SI - 01 - 01unina.stidue.net/Sistemi Informativi/SI/1 parte/03-SI_-_01_-_01bn.pdfdella produzione e...
Transcript of SI - 01 - 01unina.stidue.net/Sistemi Informativi/SI/1 parte/03-SI_-_01_-_01bn.pdfdella produzione e...
18/03/12
1
© Chianese Angelo
Sistemi Informativi
Introduzione al disegno
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 2
¤ L’informazione come asse portante della società e delle organizzazioni
¤ Per società della conoscenza si intende una società che fonda la propria crescita e competitività sul sapere, la ricerca e l’innovazione.
¤ Alcune organizzazioni producono informazioni q Banche, assicurazioni, editori
¤ Ma anche chi produce manufatti ha necessità della risorsa informazione q per la pianificazione ed il controllo delle proprie attività, q per la valutazione delle proprie prestazioni.
© Chianese Angelo 2
Informazione risorsa fondamentale
18/03/12
2
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 3
¤ Chiedersi prima di tutto quali processi devono essere oggetto dell’intervento
o Per comprendere a quale livello della organizzazione intervenire
o E se esistono già soluzioni ¤ Chiedersi cosa il SI deve fare
o Modello funzionale (con casi d’uso) o Modello dei dati o Modello dei processi
¤ Chiedersi infine come deve essere fatto
o Livello applicativo o Livello infrastrutturale
© Chianese Angelo 3
Disegno dei SI
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 4
MODELLO ORGANIZZATIVO
© Chianese Angelo 4
18/03/12
3
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 5
¤ È una struttura di comando che governa processi operativi
¤ Descrivibile con organigrammi, di solito gerarchici, indicanti le funzioni
© Chianese Angelo 5
L’organizzazione
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 6 © Chianese Angelo 6
Catena del valore di Porter
¤ La catena del valore permette di visualizzare il valore totale creato dall’impresa e comprende le attività generatrici di valore (primarie e di supporto) e il margine industriale, ovvero la differenza tra il ricavo totale e il costo complessivo per eseguire le attività generatrici di valore
Costi Ricavi
18/03/12
4
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 7 © Chianese Angelo 7
Come creare valore
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 8 © Chianese Angelo 8
Value Chain di una Azienda Manufatturiera
18/03/12
5
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 9
¤ I SI supportano sia i processi di governo che quelli operativi ed amministrativi.
© Chianese Angelo 9
SI ed organizzazione
SI Direzionali Management Information
Systems (MIS)
SI Istituzionali
SI Operativi
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 10
¤ È l’insieme delle applicazioni IT in azienda q portafoglio direzionale ( processi di direzione e controllo)
o pianificazione e controllo strategico o pianificazione e controllo direzionale delle risorse aziendali
q portafoglio istituzionale ( processi di supporto) o amministrazione, contabilità o gestione delle risorse umane
q portafoglio operativo (processi primari) o supporto processi della catena del valore
© Chianese Angelo 10
Portafoglio Applicativo Aziendale
18/03/12
6
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 11 © Chianese Angelo 11
Schema generale Architettura
PORTAFOGLIO DIREZIONALE
PORTAFOGLIO ISTITUZIONALE
• elaborazione delle transazioni dei processi di supporto
PORTAFOGLIO OPERATIVO
• sistemi di pianificazione e controllo delle operazioni
• elaborazione delle transazioni dei processi primari
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 12 © Chianese Angelo 12
Schema portafoglio aziendale
PORTAFOGLIO DIREZIONALE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO STRATEGICO PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DIREZIONALE
(CONTROLLO BUDGETARIO, REPORTING, ALTRI)
Elaborazione a supporto dei processi primari caratteristici di ciascun settore industriale
PORTAFOGLIO OPERATIVO PORTAFOGLIO ISTITUZIONALE
AMM
INIS
TRAZ
ION
E
GES
TIO
NE
DEL
LE
RISO
RSE
UM
ANE
ALTR
I PRO
CESS
I DI
SUPP
ORT
O
18/03/12
7
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 13
¤ ’60 soluzioni ad hoc, sistemi di prenotazione aerea, sistemi gestione archivi
¤ ’70 sistemi con basi di dati, pacchetti integrati Manufacturing Resource Planning – MRP per gestione dei materiali e della produzione
¤ ’80 automazione della fabbrica, Computer Integrated Manufacturing – CIM
¤ ’90 Sistemi integrati Enterprie resource Planning, Customer Relashionship Management – ERP, CRM
¤ ’00 Sistemi di e-Procurement, Internet Web, browser à B2B (CISCO), B2C (Amazon)
© Chianese Angelo 13
EVOLUZIONE STORICA SIO
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 14
¤ Portafoglio Istituzionale q ORIZZONTALE: indipendente dal settore delle attività aziendali q Pacchetti per retribuzione, fatturazione, procedure contabili
(anni ‘70) q Integrazione con portafoglio operativo, unico schema di
riferimento per gestione risorse umane e gestione amministrativa (sistemi ERP, anni ‘90)
¤ Portafoglio operativo q VERTICALE: dipende dal settore di attività aziendali q Supporto a processi primari
o approvvigionamento materiali (logistica in entrata, negoziazione, fornitura, ricevimento merci)
o fabbricazione prodotti ( gestione e realizzazione trasformazioni
o vendita e distribuzione (gestione ordini, distribuzione, post-vendita)
© Chianese Angelo 14
Tipologie di portafogli
18/03/12
8
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 15
¤ Computer Integrated Manufacturing q La produzione integrata di fabbrica è l'integrazione automatizzata tra
i vari settori di un sistema di produzione (progettazione, ingegnerizzazione, produzione, controllo della qualità, pianificazione della produzione e marketing) al fine di minimizzare i tempi di sviluppo di un prodotto, ottimizzare la gestione delle risorse ed eventualmente essere flessibili per coprire quanto più possibile il mercato.
¤ Comprende tutta l’informatica di fabbrica a 5 livelli: q Macchina: guida all’esecuzione di operazioni fisiche (saldatura
lastra eseguita da Robot)à micropocessori, elaborazione real-time
q Cella: coordina flussi tra più macchine (linea di saldatura)à pc
q Area: guida programmazione esecutiva di reparto (stampaggio lamiere)à reti locali
q Stabilimento: guida programmazione della produzione e interazioni tra stabilimenti à server di Stabilimento
q Azienda: applicazioni uniformi per l’intera azienda à server con basi di dati aziendali.
© Chianese Angelo 15
Architettura CIM
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 16
¤ Material Requirements Planning q Soluzioni che determinanoi fabbisogni netti dei materiali e
pianificano gli ordini di produzione e di acquisto, tenendo conto della domanda del mercato.
¤ Sistema di applicazioni software a supporto di approvvigionamento e gestione produzione. q Gestione materiali e magazzino q Pianificazione fabbisogni q Gestione e controllo produzione q Pianificazione capacità
produttiva
¤ Architetture centralizzate con basi di dati
© Chianese Angelo 16
Architettura MRP
18/03/12
9
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 17
Sistemi integrati di moduli per: ¤ Gestione del personale ed amministrativa ¤ Gestione approvvigionamento e produzione (funzioni
MRP) ¤ Gestione vendita
e distribuzione ¤ Gestione
post-vendita e manutenzione
© Chianese Angelo 17
Sistemi ERP (Enterprice Resource Planning)
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 18
¤ I SIO informatizzano processi operativi quali: q La produzione di un prodotto q La programmazione della produzione q La distribuzione del prodotto
¤ I primi SIO sono stati i Transaction Processing Systems q in cui però le transazioni (di tipo economico organizzative) sono:
o Scambi di beni, servizi o informazioni fra entità o inidvidui • della stessa organizzazione • o di organizzazioni diverse
¤ Le elaborazioni delle transazioni sono componenti del SIO
© Chianese Angelo 18
SI Operativi (SIO)
18/03/12
10
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 19 © Chianese Angelo 19
Un esempio
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 20
¤ Il ruolo potenziale dei SIO è proporzionale alla intensità informativa (IntInf)
¤ L’intensità informativa è proporzionale al livello e alla complessità delle informazioni usate per la gestione delle attività legate al processo produttivo q Più servono informazioni, più cresce l’intensità informativa q La intensità informativa è alta laddove il prodotto finale è
l’informazione (editori, banche, etc.) q È bassa quando il prodotto è materiale, e SI sono quindi una
tecnologia di processo ¤ Per Porter e Millar (1985) il FI è definito come:
FI = f(IntInf(Prodotto),IntInf(Processo))
q La formula indica il ruolo potenziale di SI in quanto quello effettivo dipende anche da altri fattori: o Progressi delle ICT nella capacità di elaborare informazioni
complesse e non ripetitive o Volontà di usare i SI per migliorare efficacia ed efficienza
© Chianese Angelo 20
Fabbisogno informativo (FI)
18/03/12
11
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 21 © Chianese Angelo 21
Fabbisogno informativo e organizzazioni
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 22 © Chianese Angelo 22
Panoramica
18/03/12
12
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 23
¤ Supportano scambi informativi all’interno di processi operativi q tra diverse aziende (Business to business, B2B, processi di
approvvigionamento BUYSIDE) q tra processi della stessa azienda ( supporto intra- aziendale a
processi di produzione INSIDE) q tra utente e azienda (Business to Costumer, B2C, processi di
vendita SELLSIDE)
¤ I ruoli del SIO q Gestione Anagrafi Aziendali ( anagrafi clienti, fornitori, prodotti) q Elaborazione di Transazioni ( processi approvvigionamento,
gestione scorte, processi produzione, processi vendita, gestione ordini)
q Pianificazione e Controllo operazioni q Gestione Procedure Amministrative
© Chianese Angelo 23
Funzioni e ruolo dei SIO
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 24
¤ Transazione = Scambio di beni, servizi, informazioni q scambi e contratti di natura economica (ordini clienti) q trasformazioni per produzione beni e/o erogazione servizi (assemblaggio
prodotti) q movimenti di oggetti fisici ( spedizione prodotti) q certificazione di eventi ( pagamento fatture)
¤ Esempi q prenotazioni aeree, alberghiere, di autonoleggio; q operazioni di C/C bancari e postale; q fatturazione ed emissione di bollette in genere; q Incassi e pagamenti; compravendita di titoli in borsa; q ricevute di pagamenti eseguiti con carte di credito; q vendite per corrispondenza; q prelievo/versamento di materiali in un magazzino; q ...
¤ Obiettivi: q Automazione di attività manuali e supporto all’esecuzione di operazioni q Guida all’utente nella esecuzione delle operazioni q Mantenimento di basi di dati aggiornate q Documentazione delle transazioni
© Chianese Angelo 24
Elaborazione di Transazioni
18/03/12
13
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 25
¤ Anagrafiche: descrivono proprietà strutturali di oggetti e attori del sistema
¤ Descrizione transazioni: descrivono eventi o movimenti
¤ Descrizione pianificazione delle operazioni: descrivono il piano di produzione
( es: in funzione di tempo e reparto, indica per ogni prodotto, quantità da produrre, macchinario da utilizzare, scadenza consegna, istruzioni esecutive)
¤ Classificabili in: q Informazioni di stato stabili nel tempo (anagrafiche clienti,
fornitori, prodotti) q Informazioni di stato mutevoli nel tempo (saldo conto
corrente) q Informazioni di eventi (descrizione di transazioni e operazioni
componenti)
© Chianese Angelo 25
Informazioni gestite dai SIO
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 26
¤ Processi di elaborazione: automatizzano attività aziendali e sono costituiti da programmi scritti in opportuni linguaggi di programmazione
¤ Base di dati (BD): raccolta di dati memorizzati in maniera permanente, opportunamente strutturati
¤ DBMS(Data Base Management System) per la Condivisione della BD da parte dei processi q organizzazione logica dei dati (secondo un modello definito) q accesso standardizzato ai dati (linguaggi di interrogazione,
sicurezza e integrità dei dati
© Chianese Angelo 26
Sistemi di Elaborazione Transazioni
18/03/12
14
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 27
¤ Processi di Elaborazione q L’elaborazione di transazioni contiene N processi di elaborazione q Un processo di elaborazione è composto da operazioni/azioni sulla base di dati:
o aggiornamento o Interrogazione
¤ On-line Transaction Processing OLTP(interattiva) q Dialogo diretto utente-sistema mediante video e “mappe” che
agiscono da interfaccia q Aggiornamento/Consultazione della BD (menu, tasti funzionali,
mouse, finestre) ¤ Batch Processing (a lotti)
q Elaborazione di grandi volumi di dati (prima forma di elaborazione dei SIA)
q I dati in Input risiedono su archivi magnetici; l’output consiste di stampe o di registrazioni su archivi magnetici
¤ Tempo Reale q Elaborazione immediata dei dati (es: sistemi di controllo dei processi
industriali)
© Chianese Angelo 27
Modalità di elaborazione
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 28
¤ I SII comprendono secondo Porter le applicazioni di supporto alle attività infrastrutturali indispensabili alla esecuzione dei processi operativi q Attività amministrativo-burocratica q Finanziaria q Gestionale
¤ Attvità preposte ad eseguire: q Adempimenti di legge (contabilità, bilancio, previdenza, etc.) q Amministrazione risorse (personale, denari, impianti, etc.)
© Chianese Angelo 28
SI Istituzionali (SII)
18/03/12
15
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 29
¤ Regolamentazione esterne q I SII riflettono la legislazione del paese in cui operano q Nelle multinazionali coesistono diversi SII
¤ Dimensione ed organizzazione dell’azienda q Il portafoglio istituzionale dipende dal numero delle strutture
funzionali o Mentre le PMI presentano una sola struttura funzionale, le GI
ne presentano diverse
¤ Settori produttivi in cui l’organizzazione opera q Dipendenza stretta degli aspetti procedurali
o Ad esempio il contratto di lavoro dei dipendenti q E dal peso di alcuni processi
o Ad esempio gli investimenti nelle società di capitali
© Chianese Angelo 29
Legami del SII con tipologie di organizzazione
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 30
¤ I processi gestionali presentano le seguenti carateristiche q Operano su grandi volumi di dati q Sono procedurali q Sono ripetitivi q Sono periodici q In alcuni casi presentano una semplicità elaborativa
¤ Pertanto i SII sono stati i primi ad essere informatizzati
© Chianese Angelo 30
I SII: considerazioni
18/03/12
16
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 31
¤ I SID sono di supporto al management per: q Svolgere le attività dei processi decisionali q Effettuare il monitoraggio e controllo
¤ Il SID risponde al modello del ciclo di controllo: q Definizione obiettivi q analisi risultati conseguiti q Definizione interventi correttivi
o Intervenendo sui processi o ritarando gli obiettivi
© Chianese Angelo 31
SI direzionali (SID)
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 32 © Chianese Angelo 32
Ciclo di controllo
¤ Nelle organizzazioni di tipo profit q Controllo sul budget (ovviamente)
¤ In quelle no profit q Tempi di risposta o qualità dei servizi
18/03/12
17
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 33 © Chianese Angelo 33
Considerazioni
¤ I SID operano su dati aggregati (detti indici) q Prendendoli dalla grande massa prodotta dai SIO e SII (sono
cotruiti sopra di essi) q Con periodicità prestabilite secondo le necessità di pianificazione
e controllo
¤ Successo dipendente da molti fattori q Capacità/Volontà del management q Compeltezza e qualità dei dati sorgenti q Flessibilità delle applicazioni
¤ Affermazione in tempi recenti della Business Intelligence q Sistemi analitici che analizzano i dati per estrarre nuove regole di
business o Profilazione clienti (comportamenti e profittabilità) o Analisi dei prodotti (ad esempio l’affidabilità) o Analisi delle prestazioni detti anche cruscotti o dashboard
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 34
MODELLO CONCETTUALE
© Chianese Angelo 34
18/03/12
18
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 35
¤ Il modello concettuale descrive in modo preciso le richieste di eleborazione delle informazioni
¤ Il modello deve descrivere cosa il SI deve fare e non come deve farlo
¤ Lo si studia sotto tre punti di vista: q Modello funzionale o dei casi d’uso: che definisce le specifiche
funzionali delle singole procedure specificando o Quelle da informatizzare o E le interazioni con utilizzatori e sistemi
q Modello dei processi: che descrive la sequenza di attività (o flusso di attività) supportate dalle singole procedure
q Modello dei dati: che descrive non solo i dati coinvolti nei flussi di attività, ma anche la loro struttura e le regole di uso
© Chianese Angelo 35
Premessa
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 36
¤ Si definiscono i requisiti d’utente
¤ Si rappresentano con Casi d’Uso q Elaborazioni eseguibili da uno o più utenti q Con uno specifico obiettivo q Omogenee rispetto alla frequenza e alle regole di esecuzione
¤ Esempi a) La prenotazione b) L’acquisto c) La prenotazione e l’acquisto
Da cui si evince: q L’indipendenza di alcune di essi (la a) e la b)) q Le relazioni tra di essi (la c) comprende le prime due)
© Chianese Angelo 36
Modello dei casi d’uso
18/03/12
19
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 37
¤ Per la descrizione dei casi d’uso si usa la notazione UML
q Definire requisiti funzionali e non funzionali (come prestazioni, affidabilità, ...) del sistema o Descrivere non solo il sistema da realizzare ma anche
l’ambiente in cui esso dovrà operare o Capire il dominio del problema e le responsabilità del sistema
da realizzare o Comunicazione tra cliente e sviluppatori, e tra sviluppatori o Prefigurare e gestire le frequenti modifiche dei requisiti o Riutilizzo di conoscenza pregressa del dominio applicativo
© Chianese Angelo 37
UML
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 38
¤ Viste statiche q Use Case Diagram q Class Diagram q Component Diagram q Deployment Diagram
¤ Viste Dinamiche q State Diagram q Activity Diagram q Interaction Diagram
o Sequence Diagram o Collaboration Diagram
© Chianese Angelo 38
Diagrammi UML
18/03/12
20
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 39
¤ Definiscono il comportamento del sistema q Le funzionalità (processi) principali q Come il sistema agisce e reagisce
¤ Descrivono q Il sistema q L’ambiente q Le relazioni fra sistema e ambiente
¤ Diversi livelli di dettaglio q Scomposizione gerarchica
¤ Il modello più astratto, utile per fissare i requisiti, definisce q gli attori q i possibili usi loro concessi
© Chianese Angelo 39
Use Case Diagrams
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 40
¤ Actor: è qualcuno (utente) o qualcosa (sistemi esterni - hardware) che: q Scambia informazioni con il sistema q Fornisce input o riceve output dal sistema
¤ Use Case: è un’unità funzionale parte del sistema
© Chianese Angelo 40
Elementi Fondamentali
18/03/12
21
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 41
¤ Gli use case sono ricavati dalle interviste con gli utenti per indicare q Gli obiettivi: ciò che il sistema dovrebbe fare secondo gli utenti q Le interazioni: cosa vorrebbero (potrebbero) fare i diversi utenti
¤ Gli use case di alto livello sono volutamente generici q I dettagli vanno aggiunti raffinando le funzionalità del sistema
¤ Il processo di definizione degli use case è iterativo q Si inizia identificando i comportamenti più semplici q Si descrivono i comportamenti alternativi e più complessi
¤ Quando smettere? q Un buon livello di dettaglio facilità tutte le attività successive q Troppi dettagli
o Complicherebbero inutilmente la descrizione o Introdurrebbero prematuramente scelte progettuali o Precluderebbero la visione d’insieme
© Chianese Angelo 41
Gli Use Case
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 42
¤ interazione indica relazioni tra attori e casi
¤ uses indica l’uso di una certa funzionalità (utile quando funzionalità simili sono presenti in diversi contesti)
¤ extends definisce una funzionalità per estensione di una funzionalità già esistente
© Chianese Angelo 42
Relazioni Fondamentali
18/03/12
22
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 43
¤ Extends q Descrive una specializzazione rispetto al caso normale q Facilita il riuso di comportamenti “simili”
¤ Uses q Identifica un componente (parte) di un caso più complesso q Massimizza ed evidenzia i componenti riutilizzabili
© Chianese Angelo 43
Confronto tra relazioni
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 44
¤ Un Extends indica che uno use case è simile a un altro ma è più specifico.
¤ Si descrive lo use case più specifico per differenze rispetto a quello più generale
¤ Esempi q Pagamento prodotto e pagamento con carta di credito q Ordine di un prodotto e ordine via internet
© Chianese Angelo 44
Le relazioni Extends
18/03/12
23
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 45
¤ Uses fattorizza attività ricorrenti e condivise
© Chianese Angelo 45
Le relazioni USES
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 46
¤ Uno scenario è una realizzazione di uno use case q È una ”esecuzione” particolare dello use case q Rappresenta il comportamento (le azioni e gli eventi) del sistema nel caso
particolare considerato
¤ Ogni use case dovrebbe essere corredato da un insieme di scenari q Scenari principali (più possibile)
o Tutto funziona correttamente q Scenari secondari (pochi e significativi)
o Eccezioni (eventuali problemi o malfunzionamenti)
¤ Gli scenari definiscono requisiti di più basso livello rispetto agli use case
¤ Gli scenari sono solitamente definiti in linguaggio naturale ¤ UML propone una notazione particolare: la Interaction
Diagram ¤ Servono tanti scenari quanti sono quelli necessari per capire il
corretto funzionamento del sistema e le eccezioni che siritengono significative in durante l’analisi
© Chianese Angelo 46
Scenari
18/03/12
24
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 47 © Chianese Angelo 47
Un esempio: l’acquisto libri
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 48 © Chianese Angelo 48
SPECIFICA DEI CASI D’USO (JACOBSON)
18/03/12
25
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 49
¤ Il diagramma delle linee di montaggio (estensione UML) relaziona: q le attività di un processo q I requisiti espressi come casi d’uso q I dati aggregati rilevanti
© Chianese Angelo 49
Legame Casi d’Uso e Processi: le Assembly Lines
Attività Attività Attività Attività Attività
Processo
Dati
Dati
Dati
Caso D’Uso Caso
D’Uso
Caso D’Uso Caso
D’Uso
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 50 © Chianese Angelo 50
Le assembly lines: un esempio
18/03/12
26
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 51
MODELLO DEI PROCESSI
© Chianese Angelo 51
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 52
¤ I processi gestionali sono attività che: q si sviluppano in sequenza o anche in parallelo q Sono svolte da più entità q Sono localizzate e decolizzate q Usano risorse materiali e non
o Oggetti fisici e informativi q Risponde alle richieste di servizi o prodotti da uno o più clienti
¤ La complessità dei processi è proporzionale q Al numero di attività svolte q Alle relazioni tra le attività
¤ I processi si modellano con i diagrammi di attività UML (estensione dei diagrammi di flusso)
© Chianese Angelo 52
I processi
18/03/12
27
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 53
¤ Descrizione procedurale delle attività comprensiva delle decisioni da prendere
¤ I componenti sono: q Blocchiche indicano attività q Frecce orientate che indicano i flussi tra le attività q Le swimlanes che indicano gli attori q I rombi che indicano i punti di decisione q I fork che indicano che le attività che possono essere svolte in
parallelo
© Chianese Angelo 53
Diagrammi delle attività UML
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 54 © Chianese Angelo 54
Un esempio
Selezione Libro
Selezione Pagamento
Ricezione ordine
Inserimento dati
Bolla Package
Consegna
Ricezione
Cliente Magazzino Corriere
Carta Credito
Contrassegno
18/03/12
28
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 55 © Chianese Angelo 55
I componenti
Attore
Fork
Attività
Flussi
Decisione
Swimlanes
Sequenza
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 56
MODELLO DEI DATI
© Chianese Angelo 56
18/03/12
29
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 57
¤ Il modello dei dati descrive la struttura della risorsa informazione (ne fissa i requisiti)
¤ Rappresenta la conoscenza su cui si appoggiano i processi
¤ La base dati deve essere definita concettualmente mediante q Gli schemi E/R q I diagrammi delle calssi UML
¤ Devono essere evidenziate q Le entità principali (o classi fondamentali) q Le associazioni tra entità (o le classi)
¤ I diagrammi delle classi possono riportare anche le operazioni
© Chianese Angelo 57
Il modello dei dati
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 58 © Chianese Angelo 58
Esempio di diagramma delle classi
18/03/12
30
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 59 © Chianese Angelo 59
Esempio di E/R
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 60
¤ I parametri principali che fissano la qualità dei dati sono valutati sulla base delle informazioni prodotte: q Completezza: se i dati colgono tutti gli aspetti di un fenomeno,
altrimenti l’informazione degrada in misura proporziale ai dati mancanti
q Accuratezza: se non sono gestiti con cura e precisione, e secondo procedure note, le informazioni perdono di attendibilità e di possibilità di utilizzo
q Tempestività: nel senso che devono essere resi disponibili in senso utile, altrimenti non servono
¤ La qualità dell’informazione è legata a due fattori soggettivi: q Selettività: nel senso che un eccesso di informazioni riduce la loro
efficacia; è importante quindi che siano ordinate e sintetiche, nel numero e nella forma idonea ad essere recepite dall’interlocutore
q Destinazione: è importante che le informazioni raggiungano gli interlocutori giusti, ossia coloro che ne traggano il maggior valore
© Chianese Angelo 60
Qualità dei dati
18/03/12
31
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 61
¤ Aggiornamento q operazioni: C,R,U,D - elaborazione: on-line, batch
o Creazione (C-Insert): inserimento di nuovi dati nella BD corrispondenti ad una nuova registrazione (es: apertura di un c/c)
o Lettura (R-Select): acquisizione di dati registrati nella BD senza alterazione (es: elenco movimenti di un c/c)
o Modifica (U-Update): variazione di dati memorizzati nella BD (es: aggiornamento del saldo di un c/c)
o Cancellazione (D-Delete): eliminazione di dati registrati nella BD (es: cancellazione periodica di registrazioni di operazioni antecedenti di un mese)
¤ Interrogazione q operazioni: R - elaborazione: principalmente on-line q campo di ricerca (SELECT FROM) q condizioni sui dati (WHERE) q criteri di ordinamento (ORDER BY)
¤ Reporting Operativi q operazioni:R - elaborazione: essenzialmente batch
o elenchi di controllo (periodici) o sintesi operative (periodiche)
© Chianese Angelo 61
Tipiche elaborazioni
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 62
¤ In una base dati aziendali si distinguono principalmente tre categorie di dati: strutturali, dinamici e di sintesi.
¤ I dati strutturali, detti anche anagrafiche, riportano le informazioni base del SI q Permeano tutto il ciclo di vita del SI
o Sono creati, sono letti, eventualmente modificati e cacellati
¤ I dati dinamici riportano gli eventi che il SI elabora q Devono essere previsti diari (i log) che tracciano gli eventi per
o Certificazione degli aggiornamenti o Ripristinare (roll-back) la base dati in caso di errori
¤ I dati di sintesi, detti indici, sono dati aggregati usati a fine statistico o per monitoraggio e controllo q Sono ricavati periodicamente dai dati strutturali e dinamici
© Chianese Angelo 62
Categorie di dati
18/03/12
32
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 63
MODELLO INFORMATICO
© Chianese Angelo 63
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 64
¤ Il modello informatico fissa come i SI sono realizzati
¤ Da un punto di vista applicativo q Strato presentazione q Strato della logica applicativa o di business q Stato dei dati (DBMS)
¤ Da un punto di vista tecnologico q Archittetura enterprise
o DB Server, Application Server, Sistemi Client q Architettura di rete
o Router, firewall, DNS
© Chianese Angelo 64
Il modello informatico
18/03/12
33
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 65 © Chianese Angelo 65
Three-Tier Architecture
Sistemi Inform
ativi
© Chianese Angelo 66 © Chianese Angelo 66
Network Architecture