni sociali; e parlare di popoli incolti, “senza civiltà”, di popoli naturali (Naturvölker), è parlare di cose che non esistono».«De quelques formes primitives de classification», L’Année sociologique, 1901

Per Durkheim la società è religio (religione), ovvero religo (legame) lo ritroveremo in AGIL di Parsons

Page 42: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cap. 3 Il trionfo del concetto di Cap. 3 Il trionfo del concetto di culturacultura

E’ legato allo sviluppo delle scienze sociali negli Stati Uniti per il fatto che questo Paese è stato fin dall’inizio un Paese di immigrati di diverse origini culturali:

Melting pot Salad bowl

Page 43: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La ricerca sistematica sul concetto di cultura avviene negli Stati Uniti, senza mai assistere ad un particolare declino.

Antropologia culturale = antropologia (nord)-Americana

La consacrazione scientifica del termine “cultura” avviene in America

PERCHÉ?

LA RICERCA SCIENTIFICA NON è MAI DEL TUTTO INDIPENDENTE DAL CONTESTO NEL QUALE SI SVILUPPA

Si veda: Federalismo culturale

la nascita della sociologia americana il tema dell’immigrazione (Scuola di Chicago)

Page 44: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Antropologia americana: CULTURALISTA

Tre correnti:

1)Esamina la cultura come storia culturale

2) Chiarisce ed esamina i rapporti fra cultura e personalità

[3) Cultura intesa come sistema di comunicazione fra individui

Page 45: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

ANALISI FUNZIONALISTA DELLA CULTURA: MALINOWSKI

Malinowski (1884-1942), antropologo inglese di origine polacca.

Ciò che conta non è che questo o quel tratto siano presenti qui o là,ma che svolgano una determinata FUNZIONE rispetto alla totalità della cultura.

Ogni cultura costituisce un sistema in cui diversi elementi sono interdipendenti.

Lettura sincronica della cultura a partire dai suoi elementi contemporanei.

Merito: introduzione della metodologia dell’OSSERVAZIONE PARTECIPANTE (come evitare l’etnocentrismo).

Page 46: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Malinowski: l’approccio funzionalistico alla Malinowski: l’approccio funzionalistico alla cultura (pp.40 e ss.)cultura (pp.40 e ss.)

Ogni cultura deve essere analizzata in una prospettiva sincronica, a partire dalla sola osservazione dei suoi dati contemporanei. In opposizione all’evoluzionismo rivolto al futuro, al diffusionismo rivolto al passato, Malinowski propone il funzionalismo concentrato sul presente, unico spazio per lo studio obiettivo delle società umaneB. Malinowski, A scientific theory of culture, 1944

Bronislaw Malinowski (1872-1950)

Page 47: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

funzionalismo = presentediffusionismo = passatoevoluzionismo= futuro

La cultura è un sistema coerente, tutti gli elementi si armonizzano al suo interno.

Il sistema diventa equilibrato e razionale.

Ogni cultura tende a conservarsi identica a se stessa.

Il cambiamento culturale è sempre esogeno e avviene attraverso il contatto culturale (Malinowski).

Page 48: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

TEORIA DEI BISOGNI (A Scientific Theory of Culture, 1944)Gli elementi costitutivi di una cultura hanno la funzione di soddisfare bisogni essenziali dell’uomo.[Influenza delle scienze naturali].

L’individuo avverte una serie di bisogni fisiologici che vanno a determinare degli imperativi. La cultura è la risposta a questi imperativi.Le ISTITUZIONI sono le risposte – soluzioni collettive – ai bisogni naturali.

Limite: il funzionalismo, guardando all’armonia del tutto, non è in grado di spiegare le contraddizioni culturali interne.

Page 49: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

CULTURA E PERSONALITÀ

ANNI ’30-Secondo la antropologia nord-americana, la cultura non esiste come realtà in sé (relativismo)-Quale rapporto fra individui e cultura?

Scuola di “cultura e personalità”. Autori di riferimento: -Sapir (1884-1939)-Ruth Benedict (1887-1948)-Margaret Mead (1901-1978)-Ralph Linton (1893-1953)-Abram Kardiner (1891-1981)

Page 50: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Se la cultura è il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di una comunità, queste manifestazioni derivano da una concezione dell’Uomo e delle relazioni sociali che è la dimensione valoriale della società vedi la dimensione L (latenza) di AGIL nel secondo volume

La cultura come La cultura come elemento antropologico elemento antropologico delle relazioni socialidelle relazioni sociali

Page 51: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Il posto assegnato alla cultura nella visione Il posto assegnato alla cultura nella visione funzionalista della società (AGIL di T. funzionalista della società (AGIL di T. Parsons )Parsons )

GSistema psichico

A ISistema organico Sistema sociale (bios) (norme sociali)

L

Sistema culturale(cultural pattern)

Page 52: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Lévi-Bruhl: la cultura come Lévi-Bruhl: la cultura come ‘mentalità‘mentalità

• ‘Impostazione differenziale’• Concetto di ‘Mentalità’ (per es. mentalità

primitiva o ‘prelogica’ vs mentalità logica: p. 34-35)

• > differenze di mentalità

Page 53: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Il trionfo del concetto di Il trionfo del concetto di cultura negli Stati Uniti cultura negli Stati Uniti d’America d’America

• ‘Paese di immigrati’ (scuola di Chicago)• Tre correnti teoriche:• 1) esaminare la cultura dal punto di vista

della storia culturale (seguono Boas)• 2) chiarire i rapporti fra cultura (collettiva) e

personalità (individuale)• 3) la cultura come sistema di

comunicazione sociale (fra gli individui)

Page 54: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cap. 3: modello culturale, Cap. 3: modello culturale, metodo di educazione e tipo di metodo di educazione e tipo di personalità dominantepersonalità dominante

Alla pluralità delle culture corrisponde una pluralità di tipi di personalità

Page 55: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Scuola di “cultura e personalità”

Autori di riferimento: -Sapir (1884-1939) (pp. 42-43)-Ruth Benedict (1887-1948) e i «tipi culturali»: tipo apollineo e tipo dionisiaco-Margaret Mead (1901-1978) e la trasmissione culturale (pp. 45-47)-Ralph Linton (1893-1953) -Abram Kardiner (1891-1981): la «personalità di base» (p. 49)

Page 56: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Ruth Benedict

TIPI CULTURALI: si caratterizzano per i loro orientamenti generali e le selezioni significative che compiono fra tutte le scelte possibili a priori.

Ipotesi: esiste un ARCO CULTURALE che include tutte le possibilità culturali in tutti i settori, ma ciascuna cultura mette in atto solo un segmento specifico di questo arco.

Page 57: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Ruth Benedict

PATTERN OF CULTURE (titolo della sua opera principale, 1934)Si tratta di una determinata configurazione, omogenea e coerente, uno stile e un modello che caratterizzano una cultura.

Cosa rende coerente il pattern di una cultura?Gli scopi che la cultura persegue.Gli individui possono essere inconsapevoli degli scopi, ma la cultura li persegue attraverso di essi.

Le istituzioni (soprattutto quelle educative) guidano gli individui nei loro comportamenti, in conformità con i valori propri.

Si crea una configurazione culturale, la logica interna di una cultura.

Ne discendono delle tipologizzazioni (ruolo del sociologo).

Page 58: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Margaret Mead

Problema di partenza: Come un individuo riceve la cultura?Come ne discende la personalità?-Processo di trasmissione culturale e di socializzazione della personalità

-Ricerca su diversi tipi di modelli di educazione

-La personalità individuale non si definisce attraverso i caratteri biologici ma attraverso il modello culturale distintivo di una determinata società che determina l’educazione del bambino.

Page 59: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Si tratta del processo di inculturazione: la struttura della personalità, che risulta dalla trasmissione della cultura attraverso l’educazione, saràdi norma adattata al modello culturale di tale cultura.

Esiste un legame stretto fra: modello culturale,metodo di educazione e tipo di personalità dominante

Page 60: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Linton afferma che ciascuna cultura privilegia un tipo di personalità fra tutti quelli possibili, che diventa il tipo normale.

Kardiner e Linton (1939)PERSONALITÀ DI BASE: una configurazione psicologica particolare propria dei membri di una determinata società, che si manifesta attraverso un certo stile di comportamenti sul quale gli individui intessono le singole varianti.

Page 61: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014
Page 62: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014
Page 63: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

SINTESI della scuola “cultura e personalità”:la cultura non può essere definita se non attraverso gli uomini che la vivono.

Gli uomini e la cultura sono concepiti come due realtà distinte ma in fortissima correlazioni gli uni all’altra.Non si comprende l’una se non in rapporto all’altra.

NB. L’antropologo considera l’aspetto psicologico che l’uomo ha in comune con gli altri esseri umani. - Linton la chiama personalità di base. -

Gli aspetti individuali della personalità pertengono alla psicologia.

Page 64: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La scuola di “cultura e personalità” ha posto in risalto il ruolo dell’educazione in riferimento a come le culture di differenziano (vedi: riti di iniziazione).

Attraverso i culturalismi il concetto di cultura si è considerevolmente arricchito:non appare più come una semplice combinazione di tratti sparsi, ma come un insieme organizzato di elementi interdipendenti;la sua organizzazione conta quanto, se non più, del suo contenuto.

Page 65: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Distinguere fra acculturazione e Distinguere fra acculturazione e inculturazione inculturazione

- Acculturazione si riferisce ai modi in cui avviene l’incontro e la mescolanza di culture

- Inculturazione significa la struttura della personalità che risulta dalla trasmissione di una determinata cultura attraverso l’educazione (p. 47)

Page 66: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Le lezioni dell’antropologia Le lezioni dell’antropologia culturale che passano in culturale che passano in sociologiasociologia

- Il culturalismo (p. 51)

- L’impostazione relativista (relativismo culturale) (p. 51)

Page 67: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cultura, lingua e linguaggio (p. 54)Cultura, lingua e linguaggio (p. 54)

- L’ipotesi Sapir-Whorf:[il linguaggio come classificatore e

organizzatore dell’esperienza sensibile]

Page 68: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Claude Lévi-Strauss e l’analisi Claude Lévi-Strauss e l’analisi strutturale della cultura strutturale della cultura (p. 55)(p. 55)

Cultura come un insieme di sistemi simbolici che esprimono la realtà fisica e quella sociale, e ancor di più, le relazioni che intercorrono fra questi due tipi di realtà e quelle che intercorrono tra gli stessi sistemi simbolici

Teoria generale della magia e altri saggi, 1965, p. 44

Page 69: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Claude Lévi-Strauss (p. 56)Claude Lévi-Strauss (p. 56)

Enfatizza le caratteristiche di invariabilità della cultura

Ricerca gli universali culturali

Page 70: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Culturalismo e sociologia (p. 57)Culturalismo e sociologia (p. 57)

• La nozione di sub-cultura (‘comunità’ urbane, contro-culture, ecc.)

• La nozione di socializzazione (a partire dalla Scuola di Chicago: Thomas e Park)

intesa come acquisizione dei valori e norme (=cultura) del gruppo di appartenenza

Page 71: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

L’impostazione interazionista della L’impostazione interazionista della cultura (p. 61)cultura (p. 61)

• La cultura è produzione di significati generati dalle interazioni fra gli individui (vedi introduzione e pp. 79-80 di ‘Sociologia della relazione’)

• Secondo G. Bateson e scuola di Paolo Alto la cultura non esiste se non per l’azione interattiva (= comunicativa) degli individui (distinguere fra il sistema culturale - che è oggettivo: vedi Karl Popper - e il livello socio-culturale delle interazioni comunicative)

Page 72: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Problemi della sociologia della Problemi della sociologia della culturacultura

• Le sopravvivenze culturali vengono analizzate attraverso il metodo comparativo fra culture

• Evoluzione e mutamenti del concetto di cultura (ma non c’è evoluzionismo lineare)

• Gerarchie sociali (status-ruoli) e gerarchie culturali (valori e prestigio associati agli status-ruoli nel sistema sociale)

Page 73: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cap. 4 Relazioni fra cultureCap. 4 Relazioni fra culture

L’invenzione del concetto di ‘acculturazione’ (p. 65)

L’acculturazione è un cambiamento culturale dovuto al contatto esterno con un’altra cultura (non un mutamento endogeno) (Memorandum p. 66)

Roger Bastide e i quadri sociali dell’acculturazione:La relazione fra sociale e culturale (71)I fatti di acculturazione costituiscono un ‘fenomeno sociale totale’ (72)

Page 74: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cap. 4 Relazioni fra cultureCap. 4 Relazioni fra culture

L’etnocidio (p. 73)

Una tipologia di situazioni di contatti culturali (74 e ss.)

L’analisi dei fenomeni di acculturazione (76)

Page 75: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cap. 5 Gerarchie sociali e Cap. 5 Gerarchie sociali e gerarchie culturaligerarchie culturali

Il meccanismo della distinzione (85)

Cultura dominante e cultura dominata (86)

Le culture popolari (87)

La metafora del bricolage (una forma di sincretismo): l’arte del bricolage partecipa della creazione mitica (Lévi-Strauss) in contrapposizione all’invenzione tecnica fondata sulla conoscenza scientifica (91-93)

Page 76: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Il concetto di cultura di massa (p. 93)Il concetto di cultura di massa (p. 93)Il concetto di ‘cultura di massa’: verso una globalizzazione della cultura

Edgar MorinLa produzione in serie (cultura di massa) tende a soppiantare la creatività della cultura

Le culture di classe:Max Weber (imprenditori capitalisti) (96)Maurice Holbwachs (cultura operaia) (98)La cultura borghese (Bourdieu e il concetto di Habitus) (100)

Page 77: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Edgar Morin: Edgar Morin: cultura e mass mediacultura e mass media

“Si può asserire che una cultura costituisce un corpo complesso di norme, simboli, miti ed immagini che penetrano l’individuo nella sua intimità, strutturano gli istinti, orientano le emozioni. Questa penetrazione si effettua grazie a degli scambi intellettuali di proiezione e di identificazione polarizzati sui simboli, miti ed immagini della cultura come sulle personalità mitiche o reali che incarnano i valori (gli antenati, gli eroi, gli dei). Una cultura fornisce dei punti d’appoggio pratici alla vita immaginaria: nutre l’essere metà reale, metà immaginario, che ciascuno elabora all’interno di sé (la sua anima)” (L’esprit du temps. Essai sur la culture du masse, 1962)

La generalizzazione dei mezzi di comunicazione di massa provoca alienazione

Page 78: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Habitus (Bourdieu p. 101)Habitus (Bourdieu p. 101)

«È un sistema di disposizioni durevoli e trasponibili, strutture strutturate predisposte a funzionare come strutture strutturanti, cioè come principi generatori e organizzatori di pratiche e di rappresentazioni che possono essere adattate al loro scopo senza presumere la consapevolezza nel perseguimento dei fini e nella padronanza delle operazioni necessarie a raggiungerli» (101)

Page 79: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Il termine "industria culturale" viene usato da Horkheimer e Adorno nella "Dialettica dell'Illuminismo" del 1942, in cui è illustrata "la trasformazione del progresso culturale nel suo contrario", sulla base di analisi di fenomeni sociali caratteristici della società tedesca e americana tra gli anni Trenta e Quaranta. Negli appunti precedenti la stesura si usava il termine "cultura di massa", sostituita poi con "industria culturale per eliminare l’imprecisione del termine ‘ massa’ che si riferisce sia all’insieme della popolazione sia alla sua componente (parte) popolare.

Cultura di massa = industria culturale

Page 80: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

L'attenzione si incentra sulle implicazioni sociali della moderna tecnologia, cioé-sulla macchina e sul suo funzionamento (che obbedisce alle leggi della fisica e non alla “libertà” dell'uomo), -sull'organizzazione industriale- sull'”apparato” che ne deriva, la cui razionalità formale ingabbia e stritola l'uomo.

Il grande imputato (ciò che aliena l’uomo), non è, marxisticamente, il capitale, ma l'organizzazione della società tecnico-industriale in quanto tale.

Industria culturale e cultura di massa Industria culturale e cultura di massa nell’elaborazione della Scuola di Francoforte nell’elaborazione della Scuola di Francoforte (Adorno, Horkheimer, Habermas)(Adorno, Horkheimer, Habermas)

Page 81: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cap. 6 Cultura e identitàCap. 6 Cultura e identità

Le crisi culturali vengono definite come crisi di identità (p. 105)

Identità personale e identità sociale (106)

Le concezioni oggettiviste e soggettiviste dell’identità culturale (107-109)

La concezione relazionale e situazionale (109)

Strategie identitarie (Barth)

Page 82: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La cultura è “una sezione finita dell’infinità priva di senso del divenire del mondo, alla quale è attribuito senso e significato dal punto di vista dell’uomo”.

M. Weber, L’”oggettività” conoscitiva della scienza sociale e della politica sociale, in ID., “Il metodo delle scienze storico sociali”, tr. italiana di P. Rossi, Einaudi, Torino, 1958, p. 96.

Max Weber (p. 96)Max Weber (p. 96)

Page 83: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

C. Geertz, Interpretazione di culture, Il Mulino, Bologna, 1987, p.40

“Il concetto di cultura che esporrò (…) è essenzialmente semiotico. Ritenendo, insieme a Max Weber, che l’uomo è un animale impigliato nelle reti di significati che egli stesso ha tessuto, credo che l’intera cultura consista in queste reti e che perciò la loro analisi non sia anzitutto una scienza sperimentale in cerca di leggi, ma una scienza interpretativa in cerca di significato”

Geertz: la cultura come Geertz: la cultura come ricerca dei significatiricerca dei significati

Page 84: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Cap. 7 Obiettivi e usi sociali del Cap. 7 Obiettivi e usi sociali del concetto di culturaconcetto di cultura

Page 85: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Ogni forma di espressione collettiva diventa “cultura”

(fenomeno dell’autoproclamazione).

Uso sociale ≢% uso scientifico

Si perde la visione di cultura intesa come sistema globale di interpretazione del mondo e di strutturazione dei comportamenti corrispondenti.

Alcuni esempi:cultura politica (124);cultura d’impresa e management (126-7);cultura dell’immigrazione (il multiculturalismo 132).

Page 86: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

LA CULTURA POLITICA

Contesto:-Il termine cultura è comunemente usato come sinonimo di ideologia;

-In ambito scientifico il termine cultura politica emerge in riferimento ai processi di indipendenza dei paesi colonizzati e di formazione di nuovi stati nazione (carattere nazionale).

Almond e Verba (1963) Studio comparativo(GB, Italia, Germania, Stati Uniti, Messico)

Cosa permette l’attuazione delle istituzioni moderne?

Page 87: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Tipologia di culture civicheTipologia di culture civiche

Almond e Verba 1963,The Civic Culture, Boston, Little Brown.

TIPO DI CULTURA

FOCUS STRUTTURA POLITICA

Provinciale(parochial)

interessi locali tradizionale e decentralizzata

di assoggettamento

passività degli individui

autoritaria

di partecipazione coinvolgimento degli individui

democratica

Page 88: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

L’attenzione dei sociologi è andata sulle sub-culture politiche

Quali modelli culturali alla base dell’opposizione fra destre e sinistre?

L’antropologia politica si concentra sull’idea di “politico”, privilegiando gli studi di tipo comparativo, per comprendere le relazioni con le concezioni di potere, diritto, ordine.

Comprendere i significati delle azioni politiche in una società data

significa riferirsi all’insieme del sistema di significati che è la cultura della società studiata

Page 89: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

LA CULTURA D’IMPRESAContesto: mondo manageriale fine degli anni ’70 in USA

Necessità: -sottolineare, in piena crisi, l’importanza del fattore umano nella produzione per avere un’adesione dei lavoratori ai core values aziendali.-Risolvere conflitti di mentalità (conseguenze di fusioni e ristrutturazioni)

Uso: cultura riferita ad un sistema pensato come proprio di una collettività falsamente omogenea che influenza e determina gli atteggiamenti e comportamenti degli individui

Page 90: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Le analisi sociologiche pongono in evidenza un universo culturale eterogeno interno all’impresa.

La cultura (d’impresa) non esiste al di fuori degli individui che appartengono ad essa.La cultura emerge dalle interazioni (relazioni) fra di essiNon si possono non considerare le sub-culture che alimentano la culturad’impresa (es. culture professionali, culture di classe)

Studio di Renaud Saisaulieu (1977): esistono diversi schemi di comportamento interni all’impresa a secondadelle categorie socio-professionali

Page 91: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

4 MODELLI CULTURALIATTORI TIPI DI RELAZIONI

operai specializzati e lavoratori non qualificati

relazioni funzionaliil collettivo è un rifugio

contro le divisionioperai professionali,

tecnici e dirigentiaccettazione delle

differenze e negoziazionetecnici e quadri in

mobilità professionale prolungata,

relazioni basate su affinità elettive e diffidenza verso

gruppi costituiti internamente

operai dequalificati atteggiamento di ritiro e dipendenza proprio di chi

usa l’impresa come un mezzo

Renaud Sainsaulieu, L’identité au travail. Les Effects culturels de l’organisation, Paris, Press de la Fnsp 1977

Page 92: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La cultura di impresa si colloca nell’intersezione fra le diverse subculture interne all’impresa stessa.Non coincide con il sistema dell’organizzazione interna.

La cultura d’impresa è al contempo il riflesso della cultura circostante e una nuova produzione che si elabora all’interno dell’impresa attraverso la molteplicità di interazioni (relazioni) che esistono a tutti i livelli fra coloro che appartengono alla stessa organizzazione.(es. studi sugli impatti delle culture nazionali sulle culture d’impresa, Michel Crozier 1963; Iribarne 1989)

Page 93: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

“CULTURE DEGLI IMMIGRATI” e “CULTURE D’ORIGINE”

Europa Anni ’70 nasce l’uso “cultura degli immigrati”

Contesto:condizioni dell’integrazione;differenze culturali;le culture particolari degli immigrati vengono assimilate alla cultura d’origine.

Uso:‘Cultura d’origine’: il termine può essere fuorviante perché:la cultura non è una ‘cosa’, un bagaglio (rischio reificazione);il termine ‘origine’ è semanticamente incerto;e scarsamente operazionalizzabile;ignora il cambiamento culturale dell’immigrato e della società d’origine;ignora la posizione sociale del migrante.

Page 94: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Per spiegare integrazione e acculturazione servono le strutture sociali e familiari del gruppo

(es. Portoghesi in Francia, M. B. Rocha Trindade 1977; Africani del Sahel in Francia J. Barou 1976)

Il termine “cultura della seconda generazione di immigrati” è fuorviante se inteso come trasmissione dalla prima generazione, perché:la cultura non si trasmette come i geni (non c’è ereditarietà e eredità della cultura);la cultura pratica emerge dalle relazioni che si instaurano fra gli individui;esiste una continua relazione con il contesto sociale di riferimento (si veda la differenza nell’ambito nazionale fra federalismo culturale e centralismo culturale)

Page 95: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

La ‘tradizione culturale’ La ‘tradizione culturale’ e le culture dei migrantie le culture dei migranti

Esiste comunque la “tradizione culturale” in riferimento al proprio Paese di origine(es. tradizionalismo della disperazione, necessità di abolire le distanze, etc.)

Anche la tradizione ha senso solo in un contesto sociale particolare

Le culture dei migranti sono culture miste. Partendo dallo scambio (che è in realtà una relazione)

avviene una mescolanza di culture, le quali, retroagendo le une sulle altre,

portano all’emergere di una nuova cultura.

Page 96: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

Conclusioni: Si può fare buon uso del Conclusioni: Si può fare buon uso del relativismo culturale e dell’etnocentrismo?relativismo culturale e dell’etnocentrismo?

La risposta è positiva:Relativismo & relazionalità: una distinzione necessaria (il relativo è tale in relazione a qualcosa che non lo è)

«Si impone la relativizzazione del relativismo culturale» (p. 145) che è solo un principio metodologicoL’universale sta al cuore del particolare (p. 147)

Lo stesso per l’etnocentrismo che serve per comprendere la dialettica fra me stesso e l’altro, la dialettica della identità e della differenza (lo vedremo nei prossimi due libri ‘Sociologia della relazione’ e ‘Oltre il multiculturalismo’)

Page 97: Sociologia dei processi  culturali e comunicativi (Lettere  A-E) a.a. 2013-2014

FINE FINE del libro di Denys Cuchedel libro di Denys Cuche