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ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 2° - 30 aprile 2008 n. 7 SLOVACCHIA SETTORI E AZIENDE DOSSIER UNCTAD: la sfida delle materie prime pag 1 Materie prime agricole e sviluppo: la posizione della UE pag 6 Meccanica e impiantistica Telecomunicazioni Auto Aerospazio Agroindustria Ambiente Edilizia Infrastrutture e Trasporti Linee aeree Università Ricerca Turismo Finanza pag 13 Austria Spagna Romania Ungheria Marocco Territori Palestinesi Israele Turchia Emirati Arabi Uniti Russia Mauritius pag 27 PAESI E MERCATI Fondi Strutturali UE per 11,3 miliardi di euro SLOVACCHIA Infrastrutture, competitività, ricerca, forma- zione professionale e Slovacchia Orientale sono i temi al centro degli ultimi interventi del Governo di Bratislava per attrarre gli operatori stranieri. ICE di Bratislava e la Camera di Commer- cio Italo-Slovacca, in collaborazione con i principali Ministeri coinvolti nell'attuazione dei Programmi Operativi, hanno organizzato un ciclo di seminari sui finanziamenti struttu- rali UE per la Slovacchia: le nuove opportu- nità dei fondi strutturali e del fondo di coe- sione 2007-2013. L'iniziativa è stata pro- mossa al fine di fornire agli imprenditori ita- liani e slovacchi utili riferimenti sulle proce- dure previste per la presentazione delle ri- chieste di contributo a fondo perduto: lo stanziamento complessivo dei fondi europei ammonta a 11,36 miliardi di euro. a pag. 8 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno imprese della Farnesina (DGCE) - [email protected] Le materie prime sono state al centro della dodicesima Conferenza mondiale dell' Unc- tad - l'emanazione delle Nazioni Unite che si occupa dei temi internazionali legati al commercio, agli investimenti e allo sviluppo - tenutasi ad Accra dal 20 al 25 aprile. Il te- ma era già stato oggetto di discussione nel corso di una riunione preparatoria ad alto livello svoltasi a Ginevra alla presenza del- lo stesso segretario generale dell'Organiz- zazione, Supachai Panitchpakdi. Il mes- saggio di maggior impatto emerso dalla sessione è stato che il boom nei prezzi del- le commodities degli ultimi anni deve esse- re considerato verosimilmente come un fat- UNCTAD: la sfida delle materie prime to strutturale, e non ciclico, soprattutto se l'attuale processo di crescita e industrializ- zazione accelerata in molti Paesi in via di sviluppo continuerà anche nei prossimi an- ni. Si propone quindi una nuova geografia e un nuovo assetto nel commercio internazio- nale dei prodotti di base. Presentiamo qui alcuni punti chiave della re- lazione di Supachai Panitchpakdi. a pag. 2 Bratislava, Fondi Strut- turali UE per 11,6 miliar- di di euro pag 8 In occasione del vertice di Accra, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Svi- luppo (UNCTAD) ha esaminato l'impatto dello scenario attuale, caratterizzato da un aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti di base, sui diversi gruppi di Paesi e sui flussi del com- mercio internazionale. Secondo l'UNCTAD il mondo si trova oggi, nel settore delle commodities, di fronte ad un cambiamento strutturale e non a un fenomeno transitorio, con conseguenze a largo raggio che devono essere affrontate con interventi specifici POLONIA Varsavia nell’euro entro quattro anni pag 10

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E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 2° - 30 aprile 2008

n. 7

SLOVACCHIA

SETTORI E AZIENDE

DOSSIERUNCTAD: la sfida delle materie prime

pag 1Materie prime agricolee sviluppo: la posizionedella UE

pag 6

Meccanica e impiantisticaTelecomunicazioni Auto AerospazioAgroindustria AmbienteEdilizia Infrastrutture e TrasportiLinee aereeUniversitàRicercaTurismoFinanza

pag 13

AustriaSpagnaRomaniaUngheriaMaroccoTerritori PalestinesiIsraele TurchiaEmirati Arabi UnitiRussia Mauritius

pag 27

PAESI E MERCATI

Fondi Strutturali UE per 11,3 miliardi di euro

SLOVACCHIA

Infrastrutture, competitività, ricerca, forma-zione professionale e Slovacchia Orientalesono i temi al centro degli ultimi interventidel Governo di Bratislava per attrarre glioperatori stranieri.ICE di Bratislava e la Camera di Commer-cio Italo-Slovacca, in collaborazione con iprincipali Ministeri coinvolti nell'attuazionedei Programmi Operativi, hanno organizzatoun ciclo di seminari sui finanziamenti struttu-rali UE per la Slovacchia: le nuove opportu-nità dei fondi strutturali e del fondo di coe-sione 2007-2013. L'iniziativa è stata pro-mossa al fine di fornire agli imprenditori ita-liani e slovacchi utili riferimenti sulle proce-dure previste per la presentazione delle ri-chieste di contributo a fondo perduto: lostanziamento complessivo dei fondi europeiammonta a 11,36 miliardi di euro.

a pag. 8

Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno impresedella Farnesina (DGCE) - [email protected]

Le materie prime sono state al centro delladodicesima Conferenza mondiale dell'Unc-tad - l'emanazione delle Nazioni Unite chesi occupa dei temi internazionali legati alcommercio, agli investimenti e allo sviluppo- tenutasi ad Accra dal 20 al 25 aprile. Il te-ma era già stato oggetto di discussione nelcorso di una riunione preparatoria ad altolivello svoltasi a Ginevra alla presenza del-lo stesso segretario generale dell'Organiz-zazione, Supachai Panitchpakdi. Il mes-saggio di maggior impatto emerso dallasessione è stato che il boom nei prezzi del-le commodities degli ultimi anni deve esse-re considerato verosimilmente come un fat-

UNCTAD: la sfida delle materie prime

to strutturale, e non ciclico, soprattutto sel'attuale processo di crescita e industrializ-zazione accelerata in molti Paesi in via disviluppo continuerà anche nei prossimi an-ni. Si propone quindi una nuova geografia eun nuovo assetto nel commercio internazio-nale dei prodotti di base.

Presentiamo qui alcuni punti chiave della re-lazione di Supachai Panitchpakdi.

a pag. 2

Bratislava, Fondi Strut-turali UE per 11,6 miliar-di di euro

pag 8

In occasione del vertice di Accra, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Svi-luppo (UNCTAD) ha esaminato l'impatto dello scenario attuale, caratterizzato da un aumentogeneralizzato dei prezzi dei prodotti di base, sui diversi gruppi di Paesi e sui flussi del com-mercio internazionale. Secondo l'UNCTAD il mondo si trova oggi, nel settore delle commodities,di fronte ad un cambiamento strutturale e non a un fenomeno transitorio, con conseguenze alargo raggio che devono essere affrontate con interventi specifici

POLONIA

Varsavia nell’euro entro quattro anni

pag 10

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La velocità di risposta non è immediata

I rincari sono evidentemente imputabiliad un crescente squilibrio tra domandae offerta. Fino a che punto il problemaè superabile nel breve termine? UNC-TAD propone di operare una netta di-stinzione tra prodotti di base aventicicli riproduttivi annuali, materie pri-me minerarie e prodotti agricoli concicli colturali lunghi. Nel primo caso, che riguarda ad esem-pio buona parte dei cereali, le reazioniagli shock incrementali sul fronte delladomanda possono essere relativamen-te veloci: dipendono infatti dalle sceltecolturali degli agricoltori nelle semineannuali. Nel caso invece di altre specie come glialberi di caffè o le piante di cacao itempi di risposta sono più lunghi, inquanto le nuove piantagioni necessita-no dai tre ai cinque anni per diventareproduttive. In tutti questi casi la capa-cità di reazione è più lenta e può deter-minare vistosi incrementi di prezzo. Peri giacimenti minerari la questione si po-ne in modo ancora più evidente.

UNCTAD: la sfida delle materie prime

Nuovi massimi storici

La svolta generalizzata al rialzo neiprezzi dei prodotti di base, avviata apartire dal 2002 , faceva seguito ad unprecedente crollo nel quinquennio dal1997 al 2001. In particolare il prezzodel petrolio aveva conosciuto un puntodi minimo nel 1999 e solo successiva-mente si è innescata la ripresa dellequotazioni fino a superare di recente lasoglia 'psicologica' dei 100 dollari albarile. Lo stesso è avvenuto con l'indice deiprezzi dei prodotti di base non energe-tici elaborato dall'UNCTAD, che haraggiunto il livello più alto dal 1960con un incremento del 114% rispet-to al 2002. La crescita è stata trainatadai forti rincari delle quotazioni dei me-talli e dei minerali che hanno conosciu-to, dal 2002, una crescita media del265 per cento. Incrementi significativisi sono però verificati anche nel setto-re delle commodities agricole (+ 78%dal 2002) e dei prodotti derivati. Adesempio il prezzo delle bevande a ba-se di succhi tropicali è cresciuto del66% dal 2002.

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dei prodotti di base dei Paesi in via disviluppo è ormai diretto in direzione dialtri Paesi dello stesso gruppo. Contestualmente gli stock, per variprodotti tra cui i cereali, sono al livellopiù basso da vari anni a questa parte.In questo contesto, UNCTAD si preoc-cupa soprattutto delle conseguenzeche questi trend determinano sulleprospettive di sviluppo dei Paesi menoricchi. È un impatto che ha due facceopposte. Rappresenta un'interessanteopportunità per quelli che hanno giaci-menti di materie prime o produconocommodities agricole, ma aggrava lasituazione dei Paesi a basso redditoche sono importatori netti di prodottienergetici ovvero di derrate alimentari.

Colpiti dal caro petrolio

Il caso del petrolio è particolarmentecritico. Se nei Paesi maggiormente svi-luppati, l'incidenza dei rincari del greg-gio è stata in parte arginata con politi-che di diversificazione delle fonti e diincremento dell'efficienza energetica,questo non è accaduto nei Paesi in viadi sviluppo.

Una miniera di carbone o di ferro puòrichiedere fino a dieci anni per rag-giungere una elevata produttività dalmomento in cui si comincia ad idearnelo sfruttamento. E anche gli amplia-menti di siti esistenti non sono gene-ralmente immediati: possono necessi-tare, a seconda dei casi, dai due aicinque anni. Il settore degli idrocarburinon si comporta in modo diverso. E'opinione comune che il ritardo nel por-tare a sfruttamento riserve di idrocar-buri già note, ma non redditizie ai prez-zi di alcuni anni fa, abbia fortementecontribuito al recente aumento deiprezzi del petrolio e del gas.

Cambia la geografia degli scambi

La domanda crescente di materieprime e prodotti di base agricoli daparte dei Paesi in via di sviluppo conparticolare riguardo all'Asia ha condot-to non solo a sensibili aumenti di prez-zo ma anche ad un impressionanteincremento dei flussi commercialisud-sud. Oltre la metà del commercio

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energetico. Si aggiunge, e questo valeanche per Paesi produttori di altre com-modities con particolare riguardo aimetalli, il rischio del cosiddetto Mald'Olanda (Dutch Disease). Il problemasorge quando gli introiti derivanti dalleesportazioni di minerali o risorse natu-rali determinano un incremento dei tas-si di cambio reali che, a loro volta, ren-dono non competitivi altri settori diesportazione del Paese (ad esempioquello dei prodotti industriali) mettendoa rischio interi comparti produttivi. Il no-me deriva dall'esperienza fatta dall'O-landa a seguito della scoperta dei gran-di giacimenti di gas a Groeningen, ne-gli anni '60. Si pone, in questi casi, ilproblema di una appropriata distribu-zione dei proventi dell'attività estrattivatra imprese e governi e tra governi ecomunità locali, unitamente ad efficacisistemi di tassazione dei proventiestrattivi e di gestione della liquidità ineccesso.

La sfida per i prodotti agricoli

Ma la sfida di importanza vitale è rap-presentata dal nuovo scenario che sipropone nel campo dei prodotti agricoli

Così facendo, la dipendenza di questiultimi dal petrolio è aumentata in pa-rallelo alla crescente industrializzazio-ne. Ad esempio, l'intensità di utilizzodel petrolio in relazione al PIL in Africasupera di 2,3% la media dei Paesi OC-SE. UNCTAD calcola anche che unaumento di 10 dollari al barile per unPaese in via di sviluppo importatorenetto pesi per l'1% del PIL. Non solo,per la fascia più povera l'incidenzapuò raggiungere il 3%. Di qui la ne-cessità di promuovere strategie dicooperazione regionale fra Paesiesportatori netti e Paesi in via di svi-luppo importatori netti, per neutraliz-zare gli effetti più drammatici agevo-lando, ad esempio, i flussi di investi-mento e la circolazione dei capitali.

La sindrome olandese

Ma anche per i Paesi esportatori nettidi petrolio si propongono sfide nonsempre facili: secondo UNCTAD infat-ti, alcuni di questi non hanno saputotradurre l'extragettito petrolifero in unareale riduzione della povertà, nonchéin processi di sviluppo sostenibile persettori dell'economia diversi da quello

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La difficoltà per restare al passo

Altro tema emergente è quello del mi-glioramento della sicurezza alimentaresulla base di standard che sono pro-mossi dalle grosse catene di importa-zione e distribuzione dei Paesi svilup-pati con l'obiettivo di aumentare la si-curezza, qualità, compatibilità ecologi-ca e tracciabilità dei prodotti destinatiall'alimentazione umana. Questi stan-dard dovrebbero svolgere un ruolo si-gnificativo nel contenere i rischi asso-ciati alla diffusione di malattie animali evegetali o alla contaminazione di pro-dotti deperibili. Ma la loro adozione,che in linea di principio rappresenta unvalore aggiunto, spesso si traduce inbarriere aggiuntive alla commercializ-zazione che colpiscono soprattutto pic-coli e medi produttori nei Paesi in via disviluppo che non sono in grado di ri-spettarli. Si pone quindi, dal punto di vi-sta dell'UNCTAD, il problema di comeaiutare i produttori marginali a soddi-sfare gli standard e garantire che glistessi Paesi siano maggiormente coin-volti nei processi di formazione ed ado-zione degli stessi standard.

che rappresentano la principale fontedi reddito e di lavoro per il 70% dellafascia più povera dei Paesi in via disviluppo. L'aumento della domanda dicereali e semi oleosi per la produzionedi mangimi e il crescente utilizzo diquesti stessi prodotti per la produzionedi biocombustibili (biodiesel ed etano-lo) avvantaggia i settori esportatori. Mainnesca, all'interno degli stessi Paesiproduttori, una spirale inflattiva neiprezzi che mette a rischio la sicurezzaalimentare di altri settori della popola-zione. Il problema è ancora più grave perPaesi meno ricchi che sono già impor-tatori netti. Secondo UNCTAD la solu-zione va ricercata in un mutamento delquadro complessivo in cui anche leeconomie avanzate devono fare la loroparte diminuendo le protezioni e i sus-sidi alle rispettive agricolture e apren-do i propri mercati a maggiori importa-zioni dai Paesi in via di sviluppo. Il da-to non è in contraddizione con le con-siderazioni precedenti in quanto con-sentirebbe un allargamento della baseproduttiva in modo stabile. Il luogo piùappropriato per negoziare questo tipodi intervento è individuato nel DohaRound.

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ILEMaterie prime agricole e sviluppo:

la posizione della UEL'attuale boom dei prezzi non sempre si trasforma in opportunità per i Paesi produttori in Via di Sviluppo. Servono piani integrati a livello nazionale e regionale e sistemidi strumenti di copertura dalle oscillazioni dei prezzi DO

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In generale la UE ritiene che le soluzio-ni per migliorare la situazione dei paesidipendenti dai prodotti di base, in parti-colare dei produttori piccoli e isolati, sitrovino in tre grandi aree di interven-to che si rafforzano reciprocamente:sviluppo di strategie nazionali per il set-tore dei prodotti di base, promozione diiniziative trasversali per migliorare ilfunzionamento dei mercati e infine in-troduzione di strumenti di gestione delrischio.

Strategie nazionali

Secondo Bruxelles, i Paesi meno ricchidifficilmente riescono a trarre tutti i van-taggi dal boom dei prezzi. Quello chemanca, molto spesso, è la capacità diaffrontare il tema con strategie nazio-nali basate su un'analisi adeguata dei

L'aumento in atto nelle quotazioni del-la maggior parte dei prodotti agricoli dibase non deve fare dimenticare che irelativi prezzi erano stati in calo per di-versi decenni. Tanto che per Unctad,ma anche per l'Unione Europea, l'o-biettivo principale era diventato quellodi aiutare i Paesi produttori, soprattut-to quelli meno ricchi a diversificare,dove possibile, le loro attività, diminui-re la dipendenza dalle fluttuazioni dimercato, aumentare la qualità e il valo-re aggiunto. Oggi la situazione è diver-sa ma alcuni di questi obiettivi restanovalidi. In un'ottica di medio-lungo ter-mine i produttori hanno comunque in-teresse a dotarsi di strumenti per fron-teggiare meglio le fluttuazioni future. Insostanza l'Unione Europea ritiene chela recente tendenza possa rappresen-tare un'opportunità che i Paesi produt-tori hanno però interesse a sfruttarenel modo più efficace.

L’aereoporto internazionale di Abu Dhabi è il primo biglietto da visita della città. La sua architettura,

misto di orientaleggiante e avveniristico, rappresenta appieno lo spirito della città

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ro costituire esperienze di riferimento,replicabili in vari altri contesti.Un ulteriore passo di particolare rile-vanza è l'introduzione di strumenti digestione dei rischi legati alle oscillazio-ni dei prezzi o alle calamità naturali.L'obiettivo, in questo caso, è di creareun contesto più stabile capace di attrar-re un maggior volume di investimentidiretti, sia interni che esteri, rafforzan-do così la capacità produttiva dei Paesiin via di sviluppo. Il tema però trascen-de il contesto della cooperazione euro-pea e si pone su scala mondiale. Lasfida è di individuare politiche e inter-venti capaci di dare consistenza a talistrumenti che potranno poi essere ge-stiti, a seconda delle situazioni, su ba-se pubblica o privata.

Rafforzare le organizzazioni di settore

Contestualmente si pone l'obiettivo diagevolare l'accesso dei produttori aconoscenze, risorse, servizi. Un ruolodi primo piano, in questo contesto, puòessere svolto dai già menzionati Or-ganismi Internazionali per i prodotti dibase. Sono infatti i soggetti più qualifi-cati per fornire informazioni affidabilisull'andamento dell'offerta della do-manda e dei prezzi a livello globale. Ladisponibilità di dati affidabili e aggior-nati è indispensabile per il successo diuna efficace politica di mercato daparte di tutti i soggetti interessati. Inol-tre questi organismi possono definirenorme per lo sviluppo sostenibile e mi-gliorare così il contesto produttivo evi-tando forme di competizione e/o sfrut-tamento esasperate che hanno un im-patto negativo sull'ambiente naturale esul contesto sociale.

punti di forza e debolezza, delle oppor-tunità e dei rischi. L'obiettivo è non so-lo di rafforzare e rendere più competi-tive le produzioni tradizionali, ma diprogredire nella catena del valore, mi-gliorare la qualità dei prodotti, svilup-pare nuovi segmenti quali ad esempiol'agricoltura biologica all'interno dellesingole filiere, migliorare la logistica,vigilare sulla sostenibilità degli inter-venti attivati. Contestualmente vannovalutate anche le opportunità di diver-sificazione per individuare nuovi moto-ri di sviluppo e diversificazione del ri-schio. Questo sia a livello di SistemaPaese, che di singoli produttori.

Il ruolo delle OrganizzazioniInternazionali

In questo contesto, Organismi interna-zionali come l'Unctad, nell'ambito delleloro attività di assistenza tecnica, pos-sono aiutare a mettere a punto iniziati-ve specifiche nel contesto dei program-mi di riduzione della povertà (PRSP).Lo stesso può fare la UE nell'ambito deisuoi programmi internazionali di soste-gno allo sviluppo dei Paesi più sfavoritiche si basano sulla definizione di stra-tegie nazionali o regionali in cui questiobiettivi dovranno essere adeguata-mente rivalutati. Tra le potenziali fonti di finanziamentodi attività progettuali nel settore dei pro-dotti di base non va dimenticata l'azionedel Fondo comune per i prodotti dibase, nato nel 1980 in ambito Unctad edivenuto operativo dall'inizio degli anni'90, che lavora in stretto raccordo conle varie Organizzazioni internazionali diprodotto (l'ICO per il caffè, l'ICCO per ilcacao, l'ITTO per i legni tropicali ecc.)nel finanziamento di progetto pilota checoinvolgono più Paesi e che dovrebbe-

Questa Newsletter, pubblicata a cadenza quindicinale, è realizzata da IlSole 24 Ore Radiocor in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese del-la Direzione Generale per la Cooperazione Economica della Farnesina: [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese

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rimento nel mondo del lavoro. Pone unaparticolare enfasi sulle Regioni della Slo-vacchia centrale ed orientale, più svantag-giate rispetto a quella di Bratislava perquanto riguarda la presenza di universitàe centri di eccellenza. Il Programma ine-rente alla Regione di Bratislava mira al-l'ammodernamento delle imprese e allosviluppo del mercato del lavoro. Infinequello sull'informatizzazione della societàsi pone come obiettivo lo sviluppo dei ser-vizi in ambito di e-Government, e-Culturee diffusione della banda larga.

Il Governo aiuta chi crea occupazione

Separatamente il Governo di Bratisla-va ha varato una nuova legge concer-nente gli incentivi statali all'investimen-to. Le nuove misure estendono l'aiuto aun numero più vasto di settori dell'eco-nomia, differenziando le condizioni aseconda dei settori: produzione indu-striale, centri tecnologici, servizi strate-gici, turismo.

In occasione dei seminari sui finanzia-menti strutturali UE per la Slovacchia, te-nutesi in marzo, sono stati esposti il siste-ma di gestione finanziaria e cinque degliundici Programmi Operativi approvatidalla Commissione Europea: competiti-vità e crescita economica, occupazione einserimento sociale, ricerca e sviluppo,Regione di Bratislava, informatizzazionedella società. Le imprese italiane interes-sate ad utilizzare i suddetti finanziamenti,per i quali è stato fornito uno scadenzariodei bandi per il 2008, possono puntare adassumere il ruolo di project promoter o dicontractor. Il primo ruolo presupponeun'attività economica registrata in Slovac-chia. Nel dettaglio, il Programma Operati-vo sulla competitività e crescita economi-ca afferisce principalmente al soste-gno e alla competitività delle imprese edei servizi, attraverso l'innovazione el'economia della conoscenza. Quellosull'occupazione affronta, tra gli altri, in-terventi di formazione continua. Il Pro-gramma Operativo sulla ricerca e svilup-po punta a migliorare infrastrutture uni-versitarie, centri di ricerca, processo for-mativo presso gli atenei in vista dell'inse-

Bratislava, Fondi Strutturali UE per 11,3 miliardi di euro

INCENTIVI

Bratislava Il Castello sul Danubio

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L'aiuto all'investimento è previsto solonel caso di nuove produzioni o nuoviimpianti tecnologici ma semplifica ilprocesso di valutazione dell'investi-mento e la concessione dell'aiuto. Ilperiodo che intercorre tra la presenta-zione della richiesta di ammissione alcontributo e l'approvazione da partedel Governo slovacco è stabilito in 60-120 giorni. In relazione alla produzioneindustriale, l'ammissibilità all'aiuto ri-guarda investimenti non inferiori a 800milioni di corone (circa 24 milioni di eu-ro) per la costruzione di nuovi stabili-menti, l'ampliamento di strutture pro-duttive esistenti, la diversificazione deiprocessi produttivi, l'acquisizione di unnuovo impianto. Qualora l'investimento sia localizzatoin un'area in cui il tasso di disoccupa-zione è superiore a quello della medianazionale, è prevista una diminuzionedel suddetto importo minimo a 400 mi-lioni di corone. Se il suddetto rapportosulla disoccupazione è superiore al50% l'importo verrà ulteriormente ri-dotto a 200 milioni di corone.

Agevolazioni per headquarter,servizi e turismo

Per i centri tecnologici, di servizio stra-tegico e settore turistico i costi imputa-bili ai fini dell'aiuto riguardano le attivitàmateriali (terreni, edifici, macchinari)ed immateriali (know-how, diritti) di lun-go periodo, nonché l'ammontare deisalari prima del computo delle imposte.Per i centri tecnologici le disposizioniprevedono costi imputabili non inferioria 40 milioni di corone e l'impiego dipersonale laureato per almeno il 60%degli occupati. Per i centri di servizistrategici i costi imputabili a personalelaureato si riducono rispettivamente a35 milioni di corone e al 30% della for-za lavoro. Sono ammesse alle agevola-zioni sia nuove iniziative sia l'amplia-mento di quelle esistenti.In relazione al comparto turistico, nelcaso in cui l'investimento riguardi lacostruzione di un nuovo complesso ol'ampliamento di una struttura già esi-stente, purché inclusiva di nuovi servi-zi, i costi imputabili ammessi all'aiutodovranno ammontare almeno a 500milioni di corone. Detto importo scende

a 250 milioni se l'investimento vieneeffettuato in un'area in cui il tasso di di-soccupazione è superiore a quello del-la media nazionale, o a 100 milioni dicorone, se trattasi di un'area in cui iltasso di disoccupazione supera del50% il tasso nazionale medio. Nel settore turistico l'aiuto è conces-so in caso di acquisizione di impiantitecnologici per la fornitura di servizicon un valore minimo del 40% del tota-le dei costi imputabili. Le disposizioniprevedono, quale condizione essen-ziale ai fini della concessione dell'aiu-to, che il volume d'affari complessivonel comparto industriale e nel settoredel turismo debba derivare nella misu-ra dell'80% esclusivamente dalla ge-stione delle attività specificate nel pia-no di investimento presentato. L'aiuto,inoltre, può assumere la forma di sus-sidio per l'acquisizione delle suddetteattività materiali ed immateriali di lun-go periodo (concesso dal Ministerodell'Economia), sgravi d'imposta sulreddito (Ministero delle Finanze),contributi per la creazione di nuovi po-sti di lavoro (Ministero del Lavoro,Affari Sociali e Famiglia), trasferi-mento di beni immobili o permuta adun prezzo inferiore nel caso in cui laproprietà dell'immobile o la conduzio-ne dello stesso facciano capo ad entidella Pubblica Amministrazione, FondoSlovacco di Proprietà Terriera, munici-palità o altre entità amministrative.

Bratislava Primacialne Namestie

http://www.ambbratislava.esteri.it

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Secondo le ultime previsioni del Governodi Varsavia, il Paese manterrà, anche nel-l'anno in corso, un tasso di crescita eleva-to (+5,5%) sia pure in leggera flessione ri-spetto al 2007. I dati preliminari indicanoin particolare un proseguimento della cre-scita anche nel primo trimestre dell'anno.Secondo le stime governative il PIL do-vrebbe crescere del 6% nel primo trime-stre. La produzione industriale, in base aidati diffusi dall'Ufficio Centrale di Statisti-ca, ha registrato lo scorso febbraio un au-mento del 14,9% su base annua. Sul mer-cato del lavoro dovrebbe proseguire iltrend positivo, con la creazione di circa600 mila nuovi posti. Secondo i dati diffusidal Ministero del Lavoro polac-co, il tasso di disoccupazione èsceso alla fine dello scorso mesedi febbraio dall'11,7% all'11,5%.

Il totale dei disoccupati é sceso a1.779.600 unità, con una flessione dicirca 34 mila unità rispetto al mese pre-cedente. Il numero dei lavoratori occu-pati ha raggiunto 15,6 milioni di unità: èil livello più alto dal 1989. Sono oltredue milioni i posti di lavoro creati nelPaese dopo l'adesione polacca allaUE. Il dato contribuisce a rafforzare l'e-spansione favorendo la crescita previ-sta della domanda interna (+6%) e de-gli investimenti.

Entro il 2009 lo zloty nell'ERM2

In questo contesto il Ministro delle Fi-nanze polacco Rostowski, ha indicatole prossime scadenze per l'ingresso

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Varsavia La sirena simbolo della città

Varsavia nell'euro entro quattro anniINTEGRAZIONE EUROPEA

L'economia va bene, aumentano i posti di lavoro, l'equili-brio dei conti pubblici è in netto miglioramento e la prossi-ma grande sfida per la Polonia sarà l'ingresso nell'euro. Ledifficoltà maggiori risiedono nel controllo dell'inflazione enei conti con l'estero. Questo, in sintesi, il quadro della si-tuazione del Paese tracciato dal Ministro delle Finanze po-lacche Rostowski

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del Paese nell'area euro. La prima tappa è rappresentata dall'ade-sione al meccanismo di cambio ERM2che dovrebbe avvenire già nel 2009. L'adozione definitiva della valuta europeaè prevista da Rostowski nel 2012. Il pro-gramma suscita forti attese nel mondoimprenditoriale del Paese. Da una recen-te indagine della Banca Centrale polaccarisulta che la maggioranza (50,4%) delleimprese è favorevole all'adozione dell'eu-ro, mentre solo il 6,9 si è espresso a sfa-vore. Particolarmente attiva l'organizza-zione imprenditoriale Business CentreClub (BCC) che sottolinea la necessità diconcrete azioni dirette a favorire tale pro-spettiva. Oltre l'80% degli imprenditori af-filiati al BCC si è espresso a favore del-l'adozione della moneta unica nei tempipiù brevi possibili, ritenendo che un'ulte-riore dilazione dei tempi di adesione risul-terebbe dannosa per il Paese. Rostowskiha tuttavia aggiunto che la decisione fina-le in merito sarà assunta dal Governo so-lo quando saranno completamente e du-revolmente raggiunti i criteri di conver-genza di Maastricht.

Deficit pubblico in diminuzione

In particolare, il Governo polacco ha ap-provato un aggiornamento del programma

di convergenza, che sarà presentato alprossimo Consiglio Europeo. Il docu-mento prevede la riduzione del deficitpubblico all'1% del PIL entro il 2011. Lamanovra sul deficit sarà realizzata gra-dualmente, con una contrazione dal3,8% riportato alla fine del 2006all'1,5% entro la fine del 2010, e saràaccompagnata, già a partire dal prossi-mo anno, da un allentamento dellapressione fiscale, con l'introduzione deinuovi tassi di imposizione del 18% e32% e con l'innalzamento della sogliadi esenzione fiscale. Nello stesso periodo il debito del set-tore pubblico dovrebbe contrarsi dal44,79% stimato per il 2007 al 42,3%alla fine del 2010. I dati più recenticonfermano i progressi in atto su que-sto fronte. Secondo le più recentiproiezioni del Ministero delle Finanzein Polonia, il deficit pubblico dovrebberisultare inferiore, anche nel correnteanno, a quanto indicato nel bilancioprevisionale, grazie ad un aumentodelle entrate favorito dal rialzo genera-lizzato dei prezzi. Il disavanzo pubblicodovrebbe scendere a fine anno a 22miliardi di zloty (circa 6,23 mld di euro)rispetto ai previsti 27,09 miliardi dizloty (circa 7,67 mld euro, pari al 2,9%del PIL), con un aumento di circa 4 mi-liardi di zloty delle entrate e minorispese per circa 1 miliardo di zloty.

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Varsavia Il Palazzo sull’acqua, nel complesso di Palazzo Reale Lazienski

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Prezzi: + 4,5% in febbraio

In particolare, per il Governo polacco ilmaggior motivo di preoccupazione èrappresentato invece dall'aumento deiprezzi e, in subordine, dai conti con l'e-stero. Il tasso di inflazione rilevato dal-l'Ufficio Centrale di Statistica, per il me-se di febbraio è ammontato al 4,2% subase annua. Il Governo prevede perl'intero 2008 un tasso medio pari al3,5%. I maggiori fattori di rischio sonol'andamento dei prezzi internazionalidell'energia e dei prodotti alimentari e,sul lato interno, la forte crescita dei sa-lari. A febbraio l'aumento su base an-nua dei salari, indicato dall'Ufficio Cen-trale di Statistica, è stato del 12,8%. Ilsalario medio si è portato a 3.032,7zloty pari, al cambio attuale, a circa 858euro. Anche i dati di fonte Eurostatconfermano la forte progressione deisalari polacchi, con un aumentodell'11,1% nell'ultimo trimestre del2007, a fronte di un aumento medio del6,3% registrato nel 2006. Il Governoprevede anche un progressivo deterio-ramento del deficit delle partite correnti,che si porterà al 6% del PIL nel prossi-mo biennio, con una dinamica di cresci-ta più marcata dell'import da un rallen-tamento del ritmo di crescita dell'export

polacco. Rileva anche che finora ilrafforzamento dello zloty ha contribuitoa mitigare la spinta al rialzo dei prezzi,ma non esiste evidentemente la certez-za che il trend possa continuare. Strategico, ai fini dell'equilibrio deiconti con l'estero e della crescita è an-che l'andamento degli investimentiesteri che nel 2008 dovrebbe attestar-si, secondo le stime, a circa 15 miliar-di di euro, che è il livello raggiunto ne-gli ultimi due anni. Gli investimenti di-retti in Polonia potrebbero tuttavia re-gistrare degli incrementi nell'ordine del30-40% annuo già a partire dal prossi-mo anno, se saranno completate alcu-ne riforme altamente auspicate daglioperatori stranieri: semplificazione del-la legislazione fiscale e della normati-va relativa all'attività imprenditoriale eintroduzione di misure volte ad ottene-re un utilizzo più efficiente dei fondi co-munitari disponibili.

Da un recente studio emerge un pro-gressivo incremento degli investimentiprovenienti da Paesi extra europei, inparticolare da Stati Uniti e Paesi asiati-ci, con una maggiore visibilità per gliinvestimenti provenienti da India e Ci-na che vanno ad aggiungersi a quelli,ormai consolidati, di Giappone e Coreadel Sud.

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Varsavia L’esterno del Palazzo di Giustizia

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Iraq: GE Oil and Gas Nuovo Pignone fornirà i compressori per il giacimento di West Qurna

GE Oil and Gas Nuovo Pignone haconcluso una serie di contratti per lafornitura di impianti di pompaggio da 8milioni di dollari e di compressori per ilcampo petrolifero di West Qurna (sta-zioni 7 e 8) del valore di 85 milioni didollari.

Iraq: Drillmec (Trevi) acquisisce commesse

Nel corso delle ultime settimane, in Irak,sono stati conclusi o resi operativi, ogiunti all'imminente finalizzazione alcuniimportanti contratti aggiudicati ad im-prese italiane per un valore complessivodell'ordine di 470 milioni di euro. La Drillmec SpA del Gruppo Trevi haconcluso un contratto con la Iraqi Dril-ling Company del Ministero del Pe-trolio, relativo alla fornitura di sei im-pianti di perforazione per un valore di132 milioni di dollari. Le attrezzature so-no destinate all'impiego in campi petro-liferi e di gas nella zona di Bassora. So-no caratterizzati da potenze che varianotra i 1.500 e i 2.000 HP. Consentirannodi raggiungere rispettivamente profon-dità di 6.000 e 7.000 metri. È inoltre prevista a breve la firma diun ulteriore contratto da 73 milioni didollari per otto perforatori con potenzada 1000 e 550 HP sempre per utilizzonel settore degli idrocarburi nella stes-sa area, già approvato dal Comitato In-terministeriale competente. I nuovi con-tratti si aggiungeranno a quello conclu-so nel gennaio scorso di 2,2 milioni didollari per tre unità di perforazione dipozzi d'acqua per servizio petrolifero.La Drillmec ha superato la concorrenzadi National Oilwell Varco in ragionedella maggiore convenienza della suaofferta e della superiore qualità dei ma-teriali forniti. Drillmec è ben conosciuta in Iraq, doveha effettuato forniture al Ministero

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MECCANICA E IMPIANTISTICA

Vietnam: Bonfiglioli inizia la costruzione di uno stabilimento

Il gruppo Bonfiglioli, che produce ri-duttori, motori elettrici, ingranaggi, va-riatori, azionamenti elettronici e relativeapplicazioni, ha avviato la costruzionedi un nuovo stabilimento in Vietnam chesorgerà nel parco industriale My Phuoc3 a circa 40 km da Ho Chi Minh City.L'investimento complessivo è di 16 mi-lioni di dollari. Partecipa all'operazioneanche la SIMEST. La fabbrica, che sor-ge su un'area di 18mila m2, occuperà350 persone e produrrà motori elettrici.Dovrebbe essere completata e operati-va già dal prossimo mese di ottobre.Bonfiglioli produce anche in India, Slo-vacchia ed è presente con unità logisti-che e di assemblaggio in Usa, Turchia,Cina e Australia.

Iraq: Progetti Europa and Globalfornirà un impianto a South Oil

Progetti Europa and Global di Roma èpronta alla firma con la South Oil Com-pany di un contratto da 63 milioni di eu-ro, già approvato dal Comitato Intermini-steriale, per un impianto di trattamentodel greggio da destinare al campo diNaher Ben Umar nella provincia di Bas-sora. Consentirà tra l'altro il recupero el'eventuale reimpiego in altri settori dellozolfo eliminato dal greggio che altrimentiverrebbe bruciato, con ricadute positiveanche sull'ambiente. Il contratto si ag-giungerà ad altre forniture del valorecomplessivo di circa 40 milioni di eurosempre con South Oil Company, relati-ve a collettori per il campo di West Qur-na (Bassora), impianti di degassificazio-ne per il campo di Sud Rumelia (Basso-ra) e a sistemi di misurazione per il ter-minal off-shore di Al-Amaya. I progettiserviranno nel contesto della lotta al con-trabbando di greggio dal sud dell'Iraq.

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delle Risorse Idriche di impianti per at-tività di estrazione e trattamento delleacque del valore di 10 milioni di dollari.

TELECOMUNICAZIONI

BERS finanzia la privatizzazionedi Albatelecom in Albania

La Banca Europea di Ricostruzione eSviluppo (BERS) finanzierà in Albaniail consorzio composto da Calik Enerij eTurk Telecom con un apporto autoriz-zato fino a 75 milioni di euro, per so-stenere l'acquisizione del 76% dellequote e la ristrutturazione di Albtele-com, principale operatore di telefoniafissa nel Paese. L'acquisizione sullabase di un accordo raggiunto col go-verno di Tirana nel 2007 comporta unesborso di 120 milioni di euro. In Albania il tasso di penetrazione dellelinee fisse é tra i più bassi in Europa(intorno al 10%).

Emirati: Etisalat crea un’azienda in India (software tlc)

Etisalat (Emirates TelecommunicationsCorporation), ha annunciato la creazionedi una nuova azienda a Bangalore, India,che opererà sotto il marchio Technologia

e si occuperà di sviluppare software so-lutions e progetti nel campo delle teleco-municazioni. L'azienda fornirà software e prodottiinformatici alla stessa Etisalat, alle sue fi-liali e ad altre compagnie di telecomuni-cazioni della regione. Nella prima fase diattuazione del progetto, Technologia siavvarrà di 50 ingegneri specializzati.

AUTO

Slovacchia: l’industria dell’autotrascina l’export

L'Associazione dell'industria automobili-stica slovacca (ZAP) ha reso noto chenel 2007 la produzione industriale hacontribuito per un quarto al PIL e per unterzo alle esportazioni. Secondo le previ-sioni, nei prossimi 3 o 4 anni il settoredovrebbe altresì creare circa 40mila nuo-vi posti di lavoro, che porteranno il totaledegli impiegati nel settore a 100milaunità. Entro il 2012, inoltre, si dovrebberaggiungere una produzione di 840milaautomobili all'anno, cifra che, rispetto al-la popolazione slovacca (5,4 milioni),rappresenterebbe la più alta al mondo.Dal dettaglio della produzione automobi-listica emerge che l'azienda leader nelsettore é la sud-coreana KIA Motors(300mila auto prodotti), seguita dallaVolkswagen (250mila) e PSA Peugeot-Citroen (177mila).

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La Kia Cee’d

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PCorea del Nord: Prett aprestabilimento a Kaesong

Prett, azienda tedesca produttrice dicomponenti per auto, ha iniziato la co-struzione di un impianto produttivo aKaesong. È la prima impresa occiden-tale a insediarsi in questo parco indu-striale, localizzato a nord della ZonaSmilitarizzata. Prevede di avviare l'atti-vità nel prossimo dicembre e di impie-gare circa 550 lavoratori nord coreani.Prett è già presente con uno stabili-mento in Corea del Sud. A Kaesongsono attualmente insediate 69 aziendesud coreane che impiegano 23.220 la-voratori nord coreani.

AEROSPAZIO

Cina: 2008 anno dei satellitiEntro il 2008, la Cina prevede di lan-ciare una diecina di satelliti, tra cui lanavicella spaziale Shenzhou VII checonsentirà di effettuare la prima esplo-razione cinese nello spazio. Dei dieci veicoli spaziali, due satellitisono destinati all'ambiente, altri due al-la meteorologia ed uno alle comunica-zioni per conto del Venezuela. Nel 2009 sono programmati altri lanci.Gli obiettivi finali sono l'atterraggiosulla luna, la costruzione di un labo-ratorio spaziale, la preparazione del-la fase tre dedicata all'esplorazionelunare.

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Diplomazia EconomicaItaliana

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Shenzhou VII Una simulazione della camminata spaziale dalla navicella cinese

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Cina: in agosto inizierà l’assemblaggio dell’ Airbus a Tianjin

Inzierà nel mese di agosto l'assemblag-gio in Cina dei velivoli Airbus 320 da150 posti. L'attività sarà gestita daTianjin Final Assembly Line (FAL)che é una joint-venture tra la stessaAirbus e il consorzio cinese formato daTianjin Free Trade Zone, Avic 1 eAvic2. Il piano di fabbricazione preve-de la produzione di quattro unità men-sili fino al 2011. In Cina operano già di-versi fornitori di componenti Airbus conun fatturato che nel 2007 è stato di 70milioni di dollari. Le forniture cinesi al gruppo europeodovrebbero raggiungere i 200 milioniannui nel 2010 e salire a 450 milioninel 2015. Prosegue contestualmente ilprogramma nazionale per la costruzio-ne del primo jet cinese, il modello ARJ-21 da 90 posti. Sarà assemblato nelnuovo polo aeronautico che sta sor-gendo a Shanghai e che si suddividerài carichi di lavoro con l'attuale polo diXi'An. Nei prossimi 10 anni si calcolache il mercato cinese avrà bisogno di1.800 nuovi jet.

AGROINDUSTRIAIl Madagascar punta sull’aiuto indiano per la Rivoluzione Verde

Nel corso del vertice India-Africa organiz-zato dalla Confindustria indiana edall'Exim Bank il Ministro dell'Agricolturadel Madagascar, Marius Ratoloja-nahary e il Ministro dell'Economia,Ivohazina Razafimahefa, hanno illustra-to gli obiettivi della Rivoluzione Verdemalgascia, inserita nel piano governativodi riduzione della povertà. Entro il 2012 èprevisto un aumento consistente dellacampagna risicola. Il Madagascar dispo-ne di 10 milioni di ettari di aree coltivabiliche, per essere produttive, necessitanoperò di un incremento della meccanizza-zione. Nel corso dell'incontro sono statisiglati accordi per la fornitura di trattori,per scambi di know-how nel settore dellesementi e dei concimi ed è stato discus-so un protocollo per sviluppare attivitàcongiunte nella trasformazione agricola. Separatamente la Banca africana di svi-luppo (BAD) ha firmato con il Madaga-scar un finanziamento a credito con unapiccola componente di dono per un tota-le di 15,3 milioni di dollari, per la realiz-zazione di un progetto irriguo a Manom-bo, una delle aree più povere situate asudovest dell'isola.

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Madagascar Una veduta aerea di risaie a terrazzo

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Polonia: export agroalimentare+ 18% annuo

Le esportazioni polacche di prodottialimentari hanno raggiunto, nel 2007, i10 miliardi di euro di valore, con unaumento del 18% rispetto all'anno pre-cedente. L'81% di tali prodotti è direttoverso i mercati dell'Unione Europea.Gli esperti si attendono un'ulteriorecrescita del 5-10% nell'anno in corso,nonostante il notevole rafforzamentodello zloty rispetto all'euro.

AMBIENTE

Svezia: SymbioCity progettacittà eco-sostenibili

In Svezia è stato lanciato un nuovonetwork chiamato SymbioCity(www.symbiocity.org) che raggruppa for-nitori e progettisti specializzati nella pia-nificazione e realizzazione di interventiurbani sostenibili (economicamente) edeco-compatibili. Coprono tematiche co-me smaltimento dei rifiuti, efficienzaenergetica, riduzione delle emissioni,salvaguardia delle risorse idriche conparticolare riguardo anche al controllodei costi di mantenimento. Sono circa700 le aziende che vi aderiscono. Tra imodelli proposti quello del quartiere resi-denziale di Hammarby, costruito su unaprecedente area industriale di cantieri emoli navali dotato di pannelli solari, si-stema di teleriscaldamento, rete sotter-ranea per raccolta rifiuti con produzionedi biogas in fase di smaltimento ed edifi-ci a elevato isolamento termico.

Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 30 aprile 2008 17

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http:// www.ambstoccolma.esteri.itSymbioCity In Svezia, dove da cinquant’anni si studiaun approccio olistico alla città, il progetto SymbioCity si pro-pone di trovare una sinergia tra sistemi di tecnologia urba-na che preservino le risorse naturali e contengano i costi

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EDILIZIA

Russia: Deripaska ristruttureràl’area di Praskin Dvor

San Pietroburgo ha selezionato il pro-getto Glavstroi del finanziere Deripa-ska per ammodernare il complesso diApraksin Dvor, uno spazio di circa 14ettari nel centro di San Pietroburgo.Glavstroi investirà 28 miliardi di rubli (1,1 miliardo di dollari) per costruire347mila metri quadrati di spazi resi-denziali e uffici nei prossimi cinque an-ni. La proposta è basata su un proget-to dello studio britannico di architettiWilkinson Eyre. Prevede la realizza-zione di un nuovo ponte pedonale rico-perto da vetrate nei pressi del canaleFontanka. Nel progetto è inclusa an-che la realizzazione di un parcheggiosotterraneo a due piani per 2.500 auto.

Russia: Bekar Realty progettabusiness center a San Pietroburgo

Bekar Realty Group, che opera nellaconsulenza, brokeraggio e gestione dioperazioni immobiliari in Russia, stapianificando la realizzazione a SanPietroburgo del più grande businesscenter della città, nel quartiere di Nev-sky. Occuperà un edificio già esistentee mai completato, inizialmente desti-nato a una fabbrica di alluminio. Siestenderà su una superficie di 98milam2, di cui 78mila destinati ad uffici.L'investimento previsto è compreso trai 120 e i 130 milioni di dollari e in baseai tempi di realizzazioni stimati, la pri-ma ala del centro dovrebbe essereinaugurata nel 2009 mentre il comple-tamento dell'intera struttura dovrebberealizzarsi nel 2014.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Oman: il Governo sceglierà un consulente per il mega-poloindustriale e portuale di Duqm

Il Governo dell'Oman ha raccolto leofferte di 13 società candidate a forni-re consulenza per la redazione del ma-sterplan relativo alla nuova free tradezone industriale di Duqm. L'elenco in-clude tra gli altri, WT Atkins, MottMacDonald, l'iraniana Amar Simab eDaewoo Shipbuilding and MarineEngineering, che già si era aggiudica-ta in gennaio (in consorzio con il grup-po locale Galfar), il contratto da 440milioni di dollari per la realizzazione aDuqm di un grande cantiere per le ri-parazioni di maxi-navi che servono lerotte dell'Oceano Indiano. Accanto allaredazione del masterplan della zonaindustriale e della FTZ, la società vin-citrice della gara dovrà condurre studidi mercato per valutare il potenzialerendimento di industrie orientate all'e-sportazione da costituire in loco. L'area prescelta dal Governo per taliprogetti è di 20.300 ettari, 1.200 deiquali destinati alla Free Trade Zone e1.600 alla creazione di un polo che do-vrebbe concentrare l'intera industriadella trasformazione del pescato inOman. Il resto dell'area sarà principal-mente dedicato a grandi impianti indu-striali e insediamenti urbanistici. I principali vantaggi strategici offerti daDuqm sono la vicinanza geografica aiPaesi del Golfo, la presenza di giaci-menti minerari nella regione centraledell'Oman e la posizione strategica aldi fuori degli Stretti di Hormuz e lungole principali rotte di trasporto tra Asiaed Europa. Questa posizione potrà es-sere sfruttata a pieno grazie alla co-struzione, già avviata, di un nuovo por-to con un investimento previsto di 490milioni di dollari. I lavori sono stati affi-dati nel marzo 2007 ad un consorzio co-stituito dal gruppo arabo CCC, dalla so-cietà turca STFA e dalla società di dra-gaggio belga Jan de Nul. Per la realizza-zione dell'intero progetto di Duqm, il Go-verno ha già assegnato negli ultimi 12mesi appalti per oltre un miliardo e due-cento milioni di dollari.

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Restano tuttavia da assegnare i mag-giori progetti industriali: si stima chepotrebbero raggiungere un valorecomplessivo intorno ai 10 miliardi didollari. Sono infatti allo studio una maxi-raffi-neria, centrali elettriche con annessidissalatori, un aeroporto, progetti resi-denziali per ospitare fino a 50mila per-sone, infrastrutture stradali, progettiminerari, alcune aree turistiche e so-prattutto un polo petrolchimico accantoal quale potranno sorgere industrie ditrasformazione downstream.

BERS finanzia un’autostrada in Ungheria

La Banca Europea di Ricostruzione eSviluppo (BERS) ha deliberato un fi-nanziamento fino a 75 milioni di euro inUngheria a favore della società con-cessionaria, per la costruzione e ge-stione di una sezione dell'autostradaM6 tra Szeksard e Boly e di una sezio-ne della M60 tra Boly e Pecs. Si trattadel terzo esperimento di operazione subase ppp (partenariato pubblico-priva-to) nel settore autostradale in Unghe-ria, che interessa il corridoio transeu-ropeo diretto in Croazia e Bosnia Erze-govina.

BERS finanzia l’ampliamentodell’aeroporto di Tirana

La Banca Europea di Ricostruzione eSviluppo (BERS) ha deliberato un finan-ziamento fino a 21 milioni di euro a favo-re della società TIA, concessionaria perla gestione dell'aeroporto di Tirana. LaBers ha già partecipato alla prima fasedell'operazione, che costituisce un esem-pio di operazione di successo su baseppp (partenariato pubblico-privato). TIAintende ora investire nell'ampliamentodel terminal passeggeri e la modernizza-zione delle strutture.

Marocco: 390 milioni di europer le ferrovie nel 2008

Le Ferrovie di stato marocchine (ONCF)hanno annunciato un piano di investi-menti per l'anno in corso di 390 milioni dieuro. Riguardano il completamento deilavori sulle linee Taourirt-Nador e Tan-geri Med (nord del paese) e altri inter-venti di modernizzazione ed estensionedella rete, rafforzamento dei sistemi dicontrollo e segnalazione. Il piano stazioniprevede per il 2008 il completamento deilavori d'ampliamento di Rabat, Sale',Fez, Mohammedia, Berrechid, Marrake-ch e la costruzione della nuova stazioneferroviaria di Casa-Port.

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Nënë Tereza Airport Il terminal passeggeri dell’aereoporto di Tirana (foto TIA/Armand Habazaj/www.tirana-airport.com)

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LINEE AEREE

Emirati: Dubai lancia una compagnia low cost collegata a Emirates Airlines

Il Governo di Dubai ha annunciato lacreazione di una compagnia aerea lowcost, che opererà entro un anno dal nuo-vo Aeroporto Internazionale DubaiWorld Central situato nella zona francadi Jebel Ali tra Dubai ed Abu Dhabi. La compagnia aerea avrà un proprio lo-go ed un assetto societario indipenden-te, anche se si avvarrà dell'expertise del-la compagnia aerea Emirates Airlines,la compagnia di bandiera di Abu Dhabi ilcui vice presidente esecutivo Gaith AlGaith diventerà Amministratore Delega-to del nuovo carrier. I primi voli avrannodestinazioni di corto-medio raggio neiPaesi del Golfo e del Medio Oriente, e siavvarranno di una flotta di AirbusA320/A321 e di Boeing 737. EmiratesAirlines invece, inaugurerà in luglio 2008la tratta Dubai-Guangzhou, che avrà unafrequenza di quattro voli settimanali. Programmi di crescita anche per la com-pagnia di bandiera degli Emirati ArabiUniti, Etihad Airways che ha inauguratoil 30 marzo 2008 il collegamento direttotra Abu Dhabi e Pechino, con quattro vo-li settimanali. Entro il 2008 il vettore emi-ratino aprirà anche le destinazioni di Mo-sca e Almaty. Etihad Airways ha inoltrepresentato un programma estivo di forteincremento delle frequenze passeggerisettimanali, che aumenteranno a 728 ri-spetto ai 494 voli dell'estate scorsa(+47%). Recentemente la compagnia ae-rea ha confermato di essere in trattativecon Airbus e Boeing per l'acquisto di unnumero di velivoli compreso tra le 50 e le

100 unità, con l'obiettivo di arrivare ad unparco aereo di 53 velivoli entro la fine del2011. Infine Air Arabia, compagnia ope-rante dall'Emirato di Sharjah, ha avviatodal 31 marzo il collegamento con la suaundicesima destinazione, Nuova Delhi,che avrà cadenza quadrisettimanale finoa maggio, da quando sarà disponibilequotidianamente.

Bangladesh: le compagnie aereesviluppano la flotta

Le compagnie aeree del Bangladeshhanno deciso di rinnovare la flotta ae-rea dotandosi di apparecchi di ultimagenerazione per recuperare fette dimercato e far fronte all'aumentato vo-lume del traffico aereo. Biman ha dapoco firmato un accordo con la Boeingper l'acquisto di quattro Boeing 777-300 entro il 2013 e quattro 787-300 en-tro il 2017. La compagnia ha anche incorso trattative con l'Airbus per dotarsidi apparecchi modello A320, A330,A340. Nel frattempo la Biman, per po-ter continuare ad operare ha sostituitoparte della sua flotta obsoleta con ae-rei in leasing. GMG, la maggiore lineaaerea privata del Bangladesh, ha incorso contatti con la Boeing per la for-nitura di sei velivoli da destinare inprevalenza a rotte asiatiche, medio-rientali ove vi è movimento di emigran-ti. Best Air, anche questa privata edattiva dal 2000 per cargo e dal 2006per passeggeri su rotte internazionali,ha dichiarato di essere interessata adotarsi di sei Airbus tipo 320, 330 e diguardare anche ai Boeing.

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Boeing 777-300 La compagnia di bandiera del Bangladesh ha ordinato alla casa americana quattro di questi aereomobili

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UNIVERSITÀHong Kong: il Politecnico invia studenti di design in Italia

Il Politecnico di Hong Kong ha avvia-to con diverse istituzioni accademicheitaliane un programma di perfeziona-mento di giovani architetti locali. L'obiettivo è di trasmettere un'adegua-ta conoscenza del design italiano. Perl'edizione 2008 sono stati selezionatitredici candidati. Il corso durerà cinquesettimane e sarà articolato in tre fasi:lezioni tenute a Hong Kong, sulla sto-ria e le peculiarità del made in Italy, se-minari a Venezia su temi specifici (de-sign industriale, di arredamento e illu-minotecnico), brevi stage presso im-prese italiane e visita di Università eIstituti di Design del nostro Paese.Contribuiscono al progetto il Politecni-co di Milano, l'Università La Sapien-za di Roma, il CFI - Consorzio per laFormazione Internazionale e la Veni-ce International University. L'iniziati-va asseconda il progetto di Hong Kongdi accreditarsi come centro regionaledel design.

RICERCAMessico: la Ue finanzierà cooperazione e ricerca (imprese, università, enti locali)

Janez Potocnik, Commissario Euro-peo per la Scienza e la Ricerca, hapresentato il nuovo Fondo di coopera-zione FONCICYT finalizzato allo svi-luppo di progetti scientifici e tecnologi-ci bilaterali tra il Messico ed i Paesimembri della UE. Sarà dotato di unbudget di 20 milioni di euro per il pe-riodo 2008-2010. Possono parteciparealla realizzazione dei progetti sia attoripubblici che privati, ed in particolareUniversità e Centri di Ricerca, Governiregionali ed Enti locali, nonché Piccolee Medie Imprese. I progetti dovranno riguardare le se-guenti aree di intervento: 1. Creazione e rafforzamento deinetwork di ricerca

2. Progetti congiunti tra ricercatorimessicani e dei Paesi UE nel settoredell'ambiente e dello sviluppo socio-economico, con priorità all'approccioterritoriale3. Specifiche attività di coordinamentoquali: seminari, studi, capacity building 4. Attività di comunicazione ed infor-mazione

Il primo Bando ("call for proposals") èatteso per il prossimo mese di mag-gio e avrà un budget indicativo di 15,8milioni di euro. I progetti congiunti di ri-cerca andranno indirizzati nei seguentisettori:- Ambiente e cambiamenti climatici(change)- Ricerca biomedica e salute- Agrocoltura, foreste e industria ittica- Tecnologie industriali e di produzione- Elettronica, materiali e metereologia- Energia non nucleare- Trasporti- Tecnologie informatiche applicate al-la società dell'informazione- Ricerca sullo sviluppo socioeconomico- Biotecnologie- Aeronautica, spazio e tecnologie ap-plicate- Politica, scienza e tecnologia

I progetti, che dovranno attestarsi sui400mila euro e avere una durata di 2 o3 anni, andranno realizzati attraversola costituzione di consorzi che dovran-no comprendere almeno due enti di ri-cerca messicani e due europei, la cuileadership andrà affidata ad uno deglienti messicani. Per ulteriori informazioni è possibile ri-volgersi a:Lorena PalaciosIstituto Nazionale per il CommercioEsteroTel. +52 55 52 80 84 25 int. 111http://www.ice.gov.it/estero2/citta-messico/default2.htm

Franco AvicolliIstituto Italiano di Culturahttp://www.iicmessico.esteri.it/IIC_Messico

Giovanni DonatoPrimo Segretario Ambasciata d'Italiatel.: + [email protected]

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TURISMOIl Costarica investe in alberghi,marine e aeroporti

Nel 2007 le entrate valutarie derivantidal turismo in Costarica hanno totaliz-zato 1.921 milioni di dollari Usa. I tu-risti registrati sono stati 1,9 milioni, conun aumento di 175mila unità rispetto al2006. Per il 2008 si stima che il nume-ro di visitatori diminuirà in ragione dellacrisi economica che ha colpito gli StatiUniti, da dove proviene il 54% dei turi-sti. Più ridotto il numero degli arrivi dal-l'Europa (259mila unità) che comunquesono cresciuti del 10% su base annua.Il principale mercato europeo di prove-nienza è la Spagna, seguito dalla Ger-mania. Con il fine di attirare un maggiornumero di turisti europei, l'Istituto Co-staricense del Turismo (ICT) ha parte-cipato con operatori turistici, immobilia-ri e alberghieri al Salone Mondiale delTurismo (ITB) che ha avuto luogo aBerlino in marzo. Nel 2007, gli investi-menti nel settore del turismo hannoraggiunto i 328 milioni di dollari, pari apiù del doppio del 2006, grazie all'arri-vo nel Paese di nuove catene alber-ghiere multinazionali, tra cui Hyatt, Hil-ton, Starwood, Regent e Interconti-nental. Si aggiunge la ristrutturazionedi alberghi preesistenti, che per l'80%sono costituiti da strutture di piccole di-mensioni. A partire dal prossimo anno èprevisto l'avvio delle costruzioni di tre

nuove marine sulla costa pacifica delPaese, con un investimento iniziale di39,3 milioni di dollari. L'obiettivo delleautorità locali è di raccogliere anchenel 2008 ulteriori investimenti per com-plessivi 173 milioni. L'accresciuta do-manda della destinazione Costa Ricaha portato anche ad un aumento nelnumero di linee aeree, con l'aggiunta dinuove destinazioni da e verso i Paesidella regione ma anche dirette conl'Europa (Parigi) e gli Stati Uniti. I dueprincipali aeroporti, e cioè quello dellacapitale (Juan Santamaria) e quello diLiberia (situato nella regione con mag-giore afflusso turistico) sono attual-mente in fase di ristrutturazione ed am-pliamento. Nel 2007 l'aeroporto JuanSantamaria ha generato introiti per68,8 milioni di dollari, con un incremen-to di 6,1 milioni rispetto all'anno prece-dente. Il numero complessivo di pas-seggeri per la prima volta ha superato i3 milioni. Sono invece 400mila i pas-seggeri transitati per l'aeroporto DanielOduber di Liberia che sta cercandopartner per ampliare le strutture e co-struire un nuovo terminal. Sono unatrentina i gruppi che hanno sinora ma-nifestato interesse a presentare un'of-ferta tecnica e finanziaria, tra i qualiAeropuertos Espanoles y Naviga-ción Aerea (Aena), Flughafen Zueri-ch, Houston Airport System, Agunsa(che ha in concessione gli aeroporti diValparaiso e Santiago in Cile) e El Do-rado di Bogotà.

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Costarica Un palmeto sulla spiaggia di Playa Carrillo beach, sulla costa pacifica della penisola di Nicoya

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Madagascar La spiaggia di Andilana a Nosy Bé

Il Portogallo progredisce nella classifica TTCI

Nel rapporto 2007 sulla competitività in-ternazionale nel settore del Turismo(TTCI) del World Economic Forum(WEF) il Portogallo progredisce di setteposizioni e si va a collocare al 15mo po-sto del ranking internazionale calcolatosu 130 Paesi. L'indice TTCI è ottenutoaggregando 14 diversi indicatori statisti-ci. Il Portogallo si distingue in particola-re per quanto riguarda le risorse uma-ne, culturali ed ambientali grazie alleazioni intraprese per la specializzazio-ne dei servizi ricettivi, la valorizzazionedella fascia costiera e dei monumenti,le mostre e manifestazioni culturali. Darilevare che il Governo Socrates stapuntando a un'ulteriore valorizzazionedel settore, concretizzatasi con la pub-blicazione nel 2007 di un piano strategi-co pluriennale (PENT) che prevede an-che importanti investimenti infrastruttu-rali, con l'obiettivo di raggiungere i 31milioni di visitatori stranieri entro il2015. Nel 2007 il turismo ha contribuitoper il 7-8% alla formazione del PIL, as-sorbendo circa il 10% dell'occupazione.

Madagascar: cresce l’afflusso turistico

Riprende il turismo in Madagascar:nel 2007 sono stati registrati circa400mila turisti in entrata. L'aumentomedio negli ultimi anni è stato pari al12% annuo. Tra le mete preferite, l'i-sola di Nosy Be, interessata da nuoviprogetti volti a rafforzare la capacitàdi accoglienza alberghiera. La crescita in atto è stata agevolatadall'apertura dell'aeroporto al trafficointernazionale con sette voli settima-nali gestiti da diversi vettori inclusiAir Italy e Blue Panorama.

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Israele: crescel’afflusso turistico

Torna a crescere l'afflusso turisticoin Israele. Sono 380.000 i visitatorigiunti nel Paese nei primi due mesi del2008, con un incremento rispettiva-mente del 51% e del 34% rispetto aiprimi due mesi del 2007 e del 2006. IlMinistero del Turismo ha lanciato re-centemente alcune campagne promo-zionali in Nord America, Germania,Russia, Gran Bretagna e Francia. Con-tribuisce anche il turismo religioso. Durante i primi due mesi del 2008, i pel-legrini in visita nei luoghi di culto in Israe-le sono stati 80mila, con un incrementodel 30% rispetto all'anno precedente. Èun segmento destinato a crescere. L'O-pera Romana Pellegrinaggi, a partiredal 26 marzo e per tutto il periodo estivo,porterà a sei il numero di voli charter ope-rati settimanalmente dall'Italia. In aggiun-ta ai voli che attualmente raggiungonoTel Aviv da Bergamo e Brescia, le nuovetratte opereranno da Napoli e dalla Sici-lia, attraverso la compagnia aerea Mi-stral, di proprietà delle Poste Italiane,sui cui vettori verrà impresso il logo dellaORP. Un ulteriore incremento di pellegri-ni dall'Italia dovrebbe poi essere assicu-rato, per l'anno in corso, in occasionedella quinta Maratona per la Pace, dedi-cata alla memoria di Papa Giovanni Pao-lo II, che è partita da Betlemme il 18 apri-le ed ha attraversato i Luoghi Santi fino aGerusalemme. Sono stati circa 500mila ipellegrini che nel 2007 hanno visitatoIsraele, con un aumento del 25% rispettoall'anno precedente.

FINANZASiria: le banche private cresconoe puntano alla Borsa

Crescono le banche private in Siria:Audi Bank Syria, una delle prime ban-che non statali autorizzate ad operare(ha iniziato l'attività alla fine del 2005)chiude il 2007 con un attivo di bilanciopari a 758 milioni di dollari Usa, in cre-scita del 105% su base annua. I depo-siti sono passati da 278 a 658 milioni.Audi Bank ha iniziato ad operare in Si-ria alla fine del 2005 e dispone di unarete di 10 filiali. L'Istituto è controllatoda un pool di investitori guidati dalla li-banese Bank Audi Sal e dalla sauditaAl Rajhi a cui si sono aggregati privatilocali. Prosegue anche il progetto difar crescere il mercato finanziario loca-le. In marzo Syrian Commission on Fi-nancial Markets and Securities(SFCMS) ha rilasciato la licenza a duenuovi operatori. Sono Al-Saqer Al-Arabi e Al-Sahm for Investment &Brokerage (Shareco). Entrambi sonocontrollati da investitori privati siriani(per legge il 51% del capitale delle so-cietà di brokeraggio deve essere loca-le) in società con partner giordani. Sal-gono così a 11 le società che hanno ot-tenuto la licenza preliminare dallaSCFMS, anche se solo Pioneer Finan-cial Investments ha ricevuto la licenzadefinitiva.

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Mistral Air La compagnia aerea del Gruppo Poste Italiane opera voli charter in accordo con l'Opera Romana Pellegrinaggi. Nei particolari, il logo della ORP impresso nel portello e le foderine dei poggiatesta con la scritta “Cerco il tuo volto, Signore!”

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Tutti sono in attesa del lancio ufficialedella nuova Borsa di Damasco. Nelcorso degli ultimi mesi sono comunquegià stati identificati i primi titoli candi-dati agli scambi. Le relative azioni peril momento non sono disponibili ma èprevisto che entrino successivamentea far parte del listino a seguito di Ipoaperte al pubblico. Sono soprattuttobanche: France Bank, Bank of Jor-dan, Syria Gulf Bank, Al AkkaryBank, International Bank for Tradeand Finance, la stessa Bank Audi.Annunciata anche la quotazione di unasocietà di assicurazione, Al-AqeelahTakaful Insurance. Tra le aziende, diverse hanno ottenutola registrazione al listino: la società didistribuzione del gruppo MAS(http://www.masgroup.net/english/in-dex.htm) che opera nel settore alimen-tare (lavorazione carni, prodotti ittici,caffè e prodotti diversi) e che ha avvia-to una catena di negozi a Damasco,Aleppo, Homs, Hasaka. Presente an-che Al Namaa Shareholding (deter-genti). Ulteriori informazioni sono re-peribili sul sito della Commissione(http://www.scfms.sy/index.php?language=en).

Marocco: Adil Douiri dirigeràuna nuova banca d'investimento

L'ex-Ministro del Turismo marocchino,Adil Douiri, affiancato da un gruppo diinvestitori marocchini, spagnoli e fran-cesi ha avviato una società d'investi-mento marocchina volta a promuoveree rafforzare la crescita del tessuto in-dustriale, dei servizi e della distribuzio-ne nel Paese. Si chiamerà Mutansi esarà dotata di un capitale iniziale di 72milioni di euro. Punta ad acquisire im-prese cedute da azionisti interessatiad altri settori o vendute a causa dellamancanza di successione familiare.

Russia: Goldman Sachs punta sull'immobiliare

Goldman Sachs ha annunciato un va-sto piano di investimento nel settoreimmobiliare in Russia. Nel quadro diun progetto del valore complessivo di4 miliardi di dollari di operazioni immo-biliari sui mercati emergenti di Brasile,Russia, India e Cina, circa 2 miliardi didollari sarebbero destinati alla solaRussia di cui due terzi a Mosca e il re-sto a San Pietroburgo e altre città conpopolazione superiore al milione diabitanti. La Banca ha precisato che ifondi saranno impiegati per l'acquisi-zione di strutture già esistenti e in nuo-vi progetti con un obiettivo di rendi-mento intorno al 9-10% annuo nel pri-mo caso e del 20-30% nel secondo.

Messico: Scotiabank aprirà 85 nuove filiali

Il Presidente di Scotiabank, Peter Car-dinal, durante una visita nello stato diSan Luís Potosí, ha annunciato che ilcolosso bancario canadese prevede diaprire 85 nuove filiali in Messico nelcorso dell'anno. Scotiabank detiene inMessico una quota di mercato pari al10%. L'attività si concentra soprattuttonel segmento dei mutui ipotecari, doveopera con un trattamento altamentepersonalizzato ai clienti. Il gruppo con-sidera il Messico Paese propizio per ipropri investimenti, che continuerannoad aumentare, in funzione del sostenu-to ritmo di sviluppo sperimentato da di-versi Stati.

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Algeri: il Governo avvia la privatizzazione della Banca di Sviluppo Locale

Dopo la sospensione della privatizza-zione del Credit Populaire d'Algérie(CPA) per motivi legati alla congiunturaeconomica e finanziaria dei mercati in-ternazionali, il Ministro dell'Industria edella Promozione degli Investimenti al-gerino, Abdelhamid Temmar, ha an-nunciato la gara per la cessione del30% del capitale sociale della Banca diSviluppo Locale (BDL). Intervenendonel quadro di una conferenza organiz-zata presso l'Istituto di gestione e dellapianificazione, il Ministro ha indicatoche il dossier di privatizzazione dellaBDL è stato finalizzato dai servizi com-petenti del Ministero incaricato per lariforma finanziaria.

La BDL è stata creata nel 1985, dopola ristrutturazione del Credit Populai-re che ha ceduto 39 agenzie a questoIstituto. Dopo essere stata considerataper lungo tempo come la banca delleimprese pubbliche locali, la BDL si di-stingue oggi come banca delle PMI,dei liberi professionisti, delle micro-im-prese nate dalla legislazione a favoredei giovani. Nel marzo 2004, il Consi-glio della Moneta e del Credito ha au-torizzato l'aumento del capitale dellaBDL, passato da circa 74 milioni di eu-ro a circa 140 milioni di euro. OggiBDL dispone di una rete di 147 agen-zie bancarie su tutto il territorio nazio-nale.

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Algeri l’interno di un palazzo della Casbah

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AUSTRIADisoccupazione e deficit pubblico ai minimi storici

Dai dati raccolti dalla Agenzia naziona-le del lavoro, Arbeitsmarktservice(AMS) emerge che nello scorso mesedi marzo la disoccupazione in Austriaha raggiunto il livello più basso dal1992, registrando un calo dell'11,5% deisenza lavoro regolarmente iscritti nelleliste del collocamento (210.456 perso-ne). Sulla base dei calcoli effettuati dal-l'Ufficio di statistica europeo, Eurostat,il tasso di disoccupazione in Austria sisarebbe quindi attestato al 4,1%. Il Ministro dell'Economia, Martin Bar-tenstein, ha commentato il dato rile-vando come il Paese si stia avvicinan-do all'obiettivo della piena occupazio-ne, che il Governo ha fissato nel pro-prio Programma per il 2010. Separata-mente, l'Ufficio nazionale di statistica,Statistik Austria, ha pubblicato unaserie di dati sui conti pubblici nel 2007da cui emerge che il disavanzo pubbli-co austriaco si è attestato allo 0,5%del PIL, risultando pertanto inferiore al-lo 0,7% originariamente pronosticato.

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Migliore rispetto alle previsioni è risul-tato anche il dato relativo all'indebita-mento pubblico, che scendendo per laprima volta dal 1992 al di sotto dellasoglia del 60%, ha raggiunto la quotadel 59,1% in luogo del 59,9%.

SPAGNA

Intescambio 2007 positivo per l'Italia

ICEX, l'Istituto del Commercio Esterospagnolo ha pubblicato una prima sin-tesi sull'andamento dell'interscambiodel Paese nel 2007 che fornisce un si-gnificativo quadro sull'evoluzione diquesto mercato. Il 59% delle importa-zioni spagnole oggi proviene dall'Unio-ne Europea per un totale che nel 2007è stato di 165,7 miliardi di euro. Tra isingoli fornitori europei la classifica èguidata dalla Germania, seguita nel-l'ordine da Francia e Italia. Nel 2007 leimportazioni spagnole dall'Asia sonostate pari a 48,4 miliardi di euro conuna crescita del 10,3%.

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Martin Bartenstein Il Ministro austriaco dell’Economia (a sinistra) qui ritratto con il Commissario Europeo per l’Energia, Andtries Pielbags

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Da rilevare che la Cina ormai si collo-ca subito dietro all'Italia tra i fornitoridel Paese. Le importazioni dall'Ameri-ca Latina, pari a 13 miliardi, sono au-mentate del 6,6% rispetto al 2006. Sidistingue però nettamente la posizionedel Brasile con un valore di 3 miliardidi euro e un aumento di circa il 40% ri-spetto all'anno precedente.L'export spagnolo verso i paesi UEammonta a 127 miliardi di euro ed è cre-sciuto del 5,5%. I principali clienti comu-nitari sono stati Francia (33,8 miliardi),Germania (19,6 miliardi), Portogallo (cir-ca 15,7 miliardi) e l'Italia (15,4 miliardi).Le vendite spagnole verso l'Americadel Nord (8,3 miliardi) hanno subito unaflessione del 4,4%, mentre quelle diret-te all'America Latina (8,3 miliardi) sonocresciute del 6,8%. Da evidenziare, inquest'ultima area, la crescita (+ 26,3%)verso l'Argentina per un totale di 688milioni e verso il Brasile (16,2%) per untotale di 1,3 miliardi. Le esportazionispagnole verso i mercati asiatici, pari a11,3 miliardi, hanno registrato nel 2007un incremento di circa il 17,3%. Le ven-dite alla Cina (2,1 miliardi) e al Giappo-ne (1,3 miliardi) hanno avuto incremen-ti rispettivi del 20% e del 5%.Sui dati riguardanti la bilancia com-merciale italo-spagnola è disponibileanche un approfondimento ad opera diICE. Il saldo dell'interscambio è tradi-zionalmente positivo per l'Italia, con unsaldo a nostro favore di 8,9 miliardi dieuro anche nel 2007. L'export italia-no verso il mercato spagnolo è cre-sciuto di circa il 12%. L'import italia-no di prodotti spagnoli, dopo alcuni an-ni di flessione, ha mantenuto nel 2007un andamento positivo, iniziato nel2006, anche se a ritmi meno vivaci.Nel 2007 i combustibili e i lubrifican-ti (2,7 miliardi di euro) sono diventati,

secondo i dati provvisori, la prima vocedell'export italiano, con incrementi di ol-tre il 63% rispetto al 2006. Questi daticollocano l'Italia al quarto posto nelranking dei fornitori, dietro Russia, Al-geria e Nigeria, con una quota intornoal 6,7% del totale importato dal Paese. I prodotti chimici, con valori intorno ai2,6 miliardi di euro, hanno segnato unrallentamento rispetto ai ritmi di cresci-ta degli anni precedenti. Le apparec-chiature, i componenti e gli accesso-ri per veicoli, con un valore di circa 2miliardi di euro, hanno mantenuto untrend molto dinamico (+22,4%). Anche iveicoli da trasporto, con un valore dicirca 1,4 miliardi di euro (+20,8% ri-spetto al 2006) hanno avuto un buonandamento. Le esportazioni italiane diprodotti siderurgici, pari a 1,4 miliardi dieuro ( +10,3%), hanno ripreso vivacità. Tra i beni di consumo, l'abbigliamen-to e le materie tessili sono le voci piùrilevanti dell'export italiano e hannoavuto, secondo i dati provvisori 2007,andamenti opposti con incrementi adue cifre (+13,2%) per l'abbigliamentoe flessioni del 5,6% per le materie tes-sili. La Cina continua a mantenere lasua ormai consolidata prima posizionetra i fornitori di abbigliamento, con unaquota di circa il 24%. Il Marocco(10,41% del totale) e l'Italia (10,35%del totale) occupano il secondo e terzoposto con valori molto vicini.Per quanto riguarda le materie tessili,l'Italia è il primo fornitore del mercatolocale, con una quota sul totale importspagnolo del 23,6%. La Cina, con 302milioni di euro ( +18,5%), si colloca alsecondo posto con una quota del 10%superando la Germania e la Francia.

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Madrid L’incrocio tra la Calle de Alcalà e la Gran Via

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ROMANIA

Bucarest: sette miliardi di eurogli investimenti esteri nel 2007;si punta al bis nel 2008

L'afflusso di investimenti diretti este-ri in Romania nel corso del 2007 hasuperato i 7 miliardi di euro. Il dato,seppure rilevante, è in calo del 20% sul2006, anno in cui è stata privatizzata laBanca Commerciale di Romania. Sista lentamente esaurendo anche il pac-chetto di società a controllo nazionaleaffidato all'AVAS (Autorità per la Valoriz-zazione delle Attività dello Stato) desti-nate alla privatizzazione. Rimangonocomplessivamente 283 società con va-lori decisamente esigui. Quest'annoAVAS prevede di ricavare da nuove pri-vatizzazioni meno di mezzo miliardo dieuro. Il 30% dovrebbe provenire dallacessione di Antibiotice Iasi (farma-ceutica). Restano le società del setto-re energetico per cui sarà adottata unastrategia specifica e che sono statecollocate in una lista separata. Nel 2008 l'ARIS (Agenzia Romena pergli Investimenti Stranieri) prevede unulteriore afflusso di investimenti dall'e-stero per un valore di 7 miliardi di eu-ro, confermando i livelli del 2007. Nelsolo mese di gennaio, secondo quantoreso noto dalla Banca Nazionale Ro-

mena, sono già affluiti investimenti di-versi per un valore di 695 milioni di eu-ro, in crescita del 76% rispetto al gen-naio 2006. Particolare interesse vieneriversato sul distretto di Cluj nel nord-ovest della Romania grazie anche alladecisione della Nokia di ampliare ilproprio stabilimento situato nel parcoindustriale di Jucu, nei pressi dellacittà di Cluj-Napoca. Nel distretto diCluj si sta sviluppando un importantepolo di ricerca: oltre a Nokia ed il suoindotto, si sono localizzate altre so-cietà nel campo dell'alta tecnologiaquali Emerson ed Ekerle.Tra le iniziative più importanti in di-scussione, il progetto guidato dall'au-striaca Voest Alpine per un grandecentro siderurgico sul Mar Nero, per ilquale sono in ballottaggio Romania eBulgaria. Si tratta di un'operazione da7 miliardi di euro. Si aggiungono i pro-getti ancora al vaglio della tedescaDaimler che deve scegliere tra Roma-nia e Polonia e quello della giappone-se Mitsubishi. Il Governo romeno stavalutando la possibilità di un pacchettoincentivante mirato ad elevare il livellomedio degli investimenti. Sarebbe de-stinato a imprese che effettuino inve-stimenti di almeno 100 milioni di euro ecreino almeno 500 posti di lavoro. Lostanziamento previsto è di 575 milionidi euro in 5 anni.

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Cluj-Napoca (Romania) I cantieri dello stabilimento Nokia nel parco industriale di Jucu

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UNGHERIA

Export industria + 18,5% annuo (gennaio)

A gennaio 2008, secondo i dati rivalu-tati dall'Ufficio Centrale di Statistica,in Ungheria la produzione industriale ècresciuta del 6,1%. In particolare il vo-lume delle esportazioni di prodotti in-dustriali è cresciuto del 18,5% su baseannua mentre le vendite al mercato in-terno sono aumentate del 2,7%. In au-mento anche la produttività media(+9,2%) a fronte di una contrazionedello 0,3% nell'occupazione.

MAROCCO

Cresce l'export italiano

Nel 2007, le esportazioni italiane inMarocco sono cresciute del 26,3%.Con una quota di mercato del 5,4% l'I-talia guadagna la terza posizione nellaclassifica dei Paesi fornitori dietroFrancia e Spagna ma davanti all'Ara-bia Saudita. Al primo posto tra le vocidell'export italiano si collocano i pro-dotti della meccanica, con 73 milioni dieuro (+5,1%), seguiti dai prodotti tessi-li con 39,4 milioni (+20,8%) e dai pro-dotti in metallo con 33,5 milioni (+10,9%). Le importazioni cresciutedel 15,3% rispetto al 2006 hanno tota-lizzato 541 miliardi. Di particolare rilie-vo l'incremento (+31%) dell'import diabbigliamento pari a 35,7 milioni di eu-ro, delle apparecchiature elettriche(+49%), pari a 24,2 milioni e dei pro-dotti della chimica di base (+43,6%),pari a 15,8 milioni .

TERRITORI PALESTINESI

L’Autorità organizza una Conferenza per investitori

Il Primo Ministro dell'Autorità Palesti-nese, Salam Fayyad, ha annunciatouna Conferenza per gli investimenti,denominata (PIC) Palestine che siterrà a Betlemme dal 21 al 23 maggioprossimi. Il responsabile per l'organiz-zazione della conferenza, Hasan AbuLibdeh, ricopriva in precedenza l'inca-rico di presidente della Borsa Palesti-nese (PSE) di Nablus. La decisione diorganizzare PIC Palestine é maturatadurante l'elaborazione del PalestinianReform and Development Plan(PRDP), che promuove progetti di svi-luppo del settore privato palestinese.Dopo la Conferenza dei Donatori diParigi, Fayyad aveva manifestato lapropria soddisfazione per l'ampio so-stegno politico ricevuto concretizzatosinell'impegno a stanziamenti fino a 7,7miliardi di dollari ma aveva anche sot-tolineato l'importanza di rilanciare l'e-conomia palestinese attraverso la rivi-talizzazione del settore privato.Abu Libdeh ha rilevato che scopo del-l'evento sarà favorire una migliore epiù approfondita conoscenza dellarealtà e potenzialità economiche pale-stinesi. Verranno quindi mostratiesempi di imprenditori palestinesi disuccesso, favoriti gli incontri businessto business e incoraggiata la costitu-zione di joint ventures. La conferenzasarà sponsorizzata da PADICO (Pale-stine Development and InvestmentCompany), PIF (Palestine InvestmentFund), CCC (Consolidated ContractorsCompany), Arab Bank, APIC (ArabPalestinian Investment Company),Arab Islamic Bank, PALTEL, l'IslamicDevelopment Bank e DPIF, l'Agenziadi cooperazione del Regno Unito. AbuLibdeh ha comunque riferito di esserealla ricerca di nuovi sponsor che pos-sano allargare il ventaglio dei sosteni-tori dell'iniziativa.

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La conferenza potrà consentire di met-tere in cantiere anche una articolatarevisione dell'attuale normativa pale-stinese per favorire l'insediamento diimprese straniere nei Territori; alla ba-se di questo complesso lavoro vi saràuna stretta partnership pubblico/priva-to per migliorare il raccordo tra istitu-zioni e società civile. La manifestazio-ne, diretta principalmente ad attrarrecapitali dal mondo arabo e imprese le-gate alla diaspora palestinese, saràanticipata da una serie di road showsnei Paesi del Golfo, ad Amman e a IlCairo.È stato predisposto dagli organizzatoriun sito internet: www.pic-palestine.ps

ISRAELE

Previsioni crescita PIL 2008: + 3,2% (Banca Centrale)

La Banca Centrale di Israele ha pub-blicato il suo rapporto annuale sull'an-damento dell'economia. Le previsioniper il 2008 indicano che il PIL conti-nuerà a crescere ma ad un tasso parial 3,2%, inferiore a quello registratonegli ultimi quattro anni (intorno al5%). Il tasso di disoccupazione do-vrebbe attestarsi al 7,4% (in leggerasalita) e l'aumento del reddito pro-ca-pite all'1,3%. Nel corso della presentazione del rap-porto, il Governatore Fischer ha sot-tolineato che nel corso del 2008 l'eco-nomia nazionale si troverà a subire leconseguenze della crisi finanziaria in-ternazionale e del rallentamento del-l'attività produttiva globale. La banca siè tuttavia impegnata a intraprenderetutte quelle misure di politica moneta-ria, inclusi ulteriori tagli del tasso di in-teresse, che si rendessero necessarieper sostenere lo sviluppo economicodel Paese e la stabilità dei prezzi, maa condizione che il Governo mantengauna rigida politica fiscale. Dal cantosuo, il Primo Ministro Olmert ha ri-sposto dando assicurazioni in tal sen-so e ha ribadito di voler continuare aperseguire un'attenta disciplina di bi-lancio, anche a costo di decisioni dolo-rose. Il Rapporto annuale ha, peraltro,

confermato gli sviluppi positivi raggiun-ti nel 2007: crescita del PIL del 5,3%,rapida espansione guidata dal settoreindustriale, crescita delle esportazioni,tasso di disoccupazione ai più bassi li-velli degli ultimi dieci anni, diminuzionedel rapporto debito/PIL. Per contro,l'indice dei prezzi al consumo é au-mentato del 3,4%, nonostante l'ap-prezzamento dello shekel sul dollaro.Nel rapporto viene sottolineato, inoltre,che la positiva performance economi-ca israeliana nel 2007 ha comportatosia l'apprezzamento dell'OCSE (il pro-cesso di adesione all'organizzazione éin via di definizione) sia l'innalzamentodell'indice di solvibilità creditizia diIsraele da parte delle agenzie di rating.La Banca di Israele ha anche rilevatoche nel 2007 il numero dei posti di la-voro é cresciuto del 4,2%, per com-plessivi 117.000 posti, parallelamentealla diminuzione della disoccupazionee all'aumento dei salari reali. Il numerodei posti di lavoro nella pubblica ammi-nistrazione é aumentato del 3.8%, paria 29.500 lavoratori. Il numero dei lavo-ratori nel settore dell'industria ha regi-strato un incremento del 4,3%. Per laprima volta dal 2002, il numero delleore di lavoro settimanali è aumentato.

TURCHIA

FMI in missione ad Ankara per rinnovo stand by

Una delegazione del Fondo MonetarioInternazionale, guidata dal Desk Tur-chia Lorenzo Giorgianni, ha svoltouna serie di incontri di routine con rap-presentanti del Governo e delle principa-li associazioni di categoria. La Turchianon ha ancora definito il testo della setti-ma lettera di intenti che dovrebbe incor-porare la settima e l'ottava revisione del-l'accordo di stand by col Fondo. La deci-sione riguarda la tranche finale del pre-stito di 3,6 miliardi in corso. L'erogazioneè condizionata all'approvazione da partedel Parlamento turco della nuova leggesulla sicurezza sociale, in discussione inquesti giorni in Parlamento. Per ciò checoncerne il futuro il Governo sarebbe in-tenzionato a stipulare un precautionary

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agreeement di stand-by. La formula infase di valutazione non prevede, al con-trario dell'attuale accordo, un'automaticaerogazione del prestito, che avverrebbesolamente su esplicita richiesta delle Au-torità di Ankara. Il rinnovo di un'intesa trala Turchia e l'Istituzione di Washington èconsiderata un segnale importante neiconfronti degli investitori esteri che guar-dano con attenzione agli sviluppi di politi-ca interna e alle ripercussioni sull'econo-mia del Paese. La delegazione del FMIriferirà circa gli esiti degli incontri nel cor-so della riunione primaverile del Consi-glio Esecutivo.

EMIRATI ARABI UNITIExport italiano + 34,6% annuo

Nel 2007, l'aumento delle esportazioniitaliane negli EAU è stato del 34,2% ri-spetto al 2006 (valore di 4 miliardi e 442milioni di euro), mentre le importazionidagli EAU risultano aumentate del21,6%. Il saldo positivo a favore dell'I-talia dipende in larga parte dal fatto chel'Italia non importa petrolio dagli EAU. GliEmirati si confermano così, per il terzoanno consecutivo, principale destina-zione dell'export italiano in MedioOriente e in Nord Africa. Nella gradua-toria delle esportazioni italiane negli EAUil primo posto è stato ricoperto secondotradizione da gioielli e articoli di orefi-ceria, seguiti da macchine ed apparecchiper l'impiego di energia meccanica, mac-chine per impieghi speciali, macchine diimpiego generale, tubi, prodotti petroliferiraffinati, aeromobili, mobili, articoli di ve-stiario, strumenti di navigazione, misurae controllo, macchine utensili e parti, co-struzioni navali, apparecchi per uso do-mestico.

RUSSIAExport Italia + 33% annuo (febbraio)

L'ISTAT ha appena rilasciato i dati relati-vi all'andamento dell'interscambio con iPaesi extra-Unione Europea per il mese

di febbraio 2008. Nei primi due mesi del2008, il volume complessivo degli scam-bi tra Russia e Italia è aumentato del12% rispetto al corrispondente periododel 2007, superando i 4 miliardi di euro. Alla crescita ha contribuito ancora unavolta la dinamica espansiva delle espor-tazioni italiane (+33%). I tre settori dipunta dell'export italiano si confermano imacchinari (con una quota pari al 29%del totale), prodotti tessili e dell'abbiglia-mento (17%) e mobili (10%). L'incidenzadi questi ultimi due settori registra unaprogressiva crescita. Limitata al +2% in-vece la crescita delle importazioni italia-ne dalla Russia, coperte in buona parte(73%) dal settore energetico.

MAURITIUSNuovi investimenti dal Golfo

In marzo si è tenuto a Mauritius un con-vegno organizzato dal Board of Invest-ment Mauritius con il CommonwealthBusiness Council e l'Unctad, che ha at-tirato circa 300 partecipanti tra ministriafricani, dirigenti di istituzioni internazio-nali e uomini d'affari. In occasione dell'e-vento, il presidente di Dubai Group,Soud Ba'alawy, ha preannunciato chenei prossimi anni intende investire nelsettore finanziario, immobiliare e turisticodell'isola per un totale di 250 milioni didollari. Mauritius si è affermata da tempocome centro finanziario offshore ma an-che come piattaforma produttiva graziead una fitta rete di accordi commercialiinternazionali. Non a caso il titolo delconvegno era: Africa America Asia. Ilprimo Ministro Navin Ramgoolam haevocato le sfide alle quali è confrontataMauritius, con l'aumento dei prezzi dellederrate alimentari e del petrolio che im-pongono un rafforzamento della produ-zione interna alimentare e lo sviluppo dienergia da fonti rinnovabili. Nel 2007 gliinvestimenti esteri diretti sono aumentatidel 40% a 10 miliardi di rupie mauriziane(oltre 230 milioni di euro al cambio medio2007). Il Governo mauriziano prevedeche quest'anno possano registrare un in-cremento del 50%.

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