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© 2017 Crowe Horwath International 1 Sistemi contabili e di rendicontazione Enti del Terzo Settore (ETS) ed altri Enti Non Profit Dott. Francesco Capogrossi Guarna Associate Crowe Horwath AS S.p.A. Presidente Commissione Terzo Settore e Non Profit ODCEC Roma Roma 6 dicembre 2017 Sala Onida - Dipartimento di diritto ed economia delle attività produttive

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Sistemi contabili e di rendicontazione Enti del Terzo Settore (ETS) ed altri Enti Non Profit

Dott. Francesco Capogrossi Guarna Associate Crowe Horwath AS S.p.A. Presidente Commissione Terzo Settore e Non Profit ODCEC Roma

Roma 6 dicembre 2017

Sala Onida - Dipartimento di diritto ed economia delle attività produttive

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RIFORMA ENTI TERZO SETTORE (ETS): PRINCIPALI RIFERIMENTI

DECRETI ATTUATIVI (principali)

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DECRETI ATTUATIVI N. e DATA IN VIGORE dal Cinque per mille DLgs 3.7.17 n.111 19 luglio 2017Impresa sociale DLgs 3.7.17 n.112 20 luglio 2017Codice del Terzo Settore (CTS) DLgs 3.7.17 n.117 3 agosto 2017

LEGGE DELEGA RIFORMA TERZO SETTORE

• La Legge 6/6/2016 n.106 (in vigore dal 3/7/2016) ha previsto la delega al Governo per la riforma delTerzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale.

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APPLICAZIONE NUOVE NORME SU ORDINAMENTO GENERALE E FISCALI

1. Enti che soddisfano tutti i requisiti dei nuovi Enti del Terzo Settore (ETS):i. tipologia soggettiva e forma giuridicaii. finalità e attivitàiii. iscrizione al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS)

APPLICAZIONE NORME PREVIGENTI SU CODICE CIVILE (Libro I Tit.II), FISCALI, LEGGI SPECIALI

2. Enti che non soddisfano tutti i requisiti dei nuovi ETS:i. ex lege o per scelta (es. valutazioni di ordine normativo o soggettivo)ii. rimangono all’esterno del nuovo sistema normativo per gli ETSiii. sono in ogni caso esclusi dai beneficiari del 5xmille (ad eccezione di enti di ricerca scientifica, università,

di ricerca sanitaria o associazioni sportive dilettantistiche con rilevante attività di interesse sociale)

EFFETTI DELLA RIFORMA (anche contabili e di rendiconto) SUGLI ENTI NON PROFIT

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Tipologie soggettive ETS (art. 4 co.1)

• Organizzazioni di Volontariato (ODV)• Associazioni Promozione sociale (APS) • Enti filantropici• Imprese sociali (incluse cooperative sociali)• Reti associative (art.41)• Società di mutuo soccorso (art.42-44)• Associazioni (riconosciute e non)• Fondazioni • Altri enti di carattere privato• Enti religiosi civilmente riconosciuti (limitatamente

ad attività di interesse generale, escluse quelle diverse, con apposito regolamento, patrimonio destinato e contabilità separata)

Soggetti ESCLUSI ex lege (art.4 co.2)

• Amministrazioni pubbliche • Formazioni e associazioni politiche• Sindacati• Associazioni professionali e di rappresentanza• Associazioni di datori di lavoro• Enti soggetti a direzione e coordinamento o

controllati dai suddetti enti esclusi• Fondazioni bancarie

Soggetti ESCLUSI in ogni caso

• Enti in forma di società (eccetto imprese sociali)• Enti in forma di comitato

I. QUALIFICA ENTI DEL TERZO SETTORE (ETS) 1/2

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ABROGAZIONE DEI REGISTRI VOLONTARIATO, PROMOZIONE SOCIALE e ONLUS

• Sono abrogate le seguenti leggi speciali (art.102 co.1-2):1. L. n.266/1991 (ODV)2. L. n.383/2000 (APS)3. Dlgs n.460/1997, artt.10-29, art.20-bis DPR n.600/1973, art.150 TUIR (ONLUS) a decorrere dal

periodo d’imposta successivo all’autorizzazione della Commissione Europea e comunque nonprima del periodo d’imposta successivo all’operatività del RUNTS

• Fino all’operatività del RUNTS continuano ad applicarsi le norme previgenti, senza soluzione dicontinuità, ai fini e per gli effetti dell’iscrizione nei Registri ONLUS, ODV, APS, IMPRESE SOCIALI che siadeguano al CTS entro il 3/2/2019 (18 mesi dalla entrata in vigore del CTS). - Art.101 co.2-3

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I. QUALIFICA ENTI DEL TERZO SETTORE (ETS) 2/2

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• Gli ETS devono:1. perseguire senza scopo di lucro finalità civiche, solidaristiche, di utilità sociale (art.4 co.1)2. esercitare in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale tra i 26 settori

(tassativi) o 22 per le Imprese sociali (il cui elenco può essere aggiornato con DPCM) – artt.4-53. realizzare le attività di interesse generale attraverso forme di azione volontaria, di erogazione gratuita

di denaro, beni o servizi, di mutualità o di produzione o scambio di beni e di servizi (art.4)

• Gli ETS possono:1. svolgere attività diverse purché secondarie e strumentali, di natura commerciale secondo criteri e

limiti da definire con DM che tengano conto dell’insieme delle risorse, anche volontarie e gratuite,impiegate in tali attività rispetto a quelle nelle attività di interesse generale (art.6)

2. svolgere attività d’impresa (commerciale) anche in via esclusiva o principale

II. FINALITA’ E ATTIVITA’ ENTI DEL TERZO SETTORE (ETS)

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• Gli ETS devono:

1. Iscriversi al RUNTS presso il Min. Lavoro e Politiche Sociali (gestito da Regioni e Province Autonomeex art.45) e depositare tutti gli atti e i fatti previsti dalla normativa, incluso il bilancio (art.11)

2. Iscriversi anche al Registro Imprese se l’ente svolge attività impresa esclusiva o prevalente (per le impresesociali l’iscrizione al Registro Imprese soddisfa anche l’iscrizione al RUNTS)

• Funzionamento del RUNTS:

1. E’ pubblico, accessibile in via telematica, ha efficacia dichiarativa per gli atti iscritti opponibili ai terzi2. E’ composto da sette sezioni per differenti tipologie di ETS (art.46)3. Sarà efficace dopo DM Ministero Lavoro e Pol.Soc. entro il 3/8/2018 su operatività e procedure

III. REGISTRO UNICO NAZIONALE DEL TERZO SETTORE (RUNTS)

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I RIFERIMENTI CONTABILI E DI BILANCIO ENP PRIMA DELLA RIFORMA

PREVISIONI IN MATERIA DI CONTABILITA’, BILANCIO/RENDICONTO PER ENTI NON PROFIT NON ETS

Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto EntiCIVILISTICO Art.18 c.c.

Art.20 c.c.Obbligo di mandatoApprovazione bilancio

Persone giuridiche

FISCALE Art.148 co.3-8Art.20-bis DPR 600/73Art.20 co.2 DPR 600/73Art.20 co.1 e artt.14-18 DPR 600/73

Rendiconto economico-finanziarioScritture contabili, bilancio/rendiconto Raccolte pubbliche di fondi Attività commerciale

Associazioni ONLUS/ODV/ONGEnti diversiEnti diversi

LEGGI SPECIALI

Art.90 co.18 lett.f) L. 282/2002Art.3 co.1 lett. h) L.383/2000

Rendiconto economico-finanziarioRendiconto economico-finanziario

ASDAPS

ALTRI DM 7/7/2016 Linee guida Min.Lavoro 7/2013

Rendiconto 5xmille Enti diversi

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I RIFERIMENTI CONTABILI E DI BILANCIO ETS DOPO LA RIFORMA

PREVISIONI IN MATERIA DI CONTABILITA’, BILANCIO/RENDICONTO PER ENTI ETS

Obbligo Normativa / Altre fonti ContenutoNORME GENERALI

Art.13 CTSArt.13 co.4 CTSArt.15 CTSArt.9 co.1,3 DLgs n.112/2017Art.13 co.1,2,3 CTSArt.13 co.5 CTSArt.14, 16, 39, 61 co.1 CTSArt.9 co.2 DLgs n.112/2017

Scritture contabili ETS non commerciali Scritture contabili ETS commerciali Libri sociali ETSScritture contabili e bilancio d’esercizio Impresa sociale Bilancio d’esercizio (ordinario/minore)Bilancio d’esercizio ETS commerciali Bilancio sociale ETSBilancio sociale Impresa sociale

FISCALE Art.87 co.1,2,3 lett.a) CTSArt.87 co.1 lett.b) CTS Art.87 co.7 CTS Art.87 co.6 CTS

Scritture contabili e documenti bilancio/rendiconto attività complessivaScritture contabili attività commerciale (non esclusiva né prevalente)Scritture contabili attività commerciale (esclusiva o prevalente)Rendiconto raccolte pubbliche di fondi

ALTRI Art.8 DLgs n.111/2017 Rendiconto 5xmille

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NORME CIVILISTICHE CONTABILITA’ E BILANCIO ENTI NON ETS

Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto EntiCIVILISTICO Art.18 c.c.

Art.20 c.c.Obbligo di mandatoApprovazione bilancio

Persone giuridiche

• L’art.18 c.c., sulla responsabilità degli amministratori, prevede l’obbligo di mandato rinviandoall’art.1713 c.c. ove deve assolversi l’obbligo di rendiconto (il mandatario deve rendere al mandante ilconto del suo operato e rimettergli tutto ciò che ha ricevuto a causa del mandato)

• L’art. 20 c.c. prevede che l’assemblea sia convocata una volta l’anno per l’approvazione del bilancioda parte delle “persone giuridiche” (DPR n.361/2000)

• Non vi sono altri rinvii espressi, ove compatibili, ad altre norme del c.c. in materia di contabilità e bilanciodelle società (ad es. sui libri e scritture contabili ex art.2214 c.c. e ss. e sui libri sociali ex artt. 2421 e2478 c.c.)

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SCRITTURE CONTABILI ETS (non commerciali)

• Art.13 CTS: In tale articolo, titolato «SCRITTURE CONTABILI E BILANCIO», mancano le previsioni relativeall’obbligo di tenuta delle scritture contabili, alla tipologia di sistema contabile ed ai libri contabili.

• Gli obblighi di tenuta e conservazione delle scritture contabili sono invece previsti solo ai fini fiscalidall’art.87 CTS, a pena di decadenza dai relativi benefici.

SCRITTURE CONTABILI ETS (con attività «d’impresa commerciale»)• Art.13 co.4 CTS: In caso di esercizio esclusivo o principale di attività d’impresa gli ETS «commerciali»

devono tenere le scritture contabili di cui all’art.2214 c.c. (libro giornale e libro inventari e tenere le altrescritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa con obbligo diconservazione).

Obbligo Normativa / Altre fonti ContenutoNORME GENERALI

Art.13 CTSArt.13 co.4 CTS

Scritture contabili ETS non commerciali Scritture contabili ETS commerciali

NORME GENERALI SISTEMA CONTABILE ETS

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Obbligo Normativa / Altre fonti ContenutoNORME GENERALI Art.15 CTS Libri sociali ETS

LIBRI SOCIALI OBBLIGATORI ETS

Art.15 co.1 CTSa) il libro degli associati o aderenti (cfr. art.23 co.1 su annotazione della delibera di ammissione);b) il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee (anche con i verbali per atto pubblico);c) il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’organo di amministrazione, dell’organo di controllo, e

di eventuali altri organi sociali.

Art.15 co.2 CTSI libri di cui alle lettere a) e b) sono tenuti a cura dell’organo di amministrazioneI libri di cui alla lettera c) sono tenuti a cura dell’organo cui si riferiscono.

Art.17 co.1 CTS – In caso di ETS con volontari vi è l’obbligo di iscrivere in apposito registro quelli chesvolgono l’attività volontaria in modo non occasionale.

NORME GENERALI SISTEMA CONTABILE ETS

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Obbligo Normativa / Altre fonti ContenutoNORME GENERALI Art.9 co.1,3 DLgs n.112/2017 Scritture contabili e bilancio d’esercizio Impresa sociale

IMPRESA SOCIALE - SCRITTURE CONTABILI e BILANCIO - Art.9 DLgs n.112/2017

Comma 1• L’impresa sociale deve tenere il libro giornale e il libro degli inventari in conformità al codice civile, deve

redigere e depositare presso il registro delle imprese il bilancio di esercizio redatto, a seconda dei casi,ai sensi degli artt. 2423 e segg., 2435- bis o 2435-ter del codice civile, in quanto compatibili.

Comma 3• Per gli enti religiosi civilmente riconosciuti (art.1, co.3), i prescritti obblighi si applicano limitatamente alle

attività di interesse generale (art.2) indicate in apposito regolamento.

NORME GENERALI CONTABILITA’ E BILANCIO IMPRESA SOCIALE (ETS)

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Obbligo Normativa / Altre fonti ContenutoNORME GENERALI

Art.13 co.1,2,3 CTSArt.13 co.5 CTS

Bilancio d’esercizio (ordinario/minore)Bilancio d’esercizio ETS commerciali

BILANCIO ETS («ordinari») – Art.13 co. 1 CTS

Se ricavi, rendite, proventi o entrate annuali superiori ad € 220.000

• Obbligo di redazione del bilancio di esercizio formato da:1. stato patrimoniale;2. rendiconto gestionale (finanziario), con l’indicazione dei proventi e oneri;3. relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l’andamento economico e finanziario dell’ente e le

modalità di perseguimento delle finalità statutarie.

• L’organo di amministrazione documenta il carattere secondario e strumentale delle attività diverse (art.6)da quelle di interesse generale (art.5) nella relazione al bilancio (es. sulla gestione) o nella relazione dimissione (art.13 co.6).

NORME GENERALI BILANCIO D’ESERCIZIO ETS

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BILANCIO ETS («minori») - Art.13 co. 2 CTS

Se ricavi, rendite, proventi o entrate annuali inferiori ad € 220.000

• Il bilancio di esercizio può essere redatto in forma ridotta di rendiconto finanziario per cassa

• Trattandosi di previsione facoltativa si ritiene comunque possibile:1. adottare il bilancio «ordinario»2. adottare il rendiconto «di cassa» integrandolo con la «relazione di missione».

• Mancano puntuali riferimenti ai «criteri» di determinazione dei ricavi/proventi per la verifica del limite (chedovrebbe seguire quello di cassa), e l’esercizio a partire dal quale adottare l’uno o l’altro sistema dibilancio (che dovrebbe decorrere dal periodo d’imposta successivo).

NORME GENERALI BILANCIO D’ESERCIZIO ETS

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SCHEMI di bilancio ETS «non commerciali»

Art.13 co.3 CTS• Il bilancio degli ETS «ordinari» e/o «minori» deve essere redatto in conformità alla «modulistica» (schemi)

da definire con decreto del Ministro del lavoro e politiche sociali, sentito il Consiglio nazionale del TerzoSettore (di cui agli artt.58-60) entro un anno dall’entrata in vigore del CTS

ATTI DI INDIRIZZO ante ETS sugli schemi di bilancio e sui principi contabili (non più applicabili agli ETS)

1. Raccomandazioni CNDCEC sul “Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio delleaziende non profit ANP” (2011);

2. Atti di indirizzo e Linee guida dell’a ex Agenzia Terzo settore - Linee guida e schemi redazione dei bilanci diesercizio degli enti non profit (02/2009);

3. Tavolo tecnico elaborazione princìpi contabili enti non profit (CNDCEC, OIC, ex Agenzia Terzo Settore) -Principio contabile n.1 – Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio degli enti nonprofit – 05/2011.

NORME GENERALI BILANCIO D’ESERCIZIO ETS

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SCHEMI di bilancio ETS commerciali – Art.13 co.5 CTS

Gli enti devono redigere e depositare presso il registro imprese il bilancio di esercizio redatto, a seconda deicasi, come segue:

NOTA: Gli ETS commerciali dovranno anche applicare i diversi criteri di valutazione a seconda del tipo di bilancioadottato (es. nel caso 1) il principio del costo ammortizzato per crediti, debiti e titoli nonché l’iscrizione degli strumentifinanziari derivati al fair value; nel caso 2) solo il fair value; nel caso 3) nessun particolare criterio).

Articolo Cod. Civ.

Schema bilancio Attivo Stato Patrim. (€)

Ricavi (€)

Dipendenti in media

1) Artt.2423 e segg. c.c. Bilancio «ordinario» > 4,4 mln € > 8,8 mln € > 502) Art.2435-bis c.c. Bilancio abbreviato < 4,4 mln € < 8,8 mln € < 503) Art.2435-ter c.c. Micro imprese < € 175 mila € < 350 mila € < 5

NORME GENERALI BILANCIO D’ESERCIZIO ETS

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Obbligo di redazione e pubblicazione del bilancio sociale - Art.14 co.1 CTS

1. in presenza di ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad € 1 milione;2. secondo Linee guida con DM Min. Lavoro e Politiche Sociali (entro un anno dall’entrata in vigore del

CTS) tenendo conto, tra gli altri elementi della natura dell’attività esercitata, delle dimensioni dell’enteanche ai fini della valutazione dell’ «impatto sociale» delle attività svolte (art.7 co.3 L. 106/2016).

Obbligo di trasparenza - Art.14 co.2 CTS

• L’ETS con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad € 100.000 annui hal’obbligo di pubblicare ogni anno nel proprio sito internet gli emolumenti, compensi o corrispettiviattribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati.

Obbligo Normativa / Altre fonti ContenutoNORME GENERALI

Art.14, 16, 39, 61 co.1 CTSArt.9 co.2 DLgs n.112/2017

Bilancio sociale ETSBilancio sociale Impresa sociale

NORME GENERALI BILANCIO SOCIALE ETS

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Obbligo informativa parametri lavoratori - Art.16 CTS

• Gli ETS danno conto nel bilancio sociale o, in mancanza, nella relazione di missione (art.13 co.1 CTS)del rispetto dei seguenti elementi e parametri vincolanti sul lavoro negli ETS:

1. diritto dei lavoratori a ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello previstoai contratti collettivi ex art.51 DLgs n.81/2015 (nazionali, territoriali, aziendali);

2. che la differenza retributiva tra lavoratori dipendenti non può essere superiore al rapporto uno aotto in base alla retribuzione lorda (nello schema n.417 del CTS il rapporto indicato era «uno a sei»).

BILANCIO SOCIALE ENTI FILANTROPICI - Art.39 CTS

• Il bilancio sociale degli enti filantropici deve contenere l’elenco e gli importi delle erogazioni deliberateed effettuate nel corso dell’esercizio, con l’indicazione dei beneficiari diversi dalle persone fisiche.

NORME GENERALI BILANCIO SOCIALE ETS

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Art.9 co. 2 DLgs n.112/2017 - Comma 2• L’impresa sociale deve depositare presso il Registro Imprese e pubblicare nel sito internet il bilancio

sociale redatto secondo linee guida adottate con DM Min. del lavoro e politiche sociali, sentito il Consiglionazionale Terzo settore, tenendo conto, tra gli altri elementi, della natura dell’attività esercitata e delledimensioni dell’impresa sociale, anche ai fini della valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte.

Art.9 co.3 DLgs n.112/2017 - Comma 3• Per gli enti religiosi civilmente riconosciuti (art.1, co.3), i prescritti obblighi si applicano limitatamente alle

attività di interesse generale (art.2) indicate in apposito regolamento.

Art.11 co.3 e Art. 13 co.1 DLgs n.112/2017• Delle forme e modalità di coinvolgimento dei lavoratori deve farsi menzione nel bilancio sociale oltreché

del monitoraggio sociale svolto dai sindaci (organo di controllo).• Le imprese sociali danno conto nel bilancio sociale del rispetto del parametro sulla differenza retributiva

lorda tra lavoratori dipendenti che non può essere superiore al rapporto uno a otto.

NORME GENERALI BILANCIO SOCIALE IMPRESA SOCIALE (ETS)

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Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto EntiFISCALE Art.148 co.3-8

Art.20-bis DPR 600/73Art.20 co.2 DPR 600/73Art.20 co.1 e artt.14-18 DPR 600/73

Rendiconto economico-finanziarioScritture contabili, bilancio/rendiconto Raccolte pubbliche di fondi Attività commerciale

Associazioni ONLUSEnti diversiEnti diversi

RENDICONTO ENTI ASSOCIATIVI - Art.148 co.3 TUIR e art.4 co. 4, sec. periodo e co.6 e7 DPR n.633/72

• Sono enti che si avvalgono di particolari agevolazioni fiscali con l’obbligo di redigere e approvare annualmenteun rendiconto economico-finanziario.

• Il rendiconto, la cui mancata redazione ed approvazione determina la inapplicabilità delle agevolazioni:1. prescinde dal regime contabile adottato dall’ente;2. non riguarda gli elementi patrimoniali;3. interessa l’attività istituzionale, commerciale, “decommercializzata”;4. comporta l’obbligo di conservare la documentazione ex art. 22 DPR n.600/73.

NORME FISCALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI NON ETS

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ONLUS ORDINARIE, ODV e ONG (Onlus di diritto)

• L’art.10 co.1 lett. g) DLgs n.460/1997 prevede l’obbligo di redigere il bilancio o rendiconto annuale• L’art.20-bis del DPR n.600/1973 disciplina le scritture contabili delle ONLUS, diverse dalle società cooperative,

prevedendo gli obblighi a pena di decadenza dei benefici fiscali previsti in relazione:1. all’attività complessivamente svolta (co.1 lett.a), commi 2, 3, 4);2. alle attività direttamente connesse (co.1 lett.b).

MODALITA’ DI TENUTA CONTABILE e DI RENDICONTO

• scritture contabili cronologiche, sistematiche compiute e analitiche (equipollenza con libro giornale e libro inventari)• documento con situazione patrimoniale, economica e finanziaria• rendiconto entrate e spese se proventi inferiori a € 51.645,69 (deroga)• scritture contabili attività connessa di cui agli artt.14, 15, 16 e 18 DPR n.600/73 (semplificata o ordinaria)• separazione attività direttamente connesse da quelle istituzionali• conservazione documentazione

NORME FISCALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI NON ETS

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RACCOLTE PUBBLICHE DI FONDI - Art.143 co.3 lett. a) TUIR; Art. 20 co.2 DPR n. 600/73

• Gli enti che effettuano tali raccolte sono obbligati a redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio,apposito e separato rendiconto da cui risultano in modo chiaro e trasparente, anche con relazioneillustrativa, le entrate e le spese di ciascuna celebrazione, ricorrenza o campagna di sensibilizzazione(criterio di cassa).

ENTI NON COMMERCIALI CON «ATTIVITA’ COMMERCIALI « - Art.20 co.1 del DPR n.600/1973

• art.14, scritture imprese e società commerciali (regime ordinario)• art.15, inventario e bilancio• art.16, registro beni ammortizzabili• art.18, imprese minori (regime semplificato)• regimi forfetari (Art.145 TUIR, L.398/1991)

NORME FISCALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI NON ETS

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Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto EntiLEGGI SPECIALI

Art.90 co.18 lett.f) L. 282/2002Art.3 co.1 lett. h) L.383/2000

Rendiconto economico-finanziarioRendiconto economico-finanziario

ASDAPS

ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE – APS - Art.3 co.1 lett. h) L. n.383/2000

• Obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari, nonché le modalità di approvazione.• L’art.4 co.2 prevede l’obbligo per almeno tre anni della conservazione della documentazione, con

l’indicazione dei soggetti eroganti, relativamente alle seguenti risorse economiche:1. eredità, donazioni, legati2. contributi statali, regionali, di enti locali o enti pubblici3. contributi Unione Europea e organismi internazionali4. entrate da servizi convenzionati5. erogazioni liberali degli associati e dei terzi

NORME SPECIALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI NON ETS

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ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE (ASD riconosciute a fini sportivi dal CONI e iscritte al Registrotelematico CONI) - Art.90 co.18 lett.f) L. n.289/2002 modif. dalla L. 128/2004

• Obbligo di prevedere nello statuto la redazione di rendiconti economico-finanziari nonché le modalità diapprovazione degli stessi da parte degli organi statutari

• Le società sportive dilettantistiche (SSD) di capitali e le società cooperative, ancorché senza scopo di lucro,ai sensi degli artt. 2423 e ss. cod.civ. debbono adottare gli schemi civilistici:

1. Stato patrimoniale2. Conto economico3. Nota integrativa4. con l’applicazione dei criteri di valutazione oltreché il rispetto dei previsti princìpi.

NORME SPECIALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI NON ETS

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SCRITTURE CONTABILI e DOCUMENTI BILANCIO / RENDICONTO attività complessiva ETS

Gli ETS (non in regime forfetario art.86 ODV, APS), a pena di decadenza dai benefici fiscali, devono:

Art.87 co.1 CTS lett. a) – Attività complessiva• redigere scritture contabili cronologiche e sistematiche che esprimano con compiutezza ed analiticità le operazioni

poste in essere in ogni periodo di gestione;• rappresentare in un «documento» la situazione patrimoniale, economica e finanziaria, distinguendo le attività

diverse (art.6) da quelle di interesse generale (art.5)• conservare le stesse scritture e la relativa documentazione per un periodo non inferiore a quello dell'art. 22 DPR

n.600/73 (definizione accertamenti fiscali e in caso di controversia anche oltre il termine decennale dell’art.2220 c.c.).

Obbligo Normativa / Altre fonti ContenutoFISCALE Art.87 co.1,2,3 lett.a) CTS

Art.87 co.1 lett.b) CTS Art.87 co.7 CTS Art.87 co.6 CTS

Scritture contabili e documenti bilancio/rendiconto attività complessivaScritture contabili attività commerciale (non esclusiva né prevalente)Scritture contabili attività commerciale (esclusiva o prevalente)Rendiconto raccolte pubbliche di fondi

NORME FISCALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI ETS

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TENUTA E CONSERVAZIONE SCRITTURE CONTABILI ETS - Art.87 co.2 CTS- Attività complessiva

• Gli obblighi del co.1 (fiscali) si considerano assolti qualora la contabilità consti di:1. libro giornale2. libro degli inventari3. libri tenuti in conformità artt.2216-2217 c.c.

CONTABILITA’ RIDOTTA - Art.87 co.3 CTS (attività complessiva)

In caso di proventi annui conseguiti inferiori ad € 50.000

• Gli ETS non commerciali (non in regime forfetario ex art.86 ODV e APS), possono tenere:1. in relazione a attività di interesse generale (art.5) e attività diverse (art.6)2. il rendiconto «economico e finanziario» delle entrate e spese complessive (art.13 co.2)3. dall’anno successivo, in luogo delle scritture contabili di cui alla lett.a) co.1

NORME FISCALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI ETS

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TENUTA E CONSERVAZIONE SCRITTURE CONTABILI ETS - Art.87 co.1 CTS lett. b)

Attività svolte con modalità commerciali

• Gli ETS non commerciali (non in regime forfetario ex art.86 ODV e APS) in relazione a:1. attività di interesse generale (art.5)2. attività diverse (art.6)

• devono tenere le scritture contabili previste dall’art.18 DPR n.600/1973 (contabilità semplificata) anche al difuori dei limiti quantitativi del co.1, quindi per importi:

1. > € 400.000,00 per attività di servizi 2. > € 700.000,00 per altre attività

Contabilità semplificata - Art.18 DPR n.600/19731. Registro vendite, registro acquisti e gli altri prescritti ai fini IVA (artt.23, 24, 25 DPR n.633/1972)2. Registro beni ammortizzabili (art.16 DPR n.600/1973)3. Registri cronologici dei ricavi percepiti e delle spese sostenute (come modif. ex L. n.232/2016 dal

periodo d’imposta 2017) con registrazione non oltre 60 gg. dall’incasso o dal pagamento (art.18 co.2)

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ETS CON ATTIVITA’ D’IMPRESA ESCLUSIVA o PRINCIPALE - Artt. 14-16 DPR n.600/1973

Obbligo di contabilità ORDINARIA (indipendentemente dai ricavi)

• art.14, scritture imprese e società commerciali (libro giornale, libro inventari, registri IVA, scrittureausiliarie e di magazzino ove previsto, altre scritture richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa);

• art.15, inventario e il bilancio con il conto profitti e perdite (art.2217 c.c.) entro 3 mesi dal termine dipresentazione della dichiarazione dei redditi;

• art.16, registro beni ammortizzabili.

Perdita di qualifica fiscale di ETS non commerciale - Art.87 co.7 CTS

• Entro 3 mesi da quando si verificano i presupposti ex art. 79 co.5 CTS (proventi commerciali superiori nelmedesimo periodo d’imposta ai proventi non commerciali) per la qualifica di ETS «ente commerciale»:

1. tutti i beni facenti parte del patrimonio devono essere compresi nell’inventario (art.15 DPR n.600/73);2. vi è l’obbligo di scritture contabili in regime ordinario (artt.14-16 DPR n.600/73)3. le registrazioni cronologiche di operazioni tra l’inizio del periodo di imposta ed il momento in cui si

perde la qualifica devono essere eseguite entro 3 mesi dalla sussistenza dei suddetti presupposti.

NORME FISCALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI ETS

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TENUTA CONTABILITA’ SEPARATA ed ESONERO CERTIFICAZIONE CORRISPETTIVI

Art.87 co.4 CTS – Contabilità separata• Gli ETS non commerciali in relazione all’attività commerciale esercitata (riferita alle attività di interesse

generali e a quelle diverse) hanno l’obbligo di tenere la contabilità separata.• Gli ETS religiosi civilmente riconosciuti devono, per le attività di interesse generale, costituire un

patrimonio destinato e tenere separatamente le scritture contabili di cui all’art.13 CTS.

Art.87 co.5 CTS - Esonero dalla certificazione di corrispettivi• Gli ETS non commerciali non sono soggetti all’obbligo di certificazione dei corrispettivi (ricevuta o scontrino

fiscale) limitatamente alle attività non commerciali di interesse generale (art.5) e alle attività diverse (art.6).• Restano fermi gli obblighi IVA (Tit.II DPR n.633/1972 fatturazione, registrazione, dichiarazione, versamento).• Sono fatti salvi gli esoneri previsti dal regime forfetario per ODV e APS (art.86):

1. esonero da obblighi di registrazione e tenuta scritture contabili (obbligo di conservare i documenti);2. esonero dal versamento IVA e altri obblighi previsti dal DPR n.633/1972.

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RENDICONTO RACCOLTE PUBBLICHE DI FONDI - Art.87 co.6 CTS

• Gli ETS non commerciali (art.79 co.5) che effettuano raccolte pubbliche di fondi:

1. entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio;2. devono «inserire» all’interno del rendiconto o del bilancio (art.13) un rendiconto specifico

«redatto» ai sensi dell’art.48 co.3;3. tenuto e conservato ex art. 22 DPR n.600/1973;4. dal quale risultino, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le

entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione(art.79 co.4 lett.a).

• L’obbligo si applica anche ai soggetti in regime forfetario ex art.86 (ODV, APS).

NORME FISCALI CONTABILITA’ BILANCIO ENTI ETS

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TRASPARENZA IMPORTI - Art.8 DLgs n.111/2017

Comma 1: I beneficiari del 5xmille hanno l’obbligo di:• redigere un apposito rendiconto (con apposito schema), entro un anno dalla ricezione delle somme;• accompagnare il rendiconto da una relazione illustrativa da cui risultino in modo chiaro, trasparente e

dettagliato la destinazione e l’utilizzo delle somme percepite (criterio di cassa);• trasmettere il rendiconto all’amministrazione erogatrice entro i successivi 30 giorni (ETS a prescindere

dall’importo, ante DLgs n.111/2017 solo se importo > 20 mila €)

Comma 2: I beneficiari del 5xmille hanno altresì l’obbligo di:• pubblicare sul proprio sito web, entro 30 giorni dalla scadenza del termine di trasmissione, gli importi ed il

rendiconto, dandone comunicazione all’amministrazione erogatrice entro i successivi sette giorni.

• È vietato utilizzare le somme per coprire spese di pubblicità sostenute per campagne di sensibilizzazione

Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto EntiALTRI DM 7/7/2016 – Linee guida Min.Lavoro 7/2013

DLgs n.111/2017 – Art.8 Rendiconto 5xmilleRendiconto 5xmille

Enti diversiETS

ALTRE NORME - RENDICONTO 5 x MILLE ENP e ETS

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