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PREMESSA

L’attività di protezione civile è finalizzata alla tutela dell’integrità della vita, dei beni e degli insediamentipubblici e privati dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi o da altri grandi eventi che determinano situazioni di pericolo.

Per rendere efficace tale attività e fronteggiare adeguatamente le emergenze occorre preventivamente pianificare gli scenari dei possibili rischi individuati analizzando le pericolosità del territorio e delle attività che su di esso si svolgono.

La gestione dell’emergenza è organizzata, ordinariamente, a livello comunale utilizzando le risorse disponibili; ciò non esclude che, in ragione dell’intensità e dell’estensione dell’evento calamitoso ovvero dell’esigenza di reperire mezzi e poteri straordinari, la gestione possa essere coordinata con altri Enti sovra ordinati o con lo Stato.

Il principale strumento utilizzato per fronteggiare le emergenze in aree soggette a rischio di calamità naturali ed antropiche è il Piano Comunale di Protezione Civile che descrive tu tte le attività e le procedure che devono essere adottate per contrastare un evento di sastroso sul territorio comunale.

Esso è uno strumento di riferimento del Sindaco che lo utilizza per orientarsi e per orientare i principali attori coinvolti nel processo dell’emergenza senza incorrere in stati di confusione conseguenti all’evento calamitoso.

Il Piano Comunale di Protezione Civile individua tra l’altro:

• gli edifici con possibile popolazione passiva (scuole, centri anziani, ecc) da porre in attenzione in caso di eventi non programmabili;

• le aree di attesa e di accoglienza della popolazione da attivarsi in caso di eventi sismici o comunque che determinino l’abbandono di alcune aree comunali con la necessità di installare tendopoli; le aree di ammassamento delle risorse necessarie per collocare mezzi e quanto altro fornito ad aiuto dell’emergenza;

• le possibili sedi del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e i Referenti, secondo il Metodo Augustus1, delle funzioni di supporto al Sindaco; a questo riguardo il Sindaco deve costituire un team di persone a cui assegnare la responsabilità delle funzioni necessarie ad assicurare, nei vari aspetti, la vitalità del piano comunale e la gestione di ogni singola funzione negli interventi di emergenza.

Il Sindaco, in materia di protezione civile, è "Autorità comunale di protezione civile "2, dotato di un proprio ed autonomo potere decisionale locale da esplicarsi in caso di situazione di allerta di protezione civile, durante tutta la fase di emergenza ed in quella successiva di post-emergenza.��

Il Sindaco è coadiuvato dai responsabili delle funzioni previste dal COC, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate e di Polizia, il Corpo Forestale dello Stato, la Croce Rossa Italiana, le Strutture del Servizio Sanitario Nazionale e le Organizzazioni di volontariato.�

Un ruolo fondamentale durante l’emergenza è svolto dalle Associazioni dei Volontari.

Con la legge n. 225/1992, istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile, le organizzazioni di volontariato hanno assunto il ruolo di "struttura operativa nazionale" e sono diventate parte integrante del sistema pubblico. Il successivo DPR 194/01 disciplina la partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile.

Oggi il volontariato si integra con gli altri livelli territoriali di intervento, in base al principio della sussidiarietà verticale e protegge la comunità in collaborazione con le istituzioni, in base al principio della sussidiarietà orizzontale.

1 E’ uno strumento di pianificazione usato dalla Protezione Civile che si propone di fornire criteri e indirizzi per la pianificazione di qualsiasi emergenza, a prescindere dall’estensione del territorio e dall’intensità dell’evento. Si chiama così in memoria dell’imperatore Ottaviano Augusto che sosteneva “Il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose”. Esso si propone in contrapposizione al concetto di piano (v. Piano Mercurio) basato sulla logica del censimento di persone e mezzi da impiegare nei casi di emergenza.

2 Ai sensi dell’art. 15 L. 225 del 24.02.1992.

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ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

1.1 La Protezione Civile Nazionale

In Italia la Protezione Civile 3 è organizzata in “Servizio Nazionale4” che opera sul territorio attraverso tutte le forze messe in campo dallo Stato: Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (componente fondamentale della protezione civile), Forze Armate, Forze di Polizia, Corpo Forestale dello Stato, Comunità Scientifica, Croce Rossa Italiana, Strutture del Servizio Sanitario Nazionale, Organizzazioni di volontariato, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.

In situazione ordinaria le strutture operative concorrono insieme al Dipartimento di Protezione Civile alle attività di monitoraggio, di previsione e di prevenzione delle ipotesi di rischio.

In situazioni di emergenza nazionale (dovute a calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari) la Protezione Civile interviene dopo la dichiarazione dello stato di emergenza del Consiglio dei Ministri, a seguito della quale si riunisce il Comitato Operativo (presieduto dal Capo Dipartimento di P.C.), che assicura il coordinamento dell’attività di emergenza.

Dal momento in cui scatta lo stato di emergenza tutte le strutture di protezione civile sono chiamate a dare dettagliate e tempestive informazioni sulle conseguenze dell’evento per una prima stima dei danni e per una ricognizione delle risorse umane, logistiche e tecnologiche presenti e attivabili sul territorio e sull’eventuale necessità di supporto.

Punto di riferimento del Servizio Nazionale della Protezione Civile è il centro di coordinamento “Sistema”, che agisce come struttura di supporto al Comitato Operativo, per ricevere, richiedere, elaborare, verificare e diffondere le informazioni relative alle calamità o situazioni critiche sul territorio.

E’ proprio il centro di coordinamento “Sistema ” che allerta e attiva immediatamente le strutture operative preposte alla gestione dell’emergenza per soccorrere la popolazione colpita, superare l’emergenza e fornire consulenze a tutte le amministrazioni del Servizio nazionale.

1.2 La Protezione Civile Territoriale

A livello Territoriale la Protezione Civile si avvale di Strutture aventi diverse funzioni.

Comitati Regionali, Provinciali e Prefetture - U.T.G. hanno il compito di partecipare all’organizzazione del Servizio Nazionale assicurando lo svolgimento dei censimenti e l’elaborazione di dati necessari alla Protezione Civile per predisporre, secondo i casi, programmi di previsione, prevenzione o di emergenza.

Per quanto riguarda gli organismi di coordinamento dell’emergenza assumono particolare importanza:

Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.)

Si riunisce su mandato del Prefetto, che lo presiede; si avvale della Sala Operativa Provinciale ed è fondato sulle 14 funzioni di supporto previste dal Metodo Augustus. Esso ha il compito di:

• raccogliere e valutare le informazioni relative all’evento; • preavvertire e porre in stato di allarme le Amministrazioni e gli Enti aventi compiti di intervento;

3 Il Dipartimento della protezione civile è una struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituita nel 1982 dopo il terremoto del 1980 dell’Irpinia. Il Dipartimento opera in stretto raccordo con le Regioni e le Province autonome e si occupa di tutte le attività volte alla previsione e alla prevenzione dei rischi, al soccorso e all’assistenza delle popolazioni colpite da calamità, al contrasto e al superamento dell’emergenza.

4 Il Servizio Nazionale di Protezione Civile è stato istituito con la L. 225 del 24.02.1992.

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• provvedere, nell’ambito della provincia, ai servizi di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite, coordinando le attività svolte da tutte le Amministrazioni pubbliche, dagli Enti e dai privati;

• valutare l’entità dei mezzi del personale necessario a fronteggiare gli eventi con efficacia e tempestività;

• smistare agli Enti di competenza, previa valutazione delle priorità, le richieste di intervento pervenute;

• ricevere tutte le comunicazioni delle Unità di soccorso per eseguire e valutare, momento per momento, l’evolversi della situazione;

• promuovere il rapido ripristino dei servizi essenziali; • tenere collegamenti costanti con la Sala Operativa del Ministero dell’Interno e la Sala Operativa

del Dipartimento della Protezione Civile; • annotare tutte le offerte provenienti dai privati cittadini, di mezzi e materiali utili, predisponendone

l’eventuale impiego.

Centro Operativi Misti (C.O.M.)

Sono unità di assistenza tecnica, amministrativa e logistica ai comuni colpiti, costituite dal Prefetto nel caso in cui la situazione richieda l’attivazione di operazioni a livello intercomunale o comunale.

Operano a livello locale come proiezioni del CCS.

Sono dislocati nel Municipio del Comune capo settore o del Comune colpito (quando il COM riguarda un unico comune) oppure in altri locali idonei, sia pubblici, sia privati, la cui immediata disponibilità dovrà essere garantita dal Sindaco.

Vengono attivati in permanenza 24 ore, fino alla cessazione dello “stato di allarme”.

Centro Operativo Comunale (C.O.C.)

E’ una struttura di direzione e coordinamento dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione di cui si avvale il Sindaco. E’ fondata sulle funzioni di supporto del Metodo Augustus che rappresentano le principali attività che il Comune deve garantire alla cittadinanza, sia nella gestione della crisi, sia per il superamento dell’emergenza. A seconda dell’entità dell’evento, il COC può essere istituito in forma ridotta.

A far data dal 17/03/2014 il Consiglio Comunale ha approvato la convenzione per la gestione unitaria nel territorio dell’unione dei comuni “Terre di Castelli” dei servizi relativi alla funzione di protezione civile (reg.1792 del 28/03/2014).

La gestione unitaria è finalizzata a garantire:

- la disponibilità sul territorio dell’Unione di un servizio con compiti specifici di programmazione, organizzazione e gestione dei servizi e delle operazioni di Protezione Civile;

- l’uniformità dei criteri e interventi su tutto il territorio dell’Unione;

- l’efficienza, l’efficacia, l’economicità e la rispondenza al pubblico interesse dei sevizi erogati;

Il servizio dell’Unione per l’esercizio delle funzioni relative alla gestione dei servizi e delle operazioni di Protezione Civile ha sede operativa temporaneamente stabilita nell’ufficio protezione civile dell’Unione.

1.3 Figure principali coinvolte nella gestione dell ’emergenza.

Le figure coinvolte nel Piano di Emergenza Comunale sono numerose e diversificate nei ruoli. Primo fra tutti il Sindaco .

In quanto autorità locale di protezione civile, il Sindaco:

• Adotta provvedimenti d’urgenza (ordinanze), per la salvaguardia della vita umana;

• Informa la popolazione sui possibili rischi presenti nel territorio;

• Dirige gli interventi di soccorso;

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• Riceve supporto in modo “sussidiario” dalle Amministrazioni provinciali e regionali, quando da solo non riesce a fronteggiare l’evento.�

Il Sindaco o, qualora delegato, un suo Assessore, ha i seguenti compiti e funzioni:

a) in situazione ordinaria:

• coordina i vari settori dell'Amministrazione al fine di presidiare e stimolare le attività di previsione e prevenzione e quindi pianificare e prevedere gli interventi nella denegata ipotesi di accadimento;

b) in situazione di emergenza deve intervenire e garan tire:

• la direzione ed il coordinamento delle attività necessarie per il contrasto dell'emergenza e l'assistenza alla popolazione;

• il salvataggio ed il soccorso delle persone; • l'informazione costante della popolazione circa l'evolversi della situazione e le misure di

autoprotezione da adottare; • l'impiego del Volontariato; • l'allestimento di aree di ricovero per le persone coinvolte; • l'assistenza ai minori, orfani ed, ai diversamente abili, agli anziani e comunque a tutte quelle

persone da ritenersi "fragili" sotto il profilo fisico e/o psichico; • il vettovagliamento della popolazione colpita e dei soccorritori; • la tutela igienica della popolazione e dei soccorritori; • il censimento della popolazione; • la ricerca dei dispersi; • l'identificazione e la tumulazione dei deceduti; • il recupero, la custodia ed il governo degli animali; • il reperimento e il seppellimento degli animali deceduti e la bonifica sanitaria della zona colpita; • la salvaguardia dei beni culturali; • la salvaguardia del patrimonio pubblico e privato in genere; • il ripristino della viabilità e dei trasporti; • la conservazione dei valori e delle cose; • la demolizione ed il puntellamento dei fabbricati giudicati pericolosi per l'incolumità delle persone

e delle cose; • l'allestimento di provvisorie installazioni per gli uffici pubblici, al fine di garantire la continuità delle

attività e l'espletamento della giustizia e dei culti; • il riassetto degli organi locali per preparare il ritorno alle condizioni normali di vita; • la salvaguardia del sistema produttivo locale; • la ricognizione dei danni; • ogni altro servizio tecnico urgente quale ad esempio il ripristino, anche parziale, delle

telecomunicazioni e dei servizi essenziali in genere.

Figure del C.O.C.

Il C.O.C., presieduto dal Sindaco o dall’Assessore delegato, rappresenta la struttura operativa per eccellenza a livello comunale.

Di essa si avvale in tutti i casi di emergenza il Sindaco al fine di espletare, con tutte le risorse disponibili, pubbliche e private, compreso il Volontariato, le proprie funzioni di direzione e coordinamento, anche sotto il profilo tecnico-amministrativo, delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione in ambito comunale.

Il C.O.C. può essere costituito in forma ristretta (gruppo ristretto decisionale) o allargato secondo le caratteristiche dell'emergenza e della sua evoluzione.

Nella sua forma allargata è costituito da 10 figure principali (mutuate dal modello organizzativo Augustus della Protezione Civile Nazionale), chiamate anche Responsabili di Funzione.

La forma ristretta è convocata ogni qualvolta l'emergenza è tale, per intensità ed estensione, da non richiedere il supporto di tutte le 10 funzioni.

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 31 DEL 17/03/2014

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 31 DEL 17/03/2014

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 31 DEL 17/03/2014

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 31 DEL 17/03/2014

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1

DELIBERA DI ADOZIONE DEL PIANO COMUNALE

(GIUNTA COMUNALE)

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COMUNE DI SPILAMBERTO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

O R I G I N A L E

PROVINCIA DI MODENA

ADOZIONE DEL PRIMO AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

COMUNALE E PROPOSTA DI APPROVAZIONE AL CONSIGLIO DELL'UNIONE TERRE

DI CASTELLI

32 Nr. Progr.

10/05/2017Data

20Seduta Nr.

L'anno DUEMILADICIASSETTE questo giorno DIECI del mese di MAGGIO alle ore 16:00 convocata con le

prescritte modalità, nella sala delle proprie adunanze, si è riunita la Giunta Comunale.

Fatto l'appello nominale risultano:

036045Cod. Ente :

Cognome e Nome Carica Presente

COSTANTINI UMBERTO SINDACO S

FRANCIOSO SALVATORE VICE-SINDACO S

MANDRIOLI DANIELE ASSESSORE S

MUNARI SIMONETTA ASSESSORE S

NARDINI FABRIZIO ASSESSORE S

PESCI ALESSIA ASSESSORE N

Totale Assenti 5Totale Presenti 1

PESCI ALESSIA

Assenti Giustificati i signori:

Nessun convocato risulta assente ingiustificato

Assenti Non Giustificati i signori:

Partecipa il SEGRETARIO GENERALE del Comune, dott. SAPIENZA GIOVANNI

In qualità di SINDACO, il Sig. COSTANTINI UMBERTO assume la presidenza e, constatata la legalità della

adunanza, dichiara aperta la seduta invitando i sigg. Assessori a voler trattare l'oggetto sopra indicato.

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 32 DEL 10/05/2017

OGGETTO: ADOZIONE DEL PRIMO AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE E PROPOSTA DI APPROVAZIONE AL CONSIGLIO DELL'UNIONE TERRE DI CASTELLI

LA GIUNTA COMUNALE

Premesso: - che con Deliberazione della Giunta Comunale n. 85 del 11/11/2016 è stato adottato il il Piano di

Protezione Civile del Comune di Spilamberto, successivamente approvato dal Consiglio dell’Unione dei Comuni Terre di Castelli con deliberazione n. 62 del 24/11/2016;

- che ai sensi dell’art. 15, co. 3ter della L. 225/92, istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile, ogni Comune provvede alla verifica e all'aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza, trasmettendone copia alla Regione, alla Prefettura - ufficio territoriale del Governo e alla Provincia territorialmente competenti;

- che con propria deliberazione n. 417 del 05.04.2017, la Giunta della Regione Emilia Romagna ha approvato il documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile;

- che tale documento aggiorna e sostituisce le procedure relative al sistema di allertamento regionale di cui alle precedenti deliberazioni di Giunta regionale, nella specie: la n. 1427/2005, la n. 1166/2004 e la n. 962/2009;

- che il predetto documento è entrato in vigore il 02.05.2017; - che conseguentemente è necessario che il Comune provveda all’aggiornamento delle proprie

pianificazioni di emergenza e delle procedure interne in relazione a quanto contenuto nel documento in argomento e nei relativi allegati;

Premesso altresì: - che nell’organigramma interno di protezione civile è presente il nominativo del Sig. Giuliano Nannini,

attuale capo squadra degli operai del Comune, che svolge funzioni prevalentemente operative sia nella fase di prevenzione sia nella fase di gestione delle criticità degli eventi;

- che il Sig. Nannini ricopre anche l’incarico di Vice Responsabile della Funzione 4 del COC; - che a far data dal 1.6.2017 il dipendente in argomento sarà collocato a riposo; - che pertanto è necessario sostituire il suo nominativo con quello di un altro dipendente; a tale scopo è

stato individuato il Sig. Cristian Turrini, anch’egli dipendente di ruolo dell’Ente; - che la Sezione 6 del piano di protezione civile, denominata “Criticità specifiche”, necessita di

un’integrazione per ciò che concerne lo scenario di evento “rischio idraulico e rischio idrogeologico”, consistente nell’inserire tra le varie criticità del territorio alcuni punti idraulici (originariamente trascurati) da monitorare durante gli eventi di pioggia;

Ravvisata la necessità di aggiornare, per le motivazioni che precedono, gli allegati dell’attuale piano di protezione civile comunale di seguito riportati:

a) Sezione 5 - Analisi dei rischi e scenari associati; b) Sezione 6 – Criticità specifiche; c) Sezione 7 – Organigramma; d) Sezione 10 – Livelli di criticità e di allerta per i singoli eventi; e) Allegato C11: Carta dei potenziali impatti idraulici;

Dato atto che tutti gli altri allegati del piano di protezione civile restano invariati, così come i soggetti responsabili della gestione dell’emergenza;

Confermato: - che il Piano Comunale di Protezione Civile integrato e modificato con gli allegati sopra elencati è

conforme al vigente P.R.G.; - che lo stesso non dà luogo a implicazioni di carattere territoriale-urbanistico; Ritenuto opportuno: - adottare i suddetti allegati che sostituiscono quelli già approvati con la succitata Deliberazione di

Consiglio dell’Unione n. 62 /2016; - trasmettere tali allegati, ad integrazione di quanto già inviato, ai seguenti soggetti ed Enti:

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 32 DEL 10/05/2017

• al Prefetto di Modena (UTG); • al Servizio Protezione Civile presso Regione dell’Emilia Romagna; • al Servizio di Protezione Civile dell’Unione Terre di Castelli;

Visti:

• il TUEL approvato con D. Lgs n. 267/2000; • la legge 24/02/1992, n. 225 concernente l’“Istituzione del servizio nazionale della protezione civile” e

ss.mm.ii.; • il D.Lgs n. 112/98 e ss.mm.ii.; • la legge 07/04/2014 n. 56 recante disposizioni sulle Unioni di Comuni;

Acquisiti i pareri favorevoli espressi, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000, rispettivamente dal Responsabile della Struttura Tecnica in ordine alla regolarità tecnica e dal Responsabile della Struttura Servizi Finanziari in ordine alla regolarità contabile;

con voto unanime, espresso in forma palese;

DELIBERA

1. di considerare la narrativa che precede parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di prendere atto della necessità di aggiornare alcuni allegati dell’attuale Piano di Protezione Civile comunale in ragione delle indicazioni date dalla Regione Emilia Romagna per la gestione del nuovo sistema regionale di allertamento (per rischio meteo idrogeologico, idraulico, ecc), unitamente all’esigenza di sostituire il nominativo del Sig. Giuliano Nannini, già inserito nell’organigramma di protezione civile del Comune, che dal 1/6/2017 sarà collocato a riposto;

3. di sostituire il nominativo del Sig. Giuliano Nannini con quello del Sig. Cristian Turrini, dipendente di ruolo del Comune di Spilamberto;

4. di adottare gli allegati di seguito indicati, aggiornati dal personale tecnico della Struttura LL.PP. Patrimonio e Ambiente:

• Sezione 5 - Analisi dei rischi e scenari associati; • Sezione 6 – Criticità specifiche; • Sezione 7 – Organigramma; • Sezione 10 – Livelli di criticità e di allerta per i singoli eventi; • Allegato C11: Carta dei potenziali impatti idraulici;

5. di dare atto: a. che sul cartiglio dei documenti sopra elencati sarà riportata la data di aggiornamento del

10/5/2017; b. che tutti gli altri allegati dell’attuale piano (mancanti della suddetta data di aggiornamento)

rimangono invariati per contenuto e forma;

6. di proporre al Consiglio dell’Unione Terre di Castelli di approvare gli allegati aggiornati sopra elencati fermo restando tutti gli altri;

7. di dare ampia diffusione di tali aggiornamenti, una volta approvati, a tutti gli uffici comunali, agli enti e alle associazioni interessate anche mediante pubblicazione dello stesso sul sito Internet dell’Ente;

8. di demandare alla Struttura LL.PP. Patrimonio e Ambiente il compimento degli atti conseguenti all’adozione e approvazione del presente atto e alla conservazione degli atti stessi, ivi compresa la trasmissione al:

• Prefetto di Modena (UTG); • Servizio Protezione Civile presso Regione dell’Emilia Romagna; • Servizio di Protezione Civile dell’Unione Terre di Castelli.

9. di dichiarare con votazione separata ed all’unanimità la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, co. 4, del D.Lgs. 267/2000, stante l’urgenza di rendere operative le misure previste dal piano a tutela dei Cittadini, dei beni e dell’Ambiente.

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PROPOSTA DI DELIBERA

DELLA GIUNTA COMUNALE

N. 97/2017

STRUTTURA LAVORI PUBBLICI, PATRIMONIO E AMBIENTE

COMUNE DI SPILAMBERTO

Tel. 059/789911 - p.iva 00185420361

Provincia di Modena

P.zza Caduti Libertà 3 - 41057 Spilamberto (MO)

OGGETTO: ADOZIONE DEL PRIMO AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI PROTEZIONE

CIVILE COMUNALE E PROPOSTA DI APPROVAZIONE AL CONSIGLIO

DELL'UNIONE TERRE DI CASTELLI

Il sottoscritto Funzionario, DIRIGENTE, con riferimento alla proposta di Deliberazione di cui all'oggetto

al fine della sua adozione da parte dell'organo deliberativo competente, esprime parere FAVOREVOLE in

ordine alla regolarità tecnica della medesima ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18.8.2000 n. 267.

IL DIRIGENTE

Ing. Giuseppe TUBOLINO

Lì, 08.05.2017

Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi dell'art. 20 del "Codice

dell'amministrazione digitale" (D.Leg.vo 82/2005).

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PROPOSTA DI DELIBERA

DELLA GIUNTA COMUNALE

N. 97/2017

STRUTTURA LAVORI PUBBLICI, PATRIMONIO E AMBIENTE

COMUNE DI SPILAMBERTO

Tel. 059/789911 - p.iva 00185420361

Provincia di Modena

P.zza Caduti Libertà 3 - 41057 Spilamberto (MO)

OGGETTO: ADOZIONE DEL PRIMO AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI PROTEZIONE

CIVILE COMUNALE E PROPOSTA DI APPROVAZIONE AL CONSIGLIO

DELL'UNIONE TERRE DI CASTELLI

Il sottoscritto RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI

Il sottoscritto, in qualità di RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI, ai sensi dell’art. 49,comma 1, e 147

bis, comma1 del T.U. approvato con D.Lgs. 18.08.2000, n. 267,esprime parere FAVOREVOLE in ordine

alla regolarità contabile della proposta di provvedimento indicato in oggetto

IL RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARILì, 08.05.2017

Adriano BRIGHENTI

Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi dell'art. 20 del "Codice

dell'amministrazione digitale" (D.Leg.vo 82/2005).

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ADOZIONE DEL PRIMO AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

COMUNALE E PROPOSTA DI APPROVAZIONE AL CONSIGLIO DELL'UNIONE TERRE

DI CASTELLI

OGGETTO:

PROVINCIA DI MODENA

COMUNE DI SPILAMBERTO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 32 DEL 10/05/2017

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue:

IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE

COSTANTINI UMBERTO DOTT. SAPIENZA GIOVANNI

Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi dell'art. 20 del "Codice

dell'amministrazione digitale" (D.Leg.vo 82/2005).

FIRMATO FIRMATO

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