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    a vetrina a servizio, cos evolve il web pubblicodi Domenico Pennone

    La comunicazione isti-tuzionale on-line rap-presenta ormai da di-

    versi anni il principalestrumento strategico permigliorare le relazioni trale Pubbliche amministra-zioni e i cittadini.Il web, grazie alle sue do-ti di velocit, facilit di

    accesso, bassi costi ed in-terattivit, permette alleistituzioni non solo di ga-rantire i principi di traspa-renza e accessibilit agliatti ma anche di aprire unvero e proprio dialogocon i cittadini. Un dialo-go che consente di rileva-re i loro bisogni e il lorogradimento sui servizi ele informazioni diffuse.

    Uno strumento, il web,che ormai si affianca,quando non addirittura su-pera i tradizionali canalidi informazione e di ero-gazione dei servizi pub-blici.Negli ultimi anni, i sitiweb istituzionali hannoavuto una lenta ma conti-nua evoluzione, trasfor-mandosi, nella maggior

    parte dei casi, da siti ve-trina a veri e propri porta-li pubblici. Sportelli vir-tuali grazie ai quali si so-no potute sviluppare nuo-ve forme di inclusionedei cittadini e di e-demo-cracy consentendo allapubblica amministrazio-ne di partecipare a quellache comunemente statadefinita la rivoluzione

    del web 2.0.Il principale vantaggio of-ferto dal canale web ,

    infatti, la sua capacit diessere interattivo e quin-di particolarmente adattoalle amministrazioni chescelgono di rispondereadeguatamente ai bisognidegli utenti attraverso ildialogo diretto.Affinch per si possa ot-tenere la piena fruizione

    da parte dellutente deiservizi di comunicazioneistituzionale on line ne-cessario che i siti web ab-biano un adeguato livellodi diffusione, siano faci-li, accessibili, interattivi,in grado di garantire ade-guati livelli di trasparen-za e soprattutto offranouna sufficiente completez-za del servizio.

    In pratica i servizi di co-municazione istituzionaleon-line devono rispettareprecise caratteristiche,prima tra tutte laccessibi-lit, la garanzia cio delrispetto del diritto di ac-cesso dellutente ai conte-nuti del sito, che devonoessere comprensibili e fa-cilmente fruibili da chiun-que.

    ACCESSIBILIT E USABILITIl tema dellaccessibilit stato per la prima voltanormato dalla legge 9 gen-naio 2004, n. 4 (la cosid-detta Legge Stanca),che reca Disposizioniper favorire laccesso deisoggetti disabili agli stru-menti informatici. La leg-ge Stanca ha introdotto

    nel nostro paese lobbligoper le Pubbliche ammini-strazioni di dotarsi di siti

    web accessibili.In base a tale norma, lac-cessibilit definita comela capacit dei sistemiinformatici, nelle forme enei limiti consentiti dalleconoscenze tecnologiche,di erogare servizi e forni-re informazioni fruibili,senza discriminazioni, an-

    che da parte di coloro chea causa di disabilit neces-sitano di tecnologie assi-stive o configurazioni par-ticolari.In seguito allapprovazio-ne della legge Stanca,per la verit assai pocorispettata, sono stati ema-nati tutta una serie di rego-lamenti attuativi. In parti-colare il Dpr 1 marzo

    2005, n. 75 che definisceil regolamento di attuazio-ne della stessa legge4/2004 per favorire lac-cesso dei soggetti disabiliagli strumenti informati-ci.L8 luglio 2005 viene poiapprovato il decreto mini-steriale contenente i requi-siti tecnici e i diversi livel-li per laccessibilit agli

    strumenti informatici. Re-quisiti che proprio recen-temente sono stati aggior-nati anche a seguito del-lemanazione delle nuoveraccomandazioni interna-zionali (WCAG 2.0) daparte del W3C (WorldWeb Wide Consortium) edellinvito esteso ai 27 Pa-esi membri da parte dellaCommissione europea di

    adottare tali raccomanda-zioni.Un apposito gruppo di la-

    Il principale vantaggio la capacit

    di essere interattivoquindi particolarmente

    adatto agli Entiche scelgono

    rispondere in manieraadeguata

    ai bisogni degli utentiattraverso

    il dialogo diretto.In relazione

    alla progettazionee sviluppo dei siti,

    l Cad offre indicazionidi carattere generalee altre pi specifichesui contenuti minimi

    USGITALE

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    o, costituito presso ilartimento per la digita-azione della Pa e lIn-azione tecnologica inaborazione con il For-

    z e di cui hanno fatto

    e i rappresentanti del-ssociazioni delle per-e disabili maggiormen-rappresentative, degliuppatori competenti

    materia di accessibili-dei produttori di hard-e e software e deglianismi pubblici e pri-, anche internazionali,ranti nel settore, ha ap-fondito il tema e ha

    posto la revisione del-egato A del citato de-o.ine poi di garantire lasima accessibilit allermazioni e piena frui-

    t dei servizi offertie Pa on line, il Diparti-

    nto per la Digitalizza-ne della Pa e lInnova-ne tecnologica ha pro-

    so un Osservatorio

    accessibilit dei servi-rogati dalle Pubblicheministrazioni tramiteb.sservatorio, realizza-al Formez, si dotato

    un sito internetcessibile.gov.it chel essere un punto din-tro tra il cittadino e

    mministrazione per mi-rare la qualit dei ser-

    pubblici erogati on li-

    ortale aperto a tutti iadini ed in particolare

    persone con disabili-he, utilizzando i servi-n line e le informazio-rese disponibili dallablica amministrazio-incontrano difficolt

    ruizione.

    E SITO WEBlambito della Pubbli-amministrazione, la

    progettazione e la realiz-zazione di un sito webdeve dunque avvalersi diuna metodologia compati-

    bile con la normativa re-golamentare nazionale einternazionale e deve ga-rantire la certezza istitu-zionale della fonte e lat-tualit delle relative infor-mazioni.Nel nostro ordinamento,le disposizioni legislativeemanate nel corso degliultimi anni hanno defini-to un quadro di riferimen-

    to abbastanza evolutoche dovrebbe chiarire,con sufficiente chiarezza,le modalit di progetta-zione e sviluppo di sitiweb pubblici.Il testo normativo che riu-nisce i principi alla basedellAmministrazione di-gitale - e quindi anchedelle modalit di comuni-cazione on line - il co-

    siddetto Nuovo Codicedellamministrazione di-gitale. Testo approvato

    in via definitiva il 22 di-cembre 2010 dal Consi-glio dei ministri. Il CAD,considerato nella versio-

    ne del testo integrato checomprende lintera nor-mativa di riferimento inmateria di gestione, con-servazione, distribuzionee diritto di accesso alladocumentazione informa-tica, sancisce innanzitut-to lobbligo di realizzaresiti istituzionali che con-sentono di accedere aicontenuti informativi e

    servizi di pubblico inte-resse, indicandone anchecaratteristiche e contenu-ti.In relazione alla progetta-zione e allo sviluppo disiti web, il CAD offre al-cune indicazioni di carat-tere generale e altre pispecifiche riguardanti,tra laltro, i contenuti mi-nimi che un sito di una

    Pubblica amministrazio-ne deve contenere per ga-rantire un livello accetta-

    Siti web Pa: i 5 step di interazione

    Livellodi interazione

    Obiettiviprimari Servizi offerti

    Livello 1 Informazione Sono fornite allutente informazioni sul procedimento amministrativo (es. finalit,termini di richiesta ecc.) ed eventualmente sulle modalit di espletamento (es. sedi,orari di sportello.

    Livello 2 Interazione a una via Oltre alle informazioni, sono resi disponibili allutente i moduli per la richiestadellatto/procedimento amministrativo di interesse che dovr poi essere inoltrataattraverso sanali tradizionali (es. modulo di variazione residenza o moduli diautocertificazione).

    Livello 3 Interazione a due vie Lutente pu avviare latto/procedimento amministrativo di interesse (es. il modulopu essere compilato e inviato on line) e viene garantita on line solo la presa incarico dei dati imessi dallutente e non la loro contestuale elaborazione.

    Livello 4 Transazione Lutente pu avviare latto/procedimento amministrativo di interesse fornendo i datinecessari ed eseguire la transazione corrispondente interamente on line, incluso

    leventuale pagamento dei costi previsti.Livello 5 Personalizzazione Lutente, oltre ad eseguire on line lintero ciclo del procedimento amministrativo di

    interesse riceve informazioni (sono ricordate le scadenze, restituito lesito delprocedimento ecc.), che gli sono inviate preventivamente, sulla base del profilocollegato (c.d. pro-attivit).

    Fonte: Ministero Pa e Innovazione - Linee guida per i siti web della Pa 2010

    FOCUSPA DIGITALE

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    bile di servizio al cittadi-no. In particolare, per gliaspetti riguardanti diretta-mente i siti web delle am-ministrazioni, sono da te-nere in considerazione ledisposizioni previste dal-larticolo 52 - accesso te-lematico ai dati e docu-menti delle pubbliche am-ministrazioni; articolo 53- caratteristiche dei siti;

    articolo 54: contenutodei siti delle pubblicheamministrazioni; articolo55 - consultazione delleiniziative normative delGoverno; art . 56: datiidentificativi delle que-stioni pendenti dinanzi al-lautorit giudiziaria diogni ordine e grado; elarticolo 57 - moduli eformulari.

    PARTECIPAZIONE

    Non vi dubbio che

    luso delle tecnologie del-linformazione e della co-municazione costituisceuno strumento fondamen-tale per il mutamento del-le relazioni tra Pubblicaamministrazione e cittadi-ni. Il principio della par-tecipazione attiva e dellatrasparenza dellazioneamministrativa, attraver-so le tecnologie informa-

    tiche, si basa su quattromoderni diritti fondamen-tali del nostro Paese di-rettamente derivati del-larticolo117, secondocomma, lettera m) dellaCostituzione: il diritto al-laccesso, il diritto allin-formazione, il diritto allaformazione, il diritto allapartecipazione.In particolare il tema del-

    la trasparenza, intesa co-me accessibilit totale,presente nel testo chiave

    di riforma della Pubblicaamministrazione (Dlgs150/2009), trova la suanaturale attuazione, pro-prio in ambito telemati-co, attraverso la pubblica-

    zione sui siti web istitu-zionali delle amministra-zioni pubbliche delle in-formazioni concernentiogni aspetto dellorganiz-zazione.I curricula, le retribuzio-ni, i tassi di assenza e dipresenza del personale, irisultati dellattivit dimisurazione e valutazio-ne svolta dagli organi

    competenti sono elemen-ti essenziali per garantireil rispetto dei principi dibuon andamento e impar-zialit.Con il Dlgs n. 150 il Le-gislatore ha definito unaserie di contenuti obbli-gatori che le Pubblicheamministrazioni hannolonere di pubblicare inunapposita sezione sui

    propri siti web. Ecco cheallora la gestione del sitointernet diventa pernofondamentale dellinterop roc es so di r if or ma eriorganizzazione dellaPubblica amministrazio-ne. Un processo lento ini-ziato con la legge 7 giu-gno 2000, n. 150. La leg-ge, nel disciplinare le at-tivit di informazione e

    di comunicazione dellePubbliche amministrazio-ni, ha, infatti, riconosciu-to, per la prima volta nelnostro Paese, il diritto diaccesso del cittadino al-lazione amministrativa,anche attraverso il ricor-so agli strumenti di comu-nicazione on line.Un testo fondamentale,dunque, la legge

    150/2009, che nel disci-plinare le attivit di in-formazione e comunica-

    Come migliorare: una checklist di base

    entificare il numero dei siti tematici e quando sono stati realizzati.dividuare i siti coincidenti con progetti, iniziative, eventi conclusi gi da tempo.eterminare lesistenza di altri siti tematici con contenuti ridondanti rispetto ad altri siti, anche

    estiti da strutture o uffici differenti (della stessa Amministrazione o di altre), per i qualiotrebbe essere attuata una opera di consolidamento.alutare la possibilit di ricomprendere nel sito istituzionale le tematiche trattate nei sitimatici.fettuare la rilevazione e lanalisi degli accessi, con particolare riguardo alla soddisfazione

    egli utenti.el caso della gestione di una community, valutare la coerenza tra risultati attesi e risultati

    onseguiti, in termini di numero di iscrizioni, discussioni avviate e messaggi ricevuti.el caso dei siti web tematici dedicati a specifici servizi, valutare la coerenza tra risultati attesirisultati conseguiti, in termini di transazioni gestite e di visite degli utenti.el caso di siti web tematici relativi alla formazione, valutare ladeguatezza dellaggiornamen-dei contenuti didattici, ladeguatezza del numero di utenti e del livello di utilizzo

    alutare quanto sia necessario rendere visibili contenuti che si considerano obsoleti.nalizzare leffettiva utilit di un sito tematico creato per supportare una attivit o un progettormai concluso.alutare se il sito gestito con un numero congruo di persone.dividuare i costi di gestione del sito.nalizzare i contratti in essere legati al sito.erificare lavvenuta registrazione del sito al dominio .gov.it .alutare la chiarezza negli itinerari di navigazione del sito.alutare la comprensibilit e la chiarezza dei contenuti.e: Ministero Pa e Innovazione - Linee guida per i siti web della Pa 2010

    US

    GITALE

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    e delle Pubbliche am-istrazioni, ha defini-principi e le modali-

    ui devono attenersi leministrazioni per il

    eg uime nto degl i

    ettivi di trasparenza,cacia ed economicitazione amministrati-

    La legge sullamunicazione istituzio-

    , ha, di fatto, chie-alle Pubbliche ammi-razioni di dotarsi dimenti essenziali perliorare le relazionii cittadini utilizzan- nuovi mezzi di co-

    nicazione messi a di-sizione dalla tecnolo-s it i w eb , p or ta li ,

    sletter.

    NEE GUIDAiamente i soli princi-nunciati nelle normei obblighi di pubblica-

    ne on l ine di dat i ermazioni non sonoicienti da soli a garan-

    la effettiva razionaliz-one dei contenuti dif-on line.

    web una tecnologiase non utilizzata e ge-

    a in maniera correttaofessionale pu dareltati addirittura oppo-ispetto a quelli di ga-ire laccessibilit e laparenza dellazione

    ministrativa.

    sigenza di fornire tra-e web informazioniette, puntuali e sem-

    aggiornate, nonch digare servizi sempre

    fruibili a cittadini erese non pu non por-ad una drastica razio-

    zzazione e anche ridu-ne dei siti web pubbli-molti dei quali ormaioleti.

    Linee guida, previstearticolo 4 della Diret-del ministro per la

    Pubblica amministrazio-ne e linnovazione (26 no-vembre 2009, n. 8), ap-provate lo scorso lugliointendono proprio sugge-rire alle pubbliche ammi-nistrazioni criteri e stru-menti per la riduzionedei siti web pubblici ob-soleti ed il miglioramen-to di quelli attivi sia in

    termini di principi gene-rali che di modalit di ge-stione e aggiornamentodei contenuti minimi.Il documento delinea glielementi fondamentalidel processo di migliora-mento dei servizi e delleinformazioni rivolte alcittadino attraverso la co-municazione via Internet.Indirizzate a tutte le Pub-

    bliche amministrazionidi cui allarticolo 1 com-ma 2 del Decreto legisla-

    tivo 30 marzo 2001, n.165, le Linee guida sonodiventate uno strumentofondamentale per la ge-stione dei siti istituziona-li. Descrivendo gli inter-venti da realizzare ai finidel miglioramento dellaqualit del web, esse sta-biliscono i principi e i cri-teri generali per accompa-

    gnare le Pubbliche ammi-nistrazioni nellattuazio-ne degli indirizzi conte-nuti nella Direttiva Bru-netta n. 8 del 2009.Infine il documento illu-stra le modalit e i passinecessari per liscrizio-ne al dominio cosiddetto.gov.it. Dominio chegarantisce la natura pub-blica di un sito web e la

    sua appartenenza allapubblica amministrazio-ne. l

    Societ dellinformazione: il quadro delle norme regionali

    Regione Abruzzo Lr del 14 marzo 2000, n. 25 Legge generale sulla societ dellinformazione

    Regione Basilicata Lr del 4 novembre 1996, n. 53 Legge generale sulla societ dellinformazione

    Regione Emilia R. Lr del 24 maggio 2004, n. 11 Legge generale sulla societ dellinformazioneReg. Friuli V.G. Lr del 9 gennaio 2006, n. 1

    Lr del 18 maggio 2006, n. 8Principi e norme del sistema Regionale - EELLDiffusione cultura informatica

    Regione Lazio Lr del 3 agosto 2001, n. 20 Istituzione societ regionale per linformaticaLegge generale in corso di preparazione

    Regione Liguria Lr del 18 dicembre 2006, n. 42 Legge generale sulla societ dellinformazione

    Regione Molise Lr del 27 gennaio 1999, n. 3 Informatizzazione uffici e servizi regionali

    Regione Piemonte Lr del 26 marzo 2009, n. 9 Legge sul pluralismo informatico, software libero e portabilit deidocumenti informatici

    Regione Siciliana Lr del 3 maggio 2001, n. 6Lr del 27 aprile 1999, n. 10

    Istituzione del Coordinamento sistemi informativiRazionalizzazione spesa informatica

    Regione Toscana Lr del 26 gennaio 2004, n. 1Lr del 5 ottobre 2009, n. 54

    Legge generale sulla societ dellinformazioneIstituzione del sistema informativo e del sistema statistico regionale

    Regione Umbria Lr del 31 luglio 1998, n. 27Lr del 25 giugno 2006, n. 11

    Legge generale sulla societ dellinformazioneLegge sul pluralismo informatico, software a sorgente aperto eportabilit dei documenti informatici

    Regione V. dAosta Lr del 12 luglio 1996, n. 16 Legge generale sulla societ dellinformazione

    Regione Veneto Lr del 14 novembre 2008, n. 19 Legge sul pluralismo informatico, riuso, formati aperti e standard

    Fonte: Ministero Pa e Innovazione - Linee guida per i siti web della Pa 2010

    FOCUSPA DIGITALE

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