Shakespeare Sonetto Tempo Divoratore

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7/25/2019 Shakespeare Sonetto Tempo Divoratore http://slidepdf.com/reader/full/shakespeare-sonetto-tempo-divoratore 1/1 1 © 2012 by G. B. PALUMBO EDITORE S.P .  A . metrica sonetto elisabettiano. 2 E fa’...progenie : e fa’ pure (si tratta di un im- perativo, come per tutti i verbi dei primi sei versi) che la terra divori le sue dolci creature. Si allude al mito greco di Gea, la Terra, madre di tutti gli esseri, destinati a tornare con la morte nel suo grembo. 4 E ardi...imperitura : e brucia la fenice immor- tale nel proprio sangue, in modo da impedirne la rinascita. Secondo la leggenda la fenice risorgeva sempre dalle proprie ceneri. 9 non incider…amore: il Tempo è trasformato in scrittore, a cui il poeta vieta di incidere le rughe, con la sua vecchia (  vetusta ) penna, sulla fronte del giovane amato. La lotta si svolge ora tra due scrittori, l’uno di morte (il Tempo), l’altro di vita (il poeta che assicura con la sua opera l’immortalità). È il sonetto 19. Il tema è quello del tempo distruttore della bellezza, che invece viene conservata intatta dall’arte. In questo conflitto fra il tempo, che vuole deturpare la bellezza del giovane amico, e la poesia, che vuole salvarla, è quest’ultima a vincere. [Sonetti , 19] William Shakespeare Il tempo divoratore William Shakespeare Il tempo divoratore [Sonetti , 19] da W. Shakespeare, Sonetti , a cura di A. Rossi e G. Melchiori, Einaudi, Torino 1965. T  Tempo divoratore, spunta gli artigli al leone,  E fa’ che la terra divori la sua dolce progenie,  Strappa le zanne aguzze alle fauci crudeli del tigre,  E ardi nel suo sangue la fenice imperitura,  5   Alterna nel tuo volo stagioni tristi e liete,  E fa quanto tu sai, Tempo dal rapido piede,  Al vasto mondo e alle sue dolcezze fuggitive:  Ma uno, il più orrendo delitto, io ti vieto,  Oh, non incider le tue ore nella fronte del mio amore,  10  Non tracciarvi linee con la tua vetusta penna,  Lascialo intatto nella tua carriera,  Qual modello di bellezza per coloro che verranno.  Oppure fa’ del tuo peggio, vecchio Tempo: a dispetto del tuo oltraggio  Nei miei versi l’amor mio vivrà giovane in eterno.

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7/25/2019 Shakespeare Sonetto Tempo Divoratore

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© 2012 by G. B. PALUMBO EDITORE S.P. A .

metrica sonetto elisabettiano.

2 E fa’...progenie: e fa’ pure (si tratta di un im-perativo, come per tutti i verbi dei primi sei versi)che la terra divori le sue dolci creature. Si alludeal mito greco di Gea, la Terra, madre di tutti gli

esseri, destinati a tornare con la morte nel suogrembo.

4 E ardi...imperitura: e brucia la fenice immor-tale nel proprio sangue, in modo da impedirne larinascita. Secondo la leggenda la fenice risorgevasempre dalle proprie ceneri.

9 non incider…amore: il Tempo è trasformatoin scrittore, a cui il poeta vieta di incidere le rughe,

con la sua vecchia ( vetusta) penna, sulla frontedel giovane amato. La lotta si svolge ora tra duescrittori, l’uno di morte (il Tempo), l’altro di vita (ilpoeta che assicura con la sua opera l’immortalità).

È il sonetto 19. Il tema è quello del tempo distruttore della bellezza, che invece viene conservata intattadall’arte. In questo conflitto fra il tempo, che vuole deturpare la bellezza del giovane amico, e la poesia, che

vuole salvarla, è quest’ultima a vincere.

[Sonetti , 19]

William Shakespeare

Il tempo divoratore

William Shakespeare

Il tempo divoratore

[Sonetti , 19]

da W. Shakespeare,

Sonetti , a cura di A. Rossi

e G. Melchiori, Einaudi,

Torino 1965.

T

  Tempo divoratore, spunta gli artigli al leone,

  E fa’ che la terra divori la sua dolce progenie,

  Strappa le zanne aguzze alle fauci crudeli del tigre,

  E ardi nel suo sangue la fenice imperitura,

  5    Alterna nel tuo volo stagioni tristi e liete,

  E fa quanto tu sai, Tempo dal rapido piede,

  Al vasto mondo e alle sue dolcezze fuggitive:

  Ma uno, il più orrendo delitto, io ti vieto,

  Oh, non incider le tue ore nella fronte del mio amore,

 10   Non tracciarvi linee con la tua vetusta penna,

  Lascialo intatto nella tua carriera,

  Qual modello di bellezza per coloro che verranno.

  Oppure fa’ del tuo peggio, vecchio Tempo: a dispetto del tuo

oltraggio

  Nei miei versi l’amor mio vivrà giovane in eterno.