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gdm on line Pagina 1 di 1 il giornale in edicola HHiiiiMiiii msr» ; Smì , neirÀrchivìo r arqoirv»-' ;i;per : : datai ; GDM oivfiirtf : Bari - «Premio Biol»: al primo posto un olio siciliano II «Titone dop valli trapanesi», di Marsala (Trapani) ha superato gli altri 170 oli giunti da vari continenti. Il «Biol frantoio» (miglior olio frantoiano) al pugliese «Terrae Maioris» della cooperativa Fortore di Torremaggiore (Foggia) BARI - Un olio biologico di produzione siciliana ha vinto l'ottavo concorso internazionale per i migliori extravergini biologici «Premio Biol». Si tratta del «Titone dop valli trapanesi», di Marsala (Trapani) che ha superato gli altri 170 olii giunti da vari continenti, riconfermando anche quest'anno l'olio biologico italiano leader a livello mondiale. Al secondo posto si è piazzato il «Bosco falconeria» di Partinico (Palermo) del produttore Simeti Taylor, terzo il «Marcialla» dell'omonima azienda di Barberino Val d'Elisa (Firenze). Miglior olio straniero è stato giudicato il cileno «Olave - Valle grande», classificato al quinto posto assoluto. Nelle altre tre categorie principali, premio Biolpack (miglior packaging ed etichettatura, assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) è andato al «San Giuliano» dell'azienda Domenico Manca di Alghero, che si è aggiudicata anche il Biolblended (miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore); sempre tra i «blended», menzione speciale all'olio fuori concorso "Oil Bios" dell'azienda Monini (imbottigliato a Carpino). Il nuovo premio, Biol frantoio (miglior olio frantoiano), è andato al pugliese «Terrae Maioris» della cooperativa Fortore di Torremaggiore (Foggia). A consegnare i premi è stato Nino Paparella, presidente del CiBi, insieme a Michele Memeo, assessore all'agricoltura di Andria, e Savino Santovito, presidente dell'Aiab- Puglia; per la Camera di Commercio, ha premiato Franco Matarrese dell'Amedeo. Assegnati anche altri riconoscimenti territoriali tra cui il premio «Biol-Puglia» che è andato al fruttato intenso «Marcinase» dell'azienda Minervini di Molfetta, che l'anno scorso vinse, ex aequo, il «Premio Biol». «Nonostante le avversità che quest'anno hanno causato un generale calo quantitativo e qualitativo della produzione olivicola - ha dichiarato il presidente della giuria internazionale Antonio Zelinotti, capo panel italiano del Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale, massimo organismo mondiale del settore - dai panel test del Biol è emerso un livello medio più che valido, anche grazie allo screening della preselezioni. I migliori olii, come ormai da tradizione, sono risultati quelli siciliani, sardi e pugliesi. Si conferma poi il divario tra italiani e stranieri: a parte la rivelazione cilena, e un discreto livello di greci, spagnoli e portoghesi, l'extravergine estero non riesce a stare al passo». La manifestazione è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Bari, con la direzione tecnica e coordinamento del CiBi (in Puglia si occupa di biocertificazione per conto di Icea) ed ha incluso anche workshop tecnici e un forum internazionale su produzioni, consumi e mercati in vari Paesi, curato dall'Osservatorio per l'Olivicoltura Biologica. Paolo Pinne/li ' ir pl!ilit fet: IMÌÌP''' i •. i.. . Daffili _ l|ÌÌIÌier' iimplBllll iiliiiap: laiMÌ|p|ÌÌÌ ||l|ÌÌÌ||Ml| |p|p|pÌ|Ì|ll •lilHllll (03/05/03) <ttp://www.gdmland.it/gdmonline/canale notizia.asp?ID 05/05/03

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Bari - «Premio Biol»: al primo posto un olio siciliano

II «Titone dop valli trapanesi», di Marsala (Trapani) ha superato gli altri 170 oligiunti da vari continenti. Il «Biol frantoio» (miglior olio frantoiano) al pugliese«Terrae Maioris» della cooperativa Fortore di Torremaggiore (Foggia)

BARI - Un olio biologico di produzione siciliana havinto l'ottavo concorso internazionale per imigliori extravergini biologici «Premio Biol». Sitratta del «Titone dop valli trapanesi», di Marsala(Trapani) che ha superato gli altri 170 olii giuntida vari continenti, riconfermando anchequest'anno l'olio biologico italiano leader a livellomondiale.Al secondo posto si è piazzato il «Boscofalconeria» di Partinico (Palermo) del produttoreSimeti Taylor, terzo il «Marcialla» dell'omonimaazienda di Barberino Val d'Elisa (Firenze). Migliorolio straniero è stato giudicato il cileno «Olave -Valle grande», classificato al quinto postoassoluto.

Nelle altre tre categorie principali, premio Biolpack (miglior packaging ed etichettatura,assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) è andato al«San Giuliano» dell'azienda Domenico Manca di Alghero, che si è aggiudicata anche ilBiolblended (miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non delproduttore); sempre tra i «blended», menzione speciale all'olio fuori concorso "Oil Bios"dell'azienda Monini (imbottigliato a Carpino).Il nuovo premio, Biol frantoio (miglior olio frantoiano), è andato al pugliese «TerraeMaioris» della cooperativa Fortore di Torremaggiore (Foggia).A consegnare i premi è stato Nino Paparella, presidente del CiBi, insieme a MicheleMemeo, assessore all'agricoltura di Andria, e Savino Santovito, presidente dell'Aiab-Puglia; per la Camera di Commercio, ha premiato Franco Matarrese dell'Amedeo.Assegnati anche altri riconoscimenti territoriali tra cui il premio «Biol-Puglia» che èandato al fruttato intenso «Marcinase» dell'azienda Minervini di Molfetta, che l'annoscorso vinse, ex aequo, il «Premio Biol».«Nonostante le avversità che quest'anno hanno causato un generale calo quantitativo equalitativo della produzione olivicola - ha dichiarato il presidente della giuriainternazionale Antonio Zelinotti, capo panel italiano del Coi, il Consiglio OleicoloInternazionale, massimo organismo mondiale del settore - dai panel test del Biol èemerso un livello medio più che valido, anche grazie allo screening della preselezioni. Imigliori olii, come ormai da tradizione, sono risultati quelli siciliani, sardi e pugliesi. Siconferma poi il divario tra italiani e stranieri: a parte la rivelazione cilena, e un discretolivello di greci, spagnoli e portoghesi, l'extravergine estero non riesce a stare al passo».La manifestazione è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Bari, con ladirezione tecnica e coordinamento del CiBi (in Puglia si occupa di biocertificazione perconto di Icea) ed ha incluso anche workshop tecnici e un forum internazionale suproduzioni, consumi e mercati in vari Paesi, curato dall'Osservatorio per l'OlivicolturaBiologica.Paolo Pinne/li

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PUGLIA BASÌL

il mare. I problemi nelle due regioni

I Medico lOenne

SAN SEVERO - Non ce l'hafatta Michele Corsi, ilmedico settantenne pic-chiato da un balordo il 13giugno scorso a seguito diun banale incidente stra-dale avvenuto in una viadel centro di San Severo.Corsi è morto nel repartodi rianimazione del Poli-clinico di Foggia, dopoun'agonia durata diecigiorni, per i ripetuti colpisubiti al capo durante lacolluttazione seguita alloscontro tra la sua auto euno scooter. Il medico sisarebbe sentito male inserata, mentre passeggia-va con un amico: traspor-tato all'ospedale di SanSevero, per il medico sirendeva poi necessario ilricovero nel policlinicodove nella nottata venivasottoposto a un interven-to chirurgico per l'aspor-tazione di un ematoma al-la testa. Il presunto auto-re del brutale gesto è ungiovane incensurato didiciott'anni, Michele Pie-troforte, di San Severo,fermato tre ore dopo il fat-to grazie alla segnalazio-ne di una telefonata ano-nima.

La notizia ha creatosconcerto e incredulità: ilComune di Torremaggio-re, paese di Corsi, ha pro-clamato per oggi il luttocittadino. Il presidentedella Provincia di Foggia,Carmine Stallone, medi-co come Corsi, parla di«cieca e insensata violen-za che turba profonda-mente». «Oltre a suscita-re dolore per la morte diCorsi - aggiunge Stallone -questa vicenda è fonte dipreoccupazione soprat-tutto perché il protagoni-sta del gesto che ha porta-to a una cosi estrema con-seguenza è un giovane:segnale inequivocabile

Michele Corsi

che i nostri ragazzi subi-scono ancora il fascinoperverso della violenza».

Pietroforte è stato arre-stato dagli agenti del com-missariato di San Severomentre era a bordo dellasua auto. Il giovane incen-surato è figlio di RobertoPietroforte, camionistatrentacinquenne, uccisoin un agguato di stampomafioso il 21 agosto 1998 aSan Severo insieme allozio, Giuseppe Grassano di43 anni, suocero del bosslocale Severino Palumbo.E' stato associato alla ca-sa circondariale di Luce-ra con l'accusa di tentatoomicidio, ma ora dopo lamorte del medico la suaposizione processuale di-venta più difficile.

Secondo la dinamica ri-costruita dalla polizia(sulla base di alcune testi-monianze) la moto con abordo due giovani senzacasco e alla cui guida c'e-ra Pietroforte, avrebbetamponato l'auto di Corsiche si era fermata a un in-crocio. Ne nasceva una di-scussione, secondo l'accu-sa il giovane che era allaguida della moto avrebbecolpito ripetutamente al-la testa il medico.

Antonio D'Amico

Dieci giorni di agonia dopo l'aggressione: in cella u

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L'aigiancdipusere !che pilo sv.quellecaratioccidt

Lo fccassaa Bratniirm

«Laspieg;zioneItalia;rea b;nasci!stratastegncto dallArtigi.sposiz;lìvare

FOGGIA - Non ce l'ha fatta ilmedico di Torremaggiore,malmenato a calci e pugni daun balordo il 13 giugno scor-so. Michele Corsi, medico inpensione di settant'anni, èmorto ieri dopo dieci giornidi agonia: sarà l'autopsia oraad accertare se il decesso èstato causato dalle ferite ri-portate in quella colluttazio-ne. Per questa vicenda è giàstato arrestato un giovane di18 anni, Michele Pietroforte,di San Severo, che risulta in-censurato. Stando al raccon-to reso da alcuni testimoni,Pietroforte alla guida di unamoto e senza casco ha tampo-nato l'auto del medico fermaa un incrocio. Ne è nata unadiscussione da cui è scaturitala collutazione durante laquale il giovane-avrebbe col-pito ripetutamente al capo ilmedico.

D'AMICO IN CRONACA

Nardo, manifestini nuziali: mult

S posini multati sposini fortunati. O almeno lorana due giovanissimi convolati a giuste nozzila bellissima Nardo alcuni giorni fa. E subito i

multati per eccesso di festeggiamenti, per aver cioèsapere al paese intero che avrebbero pronunciato ildico «sì»per mezzo degli ormai tradizionali mani/egiallirossifucsia e le frasi di rito.

Eccesso di zelo da parte dei vigili urbani neritini?il comandante Cosimo Tarantino: «il malvezzo di atdare dovunque i manifestini augurali, anche e sojtutto sui segnali stradali, causa disagi alla circolazPer questo siamo intervenuti». Segnali di stop comcheche, divieti di sosta quali partecipazioni di nozzesta! Che la multa-lezione da circa cento euro serva dterrente a tutti gli altri namici degli sposi» che faisimpatici.

Per ora la contravvenzione è rimasta a Nardo, indei genitori. I due ragazzi immortalati sul manife:(e sulla multa) troveranno la «sorpresati al ritorniviaggio di nozze. Ma che nessuno avverta lui neacon un Sms. Disteso su una spiaggia caraibica etsua dolce metà, ad una notizia del genere potrebbe ilrere nella reazione più temuta da uno «sposo novellidepressione con i decadimenti fisici annessi e conn(Biagio Valerio)

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A CONDIZIONIIRRIPETIBILI...

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T ¥ O L IEVERO I Michele Pietroforte traccia il profilo del nipote arrestato per l'assassinio di Torremaggiore

SAN SEVERO - «A 13 anni glihanno ammazzato il padre,da allora vive con i nonni lon-tano dalla mamma e lavorain un ambiente dove il rispet-to, si conquista con la forza».È il profilo del giovane pre-sunto assassino del medico diTorremaggiore, disegnatodal nonno paterno che, dispe-rato perl'accaduto, s'inchinadavanti al dolore di una fami-glia per bene e chiede perdo-no per quanto accaduto il 13giugno scorso. Oggi MichelePietroforte di anni ne ha 18ed è in carcere. Il giovane in-censurato sanseverese è statoarrestato il 23 giugno perchépresunto responsabile dell'o-micidio di Michele Corsi, ilmedico in pensione di 70 annideceduto dopo dieci giorni dicoma per le lesioni riportatenel pestaggio dopo un banaletamponamento.

«Non la facevo più a rima-nere chiuso con i pensieri •racconta il nonno MichelePietroforte -, perciò ho volutopartecipare ai funerali di Mi-chele Corsi per manifestare,ai familiari il rispetto ed ildolore che noi tutti proviamoper la loro tragedia». Due fa-miglie distrutte, a causa di u-na brutta storia che, proba-bilmente, resterà a lungo im-pressa nella memoria di tan-ta gente. Dolore e rabbia, so-no i sentimenti diffusi tra lagente, ancora incredula perla tragedia scatenata da unbanale diverbio. Intanto leamministrazioni comunalidelle due cita, gli ammini-stratori, il vescovo MicheleSeccia, si sono stretti intornoalla famiglia del medico dìTorremaggiore, per alleviareil dolore dei familiari.

«So che .questo è il momentomeno indicato per comunica-re con la famiglia del medicoscomparso • commenta ilnonno del diciottenne sanse-verese -, ma lo faccio perchésecondo me, i sentimenti ve-ri, si esprimono nei momentidi grande dolore come quellovissuto in questi giorni dallafamiglia Corsi. Non è mia in-tenzione giustificare i fatti,non ci sono scusanti per il ge-sto compiuto da mio nipote,ma ho deciso di rendere pub-blico il mio dolore, perché hovistò ragazzo il disperarsiper l'accaduto e ripetere chemai avrebbe pensato a similiconseguenze». Secondo «non-no Michele» il giovane nipote(affidato ai nonni paterni dalTribunale per i minori di Ba-ri dopo l'assassinio del padreRoberto), ha vissuto sin da

Michele Pietroforte

Michele Corsi

L'anziano erapresente aifunerali del

medico mortodopo unbanale

pestaggio: «Eramio dovere

farlo, anchenoi abbiamosofferto per illoro dolore»

piccolo esperienze negativeche ne hanno condizionato losviluppo della personalità.Secondo chi conosce beneMichele, l'uccisione del geni-

ÌL FATTO / Ancora atterraggi per salvare pazienti infartuati

Proseguono gli interventi in contrada «Santa Giusta»SAN SEVERO - In piena attività l'e-

liporto attivato presso il centro a-grituristico sito in località SantaGiusta. In pochi giorni, è la secon-da volta che un elicottero, utilizzail campo di atterraggio allestitopresso la struttura agrituristica divia Lucera per trasportare un in-fartuato dal gargano all'ospedale"Masselli Mascia". Il campo di volo,solitamente utilizzato dall'Associa-

zione "Fly Club", è stato ristruttu-rato di recente anche per consenti-re anche l'atterraggio di elicottericivili in caso di emergenza.

Con centinaia di alberi piantu-matl negli ultimi mesi, il comples-so agrituristico "II Principe" si can-.dida diventare il nuovo polmoneverde della città.. Dopo la ristruttu-razione dei locali ex sede del Mu-seo del contadino e la realizzazione

di un pozzo artesiano per fornireacqua corrente ai servizi igienicied a tenere in vita alberi e siepi,torna a nuova vita l'antica residen-za estiva del principe Michele diSangro. Il complesso agrituristico''II Principe" è composto da una co-struzione rurale molto grande adi-bita a ristorante, due fabbricati, uncampo di volo per aeromodelli.

fACJuogodel pestaggio

SAN SEVERO - Un sanse-verese di 52 anni, Naza-rio Coletta, è stato arre-stato dalla polizia su ordi-ne di carcerazione dellaProcura di Brescia per-ché deve scontare un an-no e 6 mesi per porto abu-sivo di armi ed esplosivo,per fatti avvenuti nel cen-tro lombardo tra il '92 e il'94. Ad Apricena la poliziaha notificato la sospensio-ne per un mese della li-cenza per somministrarebevande e alimenti al re-sponsabile dei circolo pri-vato «Cafè Latino» dopo ilsequestro, avvenuto il 19giugno, di 4 video-poker.

\\Prob

^Mrf^lWvi&v;': v/--; -"-VII cadavere rinvenuto nel campo di grano

La speranza è sdentiliTORREMAGGIORE - Sono lega- dipreie

te all'autopsia le possibilità tali del)dei carabinieri di far luce sul terle nemistero del cadavere col solo stero deslip addosso, rinvenuto nella se sia mtarda mattinata di venerdì in tosegnaun campo di grano alla psrife- L'ipot<ria di Torremaggiore. L'esame l'uomoautoptico, disposto da] pm di dell'EstLucera che coordina le indagi- un metrni, dovrà chiarire innanzitut- a causato cause ed epoca del decesso, zione ema ai medici legali è stato an- profondche chiesto dagli investigatori tica dall

tore e l'allontanamento dallamadre, sono disagi che cree-rebbero problemi a qualsiasiadolescente. "Non chiedosconti alla giustizia - com-menta il nonno paterno -, so-no consapevole che gli errorivanno pagati. In cuor mio,spero che nei confronti di Mi-chele si adottino quei provve-dimenti che gli consentano dipagare il suo debito, ma so-prattutto di comprendere lagravita dell'accaduto».

Dal 1998 l'anziano nonno ela moglie fanno U possibileper svolgere nel migliore deimodi il ruolo di «genitori». Enonostante l'impegno profu-

so, il nonno racconta di avernotato spesso nel nipote latristezza e la rassegnazionedi chi sì sente solo e abbando-nato». «Il tempo per mio nipo-te passerà - conclude Pie-troforte -, ma il ricordo diquanto successo, sarà sem-pre presente nella sua memo-ria e nel suo cuore. Mi conso-la la speranza di sapere cheun uomo buono e di scienzacome Michele Corsi, avrebbesenza dubbio perdonato. Mionipote non è quell'animaleche in questo momento tuttigiudicano tale, ma solo un ra-gazzo, vittima di circostanze

. imprevedibili, in un mondoin cui tutti possono sbaglia-re».

Angelo Ciavarella

Arac IMA / Per l'atteso rinnovo del co

n O H O

APRICENA - Interrotte letrattative tra le Federazioniprovinciali Feneaì-Uil, Fil-ca-Cisl e Fillea-Cgil con l' A-niem-Confapi per U rinno-vo del contratto integrativoprovinciale dei lavoratoridel settore lapideo, a cui fariferimento i] bacino mar-mifero di Apricena. Pro-prio quando sembrava che

i confronti fossero arrivati indirittura di arrivo.

Resta, quindi, in piedi solol'accordo siglato con l'Asso-marmi lo scorso 19 maggio. Inquesta situazione vi è una dif-ferenziazione di trattamentotra i dipendenti delle aziendefirmatarie del nuovo accordoe i colleghi che lavorano pres-so le aziende aderenti a Con-

fapi. Lepresenthanno ivocato itori. «Aeia Pepilea - è sun prinre di seprossin

Due g

IN DALL'ALTO TAVOLIEREStazione, quanti disagi

APRICENA - Precarie le condizionidi lavoro nella stazione ferroviariadi Apricena dove il servizio idrico èinterrotto da oltre un mese a causadi un guasto all'impianto. È quantodenuncia Sabino Campanella, coor-

protesta che potrebbe scattare dall'i-nizio della seftimana prossima: «Ladirezione generale dell'Àsl Fg/l dìSan Severo è intenzionata a chiuderei reparti del nostro ospedale dal 1° lu-glio», spiegano gli amministratoricomunali che in queste ore stannostudiando il da farsi per contrastare

Basolato, addioTORREMAGGIORE - 'Asfalto in cam-

bio di pietra lavica: scompare cosiun'altra testimonianza del passato.Su via Battisti (quartiere San Mal-teo) dal secondo dopoguerra il man-to stradale era un vero e proprio mo-

gramma. A sentirlo parlare ci vuoleben altro per scoraggiarlo: «II budgetche ho a disposizione non è sufficien-te e allora per migliorare il verdepubblico urbano spendo i soldi dellamia indennità di funzione», spiegal'assessore Giuseppe Nesta (Udeur).In altre parole: nella spartizione di

Casistica, De Florio coachSAN SEVERO - Sarà Roberto De Fio-

rio l'allenatore della Cestistica (ba-sket serie B2). Si tratta di un ritorno:il coach di Torremaggiore. ex Eu-roambiente Manfredonia, torna a se-dere sulla panchina dauna dopo

LAG

DirettiRedazE-mail

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Purtroppo anche la cronaca di una tranquilla cittadina di provincia qualche

volta diventa " nera ".

Bue avvenimenti raccapriccianti accaduti verso la fine della prima metà digiugno hanno tutbato le coscienze dei torremaggioresi :

un TIR che percorreva la Strada Statale numero I6,a causa dello scoppio di una

gomma,si rovescia sul lato sinistro piombando sopra una auto che in quel momen-

to lo stava sorpassando schiacciandola ed uccidendo sul colpo i suoi occupanti,

due Carabinieri e lo stesso TIR si ricapovolge e piomba oltre la strada finendo

sopra un trattore agricolo il cui proprietario,Silvio Renzulli,stava ripassan-do con l'aratro un terreno di sua proprietà,uccidendolo sul colpo.

In una serata di domenica il Dottore Michele Corsi rientrando a casa prove-

niente da San Severo si ferma al semaforo di Porta San Severo in attesa del ver-de quando la sua auto viene affiancata da una motocicicletta. Il Medico racco-manda al motociclista di non avvicinarsi troppo alla sua auto perché potrebbe

strisciarla al che il motociclista gli risponde in malo modo. Si fa la " vocealta " da ambo le parti ed allora il motociclista trascina il Medico fuori dalla

sua auto e lo massacra di botte lasciandolo tramortito per terra sotto lo sguar-do atterrito di tante persone presenti..

Silvio Renzulli era una persona stimata in tutta Torremaggiore perché si erafatto un " nome " trasformando tutta l'uva dei suoi vigneti in vino di ottimaqualità che poi rivendeva direttamente ai suoi tanti clienti.

Michele Corsi era un mio estimatore in quanto si interessava alle mie argomen-tazioni sulla Storia locale durante le passeggiate serali che,di tanto in tanto,facevamo in compagnia di comuni conoscenti. La sua morte ha costernato tutta lapopolazione torremaggiorese. Non ho partecipato ai suoi funerali perché nellostesso giorno moriva mio Fratello Marcelle ed ho dovuto recarmi a Torino.,

In questo mondoavete da soffrire.

Ma abbiate coraggio:io ho vinto il mondo.

-Vangelo di Giovanni 16.33-

Renzulli Silvio

10-3-1951 17-6-2003

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IA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO CRONACA di FOGGIA primo piano Mercoledì 18 Giugno 2003 \_POGGIA 5^ |

La corsa del tir finita nel vignetosulla statale 16. Sotto s'intravvedela carcassa della Clio (Toro Moi'zz/J

IL FATTO I La tragedia causata da un'invasione nella corsia opposta forse per lo scoppio di una gomma

e poi un trattore

militaririentravanoa San Severo,

doveabitavano,da Incera

doveavevano

terminatoil turno

di servizio.Il camionista

guarirà in unaquindicinadi giorni

SAN SEVERO - Una spieiatacarambola. Un biliardo dimorte. Un tir schiaccia unaClio, la dio schiaccia un trat-tore. Tre morti e un ferito, ilbilancio dell'incidente avve-nuto ieri alle 12.40 all'altezzadel km 647+500 della statale16. Le vittime sono due cara-binieri di San Severo e un a-gricoltore di Torremaggiore:Gaspare Azzariti, 48 anni, bri-gadiere e il collega Nicola Ma-tozza, 35, appuntato, in servi-zio al nucleo radiomobile del-la compagnia di Lucera; Sil-vio RenzuUi, 52 anni, contadi-no; Due divise dell'Arma, di-smesse da ooc.o niù di un'nra

SAN SEVERO - Accucciatosotto la carcassa del tir, an-che un lupetto di colorechiaro aspettava notizie delsuo padrone. Era sul tratto-re, e come ogni giorno avevaaccompagnato Silvio Ren-zulli sui campi e poi insiemeavrebbero fatto rientro a ca-sa. Dopo il finimondo s'è ri-fugiato sotto la pancia del ri-morchio, e da lì non sembra-va volesse più uscire. Nel-l'impatto s'è salvato, ma hariportato la frattura dellezampe posteriori, tant'è che

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sul posto sono intervenuti an-che veterinari e una squadrartell'Enpa (ente protezione ani-mali) per prendersi cura delcane. Durante i rilievi della Po-lizia stradale il cane ha intravi-

sto la moglie del Renzulli, so-praggiunta sul luogo del sini-stro: e la donna quando ha vi-sto il cagnolino ha speratoche anche il marito se la fossecavata, prima che la sua spe-ranza si tramutasse in dispe-razione. In quel momento ilcane ha capito cos'era succes-so al suo padrone, in quel mo-mento ha capito che non faràmai più rientro insieme a luidalla campagna. Per questo illupetto s'è rifugiato sotto iltir, e li è rimasto per almenoun paio d'ore. (da. grì.)

Alle 19 in Cattedrale, celebra Seccia

Proclamato il lutto cittadino.

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per non essere mai più indos-sate. Una divisa da agricolto-re, il sudore di chi coltiva unpezzo di terra senza sapereche sta accudendo la propriatomba.

La dinamicaAzzariti e Matozza stavano

rientrando alle rispettive abi-tazioni a bordo di una «Re-nault dio 1900». condotta dalbrigadiere, dopo aver termi-nato il turno 6-12 presso il nu-cleo operativo della compa-gnia dei carabinieri di Luce-,ra. Ma, a poca distanza dall'u-.1

scita San Severo Est, la loro,'corsia è stata invasa da un tir,carico di tondini di ferro gui-dato da Raffaele Lasala (48 an-ni, originario di Potenza, ri-masto ferito in maniera nongrave), diretto verso Nord. Losbandamento del mezzo pe-sante, secondo le prime rico-struzioni dell'incidente cherestano comunque da verifi-care, potrebbe essere statocausato dall'esplosione di unpneumatico. La corsa del tir èquindi finita addosso alla«Clio», trascinata oltre la cu-netta che delimita la statale,fino alle piantagioni di un vi-gneto. Lì stava lavorando Ren-zulli, l'agricoltore travolto eucciso mentre era accanto alsuo trattore. Carabinieri e a-gricoltore sono morti sul col-po, il conducente del tir è at-tualmente ricoverato pressol'ospedale Teresa MasselliMascia di San Severo per unaferita al volto causata dall'im-patto col parabrezza. Nelleprossime ore'sarà interrogatodalla Polstrada per ricostrui-re la dinamica dell'incidente.

I soccorsi- Sul posto sono intervenutedue ambulanze del servizio diemergenza sanitaria territo-riale «118», provenienti daSan Severo e Torremaggiore,e vigili del fuoco provenientida Foggia e San Severo. Per e-strarre i corpi dalle carcassedei mezzi c'è voluta oltre un'o-ra, tagliando col flessibile lelamiere contorte della mac-china. Il conducente'del tir,dopo l'estrazione dalla cabinafinita nel vigneto, è stato me-dicato e trasportato in ospeda-le. Indagini e rilievi sono statieffettuati dagli agenti dellapolizia stradale di Foggia eSan Severo. La notizia dellamorte dei due carabinieri si è

diffusa in pochi minuti e sulposto sono arrivati numerosicolleglli di Azzanti e Matozza.

Subito dopo il recupero delcadavere dell'agricoltore da

ciò che restava del trattore,sul luogo è arrivata la mogliedel Renzulli. «Ma è vero che èmorto... » chiedeva a carabi-nieri e vigili del fuoco. «Dite-mi che non è vero» parolestraziate dal pianto, quando

tra le lamiere del trattore ecomparso il cane col qualesuo marito andava in campa-gna... «Il cane c'è, è Silvio? Do-ve sta Silvio mìo?.. » Una do-manda cui nessuno se l'è sen-tita di rispondere, anche chiconosceva la verità.

L'incidente di ieri , qualun-que sia la dinamica che emer-gerà dalle indagini, non puòche riproporre veleni e pole-miche sulla sicurezza delle

strade della Capitanata. I duecarabinieri, in teoria, perrientrare da Lucera a San Se-vero avrebbero potuto anchescegliere una strada alterna-tiva: la cosiddetta «via vec-chia di Lucera», più facile dapercorrere rispetto all'ultimotratto dell'ex statale 160 maquasi impraticabile per lecondizioni del manto strada-le. Avvallamenti, voragini,dossi e crateri aperti dal cal-do. Quel tratto lo evitano tutti,perché causa alle macchine

danni irreparabili. E lo evita-vano anche Azzariti e Matoz-za, che ogni giorno per rien-trare a San Severo da Lucerapreferivano percorrere quelbreve tratto della statale 16.

Una scelta fatale, anche secondizionata dallo stato in cuiversano le strade della provin-cia. Strade che, da troppi an-ni, contano solo morti e pro-messe.

Davide Grittani

(dQvide.grittani@tìscalUt)

SAN SEVERO - Si terranno stasera, alle 19 presso la Cat-tedrale, i funerali dei carabinieri Gaspare Azzariti e Ni-cola Matozza che hanno perso la vita nell'incidente di ie-ri pomeriggio sulla statale 16. A celebrare le esequie saràil vescovo, monsignor Michele Seccia; per l'occasione ilsindaco Giuliano Giuliani ha proclamato una giornata di'lutto cittadino. Ai funerali è annunciata la presenza, ol-tre che dei vertici del comando provinciale dei carabinie-ri di Foggia e dell'intero consiglio comunale di San Seve-ro, anche di alcuni sindaci dei comuni limitrofi. Azzaritilascia la moglie e due figli, era anche componente del Co-mitato per la festa patronale del Soccorso. Matozza, inve-ce, lascia un figlio e un altro che non conoscerà mai per-ché sua moglie è incinta.

a. f i

Tragico incidente sulla « 16»: muoiono due carabinieri e un coltivatoreSAN SEVERO - Tre persone •

due carabinieri che rientra-vano dal servizio ed un agri-coltore - sono morti ieri po-meriggio travolti da un auto-treno sulla strada statale «16»tra Foggia e San Severo, all'al-tezza del bivio per Lucera. li-na quarta persona è rimastaferita. I due militari, erano abordo di una «Renault Clio1900» mentre la terza vittimaera su un trattore. I due mezzisono stati investiti da un ca-mion: il guidatore avrebberaccontato di averne perso ilcontrollo per l'esplosione drun pneumatico. I due carabi-nieri tornavano da Lucera do-ve prestavano servizio nellalocale compagnia. 11 sindacodi San Severo ha proclamatoil lutto cittadino. I funeralidei due carabinieri sanseve-resi si svolgeranno in formasolenne questa sera alle 19nella Cattedrale del centrodell'alto Tavoliere e sarannocelebrati dal vescovo Seccia.

GRITTANI IN CRONACA

Una vita da gufi? Niente malea notte vagate come instancabili gufi, e poi, a matti-no, proprio non riuscite a sollevare il capo dal mor-bido guanciale? Tranquilli, non siete vitelloni e pe-

landroni, come hanno sempre insinuato i vostri/ammari,soprattutto mamma e papa, il vostro (nostro) è soltanto unproblema di geni. L'assoluzione alle colpevole abitudine dimolti di noi, allergici agli squilli della sveglia e inesauribi-li adoratori di Morfeo, viene da una ricerca di un team discienziati britannici e olandesi. Secondo i curatori dellostudio, tanto più corto è il gene chiamato «Periodo 3»(Per3), tanto più si è portati a tirar tardi la notte e alzarsitardi a mattino.

«Gli individui che hanno il "Per3" troppo corto - spiega u-no degli autori dello studio, Malcom non Schantz - hannodifficoltà a dormire nelle prime ore della notte e, quindi, asvegliarsi presto. Queste persone - aggiunge von Schantz •non devono avere sensi di colpa o sentirsi pigri, il loro è unfatto puramente geneticoii.

Non siamo medici, e non siamo in grado di giudicarel'autorevolezza scientifica della ricerca, ma una cosa è cer-ta: dopo frasi come quelle di cui sopra, von Schantz un pre-mio Nobel, secondo noi, lo merita di certo. Non sarà quelloper la Medicina, ma ci sentiamo di premiarlo lo stesso. For-se il mattino ha davvero l'oro in bocca, ma anche la nottenon è male. Parola di gufi. (Antonio Biasi) '

Beckham sceglieZidane e RonaldoUn colpo «Real»

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mDavid Beckham,28 anni

NELLO SPORT

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... :

'• Dr'ORFV-:,.(A:,GiuRF

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Si associa al dolore cnt-j ha colpito -,famiglie Corsi - Venetucci pei !a scomparsadel caro MICHELb. yiuima duna vileaggressione, ne ricoraa le grandi o r -umane e professionpìi. 'roclarrui - !

LUTTO CITTADINO

nella giornata dei ^b giugno 2uo i ed invitala Cittadinanza a partecipare

Paia//?) • ) ' Citta. 25 qiurjno 2003

LuttoTorremaggiore. In data 26

giugno è scomparso a TorinoMarcelle Carlucci, amato fra-tello del nostro valido collabo-ratore di Torremaggiore, Se-verino Carlucci.

All'amico Beverino Carluccie alla famiglia dello scompar-so le più sentite condoglianzada parte del Direttore e dellaredazione tutta di "Meridia-no16".

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TORREMAGGIORE; UNA NOTA DI SEVERINO CARLUCCI

Consiglio Comunale apeno,sia al di fuori dell'Aula Consiliaree sia all'intervento dei cittadini

DISATTIVATO IL SAN(continua dalla 1A pag.)

all'infuori del Sindaco diCasalnuovo Monterotarononché neo eletto Consiglie-re Provinciale, ArmandoPalmieri.Il Presidente Ennio Mannelli,dopo aver letto la bozza diordine del giorno da sotto-porre all'approvazione delConsiglio Comunale, diceche il San Giacomo è unacandela che si sta spegnen-do un poco alla volta.Invitato a relazionare, il dr.Giuseppe D'Alessandro,Direttore Sanitario della ASLFG/1, puntualizza sulla situa-zione verificatasi in seguito alriordino ospedaliero progetta-to dalla Regione Puglia e, perquanto conceme l'Ente da luidiretto, dice che si deve agi-re contestualmente nelladisattivazione di alcuni re-parti e nella loro rimodu-lazione rispettando il tem-po concesso.Dopo aver elencato i serviziche si stanno attivando qualilungodegenza, fisioterapia erianimazione ed essersi chie-|sto ci conviene dimetterci inblocco? definisce il nostropresidio una struttura pocodignitosa per chi la gesti-sce, per chi vi lavora e perchi vi sta dentro.Concessa la parola agli ester-ni, Santino Mangia di SanSevero dice di sentirsi più tran-quillo perché ha capito che fi-nalmente si chiude e dopo es-sersi chiesto perché itorremaggioresi non siincazzano conclude col direnon fanno funzionare lestrutture per poi poterne giu-stificare la loro chiusura.Fulvio De Cesare, compo-nente della Consulta Sanita-ria - da più tempo non inter-pellata - con veemenza illu-stra che è una storia di vec-chia data denunciata a piùriprese dal personaleospedaliero. I servizi sono

per discutere sulla disattivazionedel nostro presidio ospe-daliero San Giacomo.

GIACOMO

di serie B e sono inquadra-ti in un piano ragionie-ristico per poter mercifi-care la salute. Ogni cosaè subordinata all'Ospeda-le di San Giovanni Roton-do che determina tutto nelnostro territorio. Il pianopresentato dalla FoggiaUno è un piano mirantea far chiudere il San Gia-como e questo, come cit-tadini, non lo permettere-mo, mobilitandoci fin daora per la sua difesa.Emanuele Leggeri, Consi-gliere Comunale di San Mar-co in Lamis, ha sottolineatoche la ASL FG/1 vuole pri-meggiare pur non essendomai stata la prima dellaclasse: mancano le figureprofessionali e si tende ditrasformare gli ospedali inambulatori. Il Piano Fitto èinattuabile perché le Azien-de sanitarie non raggiun-geranno mai il pareggio deiloro bilanci. Difettano lepiante organiche e leprivatizzazioni, come ilCentro San Vincenzo, sonoormai una realtà.Dal canto loro i ConsiglieriComunali diessini Costantinoe Marcila sottolineano neiloro interventi, il primo che èun piano sanitario imposto-ci e non concordato e ca-rente di copertura econo-mica, per cui necessita diun rinvio, ed il secondo chequesto è un economicismoche va in una sola direzio-ne perché si taglia da unaparte e si regala dall'altrae per scindere ogni respon-sabilità vogliamo che sisappia che quanto si stafacendo non viene fatto innostro nome.Il Sindaco di Torremaggiore,Alòide Di Pumpo, tirando leconclusioni, invita tutti adagire di comune accordo,a non accettare soluzioni

Molte delle personalità invi-tate non si sono presentate

(continua a pag. 8)

pasticciate e provvisorie edi redigere un documentounitario nell 'interesse ditutti i cittadini.Infine, su proposta dei Con-siglieri di opposizione De Vitae Liberatore, vengono ap-portate delle modificheall'O.d.G. presentato dalPresidente Mannelli, e che,poi, viene approvato all'una-nimità: un documento invia-to a chi di dovere nel cuicontesto, dopo aver larimarcato la situazione esi-stente, si puntualizza la ri-chiesta di rinvio dei provve-dimenti previsti dal piano diriordino ospedaliero dellaRegione Puglia.

* Approfittiamo della circo-stanza per ricordare ai nostrilettori ed ai Responsabilidella ASL FG/1 che siamoin attesa di conoscere le mo-tivazioni che hanno indottol'Azienda Sanitaria Locale adassegnare al privato CentroSan Vincenzo srl alcuneprestazioni ambulatoriali.Come ricorderete avevamoscritto che "...Non sarebbe cer-tamente scandaloso apprenderedi un intervento taumaturgicodel santo verso le travagliateperipezie della nostra ASL FG/1 e dei suoi disgraziati assisti-ti, invece è una scandalosaiattura ed un'ennesima porche-ria perpetrata dall'ente assi-stenziale in danno dell'erario,ma soprattutto dell'utenza as-sistita (se così si può dire).A far tempo da lunedì 9 giugnoscorso, infatti, è stato dispo-sto che i malati di diversepatologie effettuino visite am-bulatoriali non più presso lesedi ospedaliere, ma presso ilCentro Medico San Vincenzos.r.L, sito in Torremaggiore.La motivazione di tale INSEN-SATA operazione?Attendiamo ancora una chia-ra risposta....Arriverà mai''

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Pace guerra.

3 Si vis pacem,para bellum ; si vis petroleum,para casus belli "..

Nell 'Iraq,uno Stato mediorientale ricco di Storia,di antiche civiltà e di petro-

lio,non esiste Democrazia perché questo Stato è governato da più di vent'anni da

un feroce dittatore; un dittatore in possesso di armi di distruzione di massa che

potreste usare in qualsiasi momento contro la civiltà occidentale»,

Malgrado che queste -armi non siano mai state trovate i governi dei paesi'più de-

mocratici del mondo,fregandosene del parere contrario espresso dal Consiglio di Si-

curezza delle dazioni Unite,decidono di andarle a cercare invadendo l'Iraq con i

propri eserciti»

Ogni mercé sottoposta alle leggi del mercato può èssere importata ed esportata

e quando la Democrazia viene mercificata può essere esportata con i carri armati

e le bombe cosiddette " intelligenti ".

Questa la sintesi della " guerra preventiva " appresa da giornali e Ti Vù.

Ma cosa si è fatto dalle nostre parti contro questa assurda invasione prima e

durante la sua attuazione ?. Si è manifestato per la Pace in più occasione da par-

te di gente inerme e pacifica in manifestazioni che hanno coinvolto Chiesa,Enti

Pubblici,studenti e Popolo,manifestazioni che,purtroppo,non sono servite ad ottu-

rare le bocche dei cannoni.Gli articoli giornalistici e le appropriate fotografie delle pagine che seguono

sono la testimonianza dì quanto si è fatto per la Pace.

La Bandiera iridata della Pace sul Municipio di Torremaggiore.

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Pace e guerra anche nella manifestazione carnevalesca,