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� L’inizio del percorso di innovazione didattica a Fauglia avviene nell’anno scolastico 1996/97 con l’arrivo della dirigente scolastica Daniela Pampaloni.

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� Il modello teorico di riferimento per lo sviluppo delle attività è quello della “Ricerca azione fin dall’infanzia”, della pedagogista Idana Pescioli, professoressa di metodologia e didattica al Magistero di Firenze fino al 1992.

1954. Scuola Elementare di Settignano (FI) maestra: Idana Pescioli

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Alcuni scritti di Idana Pescioli tratti dai libri “Una scuola tra gli olivi” e “Lascuola dell’utopia ovvero il progetto partecipato” che raccontano della maestra a scuola a Settignano negli anni ‘50 del secolo scorso:

� «Senza voti né pagelle, senza premi e tantomeno castighi, con il lavoro libero attuato individualmente o in piccoli gruppi, sulla base del “progetto” della classe, fissato sulla lavagna tutti insieme ogni mese».

� «[…] per me era naturale che ogni bambino per realizzare l’autogoverno potesse alzarsi e uscire per il bagno o per cambiare attività per andare all’aperto a fare una passeggiata o anche arrampicarsi sull’olivo. Ovviamente senza chiedere il permesso…bastava che uno si guardasse intorno e badasse non fossero usciti già altri».

� «[…] solo un’atmosfera di libertà e socialità costituisce la condizione di sviluppo e di maturazione e quindi di apprendimento».

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� «La nuova aula dalle pareti verniciate di verde ha una parete esposta a sud tutta a vetrate, mobili nuovi di formica, lavabili, in gran parte funzionanti come i tavolinetti a due posti che si possono unire formando un tavolo per quattro bambini e disposti in ordine sparso libero, in modo da togliere dall’aula ogni aspetto “scolastico” tradizionale».

� «Abbiamo sempre trovato un lavoro “utile ed importante” per ognuno che lo volesse (al campetto, ai fiori, alla lavagna, alla pulizia, ai pennelli) ed ogni mese siamo arrivati ad essere contenti dell’incarico, ad assumere una propria responsabilità».

� Sarebbe inesatto parlare del metodo di questa o quella maestra: giacché se è vero che ella fa parte del metodo è vero altresì che i bambini ne fanno parte con lei, e ne fanno parte le attività che essi svolgono, come pure un certo ambiente con una sua struttura e gli stessi sussidi didattici».

I.P.

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� Dall’anno 1997/98 in poi, il focus per la formazionedegli adulti è la costruzione della Comunità :insegnanti e genitori insieme per costruire la“coscienza dell’infanzia”, ovvero la consapevolezzadel “valore” fondamentale che hanno i piccoli per ilmondo dei grandi ed agire in conseguenzaguardando al futuro in un’ottica globale.

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� Negli anni scolastici 1997/98 e 1998/99 vengono svolte attività di formazione con Riccardo Romiti, Sigrid Loos, Pat Patfort, per costruire atteggiamenti e comportamenti in direzione nonviolenta. Nasce il Progetto Culturale della Scuola che vogliamo, dal titolo “Fuori dal Guscio” e viene scelto il logo dell’Istituto “Teste Fiorite”, da una filastrocca di Rodari(il disegno è di un bambino di 4 anni).

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Negli stessi anni scolastici nascono, e si ripetono annualmente fino ad oggi:

� Gli “Incontri culturali ” aperti a genitori e docenti dal titolo “Al caffè della scuola”

� Le “mostre d’arte ” con i prodotti culturali dei bambini fin dall’infanzia, mescolate e intrecciate alle opere d’arte di tanti artisti del territorio

� Le “feste di Pace ” in ogni scuola come occasioni di incontro e di conoscenza fra adulti e bambini

� Il progetto “Einstein ” per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento a partire dalla prima classe della scuola elementare

� Il progetto “Galileo ” nella scuola dell’infanzia per l’osservazione dei bambini e la cura delle relazioni

� Le “attività motorie in acqua ” nelle scuole elementari: ogni classe nuota una volta alla settimana per l’intero anno scolastico nelle piscine comunali dei comuni limitrofi.

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� La maggior parte dei docenti inizia a ripensare la progettazione delle attività a partire da uno "stimolo culturale di qualità che genera saperi".

� Nascono gli schemi grafico-progettuali.

� Nell’extrascuola nascono, progettati e realizzati dalla Direzione Didattica, “Giocherellando fra le colline” (un ludobus itinerante nei vari comuni dell’ambito dell’Istituto Mariti contenente libri e condotto da un maestro elementare) e le “Vacanze estive” nel mese di luglio al mare e in montagna, dove gli accompagnatori e i conduttori delle attività erano insegnanti delle scuole.

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� Nell’anno scolastico 2000/2001, nasce l’Istituto Comprensivo “Giovanni Mariti” - prende il nome da un uomo di cultura del 1700 che ha visitato e scritto molto sui luoghi del territorio riunendo in un “Odeporico (ossia itinerario) per le Colline Pisane” la descrizione dei Comuni che costituiscono l’area di riferimento. L’Istituto riunisce 13 scuole: 6 dell’infanzia, 4 primarie e 3 secondarie in cinque diversi comuni (oggi quattro).

� E’ necessario tornare a lavorare sulla costruzione della comunità degli adulti a tre livelli: docenti, genitori, amministratori.

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Nell’anno scolastico 2001/2002 arrivano a compimento:

per i docenti :

� La Carta dei Valori e dei Comportamenti: un documento di sintesi di un lavoro di coinvolgimento di ogni docente per la costruzione della visione e della missione dell’Istituto. Il coordinamento di questa attività venne affidato da Riccardo Romiti. La Comunità dei docenti prende corpo e in ogni anno successivo è rinforzata ed alimentata.

per i genitori :

� Il Decalogo delle “Azioni per il successo formativo dei ragazzi” e il Decalogo “Leggere con piacere”. Essi di fatto anticipano il Patto Formativo scuola/genitori che il Ministero chiederà alle scuole nell’anno 2007 (Patto di Corresponsabilità).

per gli amministratori :

� Il “Patto per la scuola”. Si tratta di un protocollo di condivisione del valore della scuola nei nostri territori e delle attività da sostenere per ampliare l’offerta formativa. Il patto è stato rinnovato ogni tre anni ed è tuttora in atto.

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In questi stessi anni (dal 2000 al 2002), si struttura il Sistema delle Responsabilità

“Per una partecipazione condivisa delle scelte”

Nasce anche la Rete Internet [*] fra le scuole per la comunicazione veloce fra uffici e scuole, lo snellimento delle pratiche ed in particolar modo per l’invio della posta.

[*] Il server di alloggio ci è stato donato da una banca locale

con i Ragazzi con i Docenti con i Genitori

Nascono i CRA:

Consigli dei

Rappresentanti

degli Alunni

Incarichi e

coordinamenti diffusi

nei singoli plessi

- Laboratori del

Fare e del Pensare

- Partecipazione

allargata ai consigli

di classe e

d’istituto

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A partire dal mese di marzo dell’anno scolastico 2002/2003, quattroscuole pilota delle province di Lucca e Pisa (Santa Maria a Colle/Lucca 7, Massa Macinaia/ Capannori 3, Bozzano/ Massarosa 1 eCenaia/ Fauglia) sperimentano un percorso di ricerca con IRREToscana prima di dare l’approvazione come Collegio dei Docential Progetto Senza Zaino.

Nel maggio 2003, il Collegio dei Docenti dell’Istituto «G. Mariti» approva l’adesione al “Progetto Senza Zaino per una scuola meno pesante”, proposto alla dirigente dal collega Marco Orsi e dal maestro Aldo Marchesini alcuni mesi prima.

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Nell’anno scolastico 2003/2004 le classi prime e seconde di Cenaia, Lorenzana, Fauglia e Santa Luce avviano il Progetto Senza Zaino e partecipano al gruppo di sperimentazione promosso e sostenuto da IRRE Toscana.

I progetti di modifica degli ambienti di apprendimento sono a firma di Aldo Marchesini.

Prende corpo il valore dell’Ospitalità.

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Nel mese di giugno 2008, è pubblicato, a cura di Daniela Pampaloni, il libro «Senza Zaino! Una scelta didattica innovativa» Morgana Edizioni, nel quale si documenta il percorso quinquennale delle classi Senza Zaino.

Si conclude il primo ciclo della “Scuola che abbiamo sempre sognato”.

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� Negli anni successivi iniziano a sperimentare il Modello Senza Zaino sia la scuola dell’infanzia che la scuola secondaria.

� L’approccio didattico è sempre e comunque quello della ricerca azione di Idana Pescioli.

� Oggi che l’Istituto Comprensivo adotta in tutte le scuole il Modello Senza Zaino, lo fa con una ricerca dell’innovazione didattica in forma originale, non stereotipata, mai pedissequa, ma calata nel contesto socio-culturale nel quale queste scuole operano.

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L’istituto Comprensivo oggi, nell’anno scolastico 2017/18, è:

� Istituto capofila della Rete Nazionale “Scuole Senza Zaino (dall’anno 2014/15)

� Istituto capofila della Rete Territoriale “Einstein” (dall’anno 1998/99)

� Presente in Avanguardie Educative come capofila dell’idea “Apprendimento Differenziato”.

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