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SI PUÒ FARE IN AZIENDA Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico Hotel Radisson Roma, 13 dicembre 2011 Alessandro Chiozza Ricercatore

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SI PUÒ FARE IN AZIENDAAziende, Lavoro e Disturbo

Psichico

Hotel Radisson Roma, 13 dicembre 2011

Alessandro ChiozzaRicercatore

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Indagine quali-quantitativa sull’inserimento lavorativodi persone con disturbo psichico in aziende private

• Identificazione degli elementi che influiscono sull’entrata in azienda e sul mantenimento del posto di lavoro delle persone con disturbo psichico, anche in relazione alle altre forme di disabilità

• Rilevazione degli atteggiamenti e comportamenti dei datori di lavoro nei confronti dell’inserimento lavorativo di persone disabili, con focus sul disturbo psichico

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Indagine quantitativa

Obiettivi:

• Rilevare presenza persone con disturbo psichico nelle imprese italiane

• Identificare elementi socioculturali che ostacolano l’inserimento lavorativo di questi soggetti.

Metodologia:

• Questionario strutturato somministrato con metodologia CATI• Piano di campionamento su popolazione di riferimento tratta

da Archivio Statistico Imprese Attive (ASIA) dell’ISTAT• Campione di 1.000 aziende rappresentativo della distribuzione

reale delle imprese• Sovra-campione di 495 aziende 15+ dipendenti (obbligo L.

68/99)

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Indagine qualitativa

Obiettivi:

• Analisi e diffusione conoscenza sulle esperienze di successo • Identificazione elementi di forza e di debolezza delle

esperienze più significative

Metodologia:

• Schede di primo screening attraverso le sedi provinciali delle Associazioni Datoriali

• Interviste in profondità ai datori di lavoro• Studi di caso su esperienze significative (positive e negative)

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Quadro statistico emerso

Campione:• Il 6,2% occupa un disabile

• Il 2,2% occupa un soggetto con disturbo psichico

• Oltre 70% conosce L. 68/99

• Oltre 70% conosce incentivi

• Circa 54% conosce possibilità di assunzione tramite convenzioni

Sovra-campione:• Oltre 45% adempie obbligo

• 570 disabili di cui 70 psichici

• Oltre 90% conosce L. 68/99

• Oltre 85% conosce incentivi

• Circa 75% conosce possibilità di assunzione tramite convenzioni

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Valutazione generale dell’esperienza di inserimento

%

Molto positiva 30,0

Abbastanza positiva 40,0

Né positiva, né negativa 24,0

Abbastanza negativa 6,0

Totale 100,0

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Disponibilità ad assumere un soggetto con disturbo psichico psichico (%)

ALa sua azienda sarebbe

disposta ad assumere una persona con una disabilità

psichica?

BIn futuro pensa che la sua azienda assumerà ancora

disabili psichici?

Sì 9,6 31,3

No 47,0 29,9

Dipende dal livello di disabilità psichica

9,6 10,4

Dipende dal tipo di mansione 15,7 11,9

Non sa 18,2 16,4

Totale 100,0 100,0

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Preoccupazioni rispetto all’eventualità di assumere un lavoratore con disabilità psichica (Val. %)

7,5 7,0 6,8 7,2 12,15,3 13,6 8,5 9,7 1,7

39,8 25,823,6

34,3 40,1

47,4 53,6 61,148,8 46,1

Le frequentiassenze sul

lavoro

L'incapacità diportare a

termine uncompito

La necessità diuna continuasupervisione

L'incapacità digestire lerelazioni

interpersonali

Gli eccessiviadempimentiburocratici

Non sa Dipende Poco/per nulla Molto/abbastanza

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

“In realtà è abbastanza raro che le aziende si tirino indietro; noi abbiamo perso finora solo un paio di imprese.Non ci sono mai stati problemi gravi o episodi che hanno portato ad una chiusura da parte di un’azienda che aveva in precedenza dato la sua disponibilità, soprattutto perché noi siamo molto presenti in azienda.Il tutoraggio pre e post assunzione è sempre fondamentale. Anzi, uno degli elementi che contribuisce in modo determinante all’attivazione di un inserimento è proprio il nostro costante sostegno agli utenti.L’obiettivo è quello di evitare il sorgere di qualunque tipo di problema (tra utente ed azienda, tra utente ed altri dipendenti, …) e laddove non si riesca ad evitare ed il problema si manifesti, l’obiettivo diventa quello di affrontarlo e risolverlo nel modo migliore e più rapidamente possibile.Tutto questo è possibile solo attraverso una costante presenza in azienda e con un costante contatto con il lavoratore e con il datore di lavoro.”

“Tra i fattori principali di successo di un inserimento c’è l’attivazione di una rete istituzionale, che comprende soggetti pubblici e privati, nella quale ognuno di questi soggetti assume un ruolo preciso nel processo di inclusione socio-lavorativa, in relazione alle proprie specifiche competenze: la rete ha un ruolo essenziale perché è all’interno di essa che concretamente si creano le occasioni di incontro e quindi di lavoro”

“In realtà è abbastanza raro che le aziende si tirino indietro; noi abbiamo perso finora solo un paio di imprese.Non ci sono mai stati problemi gravi o episodi che hanno portato ad una chiusura da parte di un’azienda che aveva in precedenza dato la sua disponibilità, soprattutto perché noi siamo molto presenti in azienda.Il tutoraggio pre e post assunzione è sempre fondamentale. Anzi, uno degli elementi che contribuisce in modo determinante all’attivazione di un inserimento è proprio il nostro costante sostegno agli utenti.L’obiettivo è quello di evitare il sorgere di qualunque tipo di problema (tra utente ed azienda, tra utente ed altri dipendenti, …) e laddove non si riesca ad evitare ed il problema si manifesti, l’obiettivo diventa quello di affrontarlo e risolverlo nel modo migliore e più rapidamente possibile.Tutto questo è possibile solo attraverso una costante presenza in azienda e con un costante contatto con il lavoratore e con il datore di lavoro.”

“Tra i fattori principali di successo di un inserimento c’è l’attivazione di una rete istituzionale, che comprende soggetti pubblici e privati, nella quale ognuno di questi soggetti assume un ruolo preciso nel processo di inclusione socio-lavorativa, in relazione alle proprie specifiche competenze: la rete ha un ruolo essenziale perché è all’interno di essa che concretamente si creano le occasioni di incontro e quindi di lavoro”

Soggetti che hanno dato sostegno nell’inserimento di disabili psichici % sui casi

DSM/ASL 4,0

Centro per l’impiego 4,0

Servizi sociali dell’ente locale 16,0

Cooperativa 2,0

Altro 8,0

Nessuno 66,0

Totale risposte 100,0

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SI PUÒ FARE IN AZIENDA. Aziende, Lavoro e Disturbo Psichico

Modalità di contatto fra l’impresa e il lavoratore inserito

Campione Sovra-campione

Centro per l’impiego 16,0 26,0

Agenzia privata per il lavoro 4,0 4,0

Cooperativa/Comunità 4,0 8,0

Consultando offerte di lavoro e valutando curriculum

4,0 8,0

Contatti con parenti e/o conoscenti del lavoratore 4,0 4,0

DSM/CSM/Centri diurni 12,0 6,0

Associazioni di categoria 0 6,0

Altri servizi sanitari 12,0 10,0

Servizi sociali dell’ente locale 4,0 14,0

Sindacati 0 2,0

SIL/Click lavoro 8,0 4,0

Servizi pubblici locali per il lavoro 12,0 10,0

Era già dipendente 20,0 6,0

Altro 8,0 18,0

Base 22 50

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GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE

[email protected]

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Telema S.p.A

Dott.Michele Bricchi

Un’esperienza di collaborazione efficace con i Servizi territoriali

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Coop Soc. Agricola NATURALMENTE S.C.S

Dott.ssa Cristina Cappelluti

La costituzione di una rete per l’inserimento.

Dalla Comunità al lavoro