SENZA VEDERESENZA VEDERE DIDI 5a domenica di Pasqua … · Credere alla Resurrezione di Gesù ......

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FORANIA ORANIA DI DI P ALMANOVA ALMANOVA Collaborazione Pastorale tra le Parrocchie Collaborazione Pastorale tra le Parrocchie Palmanova Palmanova- Sottoselva e Jalmicco Sottoselva e Jalmicco Bagnaria Arsa e Sevegliano Bagnaria Arsa e Sevegliano- Privano Privano Trivignano Trivignano- Melarolo e Clauiano Melarolo e Clauiano- Merlana Merlana 29 aprile 2018 Quinta domenica di Pasqua «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci ». foglio settimanale n. 22/CP Cos’hai provato Maria quando la Maddalena ti ha detto di aver visto Gesù nel giardino? E quando Pietro e Giovanni vennero a te, correndo, per raccontarti come avevano visto la tomba vuota? Cos’è capitato in quel giorno? Cosa significa credere che Cristo è risorto dai morti? E tu l’hai rivisto in quei giorni? Perché il Vangelo non parla di te? Ed eri la più interessata. Perché non è apparso a te? Quanto mi ha fatto pensare questo silenzio del Vangelo! O che Gesù voleva accennare a te quando disse a Tommaso: “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”? Forse tu eri l’unica che non aveva bisogno di vedere per credere? Ed eri beata. Io penso di sì. Ed è per questo che sei la nostra maestra nella fede e la lode di Elisabetta fin da principio fu la più grande lode che ti si poteva fare. “Beata te che hai creduto”. Tu non avevi bisogno di vedere per credere. Tu credevi al tuo Figlio Risorto e ti bastava. Credere alla Resurrezione di Gesù significa credere senza vedere. E anche io voglio credere senza vedere: come te. L’unica cosa seria è la fede. Ed è per fede che io credo alla Resurrezione di Cristo. E quando credo sono invincibile: “Questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede”. Carlo Carretto (Alessandria 1919 - Spello, PG 1988) SENZA VEDERE SENZA VEDERE 5a domenica di Pasqua (Gv 15,1 (Gv 15,1- 8) 8) TAGLIARE AGLIARE PER PER VIVERE VIVERE Nella crisi della storia a livello umano, Dio opera dei tagli, e Gesù ci parla di lui co- me di uno con la forbice in mano. Lui non taglia in modo indiscriminato e per capriccio, ma pratica una “purificazione che ha lo scopo di esaltare il prodotto e non deprimerlo. Gesù sta parlando ai suoi discepoli (a noi credenti d’oggi!) non per metterli in guardia in modo minaccio- so, ma prima di tutto per rivelare la loro condizione po- sitiva nell’avere un profondo legame con lui, un legame che è stato loro donato perché la loro vita di uomini e credenti non rimanga infruttuosa. Come discepoli d’oggi abbiamo un legame speciale con Cristo, e attraverso di lui Dio ci guarda in modo buono e speranzoso, forse di più di come noi guardiamo noi stessi e tra di noi. Gesù ci ricorda che l’unico che ha potere di tagliare e separare è Dio. È lui che ha la forbice in mano, e il suo desiderio non è far morire l’umanità, ma farla frut- tare con quell’amore che lui ha messo dentro di noi e che scorre come linfa dentro ogni singolo tralcio. E ogni singolo tralcio (ogni singolo uomo!), ha un legame profondo con la pianta centrale piantata nella storia, Gesù Cristo. Quindi anche Dio, come ricetta alla crisi della nostra umanità, così evidente quando ci sono violenze, guerre e sopraffazioni, ci invita a operare dei tagli, ma secondo la sua logica e non la nostra. Ci invita ad operare tagli a tutto ciò che non è amore, a tutto ciò che significa giudi- zio e separazione tra gli uomini. Ci invita a operare tagli a tutto quello che ci rende ciechi di fronte alla sofferen- ze dell’umanità. Ci invita a tagliare sicuramente le tante inutili ricchezze personali e comunitarie che impoveri- scono il prossimo e lo abbandonano alla sua povertà. Ci invita a tagliare come ha fatto Gesù, quando per amore del povero che aveva davanti era disposto anche a ri- metterci la faccia e il buon nome.

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FFORANIAORANIA DIDI PPALMANOVAALMANOVA

Collaborazione Pastorale tra le ParrocchieCollaborazione Pastorale tra le Parrocchie

PalmanovaPalmanova--Sottoselva e JalmiccoSottoselva e Jalmicco

Bagnaria Arsa e SeveglianoBagnaria Arsa e Sevegliano--PrivanoPrivano

TrivignanoTrivignano--Melarolo e ClauianoMelarolo e Clauiano--MerlanaMerlana

29 aprile 2018

Quinta domenica di Pasqua

«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia,

e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola

che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso

se non rimane nella vite, così neanche voi

se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci».

foglio settimanale n. 22/CP

Cos’hai provato Maria quando la Maddalena ti ha detto di aver visto Gesù nel giardino? E quando Pietro e Giovanni vennero a te, correndo, per raccontarti come avevano visto la tomba vuota? Cos’è capitato in quel giorno? Cosa significa credere che Cristo è risorto dai morti? E tu l’hai rivisto in quei giorni? Perché il Vangelo non parla di te? Ed eri la più interessata. Perché non è apparso a te?

Quanto mi ha fatto pensare questo silenzio del Vangelo! O che Gesù voleva accennare a te quando disse a Tommaso: “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”? Forse tu eri l’unica che non aveva bisogno di vedere per credere? Ed eri beata.

Io penso di sì. Ed è per questo che sei la nostra maestra nella fede e la lode di Elisabetta fin da principio fu la più grande lode che ti si poteva fare. “Beata te che hai creduto”. Tu non avevi bisogno di vedere per credere. Tu credevi al tuo Figlio Risorto e ti bastava. Credere alla Resurrezione di Gesù significa credere senza vedere. E anche io voglio credere senza vedere: come te. L’unica cosa seria è la fede. Ed è per fede che io credo alla Resurrezione di Cristo. E quando credo sono invincibile: “Questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede”.

Carlo Carretto (Alessandria 1919 - Spello, PG 1988)

SENZA VEDERESENZA VEDERE 5a domenica di Pasqua (Gv 15,1(Gv 15,1--8)8)

TTAGLIAREAGLIARE PERPER VIVEREVIVERE

Nella crisi della storia a

livello umano, Dio opera dei

tagli, e Gesù ci parla di lui co-

me di uno con la forbice in

mano. Lui non taglia in modo

indiscriminato e per capriccio,

ma pratica una “purificazione

che ha lo scopo di esaltare il

prodotto e non deprimerlo.

Gesù sta parlando ai suoi discepoli (a noi credenti

d’oggi!) non per metterli in guardia in modo minaccio-

so, ma prima di tutto per rivelare la loro condizione po-

sitiva nell’avere un profondo legame con lui, un legame

che è stato loro donato perché la loro vita di uomini e

credenti non rimanga infruttuosa.

Come discepoli d’oggi abbiamo un legame speciale

con Cristo, e attraverso di lui Dio ci guarda in modo

buono e speranzoso, forse di più di come noi guardiamo

noi stessi e tra di noi.

Gesù ci ricorda che l’unico che ha potere di tagliare

e separare è Dio. È lui che ha la forbice in mano, e il

suo desiderio non è far morire l’umanità, ma farla frut-

tare con quell’amore che lui ha messo dentro di noi e

che scorre come linfa dentro ogni singolo tralcio.

E ogni singolo tralcio (ogni singolo uomo!), ha un

legame profondo con la pianta centrale piantata nella

storia, Gesù Cristo.

Quindi anche Dio, come ricetta alla crisi della nostra

umanità, così evidente quando ci sono violenze, guerre

e sopraffazioni, ci invita a operare dei tagli, ma secondo

la sua logica e non la nostra. Ci invita ad operare tagli a

tutto ciò che non è amore, a tutto ciò che significa giudi-

zio e separazione tra gli uomini. Ci invita a operare tagli

a tutto quello che ci rende ciechi di fronte alla sofferen-

ze dell’umanità. Ci invita a tagliare sicuramente le tante

inutili ricchezze personali e comunitarie che impoveri-

scono il prossimo e lo abbandonano alla sua povertà. Ci

invita a tagliare come ha fatto Gesù, quando per amore

del povero che aveva davanti era disposto anche a ri-

metterci la faccia e il buon nome.

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Domenica 29 aprile

QQUINTAUINTA DOMENICADOMENICA DIDI PPASQUAASQUA Atti 9,26-31 / 1a lettera di Giovanni 3,18-24 / Giovanni 15,1-8

Martedì 1 maggio CCLAUIANOLAUIANO (11,00) Santa Messa in memoria di don Demetrio Fale-

schini, il parroco che, il 1° maggio 1945, si oppose ai tedeschi in

ritirata riuscendo a far liberare, offrendosi in cambio, un gruppo di

32 persone condannate alla fucilazione; successivamente fu

anch’egli rilasciato.

SSEVEGLIANOEVEGLIANO (11,00) Santa Messa solenne per la

festa di San Giuseppe, lavoratore; al termine proces-

sione per le vie del paese con l’immagine del Santo;

segue pranzo comunitario.

Venerdì 4 maggio PPALMANOVAALMANOVA (16,00) Santa Messa presso la residenza “Ianus” di

viale San Marco.

Sabato 5 maggio PPALMANOVAALMANOVA (10,00) in S. Francesco Confessioni

dei bambini e bambine di Prima Comunione.

Domenica 6 maggio

SSESTAESTA DOMENICADOMENICA DIDI PPASQUAASQUA Atti 10,25-26.34-35.44-48 / 1a lett. di Giovanni 4,7-10 / Giovanni 15,9-17

BBAGNARIAAGNARIA (11,00) Santa Messa solenne

della Prima Comunione per i bambini e

bambine delle comunità di Bagnaria Arsa,

Privano e Sevegliano.

LLAA FAMIGLIAFAMIGLIA FERITAFERITA

Nella famiglia, tutto è legato assieme: quando la sua anima è ferita in qual-che punto, l'infezione contagia tutti. E quando un uomo e una donna, che si sono impegnati ad essere “una sola carne” e a formare una famiglia, pen-

sano ossessivamente alle proprie esigenze di libertà e di gratificazione, questa distorsione intacca profondamente il cuore e la vita dei figli. Tante volte i bambini si nascondono per piangere da soli... Dobbiamo capire bene questo. Marito e moglie sono una sola carne. Ma le loro creature sono carne della loro carne.

papa Francesco

INTENZIONI SANTE MESSE

Lunedì 30 aprile

Palmanova 8,00

Palmanova 18,30

Bagnaria 19,00

Martedì 1 maggio

Palmanova 8,00

Clauiano 11,00 Don Demetrio Faleschini

Sevegliano 11,00

Palmanova 18,30 Maddalena Bertaina / Renzo e Luigia Cucignatti

Mercoledì 2 maggio

Palmanova 8,00

Palmanova 18,30 Iolanda e Mafalda / Antonio Di Sarno

Sottoselva 19,00

Giovedì 3 maggio - Festa dei Santi Filippo e Giacomo, apostoli

Palmanova 8,00 Bruno Iustulin

Palmanova 18,30 Ines e Ottavio

Trivignano 19,00

Venerdì 4 maggio

Palmanova 8,00 defunti fa. Zuttioni-D’Aietti

Palmanova 18,30 Intenzioni gruppo di preghiera padre Pio

Privano 19,00

Sabato 5 maggio

Palmanova 8,00

Palmanova 19,00 Silvio, Crosilla e Ita / Emilio e Gelinda Budai defunti fam. Mazzega-Savorgnan

Sevegliano 19,00

Trivignano 19,00

AVVISI DA DOMENICA 29 APRILE A DOMENICA 6 MAGGIO 2018

Domenica 6 maggio - Sesta domenica di Pasqua

Palmanova 8,30 Rosa e Francesco

Melarolo 9,30

Merlana 9,30 Liturgia della Parola

Sottoselva 9,30 Liturgia della Parola

Privano 9,30

Sevegliano 10,00

Trivignano 10,00 Aldo Pallavicini

Jalmicco 10,30 Elisa e Angelo Virgolini

Bagnaria 11,00

Clauiano 11,00 Romana. Romeo e Antonietta e parenti defunti Davide e Maria Ligutti

Palmanova 11,00 Comunità parrocchiale

Palmanova 19,00 Avana Zamparutti / Giovanni e Maria Adamo

Vivono nel nostro ricordo

RROSAOSA CCORUBOLOORUBOLO TTAVIANOAVIANO (a Trivignano)

TTARCISIOARCISIO VVIRGINIOIRGINIO (a Sevegliano)

Li salutiamo con un’accorata

preghiera di suffragio.

MESE DI MAGGIO: SANTO ROSARIOMESE DI MAGGIO: SANTO ROSARIO BAGNARIA ARSA

ore 18,30 al lunedì, prima della Santa Messa ore 19,00 dal martedì al sabato, in chiesa ore 15,00 alla domenica, in chiesa

CLAUIANO ore 10,30 alla domenica, prima della Santa Messa

JALMICCO ore 19,00 dal lunedì al sabato, nella chiesetta “Regina Pacis”

MELAROLO ore 18,00 al mercoledì, in chiesa ore 10,15 alla domenica, dopo la Santa Messa o la Liturgia

MERLANA

PALMANOVA ore 18,00 dal lunedì al sabato, in Duomo ore 20,30 dal lunedì al venerdì, in San Francesco con riflessione

su “Confrontarsi con i testimoni contemporanei” PRIVANO

ore 19,30 al venerdì, dopo la Santa Messa SEVEGLIANO

ore 20,00 al lunedì, giovedì e venerdì, in chiesa ore 19,45 al martedì e al sabato, una decina dopo la Santa Messa. ore 20,00 mercoledì 2 maggio, in casa di Claudio Sclauzero, Ga-

briella Stel e Loris Narduzzi SOTTOSELVA

ore 19,00 dal lunedì al venerdì, in chiesa (escluso mercoledì) ore 18,30 al mercoledì, prima della Santa Messa

TRIVIGNANO ore 19,00 al lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, in cappella ore 18,30 al giovedì e al sabato, prima della Santa Messa

PARLARE DI DIO Se non riesci a parlare di Dio al tuo fratello, parla a Dio del tuo fratello.

Dietrich Bonhoeffer