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Corso di Ingegneria
Sistemi di Controllo di GestioneGestione
Esercitazioni
Dario Guerini
• Distinzione tra costi fissi e variabili
• Il margine di contribuzione unitario
• Il break-even point
• Distinzione tra costi specifici e comuni
• Metodologie di calcolo di costo del prodotto
Indice degli argomenti
2
• Metodologie di calcolo di costo del prodotto
– Direct costing
– Direct costing evoluto
– Full costing
• A base unica
• A base multipla
• Secondo criteri commerciali
• Esercizi ed esempi
Dario Guerini
Distinzione tra costi fissi e costi variabili
COSTI FISSI
LA LORO ENTITA’ TOTALE NON MUTA NEL PERIODO DI
RIFERIMENTO DEI PROGRAMMI OPERATIVI
D’ESERCIZIO
COSTI CHE MISURANO UN’ENTITA’ VARIABILE IN
MISURA STRETTAMENTE PROPORZIONALE AI VOLUMI
3
COSTI VARIABILI
MISURA STRETTAMENTE PROPORZIONALE AI VOLUMI
DELLE PRODUZIONI, DELLE VENDITE O DI ALTRE
MISURE ESPRESSIVE DEI VOLUMI DI ATTIVITA’
DELL’IMPRESA
NEL LUNGO PERIODO TUTTI I COSTI SONO
VARIABILI
Dario Guerini
COSTI VARIABILI
IDENTIFICANO FATTORI DI PRODUZIONE IL CUI IMPIEGO VARIA IN CORRISPONDENZA DI
AUMENTI O DIMINUZIONI DEI VOLUMI DI PRODUZIONE E DI VENDITA
ES. Consumi di materie prime, energia elettrica impianti, provvigioni
(costi)
Distinzione tra costi fissi e costi variabili
4
αααα è l’inclinazione della retta di costo e quantifica il rapporto esistente tra il livello di produzione
ed il costo del fattore produttivo considerato (supposto costante in termini unitari)
αααα
Q1 Q2 (volumi di attività)
area di attività rilevante
Dario Guerini
COSTI FISSI
SONO COSTI CHE, IN UN DETERMINATO INTERVALLO DI ATTIVITA’, NON VARIANO NEL
LORO IMPORTO COMPLESSIVO AL VARIARE DEI LIVELLI DI PRODUZIONE E DI VENDITA.
ES. retribuzioni personale non produttivo, ammortamenti, costi di struttura e discrezionali
(Costi)
Distinzione tra costi fissi e costi variabili
5
(quantità prodotte/vendute)
Q2Q1
area di attività rilevante
Dario Guerini
A LIVELLO UNITARIO I COSTI VARIABILI SONO COSTANTI
I COSTI FISSI, INVECE, SUBISCONO VARIAZIONI CHE PORTANO A VALORI DECRESCENTIAL CRESCERE DELLE QUANTITA’ PRODOTTE/VENDUTE
PRODOTTO A
Distinzione tra costi fissi e costi variabili
6
COSTI VARIABILI TOTALI 2.000 5.000
COSTI FISSI TOTALI 1.000 1.000
QUANTITA’ 200 500
COSTO VARIABILE UNITARIO 10 10
COSTO FISSO UNITARIO 5 2
Dario Guerini
M.D.C. UNITARIO
Il margine di contribuzione unitario
7
PREZZO UNITARIO - COSTO VARIABILE UNITARIO
Dario Guerini
RV
CF
CV
CTRO < 0RO = 0
RO > 0
Break-even point
8
CF = COSTI FISSI
CV = COSTI VARIABILI
CT = COSTI TOTALI
RV = RICAVI DI VENDITA
RO = REDDITO OPERATIVO
MDC = MARGINE DI CONTRIBUZIONE
QUANTITA’
CV
MDC = 0 MDC > 0 Q
QUANTITA’ DI PAREGGIO
=CF
MDC unitario
Dario Guerini
Distinzione tra costi specifici e costi comuni
COSTI SPECIFICI
COSTI COMUNI
SONO COSTI DIRETTAMENTE O ESCLUSIVAMENTE
CORRELATI ALL’OGGETTO DI CALCOLO
SONO COSTI CHE OCCORRONO ALLA FORMAZIONE
DEL COSTO CUMULATO DI PIU’ OGGETTI DI CALCOLO
9
OCCORRE FISSARE A PRIORI L’OGGETTO DI CALCOLO (PRODOTTO,
COMMESSA, REPARTO, ETC…) O QUALSIASI ALTRA AGGREGAZIONE
SIGNIFICATIVA CUI RIFERIRE I COSTI
COSTI COMUNI DEL COSTO CUMULATO DI PIU’ OGGETTI DI CALCOLO
IN MODO INSCINDIBILE
Dario Guerini
M A T E R IA P R IM A M A T E R IA P R IM A P R O D O T T O A P R O D O T T O B
R E P A R T O A L F A
V O C I D I C O S T O
• A M M O R T A M E N T O IM P IA N T O
• S T IP E N D IO C A P O R E P A R T O
ESEMPIO:
Distinzione tra costi specifici e costi comuni
10
P R O D O T T O F IN IT O P R O D O T T O F IN IT O A B
• SE L’OGGETTO DI CALCOLO E’ IL PRODOTTO A .
COSTO SPECIFICO = MATERIA PRIMA ACOSTO COMUNE = AMMORTAMENTO IMPIANTI
STIPENDIO CAPO REPARTO
• SE L’OGGETTO DI CALCOLO E’ IL REPARTO ALFA:
COSTO SPECIFICO = MATERIA PRIMA A
MATERIA PRIMA B
AMMORTAM ENTO IMPIANTO
STIPENDIO CAPO REPARTO
=
Dario Guerini
VOCI DI COSTO
Materie prime 1000
M.O.D. 500
Ammortamento Impianto
400
Stipendio caporeparto 80
PRODOTTO
Materie prime 700 300
M.O.D. 200 300
Totale 900 600
COMUNI
Ammortamento Impianto
400
REPARTO
Materie prime 1000
M.O.D. 500
Ammortamento Impianto
400
Stipendio caporeparto 80
Manutenzioni tecniche
120
Totale diretti 2100
COMUNI
DIVISIONE
Materie prime 1000
M.O.D. 500
Ammortamento Impianto
400
Stipendio caporeparto 80
Manutenzioni tecniche
120
Stipendio Dir. Divisione
130
SOCIETA’
Materie prime 1000
M.O.D. 500
Ammortamento Impianto
400
Stipendio caporeparto 80
Manutenzioni tecniche
120
Stipendio Dir. Divisione
130
Configurazione di costi specifici e costi comuni in funzione di differenti oggetti di
calcolo
11
Manutenzioni tecniche
120
Stipendio Dir. Divisione
130
Pubblicità 200
Amministrativi di sede 170
Oneri finanziari 90
………..
………..
Totale Azienda 2690
Impianto
Stipendio caporeparto 80
Manutenzioni tecniche 120
Stipendio Dir. Divisione 130
Pubblicità 200
Amministrativi di sede 170
Oneri finanziari 90
………..
………..
Totale Azienda 2690
COMUNI
Stipendio Dir. Divisione
130
Pubblicità 200
Amministrativi di sede 170
Oneri finanziari 90
………..
………..
Totale Azienda 2690
Pubblicità 200
Totale diretti 2430
COMUNI
Amministrativi di sede 170
Oneri finanziari 90
………..
………..
Totale Azienda 2690
Pubblicità 200
Amministrativi di sede 170
Oneri finanziari 90
Totale diretti 2690
Totale Azienda 2690
Dario Guerini
COSTI DIRETTI
COSTI INDIRETTI
POSSONO ESSERE ATTRIBUITI IN MODO DIRETTO
ALL’OGGETTO DI RIFERIMENTO
POSSONO ESSERE ATTRIBUITI ALL’OGGETTO DI
RIFERIMENTO SOLO IN FORMA INDIRETTA, POICHE’,
AVENDO RELAZIONI CON PIU’ OGGETTI DI
CALCOLO, E’ NECESSARIO RIPARTIRLI IN QUOTE
Distinzione tra costi diretti e costi indiretti
12
CALCOLO, E’ NECESSARIO RIPARTIRLI IN QUOTE
LA DISTINZIONE NON DERIVA DALLA NATURA DEI COSTI, QUANTO DAL FATTO CHE LA RELAZIONE TRA ELEMENTI DI COSTO E OGGETTO DI
RIFERIMENTO SIA IMMEDIATA O MENO
Dario Guerini
COSTI VARIABILI
COSTI FISSI
SICURAMENTE ATTRIBUIBILI AL PRODOTTO IN MODO
DIRETTO
SICURAMENTE ATTRIBUIBILI IN MODO DIRETTO MA
COME CALCOLARE IL COSTO DI PRODOTTO?
CI TROVIAMO DI FRONTE A:
Metodologie di calcolo del costo di prodotto
13
COSTI FISSI SPECIFICI
SICURAMENTE ATTRIBUIBILI IN MODO DIRETTO MA
RIFERITI AL TOTALE DELLE QUANTITA’ TRASFORMATE
COSTI FISSI COMUNI
ATTRIBUIBILI SOLO PER UNA “QUOTA PARTE” AL
PRODOTTO CONSIDERATO, SULLA BASE DI CHIAVI DI
RIPARTIZIONE CHE MISURINO L’UTILIZZO DELLE
RISORSE GENERANTI QUESTO COSTO
SI POSSONO PERCORRERE TRE SISTEMI PER ALLOCARE I COSTI AL PRODOTTO
Dario Guerini
PREVEDE L’ATTRIBUZIONE DEI SOLI COSTI VARIABILI AL PRODOTTO
• PRODUZIONE
• DISTRIBUZIONE (PROVVIGIONI, TRASPORTI):
RICAVO UNITARIO-
PRODOTTO A
Direct costing o metodo del costo variabile
14
COSTO VARIABILE UNITARIO
M.D.C. UNITARIO
M.D.C. TOTALE
QUANTITA’
-
=
X
=
IL RISULTATO E’ PER UNITA’ DI PRODOTTO.
BASTA MOLTIPLICARE IL VALORE UNITARIO PER IL TOTALE DELLE QUANTITA’
TRASFORMATE
Dario Guerini
RICAVO UNITARIO
COSTO VARIABILE TOTALE -
PRODOTTO C
RICAVO UNITARIO
COSTO VARIABILE TOTALE
-
PRODOTTO B
I COSTI FISSI NON VENGONO CONSIDERATI SE NON PER TOTALE IN MODO INDIRETTO, INQUANTO RAPPRESENTANO LA QUOTA DI COSTO, COMUNQUE DA SOSTENERE NEL BREVEPERIODO, DA COPRIRE CON LA CONTRIBUZIONE OTTENUTA UNA VOLTA SOTTRATTI ICOSTI VARIABILILA STRUTTURA DEL RISULTATO OPERATIVO AZIENDALE SARA’ LA SEGUENTE
RICAVO UNITARIO-
RICAVO UNITARIO-
PRODOTTO A
Direct costing o metodo del costo variabile
15
M.D.C.=
COSTO VARIABILE TOTALE
M.D.C.=
M.D.C.
-
=COSTO VARIABILE TOTALE
M.D.C.
-
=
=
COSTI FISSI
-
=
MDC AZIENDALE 1°GRADO
RISULTATO OPERATIVO
Dario Guerini
ALL’INTERNO DEI COSTI FISSI SI EVIDENZIANO GLI ELEMENTI DI COSTO SPECIFICIRISPETTO ALL’OGGETTO DI CALCOLO CONSIDERATO.SI OTTIENE UNA CONFIGUAZIONE DI COSTO PIU’ COMPLETA IN QUANTO COMPRENDE ALIVELLO TOTALE TUTTI GLI ONERI DIRETTAMENTE ATTRIBUITI ALL’OGGETTO DI CALCOLO(SENZA CIOE’ RICORRERE A CHIAVI DI RIPARTIZIONE)
RICAVO UNITARIO
COSTO VARIABILE UNITARIO
-
=
PRODOTTO A
Direct costing evoluto o metodo del costo specifico
16
M.D.C. UNITARIO
M.D.C. COMPL. 1°GRADO
QUANTITA’
=
X
=
-
COSTI FISSI SPECIFICI
M.D.C. COMPL. 2°GRADO
=
Dario Guerini
RICAVO TOTALE
TOTALE COSTI VARIABILI
M.D.C. COMPL. 1°GRADO
-
=
-
COSTI FISSI SPECIFICI
=
L’UTILE ESPOSTO, DENOMINATO MARGINE COMPLESSIVO DI 2°GRADO, SARA’ RAPPRESENTATIVO DI UN PIU’ ANALITICO E COMPLETO GRADO DI COPERTURA DEI COSTI FISSI COMUNI
PRODOTTO C
RICAVO TOTALE
TOTALE COSTI VARIABILI
M.D.C. COMPL. 1°GRADO
-
=
-
COSTI FISSI SPECIFICI
PRODOTTO B
RICAVO TOTALE-
=
-
RICAVO TOTALE
TOTALE COSTI VARIABILI
M.D.C. COMPL. 1°GRADO
-
=
-
COSTI FISSI SPECIFICI
PRODOTTO A
Direct costing evoluto o metodo del costo specifico
17
M.D.C. COMPL. 2°GRADO
=
M.D.C. COMPL. 2°GRADO
==COSTI FISSI SPECIFICI
M.D.C. COMPL. 2°GRADO
=
=
COSTI FISSI COMUNI
-
=
MDC AZIENDALE 2°GRADO
RISULTATO OPERATIVO
Dario Guerini
Direct costing evoluto o metodo del costo specifico
18
Dario Guerini
NEL COSTO PIENO DI PRODOTTO TROVANO VALUTAZIONE NON SOLO LE RISORSE
IMPIEGATE DIRETTAMENTE NEL CICLO DI TRASFORMAZIONE, MA ANCHE QUELLE
INDIRETTE
SI PONE IL PROBLEMA DI RIPARTIZIONE DEI COSTI FISSI COMUNI (DI FABBRICAZIONE, DI
COMMERCIALIZZAZIONE, GENERALI ED AMMINISTRATIVI).
Full costing o metodo del costo pieno
19
PROBLEMA
INDIVIDUARE LE CHIAVI PER LA RIPARTIZIONE DEI COSTI FISSI SUI PRODOTTI
ATTRAVERSO LE QUALI SIA POSSIBILE CARICARE QUOTE DI COSTO
PROPORZIONALI ALL’EFFETTIVA PARTECIPAZIONE DELLE RISORSE COMUNI
ALLO SPECIFICO CICLO DI TRASFORMAZIONE
Dario Guerini
Full costing o metodo del costo pieno
20Dario Guerini
Full costing o metodo del costo pieno
21
Dario Guerini
Full costing o metodo del costo pieno
22
Dario Guerini
Full costing o metodo del costo pieno
3. RIPARTIZIONE SECONDO CRITERI COMMERCIALI
23
Dario Guerini
Esercizio 1
COSTI VARIABILI COSTI FISSI
Materie prime Ammortamento impianti e macchinari
Trasporti su acquisti Pubblicità di prodotto
Energia elettrica impianti Campagne promozionali di prodotto
Provvigioni agenti Manutenzioni e riparazioni industriali
Sconti commerciali Manodopera Diretta
Lavorazioni esterne
Manodopera Diretta
Trasporti su vendite
Materiali di consumo Personale di struttura
Trasporti su vendite Personale di magazzino
COSTI DIRETTI
Le diverse configurazioni di costo
24
Trasporti su vendite Personale di magazzino
Ammortamenti
Spese telefoniche
Pubblicità società
Campagne promozionali società
Autovetture aziendali
Manutenzione fabbricati
Assicurazione fabbricati
Realizzazione sito-web
Compensi amministratori
Consulenze amministrative
Minusvalenze
Manutenzioni e riparazioni industriali
Ipotesi:
Oggetto di calcolo = Categoria di prodotto
COSTI INDIRETTI
Dario Guerini
Esercizio 2
Valore di
Produzione
Gestione
finanziaria
Gestione
straordinaria
Gestione
fiscale
industriali commerciali industriali commerciali altri
Ammortamenti 100 100
Ammortamento impianti e macchinari 300 300
Arrotondamenti 15 15
Assicurazione fabbricati 50 50
Autovetture aziendali 10 10
Campagne promozionali di prodotto 70 70
Campagne promozionali società 30 30
Compensi amministratori 200 200
Consulenze amministrative 50 50
Energia elettrica impianti 100 100
Fitti passivi 60 60
Interessi passivi 380 380
Interessi attivi 100 -100
Lavorazioni esterne 400 400
Manodopera Diretta 600 600
Manutenzione fabbricati 50 50
Manutenzioni e riparazioni industriali 80 80
Manutenzioni e riparazioni generiche 10 10
Materiali di consumo 100 100
Costi variabili Costi Fissi
Classificazione dei costi e valorizzazione di un Conto Economico a margine di contribuzione
25
Materiali di consumo 100 100
Materie prime - Acquisti 2.000 2000
Materie Prime - Rim Iniz 250 250
Materie Prime - Rim Fin 100 -100
Minusvalenze 130 130
Oneri tributari 440 440
Personale di magazzino 100 100
Personale di struttura 200 200
Plusvalenze 50 -50
Prodotti Finiti - Rim Iniz 300 300-
Prodotti Finiti - Rim Fin 200 200
Proventi da partecipazioni 40 40
Provvigioni agenti 210 210
Pubblicità di prodotto 150 150
Pubblicità società 100 100
Realizzazione sito-web 30 30
Ricavi 7.000 7.000
Ricerca e sviluppo 100 100
Sconti commerciali 80 80
Sopravvenienze 20 20
Spese automezzi per consegne 40 40
Spese telefoniche 30 30
Trasporti su acquisti 120 120
Trasporti su vendite 160 160
6.900 3.630 290 570 390 800 320 115 440
(1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9)Dario Guerini
Cont. Esercizio 2
Valore di produzione 6.900
Costi variabili
IND 3.630
COM 290
Margine di Contribuzione 2.980
Costi Fissi
IND 570
C.E. a Margine di Contribuzione
Classificazione dei costi e valorizzazione di un Conto Economico a margine di contribuzione
(1)
(2)(3)
(4)
26
IND 570
COM 390
STR 800
Risultato Operativo 1.220
Gestione finanziaria 320
Risultato Ordinario 900
Gestione straordinaria 115
Risultato ante imposte 785
Imposte 440
Risultato d'esercizio 345
(4)(5)(6)
(7)
(8)
(9)
Dario Guerini
A fronte di costi fissi di 6.000, calcolare il break-even point per il
prodotto “A” nelle seguenti possibili configurazioni di costo:
% Valore % Valore % Valore
Prezzo di vendita unitario 100 200 200 200
Sconti commerciali unitari 16% 16 12% 24 20% 40
Provvigioni agenti unitarie 6% 6 9% 18 9% 18
Ipotesi 1 Ipotesi 2 Ipotesi 3
Esercizio 3
Costi fissi totali 6.000
27
Costo variabile industriale unitario 48 54 54
MdC unitario 30 104 88
Break -even point 200 58 68
Dario Guerini
Esercizio 4
• Si considerino i seguenti oggetti di calcolo:– Prodotti linea “A”
– Prodotti linea “B”
– Prodotti linea “C”
• Per tali oggetti, si considerino i seguenti valori unitari di prodotto:
Prodotto A Prodotto B Prodotto C
Prezzo di vendita 10 12 15
Costi variabili 3 6 10
• Si considerino i seguenti costi fissi, relativi ai tre reparti di produzione:
Reparto 1 Reparto 2 Reparto 3
28
Reparto 1 Reparto 2 Reparto 3
Costi fissi 2.000 3.000 1.000
• Si consideri che
– Nel reparto 1 vengono lavorati i prodotti linea “A”
– Nel reparto 2 vengono lavorati i prodotti linea “B”
– Nel reparto 3 vengono lavorati i prodotti linea “C”
• Esistono costi fissi comuni pari a 5.000, rappresentati dagli uffici amministrativi
• Vengono prodotte e vendute n°1.000 unità di ciascun prodotto
• Determinare i conti economici per linea di prodotto secondo le tre metodologie di
calcolo dei costi di prodotto
Dario Guerini
Cont. Esercizio 4
Linea A Linea B Linea C TOTALE AZIENDA
Ricavi di vendita (10 x 1.000) = 10.000
(12 x 1.000) = 12.000
(15 x 1.000) = 15.000
37.000
Costi variabili (3 x 1.000) = 3.000
(6 x 1.000) = 6.000
(10 x 1.000) = 10.000
19.000
1°Margine di Contribuzione di linea
7.000 6.000 5.000 18.000DIRECT
COSTING
29
Costi fissi di reparto Costi fissi di reparto
6.000
Costi fissi amministrativi Costi fissi amministrativi
5.000
Reddito Operativo Reddito Operativo
7.000
Dario Guerini
Cont. Esercizio 4
Linea A Linea B Linea C TOTALE AZIENDA
Ricavi di vendita (10 x 1.000) = 10.000
(12 x 1.000) = 12.000
(15 x 1.000) = 15.000
37.000
Costi variabili (3 x 1.000) = 3.000
(6 x 1.000) = 6.000
(10 x 1.000) = 10.000
19.000
1°Margine di Contribuzione di linea
7.000 6.000 5.000 18.000
Costi fissi di reparto 2.000 3.000 1.000 6.000
30
Costi fissi di reparto 2.000 3.000 1.000 6.000
2°Margine di Contribuzione di linea
5.000 3.000 4.000 12.000
Costi fissi amministrativi Costi fissi amministrativi
5.000
Reddito Operativo Reddito Operativo
7.000
DIRECT COSTING EVOLUTO
Dario Guerini
Cont. Esercizio 4
Linea A Linea B Linea C TOTALE AZIENDA
Ricavi di vendita (10 x 1.000) = 10.000
(12 x 1.000) = 12.000
(15 x 1.000) = 15.000
37.000
Costi variabili (3 x 1.000) = 3.000
(6 x 1.000) = 6.000
(10 x 1.000) = 10.000
19.000
1°Margine di Contribuzione di linea
7.000 6.000 5.000 18.000
Costi fissi di reparto 2.000 3.000 1.000 6.000
2°Margine di Contribuzione di linea
5.000 3.000 4.000 12.000
31
Contribuzione di linea
Costi fissi amministrativi 1.944 1.667 1.389 5.000
Reddito Operativo 3.056 1.333 2.611 7.000FULL COSTING
N.B. I costi fissi amministrativi sono stati imputati alle linee di prodotto in funzione del 1°Margine di Contribuzione di linea rispetto al 1°Margine di Contribuzione complessivo. Pertanto:
– Costi fissi amministrativi linea A = [(7.000) / 18.000] x 5.000
– Costi fissi amministrativi linea B = [(6.000) / 18.000] x 5.000
– Costi fissi amministrativi linea C = [(5.000) / 18.000] x 5.000
Dario Guerini
Esercizio 5
La società X S.p.A.
La società X produce un particolare tipo di lampadina e dvd.
Questi due prodotti sono ottenuti in due stabilimenti diversi: quello di Milano che produce lampadine e quello di Torino che produce dvd. I costi di stabilimento ad essi relativi sono riportati in tab. 1.
STAB. FOLIGNO
COSTI FISSI DI STABILIMENTO 60.000 122.000
QUOTA DI COSTI FISSI COMUNI DI PRODUZIONE 3.000 6.200
(es. stipendio Direttore Produzione)
QUOTA DI COSTI GENERALI 25.000 25.000
STAB. MANTIGNANAMILANO TORINO
32
Tab. 1 Costi di stabilimento (L.- 000).Tab 1 – Costi di stabilimento in €/000
Per quel che concerne invece i costi variabili il Direttore Amministrativo aveva seguito le seguenti informazioni per unità di prodotto:
LAMPADINA
MATERIA PRIMA 700 800
MANO D'OPERA DIRETTA 300 500
ENERGIA ELETTRICA FORZA MOTRICE 50 20
COSTO VAR. UNITARIO DI TRASFORMAZIONE 1050 1320
NASTRO MAGNETICODVDLAMPADINA
Dario Guerini
Le provvigioni per gli agenti sono corrisposte nella misura del 5% del prezzo di vendita delle lampadine
(prezzo di vendita: 1.500) e del 10% dei prezzi di vendita dei dvd (2.300).
Nell’anno xxxx si sono vendute 260.000 lampadine e 250.000 dvd. In entrambi i casi la spesa
pubblicitaria non è stata elevata (10 milioni per le lampadine e 25 milioni per i dvd), ma data la
concorrenza particolarmente agguerrita, in futuro si dovrà investire di più.
L’alta direzione voleva capire quale prodotto fosse economicamente più conveniente per l’azienda e su
quale dei due puntare in futuro, anche perché temeva che le lampadine fossero un prodotto in perdita.
Cont. Esercizio 5
Domande
1. Predisporre le informazioni economiche che si ritengono più utili per l’apprezzamento della
33
situazione.
2. E’ corretta la percezione che la lampadina sia un prodotto in perdita?
SOLUZIONE
Dato che i due prodotti sono ottenuti utilizzando tecnologie diverse, nel predisporre i conti economici di
prodotto al fine di apprezzare la redditività dei prodotti è opportuno seguire la logica del Direct Costing
Evoluto.
In base a questa logica dopo aver calcolato:
Dario Guerini
LAMPADINE NASTRI MAGNETICI
mil. mil.
1) RICAVI DI VENDITA (260.000 X L. 1.500) = 390 (250.000 x L. 2.300) = 575
2) COSTI VARIABILI
MAT. PRIME (260.000 X L. 700) = 182 (250.000 x L. 800) = 200
M.O.D. (260.000 X L. 300) = 78 (250.000 x L.500) = 125
EN.EL. FORZA MOTRICE (260.000 X L. 50) = 13 (250.000 x L.20) = 5
PROVVIGIONI (260.000 X L. 1.500 X 0,05) = 19,5 (250.000 X L. 2.300 X 0,10) = 57,5
TOTALE COSTI VARIABILI milioni 292,5 milioni 387,5
3) MARGINI DI CONTRIB.
DI I LIVELLO milioni 97,5 milioni 187,5
Cont. Esercizio 5
DVD
34
DI I LIVELLO milioni 97,5 milioni 187,5
I MARGINE IN % SU FATT. 25,0% 32,6%
Si considerano nel conto economico di prodotto i soli costi fissi specifici di prodotto che sono:
a) I costi fissi di stabilimento in quanto uno stabilimento produce solo lampadine e l’altro solo DVD;
b) Le spese di pubblicità
Mentre tutti gli altri costi sono comuni e quindi non attribuibili in modo oggettivo ai due prodotti.
Pertanto la situazione aziendale è quella descritta nella seguente tabella:
Dario Guerini
Cont. Esercizio 5
Lampadine DVD Totale Società X
Ricavi 390 100% 575 100% 965 100%
Costi Variabili 292,5 387,5 680
Margine di Contribuzione 1°livello 97,5 25% 187,5 32,6% 285 29,5%
Costi fissi specifici
- di produzione 60 122 182
- Commerciali 10 25 35
Margine di contribuzione 2°livello 27,5 7% 40,5 7% 68 7%
Costi fissi comuni
- di produzione 9,2
- generali 50
35
Come si può notare entrambi i prodotti nell’anno xxxx hanno avuto la stessa redditività (Margine di II
Livello su fatturato 7%) tuttavia osservando attentamente il conto economico si può sottolineare quanto
segue:
a) Il margine di contribuzione di II livello in valore assoluto dei dvd è decisamente più elevato rispetto a quello delle lampadine;
b) E ciò nonostante la maggior spesa pubblicitaria di 25 milioni contro i 10 milioni delle lampadine
c) Il margine di contribuzione di I livello sul fatturato è decisamente più interessante sempre nel caso dei dvd.
Reddito aziendale 8,8 1%
Dario Guerini
Cont. Esercizio 5
Si potrebbe dunque suggerire all’alta direzione di puntare sui dvd, anche se le lampadine non devono
né possono essere abbandonate poiché offrono pur sempre 27,5 milioni di contribuzione. Questo
margine nell’anno xxxx è risultato indispensabile alla Società X SpA per coprire i costi fissi comuni.
In relazione dunque alla seconda domanda si può sottolineare che la percezione dell’alta direzione sulla
situazione delle lampadine (prodotto in perdita) è sbagliata.
A questa errata percezione peraltro ci si arriva qualora si utilizzi la logica del full costing; in base a tale
logica infatti il costo pieno unitario delle lampadine nell’anno xxxx è stato:
- COSTO VAR. UNIT. 1.050
- PROVVIGIONI 75,0
36
- COSTI FISSI :
a) di produzione 63.000.000 242,3
260.000 unità
b) commerciali 10.000.000 38,5
260.000 unità
b) generali 25.000.000 96,2
260.000 unità
1.501,9
a fronte di un prezzo di vendita di 1.500.
Tuttavia, come si sa, il costo pieno non consente, per la sua non oggettività, considerazioni sulla
convenienza economica dei prodotti.
Dario Guerini
BISCOTTIFICIO YYYY
La produzione del Biscottificio YYYY si differenzia nelle due linee di prodotti, biscotti e panettoni, che vengono vendute tramite la grande distribuzione su tutto il territorio nazionale.
Per responsabilizzare i due nuovi product-manager al conseguimento di certi obiettivi di redditività, il Direttore Amministrativo chiese al suo assistente di fornirgli un valido indicatore economico che gli permettesse di capire come le due linee avessero fino ad allora contribuito al raggiungimento di certi risultati economici dell’azienda.
Dalla contabilità l’assistente trasse queste informazioni (dati espressi in €/000) per l’anno xxxx:
Cont. Esercizio 6
BISCOTTI PANETTONI
FATTURATO 2.700 3.800
MATERIE PRIME 1.130 1.882
MANODOPERA DIRETTA 400 734
37
MANODOPERA DIRETTA 400 734
COSTI INDIRETTI VAR. DI PRODUZIONE 120 164
AMMORT. IMP.MACCHINARI SPECIF. 98 61
AMMORT. UFFICI CAPANNONE 108 142
COSTI FISSI SPECIALI DI LINEA 42 38
COSTI COMMERCIALI 107 82
COSTI GENERALI AMMINISTR. 82 66
RISULTATO ECONOMICO 613 631
QUANTITA' PRODOTTA E VENDUTA 1.250 tonn. 1.000
I risultati economici così calcolati davano già una prima indicazione di convenienza; l’assistente si
domandò quindi se non gli fosse stata richiesta un’elaborazione differente dei dati e se analizzando la
contribuzione delle due diverse linee di prodotto si sarebbe arrivati alle stesse conclusioni.
Dario Guerini
Esercizio 6
SOLUZIONE
L’esercizio richiede di individuare un più valido indicatore economico, rispetto all’omnicomprensivo risultato
di periodo, per valutare la diversa contribuzione delle due linee di prodotto alla copertura dei costi fissi e al
conseguimento del reddito aziendale.
E’ necessario, innanzitutto, distinguere nella struttura dei costi dell’azienda i costi variabili e i costi fissi
speciali per linee di prodotto e l’ammontare complessivo dei costi fissi comuni ad entrambe le linee, e
quindi riformulare le informazioni analitiche secondo il seguente schema :
38
Dario Guerini
DIRECT COSTING
DIRECT COSTING EVOLUTO
Cont. Esercizio 6
Ricavo Unitario (2.700/1.250) 2,16 (3.800/1.000) 3,8
Costi Variabili Unitari
Materie prime (1.130/1.250) 0,90 (1.882/1.000) 1,9
Manodopera diretta (400/1.250) 0,32 (734/1.000) 0,7
Costi Ind. Var. di produzione (120/1.250) 0,10 (164/1.000) 0,2
Totale Costi Variabili 1,32 2,78
1° MARGINE DI CONTRIBUZIONE UNITARIO 0,84 1,02
1° MARGINE DI CONTRIBUZIONE COMPLESSIVO (0,84 x 1.250) 1.050 (1,02 x 1.000) 1.020
Costi Fissi Specifici
Amm. Imp. Macch. specifici 98 61
Costi fissi sepcifici di linea 42 38
Totale Costi Fissi Specifici 140 99
2° MARGINE DI CONTRIBUZIONE DI LINEA 910 921
BISCOTTI PANETTONI
39
Visto che nel caso sono evidenziati costi fissi specifici di linea (ammortamento impianti e macchinari specifici e
altri costi fissi speciali), l’indicatore che meglio evidenzia il contributo delle diverse linee alla redditività aziendale
è il II^II^ margine di contribuzionemargine di contribuzione al netto, quindi, di tutti i costi oggettivamente e direttamente imputabili alla linea
biscotti e a quella dei panettoni. Risulta così che la linea di prodotto più redditizia è quella dei panettoni. Si noti
inoltre che se si fossero prese decisioni, ad esempio di eliminazione di una linea, sulla base del primo margine
di contribuzione complessivo, la scelta avrebbe penalizzato la linea che offriva il maggior contributo alla
copertura (II margine di contribuzione) dei costi fissi comuni, quindi la linea più redditizia.
2° MARGINE DI CONTRIBUZIONE COMPLESSIVO (910 + 921) 1.831
Costi Fissi Comuni
Amm. Uffici Capannone 108 142 250
Costi Commerciali 107 82 189
Costi Generali Amministrativi 82 66 148
Totale Costi Fissi Comuni 587
RISULTATO ECONOMICO 1.244
Dario Guerini
Il Rag.Nespoli, Direttore Amministrativo della società xxxx, fornisce a marzo dell’anno yyyy al Direttore
Generale la seguente tabella contenente i costi complessivi di produzione dei componenti A, B, C
desunti dal budget relativo all’anno yyyy.
Esercizio 7
La società xxxx
A B C TOTALE
Materie prime dirette 6.000 7.500 1.000 14.500
Manodopera diretta 3.000 4.500 1.500 9.000
Costi fissi specifici dei vari componenti 2.000 6.000 1.500 9.500
40
Costi generali comuni (ripartiti sulla base
dei costi delle materie prime dirette)3.931 4.914 655 9.500
Costo pieno complessivo di
produzione14.931 22.914 4.655 42.500
Tali costi sono relativi ai volumi previsti di produzione di seguito indicati:
– A = 1.000 unità
– B = 1.500 unità
– C = 500 unità
I costi fissi specifici sono eliminabili in ipotesi di interruzione definitiva della produzione dei componenti.
Il Direttore Generale, infatti, si trova di fronte a dover assumere due decisioni delicate:
Dario Guerini
1. Al prezzo attuale di € 16 si possono vendere 1.000 unità del componente A. Qualora il principale
concorrente abbassi il prezzo a € 14, la società si trova di fronte a due alternative:
1. Mantenere il prezzo a € 16 e vendere solo 750 unità di A
2. Adeguare il prezzo a € 14 e vendere le 1.000 unità di A previste
Qual è la scelta più conveniente nell’ipotesi in cui il concorrente abbassi il prezzo a € 14?
2. Esiste l’opportunità di eliminare la produzione di B, acquistandolo ad un prezzo unitario di € 13
Cont. Esercizio 7
41
2. Esiste l’opportunità di eliminare la produzione di B, acquistandolo ad un prezzo unitario di € 13
da un produttore di Taiwan. Ci si chiede:
1. Produrre o acquistare?
2. In che misura la decisione di cui al punto 2.1 modifica i costi degli articoli A e C, data la
metodologia di calcolo adottata dalla società?
Dario Guerini
Per risolvere il quesito 1 è opportuno individuare gli elementi di costo e ricavo rilevanti nelle due
alternative, cioè gli elementi che differenziano le alternative tra di loro:
Prezzo unitario di vendita 16 14
Quantità vendibile (in unità) 750 1.000
Costo variabile unitario di produzione (6.000 + 3.000) / 1.000 = 9 (6.000 + 3.000) / 1.000 = 9
ALTERNATIVA 1 ALTERNATIVA 2
Cont. Esercizio 7
Soluzione
Posto che, indipendentemente dal livello di produzione considerato, l’entità complessiva dei costi fissi
di produzione rimane invariata (si ipotizza pertanto che le due alternative rientrino nella fascia di
42
di produzione rimane invariata (si ipotizza pertanto che le due alternative rientrino nella fascia di
normale utilizzo delle capacità produttive installate), assumerà rilevanza la dimensione del margine di
contribuzione totale generata dalle due alternative (con riferimento ai dati dell’attività di produzione):
Prezzo unitario di vendita 16 14
Costo variabile unitario di produzione 9 9
Margine di Contribuzione unitario 7 5
Quantità vendibile (in unità) 750 1.000
Margine di Contirbuzione complessivo ( 7 x 750) = 5.250 ( 5 x 1.000) = 5.000
ALTERNATIVA 1 ALTERNATIVA 2
Dario Guerini
Pertanto, sotto un profilo meramente contabile, converrebbe mantenere il prezzo unitario di vendita del
componente A a €16. Il quesito 2.1 può essere risolto (ancora una volta sotto il profilo contabile)
individuando gli elementi di costo rilevanti nelle due alternative (produrre il componente all’interno o
acquistarlo all’esterno):
Cont. Esercizio 7
Materie prime dirette 7.500 0
Manodopera diretta 4.500 0
Costi fissi speciali 6.000 0
Costo d'acquisto ( 13 x 1.500) = 19.500
PRODURRE
ALL'INTERNO
ACQUISTARE
ALL'ESTERNO
43
COSTO TOTALE ALTERNATIVO 18.000 19.500
Dagli elementi rilevanti dell’alternativa “produrre all’interno” sono stati esclusi i costi generali comuni in
quanto il loro ammontare non è influenzato dal tipo di alternativa adottata. Sono stati invece inclusi i costi
fissi speciali in quanto si ipotizza nel testo la loro eliminabilità nell’ipotesi di sospensione della produzione
dei singoli tipi di componenti (si pensi ad un contratto di affitto di una speciale attrezzatura o ad interventi
specifici di manutenzione periodica).
Ciò posto, appare chiaramente conveniente continuare a produrre all’interno; qualora il raffronto fosse stato
effettuato in termini di costo pieno di produzione (€22.914), si sarebbe deciso, in modo scorretto, di
acquistare il componente all’estero.
Dario Guerini
Quest’ultima considerazione ci consente di passare alla soluzione del punto 2.2. Nell’ipotesi in cui si fosse
deciso di sospendere la produzione di B, acquistando il componente all’esterno, l’ammontare dei costi
comuni generali sarebbe rimasto invariato (€9.500) e si sarebbe dovuto imputare alle due produzioni
superstiti A e C; ne sarebbe conseguito:
Cont. Esercizio 7
A C TOTALE
Materie prime dirette 6.000 1.000 7.000
44
Coefficiente di imputazione 85,7% 14,3% 100%
Costi generali comuni (ripartiti sulla base
dei costi delle materie prime dirette)8.143 1.357 9.500
dove i costi comuni generali sarebbero stati ripartiti su A e C utilizzando come base di imputazione il costo
totale di materie prime dirette e con conseguente modifica del costo pieno, totale e unitario dei due prodotti.
Dario Guerini
Cont. Esercizio 7
A C TOTALE
Materie prime dirette 6.000 1.000 7.000
Manodopera diretta 3.000 1.500 4.500
Costi fissi specifici dei vari componenti 2.000 1.500 3.500
Costi generali comuni (ripartiti sulla base dei
costi delle materie prime dirette)8.143 1.357 9.500
Costo pieno complessivo di produzione 19.143 5.357 24.500
Costo pieno unitario di prodotto (19.143 / 1.000) (5.357 / 500)
45
Ne conseguirebbe dunque un incremento dei costi pieni unitari di produzione dei due prodotti A e C, dovuto
alle maggiori quote di costi generali comuni addebitate alle due produzioni.
Costo pieno unitario di prodotto
(Ipotesi acquisto B) 19,143 10,714
Costo pieno unitario di prodotto (14.931/1.000) (4.655/500)
(Ipotesi produzione B) 14,931 9,310
Dario Guerini
Il Rag. Diretti, responsabile dell’Azienda Autonoma di soggiorno di un noto centro balneare si trovava
nell’autunno 2002 a dover organizzare uno spettacolo musicale nel piccolo palazzo dello sport locale, che
vantava una capienza di 3.000 posti. Interpellati i vari interessati alla manifestazione e raccolte alcune
informazioni si trovò a disporre dei seguenti dati:
• il complesso musicale contattato aveva richiesto per la sua esibizione una quota fissa di €15.000 più il 5%
del prezzo del biglietto (cioè degli incassi)
• Il 10% del biglietto spettava alla SIAE
• Il buon funzionamento del servizio di sicurezza richiedeva il reclutamento di 20 persone al costo di €50
l’una per la sera dello spettacolo
Esercizio 8Azienda autonoma di soggiorno
46
• Per l’allestimento del palco si sarebbero potuti utilizzare N°10 operai, dipendenti dell’Azienda di
Soggiorno, durante il normale orario di lavoro. Ciascun operaio, che costava all’azienda €60 al giorno,
avrebbe prestato la sua opera per mezza giornata
• Il comune aveva mostrato la disponibilità a stanziare un contributo di € 2.000 per favorire l’iniziativa
Prima di lanciare l’iniziativa il Rag.Diretti volle fare alcune verifiche:
1. Si domandò quanti biglietti avrebbero dovuto essere venduti al prezzo unitario di €5 per chiudere in
pareggio il bilancio della manifestazione
2. Qualora il prezzo di €5 fosse inadeguato a coprire i costi dell’iniziativa, a quale prezzo avrebbero dovuto
essere venduti i 3.000 biglietti per chiudere in pareggio?
Dario Guerini
Cominciamo col calcolare il numero di biglietti da vendere a €5 l’uno per poter chiudere in pareggio
l’iniziativa. I costi fissi da coprire sono dati dal costo del complesso (€15.000) e del servizio d’ordine (€1.000
= €50 x 20), al netto del contributo del Comune (€2.000); i costi fissi da coprire sono dunque pari a €14.000.
Il costo variabile unitario è dato dalla quota spettante al complesso sul prezzo del biglietto (€0,25 = €5 x 5%)
a da quella spettante alla SIAE (€0,5 = €5 x 10%) per un totale di €0,75. A questo punto per calcolare il
numero di biglietti da vendere è sufficiente determinare il punto di pareggio:
Cont. Esercizio 8
SOLUZIONE
Quantità di pareggio =Costi Fissi
MdC unitario=
€ 14.000
€5 – (€0,25+€0,5)= 3.294,1176
47
Si dovrebbero cioè vendere almeno 3.295 biglietti a €5 per chiudere in pareggio l’iniziativa; essendo la
capacità del palazzetto di soli 3.000 posti, il prezzo del biglietto dovrebbe essere fissato ad un livello
superiore a €5.
Il prezzo-obiettivo del biglietto diventa così la nuova incognita, essendo dato il numero di biglietti vendibili
(3.000). I costi fissi da coprire sono immutati (€14.000); il costo variabile unitario può essere espresso in
percentuale dell’incognita;
Costo variabile unitario = Prezzo Unitario x (0,1+0,05) = 0,15 P
[MdC Unitario = Prezzo di vendita unitario – Costo variabile unitario]
Dario Guerini
Applicando la formula del punto di pareggio, si ha:
Cont. Esercizio 8
3.000 =Costi Fissi
MdC unitario=
€ 14.000
0,85 P
Costi Fissi
P unit. – CV unit.= e risolvendo rispetto a P, si ha:
3.000
€ 14.000
P – 0,15 P
=€ 14.000
0,85 x 3.000P = = € 5,49
48
Pertanto nell’ipotesi di vendere 3.000 biglietti, il prezzo unitario dovrà essere fissato in €5,49 per poter
chiudere in pareggio i conti dell’iniziativa.
Come si è notato non sono stati considerati i costi di manodopera legati all’iniziativa (10 operai per mezza
giornata lavorativa) in quanto gli operai sono dipendenti dell’azienda autonoma di soggiorno che li utilizza
durante il normale orario di lavoro.
Pertanto questi costi sono irrilevanti ai fini delle analisi da noi svolte in quanto, indipendentemente
dall’iniziativa, sarebbero stati comunque sostenuti dall’azienda.
Dario Guerini
Mediante un unico impianto, la società zzzz produce cinque differenti prodotti: A, B, C, D, E. Di seguito
vengono riportati i dati relativi ai singoli prodotti:
Esercizio 9
La società zzzz
Prodotti Prezzo untario Costo variabile Q.tà producibili
Per ore macchina
Q.tà vendibili
nell’anno
A 2.500 1.300 5 6.000
B 1.800 1.000 12 12.000
C 4.700 3.400 4 7.400
49
DOMANDE
1. Determinare quale prodotto contribuisce complessivamente in misura più rilevante alla
formazione del risultato economico nel caso in cui l’impianto ha la capacità sufficiente per
produrre tutti i prodotti potenzialmente vendibili.
2. Elaborare il programma di produzione nel caso in cui l’impianto abbia una capacità produttiva
massima pari a 4.340 h/macchina
Dario Guerini
D 2.550 1.100 3 5.800
E 8.000 6.300 3 3.300
DOMANDA 1
In questo caso, non essendoci un problema di “capacità produttiva scarsa”, il parametro in base al
quale valutare la convenienza relativa dei cinque prodotti sarà dato dal Margine di Contribuzione
Complessivo.
Cont. Esercizio 9
Prodotti
Margine di
Contribuzione
unitario
Quantità
vendibile
nell'anno
Margine di
Contribuzione
complessivo (€/000)
Quantità vendibile
nell'anno
A 1.200 6.000 7.200 4
B 800 12.000 9.600 2
50
B 800 12.000 9.600 2
C 1.300 7.400 9.620 1
D 1.450 5.800 8.410 3
E 1.700 3.300 5.610 5
DOMANDA 2
Essendoci capacità produttiva scarsa (4.340 h/macch. contro le 7.084 h/macch. necessarie per poter
saturare la richiesta di mercato dei 5 prodotti) e dovendo elaborare il programma di produzione
aggregato per l’esercizio x occorre stabilire, innanzitutto, l’ordine di convenienza dei cinque prodotti.
Per far questo, utilizziamo quale parametro discriminante il margine di contribuzione unitario su fattore
scarso. Dai dati forniti dal testo, si ricavano per ogni prodotto lo STANDARD FISICO UNITARIO,
espresso in h/macchine che costituiscono il FATTORE SCARSO.
Dario Guerini
PRODOTTO A 5 unità / h macchina STD. FISICO UNIT. 1/5 = 0,2 h macch/unità
PRODOTTO B 12 unità / h macchina STD. FISICO UNIT. 1/12 = 0,083 macch/unità
PRODOTTO C 4 unità / h macchina STD. FISICO UNIT. 1/4 = 0,25 macch/unità
PRODOTTO D 3 unità / h macchina STD. FISICO UNIT. 1/3 = 0,33 macch/unità
PRODOTTO E 3 unità / h macchina STD. FISICO UNIT. 1/3 = 0,33 macch/unità
Cont. Esercizio 9
51
Prodotti
Margine di
Contribuzione
unitario
Standard
Fisico Unitario
h/macch
Margine di
Contribuzione per
fattore scarso
ClassificaProgramma di
produzione
H/MACCH
necessarie
A 1.200 0,200 6.000 2 6.000 1.200
B 800 0,083 9.639 1 12.000 996
C 1.300 0,250 5.200 3 7.400 1.850
D 1.450 0,330 4.394 5 - -
E 1.700 0,330 5.152 4 891 294
4.340 h/macch
Dario Guerini