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30.11.11 POSITIVO L'ESITO DELLA MEDIAZIONE, MA MOLTI DEI DATI DIFFUSI NEI GIORNI SCORSI SONO ERRATI Incontro AUsl-Sindacati di questa mattina in Prefettura Un incontro che la Direzione dell'Azienda Usl di Modena giudica in modo positivo e che ha portato, grazie anche al prezioso lavoro di mediazione del vice prefetto vicario, alla stesura di un verbale condiviso dalle parti. Tre i punti salienti di quanto sottoscritto: a)orario di lavoro e organizzazione del lavoro; b)politiche di assunzione nel triennio prossimo alla luce dei possibili reingressi di operatori attualmente impiegati presso le ASP; c)verifica da parte dell'Azienda circa le eventuali mancate risposte da parte dei propri uffici amministrativi a istanza dei dipendenti; A ciò va aggiunto che il vice prefetto vicario ha avanzato la proposta, accettata dai presenti, di attivare immediatamente un tavolo di trattativa tra l'Azienda USL di Modena e le Organizzazioni Sindacali per approfondire i citati punti. Di fatto ci è stato chiesto, sottolinea la Direzione, di continuare a svolgere quel lavoro di confronto che già era in corso, come dimostrano, in modo inequivocabile anche i numeri, smentendo le affermazioni secondo le quali non vi sarebbe stata alcuna disponibilità al dialogo. Dall'inizio dell'anno le riunioni convocate sono state 30, quindi circa una la settimana se si escludono i periodi festivi; 22 sono quelle che effettivamente si sono tenute visto che in 8 casi i rappresentanti sindacali hanno chiesto il rinvio. A conferma che il dialogo non è mai mancato, va ricordato anche che quest'anno sono stati siglati 12 accordi e in corso di trattativa ce ne sono altri 5.

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30.11.11

POSITIVO L'ESITO DELLA MEDIAZIONE, MA MOLTI DEI DATI DIFFUSI NEI GIORNI SCORSI SONO ERRATI

Incontro AUsl-Sindacati di questa mattina in PrefetturaUn incontro che la Direzione dell'Azienda Usl di Modena giudica in modo positivo e che ha portato, grazie anche al prezioso lavoro di mediazione del vice prefetto vicario, alla stesura di un verbale condiviso dalle parti.

Tre i punti salienti di quanto sottoscritto:

a)orario di lavoro e organizzazione del lavoro;

b)politiche di assunzione nel triennio prossimo alla luce dei possibili reingressi di operatori attualmente impiegati presso le ASP;

c)verifica da parte dell'Azienda circa le eventuali mancate risposte da parte dei propri uffici amministrativi a istanza dei dipendenti;

A ciò va aggiunto che il vice prefetto vicario ha avanzato la proposta, accettata dai presenti, di attivare immediatamente un tavolo di trattativa tra l'Azienda USL di Modena e le Organizzazioni Sindacali per approfondire i citati punti.

Di fatto ci è stato chiesto, sottolinea la Direzione, di continuare a svolgere quel lavoro di confronto che già era in corso, come dimostrano, in modo inequivocabile anche i numeri, smentendo le affermazioni secondo le quali non vi sarebbe stata alcuna disponibilità al dialogo. Dall'inizio dell'anno le riunioni convocate sono state 30, quindi circa una la settimana se si escludono i periodi festivi; 22 sono quelle che effettivamente si sono tenute visto che in 8 casi i rappresentanti sindacali hanno chiesto il rinvio. A conferma che il dialogo non è mai mancato, va ricordato anche che quest'anno sono stati siglati 12 accordi e in corso di trattativa ce ne sono altri 5.

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Molte inesattezze nei dati fornitiLa Direzione dell'Azienda coglie però l'occasione anche per esporre una serie di doverose precisazioni con due precisi obiettivi. Prima di tutto evitare che alcuni rappresentanti sindacali continuino ad utilizzare dati assolutamente lontani da quelli reali, creando quindi un clima all'interno dell'azienda che danneggia prima di tutto i lavoratori. E' poi necessario restituire all'opinione pubblica un'informazione più aderente ai fatti, ma soprattutto chiarire che l'assistenza sanitaria, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo mantiene inalterati i propri elevati standard.

In alcuni casi gli errori contenuti nelle affermazioni di Massimo Tassinari e Cosimo Gallo sono addirittura macroscopici. Ripercorrendo i dati diffusi nei giorni scorsi, che sono stati utilizzati per indire lo stato di agitazione emerge ad esempio che gli infermieri presenti in Azienda nel 2008 erano 2.494 e non 2.692 come scritto nella nota diffuse. con una differenza in eccesso di ben 198 unità. Ad oggi invece gli infermieri sono 2.472 e non 2.578 come sostenuto (vedi tabella a fianco).A ciò si aggiunge l'errore ancora più evidente nel determinare il numero di infermieri con ridotte capacità lavorative. Secondo i documenti forniti essi sarebbero 300, mentre in realtà sono circa un terzo (95).

Ugualmente errati sono i dati riferiti agli Operatori Socio Sanitari. Nel 2008 erano 394, non 417; oggi invece sono 428 e non 375. Per contestualizzare in modo ancora più obiettivo i dati relativi al personale infermieristico e agli operatori Socio Sanitari è poi necessario specificare che l'attività ospedaliera, in particolare il numero di giornate di degenza dal 2008 ad oggi è in costante diminuzione. Basti dire che per tutti gli ospedali della provincia nei primi 9 mesi del 2008 erano state 273.450, mentre nello stesso periodo del 2011 si è scesi a 264.007. E' perciò consequenziale che vi sia una leggera contrazione del personale.

Ore di straordinario

Anche in questo caso diventa difficile capire come si sia arrivati a parlare di 470.000 ore di straordinario, quando il dato vero si ferma a poco più di 286 mila. Peraltro, sottolinea l'Azienda USL, con un trend che dal 2008 ad oggi è in progressivo calo.

TurniPer quanto riguarda il problema dei turni è opportuno specificare che vi è da parte dell'Azienda un forte impegno, anche formalizzato, affinché si applichi in modo ottimale la loro programmazione, nel rispetto della legge che prevede 11 ore di riposo tra un turno di lavoro e l'altro.

Consulenze esterne

Venendo alle consulenze esterne, anche in questo caso traspare in modo piuttosto evidente che la modalità di presentazione dei dati è viziata da un pregiudizio da rimandare al mittente. Prima di tutto va ricordato che l'importo delle consulenze esterne, non di carattere sanitario, è in costante calo. Dal 2008 a oggi si è più che dimezzata la cifra investita, passando dai circa 523 mila euro del ai 260 mila del 2011.

Si tratta di dati che confermano in modo inequivocabile lo sforzo effettuato per fare ricorso a consulenze esterne solo quando ritenuto utile e necessario. Esattamente come è avvenuto nel caso di della Fondazione CUOA - Centro Universitario di Organizzazione Aziendale, realtà fondata nel 1957 dai principali attori del mondo accademico, aziendale, economico-finanziario, pubblico e delle Istituzioni del Nordest. Fin dal 1980 all'interno della Fondazione opera la Divisione Amministrazioni Pubbliche, con lo scopo di favorire lo sviluppo delle competenze manageriali nel settore delle amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali. Rappresenta un punto di

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riferimento per la formazione manageriale e lo sviluppo organizzativo delle aziende del Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso del 2004 la Fondazione CUOA, in collaborazione con 17 aziende sanitarie e ospedaliere del Veneto, ha dato vita alla società CUOA Sanità s.c.a.r.l., destinata a svolgere attività di formazione, ricerca e consulenza nel settore sanitario e socio sanitario, il cui Direttore è stato il dr. Valerio Vergadoro.