Simulare (per gioco) a scuola

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  • 8/3/2019 Simulare (per gioco) a scuola

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    Della simulazione (intesa come apparire qualcosa chenon si ) e della dissimulazione (intesa come non apparirequello che si ), secondo una distinzione classica di Eco(1), non qui il caso di parlare: se ne fa fin troppo usonella nostra scuola, che si rivela cos insospettatamenteben pi vicina alla vm (politica e sociale) di quanto non sicreda !n questa sede, invece, mi sembra importante

    parlare del "ioco, che non solo alla scuola, ma allacultura italiana in "enere, sempre stato estraneo, quandonon addirittura inviso #n esempio ce lo fornisce ancoraEco, ricordando come fu collocato $uizin"a, autore di$omo ludens (%), dalla cultura italiana dell&epoca nellapersona di 'arlo ntoni, in un volume dedicato atratte""iare la crisi dello storicismo tedesco destinato ade"enerare nella sociolo"ia (*) +utto perch in $omoludens non si afferma soltanto che o"ni cultura fa posto amanifestazioni ludiche o che il "ioco si fissa subito comeforma di cultura, ma, una volta identificate lecaratteristiche del "ioco, si arriva all&asserzione che icaratteri del "ioco sono quelli della cultura e che quindila cultura, sin dall&antichit-, si manifesta come "ioco (.)/vviamente il solo apparentare le due cose non poteva

    che far trasalire le vestali della nostra culturaaccademica, anche perch la tesi, come dimostra Eco, fuaffrontata in modo un po& riduttivo Da allora, per0,sono stati compiuti passi avanti: sono stati pubblicatitesti sulla teoria dei "iochi, itt"enstein ci ha propostol&analisi della matematica come "ioco, De 2aussure haistituito paralleli tra re"ole lin"uistiche e re"olescacchistiche, 3evi 2trauss e 3acan hanno apertamentefatto posto al ludico nella cultura sociale e individuale!l risultato, per0, sembra essere stato quello diapprofondire il solco tra chi afferma che tutto "ioco(cfr 4erne 567) e chi preferisce tenere il "ioco diviso datutto il resto, pena la perdita del divertimento (8) #napossibile spie"azione a tali irri"idimenti (al di l- dei viziculturali di fondo de"li accademici italiani) potrebbe

    essere la mancata chiarezza dei termini: in francese, initaliano, in tedesco, esiste una sola parola per identificarel&attivit- ludica, mentre l&in"lese ne ha due: pla9 e "ame2enza disquisire pi a lun"o, si pu0 solo far rilevare checomunemente il concetto di piacere unito al pla9,mentre al "ame unito quello di re"ole e, non a caso, proprio in area an"losassone che il fenomeno ha avutoinizio ed stato ma""iormente studiato 5vedi schedaillustrativa72i visto allora che in o"ni caso, alla base di ciascunatecnica, sta la presa di coscienza itt"einsteniana(1;1 per riconoscere sel&imma"ine vera o falsa dobbiamo confrontarla con larealt- (?)

    @ella pratica scientifica, allora, per riconoscere la realt-possiamo o manipolarla direttamente (sperimentazione),ma questo non sempre possibile (specie nel caso dior"anizzazioni complesse o di processi sociali od

    economici) o costruire un modello, manipolare questo e,dai risultati cos ottenuti, trarre previsioni sulcomportamento del sistema reale (simulazione) (

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    questo punto per0 qualche peda"o"ista potrebbe obiettareche la competitivit- (unita ad una situazione di fondo spessoviolenta)presente nei "iochi ne sconsi"lia l&uso nella scuola2enza entrare assolutamente nel merito della questione(peraltro ormai risolta) si potrebbe far rilevare che, a parteil pre"iudizio sulla innocenza dei bambini, per quantodetto all&inizio, sicuramente pi educativo "iocare alla pari

    con re"ole palesi piuttosto che con le re"ole non esplicitate(e di fatto contraddittorie) della vita scolastica quotidiana!noltre, chi ha analizzato un "ran numero di esperienze inquesto campo (;), cita i se"uenti vanta""i dellasimulazione nell &istruzione: interesse pi vivace ed entusiasmo di imparareda parte de"li alunni>

    Bdistacco dall&erudizione convenzionale>

    Beliminazione della polarit- studenteBinse"nante>

    ricorso ad una modalit- di comportamento universale>

    @el libro di +a9lor e alford, una vera bibbia in materia,

    oltre ad una serie di consi"li per condurre

    correttamente una sperimentazione, sono riportati ben ?"iochi ed un elenco molto nutrito di un altro centinaio,

    purtroppo con indirizzi e riferimenti non a""iornati !n

    !talia, infatti, la "amin" simulation conosciuta solo a

    livello universitario (1F), anche se ultimamente qualcosasi mosso soprattutto attraverso il 2!G!2 (2eminario

    !ntemazionale Giochi di 2imulazione), che si costituito

    nell&ottobre &;1 a Gradara, sotto "li auspici di numerosienti interessati alla formazione (DE2+, '@!+E,

    +E'/, E@E, !2H/3)

    #n primo risultato stato la formazione del "ruppoG!/@ @etorI, che ha elaborato "iochi di simulazione,riferiti a diverse aree disciplinari e a differenti livelli discolarit-, proponendo anche alle scuole corsi dia""iornamento in materia

    Jaolo Giatti

    Jubblicato in $ucI Hinn e "li altri nel "iu"no 1;;%

    Besperienza decisionale>

    Bconsapevolezza della funzione>

    Binterdisciplinarit- delle informazioni

    E& chiaro per0 che non basta l&entusiasmo, n basta far"iocare occasionalmente a onopoli "li alunni, per illudersidi avere fatto della "amin"Bsimulation: occorre sce"liere unmodello in cui l&inse"nante si applichi con competenza e anchecon passione /ccorre provarlo, occorre inserirlo in unasequenza didattica, occorre discuterlo durante e dopo e,infine, occorre evitare una crisi di ri"etto da parte de"lialunni per tutto ci0 che scolastico

    1) # Eco, ! se"ni del potere, in 2ette anni di desiderioilano, 4ompiani, 1;