SITO DELL’ISTITUTO CHECK LIST RELAZIONE DI PRESENTAZIONE FASE 1.
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SITO DELL’ISTITUT
O
CHECK LIST
RELAZIONE DI PRESENTAZIONE
FASE 1
Check list- Partire dalle singole voci della check list- Avvalersi delle esperienze fatte nell’IC
- Analizzare i processi presenti e/o già a sistema- Renderli evidenti con la documentazione
(evidenze)
Relazione di presentazione
Sviluppare i punti relativi a-contesto territoriale- storia della scuola, sua strutturazione + dati n. iscritti -organigramma- processi didattici (apprendimenti) intrapresi a livello organizzativo per il
miglioramento ( criteri formazioni classi, criteri valutazione, programmazione unitaria, schede di passaggio tra ordini di scuola, commissioni, progetti ….. HC, strumenti anche multimediali) dal POF
- Corsi d’aggiornamento e criteri per scelta dei corsi e dei docenti - Rapporti col territorio (enti locali, associazioni), partecipazione a manifestazioni,
attività in collaborazione con enti. Voce del manuale INTEGRAZIONE
Esaminare le buone pratiche della Segreteria (SERVIZI)Mettere in evidenza l’innovazione, tratteggiare la figura del DS, la collaborazione
dei docenti, non nascondere le resistenze (sono criticità)CORREDARE CON GRAFICI
LA RELAZIONE DEVE ESSERE…
CHIARAESAUSTIVACOERENTE…
…E DEVE CONTENERE LO SVILUPPO DI TUTTI I REQUISITI S.A.P.E.R.I.
Sito dell’Istituto
aggiornato di facile consultazione
Sul sito gli auditor cercano le info che non trovano nella
relazione e gli approfondimenti
Gli auditor possono telefonare alla scuola, senza farsi riconoscere, porre domande, richiedere informazioni (tecnica del mistery client)
Fase 3:l’auditL’audit
non sanziona e non giudica il modo di far scuola ……..
Il suo scopo è aiutare la scuola a migliorare
a far prendere coscienzamettere ordine
COME SI PUO’ LAVORARE?
- sottogruppi- secondo competenze
Non è importante il numero dei componenti il gruppo ma necessaria
disponibilità: prioritari
il confronto continuola cadenza ravvicinata degli
incontri
DIFFICOLTA’ INCONTRATE
- linguaggio comune- relazioni interpersonali
- settorialità- resistenze del personale non coinvolto
direttamente
Parole d’ordine: COLLABORAZIONE
CONDIVISIONEORGANIZZAZIONE
- nel gruppo di lavoro-con i docenti dell’Istituto
- con il personale ATAChi si è già occupato di un’attività, la conosce meglio di chi non l’ha mai svolta
SERVE A QUALCOSA?SERVE A:
- ANALIZZARE CIO’ CHE SI FA- ACQUISIRE UN METODO ORGANIZZATIVO (forma mentis)
- VALORIZZARE LE RISORSE
A livello pratico… AIUTA A CAPIRE QUAL E’
DELLA TUA SCUOLA
BUON LAVORO !
BARUFFALDI PATRIZIAMIATELLO DONATELLA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLANOVA D’ASTI