Sindrome di Alström - Relazione Gasparetti

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ATTIVITA’ FISICA E SINDROME DI ALSTRöM Dott. Andrea Gasperetti U.O.C. Medicina dello Sport e dell’Esercizio Azienda Ospedaliera – Università di Padova

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ATTIVITA’ FISICA

E SINDROME DI ALSTRöM

Dott. Andrea Gasperetti

U.O.C. Medicina dello Sport e dell’Esercizio

Azienda Ospedaliera – Università di Padova

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ObesitàDistrofia retinica – cataratta sottocapsulare posterioreIpoacusia neurosensorialeIperinsulinemia - insulino resistenza-DMT2Ipertrigliceridemia alterazioni profilo lipidicoCardiomiopatia dilatativa (fibrosi intramiocardica)/scompenso

cardiacoCoronaropatia precoceIpertensioneEpatopatia (steatosi � fibrosi epatica�cirrosi�ipertensione Epatopatia (steatosi � fibrosi epatica�cirrosi�ipertensione

portale� insuff.epatica)Nefroangiosclerosi � insufficienza renaleInfiammazione cronica e iperreatività vie aeree � fibrosi polmonareProblematiche urologiche � infezioni ricorrenti, incontinenza, fibrosi

uretrale, incordinazione vescicaleIpotiroidismoNei maschi ipogonadismo ipergonadotropo (FSH-LH elevati;

Testosterone ridotto) nelle femmine iperandrogenismoNormale sviluppo cognitivo

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Esercizio fisico e Sdr Alström?

Nell’approccio terapeutico a tale Sindromeviene menzionato spesso l’esercizio fisicoma non è mai definito in modo concreto equasi mai definito per modalità etipologia…..tipologia…..

La letteratura medica è praticamente scoperta per tale abbinamento

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E’ ormai da tempo invece ampiamente dimostrato come nelle principali singole problematiche presenti nella sindrome l’esercizio fisico giochi un importante ruolo preventivo e terapeutico :preventivo e terapeutico :

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WHO e attività fisica

• L’attività fisica è definita come “qualsiasi movimento corporeo prodotto dalla muscolatura scheletrica che richiede una spesa energetica”.

• L’inattività fisica è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di patologie croniche, ed è stimata causare 1.9 milioni di morti.

• Un’attività fisica regolare come camminare, andare in bicicletta, o danzare, produce significativi benefici per la salute. produce significativi benefici per la salute.

• Ad esempio, può ridurre il rischio di patologie cardiovascolari, diabete, e osteoporosi, aiuta a controllare il peso corporeo, e promuove il benessere psicologico.

• Tutta la popolazione dovrebbe svolgere almeno 30 minuti di attività fisica moderata giornaliera. Un maggior livello di attività può essere necessario per un miglior controllo ponderale.

WHO, 2009

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Esercizio fisico e patologie croniche

• L ’esercizio fisico è oggi riconosciuto dallemaggiori società scientifiche internazionali(American College of Sports Medicine,(American College of Sports Medicine,American Heart Association, …) come una“medicina” sia nella prevenzione, sia nellaterapia delle patologie croniche, e di altrepatologie.

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Benefici di una regolare attivitàe/o esercizio fisico

• Miglioramento nella funzione cardiovascolare e respiratoria:

- Aumento del VO2max legato ad adattamenti centrali e periferici;- Inferiore ventilazione/minuto- Ottimizza il consumo di O2 miocardico - Riduce la frequenza cardiaca e PAO- Aumento della capillarizzazione della muscolatura scheletrica attiva;- Aumento dell’ intensità di esercizio alla soglia anaerobica;- Aumento dell’ intensità di esercizio alla soglia anaerobica;- Aumento dell’intensità di esercizio alla quale compaiono segni e

sintomi di patologia (es. angina, dispnea).

• Riduzione dei fattori di rischio per patologie cardiovascolari:

- Riduzione dei valori sistolici e diastolici di pressione arteriosa;- Aumento del colesterolo HDL e riduzione dei trigliceridi;- Riduzione del grasso corporeo totale e di quello intra-addominale;

- Riduzione del fabbisogno di insulina, migliora l’utilizzazione periferica di glucosio

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Rischio Relativo di morte da qualsiasi causa fra soggetti con vari fattori di rischio stratificati per tre diversi livelli di capacità funzionale (<5 METs,

5-8 METs, >8 METs).

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METs e ATTIVITA’’’’ QUOTIDIANE

1 MET: mangiare, vestirsi, lavorare alla scrivania.

2 METs: fare una doccia, fare compere, cucinare, fare 8 gradini in discesa.

3 METs: Camminare lentamente in piano per 100-200 m.

4 METs: Lavoro leggero in giardino (rastrellare le foglie, spingere una falciatrice a motore), dipingere uno steccato.

5 METs: Camminare velocemente, ballare, lavare l’automobile.

6 METs: Giocare 9 buche a golf trasportandosi le proprie mazze.

7 METs: Sollevare 25 kg, scavare in giardino, camminare in salita.

8 METs: portare la spesa su per le scale, muovere mobili pesanti, fare jogging lentamente 8 METs: portare la spesa su per le scale, muovere mobili pesanti, fare jogging lentamente su di una superficie piana, salire le scale velocemente.

9 METs: Andare in bicicletta ad una velocità moderata (20 Km/h), segare la legna, saltare la corda lentamente.

10 METs: Nuotare velocemente, andare in bicicletta in salita, fare jogging a 6 miglia (10.8 km/h).

11 METs: Portare un carico pesante per due rampe di scale, fare sci di fondo o bicicletta ad andatura sostenuta.

12 METs: Correre ad andatura sostenuta (5 minuti al km).

13 METs: Qualsiasi attività competitiva, come corsa, canottaggio, o sports ed altre attività con attività intermittenti di sprint

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La capacità funzionale (VO2max) è stata inoltre dimostrata un fattore di rischioindipendente per tutte le cause di morte e per la mortalità dapatologiecardiovascolari:

↑ VO2max →→→→ ↓↓↓↓ mortalità cardiovascolare

e da qualsiasi causa

Importanza della capacità funzionale e del VO2max nella predizione del rischio di morte

e da qualsiasi causa

In particolare,per ogni incremento di 1 MET (3.5 ml · kg-1 · min –1) delVO2max si è osservato una riduzione del rischio di morte del:

� 17% nelle donne (Gulati et al., Circulation 2003;108:1554-1559).

� 12% negli uomini (Myers et al., NEJM 2002;346:793-801).

� 18% morte CV in anziani (Goraya TY et al., Ann Intern Med. 132: 862-870, 2000).

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Esercizio fisico e riduzione del rischio cardiovascolare

• L’esercizio è associato ad una riduzione

del rischio cardiovascolare di circa il 30%,del rischio cardiovascolare di circa il 30%,

un valore simile a quello associato all’uso

di farmaci antiipertensivi e ipolipemizzanti.

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Esercizio e riduzione del rischio di sviluppare un Diabete Mellito (tipo 2)

• Numerosi studi in merito suggeriscono una riduzione del rischio di sviluppare Diabete Mellito tipo 2 compreso tra il 46 e il 58% in soggetti con valori glicemici alterati.

• Le maggiori evidenze riguardano gli esercizi di tipo aerobico, ma anche quelli di forza sembrano essere efficaci.

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Esercizio e controllo glicemico nei pazienti con Diabete Mellito tipo 2

• Nei pazienti diabetici, sia esercizi di tipoaerobico, sia esercizi di forza sono stati ingrado di dimostrare un significativogrado di dimostrare un significativomiglioramento dei valori glicemici, ancheleggermente superiore a quello ottenuto conl’uso dei farmaci (metformina).

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Esercizio nei pazienti con dislipidemia• Nei pazienti con dislipidemia, esercizi di tipo aerobico, sono stati in grado di dimostrare un significativo miglioramento del profilo lipidico:

– + 4.6% Colesterolo HDL– - 3.7% Trigliceridi– - 5% Colesterolo LDL

• L’entità del miglioramento è proporzionale alla quantità , e non all’intensità dell’attività fisica.

• La riduzione del rischio cardiovascolare, correlata all’incremento delle HDL è pari a circa il 10% per i maschi e al 15% per le femmine.

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Effetto delle modificazioni dello stile di vita sui valori pressori

Modificazione

Riduzione approssimativa

della PAS (range)

Calo ponderale 5-20 mmHg /10kg peso

Accorgimenti alimentazione Accorgimenti alimentazione (DASH*)

8-14 mmHg

Riduzione introito di sodio 2-8 mmHg

Attività fisica 4-9 mmHg

Riduzione consumo di alcolici 2-4 mmHg

*Dietary Approaches to Stop Hypertension: aumentare introito di fruttaVerdura, pesce, ridurre quello di grassi saturi e colesterolo.

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• 27 su 31 trials hanno dimostrato:

– effetto positivo dell’esercizio fisico su parametri funzionali (↑VO2max,↓FC basale, ↓ PA sistolica, ↑soglia anaerobica) e

Evidenze di efficacia dell’attività fisica nello scompenso cardiaco

parametri funzionali ( VO2max, FC basale, ↓ PA sistolica, ↑soglia anaerobica) e psicologici/QoL.

– Riduzione di mortalità (-35%, CI:0.46-0.92, P=0.015) e di rischio di ospedalizzazione (-28%, CI:0.56-0.93, P=0.01).

Pedersen & Saltin, 2006

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-Riduce l’attività del sistema simpatico e l’attivazione del sistema

renina-angiotensina

-Induce l’attività ossidativa del citocromo C muscolare, a cui si associa

la riduzione l’espressione locale di citochine proinfiammatorie ed

L’esercizio fisco determina: L’esercizio fisco determina:

induce l’ossido nitrico sintetasi (iNOS)

- aumenta la produzione locale di IGF-1 contribuendo a ritardare i

processi catabolici e a contrastare l’ atrofia muscolare

- riduce i livelli circolanti di citochine proinfiammatorie

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Evidenze di efficacia dell’esercizio fisico nella Sdr. Metabolica

Effetti training su:

Patogenesi Sintomi specifici

Efficienza fisica o forza

Qualità di vita

Diabete 2

Dislipid.

IPTS

Obesità

= Forte = Moderata = Limitata Nessuna

Livello di evidenza

Da: B.K. Pedersen & B. Saltin, Scan J Med Sci in Sp orts 2006, modificato.Da: B.K. Pedersen & B. Saltin, Scan J Med Sci in Sp orts 2006, modificato.

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Importanza di prescrivere l’’’’esercizio come terapia nelle patologie croniche: patologie cardiovascolari

Effetti training su:

Patogenesi Sintomi specifici

Efficienza fisica o forza

Qualità di vita

CHD

Scompenso Scompenso cardiaco

= Forte = Moderata = Limitata Nessuna

Livello di evidenza

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Importanza di prescrivere l’’’’esercizio come terapia in alcune patologie polmonari:

Effetti training su:

Patogenesi Sintomi specifici

Efficienza fisica o forza

Qualità di vita

Fibrosi polmonare

BPCO

= Forte = Moderata = Limitata Nessuna

Livello di evidenza

BPCO

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L’associazione di regime dietetico L’associazione di regime dietetico ed esercizio fisico comporta un maggior miglioramento dei parametri di funzione fisica rispetto ai singoli interventi.

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Calo ponderale vs esercizi di differente durata ed intensità

210 donne obese sedentarie, 4 gruppi.

Interazione tra intensità di allenamento:

Moderato vs VigorosoModerato vs Vigoroso

E quantità di allenamento:

1000 vs 2000 kcal/sett.

Introito calorico per tutti: 1200-1500kcal/die

Church, 2011. Data from: Jakicic JM, et al: Effect of exercise duration and intensity on weight loss in overweight, sedentary women: a randomized trial. JAMA 2003.

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TIPOLOGIA DI ESERCIZIO

INTENSITÀ VOLUMESEDUTE (/SETT)

OBIETTIVIINDICAZIONI SPECIFICHE

Esercizio aerobico

(camminata, treadmill, bike,

ellittica, arm+leg, stepper)

40-80% HRRRPE 11 - 16<FC soglia ischemica(-10bpm)

Continuo o intermittente

20’-60’(inizio 5-10’)

Periodi di almeno 3-10’

(rec. 2-5’)

4 - 7

Efficienza CVPAO

Tolleranza al glucosio

ColesteroloMassa grassa

>1500Kcal/settInterrompere se segni o sintomiControllare doppio prodottoAttenzione ipotensione Incrementi progressivi

Esercizio di 30 – 60%

12-15 ripetizioni 2 - 3 con Forza e resistenza Corretta resp.

Non Valsalva e grip

LINEE GUIDA E POSSIBILI EFFETTI DELL ’’’’ESERCIZIO IN PAZIENTI CARDIOPATICI

Esercizio di forza (elastici,

polsiere/ cavigliere, manubri,

macchine per pesi)

30 – 60% (<80%) di 1 RM

Inizio: AAInf 50-60%

AASup 30-40%RPE 11 - 13

12-15 ripetizioni per serie

1 (<3) serie per gruppo muscolare

(grandi gruppi) es.multiarticolari

2 - 3 con almeno 48

ore tra allenamento stessi gruppi

muscolari (split routine)

muscolareMantenere indip.Ridurre il lavoro

cardiacoPrevenire/attenuare invecchiamento e altre patologie

Non Valsalva e grip prolungati

Interrompere se segni o sintomi

Incrementi 5% o 1-2kg braccia, 2-5kg gambeBassi carichi iniziali se

sternotomia

Warm up e Cool down

(articolarità, stretching e es. aerobici)

Stretching statico: fino a sensazione di

tensioneAerobici:

<40%HRR

5-10’ totaliAllungamento

10 – 30 secondi 2 – 4 serie

X grandi gruppi muscolari

2 - 7 oppure prima e dopo

la seduta

Ampiezza di movimento

Adeguata mobilità

Riscaldamento molto progressivo, attenzione a condizioni ambientali.Attenzione se by-pass, pacemaker o ICD

Modificato da: ACSM ’’’’s Guidelines for eexercise testing and prescription , 2010.

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TIPOLOGIA DI ESERCIZIO

INTENSITÀ VOLUMESEDUTE (/SETT)

OBIETTIVIINDICAZIONI SPECIFICHE

Esercizio aerobico

(camminata, treadmill, bike,

ellittica, arm+leg, stepper)

60-75% HRRRPE 11 – 14

Continuo o intermittente40’o più per

sessione

4 - 5

Migliorare la resistenza e il

picco di potenza aerobica

700-1000Kcal/settInterrompere se segni o sintomiControllare doppio prodottoAttenzione ipotensione Incrementi

Esercizio di Da 1 serie da 10-12 rip

Forza e resistenza

Focalizzarsi inizialmente su lavoro

di forza aa inferiori

LINEE GUIDA E POSSIBILI EFFETTI DELL ’’’’ESERCIZIO IN PAZIENTI CON CHF

Esercizio di forza (elastici,

polsiere/ cavigliere, manubri,

macchine per pesi)

40 – 70% di 1-RM

RPE 11 - 13

10-12 ripa 1 serie di 12-15 ripetizioni

per 6-8 esercizi che interessino i

grandi gruppi muscolari

1 - 2

muscolare.

Ridurre il lavoro cardiaco

Prevenire/attenuare invecchiamento e altre patologie

di forza aa inferioriCorretta resp.- Non

Valsalva e grip prolungati

Interrompere se segni o sintomi

Incrementi 5 o 10% in base a tolleranza

Warm up e Cool down

(articolarità, stretching e es. aerobici)

Stretching statico

5’ prima e 5-10’dopo

10 – 30 secondiX grandI gruppI

muscolarI

prima e dopo ogni seduta

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MODALITÀ DI ESERCIZIO INTENSITÀ

FREQUENZA (ALLA SETT)

VOLUME DOSAGGIOEFFETTI

RILEVANTI

Esercizio cardio-

vascolare (camminata,

treadmill, bike,

ellittica, nuoto)

50 – 80% (<85%)

HRR

RPE 12 – 16

3 – 7

Evitare inattività

per più di 2 gg

consecutivi

20 – 60 min

(periodi di

almeno 5-10’, incremento 30” -

2’ /die)

Continuo o

intermittente

� funzione cardio-

polmonare

� tolleranza al glucosio

� HDL

� LDL

� massa grassa

LINEE GUIDA E POSSIBILI EFFETTI DELL ’’’’ESERCIZIOIN PAZIENTI DIABETICI

Esercizio di

forza (macchine

per pesi, circuit-

training, weight

bearing act.)

40 – 60% (<80%)

1 RM

6 –12 RM

RPE 11 - 14

(<16)

2 - 3

(a distanza di

almeno 48h l’una

dall’altra)

1 – 3 serie

per gruppo

muscolare

(8-10)

(grandi gruppi +

specifici muscoli)

� massa muscolare

� forza muscolare

� potenza muscolare

� resistenza muscolare

� densità minerale

ossea

� performance

funzionale

� massa grassa

Esercizio di

flessibilità

(stretching,

yoga)

2 - 7 oppure

prima e dopo la

seduta

2 – 4 serie

per ogni grande

gruppo

muscolare + es.

specifici

10 – 30 secondi � ampiezza di

movimento

Modificato da: ACSM ’’’’s Guidelines for eexercise testing and prescription , 2010.

8-12 (<15) ripetizioni in

serie o Circuit traininig

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TIPOLOGIA DI ESERCIZIO

INTENSITÀ VOLUMESEDUTE

(n°°°°/SETT)OBIETTIVI

INDICAZIONI SPECIFICHE

Esercizio aerobico

(attività in acqua, ciclo, camminata,

treadmill, ellittica)

RPE 12 – 13/10 fino a 14-

16/10(40-60% HRR, aumentare fino al 60-80%HRR)

Continuo o intermittente60’-90’/diePeriodi >10’

Incrementare prima durata e frequenza, poi

intensità (obiettivo:

7/sett). Basse intensità

iniziali per decondizionati

Raggiungere regolarità di esercizio con 60’-90’/die

quando inizia programma

mantenimento peso

Attività a basso carico per articolazioni, specie se artrosi o dolore Attenzione ad ipertermia

Educare ad adeguata idratazione durante sedute esercizio

Esercizio di forza (esercizi 10- 15-RM

8-10 esercizi progredire da

10 a 15

Forza e resistenza

A causa della ridotta mobilità, l’uso di alcuni

LINEE GUIDA DI ESERCIZIO PER PAZIENTI OBESI

forza (esercizi a corpo libero, elastici,polsiere

/ cavigliere, manubri,

macchine pesi)

10- 15-RM (60 – 75% di 1-RM)

RPE 11-15(scala 6-20)

10 a 15 ripetizioni per

serie1-3 serie

per grandi gruppi

muscolare

2-3/ sett

resistenza muscolare

Mantenimento massa

muscolare durante calo ponderale

mobilità, l’uso di alcuni attrezzi può essere

difficoltoso

Corretta postura e respirazione, non

Valsalva e grip prolungati

Esercizio per l’’’’equilibrio, proprioc.,

agilità, Tai Chi

Posizioni a difficoltà crescente, modificando: base d’appoggio, movimenti dinamici COM, carico mm.

posturali, modificando input sensoriali.

Miglioramento equilibrio, riduzione

rischio caduta

Esercizi con supervisione, in sicurezza, difficoltà progressiva.

Mobilità articolare

Stretching statico

(RPE 5-6/10)Non dolore

5-10’ totaliAllungamento

10” – 30” x 2 – 4 serie X grandI

gruppi muscolarI

prima e dopo la seduta

Stretching

(7/sett)

Incremento/ recupero

adeguato rangearticolare

Alcuni esercizi possono essere difficoltosi per equilibrio, coordinazione, difficoltà a sedersi su pavimento) Modificato da: Clinical Exercise physiology 3°°°° Ed. , 2013.

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Esercizio fisico per la Sindrome di Alström?

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Peso BMIPAOEcografia epaticaHbA1c mmmol/L (%)Glicemia post prandiale (2h)

Paziente Alstrom sottoposto a 2 h di cammino die + introito di 100 g carboidrati complessi die

Paziente Alstrom stoppato dall’attività fisica + libero accesso al cibo

Maschio 25 aa Femmina 22 aa

v.nBasale a 12 mesi Basale a 12 mesi

76

30.04138/80steatosi

48.6 (6.6%)12.9

70

28.0110/70

normale

36.6 (5.5%)4.6

69.7

30.04120/73normale

36 (5.4%)4.6

74.0

32.9143/90steatosi

57.4 (7.4%)9.6

20-40 (4-6%)

<120/80

<7.0

Eur J Med Genet. 2014 Feb;57(23):71-5.

Paisey RB et al.

Glicemia post prandiale (2h)Col Tot mmol/LHDL mmol/LColtot/hdlTRGALTASTEnhanced liver fibrosis testC-peptide post prandiale pmol/L

Insulina post prandiale pmol/L

C-peptide/glicemia

12.93.7

1.083.4

3.255

61

9.75123467620

957

4.63.2

1.572.0

1.833

32

8.765211987

1417

4.64.1

0.745.5

2.146

33

9.141041125

892

9.65.0

0.707.1

4.5130

180

9.888382370

920

<7.0<5.0>1.1<4.5

<1.8<40

<40

<6.7666-1498100-250

95-214

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Non c’è perciò alcun dubbio che l’attività fisica (aerobica e di forza) costituisca un valido strumento preventivo e terapeuticonei soggetti affetti da Sindrome di Alström

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importante che l’’’’attività fisica

venga iniziata dopo un’’’’accurata

valutazione medica e dosata in valutazione medica e dosata in

modo appropriato sotto la

supervisione di specialisti.

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Indicazioni pratiche per soggetti ipovedenti

SPAZIO:

o Evitare ambienti con un pessima acustica o in cui gli stimoli acustici siano difficili da recepire, essendo il canale comunicativo più rapido da utilizzare. utilizzare.

o Ridurre al minimo gli ostacoli e i pericoli.

o Per gli ipovedenti l'ordine è molto importante: ogni cosa ha il suo preciso posto nell’ambiente, soprattutto se già lo conoscono e lo frequentano.

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o Avvicinandosi a un soggetto ipovedente, farsi notare per tempo. Tenere presente che non vede e non conosce la nostra identità. Quindi una volta vicini bisogna presentarsi.

o Non dimenticare che non può vedere un sorriso o un cenno del capo. Bisogna quindi utilizzare altri canali comunicativi per interagire (parlato, tattile etc.).

Nel dargli un attrezzo, bisogna chiamarlo per nome e poi creare un

RAPPORTI INTERPERSONALI:

o Nel dargli un attrezzo, bisogna chiamarlo per nome e poi creare un contatto.

o Evitare atteggiamenti iperprotettivi. (Es. Non guidatelo ma, offrite invece il vostro braccio, che afferrerà al di sopra del gomito. In tal modo non occorrerà suggerirgli la direzione: con la vostra guida si orienterà).

o Non allontanarsi mai senza aver preso commiato.

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Vissuto Motorio:

o A causa delle limitate possibilità relazionali, anche il vissuto motorio può subire ritardi causati da minori opportunità e non per deficit di apprendimento.

o Le esperienze motorie devono rassicurare e aumentare l’autonomia del soggetto.

o L’attività motoria deve avere lo scopo di creare un se corporeo che il soggetto cieco o ipovedente fa fatica a possedere.

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Indicazioni pratiche per soggetti con ipoacusia

SPAZIO:

o Evitare ambienti scarsamente illuminati, in quanto i soggetti devono per esempio essere in grado di leggere le labbra per poter comunicare.

o Trovare sempre una collocazione che lo faciliti nel vedere la bocca del suo interlocutore.

RAPPORTI INTERPERSONALI:

o Non parlate mai in dialetto: nelle apposite scuole, il sordo impara solo la lingua scritta, che gli permette anche di leggere.

Page 38: Sindrome di Alström - Relazione Gasparetti

o Non parlate troppo in fretta, ma neanche troppo lentamente.

o Ricordate che i sordi non possono seguire contemporaneamente i movimenti delle vostre labbra e i gesti o la spiegazione di un procedimento lavorativo. Si deve quindi dapprima indicare o eseguire, poi spiegare.

o Il parlato non è sempre il mezzo migliore per comunicare, spesso un gesto può essere più eloquente.

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GRAZIE GRAZIE DELL’ATTENZIONE