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SISTEMA DI COMANDO E
CONTROLLO
Stefano Foschini Colico, 21/05/2010
con il patrocinio di:
PROTEZIONE CIVILETutte le strutture, attività, enti che intervengono
per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli
insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo
di danni derivanti da calamità naturali, da
catastrofi e da altri eventi calamitosi
Con la Legge 225/1992 la P.C. italiana è
organizzata come “SERVIZIO NAZIONALE” costituito
da:
•Dipartimento Nazionale PC •Regioni e Province Autonome
•Ministero dell’Interno •Province
•Prefetture •Comunità Montane
•Comuni •Gestori Elettric, acqua, gas
•Corpo Naz. Soccorso Alpino •Media
•Forze Polizia •Organizzazioni di Volontariato
•Forze Armate •CRI
•Vigili del Fuoco •Gestori Aeroportuali
•Servizi Tecnici Nazionali •Gestori Infrastr. Viarie
•Istituti di Ricerca •Gestori Telecomunicazioni
Estratto da Manuale da Campo – Regione Lombardia – ed febbraio 2010
Legge 24/02/1992, n. 225 – Istituzione
del Servizio Nazionale della Protezione
Civile
PREVISIONE DEL RISCHIO
PREVENZIONE DEL RISCHIO
SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE
SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE
SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO
Sistema per esercitare la direzione unitaria dei
servizi in corso di emergenza
E’ costituito da diversi organi che intervengono a
differente livello territoriale
A eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiatimediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria;
A eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria;
C calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.
A
B
C
La responsabilità e il coordinamento varia in funzione della tipologia di emergenza:
•A: Sindaco•B: Prefetto•C: Dipartimento di Protezione Civile
L’organizzazione dei soccorsi nel proprio territorio comunale è in capo al Sindaco nelle tipologie A e B.
Organizzazione del servizio nazionale della protezione civileLIVELLO
NAZIONALE
Dichiarazione dello Stato di Emergenza
LIVELLO
REGIONALE
Dipartimento della Protezione Civile
Comitato Operativo
Emergenza
(EMERCOM)
Centro Situazioni (CESI)
Funzione operativa
DI.COMA.C
Direzione di comando e controllo
Da allestire in loco in caso di
grande emergenza
funzione operativa
LIVELLO
PROVINCIALE
C.C.S.
Centro Coord. Soccorsi
C.O.M.
Sala Operativa
funzione operativa decentrata
Sindaco
C.O.C.
Area Strategia
Funzione decisionale
Sala Operativa
Funzione decisionale Eventi
di t
ipo
“a
”
Eve
nti
di
tip
o “
b”
U.d.C.
Unità di Crisi Regionale
D.G. prioritarie nell’intervento
S.O.P.
Sala Operativa
Prefettura
C.O.M.
Sala Operativa
funzione operativa decentrata
C.O.M.
Sala Operativa
funzione operativa decentrata
LIVELLO
COMUNALE
Eve
nti
di
tip
o “
c”
DG Sicurezza,
Polizia locale e
Protezione Civile
SGT
Servizio Gestione
Tecnica H24
IL METODO AUGUSTUS
I rappresentanti di ogni funzione operativa
si coordinano fra loro partecipando ai
tavoli decisionali nelle sale operative dei
vari livelli (COC, COM, SOP, ecc…)
CENTRO OPERATIVO COMUNALE (COC)
•di supporto al Sindaco per la direzione e il
coordinamento dei soccorsi alla popolazione
•Ubicato in struttura antisismica, di facile
accesso
•Con piazzale attiguo sufficientemente ampio
•9 funzioni di supporto
UNITA’ DI CRISI LOCALE (UCL)
(In Comuni di dimensioni più ridotte)
CENTRO OPERATIVO INTERCOMUNALE (COI)
Comprende più comuni limitrofi
CENTRO OPERATIVO MISTO (COM)
•Struttura operativa che coordina i servizi di emergenza e
operata su un territorio di più Comuni
•Retta da un rappresentante del prefetto (in genere il
Sindaco di un Comune)
•E’ proiezione decentrata del CCS
•Coordina e gestisce le operazioni di emergenza sui luoghi
di emergenza mantenendo il raccordo con CCS/SOP e
Sindaci interessati
•In posizione baricentrica rispetto i comuni interessati
•Organizzato in 14 funzioni di supporto (non sempre
attivate tutte)
•Ubicato in struttura antisismica, di facile accesso
•Con piazzale attiguo sufficientemente ampio
•1 sala per riunioni
•1 sala funzioni supporto
•1 sala telecomunicazioni
SALA OPERATIVA PREFETTURA (SOP)
•Presieduta da un rappresentante del Prefetto
•Si raccolgono le esigenze di soccorsi dai COM
•14 funzioni di supporto (non sempre tutte
attivate)
•Mantiene un costante raccordo e coordinamento
tra COM e Sala Situazioni della Regione
CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI (CCS)
•Massimo organo di coordinamento a livello
provinciale
•Istituito presso la Prefettura e presieduto dal
Prefetto o suo delegato
•Supporta il Prefetto nelle scelte di carattere
tecnico operative
•Area strategia: intervengono i soggetti che
prendono decisioni
•Sala operativa: nella quale operano 14 funzioni di
supporto dirette da altrettanti responsabili
Centro Operativo
MistoC.O.M.
Area Strategia
Sala Operativa Prefettura
S.O.P.
Centro Operativo ComunaleC.O.C.Centro
Coordinamento SoccorsiC.C.S.
SALA OPERATIVA REGIONALE
•Fornisce assistenza ai Comuni e alle Province
in caso di emergenza
•Ruolo di collegamento tra il livello locale e
quello nazionale
SALA OPERATIVA REGIONALE
SALA SITUAZIONI
•Organizzato in 12 funzioni
•F1: centro funzionale monitoraggio rischi
•F2: Sanità
•F3: Call Center
•F4/F5: Volontariato e logistica
•F6: viabilità
•F7: Sala Radio
•F8: infrastrutture e reti
•F9: AIB
•F10: strutture operative
•F11: Prefettura e Dipartimento
•F12. rischi antropici
SALA OPERATIVA REGIONALE
SALA DECISIONI
•Vengono assunte decisioni organizzative e
politiche per la gestione delle emergenze
UNITA’ DI CRISI REGIONALE (UCR)
•Presieduta dall’Assessore Regionale (La Russa)
•Coordinata dalla UO Protezione Civile
•Funzioni decisionali e di coordinamento
•Costituita da tecnici rappresentati le UO
Regionali:
•Presidenza
•Sicurezza
•Polizia locale e Protezione civile
•Sanità
•Territorio e urbanistica
•Qualità ambiente
•Risorse e bilancio
•ARPA
Sala Operativa Regionale
Sala Operativa Regionale
DIREZIONE COMANDO E CONTROLLO (DI.COMA.C)
•organo di coordinamento delle strutture di
Protezione Civile a livello nazionale in loco,
attivato dal Dipartimento della Protezione Civile.
in seguito alla Dichiarazione dello Stato di
Emergenza
•ubicata in una struttura
pubblica posta in posizione
baricentrica rispetto
alle zone di intervento
•14 funzioni di supporto
•14 funzioni di supporto:1. Tecnico scientifico - Pianificazione 2. Sanità-assistenza sociale - Veterinaria 3. Mass-media e informazione 4. Volontariato 5. Materiali e mezzi 6. Trasporto-circolazione e viabilità 7. Telecomunicazioni 8. Servizi essenziali 9. Censimento danni, persone, cose 10. Strutture operative S.a.R. 11. Enti locali 12. Materiali pericolosi 13. Logistica evacuati-zone ospitanti 14. Coordinamento centri operativi
COMITATO OPERATIVO PER L’EMERGENZA
(EMERCOM)
•organo collegiale interdisciplinare
•affronta problemi organizzativi
•rappresentanti delle seguenti amministrazioni:
interno, difesa, sanità, lavori pubblici, trasporti e
marina mercantile, risorse agricole alimentari e
forestali, poste e telecomunicazioni, C.R.I..
CENTRO SITUAZIONI (CE.SI)
•E' l'organo operativo H24 attraverso il quale il
Dipartimento segue l'evoluzione dell'evento
segnalato, coordina e sviluppa, con indirizzo
unitario, tutte le attività connesse
CENTRO OPERATIVO EMERGENZA IN MARE (COEM)
•Segue l'attività delle capitanerie di porto e del
Ministero dei trasporti e della marina mercantile
•inquinamento marino da idrocarburi o altre
sostanze nocive
•Segue inoltre le attività della prefettura
competente per territorio in occasione di incidenti
di aeromobili in prossimità di aeroporti costieri
CENTRO OPERATIVO AEREO UNIFICATO (COAU)
•Provvede a gestire, per la lotta contro gli incendi
boschivi, il concorso aereo richiesto dai centri
operativi regionali (COR).
CATENA DI COMANDO ANA
1. Presidente nazionale dell’ ANA;
2. Consiglio direttivo nazionale (CDN) dell’ANA, con il compito di
definire la politica associativa nel campo della P.C.
3. Commissione nazionale di P.C., organo tecnico di attuazione e
verifica della politica associativa in tema di P.C., composta da:
a. Presidente della Commissione (è un Vice Presidente
nazionale);
b. Coordinatore nazionale;
c. Coordinatore del Centro Coordinamento Interventi
Operativi (CCIO);
d. Coordinatori di Raggruppamento;
e. Segretario nazionale;
f. 3 Consiglieri nazionali (nominati dal CDN);
g. Revisore dei conti (nominato dal CDN);
h. Rappresentante del GIMC (Gruppo Intervento Medico
Chirurgico) – Ospedale da campo
4. Coordinatori sezionali;
5. Capi squadra
Unità
Sezionale
Squadra
1
Squadra
1
Squadra
1
Squadra
1
Nucleo
1
Nucleo
1
Nucleo
1
ORGANIZZAZIONE
Unità sezionali in 4 Raggruppamenti
CATENA DI COMANDO ANA IN EMERGENZA
1. Coordinatore nazionale;
2. Coordinatore CCIO;
3. Coordinatori di Rgpt.;
4. Coordinatori sezionali;
5. Capi squadra.
Coordinatore nazionale
•mantiene contatti diretti con il Dipartimento della P.C.
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
•rappresenta il Presidente nazionale nel Comitato
Nazionale del Volontariato di P.C.
•coordina tutte le attività di P.C. all’ interno ed
all’esterno dell’ANA, supportando Tecnicamente il
Presidente nazionale, il CDN ed il Presidente della
Commissione di P.C.
Coordinatore del CCIO
•indirizza, coordina e controlla tutte le attività svolte dal
CCIO
Coordinatori di Raggruppamento
•attività di indirizzo, coordinamento e controllo nei
confronti delle Unità sezionali dei rispettivi Rgp.;
•tengono i rapporti, in tema di P.C., fra l’ANA e le Regioni
amministrative comprese nel territorio di competenza del
loro Rgp. e fra dette Regioni e le Sezioni ANA, dotate di
Unità di P.C., comprese nel territorio regionale
Coordinatori sezionali
•organizzare,addestrare, standardizzare e guidare nelle
emergenze le Squadre sezionali, seguendo le direttive
del Presidente e del Consiglio direttivo sezionale (CDS)
ottemperando alle disposizioni del Presidente nazionale
e del CDN ricevute attraverso il Coordinatore nazionale
ed il Coordinatore di Rgp
Capi squadra
•responsabili dell’ organizzazione,addestramento e del
corretto impiego dell’ equipaggiamento della Squadra
loro affidata, nonché della sua guida nelle emergenze
NOMINA E DURATA IN CARICA DEI COMPONENTI
•Presidente: unico responsabile di tutto ciò che avviene
nella Sezione
•Coordinatori sezionali:
•Nomina: dai Presidenti sezionali
•Durata carica: non ha una durata predefinita
(diretti rappresentanti del Presidente)
•Capi squadra:
•Nomina: dal Presidente di Sezione, su
indicazione del Coordinatore sezionale, sentito
il parere dei componenti della Squadra
interessata.
•Durata carica: non ha un limite temporale
REQUISITI
• idoneità fisica da attestarsi tramite certificato medico da
rinnovare annualmente;
• età compresa tra i 18 e gli 80 anni;
• disponibilità ad essere impiegati anche al di fuori della
propria Regione di residenza;
• capacità professionali tali da garantire un proficuo
impiego
DIVISA
Divisa, distintivi del Dipartimento di P.C. e della ANA e di
documento di identificazione personale rilasciato dall’ANA
RIMBORSO DATORI DI LAVORO
Ai datori di lavoro compete il rimborso degli oneri derivanti
dall’impiego dei Volontari preventivamente autorizzati, in
attività di emergenza e di formazione, nonché nelle
esercitazioni autorizzate dal Dipartimento e dagli Enti
locali, ciascuno per la propria parte di competenza
COMPITI E IMPIEGO
1. interventi di previsione, prevenzione, soccorso e
ripristino della normalità, a seguito di calamità naturali, o
calamità derivanti dall’ attività umana;
2. addestramento individuale o collettivo;
3. partecipazione a dimostrazioni o manifestazioni di P.C..