SO IN ITALIA ˜.$# MILIONI DI EURO EQUIVALENTE AL .!% … · 2016-11-13 · Turismo sull’incoming...

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FOCUS 150 3 2012 | www.mastermeeting.it Condividono una grande popolazione, un immenso territorio, abbondanti risorse e un PIL in continua crescita. Chi parla di BRIC tende ancora a definirli “paesi emergenti”, ma a guardare i numeri è chiaro che si tratta di economie già in piena espansione, oltre che di una risorsa strategica mondiale. Soprattutto per il turismo. E dati e statistiche, incrociati a gusti e preferenze dei flussi provenienti da questi Paesi, confermano che l’Italia ha un ruolo da protagonista in questi mercati Cristina Piccinotti R ussia e Brasile, insieme, contano oltre un centi- naio di milioni di abi- tanti. Cina e India più di un miliardo. È questa la vera ricchezza dei paesi BRIC che, da soli, rappresentano il 42% della popolazione mondia- le. Una grande popolazione, dunque, e in continua crescita. Il che significa una domanda interna in costante aumento e la garanzia che Brasile, Russia, India e Cina, avranno un ruolo sempre maggiore nello scena- rio socio-economico interna- zionale. E già nel 2001, in una relazione, la Goldman Sachs evidenziava che la crescita del- le economie di questi paesi sa- rebbe stata rapida: secondo le previsioni dell’autorevole ban- ca d’investimento, infatti, il lo- ro PIL nel 2050 sarà paragona- bile a quello dei paesi del G6 (Stati Uniti d’America, Giappo- ne, Regno Unito, Germania, Francia e Italia). E se, attualmente, il mercato globale dei quattro giganti rap- B R I C

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150 3 2012 | www.mastermeeting.it

Condividono unagrande popolazione,un immensoterritorio, abbondanti risorsee un PIL in continua crescita.Chi parla di BRIC tende ancoraa definirli “paesi emergenti”, maa guardare i numeri è chiaro chesi tratta di economie già in pienaespansione, oltre che di una risorsastrategica mondiale. Soprattutto peril turismo. E dati e statistiche, incrociatia gusti e preferenze dei flussi provenientida questi Paesi, confermano che l’Italia haun ruolo da protagonista in questi mercatiCristina Piccinotti

Russia e Brasile, insieme,contano oltre un centi-naio di milioni di abi-tanti. Cina e India più diun miliardo. È questa la

vera ricchezza dei paesi BRICche, da soli, rappresentano il42% della popolazione mondia-le. Una grande popolazione,dunque, e in continua crescita.

Il che significa una domandainterna in costante aumento ela garanzia che Brasile, Russia,India e Cina, avranno un ruolosempre maggiore nello scena-rio socio-economico interna-zionale. E già nel 2001, in unarelazione, la Goldman Sachsevidenziava che la crescita del-le economie di questi paesi sa-

rebbe stata rapida: secondo leprevisioni dell’autorevole ban-ca d’investimento, infatti, il lo-ro PIL nel 2050 sarà paragona-bile a quello dei paesi del G6(Stati Uniti d’America, Giappo-ne, Regno Unito, Germania,Francia e Italia).E se, attualmente, il mercatoglobale dei quattro giganti rap-

BRIC

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IL FUTURODEL TURISMOpresenta il 12.8% del volumemondiale, stando alle previsio-ni della Banca Mondiale edell’Organizzazione Mondialedel Commercio, la loro quotacrescerà ulteriormente. A diffe-renza dei paesi ricchi, altamen-te indebitati e con scarse riser-ve internazionali, i BRIC posso-no infatti contare su cospicue

riserve – demografiche, natura-li ed economiche – e bassissimilivelli di indebitamento. A par-te l’India, che registra un debi-to pubblico al 58% del PIL, ere-dità dell’Impero britannico, ilBrasile ha un debito del 45%, laCina del 18% e la Russia sola-mente del 6%.Nell’attuale scenario socio-eco-

nomico mondiale, bastano i nu-meri per capire che è alla con-quista di questi quattro titaniche i soggetti pubblici e privatidevono guardare. Allora, pun-tando l’occhio in modo partico-lare sul turismo, come dovreb-bero comportarsi gli operatoriche vogliono attrarre questinuovi flussi nel nostro Paese?

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I Paesi BRIC e l’ItaliaUna nuova risorsaper il turismoIn base ai dati diffusi nel 2011dall’Osservatorio Nazionale delTurismo sull’incoming dai Pae-si dell’area BRIC verso l’Italia,si scopre che la spesa deglistranieri per il periodo genna-io-luglio 2011 è cresciuta del5.6% rispetto allo stesso perio-do del 2010. Un dato interes-sante, soprattutto se considera-to all’interno di un quadro nonproprio entusiasmante a livelloglobale, e che lascia ben spera-

re per il Belpaese. Se è vero, in-fatti, che i turisti di Brasile,Russia, India e Cina che vengo-no in Italia sono in percentualepiù bassa rispetto a quelli chevisitano gli Stati Uniti e laFrancia, è anche vero che essisono una componente strategi-ca, tanto per la loro capacità dispesa quanto per l’appeal chel’Italia – e l’italian style – eser-cita su di loro. E di questo s’èaccorta anche l’Enit, l’AgenziaNazionale del Turismo, che con

il progetto Italia comes to youha organizzato delle mostre-evento nei paesi del BRIC perpromuovere il brand Italia econsolidarne l’immagine positi-va (vedi box).E partendo dal profilo dei turi-sti provenienti dai paesi del-l’area BRIC – dai loro gusti epreferenze in materia di desti-nazioni, gli standard e le abitu-dini in termini di accoglienza ehospitality – cerchiamo di ca-pire come gli operatori turistici

Roma. Giovani turisti brasiliani in visita alla Fontana di Trevi. L’Italia è la quinta destinazione in Europa scelta dai brasilianianche per il legame di parentela che li lega alla comunità italiana (Foto Mario Masciullo)

NEL 2010 I TURISTI DAI PAESI BRIC HANNO SPE-SO IN ITALIA 1.576 MILIONI DI EURO EQUIVALENTEAL 5.4% DELLA SPESA COMPLESSIVA DEI TURI-STI STRANIERI

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italiani, pubblici e privati, pos-sano assicurarsi un ruolo daprotagonisti in questi mercati.

Caffè, samba,carnevaleIl Brasile esportaanche turistiL’economia brasiliana è cre-sciuta nel 2010 del 7.5% ed è lasettima a livello mondiale.Quasi 30 milioni di brasilianisono di origine italiana. Infatti,oltre al fascino del patrimonioartistico, un forte stimolo al-l’incoming dal Brasile verso il

nostro paese è dato dal legamecon la comunità italiana in lo-co. Il numero di biglietti aereivenduti nel 2011 rivela chel’Italia è la quinta destinazioneeuropea per i turisti brasiliani,dopo Francia, Germania, Por-togallo e Spagna. E le previsio-ni danno questo dato in cresci-ta costante (dai 270.352 bigliet-ti emessi nel 2009 si è passati a397.573 nel 2011). Il turistabrasiliano appartiene ad unacategoria socio-economica me-dio-alta, e ha un livello di istru-zione elevato. Viaggiano so-prattutto impiegati e professio-nisti tra i 32 e i 50 anni, mana-ger e direttori, studenti tra i 18e i 30 anni e pensionati. Il 38%di loro si sposta per fini turisti-ci (in particolare nei periodidelle vacanze scolastiche: lu-glio, dicembre, con picco mas-simo a gennaio), il 37% per af-fari, il 6% per arricchimentopersonale (con interesse per ilpatrimonio storico-artistico-culturale italiano, l’enogastro-nomia, lo shopping) e il rima-nente 19% viene in Italia a tro-vare i parenti. Le città predilet-te sono Roma, Venezia, Firen-ze, Milano, Costiera Amalfita-na e Sicilia. Nel 2011 s’è regi-strato un crescente interesseper la Toscana in generale,specialmente dopo l’ultima te-lenovela intitolata Passione, gi-rata in gran parte in piccolecittà della regione.Per migliorare il posizionamen-to del prodotto-turistico Italiasul mercato brasiliano è fonda-mentale lavorare sull’offerta divoli charter, ancora troppo ri-dotta rispetto alle richieste; su-gli investimenti in promozionee comunicazione, sito internete materiali in lingua portoghe-se, e, non ultimo, migliorare ilpricing di alberghi e ristoranti,

considerato troppo alto rispet-to alle altre nazioni europee.

Dalla Russia(grandi ricchi)con amoreNonostante una ripresa soloparziale del PIL nel 2010 (scesodel 7.9% nel 2009), il turismorusso outgoing è in forte cre-scita: nei primi nove mesi del2010 hanno viaggiato all’estero31 milioni di russi, il 34% in piùrispetto allo stesso periodo del2009. Un mercato molto inte-ressante, considerando che og-gi solo il 5% dei russi viaggia al-l’estero. E le previsioni di cre-scita e diversificazione turisti-ca sono reali: basti pensare alforte aumento dei redditi medidella popolazione e al recentesnellimento nelle pratiche diottenimento dei visti turistici(un fattore che fino a pocotempo ha frenato molto l’arrivodi turisti, soprattutto del com-parto MICE). I maggiori com-petitors nella conquista dei tu-risti russi sono la Turchia el’Egitto, dove non è richiestoalcun visto turistico.L’Italia ha davvero buone chan-ce di diventare una destinazio-ne privilegiata per i grandi ma-gnati russi, che prediligono lecittà d’arte e sono molto attrat-ti dall’italian style (moda, de-sign, enogastronomia). Favori-te sono l’Emilia Romagna, laToscana (Versilia), il Veneto, ilLazio e la Lombardia, con unarichiesta sempre più massicciadi destinazioni fornite di Spa,attività sportive e specialitàeno-gastronomiche.Nell’identikit del tipico turistarusso non manca mai la voce“grande capacità di spesa”, acui si associa una vera e pro-pria propensione ad acquistarei beni e i servizi più costosi, an- �

Italia comes to youL’Enit scommette sui paesi BRICUna promozione trasversale non solo dell’Italia turistica, ma an-che artistica, culturale, ambientale, insieme al meglio del madein Italy e delle sue eccellenze produttive. Con questo intentol’Enit lancia il progetto BRIC 2012 - Italia comes to you. Una se-rie di mostre-evento, organizzate nelle principali metropoli deiquattro paesi BRIC, per presentare al pubblico e agli operatorieconomici locali le opere degli artisti stranieri dei Paesi ospitan-ti, realizzate a seguito del loro soggiorno d’ispirazione in Italia.Ciascuna di esse ha visto – e vedrà – il coinvolgimento di opera-tori della domanda turistica – tour operators, agenti di viaggio –, dei massimi livelli istituzionali e non – stakeholders, opinionleaders, rappresentanti delle istituzioni locali – e dei media, at-traverso un intenso programma di incontri. Il progetto, che hapreso il via a fine agosto in Cina con tappe a Canton, Pechinoe Shanghai, e in Russia, con tappe a Mosca, San Pietroburgo eEkaterinburg, a ottobre è arrivato in Brasile, a San Paolo, PortoAlegre, Rio de Janeiro e, nel 2012, sbarcherà in India, a Mum-bai, New Delhi, Bangalore. Spiega il Direttore Generale del-l’Enit, Paolo Rubini: «Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Ita-lia, i turisti dai paesi BRIC hanno speso nel 2010 nel Belpaeseben 1.576 milioni di euro (equivalente al 5.4% della spesa com-plessiva degli ospiti stranieri). E le economie dei Paesi BRIC pro-durranno da qui al 2015 flussi turistici enormi, che trasformeran-no la geografia continentale dei viaggi. Per veicolare un’imma-gine delle diverse tipologie di offerta turistica delle regioni italia-ne - mare, città d’arte, parchi e natura, montagna, laghi, termee benessere, enogastronomia, sport e vacanza attiva, turismo re-ligioso e congressuale - l’Enit ha scelto lo slogan: “Italia, un pae-se sensorialmente ed emotivamente vicino sebbene geografica-mente distante”. Carattere distintivo dell’evento – e suo principioispiratore – l’idea progettuale “L’Italia vista dagli artisti stranie-ri”. E al fine di garantire la massima efficacia e ritorno dalle ini-ziative programmate, l’agenda degli spazi espositivi e degli in-contri bilaterali è stata tematizzata in ognuno dei Paesi e diver-sificata per ogni città sulla base dei prodotti merceologici/indu-striali e dei filoni culturali che presentano maggior appeal pres-so il settore industriale ed il grande pubblico. Così in Brasilel’enfasi è stata posta sulla cinematografia, le produzioni radiote-levisive, sullo sport e la cucina; in Cina il focus è stato posto sumusica, design, cinema e cucina; in India l’attenzione è finita suelettronica e robotica, ingegneria e tecnologia del design, tra-sporti, energia e ambiente, tecnologie per la conservazione e ilrestauro dei beni culturali, cinematografia; e, infine, in Russia,su cinematografia, poesia e musica».

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l’etichetta e le portate più co-stose, così come acquistano ca-pi griffati esageratamente cari efrequentano i posti più alla mo-da. E ciò, in alcuni casi, rappre-senta un problema nel nostroPaese, dove spesso i prezziviaggiano di pari passo al con-

cetto di qualità. L’altra barrieraall’ingresso – o all’invasionemassiccia, che dir si voglia – deirussi in Italia è rappresentatadalla lingua: la maggior parte diloro, infatti, non parla neppurel’inglese (il 50% dice il Ministerodel Turismo Russo) e nutre resi-stenze a viaggiare nei Paesi incui non trova un’adeguata acco-glienza linguistica. Come in Ita-lia. Per questa ragione, gli alber-ghi che intendono aprirsi almercato russo dovrebbero inse-rire nel loro staff personale ma-drelingua, tradurre i menu, lebrochure e il sito web in lingua.Secondo una ricerca condottada Rostourism (l’Agenzia fede-rale per il turismo russo), i russiche arrivano in un Paese stra-niero tendono ad informarsi ditutto e subito circa le principaliattrattive offerte. Anche perquesto, negli alberghi, è semprepiù importante che vi sia perso-nale madrelingua, capace di of-frire già al momento del check-in tutte le informazioni utili alturista, desideroso di sapere do-ve, come e cosa vedere del pae-se ospitante. Altri piccoli detta-gli per intercettare e fidelizzarela domanda russa sono: accap-patoio e ciabattine in camera (inRussia, è bene saperlo, v’è l’abi-tudine di togliere sempre lescarpe quando si entra in casa),orari dei pasti molto flessibili,l’offerta di superalcolici a tuttele ore, grande discrezione e ri-serbo (il bacia mano ad unadonna russa, ad esempio, è pre-ferito alla stretta di mano, consi-derato un gesto maleducato).

India, da Bollywoodall’Italia per vacanzeextra-lussoÈ la seconda economia al mon-do per tasso di crescita, e il suoPIL è aumentato dell’8.9% nel

che in mancanza di una realesuperiorità in termini di quali-tà. Nella maggior parte dei ca-si, infatti, il prezzo è il primo –e spesso l’unico – elemento divalutazione per i grandi ricchirussi: ragione per cui al risto-rante, ad esempio, scelgono

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2011. I turisti indiani versol’Italia appartengo principal-mente alla classe alta e medio-alta (le stime parlano di circa80 milioni di persone), amanoalloggiare in location di nic-chia, lontane dal turismo dimassa, preferiscono le visiteguidate, la buona tavola, maanche il casinò e i servizi per-sonalizzati tipici degli hotel a 5stelle. Una componente in cre-scita è rappresentata dalla mid-dle-class (composta da circa100 milioni di persone), cheprivilegia invece le mete piùclassiche come Roma, Venezia,Pisa e Firenze, e, in alcuni casi,Capri, Assisi, Padova e Siena.Gli indiani in viaggio per ilmondo parlano fluentementel’inglese, pagano con carta dicredito, utilizzano internet perspostarsi e informarsi. L’Indiaospita 5 milioni di super ricchi,il 50% dei quali vive a Mumbaie a Delhi, che insieme copronopiù del 70% del traffico aereointernazionale di tutta l’India.Viaggiano principalmente du-rante il periodo estivo, che in

India va da aprile a giugno (lanostra media stagione), e tranovembre e dicembre, quandoricorrono le festività hindu emolti indiani scelgono di spo-sarsi all’estero. Si tratta dun-que di un mercato molto inte-ressante per gli operatori italia-ni, che possono assicurarsi oc-cupazione anche in bassa sta-gione. Secondo le previsionidell’UNWTO, i turisti indiani aspasso per il mondo sarannoalmeno 50 milioni entro il 2020.I viaggiatori indiani considera-no l’Italia una meta molto tren-dy, che offre loro opportunitàdi vacanze culturali, ma anchedi piacere (i ricchi, in particola-re, sono molto attratti dalloshopping di lusso). Tra le prin-cipali motivazioni dei loro viag-gi in Europa: affari (44%), pia-cere (40%) e altro (16%). Ilviaggio d’affari, che include ilsettore MICE, costituirà lamaggiore area di crescita per ilfuturo, grazie anche alle cre-scenti relazioni commerciali edi investimento tra l’India ed ilresto del mondo. Riguardo il

versante business travel c’è unulteriore aspetto interessanteche riguarda l’India: la possibi-lità di offrire set e location perfilm, essendo Bollywood la piùgrande industria cinematografi-ca al mondo.

Quanto è vicina...la Cina?Il 2010 è stato un anno segnatodal forte incremento di viaggidalla Cina verso l’estero. Meri-to del PIL in forte aumento, diinterscambi commerciali vivacie del benessere crescente – an-che se non uniformemente di-stribuito – della popolazione ci-nese. I turisti cinesi nel mondosono in continua crescita: era-no 12 milioni nel 2001, 31 nel2005, 41 nel 2007. E anche se idati del 2009 rivelano che è sta-to un anno complessivamentedebole per tutti i viaggi in Eu-ropa, l’Italia e la Francia hannoconservato e rafforzato la loroposizione di mercato, confer-mandosi le due destinazioni eu-ropee più scelte dai turisti ci-nesi. Nei primi nove mesi del2011 gli uffici consolari italianiin Cina hanno rilasciato126.803 visti ADS (per gruppituristici) e 21.247 visti turisticiindividuali. Se non opererannofattori di ostacolo, non attual-mente prevedibili, l’outgoing �

Roma. Turisti Cinesi in visita nella capitale. Se non opereranno fattori di ostacolo, l’outgoing cinese verso l’Italia crescerànel 2012 del 25/30% (Foto Mario Masciullo)

NEL 2011 L’OUTGOING DAI QUATTRO PAESI EMER-GENTI VERSO LA TOSCANA È STATO DEL 50% INPIÙ RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE: DA 1.15MILIONI DI PRESENZE A 1.72 MILIONI

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cinese verso l’Italia dovrebbe,su base annua, crescere del25/30% per il 2012 e per gli annisuccessivi, con apporto signifi-cativo non solo da parte delsegmento dei viaggi organizzatima anche del segmento FIT(free and independent travel-ling), che comprende una fa-scia di consumatori a redditomedio o elevato, in grado di so-stenere le spese di un viaggioin Italia. Se il turismo indivi-duale riguarda soprattutto lapopolazione ad alto reddito(circa il 10% della popolazionecinese totale sono miliardaridesiderosi di fare viaggi di lus-so), molti business travel ap-partengono invece alla classemedia (10%). Il turista-tipo ci-nese sceglie prevalentementela formula del grand tour euro-peo, preferendo in Italia le cittàd’arte – Roma, Venezia, Firen-ze, Milano – e le occasioni dishopping. Risulta, tuttavia, unasostanziale identità delle tipo-logie di prodotto ed i canali divendita, essendo le agenzie ci-nesi specializzate sull’Italianon più di quaranta (rispettoalle oltre 400 che operano sullungo raggio). La progressivaapertura del mercato, la cresci-ta del reddito individuale e ilparticolare interesse versol’Italia come destinazione turi-stica, consentono di attendereun maggiore slancio da partedegli operatori cinesi che ven-

in Toscana ha tenuto, nel 2011,proprio grazie all’incrementodei flussi turistici provenientidai paesi dell’area BRIC. E inumeri lo confermano: nel2011 l’outgoing dai quattro gi-ganti verso la Toscana è statodel 50% in più rispetto all’annoprecedente (da 1.15 milioni dipresenze a 1.72 milioni). Unacrescita a due cifre, che li hatoccati tutti: Brasile +53,6%; Ci-na +57,3%; India +32,5%; Russia+45,1%. E stando ai dati del2010 (in attesa che venganoelaborati quelli definitivi perl’anno 2011), guidano la classi-fica con 233 mila arrivi i cinesi(+41,9% rispetto al 2009), se-guiti dai russi con 153 mila(+41,1%), dai brasiliani con 127mila (+61,9%) e dagli indianicon 47 mila (+55,7%). Sono irussi a trattenersi di più in To-scana, con una media di 2.7giorni e un totale di presenzepari a 418 mila (+38,5% sul2009). Seguono i brasiliani, conuna permanenza media di 2.4giorni, per un totale di 301 milapresenze (+55,2%). Si fermano1.9 giorni gli indiani, che nel2010 hanno fatto registrare 90mila presenze ossia il 44% inpiù rispetto al 2009. Infine, i ci-nesi con 1.5 giorni di perma-nenza, 340 mila presenze del2010 (+38,5% sul 2009). E leprevisioni per l’andamento delturismo nel 2012 parlano diuna sostanziale tenuta delle

Pisa. Turisti indiani in Piazza del Duomo. Appartengono soprattutto allaclasse alta e medio-alta, ma nei prossimi anni è attesa una crescita importanteanche della middle-class

dono il prodotto Italia, con l’ar-ricchimento degli attuali pac-chetti di viaggio e l’introduzio-ne di nuove destinazioni. I viag-giatori cinesi hanno tra i 25 e i55 anni, un livello culturale me-dio-alto e i maggiori flussi out-going si registrano in estate eautunno, in occasione del Ca-podanno cinese (tra gennaio efebbraio) e della festa di Pri-mavera. E se è vero che per iviaggiatori cinesi i fattori deter-minanti nella scelta di una de-stinazione sono il prezzo e lasicurezza, un aspetto importan-te è anche rappresentato dallanotorietà della meta stessa. Alriguardo, il nostro Paese, vistocome un brand di qualità, èmolto apprezzato, non solo perla sua ricchezza storico-artisti-ca, ma anche per il life style, ilprestigio del suo settore modae design – che stimola i viaggicon finalità di shopping di lus-so –, la varietà enogastronomi-ca, il clima e la tipologia distrutture ricettive quali ville,palazzi nobili e resort. Per con-tro, frenano l’incoming dallaCina la mancanza di servizispecifici e la scarsa presenza,anche sul web, di informazioniin lingua.

I BRIC nel mirinodella ToscanaSono i nuovi mercati di riferi-mento per la Regione. Anche afronte del fatto che il turismo

La “Passione” dei brasiliani per la ToscanaRealizzata tra il 2009 e il 2010, Passione, è una delle più se-guite telenovela brasiliane. Vista da milioni di spettatori, la soapopera è stata girata tra Firenze, Siena e la Val d’Orcia. Prodot-ta da Rete Globo – il principale network del Brasile, compostoda 121 emittenti dislocate nel Paese, che raggiungono il99,50% dei telespettatori, vale a dire oltre 183 milioni di brasi-liani – la serie tv ha veicolato l’immagine della Toscana in unbacino d’utenza enorme, con cifre a sei zeri. Se si considera,poi, che i prodotti di Rete Globo vengono venduti in più di 200Paesi stranieri, ben si comprende l’effetto virtuoso che il prodot-to televisivo ha avuto per il turismo nella Regione. Dopo la mes-sa in onda della telenovela, che in Brasile ha ottenuto uno sharedel 35-40%, gli arrivi dei turisti brasiliani nella sola città di Fi-renze sono cresciuti nel 2011 del 90%. A conferma del fattoche cinema e fiction sono un veicolo di marketing territorialedalle forti potenzialità. Da sottolineare, anche l’importanzadell’indotto economico sul territorio regionale: sono 1.400.000gli euro spesi durante il periodo di riprese, 70 le professionalitàlocali impiegate (tra personale tecnico e società di servizi) e uncentinaio le risorse artistiche che hanno lavorato alla fiction. Leriprese, ambientate nel Chianti, nel borgo immaginario di “Lau-renza” (in realtà Buonconvento e Montepulciano), veicolanoun’immagine da cartolina della Toscana, raccontata come unluogo dov’è possibile condurre una vita pacifica, in armoniacon la natura, e dove si può godere dei maggiori capolavoridell’arte e dell’architettura di tutti i tempi. Le riprese hanno coin-volto le località senesi di Montechiaro, Monticchiello, Asciano,Monte Antico, San Galgano, la chiesa romantica di Ponte alloSpino, le ville di Corsano e le cantine del Redi di Montepulcia-no. Altre scene sono state girate in centro a Firenze (alla stazio-ne e in piazza Santa Maria Novella, in Piazza SS. Annunziata,al Circolo Canottieri, al Mercato di San Lorenzo, a San Miniatoal Monte) e a Siena (in Piazza del Campo, Camporeggio e alDuomo).

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presenze straniere, mentre siannuncia un ulteriore rallenta-mento di quelle italiane. I turi-sti individuali saranno il seg-mento che resisterà di più allacrisi. Un buon andamento è at-teso anche per i turismi di nic-chia e per il mercato extra-eu-ropeo.

Ciak, si giraUna pellicola perogni BRICSi tratta di veri e propri proget-ti-paese. È un’attività iniziatagià nel 2009, con la messa apunto di tre progetti plurienna-li dedicati a India, Cina e Brasi-le. E che vedrà, nel 2012, unanotevole accelerazione. Tra gliobiettivi di Toscana Promozio-ne, l’unico player a cui è stataaffidata la promozione del si-stema turistico toscano, sicura-mente quello di consolidarel’immagine esistente della Re-gione e, contestualmente, dicrearne una nuova, capace diintercettare nuovi turismi. Intesta, quelli provenienti da Ci-na e India. E a seguire quelli daBrasile, Russia, Europa e NordAmerica. Un rinnovamento diimmagine, che ruoterà attornoal concetto di “turismo espe-rienziale”, e che vedrà nel cine-

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ma lo strumento degli strumen-ti per creare il desiderio di nuo-ve esperienze. «In Toscana nonoffriamo solo una semplice va-

canza, ma un’esperienza» spie-ga l’assessore al turismo Cri-stina Scaletti durante la con-ferenza stampa organizzata alla

scorsa BIT di Milano. «Il turistadei nostri tempi cerca stimoli,motivazioni forti. E noi stiamolavorando in questa direzione.Per questo la Toscana» prose-gue l’assessore, «è diventatauno dei set cinematografici piùaccreditati per fiction e soapdi produzione cinese, indiana ebrasiliana. Un lavoro realizzatograzie anche all’impegno diFST-Toscana Film Commis-sion».Un nuovo modo di fare promo-zione del territorio, dunque,che diventa un vero e propriobiglietto da visita in technico-lor: «portare i più belli scorci dipaesaggio toscano nelle case dimilioni e milioni di persone ciha consentito di far conosceree apprezzare ad un grande pub-

Anche Bollywood ha bussato alle porte della To-scana con il film Rajapattai, un lungometrag-gio firmato da Suseenthiran, uno dei maggioriregisti dell’industria cinematografica Tamil. Il filmè prodotto da PVP Cinema, una delle maggioricase di produzione dell’industria cinematografi-ca Tamil, e Telegu. Protagonisti sono Vikram, unodei principali attori del cinema indiano, presentesul set dal 1990, e la bella Deeksha Seth, che èstata finalista miss India 2009. Le riprese di Ra-

japattai si sono svolte a novembre 2011 e han-no riguardato i centri storici di Lucca, Volterra eMonteriggioni, dove sono state girate le esibizio-ni di due canzoni, accompagnate da balli e co-reografie di massa, in puro stile Bollywood. Inparticolare, a Lucca le riprese si sono svolte alleMura, in Piazza del Giglio, in Piazza Napoleo-ne, e in Piazza San Michele; a Volterra in Piaz-za dei Priori; al castello di Monteriggioni; alleTerme Il Tettuccio a Montecatini Terme.

Bollywood ha scelto la Toscana per Rajapattai

Lucca. Piazza Napoleone. Attori indiani in attesa di cominciare le ripresedi Rajapattai (Foto Occhi di Ulisse)

Da sin. Vikram Kennedy e la bellaDeeksha Seth in una scena dellungometraggio Rajapattai giratoalla fine del 2011 in molti centristorici di Lucca, Volterrae Monteriggioni (Foto Occhidi Ulisse)

The China Storyil nuovo lifestyle cinese in una fictionThe China Story è il titolo della fiction tv prodotta dal primocanale televisivo di Stato cinese, girata da metà novembre ametà dicembre a Lucca e dintorni. La scelta della Toscana non ècasuale: una regione simbolo di bellezza, creatività, buon gustoed eleganza, perfettamente coerente con il messaggio che i net-work nazionali cinesi, compresi quelli a controllo pubblico, vo-gliono dare alla loro popolazione. La fiction esalta qualità comela tenacia, il talento, la capacità di stare al mondo e raccontaun esempio di imprenditoria di successo tutta al femminile. Unastoria a lieto fine, che promuove, grazie all’immagine della To-scana e di Parigi, dove in parte si svolge la fiction, un nuovo lifestyle ricco e vincente. Un modello di vita, dunque, ad uso e con-sumo dei cinesi. Secondo le previsioni, il prodotto televisivo saràseguito da circa un miliardo di spettatori, che si appassioneran-no alle vicende raccontate in ben 40 puntate. Le riprese si sonosvolte a Lucca (nel centro storico, alle Mura, a Ponte a Moriano,oltre che nei bar e ristoranti del centro) e a Prato (scene in inter-ni in un’industria tessile e interni in una scuola privata).

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blico – composto da milioni emilioni di potenziali turisti – ilnostro territorio, trasformando-lo in un oggetto del desiderio ailoro occhi». E aggiunge ancoral’assessore Scaletti: «Un altrogrande sforzo per la promozio-ne del territorio è stato fattoanche sul versante del turismo2.0: oltre al sito www.turismo.intoscana.it – che raggruppaun’offerta amplissima di rispo-ste e informazioni per utenzeturistiche di ogni tipo, insiemeagli itinerari legati ai film giratiin Toscana –, abbiamo messo incampo una social campaignche mira a diffondere contenutisulla Toscana attraverso blog,forum, social network, socialmedia, siti tematici. E poi leApp per il mobile e una gammadi altri strumenti che ci metto-no in grado di dare risposte alleesigenze di oggi con l’occhiogià rivolto a domani».

Bric e MICE:Lombardia al primoposto per il turismod’affariSecondo il rapporto della Glo-bal Business Travel Associa-tion, il volume del businesstravel a livello mondiale do-vrebbe crescere nel 2012 del9.2%. Una performance resapossibile dai flussi turistici ecommerciali provenienti daiPaesi dell’area BRIC. E conuna spesa globale di oltre millemiliardi di dollari, nel dettaglioil business travel in Cina cre-scerà al ritmo dell’11.2%, quelloin India del 10.8%, in Russia del7.1% e in Brasile del 7%.A fronte di questo interesse ge-nerale, nel particolare cresceanche l’interesse dei paesi delBRIC verso l’Italia, con Tosca-na, Veneto, Lazio ed Emilia Ro-magna a guidare la classifica.

E se fino ad ora sono stati so-prattutto viaggiatori leisurequelli provenienti dai paesiBRIC, oggi è in aumento ancheil flusso di turisti business ver-so l’Italia. I brasiliani rappre-sentano la fetta più cospicua.

Scelgono il Lazio e la Toscanaper lo svago, e prediligono laLombardia per gli affari.Il viaggiatore indiano, invece, èsoprattutto leisure, è attento alprezzo, sensibile all’utilizzo diinternet, viaggia per lo più fuo- �

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smo nel 2012: secondo il rap-porto Industry Forecast 2012di Advito, la divisione consu-lenze di Bcd Travel, i paesiBRIC sosterranno il businesstravel nei prossimi anni, spin-gendo – pare – sempre più inalto anche le tariffe. In tutte leregioni, il prezzo dei viaggi sali-rà, infatti, tra il 4 e il 6% (tra il 3e il 5% quello dei biglietti aereie tra il 2 e il 6% quello degli ho-tel). Un altro nodo importante,ma in via di risoluzione defini-tiva, è rappresentato dai visti diingresso: soprattutto per i cine-si e per i russi ottenere il vistoturistico per l’Italia era unaprassi lunga e disincentivantefino a poco tempo fa. Ora chela procedura si sta sbloccando,il nostro paese sarà tra le desti-nazioni in pole position ancheper questi mercati. E a dimo-strazione di quanto sia succu-lenta la torta, nella direzione di

una semplificazione della pro-cedura di rilascio dei visti si stamuovendo anche l’America,che, come dichiarato dal presi-dente Barack Obama, punta adiventare la prima destinazioneturistica del mondo per Cina eBrasile.

Ospitalitàmade in Italy:la parolaagli albergatoriSono unanimi nell’affermareche conviene investire nellapromozione verso i Paesi del-l’area BRIC. E, sempre tutticoncordi, nell’aggiungere che èquesto il momento giusto perattrarre nuovi viaggiatori pro-venienti da Brasile, India, Rus-sia e Cina. Sono cinque respon-sabili di alcune tra le più im-portanti strutture di Milano(Principe di Savoia e AntaresHotel), Roma (Hotel Eden), Ve-

ri stagione e ha l’abitudine diprenotare sotto data (ancheper usufruire di tariffe sconta-te). Il viaggio d’affari, che in-clude anche il settore MICE,costituirà la maggiore area dicrescita per il futuro del turi-smo indiano, grazie anche allecrescenti relazioni commercialie di investimento tra l’India e ilresto del mondo. Anche Bolly-wood, la più grande industriacinematografica al mondo, sulversante del business travelrappresenta una ricca fonte dipossibilità.Il numero di turisti cinesi e rus-si in Italia, seppur in aumento,è invece limitato dalla lingua edalla scarsa disponibilità diguide e personale che parli rus-so e cinese.E se l’Europa è in stagnazione,i quasi 3 miliardi di persone traCina, India, Brasile e Russia la-sciano ben sperare per il turi-

Pisa. Piazza Cavalieri. Qui i due attori Dev e Koel Mallick durante le riprese di Panglu, film indiano girato a marzo del 2011in Toscana (Foto Occhi di Ulisse)

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nezia (Hilton Molino Stuky) eFirenze (Lungarno Collection)e, con il loro contributo, abbia-mo misurato il valore effettivodell’outgoing dai paesi BRICverso l’Italia per il comparto al-berghiero.Due i motivi fondamentali percui viene considerato conve-niente investire verso questipaesi: i flussi turistici tradizio-nali sono in stagnazione e, percontro, i quattro mercati BRICsaranno, almeno per i prossimivent’anni, il più ampio bacinodi nuovi viaggiatori del mondo.E i dati sulle presenze fannoben pensare: negli hotel fioren-tini della famiglia Ferragamo,

Lungarno Collection, capofilasono i brasiliani (+20% nel 2011rispetto al 2010), a cui fannoseguito i russi (+10%), gli india-ni e i cinesi (+5%). Nei milanesiAntares Hotel, con un’inciden-za del 25 % circa sul totale del-le presenze nel 2011, il 15% so-no stati turisti russi, tra il 6/7%brasiliani e un 4% tra cinesi eindiani. Sempre a Milano, ilPrincipe di Savoia ha ospitatonel 2011 il 2% di turisti dal Bra-sile, il 6% dalla Russia, l’1%dall’India e l’1% dalla Cina. Nel-la capitale, invece, l’HotelEden, a fronte di un aumentodella clientela brasiliana e cine-se, ha registrato una marginalepresenza di indiani, mentre laRussia si attesta tra le 10 nazio-ni più incidenti. Infine, all’Hil-ton Molino Stuky di Venezia, lepresenze, seppur ancora basse,sono in crescita.Tra le strategie adottate daglialbergatori per farsi conoscerepresso questi mercati: la parte-cipazione a fiere e workshopdi settore, la presenza su rivi-ste straniere di lifestyle e turi-smo, la promozione di pac-chetti speciali legati, ad esem-pio, a ricorrenze particolari efestività locali e la presenza in

loco di sales agent qualificati.Da segnalare il loyalty pro-gram attivato da LungarnoCollection con la catena india-na Leela Hotels. Per quanto ri-guarda, invece, l’offerta alber-ghiera specificatamente pensa-ta per questi turisti, tutti rico-noscono la necessità di averepersonale che parli almenorusso e cinese (la maggior par-te degli indiani, infatti, parlainglese). Per questo dal 1° apri-le l’Hilton Molino Stuky di Ve-nezia lancerà l’Hilton Hua-nying, un programma pensatoad hoc per il cliente cinese cheprevede receptionists che par-lano cinese, corner dedicatonel buffet della colazione ecorner tè con diverse tipologiedi tè in camera. L’Hotel Eden,invece, dedica ai clienti cinesiun kit di benvenuto in lingua,che fornisce all’ospite informa-zioni sull’albergo, i suoi servi-zi, la città. Grande attenzioneviene offerta anche a tavola:tutti gli alberghi, infatti, hannoinserito piatti speciali, soprat-tutto d’ispirazione asiatica, neiloro menù, questi ultimi rigoro-samente tradotti in lingua peragevolare all’ospite la scelta.Così, ad esempio, negli hoteldella Lungarno Collection èstato inserito il riso con ume-boshi a colazione (una varietàdi albicocche che crescono inCina) e La Terrazza dell’Edenserve il congee, un particolareporridge di riso. �

Roma. Turisti asiatici visitano il Colosseo

SECONDO LE PREVISIONI DI GOLDMAN SACHSNEL 2050 IL PIL DEI PAESI BRIC SARÀ PARAGONA-BILE A QUELLO DI STATI UNITI D’AMERICA, GIAPPO-NE, REGNO UNITO, GERMANIA, FRANCIA E ITALIA