Sistema formativo e flussi verso il mercato del lavoro · Sistema formativo e flussi verso il...

20
REPORT GIOVANI Dicembre 2011 L’Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro dal 2009 “segue” con sistemacità il rapporto tra scuola- università e mondo del lavoro, in altri termini il rappor- to tra offerta giovanile (cioè il flusso di studen in usci- ta dal sistema scolasco e universitario) e domanda di lavoro (cioè il fabbisogno di personale delle imprese e delle istuzioni). Questa avità di monitoraggio, di conoscenza e di va- lutazione – sia negli aspe qualitavi che in quelli quantavi – permee di promuovere azioni, interven- e poliche di raccordo tra il sistema formavo e il sistema delle imprese; e ancora offre spun conoscivi per l’orientamento degli studen superiori e di quelli universitari. Le informazioni e i da stasci relavi agli ulmi anni segnalano come in provincia di Lecco annualmente si immeano sul mercato del lavoro, con un tolo di stu- dio, poco più di 2.200 giovani di cui: 280/300 con qualifica professionale (regionale e negli istu statali); 480/520 con diploma; 800/850 con laurea triennale; 600/620 con laurea specialisca. Un ulteriore segmento di giovani pari a 600/700 unità cerca l’inserimento nel mercato del lavoro pur non avendo conseguito un tolo di studio post scuola dell’obbligo. Dai da disponibili emerge anche una quo- ta di giovani, tra i 15 e i 24 anni – smabile intorno all’8 -10% – che “né lavora né studia” (i cosidde NEET - Not in Educaon Employment or Training); si traa in gran parte di sogge che hanno abbandonato il siste- ma scolasco superiore e che senza una parcolare qualificazione facano ad inserirsi nel mondo del lavoro e spesso vi rinunciano, con implicazioni negave anche di caraere sociale. In generale l’offerta di lavoro giovanile, in uscita come deo dal sistema formavo, si presenta discretamente consistente dal punto di vista quantavo e appare decisamente variegata soo il profilo qualitavo, anche per la presenza di un’offerta formava (istu medi superiori) molto arcolata per aree e indirizzi di studio presen sia negli istu tecnici che negli istu e centri di formazione professionale. La buona qualità dell’offerta giovanile trova riscontro anche in un sistema scolasco di discreto livello – come documentato da alcune indagini a livello nazionale – che permee il raggiungimento di buoni risulta scola- sci e di adegua livelli di apprendimento. I problemi e le cricità segnala dalle imprese di Lecco e provincia in relazione ai giovani da assumere non sembrano riguar- dare la struura e l’arcolazione del sistema scolasco e solo in parte si riferiscono alla qualità della formazio- ne che viene ritenuta sufficientemente adeguata; pro- blemi e cricità riguardano semmai lo squilibrio tra domanda e offerta nei livelli di istruzione, con un nume- ro di diploma disponibili a lavorare spesso inferiore alle necessità delle imprese, e ancora uno squilibrio fra indirizzi di formazione e pologia delle figure professio- nali funzionali alle imprese stesse. POLO DI ECCELLENZA Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro Sistema formativo e flussi verso il mercato del lavoro Elaborazione da e redazione a cura di

Transcript of Sistema formativo e flussi verso il mercato del lavoro · Sistema formativo e flussi verso il...

REPORT GIOVANI

Dicembre 2011

L’Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro dal 2009 “segue” con sistematicità il rapporto tra scuola-università e mondo del lavoro, in altri termini il rappor-to tra offerta giovanile (cioè il flusso di studenti in usci-ta dal sistema scolastico e universitario) e domanda di lavoro (cioè il fabbisogno di personale delle imprese e delle istituzioni).

Questa attività di monitoraggio, di conoscenza e di va-lutazione – sia negli aspetti qualitativi che in quelli quantitativi – permette di promuovere azioni, interven-ti e politiche di raccordo tra il sistema formativo e il sistema delle imprese; e ancora offre spunti conoscitivi per l’orientamento degli studenti superiori e di quelli universitari.

Le informazioni e i dati statistici relativi agli ultimi anni segnalano come in provincia di Lecco annualmente si immettano sul mercato del lavoro, con un titolo di stu-dio, poco più di 2.200 giovani di cui:

280/300 con qualifica professionale (regionale e negli istituti statali);

480/520 con diploma;

800/850 con laurea triennale;

600/620 con laurea specialistica.

Un ulteriore segmento di giovani pari a 600/700 unità cerca l’inserimento nel mercato del lavoro pur non avendo conseguito un titolo di studio post scuola dell’obbligo. Dai dati disponibili emerge anche una quo-ta di giovani, tra i 15 e i 24 anni – stimabile intorno all’8-10% – che “né lavora né studia” (i cosiddetti NEET - Not in Education Employment or Training); si tratta in gran parte di soggetti che hanno abbandonato il siste-ma scolastico superiore e che senza una particolare qualificazione faticano ad inserirsi nel mondo del lavoro e spesso vi rinunciano, con implicazioni negative anche di carattere sociale.

In generale l’offerta di lavoro giovanile, in uscita come detto dal sistema formativo, si presenta discretamente consistente dal punto di vista quantitativo e appare decisamente variegata sotto il profilo qualitativo, anche per la presenza di un’offerta formativa (istituti medi superiori) molto articolata per aree e indirizzi di studio presenti sia negli istituti tecnici che negli istituti e centri di formazione professionale.

La buona qualità dell’offerta giovanile trova riscontro anche in un sistema scolastico di discreto livello – come documentato da alcune indagini a livello nazionale – che permette il raggiungimento di buoni risultati scola-stici e di adeguati livelli di apprendimento. I problemi e le criticità segnalati dalle imprese di Lecco e provincia in relazione ai giovani da assumere non sembrano riguar-dare la struttura e l’articolazione del sistema scolastico e solo in parte si riferiscono alla qualità della formazio-ne che viene ritenuta sufficientemente adeguata; pro-blemi e criticità riguardano semmai lo squilibrio tra domanda e offerta nei livelli di istruzione, con un nume-ro di diplomati disponibili a lavorare spesso inferiore alle necessità delle imprese, e ancora uno squilibrio fra indirizzi di formazione e tipologia delle figure professio-nali funzionali alle imprese stesse.

POLO DI ECCELLENZA Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro

Sistema formativo e flussi verso il mercato del lavoro

Elaborazione dati e redazione a cura di

Pagina 2

Dinamica dei qualificati negli istituti professionali, per area formativa (v.a. e %)

AREA 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10

Artistica 19 27 44 39 10 5,9 7,9 12,2 11,4 2,3

Aziendale-Commerciale 63 47 68 43 58 19,6 13,7 18,8 12,6 13,5

Chimico-Biologica 12 16 10 4 22 3,7 4,7 2,8 1,2 5,1

Elettr-tronica-tecnica 108 102 88 77 115 33,5 29,7 24,3 22,5 26,7

Meccanica 45 59 35 46 47 14,0 17,2 9,7 13,5 10,9

Sociale 42 63 92 117 157 13,0 18,4 25,4 34,2 36,4

Turistico-Alberghiera 33 29 25 16 22 10,2 8,5 6,9 4,7 5,1

TOTALE 322 343 362 342 431 100 100 100 100 100

Dinamica dei qualificati nei CFP-Centri di Formazione Professionale, per area formativa (v.a. e %)

AREA 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10

Amministr.-Commerc. 35 17 34 27 26 27,6 9,7 13,9 10,9 10,9

Edile 0 21 15 18 20 0,0 12,0 6,1 7,3 8,4

Elettrica-Elettromecc. 0 11 0 19 15 0,0 6,3 0,0 7,7 6,3

Estetica 15 36 38 34 32 11,8 20,6 15,5 13,8 13,4

Impiantistica 0 0 16 18 18 0,0 0,0 6,5 7,3 7,6

Legno 17 0 14 19 17 13,4 0,0 5,7 7,7 7,1

Meccanica 13 22 29 15 15 10,2 12,6 11,8 6,1 6,3

Rip. Auto 0 16 15 13 16 0,0 9,1 6,1 5,3 6,7

Ristorazione 28 52 65 71 69 22,0 29,7 26,5 28,7 29,0

Termoidraulica 19 0 19 13 10 15,0 0,0 7,8 5,3 4,2

TOTALE 127 175 245 247 238 100 100 100 100 100

Pur in presenza di alcune oscillazioni annuali – determi-nate anche da una nuova organizzazione del sistema – il peso dei qualificati in uscita dai corsi regionali di forma-zione professionale (fino al 2006 biennali e successiva-mente triennali) non ha subito nel corso dell’ultimo trien-nio sostanziali modificazioni rappresentando mediamen-te il 10-12% del flusso in uscita dalla scuola post obbligo. Nonostante un ampio mix di offerta formativa la propen-sione degli studenti verso la formazione professionale appare però marginale. In leggera crescita invece il numero di qualificati nell’i-struzione professionale di Stato; il flusso, è andato au-mentando, anche se va tenuto conto che la quasi totalità dei qualificati prosegue il percorso formativo per il rag-giungimento del diploma quinquennale.

0

50

100

150

200

250

300

350

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Dinamica dei qualificati nei CFP per anno di qualifica

Fonte: Provincia di Lecco

40,9

30,2

18,2

10,8

39,0

33,0

16,6

11,4

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

45,0

50,0

Licei Ist.Tecnici Ist.Professionali CFP

Ripartizione % degli iscritti nel primo anno di scuola superiore per tipologia di istituto

2007/08

2011/12

Pagina 3

Dinamica dei diplomati nelle Scuole Medie Superiori (v.a. e %)

AREA 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10

Artistica 99 115 120 141 116 5,6 6,2 6,2 7,4 6,0

Aziendale-Commerciale 246 212 210 226 210 14,0 11,5 10,9 11,9 10,9

Chimico-Biologica 28 20 35 17 23 1,6 1,1 1,8 0,9 1,2

Classica 46 80 70 65 55 2,6 4,3 3,6 3,4 2,8

Comunicazione 53 63 55 41 32 3,0 3,4 2,9 2,2 1,7

Edile-Geometra 66 75 87 78 92 3,8 4,1 4,5 4,1 4,8

Elettr-tronica-tecnica 105 115 117 132 119 6,0 6,2 6,1 7,0 6,2

Informatica 208 180 179 152 133 11,9 9,7 9,3 8,0 6,9

Linguistica 132 121 156 160 169 7,5 6,5 8,1 8,4 8,8

Meccanica 90 68 66 73 46 5,1 3,7 3,4 3,9 2,4

Odontotecnica 5 8 9 12 21 0,3 0,4 0,5 0,6 1,1

Scientifica 325 447 427 437 488 18,5 24,1 22,1 23,0 25,3

Sociale 141 142 152 125 191 8,0 7,7 7,9 6,6 9,9

Socio-Psico-Pedagogica 123 118 137 93 142 7,0 6,4 7,1 4,9 7,4

Turistico-Alberghiera 88 87 108 144 94 5,0 4,7 5,6 7,6 4,9

TOTALE 1755 1851 1928 1896 1931 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Provincia di Lecco

Fonte: Provincia di Lecco, ISTAT, Statistiche demografiche

Dinamica positiva anche se con alcune variazioni an-nuali per i flussi di diplomati negli istituti tecnici e nei licei; e ciò nonostante una riduzione della leva anagra-fica registrata nel corso degli anni ’90.

Il tasso di diploma – calcolato sulla popolazione resi-dente con 19 anni di età – è pure aumentato nel corso del decennio, ma si attesta su valori non particolar-mente elevati e segnala la presenza di una relativa dispersione scolastica nella scuola superiore.

Di rilievo, anche con riferimento al mercato del lavoro giovanile, la crescente e consistente quota di diploma-ti in uscita dai diversi indirizzi liceali che nel corso dell’ultimo triennio supera il 40% del flusso complessi-vo dei diplomati.

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso di diploma per anno di conseguimento

Iscritti 1° anno 2003-04-(=100)

Diplom. 2007-08

63,6

64,6

53,1

67,7

CFP

Ist.Professionali

Ist.Tecnici

Licei

63,6

73,7

49,2

67,4

CFP

Ist.Professionali

Ist.Tecnici

Licei

Iscritti 1° anno 2005-06-(=100)

Diplom. 2009-10

Cresce il numero dei di-plomati, ma sono ancora numerosi gli studenti che iniziano un percorso nella scuola media superiore senza concluderlo, oppure cambiando indirizzo nel corso del quinquennio, oppure ancora giungendo al diploma dopo una o più ripetenze.

Nel grafico i dati, relativi a due anni, che registrano le “perdite” fra coloro che hanno iniziato la prima classe superiore, con pun-te più evidenti per gli istituti tecnici.

Pagina 4

Dinamica dei diplomati, degli immatricolati e del fabbisogno espresso dalle imprese

Anno Diplomati Immatricolati

università Diplomati

verso il MdL Fabbisogno diplomati

2000 1.670 1.160 510 1.250

2001 1.640 1.310 330 1.230

2002 1.620 1.280 340 1.060

2003 1.650 1.390 260 1.120

2004 1.710 1.460 250 1.120

2005 1.730 1.390 340 1.030

2006 1.760 1.310 450 1.470

2007 1.850 1.430 420 1.290

2008 1.930 1.470 460 1.690

2009 1.900 1.460 440 920

2010 1.930 1.450 480 1.090

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati Excelsior, Provincia di Lecco, MIUR

Il flusso dei diplomati verso il mercato - abba-stanza stabile, anche se negli ultimi anni in leggera crescita - viene determinato più dall’aumento dei diplomati in complesso che non, come detto, da una propensione verso una immediata occupazione post diploma.

Questo comportamento ha generato, nell’ulti-mo decennio, una situazione di “deficit” tra il fabbisogno delle imprese di personale con diploma e l’effettiva disponibilità sul mercato di figure in possesso del diploma stesso, creando - ad eccezione dell’ultimo biennio - situazioni di difficoltà per le imprese nel repe-rimento di personale, soprattutto di figure con indirizzo tecnico industriale.

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati Excelsior, Provincia di Lecco, MIUR

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati Provincia di Lecco, MIUR

Decisamente elevato il segmento dei diplomati che sceglie di proseguire gli studi all’università. Il pas-saggio dalla media superiore all’università ha rag-giunto il suo massimo livello negli anni 2004 e 2005, anche a seguito della riforma universitaria e della possibilità di conseguire una laurea triennale.

Negli anni più recenti il tasso di passaggio all’uni-versità, pur inferiore rispetto a quello osservato nel triennio 2004-2006, è rimasto elevato oscillando tra il 70 e l’80%. L’orientamento verso l’università ha comportato una minor propensione verso l’inse-rimento nel mercato del lavoro dei diplomati, con flussi al di sotto del fabbisogno delle imprese.

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso di passaggio all'università dei diplomati per anno di diploma e immatricolazione

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Evoluzione dei diplomati in complesso, dei diplomati nel mercato del lavoro e del fabbisogno di diplomati nelle imprese

Diplomati Fabbisogno diplomati Diplomati verso il MdL

Pagina 5

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati MIUR

Dinamica delle immatricolazioni per area disciplinare (v.a. e %)

Area disciplinare 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10

Agraria 20 22 21 19 28 1,4 1,7 1,5 1,3 1,9

Architettura 53 59 58 71 60 3,8 4,5 4,1 4,8 4,1

Economia 176 180 212 208 220 12,6 13,7 14,8 14,2 15,1

Farmacia 31 35 31 34 62 2,2 2,7 2,2 2,3 4,3

Giurisprudenza 114 80 121 125 125 8,2 6,1 8,5 8,5 8,6

Ingegneria 209 173 209 211 183 15,0 13,2 14,6 14,4 12,6

Lettere e filosofia 223 132 135 126 122 16,0 10,1 9,4 8,6 8,4

Lingue straniere 68 64 74 78 74 4,9 4,9 5,2 5,3 5,1

Medicina 130 113 106 116 123 9,3 8,6 7,4 7,9 8,4

Psicologia 37 38 42 30 43 2,7 2,9 2,9 2,0 3,0

Scienze comunicazione 15 14 9 8 9 1,1 1,1 0,6 0,5 0,6

Scienze formazione 47 86 92 119 92 3,4 6,6 6,4 8,1 6,3

Scienze matematiche 139 161 166 174 153 10,0 12,3 11,6 11,9 10,5

Sc. Politiche - Sociologia 89 114 108 103 100 6,4 8,7 7,6 7,1 6,9

Altre 41 39 46 44 62 2,9 3,0 3,2 3,0 4,3

TOTALE 1392 1310 1430 1466 1456 100 100 100 100 100

Dinamica degli iscritti a corsi universitari per area disciplinare (v.a. e %)

Area disciplinare 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2009/10

Agraria 94 101 107 105 1,3 1,4 1,6 1,5 107 1,5

Architettura 403 390 368 359 5,6 5,4 5,4 5,1 346 4,7

Economia 770 799 784 838 10,7 11,1 11,4 11,9 958 13,0

Farmacia 156 160 160 170 2,2 2,2 2,3 2,4 191 2,6

Giurisprudenza 632 592 634 658 8,8 8,2 9,3 9,3 676 9,2

Ingegneria 1309 1235 1195 1157 18,2 17,2 17,4 16,4 1.128 15,3

Lettere e filosofia 1028 768 738 703 14,3 10,7 10,8 10,0 675 9,2

Lingue straniere 385 370 200 238 5,3 5,1 2,9 3,4 369 5,0

Medicina 561 547 558 575 7,8 7,6 8,1 8,2 597 8,1

Psicologia 219 223 235 226 3,0 3,1 3,4 3,2 217 2,9

Scienze comunicazione 83 75 60 59 1,2 1,0 0,9 0,8 56 0,8

Scienze formazione 353 588 417 478 4,9 8,2 6,1 6,8 560 7,6

Scienze matematiche 592 638 677 694 8,2 8,9 9,9 9,9 695 9,4

Sc. Politiche - Sociologia 476 497 504 541 6,6 6,9 7,3 7,7 516 7,0

Altre 147 208 213 241 2,0 2,9 3,1 3,4 269 3,7

TOTALE 7208 7191 6850 7042 100 100 100 100 7360 100

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati MIUR

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600Dinamica degli immatricolati per genere

Totali Maschi Femmine

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000Dinamica degli iscritti per genere

Totali Maschi Femmine

Pagina 6

Dinamica dei laureati (triennali) per area disciplinare (v.a. e %)

Area disciplinare 2005 2006 2007 2008 2009 2005 2006 2007 2008 2009

Agraria 12 13 10 12 13 1,4 1,4 1,0 1,4 1,5

Architettura 69 61 55 60 47 7,9 6,7 5,6 7,2 5,4

Economia 125 121 107 95 96 14,2 13,2 11,0 11,5 10,9

Farmacia 7 2 6 4 5 0,8 0,2 0,6 0,5 0,6

Giurisprudenza 28 46 37 27 31 3,2 5,0 3,8 3,3 3,5

Ingegneria 170 156 179 154 149 19,4 17,0 18,3 18,6 17,0

Lettere e filosofia 102 133 115 104 104 11,6 14,5 11,8 12,5 11,9

Lingue straniere 37 53 70 28 47 4,2 5,8 7,2 3,4 5,4

Medicina 83 78 109 67 76 9,5 8,5 11,2 8,1 8,7

Psicologia 23 27 47 37 41 2,6 2,9 4,8 4,5 4,7

Scienze comunicazione 30 17 18 13 10 3,4 1,9 1,8 1,6 1,1

Scienze formazione 32 37 53 40 70 3,6 4,0 5,4 4,8 8,0

Scienze matematiche 74 87 74 95 94 8,4 9,5 7,6 11,5 10,7

Sc. Politiche - Sociologia 71 62 69 65 66 8,1 6,9 7,1 7,9 7,5

Altre 15 23 28 28 28 1,7 2,5 2,9 3,4 3,2

TOTALE 878 916 977 829 877 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati MIUR

Dinamica dei laureati (quinquennali) per area disciplinare (v.a. e %)

Area disciplinare 2005 2006 2007 2008 2009 2005 2006 2007 2008 2009

Agraria 19 8 4 9 7 2,6 1,3 0,7 1,5 1,1

Architettura 58 48 50 43 46 8,0 8,1 8,2 7,3 7,4

Economia 90 79 58 56 73 12,3 13,3 9,5 9,5 11,7

Farmacia 18 21 15 11 17 2,5 3,5 2,5 1,9 2,7

Giurisprudenza 63 44 48 60 58 8,6 7,4 7,8 10,2 9,3

Ingegneria 152 147 157 138 130 20,9 24,8 25,7 23,5 20,8

Lettere e filosofia 71 44 52 42 62 9,7 7,4 8,5 7,2 9,9

Lingue straniere 44 16 24 8 19 6,0 2,7 3,9 1,4 3,0

Medicina 43 50 39 46 48 5,9 8,4 6,4 7,8 7,7

Psicologia 25 34 23 24 27 3,4 5,7 3,8 4,1 4,3

Scienze comunicazione 11 9 2 5 4 1,5 1,5 0,3 0,9 0,6

Scienze formazione 43 29 42 42 34 5,9 4,9 6,9 7,2 5,4

Scienze matematiche 41 35 54 50 48 5,6 5,9 8,8 8,5 7,7

Sc. Politiche - Sociologia 34 22 35 33 36 4,6 3,7 5,7 5,6 5,8

Altre 17 7 9 20 16 2,3 1,2 1,5 3,4 2,6

TOTALE 729 593 612 587 625 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

0

100

200

300

400

500

600

700

800

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Dinamica dei laureati quinquennali per genere

Totali Maschi Femmine

0

200

400

600

800

1.000

1.200

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Dinamica dei laureati triennali per genere

Totali Maschi Femmine

Pagina 7

Fonte: MIUR

La gran parte degli studenti univer-sitari residenti in provincia di Lecco si iscrive, frequenta e si laurea negli atenei di Milano. L’Università Stata-le e l’Università la Bicocca concen-trano il maggior numero di studenti iscritti, mentre il flusso di laureati più consistente esce dal Politecnico di Milano. In flessione la frequenza e il numero di laureati all’Università di Bergamo e pure nelle altre uni-versità della regione (Pavia, ecc.).

Nel Polo Regionale di Lecco del Politecnico di Milano è iscritto circa il 6% degli studenti universita-ri residenti in provincia di Lecco, quota che appare però in leggera flessione rispetto a quella rilevata nell’anno 2005-06 (circa 8%).

* * *

Nei corsi di laurea triennali e a ciclo unico presenti nella sede di Lecco del Politecnico di Milano risultano attualmente iscritti circa 1400-1500 studenti, un dato di rilievo e so-stanzialmente stabile negli ultimi cinque anni.

Anche i flussi relativi agli immatri-colati registrano una linea di stabili-tà negli ultimi anni. Tende invece a diminuire il peso degli studenti residenti in provincia, mentre au-menta sensibilmente il numero di studenti stranieri.

Di segno opposto la dinamica dei laureati: diminuisce il numero di quelli triennali, mentre cresce il flusso dei laureati quinquennali (nel primo caso si mantiene stabile la quota dei laureati residenti a Lecco, nel secondo il peso di quelli lecchesi si presenta in leggera fles-sione).

Di particolare rilevanza è la quota di studenti che avendo conseguito la laurea al termine del ciclo trien-nale proseguono gli studi nel bien-nio specialistico: nell’ultimo quin-quennio, a Lecco, una quota com-presa fra il 70 e l’80%.

0

100

200

300

400

500

Milano Statale

Milano Bicocca

Milano Bocconi

Milano Cattolica

Milano Politecnico

Bergamo Altre Lombardia

Altre Italia

Immatricolati per sede di Ateneo

2005/06 2009/10

0

500

1000

1500

2000

2500

Milano Statale

Milano Bicocca

Milano Bocconi

Milano Cattolica

Milano Politecnico

Bergamo Altre Lombardia

Altre Italia

Iscritti per sede di Ateneo

2005/06 2009/10

0

100

200

300

400

500

Milano Statale

Milano Bicocca

Milano Bocconi

Milano Cattolica

Milano Politecnico

Bergamo Altre Lombardia

Altre Italia

Laureati per sede di Ateneo

2005 2009

Pagina 8

Il quadro offerto dal confronto degli ultimi 5 anni accade-mici rivela che la nuova offerta formativa del Polo di Lecco, unica nel panorama Politecnico e caratterizzata dalla pre-senza dei corsi di Laurea Specialistica internazionale in inglese, è entrata a pieno regime con una crescita costante di iscritti e una presenza di studenti stranieri sempre più consolidata e massiccia.

In particolare i dati sulle preferenze espresse nel momento dell’iscrizione ai test per l’anno accademico 2011/2012 rivelano un +31% di aspiranti matricole per il corso di Inge-gneria della Produzione Industriale, dato importante e significativo perché il corso, nato dal confronto dialettico con gli enti e le associazioni per definire una figura profes-sionale attuale e utile alle esigenze delle imprese, riscuote consensi anche da parte degli studenti. Ingegneria Civile e Ambientale ha bissato l’eccezionale risultato dello scorso anno che è anche il migliore risultato di sempre da quando

è stato attivato il corso nel 2006. Per quanto riguarda il corso di Ingegneria Edile-Architettura le richieste sono come ogni anno deci-samente superiori rispetto ai posti a disposizione.

I più recenti dati relativi agli esiti occupazionali sono decisamente positivi e di-mostrano che - nonostante la criticità del momento dal punto di vista economico e lavorativo - i laureati del Politecnico (nel Polo di Lecco) migliorano in un trend positivo che non ha pari in Italia: nel 2010 l’87% dei laureati presso il Polo di Lecco ha trovato lavoro in un tempo medio di atte-sa di 47 giorni.

La migliore performance nel 2010 va a Ingegneria della Produzione Industria-le che registra un ottimo 100% di occupati con un tempo medio di attesa di 2 mesi, dimostrando che il corso risponde perfetta-mente alle richiesta delle aziende.

Politecnico sede di Lecco - Studenti immatricolati e iscritti per anno accademico e corso di laurea

Anno accademico

Ingegneria civile/ amb./territ.

Ingegneria gestionale meccanica

Ingegneria edile-

architet. TOTALE

di cui resid.

prov. LC

% resid. prov. LC

di cui stranieri

Immatricolati

2006/07 39 43 138 220 72 32,7 4

2007/08 38 36 129 203 64 31,5 13

2008/09 34 65 129 228 74 32,5 16

2009/10 43 53 131 227 75 33,0 14

2010/11 77 46 140 263 81 30,8 14

Iscritti

2006/07 308 460 828 1596 534 33,5 124

2007/08 311 365 821 1497 467 31,2 134

2008/09 253 296 825 1374 418 30,4 136

2009/10 247 298 853 1398 391 28,0 181

2010/11 295 340 923 1558 417 26,8 230

Politecnico sede di Lecco - Laureati triennali e specialistici per anno di laurea

Anno di laurea Ingegneria civile/

amb./territ.

Ingegneria gestionale meccanica

Ingegneria edile-

architet. TOTALE

di cui resid. prov. LC

% resid. prov. LC

di cui stranieri

Triennali

2006 32 101 25 158 75 47,5 0

2007 30 107 13 150 81 54,0 1

2008 48 96 11 155 71 45,8 1

2009 54 54 14 122 54 44,3 1

2010 26 35 10 71 42 59,2 0

Specialistici

2006 24 22 58 104 35 33,7 0

2007 19 53 78 150 54 36,0 21

2008 35 39 97 171 39 22,8 56

2009 25 30 84 139 29 20,9 44

2010 28 46 87 161 32 19,9 52

Rendering nuovo campus universitario

Fonte: MIUR, Politecnico di Milano - Polo Regionale di Lecco

Pagina 9

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati MIUR, Politecnico di Milano - Polo Regionale di Lecco

Politecnico - Sede di Lecco. Percorso dei laureati nel periodo 2007-09 ad un anno dal conseguimento della laurea

Laurea Totale

laureati proseguono

studi

occupati contratto

"flessibile"

occupati a tempo indet.

disoc-cupati

Altra posizione

Ing. civile 100,0 82,2 12,4 4,7 0,8 0,0

Ing. gestionale 100,0 70,2 17,5 10,5 1,8 0,0

Ing. meccanica 100,0 72,1 15,1 12,8 0,0 0,0

Ing. produzione ind. 100,0 53,1 28,6 12,2 6,1 0,0

Totale triennali 100,0 70,7 17,8 9,0 2,5 0,0

Ing. civile 100,0 3,5 78,9 14,0 3,5 0,0

Ing. Meccanica/ind. 100,0 0,0 69,9 28,9 1,2 0,0

Ing. edile-arch. 100,0 2,0 79,8 12,1 6,1 0,0

Totale specialistici 100,0 1,8 77,2 16,6 4,4 0,0

TOTALE 100,0 39,1 45,0 12,5 3,4 0,0

Fonte: Elaborazione Gruppo CLAS su dati Politecnico di Milano - Polo Regionale di Lecco

LAUREATI TRIENNALI

2003-05

LAUREATI TRIENNALI

2007-09

LAUREATI SPECIALISTICI

2003-05

LAUREATI SPECIALISTICI

2007-09

LAUREATI OCCUPATI IN COMPLESSO

81

(100%)

107 (100%)

221 (100%)

317 (100%)

di cui RESIDENTI in PROVINCIA DI LECCO...

46 57%

55 51%

121 55%

91 29%

in provincia 34

42%

in provincia

37 35%

in provincia

80 36%

in provincia

53 17%

… E OCCUPATI

12 (15%)

fuori prov.

18 (17%)

fuori prov.

41 (19%)

fuori prov.

38 (12%)

fuori prov.

NON RESIDENTI ma OCCUPATI in

PROVINCIA DI LECCO

+3 (4%)

+7

(7%)

+11 (5%)

+18 (6%)

Pagina 10

Istituto Scientifico "Eugenio Medea", Università degli Studi di Milano, Facoltà di Medicina Studenti immatricolati e iscritti per anno accademico e corso di laurea

Anno Accademico Terapia della psicomotricità

dell'età evolutiva Educazione

professionale Logopedia Totale

Immatricolati

2007/08 25 25

2008/09 25 14 39

2009/10 25 21 20 66

2010/11 25 25 20 70

Iscritti

2007/08 25 25

2008/09 48 14 39

2009/10 69 34 20 123

2010/11 70 58 40 168

Di particolare rilievo è la cre-scita di studenti del secondo polo universitario lecchese; polo rappresentato dall’Istitu-to Scientifico “Eugenio Me-dea” (nel comune di Bosisio Parini), in collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Uni-versità degli Studi di Milano.

Nell’ultimo quadriennio il numero di iscritti nei tre corsi di laurea triennali (terapia della psicomotricità dell’età evolutiva, educazione profes-sionale e logopedia) è passato da 25 (anno di avvio dei corsi universitari nel 2007) a 168 unità (nel 2010-2011), ed è quasi triplicato il numero di studenti annualmente imma-tricolati. Nel 2010 il primo flusso di laureati in uscita, per ora limitato a poco più di 20 unità.

Si tratta di una realtà universi-taria ancora di piccole dimen-sioni, ma in forte espansione e con una domanda elevata da fuori provincia.

Pagina 11

Neolaureati avviati nel 2009 e 2010 nella provincia di Lecco per indirizzi di laurea

v.a. %

2009 2010 2009 2010

Politico-Sociale-Giuridico 109 123 13,3 14,0

Economico-Statistico 55 55 6,7 6,2

Insegnamento e formazione 122 108 14,9 12,3

Linguistico 49 59 6,0 6,7

Letterario, filosofico e artistico 62 66 7,6 7,5

Psicologico 33 33 4,0 3,7

Medico e paramedico 87 109 10,6 12,3

Bio-tecnologico 16 14 2,0 1,6

Agrario, alimentare, zootecnico 12 12 1,5 1,4

Scientifico e matematico 9 15 1,1 1,7

Chimico, farmaceutico 15 18 1,8 2,0

Ing. civile e ambientale 39 29 4,8 3,3

Ing. elettronica e dell'informazione 8 15 1,0 1,7

Ing. gestionale 25 22 3,1 2,5

Ing. Industriale e altri indirizzi 33 49 4,0 5,6

Architettura, urbanistica 33 38 4,0 4,3

Scienze motorie 89 91 10,9 10,3

Altri indirizzi 23 25 2,8 2,8

TOTALE 819 881 100 100

Nonostante la crisi economica, che da oltre tre anni condiziona e limita lo sviluppo del sistema economico lecchese, le oppor-tunità di inserimento nel mon-do del lavoro per i neolaureati rimangono discretamente ele-vate.

È quanto emerge da una ricer-ca periodicamente condotta dalla Azienda Speciale Forma-per della Camera di Commercio di Milano che rileva gli avvia-menti al lavoro degli studenti che si sono laureati nelle uni-versità lombarde; e tra questi gli avviamenti al lavoro degli studenti lecchesi che per oltre il 90% si laureano in Lombardia.

I dati relativi all’ultimo biennio 2009-2010 registrano - per i neolaureati di Lecco e provincia un livello medio-alto di inseri-mento nel mondo del lavoro; con valori che nel 2010 sfiora-no le 900 unità con una crescita rispetto all’anno precedente di circa il 10%.

I dati della ricerca mostrano però come meno della metà dei neolaureati lecchesi (48%) lavori nella propria provincia, e ciò sta a significare che una parte consistente dei giovani laureati trova un impiego in altre province e quindi al di fuori della provincia di Lecco (52%).

Va peraltro considerato che tra gli avviati nelle imprese lecche-si risulta una quota di non resi-denti, e cioè provenienti da altre province, pari al 30%. In altri termini per i laureati (di Lecco e della Lombardia) il bacino occupazionale non è definibile dai confini ammini-strativi della provincia, ma ormai si allarga ad un territorio molto più ampio riconducibile in linea generale alla realtà regionale.

Neolaureati avviati nel 2009 e 2010 nella provincia di Lecco per microsettori di attività

v.a. %

2009 2010 2009 2010

Agricoltura e sistema alimentare 9 15 1,1 1,7

Carta e stampa 6 6 0,7 0,7

Chimica plastica e farmaceutica 13 8 1,6 0,9

Meccanica, metalmecc. ed elettronica 71 91 8,6 10,3

Altre attività manifatturiere 19 21 2,3 2,4

Costruzioni 21 22 2,6 2,5

Commercio ingrosso e dettaglio 50 64 6,1 7,3

Trasporti e logistica 9 5 1,1 0,6

Alloggio e ristorazione 37 28 4,5 3,2

Informatica e telecomunicazioni 16 12 1,9 1,4

Servizi finanziari e assicurativi 15 18 1,8 2,0

Attività immobiliari 9 9 1,1 1,0

Attività legali e contabilità, gestionali 21 19 2,6 2,2

Studi architettura e ingegneria 16 17 1,9 1,9

Attività professionali, scientifiche e tecniche 18 28 2,2 3,2

Attività di selezione, fornitura personale 29 33 3,5 3,7

Agenzie di viaggi 4 4 0,5 0,5

Altri servizi alle imprese 5 9 0,9 1,0

Pubblica Amministrazione 15 29 1,8 3,3

Istruzione, Università 237 227 28,9 25,8

Sanità 56 73 6,8 8,3

Assistenza sociale 63 60 7,7 6,8

Attività ricreative e di intrattenimento 18 20 2,2 2,3

Associazioni e organizzazioni 42 43 5,1 4,9

Altre attività di servizi 20 20 2,4 2,3

TOTALE 819 881 100 100

Fonte: Area Ricerca Formaper

Pagina 12

Se i dati relativi alle occasioni di lavoro e alle opportunità occupazionali dei laureati appaiono positivi (pur in un contesto critico per il sistema economico) vi è da sottolineare la ridotta stabilità dei rapporti di lavoro, misurabile attraverso l’analisi dei dati rela-tivi alla tipologia delle forme contrattuali. Per i laureati nell’ultimo biennio un posto di lavoro a tempo indeterminato riguarderà meno del 20% dei casi a fronte di una quota intorno al 50% di assunzioni a tempo determinato; per un ulteriore 25% circa degli avviati l’inserimento avviene con forme contrattuali ancor più flessibili (lavoro interinale, somministrato, collaborazioni a pro-getto, ecc.). È da rilevare anche come una quota non marginale (si attesta tra il 10-12%) di giovani laureati scelga di intraprendere una attività autonoma o imprenditoriale. Uno sguardo infine ai settori economici evidenzia una quota contenuta di inserimenti nel settore industriale (intorno al 15%) e

nell’edilizia (meno del 3%). Una parte considerevole si inserisce nei numerosi comparti che caratterizzano il settore terziario con

punte più rilevanti nel commercio e turismo; di particolare rilievo è l’inserimento nel comparto dell’istruzione e della sanità, e

pure nel comparto dell’assistenza sociale e della pubblica amministrazione in senso stretto (complessivamente oltre il 40%).

Neolaureati avviati nel 2009 e 2010 nella provincia di Lecco per tipo di contratto

v.a. %

2009 2010 2009 2010

Tempo indeterminato 150 149 18,3 16,9

Apprendistato 35 19 4,3 2,2

Contratto di inserimento 10 12 1,2 1,4

Tempo determinato 386 424 47,1 48,1

Interinale e somministrato 46 53 5,6 6,0

Cococo/Copro 76 92 9,3 10,4

Tirocinio 16 29 2,0 3,3

Imprenditori 100 103 12,2 11,7

TOTALE 819 881 100 100

Fonte: Area Ricerca Formaper

Neolaureati residenti in provincia di Lecco per luogo di impiego

Neolaureati occupati in provincia di Lecco per luogo di residenza

Fonte: Area Ricerca Formaper

52,3%

47,7%

2007

Prov LC

fuori prov

48,4%

51,6%

2009

Prov LC

fuori prov

73,1%

26,9%

2007

Prov LC

fuori prov

69,8%

30,2%

2009

Prov LC

fuori prov

Pagina 13

La struttura, l’organizzazione e le risorse del sistema scolastico, in particolare del sistema delle scuole secondarie di 2° grado (scuole me-die superiori) rappresentano un elemento di particolare importanza nel facilitare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro, tra offerta di giovani e domanda di lavoro espressa dalle imprese. Una qualità elevata del sistema scola-stico non può che rappresentare un fattore di “facilitazione” tra i desiderata degli studenti e le esigenze del mondo del lavoro.

Nel “2° rapporto sulla qualità nella scuo-la” (diffuso nel 2010) il sistema scolastico lec-chese si colloca in una posizione di rilievo nel ranking delle province a livello nazionale.

Per quanto riguarda “strutture e risorse” la provincia di Lecco occupa la 19a posizione in Italia (stessa posizione conseguita nel 1° rap-porto relativo all’anno 2007). Per “organizzazione e servizi” Lecco risale dal 63° posto (2007) all’attuale 36°. Il sistema scolasti-co lecchese recupera posizioni anche con riferi-mento alle “condizioni del personale insegnan-te”, passando dal 17° al 5° posto nel 2010; si tratta di un balzo significativo e di particolare rilievo se si considera il ruolo fondamentale del personale insegnante nel processo educativo e di apprendimento degli studenti.

Fra i numerosi indicatori utilizzati per misurare la qualità del sistema scolastico va sottolineato quello relativo ai “livelli di apprendimento” che vede la provincia di Lecco al 1° posto nella gra-duatoria nazionale, confermando il risultato già conseguito in occasione del “1° rapporto sulla qualità nella scuola”.

Superando l’aspetto “competitivo” delle diverse classifiche può essere utile valutare i dati relativi ai diversi indicatori

per considerare le situazioni di criticità, le tendenze, le condizioni che possono favorire e sostenere i processi forma-

tivi o gli ostacoli che ne impediscono un’azione efficace. L’identificazione delle aree di eccellenza del sistema scola-

stico lecchese, e del suo posizionamento rispetto ad altri, non può che favorire un processo di ulteriore qualificazio-

ne e rappresentare - come accennato - un elemento fondamentale nel raccordo tra formazione e lavoro.

Indicatori sulla qualità del sistema scolastico lecchese (2010)

INDICE PROVINCIA DI LECCO

fatto

100 LOMBARDIA

100 ITALIA

STRUTTURE E RISORSE 98,4 109,8

dotazione libri e attrezz.licei 121,4 124,3

attrezz.ist.tecnici e profess. 106,9 123,7

dotazione PC scuole superiore 100,2 125,6

attrezz.tecnologiche scuole superiore 134,3 116,8

abbattimento barriere architettoniche 141,9 180,3

ORGANIZZAZIONE E SERVIZI 96,7 108,2

sforamento tetto costo libri testo licei 81,1 91,6

sfor. tetto costo libri testo ist.tecn.prof. 58,1 58,1

CONDIZIONI DEL PERSONALE 111,0 111,2

assenze docenti scuole superiori 78,2 87,4

presenza docenti con meno di 40 anni 100,4 82,6

docenti non precari scuole superiori 191,9 133,8

stabilità docenti scuole superiori 80,7 88,5

RISULTATI SCOLASTICI 102,5 98,0

non dispersione scolastica licei scientifici 119,0 109,3

non disp.scolastica licei classici e ex magistrali 119,4 109,4

non dispersione scolastica ist.tecnici 105,3 101,6

livelli di appr.scuole superiori 107,8 105,1

scrutini classi 1°-4° scuole superiori 108,3 99,4

esami finali istituti tecnici 105,9 99,0

esami finali licei 125,6 115,1

diplomati con 100 scuole superiori 98,3 91,0

Fonte: Tuttoscuola

Pagina 14

Posizione della provincia di Lecco nel ranking nazionale rispetto a taluni indicatori sulla qualità della scuola

4

48

67

19

- edilizia scolastica

- tecnologie didattiche

- patrimonio istituti scolastici

STRUTTURE E RISORSE

71

13

73

36

- contenimento costo libri

- servizi attività didattiche

- alunni per classe

ORGANIZZAZIONE E SERVIZI

3

78

3

5

- stabilità e continuità docenti

- genere ed età

- assenze personale

CONDIZIONI DEL PERSONALE

81

25

1

60

- diplomati

- esiti scrutini ed esami

- livello apprendimento

RISULTATI SCOLASTICI

Pagina 15

Da oltre dodici anni Unioncamere, Ministero del Lavoro e Camera di Commercio di Lecco rilevano annualmente una serie di informazioni relative ai fabbisogni di perso-nale delle imprese private (e negli ultimi anche i fabbi-sogni del sistema del pubblico impiego). Questa rileva-zione – conosciuta come “Progetto Excelsior” – affianca ad una serie di dati quantitativi altre informazioni più orientate alla conoscenza di aspetti qualitativi relativi alle necessità delle imprese. Si tratta di informazioni particolarmente utili per l’orientamento verso la scuola superiore e verso l’università e pure utili per i giovani che intendono affacciarsi sul mercato del lavoro.

La numerosità delle figure professionali più o meno richieste dalle imprese industriali e dei servizi (in pro-vincia di Lecco), i livelli di istruzione indicati e ritenuti funzionali dalle imprese, le difficoltà di reperimento di talune figure, la necessità di una ulteriore formazione post-entry, le forme contrattuali (più o meno stabili) che le imprese andranno a proporre ai soggetti che intendo-no assumere rappresentano elementi conoscitivi da tenere in considerazione e certamente efficaci nel favo-rire l’incontro fra domanda (delle imprese) e offerta (in particolare giovanile).

L’analisi dei dati del Progetto Excelsior per la provincia di Lecco e relativi all’ultimo quinquennio segnalano un’elevata propensione delle imprese verso figure tec-niche e specializzate – sia nell’industria che nei servizi – con un livello di istruzione corrispondente al diploma e, seppure in minor misura, alla qualifica professionale. Da alcuni anni si osserva però un innalzamento del fabbiso-gno di giovani in possesso di laurea con un forte orien-tamento per gli indirizzi tecnico-scientifici (ingegneria in primo luogo) e pure per gli indirizzi economico-commerciali. Ma non sono poche le occasioni di lavoro che si presentano per i laureati negli indirizzi medico-sanitari e per le lauree funzionali alle attività di insegna-

mento e formazione; in questi casi la domanda viene espressa con maggior rilevanza dal sistema sanitario e dal sistema scolastico.

Un dato interessante da considerare è quello relativo all’equilibrio tra domanda e offerta di lavoro; equilibrio ancora non conseguito benché negli ultimi anni si assi-sta ad un avvicinamento tra la “curva della domanda” e la “curva dell’offerta” soprattutto con riferimento al segmento delle figure con diploma. Tale equilibrio si presenta invece “più lontano” per i laureati che nelle aziende localizzate in provincia di Lecco risultano sì ri-chiesti, ma in misura inferiore rispetto al numero an-nuale di usciti dal sistema universitario.

Va considerato peraltro che per i giovani in possesso di un titolo universitario vi sono ampie possibilità di inseri-mento lavorativo anche al di fuori del territorio provin-ciale; ne consegue che il tasso di disoccupazione di colo-re che hanno conseguito una laurea risulta al momento complessivamente ridotto (anche se in questo periodo di crisi economica si osservano difficoltà crescenti a trovare un impiego sia in provincia che all’interno di un mercato del lavoro regionale e nazionale).

I Fabbisogni di personale delle imprese di Lecco e provincia

Pagina 16

% assunzioni previste per macro livelli professionali su totale assunzioni

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

professioni scientifiche, intellettuali e tecniche

Industria 16,2 13,2 16,8 19,7 12,6 20,6 18,8 21,8 24,2 19,7

Costruzioni 12,4 13,2 14,5 1,4 4,6 15,5 10,1 16,4 14,9 7,6

Servizi 14,4 17,5 18,8 12,3 27,6 19,6 30,5 17,9 16,1 17,4

TOTALE 14,8 15,2 17,5 14,9 18,4 19,6 24,4 23,8 18,7 16,9

impiegati e professioni qualificate nei servizi

Industria 6,0 6,0 7,2 4,8 5,4 11,4 8,6 13,5 4,1 9,0

Costruzioni 2,2 5,3 5,8 0,0 4,1 2,2 2,2 8,0 5,2 2,5

Servizi 60,6 55,7 54,2 42,8 46,6 54,1 43,1 55,9 54,9 65,2

TOTALE 28,6 28,1 29,5 21,1 24,3 33,0 26,2 36,1 40,6 36,3

operai specializzati e conduttori di macchinari

Industria 72,3 75,4 70,1 67,4 78,0 63,2 69,2 62,0 65,9 71,3

Costruzioni 75,5 59,5 52,3 92,5 84,8 71,3 73,8 73,8 74,6 83,2

Servizi 13,1 12,2 10,4 23,8 4,5 9,5 9,2 5,0 8,6 8,1

TOTALE 47,2 46,1 41,0 50,3 44,7 35,7 38,1 29,2 30,7 39,4

Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior

Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior

È cresciuta, anche se lentamente negli ultimi anni, la domanda delle imprese per le “professioni scientifiche intellettuali e tecniche” fino a sfiorare il 25% delle assunzioni complessive nel biennio 2008-2009 (riscendendo però sotto il 20% nelle previsioni per il 2010); un dato positivo da regi-strare riguarda la crescita della domanda di figure “high skill” da parte delle imprese del settore indu-striale. Più consistente l’espansione della domanda per figure “impiegatizie e qualificate nei servizi” che, pari al 20% all’inizio del decennio, superano il 40% con riferimento al 2010; queste figure sono in gran parte richieste dalle imprese del settore terziario e dei servizi, mentre sono in calo nell’industria (per via anche del contesto di crisi economica)nell’ultimo biennio.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Distribuzione % delle assunzioni previste per macrolivelli professionali

Professioni tecn.-scient. Impiegati Operai spec.e condutt. Pers.non qualificato

Rimane costante, oscillando intorno al 10%, la quota di assunzioni prevista dalle imprese di personale non qualificato. Nel corso del decennio appare in forte riduzione il segmento della domanda di “operai specializzati e conduttori di macchinari” che - intorno al 50% nel triennio 2001-2003 - scende fino a superare di poco il 30% nel triennio 2008-2010. La domanda di operai specializzati si presenta particolarmente diffusa nel settore delle costruzioni e nel settore mani-fatturiero, mentre registra una evidente caduta nel settore dei servizi (peraltro più orientato verso altre figure profes-sionali). In generale si osserva un innalzamento qualitativo della struttura professionale delle imprese di Lecco e provincia, ma i ritmi di rinnovamento appaiono troppo lenti se confrontati con altre realtà industriali italiane.

Pagina 17

Ranking % delle professioni più richieste negli anni 2006-2010 - Industria e costruzioni

TOT

Muratori 6,6

Addetti a macchine utensili 5,4

Contabili 4,5

Assemblatori in serie di macchine 3,8

Meccanici e montatori di macchinari industriali 3,5

Idraulici e posatori di tubazioni 3,4

Trafilatori ed estrusori di metalli 2,8

Ingegneri meccanici, elettronici, elettrotecnici 2,6

Conduttori di catene di montaggio automatizzate 2,6

Personale add. alla gestione dei magazzini 2,5

Tecnici delle costruzioni civili ed assimilati 2,2

Disegnatori industriali 2,2

Tecnici della vendita e della distribuzione 2,1

Condutt. macchinari fabbricaz. art. in plastica 2,1

Tecnici del marketing 2,0

Elettricisti nelle costruzioni civili 2,0

Saldatori e tagliatori a fiamma 1,9

Montatori di carpenteria metallica 1,6

Tecnici addetti all’organizzazione e al controllo della produzione 1,6

Conduttori di macchinari per il movimento terra 1,6

Tecnici del controllo della qualità industriale 1,6

Addetti a macchine confezionatrici di prodotti indu-striali 1,5

Conduttori di mezzi pesanti e camion 1,5

Lastroferratori 1,4

Attrezzisti di macchine utensili 1,4

altre professioni 35,7

TOTALE 100,0

Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior

Ranking % delle professioni più richieste negli anni 2006-2010 - Servizi

Commessi e assimilati 11,7

Camerieri ed assimilati 5,8

Contabili 5,2

Professioni qualificate nei servizi sanitari 4,6

Parrucchieri, estetisti 4,5

Tutor, istitutori, insegnanti nella formaz. profession. 3,0

Tecnici della vendita e della distribuzione 2,9

Insegnanti di sostegno e altri insegnanti 2,6

Personale add. alla gestione dei magazzini 2,4

Addetti allo sportello bancario 2,2

Cuochi in alberghi e ristoranti 2,2

Tecnici informatici 2,1

Baristi e assimilati 1,9

Conduttori di mezzi pesanti e camion 1,9

Personale addetto agli affari generali 1,4

Cassieri di esercizi commerciali 1,3

Tecnici del controllo ambientale 1,1

Addetti all’assistenza personale in istituzioni 1,1

Personale di segreteria 1,1

Meccanici e montatori di macchinari industriali 0,9

Centralinisti, telefonisti e operatori di call center 0,9

Meccanici, riparatori e manutentori di automobili 0,8

Informatici e telematici 0,8

Personale add. alla pulizia in esercizi alberghieri ed extralberghieri 0,6

Facchini, addetti allo spostamento merci 0,6

altre professioni 36,4

TOTALE 100,0

Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior

Nel settore manifatturiero ed in quello delle costruzioni, il ranking delle figure più richieste nell’ultimo quinquennio vede ai primi posti i muratori (nonostante la flessione nel 2010 e 2011) e altre figure di rilievo nell’industria metal-meccanica, tutte figure appartenenti all’insieme degli operai specializzati.

Nel settore industriale e delle costruzioni di rilievo anche la richiesta di figure nella funzione contabile e amministrativa e pure la richiesta di figure di elevata specializzazione nel campo dell’ingegneria. Non ai primi posti le figure orientate soprattutto alla vendita e al mercato.

Oltre alle figure più segnalate dalle imprese industriali ve ne sono numerose altre che , sommate, rappresentano oltre il 35% della domanda di lavoro espressa dalle imprese della provincia di Lecco.

Nel settore dei servizi le professioni più interessanti per le imprese fanno riferimento alle attività commerciali (commessi e assimilati) e alle attività del comparto della ristorazione (camerieri e assimilati, ma anche cuochi nel comparto della ristorazione).

Tutt’altro che trascurabile l’interesse per le professioni qualificate nei servizi sanitari e le figure per la cura e il benessere della persona (parrucchieri ed estetisti).

Non compaiono nei primi posti del ranking figure tipiche del comparto del credito, dell’informatica e delle attività turistiche.

Pagina 18

Dinamica della domanda di laureati e diplomati nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione

anno

Assunzioni imprese private

Collaboratori a progetto imprese private

Assunzioni P.A. Totale

v.a. % su tot v.a. % su tot v.a. % su tot v.a. % su tot

laureati

2006 410 9,6 210 26,8 135 53,6 755 14,4

2007 420 10,5 280 39,8 170 59,0 870 17,3

2008 300 8,0 630 44,4 140 64,2 1.070 19,9

2009 250 11,6 780 57,5 110 65,2 1.140 31,4

2010 220 9,0 300 41,8 130 63,5 650 19,1

2011 260 8,0 150 24,9 100 65,0 510 12,7

diplomati

2007 1.290 32,1 300 42,9 75 27,2 1.665 33,2

2008 1.690 45,1 530 36,5 45 21,6 2.265 42,1

2009 920 43,5 620 42,2 40 23,5 1.580 43,5

2010 1.090 43,8 280 38,7 50 25,5 1.420 41,8

2011 1.570 48,9 260 43,7 40 27,0 1.870 46,6

Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior

Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior e MIUR

Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior Fonte: elaborazioni Gruppo CLAS su dati Excelsior

Nel quinquennio 2006-2010, come peraltro negli anni precedenti, rimane sempre maggio-re l’offerta di neolaureati rispetto alla doman-da espressa dalle imprese e dal settore pub-blico (domanda che segna un netto cedimen-to nel 2010).

Negli ultimi anni, con l’eccezione del 2010, la domanda di laureati prevista dalle imprese è però cresciuta sensibilmente in gran parte sostenuta dall’inserimento di neolaureati attraverso contratti di collaborazione, il cui peso si avvicina mediamente al 50% delle assunzioni compl essive dei laureati.

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

industria costruzioni servizi P.A.

% laureati e diplomati per settore di attività media 2006-2010

Laureati Diplomati 0 5 10 15 20 25 30 35

Chimico biologico

Giuridico Sociale

Ingegneria

Sanitario

Economico

altri indirizzi

% laureati per indirizzo (media 2006-2010) nelle imprese private e nella P.A.

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

2006 2007 2008 2009 2010

Dinamica della domanda e dell'offerta di laureati e di diplomati per anno

Offerta Laureati Domanda Laureati

Offerta Diplomati Domanda Diplomati

Pagina 19

% assunzioni previste per livello di istruzione - Totale

2007 2008 2009 2010 2011

Laurea 10,5 8,0 11,6 9,0 8,0

Diploma 32,1 45,1 43,5 43,8 48,9

Qualifica Professionale 21,3 14,1 20,7 11,6 15,1

Scuola dell'obbligo 36,1 32,9 24,2 35,7 28,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazione Gruppo Clas su dati Excelsior,

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Distribuzione % delle assunzioni previste per livello di istruzione

Scuola dell'obbligo Qualifica Professionale Diploma Laurea

% assunzioni previste per livello di istruzione - Industria e costruzioni

2007 2008 2009 2010 2011

Laurea 6,4 7,2 11,0 8,3 6,4

Diploma 33,8 41,6 54,5 42,8 40,7

Qualifica Professionale 24,2 14,1 16,5 11,5 16,9

Scuola dell'obbligo 35,7 37,1 18,0 37,4 36,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazione Gruppo Clas su dati Excelsior,

% assunzioni previste per livello di istruzione - Commercio e servizi

2007 2008 2009 2010 2011

Laurea 14,2 8,7 12,2 9,4 9,6

Diploma 30,6 48,4 34,0 44,4 57,0

Qualifica Professionale 18,8 14,1 24,4 11,6 13,3

Scuola dell'obbligo 36,4 28,8 29,4 34,6 20,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazione Gruppo Clas su dati Excelsior

% inserimenti previsti di collaboratori a progetto

2007 2008 2009 2010 2011

Laurea 39,4 44,4 57,8 42,3 24,9

Diploma 38,0 35,2 37,8 38,0 43,7

Qualifica Professionale 14,1 7,7 2,2 4,2 8,0

Scuola dell'obbligo 8,5 12,7 2,2 15,5 23,4

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazione Gruppo Clas su dati Excelsior,

% assunzioni previste per livello di istruzione nella Pubblica Amministrazione

2007 2008 2009 2010 2011

Laurea 59,6 63,6 66,7 65,0 65,0

Diploma 26,3 20,5 24,2 25,0 27,0

Qualifica Professionale 3,5 4,5 0,0 0,0 0,0

Scuola dell'obbligo 10,5 11,4 9,1 10,0 8,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazione Gruppo Clas su dati RGS

Stabile, anche se su livelli non elevati, la quota di assunzioni di personale laureato che nell’ultimo quinquennio riguarda mediamente il 10% delle assunzioni previste dalle imprese. Tale livello si amplia però se si considerano gli inserimenti di personale laureato previsto dalle imprese attraverso forme di collaborazione a progetto: per questa tipologia contrattuale il peso dei laureati si attesta - sempre negli ultimi cinque anni - intorno al 40-45% (con una flessione però nel 2011). La quota dei laureati sale ulteriormente se si tiene conto del probabile inserimento nella pubblica amministrazione (nel comparto sanitario e dell’istruzione in particolare) dove il peso dei lau-reati stessi oscilla tra il 60 e il 70%.

Si amplia negli ultimi anni la quota di assunzioni di personale in possesso di un diploma di scuola media superiore: rispetto al numero complessivo di assunzioni previste i diplomati rappresentano un segmento intorno al 45%, e pure rilevante è la quota di diplomati che le imprese intendono inserire con contratti di collaborazione a progetto. Si riduce invece la domanda di personale in possesso di una qualifica professio-nale (regionale o statale) che scende, nei valori medi degli ultimi anni, intorno al 15%.

In flessione, con l’eccezione del 2010, le assunzioni di perso-nale con un livello di istruzione corrispondente alla scuola dell’obbligo, senza aver conseguito una qualifica professiona-le o un diploma di scuola media superiore.

Fonte: elaborazione Gruppo Clas su dati Excelsior,

I report trimestrali dell’Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro e il Rapporto annuale 2010 sono disponibili sul: Portale di Sintesi della Provincia di Lecco: http://sintesi.provincia.lecco.it/cms/export/sites/default/Osservatorio_mercato/ Camera di Commercio di Lecco al seguente link: www.lc.camcom.gov.it/stat06/OPML.php.

Per i giovani vi sono occasioni e possibilità di lavoro nel seg-mento imprenditoriale e del lavoro autonomo. I dati più recenti elaborati dalla Camera di Commercio di Lecco regi-strano la presenza di circa 2.900 “imprese giovani” organiz-zate in forma societaria (700) e come impresa individuale (2.200 circa).

Oltre la metà di queste imprese svolge una attività nel setto-re dei servizi (55%), a fronte di un 40% circa di imprese nel settore industriale; e non è trascurabile anche la quota di imprese nel settore agricolo.

Il 56% delle “imprese giovani” ha alla guida un imprenditore con 30-34 anni, ma non è irrilevante la quota di imprenditori veramente giovani con 18-24 anni.

Fonte: Camera di Commercio di Lecco

Società di capitale

11% Società di persone

12%

Imprese

Individuali76%

Altre forme

1%Agricoltura

6%

Industria

39%

Servizi

55%

da 18 a 24 anni12%

da 25 a 29

anni32%

da 30 a 34

anni56%