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LA SPERIMENTAZIONE REGIONALE DI LA SPERIMENTAZIONE REGIONALE DI APPLICAZIONE DELL’ICF DA PARTE APPLICAZIONE DELL’ICF DA PARTE DEI SERVIZI SANITARI DEI SERVIZI SANITARI MONCALIERI 25-10-2008 MONCALIERI 25-10-2008 DR. CIUTI ALESSANDRO DR. CIUTI ALESSANDRO SC NPI ASL TO5 SC NPI ASL TO5

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LA SPERIMENTAZIONE LA SPERIMENTAZIONE REGIONALE DI APPLICAZIONE REGIONALE DI APPLICAZIONE DELL’ICF DA PARTE DEI SERVIZI DELL’ICF DA PARTE DEI SERVIZI SANITARISANITARI

MONCALIERI 25-10-2008MONCALIERI 25-10-2008

DR. CIUTI ALESSANDRODR. CIUTI ALESSANDRO

SC NPI ASL TO5SC NPI ASL TO5

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MOMENTO DIAGNOSTICO

MOMENTO NOSOGRAFICO

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L’AMBITO IN CUI AGIAMOL’AMBITO IN CUI AGIAMO

CRONICITA’CRONICITA’ DISABILITA’DISABILITA’ FRAGILITA’ SOCIALEFRAGILITA’ SOCIALE

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CAMBIARE LA CAMBIARE LA ”FILOSOFIA”…”FILOSOFIA”…

DA INTERVENTI MERAMENTE DA INTERVENTI MERAMENTE RISARCITORI A PRESA IN RISARCITORI A PRESA IN CARICO DELLA PERSONA IN CARICO DELLA PERSONA IN UN SISTEMA A RISORSE UN SISTEMA A RISORSE “FINITE”“FINITE”

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CAMBIAMENTI CAMBIAMENTI OBIETTIVABILIOBIETTIVABILI

PATOLOGIA ACUTA VS CRONICITA’PATOLOGIA ACUTA VS CRONICITA’ FOCALIZZAZIONE DALLA PATOLOGIA FOCALIZZAZIONE DALLA PATOLOGIA

ALLE SUE CONSEGUENZEALLE SUE CONSEGUENZE NECESSITA’ DI UN LINGUAGGIO NECESSITA’ DI UN LINGUAGGIO

COMUNECOMUNE RISPOSTA AI BISOGNI ED RISPOSTA AI BISOGNI ED

OTTIMIZZAZIONE DEGLI INTERVENTIOTTIMIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

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CONDIZIONE DI SALUTECONDIZIONE DI SALUTE(Disturbo o malattia)(Disturbo o malattia)

TERMINE OMBRELLO PER MALATTIA TERMINE OMBRELLO PER MALATTIA (ACUTA E CRONICA) DISTURBO, LESIONE (ACUTA E CRONICA) DISTURBO, LESIONE O TRAUMA (PUO’ COMPRENDERE ALTRE O TRAUMA (PUO’ COMPRENDERE ALTRE CIRCOSTANZE: GRAVIDANZA, CIRCOSTANZE: GRAVIDANZA, INVECCHIAMENTO, STRESS, ANOMALIE INVECCHIAMENTO, STRESS, ANOMALIE CONGENITE O PREDISPOSIZIONI CONGENITE O PREDISPOSIZIONI GENETICHE)GENETICHE)

CONDIZIONE DI SALUTE VENGONO CONDIZIONE DI SALUTE VENGONO CODIFICATE CON L’ ICD-10CODIFICATE CON L’ ICD-10

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Modello classico Modello classico etiopatogeneticoetiopatogenetico

Etiologia vs anatomia patologica vs Etiologia vs anatomia patologica vs patogenesi vs sintomatologiapatogenesi vs sintomatologia

Nella psicopatologia, coinvolgendo i Nella psicopatologia, coinvolgendo i complessi rapporti mente-cervello tale complessi rapporti mente-cervello tale modello sequenziale non funzionamodello sequenziale non funziona

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L’ICD: la Classificazione Statistica internazionale delle L’ICD: la Classificazione Statistica internazionale delle

Malattie e dei problemi sanitari correlatiMalattie e dei problemi sanitari correlati

Una classificazione delle malattie può essere definita Una classificazione delle malattie può essere definita come un sistema di categorie al quale sono assegnate, come un sistema di categorie al quale sono assegnate, secondo criteri stabiliti le diverse entità morbose.secondo criteri stabiliti le diverse entità morbose.

Lo scopo dell’ICD è di permettere una sistematica Lo scopo dell’ICD è di permettere una sistematica rilevazione, analisi, interpretazione e comparazione di rilevazione, analisi, interpretazione e comparazione di dati di mortalità o morbosità raccolti in differenti paesi dati di mortalità o morbosità raccolti in differenti paesi o aree anche in tempi diversi.o aree anche in tempi diversi.

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Le classificazioni medicheLe classificazioni mediche

In medicina i fenomeni osservati sono i segni e i In medicina i fenomeni osservati sono i segni e i sintomi mentre la finalità è quella della cura del sintomi mentre la finalità è quella della cura del malato. Il sistema classificatorio è denominato malato. Il sistema classificatorio è denominato nosografia e la diagnosi è l’atto medico che permette nosografia e la diagnosi è l’atto medico che permette di collocare i singoli casi clinici in una delle classi di collocare i singoli casi clinici in una delle classi che vengono definite come “malattie”.che vengono definite come “malattie”.

Le malattie sono identificate e quindi classificate Le malattie sono identificate e quindi classificate sulla base delle cause, dell’organo colpito e delle sulla base delle cause, dell’organo colpito e delle alterazioni organiche che lo caratterizzano.alterazioni organiche che lo caratterizzano.

Pancheri 2003Pancheri 2003

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Le classificazioni medicheLe classificazioni medicheLa psichiatra ha creato, fin dai suoi inizi, sistemi La psichiatra ha creato, fin dai suoi inizi, sistemi classificatori per i fenomeni psicopatologici ma, in classificatori per i fenomeni psicopatologici ma, in assenza di cause precise, di alterazioni organiche assenza di cause precise, di alterazioni organiche specifiche e data l’unicità del sistema colpito (SNC) ha specifiche e data l’unicità del sistema colpito (SNC) ha dovuto procedere con criteri sindromici di stato e di dovuto procedere con criteri sindromici di stato e di decorso.decorso.

Le classificazioni categoriali della psichiatria sono Le classificazioni categoriali della psichiatria sono quindi analoghe ma non uguali a quelle della medicina, quindi analoghe ma non uguali a quelle della medicina, e le alterazioni vengono definite in modo generico e le alterazioni vengono definite in modo generico come disturbi e non in modo specifico come malattie.come disturbi e non in modo specifico come malattie.

Sia il DSM- IV che l’ICD 10 riflettono questa situazioneSia il DSM- IV che l’ICD 10 riflettono questa situazione

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DISTURBO EVOLUTIVODISTURBO EVOLUTIVO

NON SI BASA PIU’ SULLA CHIARA NON SI BASA PIU’ SULLA CHIARA CORRELAZIONE NELLA PATOLOGIA CORRELAZIONE NELLA PATOLOGIA DELL’ADULTO, TRA NOXA DELL’ADULTO, TRA NOXA PATOGENA-ORGANICA E DANNO, MA PATOGENA-ORGANICA E DANNO, MA INTRODUCE IL TERMINE DI INTRODUCE IL TERMINE DI DISTURBO FUNZIONALEDISTURBO FUNZIONALE

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DISTURBO FUNZIONALEDISTURBO FUNZIONALE

DIAGNOSI FUNZIONALE OPERATIVA AL DIAGNOSI FUNZIONALE OPERATIVA AL PROFILO EFFETTIVO DEL SOGGETTO E PROFILO EFFETTIVO DEL SOGGETTO E CONTRASTA L’ASPETTO DELLE ETICHETTE, CONTRASTA L’ASPETTO DELLE ETICHETTE, CHE DANNO “ MERI PRINCIPI ESPLICATIVI”.CHE DANNO “ MERI PRINCIPI ESPLICATIVI”.

PRINCIPIO DELLE DIAGNOSI PRINCIPIO DELLE DIAGNOSI TASSONOMICHE CHE INQUADRANO MOLTI TASSONOMICHE CHE INQUADRANO MOLTI INDIVIDUI IN POCHE CATEGORIE INDIVIDUI IN POCHE CATEGORIE DIAGNOSTICHEDIAGNOSTICHE

L’IDENTIFICAZIONE DIAGNOSTICA NON DA L’IDENTIFICAZIONE DIAGNOSTICA NON DA UNA GARANZIA ASSOLUTA RISPETTO ALLA UNA GARANZIA ASSOLUTA RISPETTO ALLA COMPRENSIONE DEL DEFICITCOMPRENSIONE DEL DEFICIT

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CONCETTO DI SALUTE OMSCONCETTO DI SALUTE OMS

INTERA PERSONAINTERA PERSONA ASSENZA DI MALATTIA, DISTURBI ASSENZA DI MALATTIA, DISTURBI

LESIONI E …TUTTE LE DIMENSIONI LESIONI E …TUTTE LE DIMENSIONI DEL FUNZIONAMENTO UMANO: DEL FUNZIONAMENTO UMANO: FISICO,PSICOLOGICO,PERSONALE FISICO,PSICOLOGICO,PERSONALE FAMILIARE E SOCIALEFAMILIARE E SOCIALE

AMBIENTE AMBIENTE

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ICIDH- 80: le conseguenze delle ICIDH- 80: le conseguenze delle malattiemalattieMenomazione … ogni perdita o anormalità di strutture Menomazione … ogni perdita o anormalità di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomicheo funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche

Disabilità … ogni restrizione o perdita (risultante da Disabilità … ogni restrizione o perdita (risultante da una menomazione) di abilità di eseguire un’attività una menomazione) di abilità di eseguire un’attività nella maniera considerata normale per un essere nella maniera considerata normale per un essere umanoumano

Handicap … uno svantaggio derivato, per un dato Handicap … uno svantaggio derivato, per un dato individuo, risultante da una menomazione o una individuo, risultante da una menomazione o una disabilità, che limita o prevenga l’adempimento di un disabilità, che limita o prevenga l’adempimento di un ruolo che è normale (rispetto all’età, sesso e fattori ruolo che è normale (rispetto all’età, sesso e fattori sociali e culturali) per l’individuosociali e culturali) per l’individuo

Malattia Menomazione Disabilità Malattia Menomazione Disabilità HandicapHandicap

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Critiche al modello ICIDH-80Critiche al modello ICIDH-80Modello MedicoModello Medico

Solo aspetti negativiSolo aspetti negativi

Ambiente non classificatoAmbiente non classificato

Categorie ambigue o ridondantiCategorie ambigue o ridondanti

Linguaggio di difficile utilizzoLinguaggio di difficile utilizzo

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ICIDH vs ICFICIDH vs ICFPRINCIPI DELLA REVISIONEPRINCIPI DELLA REVISIONE

UNIVERSALITA’UNIVERSALITA’ AMBIENTEAMBIENTE LINGUAGGIO NEUTRALELINGUAGGIO NEUTRALE PARITA’PARITA’ MODELLO BIO-PSICO-SOCIALEMODELLO BIO-PSICO-SOCIALE

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Modello bio-psico-socialeModello bio-psico-socialeProblema personaleProblema personale ee Problema socialeProblema sociale

Terapia medicaTerapia medica ee Integrazione socialeIntegrazione sociale

Tratt. individualeTratt. individuale ee Azione socialeAzione sociale

Aiuto professionaleAiuto professionale ee Resp. Indiv e Resp. Indiv e collettivacollettiva

Cambiamenti Cambiamenti profess.profess.

ee Manipolazione amb.Manipolazione amb.

Comportamento Comportamento ee Atteggiamento Atteggiamento culturacultura

AssistenzaAssistenza ee Diritti umaniDiritti umani

Politiche sanitariePolitiche sanitarie ee Politica Politica

Adattamento Adattamento ee Cambiamento Cambiamento socialesociale

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L’ICF e’ una L’ICF e’ una classificazioneclassificazione

L’ICF NON è uno strumento di L’ICF NON è uno strumento di valutazione e misurazione…valutazione e misurazione…

Piuttosto classifica la salute e gli stati di Piuttosto classifica la salute e gli stati di salute ad essa correlatisalute ad essa correlati

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ICF COME MODELLO ICF COME MODELLO CONCETTUALECONCETTUALE

• Concepisce il funzionamento e la Concepisce il funzionamento e la disabilità in relazione con l’ambiente disabilità in relazione con l’ambiente di vita dell’interessato e fornisce di vita dell’interessato e fornisce modalità per descrivere l’impatto dei modalità per descrivere l’impatto dei fattori ambientali, in termini di fattori ambientali, in termini di facilitatori o di barriere, rispetto alle facilitatori o di barriere, rispetto alle attività ed alla partecipazione di quella attività ed alla partecipazione di quella persona con una condizione di salute. persona con una condizione di salute.

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ICF COME MODELLO ICF COME MODELLO CONCETTUALECONCETTUALE

• L’utilizzo dell’ICF presuppone un L’utilizzo dell’ICF presuppone un approccio concettuale ecologico e approccio concettuale ecologico e preclude ogni modello concettuale preclude ogni modello concettuale che ignori gli effetti dell’ambiente che ignori gli effetti dell’ambiente nella genesi e nel mantenimento della nella genesi e nel mantenimento della disabilità.disabilità.

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ICF COME MODELLO ICF COME MODELLO CONCETTUALECONCETTUALE

CONDIZIONE DI SALUTE

FUNZIONAMENTO

CORPOMENOMAZIONE

ATTIVITA’LIMITAZIONE

PARTECIPAZIONERESTRIZIONE

DISABILITA’

FATTORI CONTESTUALI

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ICF COME LINGUAGGIOICF COME LINGUAGGIO

Permette di descrivere con un Permette di descrivere con un significato condiviso tutti i possibili significato condiviso tutti i possibili cambiamenti, in termini di cambiamenti, in termini di funzionamento o di disabilità, nelle funzionamento o di disabilità, nelle funzioni e strutture corporee e nella funzioni e strutture corporee e nella attività e partecipazione, che attività e partecipazione, che avvengono in una persona con un avvengono in una persona con un problema di salute nel suo ambiente di problema di salute nel suo ambiente di vita.vita.

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Modello ICFModello ICF

CONDIZIONE DI SALUTE(disturbo o malattia)

FUNZIONISTRUTTURECORPOREE

ATTIVITA’ PARTECIPAZIONE

FATTORIAMBIENTALI

FATTORIPERSONALI

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MisurareMisurare

quantificare una osservazione contro uno standard

ValutareValutare

determinare un valore, stimare calcolare, stabilire in misura approssimativa

ClassificareClassificare

ordinare e catalogare mediante un criterio,rappresentare cose o persone indicandone tutte le caratteristiche, in modo da darne un’idea compiuta

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STRUTTURA DELL’ICFSTRUTTURA DELL’ICFICFICF

PARTE 1:PARTE 1:FUNZIONAMENTO E FUNZIONAMENTO E

DISABILITÀDISABILITÀ

PARTE 2:PARTE 2:FATTORI CONTESTUALIFATTORI CONTESTUALI

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STRUTTURA DELL’ICFSTRUTTURA DELL’ICFICFICF

PARTE 1:PARTE 1:FUNZIONAMENTO E FUNZIONAMENTO E

DISABILITÀDISABILITÀ

PARTE 2:PARTE 2:FATTORI CONTESTUALIFATTORI CONTESTUALI

FUNZIONI FUNZIONI CORPOREECORPOREE

ATTIVITÀ E ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE

FATTORI FATTORI AMBIENTALIAMBIENTALI

FATTORI FATTORI PERSONALIPERSONALI

STRUTTURESTRUTTURECORPOREECORPOREE

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STRUTTURA DELL’ICFSTRUTTURA DELL’ICFICFICF

PARTE 1:PARTE 1:FUNZIONAMENTO E FUNZIONAMENTO E

DISABILITÀDISABILITÀ

PARTE 2:PARTE 2:FATTORI CONTESTUALIFATTORI CONTESTUALI

FUNZIONI FUNZIONI CORPOREECORPOREE

ATTIVITÀ E ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE

FATTORI FATTORI AMBIENTALIAMBIENTALI

FATTORI FATTORI PERSONALIPERSONALI

STRUTTURESTRUTTURECORPOREECORPOREE

MODIFICAZIONI MODIFICAZIONI NELLE FUNZIONI NELLE FUNZIONI

CORPOREECORPOREE

MODIFICAZIONI MODIFICAZIONI NELLE STRUTTURE NELLE STRUTTURE

CORPOREECORPOREECAPACITÀCAPACITÀ PERFORMANCEPERFORMANCE

FACILITATORI/FACILITATORI/BARRIEREBARRIERE

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STRUTTURA DELL’ICFSTRUTTURA DELL’ICFICFICF

PARTE 1:PARTE 1:FUNZIONAMENTO E FUNZIONAMENTO E

DISABILITÀDISABILITÀ

PARTE 2:PARTE 2:FATTORI CONTESTUALIFATTORI CONTESTUALI

FUNZIONI FUNZIONI CORPOREECORPOREE

ATTIVITÀ E ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE

FATTORI FATTORI AMBIENTALIAMBIENTALI

FATTORI FATTORI PERSONALIPERSONALI

STRUTTURESTRUTTURECORPOREECORPOREE

MODIFICAZIONI MODIFICAZIONI NELLE FUNZIONI NELLE FUNZIONI

CORPOREECORPOREE

MODIFICAZIONI MODIFICAZIONI NELLE STRUTTURE NELLE STRUTTURE

CORPOREECORPOREECAPACITÀCAPACITÀ PERFORMANCEPERFORMANCE

FACILITATORI/FACILITATORI/BARRIEREBARRIERE

ITEMITEM

livelli:livelli:11°°

22°°

33°°

44°°

ITEMITEM

livelli:livelli:11°° 22°°

33°°

44°°

ITEMITEM

livelli:livelli:11°° 22°°

33°°

ITEMITEM

livelli:livelli:11°° 22°°

33°°

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FUNZIONI CORPOREEFUNZIONI CORPOREE

1.1. FUNZIONI MENTALIFUNZIONI MENTALI2.2. F. SENSORIALI E DOLOREF. SENSORIALI E DOLORE3.3. F. DELLA VOCE E DELL’ELOQUIOF. DELLA VOCE E DELL’ELOQUIO4.4. F. S. CARDIO-VASCOLARE, EMATOLOGICO, F. S. CARDIO-VASCOLARE, EMATOLOGICO,

IMMUNOLOGICO E APP. RESPIRATORIOIMMUNOLOGICO E APP. RESPIRATORIO5.5. F. APP. DIGERENTE E S. METABOLICO ED F. APP. DIGERENTE E S. METABOLICO ED

ENDOCRINOENDOCRINO6.6. F. GENITO URINARIE E DELLA RIPRODUZIONEF. GENITO URINARIE E DELLA RIPRODUZIONE7.7. F. NEURO-MUSCOLO-SCHELETRICHE E CORR. F. NEURO-MUSCOLO-SCHELETRICHE E CORR.

AL MOVIMENTOAL MOVIMENTO8.8. F. CUTE E STRUTT. CORRELATEF. CUTE E STRUTT. CORRELATE

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STRUTTURE CORPOREESTRUTTURE CORPOREE

1.1. S. SISTEMA NERVOSOS. SISTEMA NERVOSO2.2. OCCHIO,ORECCHIO E STRUTT. CORRELATEOCCHIO,ORECCHIO E STRUTT. CORRELATE3.3. S. COINVOLTE NELLA VOCE E DELL’ELOQUIOS. COINVOLTE NELLA VOCE E DELL’ELOQUIO4.4. S. S. CARDIO-VASCOLARE,IMMUNOLOGICO ED S. S. CARDIO-VASCOLARE,IMMUNOLOGICO ED

APP.RESPIRATORIOAPP.RESPIRATORIO5.5. S. APP. DIGERENTE E SIST. METABOLICO ED S. APP. DIGERENTE E SIST. METABOLICO ED

ENDOCRINOENDOCRINO6.6. S. CORR. SIST. GENITO-URINARIO E S. CORR. SIST. GENITO-URINARIO E

RIPRODUTTIVORIPRODUTTIVO7.7. S. CORR. AL MOVIMENTOS. CORR. AL MOVIMENTO8.8. CUTE E STRUTT. CORRELATECUTE E STRUTT. CORRELATE

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A&P - Matrice di InformazioneA&P - Matrice di Informazione

d9d9- - Vita sociale, civile e di comunitàVita sociale, civile e di comunità

d8d8- - Aree di vita principaliAree di vita principali

d7d7- - Interazioni e relazioni interpersonaliInterazioni e relazioni interpersonali

d6d6- - Vita dVita domesticomesticaa

d5d5- - Cura della propria personaCura della propria persona

d4d4- Mobilit- Mobilitàà

d3d3- Comunica- Comunicazzionionee

d2d2- - Compiti e richieste generaliCompiti e richieste generali

d1d1- - Apprendimento e applicazione delle Apprendimento e applicazione delle conoscenzeconoscenze

CapacitCapacitààPerformancePerformanceDomini Domini

SecondSecondo o qualificatorequalificatore

Primo Primo qualificatorequalificatore

ATTIVITÀ EATTIVITÀ E PART PARTEECIPACIPAZZIONIONEE

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Attività e partecipazioneAttività e partecipazionecostrutti e qualificatoricostrutti e qualificatori

CAPACITA’CAPACITA’ Caratteristica Caratteristica

intrinseca della intrinseca della persona, ciò che può persona, ciò che può farefare

Non dipende Non dipende dall’ambientedall’ambiente

PERFORMANCEPERFORMANCE Risultato reale dei Risultato reale dei

fattori ambientali sul fattori ambientali sul funzionamento, ciò funzionamento, ciò che una persona fache una persona fa

Dipende Dipende dall’ambientedall’ambiente

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Gap fra Capacità e Performance

CASO A: d450.12 Camminare

.4 .3 .2 .1 .0 Performance

Capacità

= Effetto positivo dell’ambiente

La performance del camminare è migliore della capacità; un’assistenza ambientale (es: bastone) migliora la performance.

A&P - Capacità e PerformanceA&P - Capacità e Performance

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A&P - Capacità e PerformanceA&P - Capacità e PerformanceGap fra Capacità e Performance

CASO B: d7400.31 Relazionarsi con persone in posizione di autorità

.4 .3 .2 .1 .0 Performance

Capacità

= Effetto negativo dell’ambiente

La performance di relazionarsi è peggiore della capacità; gli atteggiamenti del capo sono delle barriere ambientali per la relazione con persone in posizione di autorità.

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Fattori ambientaliFattori ambientali

Impattano negativamente (barriere) o Impattano negativamente (barriere) o positivamente (facilitatori) sul positivamente (facilitatori) sul funzionamento della persona in termini di funzionamento della persona in termini di miglioramento o peggioramento delle miglioramento o peggioramento delle performance rispetto alle capacitàperformance rispetto alle capacità

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Capitolo 1 Prodotti e tecnologiaCapitolo 1 Prodotti e tecnologia

… … cibo, tecnologia per l’assistenza, mobilia, dispositivi cibo, tecnologia per l’assistenza, mobilia, dispositivi per la comunicazione, beni e denaro.per la comunicazione, beni e denaro.

Capitolo 2 Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati Capitolo 2 Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo dall’uomo

… … terra e acqua, clima, animali, qualità dell’aria, suoni e terra e acqua, clima, animali, qualità dell’aria, suoni e vibrazioni.vibrazioni.

Capitolo 3 Relazioni e sostegno socialeCapitolo 3 Relazioni e sostegno sociale

… … famiglia, amici, datori di lavoro, estranei, professionisti famiglia, amici, datori di lavoro, estranei, professionisti della salutedella salute..

Capitolo 4 AtteggiamentiCapitolo 4 Atteggiamenti

… … valori sociali, atteggiamenti, convinzioni personali e di valori sociali, atteggiamenti, convinzioni personali e di gruppo.gruppo.

Capitolo 5 Servizi, sistemi e politicheCapitolo 5 Servizi, sistemi e politiche

... ... leggi, regole, politiche, agenzie, programmi sociali. leggi, regole, politiche, agenzie, programmi sociali.

FATTORI AMBIENTALIFATTORI AMBIENTALI

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FACILITATORI

FATTORI CONTESTUALIAMBIENTALI E/O PERSONALI

BARRIERE

CAPACITA’

PERFORMANCE

+ -

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Fattori personali (no ICF)Fattori personali (no ICF)

Qualsiasi fattore personale che abbia un Qualsiasi fattore personale che abbia un impatto sul funzionamento (per es. stile impatto sul funzionamento (per es. stile di vita, contesto sociale, istruzione, eventi di vita, contesto sociale, istruzione, eventi di vita, razza/gruppo etnico, orientamento di vita, razza/gruppo etnico, orientamento sociale e capacità dell’individuo)sociale e capacità dell’individuo)

NON SONO CLASSIFICATI ma che si NON SONO CLASSIFICATI ma che si possono inserire nell’applicazione della possono inserire nell’applicazione della classificazioneclassificazione

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““Scegliere un insieme di codici per creare Scegliere un insieme di codici per creare un profilo di funzionamento per l’individuo”un profilo di funzionamento per l’individuo”

......tenere conto di tenere conto di tuttetutte le componenti dell’ICF: le componenti dell’ICF:

Funzioni CorporeeFunzioni Corporee

Strutture CorporeeStrutture Corporee

Attività e PartecipazioneAttività e Partecipazione

Fattori AmbientaliFattori Ambientali

LINEE GUIDA PER LA CODIFICALINEE GUIDA PER LA CODIFICA

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““Codificare solo le informazioni rilevanti”Codificare solo le informazioni rilevanti”

...nel contesto di una condizione di salute;...nel contesto di una condizione di salute;

……assumendo che il soggetto sceglierebbe di assumendo che il soggetto sceglierebbe di compiere l’azione.compiere l’azione.

LINEE GUIDA PER LA CODIFICALINEE GUIDA PER LA CODIFICA

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““Codificare solo le informazioni esplicite”Codificare solo le informazioni esplicite”

……codificare le osservazioni, non le inferenze.codificare le osservazioni, non le inferenze.

LINEE GUIDA PER LA CODIFICALINEE GUIDA PER LA CODIFICA

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Ma alcune inferenze sono di Ma alcune inferenze sono di senso comunesenso comune, , o addirittura o addirittura essenzialiessenziali …? …?

Funzioni mentali Funzioni mentali inferenzainferenza dal comportamento osservabile dal comportamento osservabile

Menomazione del metabolismo dei carboidrati Menomazione del metabolismo dei carboidrati (b5401)(b5401)

inferenzainferenza dal diabete dal diabete Limitazioni nella capacità di guardare Limitazioni nella capacità di guardare (d110)(d110)

inferenzainferenza dalla cecità totale dalla cecità totale

LINEE GUIDA PER LA CODIFICALINEE GUIDA PER LA CODIFICA

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““Codificare informazioni specifiche”Codificare informazioni specifiche”

……codificare il massimo dettaglio possibilecodificare il massimo dettaglio possibile

permesso dall’evidenza dell’osservazionepermesso dall’evidenza dell’osservazione

LINEE GUIDA PER LA CODIFICALINEE GUIDA PER LA CODIFICA

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““Scegliere un insieme di codici per creare un Scegliere un insieme di codici per creare un profiloprofilo di funzionamento per l’individuo” di funzionamento per l’individuo”

““Codificare solo le informazioni Codificare solo le informazioni rilevantirilevanti””

““Codificare solo le informazioni Codificare solo le informazioni espliciteesplicite””

““Codificare informazioni Codificare informazioni specifichespecifiche””

LINEE GUIDA PER LA CODIFICALINEE GUIDA PER LA CODIFICA

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Elementi di codifica Primo qualificatore

Secondo qualificatore

Decimale (divisore) Terzo qualificatore

Quarto qualificatore

_ X X X X X. _ _ _ _

Identificatore delle dimensioni

b = Funzioni corporee bxxxxx._

s = Strutture corporee sxxxxx._

d = Attività e Partecipazione dxxxx._

e = Fattori Ambientali exxxx._

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Codifica con l’ICF...Codifica con l’ICF...

1.1. Trovare la categoria appropriata Trovare la categoria appropriata (rilevante, esplicita, specifica).(rilevante, esplicita, specifica).

2.2. Usare il qualificatore o i qualificatori per Usare il qualificatore o i qualificatori per ogni componente.ogni componente.

USO DEI QUALIFICATORIUSO DEI QUALIFICATORI

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GradoGrado delladella MenomazioneMenomazionePRIMOPRIMO QualificatoreQualificatore

FunzioniFunzioni CorporeeCorporee

BarrierBarrieraa o o facilitatorefacilitatore ((gradogrado))

PRIMOPRIMO QualificatoreQualificatore

Fattori AmbientaliFattori Ambientali

CapacitàCapacità ( (gradogrado))SECONDSECONDOO QualificatoreQualificatore

Performance (Performance (gradogrado))PRIMOPRIMO QualificatoreQualificatore

Attività e Attività e PartecipazionePartecipazione

LocalizzazioneLocalizzazione delladella MenomazioneMenomazione

TERZOTERZO QualificatoreQualificatore

NaturNaturaa delladella MenomazioneMenomazioneSECONDSECONDOO QualificatoreQualificatore

GradoGrado delladella MenomazioneMenomazionePRIMOPRIMO QualificatoreQualificatore

StruStruttture ture CorporeeCorporee

I QUALIFICATORI

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PRIMO QUALIFICATOREScala di gravità

_xxx.0 : nessun problema (assente, trascurabile) 0-4%

_xxx.1 : problema lieve (leggero, basso) 5-24%

_xxx.2 : problema medio (moderato, discreto) 25-29%

_xxx.3 : problema grave (elevato, estremo) 50-95%

_xxx.4 : problema completo (totale) 96-100%

_xxx.8 : non specificato

_xxx.9 : non applicabile

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VERSO LA NUOVA VERSO LA NUOVA 11 SAP11 SAPTORINO 22-05-08TORINO 22-05-08

GRUPPO SPERIMENTALE UTILIZZO ICFTERRITORI EX ASL 1-3-4-8-12-17

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CRITICITA’ DI PARTENZACRITICITA’ DI PARTENZA

CERTIFICHIAMO POCO O TROPPO ?CERTIFICHIAMO POCO O TROPPO ? PROBLEMA DELLE RISORSE E PROBLEMA DELLE RISORSE E

RIGIDITA’ DEL SISTEMARIGIDITA’ DEL SISTEMA ETEROGENEITA’ DELLE ETEROGENEITA’ DELLE

“CERTIFICAZIONI”“CERTIFICAZIONI”

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ALLA RICERCA DI ALLA RICERCA DI EVIDENZEEVIDENZE

IDC 10 NON RIESCE A SPIEGARE: IDC 10 NON RIESCE A SPIEGARE: TUTTE LE DIFFORMITA’TUTTE LE DIFFORMITA’ IL BISOGNO DEGLI INTERVENTI IL BISOGNO DEGLI INTERVENTI

NECESSARINECESSARI LE DIFFERENZE TRA I BES ED I LE DIFFERENZE TRA I BES ED I

DISABILI E LE DIFFERENZE TRA “I DISABILI E LE DIFFERENZE TRA “I GRAVI” ED “I NON GRAVI”GRAVI” ED “I NON GRAVI”

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METODOLOGIA: SCHEDAMETODOLOGIA: SCHEDAFUNZIONI CORPOREEFUNZIONI CORPOREE QualificatoreQualificatore

b1 b1 FUNZIONI MENTALIFUNZIONI MENTALI

b2 b2 FUNZIONI SENSORIALI E DOLOREFUNZIONI SENSORIALI E DOLORE

b3 b3 FUNZIONI DELLA VOCE E DELL’ELOQUIOFUNZIONI DELLA VOCE E DELL’ELOQUIO

b4 b4 FUNZ. DEI SISTEMI CARDIOVASCOLARE, FUNZ. DEI SISTEMI CARDIOVASCOLARE, EMATOLOGICO, IMMUNOLOGICO E DELL’APP. EMATOLOGICO, IMMUNOLOGICO E DELL’APP. RESPIRATORIORESPIRATORIO

b5 b5 FUNZ. DELL’APPARATO DIGERENTE E DEI FUNZ. DELL’APPARATO DIGERENTE E DEI SISTEMI METABOLICO ED ENDOCRINOSISTEMI METABOLICO ED ENDOCRINO

b6 b6 FUNZ, GENITOURINARIE E RIPRODUTTIVEFUNZ, GENITOURINARIE E RIPRODUTTIVE

b7 b7 FUNZ. NEURO-MUSCOLOSCHELETRICHE E FUNZ. NEURO-MUSCOLOSCHELETRICHE E CORRELATE AL MOVIMENTOCORRELATE AL MOVIMENTO

b8 b8 FUNZ. DELLA CUTE E STRUTT. CORRELATEFUNZ. DELLA CUTE E STRUTT. CORRELATE

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METODOLOGIA continuazione schedaMETODOLOGIA continuazione scheda

STRUTTURE CORPOREESTRUTTURE CORPOREE QualificatoreQualificatores1 STUTTURE DEL SISTEMA NERVOSOs1 STUTTURE DEL SISTEMA NERVOSO

s2 OCCHIO,ORECCHIO E STRUTT. CORRELATEs2 OCCHIO,ORECCHIO E STRUTT. CORRELATE

s3 STRUTT. COINVOLTE NELLA VOCE E s3 STRUTT. COINVOLTE NELLA VOCE E DELL’ELOQUIODELL’ELOQUIO

s4 STRUTT. DEI SITEMI CARDIOVASCOLARE, s4 STRUTT. DEI SITEMI CARDIOVASCOLARE, EMATOLOGICO, IMMUNOLOGICO E RESPIRATORIOEMATOLOGICO, IMMUNOLOGICO E RESPIRATORIO

s5 STRUTT. COLL. AGLI APP. DIGERENTE E AI SIST. s5 STRUTT. COLL. AGLI APP. DIGERENTE E AI SIST. METABOLICO ED ENDOCRINOMETABOLICO ED ENDOCRINO

s6 STUTT. CORR. AI SIST. GENITO-URINARIO E s6 STUTT. CORR. AI SIST. GENITO-URINARIO E RIPRODUTTIVORIPRODUTTIVO

s7 STRUTT. CORR. AL MOVIMENTOs7 STRUTT. CORR. AL MOVIMENTO

s8 CUTE E STRUTT. CORRELATEs8 CUTE E STRUTT. CORRELATE

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METODOLOGIA continuazione schedaMETODOLOGIA continuazione schedaATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE QualificatoreQualificatored1 APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE d1 APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZECONOSCENZE

d2 COMPITI E RICHIESTE GENERALId2 COMPITI E RICHIESTE GENERALI

d3 COMUNICAZIONEd3 COMUNICAZIONE

d4 MOBILITA’d4 MOBILITA’

d5 CURA DELLA PERSONAd5 CURA DELLA PERSONA

d6 VITA DOMESTICAd6 VITA DOMESTICA

d7 INTERAZIONI RELAZIONI INTERPERSONALId7 INTERAZIONI RELAZIONI INTERPERSONALI

d8 AREE DI VITA PRINCIPALId8 AREE DI VITA PRINCIPALI

d9 VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITA’d9 VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITA’

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METODOLOGIA continuazione schedaMETODOLOGIA continuazione scheda

FATTORI AMBIENTALIFATTORI AMBIENTALI QualificatoreQualificatore

e1e1 PRODOTTI E TECNOLOGIA PRODOTTI E TECNOLOGIA

e2e2 AMBIENTE NATURALE E CAMBIAMENTI AMBIENTE NATURALE E CAMBIAMENTI AMBIENTALI EFFETUATI DALL’UOMOAMBIENTALI EFFETUATI DALL’UOMO

e3e3 RELAZIONI E SOSTEGNO SOCIALE RELAZIONI E SOSTEGNO SOCIALE

e4 e4 ATTEGGIAMENTIATTEGGIAMENTI

e5e5 SERVIZI, SISTEMI E POLITICHE SERVIZI, SISTEMI E POLITICHE

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Legenda codici 2° livello Legenda codici 2° livello Funzioni Mentali e A&PFunzioni Mentali e A&P

b 117 Funzioni intellettiveb 122 Funzioni Psicosociali globalib 130 Funzioni dell'energia e delle pulsionib 152 Funzioni emozionalib 167 Funzioni mentali del linguaggiob 2 Funzioni sensoriali del doloreb 7 Funzioni muscoloscheletriche e correlate al movimento

d1 Apprendimento e Applicazione delle conoscenzed2 Compiti e richieste generalid3 Comunicazioned4 Mobilitàd5 Cura della Propria personad6 Vita domesticad7 Interazione e relazioni interpersonalid8 Aree di Vita principalid9 Vita Sociale, Civile e di Comunità

attività e partecipazione Gruppo 1a

1,651,5

1,050,2

0,60,81,4

1,8

1,95

0

1

2

3

4D1

D2

D3

D4

D5D6

D7

D8

D9

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Legenda codici 2° livello Legenda codici 2° livello Fattori AmbientaliFattori Ambientali

e 1 Prodotti e Tecnologiae 310 Famiglia Ristrettae 330 Persone in posizione di Autoritàe 340 Persone che forniscono aiuto o assistenzae 355 Operatori Sanitari3 360 Altri operatorie 515 Servizi, sistemie 540 Servizi, Sistemi e politichedi trasportoe 570 Servizi, Sistemi e politche Previdenziali/Assistenzialie 575 Servizi, Sistemi e poliiche di sostegno sociale generalee 580 Servizi, Sistemi e politiche sanitariee 585 Servizi, Sistemi e politiche dell'istruzione e della formazione

0

5

10

15

20E1

E310

E330

E340

E355

E360

E515

E540

E570

E575

E 580

E585

BARRIERE

FACILITATORI

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

Dobbiamo usare meglio l’ICD 10: il profilo di funzionamento Dobbiamo usare meglio l’ICD 10: il profilo di funzionamento (soprattutto per quanto riguarda le funzioni mentali) deve (soprattutto per quanto riguarda le funzioni mentali) deve essere congruo con l’etichetta nel capitolo “F”.essere congruo con l’etichetta nel capitolo “F”.I bisogni dei bambini vengono meglio compresi dalla I bisogni dei bambini vengono meglio compresi dalla combinazione profilo di funzionamento diagnosi ICD10, più che combinazione profilo di funzionamento diagnosi ICD10, più che dalla sola diagnosi.dalla sola diagnosi.Il profilo di funzionamento permette di individuare la necessità Il profilo di funzionamento permette di individuare la necessità di intervento educativo personalizzato anche nei casi in cui non di intervento educativo personalizzato anche nei casi in cui non esiste una “minorazione stabilizzata o progressiva”.esiste una “minorazione stabilizzata o progressiva”.I servizi di NPI dovrebbero collaborare con la famiglia e la I servizi di NPI dovrebbero collaborare con la famiglia e la scuola alla stesura di un profilo di funzionamento scuola alla stesura di un profilo di funzionamento indipendentemente dall’esito “certificatorio” di tale lavoro. indipendentemente dall’esito “certificatorio” di tale lavoro.

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

RIGUARDO ALL’USO ICD10 :RIGUARDO ALL’USO ICD10 : SUDDIVISIONE IN GRANDI SUDDIVISIONE IN GRANDI

RAGGRUPPAMENTI DIAGNOSTICI, CON RAGGRUPPAMENTI DIAGNOSTICI, CON RILIEVO DEL RAPPORTO TRA DIAGNOSI RILIEVO DEL RAPPORTO TRA DIAGNOSI DEL CAPITOLO F ICD 10 E PROFILO ICF DEL CAPITOLO F ICD 10 E PROFILO ICF NON E’ DI MERA COMPLEMENTARITA’NON E’ DI MERA COMPLEMENTARITA’

BAMBINI CERTIFICATI CON DIAGNOSI BAMBINI CERTIFICATI CON DIAGNOSI POCO “SOSTENIBILI” POCO “SOSTENIBILI” METODOLOGICAMENTE, AVEVANO METODOLOGICAMENTE, AVEVANO IMPORTANTI PROBLEMI REALIIMPORTANTI PROBLEMI REALI

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RIGUARDO ALL’ICF…RIGUARDO ALL’ICF…

1.1. PERMETTE DI DESCRIVERE IL PROFILO PERMETTE DI DESCRIVERE IL PROFILO FUNZIONALE DELL’ALUNNOFUNZIONALE DELL’ALUNNO

2.2. RENDE MOLTO PIU’ CHIARA LA RENDE MOLTO PIU’ CHIARA LA COMUNICAZIONE TRA SOGGETTI COINVOLTI COMUNICAZIONE TRA SOGGETTI COINVOLTI CIRCA IL FUNZIONAMENTO DELL’ALUNNOCIRCA IL FUNZIONAMENTO DELL’ALUNNO

3.3. INTEGRA L’ICD 10 NEL DESCRIVERE MEGLIO LE INTEGRA L’ICD 10 NEL DESCRIVERE MEGLIO LE CARATTERISTICHE CLINICHE FUNZIONALICARATTERISTICHE CLINICHE FUNZIONALI

4.4. RAPPRESENTA UNA MAGGIORE GARANZIA RAPPRESENTA UNA MAGGIORE GARANZIA NELL’APPROPRIATEZZA DELL’INTERVENTONELL’APPROPRIATEZZA DELL’INTERVENTO

5.5. AIUTA NELLA DEFINIZIONE DEL PROGETTO DI AIUTA NELLA DEFINIZIONE DEL PROGETTO DI VITAVITA

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INOLTRE…INOLTRE…

SI EVIDENZIANO DISOMOGENEITA’ TRA I DIVERSI SI EVIDENZIANO DISOMOGENEITA’ TRA I DIVERSI TERRITORITERRITORI

IL PROFILO ICF COSTRINGE A RIFLETTERE SUL BILANCIO IL PROFILO ICF COSTRINGE A RIFLETTERE SUL BILANCIO TRA COSTI (STIGMA) E BENEFICI LEGATO ALLA TRA COSTI (STIGMA) E BENEFICI LEGATO ALLA CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE

IL PROFILO ICF AIUTA AD INTEGRARE IL SUPPORTO DELLA IL PROFILO ICF AIUTA AD INTEGRARE IL SUPPORTO DELLA SCUOLA CON ALTRI INTERVENTI EDUCATIVI ED SCUOLA CON ALTRI INTERVENTI EDUCATIVI ED ASSISTENZIALIASSISTENZIALI

OFFRE MAGGIORE CHIAREZZA, EQUITA’ ED OFFRE MAGGIORE CHIAREZZA, EQUITA’ ED APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTIAPPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI

AMPLIA IL NUMERO DEI SOGGETTI RICONOSCIUTI COME AMPLIA IL NUMERO DEI SOGGETTI RICONOSCIUTI COME PORTATORI DI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI CON PORTATORI DI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI CON INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI AL DI FUORI DEL PERCORSO INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI AL DI FUORI DEL PERCORSO HANDICAPHANDICAP