Si avverte che gli incaricati alla diffusione non possono...

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Si avverte che gli incaricati alla diffusione non possono essere appartenenti alla Polizia di Stato né a Forze dell’Ordine. In ragione di ciò vi invitiamo a segnalare anomalie rispetto a quanto sopra.

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Si avverte che gli incaricatialla diffusione non possono

essere appartenentialla Polizia di Stato

né a Forze dell’Ordine.In ragione di ciò vi invitiamo

a segnalare anomalierispetto a quanto sopra.

CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO

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In piazza controi tagli alla sicurezza

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3Convenzioni Consap Magazine 2012

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Si avverte che gli incaricati

alla diffusione non possono

essere appartenenti

alla Polizia di Stato

né a Forze dell’Ordine.

In ragione di ciò vi invitiamo

a segnalare anomalie

rispetto a quanto sopra.

SommarioSommarioCOPERTINAIN PIAZZA CONTRO

I TAGLI ALLA SICUREZZA

CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO

Peri

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In piazza controi tagli alla sicurezza

In piazza controi tagli alla sicurezza

EDITORIALEBLOCCO CONTRATTUALE E LEGGE DI STABILITA’:

ENNESIME MORTIFICAZIONI DELLA NOSTRA

SPECIFICITA’ PROFESSIONALE 5Troppi tagli, così si uccide la sicurezza! 8La protesta dei poliziotti: "Siamo in mutande" 12Bara davanti al Viminale, la protesta della Consap: ''È morta la sicurezza'' 14Lettera dei sindacati al Ministro della funzione pubblica D'Alia 15Ultimora: Governo penalizza la sicurezza e militarizza il territorio 17EuroCop la Presidente Nellberg invitata alla riunione Europol a L’Aja 19Grande successo del corso per la Formazione Quadri Consap della Regione Puglia. 22Tagli alla sicurezza, assemblea a Palermo con il Segretario Generale 24Delegazione Consap incontra il Questore di Palermo Nicola Zito 25La Consap a Caltanissetta con gli Stati Generali della Regione Sicilia 27Consap denuncia: alla Stazione Termini sicurezza solo per chi viaggia sulle Frecce 30Lettera aperta del Segretario Generale Provinciale di Nuoro Montresor 32Incontro con il consiglio regionale per l’emergenza droga a Perugia 36Il Direttore del Servizio Polizia Stradale incontra la Consulta Consap 40Polizia Stradale efficiente, da lustro all’Italia ai mondiali in toscana 41Il progetto HERO, ci avvicina al numero di sicurezza Europeo 42Malessere alla Polizia Stradale di Grosseto 44Polstrada Mondovì, la denuncia Consap sui controlli ripresa dai giornali locali 45Via il contrassegno assicurativo dal parabrezza, ma solo dal 2015 46"Angeli della strada": su Sky il reality della Polizia Stradale 48L’Europa in campo per sensibilizzare sul colpo di sonno alla guida 49Polizia Stradale di Palermo. Passione o sacrificio inutile? 50Napoli. Donna ferita in una sparatoria, Consap “Il centro è insicuro” 52Ruoli tecnici, settore sanitario. La Consap interroga il Ministero dell’ Interno 53L’onore e il rispetto... di chi difende i cittadini e tutela la legalità. 56Squadre nautiche, fra spese ingiustificate e carenze di controlli 58Lettera aperta al capo della Polizia 63Violenza di genere e femminicidio i temi del G6 dei ministri dell’interno europei 64

Consap Magazine 2013Editoriale 5

Blocco contrattuale e legge di stabilità:ennesime mortificazioni della nostra specificità professionale

Il disegno di legge contenente dispo-sizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Sta-to (Legge di Stabilità 2014), appro-vato dal Consiglio dei Ministri loscorso 15 ottobre, ha inferto un du-ro colpo alle legittime aspettative delpersonale di Polizia.Già lo scorso 8 agosto il Consigliodei Ministri, a seguito del parereespresso dalle Commissioni parla-mentari e dal Consiglio di Stato,aveva approvato un regolamentoche prorogava al 31.12.2014 ilblocco dei trattamenti economici in-dividuali ed i blocchi riguardanti imeccanismi di adeguamento retribu-tivo, classi e scatti di stipendio e leprogressioni di carriera, comunque,del personale contrattualizzato e diquello in regime di diritto pubblico.Un vero e proprio scandalo contro ilquale la Consap ha manifestato il25 settembre 2013 dinanzi al Mini-stero dell’Interno ed ha presentatoun legittimo e sacrosanto ricorso giu-risdizionale. Ancora una volta il Governo, nono-stante le continue rassicurazioni, hadeciso di penalizzare la nostra cate-goria, ritenuta a giusta ragione tra lepiù deboli, non potendo esercitare ilsacrosanto diritto di sciopero. Non sipuò sottacere lo sconcerto che si pro-va nel constatare che si continuanoa rimandare i provvedimenti che ri-

ducono gli sprechi ed i costi dellapolitica, della corruzione e dell'eva-sione fiscale.Il Governo deve fare fronte primapossibile a questa insostenibile situa-zione attingendo le risorse disponibi-li dal Fondo Unico di Giustizia, co-stituito appositamente per le esigen-ze del personale del Comparto Sicu-rezza e Difesa. 

Per tali motivi la Consap nel corsodel recente incontro con il Ministrodell’Interno, Angelino Alfano hachiesto l’immediato utilizzo delle ri-sorse disponibili del Fondo UnicoGiustizia che secondo una stima del-la Ragioneria Generale dello Stato,nel 2012 ammonterebbero a 661milioni di euro.

Siamo, infatti, fermamente convintiche se il FUG fosse utilizzato, per glianni 2013 e 2014, esclusivamenteper alimentare il fondo di perequa-zione, sarebbero state adeguata-mente soddisfatte le esigenze delpersonale del Comparto Sicurezzae Difesa. Se il Governo dovesse disattenderequesta legittima richiesta non rimar-rebbe altra strada che quella dellaprotesta, con una grande ed unitariamanifestazione nazionale.

Giorgio InnocenziSegretario GeneraleNazionale Consap

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8 Primo pianoConsap Magazine 2013

Manifestazione nazionale

del sindacato di polizia Consap

“una cassa da morto davanti al

Viminale, a simboleggiare

la morte della sicurezza uccisa

dai tagli della spending review”

Troppi tagli, così si uccide la sicurezza!

Consap Magazine 2013Primo piano 9Una cosa è certa, quando una orga-nizzazione sindacale arriva a scen-dere in piazza per protestare controun Governo, lo fa dopo un lungo di-battito interno ed in un momento tan-to drammatico che ogni altra formadi mobilitazione appare scarsamenteincisiva. La ragione principale diquesta sorta di “travaglio interiore” èil rispetto per i cittadini, infatti quan-do a protestare per l’inadeguatezzadei meccanismi di sicurezza, sonoproprio i servitori dello Stato, signifi-ca che la situazione è grave e sonoa rischio la libertà e la democrazia.Così con una cassa da morto a sim-boleggiare la morte della sicurezzae le gigantografie di un poliziotto inmutande con la dicitura “ i poliziottie la sicurezza sono rimasti in mutan-de”, la Consap Confederazione Sin-dacale Autonoma di Polizia, sinda-cato maggiormente rappresentativodella Polizia di Stato, ha rivendicatomaggiori risorse per la sicurezza e ri-spetto per la professionalità di uomi-ni e donne delle Forze di Polizia. La premessa è “i governi di destra edi sinistra e delle larghe intese stan-no uccidendo la sicurezza, questo ilconcetto che la Confederazione Sin-dacale Autonoma di Polizia, haespresso davanti al Ministero dell’In-terno, portando in piazza quasi 500poliziotti da tutta Italia. Gli esecutivinell’ultimo decennio hanno sono lesi-nato risorse, in nome di un risparmiomale interpretato, con una serie di ta-gli al comparto Forze di Polizia, perun ammontare complessivo di 4 mi-liardi

“Dopo gli incontri con i ministericompetenti per la sicurezza naziona-le delle scorse settimane – spiega ilSegretario Generale Nazionale del-la Consap Giorgio Innocenzi – leprospettive appaiono decisamentenegative, da qui la decisione di scen-dere in piazza. Basta deleghe inbianco. I poliziotti italiani, i meno

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pagati e più anziani di Europa, rivendicano: losblocco del rinnovo contrattuale, il pagamento inte-grale degli assegni di funzione, il pagamento deglistraordinari e delle indennità, l’approvazione dellalegge per il riordino delle carriere, l’avvio della pre-videnza complementare e lo scorrimento delle gra-duatorie per ripianare gli organici, che in Italia so-no carenti del 30%”. Il richiamo alla protesta è stato ben accolto da tuttii colleghi, che si sono complimentati per aver postofine ad un’inerzia che, complice anche la mancan-za di una linea comune di rivendicazione, avevavisto i sindacati di categoria, convocati in sede go-vernativa solo a livello informativo, per annunciaremeno soldi e più sacrifici.Tanta solidarietà ma anche tante presenze con pul-lman di colleghe e colleghi che da molte città italia-ne hanno raggiunto la capitale, per unirsi al gruppodei colleghi della Segreteria Regionale e Provincia-le di Roma, corpose delegazioni dalla Campania,dalla Toscana, dall’Umbria e dalle province del La-zio, hanno consentito che la protesta al culmine del-la presenze mettesse insieme quasi 500 persone.

Il sit-in di protesta ha avuto ampio risalto sulla stam-pa, con articoli sui quotidiani nazionali, come ilCorriere della Sera e il Giornale d’Italia e le ripre-se di una troupe di un talk show de La 7.Le risorse per la sicurezza sono un investimento perla collettività e non una spesa da tagliare – ha det-to il Segretario Generale Giorgio Innocenzi davan-ti a microfoni e taccuini; la preoccupazione dei po-liziotti per la sicurezza dei cittadini ha visto la soli-darietà del Vice Presidente del Consiglio Regionaledel Lazio onorevole Francesco Storace e del consi-gliere regionale onorevole Michele Baldi. L’eclatante forma di protesta, ha avuto un importan-te risultato, che però rischia di essere vanificato dal-l’incertezza politica e di Governo, infatti si era in-travista la possibilità di un incontro fra la Consap edil Vice Ministro dell’Interno il senatore Filippo Bub-bico, ma ora la possibilità sembra sfumare, anchese la Consap farà di tutto per rivendicare maggioreconsiderazione per le istanze di uomini e donne del-le Forze di Polizia (foto cinellips).

C. P.

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Consap Magazine 2013 Primo piano12

La protesta dei poliziotti: "Siamo in mutande"Davanti al Viminale 'deposta' anche una bara. Tra iprimi ad arrivare ed esprimere solidarietà il leaderde La Destra Francesco Storace“Sicurezza e poliziotti in mutande”. A fotografare ilpessimo stato delle forze dell’ordine il sindacato Au-tomi di Polizia che, insieme alla Consap, manifestaquesta mattina davanti al Viminale. Presente anche illeader de La Destra, Francesco Storace, che nei gior-ni scorsi era stato tra i primi ad esprimere la propriavicinanza e solidarietà al comparto.Eppure il Governo tace. Il ministro Alfano, spieganogli agenti, si è semplicemente visto nel giorno del suoinsediamento. Intanto le problematiche sono semprele stesse: il pagamento degli assegni di funzionebloccati dal 2010, degli straordinari e delle indenni-tà; l’approvazione della legge delega di riordino del-le carriere; l’avvio della previdenza complementaree lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi inter-

ni. “La sicurezza è un investimento come la salute e lascuola”, ha osservato il segretario generale dellaConsap Giorgio Innocenzi. Non solo. Davanti al Vi-minale anche una bara coperta dalle bandiere delleorganizzazioni sindacali in sciopero. “Questa – haaggiunto Innocenzi – rappresenta la morte della si-curezza”. E rincara: “Il Governo delle larghe inteseaffronti i problemi, altrimenti…”.  Sulla stessa lun-ghezza d’onda anche il numero uno degli ADP, Rug-gero Strano: “Basta slogan, mezzi obsoleti, immigra-zione clandestina… Italia groviera d’Europa”.Nel frattempo, la protesta continua. Il vicepremier Al-fano, invece, si nasconde dietro il silenzio stampa.

Giuseppe Sarra

26-SET-2013

Direttore: Angelo Di MarinoDirettore: Angelo Di Marino Lettori Audipress n.d.

da pag. 16

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art

26-SET-2013 da pag. 6

Quotidiano Roma Direttore: Ferruccio de Bortoli Lettori Audipress n.d.

EVIDENZA 34

Bara davanti al Viminale, la protestadella Consap: ''È morta la sicurezza''

Consap Magazine 2013 Primo piano14

Roma, 25set. (Adnkro-nos) - Sago-me che ritrag-

gono poliziotti in mutande e una bara in mogano chearriva nella piazza davanti al Viminale: i sindacati dipolizia Consap e Adp hanno protestato davanti al mi-nistero dell'Interno per rivendicare lo sblocco del rin-novo contrattuale, il pagamento integrale dell'assegnodi funzione, degli straordinari e delle indennità, l'ap-provazione della legge delega di riordino delle carrie-re e l'avvio della previdenza complementare. Sono di-verse centinaia i poliziotti che appartengono alle siglesindacali che promuovono il sit-in in piazza del Vimi-nale. A guidarli Giorgio Innocenzi, segretario genera-le della Consap (Confederzione sindacale autonomadi polizia): "Abbiamo portato una bara davanti al Vi-minale perché è morta la sicurezza dei cittadini", spie-ga all'Adnkronos il leader della Consap. "I 4 miliardi

di tagli operati in questi anni dai diversi governi e dal-le finanziarie che si sono succedute vanno a incideresoprattutto sulla sicurezza dei cittadini: più loro taglia-no e più diminuiscono i controlli e aumentano i reati dimicrocriminalità". "Aumentano scippatori, borseggia-tori e spacciatori: è ora di dire basta e di capire chein ogni paese civile la sicurezza è un investimento enon una spesa. In Italia, invece - rimarca Innocenzi - leforze politiche che si sono alternate alla guida del Pae-se hanno saputo solo tagliare le risorse". "Chiediamocon forza un cambio di passo - scandisce Innocenzi -le forze di polizia sono sotto organico del 25%: man-cano 13 mila poliziotti, e le continue sforbiciate alcomparto sicurezza mettono a dura prova il lavoro de-gli operatori. Questo - assicura - è solo l'inizio: ci sa-ranno altre manifestazioni e, se non vedremo cambia-menti sostanziali, tutti i sindacati di polizia scenderan-no in piazza per una grande manifestazione nel cen-tro storico di Roma".

Italian Police protest in Rome

Trade unions present were the CONSAP (Trade UnionConfederation of the Autonomous Police), ADP (Auto-nomous Police) and ASPIL (Association of IndependentAuditors Cops and Outraged). The policeman took tothe streets for the legitimate claims in respect of wagesblocked, the unpaid overtime, and for a review of pen-sions. As a symbol of the event used a coffin. So wasthe explanation of a member of the Movement Cops,"the coffin was chosen because it tries to explain that,as things stand, security is dead in Italy." Giorgio In-nocenzi, Secretary General of the CONSAP proved tobe satisfied with the outcome of the event, will be cal-led in by the Minister of the Interior to tackle the sub-ject of the release of the contract of the category.

Circa 400 poliziotti, provenienti per la maggior partedal centro e dal sud Italia, hanno manifestato, pacifi-camente in Piazza del Viminale, di fronte alla sede del

Ministero degli Interni.I Sindacati presenti erano il CONSAP (Confederazio-ne Sindacale Autonoma di Polizia), l'ADP (Autonomidi Polizia) e A.S.P.I.L. (Associazione Sindacale Poli-ziotti Indignati e Liberi. I poliziotti sono scesi in piaz-za anche per le legittime rivendicazioni a propositodegli stipendi bloccati, degli straordinari non pagati,e per una revisione delle pensioni. Come simbolo del-la manifestazione hanno usato una bara. Cosi è statala spiegazione di un appartenente al Movimento Poli-ziotti, "la bara è stata scelta perché si cerca di far ca-pire che, per come stanno le cose, la sicurezza è mor-ta in Italia".Giorgio Innocenzi, Segretario Generale della Consap,si è dimostrato soddisfatto dell'esito della manifestazio-ne, verranno a convocati dal Ministro degli Interni peraffrontare il discorso dello sblocco del contratto dellacategoria.

About 400 policemen, coming mostly from central and southern Italy, demonstrated peace-

fully in Piazza del Viminale, where there is the headquarters of the Ministry of the Interior.

Signor Mini-stro, facciamoseguito alla no-ta del 20 set-tembre u.s.concernente lanecessità diavere un nuovoconfronto pres-

so il Suo Dicastero per affrontare le emergenti pro-blematiche del Comparto sicurezza, anche alla lucedel Suo autorevole intervento che ha portato la que-stione all’attenzione della riunione di Gabinetto deiMinistri tenutasi presso la Presidenza del Consiglio.La reiterazione della richiesta viene inoltrata oggi,dopo che abbiamo appreso con soddisfazione dellarinnovata fiducia del Parlamento al Governo, inquanto l’azione dell’esecutivo può proseguire nell’in-teresse dell’Italia, dei Cittadini ma anche delle don-ne e degli uomini in uniforme che, quotidianamentesi sacrificano in ogni angolo del Paese per garantirel’ordine e la sicurezza pubblica oltre che la lotta al-la criminalità. Ed è proprio in questa ottica, ovveroche la sicurezza rappresentando una delle condizio-ni imprescindibili anche per il rilancio economico ela ripresa dello sviluppo, che siamo a rinnovarLe l’ur-gente necessità del tavolo di confronto, con la parte-cipazione anche dei Ministri interessati, per com-prendere quali sono le iniziative e le risposte concre-te che il Governo intende adottare per risolvere leproblematiche evidenziate che, come ben ricorderàincidono pesantemente e negativamente sulla funzio-nalità della sicurezza del sistema Paese e, quindi,anche sulla ripresa economica. Per onestà di intentie in considerazione della Sua funzione e quella del-l’intero esecutivo, ma anche di quella dei nostri rap-

presentati, siamo a sottolineare altresì che la manca-ta convocazione del tavolo, pur comprendendo le in-numerevoli priorità che si devono affrontare - tra lequali riteniamo debba essere ricompresa anche quel-la della sicurezza - non potrà che essere interpretatacome una volontà a non voler risolvere le urgenti epressanti problematiche evidenziate (riorganizzazio-ne e riqualificazione del Comparto sicurezza, la que-stione del tetto salariale, la previdenza complemen-tare e il riordino del modello e delle carriere). Nel-l’attesa di un cortese riscontro, propedeutico per av-viare una nuova stagione nelle relazioni sindacali, Leinviamo cordiali saluti.

Consap Magazine 2013Primo piano 15

Lettera dei sindacati al Ministrodella Funzione Pubblica D'Alia

16 Primo pianoConsap Magazine 2013

17Primo piano Consap Magazine 2013

ULTIMORA

Se la bozza di legge di stabilità in nostro possessodovesse rispondere a quella che il Governo si ac-cinge ad approvare, saremo di fronte ad un vero eproprio “assassinio” della sicurezza civile nel nostroPaese e alla contestuale militarizzazione della ge-stione delle piazze. A lanciare l’allarme, preannun-ciando anche una manifestazione generale dei poli-ziotti, sono il sindacato Consap e altre tre sigle chenon nascondono la loro amarezza e la rabbia difronte all’ennesimo tradimento dell’esecutivo e delMinistro Alfano rispetto alla stesura della legge distabilità per il prossimo anno.A fronte degli straordinari non pagati da oltre unanno, delle missioni e dell’indennità di ordine pub-blico che marcano un ritardo altrettanto lungo, dellamancanza di giubbotti antiproiettili, di benzina perle autovetture, spesso anticipata dai poliziotti con iloro miseri stipendi per combattere il crimine, dell’en-nesimo blocco del rinnovo contrattuale e del tetto sa-lariale, che ha minato la tenuta e la funzionalitàdella polizia nonché delle rassicurazioni del MinistroAlfano che sulla manovra economica sarebbero fi-nalmente arrivati i fondi per pagare il lavoro giàsvolto da oltre un anno e per approvvigionarsi dimezzi e strumenti idonei per continuare la lotta allacriminalità, ancora una volta l’esecutivo nel silenzioassordante del Ministro e del Dipartimento, continuaa tagliare i fondi per la sicurezza e ad aumentare la

richiesta di impegno “gratis” dei poliziotti”.Una situazione non più tollerabile anche perché, sot-tolineano le rispettive sigle sindacali, mentre alla po-lizia si continua a tagliare, ai militari vengono asse-gnate risorse per oltre miliardo di euro in più rispettoai bilanci di quest’anno.Una scelta politica chiara ed inequivocabile, raffor-zata anche dalla volontà di voler abrogare l’articolo202 dello Statuto degli impiegati civili che prevedela salvaguardia della non riformatio in peius dei trat-tamenti economici in godimento. Il tutto mentre la ca-sta e gli sprechi non hanno perso un solo privilegioo un solo centesimo. A fronte dell’acuirsi dei conflitti di piazza, che vedràun autunno incandescente, il Governo Letta anzichérafforzare la Polizia di Stato civile, democratica etrasparente abituata alla mediazione dei conflitti,preferisce “militarizzare” le piazze e le strade delPaese per affrontare il giusto dissenso dei cittadinicon la logica del “limite invalicabile” secondo cui chilo oltrepassa va abbattuto.[...] Quello che ci amareggia di più, concludono isindacalisti è il silenzio assordante del Ministro edelle Amministrazioni su queste delicatissime que-stioni; ecco perché se la legge di stabilità dovesseessere approvata così com’è, chiederemo le dimis-sioni del Ministro Alfano in quanto non ci sentiamopiù rappresentati.

Governo penalizza la sicurezzae militarizza il territorio

19Primo Piano Consap Magazine 2013

EuroCop la Presidente Nellberg invitata alla riunione Europol a L’Aja

La svedese AnnaNellberg, dal no-vembre 2011 Presi-dente del ComitatoEsecutivo di Euro-Cop, la confedera-zione europea dei

sindacati di polizia, organizzazione ombrello dellaquale fanno parte le organizzazioni sindacali di po-lizia di 27 paesi in Europa, e la nostra organizza-zione sindacale è l’unica rappresentante italiana ac-cettata. Al termine della pausa estiva, l’autunno cipresenta appuntamenti importanti nella strada per ri-vendicare migliori condizioni professionali ed eco-nomiche, per le Forze di Polizia europee, non na-scondo che sono particolarmente stimolata nel conti-nuare questo lavoro importante come presidentedella maggiore confederazione dei sindacati di po-lizia europei. E’ di tutta evidenza che ci stiamo im-barcando in un momento emozionante e stimolantee l'agenda è piena. Solo per citare almeno un paiodi cose importanti: presto sarò in visita per conto diEuroCop a numerose organizzazioni come Augc inSpagna, Fpip in Francia, Nps in Bulgaria, e Kpss in

Kosovo. Come Presidente di EuroCop sono stata an-che invitata a partecipare alla conferenza Europol,che si terrà nei paesi bassi, all'Aja. Ma al centrodell’attenzione c’è sempre il confronto costante coni colleghi di tutta Europa e gli appuntamenti sono ilComitato Esecutivo che si è riunito a Bruxelles e delquale presto riferiremo gli esisti alle organizzazionisindacali partner che culminerà con la riunione au-tunnale nella capitale della Repubblica Ceca, l’Au-tumn Executive Commitee di Praga del 29 e 30 otto-bre. Sono orgogliosa di annunciare la preparazionedi un corso di formazione su salute e sicurezza peri nostri membri per il prossimo anno insieme al del-l'Etui, che fa il punto sulle normative e sulle preroga-tive delle rappresentanze sindacali in questo ambitodi peculiare tutela per l’igiene e la salute di tutti i po-liziotti. Altre importanti novità dell’incontro di Pragasaranno un work-shop che si terrà a margine dellariunione e l’ingresso di tre nuovi membri all’internodel Comitato Esecutivo. Come si può vederel'agenda è piena e speriamo di poter fare progressinei settori nell’ambito delle tematiche di interesse diEuroCop.

Alessandro Gregori

Introdotta nel Regno Unito una misura di aggressioneai patrimoni della criminalità organizzata, che laConsap auspica possa essere presa ad esempio an-che dal nostro Parlamento. Arriva un nuovo stru-mento nelle mani della Polizia inglese impegnatanella lotta ai signori del crimine. Le Forze dell'ordinee i Tribunali potranno infatti inviare sms ai criminaliimponendo legalmente la consegna di beni ottenutiin maniera illecita. è quanto scrive l’autorevole ta-bloid inglese The Daily Telegraph riguardo i nuovistrumenti della National Crime Agency.Grazie alle misure introdotte, i boss britannici nonpotranno più intestare ai propri familiari i beni immo-bili per impedirne il sequestro. Il piano della Nca

giunge dopo un lungo periodo di difficoltà degli in-quirenti nel tentare di confiscare i beni di noti crimi-nali che, grazie all'abile lavoro dei propri avvocati,sono riusciti per decenni a nascondere interi patri-moni anche dopo essere stati condannati; qualcosadi molto simile accade da anni in Italia con le pro-prietà immobiliari dei capi di mafia, ‘ndrangheta edelle diverse organizzazioni malavitose che ope-rano sul territorio.La misura introdotta nella “terra di albione” è stataintegrata con interventi in materia giudiziaria, i cri-minali che ignoreranno gli ordini dei tribunali po-tranno essere arrestati e rimarranno in custodia finoalla consegna dei beni di posti sotto confisca.

Confische, il Regno Unito inasprisce le norme...il nostro paese cosa fa?

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22 Primo PianoConsap Magazine 2013

Grande successo del corsoper la Formazione Quadri Consapdella Regione Puglia. Il saluto ai delegati sindacali da parte del Questore di Bari Pinzello

Ha riscosso un grande successo il 1°Corso di Forma-zione Quadri Sindacali Consap svoltosi il 27 settem-bre scorso a Bari nel corso del quale sono interve-nute numerose personalità istituzionali e politiche.Particolarmente apprezzati i saluti del Questore Pin-zello, dell'on. Fitto che, nonostante gli impegni poli-tici ha voluto intervenire telefonicamente da Roma,del consigliere regionale avv. Andrea Garoppo,della dr.ssa Rosemina Gadit apprezzata antropo-loga e mediatrice, del Presidente dell'AssociazioneAssegnatari Legge Gozzini, Lucio Marucci, del Diri-gente del Compartimento Polstrada dott. Paolo Fas-sari e della Vice Dirigente Compartimento Poliziadelle Comunicazioni, dr.ssa Potuti Daniela. Ringrazio le autorità intervenute, il Segretario Gene-rale dott. Giorgio Innocenzi, il Segreterario Gene-rale Agg dott. Sergio Scalzo ed il dott. Giovanni Ia-quinta, oltre ai tanti amici e colleghi simpatizzantiche hanno partecipato.La scelta della Segreteria Regionale, nella personadel Segretario Generale Regionale Pasquale Cas-sano, di celebrare a Bari i lavori del Primo corso diformazione quadri sindacali Consap, nel cogliere lasoddisfazione di tutto il gruppo dirigente locale rap-presenta il riconoscimento al contributo che lavora-trici e lavoratori della Polizia di Stato del territoriohanno dato, e daranno, alla crescita dell'organizza-zione sindacale che mi pregio di rappresentare nelCapoluogo pugliese.Esprimo un vivo un ringraziamento a tutti coloro che,ad ogni livello, hanno permesso di realizzare questa

importante occasione di dibattito democratico, non-chè i miei collaboratori all'interno della SegreteriaProvinciale che mi hanno aiutato e seguito nell'orga-nizzazione di questo importantissimo evento forma-tivo.Una tappa, quella odierna, che ha rappresentato unimprescindibile punto di partenza nella conoscenzae nell'analisi delle situazioni, e ha permesso, attra-verso la sintesi ragionata di tutte le posizioni prospet-tate, di addivenire all'elaborazione di formule inno-vative finalizzate a realizzare appieno il ruolo prio-ritario del sindacato: tutela del poliziotto, della col-lettività e delle istituzioni democratiche.

23Primo Piano Consap Magazine 2013

I riferimenti alla Legge121/81, per il cui "varo"sono stati necessari anni di dure battaglie che hannovisto pagare un duro prezzo a quanti si sono spesi,hanno concesso di affrontare l'argomento partendoproprio dalla fine di un' epoca in cui per i poliziottiesistevano solo "doveri", passando quindi per il ri-conoscimento agli appartenenti alla Amministra-zione della Pubblica Sicurezza di un vero e propriodiritto di associazione sindacale, con la creazione disoggetti politico-sindacali, organismi nazionali estrutture territoriali, deputati a sviluppare progetti erappresentare una categoria, purtroppo ancor oggipriva di un fondamentale diritto compresso dagli artt81 e 82 della stessa Legge.Ma in tal senso si è ribadita l'unicità della Consapquale unica sigla sindacale a rivendicare a granvoce il diritto allo sciopero!!!Proprio l'attuale momento storico in cui le difficoltàche il Paese vive trovano agevole riscontro negli at-teggiamenti di disorientamento e stanchezza che iLavoratori fanno trapelare allorquando ci si trova aparlare (inquietudine, rabbia, delusione) ha reso ne-

cessario affinare un'altro aspetto importante qual'èquello della comunicazione, attraverso la quale biso-gna alimentare la voglia di reagire!!Tutti coloro i quali credono nel Sindacato come inuna forza propulsiva e costruttiva devono averebene a mente che proprio da qui bisogna ripartire!!!Il compito del Sindacato rimane quello di individuareper tempo i disagi e i malesseri cercando adeguatesoluzioni, intervenendo fattivamente e consapevol-mente su un terreno che si presta agevolmente alqualunquismo.Certamente non depone a favore di quanti mirano arisolvere, più che a distruggere, l'attuale situazionepolitica nazionale basata su un'alleanza d'emer-genza in cui le polemiche fra i partiti vanno via viacrescendo di tono e si manifesta un nervosismo sem-pre più preoccupante.L'autunno appena iniziato ci farà trovare dinanzi allaprova dei fatti...toccherà al Governo affrontare ilnodo cruciale della Sicurezza, ed al Sindacato il com-pito di vigilare e garantire gli interessi dei Poliziotti!!!

Gianluca Bucci

Tagli alla sicurezza. Una triste realtà che dura ormaida diversi anni, nonostante le denunce dei membridelle forze dell'ordine, sempre più soli nella loro atti-vità quotidiana sul territorio. Il comparto sicurezza sof-fre, infatti, da tempo di una crisi senza precedenti. Haparlato proprio di questo mercoledì 2 ottobre a Pa-lermo il Segretario Generale Nazionale del Sindacatodi Polizia Consap, Giorgio Innocenzi.L'incontro con i partecipanti dell’assemblea si è tenutoalle ore 11,30 presso la caserma Lungaro ed Inno-cenzi ha posto al centro del suo intervento proprio al-cuni dei problemi più scottanti inerenti il comparto sicu-rezza. In particolare è stata affrontata la tematica dei tagli allasicurezza con le ripercussioni che questi tagli - si parladi drastiche riduzioni di uomini, mezzi e strumenti percombattere la criminalità - possono produrre in terminidi abbassamento degli standard di sicurezza per tutti icittadini. Tagli che sono diventati amputazioni per laPolizia ed i poliziotti e che colpiscono anche e soprat-tutto la lotta alla criminalità organizzata, contro laquale, in Sicilia in particolare, non si deve e non si puòabbassare la guardia.

Per questa ragione, all'incontro, è stato invitato ancheNello Musumeci, Presidente della Commissione Anti-mafia dell'Ars (Assemblea Regione Sicilia).Innocenzi, si è soffermato anche su questioni inerenti ilsistema pensionistico del Comparto sicurezza e il rior-dino delle carriere della Polizia di Stato.

24 Primo PianoConsap Magazine 2013

Tagli alla sicurezza, assembleaa Palermo con il Segretario Generale

02-OTT-2013

Quotidiano

Giornale di Sicilia Palermo

Quotidiano Direttore: Antonio Ardizzone

Giornale di Sicilia Palermo

Direttore: Antonio Ardizzone

Giornale di Sicilia Palermo

Lettori Audipress n.d.

da pag. 20

25Primo Piano Consap Magazine 2013

Si è svolto in un clima di fruttuosa collaborazione l'in-contro tra il Questore di Palermo, Nicola Zito, ed unadelegazione della Consap, guidata dal Segretario Ge-nerale Nazionale Giorgio Innocenzi, insieme al presi-dente Mauro Pantano il segretario regionale siciliano,Castrenze Todaro ed il Segretario Generale Provincialedi Palermo Domenico Milazzo. A seguito delle nume-rose osservazioni e lamentele mosse degli iscritti Con-sap durante l'assemblea tenutasi nella mattinata allaCaserma Lungaro di Palermo, diversi sono stati i puntidiscussi dalla delegazione con il Questore. Carenza dimezzi e di uomini; carenze igieniche in alcuni commis-sariati; il preoccupante taglio degli straordinari, la"fuga" dei colleghi dalla Squadra Mobile, fiore all'oc-chiello della lotta alla mafia; e ancora l'uso eccessivodell'istituto degli orari in deroga per far fronte alla ca-renza della Polizia, soprattutto in Uffici come il repartoScorte. La Consap presenterà, a breve, al Dottor Zito, un do-cumento complessivo di quanto rappresentato, cheverrà discusso con il Questore stesso che si è dichiaratoben disposto a suggerimenti che possano portare adun miglioramento della situazione lavorativa degli ope-ratori di Polizia palermitani. 

Delegazione Consap incontrail Questore di Palermo Nicola Zito

Consap Magazine 2013 Primo Piano26

Ripetuti tagli alla sicurezza mentre la microcrimina-lità aumenta a danno dei cittadini. E’ questo in sin-tesi il quadro descritto dalla Confederazione Sinda-cale autonoma di Polizia durante l’incontro tenutosipresso la caserma Lungaro di Palermo per illustraretutte le difficoltà del comparto e chiedere un inter-vento risolutivo al mondo politico.Una conferenza indetta per denunciare le gravi ca-renze organiche e di mezzi stanno mettendo in diffi-coltà il comparto della polizia stradale a causa dellapolitica di tagli messa a punto dal Governo nazio-nale.E che impedirebbero alle forze dell’ordine dicontrastare i reati minori in maniera efficace. “Que-

sti tagli stanno producendo una escalation criminale,un’impennata di reati predatori, che maggiormenteaffliggono i cittadini, la povera gente, le madri di fa-miglia, i ragazzi”, afferma il segretario nazionaleConsap Giorgio Innocenzi.“Da 4/5 anni stiamo subendo tagli indiscriminatialle risorse per il comparto sicurezza – prosegue In-nocenzi -. Una decurtazione di quasi 4 miliardi dieuro che sta creando ripercussioni negative su tuttol’apparato e che avvertiranno di più i cittadini ri-spetto ai potenti. Le scorte non vengono negate anessuno mentre le volanti sul territorio e il servizio aicittadini sono stati tagliati”.

Rassegna stampa

Tagli a sicurezza e reati in aumentoA Palermo l’allarme della Consap

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La Consap a Caltanissetta con gli Stati Generali della Regione Sicilia

Partecipatissima la riunione tenutasi il 3 0ttobre u.s. aCaltanissetta presso la sala della Questura "E.Loy". Unmomento importante, preceduto da un cordiale incon-tro con il Questore di Caltanissetta, dr. Filippo Nica-stro, al quale la CONSAP ha rappresentato i disagi ele problematiche dei poliziotti della provincia nissenalegati agli indiscriminati tagli effettuati al Comparto Si-curezza dai diversi “Esecutivi” succedutisi e alle riper-cussioni sulla sicurezza in generale per la città.Assolutamente necessario, potenziare le risorse umaneassegnate in provincia, e la Consap di ciò si farà ca-rico rappresentandolo al Dipartimento della P.S., perfronteggiare le emergenze dei crescenti servizi istituzio-nali legati alle attività di O.P. del Centro per Immigratidi Caltanissetta (C.I.E/C.A.R.A), che impegna l’appa-rato della Questura in maniera continua.Non passa giorno, infatti, che non si debbano appron-tare idonei servizi volti al mantenimento dell’O.P. sia al-l’interno del Centro che per rag-giungere le “Commissioni” rifugiati,purtroppo dislocate in altra provin-cia, al fine di esaminare e ascoltarele centinaia e centinaia di immigratiche hanno presentato istanza per ilriconoscimento di “asilo politico” esono ospiti nel Centro di Caltanis-setta o, cosa abbastanza frequente,per procedere all’allontanamentodal territorio nazionale di stranierinon in regola con le norme sull’im-migrazione ovvero al dislocamentodegli stessi in altri centri di acco-glienza del territorio italiano.Servizi che, ahinoi, devono esseregarantiti anche a costo di “chiu-dere” intere Divisioni, ci riferisce il

Questore, con i mezzi a disposizione, sia tecnici cheeconomici.Si aggiunga a tutto ciò, come ulteriormente evidenziatodalla Consap al Questore, l’ancor viva e attuale emer-genza “No Muos” affrontata nella giurisdizione delCommissariato di Niscemi dove, ad onor del vero,l’alto senso di responsabilità e abnegazione dei colle-ghi di quell’Ufficio e la grande versatilità del Dirigente,ormai da sole non bastano più a rendere serena, si-cura e rispettosa delle garanzie dettate “dall’AccordoNazionale Quadro” l’attività lavorativa dei colleghistessi, oltretutto espletata in una fatiscente strutturaquale è il Commissariato di P.S. di Niscemi.Si tratta quindi, e ci spiace doverlo evidenziare, nellamaggior parte dei casi di “fermare”, quindi, quelle at-tività interne legate alla posizione “giuridico – econo-mica” del personale di polizia della Questura, il qualerischia di trovarsi a non poter percepire lo straordina-

Consap Magazine 2013 Primo Piano28rio o i buoni pasto a causa del mancato invio in tempoutile dei conteggi, o ancora di non vedersi svilupparenei tempi dovuti la pratica inerente il “riconoscimentodi causa di servizio” o le operazioni legate agli scru-tini per “l’avanzamento di qualifica” o ancora di ope-rare ‐per sproporzione numerica‐ in situazioni poten-zialmente pericolose!A seguire si è tenuto il tavolo tecnico di lavoro tra i Se-gretari Generali provinciali della Sicilia e il SegretarioGenerale Nazionale Giorgio Innocenzi, con il contri-buto del Presidente Nazionale Mauro Pantano e delSegretario Generale Regionale Castrenze Todaro sul-l’argomento “pensioni e previdenza”. Sono state anno-tate proposte e idee da elaborare e sottoporre al Di-partimento della P.S. riguardanti, in particolare, la va-lutazione come anzianità utile per il diritto di accessoalla pensione per coloro che effettuano ore di lavoro in

eccedenza a causa della particolare attività operativa“usurante” svolta. E’ stata infine all’unanimità ribaditala necessità di organizzare, magari sfruttando la col-laudata centralità geografica della città di Caltanis-setta, un progetto di formazione dei quadri sindacalidella regione Sicilia.Per ultima, ma non per importanza, si è tenuta l’assem-blea sindacale rivolta a tutto il personale della provin-cia, sui più sentiti temi della categoria (riordino, con-corsi interni, previdenza complementare) una attentaanalisi ed un vivo dibattito degli intervenuti hanno ca-ratterizzato l'incontro, culminato poi in un piacevolemomento di convivialita' presso un noto ristorante citta-dino per i quadri sindacali intervenuti.

Il Segretario Gen.le Prov.le Antonio Patti

03-OTT-2013

Direttore: Mario Sanfilippo CiancioDirettore: Mario Sanfilippo Ciancio Lettori Audipress n.d.

da pag. 29

29Primo Piano Consap Magazine 2013

Consap denuncia: alla Stazione Terminisicurezza solo per chi viaggia sulle Frecce

“In fatto di sicurezza non possono esistere cittadini diserie A e quelli di serie B” questa in sostanza è l’ac-cusa che lancia la Confederazione Sindacale Auto-noma di Polizia (Consap) che per due settimane hapresidiato la più importante stazione ferroviaria dellacapitale con volantinaggi giornalieri davanti alla sta-zione Termini di Roma.Il sindacato maggiormente rappresentativo della Poli-zia di Stato, nella sua protesta ha reso note alla cit-tadinanza alcune anomalie nella collaborazione Mi-nistero dell’Interno e società Trenitalia, che dimo-strano uno sbilanciamento nei dispositivi di sicurezzache favoriscono la tutela degli interessi economicidella società privata in danno di cittadini ed opera-tori e che arrivino anche ad ipotizzare una turbativadel libero mercato.Per compiacere la dirigenza delle FF.SS. S.p.A. – ac-cusa la Segreteria provinciale della Consap di Roma- i vertici della Polizia di Stato sono arrivati al puntodi discriminare i cittadini in base al portafoglio. Nerosu bianco, con tanto di circolare, i vertici della Poli-zia Ferroviaria hanno impartito precise direttive alpersonale in servizio alla Stazione Termini per garan-tire pattuglie e assidui controlli dal binario 1 al 10,riservando invece, ai passeggeri dal binario 11 al24, una “saltuaria vigilanza”. In buona sostanza, se-condo i vertici della Polizia Ferroviaria, i cittadini chepossono permettersi i costosi treni ad alta velocitàhanno diritto a maggiore tutela e sicurezza rispetto aiviaggiatori, spesso lavoratori pendolari, costretti aprendere treni meno veloci ed affollati.Una violazione del diritto all’uguaglianza fra cittadiniche è stata rilanciata anche dall’Unione per la Difesadei Consumatori (U.Di.Con) che con una lettera hachiesto al Ministero dell’Interno dì intervenire per re-stituire uguale tutela ed uguale sicurezza anche a chi

non viaggia sulle frecce.Altra denuncia ha riguardato lo sbilanciamento deidispostivi di sicurezza fra le stazioni di Roma Terminie Roma Tiburtina, la secondo che totalmente rico-struita doveva diventare la porta d’ingresso di Roma,di fatto viene relegata dai vertici della Polizia Ferro-viaria, a ruota di scorta, infatti il dispiegamento diforze per la sicurezza dei passeggeri e di qualche de-cina di operatori alla Stazione Tiburtina, con disposi-zione di servizio “controlli saltuari” e di qualche cen-tinaio per la Stazione Termini con la disposizione diservizio “controlli assidui”. Anche in questo caso è ditutta evidenza come nello snodo ferroviaria che è dimeno interesse per il “business” di FF.SS. spa, iai cit-tadini utenti è riservato un servizio sicurezza ai limitidell’inadeguatezza. La denuncia che però ha scossoi vertici della Direzione Centrale delle Specialità èstata una lettera aperta al Capo della Polizia PrefettoAlessandro Pansa, che riportiamo integralmente, incui si invitava il Dipartimento a verificare se fra le“menti pensanti” del servizio di Polizia Ferroviariaesistesse un conflitto d’interessi.

A.G.

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Consap Magazine 2013Primo Piano 31

art

19-SET-2013 da pag. 23

Quotidiano Roma Direttore: Gian Marco Chiocci Lettori Audipress n.d.

art

19-SET-2013 da pag. 23

Quotidiano Roma Direttore: Gian Marco Chiocci Lettori Audipress n.d.

ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA 49

Consap Magazine 2013 Primo Piano32

Lettera aperta del Segretario GeneraleProvinciale di Nuoro Montresor

Grande partecipazione ed enorme entusiasmo per lapresenza in Sardegna del Segretario Generale Na-zionale Giorgio Innocenzi e del Presidente Nazio-nale Mauro Pantano. Il loro arrivo presso la questuradi Nuoro ha creato un grande interesse ed è servitoin modo efficace a risvegliare in tanti la voglia di rea-gire e fare sindacato in un momento storico profon-damente depresso sotto il profilo economico.Anche questa volta la Consapha dato prova di reale vici-nanza ai colleghi dimostrandoin modo inequivocabile che lapropria attività sindacaleemerge dal “mucchio” per con-cretezza, professionalità, entu-siasmo e livello qualitativo. La forte personalità di GiorgioInnocenzi è venuta fuori sin dalprimo momento durante l’in-gresso presso la questuraquando tanti colleghi si sonoavvicinati a lui per un saluto edè andata a crescere ancora dipiù negli importanti momenti

successivi durante l’incontro con il Questore PierLuigi D’Angelo, con i numerosi funzionari e soprat-tutto durante la partecipata assemblea.L’incontro con il Questore è stato caratterizzato dauna estrema cordialità e nel contempo da una fran-chezza dialettica senza precedenti. Si è parlato ditutte le problematiche più pesanti che affliggono laprovincia di Nuoro e si è riusciti a raggiungere unaccordo su numerose questioni che da tempo non siriusciva a risolvere. Il signor Questore ha veramenteonorato la presenza dei nostri rappresentanti nazio-nali mantenendo un comportamento ossequioso e digrande stima personale.Durante l’incontro è stata evidenziata la cronicamancanza di risorse e di personale in un territoriodifficile ove essere Poliziotti significa vivere costante-mente in uno stato di tensione ed ove oltre ai pro-blemi lavorativi si è costretti a subire anche pesantiripercussioni nella vita quotidiana. Lo stesso Que-store ha fatto riferimento che essendo la provincia

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molto particolare sotto il profilo morfologico, essen-doci 7 Commissariati ed 8 Distaccamenti Polstradadisseminati nelle varie zone prevalentemente mon-tuose, in ciascuna zona si vengono a creare delle sin-golari situazioni umane ed ambientali e per un gio-vane Poliziotto (il personale è quasi totalmente di gio-vane età) anche il solo fare amicizia con una ra-gazza locale può a volte generare dei conflitti conqualche abitante. All’incontro hanno partecipato, oltre allo scrivente,anche i segretari e delegati sindacali dell’intera re-gione Sardegna. Successivamente ha avuto luogouna partecipata assemblea durante la quale si è an-dati a discutere a lungo delle varie questioni che piùstanno a cuore al personale come il riordino dellecarriere privato in modo scandaloso dei 500 milaeuro che erano stati accantonati con sacrificio, il

blocco del contrattoassolutamente nonpiù sopportabile, il si-stema pensionistico,le ingiustizie nei con-corsi per vice ispet-tore e vice sovrinten-dente, l’utilizzo deifondi F.U.G. quale va-lida risorsa econo-mica da utilizzare alpiù presto ed altri ar-gomenti via via venutifuori nell’appassio-nata riunione.L’assemblea si èsvolta in un clima divera partecipazionecollettiva e numerosisono stati i colleghiche hanno rivolto de-gli importanti quesiti etutti sono rimastimolto soddisfatti per le esaustive risposte fornitedando realmente fondo alle energie. Di enorme efficacia sono stati gli interventi realizzatidal Presidente Nazionale Mauro Pantano che congrande professionalità ha affrontato la questione

Primo PianoConsap Magazine 201334pensioni in modo dettagliato rivolgendosi sia ai col-leghi anziani che ai giovani e soffermandosi su que-st’ultimi in merito ad una prospettiva pericolosamentegrigia per gli anni a venire se non si dovesse correreai ripari con le pensioni integrative. Si sottolinea che al di là dell’ottima figura fatta in am-bito tecnico è balzata agli occhi di tutti l’incredibileempatia psicologica ed emotiva che si è venuta acreare. Tutti i colleghi hanno lasciato l’assemblea ca-richi di positività e forse si sono sentiti meno soli inquesto momento in cui la nostra amministrazione nonfa altro che generare amarezze e stati di generaleabbandono.Senza ombra di dubbio alcuno nella circostanza siaGiorgio Innocenzi che Mauro Pantano hanno fattorealmente la differenza dando un enorme spessore aquesta segreteria provinciale.La loro personalità e simpatia sono state la vera ci-liegina sulla torta ed hanno sfatato, nell’animo deipiù diffidenti, che chi arriva da Roma non è mai ve-ramente sincero e spontaneo.A tale proposito, a nome di tutti non vediamo l’oradi riaverli tra noi!

IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALEAngelino Montresor

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Quotidiano Quotidiano Direttore: Anthony MuroniDirettore: Anthony Muroni Lettori Audipress 363000

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Quotidiano Quotidiano Direttore: Anthony MuroniDirettore: Anthony Muroni Lettori Audipress 363000

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Incontro con il consiglio regionaleper l’emergenza droga a Perugia

Il passo in avanti nel contrasto della criminalità orga-nizzata straniera è l'allontanamento, fisico non solosu carta, dei soggetti pericolosi. Se attraverso l'istitu-zione di un Cie in Umbria o con la riorganizzazionedelle strutture già presenti in Italia è il punto di diver-genza. Obiettivo condiviso, metodi differenti. I rap-presentanti dei sindacati di polizia, per la Consapera presente il Segretario Generale Regionale del-l’Umbria Antonio Errico sono stati sentiti nei giorniscorsi dalla commissione d'inchiesta su criminalità edipendenze del consiglio regionale presieduta da-l’onorevole Paolo Brutti.Quali soluzioni sono praticabili? Sullo sfondo c'èl'idea Centro di identificazione ed espulsione in Um-bria, tornata recentemente in voga, “ma prima ditutto è necessario rivedere l'organizzazione a livellonazionale, un centro in ogni regione per gestire lasituazione del territorio” hanno sottolineato i rappre-sentanti della Polizia di Stato. I sindacati hanno po-sizioni diverse, ma convergono su un punto fonda-mentale: lo spaccio di strada, per la quasi totalità, èin mano a cittadini tunisini clandestini, arrestarli pervederli di nuovo in strada dopo due giorni, non èuna soluzione. La soluzione è portarli via, rimpa-triarli. Ma siccome, le trafile burocratiche necessi-tano tempo, nell'attesa le strutture più adatte ad ac-coglierli sono i Centri di identificazione ed espul-sione. La gestione deve avvenire in base alle realinecessità, riorganizzata su base regionale. “Se ven-gono bloccati 20 clandestini che devono essereespulsi, ma ci sono posti per 2, con gli altri come fac-cio? Per Perugia servirebbe avere garantita unasorta di "riserva". Così sarebbe efficace. Per Anto-nio Errico della Consap alla clandestinità si lega ladifficile situazione delle carceri: “Molti detenuti clan-destini sono in attesa di giudizio. Sarebbe utile strin-

gere accordi tra governi, per fare in modo che la de-tenzione venga scontata nei Paesi di origine”. “Per-ché la gestione dei criminali irregolari porta ancheun considerevole aggravio a tribunali, carceri, pro-cure, ma anche alle strutture sanitarie”. Nel cosmo dello spaccio, un altro problema - è statoribadito - è quello delle "zone grige" che fanno dasponda alle organizzazioni criminali - albanesi e ni-geriani per l'importazione di carichi, tunisine per lavendita al dettaglio - per questo è stato ribadito comesia necessario stringere sugli affitti in nero o, se pos-sibile, su chi fa da prestanome e, ancora, da chi af-fitta chiudendo più di un occhio. E poi i telefoni:«Stiamo puntando a sequestrare le schede telefoni-che. Sono l'ufficio degli spacciatori, per i numeri ditelefono fanno a coltellate. Se riusciamo a bloccarle,incidiamo sugli affari. Ma un clandestino come puòarrivare ad avere ottanta schede diverse? Qualcunole prende a suo nome, qualcuno sorvola su docu-menti falsi, rubati o inesistenti?». I sindacati di poli-zia hanno, inoltre portato all'attenzione, un altro tipodi problematica: la criminalità organizzata stranierapunta l'Umbria per furti e rapine.

I tunisini controllano il mercato illegale...

Rispediamoli nel loro paese a scontare la pena

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Perugia nuova Tunisi, unica armacontro i pusher è il rimpatrioAscoltati in commissione antimafia del consiglio re-gionale alcuni rappresentanti dei sindacati di poliziadi Perugia Quartieri di Perugia che pian piano stanno diven-tando la ‘sede distaccata’ dei loro originali in Tuni-sia. Parola dei rappresentanti dei sindacati di poli-zia di Perugia che giovedì mattina sono stati ascol-tati in commissione antimafia presieduta da PaoloBrutti( Idv) in consiglio regionale. E’ Roberto Roscioli,capo della seconda sezione della squadra mobile diPerugia a spiegare questo particolare fenomeno aipolitici del consiglio regionale che dovranno relazio-nare sulla situazione della sicurezza a Perugia.«La maggior parte degli spacciatori di piazza vieneda Tunisi, qui loro replicano i loro quartieri, sap-piamo che in corso Garibaldi si è ricreato un deter-minato quartiere di Tunisi, alla stazione un altro, invia del Macello un altro ancora. A Perugia arrivanoper la maggior parte impegnando casa dei genitori,poi con lo spaccio iniziano a rimandare soldi acasa. Il più delle volte i genitori sanno che il figlioviene a delinquere, lo sentiamo dalle intercettazioni.Ma a fronte di 100 che arrivano soltanto due o treriusciranno nell’intento. La maggior parte di loro fini-sce a fare bassa manovalanza e spesso, loro stessi,diventano tossicodipendenti». Per questo, secondoRoscioli andrebbe fatta una «contropubblicità». Perfar capire a chi è in procinto di venire a Perugia incerca di fortuna che ha un’altissima probabilità dinon farcela e finire a dormire sotto i ponti.Questa strada non è affatto semplice da percorrere,e anche qualora venisse intrapresa seriamente daqualcuno, tarderebbe a dare i suoi frutti. Intanto dun-que, le forze di polizia si devono misurare con i pro-blemi che tutti i giorni attanagliano Perugia e i suoicittadini. La sicurezza, lo spaccio. E per combatterli,le ricette proposte e auspicate dai poliziotti dei sin-dacati sono molteplici, perché per ora, come haspiegato uno di loro «si svuota il mare con un cuc-chiaio».Sul Cie opinioni discordanti « è inutile prevedere il

carcere per il clandestino, perché quando esce ri-marrà nella stessa condizione. Va invece subito rim-patriato. Per questo, anche in Umbria è auspicabilel’apertura di un Cie, anche perché si tratta di unastruttura che costerebbe, alla comunità, molto menorispetto al carcere. Togliendo i clandestini al mercatodello spaccio, il 90 per cento dei quali sono tunisini,è una delle soluzioni, seppure parziali, per combat-tere il fenomeno». Contrari al Cie «Da sempre siamocontrari all’apertura di un Cie in Umbria perché nonrappresenta la soluzione. Il Cie potrebbe diventarepositivo solo per il primo periodo, poi assumerebbei connotati di un ulteriore degrado perché potrebbediventare punto di riferimento anche per territorio ex-tra regionali. La soluzione sarebbe quella di affidaread ogni Cie specifiche competenze territoriali preve-dendoli nelle città sedi diplomatiche. è chiara la ne-cessità di accorciare i tempi di espulsione». AntonioErrico del Consap a proporre di «portare i clande-stini in stato di detenzione a scontare la pena neiloro paesi di origine anche pagando il loro manteni-mento. Costerebbero circa la metà rispetto a quantoci costano in Italia. è necessario trovare il modo perobbligare i loro paesi di origine a riprenderseli». Esi aggiunge che c’è anche un discorso da fare dalpunto di vista della magistratura, e cioè che «para-dossalmente quegli strumenti che servono per contra-stare il crimine ai soggetti italiani, tipo obbligo difirma o di dimora, per i clandestini si traduce in im-possibilità di espellerli, quindi è anche peggio».A questo tavolo sono tutti convinti che il problema si-curezza a Perugia non è amplificato, ma esiste intutta la sua peculiarità. Sono i politici a chiedere per-ché tanta delinquenza ha scelto proprio Perugia. Lecause individuate dai poliziotti sono: «sottovaluta-zione del fenomeno» e «confusione tra assistenza erispetto e legalità», si è parlato anche di «zona gri-gia», di «cittadini regolari compiacenti» di «mercatoimmobiliare selvaggio», di «prestanome in cambiodi dosi». Tutto un limbo in cui gli spacciatori clande-stini trovano una sponda per la loro attività.

39Polizia stradale Consap Magazine 2013In evidenza 39Consap Magazine 201339 Polizia StradaleConsap Magazine 2013 Consap Magazine 2013In evidenza 39Consap Magazine 2012 Inchiesta39 Consap Magazine 2012Polizia Stradale 39

Responsabile Italia SettentrionaleMORELLO GIANMARIO

Responsabile Italia CentraleVANNONI MASSIMO

Responsabile Italia Meridionale ed IsoleCOSTANTINO GIOVANNI

Polizia Stradale AVELLINO OVEST DI LUISO PASQUALE

Polizia Stradale BENEVENTO MIRRA UGO

Polizia Stradale BIELLA LAZZARINI DANIELE

Polizia Stradale BOLOGNA CORBISIERO LUIGI

Polizia Stradale CAMPOBASSO PICA PEPPINO

Polizia Stradale Soverato (CZ) PETROSILLO TOMMASO

Polizia Stradale Scalea (CS) STABILITO ANTONIO

Polizia Stradale FIRENZE GRAVANTE FRANCESCA

Polizia Stradale Ceva (CN) SALTARIN GABRIELE

Polizia Stradale MASSA CARRARA MORIGONI MASSIMO

Polizia Stradale FROSINONE OTTAVIANI DOMENICO

Polizia Stradale GORIZIA BELTRAMINI WALTER

Polizia Stradale Jesi (AN) BELLI ANTONIO)

Polizia Stradale ISERNIA DE FALCO DOMENICO

Polizia Stradale LUCCA MARCHI INDRO

Polizia Stradale VENEZIA ANGIOLINI SANDRO VITTORIO

Polizia Stradale NAPOLI IZZO GIUSEPPE

Polizia Stradale Romagnano Sesia (NO) PANE BRUNO

Polizia Stradale PERUGIA PETRONI MAURIZIO

Polizia Stradale Lagonegro (PZ) LOSCHIAVO CIRIACO

Polizia Stradale Fano (PU) TENAGLIA IVAN

Polizia Stradale PESCARA Nord TOMEI ROSSANO

Polizia Stradale PORDENONE FIORINI GIANLUCA

Polizia Stradale Brancaleone (RC) BRUZZESE GIUSEPPE

Polizia Stradale ROMA Nord BOVE ANDREA

Polizia Stradale ROMA QUAGLIERI MASSIMILIANO

Polizia Stradale ROMA Nord LOTITO VINCENZO

Polizia Stradale Albano Laziale (RM) DI CEGLIE MARCO

Polizia Stradale Civitavecchia (RM) MORMINO MATTEO

Polizia Stradale Civitavecchia (RM) D’ORTENZIO LUCIANO

Polizia Stradale SALERNO DE SANTIS ANTONIO

Polizia Stradale Angri (SA) AURICCHIO RAFFAELE

Polizia Stradale Eboli (SA) APPIERDO ROBERTO

Polizia Stradale SASSARI POLO CRISTIAN

Polizia Stradale Città di Castello (PG) STAZI LUCIO

Polizia Stradale TERNI ZUMBO FRANCESCO

Polizia Stradale SIRACUSA BIANCA ANGELO

Polizia Stradale UDINE PREDAN ETTORE

Polizia Stradale VERCELLI LA MARCA MELCHIORRE

Polizia Stradale Schio (VI) DE VIRIGILIIS ANTONIO

Polizia Stradale Riccione FLAGIELLO MASSIMO

Polizia Stradale L’AQUILA COLIZZI EMANUELE

Consulta Polizia StradaleConsap Magazine 2012CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

Il Direttore del Servizio Polizia Stradaleincontra la Consulta ConsapIl vertice si è tenuto presso la sede al Polo Tuscolano

40 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

Una delegazione della Confederazione SindacaleAutonoma di Polizia, guidata dai Segretari Nazio-nali Stefano Spagnoli e Gianluca Pantaleoni e gliesponenti della Consulta Nazionale Polizia Stradalenonché segretari Generali Provinciali di Roma eTerni, Massimo Vannoni e Francesco Zumbo, ha in-contrato il nuovo Direttore del Servizio Polizia Stra-dale, Dottor Giuseppe Bisogno. L’incontro, che si è te-nuto in un ambito di massima cordialità e nel rispettoreciproco dei ruoli, ha consentito di affrontare nume-rose problematiche che oramai, da tempo ed in ma-niera sempre più pregnante, affliggono quella cheuna volta era definita il “fiore all’occhiello” della Po-lizia di Stato e cioè la Polizia Stradale. E’ stata rap-presentata la grave situazione a livello di organicicon personale sempre più anziano e che deve essereassolutamente, ed al più presto, affiancato da nuoveleve giovani che possano, tra l’altro, trarre insegna-mento dai più “vecchi” del mestiere e soprattutto pos-sano alleggerire il carico di lavoro, sempre più pe-sante, che investe gli operatori della Polizia Stradale.E’ stato fatto presente che soprattutto in ambito auto-stradale - ove tra l’altro la Polizia Stradale è presentecon competenza esclusiva sul territorio - si rischia se-riamente il collasso proprio a causa dell’età mediatroppo alta dei colleghi che svolgono servizio con tur-nazioni in “quinta” fisse, a temperature estreme, cheminano fortemente il fisico. E’ stato altresì detto checi sono colleghi che hanno oltre 20 anni di serviziocontinuo in autostrada e che vorrebbero essere asse-gnati ad altre sedi, ma che purtroppo non vedono spi-ragli per le loro legittime aspirazioni sentendosi ora-mai come “ingabbiati” dentro i “recinti” autostradali.Tante altre sono state le segnalazioni di criticità dellaPolizia Stradale opportunamente evidenziate dalla

nostra O.S. al Direttore del Servizio, tra le quali la si-tuazione di quasi collasso del C.N.A.I, che riteniamosia il futuro della Polizia Stradale, non certamente percolpa degli addetti e della Dirigenza ma, piuttosto,per la mole di lavoro a cui quell’ufficio deve far frontecon poco più di una decina di colleghi, volenterosisenz’altro ma anch’essi essere umani. Da ultimo, enon per importanza, abbiamo segnalato al Direttorela cronica problematica del transito dei tifosi in auto-strada cui molto spesso sono chiamati ad intervenirei colleghi della Polizia Stradale, assolvendo ad atti-vità di stretta competenza del Reparto Mobile oquanto meno delle Questure. Il Segretario NazionaleStefano Spagnoli non ha poi mancato di segnalareal Direttore anche alcune vertenze aperte sul territo-rio a livello locale chiedendone la risoluzione. Anchequi, sono state evidenziate più questioni come lagrave carenza di veicoli del parco auto della SezionePolizia Stradale di Terni e la gravissima mancata cor-responsione dell’indennità esterna al personale dellaSezione Polizia Stradale di Pesaro che effettua straor-dinario programmato in servizio di vigilanza stradalee molto altro. Con soddisfazione affermiamo che altermine dell’incontro la sensazione è stata quella dinon aver parlato, come purtroppo accade sempre piùspesso nella nostra Amministrazione, con un alto fun-zionario del Dipartimento che fa finta di ascoltare. Alcontrario la delegazione ha potuto constatare, consoddisfazione l’attenzione del neo-Direttore del Servi-zio a tutto ciò che è stato rappresentato nel lungo col-loquio e soprattutto l’entusiasmo con il quale il DottorBisogno ha intrapreso il nuovo incarico conferitoglidall’Amministrazione. L’incontro si è concluso con imigliori auguri di buono e proficuo lavoro da partedi tutta la Consap.

Consap Magazine 2013Polizia Stradale 41

Polizia Stradale efficiente, dà lustroall’Italia ai mondiali in ToscanaPlauso internazionale al nostro paese, è mancato solo l’acuto azzurro

La Polizia Stradale, si è ancora una volta contraddi-stinta per la discrezione e l’efficienza in occasionedei Campionati del mondo di ciclismo su strada, chesi sono svolti in Toscana dal 21 al 29 settembrescorso, dove era impegnata su diversi fronti legatialla sicurezza delle nostre strade. Un dispiegamento di forze di quaranta pattuglie mo-tomontate della Stradale, ha garantito il servizio discorta agli atleti lungo tutto il percorso di gara e du-rante i 5 giorni della manifestazione sportiva. Oltre ai servizi operativi, analogamente a quanto ac-cade per il Giro ciclistico d'Italia, il Servizio di poli-zia stradale ha avviato una campagna di sensibiliz-zazione sulla sicurezza stradale svolta in collabora-zione con la Federazione Ciclistica Italiana Giova-nile. All'interno dell'area del Mandela Forum di Fi-

renze ha stazionato il Pullman Azzurro - aula scola-stica multimediale itinerante - e uno stand con opera-tori di polizia che hanno accolto i numerosissimisportivi, che da tutto il mondo hanno seguito l’evento,con spot a tema e materiale didattico parlando di si-curezza stradale con riferimento agli utenti "deboli"della strada, cioè pedoni, ciclisti e motociclisti. Grande partecipazione di cittadini alla tappa che ilPullman azzurro ha effettuato a Montecatini Terme(Pistoia) per l'evento "Pinocchio bike school", orga-nizzato per educare alla guida sicura in bicicletta. All'interno della Scuola militare dell'Aeronautica"Giulio Dohuet" di Firenze, è stato proiettato il film"Young Europe", che è stato anche presentato comeevento collaterale all'ultima Mostra del cinema di Ve-nezia.

42 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

Sviluppo di un efficace sistema europeo di chiamated’emergenza eCall basato sul 112, numero unico diemergenza europeo.Il progetto, che si concluderà il 31 dicembre 2013,vede protagonisti nove Paesi europei (Croazia, Re-pubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Italia,Olanda, Romania e Svezia) con 40 partner tra caseautomobilistiche, operatori automotive, operatori ditelefonia mobile, automobile club nazionali ecc., co-ordinati da ERTICO ITS Europe (European Road Tran-sport Telematics Implementation Coordination Orga-nisation).Per quanto riguarda l’Italia, oltre all’Automobile Clubd’Italia, sono impegnati nel consorzio HeERO la Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri - Dip.to per la Di-gitalizzazione e l’Innovazione tecnologica nella Pub-blica Amministrazione (con funzione di coordinatorenazionale), Magneti Marelli, CRF Centro RicercheFiat, Telecom Italia e AREU Azienda Regionale Emer-genza Urgenza.Il sistema eCall.Finalità specifica del progetto HeERO è quella di rea-lizzare e testare un sistema automatico di chiamatedi emergenza, installato a bordo dei veicoli, intero-perabile e armonizzato, ovvero un sistema definitoeCall.Nel prossimo futuro, infatti, tutti i veicoli commercia-lizzati nell’Unione Europea dovranno essere equi-paggiati con il sistema di sicurezza eCall, capace diallertare automaticamente i servizi di soccorso incaso di incidente grave. Anche nel caso che la vit-tima abbia perso conoscenza, il sistema invierà in-formazioni sull'esatta localizzazione dell'incidentecosì che i soccorritori possano intervenire nel giro dipochi minuti.

Più in particolare, nel momento in cui l'apparecchioeCall installato a bordo del veicolo rileverà il forteimpatto di un incidente, genererà in modo automa-tico una chiamata di emergenza 112 al centro disoccorso più vicino e trasmetterà l'esatta localizza-zione dell'incidente e altri dati che riguardano il vei-colo. La chiamata potrà essere attivata anche inmodo manuale, con i medesimi effetti, tramite un ap-posito pulsante. Indipendentemente dal modo in cuiverrà attivata la chiamata, ad ogni modo, oltre allatrasmissione automatica dei dati verrà anche stabilitauna connessione vocale tra il veicolo e il centro disoccorso. In questo modo, qualsiasi passeggerodell'auto incidentata in grado di rispondere alle do-mande potrà fornire ulteriori informazioni utili per un

Il progetto HERO, ci avvicina alnumero unico di emergenza europeo

efficiente soccorso.I benefici attesi.Ricevere l’avviso immediato del verificarsi di un inci-dente e della sua esatta localizzazione può ridurre itempi di risposta dei servizi di emergenza del 50%nelle aree rurali e del 40% in quelle urbane. Graziea tale risparmio di tempo, l'eCall contribuirà a sal-vare fino a 2.500 vite ogni anno nell'Unione Euro-pea ed a ridurre la gravità delle ferite in migliaia dicasi. L'eCall permetterà anche di curare in tempi piùrapidi i feriti, offrendo loro migliori prospettive di re-cupero. Arrivare più rapidamente sulla scena di unincidente permetterà inoltre di ripristinarla più velo-cemente, riducendo di conseguenza la possibilità diincidenti secondari, diminuendo i tempi di conge-stione ed i rallentamenti e riducendo, di conse-guenza, anche il consumo di CO2. Il ruolo del progetto HeEROIl progetto HeERO prevede l’implementazione di unprogetto pilota in ogni Stato coinvolto, in modo datener conto di ciascuna situazione peculiare e speri-mentare soluzioni diverse. Tali progetti pilota proce-deranno in parallelo e si intersecheranno tra loro nelprogetto - pilota multi - Paese, il cui scopo è dimo-strare come un veicolo straniero che viaggi in unPaese diverso dal proprio sia comunque in grado dilanciare una chiamata eCall (voce + dati) al centrodi soccorso locale attraverso il numero unico d’emer-genza europeo 112. In questo modo verrà avviatoun sistema concretamente interoperabile e armoniz-zato, che sarà progressivamente reso operativo sututto il territorio dell’Unione Europea e che saràesteso anche ad Islanda, Norvegia e Svizzera.Specificità del progetto italianoNel contesto generale del progetto europeo HeERO,il progetto pilota italiano si caratterizza per tre ele-menti particolari:• l’effettuazione di test anche tramite veicoli privati,

grazie alla partecipazione attiva di alcuni sociACI reclutati nell’area prescelta per la sperimenta-zione su strada;

• la verifica, attraverso una serie di test mirati, dellapossibilità di utilizzare la presenza di un disposi-tivo eCall a bordo del veicolo per lo sviluppo, acosti sostenibili, di sistemi avanzati di assistenzaagli automobilisti, la c.d. “break down Call” o“bCall”;

• la sperimentazione, infine, dei benefici connessicon l’invio dei dati contenuti in ciascuna chiamataeCall (posizione, tipo di veicolo, tipo di evento)

ad una Centrale di Infomobilità, in termini di effi-cienza dei servizi di informazione ai cittadini po-tenzialmente interessati all’evento incidentale.

E’ la stesa Commissione Euroepa a magnificare ledoti del sistema che si punta a rendere obbligatorioentro il 2015: "L'impiego di un sistema eCall intero-perabile a livello europeo rappresenta una impor-tante evoluzione in materia di sicurezza stradale”, ri-badisce Antonio Tajani, vicepresidente della Com-missione europea e Commissario europeo per l'Indu-stria e l'imprenditoria.“Questo sistema consente di risparmiare tempo e sal-vare vite. Rappresenta inoltre un importante passoavanti per rendere i nostri veicoli più intelligenti e mi-gliorare la nostra concorrenzialità."“Il sistema europeo eCall costituisce un importantepasso avanti per la sicurezza stradale.In caso di necessità urgente di aiuto è molto meglioessere connessi che soli: il valore delle Ict consiste inquesto”, aggiunge Neelie Kroes, vicepresidentedella Commissione europea e responsabile del-l’Agenda digitale (in foto).

Consap Magazine 2013Polizia Stradale 43

44 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

Malessere alla Polizia Stradaledi GrossetoTroppe domande di trasferimento. Si rilevano inoltre aggregazioni privilegiate

E’ malessere alla Polizia Stradaledi Grosseto dove nell’ultimoanno, con dispiacere si registrache ben il 15% della forza in Se-zione ha inoltrato domanda di tra-sferimento ad altra sede per lamedesima città.Giunge naturale la riflessione sucome mai numerosi dipendentipreferiscono andarsene dalla Poli-zia Stradale rimanendo in loco inquestura.Ad avvallare i nostri sospetti con-tribuiscono comportamenti atipicida parte dell’attuale dirigentedella sezione dove determinateaggregazioni ad altri reparti rite-nute migliori sotto il profilo lavora-tivo, vengono di sorta assegnatesotto banco ad alcuni senza uncriterio di monitoraggio secondovolontarietà, altre ritenute più gra-vose, pubblicizzate a tutti cer-cando solo in questa ultima ipo-tesi personale disponibile.

Una delle sue ultime scelte atipi-che ha quasi dimezzato un distac-camento polizia stradale qualequello di arcidosso consentendoche gran parte del personale, piùdel 37%, compreso il suo coman-dante se ne andasse aggregatofuori sede.Si eccepisce aspramente con lasua metodica gestionale poiché ri-teniamo che la partecipazione atale aggregazione doveva esserespalmata su tutti i reparti valoriz-zando non solo il personale vo-lontario ma chi di conseguenzaabitualmente è predisposto ai ser-vizi di pattuglia. Il Segretario Ge-nerale Regionale Toscana Mas-simo Napoli ha inoltrato a questasegreteria nazionale una segnala-zione dettagliata delle anomalieriscontrate dove si denotano oltrea comportamenti atipici da partedel dirigente della sezione poliziastradale in questione violazionialle norme contrattuali in cui si li-mita la partecipazione del perso-nale a determinate turnazioni seb-bene volontario gravando quindiuna minore presenza di pattugliesulla strada.Questa Segreteria Nazionale hainoltrato un esposto al Ministerodell’Interno richiedendo una ispe-zione al fine di verificare la ge-stione dell’attuale dirigente.

PantaleoniSegretario Nazionale Consap

14-SET-2013

Direttore: Gabriele CanèDirettore: Gabriele Canè Lettori Audipress n.d.

da pag. 9

45Polizia Stradale Consap Magazine 2013

La carenze di controllo sulla viabilità ordinaria, denun-ciata dalla Consap arriva sui quotidiani del territorio.Nello scorso numero della rivista abbiamo pubblicatol’allarme lanciato Segretario provinciale della nostraorganizzazione sindacale, che in seguito è stato og-getto anche di una lettera con richiesta di intervento alMinistero dell’Interno a firma del Coordinatore nazio-nale della Consulta Nazionale Polizia Stradale perl’Italia Settentrionale Gian Mario Morello.La preoccupazione espressa con dovizia di dati dalSegretario Generale Provinciale Gabriele Saltarin perla carenza di controlli al traffico sulla strada di viabi-lità ordinaria, non ha mancato di cogliere nel segnoed è stata ripresa da una testata giornalistica locale, ilcui articolo pubblichiamo in questa pagina.Il travaso di personale dal Distaccamento di Ceva percoprire la vigilanza in autostrada A6 di fatto lascia in-controllate vie di comunicazione ordinaria che sonoperò ad alta percorrenza nell’area monregalese, an-che in considerazione dell’antieconomcità dell’auto-strada per il continuo aumento del pedaggio.Ne consegue che questa crescita di traffico ordinario,sta generando allarme nel territorio, che chiede allaPolizia Stradale una presenza sempre più assidua,presenza che le sedi territoriali non riescono a garan-tire perché l’impiego del personale è monopolizzatodalla vigilanza autostradale.L’auspicio è che l’intervento della Consap e la mobili-tazione dei cittadini della zona che chiedono a ra-gione maggiore sicurezza, possa trovare risposta neivertici della Polizia Stradale, che seppur chiamati afare in conti con carenze diffusa devono garantire lasicurezza sulle strade e creare migliori condizioni dilavoro per donne ed uomini della Polizia di Stato.

Alessio Pedrocco

09-OTT-2013Unione Monregalese

Direttore: Corrado Avagnina

Unione Monregalese

Direttore: Corrado Avagnina

Unione Monregalese

Lettori Audipress n.d.

da pag. 4

Polstrada Mondovì, la denuncia Consapsui controlli ripresa dai giornali localiIl Segretario Provinciale Gabriele Saltarin aveva chiesto l’intervento della

Consulta Nazionale della Polizia Stradale della Consap

46 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

Via il contrassegno assicurativodal parabrezza, ma solo dal 2015

Le notizie sulla copertura assicurativa saranno assi-curate da una banca dati a cui possono accedere leassicurazioni i cittadini e le Forze dell’OrdineIl decreto ministeriale numero 110 dell'agosto 2013(in Gazzetta ufficiale il 3 ottobre) è ora in vigore,producendo i suoi effetti dal 18 ottobre, con l'obiet-tivo di ridurre le frodi, contrastando la contraffazionedei contrassegni cartacei e l'evasione dell'obbligoassicurativo, tramite la sostituzione dei contrassegniattuali con controlli telematici incrociati tra le banchedati delle targhe dei veicoli e quelle delle polizze as-sicurative.Entro il 18 novembre 2013, sarà operativa la strut-tura del database, che entro metà dicembre sarà po-polato con i dati degli archivi Ania (Associazionenazionale imprese assicuratrici). Entro il 18 ottobre2014, si definiranno connessioni informatiche, si-stemi di accesso e trasmissione via web delle infor-mazioni necessarie all'aggiornamento del databaseda parte delle Assicurazioni, operative entro aprile2015. Saranno definiti e attivati i sistemi di accessoweb da parte dei cittadini alla banca dati. Entroaprile 2015, sarà infine operativa la banca dati, an-che per il controllo del traffico e il rilevamento a di-stanza delle violazioni del codice stradale. Il mini-stero provvederà a comunicare, anche attraverso ilproprio sito web, l'implementazione delle varie fasi.Quando il meccanismo sarà a regime, alla bancadati potranno connettersi assicurazioni, automobilistie Forze dell'ordine.Il decreto ministeriale sulla smaterializzazione delcontrassegno stabilisce che la responsabilità sui datiche saranno presenti nell'archivio delle polizze saràdelle compagnie in prima persona, anche se l'inseri-mento delle informazioni nel database verrà effet-tuato dai loro agenti. Il sistema, comunque, può es-

sere disegnato per funzionare solo in Italia con vei-coli immatricolati in Italia: nessuna norma europeaimpone di armonizzare sistemi informatici e con-trolli. In Italia, circolano 4 milioni di veicoli sprovvi-sti di copertura assicurativa, di cui 2,8 milioni sonovetture. Sono più dell'8% del totale e il mancato in-casso per le Compagnie sfiora i 2 miliardi di euro.L'auspicio è che, col contrassegno elettronico, scen-dano le tariffe Rca: oggi, con l'evasione dell'obbligoassicurativo, le Compagnie hanno un mancato in-casso che in futuro potrà essere colmato. Inoltre, chiè senza Rca è spinto a fuggire dopo aver causato unsinistro, diventando un pirata della strada: così, nonviene sanzionato per mancanza di Rca, e non devesborsare l'indennizzo di tasca propria. Il controlloelettronico servirebbe anche a debellare il fenomenodella pirateria stradale: una tutela in più per le pos-sibili vittime della strada, non lasciate troppo temposul teatro dei sinistri senza soccorso.

Da: sicurauto.it

Consap Magazine 2013Polizia Stradale 47

La mobilità ai tempi di Galileo, il traffico si controlla con il satellite

Uno studio denominato "La Mobilità ai tempi di Ga-lileo", realizzato dalla Fondazione Caracciolo del-l'ACI e presentato alla 68a Conferenza del Trafficoe della Circolazione, organizzata dall'AutomobileClub d'Italia, propone il ricorso al satellite, per pre-venire la congestione del traffico.Nelle nostre città, secondo lo studio, 1 minuto su 4in auto è sprecato nel traffico e nella ricerca di unparcheggio. La congestione stradale ci costa oltre 5miliardi di euro ogni anno, a cui vanno aggiuntimolti dei 30 miliardi di spesa sociale per incidentistradali. La statistica non ci conforta, prevedendo unaumento dell'urbanizzazione con punte del 50%fino al 2050, ma la tecnologia sì, soprattutto quellasatellitare che entro il 2020 equipaggerà il 90% deiveicoli su strada. Anche questa, però, mostra ancoralimiti che ne compromettono l'efficacia. La rivolu-zione copernicana è rappresentata da "Galileo", ilsistema satellitare civile europeo, ideato dalla Comu-nità Europea e dall'Agenzia Spaziale Europea, indi-pendente e compatibile con quello russo e statuni-tense. Sfruttando le più avanzate tecnologie, rispetto aglialtri sistemi satellitari Galileo è più preciso, più affi-dabile, con una più estesa copertura territoriale e so-prattutto più funzionale: sarà il sistema operativo perla smartmobility di domani. Non solo ridurrà il traf-fico e la congestione, ma costituirà la piattaformaper applicazioni smartphone e programmi di ge-stione ed ottimizzazione della mobilità. Grazie anche al contributo di Aci che ha messo a di-sposizione il proprio know how al progetto, Galileofaciliterà la vita agli automobilisti con la semplifica-zione delle procedure amministrative dei veicoli el'incremento della sicurezza stradale. Galileo con-sentirà infatti il pagamento in tempo reale di pe-

daggi e tasse in base alle condizioni del traffico eall'utilizzo effettivo dell'auto, oltre a potenziare coni sistemi eCall i servizi di soccorso stradale, ridu-cendo al minimo i tempi di intervento per guasto oincidente.

La Direzione del Servizio di Polizia Stradale ha resanota la sua partecipazione al reality che sta an-dando in onda dal 4 ottobre e per 8 settimane tutti ivenerdì, sulla piattaforma satellitare televisiva Sky. Il reality visibile sul canale AutomotoTv è dedicato alruolo e all'attività della Polizia Stradale, quegli "An-geli della strada" pronti a soccorrere i cittadini intutte le difficoltà legate al traffico. Gli spettatori sali-ranno virtualmente a bordo, attraverso il mezzo tele-visivo, della pattuglia Verona 200, dove potrannoapprezzare le tecniche operativa del personale e vi-vere in prima persona gli interventi della pattugliadella Polizia Stradale monitorati e documentati. Undocumento importante per cogliere al meglio il la-voro di prevenzione e sicurezza sulle strada. Per i telespettatori quindi un'occasione per conosceresenza veli quello che succede davvero quotidiana-

mente agli "Angeli della strada" ma anche l'impor-tanza di riflettere sul ruolo di chi tutti i giorni tutela icittadini e lascia che ci si possa muovere in sicurezzae libertà grazie ai numerosi controlli lungo le stradedi tutta Italia. Silvia Terraneo che sarà a bordo della Verona 200ha spiegato il format televisivo realizzato:"In ottopuntate incontreremo insieme ai nostri 'Angeli' gli au-tomobilisti, motociclisti, camionisti e utenti dellastrada come noi con i loro problemi, le loro difficoltàed emergenze".Il programma, ha spiega il direttore del Servizio Po-lizia Stradale Giuseppe Bisogno, racconterà le di-verse sfaccettature dell'impegno operativo e saràun'occasione per valorizzare l'impegno di uomini edonne che quotidianamente prestano servizio perrendere più sicura la nostra mobilità.

Gli “angeli della strada” del realityhanno il volto dell’Assistente Capo dellaPolizia di Stato Fabrizio Macciò e del-l’Assistente della Polizia di Stato Anto-nella Manchìa.Ogni puntata offre inoltre l’opportunitàdi riflettere sul ruolo e l’importanza dichi svolge, tutti i giorni, una fondamen-tale opera di prevenzione e controllolungo le strade della Penisola, consen-tendo di muoverci e viaggiare in sicu-rezza.Per chi volesse rivedere le puntate o perchi non le avesse potute vedere ricor-diamo che, successivamente alla messain onda della serie, le stesse saranno di-sponibili per la visualizzazione su You-Tube nel canale Polizia di Stato.

A.G.

48 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

"Angeli della strada": su Skyil reality della Polizia StradaleIn onda da Ottobre per nove settimane ed in seguito visibile

sul canale youtube della Polizia di Stato

Consap Magazine 2013Polizia Stradale 49

L’Europa in campo per sensibilizzaresul colpo di sonno alla guida

Ha fatto tappa presso il capoluogo lombardo, chenel 2015 ospiterà l’Expo, il tour internazionale del“Wake-up bus”. L’Unione Europea e la Società euro-pea di ricerca sul sonno hanno organizzato il tour in-ternazionale del “Wake Up Bus” per la sensibilizza-zione dell’opinione pubblica sui rischi legati alla son-nolenza alla guida, derivanti soprattutto da stili divita errati e da disturbi del sonno che compromet-tono la capacità di attenzione al volante. Partito il 3ottobre da Oporto in Portogallo, il bus ha già toc-cato Lisbona, Madrid e Lione, arrivando a Milano inpiazza Castello, dove esperti hanno distribuito de-pliant e fornito una grande attività di assistenza in-formativa sullo stretto legame tra la sicurezza stra-dale e il corretto riposo. Gli incidenti stradali ucci-dono ogni anno nel mondo più di un milione di per-sone, rappresentano la prima causa di morte per igiovani under 29 e costano alla società oltre 500 mi-liardi di dollari. In Europa i sinistri contano 35 milamorti e 1,7 milioni di feriti ogni anno. Secondo leprevisioni dell’Organizzazione Mondiale della Sa-nità, queste cifre sono destinate ad aumentare senon saranno attuate al più presto efficaci azioni dicontrasto da parte dei governi nazionali e delle isti-tuzioni internazionali. In quest’ottica nel 2011 l’Onuha varato un piano globale di interventi per un De-cennio di Azioni per la Sicurezza Stradale el’Unione Europea ha impegnato tutti gli Stati membria ridurre del 50% il numero dei morti sulle strade en-tro il 2020. Tre sono i principali imputati di fronte aun incidente stradale: l’uomo, il veicolo e l’infrastrut-tura. Nell’80% dei casi la causa è riconducibile allepersone e la sonnolenza è una delle concause più ri-correnti (22% dei sinistri). Di fronte a questa emer-

genza sociale, Wake Up Bus è partito poi da CorsoVenezia alla volta di Lubiana, Zagabria, Vienna,Poznan, Berlino e Bruxelles, dove ha terminato il suoviaggio per illustrare al Parlamento Europeo gli “hi-ghlights” della campagna e sollecitare una legisla-zione comunitaria condivisa sui temi della sicurezzastradale. La tappa milanese del tour, unica in Italia,è stata organizzata dall’Associazione Italiana Medi-cina del Sonno con la collaborazione dell’Automo-bile Club d’Italia, di Aci Milano e del Comune di Mi-lano. Dall’analisi dei 15.000 questionari pervenuti,emerge che un automobilista su cinque soffre di son-nolenza diurna e il 70% di quanti hanno dichiaratodi essere stati coinvolti in un incidente stradale ha“confessato” di aver dormito poche ore prima del si-nistro. La probabilità di addormentarsi alla guida,inoltre, è maggiore se il conducente è affetto dallasindrome delle apnee notturne (Osas), che affliggeoltre 2 milioni di italiani.

Giorgio E. De Carolis

Tour internazionale del “Wake-up bus” organizzato dall’ Unione

Europea e la società europea per la Ricerca sul Sonno

50 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

Polizia Stradale di Palermo. Passione o sacrificio inutile? Lo sfogo di un collega, davanti ad un quadro operativo desolante

Il quadro non è per niente confor-tante ma il termine, è sicuramentebenevolo. Da tempo, ormai, gliOperatori della Stradale di Pa-lermo si sentono abbandonati pervari motivi che proviamo a spie-gare per cercare di venire alleaspettative dei colleghi rispetto al-l’azione sindacali. I servizi d’istituto, gravosi per lamiriade d’incombenze annesse,non danno più adito a specificheindennità, come peraltro avvieneper le altre specialità della Poliziadi Stato quali Polizia Ferroviariaindennità di scalo e scorta viag-giatori o Polizia Postale indennitàpostale o anche le questura con iservizi di Ordine Pubblico e altro.Nella nostra Specialità solo glioperatori della Stradale chefanno servizio nei tratti autostra-dali hanno diritto all’indennità au-tostradale, Il restante personale,che si occupa della viabilità ordi-naria nelle strade statali e provin-ciali, in forza a quei Reparti che,peraltro, non coprono più turnicontinuativi (c.d. in 5ª). Le incom-benze di servizio restano le stessema la remunerazione risulta forte-mente inferiore per la mancanzadi accessorie, tanto da convinceregli stessi “Specializzati” ad esodiin massa verso altre articolazionidella Polizia di Stato.

Un altro tasto dolente è quello deimezzi: i veicoli in dotazione,hanno annualità d’immatricola-zione che risalgono ai primi annidel millennio e pertanto la mag-gior parte di essi presentano unnumero di chilometraggio moltoalto anche oltre 200.000, con leovvie conseguenza sul’affidabilitàe la sicurezza di questi “trabic-coli”. Le apparecchiature speciali sonodi vecchia assegnazione, di cuimolti inefficienti. Gli autovelox104 C2 in assegnazione al Com-partimento Polizia Stradale “Sici-lia Occ.le” si sono ridotti a 3 – 4a fronte di 12 iniziali e sono deltipo analogico, ancora con il rul-lino fotografico per intenderci,che va spedito al Laboratorio diCatania per lo sviluppo e l’acqui-sizione dei servizi in digitale. L’addestramento professionale disettore è carente o, in certi casiinesistente. Chi è confluito nellaSpecialità sei anni fa e non è maistato aggiornato per quanto ri-guarda le norme del Codice dellaStrada e leggi complementari. La struttura logistica della SezionePolizia Stradale di Palermo, conalloggi collettivi annessi, è inde-corosa, carente di pulizia ordina-ria e straordinaria. Alcuni spazialloggiativi interdetti da anni, in

Giovanni Constantinoresponsabile Italia merisionale,isole della Consulta NazionalePolizia Stradale

Polizia Stradale Consap Magazine 2013 51attesa di una ristrutturazione chenon arriva mai. Vi sono i bagnidegli alloggi collettivi con perditesia nel carico che nello scarico,sprovvisti dei più essenziali acces-sori. Gli stessi alloggi collettivihanno le tapparelle da tempobloccate ed i colleghi turnisti de-vono mettere il cartone alle fine-stre per non fare entrare la lucequando smontano dal servizionotturno, dovendo giustamentedormire, Manca la manutenzionedei servizi igienici, con muffa allepareti per le infiltrazioni d’umi-dità. Anche i servizi igienici degli ufficinon se la passano meglio. NelPiano Terra, ove è ubicato l’Uffi-cio verbali, il bagno è uno solo

per uomini, donne e utenti fruitori. Per quanto riguarda la Dirigenzac’è un appiattimento totale. I Diri-genti del Compartimento “SiciliaOccidentale” ormai si susseguonoannualmente senza portare al-cuno stimolo per i reparti. Glistessi negli ultimi anni sono statiinvitati dallo scrivente a reclamarela Ripartizione dei Proventi Con-travvenzionali dalla Regione Sici-liana che riceve annualmente de-cine di milioni di euro, pari all’85% del totale riscosso in Sicilia daidue Compartimenti.Solo il 15 % va allo Stato; tantoche in alcune circolari ha consi-gliato proprio ai Dirigenti l’acqui-sto di apparecchiature tramitepartner locali.

52 In EvidenzaConsap Magazine 2013

Napoli. Donna ferita in una sparatoria,Consap"Il centro è insicuro"

Sergio ScalzoSegretario Generale NazionaleAggiunto Consap

“Il quotidiano bollettino di guerrache vede la nostra città in mano abande di criminali, che senza scru-poli non esitano, armi in pugno,ad affrontarsi per strada inne-scando inaudite sparatorie, in pre-senza di indifesi cittadini, ignari te-stimoni di regolamenti di conti. Tutto ciò è successo, al Vico Car-rette al Quartiere Sanità ove unagiovane donna, dopo essere statainvolontariamente coinvolta in unasparatoria in strada nel fuggire in-sieme ad altri passanti si è procu-rata ferite varie.”Questa è partedell’ennesima missiva da me in-viata in qualità di segretario nazio-nale della Consap – al Capo dellaPolizia, a margine dell’escalationcriminale che sta colpendo i quar-tieri del centro di Napoli.L’episodio accaduto rafforza condati reali la preoccupazione chemonta in città, non colta dal Que-store di Napoli, che in una letteraal Corriere del Mezzogiorno, tentòdi minimizzare quanto sta acca-dendo in città, e soprattutto,quanto avvertito dai cittadini, fattoraccolto dalla Consap che ha ten-tato, vanamente, di sensibilizzarei vertici nazionali della Polizia diStato. “Già da tempo – ha scrittonella lettera inviata la Prefetto Ales-sandro Pansa Capo della Polizia -questa Organizzazione Sindacaleha lanciato nella città di Napoli e

della sua provincia l’allarme insi-curezza evidenziando le nume-rose criticità, al fine di salvaguar-dare i cittadini, che nella nostraamata Polizia di Stato confidano egli operatori di Polizia che sonocostretti a lavorare quotidiana-mente in strada per assicurare il ri-spetto delle leggi e la presenzadello Stato. I numerosi gridi di al-larme di “escalation della crimina-lità” lanciati, sono stati confermatida quest’ultimo drammatico episo-dio in ordine di tempo, e ciò dimo-stra che quanto denunciato rispec-chiava il vero, anche se purtroppo,pochi giorni or sono il Signor Que-store di Napoli aveva addiritturaminimizzato detto fenomeno…. “Ill.mo Signor Capo della Polizia,i fatti parlano chiaro! La città diNapoli è in balia di criminalisenza scrupoli. Non è più accetta-bile vedere la nostra città marto-riata ed umiliata da una crimina-lità sempre più sfacciata, che si fabeffa delle leggi e costringe i citta-dini a sentirsi ostaggio in casa pro-pria”. “Ill.mo Signor Capo della Polizia,poche ore prima, lo stesso quar-tiere è stato testimone di nuovescene da Far West, con spari con-tro esercizi commerciali acuendosempre più quel senso di pauratra la gente”.

In Evidenza Consap Magazine 2013 53

Illustrissimo Signor Ministro,si rappresenta a Sua Eccellenza,l’urgente e non ulteriormente pro-crastinabile necessità di dover pro-cedere alla modifica del D.M. del18.07.1985, nella parte riguar-dante la classificazione giuri-dico/professionale relativa al per-sonale Infermieristico Laureatodella Polizia di Stato, oggi inqua-drato, iniquamente, nel Ruolo deiRevisori Tecnici Sanitari. Dettaaberrante condizione continua adeterminare una svilente viola-zione dei principi della logica,dell’equità, della giustizia, dellalegittimità e del buon andamentodella P.A., nei confronti dei Profes-sionisti Sanitari Infermieri Laureatidel Ruolo Tecnico Scientifico dellaPolizia di Stato. Si informa che con nota n.557/RS/01/55/6964 del 26 lu-glio 2013 (rif. N. 664/13/S.G.del 08.07.13-Consap) il Diparti-mento della P.S. rispondeva a que-sta O.S., ribadendo che con lamodifica del D.M. 18.07.85 si sa-rebbe risolto definitivamente l’at-tuale condizione sperequativa esvilente dei Dott. Infermieri della P.di S.Detta condizione di palese di-sprezzante demansionamento, èdeterminata da una moltepliceconcomitanza di fattori, primo fra

tutti l’applicazione di una norma-tiva inadeguata, superata e so-vente soppressa, che ancora oggiinquadra e prevede l’accesso a unlaureato, in una qualifica funzio-nale avente mansioni prettamenteesecutive.Inoltre, in contraddizione con iprincipi di ragionevolezza, buonandamento e legalità, detto D.M.prevede, non solo un accesso conLaurea (DM 270/04 - già Di-ploma Universitario con D. Leg.vo502/92 - Legge 341/90 – Laurea1° Liv con D.M. 509/99 – D.M.02.04.2001) in una qualifica fun-zionale sott’ordinata all’accessocon Diploma, ma crea sperequa-zioni con gli stessi professionistisanitari di pari dignità accade-mica e professionale della Poliziastessa (Fisioterapisti, Tecnici Neu-rofisiopatologia, Tecnici Radiolo-gia,Capi Sala) e con gli assuntiLaureati triennali del comparto Ci-vile del Ministero dell’Interno e delresto della P.A. che, viceversa,hanno accesso all’Area 3° (CCNL2006/09) e/o a carriere analo-ghe.Non ultimo, quale ulteriore notadiscordante, a tutt’oggi è dispostoche per l’accesso al Ruolo Diret-tivo Speciale della P. di S. e per ilRuolo Periti/Ispettori (DPR335/82 – DPR 337/82 - D. Lgs

Ruoli tecnici, settore sanitario. La Consap interroga il Ministero dell’ Interno

Gianni ValeriSegretario Nazionale Consap

54 In EvidenzaConsap Magazine 2013

334/2000 - Carriere Direttiva edi Concetto) è richiesto il Diplomadi scuola media superiore, vice-versa per i Laureati è riservatol’accesso alla carriera esecutivadei Revisori. L’attuale condizione, derivata dauna mancata volontà di concilia-zione da parte del DipartimentoP.S., ha generato consapevol-mente, le seguenti aberranti figuregiuridico-professionali del settoreinfermieristico (nella totalità circa6 figure infermieristiche ibride e

controverse), peraltro in modo per-verso, tutte riconducibili all’iden-tico profilo professionale (DM18.07.85, ossia quello dell’Infer-miere Generico Titolo 5° DPR225/74, invece di quello, peral-tro abrogato, del Titolo 1° - D.P.R.14 marzo 1974, n. 225) [ABRO-GATO DALLA LEGGE 42/99 eDM 739/94], e mantenuto in vitasolo nel servizio sanitario della Po-lizia di Stato: Ciò premesso, allaluce della corretta applicazionedei principi d’imparzialità, non

Revisori Infermieri - con titolo d’Infermiere (2° corso VRT Infermieri 2001);

Revisori Infermieri – senza titolo d’Infermiere ( 4° – 5° - 6° Corso interno VRT Infermieri dal 2002)

Revisori Infermieri – senza titolo d’Infermiere (3° Corso VRT Infermieri), ma gerarchicamente sovraordinati ai primi

2 corsi per decorrenza giuridica del grado dal 1999.

Periti Capo Sala con titolo d’Infermiere NON A.F.D. (1° corso VRT – 1994 – riordino del 1995)

Periti Capo Sala transitati da altre Amministrazioni (1997), taluni con qualifica di A.SA FF.AA. (NON AFD).

Periti Capo Sala – senza titolo d’Infermiere e AFD (2° Corso Periti) – ma sovraordinati gerarchicamente, nono-

stante non siano Infermieri, ai Periti Capo Sala con titolo d’infermiere.

Periti Capo Sala – con titolo d’Infermiere e/o AFD o esperienza lavorativa (3° Corso Periti), in contrasto con L.

43/06. (gerarchicamente inferiori ai Periti capo sala non Infermieri)

Revisori Infermieri del 2° corso, funzionalmente superiori ai Periti Capisala NON Infermieri e NON Capisala del

2° corso, ma gerarchicamente in subordine..

Ruolo/CarrieraTitolo d’accesso

richiesto

Livello/Qualifica

funzionale

Parametri econo-

mici inizialiNote

Direttore Tecnico Laurea Magistrale 8° 133.25

Ruolo Direttivo

Speciale

Diploma Scuola Me-

dia Superiore8° 133.25

Perito TecnicoDiploma di Scuola

Media Superiore7° 120.75

Revisore Infermiere Laurea 6° 112.25

Il requisito d’accesso per gli altri set-

tori tecnici è la qualifica professio-

nale triennale o la sola anzianità di

servizio per i concorsi interni.

Operatore

CollaboratoreLicenza Media 5° 101.25

Tabella A

La classificazione giuridico economica dell’Infermiere Laureato, contrasta con i principi di logica, buon andamento e ed

equità, giacchè come si vede nella Tabella A, il personale laureato viene inquadrato in una Carriera o Ruolo subordinato

gerarchicamente al personale con accesso con Diploma di Scuola Media Superiore come i Periti Tecnici di altri Settori e

profili e gli Ispettori del Ruolo Ordinario di Polizia (DPR 337/82 – DM 129/05 - DPR 335/82 e successive modifiche).

Profili coesistenti, contraddittori e distonici

del Servizio Sanitario P. di S.

55In Evidenza Consap Magazine 2013

Tabella B

Ruolo/CarrieraTitolo d’accesso

richiesto

Livello/Qualifica

funzionale

Parametri econo-

mici inizialiNote

Direttore Tecnico Laurea Magistrale 8° 133.25

Direttivo SpecialeScuola Media Supe-

riore8° 133.25

Perito Tecnico Labo-

ratorio, Fisioterapista

Radiologia

Neurofisiopatologia

D.U. o Laurea 7°120.75

L’accesso al Ruolo dei

Periti di altri settori è

ammesso con la sola

maturità quinquennale.

Revisore Infermiere

laureato Laurea

Revisore Infermiere

Generico

Qualifica professio-

nale ovvero per i con-

corsi interni anzianità

di servizio

Operatore

CollaboratoreLicenza Media 5° 101.25

6° 112.25

Il requisito d’accesso per

gli altri settori tecnici

è rimasta la qualifica

triennale o la

sola anzianità di

servizio per i concorsi

interni.

Il DM 18.07.1985, traccia un’evidente sperequazione e distonia per l’Infermiere Laureato, subordinandolo gerarchica-

mente ed economicamente ad altre figure professionali di pari dignità accademica e professionale, vedasi Periti Tecnici

Fisioterapisti, Periti Tecnici di Neurofisiopatologia, Periti Tecnici di Radiologia, Periti Tecnici di Laboratorio, ecc, tutti

operatori sanitari che nel resto della Pubblica Amministrazione godono di pari trattamento giuridico ed economico.

contraddittorietà, legittimità, gerar-chia tra le fonti, buon andamentoe neminem laedere regolanti l’atti-vità di questa prestigiosa Ammini-strazione, questa O.S. ritiene chel’evoluzione normativa dal 1985al 2013 ha, di fatto, soppresso esuperato l’applicazione di questoD.M. nella parte riguardante ilDott. Infermiere, impegnando laDirigenza del Dipartimento dellaPS nella Sua discrezionalità for-male, ampiamente utilizzata in al-tre occasioni, a superare autono-mamente gl’impedimenti rappre-sentati, si chiede comunque allaS.E. la modifica e adeguamentodel D.M. 18.07.1985 alla norma-tiva vigente, riservando all’Infer-

miere un inquadramento giuridico-professionale adeguato al titolo distudio di livello accademico posse-duto ed al correlato Valore Legale,la cessazione di sperequazionecon altre figure professionali dellaP. di S. e del resto della P.A. e l’at-tribuzione del profilo professionaleprevisto dal DM 739/94, unicoprofilo valido per l’Infermiere. Questa O.S., nel sensibilizzare ul-teriormente i destinatari in indi-rizzo e chi legge per conoscenzaad avviare iter per una più celeredefinizione della richiesta, rimanea disposizione per qualsivoglia in-tegrazione. Certi di un cortese eimmediato riscontro si ringraziaanticipatamente.

Le notizie di stampa, si sa, ad uncerto punto non fanno più notiziaperché sono continue, ripetitive, einevitabilmente, anche innanzi afatti gravi, non incidono più ditanto sul destinatario finale perchéquest’ultimo, nauseato, nonascolta più.E’ per questo che anche le notiziepiù drammatiche sotto ogni puntodi vista, sia umano, sia sociale,sia politico ed economico, scivo-lano subito via dalla memoria diciascuno di noi.Certamente questo pressing delleinformazioni, non può non essereconsiderato una strategia media-tica: del resto, il miglior modo permascherare una verità o per far di-gerire un fatto, è proprio quello direnderlo pubblico.L’opinione pubblica distratta si in-dignerà, ognuno si farà una pro-pria opinione e poi scrollerà comesempre le spalle mostrando la mi-gliore indifferenza.Detto ciò, io sono uno di quei de-stinatari finali di cui parlo, ma adifferenza di molti non sono di-stratto e non scrollo le spalle:oggi, 05 ottobre 2013, tre poli-ziotti arrestati, che si vanno ad ag-giungere ad una lunga fila, sonouna notizia che accende la mia at-tenzione ed è scontato che ritengo

giusto che chiunque si macchi diun reato venga perseguito dallalegge, ma, vorrei capire qual èl’attività della locale Squadra Mo-bile di Roma: mi chiedo se è nor-male sentire parlare della Squa-dra Mobile dalla stampa, ampia-mente e quando arresta altri poli-ziotti; mi chiedo quale sia statanegli ultimi anni la politica diri-genziale di chi è stato ed è allaguida della Squadra Mobile; michiedo quando la stampa annun-cerà che la Squadra Mobile è ve-nuta a capo di tutti gli omicidi checi sono stati a Roma negli ultimi treanni; mi chiedo quando la stampaannuncerà che la Squadra Mobileha stroncato la criminalità che hapenetrato il territorio romano; michiedo se la Squadra Mobile hauomini a sufficienza per farefronte alla criminalità romana; michiedo che cosa devo pensare mal’unica risposta che riesco a darmiè che allo stato attuale, la Squa-dra Mobile mi fa venire in mentequei telefilm americani dove è inrealtà un Ufficio Disciplina che ca-stiga i poliziotti cattivi.Ma la realtà, sono certo, è moltopiù complessa; non voglio credereche la Squadra Mobile della Ca-pitale si sia ridotta ad essere unasorta di Ufficio Disciplina e vorrei

56 In EvidenzaConsap Magazine 2013

L’onore e il rispetto... di chi difende i cittadini e tutela la legalità.

Francesco ScodittiDirigente Nazionale Consap

Consap Magazine 2013In Evidenza 57che fosse il fiore all’occhiello el’eccellenza della polizia giudizia-ria: purtroppo però, sembra bril-lare unicamente quando arrestadei poliziotti, dei quali vorrei sa-pere quanti vengono realmentecondannati in via definitiva equanti dei quali vengono assolti,ma non lo chiederò perché se vifosse anche un solo collega as-solto in giudizio, ciò non copri-rebbe solo di imbarazzo l’interaSquadra Mobile, ma, significhe-rebbe che dei colleghi inetti,hanno fatto condannare ingiusta-mente un collega, rovinandogli lavita.Ricordo quando ho conosciutol’attuale capo della Squadra Mo-bile e ricordo anche che gli dissi:“dottore, la sua reputazione laprecede”.Non erano solo formali compli-menti quelli che gli feci, ma, rite-nevo e ritengo che sia un grandepoliziotto come c’è ne sono pochi;evidentemente è questa città chestritola tutto e tutti.Così come i Dirigenti della Poliziadi Stato “epurati” dalla Cameradei Deputati o il Prefetto che si èimmolato per salvare un ministro.Questa Organizzazione Sinda-cale ha il suo scopo primario di tu-telare tutti gli appartenenti alla Po-lizia di Stato, indipendentementese sono iscritti ad essa o no, indi-pendentemente dal ruolo e dalgrado.Spesso per tutelare i nostri iscrittiandiamo in contrasto con la no-stra classe dirigente, ma non perquesto voltiamo le spalle ad essa. Parliamo di uomini con uno statodi servizio impeccabile, che nonmeritavano di essere rimossi dailoro posti.Anche se è poca cosa, a loro vatutta la nostra solidarietà.

E a tutta la nostra classe dirigenterivolgiamo l’invito a non prestarsipiù, in nome della carriera, a “ser-vire” la classe politica di questopaese, ma, a raggiungere l’apicedella carriera professionale, svol-gendo il proprio lavoro con pro-fessionalità e nell’unico servire idettami istituzionali.La decadenza della classe politicaitaliana sta aprendo un baratrosotto i nostri piedi, i politici sem-brano essere persone completa-mente distaccate dalla realtà, conla quale invece, noi facciamo iconti tutti i giorni, sia nella vita pri-vata, sia nelle strade e nellepiazze, quando i nostri concitta-dini gridano a viva voce che nonhanno lavoro, che non possonodare vita ad una nuova famiglia oche non riescono a mantenerla elì, ad ascoltarli o a cacciarli, cisiamo solo noi con la nostra di-visa.E’ per questo che siamo chiamatia svolgere il nostro lavoro congrande professionalità e sensibi-lità e per farlo bene, dobbiamoprima di tutto avere rispetto di noistessi, in quanto poliziotti!

58 In EvidenzaConsap Magazine 2013

Squadre nautiche, fra speseingiustificate e carenze di controlli

Proprio in questi giorni è cominciato il Salone Nau-tico, non possiamo dire che non ci sia niente da fare,qualche turno serale, turni di notte, a bordo di unamotovedetta datata 1980, con cui ormai da annisiamo abituati a lavorare colmando le sue ineffi-cienze e limitatezze con nostro spirito di sacrificio ebuona volontà il tutto sempre per dare un degno ser-vizio al cittadino e per tenere più alta possibile l’im-magine e il decoro della nostra amministrazione maa questo ci siamo abituati, del resto siamo “eccel-lentemente” ricompensati.E’ che a volte, con tutti i sacrifici che ci vengono chie-sti, ci poniamo domande a cui sfuggono le risposte,specie in questo momento di “spending review”.Io, da semplice Segretario Generale Provincialedella Consap di Genova, non riesco a trovarle echiedo aiuto a Voi Signori abituati a questo. La que-stione si chiama Venezia, e premetto che tutto ciò ea posteriori, quindi con senso critico costruttivo.Ogni estate per alcune Squadre Nautiche ri..co-mincia l’incubo “Aggregazione Venezia” e quimi corre d’obbligo di usare un amara ironia:vengono spostate in lagune piccole realtà ope-rative, con “niente da fare”, Gallipoli con le“sconosciute” spiagge del Salento da “nessuno”frequentate; Genova con un demanio marittimotra Cogoleto e Deiva Marina (avete mai sen-tito parlare di Portofino, Santa Margherita Li-gure, Rapallo, località a nessuno note e dove lastagione trascorsa ha “brillato in incidenti Nau-tici”) Salerno e la costiera Amalfitana una sortadi landa desolata in estate; Trieste… beh potreiandare avanti all’infinito, altro “insignificante”aspetto e che il personale, a Voi piacendo, do-vrà anche fruire di un periodo di ferie durante ilperiodo estivo, vuoi per il recupero psicofisico o

perché lo prevede la “costituzione” (o a noi NO) allenostre famiglie fa sempre piacere. Giustamente anche i colleghi di Venezia ne hannodiritto, ma non 45 giorni e solo nel periodo estivo,ma questa è tutta un’altra storia.Voglio iniziare ponendo la questione economica: ag-gregazione dal 1 Luglio al 1 Settembre in missione:10 euro al giorno circa 6.000 euro, 4 posti lettogiornalieri in albergo a 140 euro a camera x 2,21.000 euro, vitto convenzionato per tutto il pe-riodo, per i colleghi di Gallipoli e Salerno volo Ae-reo per Genova e Trieste viaggio con auto di servi-zio carburante, autostrada e usure varie.A conti fatti e arrotondando per difetto questa aggre-gazione costa ai cittadini piu di 60.000 euro. Questa è la beffa della spesa non necessaria, ma c’èanche il danno.Tutto questo infatti non serve per aumentare la vigi-

Lettera aperta dei colleghi di Genova sulle disfunzioni del servizio

Consap Magazine 2013 59In Evidenza

lanza nella laguna veneta durante il periodo di mas-sima affluenza, ma per scoprire che deve solamentegarantire il completamento del turno volante, effet-tuare trasporto personale in laguna o peggio perchéil personale non viene gestito in modo oculato, soloQuestore e Prefetto hanno 8 dico 8 Autisti sempre dimotoscafi e tanti altri autisti sparsi in altri Natanti,fino alla “beffa” coprire le ferie estive di qualche col-lega che ha programmato 45 giorni di ferie. L’assur-dità non finisce qui. A Venezia non esiste solo la Sezione Mare, per ipoco informati a Venezia le Volanti sono motoscafiche girano in Laguna, due porte accanto alla Se-zione Mare, ha sede la Squadra Nautica e sco-priamo che non dà nessuna risorsa umana “allacausa”, per un articolo, a cui giustamente fa riferi-mento (e in specifico art. 8 della specialità marit-tima), gli appartenenti alle Squadre Nautiche nonpossono essere impiegati in un servizio al di fuori diquello della specialità, nella fattispecie il servizio diVolante, ma questo e’anche vero per le altre squadre

nautiche che infatti durante il periodo di aggrega-zione dei colleghi da tutta Italia fanno “ricondiziona-mento fisico”, che a Genova, per scelte direzionali,non viene effettuato (Beffa). In considerazione delle scarse risorse economiche dicui ogni Squadra Nautica dispone e nello specificoGenova con i suoi 10.000 euro circa, per gestire icarburanti e le manutenzioni di tre motovedette chepersino la “Legge Fornero” le inserirebbe nei casi dapensionare obbligatoriamente, non sarebbe piu’ giu-sto ottimizzare l’utilizzo di tutto il personale dellaspecialità in forza alla sede Veneta, organizzare deicorsi nautici “obbligando” il personale che li fre-quenta, a restare per un periodo stabilito e lasciare,almeno, le risorse umane nelle proprie sedi, in modoche questi possano sopperire per quanto possibilealle carenze economiche e per ultimo e non perchémeno importate il risparmio delle spese sostenute perqueste aggregazioni, a cui oggi non troviamo giusti-ficazione?

Il Segretario Generale Provinciale Carmelo Vinci

60 Consap Magazine 2013 Analisi

Prezzo per gli iscrittiPrezzo per gli iscritti

alla Consap € 5alla Consap € 5

· La Costituzione Italiana

· Lo Statuto dei Lavoratori

· La L. 121/81

· Accordo Nazionale Quadro

· Regolamento di Disciplina

· I CCNL comparto sicurezza

· La modulistica

· Le circolari Ministeriali dimaggior interesse

Consap Magazine 2013 61In Evidenza

MassaSulla stampa locale degli ultimi giorni si è potuto leg-gere che, a decorrere dal 30.09.2013, un gruppodi dieci persone condannate con sentenza definitiva,potranno lavorare presso gli archivi del Tribunale edella Procura della Repubblica di Massa allo scopodi riordinarli e per la risistemazione degli uffici e de-gli arredi di tali enti. Detta iniziativa durerà sei mesieventualmente prorogabili ed è nata per un accordosiglato tra il Tribunale, la Procura della Repubblica,l’Ufficio di Sorveglianza, l’Amministrazione Provin-ciale, la Direzione della locale Casa di Reclusione,l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna ed il Centro So-ciale CARITAS. Lo scopo di tale progetto è, ad avvisodi questa O.S., senz’altro molto nobile, in quanto af-ferma il principio secondo cui la pena non deve es-sere afflittiva bensì rieducativa e quindi, ben vengache un detenuto, o comunque un condannato, possaavere la possibilità di reinserirsi nella società. Tutta-via, quello che la Consap non trova assolutamenteammissibile, è che tale percorso riabilitativo debbasvolgersi all’interno dei suddetti Uffici Giudiziaridove, ovviamente, sono conservati atti processuali,dati sensibili e/o personali che ipoteticamente queisoggetti potrebbero anche divulgare non essendoevidentemente tenuti al Segreto d’Ufficio!

Questa O.S. è convinta che ciò possa creare poten-zialmente un reale pericolo di fuga di notizie che sa-rebbe pericolosissimo oltre che gravissimo. Per qualeragione si rende necessario far lavorare costoro inposti così delicati e particolari? Essi non potrebberopiuttosto essere rieducati, dando loro comunque lagiusta e necessaria dose di fiducia, impiegandoli inlavori c.d. “socialmente utili” con cui renderebberoun servizio forse anche più utile alla società mentre,a quelle delicatissime mansioni, potrebbero esseredestinati operatori specializzati, incensurati e soprat-tutto tenuti a mantenere il citato ed importantissimosegreto d’ufficio.Le persone condannate, che hanno dimostrato unacondotta irreprensibile durante il loro periodo di de-tenzione, potrebbero ad esempio essere impiegateper pulire le nostre città, piuttosto che per fare viabi-lità davanti alle molte scuole elementari e materne,mantenere in perfetto ordine i giardini pubblici ecc.ed in tal caso nessuno correrebbe alcun rischio equei soggetti si sentirebbero in ogni caso utili e so-prattutto responsabilizzati facendo aumentare certa-mente la loro autostima per la fiducia data loro.

Cristiano Pedrocco

Una delegazione della Confederazione SindacaleAutonoma di Polizia ha incontrato i colleghi e le col-leghe del capoluogo di provincia delle Marche.Alla riunione di Ancona erano presenti i dirigenti sin-dacali Giuseppe Carriera, Mauro Bertoni e CesarioBortone che a margine dell’assemblea sono stati rice-vuti dal Questore di Ancona dottor Stefano Cecere. Ilcordiale colloquio fra il questore e la nostra organiz-zazione sindacale, che inevitabilmente ha riguarda-to temi legati alle condizioni di lavoro del persona-le nelle sedi di polizia anconetane e si è rivelato uti-le per chiarire alcuni aspetti operativi relativi alle pre-rogative della squadra nautica della città e alcuneproblematiche logistiche precedentemente segnalate.Il questore che in questi giorni festeggia il primo an-

no nella sede di via Gervasoni, ha recepito le segna-lazioni rappresentate dalla delegazione della Con-sap e si è impegnato a una immediata risoluzione.

C.P. 

Ancona

62 Consap Magazine 2013 Analisi

Subito la Questura e più forze dell'ordine. Consapalza la voce sull'emergenza sicurezza. Quanto pe-sano le istituzioni locali?I ripetuti fatti di cronaca degli ultimi giorni, chehanno indotto il Comitato territoriale per l'ordine e lasicurezza a riunirsi d'urgenza per tentare di contra-stare il fenomeno, dilagante specie sulla costa fer-mana, inducono la Consap ad intervenire nuova-mente per ottenere alcuni chiarimenti ormai neces-sari ed urgenti.Pochi anni fa - si legge nella nota dell'organizza-

zione sindacale di Polizia - con l’approvazione dellalegge che istituiva la Provincia di Fermo, venivanoadottate importanti iniziative tese a creare gli UfficiProvinciali, per quanto ci riguarda la Questura, conlo stanziamento di decine di milioni di euro per lespecifiche esigenze. Per l’attuazione pratica delnuovo assetto organizzativo, il Dipartimento dellaP.S. assegnava un valido Funzionario al nostro Com-missariato, il dottor Marco Mariconda, con l’incaricodi gettare le basi su cui doveva muoversi la Que-stura.A seguito del trasferimento ad altra sede di quel Fun-zionario, lo stesso Dipartimento ne assegnava un al-tro, dottor Luciano Soricelli, con lo stesso incarico,elevando progressivamente l’organico del personalea circa 90 unità delle complessive 140 annunciatedal Ministero.Poi, varie situazioni politiche, hanno messo in dub-bio la tenuta della Provincia e di conseguenza l’ipo-tesi di abbandonare il “progetto Questura” con laprevisione di un piano di dislocazione di presidi diPolizia sul territorio di diversa e nuova concezione. In coincidenza con questi eventi nazionali, anche ilsecondo Funzionario veniva destinato altrove e l’or-ganico del Commissariato, dai circa 90 dipendentiè sceso nel giro di poco tempo a circa 75 unità... se-gnale ovviamente preoccupante per le sorti dell’uffi-cio e del territorio fermano che destano incertezzetra gli operatori della sicurezza e tra i destinatari delloro lavoro: la cittadinanza!In conseguenza dei diversi fattori di crisi di governonazionale e le difficoltà della politica, i programmiche interessavano il nostro territorio hanno visto unafase di arresto senza spiegazioni, nonostante i rile-

vanti investimenti economici e le spese affrontate permuovere Funzionari ed altro personale da una sedeall’altra!Ora ci troviamo, ancora una volta, di fronte ad unaimpennata di episodi di criminalità e di malcostumeche creano allarme ed indignazione tra i cittadini,per cui non possiamo non farci interpreti di questomalessere chiedendo a chi di competenza innanzi-tutto cosa si pensa di fare al riguardo! C’è necessitàdi sapere con urgenza su che livello di apparato isti-tuzionale il territorio può contare, se di carattere lo-cale o provinciale, in modo da adeguare anche le ri-sorse necessarie per il contrasto dei vari aspetti dellacriminalità. E’ urgente sapere se a Fermo la Questurasi fa oppure no, in ogni caso a nostro avviso è ne-cessario un immediato incremento di personale.Nessuno può sopportare le lentezze con cui vengonoaffrontate certe questioni ed in merito ricordiamo chela criminalità non è altrettanto lenta nel radicarsi sultessuto economico e sociale del nostro Paese!Allo stato, riteniamo importante sottolineare che il ter-ritorio della nostra Provincia è caratterizzato da fortiattività produttive, dunque di forte interesse per la cri-minalità contro cui è richiesto il massimo impegnodello Stato.Ordine pubblico nel Fermano. Mancano i magistratinon gli agentiAllora: il Consap fa il suo lavoro sindacale. Anchese di polizia, è sempre un sindacato. Fa bene a farrichieste, a pretendere posti di lavoro, organici piùfloridi, paghe più adeguate, nuove questure, ecc.ecc. Il problema dell'ordine pubblico però, oltre all'au-mento delle sorveglianza e prevenzioni e repres-sioni, e dunque degli organici, è anche legato alleProcure, alla mole del lavoro che svolgono e ai loroorganici.Così siamo all'assurdo che il presunto responsabiledi un assalto con machete ad una coppia di anziania Sant'Elpidio a Mare ce lo ritroviamo qualche setti-mana dopo pistolero a Lido Tre Archi.Bene la richiesta di aumento di poliziotti! Ma neces-sarissimo l'arrivo di  nuovi magistrati alla Procura diFermo.

A.G.

Fermo

Consap Magazine 2013In Evidenza 63

LETTERA APERTA AL CAPODELLA POLIZIA

Preg.mo Capo della Polizia, la Consap si rivolge a Lei a seguito della protesta in attoda giorni con presidi e volantinaggi davanti al Ministero dell’Interno, al Polo Tuscolanoe alla stazione Termini di Roma.La nostra battaglia è spinta da quel desiderio di uguaglianza che è nel dna di chi hascelto di dedicare la propria vita professionale in difesa della collettività e della Giusti-zia.Per essere giusti ed equanimi però è essenziale che non esistano conflitti d’interesse frala funzione e gli affetti, altrimenti ci si deve riconoscere incompatibili con l’impegno as-sunto.L’Incompatibilità, è al centro della nostra rivendicazione infatti proprio da un “ingiusto”trasferimento per incompatibilità ambientale di quattro colleghi in forza alla Polizia Fer-roviaria di Roma, parte la mobilitazione e la richiesta di un suo autorevole intervento.Ci chiediamo e Le chiediamo se esista differenza di incompatibilità tra chi viene trasfe-rito per aver minaciato di adire le vie legali contro una società privata, dopo esserestato assolto a seguito di una denuncia di dipendenti della società stessa, minaccia cheperaltro non si è mai concretizzata; e chi deve garantire un servizio di sicurezza versoun soggetto che è stato diciamo così “benevolente” nel sottrarre stretti congiunti al limbodella “disoccupazione”.Noi siamo certi che solo nella seconda ipotesi si sia davvero incompatibili e si dovrebbeavere il coraggio di fare un passo indietro.Allora Le chiediamo di verificare Signor Capo della Polizia se fra i responsabili dellaDirezione Polfer vi siano soggetti che hanno “stretti congiunti” assunti nella società fer-roviaria o aziende satelliti e se del caso a far in modo che questi “incompatibili” si fac-ciamo definitivamente da parte.Sicuri di un suo autorevole e solerte intervento cogliamo l’occasione per formularLe isensi della più alta stima.

LA SEGRETERIA PROVINCIALE

Polizia Ferroviaria

Consap Magazine 2013 In Evidenza64

Si sono svolti a Roma, i lavori della riunione dei mi-nistri dell'Interno del G6 (Spagna, Francia, Germa-nia, Regno Unito, Italia e Polonia), presieduti dal mi-nistro dell'Interno Angelino Alfano. Alla riunione han-no partecipato anche gli Stati Uniti d’America e laCommissione europea. Violenza di genere e femmi-nicidio i temi scelti dal ministro per l'avvio dei lavoridella riunione.La due giorni di colloqui fra i massimi responsabilidella sicurezza ha riguardato i temi del terrorismo in-ternazionale; l’immigrazione; il cyber-crime e la lottaalla criminalità organizzata.Al centro dei colloqui la lotta al terrorismo, con par-ticolari approfondimenti circa la situazione d'instabi-lità nei quadranti sud-mediterraneo, sub-sahariano,Medio Oriente e Corno d'Africa, tema con cui si so-no aperti i lavori. A seguire sono state esaminate leproblematiche legate all'immigrazione; la lotta allacriminalità organizzata, sia sotto il profilo dell'ag-gressione ai patrimoni illeciti che della prevenzionedelle infiltrazioni criminali negli appalti pubblici e, in-fine, il tema del crimine informatico.“L’incontro è andato molto bene e, credo, abbia fat-to fare una bella figura all’Italia” ha commentato ilministro Alfano in apertura del suo incontro con lastampa nel salone delle Conferenze 'Alcide De Ga-speri' della Scuola superiore di Polizia. “E’ con gran-de soddisfazione che vi riporto gli eventi del G6”che, anche in questa occasione, ha registrato la par-tecipazione di delegazioni al massimo livello.Sul tema della giornata di apertura del meeting, av-venuta ieri e a margine della quale si sono tenuti unaserie di incontri bilaterali al Viminale e presso la pre-

fettura di Roma, Alfano ha voluto sottolineare comela “posizione dell’Italia sul femminicidio sia stata am-piamente condivisa”. Per contrastare il fenomeno - se-condo il Ministro dell'Interno - è necessario muoversisu tre direttrici principali: prevenire il reato, protegge-re la vittima, punire il responsabile. “C’è l’auspicio -ha aggiunto - che il tema diventi europeo”.un particolare focus è stato dedicato alle violenzecon particolare riguardo agli omicidi di donne matu-rati negli ambienti familiari. In merito agli argomenti affrontati nella seconda gior-nata, in apertura delle sessioni spazio al terrorismointernazionale. “Si è parlato, ha detto Alfano, di co-me affrontare il nuovo fenomeno che si sta diffonden-do e che vede piccole organizzazioni criminali ope-rare in forma di 'franchising' dei grandi gruppi terro-ristici. Altro fenomeno molto frequente - ha riportatoAlfano - è quello di combattenti che abbandonano illoro Paese per agire in territorio di guerra”.Sull’immigrazione clandestina, che - come sottolinea-to dal Ministro - in talune situazioni nasconde connes-sioni con il terrorismo internazionale, è fondamenta-le il rafforzamento della frontiera europea nel Medi-terraneo. “Abbiamo chiesto il potenziamento di Fron-tex. Noi facciamo ogni sforzo per fotosegnalare ogniimmigrato” che giunge in Italia: un lavoro ritenuto in-dispensabile laddove i dati dell’immigrato, inseriti neidatabase comuni europei, restituiscano riscontri fon-damentali nell’individuare eventuali rischi. Sempresul tema, ha ricordato il titolare del Viminale, “abbia-mo a cuore i diritti umani dei migranti, abbiamo da-to una straordinaria accoglienza a queste persone,siamo andati a salvare barconi in difficoltà davanti

Violenza di genere e femminicidio i temidel G6 dei ministri dell’interno europei

Consap Magazine 2013Primo Piano 65alle coste di altri Paesi, abbiamo ampliato a 16milaposti lo Sprar (il Sistema di protezione per richieden-ti asilo e rifugiati) e direi che il nostro sistema ha ret-to, ma - ha concluso - chi arriva deve poi rispettarele nostre leggi”. “Ancora una volta - ha ribadito il Mi-nistro - la questione del Mediterraneo è al centro del-la storia del mondo”. E’ fondamentale tessere accor-di bilaterali con i Paesi da cui parte il fenomeno del-l’immigrazione clandestina, “agendo direttamente suquella riva del Mediterraneo”. In tale contesto è ne-cessario, però, che venga costantemente verificato il“principio di condizionalità”: aiuti solo se c’è il ri-spetto degli impegni presi.In tema di immigrazione e di controlli alla frontiera ilministro dell’interno tedesco ha formulato una propo-sta, condivisa dai partecipanti, per l’adozione di un‘visto europeo’ simile a quello degli Stati Uniti.In tema aggressione ai patrimoni illeciti e prevenzio-ne all’infiltrazione criminale nel settore degli appaltipubblici  Alfano, nel riportare l’esperienza italiana,ha ricordato l’incisività dello strumento della confiscadei beni mafiosi al quale si affianca, oggi, quello del-le 'white list'. Due forme di contrasto che richiedono,comunque, una forma di azione più ampia: «occor-re una risposta globale”. Nell’ultima sessione di lavori i partecipanti al G6hanno fatto il focus sulla criminalità informatica. Ac-cennando al caso Snowden il Ministro dell’Interno Al-fano ha ricordato come “l’uso della rete da parte deiterroristi va contrastato in un’azione congiunta tra Eu-ropa e Stati Uniti”.

Il forum, infine, ha annunciato il Ministro, è stata l'oc-casione per «candidare l'Italia ad ospitare l'Accade-mia europea di Polizia».Nella mattinata di vernerdì 13 il vicepremier e mini-stro dell'Interno ha inoltre espresso, a nome dell'Ita-lia e dei ministri partecipanti, ''i sentimenti di cordo-glio e vicinanza'' per gli attentati che in Afghanistanhanno colpito a Herat la sede del Consolato degliStati Uniti e a Paktika la sede della Provincia.Nell'ambito dei bilaterali, Alfano ha incontrato al Vi-minale il collega francese Manuel Valls, l'under se-cretary for the National protection and programs di-rectorate (Nppd) degli Usa Rand Beers, e il direttoregenerale per gli Affari interni della Commissione eu-ropea Stefano Manservisi. Gli incontri sono prosegui-ti in prefettura con il ministro spagnolo J. FernándezDiaz e l'attorney general Usa Eric Himpton Holder.Al vertice dei ministri europei ha partecipato ancheil capo della Polizia Alessandro Pansa.

A.G.

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Associazione Manzao, stage in GhanaIn Ghana presso il Centro dei Salesiani che si trovanel villaggio di Tema a 20 minuti dalla capitale Ac-cra, si è tenuto uno stage sportivo di boxe calcio ebasket, organizzato dall’associazione onlus MarcoManzao.Un'altra buona notizia è quella che la palazzina del-l'orfanotrofio, fortemente voluta da Barbara Gai,mamma di Marco, è quasi terminata e potrà ospitarecirca 60 bambini, intanto sono prossime al terminealtre due palazzine, con la stessa capienza, realiz-zate da altri Enti Internazionali ed ancora si sta giàlavorando per il centro sportivo, che, insieme allapalazzina, sarà intitolato a Marco.L'esperienza di questi 15 giorni trascorsi in Ghana,è stata emozionante, questi bimbi sono delle “spu-gne”, comprendono subito quello che gli si insegna.Naturalmente il giorno più triste è stato quello dei sa-luti. L'ultimo giorno qualche lacrima è scesa, non sol-tanto a noi ma sopratutto a questi bimbi che si eranoaffezionati al nostro team.In fondo, gli abbiamo regalato soltanto un sorriso.Sicuramente torneremo in Ghana perché ormai, tuttinoi, soffriamo di "mal d'Africa".

Sovr.C. DE CAMILLIS ClaudioDirettore Tecnico FF.OO. Pugilato

La Società Diffusione & Comunica-zione concessionaria esclusivadella nostra rivista per l’area ab-bonamenti, omaggerà i sostenitoried amici del Consap Magazinecon uno strumento utile in materiadi sicurezza stradale.Dopo aver raccolto le indicazionidella Consulta Nazionale PoliziaStradale il titolare della società ilsignor Fabio Ardemagni si è atti-vato per reperire sul mercato unnumero congruo di estintori estin-guenti portatili per auto.Questi dispositivi, già obbligatoriper legge in molti paesi europeima non ancora in Italia, sono rite-nuti dagli addetti ai lavori dei fon-damentali ausili, che si integrano

con tutta una serie di dispositivi disicurezza passiva dei quali neglianni si stanno dotando le automo-bili. L’importanza di intervenirenell’immediatezza sulla presenzadi un focolaio a bordo del mezzoe nel vano motore, è basilare perprevenire il diffondersi dellefiamme, con crescente pericoloper le persone a bordo ma ancheper la stessa autovettura che ri-schia di rimanere danneggiata se-riamente sennò addirittura dive-nire inutilizzabile.Con Diffusione & Comunicazionee la Consulta Nazionale per la Po-lizia Stradale della Consap, sietesempre un passo nella sicurezzastradale.

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