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SIMATIC SFC per SIMATIC S7 _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ _ _____________ Novità di SFC 1 Introduzione 2 Primi passi 3 Principi fondamentali di SFC 4 Avvio e utilizzo 5 Creazione della struttura del progetto 6 Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7 Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze 8 Progettazione di segnalazione 9 Progettazione delle caratteristiche 10 Configurazione dei comandi sequenziali 11 Interfaccia standard e connessioni di schema 12 Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13 Caricamento nell'AS 14 Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15 Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16 Documentazione dei programmi 17 Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri 18 Suggerimenti e consigli 19 SIMATIC Sistema di controllo del processo PCS 7 SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso 03/2009 A5E02113387-01

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SIMATIC SFC per SIMATIC S7

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Novità di SFC 1

Introduzione

2

Primi passi

3

Principi fondamentali di SFC

4

Avvio e utilizzo

5Creazione della struttura del progetto

6Creazione, progettazione e gestione degli SFC

7Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze

8Progettazione di segnalazione

9Progettazione delle caratteristiche

10Configurazione dei comandi sequenziali

11Interfaccia standard e connessioni di schema

12Compilazione degli schemi e dei tipi SFC

13

Caricamento nell'AS

14Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS

15Test e messa in servizio di comandi sequenziali

16Documentazione dei programmi

17Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri

18

Suggerimenti e consigli

19

SIMATIC

Sistema di controllo del processo PCS 7 SFC per SIMATIC S7

Manuale di programmazione e d'uso

03/2009 A5E02113387-01

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Avvertenze di legge Avvertenze di legge Concetto di segnaletica di avvertimento

Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di rischio.

PERICOLO questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi lesioni fisiche.

AVVERTENZA il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi lesioni fisiche.

CAUTELA con il triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.

CAUTELA senza triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.

ATTENZIONE indica che, se non vengono rispettate le relative misure di sicurezza, possono subentrare condizioni o conseguenze indesiderate.

Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.

Personale qualificato L'apparecchio/sistema in questione deve essere installato e messo in servizio solo rispettando le indicazioni contenute in questa documentazione. La messa in servizio e l'esercizio di un apparecchio/sistema devono essere eseguiti solo da personale qualificato. Con riferimento alle indicazioni contenute in questa documentazione in merito alla sicurezza, come personale qualificato si intende quello autorizzato a mettere in servizio, eseguire la relativa messa a terra e contrassegnare le apparecchiature, i sistemi e i circuiti elettrici rispettando gli standard della tecnica di sicurezza.

Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens Si prega di tener presente quanto segue:

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Esclusione di responsabilità Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti. Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche vengono inserite nelle successive edizioni.

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 3

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1 Novità di SFC ............................................................................................................................................ 9 2 Introduzione............................................................................................................................................. 11 3 Primi passi ............................................................................................................................................... 17

3.1 Funzionamento di base di SFC....................................................................................................17 3.2 Come creare uno schema SFC ...................................................................................................19 3.3 Come creare un tipo SFC ............................................................................................................22 3.4 Come creare un'istanza SFC.......................................................................................................24

4 Principi fondamentali di SFC.................................................................................................................... 27 4.1 SFC nell'ambiente STEP 7 ..........................................................................................................27 4.2 SFC e gerarchia tecnologica........................................................................................................28 4.3 SFC e altri sistemi di destinazione...............................................................................................29 4.4 Insieme di funzioni di SFC ...........................................................................................................30 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC ..................................................................................................31 4.5.1 Cos'è uno schema SFC? .............................................................................................................31 4.5.2 Cos'è un tipo SFC/un'istanza SFC?.............................................................................................33 4.5.3 Confronto fra schema e tipo SFC ................................................................................................35 4.5.4 Vista esterna dello schema SFC..................................................................................................36 4.6 Elementi SFC...............................................................................................................................38 4.6.1 Cos'è una catena sequenziale?...................................................................................................38 4.6.2 Quali sono gli elementi delle catene? ..........................................................................................39 4.6.3 Cos'è un passo? ..........................................................................................................................41 4.6.4 Cos'è una transizione?.................................................................................................................42 4.6.5 Cos'è un testo? ............................................................................................................................42 4.6.6 Cos'è una sequenza? ..................................................................................................................43 4.6.7 Cos'è un ramo parallelo? .............................................................................................................44 4.6.8 Cos'è un ramo alternativo? ..........................................................................................................45 4.6.9 Cos'è un loop? .............................................................................................................................46 4.6.10 Cos'è un salto? ............................................................................................................................47

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SFC per SIMATIC S7 4 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5 Avvio e utilizzo......................................................................................................................................... 49 5.1 Utilizzo dell'Editor SFC................................................................................................................ 49 5.2 Come avviare l'Editor SFC.......................................................................................................... 50 5.3 Engineering multiutente .............................................................................................................. 50 5.4 Navigazione nell'SFC.................................................................................................................. 51 5.4.1 Come navigare nell'SFC ............................................................................................................. 51 5.5 Superficie utente e comandi........................................................................................................ 52 5.5.1 Elementi dell'interfaccia utente ................................................................................................... 52 5.5.2 Finestre di dialogo....................................................................................................................... 57 5.6 Utilizzo del mouse ....................................................................................................................... 58 5.6.1 Utilizzo del mouse ....................................................................................................................... 58 5.7 Utilizzo della tastiera ................................................................................................................... 59 5.7.1 Utilizzo della tastiera ................................................................................................................... 59 5.7.2 Combinazioni di tasti per i comandi di menu .............................................................................. 60 5.7.3 Tasti di scelta rapida per i comandi di menu............................................................................... 61 5.7.4 Spostamento del cursore nella barra dei menu e nei menu ....................................................... 64 5.7.5 Spostamento del cursore nelle finestre di dialogo ...................................................................... 65 5.7.6 Spostamento del cursore per la modifica dei testi ...................................................................... 66 5.7.7 Selezione di testi con la tastiera ................................................................................................. 66 5.7.8 Comandi rapidi da tastiera per le catene .................................................................................... 67 5.7.9 Accesso alla Guida con la tastiera.............................................................................................. 67 5.7.10 Spostamento del contenuto della finestra................................................................................... 67 5.8 Colori preimpostati ...................................................................................................................... 68 5.8.1 Colori preimpostati ...................................................................................................................... 68 5.9 Salvataggio dei dati nell'Editor SFC............................................................................................ 69 5.9.1 Salvataggio dei dati nell'Editor SFC............................................................................................ 69

6 Creazione della struttura del progetto ...................................................................................................... 71 6.1 Come creare la struttura del progetto ......................................................................................... 71

7 Creazione, progettazione e gestione degli SFC....................................................................................... 73 7.1 Informazioni generali sulla creazione, la progettazione e la gestione degli SFC ....................... 73 7.2 Creazione di uno schema SFC ................................................................................................... 75 7.2.1 Come creare uno schema SFC .................................................................................................. 75 7.3 Creazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC............................................................................ 76 7.3.1 Come creare un tipo SFC ........................................................................................................... 76 7.3.2 Come creare un'istanza SFC...................................................................................................... 77 7.4 Progettazione di uno schema SFC ............................................................................................. 78 7.4.1 Principi per la progettazione degli schemi SFC .......................................................................... 78 7.4.2 Progettazione delle modifiche dello schema SFC ...................................................................... 80 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC...................................................................... 81 7.5.1 Principio di tipo e istanza SFC .................................................................................................... 81 7.5.2 Progettazione di un tipo SFC ...................................................................................................... 81 7.5.3 Progettazione delle modifiche del tipo SFC................................................................................ 84 7.5.4 Progettazione dell'istanza SFC................................................................................................... 85 7.5.5 Progettazione delle modifiche dell'istanza SFC.......................................................................... 88

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 5

7.6 Apri...............................................................................................................................................89 7.6.1 Come aprire gli schemi o i tipi SFC .............................................................................................89 7.6.2 Come aprire le istanze SFC.........................................................................................................90 7.7 Copia............................................................................................................................................91 7.7.1 Copia e spostamento degli schemi SFC......................................................................................91 7.7.2 Copia e spostamento dei tipi SFC ...............................................................................................92 7.7.3 Copia e spostamento delle istanze SFC......................................................................................93 7.8 Cancellazione...............................................................................................................................94 7.8.1 Come cancellare gli schemi e i tipi SFC ......................................................................................94 7.8.2 Come cancellare le istanze SFC..................................................................................................94

8 Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze...................................................................................... 95 8.1 Come modificare le proprietà di uno schema ..............................................................................95 8.2 Come modificare le proprietà di un tipo .......................................................................................97 8.3 Come aggiornare i tipi di SFC......................................................................................................98 8.4 Come modificare le proprietà di un'istanza..................................................................................99

9 Progettazione di segnalazione............................................................................................................... 101 9.1 Come si progettano i messaggi in SFC .....................................................................................101

10 Progettazione delle caratteristiche......................................................................................................... 103 10.1 Utilizzo dell'Editor di caratteristiche e dell'Editor di interfaccia ..................................................103 10.2 Caratteristiche del tipo SFC.......................................................................................................104 10.3 Informazioni sulla modifica successiva delle operazioni ...........................................................106 10.4 Come si progettano i testi di avviso e di posizione....................................................................107 10.5 Connessioni per le caratteristiche..............................................................................................108 10.6 Contatti di blocco .......................................................................................................................109 10.7 Attributi per le caratteristiche .....................................................................................................110

11 Configurazione dei comandi sequenziali................................................................................................ 115 11.1 Come si configurano i comandi sequenziali ..............................................................................115 11.2 Creazione della topologia delle catene......................................................................................117 11.2.1 Come creare la topologia delle catene ......................................................................................117 11.2.2 Come si progettano più catene sequenziali...............................................................................118 11.2.3 Informazioni generali sull'inserimento e la creazione degli elementi SFC.................................122 11.2.4 Come creare una sequenza.......................................................................................................123 11.2.5 Come creare e modificare un ramo parallelo.............................................................................124 11.2.6 Come creare e modificare un ramo alternativo..........................................................................126 11.2.7 Come creare e modificare un loop.............................................................................................127 11.2.8 Come creare e modificare un salto............................................................................................128 11.2.9 Come creare e modificare una casella di testo..........................................................................130 11.3 Gestione degli elementi SFC .....................................................................................................132 11.3.1 Selezione degli elementi SFC....................................................................................................132 11.3.1.1 Come selezionare con il mouse.................................................................................................132 11.3.1.2 Come selezionare con la tastiera ..............................................................................................133 11.3.1.3 Come selezionare con il riquadro di selezione ..........................................................................133 11.3.1.4 Come effettuare la selezione per la modifica dei passi e delle transizioni ................................134

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SFC per SIMATIC S7 6 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.3.2 Copia, spostamento e cancellazione degli elementi SFC......................................................... 135 11.3.2.1 Come copiare gli elementi SFC ................................................................................................ 135 11.3.2.2 Come copiare le proprietà dell'oggetto degli elementi SFC...................................................... 137 11.3.2.3 Come spostare gli elementi SFC .............................................................................................. 138 11.3.2.4 Cancellazione degli elementi SFC ............................................................................................ 139 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà..................................................................... 140 11.4.1 Come modificare le proprietà delle catene ............................................................................... 140 11.4.2 Modifica dei passi...................................................................................................................... 142 11.4.2.1 Come modificare un passo ....................................................................................................... 142 11.4.2.2 Come modificare le azioni di un passo ..................................................................................... 144 11.4.2.3 Come modificare gli operandi di un passo................................................................................ 146 11.4.2.4 Immissioni consentite per gli operandi...................................................................................... 148 11.4.2.5 Come filtrare le connessioni di blocco ...................................................................................... 150 11.4.2.6 Come accedere alle strutture.................................................................................................... 151 11.4.3 Modifica delle transizioni ........................................................................................................... 153 11.4.3.1 Come modificare una transizione ............................................................................................. 153 11.4.3.2 Formulazione delle condizioni di una transizione ..................................................................... 155 11.4.3.3 Come modificare gli operandi di una transizione...................................................................... 156 11.4.3.4 Come modificare i commenti OS di una transizione................................................................. 158 11.4.4 Operandi globali e tipi di dati ammessi ..................................................................................... 160 11.4.4.1 Operandi globali ........................................................................................................................ 160 11.4.4.2 Indirizzamento assoluto ............................................................................................................ 160 11.4.4.3 Come specificare un indirizzamento simbolico ......................................................................... 161 11.4.4.4 Tipi di dati ammessi .................................................................................................................. 162 11.5 Definizione delle proprietà di esecuzione ................................................................................. 163 11.5.1 Proprietà di esecuzione di un SFC ........................................................................................... 163 11.5.2 Come modificare un gruppo di esecuzione............................................................................... 164 11.5.3 Attributi di esecuzione dei gruppi di esecuzione e degli SFC................................................... 165

12 Interfaccia standard e connessioni di schema ....................................................................................... 167 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC.................................................................................... 167 12.1.1 Connessioni dell'interfaccia standard dello schema SFC......................................................... 167 12.1.2 Interfaccia standard dello schema SFC.................................................................................... 168 12.1.3 Simboli utilizzati nella tabella .................................................................................................... 173 12.1.4 Connessioni dello schema SFC in ordine di utilizzo ................................................................. 174 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC.............................................................................................. 175 12.2.1 Interfaccia standard del tipo SFC.............................................................................................. 175 12.2.2 Connessioni dell'interfaccia standard del tipo SFC................................................................... 176 12.2.3 Connessioni del tipo SFC in ordine di utilizzo........................................................................... 182 12.2.4 Ampliamenti dell'interfaccia "Connessioni" ............................................................................... 182 12.2.5 Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche"................................................................... 183 12.2.5.1 Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche"................................................................... 183 12.2.5.2 Caratteristica: "Operazioni" ....................................................................................................... 183 12.2.5.3 Caratteristica per i testi di avviso .............................................................................................. 184 12.2.5.4 Caratteristica per i testi di posizione ......................................................................................... 184

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12.2.6 Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche".............................................................................185 12.2.6.1 Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche".............................................................................185 12.2.6.2 Caratteristica "Setpoint" .............................................................................................................186 12.2.6.3 Utilizzo delle connessioni dei setpoint .......................................................................................195 12.2.6.4 Caratteristica "Valori di processo"..............................................................................................199 12.2.6.5 Caratteristica "Valori di comando" .............................................................................................199 12.2.6.6 Caratteristica "Parametri"...........................................................................................................199 12.2.6.7 Caratteristica "Merker" ...............................................................................................................200 12.2.6.8 Caratteristica "Temporizzatori" ..................................................................................................201 12.2.6.9 Caratteristica "Contatti blocco" ..................................................................................................201 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo ........................................................................................202 12.3.1 Modi di funzionamento (connessioni SFC) ................................................................................202 12.3.2 Comandi e stati di funzionamento (connessioni SFC)...............................................................204 12.3.3 Opzioni di esecuzione (connessioni SFC) .................................................................................211 12.3.4 Visualizzazioni e conferme cumulative (connessioni SFC) .......................................................212 12.3.5 Dati delle catene e dei passi da modificare (connessioni SFC) ................................................213 12.3.6 Parametri BATCH (connessioni SFC) .......................................................................................214 12.3.7 Funzionamento continuo (connessioni SFC).............................................................................215 12.3.8 Gestione degli errori (connessioni SFC)....................................................................................216 12.3.9 Messaggi (connessioni SFC) .....................................................................................................219 12.3.10 Parole di comando (connessioni SFC) ......................................................................................220 12.3.11 Parole di stato (connessioni SFC) .............................................................................................221 12.3.12 Parametri di sistema (connessioni SFC) ...................................................................................226 12.3.13 Riserve (connessioni SFC) ........................................................................................................227

13 Compilazione degli schemi e dei tipi SFC.............................................................................................. 229 13.1 Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle istanze .........................229 13.2 Impostazioni per la compilazione e il caricamento ....................................................................231 13.3 Come si effettua la compilazione...............................................................................................232 13.4 Blocchi generati durante la compilazione ..................................................................................233 13.5 Verifica della coerenza...............................................................................................................235

14 Caricamento nell'AS .............................................................................................................................. 237 14.1 Come caricare i programmi........................................................................................................237 14.2 Comportamento dell'SFC se viene disattivato prima del caricamento delle modifiche .............242

15 Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS .................................................................................. 245 15.1 Comandi sequenziali nell'AS .....................................................................................................245 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento.....................................................................247 15.2.1 Comportamento di funzionamento del comando sequenziale...................................................247 15.2.2 Modi di funzionamento...............................................................................................................248 15.2.3 Modi di attivazione .....................................................................................................................249 15.2.4 Opzioni di esecuzione................................................................................................................251 15.2.5 Stati di funzionamento ...............................................................................................................253 15.2.5.1 Stati di funzionamento ...............................................................................................................253 15.2.5.2 Logica dello stato di funzionamento per SFC (LSF per SFC) ...................................................254 15.2.5.3 Funzionamento continuo (Continuous)......................................................................................259 15.2.5.4 Diagramma delle transizioni fra stati diversi dell'LSF per SFC..................................................260 15.2.5.5 Logica dello stato di funzionamento per catene sequenziali (LSF per catene sequenziali) ......262 15.2.5.6 Diagramma delle transizioni fra stati diversi dell'LSF per catene sequenziali ...........................264

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SFC per SIMATIC S7 8 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS................................................................................................... 265 15.3.1 Elaborazione di un SFC ............................................................................................................ 265 15.3.2 Elaborazione di un SFC dopo lo STOP e il nuovo avvio della CPU ......................................... 268 15.3.3 Comandi .................................................................................................................................... 270 15.3.4 Requisiti di avvio di un SFC (schema/istanza).......................................................................... 272 15.3.5 Comportamento in presenza di più comandi ............................................................................ 273 15.3.6 Elaborazione degli elementi SFC.............................................................................................. 274 15.3.6.1 Fasi di esecuzione di un passo................................................................................................. 274 15.3.6.2 Elaborazione del passo e della transizione............................................................................... 275 15.3.6.3 Elaborazione di un ramo parallelo ............................................................................................ 277 15.3.6.4 Elaborazione di un ramo alternativo ......................................................................................... 278 15.3.6.5 Elaborazione di un loop............................................................................................................. 279 15.3.6.6 Elaborazione di un salto............................................................................................................ 280 15.4 Modifica di operazioni e setpoint............................................................................................... 281 15.4.1 Modifica di operazione e setpoint in un'istanza SFC ................................................................ 281 15.4.2 Inseguimento dell'operazione e dei setpoint nel modo di funzionamento AUTOMATICO ....... 283

16 Test e messa in servizio di comandi sequenziali ................................................................................... 285 16.1 Servizio e supervisione nel modo di test................................................................................... 285 16.2 Rappresentazione nel modo di test .......................................................................................... 290 16.3 Stati dei passi e delle transizioni............................................................................................... 294 16.4 Icone degli stati di funzionamento............................................................................................. 295 16.5 Proprietà del passo nel modo di test......................................................................................... 296 16.6 Proprietà della transizione nel modo di test .............................................................................. 299 16.7 Proprietà della catena nel modo di test..................................................................................... 301

17 Documentazione dei programmi ............................................................................................................ 303 17.1 Documentazione degli SFC ...................................................................................................... 303 17.2 Dati di riferimento degli schemi................................................................................................. 305 17.3 Protocolli.................................................................................................................................... 307 17.4 Definizione della targhetta......................................................................................................... 308

18 Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri .......................................................................... 311 18.1 Comando sequenziale dei parametri ........................................................................................ 311 18.2 Come progettare l'esecuzione .................................................................................................. 312 18.3 Esecuzione con diversi set di parametri ................................................................................... 313 18.4 Esempio di un blocco dati della ricetta...................................................................................... 315

19 Suggerimenti e consigli.......................................................................................................................... 317 19.1 Progettazione dei richiami SFC ................................................................................................ 317 19.2 Conversione di progetti precedenti ........................................................................................... 318

Indice analitico....................................................................................................................................... 321

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 9

Novità di SFC 1Ampliamenti e modifiche della versione V7.1

Rispetto alla versione V7.0 la versione V7.1 contiene le modifiche e gli ampliamenti descritti qui di seguito: ● Protezione in scrittura per gli schemi e i tipi SFC

L'attivazione della protezione in scrittura può essere eseguita nelle proprietà dell'oggetto dello schema o del tipo oppure in quelle della cartella degli schemi per tutti gli schemi e i tipi in essa contenuti.

● Versionamento Se è attivo il versionamento di un progetto, alla chiusura di uno schema o di un tipo, si apre automaticamente la finestra delle proprietà con la scheda "Versione".

● Identificazione dei parametri F Nel browser utilizzato per la ricerca, i parametri dei blocchi F vengono rappresentati in campo giallo. Dopo la rispettiva acquisizione nella finestra delle proprietà, questo contrassegno non viene più utilizzato.

● Selezione multipla Nella proprietà di passi o transizioni, è possibile la selezione di più righe di istruzioni o condizioni, p. es. per la copia e per l'inserimento delle stesse in un'altra finestra delle proprietà.

Ampliamenti e modifiche della versione V7.0 Rispetto alla versione V6.x, la versione V7.0 contiene le modifiche e gli ampliamenti descritti qui di seguito. ● Esecuzione degli SFC dopo un nuovo avviamento della CPU

Quando si impostano i parametri d'esercizio è possibile scegliere se, in caso di arresto e nuovo avviamento della CPU, l'SFC verrà inizializzato (default) o manterrà lo stato attuale. In caso di inizializzazione, i dati validi prima dell'arresto vengono eliminati. Se lo stato viene mantenuto, è possibile stabilire, sulla base dello stato del processo, le modalità di elaborazione dell'SFC.

● Analisi degli SFC Eseguendo il comando di menu "Apri SFC..." nel modo di test, si apre una finestra di dialogo che consente di elencare gli schemi e le istanze SFC del progetto in base a diversi criteri di filtraggio. È p. es. possibile effettuare la ricerca delle SFC che si trovano nel modo di funzionamento "AUTOMATICO" e nello stato "Arrestato". In questo elenco è possibile selezionare ed aprire le SFC per l'analisi.

● Individuazione delle schede parametrizzate delle proprietà dell'oggetto Le schede già configurate (modificate) sono contrassegnate con un colore specifico nelle proprietà delle catene, del passo e della transizione. Lo schema dei colori viene definito nelle proprietà dello schermo di Windows (elementi selezionati).

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Novità di SFC

SFC per SIMATIC S7 10 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

● Vai alla destinazione salto Il comando del menu di scelta rapida "Vai alla destinazione salto" è disponibile nei modi di programmazione e di test (quando il salto è selezionato).

● Ricerca in SFC Il comando di menu Modifica > Trova... consente di cercare catene sequenziali, passi o transizioni nell'SFC. Il comando apre una finestra di dialogo in cui è possibile specificare l'oggetto, l'estensione della ricerca e l'elemento SFC. Gli elementi trovati compaiono in un elenco dal quale possono essere richiamati.

● Commenti OS nel modo di test Sono state aggiunte alcune schede per i commenti OS nelle proprietà dell'oggetto dei passi e delle transizioni nel modo di test. Passo: le azioni "Inizializzazione", "Elaborazione" e "Conclusione" dispongono di un'altra scheda che funge da vista supplementare e visualizza, invece dell'interconnessione, il commento OS. Transizione: è stata aggiunta la scheda "Commento OS" come vista supplementare della scheda "Condizione attuale".

● Informazione di conferma Nelle proprietà dell'oggetto del passo è possibile inserire il testo che verrà mostrato all'operatore nel modo di attivazione "conferma da parte dell'operatore specifica per il passo (T/T e O)" come informazione per la conferma di una richiesta operativa.

● Tipi di dati per i setpoint I tipi di dati per i setpoint sono stati ampliati con i tipi SOURCE, DEST, VIA e TKEY che consentono di collegare le fasi al controllo del percorso mediante SIMATIC Route Control. Tutti i nuovi tipi di dati possono essere assegnati alle operazioni progettate.

● Preimpostazione delle operazioni Nell'Editor di caratteristiche è possibile impostare un'operazione come "standard" che, all'avvio dell'istanza SCF, dovrà essere elaborata con i valori preimpostati. In questo modo si evita che all'avvio venga proposta come nuova operazione quella elaborata per ultima.

● Copia delle proprietà dell'oggetto Le proprietà dell'oggetto dei passi e delle transizioni possono essere interamente copiate e inserite in altri passi o transizioni. L'operazione è consentita anche per il passo iniziale e finale.

● Aggiornamento dei tipi di SFC Il comando di menu di SIMATIC Manager Strumenti > Schemi > Aggiorna tipi di blocco consente ora anche l'aggiornamento dei tipi SFC nei multiprogetti. Se vengono rilevate differenze tra i tipi SFC, prima dell'aggiornamento è possibile richiamare Version Cross Manager (VXM) con il pulsante "Visualizza differenze" a condizione che sia stato installato il pacchetto opzionale VXM. VXM indica le differenze dettagliate fra i tipi SFC confrontati.

● Ampliamento della memoria per la sessione Gli schemi vengono riaperti con le caratteristiche che avevano alla chiusura (dimensione, disposizione, catena attiva, sezione visibile e livello di zoom).

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 11

Introduzione 2Cos'è SFC?

SFC (SFC = Sequential Function Chart) è uno strumento grafico per la progettazione e la messa in servizio di comandi sequenziali. Questi vengono trasferiti in un sistema di automazione che provvede ad eseguirli. I comandi sequenziali consentono di eseguire i processi produttivi in funzione di stati o eventi, sulla base di catene sequenziali. I comandi sequenziali consentono, ad esempio, di descrivere le istruzioni per la fabbricazione dei prodotti come processi comandati da eventi (ricette). Il comando sequenziale controlla le funzioni dell'automazione di base create con CFC tramite cambiamenti operativi e di stato e le elabora selettivamente. SFC mette a disposizione due varianti indipendenti di comandi sequenziali per diverse situazioni applicative: ● schema SFC ● tipo SFC con istanze SFC

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Introduzione

SFC per SIMATIC S7 12 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Schema SFC Gli schemi SFC contengono i seguenti elementi: ● un'interfaccia standardizzata grazie alla quale l'SFC può essere comandato dal

programma utente o dall'utente ● un massimo di 8 catene sequenziali per la formulazione del comando sequenziale

("catena sequenziale in grigio") Poiché il comando sequenziale accede direttamente ai blocchi e ai segnali dell'automazione di base, non può essere utilizzato più volte.

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Introduzione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 13

Tipo SFC/istanza SFC I tipi SFC contengono i seguenti elementi: ● un'interfaccia standardizzata grazie alla quale l'SFC può essere comandato dal

programma utente o dall'utente ● un massimo di 32 catene sequenziali per la formulazione del comando sequenziale

("catena sequenziale in grigio") L'interfaccia può essere anche ampliata ("interfaccia in grigio"). Il tipo SFC accede solo alla propria interfaccia e può quindi essere utilizzato come istanza SFC per un numero indefinito di volte.

Un'istanza SFC viene ricavata da un tipo SFC e inizialmente ha le sue stesse proprietà. Modificandola in CFC o in SFC è possibile creare istanze specifiche.

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Introduzione

SFC per SIMATIC S7 14 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Criteri per la selezione fra "schema SFC" e "tipo SFC" Si sceglierà di utilizzare uno schema SFC se si ha bisogno di un comando sequenziale da utilizzare una sola volta per controllare più unità di un impianto industriale. Si sceglierà di utilizzare un tipo SFC se si ha bisogno di un comando sequenziale riutilizzabile più volte, le cui istanze hanno ognuna il compito di controllare un'unità specifica dell'impianto industriale. Le modifiche apportate centralmente a un tipo SFC vengono automaticamente applicate a tutte le sue istanze. Di seguito sono indicati, in ordine di priorità, i criteri a cui attenersi per scegliere se utilizzare uno schema o un tipo SFC: ● campo di applicazione ● riutilizzo ● modificabilità Esempio di scelta Se il campo di applicazione è ampio, ma il comando sequenziale deve essere riutilizzabile più volte, può essere necessario implementarlo comunque come schema SFC. In questo caso lo si può riutilizzare solo sotto forma di copia e non si ha la possibilità di modificarlo centralmente. Se il campo di applicazione è piccolo è possibile utilizzare sia uno schema SFC che un tipo SFC. La decisione su quale opzione scegliere dipenderà dai criteri di riutilizzabilità e modificabilità.

Cos'è un comando sequenziale? Un comando sequenziale consente di strutturare i processi produttivi scomponendoli in sequenze di passi singoli. I passi definiscono le azioni da eseguire e quindi le operazioni che verranno svolte nell'impianto industriale, ad es.: ● accensione di un motore ● apertura di una valvola Il passaggio da un passo a quello successivo è attivato da una transizione caratterizzata da una particolare condizione di commutazione, ad es.: ● temperatura raggiunta ● reattore vuoto.

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Introduzione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 15

Cosa sono le catene sequenziali? Come strumento di strutturazione di livello superiore si possono utilizzare le catene sequenziali, che definiscono delle sequenze parziali controllate da stati o eventi, ad es.: ● sequenza per la produzione ● sequenza per l'arresto ● sequenza per la gestione degli errori. Nella condizione di avvio della catena sequenziale si definiscono lo stato o l'evento in seguito ai quali inizierà l'elaborazione della catena sequenziale. Quest'ultima è formulata come una serie di passi e transizioni. Un comando sequenziale contiene almeno una catena sequenziale. Nello stato iniziale la loro condizione di avvio è impostata in modo che la catena sequenziale venga elaborata quando il comando sequenziale è nello stato "Attivo" (condizione: RUN = TRUE).

Dove si utilizzano i comandi sequenziali? I comandi sequenziali vengono tipicamente impiegati nei processi discontinui, ma possono essere utilizzati anche negli impianti con funzionamento continuo, ad es. per: ● operazioni di avvio e arresto ● le modifiche del punto di lavoro ● la transizione a un altro stato in caso di guasto I comandi sequenziali possono essere utilizzati nei seguenti livelli d'impianto: ● a livello di controllo singolo (ad es. aprire una valvola o avviare un motore) ● a livello di controllo di gruppo (ad es. dosaggio, miscelatura, riscaldamento o

riempimento) ● a livello di unità d'impianto (ad es. serbatoio, caldaia, miscelatore, bilancia o reattore) ● a livello di impianto (sincronizzazione di unità impianto e risorse comuni, ad es. circuito di

trasporto). Gli schemi SFC possono essere utilizzati a tutti i livelli, mentre i tipi SFC vengono piuttosto impiegati a livello di controllo di gruppo e di unità d'impianto, visto che è improbabile un loro riutilizzo ai livelli superiori.

Nota L'Editor SFC è lo strumento che consente di creare e testare i comandi sequenziali. Nella presente documentazione la sigla SFC può indicare, a seconda del contesto, lo schema, il tipo, l'istanza o l'Editor.

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Introduzione

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Primi passi 33.1 Funzionamento di base di SFC

Funzionamento di base 1. Nell'editor SFC si crea il comando sequenziale con strumenti grafici, inserendo gli

elementi SFC nella catena sequenziale secondo regole prestabilite. Non ci si deve quindi occupare di particolari come gli algoritmi o l'assegnazione delle risorse macchina, ma ci si può concentrare sugli aspetti tecnologici della progettazione.

2. Una volta create le catene sequenziali, ovvero delle sequenze di passi e transizioni, si passa alla progettazione delle proprietà dell'SFC, delle catene sequenziali, dei passi e delle transizioni. Si progettano i seguenti elementi: – i parametri d'esercizio dell'SFC – le condizioni di avvio delle catene sequenziali – le azioni dei passi – le condizioni di commutazione delle transizioni.

3. Al termine della progettazione si crea il codice macchina eseguibile con SFC, lo si carica nell'AS e lo si testa con le apposite funzioni di SFC.

Schema SFC Se è la prima volta che si utilizza l'Editor SFC è consigliabile cominciare con uno schema SFC, in modo da prendere dimestichezza con i seguenti argomenti: ● creazione, configurazione, compilazione e caricamento di un comando sequenziale ● modalità di funzionamento di un comando sequenziale nell'AS ● tipo di azione dei comandi (ad es. avvio, annullamento) di un comando sequenziale nel

funzionamento di test

Tipo e istanza SFC Ora che si è appreso come creare un comando sequenziale con uno schema SFC ci si può occupare del tipo SFC e dell'istanza SFC e decidere quale delle due varianti di controllo sequenziale è adatta a un particolare task. Il tipo SFC e l'istanza SFC aggiungono nuovi aspetti al lavoro con i comandi sequenziali. Nel caso dello schema SFC si può iniziare subito: dopo averlo creato lo si può anche compilare, caricare e testare direttamente. Nel caso del tipo SFC si crea il comando sequenziale indipendentemente dall'applicazione concreta, come modello riutilizzabile più volte. Quindi si crea un'istanza SFC, la si adatta all'applicazione specifica e la si interconnette con i blocchi dell'automazione di base.

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Primi passi 3.1 Funzionamento di base di SFC

SFC per SIMATIC S7 18 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Per interconnettere l'istanza SFC all'automazione di base si utilizza l'interfaccia standard disponibile nel tipo SFC. È possibile aggiungere direttamente nuove connessioni all'interfaccia oppure creare tecnologicamente le connessioni richieste sotto forma di caratteristiche del tipo SFC. Compilare quindi il programma, caricarlo nell'AS e testare l'istanza SFC. In questo modo si effettua indirettamente anche il test del tipo SFC.

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Creazione di uno schema SFC (Pagina 19) Creazione di un tipo SFC (Pagina 22) Creazione di un'istanza SFC (Pagina 24)

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Primi passi 3.2 Come creare uno schema SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 19

3.2 Come creare uno schema SFC

Introduzione Di seguito è descritta la sequenza di operazioni per la progettazione degli schemi SFC.

Procedimento 1. Creazione della struttura del progetto

Creare in SIMATIC Manager una struttura di progetto in cui progettare gli schemi CFC/SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come creare una struttura di progetto (Pagina 71)

2. Modifica delle proprietà dello schema È possibile modificare le proprietà generali (Nome, Autore, Commento), adeguare i parametri d'esercizio e modificare la versione. Impostando i parametri d'esercizio si determina il comportamento del comando sequenziale durante il funzionamento, ad es. il modo di funzionamento (MANUALE, AUTOMATICO), il modo di attivazione (T, O, T e B...) e altre opzioni di esecuzione (ad es. Funzionamento ciclico, Controllo tempo o Autoavvio). Nelle proprietà dello schema è inoltre possibile modificare l'opzione che stabilisce se lo schema SFC deve essere trasferito nell'OS. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le proprietà dello schema (Pagina 95)

3. Proprietà di esecuzione Le proprietà di esecuzione definiscono come lo schema SFC si inserisce cronologicamente nella sequenza di elaborazione all'interno della struttura complessiva del sistema di destinazione. Le proprietà di esecuzione possono essere modificate nella finestra dell'Editor di esecuzione di CFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Proprietà di esecuzione di un SFC (Pagina 163)

4. Creazione delle catene sequenziali Il nuovo SFC creato contiene già una catena sequenziale (RUN). Per crearne altre si può utilizzare la scheda della catena attuale nel menu di scelta rapida oppure copiare le catene sequenziali dai modelli dell'SFC Library. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come progettare più catene sequenziali (Pagina 118)

5. Progettazione delle proprietà delle catene Per ogni catena sequenziale si progettano la condizione di avvio, in opzione l'azione per la preelaborazione/postelaborazione ed eventualmente il commento OS. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le proprietà delle catene (Pagina 140)

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Primi passi 3.2 Come creare uno schema SFC

SFC per SIMATIC S7 20 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

6. Creazione della topologia delle catene sequenziali I comandi sequenziali possono essere progettati con l'Editor SFC, aggiungendo passi e transizioni (ed eventualmente altri elementi) in una o in alcune catene sequenziali. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come creare le topologie delle catene (Pagina 117)

7. Progettazione dei passi (nella finestra di dialogo Proprietà dell'oggetto) Nei passi si formulano le azioni. Queste contengono istruzioni che servono per modificare i valori degli ingressi di blocco e degli operandi globali oppure per attivare e disattivare gruppi di esecuzione e altri schemi SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare i passi (Pagina 142)

8. Progettazione delle transizioni (nella finestra di dialogo Proprietà dell'oggetto) Nelle transizioni si formulano delle condizioni che leggono i seguenti elementi: – i valori delle connessioni di blocco e degli operandi globali – lo stato (ad es. attivo/disattivato) dei gruppi di esecuzione o di altri schemi SFC. Quando la funzione combinatoria delle condizioni è vera, viene attivato il passo successivo e ne vengono eseguite le azioni. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le transizioni (Pagina 153)

9. Compilazione e caricamento del programma Quando si compila la cartella Schemi attuale viene creato un programma utente eseguibile (compilazione totale) che può essere caricato nel sistema di destinazione (CPU). Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle istanze (Pagina 229) Come caricare i programmi (Pagina 237)

10. Test del programma Dopo aver compilato e caricato il programma, lo si può testare nell'ambiente di processo o di laboratorio. Le funzioni di test SFC consentono di eseguire il comando sequenziale online, in diversi modi di funzionamento e di attivazione, e di osservare e parametrizzare i valori degli operandi nel sistema di destinazione. È inoltre possibile agire sui modi di funzionamento più importanti del sistema di destinazione (ad es. STOP, Cancellazione totale, RUN). Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Servizio e supervisione nel modo di test (Pagina 285)

Nota Prima della compilazione (punto 9) è necessario interconnettere la vista esterna dello schema SFC o l'istanza SFC (del tipo SFC) nel rispettivo schema CFC, per il funzionamento AUTOMATICO. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Vista esterna dello schema SFC (Pagina 36)

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Primi passi 3.2 Come creare uno schema SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 21

Suggerimenti Di seguito sono riportati alcuni utili suggerimenti. ● Cercare lo schema SFC "ChartStates" nella biblioteca "SFC Library" utilizzando il

comando di menu SFC Library > Blocks+Templates > Templates. Lo schema contiene più catene sequenziali che consentono un'elaborazione orientata allo stato del comando sequenziale. Lo schema può essere copiato e utilizzato come esempio.

● Se si vogliono conoscere solo le fasi comprese tra la creazione e il test di un comando sequenziale, compilare, caricare e testare lo schema SFC "ChartStates" (o uno schema SFC nuovo) senza modificarlo. Lo schema SFC viene elaborato nel modo di funzionamento MANUALE. Nel modo di test è possibile controllare e influenzare l'elaborazione dello schema SFC con le funzioni di test disponibili.

● Per evitare che lo schema SFC venga elaborato "troppo rapidamente" nel sistema di automazione, lo si può spostare all'interno della sequenza di esecuzione, ad es. inserendolo nel task "OB 32". Con il comando di menu Test > Impostazioni test selezionare il ciclo di controllo appropriato nelle impostazioni per il test di SFC.

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Primi passi 3.3 Come creare un tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 22 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

3.3 Come creare un tipo SFC

Introduzione Di seguito è descritta la sequenza di operazioni che consentono di progettare i tipi SFC.

Procedimento 1. Creazione della struttura del progetto

Creare in SIMATIC Manager una struttura di progetto in cui progettare gli schemi CFC/SFC e i tipi SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come creare una struttura di progetto (Pagina 71) Avvertenza: i tipi possono essere creati anche in una biblioteca.

2. Creazione del tipo SFC Nella vista componenti di SIMATIC Manager inserire come nuovo oggetto un "tipo SFC" nella cartella Schemi. Il tipo SFC viene inserito nel catalogo dei blocchi di CFC. Suggerimento: cercare il tipo SFC "TypeStates" nella biblioteca "SFC Library" (utilizzare il comando di menu SFC Library > Blocks+Templates > Templates). Il tipo SFC contiene già più catene sequenziali che consentono un'elaborazione orientata allo stato del comando sequenziale. Cercare anche il tipo SFC "TypeCtrlStrategy" che contiene un'elaborazione del comando sequenziale orientata alle operazioni. I modelli possono essere copiati e adeguati a un uso specifico. Per maggiori informazioni vedere i suggerimenti del paragrafo: Progettazione di un tipo SFC (Pagina 81)

3. Modifica delle proprietà SFC È possibile modificare le proprietà generali (nome, autore, famiglia, numero FB, commento), adeguare i parametri d'esercizio e modificare la versione. Impostando i parametri d'esercizio si determina il comportamento del comando sequenziale durante il funzionamento, ad es. il modo di funzionamento (MANUALE, AUTOMATICO), il modo di attivazione (ad. es. T, O, T e O) e altre opzioni di esecuzione (ad es. Funzionamento ciclico, Controllo tempo o Autoavvio). Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le proprietà dei tipi (Pagina 97)

4. Creazione dell'interfaccia Il tipo SFC dispone già di un'interfaccia standard, che generalmente deve essere ampliata per collegare le istanze SFC con l'automazione di base. Per maggiori informazioni consultare i seguenti paragrafi della Guida in linea di SFC: Interfaccia standard del tipo SFC (Pagina 175) Ampliamento dell'interfaccia "Connessioni" (Pagina 182) Ampliamento dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 185)

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Primi passi 3.3 Come creare un tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 23

5. In opzione: progettazione delle caratteristiche La progettazione tecnologica dell'interfaccia può essere effettuata nell'Editor delle caratteristiche, che consente di definire le caratteristiche e di inserire ad es. operazioni, setpoint, valori di processo o contatti di blocco. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Caratteristiche del tipo SFC (Pagina 104)

6. Creazione delle catene sequenziali Aprire il tipo SFC. Il nuovo SFC creato contiene già una catena sequenziale (RUN). Per crearne altre utilizzare la scheda della catena attuale nel menu di scelta rapida oppure copiare le catene sequenziali dai modelli dell'SFC Library (SIMATIC Manager). I modelli possono essere adeguati a un uso specifico. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come si progettano più catene sequenziali (Pagina 118)

7. Progettazione delle proprietà delle catene Per ogni catena sequenziale si progettano la condizione di avvio, in opzione l'operazione per la preelaborazione/postelaborazione ed eventualmente il commento OS. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le proprietà delle catene (Pagina 140)

8. Creazione della topologia delle catene sequenziali I comandi sequenziali possono essere progettati con l'Editor SFC, aggiungendo passi e transizioni (ed eventualmente altri elementi) in una o in alcune catene sequenziali. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come creare le topologie delle catene (Pagina 117)

9. Progettazione dei passi (nella finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto") Nei passi si formulano le azioni. Queste contengono le istruzioni che servono per modificare i valori degli ingressi della loro interfaccia. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare i passi (Pagina 142)

10. Progettazione delle transizioni (nella finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto") Nelle transizioni si formulano delle condizioni che leggono i valori delle connessioni della loro interfaccia: Quando la funzione combinatoria delle condizioni è vera, viene attivato il passo successivo e ne vengono eseguite le azioni. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le transizioni (Pagina 153)

11. Creazione delle istanze SFC Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come creare un'istanza SFC (Pagina 24)

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Primi passi 3.4 Come creare un'istanza SFC

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3.4 Come creare un'istanza SFC

Introduzione Di seguito è descritta la sequenza di operazioni che consentono di progettare le istanze SFC.

Procedimento 1. Apertura dello schema CFC

Aprire lo schema CFC in cui si vuole interconnettere un'istanza SFC con i blocchi dell'automazione di base. Prelevare il tipo SFC dal catalogo dei blocchi di CFC o da una biblioteca, inserirlo nell'Editor SFC e utilizzarlo per creare un'istanza SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come creare un'istanza SFC (Pagina 77)

2. Definizione delle proprietà delle istanze SFC Se necessario, modificare le proprietà generali (Nome, Commento) in CFC, nelle proprietà dell'oggetto dell'istanza SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le proprietà delle istanze (Pagina 99)

3. Modifica dei parametri d'esercizio e delle opzioni dell'istanza Aprire l'istanza SFC in CFC, passare alla finestra di dialogo "Proprietà" e modificare i parametri d'esercizio che definiscono il comportamento durante l'esecuzione nell'AS. In opzione selezionare quali tra le operazioni preimpostate per il tipo SFC dovranno essere utilizzate per l'istanza SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come modificare le proprietà delle istanze (Pagina 99)

4. Parametrizzazione e interconnessione dell'interfaccia dell'istanza SFC Le connessioni dell'istanza SFC possono essere parametrizzate in CFC mediante le proprietà dell'oggetto oppure in SFC mediante l'Editor di interfaccia "Connessioni". In CFC interconnettere le connessioni dell'istanza SFC con quelle dei blocchi CFC o con gli operandi globali.

5. Compilazione e caricamento del programma Quando si compila la cartella Schemi attuale viene creato un programma utente eseguibile (compilazione totale) che può essere caricato nel sistema di destinazione (CPU). Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle istanze (Pagina 229) Come caricare i programmi (Pagina 237)

6. Test del programma Dopo aver compilato e caricato il programma, lo si può testare nell'ambiente di processo o di laboratorio. Le funzioni di test consentono di eseguire il comando sequenziale online,

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Primi passi 3.4 Come creare un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 25

in diversi modi di funzionamento e di attivazione, e di osservare e parametrizzare i valori degli operandi. È inoltre possibile agire sui modi di funzionamento più importanti del sistema di destinazione (ad es. STOP o RUN). Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Servizio e supervisione nel modo di test (Pagina 285)

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Primi passi 3.4 Come creare un'istanza SFC

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 27

Principi fondamentali di SFC 44.1 SFC nell'ambiente STEP 7

Ambiente di progettazione SIMATIC Manager funge da interfaccia grafica per tutti i sistemi di destinazione e consente di coordinare gli strumenti e gli oggetti. Gestisce inoltre i tool e i dati e permette, ad esempio, di creare e modificare la struttura dei progetti (CPU, schemi CFC/SFC) e di avviare l'Editor SFC. La seguente figura spiega come SFC è integrato nell'ambiente STEP 7 e PCS 7.

Legenda: Oggetto Significato TH (gerarchia tecnologica) IEA (Assistente di importazione e esportazione) PO (vista oggetto di processo)

Pacchetti software di Process Control System (PCS 7)

WinCC Sistema di servizio e supervisione in PCS 7 (qui con il pacchetto opzionale per la visualizzazione SFC)

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Principi fondamentali di SFC 4.2 SFC e gerarchia tecnologica

SFC per SIMATIC S7 28 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

4.2 SFC e gerarchia tecnologica

Utilizzo di un SFC nella gerarchia tecnologica La gerarchia tecnologica (TH) consente di disporre e gestire gli schemi non solo dal punto di vista della loro esecuzione in una CPU, ma anche considerando gli aspetti tecnologici (ad es. schema SFC per un controllo singolo, di gruppo o di unità impianto). Se lo schema SFC è stato assegnato a una cartella della gerarchia tecnologica, il suo nome viene ampliato con il percorso di accesso. Lo schema dei nomi dell'impianto può essere quindi utilizzato come criterio per strutturare il progetto.

Nota Non è possibile assegnare i tipi SFC a una cartella gerarchica della vista tecnologica, perché non hanno alcuna funzione durante l'esecuzione (dal punto di vista del processo da automatizzare).

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni sulla gerarchia tecnologica consultare la Guida in linea relativa alla gerarchia tecnologica.

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Principi fondamentali di SFC 4.3 SFC e altri sistemi di destinazione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 29

4.3 SFC e altri sistemi di destinazione

SFC e altri sistemi di destinazione Il presente manuale SFC per S7 contiene informazioni che ricorrono spesso ma sono rilevanti solo per il sistema di destinazione S7. Per non dover segnalare ogni singolo caso, qui di seguito sono elencati gli argomenti e le funzioni più importanti che non vengono utilizzati negli altri sistemi di destinazione o che vengono gestiti in modo diverso. ● Indirizzamento simbolico ● Operandi globali ● Attivazione e disattivazione di schemi comandata da programma

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Principi fondamentali di SFC 4.4 Insieme di funzioni di SFC

SFC per SIMATIC S7 30 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

4.4 Insieme di funzioni di SFC

SFC comprende il seguente insieme di funzioni: Oggetto Numero Catene sequenziali per schema SFC ≤ 8 Catene sequenziali per tipo SFC ≤ 32 Passi per catena sequenziale 2 - 255 Istruzioni per azione ≤ 50 Transizioni per catena sequenziale 1 - 255 Condizioni per transizione/condizione di avvio ≤ 16

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Principi fondamentali di SFC 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 31

4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

4.5.1 Cos'è uno schema SFC?

Utilizzo e funzionalità Uno schema SFC è un comando sequenziale che generalmente comanda un'area estesa di un impianto e che viene utilizzato una sola volta, perché lo stesso task di comando non si ripresenta una seconda volta all'interno dell'impianto. A tale scopo lo schema SFC dispone di alcune proprietà e contiene un'interfaccia standardizzata grazie alla quale può essere comandato dal programma utente o dall'utente. Poiché il comando sequenziale accede direttamente ai blocchi e ai segnali dell'automazione di base, non può essere utilizzato più volte.

Per poter progettare un comando sequenziale è necessario conoscere i meccanismi di elaborazione degli SFC e delle relative catene sequenziali nell'AS. Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Comandi sequenziali nell'AS (Pagina 245) Comportamento di funzionamento del comando sequenziale (Pagina 247) Stati di funzionamento (Pagina 253) Logica dello stato di funzionamento per SFC (Pagina 254) Elaborazione di un SFC (Pagina 265)

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Principi fondamentali di SFC 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

SFC per SIMATIC S7 32 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Proprietà Le proprietà dello schema SFC comprendono i seguenti elementi: ● dati descrittivi: nome, autore e commento ● parametri d'esercizio AS che determinano l'esecuzione nell'AS (ad es. modo di

funzionamento, modo di attivazione, opzioni di esecuzione). Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Modi di funzionamento (Pagina 248) Modi di attivazione (Pagina 249) Opzioni di esecuzione (Pagina 251) Comportamento di funzionamento del comando sequenziale (Pagina 247) È inoltre possibile decidere se lo schema SFC potrà essere sottoposto a servizio e supervisione nell'OS (casella di opzione "Trasferisci schema per la visualizzazione nell'OS"). Per questa opzione si deve installare nell'OS il pacchetto opzionale "SFC Visualization". È inoltre possibile configurare le proprietà dei messaggi e i dati della targhetta dello schema SFC.

Comando L'interfaccia standard dello schema SFC contiene le connessioni per i seguenti task: ● comando dello schema SFC mediante il programma utente nel modo di funzionamento

AUTOMATICO ● servizio e supervisione dello schema SFC da parte dell'utente nel modo di funzionamento

MANUALE. Nel modo di funzionamento AUTOMATICO lo schema SFC può essere comandato nella vista esterna. Per maggiori informazioni sulla vista esterna consultare il paragrafo: Vista esterna dello schema SFC (Pagina 36) Per maggiori informazioni sullo schema SFC consultare i seguenti paragrafi della Guida in linea: Interfaccia standard dello schema SFC (Pagina 167) Connessioni dell'interfaccia standard dello schema SFC (Pagina 168) Connessioni dello schema SFC in ordine di utilizzo (Pagina 174)

Catene sequenziali Il comando sequenziale vero e proprio viene formulato con catene sequenziali. Lo schema SFC consente di progettare un massimo di 8 catene sequenziali per la formulazione della funzione di comando (nella figura: catena sequenziale in grigio). Per maggiori informazioni sulle catene sequenziali consultare i paragrafi: Cos'è una catena sequenziale? (Pagina 38) Cos'è un tipo SFC/un'istanza SFC? (Pagina 33) Confronto fra schema e tipo SFC (Pagina 35)

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Principi fondamentali di SFC 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 33

4.5.2 Cos'è un tipo SFC/un'istanza SFC?

Tipo SFC Un tipo SFC è un comando sequenziale che generalmente comanda un'area più ridotta (unità o parte) di un impianto nel quale lo stesso task di comando si ripresenta più volte in forma analoga. Il comando sequenziale viene quindi elaborato come "modello di un tipo" e rappresentazione astratta di un'applicazione concreta. Creando diverse istanze SFC è poi possibile riutilizzato il tipo più volte. Il tipo SFC contiene un'interfaccia standardizzata per il comando dell'SFC mediante il programma utente o da parte dell'utente e consente di progettare un massimo di 32 catene sequenziali per la formulazione della funzione di comando (nella figura: catena sequenziale in grigio). L'interfaccia può essere inoltre ampliata dall'utente (nella figura: interfaccia con sfondo grigio). Il tipo SFC accede solo alla propria interfaccia e può quindi essere utilizzato come istanza SFC per un numero indefinito di volte.

Istanza SFC Un'istanza SFC viene ricavata da un tipo SFC e inizialmente ha le sue stesse proprietà. Modificandola in CFC o SFC è possibile creare istanze specifiche. L'istanza SFC diventa un comando sequenziale eseguibile solo dopo essere stata interconnessa ai blocchi e ai segnali dell'automazione di base.

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Principi fondamentali di SFC 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

SFC per SIMATIC S7 34 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Proprietà di un tipo SFC e di un'istanza SFC Le proprietà del tipo e dell'istanza SFC sono il nome e il commento (dati descrittivi) e, nel caso del tipo SFC, anche l'autore, la versione, la famiglia e il numero dell'FB (informazioni per la compilazione). Sia per il tipo che per l'istanza SFC è possibile definire i parametri d'esercizio AS che determinano l'esecuzione nell'AS (ad es. il modo di funzionamento, il modo di attivazione e le opzioni di esecuzione). Per maggiori informazioni sull'argomento consultare i paragrafi: Modi di funzionamento (Pagina 248) Modi di attivazione (Pagina 249) Opzioni di esecuzione (Pagina 251) Comportamento di funzionamento del comando sequenziale (Pagina 247) Sono inoltre disponibili altre opzioni che consentono di stabilire se il tipo e l'istanza SFC saranno rilevanti per SIMATIC BATCH e quale delle operazioni definite saranno utilizzabili per il tipo e l'istanza SFC. È inoltre possibile configurare le proprietà dei messaggi e i dati della targhetta del tipo e dell'istanza SFC. Le istanze SFC possono essere rese disponibili nell'OS (preimpostazione: sì) così da poter essere sottoposte a servizio e supervisione con il pacchetto opzionale "SFC Visualization". Per fare in modo che le istanze SFC non siano disponibili nell'OS, si deve disattivare l'opzione "Con servizio e supervisione" nelle relative proprietà. L'interfaccia standard del tipo SFC comprende le connessioni necessarie per comandare un'istanza SFC nel modo AUTOMATICO mediante il programma utente oppure per consentire all'utente di comandarla in modo MANUALE. Per ulteriori informazioni sull'interfaccia standard consultare il paragrafo: Interfaccia standard del tipo SFC (Pagina 175) Per interconnettere un'istanza SFC con l'automazione di base generalmente è necessario ampliare l'interfaccia del tipo SFC. È possibile aggiungere direttamente nuove connessioni all'interfaccia oppure creare le connessioni necessarie in modo tecnologico, sotto forma di caratteristiche del tipo SFC. Si consiglia di procedere nel seguente modo. Per maggiori informazioni sull'interfaccia consultare i paragrafi: Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 183) Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 185) Ampliamenti dell'interfaccia "Connessioni" (Pagina 182) Il comando sequenziale vero e proprio viene formulato con catene sequenziali. Per maggiori informazioni sulle catene sequenziali consultare il paragrafo: Cos'è una catena sequenziale? (Pagina 38) Per poter progettare un comando sequenziale è necessario conoscere i meccanismi di elaborazione degli SFC e delle relative catene sequenziali nell'AS. Per maggiori informazioni consultare i seguenti paragrafi: Comandi sequenziali nell'AS (Pagina 245) Comportamento di funzionamento del comando sequenziale (Pagina 247) Stati di funzionamento (Pagina 253) Logica dello stato di funzionamento per SFC (Pagina 254) Elaborazione di un SFC (Pagina 265)

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Principi fondamentali di SFC 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

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4.5.3 Confronto fra schema e tipo SFC

Caratteristiche comuni Gli schemi e i tipi SFC contengono entrambi i seguenti elementi: ● interfaccia standard per il comando dell'SFC dall'esterno (MANUALE/AUTOMATICO) ● catene sequenziali per la formulazione della funzione di comando dell'SFC.

Differenze Gli schemi e i tipo SFC presentano le differenze specificate di seguito. Schema SFC Tipo SFC Accesso diretto all'automazione di base Accesso all'automazione di base tramite interfaccia Utilizzabile una sola volta Utilizzabile più volte Modificabile localmente Modificabile centralmente Interfaccia non ampliabile Interfaccia ampliabile Possibilità di progettare fino a 8 catene sequenziali

Possibilità di progettare fino a 32 catene sequenziali

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Principi fondamentali di SFC 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

SFC per SIMATIC S7 36 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

4.5.4 Vista esterna dello schema SFC

Rappresentazione La vista esterna visualizza lo schema SFC come blocco con la relativa interfaccia all'interno di uno schema CFC. Per distinguersi dai blocchi CFC e dagli schemi gerarchici, la vista esterna visualizza nell'intestazione il simbolo dello schema SFC .

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Principi fondamentali di SFC 4.5 Utilizzo e funzionalità degli SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 37

Utilizzo La vista esterna consente di parametrizzare e interconnettere l'interfaccia dello schema SFC nel modo di funzionamento AUTOMATICO, allo scopo di determinare lo stato e dedurre i segnali di comando per lo schema. In questo modo è possibile influire sull'elaborazione dello schema SFC mediante il programma utente. Se lo schema SFC viene utilizzato nel modo di funzionamento MANUALE sono rilevanti solo le connessioni della vista esterna che vengono elaborate in tale modalità.

Interconnessione È possibile assegnare interconnessioni testuali alle connessioni e/o collegarle a connessioni compatibili di altri oggetti o a operandi globali. Tutte le interconnessioni vengono effettuate nel margine. Non è quindi possibile posizionare qualsiasi oggetto, ad esempio, un blocco, in questa finestra.

Proprietà Le proprietà dell'oggetto possono essere richiamate per l'intera interfaccia, facendo clic sull'intestazione della vista esterna, oppure per ogni singola connessione. Dal campo delle proprietà di esecuzione si apre la finestra della sequenza di esecuzione. Per maggiori informazioni sull'interfaccia consultare i paragrafi: Interfaccia standard dello schema SFC (Pagina 168) Connessioni dello schema SFC in ordine di utilizzo (Pagina 174)

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

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4.6 Elementi SFC

4.6.1 Cos'è una catena sequenziale?

Catena sequenziale Le catene sequenziali eseguono in SFC elaborazioni che vengono avviate in funzione di stati ed eventi. Ogni catena sequenziale creata è contrassegnata da un numero progressivo che viene utilizzato per i "passi di destinazione programmati" o per interpretare le uscite dell'SFC nella vista CFC. Uno schema SFC può contenere al massimo 8 catene sequenziali e un tipo SFC al massimo 32, che possono essere comandate da condizioni di avvio definite in vari modi. Nella finestra di lavoro dell'SFC viene visualizzata una catena sequenziale per volta. Per passare a un'altra catena sequenziale si seleziona la scheda sul margine inferiore della finestra. Quando si crea un nuovo schema/tipo SFC, viene creata automaticamente una catena con il nome "RUN" e la condizione di avvio RUN = TRUE (avvertenza: corrisponde ad uno schema della versione V5.x). Le condizioni di avvio vengono formulate come condizioni di transizione. Per maggiori informazioni vedere il paragrafo: Cos'è una transizione? (Pagina 42). Diversamente che per le transizioni, le condizioni di avvio vuote vengono interpretate come FALSE, ovvero la catena non viene mai elaborata. Oltre a questa condizione di avvio, ogni catena sequenziale contiene l'attributo "Priorità" (1 – 255), che consente di stabilire l'ordine di esecuzione nel caso in cui più catene sequenziali presentino simultaneamente una condizione di avvio vera (scheda "Condizione di avvio" della finestra di dialogo "Proprietà catena"). Quando la priorità è uguale e la condizione è vera, è la posizione all'interno della sequenza delle schede che determina l'ordine di elaborazione nella CPU (in modo analogo al ramo alternativo, per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Elaborazione di un ramo alternativo (Pagina 278)). Per ogni catena sequenziale è possibile progettare un'operazione supplementare composta dalle seguenti parti: ● la preelaborazione, ovvero la parte che viene eseguita in tutti i cicli prima dell'avvio della

catena sequenziale e dell'elaborazione dei passi e delle transizioni ● la postelaborazione, ovvero la parte che viene eseguita in tutti i cicli dopo l'elaborazione

dei passi e delle transizioni. Ciò consente, ad esempio, di effettuare preimpostazioni o trasmettere i risultati dell'elaborazione delle catene sequenziali. Per maggiori informazioni sulla progettazione delle catene sequenziali consultare il paragrafo: Come si progettano più catene sequenziali (Pagina 118)

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 39

4.6.2 Quali sono gli elementi delle catene?

Elementi delle catene Gli schemi SFC sono composti da 1 a 8 catene sequenziali (Pagina 38) e i tipi SFC da 1 a 32 catene sequenziali, ognuna comprendente una sequenza di elementi (elementi base). Si possono avere i seguenti elementi: ● passo ● transizioni All'esterno di una sequenza (in una posizione qualsi) si trova anche l'elemento: ● testo Gli altri elementi sono strutture costituite da diversi elementi base: ● sequenze ● ramo parallelo ● rami alternativi ● loop ● salto

Identificazione di "passo" e "transizione" Gli elementi base "passo" e "transizione" sono identificati all'interno della catena da un nome univoco. Durante la fase di creazione l'Editor specifica un numero progressivo che l'utente può sostituire con un nome di massimo 16 caratteri. Il nome non deve essere costituito esclusivamente da cifre. Il numero originale viene mantenuto dall'elemento e indicato nel campo "Numero" delle proprietà dell'oggetto. Viene utilizzato per i "passi di destinazione programmati" e per interpretare le uscite dell'SFC nella vista di CFC. In opzione si può specificare un commento, ad es. per descrivere le singole funzioni con un testo. Il commento può comprendere fino a 80 caratteri disposti in più righe, ma per ragioni di chiarezza compaiono solo i primi 16, che vengono visualizzati a destra dell'elemento dello schema. Se si colloca il puntatore del mouse su un passo o un commento compare un'informazione sintetica, costituita dal nome (max. 16 caratteri) e dal commento (max. 50 caratteri).

Risorse Durante la programmazione e la parametrizzazione di passi, transizioni, condizione di avvio e preelaborazione/postelaborazione è possibile accedere all'interfaccia dell'SFC, alle connessioni di blocco CFC, ai gruppi di esecuzione, ad altri SFC e a tutti gli operandi globali del programma utente. Le interconnessioni testuali consentono di accedere anche a oggetti che ancora non sono presenti. Quando si progettano i passi e le transizioni nei tipi SFC, oltre alle interconnessioni testuali, è possibile utilizzare solo le connessioni della interfaccia dei relativi tipi SFC.

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 40 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Rappresentazione sullo schermo Gli elementi di un SFC vengono rappresentati sullo schermo come indicato di seguito. ● Tutti gli elementi non selezionati e non modificati di una catena, comprese le linee di

collegamento, sono rappresentati in bianco con caratteri di colore nero. ● Gli elementi selezionati, comprese le linee di collegamento, sono contrassegnati in blu. ● I passi e le transizioni di cui sono state modificate le proprietà, compaiono in grigio con

caratteri neri.

Nota I colori qui indicati sono impostati per default e possono essere in parte personalizzati. Per maggiori informazioni sull'argomento consultare il paragrafo: Colori preimpostati (Pagina 68).

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 41

4.6.3 Cos'è un passo?

Passo Un passo è un'istanza che controlla l'elaborazione nell'AS delle azioni a cui è associato. È possibile progettare fino a tre azioni per ciascun passo (inizializzazione, elaborazione, conclusione).

Azione Un'azione è una sequenza di istruzioni e viene formulata nel seguente modo: ● assegnazioni per la parametrizzazione di blocchi CFC o risorse globali, ad es.:

temp_riferimento:= 100 XYZ.pompa.on := TRUE

● attivazione o disattivazione di un SFC o di un gruppo di esecuzione, ad es.: SFC_1.INTONOFF := TRUE ESEC_1.EN := FALSE

Tipi di passo Una catena sequenziale contiene un passo iniziale, un massimo di 253 passi normali e un passo finale. Quando si crea una catena sequenziale, vengono generati automaticamente un passo iniziale e finale e una transizione. Questi tre elementi base costituiscono lo stato iniziale delle catene sequenziali, che può essere integrato con altri elementi di schema nel corso dell'elaborazione.

Il passo iniziale viene attivato all'avvio della catena sequenziale, quindi, in funzione dello stato della transizione successiva, vengono eseguite le azioni a cui è associato. Il passo finale non è seguito da alcuna transizione; tutte le operazioni vengono eseguite una sola volta. Il passo iniziale e finale non possono essere copiati, tagliati o eliminati. Ciò garantisce che ogni catena sequenziale contenga un solo passo iniziale e un solo passo finale. Tutti i passi che non sono né iniziali, né finali sono passi normali.

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 42 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

4.6.4 Cos'è una transizione?

Transizione La transizione contiene le condizioni che consentono al comando sequenziale di avanzare da un passo a quello successivo. Le condizioni possono essere combinate logicamente mediante operatori booleani. Il risultato della combinazione logica determina l'avanzamento o meno al passo successivo.

Condizione di transizione In uno schema SFC, il risultato di una condizione di transizione è dato da un'espressione booleana formata dalla combinazione logica dei valori dei seguenti elementi: ● Operandi globali ● Interconnessioni testuali ● Connessioni di blocco CFC ● Stato dei gruppi di esecuzione ● Stato dello schema SFC Nei tipi SFC, oltre alle interconnessioni testuali è possibile utilizzare solo le connessioni della loro interfaccia. Durante la compilazione, per default viene attribuito il valore TRUE a una transizione vuota. Questa preimpostazione è necessaria perché, nonostante la formulazione delle condizioni sia opzionale, l'AS ha bisogno di trovare un valore definito come condizione di commutazione. Se più transizioni sono valide contemporaneamente (ad es. in un ramo alternativo, un loop o dei salti) il sistema attribuisce automaticamente le priorità procedendo da sinistra a destra.

4.6.5 Cos'è un testo?

Testo L'elemento "Testo" consente di inserire in uno schema dei testi statici (personalizzati). Il campo di testo può contenere una sequenza di caratteri disposti su una o più righe. Lo si può utilizzare per inserire nell'SFC, ad es. in fase di analisi, testi descrittivi che verranno in seguito sostituiti da funzioni di automazione. I testi liberi non vengono inclusi nella struttura topologica della catena. Se la topologia cambia, i campi di testo non vengono spostati, ma mantengono la loro posizione.

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

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4.6.6 Cos'è una sequenza?

Sequenza Per "sequenza" si intende una sequenza di passi e transizioni che l'utente può creare con la lunghezza che preferisce e inserire in un comando sequenziale.

Catena Una sequenza delimitata costituisce una catena all'interno di un comando sequenziale, ad es. tra la diramazione superiore e inferiore di un ramo parallelo o alternativo. In SFC il termine "catena" viene utilizzato per designare anche l'intera catena sequenziale, compresa tra il passo iniziale e quello finale.

Sequenza Sequenza delimitata (catena)

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

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4.6.7 Cos'è un ramo parallelo?

Ramo parallelo Per fare in modo che il ciclo di funzionamento venga ripartito su due o più catene eseguite contemporaneamente si utilizza un ramo parallelo. Un ramo parallelo è costituito da un minimo di due catene (sequenze) elaborate simultaneamente ed è sempre preceduto da una transizione o da un ramo alternativo. Le catene parallele terminano con una convergenza a T che segue sempre una transizione o un ramo alternativo. La transizione successiva si attiva solo quando sono state elaborate tutte le azioni dei passi situate al termine della rispettiva catena (ad eccezione dell'operazione "Conclusione") e quando la condizione di commutazione diventa vera (sincronizzazione).

Legenda: (1) Catena (2) Transizione successiva

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

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4.6.8 Cos'è un ramo alternativo?

Ramo alternativo Per fare in modo che il ciclo di funzionamento venga ripartito su due o più catene elaborate una per volta (alternativamente) si utilizza un ramo alternativo. Un ramo alternativo è costituito da un minimo di due catene (sequenze) che vengono elaborate una per volta in funzione dello stato della loro prima transizione. Viene scelta la catena la cui transizione diventa vera per prima. Se più transizioni diventano vere contemporaneamente, viene elaborata la catena più a sinistra. Un ramo alternativo può essere preceduto e seguito solo sa un passo o un ramo parallelo.

Legenda: (1) Catena (2) Passo successivo

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

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4.6.9 Cos'è un loop?

Loop Per fare in modo che una parte di catena sequenziale venga eseguita un'altra volta in funzione di una transizione si utilizza un loop. Un loop è costituito da una sequenza e da un ritorno con transizione che la racchiude. Il punto di partenza del loop può trovarsi subito dopo un passo e il punto di ritorno subito prima di un passo.

Legenda: (1) Sequenza (2) Ritorno (3) Transizione successiva

La transizione del ritorno viene elaborata dopo la transizione successiva. Se la transizione successiva e quella del ritorno sono vere simultaneamente, viene elaborato il passo o il ramo parallelo che si trova dopo la transizione successiva.

Nota Non è possibile creare ritorni che partono o entrano in rami paralleli o alternativi.

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 47

4.6.10 Cos'è un salto?

Salto Un salto consente di proseguire l'esecuzione della catena da un passo qualsiasi della stessa, in funzione di una condizione di transizione. Il salto esce sempre da una sequenza subito dopo un passo (origine); sono possibili anche più salti.

Legenda: (1) Origine del salto (2) Salto (3) Destinazione del salto (4) Transizione successiva

Un salto è costituito da una transizione introduttiva e da una freccia che ne indica la destinazione. La destinazione del salto corrisponde al nome del passo dal quale proseguirà l'esecuzione quando la transizione diventerà vera. Se la destinazione del salto non è ancora definita, il nome compare come "???". La transizione del salto viene elaborata dopo la transizione successiva. Se la transizione successiva o una/alcune transizioni di salto diventano vere simultaneamente, viene elaborato il passo (o il ramo parallelo) che si trova dopo la transizione successiva. La destinazione e l'origine del salto devono essere sempre costituite da un passo.

Nota In caso di salto nella/dalla catena di un ramo parallelo è importante considerare le possibili conseguenze dell'esecuzione nell'AS. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Come creare e modificare un salto (Pagina 128).

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Principi fondamentali di SFC 4.6 Elementi SFC

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 49

Avvio e utilizzo 55.1 Utilizzo dell'Editor SFC

Editor SFC L'editor SFC consente di creare il comando sequenziale con strumenti grafici, definendo le azioni e le condizioni di commutazione. Gli elementi SFC vengono inseriti nella catena sequenziale secondo regole prestabilite, per cui non ci si deve occupare di particolari come gli algoritmi o l'assegnazione delle risorse macchina, e ci si può concentrare sugli aspetti tecnologici della progettazione. Una volta create le catene sequenziali, ovvero sequenze di passi e transizioni, si passa alla progettazione delle proprietà di SFC, delle catene sequenziali, dei passi e delle transizioni. Si progettano i parametri d'esercizio SFC, le condizioni di avvio delle catene sequenziali, le azioni dei passi e le condizioni di avanzamento delle transizioni. Al termine della progettazione si crea il codice macchina eseguibile con SFC, lo si carica nell sistema di destinazione e lo si testa con le apposite funzioni di SFC.

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Avvio e utilizzo 5.2 Come avviare l'Editor SFC

SFC per SIMATIC S7 50 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5.2 Come avviare l'Editor SFC

Introduzione L'Editor SFC può essere avviato da SIMATIC Manager o richiamato direttamente.

Eseguire l'avvio da SIMATIC Manager: Fare doppio clic sull'icona dello schema SFC. L'Editor SFC viene richiamato e aperto.

Avvio dal desktop di Windows: Fare doppio clic sulll'icona dell'Editor SFC sul desktop oppure selezionare il nome del programma nella barra di avvio eseguendo il comando di menu Start > SIMATIC > STEP 7 > SFC.

5.3 Engineering multiutente

Progettazione in un sistema di rete In linea di principio è possibile che più utenti lavorino allo stesso progetto o multiprogetto. La progettazione, il test e la messa in servizio possono quindi essere eseguite da sistemi di destinazione posti in luoghi separati oppure su PC collegati in rete (engineering multiutente). Per maggiori informazioni sull'engineering multiutente e i suoi vantaggi consultare l'argomento Progettazione in un sistema di rete della Guida relativa alla gerarchia tecnologica.

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Avvio e utilizzo 5.4 Navigazione nell'SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 51

5.4 Navigazione nell'SFC

5.4.1 Come navigare nell'SFC

Introduzione Sono disponibili diversi metodi per navigare nell'SFC.

Modifica della dimensione di rappresentazione ● Selezionare uno dei comandi di menu Visualizza > Zoom > Ingrandisci / Riduci /

Dimensione normale / Fattore di zoom Queste funzioniconsentono di modificare la dimensione degli elementi SFC rappresentati e quindi anche dell'area visibile della finestra. oppure

● Utilizzare le icone dei comandi "Ingrandisci" e "Riduci" della barra degli strumenti.

Modifica dell'area visibile della finestra L'area visibile della finestra può essere modificata: ● con le barre di scorrimento

● con il comando di menu Visualizza > Centrato o l'icona ● spostando gli elementi SFC fuori dal margine della finestra (scorrimento automatico

dell'area visibile della finestra) ● con la tastiera (Pagina 67).

Passaggio da una catena sequenziale all'altra Se l'SFC è costituito da più catene sequenziali è possibile passare da una all'altra: ● con le schede della barra di scorrimento orizzontale ● con i comandi di menu Modifica > Vai a > Catena successiva

o Modifica > Vai a > Catena precedente.

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Avvio e utilizzo 5.5 Superficie utente e comandi

SFC per SIMATIC S7 52 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5.5 Superficie utente e comandi

5.5.1 Elementi dell'interfaccia utente

Editor SFC L'Editor SFC è un'applicazione Windows e comprende i seguenti elementi: ● Superficie di lavoro con barra del titolo ● Barra dei menu ● Barra degli strumenti ● Barra di stato ● Almeno una finestra di lavoro Le funzioni e i comandi vengono eseguiti mediante menu (barra dei menu, menu di scelta rapida) ed eventualmente anche tramite finestre di dialogo.

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Avvio e utilizzo 5.5 Superficie utente e comandi

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 53

Le funzioni e gli oggetti vengono gestiti principalmente con il mouse. La maggior parte dei comandi possono essere eseguiti anche con la tastiera.

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Avvio e utilizzo 5.5 Superficie utente e comandi

SFC per SIMATIC S7 54 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Finestre L'Editor SFC consente di aprire un numero qualsiasi di finestre (entro i limiti consentiti da Windows), ognuna delle quali visualizza un SFC (schema o tipo). È possibile anche aprire più finestre per lo stesso SFC. Quella posta in alto è la finestra di lavoro attuale, per cui i menu e le icone della barra degli strumenti si riferiscono a quella finestra. Sul margine inferiore della finestra compare la barra di scorrimento che consente di spostare il contenuto dell'area visibile della finestra. Questa barra contiene inoltre le schede con le quali commutare tra le catene sequenziali dello schema.

Barra del titolo La barra del titolo della finestra di SFC contiene, oltre alla sigla "SFC", le tipiche icone di Windows. Se un SFC viene visualizzato nella vista a schermo intero, il suo nome compare nella barra del titolo della finestra SFC, perché la barra del titolo della finestra di lavoro scompare. Per distinguere la barra del titolo della finestra online da quella della finestra offline è possibile impostare un colore diverso per lo sfondo o per il testo (con il comando di menu di SIMATIC Manager Strumenti > Impostazioni > scheda "Visualizza").

Barra dei menu nella finestra SFC La barra dei menu è sempre visibile nella finestra SFC sotto la barra del titolo e viene visualizzata in due versioni, a seconda che sia stato aperto o meno un SFC. ● Se non è ancora stato aperto un SFC, la finestra compare con la superficie di lavoro

vuota e la barra dei menu contiene solo quattro menu (SFC, Visualizza, Strumenti, ?). ● Se è aperto almeno un SFC, la barra dei menu contiene tutti i menu. ● Se sono stati aperti più schemi nella superficie di lavoro, la barra dei menu viene

assegnata alla finestra attiva.

Menu Un menu è un insieme di comandi e può essere richiamato dalla "barra dei menu". I comandi non utilizzabili nell'operazione che si sta eseguendo compaiono in grigio e non possono essere selezionati.

Apertura dei menu Per aprire un menu fare clic sul relativo nome oppure premere il tasto <Alt> e contemporaneamente digitare con la tastiera il carattere sottolineato nel nome. Se si tiene premuto il tasto sinistro del mouse e si fa scorrere il puntatore sulla barra dei menu, si possono aprire e chiudere tutti i menu uno dopo l'altro (per consultarli rapidamente).

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Avvio e utilizzo 5.5 Superficie utente e comandi

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 55

Menu di scelta rapida Premendo il tasto destro del mouse si apre un menu di scelta rapida che contiene i comandi della barra dei menu utilizzati più spesso nel contesto in cui ci si trova. Per i seguenti oggetti viene visualizzato un menu di scelta rapida diverso: ● Superfici libere ● Elemento SFC ● Finestra di dialogo "Proprietà" nel campo di editazione ● Finestra di dialogo "Proprietà" dopo che è stata selezionata una riga fuori dal campo di

editazione.

Icone della barra degli strumenti Le icone della barra degli strumenti rappresentano le funzioni più importanti dei menu. Sono selezionabili solo le icone che consentono di eseguire un'azione logica, a seconda dello stato dell'Editor. Se si posizione per qualche secondo il puntatore del mouse sull'icona di una funzione compare un breve testo di informazione. Nella barra di stato viene visualizzata la spiegazione dettagliata della funzione del pulsante. Facendo clic sul pulsante con il punto interrogativo il puntatore del mouse cambia forma. A questo punto è sufficiente fare clic su un pulsante, un comando di menu o un oggetto dello schema per richiamare la Guida all'elemento scelto.

Icone della barra degli elementi Le icone della barra degli elementi rappresentano le funzioni del menu "Inserisci".

Legenda: (1) Attiva selezione (2) Inserisci passo e transizione (3) Inserisci ramo parallelo (4) Inserisci ramo alternativo (5) Inserisci loop (6) Inserisci salto (7) Inserisci testo

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Avvio e utilizzo 5.5 Superficie utente e comandi

SFC per SIMATIC S7 56 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Posizionamento della barra degli strumenti e della barra degli elementi La barra degli strumenti e la barra degli elementi possono essere collocate in un punto a scelta della superficie utente, proprio come in Windows. Collocare il puntatore del mouse su un punto libero della barra e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinarlo dove si desidera. Le icone vengono disposte in senso orizzontale o verticale a seconda della posizione della barra. Se non si colloca la barra degli strumenti o degli elementi lungo il margine, ma in un altro punto qualsiasi dell'area di lavoro, la barra compare come finestra di dialogo e contiene il pulsante "Chiudi". Se si chiude la barra, la si può riaprire con il comando di menu Visualizza > Barra degli strumenti o Visualizza > Strumenti.

Barra di stato Sul margine inferiore della finestra SFC si trova la barra di stato che visualizza alcune importanti informazioni. Nella parte sinistra della barra vengono visualizzate informazioni sul contesto, ad es. spiegazioni dei comandi di menu, richieste di comandi operatore o messaggi di errore. Nella parte destra compaiono informazioni aggiornate, ad es. la posizione di inserimento attuale. Nel funzionamento di test (online) viene visualizzato anche lo stato di funzionamento della CPU contrassegnato da un colore (rosso = STOP, verde = RUN)

Rappresentazione opzionale Mentre la barra dei menu è sempre visibile, le barre degli strumenti, degli elementi e di stato possono essere anche disattivate, ad es. per ingrandire la superficie di lavoro, con il menu "Visualizza".

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Avvio e utilizzo 5.5 Superficie utente e comandi

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 57

5.5.2 Finestre di dialogo

Comando In alcuni casi, quando si richiama una funzione si apre una finestra di dialogo che consente di effettuare impostazioni relative alla funzione richiamata. Se la finestra aperta è modale non è possibile effettuare selezioni o immissioni al suo esterno. La si deve prima chiudere facendo clic sul pulsante "OK" o "Annulla". Le finestre di dialogo "Proprietà" e "Sfoglia" possono invece rimanere sulla superficie operativa mentre si modifica la topologia della catena o si attivano altre funzioni di menu (fatta eccezione per l'attivazione del modo di test: in questo caso le finestre si chiudono automaticamente).

Struttura Alcune finestre di dialogo contengono delle schede. Sullo schermo compaiono quindi più pagine (schede) sovrapposte. È possibile passare liberamente da una scheda all'altra. Per facilitare la progettazione alcune finestre di dialogo contengono, oltre ai pulsanti standard (ad es. OK, Annulla, ?), dei pulsanti aggiuntivi con funzioni particolarmente utili.

Nella finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto", i pulsanti consentono di spostarsi tra gli elementi del tipo selezionato (passo o transizione) all'interno della catena, senza dover aprire e richiudere ogni volta la finestra. L'accesso agli elementi di base avviene secondo un ordine logico, non geometrico.

All'interno di un ramo parallelo o alternativo consente di spostarsi da sinistra a destra per passare al primo elemento della catena successiva.

consente di spostarsi da destra a sinistra per passare all'ultimo elemento della catena a sinistra.

consente di spostarsi dall'alto in basso all'interno di una catena sequenziale. Quando si arriva in un ramo parallelo o alternativo viene percorsa solo la catena a sinistra.

consente di spostarsi dal basso verso l'alto all'interno di una catena sequenziale. Quando si arriva in un ramo parallelo o alternativo viene percorsa solo la catena a destra.

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Avvio e utilizzo 5.6 Utilizzo del mouse

SFC per SIMATIC S7 58 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5.6 Utilizzo del mouse

5.6.1 Utilizzo del mouse

Mouse e puntatore Lo strumento principale per utilizzare l'Editor SFC è il mouse. È preferibile eseguire i comandi il più possibile con il mouse, in particolare quelli per la selezione, lo spostamento e l'inserimento degli elementi negli schemi. In funzione dello stato di elaborazione il puntatore del mouse (cursore) può cambiare aspetto (ad es. in freccia, cursore, mano o clessidra). Nel modo di inserimento l'Editor SFC utilizza, oltre ai puntatori standard, le icone degli elementi di schema che si vogliono inserire (le stesse che compaiono nella barra degli strumenti e degli elementi). Nelle icone compare anche una crocetta (in alto a sinistra) che consente un posizionamento preciso e verrà chiamata "croce di posizionamento" nel seguito del testo. Nelle funzioni di spostamento e di copia, quando viene raggiunta la posizione di inserimento consentita, la croce di posizionamento compare assieme all'icona della mano.

Scorrimento automatico Nelle operazioni di spostamento nello schema, se la posizione di inserimento è esterna all'area visibile, è possibile far scorrere il contenuto della finestra. Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare l'oggetto sul margine e tenere la croce di posizionamento sulla linea interna (orizzontale o verticale) del bordo della finestra. Il contenuto si sposterà finché non si raggiunge il limite dello schema o non si toglie la croce di posizionamento dalla linea del bordo.

Comandi rapidi con il mouse ● Proprietà dell'oggetto: fare doppio clic su un passo o una transizione ● Spostamento: selezionare gli elementi SFC e trascinarli ● Copia e incolla: selezionare gli elementi SFC, premere contemporaneamente <Ctrl> e

trascinarli ● Selezione di tutti gli elementi racchiusi nel riquadro di selezione: tracciare un "riquadro di

selezione" (premere il tasto del mouse e trascinare).

Informazioni sintetiche sui passi e le transizioni Per visualizzare alcune informazioni particolari non è necessario aprire le proprietà dell'oggetto, ma si può procedere come descritto di seguito. ● Passo: quando si colloca il puntatore del mouse su un passo compaiono il nome, il

numero e (se disponibili) i tempi di esecuzione, il commento e le informazioni sulla conferma.

● Transizione: quando si colloca il puntatore del mouse su una transizione compaiono il nome, il numero e il commento (se disponibile) .

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 59

5.7 Utilizzo della tastiera

5.7.1 Utilizzo della tastiera

Utilizzo della tastiera La maggior parte delle funzioni sono eseguibili anche con la tastiera. Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Combinazioni di tasti per i comandi di menu (Pagina 60) Tasti di scelta rapida per i comandi di menu (Pagina 61) Spostamento del cursore nella barra dei menu e nei menu (Pagina 64) Accesso alla Guida con la tastiera (Pagina 67) Spostamento del cursore nelle finestre di dialogo (Pagina 65) Spostamento del contenuto della finestra (Pagina 67) Spostamento del cursore per la modifica dei testi (Pagina 66) Selezione di testi con la tastiera (Pagina 66) Comandi rapidi da tastiera per le catene (Pagina 67)

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 60 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5.7.2 Combinazioni di tasti per i comandi di menu

Combinazioni di tasti per i comandi di menu Tutti i comandi di menu possono essere attivati con la corrispondente combinazione di tasti preceduta dal tasto <Alt>. Premere in successione i seguenti tasti: ● <Alt> ● Lettera sottolineata nel menu desiderato (ad es. <Alt+S> per il menu "SFC" se nella barra

dei menu è presente il menu "SFC"). Il menu si apre. ● Lettera sottolineata nel comando di menu desiderato (ad es. N per il comando di menu

"Nuovo"). Se si tratta di un comando di menu contenente altri sottomenu, vengono aperti anche questi. Procedere nello stesso modo fino ad aprire l’intero comando di menu inserendo la lettera corrispondente.

Dopo avere inserito l'ultima lettera della combinazione di tasti, il comando di menu viene attivato.

Esempi Comandi di menu Tasti SFC > Nuovo <Alt+S+N> Strumenti > Impostazioni > Colore <Alt+S+M+O>

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 61

5.7.3 Tasti di scelta rapida per i comandi di menu

Tasti di scelta rapida per i comandi di menu Comando di menu Menu Funzione Tasti Nuovo Creazione di un nuovo schema <Ctrl+N> Apri Apertura di uno schema <Ctrl+O> Chiudi Chiusura di uno schema <Ctrl+F4> Verifica coerenza Verifica della coerenza degli schemi

della cartella schemi

<Ctrl+Alt+K>

Compila Compilazione degli schemi della cartella schemi

<Ctrl+B>

Stampa Stampa di uno schema <Ctrl+P> Esci

SFC

Chiusura dell'Editor SFC <Alt+F4> Taglia Taglio degli oggetti selezionati <Ctrl+X> Copia Copia degli oggetti selezionati <Ctrl+C> Incolla Inserimento degli oggetti

copiati/tagliati <Ctrl+V>

Cancella Cancellazione degli oggetti selezionati

<Canc>

Copia proprietà dell'oggetto

Copia delle proprietà dell'oggetto del passo/transizione

<Ctrl+Maiusc+C>

Inserisci proprietà dell'oggetto

Inserimento delle proprietà dell'oggetto nel passo/transizione

<Ctrl+Maiusc+V>

Seleziona tutto Selezione di tutti gli oggetti dello schema

<Ctrl+A>

Trova Ricerca degli elementi SFC <Ctrl+F> Proprietà dell'oggetto Richiamo della finestra di dialogo

"Proprietà – Passo/ transizione"

<Alt+Invio>

Vai a, Catena successiva

Passaggio alla catena sequenziale successiva a quella attuale

<Ctrl+PgDn>

Vai a, Catena precedente

Passaggio alla catena sequenziale precedente a quella attuale

<Ctrl+PgUp>

Sequenza di esecuzione

Modifica

Richiamo della sequenza di esecuzione

<Ctrl+F11>

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 62 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Comando di menu Menu Funzione Tasti Selezione Attivazione del modo di selezione

(puntatore del mouse a forma di freccia)

<Esc>

Passo + transizione Attivazione del modo di inserimento per il passo + transizione

<Ctrl+1>

Ramo parallelo Attivazione del modo di inserimento per il ramo parallelo

<Ctrl+2>

Ramo alternativo Attivazione del modo di inserimento per il ramo alternativo

<Ctrl+3>

Loop Attivazione del modo di inserimento per il loop

<Ctrl+4>

Salto Attivazione del modo di inserimento per i salti

<Ctrl+5>

Casella di testo

Inserisci

Attivazione del modo di inserimento per le caselle di testo

<Ctrl+6>

Carica Caricamento del programma

nel sistema di destinazione <Ctrl+L>

Stato dell'unità Visualizzazione dello stato della CPU attuale

<Ctrl+D>

Stato di funzionamento

Sistema di destinazione

Visualizzazione/modifica dello stato di funzionamento del sistema di destinazione

<Ctrl+I>

Modo di test Test Attivazione/disattivazione del modo

di test <Ctrl+T>

Rappresentazione generale

Selezione della rappresentazione generale

<Ctrl+U>

Vista dettagli Selezione dell'ultimo livello di zoom impostato

<Ctrl+Maiusc+U>

Zoom, Ingrandisci Ingrandimento della rappresentazione

<Ctrl+Num + *)>

Zoom, Riduci Riduzione della rappresentazione <Ctrl+Num - *)> Zoom, Dimensione normale

Rappresentazione in dimensione normale (100%)

<Ctrl+Maiusc+N>

Aggiorna

Visualizza

<F5> Impostazioni, Rappresentazione

Richiamo della finestra di dialogo "Rappresentazione"

<Ctrl+Alt+E>

Dati di riferimento schema

Richiamo dei dati di riferimento dello schema

<Ctrl+Alt+R>

Tabella dei simboli)

Strumenti

Richiamo della tabella dei simboli <Ctrl+Alt+T>

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 63

Comando di menu Menu Funzione Tasti Ordinamento Sovrapponi Disposizione delle finestre una

sovrapposta all'altra <Maiusc+F5>

Ordinamento Orizzontale Disposizione delle finestre una sotto l'altra

<Maiusc+F2>

Ordinamento Verticale

Finestra

Disposizione delle finestre una accanto all'altra

<Maiusc+F3>

Guida al contesto ? Se esiste un contesto attuale, ad es.

un comando di menu selezionato, viene richiamato il corrispondente argomento della Guida. In caso contrario compare l'indice della Guida.

<F1>

*) "Num +" / "Num –" indicano i tasti più/meno del tastierino numerico

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 64 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5.7.4 Spostamento del cursore nella barra dei menu e nei menu

Spostamento del cursore nella barra dei menu e nei menu Funzione Tasti Spostamento nella barra dei menu. <F10> Spostamento nel menu a comparsa <Maiusc+F10> Spostamento nel menu contenente la lettera X sottolineata.

<Alt+X>

Spostamento nel comando di menu corrispondente. Lettera sottolineata nel comando di menu

Spostamento di un comando di menu verso sinistra. <Freccia a sinistra> Spostamento di un comando di menu verso destra. <Freccia a destra> Spostamento di un comando di menu in alto. <Freccia su> Spostamento di un comando di menu in basso. <Freccia giù> Attivazione del comando di menu selezionato <Invio> Chiusura del menu o ritorno al testo <Esc>

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 65

5.7.5 Spostamento del cursore nelle finestre di dialogo

Spostamento del cursore nelle finestre di dialogo Funzione Tasti Spostamento nel campo di immissione successivo (da sinistra a destra e dall'alto in basso).

<Tab>

Spostamento nel campo di immissione precedente <Maiusc+Tab> Riga successiva <Ctrl+Freccia giù> Riga precedente <Ctrl+Freccia su> Operando precedente <Ctrl+Freccia a sinistra>Operando successivo o, nei passi, ultimo operando dell'ultima riga: riga successiva della pagina successiva

<Ctrl+Freccia a destra>

Spostamento nella riga con questo numero (una cifra) <Ctrl+numero> Pagina successiva (nelle transizioni e nella condizione di avvio delle catene)

<Pg giù>

Pagina precedente (nelle transizioni e nella condizione di avvio delle catene)

<Pg su>

Scheda successiva <Ctrl+Pg giù> Scheda precedente <Ctrl+Pg su> Spostamento nel primo operando <Ctrl+Home> Spostamento nell'ultimo operando <Ctrl+Fine> Attivazione/disattivazione del commento OS nella riga con questo numero (una cifra)

<Ctrl+Alt+numero>

Spostamento nel campo di immissione contenente la lettera X sottolineata <Alt+X> Selezione in una casella di riepilogo Tasti cursore Apertura di una casella di riepilogo <Alt+Freccia giù> Selezione di un oggetto o annullamento di una selezione <Barra spaziatrice> Conferma delle impostazioni e chiusura della finestra di dialogo (come il pulsante "OK")

<Invio>

Chiusura della finestra di dialogo senza salvare la selezione (come il pulsante "Annulla")

<Esc>

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 66 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5.7.6 Spostamento del cursore per la modifica dei testi

Spostamento del cursore per la modifica dei testi Funzione Tasti Spostamento nella riga superiore o di un carattere a sinistra in un testo costituito da un'unica riga

<Freccia su>

Spostamento nella riga inferiore o di un carattere a destra in un testo costituito da un'unica riga

<Freccia giù>

Spostamento di un carattere a destra. <Freccia a destra> Spostamento di un carattere a sinistra <Freccia a sinistra> Spostamento di una parola a destra <Ctrl+Freccia a destra> Spostamento di una parola a sinistra <Ctrl+Freccia a sinistra> Spostamento all'inizio della riga. <Home> Spostamento alla fine della riga. <Fine> Spostamento nella schermata precedente. <Pg su> Spostamento nella schermata successiva <Pg giù> Spostamento all'inizio del testo. <Ctrl+Home> Spostamento alla fine del testo. <Ctrl+Fine>

5.7.7 Selezione di testi con la tastiera

Selezione di testi con la tastiera Funzione Tasti Spostamento di un carattere a destra. <Maiusc+Freccia destra> Spostamento di un carattere a sinistra <Alt+Freccia a sinistra> Spostamento di una parola a destra <Ctrl+Maiusc+Freccia a destra> Spostamento di una parola a sinistra <Ctrl+Maiusc+Freccia a sinistra> Spostamento all'inizio della riga <Maiusc+Home> Spostamento alla fine della riga. <Maiusc+fine> Spostamento di una riga in alto. <Maiusc+Freccia su> Spostamento di una riga in basso <Maiusc+Freccia giù> Spostamento nella schermata precedente. <Maiusc+Pg su> Spostamento nella schermata successiva <Maiusc+Pg giù> Spostamento all'inizio del file. <Ctrl+Maiusc+Home> Spostamento alla fine del file <Ctrl+Maiusc+Fine>

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Avvio e utilizzo 5.7 Utilizzo della tastiera

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 67

5.7.8 Comandi rapidi da tastiera per le catene

Comandi rapidi da tastiera per le catene ● <Freccia su> seleziona l'elemento SFC precedente nella sequenza di esecuzione. ● <Freccia giù> seleziona l'elemento SFC successivo nella sequenza di esecuzione. ● <Freccia a sinistra> seleziona l'elemento SFC posto più a sinistra nella sequenza di

esecuzione. ● <Freccia a destra> seleziona l'elemento SFC posto più a destra nella sequenza di

esecuzione.

5.7.9 Accesso alla Guida con la tastiera

Accesso alla Guida Funzione Tasti Apertura della Guida. <F1>

Se esiste un contesto attuale, ad es. un comando di menu selezionato, viene richiamato il corrispondente argomento della Guida. In caso contrario compare l'indice della Guida.

Chiusura della finestra della Guida e ritorno all'Editor SFC

<Alt+F4>

5.7.10 Spostamento del contenuto della finestra

Spostamento del contenuto della finestra Funzione Tasti Spostamento del contenuto della finestra verso l'alto <Pg su> Spostamento del contenuto della finestra verso il basso <Pg giù> Spostamento del contenuto della finestra verso destra <Ctrl+Pg su> Spostamento del contenuto della finestra verso sinistra <Ctrl+Pg giù> Spostamento del contenuto sul margine superiore della finestra <Ctrl+Home> Spostamento del contenuto sul margine inferiore della finestra <Ctrl+Fine> Spostamento del contenuto sul margine sinistro della finestra <Home> Spostamento del contenuto sul margine destro della finestra <Fine>

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Avvio e utilizzo 5.8 Colori preimpostati

SFC per SIMATIC S7 68 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

5.8 Colori preimpostati

5.8.1 Colori preimpostati Preimpostazione (le impostazioni possono essere modificate con il comando di menu Strumenti > Impostazioni> Colori...) Selezione blu Passo / transizione[transizione] parametrizzato [oggetto] grigio Passo / transizione parametrizzato [nome] nero Passo / transizione non parametrizzato [oggetto] bianco Passo / transizione non parametrizzato [nome] nero Passo / transizione [commento] nero Passo / transizione selezionato [nome] bianco Passo ATTIVO [oggetto] verde Passo ATTIVO [nome] nero Passo ESEGUITO [oggetto] verde scuro Passo ESEGUITO [nome] bianco Passo ALT [oggetto] giallo Passo ALT [nome] nero Passo ERRORE [oggetto] rosso Passo ERRORE [nome] giallo Transizione FALSE [oggetto] rosso-bruno Transizione FALSE [nome] bianco Transizione TRUE [oggetto] verde scuro Transizione TRUE [nome] bianco Richiesta operativa grigio Conferma errori rosso Preimpostazioni non modificabili: Interconnessione testuale [oggetto] giallo Interconnessione testuale [nome] nero Passo INATTIVO [oggetto] *) Passo INATTIVO [nome] *) Transizione INATTIVO [oggetto] **) Transizione INATTIVO [nome] **) Preimpostazioni in Windows: (modifica con il tasto destro del mouse sul desktop: Proprietà > Aspetto > Avanzate > Elemento: Elementi selezionati) Sfondo del nome delle schede che hanno un contenuto blu *) Il colore è uguale a quello del passo non selezionato e non è modificabile. *) Il colore è uguale a quello della transizione non selezionata e non è modificabile.

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Avvio e utilizzo 5.9 Salvataggio dei dati nell'Editor SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 69

5.9 Salvataggio dei dati nell'Editor SFC

5.9.1 Salvataggio dei dati nell'Editor SFC

Salvataggio dei dati nell'Editor SFC Poiché tutte le modifiche effettuate nell'editor SFC vengono salvate immediatamente, non è prevista una funzione di memorizzazione specifica. È importante ricordare che non si possono annullare le modifiche effettuate nell'editor SFC uscendo senza salvare, tranne quando si progettano catene, passi e transizioni nella finestra di dialogo Proprietà. In questo caso è possibile "rifiutare" le modifiche. Per salvare una copia di backup dei dati si deve copiare l'intera cartella del programma in un progetto di backup. Ciò consente sia di accedere in qualunque momento a versioni precedenti che di archiviare la progettazione completa.

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Avvio e utilizzo 5.9 Salvataggio dei dati nell'Editor SFC

SFC per SIMATIC S7 70 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 71

Creazione della struttura del progetto 66.1 Come creare la struttura del progetto

Procedimenti possibili La creazione dei progetti avviene in SIMATIC Manager. In SIMATIC Manager sono disponibili le seguenti opzioni: ● Assistente di PCS 7

L'Assistente consente di creare un progetto singolo o un multiprogetto nella vista tecnologica e nella vista componenti. Oltre al progetto vero e proprio, i multiprogetti contengono una biblioteca dei dati di base.

● Assistente di STEP 7 L'Assistente consente di creare un progetto STEP 7 contenente i seguenti elementi: – la stazione SIMATIC – la CPU – il programma S7 – la cartella dei blocchi

● Comandi di menu I comandi di menu consentono di creare un nuovo progetto e di inserirvi i necessari componenti.

Lo strumento più consigliabile è l'Assistente di PCS 7 (punto 1), perché è più rapido e sicuro. L'Assistente PCS 7 o STEP 7 può essere impostato nella scheda "Assistenti" di SIMATIC Manager con il comando di menuStrumenti > Impostazioni...

Creazione di un progetto con l'Assistente di PCS 7 1. Aprire l'Assistente di PCS 7 (se non si è già aperto automaticamente) con il comando di

menu File > Assistente 'Nuovo progetto'. 2. Eseguire le operazioni proposte dall'Assistente.

Nel campo "Oggetti AS" della finestra di dialogo "Quali altri oggetti si stanno utilizzando?" è selezionata per default l'opzione "Schema SFC".

La configurazione hardware è quasi completamente automatica e vengono visualizzate solo le CPU consentite per PCS 7.

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Creazione della struttura del progetto 6.1 Come creare la struttura del progetto

SFC per SIMATIC S7 72 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 73

Creazione, progettazione e gestione degli SFC 77.1 Informazioni generali sulla creazione, la progettazione e la gestione

degli SFC

Informazioni generali È possibile creare nuovi schemi e tipi SFC, elaborarli, aprirli e modificarne le proprietà sia in SIMATIC Manager che nell'Editor SFC. La copia e la cancellazione degli schemi e dei tipi sono possibili solo in SIMATIC Manager. Le istanze possono essere copiate e cancellate nel corrispondente schema CFC. Lo schema SFC può essere visualizzato nella sua vista esterna in CFC, così da poter essere comandato mediante le interconnessioni CFC. La vista esterna visualizza l'SFC sotto forma di blocco, ovvero con l'interfaccia standard.

Requisiti per la creazione degli schemi e dei tipi SFC In SIMATIC Manager deve essere stata creata la struttura del progetto (Pagina 71) desiderata. Ad ogni schema o tipo viene assegnato automaticamente un nome standard che può essere modificato. Se lo si modifica, il sistema lo controlla e si accerta che sia unico all'interno della CPU. Quando si assegnano i nomi è necessario rispettare le regole descritte di seguito. ● I nomi degli schemi SFC non devono superare i 22 caratteri. ● I nomi dei tipi SFC non devono superare i 16 caratteri. Nelle proprietà è possibile

immettere 24 caratteri, ma quando si creano le istanze se ne possono utilizzare al massimo 16.

● I seguenti caratteri non sono ammessi: " % . / \ Per maggiori informazioni sulla creazione degli schemi e dei tipi consultare i paragrafi: Come creare uno schema SFC (Pagina 75) Come creare un tipo SFC (Pagina 76)

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.1 Informazioni generali sulla creazione, la progettazione e la gestione degli SFC

SFC per SIMATIC S7 74 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Requisiti per la creazione delle istanze SFC Le istanze SFC vengono create in base ai tipi SFC. Sono necessari i seguenti requisiti: ● La cartella Schemi del programma S7 deve contenere il tipo SFC che si vuole utilizzare

come istanza. ● Lo schema CFC in cui si vuole inserire e interconnettere l'istanza deve essere aperto. ● I nomi devono rispettare le stesse convenzioni dei tipi SFC, ma nel nome delle istanze si

possono utilizzare solo 16 caratteri. Per maggiori informazioni sulla creazione delle istanze consultare il paragrafo: Come creare un'istanza SFC (Pagina 77) Per maggiori informazioni sulla gestione degli schemi consultare i paragrafi: Come modificare le proprietà dello schema (Pagina 95) Come modificare le proprietà del tipo (Pagina 97) Come modificare le proprietà dell'istanza (Pagina 99) Copia e spostamento degli schemi SFC (Pagina 91) Copia e spostamento dei tipi SFC (Pagina 92) Copia e spostamento delle istanze SFC (Pagina 93) Come cancellare gli schemi e i tipi SFC (Pagina 94) Come cancellare le istanze SFC (Pagina 94)

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.2 Creazione di uno schema SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 75

7.2 Creazione di uno schema SFC

7.2.1 Come creare uno schema SFC

Introduzione I nuovi schemi SFC possono essere creati: ● nella vista componenti, nella vista tecnologica o nella vista oggetto di processo di

SIMATIC Manager ● nell'Editor SFC

Creazione di uno schema in SIMATIC Manager 1. Nella vista componenti di SIMATIC Manager selezionare il progetto (stazione SIMATIC,

CPU, programma S7) e la cartella Schemi. Se si vuole assegnare lo schema SFC a una cartella della gerarchia tecnologica, selezionare la "vista tecnologica" o la "vista oggetto di processo", il progetto e la cartella gerarchica.

2. Aprire una cartella Schemi nella vista componenti oppure selezionare una cartella gerarchica nella vista tecnologica o nella vista oggetto di processo.

3. Eseguire il comando di menu Inserisci > Software S7 > SFC e inserire uno schema nella cartella Schemi o in quella gerarchica. Il sistema assegna allo schema un nome standard, ad es. SFC(1), che può essere modificato.

Creazione di uno schema nell'Editor SFC 1. Selezionare il comando di menu SFC > Nuovo....

Viene visualizzata la finestra di dialogo "Nuovo". 2. Nella finestra di dialogo selezionare il progetto (stazione SIMATIC, CPU, programma S7)

e la cartella Schemi. 3. Se si vuole assegnare lo schema SFC a una cartella della gerarchia tecnologica,

selezionare la "vista tecnologica" o la "vista oggetto di processo", il progetto e la cartella gerarchica.

4. Selezionare "SFC" nella casella di riepilogo del campo "SFC". 5. Immettere il nome dello schema nel campo "Nome oggetto". 6. Fare clic sul pulsante "OK". Si apre un'altra finestra con lo schema (1 catena sequenziale, stato iniziale).

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.3 Creazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 76 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

7.3 Creazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

7.3.1 Come creare un tipo SFC

Introduzione I nuovi tipi SFC possono essere creati: ● nella vista componenti di SIMATIC Manager ● nell'Editor SFC

Creazione di un tipo in SIMATIC Manager 1. Aprire nella Vista componenti di SIMATIC Manager la cartella Schemi. 2. Selezionare il comando di menu Inserisci > Software S7 > Tipo SFC.

Il nuovo tipo SFC viene inserito nella cartella Schemi.

Creazione di un tipo nell'Editor SFC 1. Selezionare il comando di menu SFC > Nuovo.

Viene visualizzata la finestra di dialogo "Nuovo". 2. Nella finestra di dialogo selezionare il progetto (stazione SIMATIC, CPU, programma S7)

e la cartella Schemi. 3. Selezionare "SFC" nella casella di riepilogo del campo "Tipo SFC". 4. Immettere il nome dello schema nel campo "Nome oggetto". 5. Fare clic sul pulsante "OK".

Si apre un'altra finestra con il tipo SFC (una catena sequenziale nello stato iniziale).

Risultato Il sistema assegna al tipo un nome standard, ad es. Tipo SFC(1), che può essere modificato. Il successivo numero di FB viene riservato automaticamente per il tipo SFC e il modello del tipo (FB 247) viene copiato con quel numero nella cartella dei blocchi. In questo modo, dopo aver creato il tipo, è possibile sia progettare messaggi che generare istanze senza doverlo compilare. Il numero di FB può essere modificato successivamente nella finestra delle proprietà dell'oggetto. La prima volta che si crea un tipo SFC, i blocchi necessari per la compilazione e l'esecuzione nell'AS vengono copiati nel programma attuale e in seguito gestiti nell'ES. I blocchi si trovano nella biblioteca in dotazione al software.

Nota Non è possibile assegnare i tipi SFC a una cartella gerarchica della vista tecnologica, perché non sono rilevanti per l'esecuzione (dal punto di vista del processo da automatizzare).

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.3 Creazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 77

7.3.2 Come creare un'istanza SFC

Introduzione I tipi SFC contenuti nella cartella Schemi compaiono nel catalogo dei blocchi CFC: nella directory "Tutti i blocchi" e in quella della famiglia (se sono stati assegnati a una famiglia) oppure nella directory "Altri blocchi". I tipi SFC possono essere prelevati anche dalle biblioteche (ad es. dall'SFC Library o dalla biblioteca dei dati di base) e inseriti nello schema CFC.

Procedimento Prelevare il tipo SFC dal catalogo dei blocchi o dalla biblioteca e inserirlo nello schema CFC.

Risultato L'istanza SFC viene rappresentata come un blocco di istanza CFC. Se non c'è abbastanza posto libero per collocare l'istanza SFC, questa viene rappresentata come "blocco sovrapposto" (in grigio chiaro e senza connessioni visibili). I blocchi sovrapposti vengono nuovamente rappresentati come blocchi normali quando vengono spostati in un punto libero dello schema. L'istanza SFC può essere rinominata, parametrizzata e interconnessa nello schema CFC.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.4 Progettazione di uno schema SFC

SFC per SIMATIC S7 78 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

7.4 Progettazione di uno schema SFC

7.4.1 Principi per la progettazione degli schemi SFC

Introduzione Oltre al tipo di oggetto "tipo SFC", l'SFC dispone inizialmente dello "schema SFC". Lo schema SFC consente di definire dei comandi sequenziali utilizzando l'interfaccia predefinita e qualsiasi segnale di processo proveniente dall'impianto da automatizzare. Una volta compilato, lo schema SFC può essere caricato ed eseguito nel sistema di automazione.

Principi di progettazione Quando viene creato, lo schema SFC viene dotato di un'interfaccia che contiene l'interfaccia standard derivata dal modello dello schema SFC (blocco @SFC_RTS). L'interfaccia standard mette a disposizione le funzioni di sistema SFC (ad es. modi di funzionamento, stati di funzionamento, modi di attivazione) nell'interfaccia dello schema. Gli elementi dell'interfaccia standard non possono essere né spostati né cancellati. Non è neppure possibile inserire elementi nuovi. È invece possibile modificare il valore iniziale, il commento e gli attributi. Durante la progettazione si possono utilizzare le connessioni di interfaccia e i segnali di processo per formulare le assegnazioni dei passi o le condizioni di transizione o di avvio. In questo contesto è possibile effettuare anche interconnessioni testuali. Non essendo un'unità chiusa in sé stessa, lo schema SFC è utilizzabile una sola volta. Per poterlo riutilizzare lo si deve copiare e modificare completamente in base al "nuovo ambiente", perché generalmente i segnali di processo utilizzati devono essere sostituiti con altri segnali. Per maggiori informazioni sull'argomento consultare il paragrafo Creazione di uno schema SFC (Pagina 19). La finestra di dialogo "Proprietà" consente di impostare e modificare i seguenti elementi: ● le proprietà "Generali" (Nome, Autore, Commento, Commento OS) ● i "Parametri d'esercizio AS" (preimpostazioni: Modo di attivazione, Modo di

funzionamento, Emissione comandi, Funzionamento ciclico, Controllo tempo e Opzioni di avvio: Autoavvio, utilizzare i parametri d'esercizio di default all'avvio dell'SFC)

● l'opzione che determina se lo schema SFC sarà disponibile per il servizio e la supervisione nell'OS.

Proprietà di esecuzione Lo schema SFC viene inserito in una sequenza di esecuzione che determina quando verrà elaborato nel sistema di automazione. Per maggiori informazioni sull'argomento consultare il paragrafo Proprietà di esecuzione (Pagina 163)

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.4 Progettazione di uno schema SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 79

Messaggi Per ogni schema SFC si possono progettare in opzione sette messaggi con obbligo di conferma nell'Editor SFC (comando di menu SFC > Messaggio...). Gli altri messaggi disponibili sono necessari per lo schema SFC (un messaggio con obbligo di conferma e uno senza). Per maggiori informazioni sull'argomento consultare il paragrafo Progettazione di segnalazione in SFC (Pagina 101)

Targhetta È possibile progettare una targhetta opzionale per lo schema SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Definizione di una targhetta (Pagina 308)

Copia, spostamento, cancellazione Per copiare, spostare e cancellare gli schemi SFC si utilizza SIMATIC Manager. Per maggiori informazioni consultare i seguenti paragrafi: Copia e spostamento degli schemi SFC (Pagina 91) Come cancellare gli schemi e i tipi SFC (Pagina 94) Gli attributi per lo schema SFC (ad es. S7_m_c) sono preimpostati.

Compilazione e caricamento Lo schema SFC viene compilato e caricato nel contesto "Compila programma" e "Carica sistema di destinazione". Per maggiori informazioni consultare i seguenti paragrafi: Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle istanze (Pagina 229) Come caricare i programmi (Pagina 237)

Test Nel modo di test, l'esecuzione dell'SFC viene riprodotta dinamicamente e controllata con le funzioni di test. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Servizio e supervisione nel modo di test (Pagina 285)

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.4 Progettazione di uno schema SFC

SFC per SIMATIC S7 80 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

7.4.2 Progettazione delle modifiche dello schema SFC

Descrizione La topologia (sequenza di passi/transizioni, modifica della destinazione dei salti) o la progettazione dei passi e delle transizioni possono essere modificate nello schema SFC. Le modifiche vengono tuttavia applicate solo dopo la compilazione e il caricamento. Se la topologia è stata modificata, le catene sequenziali disattivate possono essere caricate in qualsiasi momento. Per poter caricare quelle attive è necessario disattivare lo schema SFC. Le modifiche della progettazione dei passi e delle transizioni possono essere caricate in qualsiasi momento, anche se lo schema SFC è in elaborazione nell'AS. In linea generale le modifiche dello schema SFC che impediscono o limitano il caricamento delle modifiche in RUN, vengono apportate solo dopo che l'utente ha confermato l'apposita richiesta.

Ulteriori operazioni Una volta progettate le modifiche è necessario compilare e caricare l'OS per rendere disponibili i dati attuali nell'OS.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 81

7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

7.5.1 Principio di tipo e istanza SFC

Informazioni generali sul tipo e l'istanza SFC In SFC V6.0 è stato introdotto il principio del tipo e dell'istanza SFC, che consente di creare tipi di comandi sequenziali i quali, una volta collocati in uno schema CFC, generano delle istanze SFC. Il tipo SFC non è eseguibile da solo. Come nel caso del "tipo di blocco funzionale", è necessario collocarlo in uno schema CFC per ottenere un oggetto eseguibile, ovvero in questo caso un'istanza SFC. Per eseguire un'istanza SFC si devono caricare nel sistema di automazione sia il tipo che l'istanza SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Progettazione di un tipo SFC (Pagina 81)

7.5.2 Progettazione di un tipo SFC

Introduzione Oltre all'oggetto "Schema SFC", l'SFC dispone anche del tipo di oggetto "tipo SFC" che consente di definire dei comandi sequenziali completi di interfaccia. La logica di esecuzione del tipo SFC è basata solo sulle connessioni delle relative interfacce. Contrariamente allo schema SFC, il tipo SFC non può quindi accedere a qualsiasi segnale di processo.

Informazioni generali sulla progettazione di un tipo SFC Il tipo SFC è dotato di un'interfaccia che corrisponde allo schema SFC. Questa viene generata quando si crea il tipo e contiene già l'interfaccia standard derivata dal modello "@SFC_TYPETEMPLATE" (FB 247). L'interfaccia standard mette a disposizione le funzioni di sistema SFC (ad es. modi di funzionamento, stati di funzionamento, modi di attivazione) nell'interfaccia del tipo SFC. L'interfaccia standard può essere ampliata con nuove connessioni mediante l'Editor di interfaccia e con nuove caratteristiche mediante l'Editor di caratteristiche. Avvertenza: per il tipo SFC il numero di ingressi è limitato a 800. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche consultare il paragrafo Utilizzo dell'Editor di caratteristiche e dell'Editor di interfaccia (Pagina 103). Gli elementi dell'interfaccia standard e delle caratteristiche non possono essere né spostati né cancellati. È invece possibile modificare il valore iniziale, il commento e gli attributi. Gli elementi creati esplicitamente possono essere modificati in base alle necessità.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 82 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Durante la progettazione, solo le connessioni di interfaccia possono essere utilizzate per formulare le assegnazioni dei passi o le condizioni di transizione o di avvio. In altri termini, gli operandi utilizzati nelle assegnazioni o nelle condizioni sono sempre riferimenti alle connessioni dell'interfaccia. In questo contesto è possibile effettuare anche interconnessioni testuali. Il tipo SFC è quindi un'unità chiusa in se stessa perché non dispone di accessi verso l'esterno o che passano per l'interfaccia. I tipi SFC possono essere creati e modificati nei due modi descritti di seguito. ● Creazione e modifica in una biblioteca

L'originale del tipo SFC è sempre nella biblioteca e il progetto di test continua a essere eseguibile finché non si acquisisce una nuova versione del tipo SFC.

● Creazione e modifica in un progetto Le modifiche del tipo SFC possono essere verificate immediatamente perché si lavora direttamente sull'originale.

Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Come creare un tipo SFC (Pagina 22)

Progettazione delle proprietà di esecuzione Non essendo oggetti rilevanti per l'esecuzione, i tipi SFC non dispongono di proprietà di esecuzione. Non è possibile inserire un tipo SFC nella sequenza di esecuzione.

Progettazione dei messaggi Per ogni tipo SFC è possibile progettare sette messaggi con obbligo di conferma e cinque senza. Gli altri messaggi disponibili sono necessari per il tipo SFC (uno per ogni tipo di messaggio e 10 messaggi di stato per SIMATIC BATCH). Per maggiori informazioni sull'argomento consultare il paragrafo Progettazione di segnalazione in SFC (Pagina 101)

Progettazione della targhetta È possibile progettare una targhetta per ogni tipo SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Definizione di una targhetta (Pagina 308)

Compilazione/caricamento Il tipo SFC viene compilato e caricato nella CPU rispettivamente nei contesti "Compila programma" e "Carica sistema di destinazione". Per maggiori informazioni sull’argomento consultare i paragrafi: Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle istanze (Pagina 229) Come caricare i programmi (Pagina 237)

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 83

Suggerimenti Di seguito sono indicati alcuni utili suggerimenti. ● Eseguire il comando di menu SFC Library > Blocks+Templates > Templates e cercare il

tipo SFC "TypeStates" nella biblioteca "SFC Library". TypeStates contiene già alcune catene sequenziali che consentono un'elaborazione orientata allo stato del comando sequenziale. Cercare anche il tipo SFC "TypeCtrlStrategy" che contiene un'elaborazione del comando sequenziale orientata all'operazione. I modelli possono essere copiati e adeguati a un uso specifico.

● Quando si crea un tipo SFC per SIMATIC BATCH è necessario: – selezionare il modo di funzionamento "AUTOMATICO" in Proprietà > Parametri

d'esercizio AS del tipo SFC, altrimenti i comandi di SIMATIC BATCH non vengono eseguiti (vale anche per le istanze SFC).

– Impostare la categoria "EOP" o "EPH" in Proprietà > Opzioni, altrimenti il tipo SFC resta "invisibile" per SIMATIC BATCH.

– Se si vuole utilizzare il "funzionamento continuo" di SFC è necessario impostare le connessioni ENASTART=1 e SELFCOMP=0. Quando si progetta la condizione di avvio delle catene sequenziali è necessario tener conto della connessione READY_TC (vale anche per le istanze SFC). Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Requisiti per l'avvio di un SFC (schema / istanza) (Pagina 272).

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

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7.5.3 Progettazione delle modifiche del tipo SFC

Conseguenze della modifica del tipo SFC Le modifiche apportate all'interfaccia del tipo SFC vengono trasmesse immediatamente alle corrispondenti istanze SFC. Possibili modifiche dell'interfaccia sono ad es. l'inserimento e la cancellazione delle connessioni o la modifica dei tipi di dati. Il tipo SFC e le relative istanze possono essere caricati in RUN nel sistema di automazione, solo se tutte le istanze sono state disattivate o se le si disattiva provvisoriamente durante il caricamento. Le istanze vengono disattivate dopo una richiesta di conferma e riattivate al termine del caricamento, sempre dopo che l'utente ha confermato la relativa richiesta. L'esecuzione dell'istanza dipende dallo stato del processo e dalla progettazione (in particolare delle condizioni di avvio).

Nota Se, per eseguire il caricamento, si usa la funzione di SIMATIC Manager "Compila e carica oggetti", che richiede la disattivazione degli SFC, gli SFC non vengono disattivati. In questo caso il caricamento non viene eseguito e viene registrato nel protocollo un messaggio di errore.

Durante il caricamento delle modifiche vengono impediti l'elaborazione delle istanze SFC nel sistema di automazione e l'accesso alle istanze SFC tramite le interconnessioni in CFC. Se si rinominano connessioni/caratteristiche o se si modificano unità e valori limite, non si devono disattivare le istanze SFC. Le modifiche della topologia (sequenza di passi/transizioni, modifica della destinazione dei salti) e la progettazione dei passi e delle transizioni vengono eseguite nel tipo SFC, ma vengono applicate alle istanze SFC solo in seguito alla compilazione e al caricamento. Se la topologia è stata modificata, le catene sequenziali disattivate possono essere caricate in qualsiasi momento. Per poter caricare quelle attive è necessario disattivare lo schema SFC. Le modifiche della progettazione dei passi e delle transizioni possono essere caricate in qualsiasi momento, anche se le istanze del tipo SFC sono in elaborazione nel sistema di automazione. Una volta progettate le modifiche è necessario compilare l'OS per rendere disponibili i dati attuali nell'OS.

Conseguenze sulle istanze SFC in CFC Se si modifica un tipo SFC di cui sono state aperte delle istanze in CFC, dopo la compilazione e il caricamento delle modifiche è necessario aggiornare il CFC e le istanze (Visualizza > Aggiorna o F5). Se il CFC si trova nel modo di test, prima dell'aggiornamento si deve uscire da tale modalità.

Conseguenze sulle istanze SFC in SFC Se si vuole modificare un tipo SFC di cui sono state aperte delle istanze in SFC nel modo di test, si deve prima uscire da tale modalità. Dopo la compilazione e il caricamento delle modifiche si devono aggiornare le istanze SFC (Visualizza > Aggiorna o F5). Quindi si può riattivare il modo di test.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

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7.5.4 Progettazione dell'istanza SFC

Introduzione Le istanze SFC si ricavano dai tipi SFC. A tal fine il tipo SFC viene inserito in uno schema CFC come tipo di blocco funzionale CFC. Le istanze SFC sono sempre assegnate a un blocco CFC tramite il quale vengono indirizzate. Le istanze SFC vengono rappresentate come blocchi, allo stesso modo delle istanze CFC, per cui la loro interfaccia è visibile nello schema CFC. Le istanze SFC non vengono visualizzate in SIMATIC Manager perché possono essere indirizzate soltanto mediante lo schema CFC. Aggiungendo uno schema CFC alla gerarchia tecnologica, si assegnano indirettamente anche le istanze SFC che vi sono contenute.

Creazione e gestione Per creare un'istanza SFC si colloca un tipo SFC in uno schema CFC. I tipi SFC della cartella Schemi compaiono nel catalogo CFC "Blocchi" (in "Tutti i blocchi" e nella directory della famiglia se sono assegnati a una famiglia, altrimenti nella directory "Altri blocchi"). I tipi SFC possono essere prelevati anche dalle biblioteche (ad es. dall'SFC Library o dalla biblioteca dei dati di base) e inseriti nello schema CFC. Le istanze SFC possono essere parametrizzate e interconnesse come le istanze CFC. Le istanze SFC possono essere gestite, come le istanze CFC, nello schema CFC in cui sono state inserite.

Proprietà di esecuzione Le proprietà di esecuzione di un'istanza SFC sono identiche a quelle delle istanze di blocco CFC.

Messaggi I messaggi di un'istanza SFC possono essere progettati in SFC (comando di menu SFC > Messaggio...) e in CFC con la finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto".

Apertura e test Le istanze SFC possono essere aperte nello schema CFC. All'apertura l'SFC visualizza la prima catena sequenziale, che non può essere modificata. Nel modo di test dell'SFC, l'esecuzione dell'istanza viene riprodotta dinamicamente e può essere controllata come negli schemi SFC.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 86 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Copia, spostamento, cancellazione Le istanze SFC possono essere copiate e spostate all'interno dello stesso schema o di più schemi CFC. Esse possono essere cancellate direttamente nello schema CFC oppure indirettamente cancellando lo schema in SIMATIC Manager. Per maggiori informazioni sull'argomento consultare i paragrafi: Copia e spostamento delle istanze SFC (Pagina 93) Come cancellare le istanze SFC (Pagina 94)

Progettazione Diversamente dai tipi SFC, le istanze SFC possono essere progettate solo in parte. L'interfaccia e le catene sequenziali non possono essere modificate perché sono identiche per tutte le istanze e preimpostate dal tipo SFC. È invece possibile modificare i parametri (valore iniziale e commento) delle connessioni di interfaccia per le singole istanze. La finestra di dialogo "Proprietà" consente di impostare i seguenti elementi: ● le proprietà "Generali" (Nome, Commento) ● i "Parametri d'esercizio AS" (preimpostazioni: Modo di attivazione, Modo di

funzionamento, Emissione comandi, Funzionamento ciclico, Controllo tempo e Opzioni di avvio: Autoavvio, utilizzare i parametri d'esercizio di default all'avvio dell'SFC).

● In questa finestra non è possibile modificare le "opzioni" per SIMATIC BATCH (Categoria, Consenti istruzioni operatore), ma si possono abilitare o inibire le operazioni progettate per l'istanza.

Per aprire la finestra di dialogo "Proprietà" procedere nel seguente modo: 1. Selezionare l'istanza SFC nel CFC. 2. Selezionare il comando di menu Apri

nel menu di scelta rapida. L'istanza si apre in SFC. 3. Selezionare il comando di menu SFC > Proprietà....

Si apre la finestra di dialogo "Proprietà dell'istanza SFC".

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 87

Compilazione/caricamento Le istanze SFC vengono compilate e caricate nella CPU rispettivamente nei contesti "Compila programma" e "Carica sistema di destinazione". Per maggiori informazioni sull'argomento consultare i paragrafi: Blocchi generati durante la compilazione (Pagina 233) Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle istanze (Pagina 229) Come caricare i programmi (Pagina 237) Suggerimenti: ● Per il servizio e la supervisione delle istanze (e degli schemi) SFC nell'OS si può

utilizzare il pacchetto opzionale "SFC Visualization". Il software consente anche di effettuare le necessarie operazioni di progettazione. Per maggiori informazioni su SFC Visualization consultare il manuale SFC Visualization per S7 o la Guida in linea di WinCC nella directory "Opzioni".

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.5 Progettazione di un tipo SFC e di un'istanza SFC

SFC per SIMATIC S7 88 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

7.5.5 Progettazione delle modifiche dell'istanza SFC

Descrizione Poiché le possibilità di progettazione delle istanze SFC sono limitate, tutte le modifiche apportate direttamente a un'istanza possono essere caricate in qualsiasi momento, anche se l'istanza è in elaborazione nell'AS.

Ulteriori operazioni Una volta progettate le modifiche è necessario compilare e caricare l'OS per rendere disponibili i dati attuali nell'OS.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.6 Apri

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 89

7.6 Apri

7.6.1 Come aprire gli schemi o i tipi SFC

Introduzione Gli schemi e i tipi SFC possono essere aperti sia in SIMATIC Manager che nell'Editor SFC.

Apertura di uno schema o di un tipo SFC nell'Editor SFC 1. Selezionare il comando di menu SFC > Apri… nell'editor SFC. 2. Selezionare il progetto (stazione SIMATIC, CPU, programma S7) e la cartella Schemi che

contiene lo schema o il tipo SFC da aprire. 3. Selezionare il tipo di oggetto "SFC" per lo schema o il "Tipo SFC" per il tipo. 4. Fare clic sullo schema o il tipo da aprire nella parte destra della finestra di dialogo. 5. Fare clic sul pulsante "OK".

Si apre la finestra con lo schema o il tipo SFC.

Nota Il menu "SFC" contiene gli ultimi quattro oggetti (schemi e/o tipi SFC) modificati sotto forma di comandi di menu. Per aprire un oggetto selezionarlo con un clic del mouse.

Apertura di uno schema o di un tipo SFC in SIMATIC Manager 1. Nel comando di menu di SIMATIC Manager Visualizza > Vista componenti selezionare il

progetto e nel programma S7 la cartella schemi. 2. Aprire la cartella Schemi. 3. Fare doppio clic sullo schema o sul tipo SFC.

Si apre l'Editor SFC (se non è già aperto) che visualizza lo schema o il tipo in una finestra.

Nota Se è stata assegnata una gerarchia tecnologica al progetto, in SIMATIC Manager l'apertura degli schemi SFC può essere eseguita anche nella Vista tecnologica oppure nella Vista oggetti di processo. Invece della cartella Schemi, si aprirà la cartella gerarchica che contiene lo schema. I tipi SFC non sono contenuti nella gerarchia tecnologica perché non rivestono alcuna importanza sotto il profilo tecnologico.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.6 Apri

SFC per SIMATIC S7 90 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

7.6.2 Come aprire le istanze SFC

Introduzione Le istanze SFC possono essere aperte solo nello schema CFC.

Procedimento 1. Selezionare l'istanza SFC nello schema CFC. 2. Selezionare il comando di menu Modifica > Apri.

L'SFC si apre (se non è già aperto) e l'istanza SFC compare in una finestra dell'Editor SFC. La topologia visualizzata dipende dal relativo tipo SFC.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.7 Copia

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 91

7.7 Copia

7.7.1 Copia e spostamento degli schemi SFC

Informazioni generali sulla copia e lo spostamento Gli schemi possono essere copiati in SIMATIC Manager . Si possono trasferire strutture parziali o complete già testate da una CPU all'altra oppure copiarle all'interno della stessa CPU. Se si copiano gli schemi corrispondenti insieme nella stessa operazione, i riferimenti vengono mantenuti. Oltre ai singoli schemi, è possibile copiare l'intera cartella Schemi con tutti gli schemi che vi sono contenuti. Gli schemi possono essere anche spostati da una CPU all'altra. Consultare in proposito il paragrafo "Copia in altre CPU" più sotto.

Copia all'interno della stessa CPU (nella cartella Schemi) Quando si effettua la copia all'interno della stessa CPU attenersi alle seguenti indicazioni: ● Le interconnessioni e gli accessi incrociati tra gli schemi CFC e tra gli schemi SFC e CFC

vengono copiate solo se gli schemi vengono copiati in un'unica operazione. ● All'interno di una cartella Schemi i nomi degli schemi devono essere unici; se necessario

li si dovrà modificare. ● Osservazioni particolari sulla copia degli schemi SFC:

– Le istruzioni e le condizioni di transizione SFC che accedono a blocchi di schemi CFC che non sono stati copiati, continuano ad accedere ai blocchi originali.

– Le istruzioni e le condizioni di transizione SFC che accedono a risorse globali (tramite gli indirizzi simbolici della lista dei simboli), continuano ad accedervi.

Copia e spostamento in altre CPU Quando si effettua la copia e lo spostamento in altre CPU si deve tener conto anche di quanto segue: ● Interconnessioni

Le interconnessioni agli operandi globali e ai gruppi di esecuzione non vengono copiate, a meno che non si copi l'intera cartella di programma completa di programma utente, cartella Schemi e tabella dei simboli.

● Tipi di blocco Se i tipi di blocco della CPU di destinazione non sono tutti identici (nome, connessioni di blocco), la copia/lo spostamento non vengono eseguiti. Si dovranno quindi copiare i tipi di blocco nella cartella dei blocchi della CPU di destinazione e importarli in un CFC della cartella di destinazione.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.7 Copia

SFC per SIMATIC S7 92 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

● Task Per inserire i blocchi copiati o spostati si utilizza un task con lo stesso nome. Il sistema non verifica se i task con lo stesso nome hanno anche le stesse proprietà in entrambe le CPU. Se la CPU di destinazione non contiene un task con lo stesso nome la copia o lo spostamento non vengono eseguiti. Si dovrà quindi progettare un task con lo stesso nome. Nel sistema di destinazione S7, il task è un numero di OB; il nome eventualmente presente nella tabella dei simboli viene considerato un commento e non ha alcuna rilevanza.

● Nome di schema e di blocco Poiché i nomi di blocco CFC sono unici all'interno di uno schema, non è necessario modificarli. Se necessario, il nome degli schemi va modificato.

● Osservazioni particolari sulla copia e lo spostamento degli schemi SFC Tutte le istruzioni e le condizioni di transizione SFC che accedono a risorse globali (tramite gli indirizzi simbolici della lista dei simboli), accedono alle stesse risorse nella CPU di destinazione. Se tali risorse non sono disponibili nella CPU di destinazione, vengono trasformate automaticamente in interconnessioni testuali (vedi sopra).

Per maggiori informazioni sulle interconnessioni testuali consultare la documentazione CFC nel paragrafo: Utilizzo delle interconnessioni testuali

7.7.2 Copia e spostamento dei tipi SFC

Copia dei tipi SFC Quando si copia un tipo SFC vengono copiati anche gli oggetti di esecuzione. Se il tipo SFC non è aggiornato perché ha una data precedente a quella dell'FB, viene visualizzato un messaggio. Se la cartella di destinazione contiene già un tipo SFC con lo stesso nome, questo viene sovrascritto dopo una conferma dell'utente e le proprietà eventualmente diverse da quelle del tipo già presente vengono trasferite alle istanze SFC.

Spostamento dei tipi SFC Un tipo SFC può essere spostato solo se la sorgente non ne contiene le istanze. Vengono spostati anche gli oggetti di esecuzione che appartengono al tipo SFC. Se la cartella di destinazione contiene già un tipo SFC con lo stesso nome, questo viene sovrascritto dopo una conferma dell'utente e le proprietà eventualmente diverse da quelle del tipo già presente vengono trasferite alle istanze SFC.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.7 Copia

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 93

7.7.3 Copia e spostamento delle istanze SFC

Introduzione Le istanze possono essere copiate e spostate sia direttamente all'interno di uno o più schemi CFC che indirettamente, copiando o spostando lo schema CFC in SIMATIC Manager . Vengono copiati o spostati anche gli oggetti di esecuzione che appartengono all'istanza SFC.

Copia delle istanze SFC Le istanze SFC possono essere copiate e spostate all'interno dello stesso schema o di più schemi CFC della stessa cartella. Se si copia uno schema CFC all'interno della stessa cartella, viene copiata anche l'istanza. Vengono copiati anche gli oggetti di esecuzione che appartengono all'istanza. Quando si copia un'istanza SFC tra gli schemi CFC di diverse cartelle Schemi o si copia uno schema CFC in un'altra cartella Schemi, viene copiato anche il tipo SFC.

Spostamento delle istanze SFC Quando si sposta un'istanza SFC tra gli schemi CFC della stessa cartella Schemi, viene spostata l'istanza SFC e i relativi oggetti di esecuzione vengono mantenuti. Quando si sposta un'istanza SFC tra gli schemi CFC di cartelle Schemi diverse o si sposta uno schema CFC in un'altra cartella Schemi, viene copiato e spostato anche il tipo SFC.

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Creazione, progettazione e gestione degli SFC 7.8 Cancellazione

SFC per SIMATIC S7 94 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

7.8 Cancellazione

7.8.1 Come cancellare gli schemi e i tipi SFC

Cancellazione di uno schema o un tipo SFC Per cancellare gli schemi e i tipi SFC si utilizza SIMATIC Manager. I tipi SFC possono essere cancellati solo se non sono stati utilizzati per creare delle istanze. Se esistono delle istanze del tipo che si vuole cancellare, viene visualizzato un apposito messaggio. Vengono cancellati anche gli oggetti di esecuzione che appartengono al tipo SFC.

Procedimento 1. Selezionare lo schema o il tipo SFC nella vista componenti di SIMATIC Manager 2. Premere il tasto <Canc>.

7.8.2 Come cancellare le istanze SFC

Cancellazione di un'istanza SFC Le istanze SFC possono essere cancellate direttamente nel relativo schema CFC oppure indirettamente cancellando lo schema CFC in SIMATIC Manager. Vengono cancellati anche gli oggetti di esecuzione che appartengono all'istanza.

Procedimento 1. Selezionare l'istanza SFC nello schema CFC. 2. Premere il tasto <Canc>.

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 95

Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze 88.1 Come modificare le proprietà di uno schema

Introduzione È possibile visualizzare e modificare le proprietà dello schema SFC attuale (nell'Editor SFC) o di qualsiasi altro schema della cartella Schemi (in SIMATIC Manager). Le proprietà dello schema vengono visualizzate in una finestra di dialogo che contiene più schede.

Apertura della finestra di dialogo Proprietà dello schema Nell'Editor SFC 1. Aprire lo schema SFC. 2. Selezionare il comando di menu SFC > Proprietà...

Si apre la finestra di dialogo delle proprietà. In SIMATIC Manager 1. Selezionare lo schema SFC in SIMATIC Manager . 2. Selezionare il comando di menu Modifica > Proprietà dell'oggetto….

Si apre la finestra di dialogo delle proprietà.

Schede Le proprietà dello schema possono essere modificate nelle seguenti schede: ● Informazioni generali

Questa scheda consente di immettere o modificare il nome dello schema, l'autore o il commento e di attivare o disattivare la protezione in scrittura. Attivando la protezione in scrittura si impedisce che lo schema possa essere modificato inavvertitamente dall'Editor SFC o di interfaccia.

● Parametri d'esercizio PLC In questa scheda si possono impostare le seguenti opzioni: – le preimpostazioni per lo stato iniziale dello schema: "Modo di attivazione", "Modo di

funzionamento", "Emissione comandi", "Funzionamento ciclico" e "Controllo tempo". – L'avvio dell'SFC dopo un nuovo avviamento della CPU.

Si tratta delle opzioni "Inizializzazione SFC" o "Mantenimento stato SFC" che consentono di determinare se, in caso di nuovo avvio della CPU, l'SFC verrà avviato con i dati che aveva prima dello STOP della CPU o se verrà reinizializzato.

– attivare o disattivare le opzioni di avvio dello schema: "Autoavvio" e "Utilizza le preimpostazioni dei parametri d'esercizio durante l'avvio dell'SFC".

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Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze 8.1 Come modificare le proprietà di uno schema

SFC per SIMATIC S7 96 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

● OS Se l'opzione "Trasferisci schema nell'OS per la visualizzazione" è attiva, lo schema SFC viene trasferito automaticamente nell'OS alla successiva compilazione dell'OS.

● Versione Con i tasti freccia è possibile impostare separatamente la versione principale e quella secondaria. Per gli schemi protetti in scrittura la modifica della versione è disattivata. Sono impostabili le versioni da 0.0001 a 255.4095. Un nuovo schema inizia sempre con il numero di versione 0.0001. Non è possibile impostare numeri inferiori all'ultima versione memorizzata. Il campo "Versione dei dati" indica con quale versione software è stato creato lo schema. Se nelle proprietà del progetto è stato attivato il versionamento, quando si chiude uno schema modificato si apre automaticamente la finestra di dialogo con la scheda "Versione". Versione dei dati: qui viene visualizzata la versione software con cui è stato creato o modificato il programma. La versione dei dati è indipendente da quella del prodotto. La versione dei dati viene determinata dal database e mostra lo stato attuale della struttura dei dati.

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Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze 8.2 Come modificare le proprietà di un tipo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 97

8.2 Come modificare le proprietà di un tipo

Apertura della finestra di dialogo Selezionare il comando di menu SFC > Proprietà... oppure evidenziare il tipo SFC e selezionare nella cartella degli schemi di SIMATIC Manager il menu di scelta rapida Proprietà dell'oggetto... . Si apre la finestra di dialogo delle proprietà.

Schede Le proprietà del tipo possono essere modificate nelle seguenti schede: ● Informazioni generali

Questa scheda consente di immettere o modificare il nome del tipo, l'autore, la famiglia, il numero FB o il commento e di attivare o disattivare la protezione in scrittura. Attivando la protezione in scrittura si impedisce che il tipo possa essere modificato inavvertitamente dall'Editor SFC, di caratteristiche o di interfaccia.

● Parametri d'esercizio PLC In questa scheda si possono eseguire le seguenti azioni: – definire le preimpostazioni per lo stato iniziale delle istanze SFC create in base al tipo:

"Modo di attivazione", "Modo di funzionamento", "Emissione comandi", "Funzionamento ciclico" e "Controllo tempo".

– attivare o disattivare le opzioni di avvio delle istanze SFC: "Autoavvio" e "Utilizza le preimpostazioni dei parametri d'esercizio durante l'avvio dell'SFC".

– avviare l'SFC dopo un nuovo avviamento della CPU Le opzioni sono "Inizializzazione SFC" o "Mantenimento stato SFC", che consentono di determinare se, in caso di nuovo avvio della CPU, l'istanza SFC verrà avviata con i dati che aveva prima dello STOP della CPU o se verrà reinizializzata.

● Opzioni In questa scheda si possono eseguire le seguenti azioni: – classificazione del tipo SFC per SIMATIC BATCH nel campo "Categoria":

"nessuna": non viene effettuata alcuna classificazione (il tipo viene ignorato da SIMATIC BATCH). "EOP": il tipo SFC viene classificato come "tipo di operazione" "EPH": il tipo SFC viene classificato come "tipo di funzione".

– Consentire istruzioni operatore in modo da consentire l'immissione di valori nella finestra operatore nell'OS.

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Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze 8.3 Come aggiornare i tipi di SFC

SFC per SIMATIC S7 98 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

– Selezione operazione Questo campo riepiloga tutte le operazioni progettate per un dato tipo di SFC (fino a un massimo di 32). Attivare le corrispondenti caselle di opzione per indicare quali operazioni del tipo SFC saranno attribuite per default alle istanze SFC. La selezione può essere effettuata sia per le istanze già presenti nel progetto sia per quelle nuove (a condizione che i valori di default non siano già stati modificati). La selezione delle operazioni può essere modificata per ogni singola istanza.

– SIMATIC IT Con la casella di opzione "Per MES" si stabilisce se, dopo la corrispondente richiesta, le informazioni delle istanze SFC dovranno essere trasmesse o meno ai livelli di gestione aziendale MIS/MES.

● Versione Con i tasti freccia è possibile impostare separatamente la versione principale e quella secondaria. Per i tipi SFC protetti in scrittura la modifica della versione è disattivata. Sono impostabili le versioni da 0.0001 a 255.4095. Un nuovo tipo SFC inizia sempre con il numero di versione 0.0001. Non è possibile impostare numeri inferiori all'ultima versione memorizzata. Il campo "Versione dei dati" indica con quale versione software è stato creato lo schema. Se nelle proprietà del progetto è stato attivato il versionamento, quando si chiude la finestra dopo aver modificato un tipo si apre automaticamente la finestra di dialogo con la scheda "Versione". Versione dei dati: qui viene visualizzata la versione software con cui è stato creato o modificato il programma. La versione dei dati è indipendente da quella del prodotto. La versione dei dati viene determinata dal database e mostra lo stato attuale della struttura dei dati.

8.3 Come aggiornare i tipi di SFC

Aggiornamento nel multiprogetto I tipi SFC possono essere aggiornati in un multiprogetto. Il procedimento è uguale a quello per l'aggiornamento dei tipi di blocco di CFC. Per maggiori informazioni consultare la documentazione di CFC: Come aggiornare i tipi di blocco/SFC nel multiprogetto

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Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze 8.4 Come modificare le proprietà di un'istanza

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 99

8.4 Come modificare le proprietà di un'istanza

Apertura di una finestra di dialogo 1. In CFC selezionare l'istanza SFC ed eseguire il comando di menu Modifica > Apri.

L'istanza SFC si apre nell'Editor SFC. 2. Nell'Editor SFC selezionare il comando di menu SFC > Proprietà... per l'istanza SFC

aperta. Si apre la finestra di dialogo delle proprietà.

Schede Le proprietà dell'istanza SFC possono essere modificate nelle seguenti schede: ● Informazioni generali

Questa scheda consente di immettere o modificare il nome dell'istanza e il commento. Le altre proprietà (vedi il tipo SFC) possono essere solo lette ma non modificate. L'opzione "Protetto in scrittura" indica se lo schema CFC è protetto in scrittura. In questo caso si dispone solo dei diritti di lettura per l'istanza SFC.

● Parametri d'esercizio PLC Questa scheda consente di modificare i parametri d'esercizio per l'istanza SFC (vedere il tipo SFC).

● Opzioni In questa scheda è possibile visualizzare e modificare le opzioni impostate per il tipo SFC: – SIMATIC BATCH "Categoria"

"nessuna": non viene eseguita alcuna classificazione "EOP": il tipo SFC viene classificato come "tipo di operazione" "EPH": il tipo SFC viene classificato come "tipo di funzione".

– SIMATIC BATCH "Consenti istruzioni operatore" Se l'opzione è impostata, è consentita l'immissione di valori nella finestra operatore dell'OS.

– Selezione operazione (non modificabile se è attiva la protezione in scrittura) Questo campo riepiloga tutte le operazioni progettate per un dato tipo di SFC (fino a un massimo di 32). Le operazioni acquisite dal tipo di SFC sono selezionate. La selezione può essere modificata per ciascuna istanza SFC, è cioè possibile selezionare una nuova operazione o deselezionarne una già attiva. Avvertenza: Se si modifica la selezione dell‘operazione per un‘istanza SFC, tutte le successive modifiche apportate al tipo di SFC non vengono più applicate automaticamente a quell'istanza.

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Modifica delle proprietà di schemi, tipi e istanze 8.4 Come modificare le proprietà di un'istanza

SFC per SIMATIC S7 100 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

– SIMATIC IT L'opzione "Per MES" stabilisce se, dopo la corrispondente richiesta, le informazioni dell'istanza SFC dovranno essere trasmesse o meno ai livelli di gestione aziendale MIS/MES.

● Versione Nel campo "Versione:" visualizza la versione attuale del tipo SFC. La versione non può essere modificata nell'istanza. Versione dei dati: qui viene visualizzata la versione software con cui è stato creato o modificato il programma. La versione dei dati è indipendente da quella del prodotto. La versione dei dati viene determinata dal database e mostra lo stato attuale della struttura dei dati.

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 101

Progettazione di segnalazione 99.1 Come si progettano i messaggi in SFC

Progettazione dei messaggi in SFC Per progettare i messaggi selezionare il comando di menu SFC > Messaggio… nell'Editor SFC. Si possono progettare testi specifici per ciascuno schema, tipo e istanza SFC. I testi di segnalazione possono essere modificati in una finestra di dialogo (ad es. per distinguere messaggi di diversi schemi o tipi).

Numero di messaggi progettabili È possibile progettare il seguente numero di messaggi per ogni schema SFC: ● sette messaggi con obbligo di conferma È possibile progettare il seguente numero di messaggi per ogni schema o istanza SFC: ● sette messaggi con obbligo di conferma ● cinque messaggi senza obbligo di conferma Gli altri messaggi disponibili sono necessari per il tipo SFC (uno per ogni tipo di messaggio e 10 messaggi di stato per SIMATIC BATCH). Gli eventi riservati dispongono di testi di default: ● "Tempo di esecuzione superato" ● "Richiesta operativa" ● 10 messaggi di stato per SIMATIC BATCH (solo per il tipo e l'istanza SFC)

– "In corso" – "Fine" – "Arrestato" – "Annullato" – "Pronto per terminare" – "Fermato" – "Errore" – "MANU" – "Non abilitato per SIMATIC BATCH" – "Tempo di esecuzione superato"

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Progettazione di segnalazione 9.1 Come si progettano i messaggi in SFC

SFC per SIMATIC S7 102 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Tempo di esecuzione superato L'evento "Errore di passo" è un messaggio di processo con obbligo di conferma che viene emesso, con tre variabili, tramite il blocco di messaggio ALARM_8P. Gli altri sette messaggi (solo per il tipo e l'istanza SFC) e variabili liberi possono essere impostati in base alle necessità. A tal fine l'interfaccia standard dispone di connessioni che consentono di attivare i messaggi (SIG_2 ... SIG_8), incluse le variabili AUX_PR04 ... AUX_PR10 (per il tipo e l'istanza SFC). Queste connessioni possono essere utilizzate inserendo interconnessioni nelle azioni dei passi o interconnessioni di blocco dirette.

Richiesta operativa La richiesta operativa è un messaggio senza obbligo di conferma che viene segnalato tramite il blocco di messaggio NOTIFY nello schema SFC e tramite NOTIFY_8P nel tipo SFC. Messaggi (Pagina 219) consente di visualizzare la tabella delle connessioni utilizzate nell'interfaccia per i messaggi.

Nota Quando si progettano i messaggi è importante ricordare che quelli di ALARM_8P consentono solo le classi con obbligo di conferma.

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 103

Progettazione delle caratteristiche 1010.1 Utilizzo dell'Editor di caratteristiche e dell'Editor di interfaccia

Editor di caratteristiche/Editor di interfaccia L'Editor di caratteristiche viene utilizzato per effettuare la progettazione tecnologica dell'interfaccia dei tipi SFC. Per poterlo utilizzare si deve prima aprire un tipo SFC in SFC. Le connessioni di interfaccia del tipo SFC possono essere definite nel seguente modo: ● direttamente nell'Editor di interfaccia:

con il comando di menu Visualizza > Connessioni o con l'icona ● tramite l'Editor di caratteristiche

con il comando di menu Visualizza > Caratteristiche o con l'icona L'Editor di interfaccia e l'Editor di caratteristiche sono disponibili alternativamente, per cui non è possibile definire contemporaneamente le caratteristiche tecnologiche e le connessioni di interfaccia. L'ordine in cui si procede per la definizione è irrilevante.

Nota Nell'Editor di interfaccia si definiscono altre connessioni oltre a quelle definite con l'Editor di caratteristiche. Le connessioni definite non sono note all'Editor di caratteristiche, che non consente quindi di gestirle.

Quando si definiscono le caratteristiche si creano e parametrizzano, ad esempio, dei setpoint. In base a questa definizione l'Editor caratteristiche genera le necessarie connessioni che vengono visualizzate nell'Editor di interfaccia o eventualmente utilizzate per la progettazione della logica di esecuzione. Le connessioni generate dall'Editor di caratteristiche non si possono modificare nell'Editor di interfaccia (eccetto gli attributi di sistema, il valore inziale, il commento). Solo l'Editor di caratteristiche consente di raggruppare le connessioni. I gruppi creati vengono gestiti come tali durante la compilazione, per le verifica di plausibilità e l'elaborazione dello stato e dei messaggi. L'Editor di caratteristiche viene utilizzato anche per la progettazione dei valori (ad es. setpoint) necessari per la visualizzazione/il comando nelle stazioni OS che sono rappresentati nel faceplate del tipo SFC. Per maggiori informazioni su questo Editor consultare il capitolo Caratteristiche del tipo SFC (Pagina 104)

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Progettazione delle caratteristiche 10.2 Caratteristiche del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 104 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

10.2 Caratteristiche del tipo SFC

Caratteristiche Per "caratteristica" si intende la funzionalità di un tipo di SFC orientata alla tecnologia, che viene definita da un insieme di attributi (ad es. nome della connessione, tipo di dati, valore iniziale o limite superiore). Per l'elaborazione dei tipi sono disponibili le caratteristiche descritte di seguito. Caratteristica Significato Operazioni Le operazioni consentono di strutturare il tipo SFC per un procedimento

industriale. Vengono definite nell'Editor caratteristiche e impiegate nella progettazione delle catene sequenziali (ad es. riscaldamento o raffreddamento). L'operazione può essere predefinita mediante un comando dell'operatore o un controllore di livello superiore (ad es. SIMATIC BATCH). Le operazioni sono opzionali. Per maggiori informazioni consultare il capitolo Informazioni sulla modifica successiva delle operazioni (Pagina 106)

Setpoint I setpoint comandano il tipo SFC oppure vengono utilizzati da quest'ultimo per il comando di funzioni di automazione subordinate. I setpoint possono essere predefiniti mediante un comando dell'operatore o un controllore di livello superiore (ad es. SIMATIC BATCH). Quando viene creato, il setpoint viene assegnato alle operazioni già presenti. L'assegnazione può essere modificata per ogni singola operazione.

Valori di processo I valori di processo comandano il tipo SFC in base ai segnali di processo (ad es. il valore del livello di riempimento).

Valori di comando I valori di comando vengono utilizzati dal tipo SFC per comandare la logica esterna.

Parametro I parametri modificano il comportamento del tipo SFC: possono essere ad es. utilizzati per selezionare rami alternativi o progettare condizioni di avvio.

Merker I merker sono memorie di dati locali delle istanze SFC associate al tipo SFC. Consentono di salvare temporaneamente i dati per poterli riutilizzare in seguito. I dati vengono mantenuti finché non vengono sovrascritti o cancellati.

Temporizzatori I temporizzatori consentono di progettare in un tipo SFC delle esecuzioni temporizzate. Possono essere utilizzati sia a livello locale per un singolo passo, che per tutti i passi e le catene sequenziali. Le esecuzioni temporizzate vengono avviate e arrestate nei passi; il tempo trascorso viene verificato nelle transizioni o nelle condizioni di avvio. Sono disponibili diverse modalità, ad es. impulso, impulso prolungato, ritardo all’inserzione, ritardo all’inserzione con memoria, ritardo alla disinserzione.

Testi di avviso I testi di avviso vengono utilizzati per visualizzare informazioni relative all'esecuzione che possono richiedere un'operazione da parte dell'utente. Un testo di avviso viene visualizzato nell'OS nel faceplate SFC, dove può essere confermato. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Utilizzo dei testi di posizione e di avviso (Pagina 107)

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Progettazione delle caratteristiche 10.2 Caratteristiche del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 105

Caratteristica Significato Contatti di blocco Questi contatti rappresentano i blocchi dell'automazione di base. Quando si

crea un contatto di blocco, si creano nell'interfaccia del tipo SFC le connessioni del blocco da rappresentare. Quando si progetta il tipo SFC, si possono utilizzare queste connessioni al posto del blocco che verrà in seguito interconnesso con un'istanza SFC. Per maggiori informazioni consultare i paragrafi Connessioni per le caratteristiche (Pagina 108) Contatti di blocco (Pagina 109).

Testi di posizione I testi di posizione vengono utilizzati per visualizzare l'avanzamento o lo stato di elaborazione dell'SFC. Un testo di posizione viene visualizzato nell'OS nel faceplate SFC. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Utilizzo dei testi di posizione e di avviso (Pagina 107).

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni consultare i seguenti paragrafi: Connessioni per le caratteristiche (Pagina 108) Attributi per le caratteristiche (Pagina 110)

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Progettazione delle caratteristiche 10.3 Informazioni sulla modifica successiva delle operazioni

SFC per SIMATIC S7 106 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

10.3 Informazioni sulla modifica successiva delle operazioni

Avvertenze Le operazioni già utilizzate, ad es. in: ● Condizioni di avvio ● Transizioni ● Assegnazione di setpoint ● Abilitazione di operazioni non possono essere cancellate o spostate nell'Editor di caratteristiche, altrimenti devono essere rinumerate. Questo vale anche per le operazioni copiate da un tipo SFC in un altro. I numeri delle operazioni non vengono aggiornati in base all'utilizzo attuale. Di conseguenza, gli accessi e i meccanismi che si riferivano a tali numeri non funzionano più come previsto inizialmente. Esempio Non si vuole più utilizzare l'operazione numero "2" e la si cancella. Le operazioni vengono rinumerate. L'operazione precedentemente contrassegnata dal numero "3" diventa la numero "2", la "4" diventa la "3" e così via. Se non si vuole più utilizzare una determinata operazione, si consiglia di non cancellarla ma di rinominarla ad es. in "non utilizzata". In questo modo si mantengono la numerazione e le funzioni delle altre operazioni utilizzate.

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Progettazione delle caratteristiche 10.4 Come si progettano i testi di avviso e di posizione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 107

10.4 Come si progettano i testi di avviso e di posizione

Procedimento dalla progettazione all'utilizzo dei testi di avviso 1. Nell'Editor di caratteristiche è possibile progettare avvisi a ciascuno dei quali viene

assegnato un numero di identificazione. Quando si genera un testo, l'Editor gli assegna inizialmente il primo numero libero, ma questo può essere modificato in base alle esigenze (purché univoco tra tutti gli avvisi; campo di valori: da 1 a 32767). È possibile anche saltare qualche numero nella sequenza. Per fare in modo che il testo dell'avviso venga visualizzato nel faceplate SFC è necessario assegnare, in un passo adeguato, la connessione OPTIPNO con il relativo numero di testo.

2. Dopo la compilazione e il caricamento nell'AS e nell'OS è possibile attivare l'OS. 3. Una volta aperto il faceplate dell'istanza SFC, si può preparare e avviare l'istanza (vista

"Valori preparati" del faceplate). Quando viene eseguito il passo di cui al punto 1, il faceplate visualizza il testo di avviso.

4. Il testo dell'avviso può essere confermato con il pulsante "O", con il quale si apre la finestra di dialogo per confermare il comando.

5. Confermando il comando (con un clic sul pulsante "Sì") viene generata una segnalazione operativa nell'OS e l'uscita OPTIPNO del blocco viene resettata a "0". La modifica del valore di OPTIPNO da "x" a "0" può essere interpretata come conferma, a meno che non l'abbia determinata il tipo SFC assegnando in un passo un valore a OPTIPNO.

Avvertenza: il testo visualizzato è costituito dal commento del testo di avviso oppure dal nome, se il commento non è stato progettato.

Procedimento dalla progettazione all'utilizzo dei testi di posizione Il procedimento è lo stesso dei testi di avviso, ma con le differenze descritte di seguito. ● La connessione di blocco si chiama "POSINO". ● I punti 4 e 5 non vengono eseguiti.

Avvertenze Attenersi a quanto segue: ● La visualizzazione dei testi di posizione e di informazione non genera alcun messaggio e

non viene documentata nel sistema di segnalazione. La conferma del testo di una nota viene invece registrata come segnalazione operativa.

● Se si copiano e incollano i testi di avviso e di posizione da un tipo SFC all'altro, i numeri vengono riassegnati. Se i numeri sono già stati utilizzati in passi, transizioni e catene, è necessario verificarli ed eventualmente correggerli.

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Progettazione delle caratteristiche 10.5 Connessioni per le caratteristiche

SFC per SIMATIC S7 108 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

10.5 Connessioni per le caratteristiche

Connessioni per le caratteristiche Sono disponibili descrizioni predefinite delle connessioni richieste che consentono di definire le connessioni di interfaccia o gli elementi di interconnessione di una caratteristica. Le connessioni di interfaccia o gli elementi di interconnessione per le caratteristiche "operazioni", "testi di avviso" e "testi di posizione" sono già contenuti nell'interfaccia standard del tipo SFC. Per le altre caratteristiche, i nomi dei singoli elementi di connessione vengono generati in base al nome della connessione progettata nella caratteristica, a cui viene aggiunta una parte fissa predefinita.

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 183) Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 185) Interfaccia standard del tipo SFC (Pagina 175) Contatti di blocco (Pagina 109) Attributi per le caratteristiche (Pagina 110)

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Progettazione delle caratteristiche 10.6 Contatti di blocco

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 109

10.6 Contatti di blocco

Contatti di blocco Se si vogliono collegare i blocchi dell'automazione di base mediante contatti di blocco si devono definire, nei tipi di blocco, le connessioni che consentono il collegamento a un tipo SFC. Pertanto, nel linguaggio di programmazione del tipo di blocco, la connessione dello stesso dovrà contenere l'attributo di sistema "S7_contact = true". I blocchi tecnologici della PCS 7 Library sono già predisposti in modo adeguato. Se necessario è possibile adattare le connessioni ai tipi di blocco, in modo che rispondano alle caratteristiche del progetto. I collegamenti tra i tipi SFC mediante contatti di blocco non vengono supportati.

Nota Se si inserisce o modifica l'attributo di sistema "S7_contact" nella connessione di un tipo di blocco che viene utilizzato come contatto di blocco nel tipo SFC, l'operazione non influisce sulle connessioni di blocco del tipo. Affinchè queste modifiche vengano acquisite nel tipo SFC, procedere nel seguente modo: • Importare in CFC il tipo di blocco modificato eseguendo il comando di menu Strumenti >

Tipi di blocco. Durante l'importazione tutte le istanze di blocco del tipo vengono aggiornate.

• Aggiornare i contatti di blocco in SFC con il comando di menu Strumenti > Contatti blocco. Il comando attiva le modifiche nell'interfaccia del tipo SFC e nelle istanze SFC.

Quando si definisce un'istanza della caratteristica "contatto blocco" nell'Editor di caratteristiche, nel tipo SFC vengono create le connessioni di blocco selezionate. Le connessioni IN del tipo di blocco vengono create come OUT nel tipo SFC. Le connessioni OUT del tipo di blocco vengono create come IN nel tipo SFC. Le connessioni IN_OUT del tipo di blocco vengono create come OUT nel tipo SFC. Ciò consente di interconnettere una precisa istanza CFC del tipo di blocco alle corrispondenti connessioni di un'istanza SFC. L'istanza della caratteristica "contatto blocco" è quindi sempre assegnata a un preciso tipo di blocco. Il tipo interessato deve essere specificato nella colonna "Blocco", nella parte destra della finestra, e deve essere presente nel database ES. Il procedimento descritto consente la progettazione, la messa in servizio e la visualizzazione indipendente dei blocchi dell'automazione di base. Si possono così progettare i tipi SFC in base ai contatti di blocco e interconnetterli in seguito ai blocchi dell'automazione di base.

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Progettazione delle caratteristiche 10.7 Attributi per le caratteristiche

SFC per SIMATIC S7 110 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

10.7 Attributi per le caratteristiche

Attributi per le caratteristiche La tabella sotto riportata specifica gli attributi utilizzabili per la progettazione delle caratteristiche e il loro significato.

Assegnazione degli attributi alle caratteristiche Caratteristiche →

Opera- zione

Set- point

Valo- ri pro cesso

Valori comando

Para- metro

Mer- ker

Temporizzatori

Testi di infor- mazione

Contatti blocco

Testi di posi-zione

Attributi ↓

Nome x x x x x x x x x x Visualiz- zazione

x x x x

Numero x x x Standard x Tipo di dati x x x x x Nome con- nessione

x x x x x x x

Commento x x x x x x x x x x <Setpoint> x Valore iniziale x x x x x x Lunghezza testo

x x x x x

Precisione x x x x x Unità x x x x Limite inferiore x Limite superiore x Testo0 x Testo1 x Elenco x Archivia x Verifica x ID setpoint x ID quota reale x Materiale x Tracking ID x Blocco x Faceplate x Transfer ID x Transfer Counter

x

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Progettazione delle caratteristiche 10.7 Attributi per le caratteristiche

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 111

Significato degli attributi Attributo Significato Nome Il nome definisce la caratteristica e deve essere unico per tutte le caratteristiche di un tipo. Può

contenere al massimo 24 caratteri senza spazi né caratteri speciali (eccezione: "_"). Il nome non ha alcuna funzione nelle connessioni di interfaccia.

Nome visualizzato

Il nome visualizzato supporta lingue diverse e viene trasferito in WinCC durante la compilazione dell'OS. Il nome può essere modificato soltanto nel tipo.

Numero Il numero identifica la caratteristica. Il numero delle operazioni viene gestito dal sistema e assegnato in un ordine progressivo da 1 a 32 a seconda della posizione nell'Editor caratteristiche. Nella connessione SELCS del tipo SFC, il bit <n.-1> è assegnato all'operazione <n.>. Il bit è a 1 se la corrispondente operazione è stata progettata. Nel tipo SFC e nell'istanza SFC il bit viene cancellato se la corrispondente operazione non deve essere utilizzata (selezione tramite il comando di menu SFC > Proprietà > Opzioni: Selezione operazione). Nei testi di posizione e di informazione viene inizialmente impostato il primo numero libero. È comunque possibile modificarlo impostando un numero univoco compreso nell'intervallo da 1 a 32767.

Standard "Standard" contrassegna l'operazione che dovrà essere utilizzata con valori preparati all'avvio dell'istanza SFC.

Tipo di dati I tipi di dati ammessi per le caratteristiche sono BOOL, INT, DINT, REAL e STRING. Per i setpoint sono disponibili anche i tipi di dati PI e PO che rappresentano essenzialmente un setpoint REAL, ma sono ampliati con gli attributi supplementari "Materiale" e "Tracking ID". È possibile assegnare degli elenchi ai tipi di dati DEST, SOURCE, VIA e TKEY. A seconda della caratteristica e del tipo di dati, gli altri campi sono modificabili o bloccati.

Nome con- nessione

Il nome della connessione è necessario per poter generare le connessioni di interfaccia della caratteristica. Viene creato in base ai caratteri del nome e può essere modificato. Sono ammesse le seguenti lunghezze: Setpoint e temporizzatori: max. 16 caratteri Contatti di blocco: max. 10 caratteri Tutte le altre caratteristiche: max. 24 caratteri. Quando si creano le connessioni di interfaccia vengono generate più connessioni in funzione della caratteristica. Per creare nomi univoci viene aggiunto un suffisso. La lunghezza massima dei nomi delle connessioni dipende dalle diverse modalità di generazione delle connessioni di interfaccia. Nei setpoint e nei temporizzatori i suffissi non devono superare gli 8 caratteri. Nei contatti di blocco la lunghezza del suffisso dipende dal blocco utilizzato. Nelle rimanenti caratteristiche non vengono aggiunti suffissi, per cui i nomi delle connessioni possono contenere al massimo 24 caratteri.

Commento Il commento consente una descrizione dettagliata della caratteristica. Può contenere 80 caratteri al massimo, tra cui qualsiasi carattere speciale.

<Setpoint> Selezione del setpoint per la caratteristica "operazione". Il nome di ciascun setpoint creato viene visualizzato come colonna. Basta selezionare una colonna per assegnare il relativo setpoint all'operazione. L'assegnazione del setpoint all'operazione viene memorizzata, per ciascun setpoint, nella connessione "<setpoint-nomeconnessione>_CS". La codifica utilizzata è la stessa della connessione SELCS, ovvero il bit <n.-1> è assegnato all'operazione <n.>. Il bit è a 1 quando il setpoint è assegnato all'operazione, cioè quando è necessario per il funzionamento dell'operazione.

Valore iniziale Il valore iniziale corrisponde al valore della caratteristica quando non è disponibile alcun valore attuale. L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC.

Lunghezza testo La lunghezza del testo nel tipo di dati STRING determina la lunghezza massima della stringa (numero di caratteri: da 1 a 254).

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Progettazione delle caratteristiche 10.7 Attributi per le caratteristiche

SFC per SIMATIC S7 112 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Attributo Significato Precisione Nel tipo di dati REAL, PI e PO la precisione determina il numero dei decimali da visualizzare (da 0 a

7). Unità Nei tipi di dati INT, DINT, REAL, PI, PO è possibile definire un'unità. Questa viene memorizzata

come attributo di sistema "S7_unit" nelle connessioni di interfaccia. L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC. Le unità sono contenute come set di base nel database ES e possono essere ampliate o modificate come "Dichiarazioni globali" in SIMATIC Manager.

Limite inferiore Con i tipi di dati INT, DINT, REAL, PI, PO, DEST, SOURCE, VIA e TKEY è possibile definire un limite inferiore per il campo di valori. Tale limite viene memorizzato nella connessione "<nomeconnessione>_LL". L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC.

Limite superiore Consente di definire un limite superiore per il campo di valori dei tipi di dati INT, DINT, REAL, PI, PO, DEST, SOURCE, VIA e TKEY. Tale limite viene memorizzato nella connessione "<nomeconnessione>_HL". L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC.

Testo0 Consente di specificare l'identificatore del valore FALSE del tipo di dati BOOL. Questo viene salvato come attributo di sistema "S7_string_0" nelle connessioni di interfaccia. L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC.

Testo1 Consente di specificare l'identificatore del valore TRUE del tipo di dati BOOL. Questo viene salvato come attributo di sistema "S7_string_1" nelle connessioni di interfaccia. L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC.

Elenco Per i tipi di dati BOOL, INT e DINT è possibile assegnare un elenco. Questa viene memorizzata come attributo di sistema "S7_enum" nelle connessioni di interfaccia. Le numerazioni possono essere definite nelle "Dichiarazioni globali" in SIMATIC Manager . Il nome dell'elenco per l'attributo può essere selezionato in una casella di riepilogo. L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC.A questo punto l'elenco è disponibile per il servizio e la supervisione delle istanze SFC in SIMATIC BATCH e nei faceplate SFC. Avvertenza: quando si utilizza "S7_enum" gli attributi di sistema "S7_string_0" e "S7_string_1" non vengono presi in considerazione.

Archivia La casella di riepilogo consente di stabilire se il valore attuale dell'uscita (<nomeconnessione>_AO) deve essere o meno archiviato in WinCC o se deve essere acquisito nell'archivio a lungo termine. L'attributo può essere modificato nell'istanza SFC. Durante la compilazione dell'OS viene creata una variabile di archivio che consente di acquisire il valore nell'archivio.

Verifica Questo attributo consente di selezionare la caratteristica che deve essere prevista nel protocollo dei lotti di SIMATIC BATCH per il controllo manuale (ordine di produzione).

ID setpoint ID quota reale

Il numero di ID consente di determinare se il valore della caratteristica verrà memorizzato per il protocollo. Se l'ID > 0 il setpoint o il valore reale vengono messi a disposizione anche di un programma esterno. L'attribuzione di ID univoci ai valori delle caratteristiche facilita l'elaborazione in un'applicazione esterna. È possibile immettere ID compresi tra 0 e 32767.

Materiale Consente di specificare la denominazione del materiale per i tipi di dati PI, PO. Tracking ID Consente di specificare un codice numerico per l'identificazione del materiale per i tipi di dati PI, PO. Blocco Questo attributo contiene il nome del tipo di blocco rappresentato dal contatto del blocco. Durante la

generazione delle connessioni di interfaccia, il tipo SFC acquisisce dal tipo di blocco le connessioni nelle quali è impostato l'attributo di sistema "S7_contact=true". I nomi delle connessioni di interfaccia del tipo di blocco vengono aggiunti come suffisso ai nomi delle connessione del contatto del blocco. Gli ingressi e i passaggi del tipo di blocco diventano uscite del tipo SFC mentre le uscite diventano ingressi.

Faceplate Consente di selezionare i parametri da visualizzare nella vista parametri del faceplate SFC.

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Progettazione delle caratteristiche 10.7 Attributi per le caratteristiche

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 113

Attributo Significato Transfer ID Questo ID è l'identificazione univoca di un singolo trasferimento in SIMATIC BATCH. Fa parte della

chiave di trasferimento (tipo di dati TKEY) e viene assegnata da un'applicazione MES. Transfer Counter

Questo attributo indica il numero di ripetizioni del loop delle fasi di trasferimento in SIMATIC BATCH. Fa parte della chiave di trasferimento (tipo di dati TKEY) e viene assegnata da un'applicazione MES.

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni sulle connessioni e le caratteristiche consultare i seguenti paragrafi: Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 183) Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 185) Per maggiori informazioni sugli attributi di sistema consultare la Guida in linea di STEP 7 all'argomento Attributi di sistema per le connessioni di blocco

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Progettazione delle caratteristiche 10.7 Attributi per le caratteristiche

SFC per SIMATIC S7 114 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 115

Configurazione dei comandi sequenziali 1111.1 Come si configurano i comandi sequenziali

Requisiti La premessa per poter progettare i comandi sequenziali è che siano già state create le funzioni di automazione di base con CFC e/o con i tool di STEP 7. I blocchi AS da utilizzare negli schemi e nei tipi SFC sono quindi già inseriti. Le funzioni di automazione non ancora disponibili possono essere eventualmente aggiunte e in seguito utilizzate in SFC.

Procedimento Per configurare un comando sequenziale (schema o tipo SFC) procedere nel seguente modo: ● Creare una topologia inserendovi il necessario numero di catene sequenziali e

disponendo gli elementi SFC nell'ordine desiderato. ● Nella finestra di dialogo "Proprietà" delle catene, progettare la condizione di avvio, la

preelaborazione e la postelaborazione. ● Nella finestra di dialogo "Proprietà" dei passi e delle transizioni progettare le azioni e le

condizioni.

Colori Gli oggetti del comando sequenziale vengono rappresentati con colori diversi a seconda del loro stato. Ad es. gli elementi di un comando sequenziale selezionato possono essere "bianchi" (non parametrizzato) o "grigi" (parametrizzati) oppure "blu" se il comando è selezionato. Il comando di menu Strumenti > Impostazioni > Colori... consente di modificare i colori di particolari elementi. Quando si aprono le proprietà dell'oggetto, i nomi delle schede nelle quali non sono state effettuate immissioni, compaiono con lo sfondo di default della finestra di dialogo. Nelle schede che contengono impostazioni, lo sfondo del nome della scheda ha il colore impostato nelle proprietà di Windows (tasto destro del mouse sul desktop: Proprietà > Aspetto > Avanzate > Elemento: Elementi selezionati)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.1 Come si configurano i comandi sequenziali

SFC per SIMATIC S7 116 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Interconnessioni testuali Quando si cancellano dei blocchi CFC ai quali accede l'SFC, tali accessi vengono trasformati in interconnessioni testuali (il testo degli operandi compare in giallo). L'interconnessione testuale può essere chiudere non appena il partner reale torna ad essere presente nella cartella Schemi. A questo punto l'interconnessione testuale si ritrasforma in interconnessione reale. Per chiudere un'interconnessione testuale, selezionare il comando di menu Strumenti > Chiudi interconnessioni testuali o attivare la casella di opzione "Chiudi interconnessioni testuali" nella finestra di dialogo "Compila".

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.2 Creazione della topologia delle catene

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 117

11.2 Creazione della topologia delle catene

11.2.1 Come creare la topologia delle catene

Rappresentazione delle catene I nuovi SFC sono costituiti inizialmente da un'unica catena sequenziale, ma possono essere ingranditi fino a un massimo di 8 catene (schemi SFC) o 32 catene (tipi SFC). Ogni catena sequenziale viene creata in una propria finestra di lavoro. Per ogni finestra di lavoro, sul margine inferiore dello schermo viene creata una scheda con il nome della catena sequenziale (ad es. RUN o SEQ1). Le schede consentono di passare da una catena sequenziale all'altra. Nel suo stato iniziale (costituito da passo iniziale, transizione e passo finale) la nuova catena sequenziale creata con il comando di menu Inserisci > Catena > ... viene inserita in un punto dell'SFC scelto dall'utente. Per maggiori informazioni sull'argomento consultare il capitolo: Come si progettano più catene sequenziali (Pagina 118) Quando si inseriscono o si cancellano gli elementi SFC nella catena sequenziale, la rappresentazione viene adattata automaticamente in base a regole prestabilite. Queste determinano le distanze tra gli elementi, l'estensione dei passi e delle transizioni e l'orientamento dei rami alternativi. Le regole per la rappresentazione possono essere modificate in qualsiasi momento con il comando di menu Strumenti > Impostazioni > Rappresentazione.... La topologia delle catene può essere centrata all'interno della finestra. Per ingrandire e ridurre la rappresentazione si utilizzano le funzioni di zoom. La modifica delle dimensioni viene effettuata in base a incrementi percentuali determinati dal fattore di zoom.

Inserimento degli elementi Per inserire altri elementi nell'SFC, selezionare l'icona corrispondente all'elemento desiderato nella barra degli elementi. Il puntatore del mouse cambia aspetto e si trasforma da freccia nell'icona scelta, completa di croce di posizionamento. Per inserire l'elemento selezionato posizionare la croce nel punto desiderato. Il punto in cui viene effettuato l'inserimento è contrassegnato da una linea verde. Fare clic sul punto con il tasto sinistro del mouse. Gli elementi inseriti vengono contrassegnati con un colore.

Regole sintattiche La topologia delle catene è costituita da una sequenza di passi e transizioni. La regola base della topologia delle catene è che un passo (S) deve essere sempre seguito da una transizione (T) e una transizione deve essere sempre seguita da un passo (sequenza: S-T-S o T-S-T). Le regole vengono applicate automaticamente dall'Editor. Esempio: se, in una catena sequenziale, si inserisce un ramo parallelo dopo una transizione e prima di un passo, tra il ramo e il passo viene creata automaticamente una transizione.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.2 Creazione della topologia delle catene

SFC per SIMATIC S7 118 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.2.2 Come si progettano più catene sequenziali

Introduzione Un SFC può contenere più catene sequenziali utilizzabili per diverse applicazioni. Per fare in modo che una data catena venga elaborata al verificarsi di determinati eventi, si possono impostare condizioni di avvio diverse. Si può ad es. progettare una catena diversa per ogni stato di funzionamento (ad es. Pronto, Attivo o Errore) o operazione (ad es. Riscalda, Raffredda o Tempera).

Nota Sono disponibili catene sequenziali già definite adatte a diverse situazioni standard. Questi modelli di catena si trovano nella biblioteca "SFC Library". I modelli possono essere copiati e adeguati a un uso specifico.

Raggruppamento di sequenze in una catena sequenziale Se si vogliono raggruppare le sequenze di esecuzione per lo stato "Attivo" e gli stati "In arresto", "Arrestato", "In continuazione" nei rami alternativi di una catena sequenziale, si deve impostare su TRUE l'ingresso RUNHOLD dell'SFC. Se RUNHOLD = FALSE il meccanismo di cambio catena non funziona perché la catena non può essere arrestata, riavviata e infine continuata. Se il sistema di runtime rileva la presenza di una catena che è stata interrotta e deve essere continuata, compare un errore di esecuzione (EXEC_ERR). Sarà quindi necessario correggere la progettazione in base alla regola sopra descritta.

Condizioni di avvio delle catene sequenziali La prima catena sequenziale di un SFC ha la condizione "<nomeSFC>.RUN=Run" nello schema SFC e "RUN=Run" nel tipo SFC. La condizione di avvio di tutte le nuove catene sequenziali inserite sarà vuota e quindi non vera, ovvero non verrà elaborata. Diversamente che nelle nuove transizioni, che sono sempre vere, per le nuove catene sequenziali si deve sempre impostare una condizione di avvio con il comando di menu Proprietà catena > scheda "Condizione di avvio". Poiché può accedere che più condizioni di avvio diventino vere contemporaneamente, è possibile assegnare a ciascuna di esse una diversa priorità con il comando di menu Proprietà catena > scheda "Generale", priorità: da 1 a 255. La condizione di avvio di una catena sequenziale può essere formulata in modo che lo stato dell'LSF venga verificato (e quindi la relativa catena sequenziale eseguita) quando l'SFC si trova nello stato appropriato. È però possibile formulare anche qualsiasi altra condizione. Per la progettazione delle condizioni di avvio si procede come per la progettazione delle transizioni. Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Formulazione delle condizioni di una transizione (Pagina 155) Come modificare gli operandi della transizione (Pagina 156) Come modificare i commenti OS della transizione (Pagina 158)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.2 Creazione della topologia delle catene

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 119

Esempi Esempio 1: Si progetta una catena sequenziale nella quale viene verificata come condizione di avvio una delle operazioni dell'SFC. La formulazione è ad es. "QCS=Riscalda". La catena sequenziale verrà eseguita quando l'SFC raggiungerà questa operazione e, in questo caso, non dipenderà dallo stato di funzionamento dell'SFC. Esempio 2: Si progetta una catena sequenziale con la condizione di avvio "<nomeSFC>.IDLE=Idle". La catena sequenziale viene eseguita quando diventa attivo lo stato di funzionamento "Pronto". Esempio 3: Per la condizione di avvio è possibile impostare anche la verifica di uno stato di processo qualsiasi. Si interconnette quindi lo stato di processo con il segnale esterno "LOCKERROR" (ingresso dell'SFC). Quando si verifica un guasto l'SFC passa nello stato "Errore". Per gestire il guasto si progetta un'altra catena sequenziale nella quale la condizione di avvio è, ad esempio, "<nomeSFC>.ERROR=Error AND <stato processo>=1". Esempio 4: In alternativa all'esempio 3, il guasto può essere gestito anche senza cambio di stato. Si progetta quindi una catena sequenziale con la condizione di avvio "<stato processo>=1" e vi si assegna una priorità elevata. La catena sequenziale viene eseguita ogni volta che si verifica il guasto e che la catena in elaborazione ha una priorità inferiore. In questo caso non si deve interconnettere lo stato di processo con l'ingresso "LOCKERROR", altrimenti si attiverebbe il passaggio allo stato "Errore".

Nota L'operando è "<nomeSFC>.connessione" per lo schema e solo "connessione" per il tipo.

Come si crea una catena? Per inserire una nuova catena sequenziale costituita da un passo iniziale, una transizione e un passo finale, utilizzare i seguenti comandi di menu: Inserisci > Catena > Davanti alla catena attuale oppure Inserisci > Catena > Alla fine

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.2 Creazione della topologia delle catene

SFC per SIMATIC S7 120 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Come si sposta/copia una catena? È possibile spostare o copiare una catena all'interno di una finestra SFC e inserirla in un'altra posizione. Procedimento per lo spostamento all'interno della finestra SFC attuale 1. Selezionare il comando di menu Modifica > Sposta catena....

Si apre la finestra di dialogo "Sposta catena". 2. Nella finestra di dialogo verificare se la casella di opzione "Crea copia" è disattivata

(preimpostazione: disattivata). 3. Selezionare nell'elenco la catena sequenziale prima della quale si vuole inserire quella da

spostare oppure la riga "(collocare alla fine)". 4. Fare clic sul pulsante "OK". Procedimento per la copia all'interno della finestra SFC attuale 1. Selezionare il comando di menu Modifica > Sposta catena....

Si apre la finestra di dialogo "Sposta catena". 2. Attivare la casella di opzione "Crea copia" (segno di spunta). 3. Selezionare nell'elenco la catena sequenziale prima della quale si vuole inserire quella

copiata o la riga "(collocare alla fine)". 4. Fare clic sul pulsante "OK". La copia della catena sequenziale viene rinominata automaticamente, in modo da garantire l'univocità dei nomi nella finestra SFC. Se il nome termina con un numero, questo viene incrementato; altrimenti viene aggiunto al nome un numero qualsiasi. Procedimento per la copia/il taglio e l'inserimento all'esterno della finestra SFC attuale 1. Selezionare il comando di menu Modifica > Copia catena o Modifica > Taglia catena. 2. Passare nell'altra finestra SFC. 3. Selezionare il comando di menu Modifica > Inserisci catena.

La catena sequenziale copiata/tagliata viene incollata nell'altro SFC, prima della catena sequenziale corrente.

Nota L'operazione di inserimento può essere effettuata anche all'interno della stessa finestra SFC. In tal caso la catena sequenziale copiata/tagliata viene rinominata e incollata prima di quella attuale.

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 121

Come si cancella una catena? Per cancellare la catena attuale procedere nel seguente modo: 1. Selezionare il comando di menu Modifica > Cancella catena. 2. Confermare la domanda visualizzata selezionando "Sì".

Note sulla progettazione Attenersi a quanto segue: ● All'interno di una catena sequenziale i nomi dei passi e delle transizioni devono essere

univoci; in catene sequenziali diverse si possono utilizzare anche nomi uguali. ● Per ogni catena sequenziale è possibile progettare un'operazione supplementare

composta dalle seguenti parti: – la preelaborazione, ovvero la parte che viene eseguita in tutti i cicli prima dell'avvio

della catena sequenziale e dell'elaborazione dei passi e delle transizioni – la postelaborazione, ovvero la parte che viene eseguita in tutti i cicli dopo

l'elaborazione dei passi e delle transizioni. Ciò consente, ad esempio, di preimpostare dei valori o di trasmettere i risultati dell'elaborazione della catena sequenziale.

Entrambe le parti possono essere progettate nella finestra di dialogo "Proprietà catena" che contiene le schede "Preelaborazione" e "Elaborazione a posteriori" corrispondenti alle fasi dell'elaborazione.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.2 Creazione della topologia delle catene

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11.2.3 Informazioni generali sull'inserimento e la creazione degli elementi SFC

Inserimento e creazione degli elementi SFC L'elemento SFC da inserire può essere scelto con i comandi di menu Inserisci > Passo/ transizione, > Ramo parallelo, > Ramo alternativo, > Loop, > Salto o > Testo. Il puntatore del mouse cambia aspetto e viene attivata la modalità di inserimento. In alternativa si può fare clic sull'icona corrispondente nella barra degli elementi. Se si passa con il mouse sopra la catena sequenziale, la forma del puntatore indica se è possibile inserire un dato elemento (icona dell'elemento SFC e tasto <+>) o se non è possibile (icona del segnale di divieto). Quando il puntatore del mouse si trova su una posizione di inserimento "consentita" della catena sequenziale, compare una linea verde orizzontale. Una linea verde verticale all'interno di un ramo parallelo o alternativo (vicino alla linea di diramazione superiore o inferiore) indica che si sta inserendo un'altra sequenza. Ad esempio, se si inserisce un ramo alternativo vicino a una sequenza, viene creato un passo prima e dopo il ramo, in modo da ottenere una sintassi corretta. Se si inserisce un ramo parallelo vicino a una sequenza, viene creata una transizione prima e dopo il ramo. Gli elementi SFC inseriti sono contrassegnati in blu.

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11.2.4 Come creare una sequenza

Introduzione Quando si crea una sequenza, a seconda della posizione, viene creata una sequenza transizione-passo (TS) o passo-transizione (ST) (vedere la figura).

Legenda: (1) Sequenza TS (2) Sequenza ST

Procedimento

1. Fare clic sull'icona del passo/transizione della barra degli elementi. 2. Fare clic sulla linea di collegamento verticale della catena, tra il passo e la transizione (o

tra la transizione e il passo). 3. Quando il puntatore del mouse si trova in una posizione di inserimento "consentita" della

catena, compare una linea verde orizzontale. 4. Se si vuole definire anche la lunghezza della sequenza, tenere premuto il tasto sinistro

del mouse e trascinare il riquadro di selezione verso l'alto. La lunghezza attuale (numero di coppie ST/TS) viene indicata con un numero che compare nel punto iniziale del riquadro.

Risultato La sequenza viene inserita nella posizione desiderata.

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11.2.5 Come creare e modificare un ramo parallelo

Introduzione Quando si crea un ramo parallelo vengono generate due sequenze, ognuna costituita da un passo. A seconda della posizione di inserimento, prima o dopo il ramo parallelo viene creata automaticamente un'altra transizione, in modo da ottenere una sintassi corretta.

Procedimento

1. Fare clic sull'icona del ramo parallelo nella barra degli elementi. 2. Quindi fare clic sulla posizione in cui si vuole inserire il ramo parallelo.

Se, durante l'inserimento, si tiene premuto il tasto sinistro del mouse e si trascina un riquadro di selezione attorno agli elementi di una sequenza (nell'esempio da S5 a S6), gli elementi inclusi diventano parte della sequenza sinistra del ramo parallelo creato.

Se si trascina il riquadro di selezione in modo da non includere una sequenza di soli passi (nell'esempio: da S5 a S6), ma una sequenza di passo-transizione (nell'esempio: da S5 a T5), per ottenere una sintassi corretta il sistema crea un altro passo (nell'esempio: S10) nella sequenza sinistra e una transizione (nell'esempio: T9) dopo il ramo parallelo.

3. Se si vuole ingrandire un ramo parallelo, passare nel modo di inserimento desiderato (ad

es. ramo alternativo) e fare clic con il cursore di posizionamento sul punto desiderato, vicino alla linea di diramazione superiore o inferiore.

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Modifica di un ramo parallelo In un ramo parallelo è possibile inserire sequenze, rami paralleli e rami alternativi oppure cancellarli o inserirli in un'altra sequenza. Le sequenze possono essere spostate all'interno di un ramo parallelo o in qualsiasi altra posizione della catena sequenziale (tranne che nel ramo di ritorno di un loop). Se si cancella la penultima sequenza, la sequenza rimasta viene acquisita nella struttura da cui è circondata e il ramo parallelo viene eliminato.

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11.2.6 Come creare e modificare un ramo alternativo

Introduzione Quando si crea un ramo alternativo vengono generate due sequenze, ognuna costituita da una transizione. A seconda della posizione di inserimento, prima o dopo il ramo alternativo viene creato automaticamente un altro passo, in modo da ottenere una sintassi corretta.

Procedimento

1. Fare clic sull'icona del ramo alternativo nella barra degli elementi. 2. Fare clic sulla posizione in cui si desidera inserire il ramo alternativo.

Se, durante l'inserimento, si tiene premuto il tasto sinistro del mouse e si trascina un riquadro di selezione attorno agli elementi di una (futura) sequenza, gli elementi inclusi diventano parte della sequenza sinistra del ramo alternativo creato.

3. Se si vuole ingrandire un ramo alternativo, passare nel modo di inserimento desiderato (ad es. ramo parallelo) e fare clic con il cursore di posizionamento sul punto desiderato, vicino alla linea di diramazione superiore o inferiore.

Modifica di un ramo alternativo In un ramo alternativo è possibile inserire delle sequenze oppure cancellarle o inserirle in un'altra sequenza. Le sequenze possono essere spostate all'interno del ramo alternativo o in qualsiasi altro punto dello schema. Se si cancella la penultima sequenza, la sequenza rimasta viene acquisita nella struttura da cui è circondata e il ramo alternativo viene eliminato.

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11.2.7 Come creare e modificare un loop

Introduzione Quando si crea un loop, il sistema genera una sequenza (che può essere costituita da un unico passo) e un ritorno contenente una transizione.

Procedimento

1. Fare clic sull'icona del loop nella barra degli elementi. 2. Fare clic sulla linea verticale nel punto in cui inizierà il loop. 3. Tenere premuto il tasto del mouse e rilasciarlo nel punto in cui si vuole che finisca il loop.

Risultato Il loop viene creato attorno agli elementi compresi tra la posizione iniziale e quella finale. Eventualmente vengono inseriti altri elementi necessari per mantenere una sintassi corretta.

Spostamento del loop Per spostare un loop selezionarlo assieme agli elementi che vi sono contenuti. Tenere premuto il tasto del mouse e collocare il loop nel punto desiderato della linea verticale della catena.

Modifica della destinazione del salto all'indietro Per modificare la destinazione del salto all'indietro, selezionare la linea orizzontale della freccia e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, spostarla in un altro punto sintatticamente corretto della catena, sopra il punto di inizio del loop. Se si sposta la freccia sotto tale punto, non si sposta la destinazione del salto all'indietro ma il punto di inizio.

Nota • Nono sono consentiti loop che terminano in un ramo alternativo o parallelo o che escono

da un ramo parallelo. Poiché la topologia delle catene è orientata ai blocchi, i loop possono contenere solo elementi di schema (e quindi anche rami alternativi e paralleli) completi.

• Il ramo di ritorno di un loop può contenere una sola transizione.

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11.2.8 Come creare e modificare un salto

Introduzione Quando si inserisce un salto il sistema genera una transizione con una freccia e l'indicazione della destinazione.

Procedimento

1. Fare clic sull'icona del salto nella barra degli elementi. 2. Per inserire il salto fare clic sulla linea di collegamento verticale della sequenza, subito

dopo il passo. – Per creare un salto con una destinazione non definita, fare clic dopo il passo sulla

linea di collegamento verticale. Il salto viene creato. La destinazione del salto è rappresentata da punti interrogativi (???) e può essere modificata a questo punto.

– Per creare un salto con una destinazione particolare, trascinare dall'origine del salto sul passo desiderato. Il salto viene creato. Nella destinazione del salto compare il nome del passo.

– Per creare un salto con più destinazioni ripetere l'operazione ora descritta.

Nota • Se si cancella il passo utilizzato come destinazione del salto, tutti i salti che vi

fanno riferimento diventano "indefiniti". • Se si modifica il nome del passo di destinazione, vengono modificati

automaticamente anche i salti che vi fanno riferimento.

3. Fare doppio clic sull'indicazione della destinazione del salto. Si apre la finestra di dialogo "Seleziona destinazione salto". I passi dello schema, tranne quello iniziale, sono elencati in una lista che può essere disposta in ordine alfabetico.

4. Selezionare il passo che sarà la nuova destinazione del salto e fare clic sul pulsante "OK".

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Passaggio alla destinazione del salto 1. Selezionare il salto. 2. Selezionare "Vai alla destinazione salto" nel menu di scelta rapida.

Risultato: La destinazione del salto viene selezionata. Questa funzione può essere utilizzata nel modo di programmazione e di test.

Cancellazione di un salto Selezionare il salto-transizione e fare clic sul pulsante "OK".

Nota Quando si definiscono salti da o verso la sequenza di un ramo parallelo è importante considerare le possibili conseguenze della loro esecuzione nell'AS. I salti da e verso i rami paralleli vanno utilizzati con molta attenzione: il salto si riferisce sempre alla sequenza del ramo parallelo nella quale si trova l'origine o la destinazione. Tutte le altre sequenze vengono elaborate. In caso di salto da una sequenza è quindi importante accertarsi che: • sia presente un salto all'indietro che riporta nella stessa sequenza oppure • l'uscita dalle altre sequenze avvenga con un salto. L'utente che programma i salti dovrà adottare tutte le precauzioni necessarie al fine di evitare un comportamento imprevisto dell'AS. Suggerimento: non utilizzare salti verso o dai rami paralleli.

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11.2.9 Come creare e modificare una casella di testo

Introduzione Le caselle di testo possono essere inserite, cancellate, copiate e spostate in un punto libero dello schema. Non è possibile trascinare con drag&drop gli oggetti di testo da uno schema all'altro.

Procedimento

1. Fare clic sull'icona del testo nella barra degli elementi. 2. Per posizionare la casella di testo fare clic con il cursore di posizionamento sul punto

desiderato della finestra. Nella finestra viene inserita e aperta una casella di testo. Il cursore di testo è attivo.

3. Immettere il testo nella casella. Il testo viene mandato a capo automaticamente alla fine della riga.

4. Per uscire dal modo di editazione e chiudere la casella di testo fare clic fuori dal testo.

Nota Quando si posiziona la casella di testo, evitare di sovrapporla agli elementi della topologia della catena altrimenti compare come riquadro con superficie trasparente (senza contenuto). Gli elementi di schema sottostanti continuano a essere visibili.

Ridimensionamento di una casella di testo Se il testo immesso supera le dimensioni del campo visualizzato, la casella non viene ingrandita automaticamente e il testo viene spostato fuori dall'area visibile. Per visualizzare nuovamente l'intero testo si dovrà ingrandire la casella. Se si modifica la larghezza della casella le righe di testo vengono automaticamente mandate a capo. Procedimento: 1. Fare clic sulla casella di testo per aprirla. 2. Con il puntatore del mouse afferrare il riquadro tratteggiato e trascinare la casella finché

non raggiunge la dimensione desiderata.

Spostamento di una casella di testo Per spostare una casella di testo in un'altra posizione all'interno della finestra procedere nel seguente modo: 1. Fare clic sulla casella di testo con il tasto sinistro del mouse.

La casella si apre. 2. Agganciare il riquadro collocando il puntatore del mouse sui punti non selezionati e,

tenendo premuto il tasto del mouse, spostare la casella di testo in un punto qualsiasi della finestra.

Per spostare la casella di testo in un'altra finestra procedere come indicato in "Copia o taglia e incolla di una casella di testo".

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.2 Creazione della topologia delle catene

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 131

Copia o taglia e incolla di una casella di testo 1. Aprire il menu di scelta rapida della casella di testo. 2. Selezionare il comando di menu Taglia casella di testo per spostare la casella o Copia

casella di testo per copiarla. 3. Passare alla finestra desiderata.

Può essere la stessa finestra o un'altra finestra di una catena sequenziale. 4. Aprire il menu di scelta rapida e selezionare il comando Incolla.

Il puntatore del mouse si trasforma nel simbolo della mano (con un oggetto vuoto dopo l'operazione "taglia", con un oggetto "+" dopo l'operazione "copia").

5. Fare clic sul punto desiderato con il tasto sinistro del mouse. La casella di testo viene inserita nel punto in cui si trova il cursore.

Cancellazione di una casella di testo 1. Fare clic sulla casella di testo con il tasto destro del mouse.

La casella si apre. 2. Selezionare il comando di menu Cancella casella di testo.

Compare una finestra con una richiesta di conferma. 3. Fare clic sul pulsante "Sì" .

La casella di testo viene cancellata.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 132 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.3 Gestione degli elementi SFC

11.3.1 Selezione degli elementi SFC

11.3.1.1 Come selezionare con il mouse

Selezione semplice Sono disponibili le seguenti modalità di selezione. ● Per selezionare i passi e le transizioni cliccarli con il tasto sinistro del mouse. ● Per selezionare le sequenze fare clic sulla linea verticale tra un passo e una transizione.

Se la sequenza non si trova in un ramo parallelo, un ramo alternativo o un loop, viene selezionata l'intera catena.

● Per selezionare i rami fare clic sulla linea orizzontale superiore o inferiore. ● Per selezionare i loop fare clic sulla linea orizzontale superiore o inferiore del ritorno

(selezione dell'intero loop) o sulla linea verticale (selezione del ritorno con la transizione). ● Per selezionare i salti fare clic sulla linea orizzontale del salto o sulla linea verticale sotto

il passo dell'origine del salto (selezione dell'origine e del salto). Facendo clic sulla destinazione del salto si seleziona anche la transizione.

● Per selezionare l'intera catena sequenziale fare clic sulla linea verticale di una sequenza che contiene il passo iniziale o finale.

● Se si fa clic su un elemento, gli altri elementi già selezionati vengono deselezionati. ● Se si fa clic con il tasto destro del mouse compare il menu di scelta rapida con i comandi

di menu ammessi.

Selezione di più elementi Per selezionare più elementi SFC fare clic con il mouse e premere contemporaneamente il tasto <Ctrl>. In questo modo l'elemento SFC su cui si fa clic viene selezionato senza che vengano deselezionati gli altri. Se si seleziona un elemento SFC per errore, si può annullare la selezione cliccandolo nuovamente e tenendo premuto il tasto <Ctrl>. Se si seleziona un'intera sequenza e si fa clic su un suo elemento tenendo contemporaneamente premuto il tasto <Ctrl>, l'elemento viene deselezionato. La selezione rimanente non comprenderà più l'intera sequenza ma un insieme di elementi singoli.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 133

11.3.1.2 Come selezionare con la tastiera

Selezione con la tastiera Per selezionare gli elementi SFC si possono utilizzare i tasti <freccia su>, <freccia giù>, <freccia sinistra>, <freccia destra> della tastiera (selezione semplice). Si inizia sempre dall'elemento SFC attualmente selezionato. Se non è stato selezionato alcun elemento, quando si preme il primo tasto viene riselezionato l'ultimo elemento selezionato. ● <Freccia su> seleziona l'elemento SFC precedente della sequenza di esecuzione. ● <Freccia giù> seleziona l'elemento SFC successivo della sequenza di esecuzione. ● <Freccia a sinistra> seleziona l'elemento SFC posto più a sinistra nella sequenza di

esecuzione. ● <Freccia a destra> seleziona l'elemento SFC posto più a destra nella sequenza di

esecuzione. Se si preme anche il tasto <Ctrl>, si selezionano gli elementi SFC senza deselezionare gli altri selezionati in precedenza (selezione di più elementi).

11.3.1.3 Come selezionare con il riquadro di selezione

Selezione con il riquadro di selezione Se si trascina il mouse tenendo premuto il tasto sinistro, compare un riquadro di selezione. Quando si rilascia il tasto vengono selezionati tutti gli elementi SFC interamente inclusi nel riquadro. Gli elementi SFC già selezionati che si trovano all'esterno del riquadro vengono deselezionati. Se si preme anche il tasto <Ctrl> si selezionano gli elementi SFC senza deselezionare gli altri selezionati in precedenza e posti all'esterno del riquadro. Se si trascina un riquadro di selezione attorno a un gruppo di elementi selezionati e non selezionati, tenendo premuto anche il tasto <Ctrl>, gli elementi selezionati vengono deselezionati e viceversa.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 134 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.3.1.4 Come effettuare la selezione per la modifica dei passi e delle transizioni

Selezione per la modifica dei passi e delle transizioni Per modificare le proprietà dei passi o delle transizioni procedere nel seguente modo: 1. Fare doppio clic su un passo o una transizione. 2. Selezionare il comando di menu Modifica > Proprietà dell'oggetto....

per l'elemento selezionato. Si apre una finestra di dialogo con delle schede. Una volta aperta la finestra procedere nel seguente modo per modificare i passi o le transizioni:

3. Fare clic sui seguenti pulsanti della finestra:

(passo o transizione precedente)

(passo o transizione successiva)

(passo o transizione più a sinistra)

(passo o transizione più a destra)

4. Fare clic sul passo o la transizione desiderati nell'SFC.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 135

11.3.2 Copia, spostamento e cancellazione degli elementi SFC

11.3.2.1 Come copiare gli elementi SFC

Informazioni generali sulla copia Gli elementi copiati di una catena possono essere inseriti in un altro punto sintatticamente corretto della stessa catena, di una catena diversa dello stesso/di un altro SFC della stessa/di in un'altra CPU. Se necessario gli elementi spostati vengono rinominati automaticamente. Le copie contengono le stesse azioni e condizioni dell'originale. Se si inserisce un passo o una transizione copiata nell'SFC di un'altra CPU, se sono presenti accessi a oggetti che non sono stati copiati (ad es. blocchi in CFC) possono generarsi delle interconnessioni testuali. Se necessario, durante la copia il sistema ripristina automaticamente la sintassi inserendo un passo o una transizione vuoti.

Copia con il mouse Oltre che con i comandi di menu Copia e Incolla, gli elementi SFC possono essere copiati anche con il mouse (fatta eccezione per le caselle di testo). Procedimento: 1. Selezionare gli elementi desiderati e tenere premuto il tasto sinistro del mouse. 2. Premere contemporaneamente il tasto <Ctrl>. 3. Trascinare il cursore di posizionamento nel punto desiderato della catena sequenziale

della stessa finestra o di un'altra finestra aperta e rilasciare il tasto (drag&drop). Nei punti non consentiti il cursore si trasforma in un segno di divieto.

Informazioni sulla copia dei salti Attenersi a quanto segue: ● Se si copia una sequenza che contiene un salto e il passo della destinazione del salto, la

destinazione verrà conseguentemente adattata nella copia. ● Se si copia una sequenza che contiene un salto, la destinazione del salto diventa

indefinita (???) se non è compresa fra gli oggetti copiati.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 136 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Copia delle caselle di testo Per copiare le caselle di testo procedere come indicato di seguito. 1. Aprire il menu di scelta rapida della casella di testo. 2. Selezionare il comando di menu Copia casella di testo. 3. Passare alla finestra desiderata.

Può essere la stessa finestra o un'altra finestra di una catena sequenziale. 4. Aprire il menu di scelta rapida e selezionare il comando Incolla.

Il puntatore del mouse si trasforma nel simbolo della mano (con un oggetto vuoto dopo l'operazione "taglia", con un oggetto "+" dopo l'operazione "copia").

5. Fare clic sul punto desiderato con il tasto sinistro del mouse. La casella di testo viene inserita nel punto in cui si trova il cursore.

Nota Non è possibile copiare contemporaneamente più caselle di testo selezionate.

Copia delle proprietà dell'oggetto Invece degli elementi SFC è possibile copiare e incollare anche le proprietà dell'oggetto dei passi e delle transizioni. Per maggiori informazioni consultare il capitolo: Come copiare le proprietà dell'oggetto degli elementi SFC (Pagina 137)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 137

11.3.2.2 Come copiare le proprietà dell'oggetto degli elementi SFC

Proprietà dell'oggetto di passi e transizioni Le proprietà dell'oggetto dei passi e delle transizioni possono essere interamente copiate e inserite in altri passi o transizioni. L'operazione è consentita anche per il passo iniziale e finale.

Procedimento 1. Selezionare l'elemento SFC di cui si vogliono copiare le proprietà. 2. Selezionare il comando Copia proprietà dell'oggetto del menu di scelta rapida. 3. Selezionare l'elemento SFC in cui si vogliono copiare le proprietà. 4. Selezionare il comando Inserisci proprietà dell'oggetto del menu di scelta rapida.

Un messaggio chiede se si vogliono sostituire le proprietà. 5. Confermare la domanda selezionando "Sì".

Le proprietà dell'oggetto copiate vengono inserite nell'elemento SFC selezionato.

Nota Il messaggio compare ad ogni operazione di inserimento. Se si attiva la casella di opzione "Non visualizzare più questo messaggio in futuro", il messaggio non compare più. Aprendo in SIMATIC Manager la finestra di dialogo "Impostazioni" accessibile dal comando di menu Strumenti > Impostazioni... è possibile riattivare segnalazioni di sistema in precedenza disattivate.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 138 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.3.2.3 Come spostare gli elementi SFC

Informazioni generali sullo spostamento Gli elementi tagliati da una catena possono essere inseriti in un altro punto sintatticamente corretto della stessa catena, di una catena diversa dello stesso/di un altro SFC della stessa/di in un'altra CPU. Se necessario gli elementi spostati vengono rinominati automaticamente. Gli elementi spostati mantengono le loro azioni e condizioni. Se necessario, durante l'inserimento il sistema ripristina automaticamente la sintassi inserendo un passo o una transizione vuoti.

Spostamento con il mouse Oltre che con i comandi di menu Taglia e Incolla, gli elementi SFC possono essere spostati anche con il mouse. Durante lo spostamento, gli elementi SFC vengono implicitamente tagliati e reinseriti. Procedimento 1. Selezionare gli elementi desiderati e premere contemporaneamente il tasto sinistro del

mouse. 2. Tenendo premuto il tasto del mouse, trascinare il cursore di posizionamento nel punto

desiderato della catena sequenziale della stessa finestra o di un'altra finestra aperta, quindi rilasciare il tasto (drag&drop).

Nei punti non consentiti il cursore si trasforma in un segno di divieto.

Spostamento delle caselle di testo Per spostare una casella di testo in un'altra posizione all'interno della finestra procedere nel seguente modo: 1. Fare clic sulla casella di testo con il tasto sinistro del mouse.

La casella di testo si apre. 2. Afferrare il riquadro collocando il puntatore del mouse sui punti non selezionati e,

tenendo premuto il tasto del mouse, spostare la casella di testo in un punto qualsiasi della finestra.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.3 Gestione degli elementi SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 139

Per spostare una casella di testo in un'altra finestra procedere nel seguente modo: 1. Aprire il menu di scelta rapida della casella di testo. 2. Selezionare il comando di menu Taglia casella di testo. 3. Passare alla finestra desiderata.

Può essere la stessa finestra o un'altra finestra di una catena sequenziale. 4. Aprire il menu di scelta rapida e selezionare il comando Incolla.

Il puntatore del mouse si trasforma nel simbolo della mano (con un oggetto vuoto dopo l'operazione "taglia", con un oggetto "+" dopo l'operazione "copia").

5. Fare clic sul punto desiderato con il tasto sinistro del mouse. La casella di testo viene inserita nel punto in cui si trova il cursore.

Nota Non è possibile spostare contemporaneamente più caselle di testo selezionate.

11.3.2.4 Cancellazione degli elementi SFC

Cancellazione di elementi SFC Gli elementi SFC possono essere cancellati dopo una richiesta di conferma. Tener conto delle seguenti eccezioni e particolarità: ● Il passo iniziale e finale non possono essere cancellati completamente. Quando si

cancella un passo iniziale o finale, vengono eliminate le loro parametrizzazioni ma non l'elemento SFC.

● Se si cancella un solo elemento da un'unità sintattica, il sistema ripristina automaticamente la sintassi inserendo un nuovo elemento adeguato. In questo modo viene cancellata solo la parametrizzazione dell'oggetto.

● Non è possibile cancellare l'ultimo passo di una sequenza in un ramo parallelo. Per poter cancellare la sequenza, che in questo caso comprende un solo passo, la si deve selezionare facendo clic sulla linea verticale. Lo stesso vale per i rami alternativi.

● Per cancellare una casella di testo, selezionare il comando di menu Cancella casella di testo con il tasto destro del mouse. Per cancellare più caselle di testo, selezionarle (ad es. con il riquadro di selezione) e selezionare il comando di menu Cancella con il tasto destro del mouse.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 140 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

11.4.1 Come modificare le proprietà delle catene

Apertura di una finestra di dialogo 1. Selezionare il comando di menu Modifica > Proprietà catena...

o collocare il puntatore del mouse sul nome della catena, nella scheda sul bordo inferiore della finestra, e selezionare Proprietà catena… nel menu di scelta rapida. Si apre la finestra di dialogo delle proprietà della catena.

2. Definire le proprietà formulando le azioni e le condizioni. La finestra di dialogo "Proprietà" per l'elaborazione della catena è suddivisa in cinque schede: ● "Generale" ● "Condizione di avvio" ● "Commento OS" ● "Preleaborazione" ● "Postelaborazione"

Scheda "Generale" La scheda "Generale" consente di modificare il nome e il commento della catena sequenziale. Nel campo "Numero" compare il numero della catena sequenziale creato dall'SFC (non è modificabile). La casella combinata "Priorità" consente di assegnare alla catena sequenziale una priorità compresa fra 1 e 255. 1 è la priorità più bassa e 255 la più alta. La priorità decide quale catena sequenziale di un SFC viene avviata quando più condizioni di avvio per più catene sequenziali vengono soddisfatte contemporaneamente.

Scheda "Condizione di avvio" Questa scheda consente di definire le condizioni che determinano l'avvio della catena sequenziale di uno schema/tipo SFC (ad es. "<nomeSFC>.RUN = Attivo" avvia la catena sequenziale quando lo schema SFC si trova nello stato di funzionamento "Attivo"). Le condizioni di avvio vengono formulate in questa scheda come quelle di transizione. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Formulazione delle condizioni di una transizione (Pagina 155).

Scheda "Commento OS" L'elaborazione in questa scheda è identica a quella dei commenti OS delle transizioni. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Modifica dei commenti OS delle transizioni (Pagina 158).

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 141

Scheda "Preelaborazione" e scheda "Elaborazione a posteriori" Queste schede consentono di progettare le seguenti azioni per lo schema/tipo SFC: ● azione che deve essere eseguita in tutti i cicli dopo l'avvio della catena sequenziale,

prima dell'elaborazione dei passi e delle transizioni (preelaborazione). ● azione che viene eseguita in tutti i cicli dopo l'elaborazione dei passi e delle transizioni

(elaborazione a posteriori). Le impostazioni di questa scheda sono identiche a quelle per la formulazione delle azioni dei passi. Per maggiori informazioni consultare il capitolo: Come modificare un passo (Pagina 142).

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 142 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.2 Modifica dei passi

11.4.2.1 Come modificare un passo

Apertura della finestra di dialogo "Proprietà" del passo Per richiamare questa finestra di dialogo fare doppio clic sul passo da modificare oppure selezionarlo ed eseguire il comando di menu Modifica > Proprietà dell'oggetto.... Si apre una finestra che consente di modificare le proprietà e formulare le azioni. La finestra di dialogo è suddivisa in quattro schede: ● "Generale" ● "Inizializzazione" ● "Elaborazione" ● "Conclusione"

Scheda "Generale" Nella scheda "Generale" si specificano o si modificano il nome del passo, il tempo di esecuzione e i commenti per il passo e l'OS. Il numero viene assegnato da SFC quando si crea il passo ed è univoco per la catena sequenziale in oggetto. Può essere letto ma non modificato. I numeri si susseguono senza interruzioni, per cui se si cancella un passo e se ne inserisce un altro, il nuovo passo viene contrassegnato con il numero di quello che è stato cancellato. Facendo clic sulla casella di opzione "Conferma" si assegna al passo un identificativo che determina il comportamento del passo durante l'esecuzione nell'AS in modalità "T/T e O". Le transizioni che seguono i passi con questo identificativo si attivano solo quando diventano vere e vengono confermate dall'operatore (come nel modo "T e O"). Se non sono presenti questi identificativi, le transizioni successive si attivano non appena diventano vere (come nel modo "T"). "Minimo:" consente di impostare il tempo minimo per cui un passo può essere attivo, indipendentemente dal fatto che la transizione successiva sia già stata diventata vera. "Massimo:" consente di impostare il tempo massimo di attivazione del passo per il controllo del tempo. Nei campi "commento" e "commento OS" si possono specificare dei testi, ad es. una breve descrizione del passo. Sono consentiti al massimo 80 caratteri per il passo e 512 per l'OS. Il commento OS viene utilizzato nel controllo del processo per la visualizzazione del passo.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 143

Schede "Inizializzazione", "Elaborazione", "Conclusione" Le schede per le fasi di elaborazione (azioni) "inizializzazione", "elaborazione" e "conclusione" hanno la stessa struttura. Vi si possono progettare le istruzioni che controllano lo svolgimento del processo, rispettivamente per l'elaborazione iniziale, normale e finale del passo. Attivando le caselle di opzione (segno di spunta) corrispondenti alle diverse istruzioni, queste vengono acquisite come commenti OS. Il comando di menu Strumenti > Elabora commenti OS... consente di stabilire anche in seguito, in una finestra di dialogo, come utilizzare i commenti OS per le diverse fasi dell'elaborazione: ● Non apportare modifiche ● Impiega tutte le istruzioni per la creazione dei commenti ● Non impiegare le istruzioni per la creazione dei commenti In questa finestra di dialogo si può inoltre stabilire se l'elaborazione dei commenti OS verrà applicata: ● all'intera cartella Schemi ● alla cartella Schemi attuale o ● ai passi selezionati

Documentazione della progettazione Le azioni progettate per i passi possono essere documentate. Il pulsante "Stampa" della finestra di dialogo Proprietà dell'oggetto consente di stampare un protocollo del passo contenente informazioni sulle proprietà e istruzioni per l'inizializzazione, l'elaborazione e la conclusione.

Progettazione delle modifiche Se si modifica la progettazione di un passo (nome, commento, commento OS, attributi, assegnazioni) è possibile compilare solo le modifiche (con il comando di menu SFC > Compila..., Volume: Modifiche) e caricarle nella CPU in RUN (con il comando di menu Sistema di destinazione > Carica..., Modalità di caricamento: Modifiche), senza dover disattivare l'SFC attivo. Per maggiori informazioni sull'elaborazione del passo consultare i capitoli: Come modificare le azioni di un passo (Pagina 144) Come modificare gli operandi di un passo (Pagina 146) Come copiare le proprietà dell'oggetto degli elementi SFC (Pagina 137)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 144 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.2.2 Come modificare le azioni di un passo

Introduzione Le istruzioni per le azioni possono essere specificate in una finestra di dialogo.

Modifica delle azioni

Nota I tipi SFC possono accedere solo alla propria interfaccia e non a oggetti esterni.

In un passo è possibile formulare fino a 50 istruzioni per azione. La finestra di dialogo ne visualizza 10. La barra di scorrimento consente di modificare l'area visibile della finestra. Ogni riga di istruzione è costituita dai seguenti elementi: ● pulsante con il numero di riga che consente di attivare la riga ● casella di opzione con cui selezionare l'istruzione come commento OS ● campo di immissione per l'operando sinistro (il primo), per l'operatore e per l'operando

destro (il secondo). I pulsanti dei numeri prima delle righe consentono di selezionare le istruzioni per copiarle e cancellarle o per inserire un'altra istruzione precedentemente copiata. Una volta selezionato un pulsante, con il tasto destro del mouse è possibile richiamare i comandi di menu ammessi. Se non si seleziona alcuna riga, utilizzando il comando Copia/Inserisci azione del menu di scelta rapida si possono copiare tutte le istruzioni di un'azione e inserirle in un'altra azione. In questo modo si possono copiare rapidamente, ad esempio, le istruzioni dell'azione "inizializzazione" nell'azione "conclusione". Se si inserisce il cursore nel campo di un operando, nel menu di scelta rapida compaiono solo le funzioni necessarie per elaborarne il contenuto. I testi su sfondo giallo si riferiscono a oggetti che non sono più presenti o che non lo sono ancora (connessioni di blocco, schemi, gruppi di esecuzione). Questo riferimento è un'interconnessione testuale che può essere chiusa con il comando di menu Strumenti > Chiudi interconnessioni testuali se il partner di interconnessione esiste realmente. L'interconnessione testuale compare su sfondo giallo nella riga dell'operando. Lo stesso tipo di rappresentazione viene utilizzato se un'interconnessione inizialmente reale diventa testuale in seguito alla cancellazione del partner.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 145

Le interconnessioni testuali che non possono essere chiuse vengono ignorate durante la compilazione. Nel protocollo viene registrato un avviso che indica quali connessioni hanno ancora un'interconnessione testuale. Un'interconnessione testuale non chiusa viene tollerata anche durante il caricamento.

Nota Non è possibile stabilire un'interconnessione se la destinazione non è univoca, ovvero se è presente più volte con lo stesso nome. In questo caso l'interconnessione viene rappresentata come interconnessione testuale e non può essere chiusa. Esempio: Il nome di oggetto di un SFC è uguale a quello simbolico di un DB.

Per maggiori informazioni sull'elaborazione del passo consultare i capitoli: Come modificare gli operandi di un passo (Pagina 146) Tipi di dati ammessi (Pagina 162)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 146 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.2.3 Come modificare gli operandi di un passo

Selezione degli operandi

Nota I tipi SFC possono accedere solo alla propria interfaccia e non a oggetti esterni.

Per creare e modificare gli operandi per le istruzioni procedere nel seguente modo: 1. Inserire le connessioni o le caratteristiche trascinandole dall'Editor di interfaccia o

dall'Editor di caratteristiche nel campo dell'operando. Avvertenza: se sono presenti più connessioni per una caratteristica, ad es. per un setpoint, un temporizzatore e un contatto di blocco, prima dell'inserimento compare una lista che consente di sceglierne una.

2. Trascinare le connessioni di blocco dagli schemi CFC direttamente nel campo dell'operando mediante drag&drop.

3. Fare clic sul pulsante "Sfoglia..." per aprire la finestra di dialogo. La finestra "Sfoglia" contiene le seguenti quattro schede: – "Vista tecnologica" – "Vista componenti" – "Gruppi di esecuzione" – "Simboli" Durante la ricerca (ad es. di schemi CFC nella vista tecnologica o nella vista componenti) vengono rilevati e visualizzati tutti gli oggetti presenti nella cartella Schemi. Facendo clic sul pulsante "Filtro" si riduce l'elenco delle connessioni e si visualizzano solo quelle rilevanti per la progettazione in corso. Per maggiori informazioni sul filtraggio consultare il capitolo Come filtrare le connessioni di blocco (Pagina 150).

4. Selezionare lo schema desiderato e scegliere un blocco e una connessione. 5. Fare clic sul pulsante "Applica" o trascinare gli elementi scelti nell'attuale campo

dell'operando. La finestra di dialogo resta aperta finché non la si chiude esplicitamente con il pulsante "Chiudi" o finché non si chiude la finestra "Proprietà dell'oggetto".

Se si effettua la selezione con la finestra "Sfoglia" o mediante drag&drop dallo schema CFC, le voci vengono ampliate con il percorso della gerarchia tecnologica (se presente). Il percorso gerarchico e il nome dello schema sono separati da una doppia barra inversa ( \\ ).

Avvertenze ● Gli accessi ai blocchi CFC possono essere modificati anche nel relativo schema CFC. La

modifica si limita tuttavia al "ricablaggio" degli accessi SFC, ovvero allo spostamento dell'accesso in un'altra connessione di blocco (con <Alt> + drag&drop).

● Non scrivere valori nelle uscite dei blocchi e degli schemi (CFC e SFC) perché generalmente vengono immediatamente sovrascritti dall'elaborazione del blocco o dello schema.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 147

Esempio: attivazione e disattivazione di uno schema SFC L'istruzione "<schema_SFC>.INTONOFF := TRUE" consente di attivare uno schema SFC. L'istruzione "<schema_SFC>.INTONOFF := FALSE" consente di disattivare uno schema SFC, in modo che il suo passo finale venga elaborato prima della fine.

Selezione delle definizioni dei valori Per visualizzare le definizioni dei valori in SFC eseguire il comando di menu Strumenti > Impostazioni > Rappresentazione... e selezionare la casella di opzione "Parametro: Definizione valori" nella finestra di dialogo. Se si inserisce nel campo dell'operando una connessione di blocco con definizione dei valori, nella casella a destra (vuota) compare anche la definizione. Se la connessione dispone di più definizioni di valori, si può scegliere quella più adatta nella casella di riepilogo del campo dell'operando a destra.

Modifica degli operandi Quando si immettono dei testi è importante accertarsi che i nomi siano coerenti. In effetti l'Editor non è in grado di verificare l'utilizzo corretto di un simbolo che non compare nella tabella dei simboli (o che è stato rinominato dopo l'indirizzamento) e lo imposta come interconnessione testuale.

Avvertenze ● Quando si immettono le istruzioni, vengono effettuate delle verifiche della coerenza che

hanno lo scopo di garantire una formulazione sintatticamente e semanticamente corretta. Viene ad es. verificato se i tipi di dati degli operandi interconnessi sono compatibili.

● Negli operandi è possibile specificare accessi a connessioni di blocco CFC il cui blocco non è ancora realmente presente nello schema CFC. Queste istruzioni vengono visualizzate nella rispettiva riga con uno sfondo giallo e utilizzate come interconnessioni testuali.

Per maggiori informazioni sulle interconnessioni testuali consultare il paragrafo della Guida di CFC: Utilizzo delle interconnessioni testuali.

Posizionamento sul punto di utilizzo Per vedere il punto in cui viene utilizzato un operando collocare il cursore nel relativo campo e fare clic sul pulsante "Vai a". Si apre lo schema corrispondente. Se si tratta dell'ingresso o dell'uscita di un blocco dello schema CFC, la connessione di blocco compare selezionata. Si può passare al punto di utilizzo anche facendo doppio clic sull'operando. Nel caso degli operandi globali si passa a Configurazione HW se l'indirizzo è noto. In caso contrario compare un messaggio di errore. La funzione "Vai a" non è utilizzabile per i gruppi di esecuzione.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 148 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.2.4 Immissioni consentite per gli operandi

Operando sinistro Schema SFC Per l'operando sinistro è consentito immettere nello schema SFC: ● L'ingresso del un blocco di uno schema CFC

Sintassi: <nome schema>\<nome blocco>.<nome connessione> ● Uno schema SFC (attivazione/disattivazione)

Sintassi: <nome schema>.INTONOFF ● Una connessione di interfaccia dello schema SFC/CFC (del proprio o di un altro schema)

Sintassi: <nome schema>.<nome connessione> ● Un gruppo di esecuzione (attivazione/disattivazione)

Sintassi: <nome gruppo>.EN ● Un operando globale accessibile in scrittura

Sintassi: <nome simbolico> ● Un'interconnessione testuale

Sintassi: <qualsiasi carattere> o percorso verso un oggetto ancora non realmente presente (stessa sintassi della connessione di blocco)

● Strutture

Struttura: <nome connessione> Sottostrutture: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<sottostruttura>

Sintassi

Elemento di struttura: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<elemento>

Tipo SFC Per l'operando sinistro è consentito immettere nel tipo SFC: ● elementi di interfaccia (connessioni, strutture, sottostrutture, elementi di struttura)

Connessione: <nome connessione> Struttura: <nome connessione> Sottostrutture: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<sottostruttura>

Sintassi

Elemento di struttura: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<elemento>

● Un'interconnessione testuale Sintassi: <qualsiasi carattere> o percorso verso un oggetto ancora non realmente presente (stessa sintassi della connessione di blocco)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 149

Operando destro Per l'operando destro è consentito immettere nello schema SFC: Schema SFC ● La connessione di un blocco di uno schema CFC

Sintassi: <nome schema>\<nome blocco>.<nome connessione> ● Uno schema SFC (attivazione/disattivazione dello stato)

Sintassi: <nome schema>.BUSY ● Una connessione di interfaccia dello schema SFC/CFC (del proprio o di un altro schema)

Sintassi: <nome schema>.<nome connessione> ● Un gruppo di esecuzione (attivazione/disattivazione dello stato)

Sintassi: <nome gruppo>.EN ● Un operando globale

Sintassi: <nome simbolico> ● Un'interconnessione testuale

Sintassi: <qualsiasi carattere> o percorso verso un oggetto ancora non realmente presente (stessa sintassi della connessione di blocco)

● Una costante Sintassi: in base al tipo di dati Per i tipi di dati BOOL, BYTE, INT, DINT, WORD, DWORD è possibile specificare, invece di valori numerici assoluti, anche i relativi identificatori simbolici (definizioni dei valori).

● Strutture

Struttura: <nome connessione> Sottostrutture: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<sottostruttura>

Sintassi

Elemento di struttura: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<elemento>

Tipo SFC Per l'operando destro è consentito immettere nel tipo SFC: ● elementi di interfaccia (connessioni, strutture, sottostrutture, elementi di struttura)

Connessione: <nome connessione> Struttura: <nome connessione> Sottostrutture: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<sottostruttura>

Sintassi

Elemento di struttura: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<elemento>

● Un'interconnessione testuale Sintassi: <qualsiasi carattere> o percorso verso un oggetto ancora non realmente presente (stessa sintassi della connessione di blocco)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

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11.4.2.5 Come filtrare le connessioni di blocco

Procedimento La scheda "Schemi CFC" della finestra di dialogo "Sfoglia" consente di impostare un filtro per visualizzare solo le connessioni di blocco rilevanti per l'assegnazione nel campo dell'operando attuale. Nella finestra di dialogo "Filtro – Connessioni" si possono specificare i criteri che determinano quali connessioni del blocco scelto verranno visualizzate.

Criteri di filtraggio I seguenti criteri di filtraggio sono collegati mediante una combinazione logica AND. Criterio di filtraggio Significato Caselle combinate Nome: Commento:

Nelle caselle combinate si inserisce il testo che identifica il nome e il commento delle connessioni. Il nome e il commento non devono essere necessariamente completi, si possono immettere anche solo le iniziali (senza spazi).

Visibile nello schema CFC: <qualsiasi>

Una connessione può essere visibile nello schema CFC o non visibile (nonostante sia presente) (S7_visible := 'false').

Contrassegnato: <qualsiasi>

"Contrassegnato" significa che le connessioni (attributo: S7_edit := 'param' oppure S7_edit := 'signal' in SIMATIC Manager possono essere modificate in un elenco della vista oggetto di processo (comando di menu Strumenti > Oggetti di processo > Seleziona connessioni...) rendendo superflua l'apertura del relativo schema.

Servizio e supervisione:

Si tratta di connessioni di blocco previste per il "S & S" nell'OS (attributo: S7_m_c := 'true').

Interconnesso nello schema CFC:

Le connessioni interconnesse nel CFC possono essere utilizzate da SFC solo per gli accessi in lettura. In caso di accesso in scrittura agli ingressi dei blocchi, altrimenti, questi valori verrebbero sovrascritti dai valori provenienti dall'interconnessione CFC.

Accesso in scrittura a SFC:

Lo schema SFC può scrivere una sola volta in una connessione di blocco. Dopo un accesso in scrittura queste connessioni possono essere quindi nascoste.

Casella di opzione Ingressi (IN) Uscite (OUT) Passaggi (IN_OUT)

Resettando una casella di opzione si nascondo le connessioni di quel tipo.

Pertinente al contesto "Pertinente al contesto" significa che l'assegnazione effettuata per l'operando in oggetto deve essere adeguata all'altro operando. Esempio: nel primo operando è stata assegnata una connessione con tipo di dati INT. Facendo clic sulla casella del secondo operando il filtro visualizzerà solo le connessioni di tipo INT. Il filtraggio viene effettuato solo per i criteri chiaramente riconoscibili. Se, ad esempio, l'operando è una costante le connessioni del secondo operando non vengono filtrate.

Il pulsante "Predefinizione" consente di resettare le impostazioni modificate. Per default le caselle combinate sono impostate su <qualsiasi> e le casella di opzione sono attivate .

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 151

11.4.2.6 Come accedere alle strutture

Introduzione Le assegnazioni per le strutture possono essere configurate nelle proprietà di un passo. È possibile configurare strutture, sottostrutture o elementi di struttura secondo la seguente sintassi: Struttura: <nome connessione> Sottostrutture: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<sottostruttura> Elemento di struttura: <nome connessione>.[<sottostruttura>...]<elemento>

Queste informazioni possono essere immesse nelle righe di istruzione direttamente o mediante la finestra di dialogo "Sfoglia". In quest'ultima si può scegliere la struttura con un doppio clic del mouse, selezionandola e scegliendo il pulsante "Applica" o aprendo il menu di scelta rapida e attivando il comando Acquisisci collegamento. Per acquisire sottostrutture o elementi di struttura si utilizza la finestra di dialogo "Struttura". Le proprietà della transizione consentono solo di confrontare gli elementi della struttura.

Avvertenza sui tipi SFC Non è consentito utilizzare strutture del tipo di connessione IN_OUT. L'Editor SFC consente l'assegnazione, ma rileva un errore durante la compilazione del programma S7.

Selezione della struttura 1. Selezionare una struttura nella finestra di dialogo "Sfoglia". 2. Selezionare il comando di menu Apri struttura.

Viene visualizzata la finestra di dialogo "Struttura". Il nome della struttura compare nella barra del titolo. La tabella della finestra di dialogo contiene le stesse colonne che compaiono nell'area "Connessioni" della finestra "Sfoglia".

3. Fare doppio clic sulla riga della tabella oppure fare clic sul pulsante "Applica". La sottostruttura, la struttura o l'elemento della struttura vengono acquisiti nella finestra "Proprietà".

Nota Le strutture e le sottostrutture non vengono acquisite nella finestra "Proprietà" della transizione.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 152 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Significato delle colonne della finestra di dialogo "Struttura" Nome Indica il nome degli elementi della struttura completa, ad es.: var01_char var04_struct var02_bool var02_int var06_struct var03_word var03_date var01_time

Tipo di dati Indica il tipo di dati degli elementi di struttura (BOOL, DINT o CHAR) o STRUCT nel caso delle sottostrutture. I/O Indica il tipo di connessione dell'elemento di struttura o della sottostruttura (IN, IN_OUT, OUT). Interconnessione CFC Se la struttura è interconnessa in CFC, qui compare una "x" (in tutta la colonna). Accesso SFC (in scrittura) Un accesso (in scrittura) dell'SFC a un elemento di struttura è indicato da una "x". Commento Indica il commento dell'elemento di struttura, ad es.: "1=CPU DPV1 Mode".

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 153

11.4.3 Modifica delle transizioni

11.4.3.1 Come modificare una transizione

Apertura della finestra di dialogo "Proprietà" della transizione 1. Fare doppio clic sulla transizione da modificare o selezionare il comando di menu

Modifica > Proprietà dell'oggetto... per aprire la corrispondente finestra di dialogo.

2. Modificare le proprietà (nome, commento), formulare le condizioni e specificare un commento OS.

La finestra di dialogo è suddivisa nelle tre seguenti schede: ● "Generale" ● "Condizione" ● "Commento OS"

Scheda "Generale" La scheda "Generale" consente di immettere o modificare il nome e il commento. Il numero viene assegnato da SFC quando si crea la transizione ed è univoco per la catena sequenziale in oggetto. Può essere letto ma non modificato. I numeri si susseguono senza interruzioni, per cui se si cancella una transizione e se ne inserisce un'altra, la nuova transizione viene contrassegnata con il numero di quella che è stata cancellata.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 154 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Scheda "Condizione" Nella scheda "Condizione" si possono combinare logicamente 2 x 5 e 2 x 3 condizioni utilizzando una logica di transizione che forma un'espressione booleana.

Scheda "Commento OS" La scheda "Commento OS" consente di specificare, per ogni condizione, un testo che verrà visualizzato nell'OS durante il controllo del processo. Per default è impostato il testo della condizione.

Documentazione della progettazione Le condizioni della transizione progettate possono essere documentate. Il pulsante "Stampa" della finestra di dialogo Proprietà dell'oggetto consente di stampare un protocollo della transizione contenente informazioni sulle proprietà e i parametri delle condizioni.

Progettazione delle modifiche Se si modifica la progettazione di una transizione (nome, commento, condizione, commento OS) è possibile compilare solo le modifiche con il comando di menu SFC > Compila..., Volume: Modifiche e caricarle nella CPU in RUN con il comando di menu Sistema di destinazione > Carica..., Modalità di caricamento: Modifiche, senza dover disattivare l'SFC attivo. Per maggiori informazioni sulla modifica della transizione consultare i capitoli: Come formulare le condizioni di una transizione (Pagina 155) Come modificare gli operandi di una transizione (Pagina 156) Come modificare i commenti OS di una transizione (Pagina 158) Come copiare le proprietà dell'oggetto degli elementi SFC (Pagina 137)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 155

11.4.3.2 Formulazione delle condizioni di una transizione

Introduzione Nella scheda "Condizione" si definiscono le condizioni di commutazione per la transizione selezionata.

Nota I tipi SFC possono accedere solo alla propria interfaccia e non a oggetti esterni.

Formulazione della transizione Le transizioni possono essere formulate come espressioni booleane costituite da 2 x 5 e 2 x 3 condizioni (espressioni parziali). Le condizioni vengono combinate mediante una logica a tre livelli. Gli operatori sono rappresentati mediante pulsanti. Facendo clic si trasforma l'operatore da "AND (&)" in "OR (≥1)". Per trasformare "AND" in "NAND" e "OR" in "NOR" fare clic sull'uscita dell'operatore. La negazione viene rappresentata con un punto in grassetto sulla linea di uscita. Comando alternativo: se si colloca il puntatore del mouse sull'operatore compare un menu di scelta rapida contenente tutti gli operatori booleani. Una volta selezionato il comando di menu l'operatore cambia di conseguenza. Per maggiori informazioni sulla modifica della transizione consultare i paragrafi: Come modificare gli operandi di una transizione (Pagina 156) Tipi di dati ammessi (Pagina 162)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 156 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.3.3 Come modificare gli operandi di una transizione

Selezione degli operandi Gli operandi possono essere specificati direttamente oppure, come spiegato nel paragrafo Come modificare gli operandi di un passo (Pagina 146), selezionati nella finestra di dialogo "Sfoglia". È preferibile utilizzare la finestra Sfoglia, perché assicura l'univocità degli operandi. Come terza possibilità si possono trascinare (drag&drop) le connessioni di blocco degli schemi CFC nel campo dell'operando.

Nota I tipi SFC possono accedere solo alla propria interfaccia e non a oggetti esterni.

Come nella selezione degli operandi per i passi, anche nel caso delle transizioni è possibile specificare le definizioni dei valori delle connessioni. Se si selezionano gli operandi mediante la finestra "Sfoglia" o trascinandoli dallo schema CFC, le rispettive voci vengono ampliate con il percorso della gerarchia tecnologica (se presente). Il percorso gerarchico e il nome dello schema sono separati da una doppia barra inversa ( \\ ). I testi su sfondo giallo si riferiscono a oggetti che non sono più presenti o che non lo sono ancora (connessioni di blocco, schemi, gruppi di esecuzione). Questo riferimento è un'interconnessione testuale che può essere chiusa sia durante la compilazione, sia esplicitamente con il comando di menu Strumenti > Chiudi interconnessioni testuali se il partner dell'interconnessione esiste realmente. L'interconnessione testuale compare su sfondo giallo nella riga dell'operando. Lo stesso tipo di rappresentazione viene utilizzato se un'interconnessione inizialmente reale diventa un riferimento testuale in seguito alla cancellazione del partner. Le interconnessioni testuali che non possono essere chiuse vengono ignorate durante la compilazione. Nel protocollo viene registrato un avviso che indica quali connessioni dispongono ancora di un'interconnessione testuale. Un'interconnessione testuale non chiusa viene tollerata anche durante il caricamento.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 157

Avvertenze ● Gli accessi ai blocchi CFC possono essere modificati anche nel relativo schema CFC. La

modifica si limita tuttavia al "ricablaggio" degli accessi SFC, ovvero allo spostamento dell'accesso in un'altra connessione di blocco (con <Alt> + drag&drop).

● È possibile accedere alle strutture, ma limitatamente ai loro elementi. Aprire la struttura nella finestra "Sfoglia" selezionandola con il tasto destro del mouse e attivando il comando Apri struttura nel menu di scelta rapida, quindi scegliere l'elemento desiderato.

● Non è possibile stabilire un'interconnessione se la destinazione non è univoca, ovvero se è presente più volte con lo stesso nome. L'interconnessione verrà rappresentata come interconnessione testuale e non potrà essere chiusa. Esempio: Il nome di oggetto di un SFC è uguale a quello simbolico di un DB.

● Quando si immettono le condizioni, vengono effettuate delle verifiche della coerenza che garantiscono una formulazione sintatticamente e semanticamente corretta. Viene ad es. verificato se i tipi di dati degli operandi interconnessi sono compatibili.

● Nella maggior parte dei casi la logica combinatoria predefinita è sufficiente. Nel caso dovessero essere necessarie formulazioni più complesse, le si può creare con dei blocchi in uno schema CFC e immettere i risultati calcolati come operandi nelle condizioni di transizione.

Posizionamento sul punto di utilizzo Per vedere il punto in cui viene utilizzato un operando collocare il cursore nel relativo campo e fare clic sul pulsante "Vai a". Si apre lo schema corrispondente. Se si tratta dell'ingresso o dell'uscita di un blocco dello schema CFC, la connessione di blocco compare selezionata. Si può passare al punto di utilizzo anche facendo doppio clic sull'operando. Nel caso degli operandi globali si passa a Configurazione HW se l'indirizzo è noto. In caso contrario compare un messaggio di errore. La funzione "Vai a" non è utilizzabile per i gruppi di esecuzione.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 158 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.3.4 Come modificare i commenti OS di una transizione

Immissione di un commento OS La scheda "Commento OS" consente di specificare, per ogni condizione, un testo che verrà visualizzato nell'OS durante il controllo del processo. Per default è impostato il testo della condizione. Gli operatori booleani non possono essere modificati in questa parte di finestra; i pulsanti consentono solo di visualizzare la combinazione logica. Se le righe di commento sono contrassegnate dal simbolo il commento viene creato in base alla condizione (preimpostazione).

Avvertenze ● Il commento OS può essere diverso per il tipo SFC e l'istanza SFC. Se il tipo SFC

dispone di una connessione interconnessa nell'istanza SFC, il partner dell'interconnessione viene indicato nell'istanza. Se la connessione è costituita da un'uscita interconnessa più volte, viene visualizzata solo una delle interconnessioni. Il commento OS delle connessioni non interconnesse è uguale per il tipo e l'istanza SFC. Esempio:

Tipo SFC Istanza SFC Interconnessa RUN = TRUE schema\blocco.connessione = TRUE Non interconnessa RUN = TRUE schema\istanza_sfc.RUN = TRUE

● Se non si modifica il commento OS, questo viene aggiornato automaticamente ogni volta che cambia la condizione di confronto. Il commento OS viene aggiornato automaticamente anche in caso di rinomina, copia, spostamento e cancellazione dei blocchi CFC indirizzati.

● Se la condizione modificata è associata a un commento scritto dall'utente, il commento non viene aggiornato automaticamente. In questo caso compare una finestra di dialogo con un messaggio che consiglia di verificare il testo del commento. Il pulsante "Annulla" della finestra consente di annullare la modifica.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 159

● Per inizializzare un particolare commento OS, lo si deve cancellare nell'Editor SFC. Dopo la cancellazione, il testo della condizione di confronto viene acquisito come commento OS e in seguito aggiornato automaticamente ogni volta che la condizione cambia (a meno che non lo si editi). Comando alternativo: un'altra soluzione per ripristinare il commento OS originale (il testo della condizione) è quella di eseguire il comando di menu Utilizza predefinizione del menu di scelta rapida.

● I commenti OS possono essere modificati in seguito. Con il comando di menu Strumenti > Elabora commenti OS... si può richiamare una finestra di dialogo che consente di decidere come utilizzare il commento OS per le transizioni: – se lascialo invariato – o utilizzare tutte le condizioni La finestra permette inoltre di scegliere lo schema a cui verrà applicata la modifica dei commenti OS: – all'intera cartella Schemi – allo schema attuale, – ai passi/transizioni selezionati.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 160 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.4 Operandi globali e tipi di dati ammessi

11.4.4.1 Operandi globali

Operandi globali Gli operandi globali sono partner di collegamento che si trovano all'esterno degli schemi CFC/SFC. Vi si può accedere sia in lettura che in scrittura. L'utente si deve accertare che il tipo di dati dell'operando globale corrisponda a quello dell'oggetto che vi accede (operando di un'istruzione o di una condizione in SFC, connessione di blocco in CFC). Gli operandi possono essere definiti in modo simbolico (Pagina 161) o assoluto (Pagina 160).

11.4.4.2 Indirizzamento assoluto

Regole Nell'indirizzamento assoluto l'operando contiene l'indirizzo del valore. È necessario rispettare le seguenti regole: ● L'operando non deve trovarsi nel campo riservato alla compilazione dello schema CFC

(comando di menu Strumenti > Impostazioni per la compilazione...). ● L'operando non deve essere compreso in un campo di valori che non esiste per la CPU

attuale. ● L'operando deve corrispondere al tipo di dati dell'oggetto che vi accede (operando di

un'istruzione o di una condizione in SFC, connessione di blocco in CFC). Nelle parole di ingresso della periferia (PIP) il tipo è determinato dalla prima interconnessione.

● L'operando e la connessione devono avere la stessa larghezza di dati.

Esempi I seguenti esempi illustrano le diverse modalità utilizzabili per indicare gli operandi in modo assoluto: Operando Nota E5.1 Accesso all'ingresso 5.1 A5.1 Accesso all'uscita 5.1 M6.7 Accesso al merker 6.7 MW10 Accesso alla parola di merker 10 DB10.DW20 Accesso al blocco dati 10, parola di dati 20 DB20.DX2.1 Accesso al blocco dati 20, bit 2.1

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 161

11.4.4.3 Come specificare un indirizzamento simbolico

Indirizzamento simbolico Nel'indirizzamento simbolico l'operando da elaborare viene indicato in modo simbolico. Per assegnare i simboli agli indirizzi si utilizza la "tabella dei simboli". Il comando di menu Strumenti > Tabella dei simboli consente di richiamare la tabella per integrarne o modificarne le voci. Per l'immissione dei dati nella tabella dei simboli si devono rispettare le convenzioni di STEP 7.

Verifiche della sintassi Il comando di menu Schema > Verifica coerenza... consente di verificare, prima della compilazione, se sono presenti tutte le voci della tabella dei simboli. Il protocollo della verifica può essere visualizzato con il comando di menu Strumenti > Protocolli....

Esempi Di seguito sono descritti alcuni esempi di immissione nella tabella. I seguenti esempi illustrano le diverse modalità utilizzabili per specificare gli operandi in modo simbolico: Operando Nota Finecorsa Accesso ad es. a un bit di ingresso.

L'indirizzo assoluto è definito nella tabella dei simboli. Setpoint.ricetta Accesso a un blocco dati (ricetta). L'elemento del blocco dati (setpoint) viene

determinato dalla struttura o dal tipo del blocco dati. Setpoint.DB17 Come sopra ma con indirizzamento assoluto del blocco dati. DW5.ricetta Come sopra ma con indirizzamento assoluto della parola di dati. "E5.1" Accesso al simbolo denominato E5.1. Per evitare che venga attivato l'indirizzo

assoluto omonimo invece del simbolo, inserire il simbolo tra virgolette.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.4 Modifiche nella finestra di dialogo delle proprietà

SFC per SIMATIC S7 162 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.4.4.4 Tipi di dati ammessi

Tipi di dati ammessi Per la formulazione delle azioni e delle condizioni in SFC sono ammessi i seguenti tipi di dati: Tipo di dati Ammesso

nel passo Ammesso nella transizione

BOOL, BO Sì Sì BYTE, BY Sì Sì CHAR, C Sì Sì DATE, D Sì Sì DINT, DI Sì Sì DWORD, DW Sì Sì INT, I Sì Sì REAL, R Sì Sì S5TIME, T5 Sì No STRING, S Sì No STRUCT, ST Sì Sì *) TIME, TI Sì Sì TIME OF DAY, T Sì Sì WORD, W Sì Sì

*) solo agli elementi di struttura

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.5 Definizione delle proprietà di esecuzione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 163

11.5 Definizione delle proprietà di esecuzione

11.5.1 Proprietà di esecuzione di un SFC

Proprietà di esecuzione Le proprietà di esecuzione definiscono come lo schema o l'istanza SFC si inserisce cronologicamente nella sequenza di elaborazione all'interno della struttura complessiva del sistema di destinazione. Queste proprietà sono determinanti per il comportamento del sistema di destinazione relativamente ai tempi di reazione, ai tempi morti o alla stabilità delle strutture che dipendono dal tempo, ad es. i circuiti di regolazione.

Inserimento nella sequenza di esecuzione Ogni schema SFC viene inserito per default in una sequenza di esecuzione. Viene pertanto inserito in un task che in S7 corrisponde a un blocco organizzativo (OB). Gli SFC possono essere inseriti in gruppi di esecuzione e acquisirne gli attributi (Scansione, spostamento di fase). Non essendo oggetti rilevanti per l'esecuzione, i tipi SFC non dispongono di proprietà di esecuzione. Non è possibile inserire un tipo SFC nella sequenza di esecuzione. La sequenza di esecuzione può essere modificata con l'Editor di esecuzione del CFC. Per default le istanze SFC vengono inserite nei gruppi di esecuzione del relativo schema CFC. Per maggiori informazioni sull'elaborazione del passo consultare i paragrafi: Come modificare la sequenza di esecuzione (Pagina 164) Attributi di esecuzione del gruppo di esecuzione e dello schema SFC (Pagina 165)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.5 Definizione delle proprietà di esecuzione

SFC per SIMATIC S7 164 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

11.5.2 Come modificare un gruppo di esecuzione

Modifica di una sequenza di esecuzione Le sequenze di esecuzione degli schemi/istanze SFC possono essere modificate in vari modi. Fanno parte di una sequenza di esecuzione la posizione di inserimento degli SFC nei task e gli attributi di esecuzione "Scansione" e "Spostamento di fase".

Modifica della sequenza di esecuzione 1. Selezionare l'icona

della barra degli strumenti o eseguire il comando di menu Modifica > Sequenza di esecuzione. L'SFC si avvia e si apre la finestra "Sequenza di esecuzione". Se si apre anche il catalogo lo si può chiudere.

2. Selezionare il task da cui si vuole disinserire l'SFC nella finestra a sinistra. 3. Selezionare l'SFC e scegliere la funzione "Taglia". 4. Selezionare la nuova posizione nella sequenza di esecuzione (un task o suo oggetto) e

scegliere "Incolla". Se si seleziona un task l'SFC viene inserito all'inizio del task. Se si seleziona un oggetto all'interno di un task l'SFC viene inserito dopo l'oggetto.

In alternativa ai comandi Taglia/Incolla si può trascinare l'SFC mediante drag&drop da un task aperto in un altro.

Inserimento dell'SFC in altri task Ogni SFC (schema/istanza) deve essere inserito almeno in due task: ● nell'OB 100 per il comportamento all'avvio ● in un OB di allarme schedulazione orologio (ad es. l'OB 32) per l'elaborazione ciclica

Nota Non è possibile inserire più volte lo stesso SFC nello stesso task. L'inserimento in più task ciclici non è ammesso perché potrebbe determinare un comportamento imprevedibile. Non è prevista la possibilità di inserire l'SFC in altri task ciclici (a parte l'OB 100).

Eliminazione di un SFC da un task Selezionare l'SFC nel task ed eliminarlo con il comando di menu Cancella o premendo il tasto <Canc>. Dopo che l'utente ha confermato la richiesta visualizzata, l'SFC viene cancellato dal task. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Attributi di esecuzione per il gruppo di esecuzione e gli SFC. (Pagina 165)

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.5 Definizione delle proprietà di esecuzione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 165

11.5.3 Attributi di esecuzione dei gruppi di esecuzione e degli SFC

Introduzione È possibile inserire gli SFC nei gruppi di esecuzione in modo che acquisiscano gli attributi "Scansione" e/o "Spostamento di fase". Gli attributi possono essere impostati nelle proprietà del gruppo di esecuzione. Tutti gli schemi del gruppo di esecuzione avranno così la stessa scansione e lo stesso spostamento di fase.

Inserimento e modifica del gruppo di esecuzione I gruppi di esecuzione possono essere creati nell'Editor di esecuzione nel seguente modo: 1. Selezionare il comando di menu Modifica > Sequenza di esecuzione...

oppure

fare clic sull'icona .

2. Selezionare la posizione di inserimento nella sequenza di esecuzione. 3. Selezionare il comando di menu Inserisci > Gruppo di esecuzione.... 4. Nella finestra di dialogo "Inserisci gruppo di esecuzione" si può immettere il nome e, se

necessario, un commento. È inoltre possibile modificare l'impostazione di default degli attributi di esecuzione per la scansione e lo spostamento di fase (vedere le informazioni più avanti).

5. Fare clic sul pulsante "OK". Per modificare ulteriormente gli attributi di esecuzione, selezionare il gruppo di esecuzione nella finestra della sequenza di esecuzione e attivare il comando di menu Modifica > Proprietà dell'oggetto.

Nota Una volta inseriti nei gruppi di esecuzione, gli SFC possono essere eseguiti in task ciclici diversi. Questo consente di ottenere una migliore strutturazione tecnologica del progetto e prestazioni nettamente migliori in caso di progettazione delle modifiche (ad es. grazie ai più brevi tempi di compilazione).

Attributo Enable dello schema SFC L'attributo Enable (EN) abilita (EN=1) o blocca (EN=0) l'elaborazione dello schema SFC. Finché EN è impostato a 0 lo schema SFC non viene elaborato, a prescindere da qualsiasi altra condizione. L'attributo Enable può essere impostato a 1 in modo dinamico. Sarà quindi il valore di un ingresso di blocco o l'istruzione di un passo a determinare se lo schema SFC viene elaborato o meno.

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Configurazione dei comandi sequenziali 11.5 Definizione delle proprietà di esecuzione

SFC per SIMATIC S7 166 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Attributi di esecuzione del gruppo di esecuzione I gruppi di esecuzione, proprio come gli schemi SFC, possono essere attivati e disattivati mediante l'attributo Enable. I seguenti attributi non possono essere assegnati direttamente a uno schema SFC, ma devono essere inseriti in un gruppo di esecuzione: ● Scansione ● Spostamento di fase Questo gruppo di esecuzione fornisce quindi all'SFC gli attributi impostati. Un SFC non inserito in un gruppo di esecuzione viene eseguito con le seguenti preimpostazioni: ● "Scansione = 1" ● "Spostamento di fase = 0" Per fare in modo che gli SFC di una CPU vengano eseguiti con diversi attributi di esecuzione, li si deve inserire in gruppi di esecuzione diversi. ● Scansione

La scansione indica se lo schema SFC deve essere elaborato dal task in tutti i cicli o soltanto ogni n cicli. "n" corrisponde a un numero intero ( , dove 0 <= t <= 15). I passi sono un multiplo del tempo di ciclo di base del task. Esempio: ciclo di base di un allarme di schedulazione orologio (OB 33): 500 ms Cicli di clock possibili tramite scansione: 1 s, 2 s, 4 s, 8 s, 16 s ecc. Per gli schemi non inseriti in un gruppo di esecuzione è impostato per default il valore 1, che corrisponde all'esecuzione in tutti i cicli (ogni 500 ms).

● Spostamento di fase Lo spostamento di fase consente una ripartizione uniforme del carico all'interno della CPU e va sempre considerato in relazione a "n", la scansione. Lo schema SFC viene elaborato il numero di volte indicato in "n" e spostato ogni volta di "m" unità del ciclo del task. "m" è un numero intero, dove 0 <= m <= (n-1). Esempio: Ciclo di base di un allarme di schedulazione orologio: 500 ms Scansione: 16 (ovvero lo schema SFC viene elaborato ogni 8 s) Spostamento di fase: 3. Lo schema SFC viene quindi elaborato dopo 1,5 s; 9,5 s; 17,5 s ecc. Per gli schemi non inseriti in un gruppo di esecuzione è impostato per default il valore 0, che corrisponde all'esecuzione senza spostamento di fase.

Nota La scansione e lo spostamento di fase devono essere utilizzati solo nei task che vengono eseguiti in cicli definiti, ovvero in allarmi di schedulazione orologio (ciclici). In tutti gli altri task, in particolare in quelli di interrupt di processo e in quelli speciali, è necessario procedere con cautela. In questi OB non si devono modificare le preimpostazioni scansione = 1 e spostamento di fase = 0.

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 167

Interfaccia standard e connessioni di schema 1212.1 Interfaccia standard dello schema SFC

12.1.1 Connessioni dell'interfaccia standard dello schema SFC

Interfaccia standard dello schema SFC L'interfaccia standard dello schema SFC comprende le connessioni necessarie per comandare lo schema SFC con il programma utente oppure per consentire all'utente di effettuarne il servizio e la supervisione. Per maggiori informazioni sulle connessioni consultare i paragrafi: Interfaccia standard dello schema SFC (Pagina 168) Connessioni dello schema SFC in ordine di utilizzo (Pagina 174)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC

SFC per SIMATIC S7 168 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.1.2 Interfaccia standard dello schema SFC

Interfaccia standard dello schema SFC La seguente tabella elenca le connessioni dell'interfaccia standard dello schema SFC disposte in ordine alfabetico. Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il paragrafo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di

dati Def- ault

Tipo S&S

ABORT Comando in modo automatico "Annulla" BOOL 0 I ABORTED Stato di funzionamento "Annullato" BOOL 0 O ABORTING Stato di funzionamento "In

annullamento" BOOL 0 O

AUT Commuta su AUTOMATICO (modo di processo)

BOOL 0 I

BA_ADDSTATE BATCH: parola di stato supplementare DWORD 0 O BA_EN BATCH: abilitazione BOOL 1 I + BA_ID BATCH: numero di lotto progressivo DWORD 0 I + BA_NA BATCH: designazione del lotto STRING

[32] ' ' I +

BA_STATE BATCH: parola di stato DWORD 0 O + BUSY Stato "Occupato"

(= né "Pronto" né "Terminato" né "Annullato" né "Fermato")

BOOL 0 O

COMPLETE Comando in modo automatico "Termina" BOOL 0 I COMPLETED Stato di funzionamento "Terminato" BOOL 0 O COMPLETING Stato di funzionamento "In conclusione" BOOL 0 O CONT Funzionamento continuo (Continuous) BOOL 0 I CPU_RESTART Nuovo avvio della CPU BOOL 0 O CUSEQ N. della catena attuale BYTE 0 O + CUSTEP N. del passo attuale WORD 0 O CUSTEPACTSTATE Stato attivo del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPCOUNT Numero di passi attivi BYTE 0 O CUSTEPERRSTATE Stato di errore del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPHELDSTATE Stato Arrestato del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPMAXRT Tempo di esecuzione massimo del

passo attuale TIME 0 O

CUSTEPMINRT Tempo di esecuzione minimo del passo attuale

TIME 0 O

CUSTEPRT Tempo di esecuzione del passo attuale TIME 0 O CUTRANS Numero della transizione attuale WORD 0 O CUTRANSCOUNT Numero di transizioni attive BYTE 0 O CUTRANSRESULT Risultato della prima transizione attiva BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 169

Connessione Significato Tipo di dati

Def- ault

Tipo S&S

CYCLEXEC Funzionamento ciclico (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 1) I

DIS_START_STATE Condizioni che impediscono l'avvio DWORD 0 O + ENABORT Abilita "Annulla" BOOL 1 I ENASTART Abilita "Avvio nel modo Attivo" BOOL 0 I ENAUT Abilita "Commuta su AUTOMATICO" BOOL 0 I ENCOMPLETE Abilita "Termina" BOOL 1 I ENHOLD Abilita "Arresta" BOOL 1 I ENMAN Abilita "Commuta su MANUALE" BOOL 0 I ENRESET Abilita "Resetta" BOOL 1 I ENRESTART Abilita "Riavvia" BOOL 1 I ENRESUME Abilita "Continua" BOOL 1 I ENSTART Abilita "Avvia" BOOL 1 I ENSTOP Abilita "Ferma" BOOL 1 I ENTARGETSTEP Abilita "Imposta passo di destinazione" BOOL 1 I ERRG Errore cumulativo

(EXT_ERR | OP_ERR | LI_ERR | S_ERRG)

BOOL 0 O

ERROR Stato di funzionamento "Errore" BOOL 0 O ERROR_COMPLETING Stato di funzionamento "Errore (in

conclusione)" BOOL 0 O

EXEC_ERR Errore del tempo di esecuzione, ad es. errore di passo

BOOL 0 O

EXT_ERR Errore esterno BOOL 0 I HELD Stato di funzionamento "Arrestato" BOOL 0 O HELD_ERROR Stato di funzionamento "Arrestato

(errore)" BOOL 0 O

HELDSEQ N. della catena arrestata BYTE 0 O + HELDSTEP N. del passo arrestato WORD 0 O HELDSTEPCOUNT Numero di passi arrestati BYTE 0 O HELDSTEPERRSTATE Stato di errore del passo arrestato BOOL 0 O HELDSTEPHELDSTATE

Stato del passo arrestato BOOL 0 O

HELDSTEPRT Tempo di esecuzione del passo arrestato TIME 0 O HELDTRANS N. della transizione arrestata WORD 0 O HELDTRANSCOUNT Numero di transizioni arrestate BYTE 0 O HELDTRANSRESULT Risultato della prima transizione

arrestata BOOL 0 O

HOLD Comando in modo automatico "Arresta" BOOL 0 I HOLDING Stato di funzionamento "In arresto" BOOL 0 O IDLE Stato di funzionamento "Pronto" BOOL 0 O INSTROUT Emissione comandi (solo nel modo

AUTOMATICO) BOOL 1 2) I

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC

SFC per SIMATIC S7 170 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Connessione Significato Tipo di dati

Def- ault

Tipo S&S

INTABORT Comando interno "Annulla" BOOL 0 IO INTCOMPLETE Comando interno "Termina" BOOL 0 IO INTERROR Comando interno "Errore" BOOL 0 IO INTHOLD Comando interno "Arresta" BOOL 0 IO INTONOFF Comando interno "Attiva/Disattiva SFC":

0: disattiva, 1: attiva BOOL 0 IO

INTRESET Comando interno "Resetta" BOOL 0 IO INTRESTART Comando interno "Riavvia" BOOL 0 IO INTRESUME Comando interno "Continua" BOOL 0 IO INTSTART Comando interno "Avvia" BOOL 0 IO INTSTOP Comando interno "Ferma" BOOL 0 IO IORES1..6 Riservato ad uso interno BOOL 0 IO IRES1..5 Riservato ad uso interno BOOL 0 I LASTSEQ N. dell'ultima catena attiva BYTE 0 O LASTSTEP N. dell'ultimo passo attivo WORD 0 O LI_ERR Errore di parametrizzazione (ad es.

combinazione errata degli ingressi) BOOL 0 O

LI_ERR_STATE Parola di stato per l'errore di parametrizzazione

DWORD 0 O +

LOCKABORT Interblocco esterno "Annulla" BOOL 0 I LOCKCOMPLETE Interblocco esterno "Termina" BOOL 0 I LOCKERROR Interblocco esterno "Errore" BOOL 0 I LOCKHOLD Interblocco esterno "Arresta" BOOL 0 I LOCKSTOP Interblocco esterno "Ferma" BOOL 0 I MAN Commuta su MANUALE (modo di

comando) BOOL 0 I

MODE Modo di elaborazione: 0: elaborazione cicl. nell'OB di allarme schedulazione orologio 1: elaborazione unica nell'OB di esecuzione

BOOL 0 I

MSG_EVID Numero di messaggio (ALARM_8P) DWORD 2 I MSG_LOCK Blocca messaggi:

0: messaggi non bloccati 1: messaggi bloccati

BOOL 0 I +

MSG_SUP Soppressione messaggi (ALARM_8P) BOOL 0 O + NMSG_EVID Numero di messaggio (NOTIFY) DWORD 1 I OCCUPIED BATCH: identificativo di "occupato"

0 = non occupato, 1 = occupato BOOL 0 I +

OP_ERR Errore dell'operatore BOOL 0 O OP_ERR_STATE Parola di stato per l'errore dell'operatore DWORD 0 O + ORES_BY Riservato ad uso interno BYTE 0 O ORES1..15 Riservato ad uso interno BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 171

Connessione Significato Tipo di dati

Def- ault

Tipo S&S

QAUTMAN Modo di funzionamento attuale: 0: MANUALE, 1: AUTOMATICO

BOOL 0 4) O

QBA_EN BATCH: abilitazione BOOL 0 O QBA_ID BATCH: numero di lotto progressivo DWORD 0 O QBA_NA BATCH: designazione del lotto STRING

[32] ' ' O

QDIS_START "Avvia" non possibile (ad es. LI_ERR, OP_ERR, …)

BOOL 0 O

QENAUT Abilita "Commuta su AUTOMATICO" BOOL 0 O QENMAN Abilita "Commuta su MANUALE" BOOL 0 O QEXT_ERR Errore esterno BOOL 0 O QFORCEMAN Commuta su MANUALE senza

abilitazione (=manuale forzato, per 1 ciclo)

BOOL 0 O

QOCCUPIED BATCH: identificativo di "occupato" BOOL 0 O QSCC Avanzamento con conferma

dell'operatore BOOL 0 O

QSCT Avanzamento in seguito a transizione BOOL 0 O QSCT_TAC Avanzamento in seguito a transizione e

conferma dell'operatore per il passo BOOL 0 O

QSCTAC Avanzamento in seguito a transizione e Conferma dell'operatore

BOOL 0 O

QSCTOC Avanzamento in seguito a transizione o conferma dell'operatore

BOOL 0 O

QSTEP_NO BATCH: numero del passo DWORD 0 O READY_TC Stato "Pronto per terminare" BOOL 0 O RESET Comando in modo automatico "Resetta" BOOL 0 I RESTART Comando in modo automatico "Riavvia" BOOL 0 I RESU_ERROR Stato di funzionamento "In continuazione

(errore)" BOOL 0 O

RESUME Comando in modo automatico "Continua"

BOOL 0 I

RESUMING Stato di funzionamento "In continuazione"

BOOL 0 O

RUN Stato di funzionamento "Attivo" BOOL 0 O RUNCOUNT Numero di cicli nel "funzionamento

ciclico" INT 0 O

RUNHOLD Comportamento della catena RUN con il comando "Arresta" 0: arresta catena, 1: interrompi catena

BOOL 0 I

S_ERRCA Conferma di tutti gli errori di passo (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 I

S_ERRG Visualizzazione cumulativa "errore di passo"

BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC

SFC per SIMATIC S7 172 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Connessione Significato Tipo di dati

Def- ault

Tipo S&S

SCT Avanzamento in seguito a transizione (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 1 5) I

SCT_TAC Avanzamento in seguito a transizione e conferma dell'operatore per il passo (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 5) I

SELFCOMP L'SFC passa autonomamente da "Attivo" a "In conclusione"

BOOL 1 I

SELFRESET L'SFC passa autonomamente da "Terminato/Annullato/Fermato" a "Pronto" (solo nel modo MANUALE)

BOOL 0 I

SFC_ADDSTATE Parola di stato supplementare SFC DWORD 0 O + SFC_CONTROL Parola di comando SFC (interfaccia

interna) DWORD 0 IO +

SFC_INIT Inizializza SFC BOOL 0 IO SFC_STATE Parola di stato SFC DWORD 0 O + SIG_2...8 Crea messaggio 2...8 (ALARM_8P) BOOL 0 IO START Comando in modo automatico "Avvia" BOOL 0 I STARTING Stato di funzionamento "In avvio" BOOL 0 O STEP_NO BATCH: numero del passo DWORD 0 I + STOP Comando in modo automatico "Ferma" BOOL 0 I STOPPED Stato di funzionamento "Fermato" BOOL 0 O STOPPING Stato di funzionamento "In fermata" BOOL 0 O T_OPRQCA Conferma di tutte le richieste operative

(solo nel modo AUTOMATICO) BOOL 0 I

T_OPRQG Visualizzazione cumulativa "Richiesta operativa in caso di transizione"

BOOL 0 O

TARGETSEQ Numero di catena per "Imposta passo di destinazione"

BYTE 0 IO

TARGETSTEP Numero di passo per "Imposta passo di destinazione"

WORD 0 IO

TIMEMON Controllo del tempo (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 3) I

TRIG_CPU_RESTART Trigger di avvio per la catena dopo il nuovo avvio della CPU

BOOL 0 O

Legenda 1) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Funzionamento ciclico" 2) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Emissione comandi" 3) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Controllo tempo" 4) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Modo di funzionamento" 5) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Modo di attivazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 173

12.1.3 Simboli utilizzati nella tabella

Spiegazioni della tabella ● Se il testo della colonna "Connessione" compare in grassetto significa che l'attributo

S7_visible = 'true'. La connessione è visibile. ● Nella colonna "Tipo":

– I = IN (ingresso) – IO = INOUT (passaggio) – O = OUT (uscita)

● Nella colonna "Attr.": – "Q" significa che l'attributo S7_link = 'true'. La connessione può essere interconnessa. – "M" significa che il MESSAGE ID si riferisce a un blocco di messaggio (ad es.

ALARM_8P). La connessione non è parametriezzabile; l'ID viene assegnata dal server di messaggi.

– "B", con servizio (solo tramite faceplate). È possibile accedere in scrittura alla connessione da un OS. Impostato come invisibile in CFC.

● Nella colonna "S&S", "+" significa che l'attributo S7_m_c = 'true'. La connessione è disponibile per il servizio e la supervisione.

Il significato dei singoli attribui di sistema è spiegato nella "Guida a STEP 7", nell'argomento Attributi di sistema per le connessioni di blocco

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.1 Interfaccia standard dello schema SFC

SFC per SIMATIC S7 174 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.1.4 Connessioni dello schema SFC in ordine di utilizzo

Connessioni dello schema SFC Le connessioni dell'interfaccia standard dello schema SFC sono raggruppate in base all'utilizzo e trattate nei seguenti paragrafi: Modi di funzionamento (Pagina 202) Comandi e stati di funzionamento (Pagina 204) Opzioni di esecuzione (Pagina 211) Visualizzazioni e conferme cumulative (Pagina 212) Dati delle catene e dei passi da modificare (Pagina 213) Parametri BATCH (Pagina 214) Funzionamento continuo (Pagina 215) Gestione degli errori (Pagina 216) Messaggi (Pagina 219) Parole di comando (Pagina 220) Parole di stato (Pagina 221) Parametri di sistema (Pagina 226) Riserve (Pagina 227)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 175

12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

12.2.1 Interfaccia standard del tipo SFC

Interfaccia standard del tipo SFC L'interfaccia standard del tipo SFC comprende le connessioni necessarie per comandare le istanze SFC con il programma utente oppure per consentire all'utente di effettuarne il servizio e la supervisione.

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni sulle connessioni consultare i seguenti paragrafi: Tipo SFC: interfaccia standard (Pagina 176) Connessioni del tipo SFC in ordine di utilizzo (Pagina 182) Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 183) Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche" (Pagina 185) Modifica delle operazioni e dei setpoint in un'istanza SFC (Pagina 281) Ampliamenti dell'interfaccia "Connessioni" (Pagina 182)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 176 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.2.2 Connessioni dell'interfaccia standard del tipo SFC

Tipo SFC: connessioni dell'interfaccia standard La seguente tabella elenca le connessioni dell'interfaccia standard del tipo SFC disposte in ordine alfabetico. Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

Connessione Significato Tipo di dati Def-

ault Tipo S&S

ABORT Comando in modo automatico "Annulla" BOOL 0 I ABORTED Stato di funzionamento "Annullato" BOOL 0 O ABORTING Stato di funzionamento "In annullamento" BOOL 0 O AUT Commuta su AUTOMATICO (modo di processo) BOOL 0 I AUX_PR04..10 Variabile di segnalazione 4..10 ANY 0 IO BA_ADDSTATE BATCH: parola di stato supplementare DWORD 0 O BA_CONTROL Parola di comando BATCH (interfaccia interna) DWORD 0 IO + BA_EN BATCH: abilitazione BOOL 1 I + BA_ID BATCH: numero di lotto progressivo DWORD 0 I + BA_NA BATCH: designazione del lotto STRING

[32] ' ' I +

BA_STATE BATCH: parola di stato DWORD 0 O + BUSY Stato "Occupato"

(= né "Pronto" né "Terminato" né "Annullato" né "Fermato")

BOOL 0 O

COMPLETE Comando in modo automatico "Termina" BOOL 0 I COMPLETED Stato di funzionamento "Terminato" BOOL 0 O COMPLETING Stato di funzionamento "In conclusione" BOOL 0 O CONT Funzionamento continuo BOOL 0 I CONT_T Tempo di esecuzione massimo per il

"funzionamento continuo" [s] DINT 0 I

CPU_RESTART Nuovo avvio della CPU BOOL 0 O CS AUTOMATICO: operazione preparata

(acquisizione al successivo "avvio") INT 0 I +

CS_HL Operazione "Limite superiore" INT 0 1) I CS_LL Operazione "Limite inferiore" INT 0 1) I CSP_DEFAULT Valore iniziale dell'operazione preparata INT 0 I + CSP_OP MANUALE: operazione preparata dall'operatore

(acquisizione al successivo "avvio") INT 0 IO +

CSSPACCEPT L'operazione e i setpoint sono stati acquisiti (per un ciclo)

BOOL 0 O

CUSEQ N. della catena attuale BYTE 0 O + CUSTEP N. del passo attuale WORD 0 O CUSTEPACTSTATE Stato attivo del passo attuale BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 177

Connessione Significato Tipo di dati Def- ault

Tipo S&S

CUSTEPCOUNT Numero di passi attivi BYTE 0 O CUSTEPERRSTATE Stato di errore del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPHELDSTATE Stato Arrestato del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPMAXRT Tempo di esecuzione massimo del passo

attuale TIME 0 O

CUSTEPMINRT Tempo di esecuzione minimo del passo attuale TIME 0 O CUSTEPRT Tempo di esecuzione del passo attuale TIME 0 O CUTRANS Numero della transizione attuale WORD 0 O CUTRANSCOUNT Numero di transizioni attive BYTE 0 O CUTRANSRESULT Risultato della prima transizione attiva BOOL 0 O CYCLEXEC Funzionamento ciclico (solo nel modo

AUTOMATICO) BOOL 0 2) I

DIS_START_STATE Condizioni che impediscono l'avvio DWORD 0 O + ENABORT Abilita "Annulla" BOOL 1 I ENASTART Abilita "Avvio nel modo Attivo" BOOL 0 I ENAUT Abilita "Commuta su AUTOMATICO" BOOL 0 I ENCOMPLETE Abilita "Termina" BOOL 1 I ENCSP Abilita "Prepara operazione" BOOL 1 I + ENFORCEMAN Abilitazione per la commutazione su MANUALE

se ENMAN = 0 BOOL 1 I

ENHOLD Abilita "Arresta" BOOL 1 I ENMAN Abilita "Commuta su MANUALE" BOOL 0 I ENRESET Abilita "Resetta" BOOL 1 I ENRESTART Abilita "Riavvia" BOOL 1 I ENRESUME Abilita "Continua" BOOL 1 I ENSTART Abilita "Avvia" BOOL 1 I ENSTOP Abilita "Ferma" BOOL 1 I ENTARGETSTEP Abilita "Imposta passo di destinazione" BOOL 1 I ERRG Errore cumulativo

(EXT_ERR | OP_ERR | LI_ERR | S_ERRG) BOOL 0 O

ERROR Stato di funzionamento "Errore" BOOL 0 O ERROR_ COMPLETING

Stato di funzionamento in caso di "Errore (in conclusione)"

BOOL 0 O

EXEC_ERR Errore del tempo di esecuzione, ad es. errore di passo

BOOL 0 O

EXT_ERR Errore esterno BOOL 0 I HELD Stato di funzionamento "Arrestato" BOOL 0 O HELD_ERROR Stato di funzionamento "Arrestato (errore)" BOOL 0 O HELDSEQ N. della catena arrestata BYTE 0 O + HELDSTEP N. del passo arrestato WORD 0 O HELDSTEPCOUNT Numero di passi arrestati BYTE 0 O HELDSTEPERRSTATE Stato di errore del passo arrestato BOOL 0 O HELDSTEPHELDSTATE Stato del passo arrestato BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 178 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Connessione Significato Tipo di dati Def- ault

Tipo S&S

HELDSTEPRT Tempo di esecuzione del passo arrestato TIME 0 O HELDTRANS N. della transizione arrestata WORD 0 O HELDTRANSCOUNT Numero di transizioni arrestate BYTE 0 O HELDTRANSRESULT Risultato della prima transizione arrestata BOOL 0 O HOLD Comando in modo automatico "Arresta" BOOL 0 I HOLDING Stato di funzionamento "In arresto" BOOL 0 O IDLE Stato di funzionamento "Pronto" BOOL 0 O INSTROUT Emissione comandi (solo nel modo

AUTOMATICO) BOOL 1 3) I

INTABORT Comando interno "Annulla" BOOL 0 IO INTCOMPLETE Comando interno "Termina" BOOL 0 IO INTERROR Comando interno "Errore" BOOL 0 IO INTHOLD Comando interno "Arresta" BOOL 0 IO INTRESET Comando interno "Resetta" BOOL 0 IO INTRESTART Comando interno "Riavvia" BOOL 0 IO INTRESUME Comando interno "Continua" BOOL 0 IO INTSTART Comando interno "Avvia" BOOL 0 IO INTSTOP Comando interno "Ferma" BOOL 0 IO IORES_BY Riservato ad uso interno BYTE 0 IO IORES0..7 Riservato ad uso interno BOOL 0 IO IRES1..3 Riservato ad uso interno BOOL 0 I LASTSEQ N. dell'ultima catena attiva BYTE 0 O LASTSTEP N. dell'ultimo passo attivo WORD 0 O LI_ERR Errore di parametrizzazione (ad es.

combinazione errata degli ingressi) BOOL 0 O

LI_ERR_STATE Parola di stato per l'errore di parametrizzazione DWORD 0 O + LOCKABORT Interblocco esterno "Annulla" BOOL 0 I LOCKCOMPLETE Interblocco esterno "Termina" BOOL 0 I LOCKERROR Interblocco esterno "Errore" BOOL 0 I LOCKHOLD Interblocco esterno "Arresta" BOOL 0 I LOCKSTOP Interblocco esterno "Ferma" BOOL 0 I MAN Commuta su MANUALE (modo di comando) BOOL 0 I MODE Modo di elaborazione:

0: elaborazione ciclica nell'OB di allarme schedulazione orologio 1: elaborazione unica nell'OB di esecuzione

BOOL 0 I

MSG_ACK Conferma messaggi (ALARM_8P) WORD 0 O MSG_ERR Errore di messaggio (ALARM_8P) BOOL 0 O MSG_EVID Numero di messaggio (ALARM_8P) DWORD 0 I MSG_LOCK Blocca messaggi:

0: messaggi non bloccati 1: messaggi bloccati

BOOL 0 I +

MSG_STAT Stato del messaggio (ALARM_8P) WORD 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 179

Connessione Significato Tipo di dati Def- ault

Tipo S&S

MSG_SUP Soppressione messaggi (ALARM_8P) BOOL 0 O + NMSG_EVID1 Numero di messaggio 1 (NOTIFY_8P) DWORD 0 I NMSG_EVID2 Numero di messaggio 2 (NOTIFY_8P) DWORD 0 I NMSG_STAT1 Stato del messaggio 1 (NOTIFY_8P) WORD 0 O NMSG_STAT2 Stato del messaggio 2 (NOTIFY_8P) WORD 0 O NSIG_12..16 Crea messaggio di evento 12..16

(NOTIFY_8P) BOOL 0 IO

OCCUPIED BATCH: identificativo di "occupato" BOOL 0 IO + OP_ERR Errore dell'operatore BOOL 0 O OP_ERR_STATE Parola di stato per l'errore dell'operatore DWORD 0 O + OPTIPNO Numero di avvertenza per l'operatore INT 0 O + ORES_BY1..3 Riservato ad uso interno BYTE 0 O ORES1..24 Riservato ad uso interno BOOL 0 O PARAM Verifica operazione e setpoint BOOL 0 I POSINO Numero del testo di posizione INT 0 O + QAUTMAN Modo di funzionamento attuale: 0: MANUALE,

1: AUTOMATICO BOOL 0 5) O

QBA_EN BATCH: abilitazione BOOL 0 O QBA_ID BATCH: numero di lotto progressivo DWORD 0 O QBA_NA BATCH: designazione del lotto STRING[32] ' ' O QCONT "Funzionamento continuo" BOOL 0 O QCONT_T Tempo di esecuzione attuale per il

"funzionamento continuo" [s] DINT 0 O

QCONT_T_ERR Tempo di esecuzione massimo per il "Funzionamento continuo" superato

BOOL 0 O

QCS Operazione attuale INT 0 O + QCS_0 1: nessuna operazione BOOL 0 O QCS_1...32 1: operazione attuale 1 - 32 BOOL 0 O QCSP Operazione preparata INT 0 O + QDIS_START "Avvia" non possibile

(ad es. operazione e/o setpoint errati, LI_ERR, OP_ERR, ...)

BOOL 0 O

QENAUT Abilita "Commuta su AUTOMATICO" BOOL 0 O QENMAN Abilita "Commuta su MANUALE" BOOL 0 O QEXT_ERR Errore esterno BOOL 0 O QFORCEMAN Commuta su MANUALE senza abilitazione

(=manuale forzato, per 1 ciclo) BOOL 0 O

QOCCUPIED BATCH: identificativo di "occupato" BOOL 0 O QPARAM L'operazione e i setpoint verificati sono ok BOOL 0 O QREFRESH BATCH: rileggi setpoint e valori reali BOOL 0 O QSCC Avanzamento con conferma dell'operatore BOOL 0 O QSCT Avanzamento in seguito a transizione BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 180 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Connessione Significato Tipo di dati Def- ault

Tipo S&S

QSCT_TAC Avanzamento in seguito a transizione e conferma dell'operatore per il passo

BOOL 0 O

QSCTAC Avanzamento in seguito a transizione e conferma dell'operatore

BOOL 0 O

QSCTOC Avanzamento in seguito a transizione o conferma dell'operatore

BOOL 0 O

QSTEP_NO BATCH: numero del passo DWORD 0 O QSTEP_T BATCH: tempo di esecuzione passo attuale [s] DINT 0 O + QTAKESP Acquisisci setpoint immediatamente BOOL 0 O READY_TC Stato "Pronto per terminare" BOOL 0 O REFRESH BATCH: rileggi setpoint e valori reali BOOL 0 IO RESET Comando in modo automatico "Resetta" BOOL 0 I RESTART Comando in modo automatico "Riavvia" BOOL 0 I RESU_ERROR Stato di funzionamento "In continuazione

(errore)" BOOL 0 O

RESUME Comando in modo automatico "Continua" BOOL 0 I RESUMING Stato di funzionamento "In continuazione" BOOL 0 O RUN Stato di funzionamento "Attivo" BOOL 0 O RUNCOUNT Numero di cicli nel "funzionamento ciclico" INT 0 O RUNHOLD Comportamento della catena RUN con "Arresta"

0: arresta catena, 1: interrompi catena BOOL 0 I

RUNUPCYC Numero di cicli di primo avvio INT 3 I S_ERRCA Conferma di tutti gli errori di passo (solo nel

modo AUTOMATICO) BOOL 0 I

S_ERRG Visualizzazione cumulativa "errore di passo" BOOL 0 O SCT Avanzamento in seguito a transizione (solo nel

modo AUTOMATICO) BOOL 1 6) I

SCT_TAC Avanzamento in seguito a transizione o conferma dell'operatore per il passo (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 6) I

SELCS Abilita operazioni: bit 0...31: operazione 1...32

DWORD 0 1) 7) I +

SELFCOMP L'SFC passa autonomamente da "Attivo" a "In conclusione"

BOOL 1 I

SELFRESET L'SFC passa autonomamente da "Terminato/Annullato/Fermato" a "Pronto" (solo nel modo MANUALE)

BOOL 0 I

SFC_ADDSTATE Parola di stato supplementare SFC DWORD 0 O + SFC_CONTROL Parola di comando SFC (interfaccia interna) DWORD 0 IO + SFC_INIT Inizializza SFC BOOL 0 IO SFC_STATE Parola di stato SFC DWORD 0 O + SIG_2...8 Crea messaggio 2...8 (ALARM_8P) BOOL 0 IO START Comando in modo automatico "Avvia" BOOL 0 I STARTING Stato di funzionamento "In avvio" BOOL 0 O STEP_NO BATCH: numero del passo DWORD 0 I +

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 181

Connessione Significato Tipo di dati Def- ault

Tipo S&S

STEP_T BATCH: max. tempo di esecuzione passo [s] DINT 0 I + STOP Comando in modo automatico "Ferma" BOOL 0 I STOPPED Stato di funzionamento "Fermato" BOOL 0 O STOPPING Stato di funzionamento "In fermata" BOOL 0 O T_OPRQCA Conferma di tutte le richieste operative

(solo nel modo AUTOMATICO) BOOL 0 I

T_OPRQG Visualizzazione cumulativa "Richiesta operativa in caso di transizione"

BOOL 0 O

TAKESP Acquisisci setpoint immediatamente BOOL 0 I TARGETSEQ Numero di catena per "Imposta passo di

destinazione" BYTE 0 IO

TARGETSTEP Numero di passo per "Imposta passo di destinazione"

WORD 0 IO

TIMEMON Controllo del tempo (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 4) I

TRIG_CPU_RESTART Trigger di avvio per la catena dopo il nuovo avvio della CPU

BOOL 0 O

USTATUS Parola di stato in VSTATUS (impostabile dall'utente)

WORD 0 I

VSTATUS Parola di stato DWORD 0 O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Funzionamento ciclico" 3) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Emissione comandi" 4) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Controllo tempo" 5) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Modo di funzionamento" 6) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Modo di attivazione" 7) Dipende da "Proprietà SFC/Operazioni/Selezione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 182 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.2.3 Connessioni del tipo SFC in ordine di utilizzo

Le connessioni dell'interfaccia standard del tipo SFC sono raggruppate in base all'utilizzo e trattate nei seguenti paragrafi: Modi di funzionamento (connessioni SFC) (Pagina 202) Comandi e stati di funzionamento (connessioni SFC) (Pagina 204) Opzioni di esecuzione (connessioni SFC) (Pagina 211) Visualizzazioni e conferme cumulative (connessioni SFC) (Pagina 212) Dati delle catene e dei passi da modificare (connessioni SFC) (Pagina 213) Parametri BATCH (connessioni SFC) (Pagina 214) Funzionamento continuo (connessioni SFC) (Pagina 215) Gestione degli errori (connessioni SFC) (Pagina 216) Messaggi (connessioni SFC) (Pagina 219) Parole di comando (connessioni SFC) (Pagina 220) Parole di stato (connessioni SFC) (Pagina 221) Parametri di sistema (connessioni SFC) (Pagina 226) Riserve (connessioni SFC) (Pagina 227)

12.2.4 Ampliamenti dell'interfaccia "Connessioni"

Connessioni ammesse Per gli ampliamenti dell'interfaccia si può utilizzare l'Editor di interfaccia "Connessioni". Le connessioni possono avere i seguenti tipi di dati nelle sezioni IN, OUT e IN_OUT: INPUT (sezione IN): BOOL, BYTE, CHAR, WORD, DWORD, INT, DINT, REAL, S5TIME, TIME, DATE, TIME_OF_DAY, STRING OUTPUT (sezione OUT): BOOL, BYTE, CHAR, WORD, DWORD, INT, DINT, REAL, S5TIME, TIME, DATE, TIME_OF_DAY, STRING IN_OUT (sezione IN_OUT): BOOL, BYTE, CHAR, WORD, DWORD, INT, DINT, REAL, S5TIME, TIME, DATE, TIME_OF_DAY, STRING

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 183

12.2.5 Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche"

12.2.5.1 Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche"

Parametrizzazioni dell'interfaccia "Caratteristiche" Le caratteristiche sono rilevanti solo per il tipo SFC. L'interfaccia standard contiene le connessioni delle seguenti caratteristiche: ● Operazioni (Pagina 183) ● Testi di avviso (Pagina 184) ● Testi di posizione (Pagina 184)

12.2.5.2 Caratteristica: "Operazioni"

Caratteristica "Operazioni" Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S CS AUTOMATICO: operazione preparata

(acquisizione al successivo "avvio") INT 0 I +

CS_LL Operazione "Limite inferiore" INT 0 1) I CS_HL Operazione "Limite superiore" INT 0 1) I CSP_DEFAULT Valore iniziale dell'operazione preparata INT 0 I + CSP_OP MANUALE: operazione preparata dall'operatore

(acquisizione al successivo "avvio") INT 0 IO +

CSSPACCEPT L'operazione e i setpoint sono stati acquisiti (per un ciclo)

BOOL 0 O

ENCSP Abilita "operazione preparata" BOOL 1 I + QCS Operazione attuale INT 0 O + QCS_0 1: nessuna operazione BOOL 0 O QCS_1...32 1: operazione attuale 1 - 32 BOOL 0 O QCSP Operazione preparata INT 0 O + SELCS Abilita operazioni:

bit 0...31: operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) I +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "Proprietà SFC/Operazioni/Selezione operazione"

Per maggiori informazioni consultare il capitolo: Modifica delle operazioni e dei setpoint in un'istanza SFC (Pagina 281)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 184 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.2.5.3 Caratteristica per i testi di avviso

Caratteristica per i testi di avviso Se si attribuisce il numero a un testo di avviso nell'operazione di un passo, il testo viene visualizzato nel faceplate SFC. Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

OPTIPNO Numero del testo di avviso per l'operatore INT 0 O +

12.2.5.4 Caratteristica per i testi di posizione

Caratteristica per i testi di posizione Se si attribuisce il numero a un testo di posizione nell'operazione di un passo, il testo viene visualizzato nel faceplate SFC. Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

POSINO Numero del testo di posizione INT 0 O +

Per maggiori informazioni consultare il capitolo: Come si progettano i testi di avviso e di posizione (Pagina 107)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 185

12.2.6 Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche"

12.2.6.1 Ampliamenti dell'interfaccia "Caratteristiche"

Ampliamento dell'interfaccia "Caratteristiche" Le caratteristiche sono rilevanti solo per il tipo SFC. Le connessioni per le seguenti caratteristiche non sono contenute nell'interfaccia standard e devono essere eventualmente progettate: Setpoint (Pagina 186) Valori di processo (Pagina 199) Valori di comando (Pagina 199) Parametri (Pagina 199) Merker (Pagina 200) Temporizzatori (Pagina 201) Contatti blocco (Pagina 201)

Nota Nelle seguenti tabelle delle caratteristiche "nome" corrisponde al "nome della connessione", non a quello di una caratteristica.

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 186 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.2.6.2 Caratteristica "Setpoint"

Caratteristica "Setpoint" Per maggiori informazioni sulle connessioni per i setpoint consultare il paragrafo Utilizzo delle connessioni dei setpoint (Pagina 195) Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

Tipo di dati "BOOL" Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in automatico BOOL 0 I + "nome"_AI Ingresso per valore reale BOOL 0 I + "nome"_AO Uscita per valore reale BOOL 0 O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) IO +

"nome"_EN0OP Abilita comando operatore del setpoint a "0"

BOOL 1 IO +

"nome"_EN1OP Abilita comando operatore del setpoint a "1"

BOOL 1 IO +

"nome"_EN0OPP Abilita comando operatore del setpoint preparato a "0"

BOOL 1 IO +

"nome"_EN1OPP Abilita comando operatore del setpoint preparato a "1"

BOOL 1 IO +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_OP Ingresso operatore per setpoint BOOL 0 IO + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint preparato BOOL 0 IO + "nome"_Q Uscita per setpoint BOOL 0 O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato BOOL 0 O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 187

Tipo di dati "INT" Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in automatico INT 0 I + "nome"_AI Ingresso per valore reale INT 0 I + "nome"_AO Uscita per valore reale INT 0 O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) IO +

"nome"_ENOP Abilita comando operatore del setpoint BOOL 1 IO + "nome"_ENOPP Abilita comando operatore del setpoint

preparato BOOL 1 IO +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_LL Limite inferiore del setpoint INT 0 I + "nome"_HL Limite superiore del setpoint INT 100 I + "nome"_OP Ingresso operatore per setpoint INT 0 IO + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint

preparato INT 0 IO +

"nome"_Q Uscita per setpoint INT 0 O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato INT 0 O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 188 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Tipo di dati "DINT", "SOURCE", "DEST" e "VIA" Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in automatico DINT 0 I + "nome"_AI Ingresso per valore reale DINT 0 I + "nome"_AO Uscita per valore reale DINT 0 O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) IO +

"nome"_ENOP Abilita comando operatore del setpoint

BOOL 1 IO +

"nome"_ENOPP Abilita comando operatore del setpoint preparato

BOOL 1 IO +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_HL Limite superiore del setpoint DINT DINT: 100,

SOURCE, DEST, VIA: 2147483647

I +

"nome"_LL Limite inferiore del setpoint DINT 0 I + "nome"_OP Ingresso operatore per setpoint DINT 0 IO + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint

preparato DINT 0 IO +

"nome"_Q Uscita per setpoint DINT 0 O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato DINT 0 O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 189

Tipo di dati "REAL" Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in automatico REAL 0.0 I + "nome"_AI Ingresso per valore reale REAL 0.0 I + "nome"_AO Uscita per valore reale REAL 0.0 O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) IO +

"nome"_ENOP Abilita comando operatore del setpoint BOOL 1 IO + "nome"_ENOPP Abilita comando operatore del setpoint

preparato BOOL 1 IO +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_HL Limite superiore del setpoint REAL 100.0 I + "nome"_LL Limite inferiore del setpoint REAL 0.0 I + "nome"_OP Ingresso operatore per setpoint REAL 0.0 IO + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint

preparato REAL 0.0 IO +

"nome"_Q Uscita per setpoint REAL 0.0 O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato REAL 0.0 O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 190 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Tipo di dati "STRING" Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in automatico STRING '' I + "nome"_AI Ingresso per valore reale STRING '' I + "nome"_AO Uscita per valore reale STRING '' O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) IO +

"nome"_ENOP Abilita comando operatore del setpoint BOOL 1 O + "nome"_ENOPP Abilita comando operatore del setpoint

preparato BOOL 1 O +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_OP Ingresso operatore per setpoint STRING '' O *) + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint preparato STRING '' O *) + "nome"_Q Uscita per setpoint STRING '' O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato STRING '' O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione" *) I parametri sono delle uscite perché il tipo di dati "STRING" non consente di utilizzare parametri

IN_OUT.

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 191

Tipo di dati "PI" (Process Input = parametri per materiali in ingresso) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in automatico REAL 0.0 I + "nome"_AI Ingresso per valore reale REAL 0.0 I + "nome"_AO Uscita per valore reale REAL 0.0 O + "nome"_B Tracking ID del setpoint DINT 0 I + "nome"_BAI Ingresso per valore reale BATCH DINT 0 I + "nome"_BAO Uscita per valore reale BATCH DINT 0 O + "nome"_BOP Input operatore BATCH DINT 0 IO + "nome"_BOPP Input operatore BATCH preparato DINT 0 IO + "nome"_BQ Setpoint BATCH DINT 0 O + "nome"_BQP Setpoint BATCH preparato DINT 0 O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) IO +

"nome"_ENOP Abilita comando operatore del setpoint BOOL 1 IO + "nome"_ENOPP Abilita comando operatore del setpoint

preparato BOOL 1 IO +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_HL Limite superiore del setpoint REAL 100.0 I + "nome"_LL Limite inferiore del setpoint REAL 0.0 I + "nome"_M Setpoint "Materiale" STRING [16] '' I + "nome"_MAI Ingresso per valore reale "Materiale" STRING [16] '' I + "nome"_MAO Uscita per valore reale "Materiale" STRING [16] '' O + "nome"_MOP Input operatore "Materiale" STRING [16] '' O + "nome"_MOPP Input operatore "Materiale" preparato STRING [16] '' O + "nome"_MQ Setpoint "Materiale" STRING [16] '' O + "nome"_MQP Setpoint "Materiale" preparato STRING [16] '' O + "nome"_OP Ingresso operatore per setpoint REAL 0.0 IO + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint

preparato REAL 0.0 IO +

"nome"_Q Uscita per setpoint REAL 0.0 O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato REAL 0.0 O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 192 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Tipo di dati "PO" (Process Output = parametri per i prodotti principali, secondari, intermedi e di scarto) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in automatico REAL 0.0 I + "nome"_AI Ingresso per valore reale REAL 0.0 I + "nome"_AO Uscita per valore reale REAL 0.0 O + "nome"_B Tracking ID del setpoint DINT 0 I + "nome"_BAI Ingresso per valore reale BATCH DINT 0 I + "nome"_BAO Uscita per valore reale BATCH DINT 0 O + "nome"_BOP Input operatore BATCH DINT 0 IO + "nome"_BOPP Input operatore BATCH preparato DINT 0 IO + "nome"_BQ Setpoint BATCH DINT 0 O + "nome"_BQP Setpoint BATCH preparato DINT 0 O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) IO +

"nome"_ENOP Abilita comando operatore del setpoint BOOL 1 IO + "nome"_ENOPP Abilita comando operatore del setpoint

preparato BOOL 1 IO +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_LL Limite inferiore del setpoint REAL 0.0 I + "nome"_HL Limite superiore del setpoint REAL 100.0 I + "nome"_M Setpoint "Materiale" STRING [16] '' I + "nome"_MAI Ingresso per valore reale "Materiale" STRING [16] '' I + "nome"_MAO Uscita per valore reale "Materiale" STRING [16] '' O + "nome"_MOP Input operatore "Materiale" STRING [16] '' O + "nome"_MOPP Input operatore "Materiale" preparato STRING [16] '' O + "nome"_MQ Setpoint "Materiale" STRING [16] '' O + "nome"_MQP Setpoint "Materiale" preparato STRING [16] '' O + "nome"_OP Ingresso operatore per setpoint REAL 0.0 IO + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint

preparato REAL 0.0 IO +

"nome"_Q Uscita per setpoint REAL 0.0 O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato REAL 0.0 O +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 193

Tipo di dati "TKEY" Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome" Ingresso per setpoint in

automatico DINT 0 I +

"nome"_AI Ingresso per valore reale DINT 0 I + "nome"_AO Uscita per valore reale DINT 0 O + "nome"_CS Abilita operazioni:

bit 0...31 = operazione 1...32 DWORD 0 1) 2) IO +

"nome"_ENOP Abilita comando operatore del setpoint

BOOL 1 IO +

"nome"_ENOPP Abilita comando operatore del setpoint preparato

BOOL 1 IO +

"nome"_ERR Errore di setpoint BOOL 0 O "nome"_LL Limite inferiore del setpoint DINT 0 I + "nome"_HL Limite superiore del setpoint DINT DINT: 100,

SOURCE, DEST, VIA: 2147483647

I +

"nome"_OP Ingresso operatore per setpoint DINT 0 IO + "nome"_OPP Ingresso operatore per setpoint

preparato DINT 0 IO +

"nome"_Q Uscita per setpoint DINT 0 O + "nome"_QP Uscita per setpoint preparato DINT 0 O + "nome"_ID Ingresso per "Transfer ID" in

automatico STRING[16] " I +

"nome"_IDAI Ingresso per valore reale "Transfer ID"

STRING[16] " I +

"nome"_IDAO Uscita per valore reale "Transfer ID"

STRING[16] " O +

"nome"_IDQ Uscita per setpoint "Transfer ID" STRING[16] " O + "nome"_IDQP Uscita per setpoint preparato

"Transfer ID" STRING [16] " O +

"nome"_IDOP Ingresso operatore per setpoint STRING[16] " O + "nome"_IDOPP Ingresso operatore per setpoint

preparato STRING[16] " O +

"nome"_C Ingresso per "Transfer COUNTER" in automatico

DINT 0 I +

"nome"_CAI Ingresso per valore reale "Transfer COUNTER"

DINT 0 I +

"nome"_CAO Uscita per valore reale "Transfer COUNTER"

DINT 0 O +

"nome"_CQ Uscita per setpoint "Transfer COUNTER"

DINT 0 O +

"nome"_CQP Uscita per setpoint preparato "Transfer COUNTER"

DINT 0 O +

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 194 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S "nome"_COP Ingresso operatore per setpoint DINT 0 IO + "nome"_COPP Ingresso operatore per setpoint

preparato DINT 0 IO +

Legenda 1) Dipende dal numero di operazioni nell'Editor di caratteristiche 2) Dipende da "<Setpoint>Proprietà/Assegnazione operazione"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 195

12.2.6.3 Utilizzo delle connessioni dei setpoint

Connessioni dei setpoint Le seguenti spiegazioni valgono per tutti i setpoint, indipendentemente dal loro tipo di dati. Le spiegazioni specifiche di un tipo di dati vengono segnalate. Valori reali Questo tipo di ingresso viene utilizzato per leggere il valore reale dall'impianto. Il valore reale può essere costituito da un valore del processo o da un valore calcolato. Il valore viene emesso nell'uscita senza modifiche. Tipo di dati Connession

e Significato

Ingresso Tutti ..._AI Actual Value Input PI ..._BAI Tracking ID Actual Value Input PI ..._MAI Material Actual Value Input TKEY ..._IDAI Transfer ID Actual Value Input TKEY ..._CAI Transfer Counter Actual Value Input Uscita Tutti ..._AO Actual Value Output PI ..._BAO Tracking ID Actual Value Output PI ..._MAO Material Actual Value Output TKEY ..._IDAO Transfer ID Actual Value Output TKEY ..._CAO Transfer Counter Actual Value Output

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 196 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Setpoint preparati Negli ingressi di setpoint per il modo di funzionamento AUTOMATICO o MANUALE viene "preparato" il valore che dovrà essere utilizzato al successivo avvio dell'istanza SFC. Gli ingressi del modo MANUALE possono essere parametrizzati nella vista "valori preparati" del faceplate SFC. I valori preparati vengono emessi nelle uscite. Tipo di dati Connessione Significato Ingresso Tutti ... Setpoint Automatic Input Tutti ..._OPP Setpoint Operator Input Prepare PI, PO ..._BOPP Tracking ID Setpoint Operator Input Prepare PI, PO ..._B Tracking ID Setpoint Automatic Input PI, PO ..._M Material Setpoint Automatic Input PI, PO ..._MOPP Material Setpoint Operator Input Prepare TKEY ..._ID Transfer ID Setpoint Automatic Input TKEY ..._IDOPP Transfer ID Setpoint Operator Input Prepare TKEY ..._C Transfer Counter Setpoint Automatic Input TKEY ..._COPP Transfer Counter Setpoint Operator Input Prepare Uscita Tutti ..._QP Valid Setpoint Prepare PI, PO ..._BQP Tracking ID Valid Setpoint Prepare PI, PO ..._MQP Material Valid Setpoint Prepare TKEY ..._IDQP Transfer ID Valid Setpoint Prepare TKEY ..._CQP Transfer Counter Valid Setpoint Prepare

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 197

Setpoint che verranno applicati immediatamente I valori che verranno applicati immediatamente vengono preimpostati negli ingressi di setpoint per il modo di funzionamento AUTOMATICO o MANUALE. Nel modo AUTOMATICO è necessario impostare anche l'ingresso TAKESP. Gli ingressi del modo di funzionamento MANUALE possono essere parametrizzati nella vista "valori attual" del faceplate SFC. I valori attuali vengono emessi nelle uscite. Tipo di dati Connessione Significato Ingresso Tutti ... Setpoint Automatic Input Tutti ..._OP Setpoint Operator Input PI, PO ..._B Tracking ID Setpoint Automatic Input PI, PO ..._BOP Tracking ID Setpoint Operator Input PI, PO ..._M Material Setpoint Automatic Input PI, PO ..._MOP Material Setpoint Operator Input TKEY ..._ID Transfer ID Setpoint Automatic Input TKEY ..._IDOP Transfer ID Setpoint Operator Input TKEY ..._C Transfer Counter Setpoint Automatic Input TKEY ..._COP Transfer Counter Setpoint Operator Input Uscita Tutti ..._Q Active Setpoint PI, PO ..._BQ Tracking ID Active Setpoint PI, PO ..._MQ Material Active Setpoint TKEY ..._IDQ Transfer ID Active Setpoint TKEY ..._CQ Transfer Counter Active Setpoint

Abilitazione del comando operatore (preparazione e modifica dei setpoint in MANUALE) Nel modo di funzionamento MANUALE i setpoint possono essere preparati e modificati solo se si impostano le corrispondenti abilitazioni di comando operatore. Tipo di dati Connessione Significato Ingresso BOOL ..._EN0OP Enable Setpoint "0" Operator Input BOOL ..._EN1OP Enable Setpoint "1" Operator Input BOOL ..._EN0OPP Enable Setpoint "0" Operator Input Prepare BOOL ..._EN1OPP Enable Setpoint "1" Operator Input Prepare Tutti tranne BOOL ..._ENOP Enable Setpoint Operator Input Tutti tranne BOOL ..._ENOPP Enable Setpoint Operator Input Prepare

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 198 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Verifica dei valori limite Dopo essere stati modificati, i setpoint vengono trasferiti nell'uscita solo se il loro nuovo valore è compreso entro i limiti definiti. Se il valore non rientra nei limiti compare un errore nell'uscita <sw>_ERR e l'uscita corrispondente non viene modificata. Tipo di dati Connessione Significato Ingresso Tutti tranne BOOL, STRING ..._LL Low Limit Tutti tranne BOOL, STRING ..._HL High Limit Uscita Tutti tranne BOOL, STRING ..._ERR Setpoint Input Error

Verifica dell'assegnazione delle operazioni Il valore dell'ingresso <sw>_CS definisce l'assegnazione del setpoint alle operazioni disponibili. Questa assegnazione è necessaria per la verifica e l'applicazione delle modifiche dei setpoint e l'aggiornamento del faceplate SFC all'operazione scelta. L'ingresso <sw>_CS può essere progettato nella finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto" del setpoint.

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 199

12.2.6.4 Caratteristica "Valori di processo"

Caratteristica "Valori di processo" Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

"nome" Ingresso per il valore di processo BOOL INT DINT REAL STRING

0 0 0 0.0 ''

I

Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

12.2.6.5 Caratteristica "Valori di comando"

Caratteristica "Valori di comando" Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

"nome" Uscita per il valore di comando BOOL INT DINT REAL STRING

0 0 0 0.0 ''

O

Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

12.2.6.6 Caratteristica "Parametri"

Caratteristica "Parametri" Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

"nome" Ingresso per i parametri BOOL INT DINT REAL STRING

0 0 0 0.0 ''

I

Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 200 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.2.6.7 Caratteristica "Merker"

Caratteristica "Merker" Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

"nome" Merker (campo VAR statico) BOOL INT DINT REAL STRING

0 0 0 0.0 ''

Nota I merker sono variabili interne che non sono rappresentate nell'interfaccia come connessioni visibili. Non è quindi possibile, ad esempio, utilizzare la finestra di dialogo "Sfoglia" o l'Editor di interfaccia per trasferire un merker nel campo dell'operando delle proprietà di un passo o di una transizione. Il nome della connessione per il merker deve essere digitato con la tastiera.

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.2 Interfaccia standard del tipo SFC

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 201

12.2.6.8 Caratteristica "Temporizzatori"

Caratteristica "Temporizzatori" Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

SAMPLE_T Tempo di campionamento del task in s (impostato sul tempo di ciclo appropriato dal generatore di codice)

REAL 0.0 I

"nome"_MODE Modo di funzionamento: 0: Avvia il temporizzatore come impulso "Pulse" 1: Avvia il temporizzatore come impulso prolungato "ExtP" 2: Avvia il temporizzatore come ritardo all'inserzione "OnDel" 3: Avvia il temporizzatore come ritardo all'inserzione con memoria "RetOn-D" 4: Avvia il temporizzatore come ritardo alla disinserzione "Off-D"

INT 2 I

"nome"_TIME0 Tempo in s REAL 1.0 IO "nome"_RESET Resetta BOOL 0 IO "nome"_I0 Impulso di ingresso BOOL 0 IO "nome"_QERR Errore BOOL 0 O "nome"_Q0 Impulso di uscita BOOL 0 O "nome"_PTIME Tempo residuo in s REAL 0.0 O

Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

12.2.6.9 Caratteristica "Contatti blocco"

Caratteristica "Contatti blocco" Per maggiori informazioni sull’argomento consultare il paragrafo Contatti di blocco (Pagina 109).

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 202 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

12.3.1 Modi di funzionamento (connessioni SFC)

Connessioni SFC dei modi di funzionamento Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S ENAUT Abilita "Commuta su AUTOMATICO" BOOL 0 I QENAUT Abilita "Commuta su AUTOMATICO" BOOL 0 O AUT Commuta su AUTOMATICO (modo di processo) BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "AUTOMATICO"

Commutazione su AUTOMATICO con pulsante (modo di processo)

ENMAN Abilita "Commuta su MANUALE" BOOL 0 I QENMAN Abilita "Commuta su MANUALE" BOOL 0 O MAN Commuta su MANUALE (modo di comando) BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "MANUALE"

Commutazione su MANUALE con pulsante (modo di comando)

QAUTMAN Modo di funzionamento attuale: 0: MANUALE, 1: AUTOMATICO

BOOL 0 *) O

QFORCEMAN Commutazione su MANUALE senza abilitazione (=manuale forzato, per 1 ciclo)

BOOL 0 O

Legenda *) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Modo di funzionamento"

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 203

Commutazione del modo di funzionamento nell'interfaccia Modo di funzionamento precedente: 0 = MANUALE 1 = AUTOMATICO

Abilita MANUALE Abilita AUTOMATICO

Commutazione -> MANUALE -> AUTOMATICO

Modo di funzionamento successivo: 0 = MANUALE 1 = AUTOMATICO

QAUTMAN ENMAN QENMAN ENAUT QENAUT MAN AUT QAUTMAN 0 x x 0 <-> 1 0 <-> 1 0 0 0 0 x x 0 0 0 1 0 0 x x 1 1 0 1 0 -> 1 1 0 <-> 1 0 <-> 1 x x 0 0 1 1 0 0 x x 1 0 1 1 1 1 x x 1 0 1 -> 0

Commutazione del modo di funzionamento tramite comando operatore (modo di test/visualizzazione SFC) Modo di funzionamento precedente

Abilita MANUALE/AUTOMATICO

Commutazione -> MANUALE -> AUTOMATICO

Modo di funzionamento successivo

Visualizzazione Visualizzazione + pulsante "lucchetto"

Pulsante MANUALE

Pulsante AUTOMATICO

Visualizzazione

MANUALE Chiuso e sollevato Disattivato Premere Dopo avvertenza AUTOMATICO

MANUALE Aperto e sollevato Disattivato Premere AUTOMATICO AUTOMATICO Chiuso e sollevato Premere Disattivato Dopo avvertenza

MANUALE

AUTOMATICO Aperto e sollevato Premere Disattivato MANUALE

Il pulsante di abilitazione del "lucchetto" indica anche lo stato di QENMAN e QENAUT. L'uscita QFORCEMAN viene impostato per un ciclo quando si passa da AUTOMATICO a MANUALE, se l'abilitazione non era impostata.

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 204 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.3.2 Comandi e stati di funzionamento (connessioni SFC)

Connessioni SFC dei comandi e degli stati di funzionamento Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il paragrafo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

"Avvia" (abilitazioni, comandi, nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Attr. ENSTART Abilita "Avvia" BOOL 1 Q ENASTART Abilita "Avvio nel modo Attivo" BOOL 0 Q QDIS_START "Avvia" non possibile

(ad es. LI_ERR, OP_ERR, …) BOOL 0

START Comando in modo automatico "Avvia" BOOL 0 Q Area di comando e visualizzazione "Avvia"

Comando manuale con pulsante "Avvia"

INTSTART Comando interno "Avvia" BOOL 0 STARTING Nuovo stato di funzionamento

"In avvio" (stato transitorio) BOOL 0

RUN Nuovo stato di funzionamento "Attivo" (dopo "In avvio")

BOOL 0

"Arresta" (abilitazioni, comandi, nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENHOLD Abilita "Arresta" BOOL 1 I HOLD Comando in modo automatico "Arresta" BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "Arresta"

Comando manuale con pulsante "Arresta"

INTHOLD Comando interno "Arresta" BOOL 0 IO LOCKHOLD Interblocco esterno "Arresta" BOOL 0 I HOLDING Nuovo stato di funzionamento "In arresto"

(stato transitorio) BOOL 0 O

HELD Nuovo stato di funzionamento "Arrestato" (dopo "In arresto")

BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 205

"Continua" (abilitazioni, comandi) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENRESUME Abilita "Continua" BOOL 1 I RESUME Comando in modo automatico "Continua" BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "Continua"

Comando manuale con pulsante "Continua"

INTRESUME Comando interno "Continua" BOOL 0 IO

"Continua" nello stato di funzionamento "Arrestato" (nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo RESUMING Nuovo stato di funzionamento "In

continuazione" (stato transitorio)

BOOL 0 O

RUN Nuovo stato di funzionamento "Attivo" (dopo "In continuazione")

BOOL 0 O

"Continua" nello stato di funzionamento "Arrestato (errore)" (nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo RESU_ERROR Nuovo stato di funzionamento

"In continuazione (errore)" (stato transitorio) BOOL 0 O

RUN Nuovo stato di funzionamento "Attivo" (dopo "In continuazione (errore)")

BOOL 0 O

"Annulla" (abilitazioni, comandi, nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENABORT Abilita "Annulla" BOOL 1 I ABORT Comando in modo automatico "Annulla" BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "Annulla"

Comando manuale con pulsante "Annulla"

INTABORT Comando interno "Annulla" BOOL 0 IO LOCKABORT Interblocco esterno "Annulla" BOOL 0 I ABORTING Nuovo stato di funzionamento

"In annullamento" (stato transitorio) BOOL 0 O

ABORTED Nuovo stato di funzionamento "Annullato" (dopo "In annullamento")

BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 206 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

"Termina" (abilitazioni, comandi, nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENCOMPLETE Abilita "Termina" BOOL 1 I COMPLETE Comando in modo automatico "Termina" BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "Termina"

Comando manuale con pulsante "Termina"

INTCOMPLETE Comando interno "Termina" BOOL 0 IO LOCKCOMPLETE Interblocco esterno "Termina" BOOL 0 I SELFCOMP L'SFC passa autonomamente da "Attivo" a

"In conclusione" BOOL 1 I

COMPLETING Nuovo stato di funzionamento "In conclusione" (stato transitorio)

BOOL 0 O

COMPLETED Nuovo stato di funzionamento "Terminato" (dopo "In conclusione")

BOOL 0 O

"Ferma" (abilitazioni, comandi, nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENSTOP Abilita "Ferma" BOOL 1 I STOP Comando in modo automatico "Ferma" BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "Ferma"

Comando manuale con pulsante "Ferma"

INTSTOP Comando interno "Ferma" BOOL 0 IO LOCKSTOP Interblocco esterno "Ferma" BOOL 0 I STOPPING Nuovo stato di funzionamento "In fermata"

(stato transitorio) BOOL 0 O

STOPPED Nuovo stato di funzionamento "Fermato" (dopo "In fermata")

BOOL 0 O

"Riavvia" (abilitazioni, comandi, nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENRESTART Abilita "Riavvia" BOOL 1 I RESTART Comando in modo automatico "Riavvia" BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "Riavvia"

Comando manuale con pulsante "Riavvia"

INTRESTART Comando interno "Riavvia" BOOL 0 IO STARTING Nuovo stato di funzionamento

"In avvio" (stato transitorio) BOOL 0 O

RUN Nuovo stato di funzionamento "Attivo" (dopo "Arrestato/Arrestato (errore)")

BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 207

"Resetta" (abilitazioni, comandi, nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENRESET Abilita "Resetta" BOOL 1 I RESET Comando in modo automatico "Resetta" BOOL 0 I Area di comando e visualizzazione "Resetta"

Comando manuale con pulsante "Resetta"

INTRESET Comando interno "Resetta" BOOL 0 IO SELFRESET L'SFC passa autonomamente da

"Terminato/Annullato/Fermato" a "Pronto" (solo nel modo MANUALE)

BOOL 0 I

IDLE Nuovo stato di funzionamento "Pronto" BOOL 0 O

"Errore" (abilitazioni, comandi) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo Area di comando e visualizzazione "Errore"

Comando manuale con pulsante "Errore"

INTERROR Comando interno "Errore" BOOL 0 IO LOCKERROR Interblocco esterno "Errore" BOOL 0 I

"Errore" non nello stato di funzionamento "In conclusione" (nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ERROR Nuovo stato di funzionamento "Errore" (stato

transitorio) BOOL 0 O

HELD_ERROR Nuovo stato di funzionamento "Arrestato (errore)" (dopo "Errore")

BOOL 0 O

"Errore" nello stato di funzionamento "In conclusione" (nuovo stato di funzionamento) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ERROR_COMPLETING Nuovo stato di funzionamento

"Errore (in conclusione)" (stato transitorio)

BOOL 0 O

COMPLETING Nuovo stato di funzionamento "In conclusione" dopo "Errore (in conclusione)" (stato transitorio)

BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 208 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Spiegazione dei comandi e delle transizioni ai nuovi stati di funzionamento I comandi manuali "Avvia, ....." vengono immessi dall'area di comando e visualizzazione tramite la parola di comando SFC_CONTROL e resettati dopo l'esecuzione. La disponibilità dei pulsanti di comando può essere dedotta dalla parola di stato SFC_STATE e dipende dall'abilitazione di "EN....", dal modo e dallo stato di funzionamento: ● nel modo AUTOMATICO i pulsanti dei comandi sono bloccati. ● nel modo MANUALE i pulsanti dei comandi, possono essere disponibili o bloccati a

seconda dell'abilitazione e dello stato di funzionamento. Gli ingressi di comando "START, ....." vengono valutati nel modo di funzionamento AUTOMATICO in funzione dell'abilitazione di "ENSTART, .....". Vengono consentiti o meno in funzione dello stato di funzionamento attuale. Per maggiori informazioni sull’argomento consultare il paragrafo Stato di funzionamento (Pagina 253). I comandi LOCK vengono valutati nel modo di funzionamento AUTOMATICO e MANUALE indipendentemente dall'abilitazione. Vengono consentiti o meno in funzione dello stato di funzionamento attuale. I comandi INT vengono valutati nel modo di funzionamento AUTOMATICO e MANUALE indipendentemente dall'abilitazione. Vengono utilizzati nelle azioni di passo e resettati dopo l'esecuzione. Vengono consentiti o meno in funzione dello stato di funzionamento attuale. È importante considerare le condizioni speciali applicate per il comando "Avvia": QDIS_START "Avvia" può essere eseguito solo se QDIS_START = 0 (in IDLE, RUN, COMPLETED, ABORTED). Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Gestione degli errori (Pagina 216) ENASTART Nello stato di funzionamento RUN, il comando "Avvia" è eseguibile solo se ENASTART = 1 e se contemporaneamente sono soddisfatte le seguenti condizioni: AUTOMATICO: CONT = 1 (funzionamento continuo) e READY_TC = 1 (catena RUN terminata o dopo l'azione "READY_TC = 1) Per maggiori informazioni consultare il capitolo Requisiti per l'avvio di un SFC (schema / istanza) (Pagina 272)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 209

Comando INT speciale (solo per lo schema SFC) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo INTONOFF Comando interno "Attiva/Disattiva SFC",

1: attiva, 0: disattiva BOOL 0 IO

Questo comando garantisce ila compatibiltà con SFC V5.2 (dove si chiama <SFCName>.EN) e viene utilizzato nelle azioni di passo.

Nota A partire dalla V6.1 la connessione INTONOFF non è più disponibile nei tipi SFC ed è stata trasformata in una connessione di riserva (IORES0). Gli accessi INTONOFF esistenti vengono trasformati in interconnessioni testuali.

Attiva SFC (INTONOFF=1) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENSTART Abilita "Avvia" BOOL 1 I STARTING Nuovo stato di funzionamento

"In avvio" (stato transitorio) BOOL 0 O

RUN Nuovo stato di funzionamento "Attivo" (dopo "In avvio")

BOOL 0 O

Disattiva SFC(INTONOFF=0) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENABORT Abilita "Annulla" BOOL 1 I ABORTING Nuovo stato di funzionamento

"In annullamento" (stato transitorio) BOOL 0 O

ABORTED Nuovo stato di funzionamento "Annullato" (dopo "In annullamento")

BOOL 0 O

Stati speciali Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo READY_TC Stato "Pronto per terminare" BOOL 0 O BUSY Stato "Occupato"

(= né "Pronto" né "Terminato" né "Annullato" né "Fermato")

BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 210 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

READY_TC Con l'uscita READY_TC (Ready to complete) dell'interfaccia standard, l'SFC mette a disposizione un segnale di sincronizzazione tra SFC e controllo di livello superiore, per il passaggio da "Attivo" a "In conclusione". Il segnale READY_TC viene impostato a "1" dall'SFC al termine dell'elaborazione di "Attivo", ovvero se non è stata soddisfatta alcuna condizione di avvio per una catena sequenziale o se la catena avviata è stata completamente elaborata. Indipendentemente da questo, READY_TC può essere impostata anche nei passi per segnalare che l'elaborazione vera e propria dell'SFC è terminata. Un controllo di livello superiore all'SFC trasmette all'SFC il comando "Termina" solo quando l'uscita READY_TC è a 1. Quando l'SFC esce dallo stato di funzionamento "Attivo" (ad es. con "Termina", "Arresta" o "Errore") viene impostato READY_TC = 0. Se l'esecuzione dell'SFC è stata arrestata e poi continuata, READY_TC non viene resettato automaticamente sul valore precedente, ma resta uguale a 0, perchè l'SFC non è in grado di decidere se le condizioni per READY_TC = 1 saranno ancora soddisfatte in caso di continuazione. In questo caso è il progettista a essere responsabile della gestione corretta di READY_TC.

BUSY BUSY = 1 indica che l'SFC è "occupato", ovvero che è stato avviato. Questo segnale sostituisce nelle transizioni il segnale <SfcName.EN> utilizzato fino alla V5.2 dell'SFC.

Avvertenza In presenza di più comandi simultanei (ad es. comandi esterni e interni), normalmente viene visualizzato un errore di interconnessione (LI_ERR=1). I comandi non vengono eseguiti o ne viene eseguito solo uno.

Passi di destinazione programmati / abilita "Imposta passo di destinazione" Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ENTARGETSTEP Abilita "Imposta passo di destinazione" BOOL 1 I TARGETSEQ Numero di catena per "Imposta passo di

destinazione" BYTE 0 IO

TARGETSTEP Numero di passo per "Imposta passo di destinazione"

WORD 0 IO

Nel modo di funzionamento MANUALE, ENTARGETSTEP consente di attivare o disattivare i passi di destinazione (rilevante solo in MANUALE, diversamente dagli altri "EN..."). ENTARGETSTEP non influisce in alcun modo sui passi di destinazione. TARGETSEQ e TARGETSTEP consentono di impostare un solo passo di destinazione in una catena. Un eventuale passo di destinazione già impostato viene resettato.

Vedere anche Comportamento in presenza di più comandi (Pagina 273)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 211

12.3.3 Opzioni di esecuzione (connessioni SFC)

Connessioni SFC delle opzioni di esecuzione Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il paragrafo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo

CYCLEXEC Funzionamento ciclico (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 2) I

Area di comando e visualizzazione "Funzionamento ciclico"

Opzione: Funzionamento ciclico (solo nel modo MANUALE)

0 2)

RUNCOUNT Numero di cicli nel "funzionamento ciclico" INT 0 O INSTROUT Emissione comandi (solo nel modo

AUTOMATICO) BOOL 1 3) I

Area di comando e visualizzazione "Emissione comandi"

Opzione: Emissione comandi (solo nel modo MANUALE)

1 3)

TIMEMON Controllo del tempo (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 4) I

Area di comando e visualizzazione "Controllo del tempo"

Opzione: Controllo del tempo (solo nel modo MANUALE)

0 4)

SCT Avanzamento in seguito a transizione (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 1 6) I

SCT_TAC Avanzamento in seguito a transizione e conferma dell'operatore per il passo (solo nel modo AUTOMATICO)

BOOL 0 6) I

Area di comando e visualizzazione "Modo di attivazione"

MANUALE: T: Avanzamento in seguito a transizione T oppure O: Avanzamento in seguito a transizione o conferma dell'operatore T e O: Avanzamento in seguito a transizione e conferma dell'operatore O: Avanzamento in seguito a conferma dell'operatore T/T e O: Avanzamento in seguito a transizione e conferma dell'operatore per il passo

T 6)

QSCC Avanzamento con conferma dell'operatore BOOL 0 O QSCT Avanzamento in seguito a transizione BOOL 0 O QSCT_TAC Avanzamento in caso di transizione e conferma

dell'operatore per il passo BOOL 0 O

QSCTAC Avanzamento in caso di transizione e conferma dell'operatore

BOOL 0 O

QSCTOC Avanzamento in caso di transizione o conferma dell'operatore

BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 212 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Connessione Significato Tipo di dati

Default Tipo

RUNHOLD Comportamento della catena RUN con il comando "Arresta" 0: arresta catena, 1: interrompi catena

BOOL 0 I

SELFCOMP L'SFC passa autonomamente da "Attivo" a "In conclusione"

BOOL 1 I

SELFRESET L'SFC passa autonomamente da "Terminato/Annullato/Fermato" a "Pronto" (solo nel modo MANUALE)

BOOL 0 I

Legenda 2) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Funzionamento ciclico" 3) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Emissione comandi" 4) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Controllo tempo" 6) Dipende da "Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/Modo di attivazione"

12.3.4 Visualizzazioni e conferme cumulative (connessioni SFC)

Connessioni SFC delle visualizzazioni e delle conferme cumulative (connessioni SFC) Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S_ERRCA Conferma di tutti gli errori di passo

(solo nel modo AUTOMATICO) BOOL 0 I

S_ERRG Visualizzazione cumulativa "errore di passo" BOOL 0 O T_OPRQCA Conferma di tutte le richieste operative

(solo nel modo AUTOMATICO) BOOL 0 I

T_OPRQG Visualizzazione cumulativa "Richiesta operativa in caso di transizione"

BOOL 0 O

Area di comando e visualizzazione "Conferma cumulativa"

Conferma tramite pulsante di tutti gli errori di passo e le richieste operative

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 213

12.3.5 Dati delle catene e dei passi da modificare (connessioni SFC)

Connessioni SFC dei dati delle catene e dei passi da modificare Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo S&S

CUSEQ N. della catena attuale BYTE 0 O + CUSTEP N. del passo attuale WORD 0 O CUSTEPACTSTATE Stato attivo del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPCOUNT Numero di passi attivi BYTE 0 O CUSTEPERRSTATE Stato di errore del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPHELDSTATE Stato Arrestato del passo attuale BOOL 0 O CUSTEPMAXRT Tempo di esecuzione massimo del passo attuale TIME 0 O CUSTEPMINRT Tempo di esecuzione minimo del passo attuale TIME 0 O CUSTEPRT Tempo di esecuzione del passo attuale TIME 0 O CUTRANS Numero della transizione attuale WORD 0 O CUTRANSCOUNT Numero di transizioni attive BYTE 0 O CUTRANSRESULT Risultato della prima transizione attiva BOOL 0 O HELDSEQ N. della catena arrestata BYTE 0 O + HELDSTEP N. del passo arrestato WORD 0 O HELDSTEPCOUNT Numero di passi arrestati BYTE 0 O HELDSTEPERRSTATE Stato di errore del passo arrestato BOOL 0 O HELDSTEPHELDSTATE Stato del passo arrestato BOOL 0 O HELDSTEPRT Tempo di esecuzione del passo arrestato (s) TIME 0 O HELDTRANS N. della transizione arrestata WORD 0 O HELDTRANSCOUNT Numero di transizioni arrestate BYTE 0 O HELDTRANSRESULT Risultato della prima transizione arrestata BOOL 0 O LASTSEQ N. dell'ultima catena attiva BYTE 0 O LASTSTEP N. dell'ultimo passo attivo WORD 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 214 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.3.6 Parametri BATCH (connessioni SFC)

Connessioni SFC dei parametri BATCH Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S BA_CONTROL *) Parola di comando BATCH

(interfaccia interna) DWORD 0 IO +

BA_EN BATCH: abilitazione BOOL 1 I + BA_ID BATCH: numero di lotto progressivo DWORD 0 I + BA_NA BATCH: designazione del lotto STRING[32] '' I + BA_STATE BATCH: parola di stato DWORD 0 O + OCCUPIED BATCH: identificativo di "occupato" BOOL 0 I *)

IO..**) +

QBA_EN BATCH: abilitazione BOOL 0 O QBA_ID BATCH: numero di lotto progressivo DWORD 0 O QBA_NA BATCH: designazione del lotto STRING [32] '' O QOCCUPIED BATCH: identificativo di "occupato" BOOL 0 O QREFRESH *) BATCH: rileggi setpoint e valori reali BOOL 0 O QSTEP_NO BATCH: numero del passo DWORD 0 O QSTEP_T *) BATCH: tempo di esecuzione passo

attuale [s] DINT 0 O +

REFRESH *) BATCH: rileggi setpoint e valori reali BOOL 0 IO STEP_NO BATCH: numero del passo DWORD 0 I + STEP_T *) BATCH: max. tempo di esecuzione

passo [s] DINT 0 I +

Legenda *) Solo per il tipo SFC **) Solo per lo schema SFC

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 215

12.3.7 Funzionamento continuo (connessioni SFC)

Connessioni SFC per il funzionamento continuo Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo CONT "Funzionamento continuo" BOOL 0 I CONT_T *) Tempo di esecuzione massimo per il

"funzionamento continuo" [s] DINT 0 I

QCONT *) "Funzionamento continuo" BOOL 0 O QCONT_T *) Tempo di esecuzione attuale per il

"funzionamento continuo" [s] DINT 0 O

QCONT_T_ERR *) Tempo di esecuzione massimo per il "Funzionamento continuo" superato

BOOL 0 O

ENASTART Abilita "Avvio nel modo Attivo" BOOL 0 I

Legenda *) Solo per il tipo SFC

Per informazioni sulla cooperazione tra i comandi utente e SFC consultare il paragrafo Funzionamento continuo (Continuous) (Pagina 259)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 216 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.3.8 Gestione degli errori (connessioni SFC)

Connessioni SFC della gestione degli errori Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo ERRG Errore cumulativo

(EXT_ERR | OP_ERR | LI_ERR | S_ERRG) BOOL 0 O

EXEC_ERR Errore del tempo di esecuzione, ad es. errore di passo BOOL 0 O EXT_ERR Errore esterno BOOL 0 I LI_ERR Errore di parametrizzazione

(ad es. combinazione errata degli ingressi...) BOOL 0 O

OP_ERR Errore dell'operatore BOOL 0 O QEXT_ERR Errore esterno (=EXT_ERR) BOOL 0 O QDIS_START "Avvia" non possibile

(ad es. LI_ERR, OP_ERR, …) BOOL 0 O

Calcolo di LI_ERR e LI_ERR_STATE AUTOMATICO ● Operazione (solo per il tipo SFC)

L'operazione viene verificata solo se QPARAM = 1: Bit 0 - se viene violato il limite superiore delle operazioni (CS > CS_HL) Bit 0 - se viene violato il limite inferiore delle operazioni (CS < CS_LL) Bit 0 - se sono presenti delle operazioni (CS_LL > 0) e l'operazione preparata (CS) non è abilitata (SELCS)

● Setpoint (solo per il tipo SFC) I setpoint vengono verificati solo se QPARAM = 1: Bit 1 - se viene violato il limite superiore del setpoint (<setpoint> > <setpoint>_HL) Bit 1 - se viene violato il limite inferiore del setpoint (<setpoint> < <setpoint>_LL) Bit 1 - se limite superiore del setpoint < limite inferiore (<setpoint>_HL < <setpoint>_LL)

● Comandi in modo automatico: Bit 2 - più di un comando contemporaneamente (ad es. START e HOLD ecc.) Bit 3 - commutazione su MANUALE e AUTOMATICO contemporaneamente (MAN = 1 e AUT = 1)

● Opzioni di esecuzione: Bit 4 - SCT = 0 e SCT_TAC = 0 Bit 4 - SCT = 1 e SCT_TAC = 1

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 217

MANUALE ● Opzioni di esecuzione:

Bit 5 - SELFRESET = 1 e area di comando e visualizzazione "funzionamento ciclico" (non viene eseguito né SELFRESET né il "funzionamento ciclico")

● Comandi interni e interblocchi esterni Bit 6 - più di un comando interno contemporaneamente (ad es. INTABORT e INTCOMPLETE) (1 ciclo) Bit 7 - più di un interblocco esterno contemporaneamente (ad es. LOCKABORT e LOCKCOMPLETE) Bit 8 - comandi interni e interblocchi esterni contemporaneamente (INT...+LOCK...) (1 ciclo)

Esecuzione dei comandi e LI_ERR I seguenti comandi non vengono eseguiti se LI_ERR = 1: AUTOMATICO ● START (vedere anche QDIS_START), COMPLETE, HOLD, RESUME, RESET AUTOMATICO + MANUALE ● INTCOMPLETE, INTHOLD, INTRESUME, INTRESET, INTSTART ● LOCKCOMPLETE, LOCKHOLD I seguenti comandi vengono eseguiti anche se LI_ERR=1: AUTOMATICO + MANUALE ● INTERROR, INTSTOP, INTABORT ● LOCKERROR, LOCKSTOP, LOCKABORT

Calcolo di OP_ERR e OP_ERR_STATE (solo per il tipo SFC) Le seguenti verifiche nel modo di funzionamento MANUALE determinano OP_ERR (per un ciclo di elaborazione dell'AS): ● Operazione

Bit 0 - se viene violato il limite superiore delle operazioni (CSP_OP > CS_HL) (1 ciclo) Bit 0 - se viene violato il limite inferiore delle operazioni (CSP_OP < CS_LL) (1 ciclo) Bit 0 - se sono presenti delle operazioni (CS_LL > 0) e l'operazione preparata (CSP_OP) non è abilitata (SELCS).

● Setpoint Bit 1 - se viene violato il limite superiore del setpoint (<setpoint>_OP > <setpoint>_HL) (1 ciclo) Bit 1 - se viene violato il limite inferiore del setpoint (<setpoint>_OP < <setpoint>_LL) (1 ciclo) Bit 1 - se limite superiore del setpoint < limite inferiore (<setpoint>_HL < <setpoint>_LL)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 218 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Calcolo di QDIS_START e DIS_START_STATE AUTOMATICO ● Bit 0 (solo per il tipo SFC) - l'operazione e i setpoint non sono ancora stati verificati

(QPARAM = 0) o sono errati ● Bit 1 - nello stato di funzionamento "Attivo" non è stata impostata l'abilitazione "Avvio nel

modo Attivo" (ENASTART = 0) o/e non è stato impostato il funzionamento continuo (QCONT = 0)

MANUALE ● Bit 2 - Nello stato di funzionamento "Attivo" non è stata impostata l'abilitazione "Avvio nel

modo Attivo" (ENASTART = 0) ● Bit 3 - è presente un OP_ERR AUTOMATICO + MANUALE ● Bit 4 - è presente un LI_ERR ● Bit 5 - "Avvia" non abilitato (ENSTART = 0) ● Bit 6 - è presente un interblocco esterno (LOCKERROR, LOCKHOLD, LOCKABORT,

LOCKCOMPLETE, LOCKSTOP) ● Bit 7 - è presente il comando interno INTERROR ● Bit 8 (solo per il tipo SFC) - sono state progettate delle operazioni ma non ne è stata

selezionata alcuna (QCSP = 0) ● Bit 9 - è stato effettuato il passaggio a STARTEND ● Bit 10 - è stata effettuata una commutazione AUTOMATICO/MANUALE (per un ciclo)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 219

12.3.9 Messaggi (connessioni SFC)

Connessioni SFC dei messaggi Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&SAUX_PR04..10 *) Variabile di segnalazione 4..10 ANY 0 IO MSG_ACK *) Conferma messaggi (ALARM_8P) WORD 0 O MSG_ERR *) Errore di messaggio (ALARM_8P) BOOL 0 O MSG_EVID Numero di messaggio (ALARM_8P) DWORD 0 I MSG_LOCK Blocca messaggi:

0: messaggi non bloccati 1: messaggi bloccati

BOOL 0 I +

MSG_STAT Stato del messaggio (ALARM_8P) WORD 0 O MSG_SUP Soppressione messaggi (ALARM_8P) BOOL 0 O + NMSG_EVID **) Numero di messaggio (NOTIFY) DWORD 0 I NMSG_EVID1 *) Numero di messaggio 1 (NOTIFY_8P) DWORD 0 I NMSG_EVID2 *) Numero di messaggio 2 (NOTIFY_8P) DWORD 0 I NMSG_STAT1 *) Stato del messaggio 1 (NOTIFY_8P) WORD 0 O NMSG_STAT2 *) Stato del messaggio 2 (NOTIFY_8P) WORD 0 O NSIG_12..16 *) Crea messaggio di evento 12...16

(NOTIFY_8P) BOOL 0 IO

RUNUPCYC *) Numero di cicli di primo avvio INT 3 I SIG_2...8 Crea messaggio 2...8 (ALARM_8P) BOOL 0 IO BA_ID Variabile di segnalazione 1

(ALARM_8P, NOTIFY, NOTIFY_8P) DWORD 0 I +

BA_NA Variabile di segnalazione 2 (ALARM_8P, NOTIFY, NOTIFY_8P)

STRING[32] '' I +

STEP_NO Variabile di segnalazione 3 (ALARM_8P, NOTIFY, NOTIFY_8P)

DWORD 0 I +

Legenda *) Solo per il tipo SFC **) Solo per lo schema SFC

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 220 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.3.10 Parole di comando (connessioni SFC)

Connessioni SFC delle parole di comando Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S BA_CONTROL *) Parola di comando BATCH

(interfaccia interna) DWORD 0 IO +

SFC_CONTROL Parola di comando SFC (interfaccia interna)

DWORD 0 IO +

Legenda *) Solo per il tipo SFC

Utilizzo delle connessioni ● Tramite BA_CONTROL SIMATIC BATCH invia i comandi all'SFC nel modo di

funzionamento AUTOMATICO. ● Tramite SFC_CONTROL l'area di comando e visualizzazione trasmette i comandi all'SFC

(in MANUALE).

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 221

12.3.11 Parole di stato (connessioni SFC)

Parole di stato delle connessioni SFC Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo S&S BA_ADDSTATE BATCH: parola di stato

supplementare DWORD 0 O

BA_STATE BATCH: parola di stato DWORD 0 O + SFC_STATE Parola di stato SFC DWORD 0 O + USTATUS *) Parola di stato in VSTATUS

(impostabile dall'utente) WORD 0 I

VSTATUS *) Parola di stato DWORD 0 O +

Legenda *) Solo per il tipo SFC

BA_ADDSTATE Bit Significato Sorgente 0 Identificativo "conclusione automatica" SELFCOMP 1 Identificativo "reset automatico" SELFRESET 2 Abilita "Avvio nel modo Attivo" ENASTART 3 Riservato ad uso interno

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 222 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

BA_STATE Bit Significato Sorgente 0 Stato di funzionamento "Pronto" IDLE 1 Stato di funzionamento "Attivo" RUN / HELD_ERROR) **) 2 Stato di funzionamento "Terminato" COMPLETED 3 Stato di funzionamento "Arrestato" HELD 4 Stato di funzionamento "Annullato" ABORTED 5 Stato "Pronto per terminare" READY_TC 6 Stato di funzionamento "Fermato" STOPPED 7 Riservato - 8 *) Identificativo "Tempo di controllo

funzionamento continuo trascorso" QCONT_T_ERR

9 Stato di funzionamento "In avvio" STARTING 10 Stato di funzionamento "In

continuazione" RESUMING / RESU_ERROR **)

11 Stato di funzionamento "In conclusione"

COMPLETING / ERROR_COMPLETING **)

12 Stato di funzionamento "In arresto" HOLDING 13 Stato di funzionamento "In

annullamento" ABORTING

14 Stato di funzionamento "In fermata" STOPPING 15 Riservato a S88 "Pausing" - 16 Preimpostazione del modo di

funzionamento MANUALE/AUTOMATICO

Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/ "Modo di funzionamento"

17 Modo di funzionamento MANUALE/AUTOMATICO

QAUTMAN

18 BATCH: abilitazione BA_EN / QBA_EN 19 *) BATCH: Identificativo "Tempo di

esecuzione superato" QSTEP_T > STEP_T

20 Visualizzazione cumulativa "Richiesta operativa transizione"

T_OPRQG

21 *) BATCH: rileggi setpoint e valori reali REFRESH / QREFRESH 22 Identificativo "Blocco dell'avvio" QDIS_START 23 Identificativo "Funzionamento

continuo" (Continuous) CONT & RUN & READY_TC

24 BATCH: identificativo di "occupato" OCCUPIED/QOCCUPIED 25 Stato di funzionamento "Errore" ERROR / ERROR_COMPLETING **) 26 Errore "Esecuzione" EXEC_ERR 27 Visualizzazione cumulativa "Tempo di

esecuzione superato" S_ERRG

28 Errore "Parametrizzazione/Interconnessione"

LI_ERR

29 Errore "Comando" OP_ERR

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 223

Bit Significato Sorgente 30 Errore "esterno" EXT_ERR / QEXT_ERR 31 BATCH: Errore cumulativo Bit 25-30 combinati mediante OR

Legenda *) Solo per il tipo SFC **) Viene indicato anche lo stato che l'uscita aveva prima dello stato di errore.

SFC_STATE Bit Significato Sorgente 0-4 Stato di funzionamento bit 0-4 (gli stati 0...4

sono identici alla codifica dell'SFC V5.2) 0: IDLE 1: RUN 2: COMPLETED 3: HELD 4: ABORTED 5: STARTING 6: COMPLETING 7: ERROR_COMPLETING 8: HOLDING 9: RESUMING 10: ERROR 11: HELD_ERROR 12: RESU_ERROR 13: ABORTING 14: STOPPING 15: STOPPED 16-31: Libero

5 Stato "Funzionamento continuo" (Continuous)

CONT & RUN & READY_TC

6 Stato "Pronto per terminare" READY_TC 7 Modo di funzionamento

AUTOMATICO/MANUALE QAUTMAN (0=MAN, 1=AUT)

8 Errore di comando OP_ERR 9 Errore di

interconnessione/parametrizzazione LI_ERR

10 Abilitazione del comando "AUTOMATICO" ENAUT/QENAUT 11 Abilitazione del comando "MANUALE" ENMAN/QENMAN 12 Abilitazione del comando "Avvia" ENSTART& *) 13 Abilitazione del comando "Termina" ENCOMPLETE& *) 14 Abilitazione del comando "Arresta" ENHOLD& *) 15 Abilitazione del comando "Continua" ENRESUME& *) 16 Abilitazione del comando "Annulla" ENABORT& *)

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 224 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Bit Significato Sorgente 17 Abilitazione del comando "Ferma" ENSTOP& *) 18 Abilitazione del comando "Riavvia" ENRESTART& *) 19 Abilitazione del comando "Resetta" ENRESET& *) 20 Abilitazione del comando "Errore" *) 21 Applica preimpostazioni parametri

d'esercizio all'avvio di SFC Proprietà SFC/Parametri d'esercizio PLC/ "All'avvio dell'SFC preimpos..."

22 Visualizzazione cumulativa "Richiesta operativa"

T_OPRQG

23 Visualizzazione cumulativa "errore di passo" S_ERRG 24-26 Modo di attivazione bit 0...2 0: QSCT

1: QSCTOC 2: QSCTAC 3: QSCC 4: QSCT_TAC

27 Riavvio della CPU dopo l'arresto con SFC attivo

RESTART della CPU (dati coerenti)

28 Riavvio della CPU dopo l'arresto durante l'elaborazione del blocco

RESTART della CPU (dati non coerenti)

29 Emissione comandi MANUALE: area di comando e visualizzazione/ "Emissione comandi" AUTOMATICO: INSTROUT

30 Funzionamento ciclico MANUALE: area di comando e visualizzazione/ "Funzionamento ciclico" AUTOMATICO: CYCLEXEC

31 Controllo tempo MANUALE: area di comando e visualizzazione/ "Controllo tempo" AUTOMATICO: TIMEMON

*) in funzione dello stato di funzionamento (vedere Logica degli stati di funzionamento per SFC (LSF SFC) (Pagina 254)

USTATUS (solo per il tipo SFC) Bit Significato 0-15 Impostabile dall'utente

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 225

VSTATUS (solo per il tipo SFC) Bit Significato Sorgente 0 Stato di funzionamento "Pronto" IDLE 1 Stato di funzionamento "In avvio / Attivo" RUN / STARTING / RESU_ERROR 2 Stato di funzionamento "In

conclusione/Terminato" COMPLETED / COMPLETING / ERROR_COMPETING

3 Stato di funzionamento "Arrestato/Errore" HELD / HOLDING / ERROR / HELD_ERROR 4 Stato di funzionamento "Annullato" ABORTED / ABORTING 5 Stato di funzionamento "Pronto per

terminare" READY_TC

6 Stato di funzionamento "Fermato" STOPPED / STOPPING 7 Riservato - 8 Stato di funzionamento "Errore" ERROR / ERROR_COMPETING 9 Stato transitorio "...ING" "...ING" / ERROR 10 Modo di funzionamento

MANUALE/AUTOMATICO QAUTMAN (0 = MANUALE, 1 = AUTOMATICO)

11 Identificativo "Funzionamento continuo" (Continuous)

CONT & RUN & READY_TC

12 Errore cumulativo SFC ERRG 13 Libero - 14 Libero - 15 Libero - 16-31 USTATUS bit 0-15 -

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 226 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

12.3.12 Parametri di sistema (connessioni SFC)

Connessioni SFC dei parametri di sistema Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il capitolo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173)

Speciale Connessione Significato Tipo di dati Default Tipo MODE Modo di elaborazione:

0: elaborazione cicl. nell'OB di allarme schedulazione orologio 1: elaborazione unica nell'OB di esecuzione

BOOL 0 I

SFC_INIT Inizializza SFC BOOL 0 IO

● Il generatore di codice SFC assegna un valore al parametro MODE per fare in modo che

l'istanza SFC venga inserita nell'OB di avviamento o nell'OB di allarme schedulazione orologio. Il valore assegnato non deve essere modificato.

● Il parametro SFC_INIT serve per l'inizializzazione dell'istanza SFC a scopo di test e non deve essere utilizzato.

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 227

12.3.13 Riserve (connessioni SFC)

Connessioni SFC delle riserve I parametri delle riserve vanno a riempire dei gap di offset, sono stati previsti per gli ampliamenti futuri e non vanno pertanto utilizzati. Per spiegazioni sulle voci della tabella consultare il paragrafo Simboli utilizzati nella tabella (Pagina 173) Connessione Significato Tipo di

dati Default Tipo Attr. S&S

Schema SFC IORES1..6 Riservato ad uso interno BOOL 0 IO IRES1..5 Riservato ad uso interno BOOL 0 I ORES_BY Riservato ad uso interno BYTE 0 O ORES1..15 Riservato ad uso interno BOOL 0 O Tipo SFC IORES_BY Riservato ad uso interno BYTE 0 IO IORES1..7 Riservato ad uso interno BOOL 0 IO IRES1..3 Riservato ad uso interno BOOL 0 I ORES_BY1..3 Riservato ad uso interno BYTE 0 O ORES1..24 Riservato ad uso interno BOOL 0 O

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Interfaccia standard e connessioni di schema 12.3 Connessioni SFC in ordine di utilizzo

SFC per SIMATIC S7 228 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 229

Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 1313.1 Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle

istanze

Compilazione Durante la compilazione (Volume: Programma completo) tutti gli schemi, i tipi e le istanze SFC della cartella Schemi attuale vengono convertiti nel linguaggio sorgente e quindi compilati. Se uno schema SFC, un tipo SFC o un'istanza SFC sono stati modificati, è possibile caricare solo le modifiche. In linea di principio durante la compilazione vengono compilati prima i tipi SFC, poi le istanze SFC e infine gli schemi SFC. Poi vengono compilati gli schemi CFC. Il tipo SFC viene compilato solo se, successivamente all'ultima compilazione, vi sono state apportate modifiche rilevanti per la compilazione. A partire da un tipo SFC dotato di interfaccia, viene creato un tipo di blocco funzionale che contiene le connessioni definite nell'interfaccia e le catene sequenziali progettate. Inoltre, come per gli schemi SFC, viene creata un'FC di azione e una di transizione. Durante la compilazione viene effettuata automaticamente una verifica della coerenza. Questa verifica può essere avviata anche indipendentemente dalla compilazione utilizzando il comando di menu SFC > Verifica coerenza. Nel corso della verifica della coerenza, della compilazione e del caricamento vengono creati dei protocolli che possono essere visualizzati in SIMATIC Manager con il comando di menu Strumenti > Schemi > Protocolli... nonché in SFC e CFC con il comando di menu Strumenti > Protocolli.... Una volta compilato, il programma utente può essere caricato nel sistema di destinazione, testato e messo in servizio.

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Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13.1 Informazioni generali sulla compilazione degli schemi, dei tipi e delle istanze

SFC per SIMATIC S7 230 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Confronto con il sistema di destinazione Se, prima del caricamento, si vogliono confrontare la data e l'ora delle ultime modifiche, si può selezionare il comando di menu Sistema di destinazione > Confronta. Si apre una finestra di dialogo che indica la data e l'ora delle seguenti modifiche: ● l'ultima modifica da caricare ● l'ultima compilazione ● compilazione del programma caricato Se la data e l'ora dell'ultima modifica rilevante per il caricamento è precedente alla modifica offline del programma, non si ha alcuna conseguenza sull'esecuzione del programma nella CPU. Non è quindi necessario ricaricare il programma. Se la data e l'ora indicate in "Ultima compilazione" sono precedenti a quelle della modifica rilevante per il caricamento, per fare in modo che corripondano è necessario compilare gli schemi e caricarli nella CPU. Se la data e l'ora indicate in "Compilazione del programma caricato" sono precedenti a quelle indicate in "Ultima compilazione", per fare in modo che corrispondano è necessario caricare il programma utente dal PC/PG nella CPU.

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni sulla compilazione consultare i seguenti paragrafi: Impostazioni per la compilazione (Pagina 231) Come si effettua la compilazione (Pagina 232) Blocchi generati durante la compilazione (Pagina 233) Verifica della coerenza (Pagina 235) Protocolli (Pagina 307)

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Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13.2 Impostazioni per la compilazione e il caricamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 231

13.2 Impostazioni per la compilazione e il caricamento

Definizione delle impostazioni Selezionare il comando di menu Strumenti > Impostazioni > Compila/Carica…. Si apre una finestra di dialogo che contiene le informazioni sulle risorse che riguardano la compilazione. ● È possibile stabilire i limiti di guardia che consentono di individuare tempestivamente i

possibili rischi connessi al caricamento ● È possibile definire quali risorse devono restare inutilizzate durante la compilazione della

cartella Schemi attuale. Questa operazione è utile ad es. se si desidera risolvere il task di automazione in parte con gli schemi e in parte con la programmazione (ad es. programmi AWL, KOP o SCL) e se le funzioni (FC) o i blocchi dati (DB) sono stati inseriti nel programma utente da altre sorgenti.

● È possibile visualizzare la finestra Statistiche che indica quante risorse (DB, FC) della CPU sono disponibili per la compilazione e quali sono già state assegnate.

● Si può stabilire se dovrà essere creata un'immagine del programma caricato per poter effettuare un confronto. La copia viene creata come file XML e assegnata al programma. In questo modo, prima di un effettuare un nuovo caricamento è possibile determinare le differenze tra i dati da caricare e quelli caricati.

Nota Se nel programma si utilizzano solo CFC e SFC si possono lasciare invariate le impostazioni standard per la compilazione.

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Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13.3 Come si effettua la compilazione

SFC per SIMATIC S7 232 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

13.3 Come si effettua la compilazione

Compilazione della cartella Schemi 1. Selezionare il comando di menu SFC > Compila....

Si apre una finestra di dialogo contenente delle caselle di opzione che consentono di selezionare la compilazione del "Programma completo" (vengono compilati tutti gli oggetti) e delle sole "Modifiche" (vengono compilati solo gli oggetti modificati dopo l'ultima compilazione). Si apre una finestra di dialogo che consente di configurare le impostazioni per la compilazione.

2. Indicare se si vuole compilare il programma completo o solo le modifiche. 3. In opzione: disattivare la casella "Crea driver di unità" ad esempio se, durante la

compilazione, l'hardware è ancora incompleto. La casella viene disattivata solo per la compilazione attuale e riattivata subito dopo.

4. In opzione: attivare la casella "Crea sorgente SCL" se si desidera visionare determinate parti del programma nel codice SCL, ad es. per motivi di comprensione o per la ricerca degli errori. Soltanto se la casella di opzione è attivata viene creata una sorgente SCL che viene memorizzata nella cartella sorgenti. Questa sorgente non è necessaria per la compilazione del programma. La casella resta attiva per una sola compilazione, alla compilazione successiva è disattivata.

5. Fare clic sul pulsante "OK". La finestra di dialogo si chiude e viene avviata la compilazione.

Risultato Gli schemi del programma attuale (cartella Schemi) vengono controllati per verificarne la coerenza e in seguito compilati. I messaggi generati durante la verifica della coerenza vengono scritti in un file di protocollo. In caso di "errori" e "avvisi" si può passare all'SFC facendo doppio clic sul corrispondente messaggio. Lo stato di avanzamento della compilazione viene indicato in una finestra di dialogo. Facendo clic sul pulsante "Annulla" si può interrompere la compilazione in qualsiasi momento.

Visualizzazione e stampa dei protocolli Per visualizzare e stampare i messaggi generati durante la verifica della coerenza o la compilazione selezionare il comando di menu Strumenti > Protocolli....

Nota La verifica della coerenza può essere effettuata anche senza avviare la compilazione selezionando il comando di menu SFC > Verifica coerenza. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo Verifica della coerenza (Pagina 235).

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Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13.4 Blocchi generati durante la compilazione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 233

13.4 Blocchi generati durante la compilazione

Introduzione Per poter controllare l’assegnazione delle risorse nel sistema di destinazione è importante considerare quanto indicato qui di seguito.

Informazioni generali La struttura progettata negli SFC viene mappata sugli oggetti S7 blocco funzionale (FB), funzione (FC) e blocco dati (DB). Vengono sempre compilati tutti gli schemi (CFC e SFC) della cartella Schemi. Ogni SFC della cartella Schemi viene mappato nel seguente modo durante la compilazione:

Schema SFC 1 DB di istanza + n DB di catena + 2 FC Tipo SFC 1 FB + 2 FC Istanza SFC 1 DB di istanza + n DB di catena

Perché sia possibile elaborare gli schemi e le istanze SFC nell'AS, la cartella Schemi deve contenere anche i seguenti blocchi (in funzione del progetto):

Nome oggetto

Nome simbolico

Per lo schema (P) / o il tipo (T)

Significato

FB 245 @SFC_LSF P / T Logica dello stato di funzionamento FB 246 @SFC_ESM P / T Elaborazione della catena FB 300 @SFC_RTS P (a partire da V6.0) Sistema di runtime FB 300 @SFC_INTP P (fino a V5.x) Sistema di runtime FC 240 @SFC_OPI T Blocco ausiliario per il setpoint INT FC 241 @SFC_OPDI T Blocco ausiliario per il setpoint DINT FC 242 @SFC_OPR T Blocco ausiliario per il setpoint REAL FC 243 @SFC_OPB T Blocco ausiliario per il setpoint BOOL FC 244 @SFC_OPS T Blocco ausiliario per il setpoint STRING FC 250 @SFC_INDCALL P Blocco ausiliario per i richiami di blocco SFB 35 ALARM_8P P / T Messaggi con variabili per otto segnali SFB 36 NOTIFY P Messaggi senza indicazione di conferma SFB 31 NOTIFY_8P T Messaggi senza indicazione di conferma per otto segnali

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Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13.4 Blocchi generati durante la compilazione

SFC per SIMATIC S7 234 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Se è presente una caratteristica "Tempi" è necessario anche il seguente blocco: FB 5 TIMER_P T Generatore di impulsi

Quando si crea un nuovo schema o tipo SFC, i blocchi necessari vengono copiati automaticamente nella cartella Schemi. Per il tipo SFC viene creata anche una copia dell'FB 247 (il numero dell'FB è il primo numero libero, ad es. FB 1025). Sono inoltre necessarie altre FC che consentono di richiamare i blocchi elaborati in CFC secondo la sequenza di esecuzione progettata: ● una FC per ogni OB utilizzato ● una FC per ogni gruppo di esecuzione CFC utlizza i DB nel seguente modo: ● viene creato un DB di istanza per ogni blocco di un tipo inserito. ● Per la memorizzazione dei risultati parziali, ad es. delle FC, vengono generati DB pool. È

necessario disporre di uno di questi DB per ogni tipo di dati. Una volta raggiunta la lunghezza massima (4 KByte) viene creato un altro DB.

È disponibile un numero diverso di FC e DB a seconda del sistema di destinazione. I blocchi devono essere ripartiti nel seguente modo: ● FC per i tipi di blocco ● FC e DB per le strutture create con i linguaggi di programmazione KOP, AWL, SCL ● FC e DB per gli schemi compilati

Calcolo delle risorse SFC Il paragrafo "Istruzioni per l'uso" del file Leggimi di SFC mette a disposizione il file Excel "Risorse SFC" che consente di calcolare in modo approssimativo la quantità di risorse di sistema necessarie.

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Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13.5 Verifica della coerenza

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 235

13.5 Verifica della coerenza

Oggetto della verifica Prima della compilazione vera e propria, il sistema effettua automaticamente le verifiche della coerenza descritte di seguito. ● Verifica se i tipi di blocco del programma utente corrispondono a quelli importati in CFC.

Possono verificarsi delle incoerenze se, dopo l'importazione dei tipi di blocco in CFC, sono stati modificati o cancellati dei tipi di blocco dal programma utente.

● Verifica se i riferimenti simbolici agli operandi globali sono stati registrati nella tabella dei simboli. Possono verificarsi delle incoerenze se non sono state ancora inserite, modificate o cancellate le corrispondenti voci della tabella.

● Verifica se i blocchi dati (DB) utilizzati come destinazione di un'interconnessione sono presenti nel programma utente. Possono verificarsi delle incoerenze se sono stati modificati o cancellati successivamente dei blocchi dati dal programma utente.

● Verifica se i parametri di transito o le uscite di blocco di tipo "ANY", "STRING", "DATE_AND_TIME" o "POINTER" sono state interconnesse (cioè se vi sono stati attribuiti dei valori) Verifica se sono ancora presenti tutti i blocchi ai quali accedono le condizioni o le istruzioni di SFC.

La verifica della coerenza può essere effettuata anche senza compilazione, ad es. per verificare se è necessario o meno compilare il programma.

Procedimento 1. Selezionare il comando di menu Schema > Verifica coerenza.

Vengono verificati tutti gli schemi della cartella Schemi attuale. Al termine della verifica il risultato viene visualizzato nella finestra di dialogo "Protocolli".

2. Il protocollo può essere letto o stampato anche in seguito: 3. Selezionare il comando di menu Strumenti > Protocolli... in SFC oppure in SIMATIC

Manager Strumenti > Schemi > Protocolli.... Ulteriori informazioni sui protocolli consultare Protocolli (Pagina 307).

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Compilazione degli schemi e dei tipi SFC 13.5 Verifica della coerenza

SFC per SIMATIC S7 236 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 237

Caricamento nell'AS 1414.1 Come caricare i programmi

Introduzione Per poter mettere in funzione in una CPU gli schemi e i tipi creati con l'Editor grafico è necessario compilare il programma e caricarlo nel sistema di destinazione. Il caricamento viene effettuato nella CPU a cui è stato assegnato il programma utente con la cartella Schemi attuale.

Nota I programmi creati in SFC devono essere sempre caricati da SFC o CFC nel sistema di destinazione, perché solo questa funzione di caricamento garantisce la coerenza tra i dati del progetto e quelli del sistema di destinazione. La stessa funzione di caricamento può essere attivata da SIMATIC Manager con il comando di menu Sistema di destinazione > Compila e carica oggetti.... Non è invece possibile copiare i blocchi della "cartella Schemi offline" per inserirli nella "cartella Schemi online".

Protocollo delle modifiche In S7 il caricamento nella CPU, come l’utilizzo del modo di test, è una funzione protetta e viene registrata in un apposito protocollo (se è stato installato SIMATIC Logon Service e se sono stati attivati la protezione dell'accesso e il protocollo delle modifiche). Oltre al protocollo delle modifiche di SIMATIC Manager, nell'ES è possibile elencare in un protocollo le azioni di caricamento e la rispettiva data/ora, a condizione che la cartella Schemi attuale sia attivata per il protocollo ES. La cartella Schemi può essere attivata nella scheda "Protocollo ES della finestra di dialogo delle proprietà dell'oggetto". Per maggiori informazioni consultare il manuale o la Guida in linea di CFC in Giornale di registrazione modifiche.

Requisiti per il caricamento Per poter effettuare il caricamento è necessario che vengano soddisfatti i seguenti requisiti: ● La CPU e il PC/PG devono essere collegati. ● Deve essere impostato il modo di programmazione. ● Il programma deve essere stato compilato.

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Caricamento nell'AS 14.1 Come caricare i programmi

SFC per SIMATIC S7 238 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Procedimento 1. Selezionare il comando di menu Sistema di destinazione > Caricamento.

Si apre la finestra di dialogo "Caricamento". 2. Nel modo di caricamento selezionare se si vuole caricare nella CPU il programma

completo o solo le modifiche. È anche possibile caricare il programma completo in una CPU di test.

3. Fare clic sul pulsante "OK" per caricare il programma. Se, prima del caricamento, è stata apportata alla progettazione una modifica rilevante ai fini del caricamento che non è ancora stata compilata, un messaggio chiede di farlo ora. Se la compilazione si conclude senza errori viene avviato automaticamente il caricamento.

Caricamento del programma completo Nel modo di caricamento "Programma completo" vengono eseguite le seguenti operazioni: ● Dopo una richiesta di conferma la CPU viene portata in "STOP". ● Tutti i blocchi della CPU vengono cancellati. ● Tutti gli schemi della cartella Schemi attuale vengono caricati nella CPU.

Avvertenze sul caricamento del programma completo ● La compilazione dell'intero programma non richiede necessariamente anche il

caricamento dell'intero programma. Se il programma era già stato caricato nella CPU prima della compilazione, è possibile caricare anche solo le modifiche.

● Se è stata annullata un'operazione di caricamento del programma completo, non sarà possibile caricare solo le modifiche finché il caricamento completo non sarà portato a termine. Motivo: prima del caricamento i blocchi sono stati cancellati dalla CPU.

Caricamento delle modifiche Nel modo di caricamento "Modifiche" nello stato di funzionamento "RUN-P" della CPU è possibile caricare nell'AS le modifiche della progettazione senza dover arrestare la CPU. Vengono caricate solo le modifiche apportate dopo l'ultimo caricamento.

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Caricamento nell'AS 14.1 Come caricare i programmi

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 239

Avvertenze per il caricamento delle modifiche ● Se è stata modificata la topologia delle catene di schemi o tipi SFC (ad es. inserendo,

cancellando, copiando, spostando passi o transizioni, modificando la destinazione dei salti ecc.) e se la catena modificata è attiva nell'AS, occorre disattivare gli schemi e tutte le istanze del tipo. Il programma di caricamento visualizza una richiesta e, in caso di conferma, effettua automaticamente la disattivazione prima del caricamento e la riattivazione dopo il caricamento. In caso contrario il caricamento viene annullato. Se si esegue il caricamento con la funzione di SIMATIC Manager "Carica e compila oggetti", gli SFC non vengono disattivati automaticamente. In questo caso il caricamento non viene eseguito e viene registrato nel protocollo un messaggio di errore.

● Le modifiche apportate all'interfaccia del tipo SFC vengono trasmesse immediatamente alle istanze SFC. Durante il caricamento queste ultime devono essere disattivate e se ne deve arrestare l'elaborazione nella CPU. Il programma di caricamento visualizza una richiesta e, in caso di conferma, effettua automaticamente la disattivazione prima del caricamento e la riattivazione dopo il caricamento. In caso contrario il caricamento viene annullato.

● Se sono stati modificati schemi, tipi e istanze SFC (proprietà dell'SFC, delle catene, dei passi o delle transizioni) senza modificare la topologia delle catene, è possibile compilare le modifiche e poi caricarle nella CPU in RUN senza dover disattivare l'SFC modificato.

● Se non è stato modificato direttamente l'SFC, ma sono stati modificati gli oggetti a cui si accede (ad es. i simboli della tabella dei simboli, gruppi di esecuzione, connessione di blocco), non è necessario disattivare l'SFC prima del caricamento delle modifiche.

● Dopo il caricamento delle modifiche, gli SFC disattivati che hanno la proprietà "Autoavvio: on" non vengono avviati automaticamente, ma devono essere avviati dall'operatore (MANUALE) o tramite la vista esterna/l'istanza SFC (AUTOMATICO).

Per maggiori informazioni sulla transizione fra i diversi stati in caso di disattivazione degli SFC consultare Comportamento dell'SFC se viene disattivato prima del caricamento delle modifiche (Pagina 242)

Avvertenze per le CPU H ● Se la CPU H è in modalità non ridondante, ad esempio a causa del guasto dell'altra CPU,

e si verifica una commutazione di CPU, in caso di accesso online (nell'esempio: caricamento delle modifiche) si apre una finestra di dialogo nella quale scegliere la CPU con cui effettuare l'accoppiamento. Nel funzionamento ridondante questa finestra di dialogo non viene visualizzata.

● Se si caricano le modifiche del programma in una CPU che si trova in funzionamento singolo e si esegue "Commuta CPU" opzione "...con configurazione modificata" con il comando di menu Sistema di destinazione > Stato di funzionamento..., le modifiche vanno perse e l'intero programma deve essere ricaricato. Soluzione: eseguire il caricamento in funzionamento ridondante. In questo caso occorre accertarsi che lo stato di funzionamento resti invariato fino al termine del caricamento.

Avvertenza per i sistemi F Per poter caricare le modifiche di programmi in cui è stata modificata la parte F è necessario immettere una password F. Senza password il caricamento viene annullato.

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Caricamento nell'AS 14.1 Come caricare i programmi

SFC per SIMATIC S7 240 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Carica anche blocchi dati utente durante il caricamento delle modifiche L'opzione "Carica anche blocchi dati utente" è impostata per default ed è rilevante solo per il caricamento delle modifiche. In caso di caricamento del programma completo, vengono comunque caricati tutti blocchi e quindi anche quelli dei dati utente. Se questa casella di opzione è attiva durante il caricamento delle modifiche dei blocchi dati che non si trovano all'interno dell'area CFC, vengono eseguite le seguenti funzioni: ● Vengono caricati anche i blocchi sdati e la registrazione di data e ora è diversa oppure se

sono stati inseriti nuovi blocchi. ● I blocchi dati vengono cancellati dalla CPU se non sono presenti nel programma S7. Per fare in modo che i blocchi dati utente vengano ignorati durante il caricamento si deve disattivare il pulsante di scelta. Se lo si disattiva può accadere quanto segue: ● se il blocco dati utente è presente nel programma S7 ma non nella CPU, il caricamento

viene interrotto e compare un messaggio d'errore; ● Nelle seguenti condizioni compare un messaggio di avvertimento:

– se il blocco dati utente è presente nella CPU ma non nel programma S7 – se il blocco presente nel programma S7 è diverso da quello della CPU. A questo punto spetta all'utente decidere come proseguire correttamente l'esecuzione del programma.

Nota Si tenga presente che non si può escludere con assoluta certezza che la CPU entri in STOP durante il caricamento delle modifiche. Per maggiori informazioni consultare la documentazione di CFC Supporto del sistema per individuare le possibili cause di arresto della CPU

Caricamento del programma modificato nella CPU di test Nel modo di caricamento "Nella CPU nel funzionamento di test (programma completo)" è possibile caricare un programma modificato in un’altra CPU o in PLCSIM per testarlo, mantenendo la possibilità di effettuare il caricamento delle modifiche nella CPU originale. Il programma completo viene caricato nella CPU di test (o in PLCSIM) senza che gli identificativi di caricamento vadano persi e senza che la registrazione della data e dell'ora di confronto venga scritta nel database dell'ES. Per maggiori informazioni sul caricamento nella CPU di test consultare la documentazione di CFC al paragrafo Caricamento del programma modificato nella CPU di test

Visualizzazione delle modifiche prima del caricamento La funzione "Visualizza modifiche" è presente solo se è stato installato il pacchetto opzionale Version Cross Manager (VXM) e se è stata creata la copia del programma caricato.

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Caricamento nell'AS 14.1 Come caricare i programmi

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 241

Creazione della copia del programma caricato Se si attiva la casella opzionale "Visualizza una copia del programma caricato per il confronto" della finestra di dialogo "Impostazioni per compilazione e caricamento", al termine del caricamento viene creata e assegnata al programma una copia in formato XML.

Confronto dei programmi Se è stata creata una copia del programma caricato, nella finestra "Carica S7" si può confrontare il programma con il file XML prima di caricarlo con il pulsante "Visualizza modifiche". Per il confronto viene richiamato VXM. Il risultato del confronto consente di constatare quali dati abbiano subito modifiche rispetto al programma caricato e di stabilire se caricare o meno la nuova versione.

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Caricamento nell'AS 14.2 Comportamento dell'SFC se viene disattivato prima del caricamento delle modifiche

SFC per SIMATIC S7 242 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

14.2 Comportamento dell'SFC se viene disattivato prima del caricamento delle modifiche

Transizioni fra stati diversi in caso di disattivazione dell'SFC Stato precedente Azione Nuovo stato In avvio Attivo In conclusione Errore (In conclusione) Terminato In arresto Arrestato In continuazione Errore Arrestato (errore) In continuazione (errore) In fermata Fermato

La catena attiva viene annullata " " " " " " " " " "

In annullamento " " " " " " " " " "

In annullamento Attendi finché la catena è terminata (la catena attiva non viene annullata)

Annullato

Pronto Terminato Fermato Annullato

La catena attiva viene annullata " " "

Pronto (il programma di

caricamento può caricare)" "

Esempio 1 Nello stato "Errore" è presente una catena attiva che deve essere caricata. Ne risulta la seguente esecuzione: Stato precedente Azione Nuovo stato Errore La catena attiva viene annullata In annullamento In annullamento Attendi finché la catena è terminata

(la catena attiva non viene annullata) Annullato

Annullato La catena attiva viene annullata Pronto Pronto La catena attiva viene annullata Pronto

(il programma di caricamento può caricare)

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Caricamento nell'AS 14.2 Comportamento dell'SFC se viene disattivato prima del caricamento delle modifiche

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 243

Esempio 2 Nello stato "In annullamento" è presente una catena attiva che deve essere caricata. Ne risulta la seguente esecuzione: Stato precedente Azione Nuovo stato In annullamento Attendi finché la catena è terminata

(la catena attiva non viene annullata) Annullato

Annullato La catena attiva viene annullata Pronto Pronto La catena attiva viene annullata Pronto

(il programma di caricamento può caricare)

Nota Le catene eseguite nello stato "In annullamento" non possono essere disattivate dal programma di caricamento se, a causa del modo di commutazione impostato, è necessaria la conferma dell'operatore

Esempio 3 Nello stato "Pronto" è presente una catena attiva che deve essere caricata. Ne risulta la seguente esecuzione: Stato precedente Azione Nuovo stato Pronto La catena attiva viene annullata Pronto

(il programma di caricamento può caricare)

Per ulteriori informazioni sulle ripercussioni delle modifiche di un tipo di SFC, vedere il paragrafo Progettazione delle modifiche del tipo SFC (Pagina 84)

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Caricamento nell'AS 14.2 Comportamento dell'SFC se viene disattivato prima del caricamento delle modifiche

SFC per SIMATIC S7 244 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 245

Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 1515.1 Comandi sequenziali nell'AS

Requisiti ● L'SFC creato con l'Editor SFC è definito dai seguenti elementi:

– le catene sequenziali (condizione di avvio e preelaborazione/postelaborazione) e la relativa topologia

– le azioni dei passi – le condizioni delle transizioni – le proprietà di esecuzione

● Il programma deve essere stato compilato e i blocchi caricati nell'AS.

Modifica dello stato del comando sequenziale Dopo il caricamento nell'AS il comando sequenziale si trova in uno stato definito che può essere definito con l'Editor SFC (default: "Pronto"). Assegnando le condizioni di avvio e le sequenze di elaborazione delle catene sequenziali, è possibile realizzare esecuzioni diverse nell'AS in funzione dello stato dell'SFC. Per modificare il comportamento di esecuzione procedere nel seguente modo: ● modificare i parametri d'esercizio durante il test e la messa in servizio con l'Editor SFC

oppure con l'OS. Esempio: impostare il modo di attivazione "Transizione (T)" su "Conferma dell'operatore (O)" oppure

● impostare il controllo del tempo da "off" a "on". Per ottenere lo stato di funzionamento desiderato si influisce sull'SFC ad es. con comandi dell'operatore o pilotando il programma.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.1 Comandi sequenziali nell'AS

SFC per SIMATIC S7 246 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Interazione con l'automazione di base Il comando sequenziale che si trova nell'AS interagisce con l'automazione di base tramite le funzioni di azione e di transizione. Il comando sequenziale dei parametri interagisce anche con i dati di parametro. A ogni SFC è assegnato un particolare comportamento di esecuzione. L'automazione di base, con i blocchi collocati negli schemi CFC, può avere un comportamento di esecuzione diverso dall'SFC. L'SFC può essere comandato tramite la sua vista esterna collocata nello schema CFC. Allo stesso modo un'istanza SFC può essere comandata dai blocchi che si trovano nello schema CFC. La struttura del sistema di esecuzione permette di eseguire il comando sequenziale e i blocchi dell'automazione di base in cicli diversi, in modo da ridurre il carico di lavoro di ciascun ciclo. Analogamente è possibile inserire gli SFC in gruppi di esecuzione diversi, in modo da ottenere una diversa scansione e spostamento di fase.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 247

15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

15.2.1 Comportamento di funzionamento del comando sequenziale

Principi base del comportamento di funzionamento Il comportamento di un comando sequenziale dipende dai parametri d'esercizio "stato di funzionamento", "modo di funzionamento", "modo di attivazione" e dalle opzioni di esecuzione. I parametri d'esercizio possono essere impostati durante il test e la messa in servizio o tramite l'OS (SFC Visualization). Eccezione: il parametro "Autoavvio" può essere impostato solo nella scheda "Parametri d'esercizio AS" della finestra di dialogo Proprietà dello schema SFC, del tipo SFC o dell'istanza SFC. Le preimpostazioni dei parametri d'esercizio sono le seguenti: Gruppo "Preimpostazioni" Modo di attivazione T Transizione (comandata dal

processo) Modo di funzionamento MANUALE Modo di comando Emissione comandi On Funzionamento ciclico Off Controllo tempo Off Gruppo "Opzioni di avvio" Autoavvio Off Utilizza preimpostazioni parametri d'esercizio all'avvio di SFC

Off

Il seguente stato di funzionamento si imposta automaticamente dopo l'avvio della CPU: Pronto (se Autoavvio = off) In avvio (se Autoavvio = on)

Per maggiori informazioni sulla commutazione AUTOMATICO/MANUALE consultare il paragrafo: Modi di funzionamento (Pagina 248)

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 248 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.2.2 Modi di funzionamento

Modi di funzionamento di un SFC Il modo di funzionamento consente di stabilire se l'esecuzione verrà comandata dall'operatore o automaticamente mediante le preimpostazioni del programma AS. In SFC si possono avere i seguenti modi di funzionamento: ● AUTOMATICO (modo di processo)

L'esecuzione viene comandata dal programma AS. Per il comando il programma utilizza la parametrizzazione definita nello schema CFC e l'interconnessione degli ingressi della vista esterna dello schema SFC o dell'istanza SFC.

● MANUALE (modo di comando) L'esecuzione viene comandata dall'operatore tramite comandi o modifica delle opzioni di esecuzione, ad es. mediante messa in servizio o SFV.

La commutazione da MANUALE a AUTOMATICO o da AUTOMATICO a MANUALE può essere abilitata manualmente nel modo test o in SFC Visualization oppure nell'interfaccia dello schema (vista esterna) o dell'istanza SFC. A tal fine sono state previste le connessioni ENAUT e ENMAN. Per maggiori informazioni sulle connessioni consultare il paragrafo: Modi di funzionamento delle connessioni SFC (Pagina 202)

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 249

15.2.3 Modi di attivazione

Informazioni generali I diversi modi di attivazione modificano il comportamento dell'SFC durante l'avanzamento dai passi attivi a quelli successivi. Il passaggio da un modo di attivazione all'altro è possibile in tutti gli stati di funzionamento. Ogni modo di attivazione esclude gli altri. In SFC si possono avere i seguenti modi di attivazione: Sigla dei modi di attivazione

Controllo mediante ....

T Transizione T oppure O transizione o Conferma dell'operatore T e O Transizione e conferma dell'operatore O Conferma dell'operatore T/T e O Conferma dell'operatore specifica del passo

Modi di attivazione T Transizione: Il comando sequenziale viene controllato (automaticamente) dal processo. Al termine della transizione si ha una commutazione: i passi precedenti vengono disattivati e quelli successivi attivati. Il modo di attivazione "T" è attivabile nel modo di funzionamento MANUALE (modo di comando) o AUTOMATICO (modo di processo). T oppure O Con transizione o conferma dell'operatore: il comando sequenziale viene controllato dal processo o dall'operatore. Per ogni transizione successiva di un passo attivo viene impostata una richiesta di comando e la commutazione viene effettuata dopo il comando. Se la transizione viene soddisfatta prima del comando, la commutazione è automatica (senza comando). Il modo di attivazione "T o O" è possibile soltanto nel modo di funzionamento MANUALE (modo di comando). T e O Con transizione e conferma dell'operatore: il comando sequenziale viene controllato dal processo e dall'operatore. Quando diventa vera la transizione successiva di un passo attivo, viene impostata una richiesta di comando e la commutazione viene effettuata dopo il comando. Il modo di attivazione "T e O" è possibile soltanto nel modo di funzionamento MANUALE (modo di comando).

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

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O Conferma dell'operatore: Il comando sequenziale viene controllato esclusivamente dall'utente. Le transizioni non devono essere soddisfatte. Per tutte le transizioni successive di ogni passo attivo viene impostata una richiesta operativa e l'avanzamento avviene dopo il comando dell'operatore. Il modo di attivazione "O" è possibile soltanto nel modo di funzionamento MANUALE (modo di comando). T/T e O Conferma dell'operatore specifica per il passo: la sigla "B (conferma)" viene impostata o resettata per il passo specifico nella relativa finestra di dialogo "Proprietà". Il comando sequenziale viene eseguito nei seguenti modi: ● con controllo del processo per i passi senza l'opzione "B (conferma)".

Ogni transizione vera di un passo senza opzione "conferma" attiva il passo successivo senza intervento dell'operatore (corrisponde a: "T")

● con comando da parte dell'operatore per i passi con l'opzione "conferma". Per una transizione vera che segue un passo attivo con opzione "conferma", viene impostata una richiesta operativa e la commutazione viene effettuata dopo il comando (corrisponde a:. "T e O")

Il modo di attivazione "T/T e O" è attivabile nel modo di funzionamento MANUALE (modo di comando) o AUTOMATICO (modo di processo).

Nota Nei modi di attivazione "O" e "T o O" è possibile superare il tempo di esecuzione minimo del passo mediante comando dell'operatore.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 251

15.2.4 Opzioni di esecuzione

Introduzione Le opzioni di esecuzione consentono di stabilire il comportamento del comando sequenziale. Le singole opzioni di esecuzione possono essere combinate tra loro. Le opzioni di esecuzione possono essere impostate nella scheda "Parametri d'esercizio AS" della finestra di dialogo "Proprietà". La finestra di dialogo può essere aperta con il comando di menu SFC > Proprietà….

Opzioni di esecuzione dell'SFC ● Emissione comandi

Se "Emissione comandi: on" le azioni dei passi attivi vengono elaborate, se "Emissione comandi: off" non vengono elaborate. Durante la messa in servizio o in caso di errore è possibile portare il comando sequenziale in un preciso stato senza influire sul processo, inibendo l'emissione dei comandi assieme a determinati modi di attivazione ("B", "T o B"). – Quando l'emissione comandi è disattivata il tempo di esecuzione minimo di un passo

non viene applicato. – La modifica dell'emissione comandi viene applicata solo dopo la transizione al passo

successivo. Vengono quindi elaborate tutte le azioni del passo o nessuna. ● Funzionamento ciclico

Se "Funzionamento ciclico: on"il comando sequenziale passa automaticamente dallo stato di funzionamento "Terminato" allo stato "In avvio". Nel funzionamento ciclico, se una catena da elaborare ha lo stato "Terminato", viene conclusa immediatamente, ovvero vengono elaborati solo il passo iniziale e quello finale. – Se è attivo il modo MANUALE e si stanno utilizzando le connessioni SFC per il

comando dello stato, la connessione SELFRESET deve essere = 0. – Se è attivo il modo AUTOMATICO, PARAM deve essere = 1 (in modo che il blocco

dell'avvio QDIS_START possa essere impostato = 0). Se "Funzionamento ciclico: off" il comando sequenziale rimane nello stato "Terminato". Finché non si imposta un comando per uscire da "Terminato", tale stato viene elaborato di continuo e in modo ciclico. Questo comportamento vale per tutti gli stati di funzionamento che possono essere conclusi solo mediante un comando. Per maggiori informazioni sugli stati di funzionamento consultare il paragrafo: Logica dello stato di funzionamento per SFC (LSF per SFC) (Pagina 254)

● Controllo tempo Se "Controllo del tempo: on" il tempo di attivazione di un passo ("Tempi di esecuzione - Attuale") viene costantemente confrontato con quello di controllo ("Tempi di esecuzione - Massimo") e, se lo supera, viene visualizzato un errore di passo. Se "Controllo del tempo: off" il tempo di attivazione e quello di controllo non vengono confrontati.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 252 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

● Autoavvio Se un SFC ha la proprietà "Autoavvio: on", dopo un nuovo avvio della CPU passa direttamente nello stato di funzionamento "In avvio" senza comando dell'operatore. Dopo un caricamento delle modifiche (la CPU non va in STOP) l'SFC non viene avviato automaticamente, dovrà quindi essere riavviato dall'operatore o tramite il programma (ad es. vista esterna in CFC). Se "Utilizza preimpostazioni parametri d'esercizio all'avvio di SFC": on" all'avvio dello schema SFC, tutte le preimpostazioni e le opzioni di esecuzione modificate, ad es. nel funzionamento di test, vengono riattivate all'avvio dello schema SFC. L'impostazione per "Autoavvio" è modificabile solo nella finestra di dialogo SFC > Proprietà > scheda "Parametri d'esercizio AS".

● Utilizza preimpostazioni parametri d'esercizio all'avvio di SFC Se "Utilizza preimpostazioni parametri d'esercizio all'avvio di SFC": on" all'avvio dello schema SFC, tutte le preimpostazioni e le opzioni di esecuzione modificate, ad es. nel funzionamento di test, vengono riattivate all'avvio dell'SFC.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

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15.2.5 Stati di funzionamento

15.2.5.1 Stati di funzionamento

Stato di funzionamento del comando sequenziale Lo stato di funzionamento del comando sequenziale indica l'attuale stato di esecuzione e il comportamento di funzionamento. Si può ad esempio vedere se per proseguire l'esecuzione è necessario un intervento da parte dell'utente o quali comandi sono possibili per passare a un altro stato di funzionamento. È possibile intervenire sullo stato di funzionamento: ● nel modo di comando (MANUALE) tramite comandi del modo test e di SFC Visualization ● nel modo di processo (AUTOMATICO) tramite interconnessioni con la vista esterna dello

schema SFC o con l'istanza SFC.

Logica dello stato di funzionamento La logica dello stato di funzionamento dell'SFC (LSF per SFC) descrive quanto segue: ● gli stati che può assumere uno schema SFC o un'istanza SFC ● i cambiamenti possibili in uno stato ● gli eventi che determinano la transizione in un altro stato Oltre all'LSF per SFC, esiste una logica dello stato di funzionamento più semplice, utilizzata per le catene sequenziali progettate in un SFC (LSF per catene sequenziali). Tale logica descrive: ● gli stati che possono essere assunti da una catena sequenziale ● i cambiamenti possibili in uno stato ● gli eventi che determinano la transizione in un altro stato Il rapporto tra l'LSF per SFC e l'LSF per catene sequenziali fa sì che, in qualsiasi stato dell'LSF per SFC, sia possibile far elaborare in opzione una delle catene sequenziali dell'SFC. Per maggiori informazioni sugli stati di funzionamento consultare i paragrafi: Logica dello stato di funzionamento per SFC (Pagina 254)Logica dello stato di funzionamento per catene sequenziali (Pagina 262)Comandi (Pagina 270)

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

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15.2.5.2 Logica dello stato di funzionamento per SFC (LSF per SFC)

Modifica degli stati di funzionamento Lo stato di funzionamento attuale dell'LSF per SFC può essere modificato dai seguenti eventi: ● comandi (ad es. Avvia, Continua, Arresta) nei modi di funzionamento "MANUALE" o

"AUTOMATICO" ● segnali esterni (ad es. voci dell'SFC o comandi di un altro SFC) ● segnali interni (ad es. comandi di proprie catene sequenziali, dal modo test o da SFC

Visualization) ● cambio implicito in un altro stato La logica dello stato di funzionamento di un SFC è definita dal Diagramma delle transizioni fra stati diversi dell'LSF per SFC (Pagina 260).

Informazioni sul diagramma L'LSF per SFC contiene alcune transizioni fra stati diversi, che sono state mantenute per motivi di compatibilità con i progetti delle versioni precedenti e che nel diagramma compaiono tratteggiate in azzurro. I numeri del diagramma identificano i diversi stati di funzionamento, il cui significato è spiegato nelle tabelle riportate di seguito.

Stati di funzionamento (LSF per SFC) N. Stato Significato 1 Pronto Stato iniziale; in attesa del comando Avvia. 2 In avvio Elaborazione dell'avvio dopo un comando Avvia. 3 Attivo Elaborazione normale al termine dell'elaborazione dell'avvio. 4 In conclusione Elaborazione della conclusione dopo un comando Termina o una

conclusione implicita. 5 Errore (In

conclusione) Elaborazione dell'errore durante l'elaborazione della conclusione.

6 Terminato Elaborazione della conclusione terminata; in attesa del comando Resetta o Avvia.

7 In arresto Elaborazione dell'arresto dopo un comando Arresta. 8 Arrestato Elaborazione dell'arresto terminata; in attesa del comando Continua. 9 In continuazione Elaborazione della continuazione dopo un comando Continua. 10 Errore Elaborazione dell'errore in seguito a un errore. 11 Arrestato (errore) Elaborazione dell'errore conclusa, non sono più presenti errori; in attesa del

comando Continua. 12 In continuazione

(errore) Elaborazione della continuazione dopo un comando Continua.

13 In annullamento Elaborazione dell'annullamento dopo un comando Annulla.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 255

N. Stato Significato 14 Annullato Elaborazione dell'annullamento terminata; in attesa del comando Resetta o

Avvia. 15 In fermata Elaborazione della fermata dopo un comando Ferma. 16 Fermato Elaborazione della fermata conclusa; in attesa del comando Resetta.

Le seguenti tabelle descrivono le transizioni da uno stato all'altro (numero dello stato iniziale/finale) e gli eventi che le determinano. X = possibile da più stati.

Transizioni fra stati diversi mediante comandi (LSF per SFC) Inizio/ fine

Comando MANUALE (AUTOMATICO)

Significato

X/2 Avvia (START)

Attiva l'elaborazione dell'avvio determinando il passaggio allo stato "In avvio"

3/4 Termina (COMPLETE)

Attiva l'elaborazione della conclusione determinando il passaggio allo stato "In conclusione"

2/7 3/7

Arresta (HOLD)

Attiva l'elaborazione dell'arresto determinando il passaggio allo stato"In arresto"

8/9 11/12

Continua (RESUME)

Attiva l'elaborazione della continuazione determinando il passaggio allo stato "In continuazione" o "In continuazione (errore)"

X/10 4/5

Errore (ERROR)

Attiva l'elaborazione dell'errore determinando il passaggio allo stato"Errore" o "Errore (In conclusione)"

X/13 Annulla (ABORT)

Attiva l'elaborazione dell'annullamento determinando il passaggio allo stato "In annullamento"

X/15 Ferma (STOP)

Attiva l'elaborazione della fermata determinando il passaggio allo stato "In fermata"

X/2 Riavvia (RESTART)

Attiva l'elaborazione dell'avvio determinando il passaggio allo stato "In avvio"

X/1 Resetta (RESET)

Passa nello stato "Pronto"

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

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Transizioni fra stati diversi mediante segnali esterni (LSF per SFC) I segnali esterni sono ingressi dell'SFC che consentono di intervenire sulle transizioni tra gli stati dell'LSF mediante altri blocchi (ad es. di interblocco). I segnali esterni svolgono la loro funzione solo nell'ambito dell'LSF. Non è quindi possibile eseguire transizioni fra stati diversi non previste nella logica. Inizio/ fine

Segnale esterno Significato

3/4 LOCKCOMPLETE Attiva l'elaborazione della conclusione determinando il passaggio allo stato "In conclusione"

2/7 3/7

LOCKHOLD Attiva l'elaborazione dell'arresto determinando il passaggio allo stato "In arresto"

X/10 4/5

LOCKERROR Attiva l'elaborazione dell'errore determinando il passaggio allo stato "Errore" o "Errore (In conclusione)" L'elaborazione dell'errore viene portata a termine, quindi avviene il passaggio nello stato "Arrestato (errore)". Se è presente un errore viene riattivato immediatamente lo stato "Errore".

X/13 LOCKABORT Attiva l'elaborazione dell'annullamento determinando il passaggio allo stato "In annullamento"

X/15 LOCKSTOP Attiva l'elaborazione della fermata determinando il passaggio allo stato "In fermata"

Transizioni fra stati diversi mediante segnali interni (LSF per SFC) I segnali interni sono comandi interni all'SFC impostati nei passi per consentire che l'SFC cambi stato. LSF verifica i segnali e, dopo il cambiamento dello stato, li resetta. I segnali interni sono effettivi soltanto nell'ambito dell'LSF. Non è quindi possibile eseguire transizioni fra stati diversi non previste nella logica. Inizio/ fine

Comando Significato

X/2 INTSTART Attiva l'elaborazione dell'avvio determinando il passaggio allo stato "In avvio"

3/4 INTCOMPLETE Attiva l'elaborazione della conclusione determinando il passaggio allo stato "In conclusione"

2/7 3/7

INTHOLD Attiva l'elaborazione dell'arresto determinando il passaggio allo stato"In arresto"

8/9 11/12

INTRESUME Attiva l'elaborazione della continuazione determinando il passaggio allo stato "In continuazione" o "In continuazione (errore)"

X/10 4/5

INTERROR Attiva l'elaborazione dell'errore determinando il passaggio allo stato "Errore" o "Errore (In conclusione)"

X/13 INTABORT Attiva l'elaborazione dell'annullamento determinando il passaggio allo stato "In annullamento"

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Inizio/ fine

Comando Significato

X/15 INTSTOP Attiva l'elaborazione della fermata determinando il passaggio allo stato "In fermata"

X/2 INTRESTART Attiva l'elaborazione dell'avvio determinando il passaggio allo stato "In avvio"

X/1 INTRESET Passa nello stato "Pronto"

Transizioni fra stati diversi implicite (LSF per SFC) Gli stati "In avvio", "In conclusione", "In arresto", "In continuazione", "Errore", "In continuazione (errore)", "In annullamento", "In fermata" sono stati di transizione. Al t ermine della loro elaborazione (ovvero se nessuna condizione di avvio è vera per una catena sequenziale o se una catena sequenziale avviata è stata elaborata completamente) si passa allo stato successivo definito nell'LSF (transizione implicita). Anche lo stato "Attivo" viene elaborato come gli stati di transizione se l'ingresso SFC SELFCOMP = 1 (impostazione di default per lo schema e il tipo). In caso contrario è possibile uscire dallo stato "Attivo" soltanto esplicitamente con il comando "Termina".

Nota Il passaggio da SELFCOMP=0 a SELFCOMP=1 viene applicato solo se non sono ancora attivi lo stato "Attivo" e "Pronto per terminare".

Le transizioni fra stati diversi possono essere naturalmente determinate anche da un guasto esterno o dai comandi "Annulla" e "Ferma". In questo caso tuttavia viene eseguita la transizione appropriata e non quella implicita. Inizio/ fine

Stato SFC Significato

2/3 Catena conclusa

Elaborazione dell'avvio conclusa; transizione a "Attivo"

3/4 Catena conclusa

Elaborazione normale conclusa; transizione a "Terminato" (requisito: il segnale esterno SELFCOMP=1)

4/6 Catena conclusa

Elaborazione della conclusione terminata; transizione a "Terminato"

7/8 Catena conclusa

Elaborazione dell'arresto conclusa; transizione a "Arrestato"

x/3 Catena conclusa

Elaborazione della continuazione conclusa; transizione a "Attivo"

13/14 Catena conclusa

Elaborazione dell'annullamento conclusa; transizione a "Annullato"

15/16 Catena conclusa

Elaborazione della fermata terminata; transizione a "Fermato"

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

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Comando dello stato tramite le connessioni SFC (LSF per SFC) SELFCOMP, SELFRESET, RUNHOLD e CONT sono ingressi parametrizzabili dell'SFC e influiscono sul comportamento dell'LSF. SELFCOMP è utilizzabile nei modi di funzionamento "MANUALE" e "AUTOMATICO". Inizio/ fine

Segnale esterno

Significato

3/4 SELFCOMP SELFCOMP=1 (l'SFC termina automaticamente): SFC passa implicitamente dallo stato "Attivo" nello stato "In conclusione" al termine dell'elaborazione normale. SELFCOMP=0 (l'SFC non termina autonomamente): SFC resta nello stato "Attivo" finché non viene generato il comando "Termina". In seguito al cambio di stato determinato dal comando "Termina", l'elaborazione normale viene interrotta (se non si ancora conclusa).

SELFRESET è utilizzabile solo nel modo di funzionamento "MANUALE". Inizio/ fine

Segnale esterno

Significato

X/1 SELFRESET SELFRESET=1: Negli stati "Terminato", "Annullato" e "Fermato" l'SFC passa immediatamente e in modo autonomo nello stato "Pronto". Ciò significa che la catena sequenziale avviata e immediatamente annullata. SELFRESET=0: Dopo l'elaborazione degli stati "Terminato", "Annullato" e "Fermato", l'SFC mantiene lo stato in cui si trova finché non viene generato il comando "Resetta" o "Avvia" (non si "Avvia" se è stato "Fermato"). Avvertenza: Nel funzionamento ciclico SELFRESET non deve essere = 1 perché si determinerebbe un errore (LI_ERR).

RUNHOLD è utilizzabile nei modi di funzionamento "MANUALE" e "AUTOMATICO". Inizio/ fine

Segnale esterno

Significato

3/7 RUNHOLD RUNHOLD=1: quando si passa da "Attivo" a "In arresto" la precedente catena sequenziale viene annullata e viene avviata quella nuova. RUNHOLD=0: quando si passa da "Attivo" a "In arresto" la precedente catena sequenziale viene arrestata e viene avviata quella nuova.

CONT Per maggiori informazioni su CONT consultare il paragrafo: Funzionamento continuo (Continuous) (Pagina 259)

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 259

15.2.5.3 Funzionamento continuo (Continuous)

Merker di stato CONT Nel modo di funzionamento AUTOMATICO è possibile utilizzare il merker di stato supplementare (ingresso CONT e uscita QCONT) per consentire la cooperazione tra un sistema di controllo utente (o SIMATIC BATCH) e SFC. Il merker consente di avviare un SFC senza doverlo prima disattivare. L'LSF dell'SFC resta nello stato "Attivo" e imposta l'uscita QCONT = 1, se RUN = 1 e READY_TC = 1. Se si imposta QCONT = 1, QCONT_T_ERR viene impostato = 0. I comandi vengono elaborati indipendentemente dal merker di stato. L'SFC può essere riavviato quando READY_TC = 1. L'impostazione viene effettuata dall'SFC dopo che è stato elaborato il passo finale della catena sequenziale da deve essere elaborata nello stato "Attivo". Se lo stesso SFC viene riavviato o interrotto il merker di stato QCONT viene impostato = 0. Se l'SFC non viene riavviato entro un tempo impostabile (CONT_T # 0 s), l'uscita di errore QCONT_T_ERR viene impostata = 1. Questa uscita consente di reagire in modo specifico all'errore. Per maggiori informazioni sul funzionamento continuo consultare i paragrafi: Requisiti per l'avvio di un SFC (Pagina 272) Funzionamento continuo (connessioni SFC) (Pagina 215)

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15.2.5.4 Diagramma delle transizioni fra stati diversi dell'LSF per SFC

Transizioni fra stati diversi dell'LSF per SFC

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 261

Legenda

Stati che vengono conclusi in seguito ad eventi

Stati di transizione che vengono conclusi implicitamente

Stati acquisiti dall'LSF per SFC V5.x

Eventi: comandi/comandi operatore/segnali /segnali interni

Evento: Errore

Acquisizione di eventi dall'LSF per SFC V5.x

Transizioni implicite attivate dall'SFC quando la catena attiva è conclusa o se non ci sono catene da elaborare.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 262 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.2.5.5 Logica dello stato di funzionamento per catene sequenziali (LSF per catene sequenziali)

Informazioni generali L'elaborazione delle catene sequenziali viene controllata dall'LSF per catene sequenziali. La logica dello stato di funzionamento di una catena sequenziale è definita dal Diagramma delle transizioni fra stati diversi per l'LSF per catene sequenziali (Pagina 264). L'LSF per catene sequenziali viene eseguita durante l'elaborazione di una catena sequenziale indipendentemente dall'LSF per SFC. In questo modo la catena sequenziale assume uno stato diverso da quello dell'SFC. L'LSF per SFC può, ad esempio, trovarsi nello stato "In arresto", mentre (in seguito all'elaborazione della catena sequenziale nello stato "In arresto") l'LSF per catene sequenziali si trova nello stato "Attivo". L'elaborazione dell'LSF per catene sequenziali è subordinata a quella per SFC. Ciò significa che generalmente un cambio di stato nell'LSF per SFC implica un cambio di stato nell'LSF per catene sequenziali.

Stati dell'LSF per catene sequenziali N. Stato Significato 1 Pronto Stato iniziale; in attesa del comando Avvia 2 Attivo Elaborazione normale 3 Terminato Elaborazione normale conclusa; in attesa del comando Avvia 4 Arrestato In attesa del comando Continua 5 Annullato In attesa del comando Avvia

Transizioni fra stati diversi mediante comandi (LSF per catene sequenziali) I comandi dell'LSF per catene sequenziali sono comandi interni del sistema di runtime SFC. Le seguenti tabelle descrivono le transizioni da uno stato all'altro (numero dello stato iniziale/finale) e gli eventi che le determinano. Inizio/fine Comando Significato X/2 Avvia Attiva l'elaborazione delle catene sequenziali determinando il passaggio

allo stato "Attivo"

2/4 Arresta Arresta l'elaborazione delle catene sequenziali determinando il passaggio allo stato "Arrestato"

4/2 Continua Continua l'elaborazione delle catene sequenziali determinando il passaggio allo stato "Attivo"

4/2 Riavvia Avvia nuovamente l'elaborazione delle catene sequenziali determinando il passaggio allo stato "Attivo"

X/5 Annulla Annulla l'elaborazione delle catene sequenziali determinando il passaggio allo stato "Annullato"

X = possibile da più stati

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 263

Transizioni implicite fra stati diversi (LSF per catene sequenziali) Lo stato "Attivo" è uno stato di transizione. Quando si conclude l'elaborazione di "Attivo", ovvero dopo che la catena sequenziale è stata eseguita interamente (compreso il passo finale), viene effettuata una transizione implicita nello stato "Terminato". Naturalmente "Attivo" può essere concluso anche con i comandi "Annulla" e "Arresta". In questo caso tuttavia viene eseguita la transizione richiamata dai comandi e non quella implicita. Inizio/ fine

Stato della catena Significato

2/3 Terminato Elaborazione della catena sequenziale conclusa

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.2 Definizione del comportamento di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 264 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.2.5.6 Diagramma delle transizioni fra stati diversi dell'LSF per catene sequenziali

Transizioni fra stati diversi dell'LSF per catene sequenziali

Legenda:

Stati conclusi da comandi/comandi operatore

Comandi operatore

Transizioni implicite attivate dall'SFC

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 265

15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

15.3.1 Elaborazione di un SFC

Introduzione La seguente descrizione dell'esecuzione ciclica di un SFC presuppone che l'SFC contenga più catene sequenziali con condizioni di avvio liberamente definite.

Esecuzione L'SFC viene eseguito in base ai segnali di ingresso presenti nella sua interfaccia e al suo stato interno. Dopo il caricamento di una cartella Schemi nell'AS, se Autoavvio = 1, tutti gli SFC si trovano nello stato "Pronto" o "In avvio". Vengono verificati gli elementi descritti di seguito. ● Il modo di funzionamento, i comandi e i segnali esterni ed interni, in modo da stabilire

quale stato di funzionamento dovrà assumere l'SFC in base ai segnali di ingresso. ● Le condizioni di avvio delle catene sequenziali, in modo da stabilire quale catena

sequenziale verrà elaborata in funzione delle verifiche effettuate in precedenza.

Stato di funzionamento SFC invariato Se lo stato SFC non è cambiato, la catena sequenziale da elaborare è quella la cui condizione di avvio è vera e che ha la priorità più alta fra le catene sequenziali con condizione di avvio vera. Se la condizione di avvio è vera in più catene che hanno la stessa priorità, viene elaborata la catena corrispondente alla scheda più a sinistra nell'Editor (come nell'elaborazione dei rami alternativi). Se la catena sequenziale in corso è diversa da quella nuova da elaborare, viene interrotta e viene avviata quella nuova. La condizione di avvio attiva l'avvio di una catena sequenziale. Non è necessario che la condizione sia vera anche durante l'elaborazione della catena. La catena sequenziale viene elaborata finché non si conclude, finché non deve essere elaborata una catena sequenziale con priorità superiore e condizione di avvio soddisfatta, oppure finché non viene annullata o arrestata a causa di una commutazione dello stato di funzionamento. Negli stati "Pronto", "Terminato", "Annullato", "Fermato", "Arrestato", "Arrestato (errore)", "Errore" e "Attivo" (se SELFCOMP = 0) le catene sequenziali vengono elaborate finché un comando non determina un cambio dello stato di funzionamento. Se la condizione di avvio viene soffisfatta e non viene generato alcun comando, una catena sequenziale può essere quindi ripetuta un numero qualsiasi di volte. Per evitare questo comportamento è possibile p. es. progettare l'ultima transizione della catena sequenziale con una condizione non vera. In questo modo la catena rimane "bloccata" in questa transizione e sarà necessario un comando per attivarla.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 266 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Stato di funzionamento SFC modificato Se lo stato di funzionamento dell'SFC è cambiato, l'SFC elabora la catena sequenziale in corso e quella nuova in funzione della transizione di stato eseguita: se lo stato di funzionamento cambia da "Attivo" a "In arresto", la catena sequenziale attiva viene arrestata o annullata (in funzione di RUNHOLD) e viene avviata quella nuova. Quando si conclude l'elaborazione della catena sequenziale in corso, lo stato di funzionamento passa da "In continuazione" o "In continuazione (errore)" ad "Attivo". La nuova catena sequenziale viene continuata o avviata (in funzione di RUNHOLD) se lo stato precedente è "In continuazione" e avviata se lo stato precedente è "In continuazione (errore)". In caso di cambiamento implicito dello stato, la transizione viene eseguita dopo che la catena sequenziale dello stato di transizione è stata interamente elaborata e quindi conclusa. Se non è presente una catena sequenziale con condizione di avvio vera, viene eseguita immediatamente una transizione implicita e avviata la nuova catena sequenziale. Negli altri cambi di stato determinati da comandi, segnali esterni e segnali interni, la catena sequenziale in corso viene annullata se non è stata ancora interamente elaborata e viene avviata quella nuova.

Informazioni sul cambio dello stato di funzionamento ● Se una catena sequenziale viene arrestata, il passo attivo viene arrestato subito dopo la

fase di elaborazione. In caso di continuazione della catena sequenziale vale quanto segue: – Se la transizione è vera, la catena continua dal passo successivo alla fase di

elaborazione. – Se la transizione non è ancora vera, la catena continua dalla fase di elaborazione del

passo. ● In linea di principio, quando una catena sequenziale viene annullata, viene conclusa

l'elaborazione dei passi attivi ed elaborato il passo finale. La conclusione dei passi attivi e l'inizializzazione o elaborazione del passo finale vengono effettuate in un ciclo.

● Una catena sequenziale può essere elaborata anche se l'SFC non ha ricevuto un comando di avvio. Questo accade se, ad es. nello stato "Pronto", la condizione di avvio di una o più catene sequenziali diventa vera o se sono presenti catene sequenziali la cui condizione di avvio è stata formulata indipendentemente dagli stati.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 267

Coordinamento delle catene sequenziali e dei passi di destinazione È possibile determinare il comportamento all'avvio di una catena sequenziale che diventerà attiva impostando un passo di destinazione per tale catena nelle azioni di passo della catena in corso (ad es. <SFCName>.TARGETSEQ:=2; <SFCName>.TARGETSTEP:=5). Questa operazione equivale all'impostazione manuale di un passo di destinazione durante il test e la messa in servizio, con la differenza che gli altri passi di destinazione della catena, compresi quelli impostati manualmente, vengono resettati. Ciò significa che è possibile impostare in qualsiasi momento il passo iniziale della catena da avviare. Al termine dell'esecuzione dell'azione di passo, TARGETSEQ viene impostato = 0. Si noti che non è consentito impostare passi di destinazione nei rami paralleli. Esempio: impostando <SFCName>.TARGETSEQ:=2 e <SFCName>.TARGETSTEP:=0 si cancellano tutti i passi di destinazione dalla catena sequenziale numero 2. Un passo di destinazione viene utilizzato per l'avvio o la continuazione della catena sequenziale e in seguito eliminato. Poiché generalmente sia l'esecuzione successiva che il passo di destinazione dipendono dalla precedente esecuzione dell'SFC, è possibile verificare l'ultima catena sequenziale attiva e l'ultimo passo attivo in una condizione di transizione (ad es. <SFCName>.LASTSEQ:=3; <SFCName>.LASTSTEP:=2), per poter eventualmente assegnare passi di destinazione diversi in funzione del risultato ottenuto. Le catene e i passi sono identificati da numeri indicati nelle finestre di dialogo "Proprietà" e utilizzabili per la progettazione dei passi di destinazione.

Cooperazione tra un sistema di controllo utente o SIMATIC BATCH e SFC Se un'istanza SFC è utilizzata da SIMATIC BATCH, avviene quanto segue: ● SIMATIC BATCH imposta l'ingresso OCCUPIED = 1. ● L'SFC imposta l'uscita QOCCUPIED = 1 e BA_STATE imposta l'identificazione di

"occupato" (bit 24). ● OCCUPIED e QOCCUPIED vengono impostati a 0 dall'SFC con un reset (transizione a

"Pronto"). Se OCCUPIED viene cancellato da SIMATIC BATCH, viene impostata a 0 anche l'uscita QPARAM. In questo modo gli eventuali setpoint errati non vengono più verificati, ovvero non viene segnalato alcun errore (LI_ERR = 0).

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 268 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.3.2 Elaborazione di un SFC dopo lo STOP e il nuovo avvio della CPU

Comportamento all'avvio Quando la CPU entra in STOP, la catena in corso si interrompe in corrispondenza del passo in fase di esecuzione. Se si effettua un nuovo avvio della CPU, l'SFC viene inizializzato e i dati validi prima dell'arresto vanno persi. Questa proprietà dell'SFC è lo stato di default. Per fare sì che l'SFC conservi il proprio stato al nuovo avvio della CPU, è necessario definirlo nelle preimpostazioni dei parametri di esercizio dell'AS (Schema > Proprietà > scheda: Parametri d'esercizio PLC > Avvio SFC dopo nuovo avvio della CPU > opzione: Mantenimento stato SFC). In base allo stato dell'SFC e del processo l'operatore può decidere come dovrà proseguire l'elaborazione dell'SFC. Eventualmente sarà necessario commutare da AUTOMATICO a MANUALE. È necessario verificare anche se la CPU era entrata in STOP durante l'elaborazione di un blocco oppure se l'elaborazione si era conclusa. Nel primo caso i dati sono incoerenti e di conseguenza occorre procedere come segue:

Procedimento dopo un nuovo avvio Presupposti: l'SFC non si trova nello stato "Pronto" o non è presente alcuna catena attiva nello stato "Pronto". Lo STOP della CPU si è verificato durante l'elaborazione del blocco (dati non coerenti) Comando Elaborazione Resetta L'SFC passa allo stato di funzionamento "Pronto", vengono inizializzate tutte

le catene.

Lo STOP della CPU non si è verificato durante l'elaborazione del blocco (dati coerenti) Comando Elaborazione Continua L'SFC prosegue nello stato di funzionamento attuale Annulla L'SFC viene annullato secondo la LSF Ferma L'SFC si arresta secondo la LSF

L'uso del comando "Continua" è sempre ammesso indipendentemente dallo stato di funzionamento, mentre l'uso dei comandi "Annulla" e "Ferma" è consentito solamente in base alle transizioni di stato della LSF dell'SFC (Pagina 254). I simboli di stato rimangono visualizzati e l'uscita "CPU_RESTART" rimane impostata finché non si esegue uno dei comandi (Continua, Annulla, Ferma, Resetta).

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 269

L'uscita TRIG_CPU_RESTART può essere utilizzata per la condizione di avvio della catena che deve essere eseguita dopo il nuovo avvio della CPU. Questa uscita viene solamente impostata dal sistema e deve essere resettata tramite un'azione progettata (ad es. azione di passo TRIG_CPU_RESTART = 0).

Nota Dopo il nuovo avvio della CPU, le abilitazioni ENRESUME, ENABORT, ENSTOP, ENRESET non vengono prese in considerazione per i tasti di comando Continua, Annulla, Ferma e Resetta.

Rappresentazione nel modo di test Nel modo di test, i passi per uno STOP della CPU e dopo un nuovo avvio della CPU sono contrassegnati in modo corrispondente. STOP della CPU

Nuovo avvio della CPU e SFC con dati coerenti Nuovo avvio della CPU e SFC con dati non coerenti

Nell'area di visualizzazione e comando vengono visualizzate anche le icone per "Nuovo avvio della CPU e SFC con dati coerenti" e "Nuovo avvio della CPU e SFC con dati non coerenti".

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni consultare i paragrafi: Stati dei passi e delle transizioni (Pagina 294) Rappresentazione nel modo di test (Pagina 290)

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 270 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.3.3 Comandi

Introduzione Tra i comandi per la modifica del modo di funzionamento si distinguono quelli per il modo "MANUALE" e quelli per il modo "AUTOMATICO".

Comandi per il modo di funzionamento "MANUALE" Nel modo di funzionamento "MANUALE", utilizzando i pulsanti presenti nell'area di comando è possibile impostare o modificare gli stati di funzionamento nel modo di test o nella visualizzazione dell'SFC (per maggiori informazioni consultare la tabella "Comandi per il modo MANUALE per l'SFC" riportata più in basso). La disponibilità di tali pulsanti dipende dallo stato di funzionamento e dalle abilitazioni dei comandi "EN......".

Comandi per il modo di funzionamento "AUTOMATICO" Nel modo di funzionamento "AUTOMATICO", in funzione delle abilitazioni dei comandi "EN....", i comandi vengono inviati attraverso gli ingressi "START, ....." dell'interfaccia tramite parametrizzazione o interconnessione con un controllore automatico di livello superiore.

Comandi per entrambi i modi di funzionamento Indipendentemente dal modo di funzionamento e dalle abilitazioni dei comandi, tramite gli ingressi "LOCKCOMPLETE, ....." dell'interfaccia è possibile inviare comandi di interblocco. Sempre indipendentemente dal modo di funzionamento e dalle abilitazioni dei comandi è possibile definire i comandi nelle proprietà dell'oggetto dei passi tramite gli ingressi (IN_OUT) "INTSTART, ..." dell'interfaccia. Questi comandi vengono resettati dopo l'esecuzione, ovvero al momento del passaggio ad un altro stato. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Comandi e stati di funzionamento (connessioni SFC) (Pagina 204) in "Spiegazione dei comandi e dei passaggi di stato".

Nota I comandi disponibili sotto forma di pulsanti nell'area di comando della finestra online (modo di test) agiscono esclusivamente sullo schema o sull'istanza SFC e non sulle catene sequenziali.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 271

Comandi per il modo MANUALE per l'SFC Pulsante

Comando Significato

Avvia Attiva l'elaborazione dell'avvio passando allo stato "In avvio"

Arresta Attiva l'elaborazione dell'arresto passando allo stato "In arresto"

Continua Attiva l'elaborazione della continuazione passando allo stato "In continuazione" o "In continuazione (errore)"

Annulla Attiva l'elaborazione dell'annullamento passando allo stato "In annullamento"

Termina Attiva l'elaborazione della conclusione passando allo stato "In conclusione"

Ferma Attiva l'elaborazione della fermata passando allo stato "In fermata"

Riavvia Attiva l'elaborazione del riavvio passando allo stato "In avvio"

Resetta Passaggio allo stato "Pronto"

Errore Attiva l'elaborazione dell'errore passando allo stato "Errore" o "Errore (in conclusione)"

Gli effetti dei comandi sono illustrati graficamente nel Diagramma delle transizioni di stato dell'LSF per SFC (Pagina 260)

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 272 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.3.4 Requisiti di avvio di un SFC (schema/istanza)

Requisiti generali L'avvio di un SFC avviene esclusivamente se vengono soddisfatti i requisiti necessari. È infatti necessario che sia stata impostata l'abilitazione all'avvio (ENSTART = 1) e che l'SFC si trovi in uno stato in cui è possibile eseguire l'avvio. Inoltre devono essere soddisfatte le seguenti condizioni: ● Non è presente alcun errore di interconnessione (LI_ERR deve essere = 0). ● Non è presente contemporaneamente nessuno dei segnali INTERROR, LOCKERROR,

LOCKCOMPLETE, LOCKHOLD, LOCKABORT e LOCKSTOP. ● Nel modo di funzionamento MANUALE non è presente alcun errore operativo (OP_ERR

deve essere = 0). In caso di utilizzo di operazioni per un'istanza SFC, è necessario avere selezionato una delle operazioni definite (CS=<operazione definita>). Con CS=0 o CS>CS_HL non è possibile avviare l'istanza SFC. Se non si è provveduto a progettare alcuna operazione, in fase di compilazione le connessioni CS, CS_LL e CS_HL ricevono il valore 0 e non possono essere modificate. Se si utilizzano dei setpoint, questi devono rientrare nei limiti previsti. In caso contrario non sarà possibile avviare l'istanza SFC. Nel caso di un'istanza SFC, prima dell'avvio nel modo di funzionamento AUTOMATICO occorre anche avere impostato il trasferimento dei parametri (PARAM=1). Le operazioni e i setpoint trasferiti vengono quindi verificati e se i parametri sono ammessi il blocco dell'avvio viene resettato (QDIS_START=0). Il blocco dell'avvio rimane attivo fino a quando non si imposta PARAM tramite un trasferimento dei parametri. Dopo un avvio eseguito correttamente, il blocco dell'avvio rimane attivo fino al successivo trasferimento dei parametri. Se non viene soddisfatta una delle condizioni sopra descritte, il blocco dell'avvio rimane attivo (QDIS_START=1) e l'avvio non viene eseguito. In questo caso anche il pulsante "Avvia" non è abilitato.

Avvio nello stato "Attivo" Perché sia possibile eseguire l'avvio nello stato "Attivo", è necessario avere impostato l'abilitazione supplementare all'avvio (ENASTART=1) e avere disattivato l'autoconclusione (SELFCOMP=0). Nel modo di funzionamento AUTOMATICO è inoltre necessario avere attivato il funzionamento continuo (CONT=1). La condizione di avvio della catena sequenziale da elaborare nello stato "Attivo" deve inoltre garantire che la catena non sia già stata completamente elaborata (READY_TC=0). Ciò impedisce che la catena possa eventualmente ripetersi ciclicamente perché la condizione di avvio è soddisfatta. Esempio di condizioni di avvio: RUN=TRUE AND READY_TC=FALSE. All'avvio di un SFC, l'identificativo di "Pronto per continuare" viene resettato (READY_TC=0) e quindi impostato nuovamente (READY_TC=1) una volta completata l'elaborazione della catena da elaborare nello stato "Attivo".

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 273

Riavvio nello stato "Arrestato/Arrestato (errore)" Per poter effettuare un nuovo avvio nello stato "Arrestato/Arrestato (Errore)" è necessario impostare ENSTART = 1 e ENRESTART = 1. Per maggiori informazioni sull'elaborazione di comandi simultanei consultare i paragrafi: Comportamento in presenza di più comandi (Pagina 273) Funzionamento continuo (Continuous) (Pagina 259)

15.3.5 Comportamento in presenza di più comandi

Comportamento in presenza di più comandi In presenza di più comandi simultanei (ad es. comandi esterni e interni), normalmente viene visualizzato un errore di interconnessione (LI_ERR=1). I comandi non vengono eseguiti o ne viene eseguito solo uno.

Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Requisiti di avvio di un SFC (schema/istanza) (Pagina 272)

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 274 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.3.6 Elaborazione degli elementi SFC

15.3.6.1 Fasi di esecuzione di un passo

Fasi di esecuzione Ogni passo è suddiviso in tre fasi (azioni): ● Inizializzazione: azione per la prima elaborazione ● Elaborazione: azione per l'elaborazione ciclica ● Conclusione: azione per l'ultima elaborazione La figura seguente mostra le fasi di esecuzione di un passo in associazione ad una transizione successiva: a sinistra sono illustrati gli elementi nella topologia della catena, a destra le fasi di esecuzione corrispondenti.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 275

15.3.6.2 Elaborazione del passo e della transizione

Elaborazione di passi e transizioni Il passo iniziale viene attivato al momento dell'avvio del comando sequenziale senza richiesta di condizioni e le sue azioni vengono eseguite. Un passo (normale) può assumere gli stati "attivo" e "inattivo". Un passo diviene attivo dopo che si è attivata la transizione che lo precede. Le azioni vengono così avviate e controllate. Un passo diviene inattivo dopo che è stata soddisfatta la transizione successiva. In caso di interruzione, l'elaborazione della conclusione del passo precedentemente attivo viene comunque eseguita e si attiva l'inizializzazione del passo finale (sovrapponendosi nello stesso ciclo). Una transizione può assumere gli stati "FALSE" e "TRUE". Il sistema verifica lo stato delle transizioni successive del passo attivo. Quando una transizione successiva è vera, e quindi la condizione di commutazione è soddisfatta, il passo precedente si disattiva e quello successivo si attiva. In funzione del modo di attivazione, la transizione non viene quindi verificata finché non è trascorso un tempo di esecuzione minimo eventualmente progettato. Le azioni del passo finale vengono eseguite una sola volta.

Al momento del passaggio da un passo a quello successivo, l'azione di "conclusione" e la prima azione (inizializzazione o elaborazione) del passo successivo vengono eseguite nello stesso ciclo. In questo modo è possibile garantire un comportamento "non rimanente", come specificato nella norma IEC 1131 - 3.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 276 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Esempio: Nel passo S4, una valvola viene aperta in fase di elaborazione e chiusa in fase di conclusione. Se nel passo successivo (S5) la prima azione apre nuovamente la stessa valvola, la sovrapposizione delle due azioni (entrambe nello stesso ciclo) evita la chiusura della valvola.

Casi eccezionali L'esempio illustrato nella figura mostra il comportamento temporale che si ottiene se sono state progettate tutte e tre le azioni di un passo. Sono possibili anche altre combinazioni che si discostano da questo esempio: ● Se non si è progettata alcuna "inizializzazione", al momento dell'attivazione del passo

l'esecuzione della "elaborazione" prende il via immediatamente. ● Se non si è progettata alcuna "conclusione", il passo viene disattivato non appena la

transizione diventa vera. Il tempo minimo in cui un passo rimane attivo dipende dal numero delle azioni progettate e corrisponde a una o due azioni per un passo normale e fino a tre azioni per un passo finale. Se si imposta un tempo di esecuzione minimo per il passo, questo rimane attivo almeno per questo intervallo di tempo anche se la condizione di transizione diventa vera prima.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 277

15.3.6.3 Elaborazione di un ramo parallelo

Elaborazione di un ramo parallelo Le catene parallele vengono elaborate simultaneamente in un unico ciclo. In questo modo vengono eseguite in modo indipendente l'una dall'altra.

La transizione dopo il ramo parallelo si attiva quando tutti i passi alla fine delle catene sono attivi e le condizioni sono soddisfatte.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

SFC per SIMATIC S7 278 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

15.3.6.4 Elaborazione di un ramo alternativo

Elaborazione di un ramo alternativo Tra le diverse catene di un ramo alternativo, quella che viene eseguita è la catena con la transizione la cui condizione viene soddisfatta per prima.

Se vengono soddisfatte più condizioni contemporaneamente, diviene attiva la transizione che nella topologia della catena si trova più a sinistra.

Nota In un ramo alternativo non deve mai essere presente una transizione non parametrizzata all'inizio di una catena. Motivazione: Le transizioni non parametrizzate sono sempre preimpostate a TRUE e pertanto sono automaticamente vere. Ciò significa che sono sempre vere prima di una transizione parametrizzata.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

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15.3.6.5 Elaborazione di un loop

Elaborazione di un loop La figura seguente mostra le fasi di esecuzione di un loop: a sinistra sono illustrati gli elementi nella topologia della catena, a destra le fasi di esecuzione corrispondenti.

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.3 Elaborazione dell'SFC nell'AS

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15.3.6.6 Elaborazione di un salto

Elaborazione di un salto Il salto viene eseguito quando la transizione del salto diventa vera.

Legenda 1 Transizione successiva 2 Salti 3 Ramo alternativo

Esempio di sinistra nella figura: Quando un'origine del salto (S4) è seguita da più salti, viene eseguito quello la cui transizione diventa vera per prima, analogamente a quanto accade nell'elaborazione di un ramo alternativo. Se più transizioni diventano vere contemporaneamente, si attiva la transizione che si trova più a sinistra. Esempio di destra nella figura: Quando all'interno della catena anziché una transizione successiva (come T4 a sinistra nella figura) è presente un ramo alternativo, prima delle transizioni dei salti vengono verificate tutte le transizioni delle alternative (T5 e T7).

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.4 Modifica di operazioni e setpoint

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 281

15.4 Modifica di operazioni e setpoint

15.4.1 Modifica di operazione e setpoint in un'istanza SFC

Introduzione L'operatore ha la possibilità di modificare l'operazione e/o i setpoint prima di un nuovo avvio di un'istanza SFC oppure di modificare i setpoint e applicarli immediatamente.

Modifica di operazioni e setpoint L'operazione e/o i setpoint possono essere modificati utilizzando due meccanismi: 1. Modificare l'operazione e/o i setpoint e applicarli all'avvio successivo

Nel modo di funzionamento AUTOMATICO, procedere come segue: Utilizzare le connessioni PARAM e START. Agli ingressi CS per l'operazione e <setpoint> per i setpoint vengono assegnati i nuovi valori, quindi l'ingresso PARAM viene impostato a 1. L'uscita QPARAM segnala che è stata richiesta una modifica dell'operazione e/o dei setpoint all'avvio successivo; dopo l'avvio l'uscita viene resettata. L'operazione e/o i setpoint vengono così applicati all'avvio dell'istanza SFC. Nel modo di funzionamento MANUALE, procedere come segue: Perché sia possibile eseguire la modifica è necessario impostare le abilitazioni corrispondenti, cioè ENCSP per la modifica dell'operazione o <setpoint>_ENOPP per la modifica dei setpoint . In questo modo, nel faceplate per le istanze SFC vengono abilitate le possibilità di immissione corrispondenti. Agli ingressi CSP_OP per l'operazione e <setpoint>_OPP per i setpoint vengono assegnati i nuovi valori. Nel modo di test del CFC, i setpoint possono essere assegnati direttamente all'istanza SFC o inseriti nel faceplate dell'istanza SFC, sulla pagina "Valori preparati". L'operazione e/o i setpoint vengono applicati all'esecuzione di un avvio. In entrambi i modi di funzionamento, se i valori sono validi vengono visualizzati nelle uscite QCSP per l'operazione e <setpoint>_QP per i setpoint. Se l'operazione o i setpoint non rientrano nei limiti previsti, tale condizione viene visualizzata nelle uscite <setpoint>_ERR corrispondenti. I valori errati non vengono applicati alle uscite QCSP o <setpoint>_QP. Dopo l'avvio, l'uscita QCS indica l'operazione attuale e le uscite <setpoint>_Q indicano i setpoint attuali (QCS = QCSP, "sw"_Q = "sw"_QP).

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.4 Modifica di operazioni e setpoint

SFC per SIMATIC S7 282 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

2. Modificare i setpoint e applicarli immediatamente L'operazione non può essere modificata utilizzando questo meccanismo. Nel modo di funzionamento AUTOMATICO, procedere come segue: Utilizzare la connessione TAKESP. Agli ingressi <setpoint> per i setpoint vengono assegnati i nuovi valori, quindi viene impostato l'ingresso PARAM. Se l'ingresso TAKESP è impostato e non vengono rilevati errori nei setpoint (limite superiore/inferiore) i setpoint vengono applicati immediatamente. L'uscita QTAKESP segnala che è stata richiesta una modifica immediata dei setpoint. Il segnale PARAM deve essere sempre impostato parallelamente alle modifiche dei setpoint, in quanto solo quando PARAM è impostato è possibile verificare i setpoint e applicarli nei valori preparati. A START o TAKESP vengono applicati solo valori controllati. Nel modo di funzionamento MANUALE, procedere come segue: Perché sia possibile eseguire una modifica è necessario impostare le relative abilitazioni <setpoint>_ENOP per la modifica dei setpoint . In questo modo, nel faceplate per le istanze SFC vengono abilitate le possibilità di immissione corrispondenti. Agli ingressi <setpoint>_OP per i setpoint vengono assegnati i nuovi valori. Nel modo di test del CFC, i setpoint possono essere assegnati direttamente all'istanza SFC o inseriti nel faceplate dell'istanza SFC, sulla pagina "Valori attuali". I setpoint vengono applicati immediatamente. Nota sull'intervento nel faceplate: deve essere abilitato l'intervento sui setpoint nella pagina "Valori attuali". A tale scopo è necessario che nell'immagine parziale del faceplate "@pg_@sfc_type_actualsp.pdl" sia selezionata la proprietà '"Valori aggiornati" con proprietà di servizio'. Per maggiori informazioni consultare l'argomento SFC Visualization della Guida in linea. In entrambi i modi di funzionamento, se i valori sono validi vengono visualizzati nelle uscite <setpoint>_Q per i setpoint. In caso di errore, se le operazioni o i setpoint non rientrano nei limiti previsti, tale condizione viene visualizzata nelle uscite <setpoint>_ERR corrispondenti. I valori errati non vengono applicati alle uscite <setpoint>_Q.

Riepilogo In base ad entrambi i meccanismi, l'uscita CSSPACCEPT indica se sono state applicate le modifiche richieste. Questa uscita viene impostata dopo che l'istanza SFC ha applicato l'operazione e/o i setpoint alle uscite corrispondenti. L'uscita CSSPACCEPT è impostata per un ciclo di elaborazione (meccanismo 1) oppure rimane impostata finché non viene resettata la richiesta TAKESP (meccanismo 2.). L'uscita LI_ERR indica se il tentativo di applicare i valori modificati ha causato un errore e quindi se non è stato possibile applicarli completamente. Se LI_ERR è impostato QDIS_START non viene resettato, così che non è possibile eseguire un avvio e di conseguenza nemmeno l'applicazione dell'operazione e/o dei setpoint (meccanismo 1).

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.4 Modifica di operazioni e setpoint

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 283

15.4.2 Inseguimento dell'operazione e dei setpoint nel modo di funzionamento AUTOMATICO

Inseguimento di operazione e setpoint Per "inseguimento" si intende la riscrittura dei valori attuali dell'operazione e dei setpoint negli ingressi di comando corrispondenti (solo nel modo di funzionamento AUTOMATICO). In questo modo, i setpoint dell'ultima operazione attiva utilizzata risultano immediatamente disponibili all'avvio successivo. Inseguimento dell'operazione:

MANUALE All'avvio, se CSP_DEFAULT > 0 : CSP_OP = CSP_DEFAULT AUTOMATICO Se CSP_DEFAULT > 0 : CSP_OP = CSP_DEFAULT Se CSP_DEFAULT = 0 : CSP_OP = QCSP Inseguimento dei setpoint: <Setpoint>_OP = <Setpoint>_Q <Setpoint>_OPP = <Setpoint>_QP

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Comportamento dei comandi sequenziali nell'AS 15.4 Modifica di operazioni e setpoint

SFC per SIMATIC S7 284 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 285

Test e messa in servizio di comandi sequenziali 1616.1 Servizio e supervisione nel modo di test

Informazioni generali Al fine di facilitare la messa in servizio, l'Editor SFC è stato integrato con apposite funzioni di test che servono ad eseguire i seguenti task: ● osservare il modo operativo del comando sequenziale nell'AS ● influenzare i suoi modi di funzionamento ● modificare i setpoint

Modi di funzionamento per il test Per il test sono disponibili i seguenti modi di funzionamento: ● Processo ● Funzionamento di laboratorio La scelta del modo di funzionamento può essere effettuata nel modo di programmazione tramite i comandi del menu "Test". Una volta entrati nel modo di test non è più possibile passare da uno all'altro. Nel modo di processo la comunicazione della dinamizzazione online per gli schemi e le istanze SFC è limitata, in modo tale da ridurre al minimo il carico supplementare sul CP e sul bus. In questo modo di funzionamento, in caso di sovraccarico viene visualizzato un messaggio indicante che è stato raggiunto il carico limite del bus. In questo caso interrompere il funzionamento di test per gli SFC che non sono assolutamente necessari per il test. Nel funzionamento di laboratorio la comunicazione delle dinamizzazione online per gli SFC non è soggetta a limitazioni. Utilizzare questo modo di funzionamento per eseguire in modo pratico ed efficiente il test e la messa in servizio.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.1 Servizio e supervisione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 286 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Impostazione dell'ambiente di test Il comando di menu Test > Impostazioni test... consente di richiamare una finestra di dialogo nella quale è possibile modificare il ciclo di controllo per il programma attuale (preimpostazione: 2 s). Il tempo di ciclo viene memorizzato insieme al CFC nella cartella schemi. In questo modo lo stesso ciclo di controllo è valido per le due applicazioni (SFC e CFC).

Nota Eseguendo una modifica del tempo di ciclo in SFC, questa agisce sugli schemi o le istanze già dinamizzati. Eseguendo una modifica in CFC, questa agisce solo sui nuovi schemi e sulle nuove istanze SFC attivati.

Requisiti ● Il comando sequenziali da testare (schema o istanza), comprese le necessarie funzioni di

automazione di base (schemi CFC), deve essere compilato senza errori e caricato nella CPU.

● Lo schema viene aperto in SIMATIC Manager, l'istanza SFC viene aperta nello schema CFC.

Nota In S7 l’utilizzo del modo di test, come il caricamento nella CPU, è una funzione protetta che viene registrata in un apposito protocollo (se è stato installato SIMATIC Logon Service e se sono stati attivati la protezione dell'accesso e il protocollo delle modifiche). Per ulteriori informazioni consultare la documentazione di CFC, in Protocollo delle modifiche e protocollo ES

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.1 Servizio e supervisione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 287

Attivazione del modo di test Fare clic sull'icona nella barra degli strumenti oppure selezionare il comando di menu Test > Modo di test. In questo modo si passa dal modo di programmazione al modo di test. Durante il funzionamento di test è sempre possibile passare al modo di programmazione.

Nota Assicurarsi che al momento della commutazione al modo di programmazione il comando sequenziale non si trovi in attesa di un comando operatore.

La commutazione di modo riguarda sempre l'SFC attivo. La rappresentazione generale di questo SFC viene dinamizzata e aggioranta ciclicamente. Dopo la commutazione al modo di test viene visualizzato lo stato attuale del comando sequenziale. Ciò significa che un comando sequenziale già avviato non può necessariamente essere comandato e controllato sin dall'inizio. Ciò accade ad es. se il comando sequenziale viene avviato immediatamente dopo il caricamento nell'AS senza intervento dell'operatore (Autoavvio).

Nota Se la CPU H si trova in funzionamento singolo, ad es. in seguito al guasto di un'altra CPU, e ha avuto luogo una commutazione di CPU, al momento dell'accesso online (in questo caso: attivazione del modo di test) si apre una finestra di dialogo nella quale scegliere la CPU con cui effettuare l'accoppiamento. Nel funzionamento ridondante questa finestra di dialogo non viene visualizzata.

Servizio e supervisione L'operatore può effettuare le operazioni di servizio e supervisione del comando sequenziale nella rappresentazione generale dell'SFC, dove può modificare a sua discrezione gli stati di funzionamento, i modi di funzionamento, i modi di attivazione e le opzioni di esecuzione. Richiamando le proprietà è possibile vedere e/o modificare i valori di singoli passi. Facendo doppio clic su un passo o su una transizione si apre una finestra di dialogo simile a quella delle proprietà dell'oggetto nel modo di programmazione. Le azioni dei passi possono essere esaminate in due diverse viste, vale a dire che le schede sono presenti due volte. La vista normale visualizza l'informazione di interconnessione, mentre la vista supplementare visualizza il commento OS. Nelle proprietà dell'oggetto della transizione è possibile osservare la condizione formulata nella scheda "Condizione attuale" e il commento OS della condizione attuale nella scheda "Commento OS". È anche possibile richiamare contemporaneamente le proprietà dell'oggetto per il passo e la transizione. A tale scopo selezionare la transizione desiderata e aprire le due finestre di dialogo facendo doppio clic su un passo (oppure procedere in ordine inverso evidenziando il passo e facendo doppio clic sulla transizione). Per poter osservare contemporaneamente le due finestre di dialogo è necessario che il passo e la transizione siano associate. Un elemento selezionato all'interno della catena sequenziale viene indicato da uno sfondo blu.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.1 Servizio e supervisione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 288 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Informazioni sintetiche sui passi e le transizioni Per visualizzare determinate informazioni non è necessario aprire le proprietà dell'oggetto, ma si può procedere nel modo seguente: ● Passo: posizionandosi con il puntatore del mouse su un passo è possibile visualizzarne il

nome, il numero, i tempi di esecuzione, il commento e le informazioni sulla conferma. ● Transizione: posizionandosi con il puntatore del mouse su una transizione è possibile

visualizzarne il nome, il numero e il commento.

Conferma nella catena sequenziale e nella finestra di dialogo Proprietà dell'oggetto Se nella catena compare un pulsante per la conferma dei comandi e degli errori per la transizione o per il passo visualizzati, questo o questi pulsanti vanno ad aggiungersi a quelli già presenti nella finestra di dialogo delle proprietà dell'oggetto. In caso di errore di runtime di un passo, dopo la sua conferma il passo viene nuovamente rappresentato nello stato in cui si trovava prima della comparsa dell'errore (ad es. attivo = "verde").

Informazione di conferma Nelle proprietà dell'oggetto del passo è possibile progettare un'informazione di conferma nella scheda "Generale". Nel modo di attivazione "conferma da parte dell'operatore specifica per il passo (T/T e O)" questa informazione di conferma viene visualizzata in corrispondenza del relativo pulsante per una richiesta operativa. Il testo può essere posizionato nel punto desiderato all'interno della finestra utilizzando il puntatore del mouse, ma rimane comunque collegato al pulsante da una linea.

Modifica durante il test (solo schema SFC e non istanza SFC) In caso di modifica, gli attributi del passo (conferma, tempo di esecuzione min./max., costante nelle assegnazioni) e gli attributi della transizione (costante nelle condizioni) che possono essere modificati nel modo di test vengono acquisiti nell'AS e nel database ES senza che sia necessario ripetere l'operazione di compilazione e caricamento.

Nota Se si desidera modificare le istanze SFC esistenti è necessario uscire dal modo di test e modificare il tipo SFC corrispondente. Dopo la compilazione e il caricamento delle modifiche tutte le istanze vengono adattate automaticamente.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.1 Servizio e supervisione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 289

Modifica di caratteristiche durante il test (solo istanza SFC) Le caratteristiche "Operazione" e "Setpoint" possono essere modificate come descritto al paragrafo Modifica di operazione e setpoint in un'istanza SFC (Pagina 281). Nel modo di test del CFC, le caratteristiche "Valori di comando", "Parametri", "Temporizzatori" e "Contatti blocco" possono essere modificate intervenendo sulle connessioni corrispondenti dell'istanza SFC, se le connessioni non sono già interconnesse con dei blocchi. Le caratteristiche "Valori di comando" e "Merker" non sono modificabili nel modo di test.

Sequenza di esecuzione Nel modo di test, con il comando di menu Test > Sequenza di esecuzione è possibile impostare il sistema in modo che venga sempre visualizzata automaticamente la catena sequenziale attiva. Se non si imposta questo comando di menu viene sempre visualizzata la catena sequenziale esplicitamente selezionata.

Nota Quando la sequenza di esecuzione è attivata, è possibile richiamare le proprietà dell'oggetto del passo o della transizione attualmente attivi. Se si richiamano le proprietà dell'oggetto di un passo o di una transizione non attivi, compare una finestra di dialogo che chiede se si desidera disattivare la sequenza di esecuzione.

Test di una singola catena Se non è possibile testare una singola catena senza che le sue funzioni influenzino altre catene si può ricorrere alla seguente procedura: 1. Copiare la catena in una scheda o un tipo SFC separati. 2. Adattare le condizioni di avvio (ad es. RUN = TRUE). 3. Se la catena si trova in un tipo SFC: generare un'istanza SFC.

La catena viene eseguita immediatamente dopo l'avvio. 4. Una volta eseguite le correzioni eventualmente necessarie ed avere ripetuto il test,

copiare nuovamente la catena nella scheda o nel tipo SFC originari. Per maggiori informazioni sul modo di test consultare i paragrafi: Rappresentazione nel modo di test (Pagina 290) Proprietà del passo nel modo di test (Pagina 296) Proprietà della transizione nel modo di test (Pagina 299) Proprietà della catena nel modo di test (Pagina 301)

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.2 Rappresentazione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 290 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

16.2 Rappresentazione nel modo di test

Rappresentazione della finestra SFC Nel modo di test, in corrispondenza del bordo inferiore della finestra dello schema o dell'istanza SFC è presente un'area di comando e visualizzazione che non è invece disponibile nel modo di programmazione. Tutti i comandi fanno riferimento allo schema o all'istanza (non alla catena sequenziale).

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.2 Rappresentazione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 291

Nell'area di visualizzazione e comando compaiono i seguenti elementi (da sinistra a destra): ● Nei campi della prima riga:

– simbolo e definizione dello stato di funzionamento dell'SFC – indicazione di stato e nome della catena sequenziale attiva – indicazione di stato e nome della catena sequenziale arrestata – campo con casella di riepilogo per la visualizzazione e la modifica dei modi di

attivazione ● Nei campi della seconda riga:

– modo di funzionamento attuale (MANUALE/AUTOMATICO) – merker di stato "Funzionamento continuo" per una commutazione senza interruzioni al

modo di funzionamento AUTOMATICO (in modo tale da evitare ad es. che sia necessario disattivare un SFC prima di riavviarlo). Viene visualizzato quando l'uscita QCONT = 1.

– indicazione di stato "Pronto per terminare" quando l'SFC non termina autonomamente (SELFCOMP = 0) e rimane nello stato attivo in attesa del comando "Termina" (visualizzazione con READY_TC=1).

– indicazione in caso di nuovo avvio della CPU con dati coerenti oppure

– indicazione in caso di nuovo avvio della CPU con dati incoerenti

– indicazione per un errore di interconnessione (o campo vuoto)

– indicazione per un errore operativo (o campo vuoto)

– indicazione per un errore di passo (o campo vuoto)

– visualizzazione di una richiesta operativa (o campo vuoto)

– pulsante per il riconoscimento cumulativo ● Pulsanti:

– per la selezione del modo di funzionamento "MANUALE" o "AUTOMATICO"

– per l'abilitazione della commutazione ad "AUTOMATICO" .

Una volta abilitata la commutazione, l'icona si trasforma in . ● Pulsanti dei comandi (Pagina 270):

Avvia Arresta Continua

Annulla Termina Ferma

Riavvia Resetta Errore

• Caselle di opzione per l'attivazione e la disattivazione delle opzioni di esecuzione "Emissione comandi", "Funzionamento ciclico", "Controllo tempo".

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.2 Rappresentazione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 292 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Richiesta operativa Una richiesta operativa (non in modo "T") è rappresentata dal pulsante accanto al

simbolo di transizione. Facendo clic su questo pulsante (o su ) l'esecuzione prosegue e la richiesta operativa scompare. Se è stata progettata un'informazione di conferma per il passo, questa viene visualizzata in corrispondenza del relativo pulsante di conferma nel modo di attivazione "conferma da parte dell'operatore specifica per il passo (T/T e O)". Il testo può essere posizionato nel punto desiderato all'interno della finestra utilizzando il puntatore del mouse, ma rimane comunque collegato al pulsante da una linea.

Errore di runtime

Il pulsante è presente solo quando viene visualizzato un errore di runtime per il

passo attuale. Per confermare l'errore fare clic su questo pulsante (o su ). Dopo la conferma il passo viene nuovamente rappresentato nello stato in cui si trovava prima della comparsa dell'errore (ad es. attivo = "verde").

Rappresentazione degli stati Nel modo di test dell'SFC vengono dinamizzati sia l'SFC che le catene sequenziali con le relative condizioni di avvio. Nella barra del titolo della finestra SFC vengono indicati il nome e lo stato dell'SFC, come pure il nome e lo stato della catena sequenziale in fase di esecuzione. Vengono inoltre visualizzate la condizione di avvio e l'esecuzione della catena sequenziale. I diversi stati del comando sequenziale, della catena sequenziale, dei passi e delle transizioni sono indicati dai diversi colori con i quali vengono rappresentate le icone. Per i passi, oltre al diverso colore dell'icona compare anche un'indicazione di stato. L'icona dell'indicatore di stato è quindi un'ulteriore indicazione visiva dell'attuale stato di funzionamento qualora non sia possibile distinguere chiaramente i colori. I colori degli indicatori di stato non possono essere modificati dall'utente. Per maggiori informazioni sulla rappresentazione degli stati consultare i paragrafi: Icone degli stati di funzionamento (Pagina 295) Stati dei passi e delle transizioni (Pagina 294)

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.2 Rappresentazione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 293

Rappresentazione dello stato di funzionamento della CPU Lo stato della CPU viene visualizzato nella riga di stato (campo d'informazione a destra): verde + RUN, rosso + STOP. Viene inoltre indicato il modo di funzionamento utilizzato per il test: (laboratorio) o (processo).

Rappresentazione della catena sequenziale Se l'SFC contiene più di una catena sequenziale, a seconda dell'impostazione presente nel menu "Test" la visualizzazione si presenta come segue: ● la catena sequenziale attiva è sempre visualizzata automaticamente (comando di menu

Test > Sequenza di esecuzione impostato) oppure ● viene visualizzata la catena sequenziale esplicitamente selezionata (comando di menu

Test > Sequenza di esecuzione non impostato).

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.3 Stati dei passi e delle transizioni

SFC per SIMATIC S7 294 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

16.3 Stati dei passi e delle transizioni Stato del passo Colore del passo Icona Inattivo, non eseguito grigio Inattivo, eseguito verde scuro

Attivo verde chiaro

arrestato giallo

Errore rosso

STOP CPU (non con "inattivo, non eseguito")

rosso

Dopo nuovo avvio CPU (coerente)

magenta

Dopo nuovo avvio CPU (non coerente)

magenta

Stato della transizione Colore della transizione Inattivo grigio Vero (condizione soddisfatta) verde scuro Falso (condizione non soddisfatta) rosso scuro

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.4 Icone degli stati di funzionamento

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 295

16.4 Icone degli stati di funzionamento Icona Stato Significato

In annullamento Elaborazione dopo il comando "Annulla".

Annullato Elaborazione nello stato "Annulla" conclusa; in attesa del comando "Resetta" o "Avvia".

Attivo Elaborazione al termine dell'elaborazione nello stato "In avvio".

Arrestato Elaborazione nello stato "In arresto" conclusa; in attesa del comando "Continua", "Annulla" o "Ferma".

Arrestato (errore)

Elaborazione nello stato "Errore" conclusa, nessun errore presente; in attesa del comando "Continua", "Annulla" o "Ferma".

In arresto Elaborazione dopo il comando "Arresta".

In conclusione Elaborazione dopo il comando "Termina" o dopo una conclusione implicita.

Terminato Elaborazione nello stato "In conclusione" conclusa; in attesa del comando "Resetta", "Avvia", "Annulla" o "Ferma".

(vuota) Pronto Elaborazione nello stato di base; attesa del comando "Avvia".

Errore Elaborazione dopo il comando "Errore".

Errore (in conclusione)

Elaborazione dopo il comando "Errore" nello stato "In conclusione".

In continuazione Elaborazione dopo il comando "Continua" o "Avvia".

In continuazione (errore)

Elaborazione dopo il comando "Continua" o "Avvia".

Fermato Elaborazione nello stato "In fermata" conclusa; in attesa del comando "Avvia", "Resetta" o "Annulla" .

In avvio Elaborazione dopo il comando "Avvia" o "Riavvia".

In fermata Elaborazione dopo il comando "Ferma".

Per le catene sequenziali sono validi solo gli stati di funzionamento visualizzati in grassetto.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.5 Proprietà del passo nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 296 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

16.5 Proprietà del passo nel modo di test

Schede della finestra di dialogo "Proprietà" La finestra di dialogo "Proprietà" del passo è suddivisa in 7 schede: ● Scheda "Generale"

Il campo "Nome" è circondato da una cornice il cui colore corrisponde allo stato del passo e viene costantemente aggiornato. I colori utilizzati sono elencati nella tabella Colori di default (Pagina 68). Selezionando la casella di opzione "Conferma", si imposta un identificativo (modificabile solo per lo schema SFC) che viene analizzato nel modo di attivazione "T/T e O" (conferma da parte dell'operatore specifica per il passo). Il comando sequenziale viene controllato come segue: – dal processo per i passi senza l'opzione "Conferma".

Ogni transizione successiva di un passo che non prevede l'opzione "Conferma" determina un avanzamento senza comando operatore nel momento stesso in cui diventa vera (corrisponde a "T").

– dall'utente per i passi con opzione "Conferma". Nel caso di una transizione successiva di un passo attivo, con l'opzione "Conferma" si imposta una richiesta di comando operatore nel momento in cui diventa vera e l'avanzamento viene eseguito solo dopo avere inserito tale comando (corrisponde a "T e O").

Selezionando la casella di opzione "Passo di destinazione" si definisce il passo attuale come passo di destinazione (identificazione nella catena: a sinistra accanto al passo). Questa opzione è modificabile solamente per lo schema e per l'istanza SFC e non è disponibile quando la catena si trova nello stato "Attivo". L'impostazione del passo di destinazione implica che: – Al momento dell'elaborazione a posteriori, la catena sequenziale inattiva inizia in

corrispondenza del passo di destinazione selezionato anziché del passo iniziale. – Al momento di proseguire, la catena sequenziale arrestata dopo la corretta

elaborazione dei passi interrotti riprende in corrispondenza del passo di destinazione. La selezione del passo di destinazione è valida solamente per il comando "Avvia" o "Continua" successivo e viene quindi cancellata al momento dell'esecuzione di questi comandi o di un nuovo avviamento della CPU.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.5 Proprietà del passo nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 297

Il sistema consente anche di selezionare diversi passi come passo di destinazione. È responsabilità dell'utente selezionare i passi di destinazione affinchè l'elaborazione possa avvenire nel modo più opportuno, evitando cioè blocchi o loop continui durante l'esecuzione. Per maggiori informazioni sull'argomento fare riferimento a Elaborazione di un SFC (Pagina 265)

Nota Osservare quanto segue: • In caso di utilizzo di "passi di destinazione programmati", i passi di destinazione

impostati dall'utente nelle relative catene vengono cancellati. • I passi di destinazione impostati nel modo di funzionamento "MANUALE" non

vengono cancellati al momento della commutazione ad "AUTOMATICO". • L'impostazione o la cancellazione dei passi di destinazione è possibile solamente se

si è impostato ENTARGETSTEP = 1.

Nell'area "Tempi di esecuzione" è possibile modificare i parametri "Minimo" e "Massimo" per gli schemi SFC. Facendo clic nel campo di immissione si apre un'ulteriore finestra di dialogo in cui è possibile specificare il nuovo valore. Confermando con il pulsante "OK", le impostazioni modificate vengono inserite nel database ES ed applicate al successivo ciclo di elaborazione nell'AS. I campi "Attuali:", "Minimo:", "Massimo" e "Rimanenti" consentono il controllo dei tempi di esecuzione. Se non si è provveduto a configurare alcun valore per i tempi di esecuzione (Tempo = 0), nei vari campi compare "- - -". Nel campo "Commento:" viene visualizzato il commento relativo al passo. Nel campo "Informazione di conferma" viene visualizzato il testo con le informazioni di cui l'utente deve disporre per confermare una richiesta operativa nel modo di attivazione "conferma da parte dell'operatore specifica per il passo (T/T e O)". L'informazione compare nel modo di test o nella visualizzazione SFC in corrispondenza del relativo pulsante di conferma. Il testo può essere posizionato nel punto desiderato all'interno della finestra, ma rimane comunque collegato al pulsante da una linea.

● Schede "Inizializzazione", "Elaborazione ", "Conclusione" A sinistra del primo operando viene visualizzato un campo con il relativo valore attuale. Il campo a destra del secondo operando contiene il valore progettato, che può essere modificato dall'utente (solo per lo schema SFC). Facendo clic sul campo si apre la finestra di dialogo "Modifica valore", nella quale è possibile inserire un nuovo valore. Alla chiusura della finestra di dialogo il valore modificato viene registrato nel database ES (e nella CPU) e viene quindi applicato al successivo ciclo di elaborazione.

● Schede "Commento OS" (Inizializzazione), (Elaborazione), (Conclusione) In queste schede è possibile osservare le operazioni di inizializzazione, elaborazione o conclusione. La colonna centrale non mostra tuttavia le informazioni di interconnessione come accade nelle schede Inizializzazione, Elaborazione e Conclusione, ma i commenti OS progettati. Tutti gli altri dettagli sono identici.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.5 Proprietà del passo nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 298 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Pulsanti Se durante il controllo del tempo del passo si verifica un errore e accanto al passo in questione viene visualizzato il pulsante per la conferma dell'errore, nella finestra di dialogo viene visualizzato anche il pulsante . In questo modo è possibile confermare l'errore anche dalla finestra di dialogo.

Nota In caso di errore di runtime di un passo, dopo la sua conferma il passo viene nuovamente rappresentato nello stato in cui si trovata prima della comparsa dell'errore (ad es. attivo = "verde").

In uno schema SFC, facendo clic sul pulsante "Vai a" si salta dal campo attuale di un operando al suo punto di utilizzo, ad es. il blocco dello schema CFC o l'indirizzo E/A in Configurazione HW (possibilità non prevista per l'istanza SFC).

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.6 Proprietà della transizione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 299

16.6 Proprietà della transizione nel modo di test

Schede della finestra di dialogo "Proprietà" La finestra di dialogo "Proprietà" della transizione contiene quattro schede: ● Generale

Il campo "Nome" è circondato da una cornice il cui colore corrisponde allo stato della transizione e viene costantemente aggiornato. I colori utilizzati sono elencati nella tabella Colori di default (Pagina 68).

● Condizione attuale Questa scheda mostra lo stato attuale delle condizioni.

● Commento OS In questa scheda vengono illustrati i valori attuali e lo stato della logica di transizione, come nella scheda "Condizione attuale". Al posto delle colonne con le condizioni formulate che compaiono nella scheda "Condizione attuale", qui viene visualizzata una colonna con i commenti OS. Tutti gli altri dettagli sono identici.

● Ultima condizione Questa scheda mostra lo stato delle condizioni del ciclo di elaborazione precedente.

● Condizione al prossimo guasto Questa scheda mostra lo stato delle condizioni che hanno causato il guasto.

Scheda "Condizione attuale" A sinistra del primo operando e a destra del secondo compare un campo con il relativo valore attuale. Nel caso dello schema SFC è possibile modificare il contenuto di entrambi i campi (possibilità non prevista per l'istanza SFC). Facendo clic su un campo si apre la finestra di dialogo "Modifica valore", nella quale è possibile inserire un nuovo valore per l'operando. Alla chiusura della finestra di dialogo il valore modificato viene registrato nel database ES (e nella CPU) e viene quindi applicato al successivo ciclo di elaborazione. I risultati delle combinazioni logiche delle condizioni definite tramite gli operatori booleani vengono visualizzati sotto forma di linee di collegamento colorate di diverso spessore: ● Una linea verde spessa significa "condizione soddisfatta". ● Una linea rossa sottile significa "condizione non soddisfatta". ● Una linea nera sottile significa "inattivo".

Schede "Ultima condizione" e "Condizione al prossimo guasto" Il contenuto di queste schede non viene aggiornato automaticamente, pertanto l'utente dispone anche del pulsante "Aggiorna". Lo stato della transizione qui indicato è quello che era presente al momento dell'apertura delle proprietà dell'oggetto. Facendo clic sul pulsante "Aggiorna" è quindi possibile visualizzare lo stato attuale anche se la finestra di dialogo rimane sempre aperta. I valori degli operandi non sono modificabili.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.6 Proprietà della transizione nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 300 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Pulsanti Se nella catena sequenziale per la transizione visualizzata compare una richiesta operativa

e accanto alla transizione viene visualizzato il pulsante , nella finestra di dialogo viene

visualizzato anche il pulsante . In questo modo è possibile confermare la richiesta operativa anche dalla finestra di dialogo. In uno schema SFC, facendo clic sul pulsante "Vai a" si salta dal campo attuale di un operando al suo punto di utilizzo, ad es. il blocco dello schema CFC o l'indirizzo E/A in Configurazione HW (possibilità non prevista per l'istanza SFC).

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.7 Proprietà della catena nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 301

16.7 Proprietà della catena nel modo di test

Schede della finestra di dialogo "Proprietà" La finestra di dialogo "Proprietà" della catena è suddivisa in 7 schede: ● Generale

Il campo "Nome" è circondato da una cornice il cui colore corrisponde allo stato della transizione e viene costantemente aggiornato. I colori utilizzati sono elencati nella tabella Colori di default (Pagina 68). Nel campo "Commento" vengono visualizzati i commenti progettati per questa catena. Il campo "Priorità" mostra la priorità della catena sequenziale. La priorità stabilisce quale catena sequenziale di uno schema deve essere avviata se vengono soddisfatte contemporaneamente le condizioni di avvio di diverse catene sequenziali.

● Condizione di avvio Ogni riga rappresenta una condizione. Possono essere presenti al massimo 16 condizioni; di queste, 2 x 5 sono visibili sulla prima pagina e 2 x 3 sulla seconda pagina. Facendo clic sul pulsante freccia in corrispondenza dell'ultimo operatore è possibile passare alla seconda pagina. A sinistra del primo operando e a destra del secondo compare un campo con il relativo valore attuale. I valori possono essere modificati solo per uno schema SFC.

● Commento OS (condizione di avvio) Al posto delle colonne con le condizioni formulate che compaiono nella scheda "Condizione di avvio", qui viene visualizzata una colonna con i commenti OS. Tutti gli altri dettagli sono identici.

● Preelaborazione In questa scheda sono visualizzate le azioni per la preelaborazione della catena sequenziale attuale. I valori possono essere modificati solo per uno schema SFC. Ogni riga rappresenta un'istruzione. Possono essere presenti fino a 50 istruzioni. Utilizzando la barra di scorrimento a destra è possibile modificare la parte di istruzioni visualizzate. Ogni istruzione è sempre costituita da un operando di sinistra, da un operatore e da un operando di destra. A sinistra del primo operando e a destra del secondo compare un campo con il relativo valore attuale. Facendo clic su un campo si apre la finestra di dialogo "Modifica valore", nella quale è possibile inserire un nuovo valore per l'operando. Alla chiusura della finestra di dialogo il valore modificato viene registrato nella CPU e viene quindi applicato al successivo ciclo di elaborazione. Una costante presente nel campo dell'operando di destra verrà registrata anche nel database ES.

● Commento OS (Preelaborazione) Al posto delle colonne con le condizioni formulate che compaiono nella scheda "Preelaborazione", qui viene visualizzata una colonna con i commenti OS. Tutti gli altri dettagli sono identici.

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Test e messa in servizio di comandi sequenziali 16.7 Proprietà della catena nel modo di test

SFC per SIMATIC S7 302 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

● Elaborazione a posteriori In questa scheda sono visualizzate le azioni per l'elaborazione a posteriori della catena sequenziale attuale. I valori possono essere modificati solo per uno schema SFC. La struttura della scheda è identica a quella della scheda "Preelaborazione" (vedere il relativo paragrafo).

● Commento OS (Condizione di avvio) Al posto delle colonne con le condizioni formulate che compaiono nella scheda "Elaborazione a posteriori", qui viene visualizzata una colonna con i commenti OS. Tutti gli altri dettagli sono identici.

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 303

Documentazione dei programmi 1717.1 Documentazione degli SFC

Informazioni generali La documentazione degli schemi, dei tipi e delle istanze SFC contiene i seguenti elementi: ● stampa dell'SFC in diversi layout ● parametrizzazioni ● proprietà ● dati di riferimento degli schemi

Definizione del layout delle pagine Se si desidera modificare il layout, procedere come segue: 1. Selezionare il comando di menu SFC > Imposta pagina....

Si apre una finestra di dialogo. 2. Selezionare il formato del foglio nella casella di riepilogo (ad es. "A4", "A4 con margine").

Verifica dell'anteprima di stampa 1. Selezionare il comando di menu SFC > Anteprima di stampa....

Sullo schermo vengono visualizzate le pagine da stampare. 2. Verificare il layout.

La stampa può essere lanciata anche da questa anteprima.

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Documentazione dei programmi 17.1 Documentazione degli SFC

SFC per SIMATIC S7 304 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Stampa dell'SFC 1. Fare clic sull'icona nella barra delle icone o

selezionare il comando di menu SFC > Stampa.... Si apre così una finestra di dialogo.

2. Qui è possibile effettuare le impostazioni dell'intervallo di stampa e il layout: Intervallo di stampa: – Caratteristiche – Connessioni di interfaccia – Vista esterna (schema SFC) o caratteristiche (tipo/istanza SFC) Catene sequenziali: – Caratteristiche – Dimensione normale – Rappresentazione generale (la dimensione normale e la rappresentazione generale si

escludono a vicenda) – Passi/Transizioni... Opzioni (solo con "Dimensione normale"): – Aggiusta a sinistra ramo alternativo – Commento/Testo

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Documentazione dei programmi 17.2 Dati di riferimento degli schemi

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 305

17.2 Dati di riferimento degli schemi

Avvio dell'applicazione 1. Selezionare il comando di menu Strumenti > Dati di riferimento schema...

o fare clic sull'icona . I dati di riferimento degli schemi si aprono con una finestra vuota.

2. Selezionare l'elenco del quale si desiderano visualizzare le informazioni all'interno del menu "Visualizza" o fare clic sull'icona corrispondente nella barra degli strumenti. Si apre la lista con i dati di riferimento attuali.

Per continuare a lavorare in SFC non è necessario chiudere la finestra con i dati di riferimento degli schemi. Ciò significa che è possibile vedere gli elenchi generati anche mentre si lavora in SFC.

Dati di riferimento degli schemi È possibile visualizzare e stampare i seguenti dati di riferimento degli schema: Sequenza di esecuzione La rappresentazione grafica mostra l'intera sequenza di esecuzione di una CPU. Rif. incrociati Elemento di schema > Operando Questo elenco mostra tutti gli operandi globali utilizzati nel progetto con gli elementi che vi accedono. Rif. incrociati SFC > Elemento di schema Questo elenco visualizza gli accessi alle connessioni degli elementi degli schemi CFC effettuati dagli schemi SFC. Rif. incrociati Elemento di schema > Gruppo di esecuzione Questo elenco visualizza gli accessi dagli schemi CFC ed SFC per tutti i gruppi di esecuzione. Interconnessioni blocchi Questo elenco visualizza tutte le interconnessioni di blocco del progetto. Accessi ai tipi di SFC Questo elenco visualizza tutti gli accessi in lettura e scrittura esistenti in un tipo SFC. Tipi di blocco Questo elenco visualizza i tipi di blocco utilizzati e i punti (dello schema CFC) nei quali vengono utilizzati. Occupazione risorse S7 Questo elenco visualizza l'assegnazione fra oggetti di progettazione CFC e risorse S7. Dati locali Questo elenco mostra tutti gli OB contenuti nel programma con i dati locali necessari calcolati, nonché le dimensioni dei dati locali delle singole classi di priorità progettati offline e quelli effettivamente disponibili online. Gerarchia di richiamo blocchi Questa rappresentazione grafica mostra la gerarchia di richiamo di tutti i blocchi del programma attuale.

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Documentazione dei programmi 17.2 Dati di riferimento degli schemi

SFC per SIMATIC S7 306 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Interconnessioni testuali Questo elenco mostra tutte le interconnessioni testuali (riferimento di percorso alla destinazione dell'interconnessione) con il nome e l'elemento dello schema della sorgente dell'interconnessione. Statistiche Questa rappresentazione grafica mostra il numero di oggetti di CFC, SFC e delle risorse S7 utilizzati e la data/ora del programma attuale, oltre agli oggetti di processo del progetto. Per una descrizione dettagliata degli elenchi e del significato delle relative colonne consultare l'argomento "Dati di riferimento dello schema" della Guida in linea del CFC, al paragrafo : Rappresentazione dei dati di riferimento degli schemi

Esportazione Gli elenchi generati possono essere salvati come file in formato CSV con il comando di menu Dati di riferimento > Crea file di esportazione..., ad es. per l'impiego in EXCEL.

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Documentazione dei programmi 17.3 Protocolli

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 307

17.3 Protocolli

Salvataggio e stampa dei protocolli Il comando di menu Strumenti > Protocolli... consente di aprire una finestra di dialogo con più schede. Le schede sono disponibili solo se le relative funzioni sono state attivate. Il salvataggio come file di protocollo e la stampa si riferiscono sempre alla scheda attualmente aperta.

Schede Scheda "Compila" Elenco dei messaggi generati durante la compilazione (compresi quelli del compiler); ad es. se nel progetto è presente il programma ma ancora nessuna stazione. Esempio di messaggio: "Il programma non è stato assegnato ad alcuna CPU concreta". Scheda "Verifica coerenza" Elenco dei messaggi generati durante la verifica di coerenza. Scheda "Carica" Elenco dei messaggi generati durante il caricamento, ad es. se il caricamento si è svolto senza errori. Esempio di messaggio: "Sono stati trovati 0 errori e 0 avviso/i". Scheda "Protocollo ES" Registrazione di tutte le azioni protette (caricamento, modo di test), a condizione che sia stato installato il SIMATIC Logon Service. Scheda "Elaborazione del passo" Dopo la verifica del comportamento di runtime dell'SFC con il comando di menu Strumenti > Verifica elaborazione del passo, in questa scheda vengono registrati i passi che utilizzano lo stesso operando sia nell'azione di conclusione di un passo che in quella di inizializzazione (o di elaborazione) del passo successivo. Nel protocollo vengono registrati sia il numero di schemi SFC controllati che il numero di accessi trovati, come pure gli schemi SFC con comportamento di runtime invariato. Scheda "Converti formato" Dopo la conversione degli schemi da una versione precedente alla versione 5.1 o superiore, qui vengono visualizzati gli schemi che non hanno mantenuto le proprietà originali. Si tratta ad es. di schemi SFC che nella versione precedente avevano gli attributi "Scansione" e "Spostamento di fase". Per ogni schema vengono registrati il punto di inserimento (task) e i valori per la scansione e lo spostamento di fase. Esempio: "SFC1: Task OB32 Scansione 4 Spostamento di fase 2" Scheda "Chiudi interconnessioni testuali" Con il comando di menu Strumenti > Chiudi interconnessioni testuali vengono chiuse tutte le interconnessioni testuali aperte corredate di un partner di interconnessione concreto nella cartella schemi attuale. Vengono visualizzate le interconnessioni testuali chiuse con questa azione e i messaggi di errore delle interconnessioni testuali che per qualche motivo non hanno potuto essere chiuse.

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Documentazione dei programmi 17.4 Definizione della targhetta

SFC per SIMATIC S7 308 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

17.4 Definizione della targhetta

Informazioni generali Il comando di menu SFC > Targhette... consente di aprire una finestra di dialogo nella quale inserire il testo che dovrà comparire nelle targhette di ogni pagina stampata. Con il pacchetto opzionale DOCPRO è possibile stampare lo schema o il tipo SFC insieme ai dati delle targhette, che si suddividono in dati globali e dati specifici (dati locali). I dati globali possono essere immessi nel progetto tramite DOCPRO o SIMATIC Manager mentre l'inserimento di quelli specifici avviene con l'Editor SFC. A questo proposito va considerato che i dati specifici si sovrascrivono ai dati globali dell'SFC in questione. I dati specifici possono essere immessi anche senza avere installato il pacchetto opzionale DOCPRO. Questi dati vengono salvati e potranno quindi essere stampati in un secondo tempo, una volta che si disporrà di DOCPRO per le operazioni di stampa.

Dati delle targhette specifici I dati delle targhette specifici per l'SFC possono essere inseriti nelle schede attive da "Parte 1" a "Parte 4" e "Caselle libere". Può trattarsi ad es. del tipo di documento, della data di creazione, del numero di documento, della data di modifica o di testi liberi.

Parole chiave nelle targhette Nelle targhette globali è possibile immettere parole chiave che, durante la stampa, vengono sostituite dai testi attuali. Qui di seguito viene riportato un elenco delle parole chiave utilizzabili con il rispettivo significato. Parola chiave Definizione Significato Chiave

DOCPRO $$CN$$ Nome Nome, come indicato nelle proprietà. $54 $$CC$$ Commento Testo di commento, come indicato

nelle proprietà. $60

$$A$$ Autore Nome, come indicato nelle proprietà. $55 $$DC$$ Data di creazione Data, come indicato nelle proprietà. $56 $$DM$$ Ultima modifica Data, come indicato nelle proprietà. $57 --------- --------- --------- --------- $$CH$$ Percorso del progetto Indicazione del percorso, come indicato nelle

proprietà. $$PP$$ Percorso fisico Percorso fisico di salvataggio, come indicato nelle

proprietà.

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Documentazione dei programmi 17.4 Definizione della targhetta

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 309

Utilizzo delle chiavi DOCPRO Nel caso di nuovi progetti e di impiego di DOCPRO V5.1, le chiavi possono essere definite attraverso chiavi DOCPRO. Ciò significa che in SFC non è necessario inserire le parole chiave nelle targhette, ma che queste vengono comunque supportate. Nei progetti più vecchi l'inserimento deve essere eseguito.

Nota Se insieme alle parole chiave utilizzate in SFC si stampano anche altri oggetti (ad es. blocchi AWL o anche l'indice di DOCPRO), nella stampa degli oggetti compaiono le parole chiave e non il testo sostitutivo. Questo problema può essere risolto utilizzando le chiavi DOCPRO.

Se si utilizzano le chiavi DOCPRO è necessario modificare il layout standard in DOCPRO. La sostituzione delle targhette predefinite con targhette specifiche viene eseguita nella finestra di dialogo "Modifica layout". Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea di DOCPRO o il manuale DOCPRO: Documentazione di progetti normalizzata. Le chiavi per il "Percorso del progetto" e il "Percorso fisico" (nell'area inferiore della tabella) vanno ancora utilizzate, poiché in questo caso non sono disponibili chiavi DOCPRO.

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Documentazione dei programmi 17.4 Definizione della targhetta

SFC per SIMATIC S7 310 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Page 311: SFC per SIMATIC S7 - cache.industry.siemens.com€¦ · I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva documentazione

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 311

Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri 1818.1 Comando sequenziale dei parametri

Comando sequenziale dei parametri Accanto ai comandi sequenziali, nei processi batch vengono utilizzati anche comandi sequenziali dei parametri. I comandi sequenziali dei parametri sono comandi sequenziali con parametri variabili. Questi parametri variabili sono raggruppati in un blocco dati globale, ovvero il blocco dati della ricetta. Al blocco dati della ricetta può essere assegnato un nome simbolico, ad es. "RezParDB". Le variabili del blocco dati della ricetta sono valori che vengono attribuiti ai parametri dell'automazione di base in fase di progettazione. Per maggiori informazioni sul comando sequenziale dei parametri consultare i paragrafi: Come progettare l'esecuzione (Pagina 312) Esecuzione con diversi set di parametri (Pagina 313) Esempio di un blocco dati della ricetta (Pagina 315)

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Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri 18.2 Come progettare l'esecuzione

SFC per SIMATIC S7 312 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

18.2 Come progettare l'esecuzione

Procedimento L'esecuzione del comando sequenziale dei parametri viene progettata con l'Editor SFC. La procedura è analoga a quella che si utilizza per la progettazione del comando sequenziale. Quando si interviene nella finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto", ai parametri dell'automazione di base si assegnano i relativi valori provenienti dal blocco dati della ricetta.

Esempio: progettazione di un passo Nella finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto", i seguenti dati ricavati dal blocco dati della ricetta (Pagina 315) "RezParDB" vengono inseriti nell'automazione di base del passo (esempio): Regolatore_1.w := "RezParDB".mtmp Regolatore_4.w := "RezParDB".itmp

Esempio: progettazione di una transizione Nella finestra di dialogo "Proprietà dell'oggetto" della transizione, con l'ausilio di un parametro della ricetta viene definita la catena di un ramo alternativo da eseguire:

Transizione: richiesta dei dati della ricetta Figura: Condizione in T2 "RezParDB".altzwg = 1 Condizione in T3 "RezParDB".altzwg = 2 Condizione in T4 "RezParDB".altzwg = 3

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Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri 18.3 Esecuzione con diversi set di parametri

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 313

18.3 Esecuzione con diversi set di parametri

Modifica sull'OS Modificando il contenuto del blocco dati della ricetta, il comando sequenziale dei parametri può essere eseguito anche con diversi set parametri. Per modificare i parametri si interviene sull'OS.

Esempi Gli esempi che seguono mostrano diversi modi per modificare il contenuto del blocco dati della ricetta. ● È possibile inserire le variabili del blocco dati della ricetta come variabili modificabili

dall'operatore nelle pagine di processo OS e definire quindi le variabili attuali tramite il comando OS prima di avviare il comando sequenziale dei parametri.

● Si conservano diversi set di parametri della ricetta in AS. L'assegnazione dell'uno o dell'altro set di parametri della ricetta al blocco dati della ricetta può essere effettuata ad es. in un ramo alternativo nel modo di funzionamento "T e O" oppure "O".

Passo: acquisizione alternativa dei dati della ricetta provenienti da diversi blocchi dati

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Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri 18.3 Esecuzione con diversi set di parametri

SFC per SIMATIC S7 314 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Figura:

"RezParDB".chbez := "RezParDB1".chbez Istruzione in Par1 "RezParDB".ansmng := "RezParDB1".ansmng "RezParDB".chbez := "RezParDB2".chbez Istruzione in Par2 "RezParDB".ansmng := "RezParDB2".ansmng "RezParDB".chbez := "RezParDB3".chbez Istruzione in Par3 "RezParDB".ansmng := "RezParDB3".ansmng

● Nella pagina di processo OS si è provveduto ad inserire le variabili modificabili dall'operatore "Designazione del lotto" e "Quantità". Richiamando un blocco utente appropriato nel comando sequenziale dei parametri è quindi possibile modificare i parametri relativi ad una quantità di riferimento nel blocco dati della ricetta "RezParDB".

Passo: Attivazione di un blocco utente per la modifica della quantità Figura: Istruzione in ANW ANW.EN := 1

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Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri 18.4 Esempio di un blocco dati della ricetta

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 315

18.4 Esempio di un blocco dati della ricetta

Blocco dati della ricetta "RezParDB" La tabella illustra l'esempio di un blocco dati della ricetta "RezParDB". Nome variabile Tipo Valore Definizione STRUCT chbez STRING [8] 'ch_4711' Designazione del lotto ansmng INT 2000 Quantità in l readr INT 3 Pressione del reattore in bar mtmp INT 90 Temp. mantello in gradi C itmp INT 125 Temp. interna in gradi C geszt INT 110 Tempo di reazione totale in min ansnorm INT 1000 Quantità di riferimento in l altzwg INT 3 Ramo alternativo END_STRUCT

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Configurazione dei comandi sequenziali dei parametri 18.4 Esempio di un blocco dati della ricetta

SFC per SIMATIC S7 316 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 317

Suggerimenti e consigli 1919.1 Progettazione dei richiami SFC

Task SFC consente di eseguire ad esempio i seguenti task: ● Progettazione di richiami gerarchici di schemi SFC

oppure ● Coordinamento dell'elaborazione di più schemi SFC nel sistema di automazione.

Progettazione di richiami gerarchici degli schemi SFC I richiami gerarchici degli schemi SFC vengono progettati nello schema SFC-Coord (lo schema "SFC-Coord" comanda gli schemi "SFC-Slave1" e "SFC-Slave2") nel modo seguente: ● Progettazione della transizione precedente al passo successivo (per il coordinamento di

SFC-Coord con SFC-Slave1, vale a dire che SFC-Coord attende la conclusione di SFC-Slave1 se questo è ancora in fase di esecuzione): Inserire la condizione nella finestra di dialogo "Proprietà" della transizione: SFC-Slave1.BUSY = OFF

● Progettazione del passo per l'attivazione di SFC-Slave1. Inserire l'istruzione nella finestra di dialogo "Proprietà" del passo, nella scheda "Inizializzazione": SFC-Slave1.INTONOFF := ON

● Progettazione della transizione successiva al passo sopra descritto (per il coordinamento di SFC-Coord con SFC-Slave1, vale a dire che SFC-Coord attende la conclusione di SFC-Slave1). Inserire la condizione nella finestra di dialogo "Proprietà" della transizione: SFC-Slave1.BUSY = OFF

SFC-Slave2 è ora comandato in funzione di SFC-Coord. SFC-Slave1 e SFC-Slave2 non richiedono alcuna progettazione particolare.

Coordinamento degli schemi SFC Per il coordinamento di più schemi SFC (SFC1 e SFC2) si utilizzano delle celle di dati (ad es. merker, elementi di blocchi di dati) che vengono impostate in SFC1 (istruzione in un passo) e lette in SFC2 per consentire l'avanzamento (condizione in una transizione).

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Suggerimenti e consigli

SFC per SIMATIC S7 318 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

19.2 Conversione di progetti precedenti

Utilizzo di un nuovo sistema runtime SFC Perché sia possibile utilizzare le nuove funzioni del sistema runtime SFC, è necessario che al primo accesso in scrittura ai progetti di versioni precedenti i dati vengono convertiti e che il sistema runtime SFC FB 300 venga sostituito (dopo una richiesta di conferma). Quindi occorre compilare e caricare il programma procedendo come segue: 1. Selezionare il comando di menu SFC > Compila....

Il programma viene compilato. 2. Selezionare il comando di menu Sistema di destinazione > Carica... e quindi "Carica:

Modifiche" con il sistema di automazione nello stato di funzionamento RUN (o STOP). Il programma viene così caricato. Disattivare tutti gli schemi in corso nella relativa finestra di dialogo.

3. Riattivare tutti gli schemi in corso nella relativa finestra di dialogo. Per maggiori informazioni sulla conversione di progetti precedenti alla versione attuale dell'SFC consultare i manuali per l'aggiornamento del software di PCS 7.

Blocco di controllo SFC Al momento della conversione dei dati ES da V5.x a V6.x, il blocco di controllo SFC (SFC_CTRL) viene eliminato e sostituito dalla vista esterna dello schema SFC. Tutti i blocchi di controllo SFC inseriti vengono così cancellati e sostituiti dalla vista esterna del relativo schema SFC, che mostra l'interfaccia dello schema SFC come blocco. Le parametrizzazioni del blocco di controllo SFC e le relative interconnessioni vengono acquisite nella vista esterna. Il comportamento di esecuzione dello schema SFC non cambia. In questo modo non è più necessario considerare la sequenza di esecuzione (fino ad ora era necessario accertarsi che SFC_CTRL si trovasse prima dello schema SFC).

Modifiche delle operazioni e/o dei setpoint per progetti creati con SFC < V6.1 SP1 Perché le modifiche delle operazioni e/o dei setpoint possano essere applicate, è necessario copiare il blocco FB 245 dall'SFC Library nella cartella blocchi prima della modifica e quindi procedere eseguendo una compilazione completa e caricando le modifiche. Per maggiori informazioni consultare il paragrafo: Modifica di operazione e setpoint in un'istanza SFC (Pagina 281)

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Suggerimenti e consigli

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 319

Attributi di sistema dell'interfaccia standard Durante la conversione di progetti precedenti vengono acquisiti gli attributi di sistema dell'interfaccia standard dall'FB247 o dall'FB300 dell'attuale SFC Library. In questo modo vanno persi gli attributi degli schemi, tipi e istanze SFC modificati dall'utente. Gli attributi dei parametri che sono stati creati con l'editor di caratteristiche o l'editor di interfaccia vengono acquisiti. Se si intende modificare l'attributo dell'interfaccia standard durante la conversione, procedere nel seguente modo: ● Tipo SFC

Modificare nell'attuale SFC Library dell'FB247 (@SFC_TYPTEMPLATE) gli attributi che sono stati modificati nell'interfaccia standard dai tipi SFC. Tenere presente che in questo modo in tutti i tipi SFC e tutte le istanze SFC gli attributi sono modificati dopo la conversione.

● Schema SFC Modificare nell'attuale SFC Library dell'FB300 (@SFC_TYPTEMPLATE) gli attributi che sono stati modificati nell'interfaccia standard dai tipi SFC. Tenere presente che in questo modo in tutti gli schemi SFC gli attributi sono modificati dopo la conversione.

Nota Le modifiche degli attributi devono essere eseguite nuovamente dopo ogni installazione di SFC per SIMATIC S7.

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Suggerimenti e consigli

SFC per SIMATIC S7 320 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

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SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 321

Indice analitico

? ?, 67

Accesso con la tastiera, 67

A Accesso, 67, 151

Alla Guida con la tastiera, 67 Alle strutture, 151

ALARM_8P, 101 Ampliamenti dell'interfaccia Caratteristiche [connessioni SFC], 185 Ampliamenti dell'interfaccia Connessioni, 182 Apri, 89, 90

Istanza SFC, 90 Schema SFC e tipo SFC, 89

Attributi, 110 Per le caratteristiche, 110

Attributi di esecuzione, 165 Attributi di sistema [parametri], 110 Attributi di sistema per i parametri, 173 Avvio, 50, 272

Editor SFC, 50 Istanza SFC, 272 Schema SFC, 272

B Blocchi, 233

Generati durante la compilazione, 233 Blocchi generati, 233

SFC, 233 Blocco dati della ricetta, 315

C Cancellazione, 94, 139

Elemento SFC, 139 Istanza SFC, 94 Schema SFC, 94 Tipo SFC, 94

Caratteristica, 183, 184, 186, 199, 200, 201 Contatti blocco, 201 Merker, 200 Operazioni, 183 Parametro, 199 Setpoint, 186 Temporizzatori, 201 Testi di avviso, 184 Testi di posizione, 184 Valori di comando, 199 Valori di processo, 199

Caratteristiche, 103, 104, 108, 110, 296, 299, 301 Attributi, 110 Catena nel modo di test, 301 Connessioni, 108 Passo nel modo di test, 296 Transizione nel modo di test, 299

Caratteristiche comuni, 35 Schema SFC e tipo SFC, 35

Carica, 231 Caricamento, 237

Impostazioni, 231 Programmi, 237

Casella di testo, 130 Creazione, 130 Modifica, 130

Catena, 43, 67 Comando rapido da tastiera, 67 Elaborazione, 265

Catena sequenziale, 11, 38, 140, 265 Cancellazione, 118 Copia/sposta, 118 Creazione, 118 Elaborazione, 265 Modifica delle proprietà delle catene, 140

Catene, 265 Comandi, 204, 270

Connessioni SFC, 204 per l'esecuzione nell'AS, 270 Priorità, 270

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Indice analitico

SFC per SIMATIC S7 322 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Comandi e stati di funzionamento, 204 Comandi per il modo MANUALE, 270 Comandi sequenziali nell'AS, 245 Comando, 64, 65

Finestre di dialogo, 65 Menu, 64

Comando sequenziale, 11, 115, 117, 122, 123, 124, 126, 127, 128, 130, 132, 133, 134, 135, 137, 138, 139, 140, 142, 144, 146, 153, 155, 156, 158, 163, 164, 165

Configurazione, 115, 117, 122, 123, 124, 126, 127, 128, 130, 132, 133, 134, 135, 137, 138, 139, 140, 142, 144, 153, 155, 156, 158, 163, 164, 165 Copia, 146

Comando sequenziale dei parametri, 311, 313 Esecuzione con diversi set di parametri, 313 Esempio di un blocco dati della ricetta, 315 Progettazione dell'esecuzione, 312

Combinazioni di tasti, 60 Per i comandi di menu, 60

Compilazione, 231, 232 Impostazioni, 231 Istanza SFC, 229 Schema SFC, 229 Tipo SFC, 229

Comportamento di funzionamento, 247 Condizioni di avvio, 38, 118

Catena sequenziale, 38 Conferme cumulative, 212

Connessioni SFC, 212 Configurazione, 115, 117, 122, 123, 124, 126, 127, 128, 130, 132, 133, 134, 135, 137, 138, 139, 140, 142, 144, 146, 153, 155, 156, 158, 160, 163, 164, 165

Comando sequenziale, 115, 117, 122, 123, 124, 126, 127, 128, 130, 132, 133, 134, 135, 137, 138, 139, 140, 142, 144, 146, 153, 155, 156, 158, 160, 163, 164, 165

Confronto, 35 Schema SFC e tipo SFC, 35

Connessione di blocco, 150 Filtraggio, 150

Connessioni, 108, 174, 182 Per le caratteristiche, 108 Schema SFC, 182 Schema SFC, 174

Connessioni dell'interfaccia standard, 176 Tipo SFC, 176

Connessioni SFC, 183, 185, 202, 204, 211, 212, 213, 214, 215, 216, 219, 220, 221, 226, 227

Ampliamenti dell'interfaccia Caratteristiche, 185 Comandi e stati di funzionamento, 204 Dati delle catene e dei passi da modificare, 213 Funzionamento continuo, 215 Gestione degli errori, 216 Messaggi, 219 Modi di funzionamento, 202 Opzioni di esecuzione, 211 Parametri BATCH, 214 Parametri di sistema, 226 Parametrizzazioni dell'interfaccia Caratteristiche, 183 Parole di comando, 220 Parole di stato, 221 Riserve, 227 Visualizzazioni e conferme cumulative, 212

Contatti di blocco, 104, 108, 109 Contenuto della finestra, 67

Modifica, 67 Continuous, 259 Conversione, 318

di progetti precedenti, 318 Coordinamento, 265

Catena, 265 Copia, 91, 92, 93, 135, 137

Elementi SFC, 135 Istanza SFC, 93 Proprietà dell'oggetto, 137 Schema SFC, 91 Tipo SFC, 92

Creazione, 19, 22, 24, 71, 73, 75, 76, 77, 117, 123, 124, 126, 127, 128, 130

Casella di testo, 130 Istanza SFC, 24, 77 Loop, 127 Ramo alternativo, 126 Ramo parallelo, 124 Salto, 128 Schema SFC, 19, 75 Sequenza, 123 SFC, 73 Struttura del progetto, 71 Tipo SFC, 22, 76 Topologia delle catene, 117

Criteri di selezione, 11 Schema SFC, 11 Tipo SFC, 11

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Indice analitico

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 323

D Dati delle catene e dei passi da modificare [connessioni SFC], 213 Dati di riferimento degli schemi, 305

Documentazione, 305 Diagramma, 260, 264

Delle transizioni fra stati diversi dell'LSF per SFC, 260 Transizioni fra stati diversi dell'LSF per catene sequenziali, 264

Differenze, 35 Schema SFC e tipo SFC, 35

Dimensione di rappresentazione nell'SFC, 51 Modifica, 51

Documentazione, 303, 305, 307, 308 Dati di riferimento degli schemi, 305 Protocolli, 307 SFC, 303 Targhette, 308

Documentazione degli SFC, 303

E Editor di caratteristiche, 103 Editor di interfaccia, 103 Editor SFC, 49, 50

Avvio, 50 Utilizzo, 49

Elaborazione, 265, 268, 275, 277, 278, 279, 280 Catena sequenziale, 265 Catene sequenziali, 268 Loop nell'AS, 279 Passo e transizione nell'AS, 275 Ramo alternativo nell'AS, 278 Ramo parallelo nell'AS, 277 Salto nell'AS, 280 SFC, 265, 268 SFC dopo lo STOP della CPU, 268

Elaborazione di un SFC dopo lo STOP della CPU, 268 Elementi, 52

Superficie utente, 52 Elementi delle catene, 39 Elementi SFC, 122, 135

Copia, 135 Inserimento e creazione, 122

Elemento SFC, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 138, 139 Cancellazione, 139 Spostamento, 138

Engineering multiutente, 50

Esecuzione, 312 Progettazione, 312

Esempio, 315 Blocco dati della ricetta, 315

F Fasi di esecuzione, 274

Passo, 274 Filtro, 150

Connessione di blocco, 150 Finestre di dialogo, 57, 65

Comando, 65 Struttura, 57

Funzionamento continuo, 215 Connessioni SFC, 215

Funzionamento continuo [Continuous], 259 Funzionamento di SFC, 17

Di base, 17

G Gestione, 73, 75

Degli schemi, 75 SFC, 73

Gestione degli errori, 216 Connessioni SFC, 216

Gruppi di connessioni, 108

I Immissioni consentite per gli operandi, 148 Impostazioni, 231

Compila/Carica, 231 Indirizzamento, 160, 161

Assoluto, 160 Simbolico, 161

Indirizzamento assoluto, 160 Indirizzamento simbolico, 161 Informazioni generali, 233

Blocchi generati durante la compilazione, 233 Inseguimento, 283

Operazione e setpoint, 283 Inserimento e creazione, 122

Elementi SFC, 122 Insieme di funzioni di SFC, 30 Interfaccia standard, 167, 175

Del tipo SFC, 175 Dello schema SFC, 167

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Indice analitico

SFC per SIMATIC S7 324 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Introduzione, 11 SFC, 11

Istanza SFC, 11, 24, 33, 77, 85, 88, 90, 93, 94, 229, 281

Apertura, 90 Cancellazione, 94 Compilazione, 229 Copia/sposta, 93 Creazione, 24, 77 Modifica di operazione e setpoint, 281 Progettazione, 85 Progettazione delle modifiche, 88

L LI_ERR, 216 Logica dello stato di funzionamento

Per catene sequenziali, 262 Logica dello stato di funzionamento, 262 Logica dello stato di funzionamento per SFC, 254 Loop, 46, 127, 279

Creazione, 127 Modifica, 127 nell'AS, 279

LSF, 254, 262 Per catene sequenziali, 262 Per SFC, 254

LSF per catene sequenziali, 262, 264 Diagramma, 264

LSF per SFC, 254, 260 Diagramma, 260

M Memoria necessaria, 233 Menu, 64

Comando, 64 Merker, 104 Messa in servizio, 285, 296, 299, 301 Messaggi, 219

Connessioni SFC, 219 Messaggi in SFC, 101

Progettazione, 101 Migrazione da progetti precedenti, 318 Modello di catena, 118 Modi di attivazione, 249 Modi di funzionamento, 202, 248

Connessioni SFC, 202

Modifica, 51, 67, 95, 97, 99, 106, 127, 128, 130, 140, 142, 153, 164, 281

Casella di testo, 130 Contenuto della finestra, 67 di operazione e setpoint in un'istanza SFC, 281 Dimensione di rappresentazione nell'SFC, 51 Loop, 127 Passo, 142 Proprietà degli schemi, 95 Proprietà del tipo, 97 Proprietà della catena sequenziale, 140 Proprietà dell'istanza, 99 Salto, 128 Sequenza di esecuzione, 164 Successiva delle operazioni, 106 Transizione, 153

Modifica della topologia, 84 Modifica di passi/transizioni, 134

Selezione, 134 Modifiche dell'interfaccia, 84 Modo di test, 290

Rappresentazione, 290

N Navigazione, 51

Nell'SFC, 51 NOTIFY, 101 Novità della versione SFC V7.1, 9 Novità di SFC V7.0, 9

O OCCUPIED, 265 OP_ERR, 216 Operandi, 148

Immissioni consentite, 148 Operandi globali, 160, 161 Operazione e setpoint, 283

Inseguimento, 283 Operazioni, 104, 106, 183

Modifica successiva, 106 Operazioni e setpoint, 281

Modifica in un'istanza SFC, 281 Opzioni di esecuzione, 211, 251

Connessioni SFC, 211

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Indice analitico

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 325

P Parametri BATCH, 214

Connessioni SFC, 214 Parametri di sistema, 226

Connessioni SFC, 226 Parametrizzazioni dell'interfaccia Caratteristiche, 183 Parametro, 104 Parole di comando, 220

BA_CONTROL, 220 Connessioni SFC, 220 SFC_CONTROL, 220

Parole di stato, 221 BA_STATE, 221 SFC_STATE, 221 USTATUS, 221 VSTATUS, 221

Passi di destinazione, 204 Programmati, 204

Passi di destinazione programmati, 204 Passo, 41, 142, 146, 151, 274

Accesso alle strutture, 151 Fasi di avviamento, 274 Modifica, 142 Modifica degli operandi, 146 Modifica delle azioni, 144 Modifica delle proprietà generali, 144

Passo di destinazione, 265, 296 Passo e transizione, 275

nell'AS, 275 Postelaborazione, 38, 118 Preleaborazione, 38, 118 Primi passi, 17 Principio di tipo e istanza, 81

Di SFC, 81 Priorità, 270

Comandi, 270 Progettazione, 73, 78, 81, 85, 101, 118, 317

Di più catene sequenziali, 118 Istanza SFC, 85 Messaggi in SFC, 101 Richiami SFC, 317 Schema SFC, 78 SFC, 73 Testo di avviso, 107 Testo di posizione, 107 Tipo SFC, 81

Progettazione delle modifiche, 80, 84, 88 Del tipo SFC, 84 Dell'istanza SFC, 88 Dello schema SFC, 80

Progettazione in un sistema di rete, 50 Programmi, 237

Caricamento, 237 Proprietà degli schemi, 95

Modifica, 95 Proprietà del tipo, 97

Modifica, 97 Proprietà dell'istanza, 99

Modifica, 99 Proprietà dell'oggetto, 137

Copia, 137 Proprietà di esecuzione, 163

SFC, 163

Q QDIS_START, 216

R Ramo alternativo, 45, 126, 278

Creazione, 126 nell'AS, 278

Ramo parallelo, 44, 124, 277 Creazione, 124 nell'AS, 277

Rappresentazione, 290 nel modo di test, 290

Richiami SFC, 317 Progettazione, 317

Riserve, 227 Connessioni SFC, 227

Risorse necessarie, 233

S Salto, 47, 128, 280

Creazione, 128 Modifica, 128 nell'AS, 280

Salvataggio, 307 Protocolli, 307

Salvataggio dei dati, 69 Salvataggio/stampa dei protocolli, 307 Salvataggio/stampa dei protocolli

Salvataggio, 307 Salvataggio/stampa dei protocolli

Documentazione, 307 Salvataggio/stampa dei protocolli

Stampa, 307

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Indice analitico

SFC per SIMATIC S7 326 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01

Schema SFC, 11, 19, 31, 36, 75, 78, 80, 89, 91, 94, 167, 168, 174, 182, 229

Apertura, 89 Cancellazione, 94 Compilazione, 229 Connessioni, 174, 182 Connessioni dell'interfaccia standard [in ordine alfabetico], 168 Copia/sposta, 91 Creazione, 19, 75 Criteri di selezione, 11 Interfaccia standard, 167 Progettazione, 78 Progettazione delle modifiche, 80 Vista esterna, 36

Schema SFC e tipo SFC, 35 Confronto fra, 35

Schema/Istanza SFC, 272 Avvio, 272

Selezione, 66, 132, 133, 134 Con il mouse, 132 Con il riquadro di selezione, 133 Con la tastiera, 133 Di testi con la tastiera, 66 Per la modifica di passi/transizioni, 134

Sequenza, 43, 123 Creazione, 123

Sequenza di esecuzione, 164, 285 Modifica, 164

Servizio e supervisione nel modo di test, 285 Set di parametri, 313

diversi, 313 Setpoint, 104 SFC, 11, 17, 27, 28, 29, 51, 73, 81, 163, 245, 247, 248, 249, 251, 253, 270, 274, 275, 277, 278, 279, 280

Comando sequenziale dei parametri, 311 Creazione, 73 E altri sistemi di destinazione, 29 E gerarchia tecnologica, 28 Funzionamento di base, 17 Gestione, 73 In ambiente STEP 7, 27 Introduzione, 11 Navigazione, 51 nell'AS, 249, 270, 274 nell'AS, 275 nell'AS, 277 nell'AS, 278 nell'AS, 279 nell'AS, 280 Nell'AS, 247, 248, 251, 253 Nell'AS, 245 Numero di messaggi progettabili, 30

Principio di tipo e istanza, 81 Progettazione, 73 Proprietà di esecuzione, 163

SFC V7.0 Modifiche, 9 Novità, 9

SFC V7.1 Modifiche, 9 Novità, 9

Significato e utilizzo delle connessioni dei setpoint, 195 Sposta, 91, 92, 93, 138

Elemento SFC, 138 Istanza SFC, 93 Schema SFC, 91 Tipo SFC, 92

Stampa, 307 Protocolli, 307

Stati di funzionamento, 204, 253 Connessioni SFC, 204 S7, 253

STEP 7, 27 Struttura, 57

Finestra di dialogo, 57 Struttura del progetto, 71

Creazione, 71 Strutture, 151 Suggerimenti e consigli, 317 Superficie utente, 52, 57, 58, 59, 60, 61, 64, 65, 66, 67

Elementi, 52

T TARGETSEQ, 204, 265 TARGETSTEP, 204, 265 Targhetta, 308

Definizione, 308 Tasti di scelta rapida, 61

Per i comandi di menu, 61 Tastiera, 59 Temporizzatori, 104 Testi di avviso, 104, 107, 184

Caratteristiche, 184 Progettazione, 107

Testi di posizione, 104, 107, 184 Caratteristiche, 184

Testo, 42, 66 Selezione con la tastiera, 66

Tipi di dati, 162 Ammessi, 162 Per SFC, 162

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Indice analitico

SFC per SIMATIC S7 Manuale di programmazione e d'uso, 03/2009, A5E02113387-01 327

Tipi di dati ammessi, 162 Tipi SFC, 98

Aggiornamento, 98 Tipo SFC, 11, 22, 33, 76, 81, 89, 92, 94, 175, 176, 229

Apertura, 89 Cancellazione, 94 Compilazione, 229 Connessioni dell'interfaccia standard, 176 Copia/sposta, 92 Creazione, 22, 76 Criteri di selezione, 11 Interfaccia standard, 175 Progettazione, 81

Topologia delle catene, 117 Creazione, 117

Transizione, 42, 151, 153, 156 Accesso alle strutture, 151 Elaborazione di commenti OS, 158 Formulazione delle condizioni, 155 Modifica, 153 Modifica degli operandi, 156

U Uso della tastiera, 60, 64, 65, 66, 67 Utilizzo, 49, 58, 59

Con la tastiera, 59 Del mouse, 58 Editor SFC, 49 Testo di avviso, 107 Testo di posizione, 107

V Valori di comando, 104 Valori di processo, 104 Verifica della coerenza, 235 Vista esterna, 36

Schema SFC, 36 Visualizzazioni cumulative, 212

Connessioni SFC, 212

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