Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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APRILE 2012

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Edizione Aprile 2012

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APRILE 2012

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Buona Pasqua

Buona Pasqua

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STORIA DI SenAgO a cura di Matteo Colombo caporedattore de

Ve lo ricordate il particolarissimo edificio che anni fa sitrovava in Piazza Borromeo, proprio dirimpetto all’ingresso dell’omonima Villa?Chi come me non era ancora nato o chi troppo piccolo per ricordare, non lo avrà presente, ma la maggioranza dei

via Martiri di Belfiore con alcune persone in bici ed altre a piedi. Chi arrivava da Limbiate percorrendo la via Varese, si ritrovavanel centro di Senago con questa splendida abitazione di fronte. Dentro la Corte vi era una targa che riportava una data di fine ottocento, messa in occasione di un particolare restauro che aveva trasformato l’edificio così come si può vedere in fotografia. In realtà il caseggiato era molto più antico perchè già presente nelle mappe del 1700: era probabilmente in stretta relazione con la Villa Borromeo, distinguendosi dagli altri caseggiati con chissà quale architettura estetica.Alla fine della guerra il benessere economico cominciò a toc-care anche la nostra Senago, cosicché il piano terra dell’edifi-cio in questione fu adibito a negozi. Vi erano ad esempio la valigeria, l’abbigliamento, il fotografo, l’ortolano, l’ufficio

40 anni fa… Piazza Borromeo

senaghesi invece, lo ricorderà benissimo. Osservando la foto 1, scattata prima della Seconda Guerra Mondiale, si può notare questo lungo caseggiato a mattoni adornato con delle originali finestre a bifora e con un’ampia serie di camini.Questo palazzo era un po’ il simbolo della piazza ed era l’ingresso di un cortile chiamato Corte del Brenna. Al piano terra, fra una finestra e l’altra, vi erano agganciati una serie di robusti anelli che servivano per legare i cavalli.Una specie di parcheggio dell’epoca! Erano utili anche durante la Fiera del Bestiame di settembre, un importante appuntamento senaghese nel quale si esponeva pubblicamente il bestiame (cavalli, asini, buoi, maiali…). Nella parte bassa della foto vi è un prato dove i bambini giocavano al pallone: sempre qui diversi anni dopo sarebbe stato costruito il Cinema Europa ed il Monumento ai Caduti in Guerra (forse a ricordo di proprio qualcuno di quei bambiniche pochi anni prima, qui, spensieratamente giocava… chissà); sulla destra si vede la via Varese ed un basso muretto che delimitava il corso del Torrente Garbogera, il quale ai tempi fluiva senza copertura; oltre ancora si nota il muro di cinta con piante della Villa Borromeo. Sulla sinistra l’ingresso alla

postale, il dazio, l’elettrauto ed il bar.Passando invece alla foto 2, si nota lo smantellamento delle varie attività commerciali. Siamo a fine marzo - primissimi dell’aprile 1972, quando questo edificio sta per essere abbat-tuto per lasciar posto ad un altro che già si intravede in fase di costruzione in alto al centro. Alcuni mattoni di questo edi-ficio abbattuto, erano stati cotti nelle fornaci locali poiché recavano inciso il nome del nostro paese, come marchio di fabbrica.Chi avesse altre notizie e ricordi scriva a questa rubrica e man-di le proprie memorie.Buona Pasqua!

Sede Operativa Senago MilanoCell. 348.3835334E-mail: [email protected]

Buona Pasqua

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Caseggiato di Piazza Borromeo prima della seconda guerra mondiale.

Foto di Guido Sioli

Caseggiato di Piazza Borromeo 1972. Foto di Gualtiero Monti

La Redazione della rivista “Senago noi e la Città” augura a tutti i cittadini di Senago

BUONA PASQUAIl termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall’ebraico Pesah, che significa “passaggio”, ha quindi due significati che convivono tutt’oggi, a seconda che si stia parlando della tradizione ebraica o della tradizione cristiana. Nell’occasione facciamo riferimento a due episodi che crediamo calzino alla nostra Città politicamente indifesa.La tradizione ebraica, dove la “Pasqua”celebra la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto, con il passaggio del popolo d’Israele dallo stato di prigionia a quello di libertà.La colomba della tradizione cristiana, che richiama l’episodio del diluvio

universale descritto nella Genesi,allorché essa ritornò da Noè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, messaggio di pace: concluso il castigo divino, le acque del diluvio si ritiraronoed iniziò un’epoca nuova per l’umanità.Il nostro augurio più grande è che anche a Senago il voto del prossimo maggio, ripeta i due eventi: come Mosè, porti i cittadini al grande passaggio, da una politica amministrativa scialba, ad una dinamica e produttiva, mentre la colomba, come quella di Noè, porti il messaggio di pace, di serenità e che annunci una nuova epoca per i senaghesi.

La festa della MammaQuando all’alba vedo nascere il sole penso a te Mamma,che mi hai donato la luce.Quando il sole mi brucia la pelle penso a te per il calore che mi hai donato.Quando guardo la luna piena penso a te Mammaper le dolci carezze che mi hai dato.Quando guardo un albero penso a te per la forza che mi hai donato.Qualsiasi cosa guardi... il sorriso di un bambino, una rondine in volo,un prato fiorito, la verde acqua del mare, un arcobaleno, una stella nel cielo, penso a te Mamma per offrirti tutto ciò che vedo,quello che ho lo devo a te Mamma...Fa’ sì che io possa offrirti la vita, quella che tu mi donasti con amore...Mamma, tu non hai mai pensato di chiedere un grazie, tu hai solo dato in silenzio e con amore.Grazie Mamma.

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Un nonu cu’l so neudìn él paségia a’lparco, in un tranquìl dopo mesdì déautün.“Guarda che bèi culùr él ghe regàla l’autün”, él dis él nonu. “L’è vera, è bèl!”, él ghe rispùnd él neudìn.“Luisìn, guarda i piànt: a hin vérd, giàld e rus… l’autün l’è la stagiùn de mila culùr”.Él fiulìn él guarda incantà la natüra él vèd un pasarìn che’l bèca tra i föi vegnù giò.“Tél sét cume él sé ciàma che’l pasarìn lì?”. “A lù mai vist” él rispùnd Luisìn.“L’è él petirùs, un pìcul pasarìn che’l pàsa di nòster part in chéla stagiùn chi”.Luisìn él guarda l’animàl sénsa parlà, dopu él dis: “Anca lü él g’ha i culùr de l’autün, con la sua màgia rusa su’l pèt”. Él nonu él ghe fa: “Tél sét perché él g’ha chéla màgia lì, su’l pét?”. Él fiö rèsta silensiùs. “Tant temp fa, él petirùs,él g’haveva no chél culùr lì, ma l’era istès ai àlter usèi.Un dì él petirùs intànt chél vulava, l’ha vist él Signùr sü la crus. Anche se l’era un om, él sé minga instremì e l’è andà visìn. Él vedéva chél sufrìva per la curòna fàda de spin che él ghe spungèva la frunt. Alùra él petirùs él va visìn a la fàcia dél Signùr él cercava cu èl so bèc, de tirà fora una spina da la frunt. Él faséva tanta fadìga, ma a la fin l’è riusì tiràn via dumà vüna e una gùcia de sang la ghe andàda su’l pet, culuràndul de rus. Da chél dì lì i fiö de chél uselìn lì, a hin nasù tüt cul pet rus”.“Che bèla storia” él dis tüt cuntént Luisìn.

Él Petirùs Il PettirossoUn nonno col suo nipotino, passeggiano al parco in un tranquillo pomeriggio di autunno.“Guarda quanti bei colori ci regala l’autunno” dice il nonno. “È vero, che bello” rispondeil nipotino.“Luigino guarda gli alberi: sono verdi, gialli,rossi… L’autunno è la stagione dai mille colori”.Il bambino guarda incantato la natura evede un uccellino che becca tra le foglie cadute. “Sai come si chiama quell’uccellino?”. “Non l’ho mai visto” dice Luigino. “È il pettirosso, un piccolo uccellino che passadalle nostre parti durante questa stagione”. Luigino osserva in silenzio l’animale e dice:“Anche lui ha i colori dell’autunno, con la sua macchia rossa sul petto”. Il nonno gli chiede: “Sai perché ha quel colore sul petto?”. Il bambino rimane silenzioso: “Tanto tempo fa il pettirosso non aveva quel colore, ma era uguale agli altri uccelli. Un giorno il pet-tirosso volando, vide Gesù sulla croce.

Non si spaventò anche se era un uomo e si avvicinò. Ve-deva che soffriva a causa di una corona piena di spine chegli pungevano la testa. Allora si avvicinò al viso di Gesù e cercò col suo becco, di tirar fuori una spina dalla fronte. Faceva molta fatica, ma alla fine solo una spina riuscì a togliere ed una goccia di sangue di Gesù, gli cadde sul petto colorandolo di rosso. Da quel giorno i discendenti di quell’uccellino nascono tutti col petto rosso.” “Che bella storia” dice tutto contento Luigino.(Libera traduzione di Alfredo Colombo)

Favole… alla Milanese a cura di Matteo ColomboDIALETTO MILANESE

1861, 14 ago. Palazzolo (MI): è pubblicato il decreto con il qua-le al Comune di Palazzolo si concede l’aggiuntivo di Milanese.1862, 8 giu. Volta Mantovana (MN): per la festa dell’albero dellacuccagna, nascono gravi disordini per la difficoltà di afferrare i doni appesi.1865, 8 giu. muore in Kadaja (Siberia) il bergamasco L. Caròli trovatosi nel 1859-60 in contrasto d’amore contro Garibaldi per via della marchesina Raimondi, di cui fino alla morte fu inna-morato, combattè in Polonia dove fu fatto prigioniero dai russi.1866, 23 gen. Sondrio: un commesso dell’ufficio postale

fugge con 50 mila lire fra contanti e titoli.1870, 18 apr. Milano: durante gli scavi per la realizzazione del cana-le di fognatura in piazza Duomo, riemergono frammenti di mosaici di rara bellezza, ma le zappe dei manovali li mandano in frantumi.1875, 30 gen. Busto Arsizio (VA): nella notte dal cimitero viene dissot-terrato il cadavere di una giovane sposa e depredato di ricchi gioielli.1876, 2 mar. Milano: alla sfilata di carnevale si rovescia il carro ‘Pesce Cane’ rovesciando i musicanti, provocando una vittima e 14 feriti. Si rovescia un altro carro in via Moscova rappresen-tante il ‘Palazzo dell’Indipendenza in fumo’ facendo 5 feriti.

…Accadde nella Lombardia del 1800… Cronaca d’altri tempi.

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LAVORI IN CORSO - ST IAMO LAVORANDO PER VOI

Vetrata chiesa parrocchiale Senago

“Resurrezione di Gesù Cristo”

Nel 1992 il circolo culturale e sportivo “Il Futuro” indisse un concorso grafico fra i ragazzi della terza media di Senago per elaborare un simbolo che rappresen-tasse l’associazione.Un ragazzo di 13 anni presentò un di-segno molto significativo che la giuria premiò, ma che non scelse come logo societario.A distanza di vent’anni, osservan-do quel disegno appeso alla parete, mi sono accorto che la sua rappresentazio-ne grafica del “Il passato ed il futuro”, rispecchia una realtà attuale che, forse inconsapevolmente, quel ragazzo aveva previsto.Il disegno rappresenta: il passato, con dei colori scialbi e l’omino che solle-va una mazza con l’intento di bloccare l’avanzata di un futuro reale, in modo da difendere e mantenere i privilegi acquisiti da parte di una società finora poco lungimirante; mentre per il futu-ro, dove si nota l’utilizzo di colori sgar-gianti, si vede un gigante che tiene tra le mani un albero, le cui radici hanno le sembianze di un orologio.Simboli questi ultimi, che rappresentano la primavera, la forza della volontà, l’in-vito a stare al passo con i tempi cosicché l’albero possa dare frutti migliori.Questo disegno, passato forse inosser-vato, ci porta oggi ad una riflessione: “È vero, occorre riconoscere con merito ciò che il passato ha rappresentato ed inse-gnato, ma è altrettanto lecito obiettare che ciò che ieri si riteneva valido, non è detto lo sia ancora oggi. Il giovane autore del disegno aveva infatti intuito che sarebbe arrivato un tempo nuovo e reale che ci avrebbe scosso dal torpore dei benefici ricevuti in passato, non più sostenibili oggi”. È questa consapevolezza che ha por-tato la maggior parte degli italiani ad accettare le misure di austerità del presi-dente Monti, misure che hanno colpito duro (soprattutto per ciò che riguarda le pensioni e la casa).L’Italia è ormai matura per capire che il futuro va affrontato con cognizione senza fare tragedie: molti italiani han-no capito che è arrivato il tempo di dare spazio alla nuova realtà, coscienti di aver trascorso un’epoca dove tutti hanno cercato di attingere latte da una gioven-

ca obesa che credevano immortale.Per rimanere nell’ambito della crona-ca attuale, gli italiani di buona volontà sono in grado di scorgere le rocce na-scoste sotto la superficie del mare, ma chi furbescamente (o negligentemen-te) non vuol vederle, carica un pesante conto negativo sulle spalle della società: ecco perché il comandante della Costa Concordia è stato messo alla gogna, egli si è rifiutato di vedere ciò che poteva ac-cadere («Vabbuo’»), e quando ciò è re-almente accaduto, irresponsabilmente, non ha saputo affrontare il dramma ed ha abbandonato la nave al suo destino.La maggior parte degli italiani è dal-la parte del nuovo che avanza, stanno con il Capitano coraggioso che grida al telefono: «Vada a bordo!». Perché in fondo, il popolo italiano è coraggioso ed ha sempre dimostrato che sa uscire dalle situazioni difficili, pretende di rimanere a bordo comunque, perché quel posto per noi è fondamentale e ci spetta di diritto. L’Italia intende stare in Europa e con l’Euro, perché questo è il nuovo che tutela i suoi abitanti. Così vale anche per Senago: i cittadini stanno con quel Capitano che, durante la navigazione, sia in grado di scorgere le rocce nascoste sotto la superficie del mare, sia capace di assumersi le proprie responsabilità.I senaghesi evitano di stare con coloro che litigano ed abbandonano la nave in caso di avaria, lasciandola nelle mani (pur buone, ma esterne) di un Commis-sario.Cosa dovrebbe fare un comandante coraggioso?Inizierebbe con un’attenta analisi sulle cause della debolezza politica che at-tanaglia Senago e scoprirebbe che a partire dalla cosiddetta Seconda Repub-blica (1995), i due maggior partiti locali, hanno dato troppo spazio alle liste civi-che, rinunciando al ruolo determinante di assumersi la responsabilità di mettere un proprio militante politico nel ruolo di Sindaco.Questo ha creato un grave isola-mento fra esponenti della politica-amministrativa del nostro Comune con quelli della Provincia e la Regione. La prova sono le delibere approvate dagli enti sovra comunali, per la realizzazione

“il passato ed il futuro” - Opera realizza-ta da Alessandro Grossa nel 1992 - SMS - S. Allende III B - Senago

di vasche ed altro ancora sul nostro territorio senza nemmeno interpellare Senago.Il comandante valoroso urlerebbe: “Svegliatevi e salite a bordo, assumetevi le vostre responsabilità e non delegate ad altri ciò che è vostro dovere fare!”.Non state a polemizzare per un rinno-vamento basato sull’età “Vecchi e Gio-vani”, ma date la giusta interpretazione fra “Passato e Futuro” semplicemente nel ricercare un reale cambiamento di idee e propositi atti a sviluppare una politica-amministrativa che porti la vita di ogni giorno al passo con il tempo mo-derno.La Città reclama un capitano risoluto, degli ufficiali decisi e non litigiosi, dei marinai che sappiano interpretare il pro-prio ruolo.Serve una squadra che abbia delle idee nuove e moderne, tanta energia e volontà di far bene, che sappia stare sul ponte di comando e navigare verso mete sempre più vantaggiose per i cit-tadini.Amministrare un paese di 21 mila abi-tanti non è facile, ma la sfida è quella di poterla vivere da protagonisti con un solo fine: “Far crescere Senago”.

EDITORIALE a cura del Direttore Remo Malvestiti

“Il Passato ed Il Futuro” (in Italia ed a Senago)

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Tipografia Dragograf Tel. 0299055585 [email protected]

N.55 - Aprile 2012

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Un fiume d’inchiostro abbiamo versato sull’argomento, ma tutte le passate amministrazioni hanno solo tergiversato senza completare l’opera.Oggi possiamo confermare il grande successo della sp 119 che collega la ss Varesina con via De Gasperi, constatandonel’utilità alla viabilità locale.Darebbe lo stesso servizio se potesse proseguire fino al rag-giungimento della ss Comasina.Resta comunque il disagio della via Europa: per risolverlo è necessario collegare via De Gasperi con via Stati Uniti d’Ame-rica.Siamo certi che a sud della collocazione della Piattaforma

Ecologica, il collegamento si possa fare e vorremmo tanto che la nuova amministrazione se ne facesse carico.

Pro memoria per il nuovo Sindaco (Da non dimenticare!)

Tangenzialina sud – sp 119

Vasche di laminazione

Senago accerchiata

Mille e più riunioni, articoli, delibereper dire NO alle vasche di laminazione a Senago… poi la caduta della giunta ed il silenzio politico.E’ rimasto solo l’enorme impegno del Comitato Senago Sostenibile.Esso si preoccupa dell’enormità dell’o-pera: 1,2 milioni di metri cubi di acqua del Seveso da stivare in un enorme cra-

Dopo il Crash Test, il previsto arrivo delle due vasche di laminazione ed i pannelli solari, Senago rischia di rico-prire tutte le sue aree verdi.La prima megacentrale fotovoltaica è stata realizzata in viale Lombardia, un’area che era verde in territorio di Bollate, ma ai confini con Senago.Negli ultimi mesi del 2011 la Provincia,ha autorizzato la proprietà dei terreni che esistono in via De Gasperi nella zo-na sud della Provinciale 119, ad impian-tare pannelli fotovoltaici per 80.000 me-tri quadrati.Questo impianto è molto preoccupate per l’impatto ambientale. Infatti pur

tere profondo 31 metri, con un costo minimo stimato dell’opera 31.000.000 di euro, contro il valore iniziale stimato in 10.000.000.Il loro rammarico è di constatare che le tangenziali, le cave, il canale scolmatore, il canale Villoresi, il Parco delle Groane ed infine le vasche di laminazione, sa-rebbero di competenza del Comune di

producendo energia elettrica da fonti rinnovabili, sono strutture molto estese che eliminano aree a verde presenti sul territorio.In un momento dove il mercato ediliziodelle case è statico e non veicola più i

Senago. Invece, praticamente più del 60% del nostro territorio è gestito da altri enti e sottratto alla comunità. Certamente il comitato da solo non può far nulla, serve l’aiuto di tutti e la volontà d’impegno dei nuovi governanti. Tuttavia rimane ben poca cosa, visto l’attuale peso politico che ha Senago: bisognerà veramente voltar pagina!

valori economici di qualche anno fa, i fotovoltaici diventano un nuovo busi-ness, dovuto anche al fatto che è favo-rito da forti incentivi fiscali e privo di oneri di urbanizzazione.

Rotonda di via De Gasperi, zona Piattaforma Ecologicapunto di collegamento con via Stati Uniti e via Brodolini.

Impianto fotovoltaico di viale Lombardia al confine con Senago

Sede legale: Senago (MI) - Via L. Tlstoi, 3 - Tel. 02.9988612 - [email protected] Sede operativa: Senago (MI) - Via A. Degasperi, 6 - Tel. 02.9988612 - 02.99815291/92 - Fax 02.99813573

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Pasqua 2012 Menu d’asporto € € 30,00 a Persona Prenotazione min. 4 Persone

Rinfrescart e Cascina Al Pozzo Organizzano Pasquetta 9 aprile 2012 ore 12.30

Antipasti Prosciutto crudo di Parma con gnocchetto fritto alla Romagnola Fagottino di melanzana con mozzarella di bufala e pomodoro alla Siciliana Strudel di sfoglia con polpa di branzino e cuore di carciofi freschi Frittelle di baccalà con crema di mais e pesto di basilico

Bis di Primi Piatti Lasagne bianche e verdi con punte di asparagi e speck croccante Ravioloni di patate con ragù d’agnello al profumo di mentuccia e scaglie di Pecorino dolce

Secondo Piatto Filetto di vitello fasciato in crosta di mandorle con pane aromatico al Moscato Ratatouille di patate con scalogni e rosmarino gratinate al forno Fiori di zucca con ripieno di alici e Parmigiano alla Ligure

Dessert Millefoglie con crema pasticcera cioccolato fondente e salsa di lamponi Spumante Brut Extra Dry Casa Moletto (Omaggio)

Ritiro presso il ns. laboratorio di via Ugo Foscolo n. 5 Senago, entro le ore 12.00Consegna a domicilio: € 10,00 in SenagoLe consegne si effettuano dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - Fuori Senago da concordarePer prenotazioni: tel. 02. 9988053 (ufficio)

In Giardino Aperitivo Rossini e Cocktail analcolico alla frutta Ferrari Maximum Rosè Metodo Classico Trento d.o.c. Con stuzzichini saporiti freddi e caldi di terra e di mare

Al tavolo Antipasti in centro tavola Tagliere con Prosciutto crudo di Parma e gnocchetto fritto alla Romagnola Fiori di zucca con alici e mozzarella in pastella alla Ligure

Primo Piatto Risotto con pistilli di zafferano punte d’asparagi ed erbette dell’orto

Secondo Piatto Grigliata di carne in centro tavola Arrosticini Abruzzesi, Costolette d’agnello, Porchetta alla brace, Filettino di maialino Salsicce al peperoncino, al formaggio e finocchietto selvatico Insalata di verdure fresche di stagione con pomodorini Pachino olive Taggiasche e pinoli Cestino con patate fiammifero al profumo di rosmarino

Dessert Sfogliatina con crema pasticcera cioccolato fondente zuppetta di fragole e gelato al limoncello Angolo bar Bracchetto D’Acqui d.o.g.c. 2010 Braida di Giacomo Bologna Caffè frivolezze

La cantina: Turranio Sauvignon 2011 d.o.c. Bosco Del Merlo (Da agricoltura biologica) Nero D’Avola 2009 i.g.t. Sicilia Terre Di Giumara. Acqua minerale naturale frizzante - Bibite: Coca Cola, Aranciata

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Buona Pasqua

Buona

PasquaBuona

Pasqua

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La Redazione, in vista delle elezioni Amministrative del 6/7 maggio 2012, ha incontrato i due candidati che nel gennaio scorso hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato sindaco: Micaela Curcio, per il Partito Democratico e Lucio Fois, per Insieme per Senago e SEL.I votanti hanno scelto Fois, che sarà candidato sindaco della coalizione di centrosinistra formata dal Partito Democratico, Insieme per Senago, SEL a cui successivamente si è aggiunta Italia dei Valori.I due ci hanno raccontato. Stiamo lavorando con un impegno so-stenuto e motivato dalla passione civile ormai da diversi mesi, per “costruire” una Senago in grado di superare le difficoltà e lo stato di abbandono in cui la precedente Amministrazione di centrodestra l’ha lasciata.La nostra coalizione si è messa al lavoropercorrendo una “strada comune” che ha portato alla definizione di una bozza di programma amministrativo per Senago.Crediamo entrambi e, con noi, le forze politiche rappresentate in coalizione, che il progetto per la nostra città debba essere partecipato, un progetto condivi-so in primis dai cittadini, capace di cata-lizzare le proposte migliori per Senago in un programma che coaguli, grazie alla partecipazione, in una sintesi le mille voci che sono la ricchezza della nostra comunità.E’ per questo che sono stati attivati dei tavoli di confronto aperti con i Cittadini,le Associazioni e tutte le realtà che ope-rano sul nostro territorio.Noi desideriamo che i Senaghesi tutti siano a conoscenza del nostro program-ma amministrativo che oltre ad essere partecipato, deve avere un’altra fonda-mentale caratteristica: essere trasparente.Il nostro è un viaggio che ha davanti a sè una grande salita che dobbiamo affrontare insieme, convinti che solo con tenacia e fatica, competenza e coraggio si possa arrivare sulla cima, per coglierecon lo sguardo il panorama di Senago come una comunità equa, solidale, partecipata e sostenibile, in grado di darsi la prospettiva e la fiducia di un prossimo e vicino futuro migliore. L’esperienza del passato ci insegna che dobbiamo stare uniti per senso di responsabilità e a garanzia del “benessere” della nostra città. Certamente ognuno con la propria te-sta e con la propria indipendenza. Un’unione per il bene della Città!Noi vogliamo con tutta la nostra forza collaborare, consapevoli che le nostre

caratteristiche, seppur diverse, hanno uno scopo unico, aiutare Senago a cre-scere, indicando uno stile di far politica nuovo che mette da parte “ l’io” e porta avanti la comunità. Questi principi sono la base che sor-regge la nostra intesa, un’unione con-vinta, sia per affrontare le elezioni che il dopo-elezioni, quale che ne sia l’esito. Il nostro impegno politico si basa sull’es-sere una comunità che ha a cuore i pro-blemi concreti delle persone e che lavora per costruire un mondo migliore e per infrangere le barriere dello scetti-cismo e della sfiducia.

LUCIO FOISNato ad Orvieto nel 1962, abita a Senago dal ’68. Commerciante. Conseguita la Maturità scientifica presso il Liceo G.B. Grassi di Saron-no, intraprende gli studi in Econo-mia e Commercio presso l’Università del Sacro Cuore di Milano, lasciando gli stessi dopo due anni. Inizia l’atti-vità politica nel PCI e dopo la svolta della Bolognina, fa parte del PDS, DS e PD. Membro del direttivo, viene eletto Consigliere Comunale nel 2004, ricoprendo il ruolo di Presi-dente del Consiglio, Vicesindaco ed Assessore alla Viabilità ed ai Lavori Pubblici, fino alla scadenza della giunta Chiesa. Nel 2009 viene rielet-to Consigliere Comunale nella lista civica Senago Democratica, e ricopre il ruolo di Consigliere d’opposizione sino all’aprile 2011, al momento del-la caduta dell’Amministrazione Ros-setti e del Commissariamento del Comune.

Sosterremmo il ruolo di un’Amministra-zione comunale vera “cabina di regia” di un welfare solidale, sostenibile, diffuso e partecipato.Noi vogliamo un’Amministrazione che, fin dal suo sorgere, voglia vivere in osmosi con il proprio territorio, voglia capire la vita delle persone che lo abi-tano, che sia in grado di entrare in con-tatto con tutte le realtà organizzate: sociali, culturali, sportive, religiose. E,soprattutto che sappia comunicare, che sia in grado di trasmettere il senso di ciò che fa.

MICAELA CURCIONata a Saronno 45 anni fa. Vive aSenago dal 1997. Ha 2 figli: Mat-teo 15 e Francesca 10 anni. Dopo la maturità classica, si è laureata in giurisprudenza all’Università Cattoli-ca del Sacro Cuore di Gesù a Milano.Abilitata all’esercizio della profes-sione forense, non la pratica essen-do un Dirigente pubblico.Ha conseguito il Master in Manage-ment pubblico presso l’Università Bocconi di Milano.Attualmente lavora come Dirigente del Settore Affari Generali e Servizi al Cittadino presso il Comune di Limbiate. Volontaria presso le ACLI di Senago di cui è anche membro del consiglio direttivo e della redazione del gior-nale “Dialoghi” Infine professa la sua passione politica nel Coordina-mento del Partito Democratico di Senago al quale è iscritta dal genna-io 2009. E’ membro dell’Assemblea Provinciale del Partito Democratico.

Le ragioni del nostro impegno: uniti dalla passione civile, dalla competenza e dalla volontà di cambiare Senago

Lucio Fois candidato sindaco per il comune di SenagoMicaela Curcio capo lista per il Partito Democratico

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Le mura serviane sono le prime mura di Roma del VI secolo a.C., fatte costruire da Tarquinio Prisco, secondo la tradizione, poi ampliate e dotate di un ampio fossato e terrapieno dal successore Tullio, da quale presero il nome. Abbiamo preso in prestito il nome delle mura perché chi ha transitato per la via Brodolini prima della fine di febbraio 2012 le ha certamente viste. Poi dal primo di marzo la terra è stata spostata verso sud-est della stessa via mentre sul viale Lombardia,avrà notato delle recinzioni in ferro e cemento e una fortificazione di terrapieno: vedendo questo obbrobrio non si può fare a meno di porsi una domanda. Perché questi terrapieni?Certo è che queste due recinzioni e terrapieni sembrano due giganti che invadono la strada! Chi ha permesso

di farle costruire non ha nemmeno avuto il buon senso di pretendere che si facesse un minimo di pista ciclabile, o per lo meno una giusta distanza per permettere di sostare in caso di necessità. Oltre tutto, specialmente sul viale Lombardia, rappresentano un ricettacolo dì immondizia e soprattutto violano moralmente ogni regola pae-saggistica. Noi siamo cittadini che vorrebbero vedere una Senago meno bistrattata, ed è per questo che vorremmo che gliuffici competenti (e soprattutto gli amministratori) facessero rispettare

le regole di sicurezza stradale e difen-dessero un minimo di paesaggio che ci è rimasto.Per amore del nostro territorio abbia-mo cercato di capire, ma non siamo degli esperti in diritto urbanistico.Abbiamo trovato questo:- Creazione di un dislivello mediante accumulo di terra – La creazione di un dislivello, mediante accumulo di terra, che non trova ris-contro in un preesistente stato del luo-go, comporta una rilevante modifica dell’andamento naturale del terreno ed altera il naturale scolo delle acque, assumendo, quale non esigua modifica dell’andamento naturale del terreno, le caratteristiche di nuova costruzione e come tale assoggettata alle norme sulle distanze.(Cass., II, 21/5/1997, n. 4511; Cons.Stato, V, 12/4/2005, n. 1619), TAR TOSCANA, Sez. III - 15 luglio 2011, n. 1203.Concludiamo affermando che al di là delle leggi, esiste il buon senso e realizzare simili oscenità in una citta-dina alle porte di Milano, crediamo veramente che non ci faccia onore.

Via Brodolini, il terrapieno che sovrasta la recinzione a ridosso della strada.

Le mura serviane di Senago

Viale Lombardia (Traversagna) guard-rail, recinzione e terrapieno, strada di grande transito, senza una pista ciclabile né sosta d’emergenza.

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Buona Pasqua

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Artigianato locale - Salone dell’acconciatura e dello stilista del capello “Le Colonne”

Parrucchiere, è il termine usato per indicare l’artigiano specializzato per il taglio l’acconciatura della capigliatura sia femminile che maschile. Oltre al taglio ed al lavaggio dei capel-li, può effettuare lavorazioni partico-lari come la colorazione con tinture varie, il brushing, che viene svolto con apparecchi elettrici per stirare i capelli o fare una permanente per i riccioli.In questo articolo parliamo dell’ormai noto salone “Le Colonne” di Francesco Mancusi che svolge la professione del parrucchiere con saggezza.La Redazione, che già ha parlato di Francesco nelle vesti di Campione del mondo dell’acconciatura, in questo nu-mero ha voluto incontrare l’artista per chiedergli alcuni consigli sull’importan-za di mantenere i capelli sempre al mas-simo: “Consapevole che i capelli sono espressione di bellezza e di fascino,cerco sempre l’elemento estetico nell’inquadratura del viso.Viso tondo, allungato, quadrato, trian-golare e cosi via, ad ogni viso va fatta la sua pettinatura, perché i capelli incorniciano il viso, riflettono lo stile e la personalità delle persone e sono davvero espressione di bellezza. I capelli creano anche dei problemi alla maggior parte delle persone, sono sec-

chi, grassi, deboli, opachi, ecc…Per questi motivi è importante curarli e cercare di mantenerli sempre al me-glio, attraverso piccole attenzioni quo-tidiane, un’alimentazione corretta ed altri utili accorgimenti. Il benessere e la bellezza dei nostri capelli sono stretta-mente legati al nostro stato di salute e un’alimentazione corretta è indispensa-bile per avere dei capelli sani e belli e quindi necessario fornire loro il giusto nutrimento. In ogni caso, la bellezza dei capelli dipen-de anche dalle cure e dalle attenzioni che gli dedichiamo quotidianamente.Per avere dei capelli sani e sempre al meglio non va dimenticato di: spazzo-larli, perché vengono ossigenati e diven-tano più lucidi e forti grazie ai grassi naturali che vengono distribuiti, inoltre, si pulisce la cute; assicurarsi di aver scel-to lo shampoo giusto adeguato ai pro-pri capelli, durante la shampoo è impor-tante massaggiare la cute per favorire una migliore crescita e robustezza del capello; ricordarsi che se l’ultimo risciac-quo dopo lo shampoo viene fatto con acqua fredda, le squame si chiudono e i capelli saranno molto più lucidi.”Nel Salone di acconciatura “Le Colonne”, troverete la competenza e la cortesia di

Francesco e Alberto Mancusi, un’espe-rienza maturata nel tempo e la moder-nità al passo con i tempi.Per dare un servizio di alta qualità i due titolari si avvalgono di una stretta collaborazione con FARMAGAN azien-da tricologica leader nel settore dei capelli per la loro cura e bellezza.La linea cosmetica della FARMAGAN è altamente qualificata, i prodotti ven-gono sviluppati nei moderni laboratori di ricerca della stessa azienda, garantiti clinicamente e microbiologicamente testati, con risultati che ne confermano l’efficacia e la tollerabilità.L’uso nella produzione di attrezzature e tecnologie d’avanguardia garantiscequalità e sicurezza secondo le più ag-giornate normative internazionali. Francesco è in collaborazione con Sacai di Cesano Maderno, di cui è direttore artistico, effettua corsi di specializzazio-ne per titolari di saloni, collaboratori o allievi che finiscono il terzo anno di scuola e vogliono approfondire al me-glio le varie tecniche dell’acconciatura.All’interno del proprio salone tiene cor-si privati, (Tagli personalizzati, acconciature da sposa, exstension). Lezioni anche in ambienti di lavoro di coloro che lo richiedono.

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L’arte del Parrucchiere

Inoltre vi verrà rilasciata una card che vi permetterà di ricevere lo sconto tutte le volte che la presenterete.

Buona PasquaORARI DI APERTURA

da martedì a venerdì 8.30 - 12.30 • 14.30 - 19.30sabato 8.00 - 19.00 orario continuato

Francesco Mancusi con Mauro Marin vincitore Grande Fratello 10

I Giovani Democratici del circolo di Senago Sabato 3 Marzo si è svolto al Palazzo Lombardia un interessante incontro sull’eccessiva urbanizzazione prodotta dai vari piani di governo del territorio dei comuni lombardi. In questo convegno si è parlato degli strumenti che Regione Lombardia stes-sa può e deve adottare per arginare il fenomeno.Statistiche presentante in quella sede e basate sui piani di governo del terri-torio già approvati, affermano infatti che in un futuro prossimo ci potrebbe essere un incremento demografico sti-mato in circa 10 milioni di persone.Il neonato circolo dei Giovani Demo-cratici della zona ( GD area Nord-Ovest di Milano), vista la realtà in cui siamo immersi, sente la necessità di fare alcu-ne riflessioni per creare le condizioni di un dialogo costante con le istituzioni che tenga sempre come obiettivo prin-cipale uno sviluppo sostenibile della vita metropolitana. Per questo, sentite le proposte che da più parti si sono elevate sulla creazione di una legge cogente, con carattere obbligatorio ed inderogabile, che imponga un vero risparmio nel consumo di suolo già nei piani di governo del territorio da adottarsi nei vari paesi, appoggiamo la linea del Partito Democratico sintetizzata nella riflessione di Francesco Prina, consigliere regionale in quota PD che afferma: “Le leggi attualmente vigenti in Lombardia sono inadeguate per governare, limitare e fermare il drammatico fenomeno del consumo di suolo. Abbiamo dei ritmi di urbanizzazione paragonabili

ai livelli cinesi e giapponesi”. Senago, che sarà chiamata ad approvare il proprio piano entro la fine del 2012, non può lasciarsi sfuggire l’occasione di essere dal punto di vista ambientale,uno dei comuni più virtuosi. Dall’alto del suo 10% di appartamenti sfitti o invenduti, Senago, ha l’oppor-tunità di salvaguardare i propri campi e le proprie aree verdi, non conce-dendo più nessuna volumetria in essi. Ciò non vuol dire vietare a priori i nuovi possibili insediamenti abitativi nel paese, perché comunque esistono progetti sostenibili a livello ambientale di recupero degli edifici già esistenti, ma vuol dire salvaguardare uno stile di vita, evitando di congestionare i servizi e le poche strade che ci collegano al resto dell’area.

La vera sfida, o meglio, il vero obiettivo a cui tutti dobbiamo aspirare, è quello di preservare la funzione dei campi e dei prati che avvolgono Senago. Di fronte ad un futuro ecologicamente incerto, che andrà quasi certamente incontro ad una mancanza di risorse alimentari oltre che energetiche, non possiamo più lasciarci sfuggire la capacità di continuare ad essere un paese agricolo oltre che industriale, non possiamo lasciarci sfuggire l’occa-sione di poter contare su noi stessi per quella che è l’unica vera necessità dell’uomo: il mangiare sano, il mangiare i frutti della natura che crescano in una terra sana ed incontaminata. Altre ne-cessità inculcate nella nostra mente so-no solamente fumo.Pacchiotti R., Palazzolo L., Rizzi E.

Pacchiotti Riccardo - Rizzi EleonoraCandidati al Consiglio Comunale di Senago

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Buona Pasqua

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1° A - Maestro Ivano Moro con i suoi alunni Giada, Massimo,Lorenzo, Matteo, Stefano, Nicolò, Alice, Francesco, Mattia, Alessio, Thomas, Giulia, Elisa, Martina, Giorgia, Giorgia, Lucrezia, Alessia.

Và riconosciuto anche che molto è dato dai validi insegnanti che ho avuto la fortuna di incontrare: dimostrano tanta pazienza nei nostri confronti e, soprattutto, non smettono mai di credere in noi e nelle nostre capacità di diventare personemigliori.Tutto ciò è particolarmente evidente in questo terzo ed ulti-mo anno, in cui l’intero corpo docenti, ci assiste e ci prepara al grande salto, ovvero alla scelta delle scuole superiori. Ogni insegnante, infatti, trova in noi le doti e le passioni più

Carissimo maestro Ivano, come sta? Sfortunatamente ho saputo che da qualche mese è in pensione; spero però che, avendo più tempo per sé, possa dedicare la stessa passione, che da anni ha dedicatoall’insegnamento, ai sui hobbies.Con questa lettera vorrei raccontarle i tre anni trascorsi alle scuole medie di via Monza: sicuramente il passaggio da quinta elementare a prima media è stato, per tutti noi, un momento critico. Abituati a vedere l’insegnante quasi come un amico, è stato difficile iniziare, ad esempio, a dare del lei al professore e sentirsi spesso chiamati per cognome. Non solo, ma anche il carico di compiti assegnatoci è molto più pesante rispetto a prima e ciò significa dedicare gran parte dei propri pomeriggi allo studio. Devo dire, altresì, che l’assiduo impegno viene ripagato da buoni voti e dalla soddisfazione personale, a fine anno, di portarsi dietro un bagaglio di conoscenze ed esperienze, che prima non si possedevano.

attività di gruppo. Inoltre mi hanno permesso di trovare nuo-ve amicizie, di ottenere maggior indipendenza e di essere più responsabile. I ricordi più belli di questi tre anni si racchiudono sicuramente nelle gite scolastiche, momento in cui cioè, soprattutto il pri-mo anno, abbiamo potuto conoscerci meglio e trascorrere una giornata intera lontano da casa, con la spensieratezza che solamente adolescenti come noi riescono ad avere. La prima uscita scolastica è stata al castello di Gropparello, un castello medievale, arroccato su una roccia: quel giorno ci hanno fatto indossare abiti tipici e, ricreando un’atmo-sfera da dame e cavalieri, come in una macchina del tempo, ci hanno catapultato in un’era lontana, facendoci recitare piccole parti. Il tempo restante della giornata ci è invece stato lasciato libero per correre nei prati e giocare a palla.La seconda gita è stata ad un altro castello, quello di Fenis, di cui abbiamo visitato le varie stanze, ancora arredate con il mobilio originale.Oltre a queste gite, la nostra professoressa di italiano, sia per mostrarci come l’insegnamento possa avvenire anche per modalità più coinvolgenti rispetto ad una semplice lezione in aula, sia per permetterci di passare una serata in compagnia, di tanto in tanto organizza delle uscite al cinema.Sono quelli i momenti in cui ci si rende conto di essere usciti dalla scuola, intesa come edificio, ed essere entrati nella modalità di apprendimento migliore, che è quella basata sull’esperienza e sulla vita vera, fatta di risate e bei momenti da poter ricordare. In conclusione, così come ogni percorso scolastico, anche quel-lo delle scuole medie, richiede un impegno non indifferente, ma offre anche la possibilità di alzarsi la mattina con la vogliadi andare a scuola per sentire il calore di tanti tuoi coetanei che, come te, affrontano l’esperienza del crescere.Non scorderò mai tutti gli insegnanti che, come lei, dalle scuo-le elementari, mi accompagnano in questo cammino. Sono contenta di ciò che la scuola mi trasmette perché so che il mondo del lavoro non presenterà gli stessi piaceri.Un grande saluto, Lucrezia

rilevanti e ci indica la strada più adatta.Ma le scuole medie, una sorta di ponte tra l’infanzia e la maturità, non sono sola-mente studio: esse ci offrono la possibi-lità di socializzare con ragazzi della nostra età attraverso gite, laboratori didattici e

Tema…di Lucrezia Pistilli 3°F della SMS Giovanni XXIII di SenagoScrivi una lettera ad un/a tuo/a maestro/a delle elementari, in cui racconti l’esperienza delle scuole medie, sottolineando luci ed ombre.

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Augura a tutti i Senaghesi una buona Pasqua

Il nuoto è da sempre considerato uno degli sport più com-pleti, salutari e ricreativi. Praticarlo a livello agonistico è però un vero e proprio impegno che richiede grande dedi-zione e spirito di sacrificio, ma che al contempo ripaga ditutti gli sforzi profusi con emozioni incredibili.Il nuoto è confronto con gli avversari, stimolo alla compe-tizione continua, raggiungimento degli obiettivi. Fondamentalmente però, è soprattutto passione: passione che spinge a recarsi quotidianamente in piscina, ad allenarsi con fatica, ad affrontare gare importanti spesso rinunciando a parte del proprio tempo libero. Ma non solo: il nuoto, come tutte le discipline sportive, è aggregazione e trasmette valori fondamentali quali, tenacia, sacrificio, rispetto delle regole e senso d’appartenenza.Certo, a molti questa potrà sembrare pura retorica, ma per esperienza personale, posso affermare che non è affatto così. Il nuoto per me è stato ed è un percorso di vita prima ancora che una disciplina sportiva. Grazie a questo sport ho imparato quanto sia importante il rispetto altrui e quanto sia fondamentale non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. Posso dire tranquillamente che far parte di questa squadra, la Senago Nuoto, ha contribuito a rendermi l’uomo che oggi sono.Ciò che spinge noi atleti ad allenarci due ore al giorno per sei volte alla settimana e a gareggiare poi nei week-end, non è solo puro spirito agonistico, ma anche voglia di fare gruppo, di essere prima di tutto una squadra. La stessa squa-dra che poi ha visto nascere amicizie sincere basate sulla fidu-

Fare movimento fisico è noto a tutti che fa bene, ma secon-do gli studiosi non solo migliora la qualità della vita dei prati-canti; ma li rende più felici! Infatti, l’esercizio fisico contribui-sce a sollecitare il rilascio nel tuo organismo di ormoni noti come “endorfine” dal cervello. Le endorfine vengono pro-dotte nell’ipofisi, una sostanza naturale che trasmette tran-quillità al tuo organismo, sono spesso definite “ormoni della

cia, ragazzi e ragazze stretti da un legame reso indissolubile daanni di risate e fatiche condivise. Il nuoto può sembrare uno sport individuale ma non lo è affatto.La Senago Nuoto è simile ad una grande famiglia, composta da ragazzi volenterosi e da genitori che, mossi solo dalla passio-ne per questo sport, ogni giorno si impegnano a renderla sem-pre più attiva ed efficiente.Non è facile tradurre in poche righe dodici anni di un’espe-rienza che io reputo la più bella di tutta la mia vita. Spero soltanto di essere riuscito a trasmettere le mie emozioni e la passione che mi spinge ancora oggi a praticare questa di-sciplina. Disciplina che mi sento di consigliare a tutti i bambini,perché sono sicuro sia un’esperienza bellissima che cambierà la loro vita. E la cambierà in meglio, così come l’ha cambiata a me.Riccardo Pacchiotti

felicità”. Molti frequentatori regolari di palestre dicono di sen-tirsi “elettrici” quando partecipano a sessioni di allenamento; il segreto è sapere che gli “ormoni della felicità” vengono rilascia-ti solo dopo l’esercizio fisico… e la chiave consiste nell’introdurre l’esercizio fisico regolare nelle proprie abitudini di vita.Vieni all’In Action di Paderno Dugnano dove riceverai un’intera settimana di frequenza gratuita a tutti i nostri corsi, così potrai apprezzare la professionalità ed esperienza dei nostri PERSONAL TRAINER sempre a disposizione dell’utente.

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UNA VITA DEDICATA AL NUOTO

Giovani atleti locali

L’esercizio fisico rende più felici

L’atleta del nuoto Riccardo Pacchiotti

Buona Pasqua

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Lettera aperta al Commissario.I cittadini di Castelletto fanno presente che la gestione dei giardinetti di via Padova, Pacinotti, Volta, sono lasciati total-mente in stato d’abbandono senza l’apporto di nessun lavo-ro di riqualificazione e quindi sono causa di disagi per gli stessi cittadini.Questi giardinetti sono posti all’uscita delle scuole di via Pado-va e si riempiono quando i bambini terminano le lezioni.Sono un punto di riferimento per le giovani mamme che pas-seggiano con i loro pargoli nelle carrozzine, per gli anziani che sulle panchine si trovano con i coetanei, per chi ha un cane perché può portarlo nell’apposito recinto: per tutti i cittadini di Castelletto questi giardinetti sono veramente molto importanti.Pertanto noi invitiamo l’Amministrazione a fare un sopral-luogo nei momenti in cui i bambini escono dalla scuola per constatare l’importanza di un luogo che oltre ai giochi per bambini, contribuisce ad un ambiente di grande aggrega-zione fra genitori e nonni.Pertanto chiediamo:- che i suddetti giardinetti vengano riqualificati e messi nelle migliori condizioni possibili affinché possano essere usufruiti

I cittadini di Castelletto chiedono una gestione più efficiente per i giardinetti

Controlli periodici per la salute dei cittadini

al massimo dai bambini e dalle famiglie che li frequentano;- che vengano riqualificati i giochi, soprattutto con nuovi piastrelloni anti urto; riqualificare il campetto di pallaca-nestro recintandolo.Partendo dal fatto che, il quartiere di Castelletto è popolato da 7.000 persone e le scuole di via Padova sono frequentate da circa 800 bambini, riteniamo doveroso l’intervento che noi sottoscrittori richiediamo.

Come stabilito dalla legge, l’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) eseguei controlli di esposizione ai campi elettromagnetici sul territori comunali.Le misurazioni di campi elettromagnetici a radiofrequenza vengono eseguite al fine di stabilire se il campo elettromagnetico generato dalle sorgenti (varie antenne collo-cate sui pali), sia conforme al livello di attenzione definito dal D.P.C.M. 08.07.03 per aree abitative con permanenza superiore alle 4 ore giornaliere.In uno dei controlli fatti nel 2010, l’ARPA trasmetteva al comune di Senago che il dato rilevato era, sulla base della tabella 2 all. B Art. 3 comma 2, pari a 6 V/m.Ora noi non conosciamo né il valore minimo né quello massimo ammissibile e vor-remmo saperne di più, quindi si invitano i nuovi amministratori a pubblicare i dati completi delle nuove rilevazioni.

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Il prof. Salvatore Capodici, storico e gran-de conoscitore della vita sociale e del territorio di Garbagnate Milanese (non-ché di altri paesi), ci rende noti i suoi ultimi studi. In particolare ci presenta la figura di un personaggio senaghese, Pietro France-sco Bianchi, che fu parroco della vicina Garbagnate per ben 50 anni.Pietro Bianchi nacque nella Senago del1692 da Bartolomeo e Caterina Luona. Dal registro dei Battesimi della Parroc-chia S. Maria Assunta di Senago (l’odier-na chiesa di Senaghino) risulta infatti battezzato il 5 giugno, il giorno dopo la sua nascita, accompagnato dai geni-tori e dal padrino Sebastiano Poiani.Nel 1728 Don Pietro Bianchi, all’età di 36 anni divenne parroco di Garbagnate. Così lo descrisse il Cardinale Giuseppe Pozzobonelli durante la visita pastoraledel 1747: “…si dedica diligentemente alla cura d’anime della Parrocchia, tiene la salutare dottrina cristiana e dà buon esempio di vita alla comunità”.Oltre alla fervente attività cristiana, di Don Pietro Bianchi si ricordano alcune iniziative a beneficio della comunità garbagnatese, ancora oggi visibili in città.Ad esempio, fu per sua iniziativa la rea-lizzazione della colonna in granito

Gran parlare si è fatto per il crash test di Traversagna, è passato qualche anno e non se ne parla più.Certo è che credo sia bene non dimenticarsene, tener sempre presente che quella struttura per 60 anni la troveremo proprio li, nella zona che doveva fungere da riserva per le esigenza del futuro di Senago.L’area, che è composta da 150 mila mq, (pari a 20 campi da calcio), è attualmente nelle mani di una ditta che si occupa nel campo delle ricerche e del collaudo, non solo di autoveicoli ma anche di apparecchiature, caschi, guard-rail, porte tagliafuoco e cosi via.

Un sacerdote di Senago

Il comune tiene costantemente monitorata l’area del crash test?

sormontata da una croce in ferro battu-to dorato, ancora oggi esistente nella piazza al centro del paese. Datata 1761, con la collaborazione delComune, prese ufficialmente il nome di Piazza della Croce. Nel 1763 inoltre, scelse una nuova areacimiteriale poco distante da quella cheallora era la chiesa parrocchiale (oggi Santuario della Madonna del Rosario), dotando tale zona di un simbolo sacro con l’edificazione dell’Oratorio di S. Mauro.Una tradizione affermatasi durante il periodo del suo parrocato (che rimane

L’accordo prevede che all’interno del perimetro si possano realizzare solo 3 mila mq di superficie lorda di pavimento per fare dei capannoni, la realizzazione di un sottopassaggio che attraversa il viale Lombardia che colleghi la pista con lo stabilimento che si trova al di là della strada in territorio di Bollate e altro ancora. Se la convenzione verrà rispettata, l’area tornerà ai nostri figli e nipoti negli anni 2070, quando la maggior parte di noi avrà attraversato il fiume.Ora credo sia compito di tutte le ammini-

il più lungo nella storia di Garbagnate)fu quella di recarsi in processione comu-nitaria al Santuario Mariano di Rho (poianche in altri come quello di Lainate), per invocare la pioggia durante i perio-di di siccità. La processione prevedeva canti di anti-fone, salmi e preghiere.Don Pietro Francesco Bianchi rimase parroco di Garbagnate fino al 1778, quindi alla veneranda età di 86 anni.Notizie tratte dal libro: “Parroci, Vicari Spirituali e Coadiutori della Chiesa Santi Eusebio e Maccabei” di Garbagnate, a cura del prof. Salvatore Capodici.

strazioni comunali di Senago che si al-terneranno nei prossimi 60 anni, tenere monitorato il nostro futuro patrimonio,cercando di verificare costantemente che la convenzione venga rispettata.Per essere sicuri che questo venga fatto, si propone anche che a fine anno, quando in consiglio comunale gli assessori rela-zionano il proprio operato, il responsa-bile del patrimonio del comune, che a dire il vero è una delega piuttosto caren-te a Senago, aggiorni i consiglieri e i cittadini sulla situazione dell’area del crash test.

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Zona Tosi - Viale Lombardia - Cantiere Interno Crash Test

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Abbiamo incontrato il candidato Sin-daco della coalizione del PDL - FLI che si presenterà il 6/7 maggio alle elezioni di Senago.(Al momento in cui la rivista sta andan-do in stampa si sta confrontando con esponenti di altri partiti e liste civiche). Milani Mario è nato a Senago nel 1948 ed è sempre vissuto nella Sua Città natia, è coniugato ed è padre di due figli Nic-colò e Benedetta. Ha conseguito la laurea di dottore in Architettura al Politecnico di Milano nel 1980, ha lavorato per 18 anni all’uf-ficio tecnico della “Rinascente”, dal 1985 svolge l’attività di libero professionista in Senago.Grande appassionato di sport, con un gruppo di amici, nel 1973 è stato fonda-tore del Baseball Senago dove è stato giocatore, allenatore e dirigente nello stesso tempo: una società sportiva che ancora oggi segue con entusiasmo e partecipazione.Nel campo dell’architettura, Mario è da sempre un professionista stimato che ha svolto il proprio lavoro con prepara-zione e autorevolezza, raggiungendo soddisfazioni personali e riconoscimenti da parte dei concittadini.A lui abbiamo chiesto la motivazione della sua candidatura.“La scelta di partecipare come candida-to sindaco alle prossime elezioni è sca-turita da un percorso realizzato nell’am-bito senaghese fin qui svolto con impe-gno, sia nel sociale che nella mia attivi-tà di architetto. E’ mia convinzione che per realizzare un Progetto per il futuro di Senago, sia necessario parlare ai cittadini con chiarezza e concretezza sulle opere da realizzare, visto il momento politico e socio-economico del paese e le poche risorse a disposizione per amministrareSenago.La fantapolitica amministrativa del territorio è vecchia e non porta risultati, già riproposta in tutti i programmi delle precedenti amministrazioni dell’ultimo ventennio, non sono mai stati realizzati.Il PROGETTO SENAGO consiste nel recu-pero della storia di Senago vissuta dalle varie generazioni con il coinvol-gimento di tutti i restanti cittadini nel-

la scelta di progetti ed idee, cercando il contributo di tutte le associazioni e dei professionisti, che sono, assieme ai giovani la vera risorsa di Senago, per l’obiettivo comune di qualificare il ter-ritorio urbano e rimuovere le barriere che delimitano i quartieri, migliorando ed elevando la qualità dell’ambiente dove viviamo.Non è sufficiente offrire quattro mura per vivere, è fondamentale invece, per i cittadini, ottenere, oltre alla qualità della casa, degli spazi di interesse collet-tivo e di aggregazione per il tempo libero, attraverso nuove isole commer-ciali e valorizzando quelli già esistenti come la piazza Matteotti, Tricolore e del Mercato, cercando di coinvolgere anche le associazioni ed i privati, in modo di ridurne i costi di gestione dell’amministrazione Comunale.TRASPORTI: Attivarsi per migliorare i trasporti di collegamento con le Ferro-vie NORD di Bollate, Garbagnate e Palaz-zolo, affrontando anche il problema della TRAMVIA di Castelletto.Studio per la formazione di servizi di trasporti interni della città con collega-menti al municipio, poste, mercato, cimitero.Studio per la viabilità di deviazione del traffico proveniente da NORD.SICUREZZA: Sostenere il programma a tutela dei senaghesi dalla crescente criminalità, affiancando il Corpo di Poli-zia Municipale con senso civico e di re-sponsabilità di tutti i cittadini collabo-rando a mantenere il controllo della città ed in particolare il presidio agli ingressi scolastici ed ai parchi pubblici.AMBIENTE E VERDE PUBBLICO: Investire sul capitale a verde esistente, formato da tre parchi comunali e 5 ville di interesse storico; attivarsi per realizzare collegamenti aperti con par-chi pubblici, con il centro urbano e con il Parco Groane, attraverso percorso pedonale con spazi-aree attrezzate a percorsi vita e di svago a cielo aperto.

AREA CIMITERIALE : Intervenire nella pianificazione del Cimitero, della cura e nel decoro dell’interno dell’aria cimi-teriale, risolvere il problema delle aree circostanti in stato di degrado.ASSOCIAZIONI E SPORT: Sono la parte importante della città ed è costituita dal volontariato; l’intento è di aggregarle in modo da essere ancora più forti e di coinvolgerle in parte attiva del progetto futuro di Senago, intervenire nel sostenere le società sportive che danno lustro alla città e che operano con i giovani, parificando eventuali convenzioni per dare un valore sociale alla pari a tutte le associazioni.URBANISTICA ED EDILIZIA: Realizzare un PGT che abbia la capacità di fornire un sistema urbano ai cittadini che vi abitano, o che vi gravitano, dando un adeguato livello di benessere, attra-verso la realizzazione di attrezzature e spazi di interesse collettivo di adeguate caratteristiche qualitative, utili al sod-disfacimento delle esigenze dei singoli cittadini. INTERVENIRE sui quartieri: Mascagni, Papa Giovanni, Traversagna, Gaggiolo e Petrarca con un progetto del territo-rio che li colleghi con il centro urbano, in modo che diventino parte integrante del nucleo di Senago/Castelletto.Il Programma più dettagliato verrà distribuito ai cittadini, dopo che sarà defi-nito con la partecipazione dei cittadini ed associazioni.”

Milani Mario candidato sindaco al Comune di SenagoUn Progetto per migliorare la nostra Città

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LA SCUOLA SI COLORA… DI FESTASCUOLA APERTA SABATO 17 DICEMBRE ALLA MEDIA “GIOVANNI XXIII – ALLENDE”

Anche quest’anno non è mancato il consueto appuntamento per la festa di Natale: con i cancelli aperti alle 9.00,sabato 17 dicembre ha preso il via l’edi-zione 2011. I genitori e gli insegnanti venerdì 16 si sono impegnati fino a tardi ad allestire la scuola con addobbi ed alberi; hanno organizzato premi e musiche, coloran-do in perfetto stile natalizio tutta la scuo-la per rendere più allegro l’ambiente. I genitori, i nonni, gli zii, i fratelli hanno realizzato oggetti di vario genere che sono stati messi in vendita per ricavare

fondi necessari per l’acquisto di mate-riale didattico.E’ stata presentata inoltre l’esperienza del gruppo di volontari “ Il tralcio”,

associazione diventata nel territorio di Senago un importante punto di riferimento per le numerose famiglie al cui interno vive una persona con handicap.I ragazzi delle seconde e terze hanno eseguito canti e musiche diretti dai professori di musica e, inoltre, si sono organizzati i laboratori creativi nelle singole classi, la fiera del libro, la pesca benefica e la consueta tombolata con ricchi premi.Nelle singole classi genitori e figli in collaborazione con gli insegnanti hanno realizzato decorazioni per l’albero di Natale utilizzando materiali di recupero.

Il risultato è stato, come sempre, all’al-tezza delle aspettative e la giuria ha dovuto faticare non poco per decidere!Divertimento, creatività ed impegno non sono mancati nemmeno quest’anno e la festa ha soddisfatto tutti coloro che vi hanno partecipato e che l’hannoresa possibile. A tutti va il nostro più sincero ringra-ziamento, un pensiero particolare alla componente genitori che non si rispar-mia mai in energia e collaborazione. Auguri!!

Grande è stato l’impegno di tutti, com-presi i genitori, per la partecipazione al concorso “Uno slogan per la pace” al quale hanno preso parte numerose classi della scuola; sono stati premiati i primi classificati nelle tre categorie: lo slogan tecnicamente meglio realizzato;lo slogan più creativo; lo slogan più “pensato”.Tutti i ragazzi, il giorno prima, avendo ricevuto le istruzioni del concorso, si sono organizzati per reperire materiali ed immagini, idee e spunti di lavoro.

La Biblioteca Italo Calvino di Senago, in collaborazione con l’ANED, dall’8 al 21 febbraio scorso ha presentato al pubblico: “Giorno del Ricordo. Percorsi della memoria”, la mostra foto-grafica completa di schede esplicative,che ripercorre i tragici fatti avvenuti durante la seconda guerra mondiale:

il Fascismo, le Foibe, l’Esodo, con parti-colar attenzione alle tragedie del con-fine orientale. La sera del 10 febbraio, conferenza in villa Sioli con la presenza di F.Biloslavo giornalista e studioso, R. Stanzione esule giuliano dalmata, A. Bienati modera-tore dell’Università Cattolica di Milano

e con l’intervento del Commissario di Senago Anna Aida Bruzzese. Una giornata per non dimenticare il dramma degli italiani assassinati lungo il confine orientale nelle foibe o cos-tretti ad abbandonare i loro luoghi di origine per motivi etnici o politici.

La giornata del ricordo

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Competenza e cortesia

Buona Pasqua

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Page 11: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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Poesie di Claudia FerrariL’ACQUAI laghi fecero scorrere la loro dolce acqua fin giù nella valle, dove un fiore la stava aspettando, dove un fiore stava morendo d’amore,rinsecchito e debole,pronto a cedere la propria vita al vento feroceper non soffrire più.L’acqua arrivò nel giorno dell’amore,ridiede vita al piccolo fiore,lo cogliesti per metterlo all’occhiellodella tua giacca.Vai mostrando a tutti la bellezza di questa rosa debitrice di vita.L’amore che mi dài è più della vita,è la pace dell’anima.

Sento qualcosa che nasce in me,una strana sensazione che non mi so spiegare,è come se qualcosa mi bruciasse dentro.

E’ strana questa sensazione che sento, ma mi piace perché il mio cuore più non tace, ora parla d’amore.

PAROLE D’AMORE

Benito apre la sua attività nel 2009 al Gaggiolo di Senago, dove si trova mol-to bene perché è un quartiere formatoda persone molto disponibili che ama-no la vita sociale.Attualmente, pur impegnato nel mon-do del commercio dove segue il suo la-voro, Benito dedica il suo tempo libero alle attività sociali, sportive e ricreative (appartenenza Vigili del Fuoco della F1 e all’Associazione Nazionale Carabinieri di Bollate).A conoscenza che nel prossimo maggio ci saranno le elezioni comunali, gli pia-cerebbe partecipare attivamente alla vita politica-amministrativa della Città, perché è convinto che per il prossimo futuro bisogna pensare ad una Senago diversa, migliorandola partendo pro-prio dai quartieri, dove necessitano più

Benito Perchiacca - Titolare della “Tabaccheria del Gaggiolo”

servizi, a cominciare dai parcheggi, da una illuminazione più adeguata e dai giardini attrezzati per il gioco dei bam-bini, rendendo quindi la viabilità più scorrevole e pensando a strutture sem-pre più idonee per i giovani.

Sogna anche una collettività che gene-ri nel proprio interno le risorse neces-sarie per progredire sviluppando le atti-vità commerciali, artigianali ed indu-striali, vero motore di benessere e di creazione di posti di lavoro. Vanno fatte scelte forti, ribadisce, che possono dare un prestigio al Comune e delle garanzie reali alle associazioni che operano nel sociale. Come residente di Senago vorrebbe poter partecipare, assieme ad altri, a migliorare il paese in cui vive e lavora, aiutare coloro che si trovano in difficoltà, continuare in modo più concreto a dedicare il proprio tempo libero a tutte quelle attività atte a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.

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Via A. Volta, 48 • SENAGO (MI) Tel. 02.99058703 E-mail: [email protected]

Con Provvedimento direttoriale n. 4314 del 16 gennaio 2012,l’Agenzia delle Entrate ha approvato la versione definitiva del Modello 730/2012 e delle relative istruzioni. Tale modello deve essere presentato entro il 30 aprile 2012 se lo si vuole inviare tramite il proprio sostituto d’imposta, oppure il 31 maggio 2012 se lo si presenta ad un professio-nista abilitato. Nel nuovo Modello 730/2012 compaiono alcune novità. Le principali sono: la cedolare secca del 21% o del 19% sulle locazioni degli immobili ad uso abitativo con l’ampliamento del quadro B relativo ai fabbricati; la proroga degli incre-menti di produttività, con l’imposta sostitutiva del 10%, nel limite di 6mila euro lordi percepiti; il contributo di solidarie-tà del 3% dovuto dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 300 mila euro sulla parte eccedente tale importo;il differimento di 17 punti percentuali dell’acconto Irpef per il 2011, che poteva essere effettuato nella misura dell’82% inluogo del 99 per cento; il differimento di 17 punti percentuali dell’acconto per la cedolare secca relativa al 2011, che pote-va essere effettuato nella misura del 68% in luogo dell’85 per cento; l’eliminazione dell’obbligo di presentare la

Le novità del modello 730/2012

Palazzo Europa Via Mazzini ,7-Senago (MI)Te l . 0 2 . 9 9 0 5 0 3 7 6 E - m a i l : o n m a l e @ t i n . i t

comunicazione preventiva di inizio dei lavori al Centro operativo di Pescara per fruire della detrazione del 36 per cento; la proroga della detrazione del 55% per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico. Anche per queste spese viene eliminata la presentazione della comunicazione al Centro Operativo di Pescara. La proroga della detrazione per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso entro il limite di 141,90 euro; la nuova detrazione del 19% per gli studenti all’estero che prendono una casa in affitto: l’agevolazione si riferisce agli studenti iscritti ad Università europee la cui casa affittata non deve trovarsi a più di 100 km dal comune sede ell’Università. l’introduzione dell’Imu. Nel nuovo modello 730 l’imposta, che dal 2012 sostituirà l’imposta comunale sugli immobili (Ici), verrà indicata nel quadro I relativamente agli importi a credito che si intendono utilizzare per la sua compensazione. i nuovi beneficiari del 5 per mille: viene ampliata la platea dei beneficiari del 5 per mille. In sede di dichiarazione sarà possibile destinare il 5 per mille anche al finanziamento delleattività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni cul-turali e paesaggistici.

*Organizzazione e tenuta contabilità*Dichiarazioni fiscali imposte dirette ed indirette*Redazione bilanci *Assistenza per costituzione, trasformazione, fusione e scissione società*Invio telematico dichiarazioni fiscali*Consulenza Aziendale e tributaria

Buona Pasqua

Buona Pasqua

Page 12: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Gentilissimo Direttore mi chiamo Donato Piva, da sempre af-fezionato lettore del Vostro periodico di cui Vi ringrazio per lapubblicazione e divulgazione a costo zero per l’utente.Prendo spunto dall’articolo in cui ricordavate caramente le figu-re di Pertini e Nenni per segnalarle lo stato di abbandono ed incuria in cui versa il cippo dedicato alla memoria di Nenni.La collocazione così poco visibile non permette a nessun citta-dino una sosta per un eventuale pensiero, ma consente ai caniaccompagnati da proprietari incivili l’utilizzo dell’area per biso-gni personali; segnalo che tutto il poco verde del parcheggio, adiacente alla scuola, è utilizzato spesso per le stesse funzioni.Mi permetto di suggerire, sempre se per Voi possibile, di racco-gliere l’invito da inoltrare all’Amministrazione Comunale per una più adeguata collocazione del cippo e soprattutto l’identi-

Caro Donato, Lei ha toccato due argomenti che stanno a cuore a tanti di noi.Il cippo. Nel 1987 abbiamo scelto la piazzetta davanti alla Scuo-la di via Liberazione, angolo via Pietro Nenni, come luogo più interessante per un cippo in memoria di Pietro Nenni. A quei tempi in loco esisteva un accurato verde con dell’edera che ornava lo stele e soprattutto non vi erano i parcheggi che ostacolavano i passanti: un luogo veramente ideale.Con il passare degli anni le cose sono cambiate e personalmenteho più volte, anche su questa rivista, lamentato il degrado checirconda il cippo.Nel tener valido il suo suggerimento, credo che la strada più idonea da percorrere, appena ci sarà la nuova Amministrazione,sia quella di inoltrare una richiesta per spostare il cippo dall’an-golo angusto e portarlo fra via Liberazione e via Nenni, al fined’essere più visibile e protetto dai soliti maleducati.Va però tenuto in considerazione che lo spostamento avrà un costo e con i tempi che corrono, l’Amministrazione Comunale potrebbe non accogliere la richiesta.

Area verde per cani. Queste aree sono state studiate per dare la possibilità ai proprietari di cani, di portare i propri amici

Lettera al Direttore

Il Direttore risponde

ficazione di un’area verde per i cani, da che la zona ha degli in-sediamenti residenziali ed è frequentatissima dagli stessi e dailoro proprietari che forse non trovano altre possibilità di sfogo.Ringrazio per l’attenzione e porgo i più fervidi Auguri per un migliore 2012 ricco di successi per la Vostra Associazione.

Se così fosse la strada migliore sarebbe quella di ricercare quei cittadini che, per non dimenticare questi padri della Repubbli-ca Italiana e per avere una Città più dignitosa, finanziassero lospostamento.Chi volesse aderire all’iniziativa mi può contattare personal-mente: Malvestiti Remo, Tel. 02.99058713 oppure E-mail [email protected]

a quattro zampe in luoghi dove possano correre e giocare liberamente senza causare pericoli per i bambini e cittadini.A parer mio, questi siti vengono usati poco: chi possiede un cane preferisce infatti farlo scorazzare, se pur costringendolo al guinzaglio, nelle aiole pubbliche sotto casa, sui marciapiedi e così via, senza il rispetto delle regole.Detto questo però, non bisogna penalizzare i cittadini corret-ti, quindi per gli abitanti della zona di via Cadorna, Libera-zione, Novella, Nenni ecc., la soluzione ideale sarebbe quella di ritagliare una piccola zona dal parchetto pubblico, con entrata da via Novella, per realizzare tale area. In questo modo si raggiungerebbe il duplice obiettivo di separare il parchetto gioco dei bambini dallo spazio per i cani.Il Direttore Remo Malvestiti

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Cippo Pietro Nenni

Angolo via Nenni e via Liberazione, dove potrebbe essere collocato il cippo di Nenni

Giardinetto via Liberazione Via Novella

Buona Pasqua

“Cascate di via Cavour” Segnalazione di un cittadino di via Cavour

Già nel dicembre 2002, su questa rivi-sta avevamo pubblicato articolo e foto della palazzina così descritta: “…que-sto edificio, non vede mai il sole e addirittura nel giardino di per-tinenza non cresce mai un fiore.”Nell’ultimo nostro numero, con il titolo, “I cittadini di una palazzina di via Cavour vivono senza luce del sole”, abbiamo voluto denunciare, per l’ennesima volta, l’assurda vicenda di queste persone che pur pagando le tasse, sono costrette a convivere con i rami delle piante comu-nali i quali, non solo ostacolano i raggi del sole, ma addirittura entrano in casa. A seguito di questi articoli, il sig. F. P. ha mandato in Redazione questa nuo-va segnalazione: “Sono un condomino della “palazzina di via Cavour con-dannata a vivere senza luce del sole” come da Vostro articolo di “Senago Noi e la Città” del dicembre 2011.Abbiamo anche il problema delle fo-glie che cadono nelle grondaie che ogni anno a spese nostre dobbiamo far pulire, ho fatto diverse segnalazioni in Comune ma senza nessuna rispo-

sta; vi allego delle foto che eviden-ziano il nostro disagio, “Cascate di via Cavour “ potrebbe essere il titolo.Vogliamo far presente che dopo l’ar-ticolo pubblicato nel 2002 riguardan-te la potatura degli alberi in questio-ne, il Comune aveva provveduto ad intervenire. Tuttavia alla richiesta de-

gli stessi condomini di ridurre l’altez-za dei rami, la risposta del Munici-pio è stata negativa: da allora sono passati più di 5 anni ed i cittadini, con questa nuova segnalazione, spe-rano che l’Amministrazione Comu-nale possa intervenire al più presto.

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DR. CLAUDIO BRICCASTUDIO DENTISTICO

Scatto fotografico dall’interno del terrazzodel cittadino di via Cavour

Buona Pasqua

Page 13: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come strumento il corpo. Essa è stata (ed è) parte dei rituali, preghiera, momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e anche occasione di aggregazione tra persone.La danza permette di esprimere al meglio i nostri sentimenti attraverso il linguaggio del corpo. Ogni movimento non viene eseguito soltanto con braccia e gambe, ma anche con mente e con cuore. Tutti nella loro vita possono dire di aver ballato perché questaè un’azione naturale; nessuno può definirsi incapace perché quest’arte va costruita nel tempo, con pazienza, costanza e determinazione.Fare danza nei corsi organizzati secondo regole che danno ampio spazio alla creatività personale e corporea, significa

DANZE CARAIBICHELUNEDI ORE 21.00Palestra Comunale di Via Cavour, 64ang. Via P. Nenni

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BALLO LISCIO E DI GRUPPOVENERDI ORE 20.30

Palestra Comunale di Via Repubblicadietro al Comune

per i bambini e ragazzi fare esperienze emozionali, creative e relazionali, utili per promuovere una crescita equilibrata e globale della persona. Attraverso la danza l’allievo impara a conoscere il proprio corpo e ad usare il movimento come mezzo di comunicazione con gli altri, impara a scoprire che la qualità del movimento varia a seconda delle emozioni e delle sensazioni provate ed è strettamente collegata allo spazio usato, alla musica, al ritmo,e, non ultimo, alle persone che lo circondano. In questa prospettiva metodologica la danza può essere defi-nita come l’arte di usare e organizzare il movimento per espri-mersi, comunicare e inventare; vuol dire principalmente sa-persi muovere, saper creare e saper osservare.

I corsi si tengono: mercoledì e venerdì - palestra scuola di via Padova (con ingresso da via Verdi) dalle ore 17.30 alle 18.30

Senago, Corsi Di Ballo

con maestri diplomati A.N.M.B. scuola di balloscuola di ballo

SCUOLA DI DANZA CLASSICA, MODERNA E CARAIBICAPER BAMBINI ED ADOLESCENTI

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Buona Pasqua

Buona Pasqua

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La Lista civica “La Farfalla di Senago” ha deciso di non scendere in campo alle prossime elezioni comunali.Il movimento è nato nel 1999 voluto da un magnifico gruppo di persone: l’intento primario era quello di portare una ventata di novità ad un comune che sembrava intorpidito a causa di una cultura politico-amministrativa ormai stantia. L’esordio è strabiliante, la “Farfalla” conquista un seggio in consiglio comunale, lasciando alle spalle Lega Nord e Rifondazione Comunista.Nel 2004 si supera e con il 12% dei voti, conquista due seggi, collocandosi davanti a tutte le liste civiche, seconda solo ai due più grossi partiti nazionali PDL - PD.Il capolavoro nel 2009, quando una compagine con una preparazione nuova e diversa da governanti di lungo corso e per la prima volta un sindaco donna portato dalla “Farfalla”, riescono, dopo 60 anni a conquistare il governo della città di Senago.Purtroppo la bella avventura si ferma nell’aprile del 2011, dopo due anni di litigi causati dalla diffidenza, ingenuità e presunzione.Cercare le colpe del fallimento ci è sembrato inutile, ma il disastro generato, che ha causato l’arrivo di un Commissario Prefettizio per reggere

La “Farfalla” non corre per le amministrative del 6/7 maggio “E’ venuto meno lo scopo del gruppo”

L’inciviltà e l’arroganza non hanno limiti (via VIII Maggio)

la guida di una Città allo sbando, imponeva a tutti i componenti della coalizione coinvolti nella gestione fallimentare del Comune, ad assumersi la propria responsabilità.Noi de “La Farfalla” per rispetto dei Cittadini lo abbiamo fatto!!!Certo è che “La Farfalla” non si è sciolta, è rimasta solo in “standby”, sorretta dal gruppo storico è pronta a riprendere l’attività politica del territorio e soprattutto disponibile a sostenere chiunque abbia a cuore la città. Noi sappiamo bene che Senago si aspetta una nuova amministrazione che sappia dare all’albero della vita senaghese il suo naturale vigore che negli ultimi anni, tristemente, sembra aver perso.Vanno tagliati i rami secchi per dargli

nuovo smalto, va creato dello spazio per nuove e brillanti frasche che sappiano dare la capacità di trovare nuove fonti di energia che sostituiscano quella ormai non più sostenibile, derivante da oneri d’urbanizzazione che hanno incementato il nostro territorio.Quindi nuove energie finanziarie, ricavate dal patrimonio esistente che da anni è improduttivo (ville, terreni, appartamenti, negozi, farmacie, centro di cottura, strutture sportive e così via).Un albero proiettato nel futuro, che abbia capacità tali da non più cadere in convenzioni (come quella del crash test, che se andrà bene ci darà dei frutti solo fra 60 anni), ma amministratori che in casi analoghi, sappiano ricavare gettiti monetari da poter mettere a bilancio annualmente.E’ nostra convinzione che per il nuovo sindaco ci sia molto da fare. Noi saremo attenti e solerti ad informare i cittadini che hanno a cuore le sorti della nostra Città. Dopo un cammino che è durato più di 12 anni, vogliamo ringraziare tutti i nostri sostenitori, promettendo che in questa campagna elettorale sosterremo i candidati che rientrano negli scopi del gruppo e che la “Farfalla” sarà sempre disponibile ad essere portavoce dei diritti e proposte di tutti i Cittadini. Remo Malvestiti

Sono anni che la via 8 maggio è diventata la pat-tumiera del centro di Senago, la cacca dei cani la fa da padrona, eppure cani randagi non ce ne sono in piazza, a meno che per randagi, si intendono i padroni.Ultimamente, addirittura abbiamo assistito ad un vero scempio, cittadini che abbandonavano tutti i giorni sacchetti d’immondizia all’angolo della via.I residenti hanno messo dei cartelli per avvisare che quello spazio non era un immondezzaio; eppure quei malintenzionati non hanno smesso. Allora si è rovistato nei sacchetti abbandonati ed all’interno dei quali si sono trovati addirittura dei documenti che appartenevano a chi gettava i rifiu-ti, (con nome, cognome ed indirizzo!).È stato quindi appeso un nuovo cartello facendo presente che abbiamo i nomi e da quel giorno l’im-mondizia non è stata più abbandonata, speriamo bene.

Buona Pasqua

Page 14: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

La Lira Italiana, banconota e moneta che possedevamo fino a pochi anni fa e che ha segnato molti momenti della nostra vita, ha cessato il suo corso: l’Euro l’ha sostituita definitivamente.Dotata di un grandissimo spessore culturale ed estetico, veni-

C’erano una volta nelle tasche dei senaghesi le…Lireva chiamata dai nostri nonni “Franc”: “Desmìla Franc” (Dieci-mila Lire). Qui vogliamo riproporre la meraviglia grafica ed artistica delle nostre banconote e monete in Lire.

10.000 £ Regine del Mare 1948/63È fra le banconote più gran-di (misura 24,5x12,5 cm). Raf-figura due figure femminili sedute (Cerere e l’Italia), ap-poggiate agli stemmi ma-rinari di Venezia e Geno-va. Nella filigrana vi sono i volti di Galilei (a destra) e di Michelangelo (a sinistra), mentre sul lato posteriore si vede il profilo di Dante Alighieri.

100 £ Minerva 1955/89La dea Minerva regge una lancia vicino ad un alloro e sul lato posteriore la testa raffigurante l’Italia. Nel 1990/95 è stato conia-to un’esemplare minuscolo di questa moneta di soli 18 mm. di diametro, che è durata tuttavia pochissimo ed è stata ritirata perché difficile da maneggiare.

1.000 £ in moneta 1997/2002Raffigura l’Europa ed è di-ventata famosa per un ce-lebre sbaglio: la Germania appariva ancora divisa an-ziché unita come già era.Altri confini erano errati: Lussemburgo, Danimarca ed Olanda. Insomma un vero pastic-cio, così sempre nel 1997 si è coniato subito un se-condo tipo di moneta con i confini corretti, mentre l’allora governo italiano ha dovuto perfino scu-sarsi con quello tedesco.

500.000 £ Raffaello Sanzio 1997/2002Possiede due record: ultimatipologia ad essere emessa dalla Banca d’Italia ed il maggior valore, mezzo mi-lione di Lire. Decorata da motivi floreali ispirati alle logge di Raffael-lo nei Palazzi Vaticani, la banconota raffigura il gran-de Raffaello nell’autoritrat-to del 1506; sul retro invece vi è il celebre affresco de “La scuola di Atene” con i filo-sofi Aristotele, Platone… Al di là dello splendore gra-fico e cromatico, questa se-rie non ha riscosso partico-lare successo fra la gente che certamente non era contenta di avere in tasca una sola banconota di così grande valore. Molti italia-ni addirittura, non l’hanno mai vista dal vivo.

EuroAnche queste banconote hanno i loro piccoli segreti: per esempio la lettera che precede il numero di serie sul lato posteriore, individua il paese europeo dove il biglietto è stato stampato. Quelle emesse dall’Italia posseggono la lettera “S” (X=Germania; U=Francia; L=Finlandia ecc.).

10 £ Vittorio Emanuele III 1935/44Lo stile di questa serie di ban-conote (detta Impero), cele-brava l’ascesa al potere del fa-scismo. I fasci littori, l’aquila ro-mana ed altri simboli del fa-scismo inseriti sulle bancono-te, costituivano un ottimo metodo di propaganda.

5.000 £ Vincenzo Bellini 1985/2002Dedicata a Catania ed al suo maestro V. Bellini. La banco-nota giocata sui toni verdi,raffigura l’interno dell’omo-nimo teatro di Catania, men-tre sul retro si vede una scenatratta dall’opera Norma.

1.000 £ Maria Montessori 1990/2002Sembrerà strano, ma questa è l’unica banconota italiana in assoluto, che raffigura una donna realmente esistita. Si tratta della pedagoga Maria Montessori, cui celebre fu il suo innovativo metodo d’inse-gnamento. Sul retro infatti si notano due fanciulli che studiano, ripro-duzione di un dipinto di Spa-dini. È anche fra le banconote più stampate: 2,7 miliardi di esem-plari.

5 £ Delfino 1951/98Famosa per il delfino visi-bile sul lato frontale, sulla parte posteriore invece vi èun timone.

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Buona Pasqua

DIEGO RACCONI - Geometrie Astratte

rh740rossettipalo2x3 3-10-2007 10:58 Pagina 1

Ho avuto l’op-portunità di es-sere recensito nelle pagine di “Senago Noi e la Città” in un precedente numero, dove è stata presen-tata una mia biografia e al-cuni miei lavo-ri pittorici. La strada dagli esordi è stata

lunga e laboriosa, ma anche densa di soddisfazioni.Dopo aver vinto alcuni premi, recente-

mente ho avuto infatti la possibilità di partecipare a due esposizioni collettive,ospite in una galleria a Milano e alla galleria Quadrifoglio di Rho. Inoltre alcuni esercizi commerciali di Senago hanno aderito all’iniziativa di esporre i miei quadri, consentendo di farmi conoscere ad un pubblico più ampio. Desidero quindi ringraziare il ristorante Ponte Vecchio in Via Mascagni, l’eno-teca Vincanto in Piazza Tricolore, “l’Arte fra le dita” di Laura, il parrucchiere Lui-gi e naturalmente tutti coloro volesse-ro in futuro collaborare all’iniziativa.La pittura è per me sempre stata una passione che ho praticato fin dall’adole-scenza, un meraviglioso mondo fatto di tele, pennelli, cavalletti e colori. Negli ultimi anni ho avuto l’occasione

di frequentare gruppi di artisti locali che mi hanno insegnato nuove tecni-che e nuovi modi di interpretare l’arte,sperimentando diverse tipologie pitto-riche. Recentemente mi sono però de-dicato esclusivamente alla realizzazione di opere geometriche astratte, una ricerca del senso del colore e della perfezione delle forme, la sintesi fra il rigore costruttivo e l’uso delle tinte pure.

Per informazioni : DIEGO RACCONI - VIA UNGARETTI, 12 - 20030 SENAGO (MI) cell. 348/0735146 - http://diegorac.jimdo.com

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Buona Pasqua

Buona Pasqua

Page 15: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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Cari senaghesi! Mi chiamo Giuseppe Sofo e sono il candidato sindaco della lista civica “Vivere Senago”. Ho 32 anni, sono un lavoratore dipen-dente, ho un diploma di esperto in sci-enze criminologiche ed investigative e uno di ragioniere, ho effettuato uno stage presso l’associazione Saveria Anti-oca che studia la criminalità organizzata,ho partecipato al 10° meeting internazio-nale dei missionari scalabriniani, sono stato volontario dell’associazione Lule che aiuta le vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, membro della commissione biblioteca, delegato a con-gressi provinciali e regionali dell’Avis, iscritto Acli, ho partecipato ad un cantie-re della solidarietà della Caritas in India presso un centro dove erano ricoverati i malati di lebbra, esperienza davvero for-te ma importante, e al musical “Madre Teresa” ed infine sono stato assessore ai servizi sociali, sussidiarietà, giovani e asso-ciazionismo. In questo breve periodo di governo sono fiero di aver ottenuto i seguenti risultati:convegno sul Banco Alimentare con un impegno economico comunale che si è più che raddoppiato, convegno sulla legalità con la presenza di Salvatore Borsellino, progetti nelle scuole sull’uso responsabile del denaro, siamo uno dei 13 comuni in Lombardia ad aver aderito alla rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie, presentazione del-l’Ordine del giorno della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabi-lità, grazie alle associazioni del territorioprogetti per il tempo libero per ragazzi

Lista civica “VIVERE SENAGO” Sofo Giuseppe Candidato Sindaco al Comune di Senago

disabili, stipula convenzione con asso-ciazione Erbamatta per le politiche gio-vanili, continuazione progetto “Nonni da Favola”, due sgomberi all’interno delle case comunali per chi non ne aveva dirit-to, potenziamento dello sportello lavo-ro e due edizioni della Festa Della Soli-darietà organizzate insieme alle associa-zioni del territorio. Cosa vuole “Vivere Senago” per il nostro Paese?Sostegno alla rete delle associazioni in un’ottica di welfare partecipato. Lotta alla realizzazione delle vasche di laminazione.Per ben amministrare si deve fare un se-reno, deciso e costruttivo confronto con il personale del comune. In un’ottica di

progetto di paese dobbiamo pensare ad interventi fattibili: manutenzione delle strade, realizzazione casa dell’acqua, retiwireless nelle piazze, intervento veloce in caso di neve, completamento piste ciclabili.Gli interventi per far fronte al crescente dramma del lavoro e dell’emergenza abitativa non prescinderanno da un fer-rato controllo dei requisiti. I nostri sogni nel cassetto sono la comu-nità dopo di noi, la casa della residenza per anziani e il recupero della villa Sioli. Nei nostri banchetti avrai anche la pos-sibilità di sottoscrivere la raccolta firma per la privatizzazione della Rai e per fermare l’esborso obbligatorio del cano-ne! Tutti noi crediamo che “si può stare insieme, lavorare insieme, e volerci bene senza che sia necessario avere lo stesso pensiero, la stessa opinione politica, lo stesso altare (come diceva Don Primo Mazzolari) ma lavorando insieme per il bene comune.”

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Voler presentare un programma elettorale, che racchiuda le idee e gli intenti di un’intera coalizione in una sola pagina, diventa matematicamente impossibile; ma vogliamo comunque presentare degli accenni del progetto della nostra coalizione per lo sviluppo di Senago.Noi siamo per un welfare solidale,sostenibile, diffuso e partecipato. Vogliamo costruire un ambiente socia-le e un benessere collettivo che punti a sostenere tutti i cittadini e, in partico-lare, quelli in difficoltà.Siamo per la promozione del ruolo della famiglia nella società e di soste-gno in questa situazione di crisi econo-mica. Porremo particolare attenzione al tema dell’emergenza abitativa.Sosterremo la Scuola, condivideremo e co-progetteremo percorsi educativi, formativi, di orientamento, di lotta alladispersione scolastica e al “disagio”. Il fiore all’occhiello dell’Amministrazio-ne di Senago dovrà essere l’Istituzione Biblioteca.Importante per noi sarà costruire una reale rete con l’Associazionismo al fine di realizzare appieno il principio di sus-sidiarietà e rendere così efficaci le atti-vità dell’associazionismo. Proporremo alle nuove generazioni occasioni per vivere la cittadinanza attiva, sfruttando al meglio le sinergie fra la scuola e queste realtà educative extrascolastiche offrendo strumenti ed esperienze. La salute dei cittadini di Senago avrà un’attenzione particolare che si concre-tizzerà sia in politiche di integrazione fra i servizi sanitari e socio-sanitari, sia in politiche ambientali.Riteniamo indispensabile che l’ammini-strazione comunale torni ad occuparsi del mondo del lavoro analizzando le reali potenzialità del proprio territorio.

Micaela Curcio e Lucio Fois accennano al loro programma

Politiche per il territorio. Qualsiasi approccio all’urbanistica, non può prescindere dal considerare ormai fuori luogo il perseverare in politiche di continua espansione edificatoria, con conseguente consumo di territorio,solo ed unicamente perché questa è l’u-nica facile soluzione, tramite l’introito degli oneri di urbanizzazione, per assi-curare il finanziamento della spesa cor-rente e l’erogazione dei servizi alla citta-dinanza. Tangenziali – riprenderemo il dialogo per il completamento della SP119 e unastrada che colleghi la SP119 dal quartiere Mascagni sino a Limbiate.Aree verdi e Parchi – valutato positiva-mente lo standard di verde esistente, si punterà ad un incremento qualitativo. Quartiere Papa Giovanni XXIII l’annosaquestione del Piano Particolareggiato del Quartiere va definitivamente risol-ta con la riqualificazione ed il comple-tamento dei servizi. Quartiere Mascagni - rivitalizzare l’aggre-gato urbano anche con la realizzazionedi una piazza e di una nuova viabilità, prevedendo lo sviluppo edificatorio giàprevisto nelle Linee Guida al PGT.Quartiere Castelletto – Zona Nord a con-fine con Limbiate – l’attività estrattiva in questa zona si è ormai conclusa, e la cava viene usata per attività di stoccaggio.Villa Sioli – Piazza Aldo Moro - Recupe-ro e ristrutturazione della storica Villa Sioli ricavandone spazi coerenti con la qualità dell’immobile, allocandovi ser-vizi utili per la cittadinanza.“Cannocchiale Urbanistico” Nord/Sud Ripristino della continuità di verde già presente nelle linee guida a suo tempo adottate, che rappresenterà un natura-le collegamento tra verde e servizi per i cittadini (Centro Sportivo, area verde

della Fiera, area cimiteriale).Piste ciclabili – mobilità interna com-pleta mento della rete di piste già realiz-zate per permettere una libera e protet-ta circolazione.Rapporti con Il Parco Groane.Una trattativa che consenta di migliora-re la fruibilità dell’intera area del parco.Manutenzione e risanamento nelle scuole - Manutenzione generalizzata nei plessi scolastici con particolare attenzione a quelli di più antica realizzazione.Vasche di laminazione – La futura Ammi-nistrazione dovrà essere fermamente impegnata ad evitare che sul territorio di Senago vengano realizzate le vasche di laminazione per le esondazioni del Seveso.Questo, in estrema sintesi, il progetto della nostra coalizione per lo sviluppo di Senago: chiediamo davvero a tutti di contribuire con idee e proposte per arricchirlo e definirlo sulle vere esigenze e bisogni della nostra città. Il programma dettagliato verrà distri-buito al termine del confronto con tutti i cittadini.

Buona Pasqua

Page 16: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Vagando con lo sguardo nella piazza illuminata, mi sono soffermata sul car-tello che indicava il nome toponoma-stico: “Piazza Giovanni XXIII”.Questo nome mi ricordava qualcosa ed ho chiesto ad una signora se per caso conoscesse il famoso Lazzaretto”.

Sono arrivata verso le 15, tutti i bam-bini sulla piazza che si divertivano, bal-lavano al ritmo di allegre canzoncine nell’attesa dell’arrivo della Befana.Dopo una mezz’ora ecco spuntare due simpatiche Befane a cavallo di una sco-pa, i bambini iniziarono a gridare e ri-dere a crepapelle, alcuni bimbi aveva-no un po’ di timore ad avvicinarsi datol’aspetto poco piacevole delle due si-

Come promesso eccomi in piazza Giovanni XXIII il giorno dell’Epifania.

Festa della befana.

Senago, speciale Quartiere Papa Giovanni XXIIISenago, speciale Quartiere Papa Giovanni XXIIILei mi ha guardato, ha sorriso e mi ha risposto: “E’ dai tempi della peste che il lazzaretto non esiste più!”.Ho interrotto la mia ricerca. Non mi interessa più sapere dove si tro-va e se esiste ancora quel posto.Ciò che so per certo è che il giorno del-

gnore: con quei nasoni enormi che ri-coprivano mezza faccia, ma presto si sono lasciati rapire dalla loro simpatia e dolcezza, si sono avvicinati per rice-vere le caramelle.Ad un certo punto le due vecchiette si sono poste al centro della piazza ed hanno iniziato la distribuzione delle calze, i bimbi ridevano come matti e aspettavano che le due befane pronun-ciassero il loro nome per il ritiro del dono. Finito la consegna delle calze, è stato posizionato al centro della piazza un contenitore con tanti pacchettini: il “Pozzo di San Patrizio”.Ad un tratto dal microfono una voce mi ha stupito, una bambina che si chiama Sara di nove anni, con la sua dolce voce ha affermato che la Piazza Giovanni

la Befana passerò nuovamente per que-sta piazza a vedere cosa avrebbero or-ganizzato. Per quanto riguarda il lazzaretto…. Beh! Forse i cittadini di Senago ne sen-tiranno la mancanza, ma ora so che non ESISTE PIU’.

XXIII è diventato il luogo ideale per festeggiare queste ricorrenze. Per me è stato una sorpresa scoprire le belle cose che si fanno in questo quar-tiere, certamente va dato merito all’as-sociazione Agave e a tutti gli abitanti del posto che collaborano per la realiz-zazione di queste bellissime feste sociali che sono il toccasana per la nostra società attuale.Termino il mio racconto ringraziando e augurando all’associazione AGAVE ed a tutte le persone che hanno colla-borato per la realizzazione delle belle manifestazioni, di continuare su questa strada per dare speranza e gioia ai bam-bini ed adulti di tutto il quartiere.La signora A.F.

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Il carico immediato post-estrattivo può essere considerato come una soluzione implantoprotesica affidabile e predici-bile, che consente di risolvere sia leproblematiche estetiche che funzionali.A questo proposito diversi studi hanno evidenziato come il trattamento preco-ce dell’alveolo post-estrattivo, in alter-nativa alla lunga attesa per ottenere una maturazione stabile dei tessuti, siauna tecnica affidabile. Sicuramente il primo vantaggio di que-sta metodica consiste nel ridurre ad unoil numero degli interventi chirurgici peril paziente eliminando completamenteil periodo di edentulia senza compro-mettere la predicibilità del risultato.Per questi motivi il carico immediato nell’alveolo post-estrattivo sta diven-

Un’ora dopo l’intervento implantare viene avvitato il provvisorio a carico immediato. Un punto di sutura Vicryl 5/0 stabilizza la papilla interdentale distale.

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tando una procedura clinica comune anche nel caso di riabilitazione in settore estetico.Oltre alla funzionalizzazione ossea immediata è possibile utilizzare, durante le fasi chirurgiche, dei

modulatori biologici come le piastrine con l’intento di stimolare le fasi ripa-rative e costituire una vera e propria “profilassi strutturale”.Si tratta di composti autologi ottenuti per centrifugazione e costituiti da una concentrazione piastrinica maggiore di quella fisiologica.Il sangue prelevato viene raccolto in provette PRGF System contenenti anti-coagulante che vengono successiva-mente centrifugate. In genere il volu-me prelevato è pari a 30-40cc: l’entitàdel volume ematico prelevato varia in funzione dell’estensione del difetto che si vuole colmare. In questo caso sono bastate 4 provette da 5ml, conte-nenti citrato trisodico al 3,8% come anticoagulante. Queste provette sono

state centrifugate per 8 mi-nuti a 1800 giri con una cen-trifuga a controllo digitale che permette l’utilizzo di programmi standard in mododa limitare al massimo l’er-rore durante le procedure di preparazione e facilitare il raggiungimento del risul-tato ottimale.A centrifugazione avvenutale tubofiale risultano sepa-rate in 3 porzioni: la porzio-ne di siero contenente le piastrine, di colorito giallo-traslucido superficiale, la porzione contenente gli eri-trociti più profonda, ed una porzione intermedia inter-posta tra di esse che contie-

ne la serie bianca. Con micro pipette a volume fisso con puntali monouso sterili vengono separate le 3 frazioni, che vengono successivamente conservate in un incubatore a 37° e attivate poco prima di essere utilizzate. Per l’attivazione devono essere aggiunti per ogni millimetro di PRGF, 50ul di cloruro di calcio.L’introduzione del PRGF nel carico immediato post-estrattivo di denti singoli in settori estetici ha migliorato le tempistiche di guarigione, in particolare dei tessuti molli.La sua azione biologica consiste nel favorire la formazione del coagulo sanguigno, nel stimolare la neoangio-genesi, nel potenziare la chemiotassi e nell’indurre la formazione più rapida di tessuto connettivo neoformato.

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Page 17: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Invisalign è una metodica per allineare i denti attraverso l’utilizzo di allineato-ri trasparenti e invisibili.Questi allineatori sono rimovibili vannocioè rimossi durante la masticazione ma devono praticamente essere indossati tutto il giorno, con risultati paragona-bili alle altre metodiche di ortodonzia con gli attacchi metallici che siamo soli-tamente abituati a vedere nelle bocchedi ragazzi e adulti ormai da tanto tempo. Un grosso vantaggio di questa metodi-ca è dunque l’aspetto estetico proprio perché gli allineatori sono invisibili.Un altro grosso vantaggio è quello di poter rimuovere gli allineatori e consen-tire così a chi li porta di avere un’ ottima igiene orale. Gli allineatori ricoprono esclusivamentela superficie dei denti sono quindi di dimensioni ridotte e non modificano il nostro modo di parlare.Per arrivare alla produzione di una serie di allineatori utili ad ottenere l’allinea-mento dentale è necessario rilevare le impronte delle arcate dentarie del pa-

Il processo d’invecchiamento è sempre stato un motivo di preoccupazione per gli esseri umani e fonte di numerose ricerche.Invecchiare implica diminuire progres-sivamente la capacità funzionale in tutti i tessuti e gli organi del corpo e la conseguente capacità d’adattarsi agli stimoli ambientali.E’ noto che l’invecchiamento cutaneo avviene per degradazione delle cellule e della matrice intercellulare, diminu-zione della vascolarizzazione, disfun-zione degli annessi cutanei, atrofia adiposa, atrofia o rilassamento musco-lare e contrazione muscolare ripetuta.Questi processi sono regolati da un com-plesso di fattori come genetica, fattori ambientali, malattie, tossici ecc.La progressiva conoscenza dei meccani-smi coinvolti nella rigenerazione tissutale ha stimolato l’idea di sviluppare tratta-menti di biostimolazione cutanea me-diante l’impiego di fattori di crescita ri-cavati dal plasma proprio del paziente. I fattori di crescita intervengono nella comunicazione intercellulare, scatenan-

ORTODONZIA “ESTETICA”

BIORIGENERAZIONE CON PRGF

ziente, una serie di fotografie e radio-grafie che verranno inviate via corrieree via internet ai centri di produzione negli Stati Uniti.L’ortodontista provvede a formulare un piano di cura fondamentale per la rea-lizzazione degli allineatori che servi-ranno ad ottenere l’allineamento desi-derato.Prima dell’inizio della terapia ortodon-tica l’ortodontista sarà in grado di comu-nicare al paziente la durata prevista del trattamento e sarà in grado di mo-strare un video in cui si vedrà perfet-tamente tutto il decorso del tratta-mento passo dopo passo mostrando i movimenti che subiranno i denti del paziente e dunque il risultato finale.Tutto questo grazie alla tecnologia 3D del software Clincheck. E’ bene sottoli-neare come la costruzione degli allinea-tori segue le precise indicazioni dell’or-todontista che prepara il piano di cura.Durante il trattamento sarà necessario che il paziente si rechi presso lo studio

do una serie di effetti biologici chiave nella riparazione e rigenerazione dei tessuti, come la migrazione cellulare diretta, la proliferazione e la differen-ziazione cellulare.Questi fattori spinsero a sviluppare una prova clinica con la quale si voleva con-fermare l’efficacia e la sicurezza della tecnica del PRGF nella rigenerazione della pelle invecchiata. Si è cosi confrontato un infiltrato intra-dermico facciale di PRGF (tre sessioni di trattamento separate da due settimanel’una dall’altra) contro un infiltrato in-tradermico di acido ialuronico di alto peso molecolare, seguendo il piano di trattamento proposto dal fabbricante di 3 sessioni di trattamento con perio-dicità mensile.I risultati del test dimostrano che en-trambe le terapie sono efficaci nel trat-tamento dell’invecchiamento del viso.Nonostante ciò, si potè osservare come,sebbene il grado d’idratazione dello strato corneo aumentasse in entrambi i gruppi, questo effetto benefico fosse maggiormente prolungato nel gruppo

del proprio dentista ogni due settimane circa per la sostituzione degli alli-neatori.Il risultato finale si ot-tiene così grazie ad una serie di allineatori il cui numero varierà a seconda della difficoltà del piano di trattamento. Con ogni coppia di alli-neatori, uno per l’arca-ta superiore ed uno per l’arcata inferiore si ottie-ne un piccolo movimento

trattato con PRGF.In nessuno dei trattamenti si ebbero effetti avversi.Questo studio ci spinse ad infiltrare con PRGF la zona periorale per dissimulare le rughe d’espressione, specialmente incaso di mascellari atrofici. La tecnica è semplice ed i risultati molto interessanti, soprattutto per l’alto livello di soddi-sfazione dei pazienti, nell’apprezzare i risultati clinici.

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PRIMA

DOPO

PRIMA

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dei denti attraverso l’utilizzo di forze biologiche, leggere e controllate. Invisalign è nato, ormai tanti anni fa, per risolvere i problemi di allineamentodei pazienti adulti, ma esiste anche un programma di realizzazione e produ-zione di allineatori per teenager chia-mato Invisalign Teen.I ragazzi potranno dunque ottenere l’allineamento dei propri denti anche senza l’uso di apparecchiature fisse.La grande diffusione di Invisalign in tutto il mondo sta a testimoniarne l’efficacia.Invisalign è personalizzato, efficace, tra-sparente, confortevole.

Gli ortodontisti certificati per l’utilizzo di Invisalign devono avere frequentato corsi specifici e ottenuto certificazione che abilita all’utilizzo di questo sistema.Dr.ssa Melania Franchino

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Dov’è finito il “Lazzaretto” con la sua nomina di quartiere poco raccomanda-bile? Domenica 18 dicembre verso le ore 16 mi sono trovata a passare per una piazza di Senago, dove un nume-roso gruppo di bambini di tutte le età stava cantando una simpaticissima canzone di Natale tutti vestiti di bianco col classico cappellino rosso di Babbo Natale in testa, un vero spettacolo, bal-lavano e cantavano al ritmo della musi-ca natalizia.Incuriosita mi sono fermata. Terminata la canzone, tre bimbe picco-lissime (quattro anni al massimo) hanno

È diventata una bella tradizione ormai, quella organizzata da anni al Quartiere Papa Giovanni di Senago, che vede festeggiare il Natale, la Befana ed altri gioiosi eventi.

Senago, speciale Quartiere Papa Giovanni XXIII

CHE FINE HA FATTO IL “LAZZARETTO”?

recitato per tutti gli spettatori una bel-lissima poesia che portò i presenti ad un fragoroso applauso interminabile. Subito dopo si è presentato sul palco un Elfo che ha raccontato a tutti i bam-bini (e non) la storia di una piccola ren-na chiamata Rudolf. Mentre l’Elfo narrava la storia, dalle sue spalle spuntava un gruppo di per-sone che mimavano, in modo esimio, il racconto: c’erano otto meravigliose renne, una piccola renna col naso ros-so rosso, una splendida Fatina e…. Chi l’avrebbe immaginato, tutto ciò per introdurre l’arrivo di Babbo Natale, quello vero, che dopo un breve giro

Fra i promotori il Presidente Delegato dell’Associazione Agave Stefania Russo, che ci ha inviato questo bel racconto, a firma di una signora di Senago, dal titolo:

della piazza coi suoi magici animali si è seduto sulla sua bella sedia e ha ini-ziato a chiamare i bambini per nome,uno ad uno, porgendo loro i DONI che avevano chiesto nella classica letterina.I bambini sono stati tutti euforici. Ma le sorprese non sono ancora termi-nate, dopo aver festeggiato tutti unita-mente, mangiando panettone e brin-dando con bevande non alcoliche (per i piccoli) e spumante (per gli adulti), si è assistito con gioia ad un bellissimo spettacolo pirotecnico, lasciando tutti abocca aperta... E’ stato fantastico!Quello spettacolo mi aveva rallegrato il cuore.

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Page 18: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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Domenico Petrulli nato nel ’74 a Palizzi (RC), diplomato in ragioneria, occupatopresso un’azienda di Bollate ed è residente a Senago dal 1994.Dal 2011 fa parte del c.d.a. dell’Istituzione Italo Calvino della Biblioteca Comu-nale di Senago.Gli chiediamo di parlarci dell’esperienza che sta vivendo in un campo per lui tutto nuovo.“Ho accettato con entusiasmo questo incarico, convinto di poter dare un contributo fattivo per mantenere e migliorare le attività culturali e sportive di Senago.Il compito dell´Istituzione è quello di promuovere, organizzare e gestire.Il personale addetto alla Biblioteca svolge un grande lavoro per dare ai cittadini un servizio che possa favorire la pubblica lettura, la messa a disposi-zione dei mezzi di informazione e stru-menti di conoscenza, per le attività tea-trali e di spettacolo, la formativa nel campo della biblioteconomia, del sape-re e della comunicazione, alla promo-zione di attività educative e laborato-riali rivolte alle scuole ed alle giovanigenerazioni, attività rivolte alla promo-zione della società dell´informazione, del web e dell´editoria, un grandeprogetto per far “Crescere Senago”.Con l’arrivo del nuovo c.d.a., nel 2009,si sono volute arricchire le attività con un grande evento: “Lasciare il Segno”,

che sforna tre grandi mani-festazioni: Arti e Mestieri, la Mezza Maratona, L’Albero della Poesia.Personalmente sono suben-trato nel c.d.a. nel 2011 e da subito ho condiviso, con gli altri colleghi, il programmaavviato che prevedeva la se-conda ripetizione delle ma-nifestazioni precedenti, con la variante della sostituzione di Arte e Mestieri con la conferenza sull’importanza dell’attività sportiva e della

corretta alimentazione per la preven-zione dell’obesità e delle malattie de-generative come il diabete, l’iperten-sione arteriosa e l’aterosclerosi.Nel frattempo si è lavorato, in collabo-razione con il Polo “Insieme Groane” per allacciare rapporti con l’organizza-zione culturale EXPO 2015, ottenendo un primo grande successo, il marchio dell’EXPO 2015 sulle locandine delle nostre manifestazioni.Per quest’anno stiamo lavorano per ripetere il convegno “L’Albero della Poesia” ed in collaborazione con la Virtus Senago, “La Mezza Maratona”.Un altro fiore all’occhiello è la festa della filosofia.Con il patrocinio di Regione Lombardia,

Expo Milano 2015, Provincia di Milano,Provincia di Mantova, Provincia di Vare-se, Università degli Studi dell’Insubria Varese e Como, un evento organizzatoda Albo Versorio e Polo Culturale Insie-me Groane. Con i comuni di Bollate - Casorate - Sempione - Cesate - Rho- Garbagnate Milanese - Sabbioneta - Saronno – Senago.A Senago, la festa della filosofia con il titolo “IL CIBO DELL’ANIMA”, si terrà in villa Monzini biblioteca comunale, nei giorni: domenica 10 giugno, ore 18.00, Florinda Cambria e Rossella Fabbrichesi Leo; domenica 17 giugno, ore 18.00 Giuseppe Girgenti e Salvatore Natoli; domenica 24 giugno, ore 18.00 Claudio Bonvecchio e Carlo Sini.

La Redazione intervista Domenico Petrulli, del c.d.a. Istituzione Italo Calvino Biblioteca di Senago

Tante belle manifestazioni organizzate dalla Biblioteca Comunale di Senago

Buona Pasqua

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In sinergia con i comuni di Bollate e Lainate, domenica 19 feb-braio scorso, 4.000 persone hanno assistito alla sfilata per le vie di Senago dei carri allegorici.Ad aprire la festa il corpo musicale senaghese Franco Sioli, segui-va un fiume in piena formato da donne, uomini, e tantissimi bambini, tutti rigorosamente mascherati ed attrezzati di coriandoli, stelle filanti, bombole spray ed altre cose tipiche del carnevale.Hanno sfilato bellissimi carri, ed in particolare va citato il grup-po mascherato del Comitato Genitori Primo Circolo che ha pre-sentato “Capitan Uncino e l’Isola che non c’è” con Don Leo in parrucca e pantaloni a zampa che con il suo modo di fare spri-giona simpatia fra la gente.Non poteva mancare la confraternita della Pentola e Pro Loco,che hanno preparato centinaia di frittelle e strauben per sod-disfare i palati più golosi.

Il forte successo ottenuto è dovuto dalla collaborazione tra diverse realtà sociali del territorio e non.Un plauso alla Comunità Pastorale San Paolo, associazioni, co-mitati, gruppi oratoriani, famiglie e comuni.I cittadini di Senago ringraziano e si danno appuntamento all’anno prossimo.

Un mare di gente alCarnevale Senaghese

Benché presente nella tradizione cattolica, i caratteri della ce-lebrazione del Carnevale hanno origini in festività ben più an-tiche, come per esempio le dionisiache greche (le antesterie) oi saturnali romani. Durante le feste dionisiache e i saturnali si realizzava un tem-poraneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamentosimbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuo-vo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente.

Cenni di Storia e tradizioni.

Buona Pasqua

Page 19: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

E’ PRIMAVERA SVEGLIATEVI SPOSINE… Carissime sposine..Eccomi qui, come al solito con il gradito compito di accompagnarvi idealmente fino al tanto atteso giorno del vostro sì.Vorrei essere il vostro accompagna-tore rassicurante nei momenti di di-sperazione e sconforto, il vostro so-stegno, che sappia gioire con voi nei momenti importanti da ricordare.Il periodo che precede il matrimonio, somiglia molto alla notte prima degli esami, bisogna però imparare ad affron-tarlo con gioia e leggerezza, ve lo ricor-do spesso, ma voglio dirvelo ancora una volta: questo periodo non deve essere di stress, perché ogni momento che prece-de le vostre nozze è un momento unico.Chi frequenta il mio Atelier, sa che il mio compito mediante i miei consigli e le mie idee, è di alleggerirvi dallo stress, di risolvervi i problemi e non di crear-veli, come spesso accade affidandosi a non seri professionisti del matrimonio (vedo spose che arrivano disperate alla ricerca di scarpe, intimo, veli, pezzi di abito, consigli che non sono mai stati dati loro da chi avrebbe invece dovuto.)Noi no, vi seguiamo in tutto, Quando ci incontriamo per la prima volta, dob-biamo decidere il simbolo delle vostre nozze, quello che sarà il punto foca-le, “l’abito”; abito che deve innanzi-tutto piacere a VOI, non ad amiche, sorelle, mamme, suocere, solo a voi, che deve esaltare il vostro fisico, met-

tendo in evidenza i vostri pregi e na-scondendo i seppur pochi difettucci.Non ascoltate troppo i consigli del-la tv, voi non siete lì e loro non sanno esattamente di cosa VOI avete bisognoSapete, tutto nasce qua tra VOI e me, con la scelta del vostro abito; qua decide-te lo stile della vostra cerimonia, in base al colore e allo stile del vestito stesso; qua si decide come dovrà vestire lo spo-so, i testimoni, le damigelle, sempre che ce ne siano… insomma voi site la prota-gonista, la persona più importante che sorregge la festa, per questo dico sem-

pre e sempre lo dirò, non accontentavi di un abito pronto, non accontentatevi di abiti sistemati e raffazzonati su di voi, esigete che l’abito sia solo vostro, esclu-sivo, realizzato veramente su misura.

Credetemi, spenderete di meno e sarete più soddisfatte, o quanto meno eviterete di avere spalline cadenti, abiti che sci-

volano, orli lunghi, pieghe sui corpini…Ed ora qualche piccolo consiglio per scegliere l’abito della nuova stagione: solo per poche abbiamo il rientro del tubino, all’orizzonte è rispuntato il mol-to difficile abito corto, difficile se non avete gambe, caviglie, piedi, perfetti, ma importante, ritornano le linee ad A, ossia corpino stretto gonna larga.Tessuti: sì ad organza se opaca, du-chesse, taffettà, radzmir e mikado, sopratutto per questa linea, avre-te un abito costruito, ma dall’effet-to leggero, con meno sottogonne.No ad abiti tutti di pizzo, con mille piegoni effetto meringa, e soprattutto se non siete alte e non avete il fisico della Satta o della Belen, evitate spacchi scol-lature e strass ovunque, il matrimonio è pur sempre un rito, sia religioso che civile e come tale va trattato. Anche se prota-goniste, non siete a teatro, ma alla festa per il giorno più bello della vostra vita..Meditate spose meditate…Beretta Luigi

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Buona Pasqua

Buona PasquaContri Manuele candidato per il PD al comune di SenagoContri è nato a Paderno Dugnano nel 1966, padre di due bambine, libero pro-fessionista, diplomato in ragioneria.Militante nel Partito Democratico di Senago, crede fortemente nel proget-to politico della coalizione formata da PD,IpS, SEL e IdV, in cui fa parte, che si presenta alle elezioni comunali del 6/7 maggio prossimo.Contri, da sempre impegnato nel mon-do socio-culturale e politico, crede nella realizzazione di un progetto per Senago che veda la convivenza armoniosa tra la gente in una città rinnovata e odierna.Dopo vari incarichi politici, ha ricoperto, nella giunta Chiesa, il ruolo di assessore al patrimonio, e successivamente all’edi-lizia residenziale pubblica, riportando a Senago, dopo anni di assenza, progetti di edilizia agevolata.Nel suo dialogo con noi dice.“Bisogna impegnarci fortemente per il bene comune, perché nel prossimo futuro serve un sindaco e degli ammi-

nistratori che sappiano, attraverso il pro-prio talento personale, cogliere tutte le opportunità che l’interno del territorio può offrire e far provenire al comune tutti quei vantaggi che la Regione e Pro-vincia possono offrirci.In questi periodi di crisi economica que-sto impegno diventa fondamentale, per scuotere Senago e farlo risalire dal ba-ratro dove in questi ultimi anni è preci-pitato.I nuovi amministratori devono osare di più per mettere in atto progetti ambi-ziosi e fondamentali, che darebbero ai cittadini quell’entusiasmo che in questi ultimi tempi hanno perso.Molto va fatto, dalla salute dei cittadini alle politiche del territorio, dalle tangen-ziali Nord e Sud alle aree a verde e parchi di quartieri alle piste ciclabili, dalla ma-nutenzione e risanamento delle scuole a tutte quelle piccole cose che possono migliorare la qualità della vita dei cittadi-ni, per non dimenticare l’importante

problema delle vasche di laminazione. La coalizione, ha pubblicato, anche suquesta rivista, linee del nostro program-ma che sarà presentato ai cittadini che personalmente condivido fortemente e che per questo, il mio impegno sarà più forte che mai per realizzarlo.

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Buona Pasqua

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Uovo Cars/Kucciolotti Bauli 210 g e 35.67 al kg

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Colomba Limoncè/panna-cioccolato Bauli

750 g e 7.72 al kg

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Primi Piatti:Lasagne al ragù di agnello e funghiLasagne alla BologneseCrespelle agli asparagiCannelloni di magro

Secondi Piatti:Agnello al fornoArrosto di vitello farcito (ripieno di carne e asparagi)Petto d’anatra agli agrumiConiglio ripieno con pancetta e funghi

Antipasti:Uova alla pariginaInvoltini primaveraNervetti Paté di fegato di vitelloPaté di fegato d’oca Insalata russaInsalata capricciosaInsalata di mare Cocktail di gamberiVitello tonnato

Le prenotazioni dei Servizi si riceveranno fino al 4 Aprile 2012

Menù di Pasqua 2012

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RIONE CENTRO Grazie alle interviste ed alle testimonianze di diversi anziani senaghesi, con un lungo e difficile lavoro, è stato possibile ricostruire l’identità di tutti i cortili e delle cascine presenti a Senago.Spesso ciascun cortile viene identificato con più nomi contemporaneamente.

Essi possono derivare dal cognome di una delle famiglie che lo ha abitato, oppure dal soprannome o dal mestiere di uno dei personaggi presenti, o anche dal nome di un istituto ex proprietario. Poiché tale ricerca non è stata facile, si invitano i gentili lettori a segnalarci le possibili omissioni e/o dimenticanze.continua nel prossimo numero

A cura diMatteo ColomboI Cortili della nostra Senago (4° puntata)

Curt de’l Serafìn Ghiùn (Serafino Ghioni), commerciante di vino ingresso villa Sioli.

Via san BernardoCurt de’l’Alpino (ex proprietà Fatebenefratelli) è stata demolita e corrisponderebbe al civico 7; detta anche Curt de’l Gasét (è un soprannome); C. de’l barbé (del barbiere).

Piazza del mercato (postazione dell’at-tuale ortolano) dove sorgeva la corte dell’Aviatore

Curt de’l’Aviatore(ex proprietà Fatebenefratelli); detta anche la Casinèta (cascinetta), è statademolita.

Via XXV Aprile angolo via XX Settembre

Curt de’l Prusèrpi (famiglia Proserpio) civico 14,è stata parzialmente demolita.

Curt de’l’ Alpino

Curt de’l PruserpiVia S. Bernardo

Curt de’l Gesag

Curt de’l Ligiu

Chiesa S. Bernardo

Curt de’l Ghiun

Villa Sioli

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Curt de’l Gesàg (famiglia Gessaghi) civico 5; detta anche Curt de’l De Punt (famiglia De Ponti).

Via XXV Aprile/Via san BernardoCurt de’l Caramelàt (del caramellaio) è stata demolita.

Via Garibaldi Curt de’l Balàbi (famiglia Ballabio) civico 16

Page 21: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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Antipasti:Uova alla pariginaInvoltini primaveraNervetti Paté di fegato di vitelloPaté di fegato d’oca Insalata russaInsalata capricciosaInsalata di mare Cocktail di gamberiVitello tonnato

Le prenotazioni dei Servizi si riceveranno fino al 4 Aprile 2012

Menù di Pasqua 2012

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RIONE CENTRO Grazie alle interviste ed alle testimonianze di diversi anziani senaghesi, con un lungo e difficile lavoro, è stato possibile ricostruire l’identità di tutti i cortili e delle cascine presenti a Senago.Spesso ciascun cortile viene identificato con più nomi contemporaneamente.

Essi possono derivare dal cognome di una delle famiglie che lo ha abitato, oppure dal soprannome o dal mestiere di uno dei personaggi presenti, o anche dal nome di un istituto ex proprietario. Poiché tale ricerca non è stata facile, si invitano i gentili lettori a segnalarci le possibili omissioni e/o dimenticanze.continua nel prossimo numero

A cura diMatteo ColomboI Cortili della nostra Senago (4° puntata)

Curt de’l Serafìn Ghiùn (Serafino Ghioni), commerciante di vino ingresso villa Sioli.

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Curt de’l Ligiu

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Villa Sioli

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Curt de’l Gesàg (famiglia Gessaghi) civico 5; detta anche Curt de’l De Punt (famiglia De Ponti).

Via XXV Aprile/Via san BernardoCurt de’l Caramelàt (del caramellaio) è stata demolita.

Via Garibaldi Curt de’l Balàbi (famiglia Ballabio) civico 16

Page 22: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

E’ PRIMAVERA SVEGLIATEVI SPOSINE… Carissime sposine..Eccomi qui, come al solito con il gradito compito di accompagnarvi idealmente fino al tanto atteso giorno del vostro sì.Vorrei essere il vostro accompagna-tore rassicurante nei momenti di di-sperazione e sconforto, il vostro so-stegno, che sappia gioire con voi nei momenti importanti da ricordare.Il periodo che precede il matrimonio, somiglia molto alla notte prima degli esami, bisogna però imparare ad affron-tarlo con gioia e leggerezza, ve lo ricor-do spesso, ma voglio dirvelo ancora una volta: questo periodo non deve essere di stress, perché ogni momento che prece-de le vostre nozze è un momento unico.Chi frequenta il mio Atelier, sa che il mio compito mediante i miei consigli e le mie idee, è di alleggerirvi dallo stress, di risolvervi i problemi e non di crear-veli, come spesso accade affidandosi a non seri professionisti del matrimonio (vedo spose che arrivano disperate alla ricerca di scarpe, intimo, veli, pezzi di abito, consigli che non sono mai stati dati loro da chi avrebbe invece dovuto.)Noi no, vi seguiamo in tutto, Quando ci incontriamo per la prima volta, dob-biamo decidere il simbolo delle vostre nozze, quello che sarà il punto foca-le, “l’abito”; abito che deve innanzi-tutto piacere a VOI, non ad amiche, sorelle, mamme, suocere, solo a voi, che deve esaltare il vostro fisico, met-

tendo in evidenza i vostri pregi e na-scondendo i seppur pochi difettucci.Non ascoltate troppo i consigli del-la tv, voi non siete lì e loro non sanno esattamente di cosa VOI avete bisognoSapete, tutto nasce qua tra VOI e me, con la scelta del vostro abito; qua decide-te lo stile della vostra cerimonia, in base al colore e allo stile del vestito stesso; qua si decide come dovrà vestire lo spo-so, i testimoni, le damigelle, sempre che ce ne siano… insomma voi site la prota-gonista, la persona più importante che sorregge la festa, per questo dico sem-

pre e sempre lo dirò, non accontentavi di un abito pronto, non accontentatevi di abiti sistemati e raffazzonati su di voi, esigete che l’abito sia solo vostro, esclu-sivo, realizzato veramente su misura.

Credetemi, spenderete di meno e sarete più soddisfatte, o quanto meno eviterete di avere spalline cadenti, abiti che sci-

volano, orli lunghi, pieghe sui corpini…Ed ora qualche piccolo consiglio per scegliere l’abito della nuova stagione: solo per poche abbiamo il rientro del tubino, all’orizzonte è rispuntato il mol-to difficile abito corto, difficile se non avete gambe, caviglie, piedi, perfetti, ma importante, ritornano le linee ad A, ossia corpino stretto gonna larga.Tessuti: sì ad organza se opaca, du-chesse, taffettà, radzmir e mikado, sopratutto per questa linea, avre-te un abito costruito, ma dall’effet-to leggero, con meno sottogonne.No ad abiti tutti di pizzo, con mille piegoni effetto meringa, e soprattutto se non siete alte e non avete il fisico della Satta o della Belen, evitate spacchi scol-lature e strass ovunque, il matrimonio è pur sempre un rito, sia religioso che civile e come tale va trattato. Anche se prota-goniste, non siete a teatro, ma alla festa per il giorno più bello della vostra vita..Meditate spose meditate…Beretta Luigi

OREFICERIA • OROLOGERIA • OTTICA

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Buona Pasqua

Buona PasquaContri Manuele candidato per il PD al comune di SenagoContri è nato a Paderno Dugnano nel 1966, padre di due bambine, libero pro-fessionista, diplomato in ragioneria.Militante nel Partito Democratico di Senago, crede fortemente nel proget-to politico della coalizione formata da PD,IpS, SEL e IdV, in cui fa parte, che si presenta alle elezioni comunali del 6/7 maggio prossimo.Contri, da sempre impegnato nel mon-do socio-culturale e politico, crede nella realizzazione di un progetto per Senago che veda la convivenza armoniosa tra la gente in una città rinnovata e odierna.Dopo vari incarichi politici, ha ricoperto, nella giunta Chiesa, il ruolo di assessore al patrimonio, e successivamente all’edi-lizia residenziale pubblica, riportando a Senago, dopo anni di assenza, progetti di edilizia agevolata.Nel suo dialogo con noi dice.“Bisogna impegnarci fortemente per il bene comune, perché nel prossimo futuro serve un sindaco e degli ammi-

nistratori che sappiano, attraverso il pro-prio talento personale, cogliere tutte le opportunità che l’interno del territorio può offrire e far provenire al comune tutti quei vantaggi che la Regione e Pro-vincia possono offrirci.In questi periodi di crisi economica que-sto impegno diventa fondamentale, per scuotere Senago e farlo risalire dal ba-ratro dove in questi ultimi anni è preci-pitato.I nuovi amministratori devono osare di più per mettere in atto progetti ambi-ziosi e fondamentali, che darebbero ai cittadini quell’entusiasmo che in questi ultimi tempi hanno perso.Molto va fatto, dalla salute dei cittadini alle politiche del territorio, dalle tangen-ziali Nord e Sud alle aree a verde e parchi di quartieri alle piste ciclabili, dalla ma-nutenzione e risanamento delle scuole a tutte quelle piccole cose che possono migliorare la qualità della vita dei cittadi-ni, per non dimenticare l’importante

problema delle vasche di laminazione. La coalizione, ha pubblicato, anche suquesta rivista, linee del nostro program-ma che sarà presentato ai cittadini che personalmente condivido fortemente e che per questo, il mio impegno sarà più forte che mai per realizzarlo.

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Buona Pasqua

Buona Pasqua

Buona Pasqua

Page 23: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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Domenico Petrulli nato nel ’74 a Palizzi (RC), diplomato in ragioneria, occupatopresso un’azienda di Bollate ed è residente a Senago dal 1994.Dal 2011 fa parte del c.d.a. dell’Istituzione Italo Calvino della Biblioteca Comu-nale di Senago.Gli chiediamo di parlarci dell’esperienza che sta vivendo in un campo per lui tutto nuovo.“Ho accettato con entusiasmo questo incarico, convinto di poter dare un contributo fattivo per mantenere e migliorare le attività culturali e sportive di Senago.Il compito dell´Istituzione è quello di promuovere, organizzare e gestire.Il personale addetto alla Biblioteca svolge un grande lavoro per dare ai cittadini un servizio che possa favorire la pubblica lettura, la messa a disposi-zione dei mezzi di informazione e stru-menti di conoscenza, per le attività tea-trali e di spettacolo, la formativa nel campo della biblioteconomia, del sape-re e della comunicazione, alla promo-zione di attività educative e laborato-riali rivolte alle scuole ed alle giovanigenerazioni, attività rivolte alla promo-zione della società dell´informazione, del web e dell´editoria, un grandeprogetto per far “Crescere Senago”.Con l’arrivo del nuovo c.d.a., nel 2009,si sono volute arricchire le attività con un grande evento: “Lasciare il Segno”,

che sforna tre grandi mani-festazioni: Arti e Mestieri, la Mezza Maratona, L’Albero della Poesia.Personalmente sono suben-trato nel c.d.a. nel 2011 e da subito ho condiviso, con gli altri colleghi, il programmaavviato che prevedeva la se-conda ripetizione delle ma-nifestazioni precedenti, con la variante della sostituzione di Arte e Mestieri con la conferenza sull’importanza dell’attività sportiva e della

corretta alimentazione per la preven-zione dell’obesità e delle malattie de-generative come il diabete, l’iperten-sione arteriosa e l’aterosclerosi.Nel frattempo si è lavorato, in collabo-razione con il Polo “Insieme Groane” per allacciare rapporti con l’organizza-zione culturale EXPO 2015, ottenendo un primo grande successo, il marchio dell’EXPO 2015 sulle locandine delle nostre manifestazioni.Per quest’anno stiamo lavorano per ripetere il convegno “L’Albero della Poesia” ed in collaborazione con la Virtus Senago, “La Mezza Maratona”.Un altro fiore all’occhiello è la festa della filosofia.Con il patrocinio di Regione Lombardia,

Expo Milano 2015, Provincia di Milano,Provincia di Mantova, Provincia di Vare-se, Università degli Studi dell’Insubria Varese e Como, un evento organizzatoda Albo Versorio e Polo Culturale Insie-me Groane. Con i comuni di Bollate - Casorate - Sempione - Cesate - Rho- Garbagnate Milanese - Sabbioneta - Saronno – Senago.A Senago, la festa della filosofia con il titolo “IL CIBO DELL’ANIMA”, si terrà in villa Monzini biblioteca comunale, nei giorni: domenica 10 giugno, ore 18.00, Florinda Cambria e Rossella Fabbrichesi Leo; domenica 17 giugno, ore 18.00 Giuseppe Girgenti e Salvatore Natoli; domenica 24 giugno, ore 18.00 Claudio Bonvecchio e Carlo Sini.

La Redazione intervista Domenico Petrulli, del c.d.a. Istituzione Italo Calvino Biblioteca di Senago

Tante belle manifestazioni organizzate dalla Biblioteca Comunale di Senago

Buona Pasqua

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In sinergia con i comuni di Bollate e Lainate, domenica 19 feb-braio scorso, 4.000 persone hanno assistito alla sfilata per le vie di Senago dei carri allegorici.Ad aprire la festa il corpo musicale senaghese Franco Sioli, segui-va un fiume in piena formato da donne, uomini, e tantissimi bambini, tutti rigorosamente mascherati ed attrezzati di coriandoli, stelle filanti, bombole spray ed altre cose tipiche del carnevale.Hanno sfilato bellissimi carri, ed in particolare va citato il grup-po mascherato del Comitato Genitori Primo Circolo che ha pre-sentato “Capitan Uncino e l’Isola che non c’è” con Don Leo in parrucca e pantaloni a zampa che con il suo modo di fare spri-giona simpatia fra la gente.Non poteva mancare la confraternita della Pentola e Pro Loco,che hanno preparato centinaia di frittelle e strauben per sod-disfare i palati più golosi.

Il forte successo ottenuto è dovuto dalla collaborazione tra diverse realtà sociali del territorio e non.Un plauso alla Comunità Pastorale San Paolo, associazioni, co-mitati, gruppi oratoriani, famiglie e comuni.I cittadini di Senago ringraziano e si danno appuntamento all’anno prossimo.

Un mare di gente alCarnevale Senaghese

Benché presente nella tradizione cattolica, i caratteri della ce-lebrazione del Carnevale hanno origini in festività ben più an-tiche, come per esempio le dionisiache greche (le antesterie) oi saturnali romani. Durante le feste dionisiache e i saturnali si realizzava un tem-poraneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamentosimbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuo-vo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente.

Cenni di Storia e tradizioni.

Buona Pasqua

Page 24: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Invisalign è una metodica per allineare i denti attraverso l’utilizzo di allineato-ri trasparenti e invisibili.Questi allineatori sono rimovibili vannocioè rimossi durante la masticazione ma devono praticamente essere indossati tutto il giorno, con risultati paragona-bili alle altre metodiche di ortodonzia con gli attacchi metallici che siamo soli-tamente abituati a vedere nelle bocchedi ragazzi e adulti ormai da tanto tempo. Un grosso vantaggio di questa metodi-ca è dunque l’aspetto estetico proprio perché gli allineatori sono invisibili.Un altro grosso vantaggio è quello di poter rimuovere gli allineatori e consen-tire così a chi li porta di avere un’ ottima igiene orale. Gli allineatori ricoprono esclusivamentela superficie dei denti sono quindi di dimensioni ridotte e non modificano il nostro modo di parlare.Per arrivare alla produzione di una serie di allineatori utili ad ottenere l’allinea-mento dentale è necessario rilevare le impronte delle arcate dentarie del pa-

Il processo d’invecchiamento è sempre stato un motivo di preoccupazione per gli esseri umani e fonte di numerose ricerche.Invecchiare implica diminuire progres-sivamente la capacità funzionale in tutti i tessuti e gli organi del corpo e la conseguente capacità d’adattarsi agli stimoli ambientali.E’ noto che l’invecchiamento cutaneo avviene per degradazione delle cellule e della matrice intercellulare, diminu-zione della vascolarizzazione, disfun-zione degli annessi cutanei, atrofia adiposa, atrofia o rilassamento musco-lare e contrazione muscolare ripetuta.Questi processi sono regolati da un com-plesso di fattori come genetica, fattori ambientali, malattie, tossici ecc.La progressiva conoscenza dei meccani-smi coinvolti nella rigenerazione tissutale ha stimolato l’idea di sviluppare tratta-menti di biostimolazione cutanea me-diante l’impiego di fattori di crescita ri-cavati dal plasma proprio del paziente. I fattori di crescita intervengono nella comunicazione intercellulare, scatenan-

ORTODONZIA “ESTETICA”

BIORIGENERAZIONE CON PRGF

ziente, una serie di fotografie e radio-grafie che verranno inviate via corrieree via internet ai centri di produzione negli Stati Uniti.L’ortodontista provvede a formulare un piano di cura fondamentale per la rea-lizzazione degli allineatori che servi-ranno ad ottenere l’allineamento desi-derato.Prima dell’inizio della terapia ortodon-tica l’ortodontista sarà in grado di comu-nicare al paziente la durata prevista del trattamento e sarà in grado di mo-strare un video in cui si vedrà perfet-tamente tutto il decorso del tratta-mento passo dopo passo mostrando i movimenti che subiranno i denti del paziente e dunque il risultato finale.Tutto questo grazie alla tecnologia 3D del software Clincheck. E’ bene sottoli-neare come la costruzione degli allinea-tori segue le precise indicazioni dell’or-todontista che prepara il piano di cura.Durante il trattamento sarà necessario che il paziente si rechi presso lo studio

do una serie di effetti biologici chiave nella riparazione e rigenerazione dei tessuti, come la migrazione cellulare diretta, la proliferazione e la differen-ziazione cellulare.Questi fattori spinsero a sviluppare una prova clinica con la quale si voleva con-fermare l’efficacia e la sicurezza della tecnica del PRGF nella rigenerazione della pelle invecchiata. Si è cosi confrontato un infiltrato intra-dermico facciale di PRGF (tre sessioni di trattamento separate da due settimanel’una dall’altra) contro un infiltrato in-tradermico di acido ialuronico di alto peso molecolare, seguendo il piano di trattamento proposto dal fabbricante di 3 sessioni di trattamento con perio-dicità mensile.I risultati del test dimostrano che en-trambe le terapie sono efficaci nel trat-tamento dell’invecchiamento del viso.Nonostante ciò, si potè osservare come,sebbene il grado d’idratazione dello strato corneo aumentasse in entrambi i gruppi, questo effetto benefico fosse maggiormente prolungato nel gruppo

del proprio dentista ogni due settimane circa per la sostituzione degli alli-neatori.Il risultato finale si ot-tiene così grazie ad una serie di allineatori il cui numero varierà a seconda della difficoltà del piano di trattamento. Con ogni coppia di alli-neatori, uno per l’arca-ta superiore ed uno per l’arcata inferiore si ottie-ne un piccolo movimento

trattato con PRGF.In nessuno dei trattamenti si ebbero effetti avversi.Questo studio ci spinse ad infiltrare con PRGF la zona periorale per dissimulare le rughe d’espressione, specialmente incaso di mascellari atrofici. La tecnica è semplice ed i risultati molto interessanti, soprattutto per l’alto livello di soddi-sfazione dei pazienti, nell’apprezzare i risultati clinici.

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PRIMA

DOPO

PRIMA

DOPO

dei denti attraverso l’utilizzo di forze biologiche, leggere e controllate. Invisalign è nato, ormai tanti anni fa, per risolvere i problemi di allineamentodei pazienti adulti, ma esiste anche un programma di realizzazione e produ-zione di allineatori per teenager chia-mato Invisalign Teen.I ragazzi potranno dunque ottenere l’allineamento dei propri denti anche senza l’uso di apparecchiature fisse.La grande diffusione di Invisalign in tutto il mondo sta a testimoniarne l’efficacia.Invisalign è personalizzato, efficace, tra-sparente, confortevole.

Gli ortodontisti certificati per l’utilizzo di Invisalign devono avere frequentato corsi specifici e ottenuto certificazione che abilita all’utilizzo di questo sistema.Dr.ssa Melania Franchino

apparecchio tradizionaleortodontico

apparecchio invisibileortodontico

prima dopo

Dov’è finito il “Lazzaretto” con la sua nomina di quartiere poco raccomanda-bile? Domenica 18 dicembre verso le ore 16 mi sono trovata a passare per una piazza di Senago, dove un nume-roso gruppo di bambini di tutte le età stava cantando una simpaticissima canzone di Natale tutti vestiti di bianco col classico cappellino rosso di Babbo Natale in testa, un vero spettacolo, bal-lavano e cantavano al ritmo della musi-ca natalizia.Incuriosita mi sono fermata. Terminata la canzone, tre bimbe picco-lissime (quattro anni al massimo) hanno

È diventata una bella tradizione ormai, quella organizzata da anni al Quartiere Papa Giovanni di Senago, che vede festeggiare il Natale, la Befana ed altri gioiosi eventi.

Senago, speciale Quartiere Papa Giovanni XXIII

CHE FINE HA FATTO IL “LAZZARETTO”?

recitato per tutti gli spettatori una bel-lissima poesia che portò i presenti ad un fragoroso applauso interminabile. Subito dopo si è presentato sul palco un Elfo che ha raccontato a tutti i bam-bini (e non) la storia di una piccola ren-na chiamata Rudolf. Mentre l’Elfo narrava la storia, dalle sue spalle spuntava un gruppo di per-sone che mimavano, in modo esimio, il racconto: c’erano otto meravigliose renne, una piccola renna col naso ros-so rosso, una splendida Fatina e…. Chi l’avrebbe immaginato, tutto ciò per introdurre l’arrivo di Babbo Natale, quello vero, che dopo un breve giro

Fra i promotori il Presidente Delegato dell’Associazione Agave Stefania Russo, che ci ha inviato questo bel racconto, a firma di una signora di Senago, dal titolo:

della piazza coi suoi magici animali si è seduto sulla sua bella sedia e ha ini-ziato a chiamare i bambini per nome,uno ad uno, porgendo loro i DONI che avevano chiesto nella classica letterina.I bambini sono stati tutti euforici. Ma le sorprese non sono ancora termi-nate, dopo aver festeggiato tutti unita-mente, mangiando panettone e brin-dando con bevande non alcoliche (per i piccoli) e spumante (per gli adulti), si è assistito con gioia ad un bellissimo spettacolo pirotecnico, lasciando tutti abocca aperta... E’ stato fantastico!Quello spettacolo mi aveva rallegrato il cuore.

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Page 25: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Vagando con lo sguardo nella piazza illuminata, mi sono soffermata sul car-tello che indicava il nome toponoma-stico: “Piazza Giovanni XXIII”.Questo nome mi ricordava qualcosa ed ho chiesto ad una signora se per caso conoscesse il famoso Lazzaretto”.

Sono arrivata verso le 15, tutti i bam-bini sulla piazza che si divertivano, bal-lavano al ritmo di allegre canzoncine nell’attesa dell’arrivo della Befana.Dopo una mezz’ora ecco spuntare due simpatiche Befane a cavallo di una sco-pa, i bambini iniziarono a gridare e ri-dere a crepapelle, alcuni bimbi aveva-no un po’ di timore ad avvicinarsi datol’aspetto poco piacevole delle due si-

Come promesso eccomi in piazza Giovanni XXIII il giorno dell’Epifania.

Festa della befana.

Senago, speciale Quartiere Papa Giovanni XXIIISenago, speciale Quartiere Papa Giovanni XXIIILei mi ha guardato, ha sorriso e mi ha risposto: “E’ dai tempi della peste che il lazzaretto non esiste più!”.Ho interrotto la mia ricerca. Non mi interessa più sapere dove si tro-va e se esiste ancora quel posto.Ciò che so per certo è che il giorno del-

gnore: con quei nasoni enormi che ri-coprivano mezza faccia, ma presto si sono lasciati rapire dalla loro simpatia e dolcezza, si sono avvicinati per rice-vere le caramelle.Ad un certo punto le due vecchiette si sono poste al centro della piazza ed hanno iniziato la distribuzione delle calze, i bimbi ridevano come matti e aspettavano che le due befane pronun-ciassero il loro nome per il ritiro del dono. Finito la consegna delle calze, è stato posizionato al centro della piazza un contenitore con tanti pacchettini: il “Pozzo di San Patrizio”.Ad un tratto dal microfono una voce mi ha stupito, una bambina che si chiama Sara di nove anni, con la sua dolce voce ha affermato che la Piazza Giovanni

la Befana passerò nuovamente per que-sta piazza a vedere cosa avrebbero or-ganizzato. Per quanto riguarda il lazzaretto…. Beh! Forse i cittadini di Senago ne sen-tiranno la mancanza, ma ora so che non ESISTE PIU’.

XXIII è diventato il luogo ideale per festeggiare queste ricorrenze. Per me è stato una sorpresa scoprire le belle cose che si fanno in questo quar-tiere, certamente va dato merito all’as-sociazione Agave e a tutti gli abitanti del posto che collaborano per la realiz-zazione di queste bellissime feste sociali che sono il toccasana per la nostra società attuale.Termino il mio racconto ringraziando e augurando all’associazione AGAVE ed a tutte le persone che hanno colla-borato per la realizzazione delle belle manifestazioni, di continuare su questa strada per dare speranza e gioia ai bam-bini ed adulti di tutto il quartiere.La signora A.F.

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tando una procedura clinica comune anche nel caso di riabilitazione in settore estetico.Oltre alla funzionalizzazione ossea immediata è possibile utilizzare, durante le fasi chirurgiche, dei

modulatori biologici come le piastrine con l’intento di stimolare le fasi ripa-rative e costituire una vera e propria “profilassi strutturale”.Si tratta di composti autologi ottenuti per centrifugazione e costituiti da una concentrazione piastrinica maggiore di quella fisiologica.Il sangue prelevato viene raccolto in provette PRGF System contenenti anti-coagulante che vengono successiva-mente centrifugate. In genere il volu-me prelevato è pari a 30-40cc: l’entitàdel volume ematico prelevato varia in funzione dell’estensione del difetto che si vuole colmare. In questo caso sono bastate 4 provette da 5ml, conte-nenti citrato trisodico al 3,8% come anticoagulante. Queste provette sono

state centrifugate per 8 mi-nuti a 1800 giri con una cen-trifuga a controllo digitale che permette l’utilizzo di programmi standard in mododa limitare al massimo l’er-rore durante le procedure di preparazione e facilitare il raggiungimento del risul-tato ottimale.A centrifugazione avvenutale tubofiale risultano sepa-rate in 3 porzioni: la porzio-ne di siero contenente le piastrine, di colorito giallo-traslucido superficiale, la porzione contenente gli eri-trociti più profonda, ed una porzione intermedia inter-posta tra di esse che contie-

ne la serie bianca. Con micro pipette a volume fisso con puntali monouso sterili vengono separate le 3 frazioni, che vengono successivamente conservate in un incubatore a 37° e attivate poco prima di essere utilizzate. Per l’attivazione devono essere aggiunti per ogni millimetro di PRGF, 50ul di cloruro di calcio.L’introduzione del PRGF nel carico immediato post-estrattivo di denti singoli in settori estetici ha migliorato le tempistiche di guarigione, in particolare dei tessuti molli.La sua azione biologica consiste nel favorire la formazione del coagulo sanguigno, nel stimolare la neoangio-genesi, nel potenziare la chemiotassi e nell’indurre la formazione più rapida di tessuto connettivo neoformato.

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Page 26: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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Cari senaghesi! Mi chiamo Giuseppe Sofo e sono il candidato sindaco della lista civica “Vivere Senago”. Ho 32 anni, sono un lavoratore dipen-dente, ho un diploma di esperto in sci-enze criminologiche ed investigative e uno di ragioniere, ho effettuato uno stage presso l’associazione Saveria Anti-oca che studia la criminalità organizzata,ho partecipato al 10° meeting internazio-nale dei missionari scalabriniani, sono stato volontario dell’associazione Lule che aiuta le vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, membro della commissione biblioteca, delegato a con-gressi provinciali e regionali dell’Avis, iscritto Acli, ho partecipato ad un cantie-re della solidarietà della Caritas in India presso un centro dove erano ricoverati i malati di lebbra, esperienza davvero for-te ma importante, e al musical “Madre Teresa” ed infine sono stato assessore ai servizi sociali, sussidiarietà, giovani e asso-ciazionismo. In questo breve periodo di governo sono fiero di aver ottenuto i seguenti risultati:convegno sul Banco Alimentare con un impegno economico comunale che si è più che raddoppiato, convegno sulla legalità con la presenza di Salvatore Borsellino, progetti nelle scuole sull’uso responsabile del denaro, siamo uno dei 13 comuni in Lombardia ad aver aderito alla rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie, presentazione del-l’Ordine del giorno della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabi-lità, grazie alle associazioni del territorioprogetti per il tempo libero per ragazzi

Lista civica “VIVERE SENAGO” Sofo Giuseppe Candidato Sindaco al Comune di Senago

disabili, stipula convenzione con asso-ciazione Erbamatta per le politiche gio-vanili, continuazione progetto “Nonni da Favola”, due sgomberi all’interno delle case comunali per chi non ne aveva dirit-to, potenziamento dello sportello lavo-ro e due edizioni della Festa Della Soli-darietà organizzate insieme alle associa-zioni del territorio. Cosa vuole “Vivere Senago” per il nostro Paese?Sostegno alla rete delle associazioni in un’ottica di welfare partecipato. Lotta alla realizzazione delle vasche di laminazione.Per ben amministrare si deve fare un se-reno, deciso e costruttivo confronto con il personale del comune. In un’ottica di

progetto di paese dobbiamo pensare ad interventi fattibili: manutenzione delle strade, realizzazione casa dell’acqua, retiwireless nelle piazze, intervento veloce in caso di neve, completamento piste ciclabili.Gli interventi per far fronte al crescente dramma del lavoro e dell’emergenza abitativa non prescinderanno da un fer-rato controllo dei requisiti. I nostri sogni nel cassetto sono la comu-nità dopo di noi, la casa della residenza per anziani e il recupero della villa Sioli. Nei nostri banchetti avrai anche la pos-sibilità di sottoscrivere la raccolta firma per la privatizzazione della Rai e per fermare l’esborso obbligatorio del cano-ne! Tutti noi crediamo che “si può stare insieme, lavorare insieme, e volerci bene senza che sia necessario avere lo stesso pensiero, la stessa opinione politica, lo stesso altare (come diceva Don Primo Mazzolari) ma lavorando insieme per il bene comune.”

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Voler presentare un programma elettorale, che racchiuda le idee e gli intenti di un’intera coalizione in una sola pagina, diventa matematicamente impossibile; ma vogliamo comunque presentare degli accenni del progetto della nostra coalizione per lo sviluppo di Senago.Noi siamo per un welfare solidale,sostenibile, diffuso e partecipato. Vogliamo costruire un ambiente socia-le e un benessere collettivo che punti a sostenere tutti i cittadini e, in partico-lare, quelli in difficoltà.Siamo per la promozione del ruolo della famiglia nella società e di soste-gno in questa situazione di crisi econo-mica. Porremo particolare attenzione al tema dell’emergenza abitativa.Sosterremo la Scuola, condivideremo e co-progetteremo percorsi educativi, formativi, di orientamento, di lotta alladispersione scolastica e al “disagio”. Il fiore all’occhiello dell’Amministrazio-ne di Senago dovrà essere l’Istituzione Biblioteca.Importante per noi sarà costruire una reale rete con l’Associazionismo al fine di realizzare appieno il principio di sus-sidiarietà e rendere così efficaci le atti-vità dell’associazionismo. Proporremo alle nuove generazioni occasioni per vivere la cittadinanza attiva, sfruttando al meglio le sinergie fra la scuola e queste realtà educative extrascolastiche offrendo strumenti ed esperienze. La salute dei cittadini di Senago avrà un’attenzione particolare che si concre-tizzerà sia in politiche di integrazione fra i servizi sanitari e socio-sanitari, sia in politiche ambientali.Riteniamo indispensabile che l’ammini-strazione comunale torni ad occuparsi del mondo del lavoro analizzando le reali potenzialità del proprio territorio.

Micaela Curcio e Lucio Fois accennano al loro programma

Politiche per il territorio. Qualsiasi approccio all’urbanistica, non può prescindere dal considerare ormai fuori luogo il perseverare in politiche di continua espansione edificatoria, con conseguente consumo di territorio,solo ed unicamente perché questa è l’u-nica facile soluzione, tramite l’introito degli oneri di urbanizzazione, per assi-curare il finanziamento della spesa cor-rente e l’erogazione dei servizi alla citta-dinanza. Tangenziali – riprenderemo il dialogo per il completamento della SP119 e unastrada che colleghi la SP119 dal quartiere Mascagni sino a Limbiate.Aree verdi e Parchi – valutato positiva-mente lo standard di verde esistente, si punterà ad un incremento qualitativo. Quartiere Papa Giovanni XXIII l’annosaquestione del Piano Particolareggiato del Quartiere va definitivamente risol-ta con la riqualificazione ed il comple-tamento dei servizi. Quartiere Mascagni - rivitalizzare l’aggre-gato urbano anche con la realizzazionedi una piazza e di una nuova viabilità, prevedendo lo sviluppo edificatorio giàprevisto nelle Linee Guida al PGT.Quartiere Castelletto – Zona Nord a con-fine con Limbiate – l’attività estrattiva in questa zona si è ormai conclusa, e la cava viene usata per attività di stoccaggio.Villa Sioli – Piazza Aldo Moro - Recupe-ro e ristrutturazione della storica Villa Sioli ricavandone spazi coerenti con la qualità dell’immobile, allocandovi ser-vizi utili per la cittadinanza.“Cannocchiale Urbanistico” Nord/Sud Ripristino della continuità di verde già presente nelle linee guida a suo tempo adottate, che rappresenterà un natura-le collegamento tra verde e servizi per i cittadini (Centro Sportivo, area verde

della Fiera, area cimiteriale).Piste ciclabili – mobilità interna com-pleta mento della rete di piste già realiz-zate per permettere una libera e protet-ta circolazione.Rapporti con Il Parco Groane.Una trattativa che consenta di migliora-re la fruibilità dell’intera area del parco.Manutenzione e risanamento nelle scuole - Manutenzione generalizzata nei plessi scolastici con particolare attenzione a quelli di più antica realizzazione.Vasche di laminazione – La futura Ammi-nistrazione dovrà essere fermamente impegnata ad evitare che sul territorio di Senago vengano realizzate le vasche di laminazione per le esondazioni del Seveso.Questo, in estrema sintesi, il progetto della nostra coalizione per lo sviluppo di Senago: chiediamo davvero a tutti di contribuire con idee e proposte per arricchirlo e definirlo sulle vere esigenze e bisogni della nostra città. Il programma dettagliato verrà distri-buito al termine del confronto con tutti i cittadini.

Buona Pasqua

Page 27: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

La Lira Italiana, banconota e moneta che possedevamo fino a pochi anni fa e che ha segnato molti momenti della nostra vita, ha cessato il suo corso: l’Euro l’ha sostituita definitivamente.Dotata di un grandissimo spessore culturale ed estetico, veni-

C’erano una volta nelle tasche dei senaghesi le…Lireva chiamata dai nostri nonni “Franc”: “Desmìla Franc” (Dieci-mila Lire). Qui vogliamo riproporre la meraviglia grafica ed artistica delle nostre banconote e monete in Lire.

10.000 £ Regine del Mare 1948/63È fra le banconote più gran-di (misura 24,5x12,5 cm). Raf-figura due figure femminili sedute (Cerere e l’Italia), ap-poggiate agli stemmi ma-rinari di Venezia e Geno-va. Nella filigrana vi sono i volti di Galilei (a destra) e di Michelangelo (a sinistra), mentre sul lato posteriore si vede il profilo di Dante Alighieri.

100 £ Minerva 1955/89La dea Minerva regge una lancia vicino ad un alloro e sul lato posteriore la testa raffigurante l’Italia. Nel 1990/95 è stato conia-to un’esemplare minuscolo di questa moneta di soli 18 mm. di diametro, che è durata tuttavia pochissimo ed è stata ritirata perché difficile da maneggiare.

1.000 £ in moneta 1997/2002Raffigura l’Europa ed è di-ventata famosa per un ce-lebre sbaglio: la Germania appariva ancora divisa an-ziché unita come già era.Altri confini erano errati: Lussemburgo, Danimarca ed Olanda. Insomma un vero pastic-cio, così sempre nel 1997 si è coniato subito un se-condo tipo di moneta con i confini corretti, mentre l’allora governo italiano ha dovuto perfino scu-sarsi con quello tedesco.

500.000 £ Raffaello Sanzio 1997/2002Possiede due record: ultimatipologia ad essere emessa dalla Banca d’Italia ed il maggior valore, mezzo mi-lione di Lire. Decorata da motivi floreali ispirati alle logge di Raffael-lo nei Palazzi Vaticani, la banconota raffigura il gran-de Raffaello nell’autoritrat-to del 1506; sul retro invece vi è il celebre affresco de “La scuola di Atene” con i filo-sofi Aristotele, Platone… Al di là dello splendore gra-fico e cromatico, questa se-rie non ha riscosso partico-lare successo fra la gente che certamente non era contenta di avere in tasca una sola banconota di così grande valore. Molti italia-ni addirittura, non l’hanno mai vista dal vivo.

EuroAnche queste banconote hanno i loro piccoli segreti: per esempio la lettera che precede il numero di serie sul lato posteriore, individua il paese europeo dove il biglietto è stato stampato. Quelle emesse dall’Italia posseggono la lettera “S” (X=Germania; U=Francia; L=Finlandia ecc.).

10 £ Vittorio Emanuele III 1935/44Lo stile di questa serie di ban-conote (detta Impero), cele-brava l’ascesa al potere del fa-scismo. I fasci littori, l’aquila ro-mana ed altri simboli del fa-scismo inseriti sulle bancono-te, costituivano un ottimo metodo di propaganda.

5.000 £ Vincenzo Bellini 1985/2002Dedicata a Catania ed al suo maestro V. Bellini. La banco-nota giocata sui toni verdi,raffigura l’interno dell’omo-nimo teatro di Catania, men-tre sul retro si vede una scenatratta dall’opera Norma.

1.000 £ Maria Montessori 1990/2002Sembrerà strano, ma questa è l’unica banconota italiana in assoluto, che raffigura una donna realmente esistita. Si tratta della pedagoga Maria Montessori, cui celebre fu il suo innovativo metodo d’inse-gnamento. Sul retro infatti si notano due fanciulli che studiano, ripro-duzione di un dipinto di Spa-dini. È anche fra le banconote più stampate: 2,7 miliardi di esem-plari.

5 £ Delfino 1951/98Famosa per il delfino visi-bile sul lato frontale, sulla parte posteriore invece vi èun timone.

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Buona Pasqua

DIEGO RACCONI - Geometrie Astratte

rh740rossettipalo2x3 3-10-2007 10:58 Pagina 1

Ho avuto l’op-portunità di es-sere recensito nelle pagine di “Senago Noi e la Città” in un precedente numero, dove è stata presen-tata una mia biografia e al-cuni miei lavo-ri pittorici. La strada dagli esordi è stata

lunga e laboriosa, ma anche densa di soddisfazioni.Dopo aver vinto alcuni premi, recente-

mente ho avuto infatti la possibilità di partecipare a due esposizioni collettive,ospite in una galleria a Milano e alla galleria Quadrifoglio di Rho. Inoltre alcuni esercizi commerciali di Senago hanno aderito all’iniziativa di esporre i miei quadri, consentendo di farmi conoscere ad un pubblico più ampio. Desidero quindi ringraziare il ristorante Ponte Vecchio in Via Mascagni, l’eno-teca Vincanto in Piazza Tricolore, “l’Arte fra le dita” di Laura, il parrucchiere Lui-gi e naturalmente tutti coloro volesse-ro in futuro collaborare all’iniziativa.La pittura è per me sempre stata una passione che ho praticato fin dall’adole-scenza, un meraviglioso mondo fatto di tele, pennelli, cavalletti e colori. Negli ultimi anni ho avuto l’occasione

di frequentare gruppi di artisti locali che mi hanno insegnato nuove tecni-che e nuovi modi di interpretare l’arte,sperimentando diverse tipologie pitto-riche. Recentemente mi sono però de-dicato esclusivamente alla realizzazione di opere geometriche astratte, una ricerca del senso del colore e della perfezione delle forme, la sintesi fra il rigore costruttivo e l’uso delle tinte pure.

Per informazioni : DIEGO RACCONI - VIA UNGARETTI, 12 - 20030 SENAGO (MI) cell. 348/0735146 - http://diegorac.jimdo.com

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Buona Pasqua

Buona Pasqua

Page 28: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come strumento il corpo. Essa è stata (ed è) parte dei rituali, preghiera, momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e anche occasione di aggregazione tra persone.La danza permette di esprimere al meglio i nostri sentimenti attraverso il linguaggio del corpo. Ogni movimento non viene eseguito soltanto con braccia e gambe, ma anche con mente e con cuore. Tutti nella loro vita possono dire di aver ballato perché questaè un’azione naturale; nessuno può definirsi incapace perché quest’arte va costruita nel tempo, con pazienza, costanza e determinazione.Fare danza nei corsi organizzati secondo regole che danno ampio spazio alla creatività personale e corporea, significa

DANZE CARAIBICHELUNEDI ORE 21.00Palestra Comunale di Via Cavour, 64ang. Via P. Nenni

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BALLO LISCIO E DI GRUPPOVENERDI ORE 20.30

Palestra Comunale di Via Repubblicadietro al Comune

per i bambini e ragazzi fare esperienze emozionali, creative e relazionali, utili per promuovere una crescita equilibrata e globale della persona. Attraverso la danza l’allievo impara a conoscere il proprio corpo e ad usare il movimento come mezzo di comunicazione con gli altri, impara a scoprire che la qualità del movimento varia a seconda delle emozioni e delle sensazioni provate ed è strettamente collegata allo spazio usato, alla musica, al ritmo,e, non ultimo, alle persone che lo circondano. In questa prospettiva metodologica la danza può essere defi-nita come l’arte di usare e organizzare il movimento per espri-mersi, comunicare e inventare; vuol dire principalmente sa-persi muovere, saper creare e saper osservare.

I corsi si tengono: mercoledì e venerdì - palestra scuola di via Padova (con ingresso da via Verdi) dalle ore 17.30 alle 18.30

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La Lista civica “La Farfalla di Senago” ha deciso di non scendere in campo alle prossime elezioni comunali.Il movimento è nato nel 1999 voluto da un magnifico gruppo di persone: l’intento primario era quello di portare una ventata di novità ad un comune che sembrava intorpidito a causa di una cultura politico-amministrativa ormai stantia. L’esordio è strabiliante, la “Farfalla” conquista un seggio in consiglio comunale, lasciando alle spalle Lega Nord e Rifondazione Comunista.Nel 2004 si supera e con il 12% dei voti, conquista due seggi, collocandosi davanti a tutte le liste civiche, seconda solo ai due più grossi partiti nazionali PDL - PD.Il capolavoro nel 2009, quando una compagine con una preparazione nuova e diversa da governanti di lungo corso e per la prima volta un sindaco donna portato dalla “Farfalla”, riescono, dopo 60 anni a conquistare il governo della città di Senago.Purtroppo la bella avventura si ferma nell’aprile del 2011, dopo due anni di litigi causati dalla diffidenza, ingenuità e presunzione.Cercare le colpe del fallimento ci è sembrato inutile, ma il disastro generato, che ha causato l’arrivo di un Commissario Prefettizio per reggere

La “Farfalla” non corre per le amministrative del 6/7 maggio “E’ venuto meno lo scopo del gruppo”

L’inciviltà e l’arroganza non hanno limiti (via VIII Maggio)

la guida di una Città allo sbando, imponeva a tutti i componenti della coalizione coinvolti nella gestione fallimentare del Comune, ad assumersi la propria responsabilità.Noi de “La Farfalla” per rispetto dei Cittadini lo abbiamo fatto!!!Certo è che “La Farfalla” non si è sciolta, è rimasta solo in “standby”, sorretta dal gruppo storico è pronta a riprendere l’attività politica del territorio e soprattutto disponibile a sostenere chiunque abbia a cuore la città. Noi sappiamo bene che Senago si aspetta una nuova amministrazione che sappia dare all’albero della vita senaghese il suo naturale vigore che negli ultimi anni, tristemente, sembra aver perso.Vanno tagliati i rami secchi per dargli

nuovo smalto, va creato dello spazio per nuove e brillanti frasche che sappiano dare la capacità di trovare nuove fonti di energia che sostituiscano quella ormai non più sostenibile, derivante da oneri d’urbanizzazione che hanno incementato il nostro territorio.Quindi nuove energie finanziarie, ricavate dal patrimonio esistente che da anni è improduttivo (ville, terreni, appartamenti, negozi, farmacie, centro di cottura, strutture sportive e così via).Un albero proiettato nel futuro, che abbia capacità tali da non più cadere in convenzioni (come quella del crash test, che se andrà bene ci darà dei frutti solo fra 60 anni), ma amministratori che in casi analoghi, sappiano ricavare gettiti monetari da poter mettere a bilancio annualmente.E’ nostra convinzione che per il nuovo sindaco ci sia molto da fare. Noi saremo attenti e solerti ad informare i cittadini che hanno a cuore le sorti della nostra Città. Dopo un cammino che è durato più di 12 anni, vogliamo ringraziare tutti i nostri sostenitori, promettendo che in questa campagna elettorale sosterremo i candidati che rientrano negli scopi del gruppo e che la “Farfalla” sarà sempre disponibile ad essere portavoce dei diritti e proposte di tutti i Cittadini. Remo Malvestiti

Sono anni che la via 8 maggio è diventata la pat-tumiera del centro di Senago, la cacca dei cani la fa da padrona, eppure cani randagi non ce ne sono in piazza, a meno che per randagi, si intendono i padroni.Ultimamente, addirittura abbiamo assistito ad un vero scempio, cittadini che abbandonavano tutti i giorni sacchetti d’immondizia all’angolo della via.I residenti hanno messo dei cartelli per avvisare che quello spazio non era un immondezzaio; eppure quei malintenzionati non hanno smesso. Allora si è rovistato nei sacchetti abbandonati ed all’interno dei quali si sono trovati addirittura dei documenti che appartenevano a chi gettava i rifiu-ti, (con nome, cognome ed indirizzo!).È stato quindi appeso un nuovo cartello facendo presente che abbiamo i nomi e da quel giorno l’im-mondizia non è stata più abbandonata, speriamo bene.

Buona Pasqua

Page 29: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Gentilissimo Direttore mi chiamo Donato Piva, da sempre af-fezionato lettore del Vostro periodico di cui Vi ringrazio per lapubblicazione e divulgazione a costo zero per l’utente.Prendo spunto dall’articolo in cui ricordavate caramente le figu-re di Pertini e Nenni per segnalarle lo stato di abbandono ed incuria in cui versa il cippo dedicato alla memoria di Nenni.La collocazione così poco visibile non permette a nessun citta-dino una sosta per un eventuale pensiero, ma consente ai caniaccompagnati da proprietari incivili l’utilizzo dell’area per biso-gni personali; segnalo che tutto il poco verde del parcheggio, adiacente alla scuola, è utilizzato spesso per le stesse funzioni.Mi permetto di suggerire, sempre se per Voi possibile, di racco-gliere l’invito da inoltrare all’Amministrazione Comunale per una più adeguata collocazione del cippo e soprattutto l’identi-

Caro Donato, Lei ha toccato due argomenti che stanno a cuore a tanti di noi.Il cippo. Nel 1987 abbiamo scelto la piazzetta davanti alla Scuo-la di via Liberazione, angolo via Pietro Nenni, come luogo più interessante per un cippo in memoria di Pietro Nenni. A quei tempi in loco esisteva un accurato verde con dell’edera che ornava lo stele e soprattutto non vi erano i parcheggi che ostacolavano i passanti: un luogo veramente ideale.Con il passare degli anni le cose sono cambiate e personalmenteho più volte, anche su questa rivista, lamentato il degrado checirconda il cippo.Nel tener valido il suo suggerimento, credo che la strada più idonea da percorrere, appena ci sarà la nuova Amministrazione,sia quella di inoltrare una richiesta per spostare il cippo dall’an-golo angusto e portarlo fra via Liberazione e via Nenni, al fined’essere più visibile e protetto dai soliti maleducati.Va però tenuto in considerazione che lo spostamento avrà un costo e con i tempi che corrono, l’Amministrazione Comunale potrebbe non accogliere la richiesta.

Area verde per cani. Queste aree sono state studiate per dare la possibilità ai proprietari di cani, di portare i propri amici

Lettera al Direttore

Il Direttore risponde

ficazione di un’area verde per i cani, da che la zona ha degli in-sediamenti residenziali ed è frequentatissima dagli stessi e dailoro proprietari che forse non trovano altre possibilità di sfogo.Ringrazio per l’attenzione e porgo i più fervidi Auguri per un migliore 2012 ricco di successi per la Vostra Associazione.

Se così fosse la strada migliore sarebbe quella di ricercare quei cittadini che, per non dimenticare questi padri della Repubbli-ca Italiana e per avere una Città più dignitosa, finanziassero lospostamento.Chi volesse aderire all’iniziativa mi può contattare personal-mente: Malvestiti Remo, Tel. 02.99058713 oppure E-mail [email protected]

a quattro zampe in luoghi dove possano correre e giocare liberamente senza causare pericoli per i bambini e cittadini.A parer mio, questi siti vengono usati poco: chi possiede un cane preferisce infatti farlo scorazzare, se pur costringendolo al guinzaglio, nelle aiole pubbliche sotto casa, sui marciapiedi e così via, senza il rispetto delle regole.Detto questo però, non bisogna penalizzare i cittadini corret-ti, quindi per gli abitanti della zona di via Cadorna, Libera-zione, Novella, Nenni ecc., la soluzione ideale sarebbe quella di ritagliare una piccola zona dal parchetto pubblico, con entrata da via Novella, per realizzare tale area. In questo modo si raggiungerebbe il duplice obiettivo di separare il parchetto gioco dei bambini dallo spazio per i cani.Il Direttore Remo Malvestiti

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Cippo Pietro Nenni

Angolo via Nenni e via Liberazione, dove potrebbe essere collocato il cippo di Nenni

Giardinetto via Liberazione Via Novella

Buona Pasqua

“Cascate di via Cavour” Segnalazione di un cittadino di via Cavour

Già nel dicembre 2002, su questa rivi-sta avevamo pubblicato articolo e foto della palazzina così descritta: “…que-sto edificio, non vede mai il sole e addirittura nel giardino di per-tinenza non cresce mai un fiore.”Nell’ultimo nostro numero, con il titolo, “I cittadini di una palazzina di via Cavour vivono senza luce del sole”, abbiamo voluto denunciare, per l’ennesima volta, l’assurda vicenda di queste persone che pur pagando le tasse, sono costrette a convivere con i rami delle piante comu-nali i quali, non solo ostacolano i raggi del sole, ma addirittura entrano in casa. A seguito di questi articoli, il sig. F. P. ha mandato in Redazione questa nuo-va segnalazione: “Sono un condomino della “palazzina di via Cavour con-dannata a vivere senza luce del sole” come da Vostro articolo di “Senago Noi e la Città” del dicembre 2011.Abbiamo anche il problema delle fo-glie che cadono nelle grondaie che ogni anno a spese nostre dobbiamo far pulire, ho fatto diverse segnalazioni in Comune ma senza nessuna rispo-

sta; vi allego delle foto che eviden-ziano il nostro disagio, “Cascate di via Cavour “ potrebbe essere il titolo.Vogliamo far presente che dopo l’ar-ticolo pubblicato nel 2002 riguardan-te la potatura degli alberi in questio-ne, il Comune aveva provveduto ad intervenire. Tuttavia alla richiesta de-

gli stessi condomini di ridurre l’altez-za dei rami, la risposta del Munici-pio è stata negativa: da allora sono passati più di 5 anni ed i cittadini, con questa nuova segnalazione, spe-rano che l’Amministrazione Comu-nale possa intervenire al più presto.

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DR. CLAUDIO BRICCASTUDIO DENTISTICO

Scatto fotografico dall’interno del terrazzodel cittadino di via Cavour

Buona Pasqua

Page 30: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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Poesie di Claudia FerrariL’ACQUAI laghi fecero scorrere la loro dolce acqua fin giù nella valle, dove un fiore la stava aspettando, dove un fiore stava morendo d’amore,rinsecchito e debole,pronto a cedere la propria vita al vento feroceper non soffrire più.L’acqua arrivò nel giorno dell’amore,ridiede vita al piccolo fiore,lo cogliesti per metterlo all’occhiellodella tua giacca.Vai mostrando a tutti la bellezza di questa rosa debitrice di vita.L’amore che mi dài è più della vita,è la pace dell’anima.

Sento qualcosa che nasce in me,una strana sensazione che non mi so spiegare,è come se qualcosa mi bruciasse dentro.

E’ strana questa sensazione che sento, ma mi piace perché il mio cuore più non tace, ora parla d’amore.

PAROLE D’AMORE

Benito apre la sua attività nel 2009 al Gaggiolo di Senago, dove si trova mol-to bene perché è un quartiere formatoda persone molto disponibili che ama-no la vita sociale.Attualmente, pur impegnato nel mon-do del commercio dove segue il suo la-voro, Benito dedica il suo tempo libero alle attività sociali, sportive e ricreative (appartenenza Vigili del Fuoco della F1 e all’Associazione Nazionale Carabinieri di Bollate).A conoscenza che nel prossimo maggio ci saranno le elezioni comunali, gli pia-cerebbe partecipare attivamente alla vita politica-amministrativa della Città, perché è convinto che per il prossimo futuro bisogna pensare ad una Senago diversa, migliorandola partendo pro-prio dai quartieri, dove necessitano più

Benito Perchiacca - Titolare della “Tabaccheria del Gaggiolo”

servizi, a cominciare dai parcheggi, da una illuminazione più adeguata e dai giardini attrezzati per il gioco dei bam-bini, rendendo quindi la viabilità più scorrevole e pensando a strutture sem-pre più idonee per i giovani.

Sogna anche una collettività che gene-ri nel proprio interno le risorse neces-sarie per progredire sviluppando le atti-vità commerciali, artigianali ed indu-striali, vero motore di benessere e di creazione di posti di lavoro. Vanno fatte scelte forti, ribadisce, che possono dare un prestigio al Comune e delle garanzie reali alle associazioni che operano nel sociale. Come residente di Senago vorrebbe poter partecipare, assieme ad altri, a migliorare il paese in cui vive e lavora, aiutare coloro che si trovano in difficoltà, continuare in modo più concreto a dedicare il proprio tempo libero a tutte quelle attività atte a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.

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Con Provvedimento direttoriale n. 4314 del 16 gennaio 2012,l’Agenzia delle Entrate ha approvato la versione definitiva del Modello 730/2012 e delle relative istruzioni. Tale modello deve essere presentato entro il 30 aprile 2012 se lo si vuole inviare tramite il proprio sostituto d’imposta, oppure il 31 maggio 2012 se lo si presenta ad un professio-nista abilitato. Nel nuovo Modello 730/2012 compaiono alcune novità. Le principali sono: la cedolare secca del 21% o del 19% sulle locazioni degli immobili ad uso abitativo con l’ampliamento del quadro B relativo ai fabbricati; la proroga degli incre-menti di produttività, con l’imposta sostitutiva del 10%, nel limite di 6mila euro lordi percepiti; il contributo di solidarie-tà del 3% dovuto dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 300 mila euro sulla parte eccedente tale importo;il differimento di 17 punti percentuali dell’acconto Irpef per il 2011, che poteva essere effettuato nella misura dell’82% inluogo del 99 per cento; il differimento di 17 punti percentuali dell’acconto per la cedolare secca relativa al 2011, che pote-va essere effettuato nella misura del 68% in luogo dell’85 per cento; l’eliminazione dell’obbligo di presentare la

Le novità del modello 730/2012

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comunicazione preventiva di inizio dei lavori al Centro operativo di Pescara per fruire della detrazione del 36 per cento; la proroga della detrazione del 55% per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico. Anche per queste spese viene eliminata la presentazione della comunicazione al Centro Operativo di Pescara. La proroga della detrazione per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso entro il limite di 141,90 euro; la nuova detrazione del 19% per gli studenti all’estero che prendono una casa in affitto: l’agevolazione si riferisce agli studenti iscritti ad Università europee la cui casa affittata non deve trovarsi a più di 100 km dal comune sede ell’Università. l’introduzione dell’Imu. Nel nuovo modello 730 l’imposta, che dal 2012 sostituirà l’imposta comunale sugli immobili (Ici), verrà indicata nel quadro I relativamente agli importi a credito che si intendono utilizzare per la sua compensazione. i nuovi beneficiari del 5 per mille: viene ampliata la platea dei beneficiari del 5 per mille. In sede di dichiarazione sarà possibile destinare il 5 per mille anche al finanziamento delleattività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni cul-turali e paesaggistici.

*Organizzazione e tenuta contabilità*Dichiarazioni fiscali imposte dirette ed indirette*Redazione bilanci *Assistenza per costituzione, trasformazione, fusione e scissione società*Invio telematico dichiarazioni fiscali*Consulenza Aziendale e tributaria

Buona Pasqua

Buona Pasqua

Page 31: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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LA SCUOLA SI COLORA… DI FESTASCUOLA APERTA SABATO 17 DICEMBRE ALLA MEDIA “GIOVANNI XXIII – ALLENDE”

Anche quest’anno non è mancato il consueto appuntamento per la festa di Natale: con i cancelli aperti alle 9.00,sabato 17 dicembre ha preso il via l’edi-zione 2011. I genitori e gli insegnanti venerdì 16 si sono impegnati fino a tardi ad allestire la scuola con addobbi ed alberi; hanno organizzato premi e musiche, coloran-do in perfetto stile natalizio tutta la scuo-la per rendere più allegro l’ambiente. I genitori, i nonni, gli zii, i fratelli hanno realizzato oggetti di vario genere che sono stati messi in vendita per ricavare

fondi necessari per l’acquisto di mate-riale didattico.E’ stata presentata inoltre l’esperienza del gruppo di volontari “ Il tralcio”,

associazione diventata nel territorio di Senago un importante punto di riferimento per le numerose famiglie al cui interno vive una persona con handicap.I ragazzi delle seconde e terze hanno eseguito canti e musiche diretti dai professori di musica e, inoltre, si sono organizzati i laboratori creativi nelle singole classi, la fiera del libro, la pesca benefica e la consueta tombolata con ricchi premi.Nelle singole classi genitori e figli in collaborazione con gli insegnanti hanno realizzato decorazioni per l’albero di Natale utilizzando materiali di recupero.

Il risultato è stato, come sempre, all’al-tezza delle aspettative e la giuria ha dovuto faticare non poco per decidere!Divertimento, creatività ed impegno non sono mancati nemmeno quest’anno e la festa ha soddisfatto tutti coloro che vi hanno partecipato e che l’hannoresa possibile. A tutti va il nostro più sincero ringra-ziamento, un pensiero particolare alla componente genitori che non si rispar-mia mai in energia e collaborazione. Auguri!!

Grande è stato l’impegno di tutti, com-presi i genitori, per la partecipazione al concorso “Uno slogan per la pace” al quale hanno preso parte numerose classi della scuola; sono stati premiati i primi classificati nelle tre categorie: lo slogan tecnicamente meglio realizzato;lo slogan più creativo; lo slogan più “pensato”.Tutti i ragazzi, il giorno prima, avendo ricevuto le istruzioni del concorso, si sono organizzati per reperire materiali ed immagini, idee e spunti di lavoro.

La Biblioteca Italo Calvino di Senago, in collaborazione con l’ANED, dall’8 al 21 febbraio scorso ha presentato al pubblico: “Giorno del Ricordo. Percorsi della memoria”, la mostra foto-grafica completa di schede esplicative,che ripercorre i tragici fatti avvenuti durante la seconda guerra mondiale:

il Fascismo, le Foibe, l’Esodo, con parti-colar attenzione alle tragedie del con-fine orientale. La sera del 10 febbraio, conferenza in villa Sioli con la presenza di F.Biloslavo giornalista e studioso, R. Stanzione esule giuliano dalmata, A. Bienati modera-tore dell’Università Cattolica di Milano

e con l’intervento del Commissario di Senago Anna Aida Bruzzese. Una giornata per non dimenticare il dramma degli italiani assassinati lungo il confine orientale nelle foibe o cos-tretti ad abbandonare i loro luoghi di origine per motivi etnici o politici.

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Abbiamo incontrato il candidato Sin-daco della coalizione del PDL - FLI che si presenterà il 6/7 maggio alle elezioni di Senago.(Al momento in cui la rivista sta andan-do in stampa si sta confrontando con esponenti di altri partiti e liste civiche). Milani Mario è nato a Senago nel 1948 ed è sempre vissuto nella Sua Città natia, è coniugato ed è padre di due figli Nic-colò e Benedetta. Ha conseguito la laurea di dottore in Architettura al Politecnico di Milano nel 1980, ha lavorato per 18 anni all’uf-ficio tecnico della “Rinascente”, dal 1985 svolge l’attività di libero professionista in Senago.Grande appassionato di sport, con un gruppo di amici, nel 1973 è stato fonda-tore del Baseball Senago dove è stato giocatore, allenatore e dirigente nello stesso tempo: una società sportiva che ancora oggi segue con entusiasmo e partecipazione.Nel campo dell’architettura, Mario è da sempre un professionista stimato che ha svolto il proprio lavoro con prepara-zione e autorevolezza, raggiungendo soddisfazioni personali e riconoscimenti da parte dei concittadini.A lui abbiamo chiesto la motivazione della sua candidatura.“La scelta di partecipare come candida-to sindaco alle prossime elezioni è sca-turita da un percorso realizzato nell’am-bito senaghese fin qui svolto con impe-gno, sia nel sociale che nella mia attivi-tà di architetto. E’ mia convinzione che per realizzare un Progetto per il futuro di Senago, sia necessario parlare ai cittadini con chiarezza e concretezza sulle opere da realizzare, visto il momento politico e socio-economico del paese e le poche risorse a disposizione per amministrareSenago.La fantapolitica amministrativa del territorio è vecchia e non porta risultati, già riproposta in tutti i programmi delle precedenti amministrazioni dell’ultimo ventennio, non sono mai stati realizzati.Il PROGETTO SENAGO consiste nel recu-pero della storia di Senago vissuta dalle varie generazioni con il coinvol-gimento di tutti i restanti cittadini nel-

la scelta di progetti ed idee, cercando il contributo di tutte le associazioni e dei professionisti, che sono, assieme ai giovani la vera risorsa di Senago, per l’obiettivo comune di qualificare il ter-ritorio urbano e rimuovere le barriere che delimitano i quartieri, migliorando ed elevando la qualità dell’ambiente dove viviamo.Non è sufficiente offrire quattro mura per vivere, è fondamentale invece, per i cittadini, ottenere, oltre alla qualità della casa, degli spazi di interesse collet-tivo e di aggregazione per il tempo libero, attraverso nuove isole commer-ciali e valorizzando quelli già esistenti come la piazza Matteotti, Tricolore e del Mercato, cercando di coinvolgere anche le associazioni ed i privati, in modo di ridurne i costi di gestione dell’amministrazione Comunale.TRASPORTI: Attivarsi per migliorare i trasporti di collegamento con le Ferro-vie NORD di Bollate, Garbagnate e Palaz-zolo, affrontando anche il problema della TRAMVIA di Castelletto.Studio per la formazione di servizi di trasporti interni della città con collega-menti al municipio, poste, mercato, cimitero.Studio per la viabilità di deviazione del traffico proveniente da NORD.SICUREZZA: Sostenere il programma a tutela dei senaghesi dalla crescente criminalità, affiancando il Corpo di Poli-zia Municipale con senso civico e di re-sponsabilità di tutti i cittadini collabo-rando a mantenere il controllo della città ed in particolare il presidio agli ingressi scolastici ed ai parchi pubblici.AMBIENTE E VERDE PUBBLICO: Investire sul capitale a verde esistente, formato da tre parchi comunali e 5 ville di interesse storico; attivarsi per realizzare collegamenti aperti con par-chi pubblici, con il centro urbano e con il Parco Groane, attraverso percorso pedonale con spazi-aree attrezzate a percorsi vita e di svago a cielo aperto.

AREA CIMITERIALE : Intervenire nella pianificazione del Cimitero, della cura e nel decoro dell’interno dell’aria cimi-teriale, risolvere il problema delle aree circostanti in stato di degrado.ASSOCIAZIONI E SPORT: Sono la parte importante della città ed è costituita dal volontariato; l’intento è di aggregarle in modo da essere ancora più forti e di coinvolgerle in parte attiva del progetto futuro di Senago, intervenire nel sostenere le società sportive che danno lustro alla città e che operano con i giovani, parificando eventuali convenzioni per dare un valore sociale alla pari a tutte le associazioni.URBANISTICA ED EDILIZIA: Realizzare un PGT che abbia la capacità di fornire un sistema urbano ai cittadini che vi abitano, o che vi gravitano, dando un adeguato livello di benessere, attra-verso la realizzazione di attrezzature e spazi di interesse collettivo di adeguate caratteristiche qualitative, utili al sod-disfacimento delle esigenze dei singoli cittadini. INTERVENIRE sui quartieri: Mascagni, Papa Giovanni, Traversagna, Gaggiolo e Petrarca con un progetto del territo-rio che li colleghi con il centro urbano, in modo che diventino parte integrante del nucleo di Senago/Castelletto.Il Programma più dettagliato verrà distribuito ai cittadini, dopo che sarà defi-nito con la partecipazione dei cittadini ed associazioni.”

Milani Mario candidato sindaco al Comune di SenagoUn Progetto per migliorare la nostra Città

Page 33: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Lettera aperta al Commissario.I cittadini di Castelletto fanno presente che la gestione dei giardinetti di via Padova, Pacinotti, Volta, sono lasciati total-mente in stato d’abbandono senza l’apporto di nessun lavo-ro di riqualificazione e quindi sono causa di disagi per gli stessi cittadini.Questi giardinetti sono posti all’uscita delle scuole di via Pado-va e si riempiono quando i bambini terminano le lezioni.Sono un punto di riferimento per le giovani mamme che pas-seggiano con i loro pargoli nelle carrozzine, per gli anziani che sulle panchine si trovano con i coetanei, per chi ha un cane perché può portarlo nell’apposito recinto: per tutti i cittadini di Castelletto questi giardinetti sono veramente molto importanti.Pertanto noi invitiamo l’Amministrazione a fare un sopral-luogo nei momenti in cui i bambini escono dalla scuola per constatare l’importanza di un luogo che oltre ai giochi per bambini, contribuisce ad un ambiente di grande aggrega-zione fra genitori e nonni.Pertanto chiediamo:- che i suddetti giardinetti vengano riqualificati e messi nelle migliori condizioni possibili affinché possano essere usufruiti

I cittadini di Castelletto chiedono una gestione più efficiente per i giardinetti

Controlli periodici per la salute dei cittadini

al massimo dai bambini e dalle famiglie che li frequentano;- che vengano riqualificati i giochi, soprattutto con nuovi piastrelloni anti urto; riqualificare il campetto di pallaca-nestro recintandolo.Partendo dal fatto che, il quartiere di Castelletto è popolato da 7.000 persone e le scuole di via Padova sono frequentate da circa 800 bambini, riteniamo doveroso l’intervento che noi sottoscrittori richiediamo.

Come stabilito dalla legge, l’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) eseguei controlli di esposizione ai campi elettromagnetici sul territori comunali.Le misurazioni di campi elettromagnetici a radiofrequenza vengono eseguite al fine di stabilire se il campo elettromagnetico generato dalle sorgenti (varie antenne collo-cate sui pali), sia conforme al livello di attenzione definito dal D.P.C.M. 08.07.03 per aree abitative con permanenza superiore alle 4 ore giornaliere.In uno dei controlli fatti nel 2010, l’ARPA trasmetteva al comune di Senago che il dato rilevato era, sulla base della tabella 2 all. B Art. 3 comma 2, pari a 6 V/m.Ora noi non conosciamo né il valore minimo né quello massimo ammissibile e vor-remmo saperne di più, quindi si invitano i nuovi amministratori a pubblicare i dati completi delle nuove rilevazioni.

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Il prof. Salvatore Capodici, storico e gran-de conoscitore della vita sociale e del territorio di Garbagnate Milanese (non-ché di altri paesi), ci rende noti i suoi ultimi studi. In particolare ci presenta la figura di un personaggio senaghese, Pietro France-sco Bianchi, che fu parroco della vicina Garbagnate per ben 50 anni.Pietro Bianchi nacque nella Senago del1692 da Bartolomeo e Caterina Luona. Dal registro dei Battesimi della Parroc-chia S. Maria Assunta di Senago (l’odier-na chiesa di Senaghino) risulta infatti battezzato il 5 giugno, il giorno dopo la sua nascita, accompagnato dai geni-tori e dal padrino Sebastiano Poiani.Nel 1728 Don Pietro Bianchi, all’età di 36 anni divenne parroco di Garbagnate. Così lo descrisse il Cardinale Giuseppe Pozzobonelli durante la visita pastoraledel 1747: “…si dedica diligentemente alla cura d’anime della Parrocchia, tiene la salutare dottrina cristiana e dà buon esempio di vita alla comunità”.Oltre alla fervente attività cristiana, di Don Pietro Bianchi si ricordano alcune iniziative a beneficio della comunità garbagnatese, ancora oggi visibili in città.Ad esempio, fu per sua iniziativa la rea-lizzazione della colonna in granito

Gran parlare si è fatto per il crash test di Traversagna, è passato qualche anno e non se ne parla più.Certo è che credo sia bene non dimenticarsene, tener sempre presente che quella struttura per 60 anni la troveremo proprio li, nella zona che doveva fungere da riserva per le esigenza del futuro di Senago.L’area, che è composta da 150 mila mq, (pari a 20 campi da calcio), è attualmente nelle mani di una ditta che si occupa nel campo delle ricerche e del collaudo, non solo di autoveicoli ma anche di apparecchiature, caschi, guard-rail, porte tagliafuoco e cosi via.

Un sacerdote di Senago

Il comune tiene costantemente monitorata l’area del crash test?

sormontata da una croce in ferro battu-to dorato, ancora oggi esistente nella piazza al centro del paese. Datata 1761, con la collaborazione delComune, prese ufficialmente il nome di Piazza della Croce. Nel 1763 inoltre, scelse una nuova areacimiteriale poco distante da quella cheallora era la chiesa parrocchiale (oggi Santuario della Madonna del Rosario), dotando tale zona di un simbolo sacro con l’edificazione dell’Oratorio di S. Mauro.Una tradizione affermatasi durante il periodo del suo parrocato (che rimane

L’accordo prevede che all’interno del perimetro si possano realizzare solo 3 mila mq di superficie lorda di pavimento per fare dei capannoni, la realizzazione di un sottopassaggio che attraversa il viale Lombardia che colleghi la pista con lo stabilimento che si trova al di là della strada in territorio di Bollate e altro ancora. Se la convenzione verrà rispettata, l’area tornerà ai nostri figli e nipoti negli anni 2070, quando la maggior parte di noi avrà attraversato il fiume.Ora credo sia compito di tutte le ammini-

il più lungo nella storia di Garbagnate)fu quella di recarsi in processione comu-nitaria al Santuario Mariano di Rho (poianche in altri come quello di Lainate), per invocare la pioggia durante i perio-di di siccità. La processione prevedeva canti di anti-fone, salmi e preghiere.Don Pietro Francesco Bianchi rimase parroco di Garbagnate fino al 1778, quindi alla veneranda età di 86 anni.Notizie tratte dal libro: “Parroci, Vicari Spirituali e Coadiutori della Chiesa Santi Eusebio e Maccabei” di Garbagnate, a cura del prof. Salvatore Capodici.

strazioni comunali di Senago che si al-terneranno nei prossimi 60 anni, tenere monitorato il nostro futuro patrimonio,cercando di verificare costantemente che la convenzione venga rispettata.Per essere sicuri che questo venga fatto, si propone anche che a fine anno, quando in consiglio comunale gli assessori rela-zionano il proprio operato, il responsa-bile del patrimonio del comune, che a dire il vero è una delega piuttosto caren-te a Senago, aggiorni i consiglieri e i cittadini sulla situazione dell’area del crash test.

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Zona Tosi - Viale Lombardia - Cantiere Interno Crash Test

Page 34: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

1° A - Maestro Ivano Moro con i suoi alunni Giada, Massimo,Lorenzo, Matteo, Stefano, Nicolò, Alice, Francesco, Mattia, Alessio, Thomas, Giulia, Elisa, Martina, Giorgia, Giorgia, Lucrezia, Alessia.

Và riconosciuto anche che molto è dato dai validi insegnanti che ho avuto la fortuna di incontrare: dimostrano tanta pazienza nei nostri confronti e, soprattutto, non smettono mai di credere in noi e nelle nostre capacità di diventare personemigliori.Tutto ciò è particolarmente evidente in questo terzo ed ulti-mo anno, in cui l’intero corpo docenti, ci assiste e ci prepara al grande salto, ovvero alla scelta delle scuole superiori. Ogni insegnante, infatti, trova in noi le doti e le passioni più

Carissimo maestro Ivano, come sta? Sfortunatamente ho saputo che da qualche mese è in pensione; spero però che, avendo più tempo per sé, possa dedicare la stessa passione, che da anni ha dedicatoall’insegnamento, ai sui hobbies.Con questa lettera vorrei raccontarle i tre anni trascorsi alle scuole medie di via Monza: sicuramente il passaggio da quinta elementare a prima media è stato, per tutti noi, un momento critico. Abituati a vedere l’insegnante quasi come un amico, è stato difficile iniziare, ad esempio, a dare del lei al professore e sentirsi spesso chiamati per cognome. Non solo, ma anche il carico di compiti assegnatoci è molto più pesante rispetto a prima e ciò significa dedicare gran parte dei propri pomeriggi allo studio. Devo dire, altresì, che l’assiduo impegno viene ripagato da buoni voti e dalla soddisfazione personale, a fine anno, di portarsi dietro un bagaglio di conoscenze ed esperienze, che prima non si possedevano.

attività di gruppo. Inoltre mi hanno permesso di trovare nuo-ve amicizie, di ottenere maggior indipendenza e di essere più responsabile. I ricordi più belli di questi tre anni si racchiudono sicuramente nelle gite scolastiche, momento in cui cioè, soprattutto il pri-mo anno, abbiamo potuto conoscerci meglio e trascorrere una giornata intera lontano da casa, con la spensieratezza che solamente adolescenti come noi riescono ad avere. La prima uscita scolastica è stata al castello di Gropparello, un castello medievale, arroccato su una roccia: quel giorno ci hanno fatto indossare abiti tipici e, ricreando un’atmo-sfera da dame e cavalieri, come in una macchina del tempo, ci hanno catapultato in un’era lontana, facendoci recitare piccole parti. Il tempo restante della giornata ci è invece stato lasciato libero per correre nei prati e giocare a palla.La seconda gita è stata ad un altro castello, quello di Fenis, di cui abbiamo visitato le varie stanze, ancora arredate con il mobilio originale.Oltre a queste gite, la nostra professoressa di italiano, sia per mostrarci come l’insegnamento possa avvenire anche per modalità più coinvolgenti rispetto ad una semplice lezione in aula, sia per permetterci di passare una serata in compagnia, di tanto in tanto organizza delle uscite al cinema.Sono quelli i momenti in cui ci si rende conto di essere usciti dalla scuola, intesa come edificio, ed essere entrati nella modalità di apprendimento migliore, che è quella basata sull’esperienza e sulla vita vera, fatta di risate e bei momenti da poter ricordare. In conclusione, così come ogni percorso scolastico, anche quel-lo delle scuole medie, richiede un impegno non indifferente, ma offre anche la possibilità di alzarsi la mattina con la vogliadi andare a scuola per sentire il calore di tanti tuoi coetanei che, come te, affrontano l’esperienza del crescere.Non scorderò mai tutti gli insegnanti che, come lei, dalle scuo-le elementari, mi accompagnano in questo cammino. Sono contenta di ciò che la scuola mi trasmette perché so che il mondo del lavoro non presenterà gli stessi piaceri.Un grande saluto, Lucrezia

rilevanti e ci indica la strada più adatta.Ma le scuole medie, una sorta di ponte tra l’infanzia e la maturità, non sono sola-mente studio: esse ci offrono la possibi-lità di socializzare con ragazzi della nostra età attraverso gite, laboratori didattici e

Tema…di Lucrezia Pistilli 3°F della SMS Giovanni XXIII di SenagoScrivi una lettera ad un/a tuo/a maestro/a delle elementari, in cui racconti l’esperienza delle scuole medie, sottolineando luci ed ombre.

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Augura a tutti i Senaghesi una buona Pasqua

Il nuoto è da sempre considerato uno degli sport più com-pleti, salutari e ricreativi. Praticarlo a livello agonistico è però un vero e proprio impegno che richiede grande dedi-zione e spirito di sacrificio, ma che al contempo ripaga ditutti gli sforzi profusi con emozioni incredibili.Il nuoto è confronto con gli avversari, stimolo alla compe-tizione continua, raggiungimento degli obiettivi. Fondamentalmente però, è soprattutto passione: passione che spinge a recarsi quotidianamente in piscina, ad allenarsi con fatica, ad affrontare gare importanti spesso rinunciando a parte del proprio tempo libero. Ma non solo: il nuoto, come tutte le discipline sportive, è aggregazione e trasmette valori fondamentali quali, tenacia, sacrificio, rispetto delle regole e senso d’appartenenza.Certo, a molti questa potrà sembrare pura retorica, ma per esperienza personale, posso affermare che non è affatto così. Il nuoto per me è stato ed è un percorso di vita prima ancora che una disciplina sportiva. Grazie a questo sport ho imparato quanto sia importante il rispetto altrui e quanto sia fondamentale non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. Posso dire tranquillamente che far parte di questa squadra, la Senago Nuoto, ha contribuito a rendermi l’uomo che oggi sono.Ciò che spinge noi atleti ad allenarci due ore al giorno per sei volte alla settimana e a gareggiare poi nei week-end, non è solo puro spirito agonistico, ma anche voglia di fare gruppo, di essere prima di tutto una squadra. La stessa squa-dra che poi ha visto nascere amicizie sincere basate sulla fidu-

Fare movimento fisico è noto a tutti che fa bene, ma secon-do gli studiosi non solo migliora la qualità della vita dei prati-canti; ma li rende più felici! Infatti, l’esercizio fisico contribui-sce a sollecitare il rilascio nel tuo organismo di ormoni noti come “endorfine” dal cervello. Le endorfine vengono pro-dotte nell’ipofisi, una sostanza naturale che trasmette tran-quillità al tuo organismo, sono spesso definite “ormoni della

cia, ragazzi e ragazze stretti da un legame reso indissolubile daanni di risate e fatiche condivise. Il nuoto può sembrare uno sport individuale ma non lo è affatto.La Senago Nuoto è simile ad una grande famiglia, composta da ragazzi volenterosi e da genitori che, mossi solo dalla passio-ne per questo sport, ogni giorno si impegnano a renderla sem-pre più attiva ed efficiente.Non è facile tradurre in poche righe dodici anni di un’espe-rienza che io reputo la più bella di tutta la mia vita. Spero soltanto di essere riuscito a trasmettere le mie emozioni e la passione che mi spinge ancora oggi a praticare questa di-sciplina. Disciplina che mi sento di consigliare a tutti i bambini,perché sono sicuro sia un’esperienza bellissima che cambierà la loro vita. E la cambierà in meglio, così come l’ha cambiata a me.Riccardo Pacchiotti

felicità”. Molti frequentatori regolari di palestre dicono di sen-tirsi “elettrici” quando partecipano a sessioni di allenamento; il segreto è sapere che gli “ormoni della felicità” vengono rilascia-ti solo dopo l’esercizio fisico… e la chiave consiste nell’introdurre l’esercizio fisico regolare nelle proprie abitudini di vita.Vieni all’In Action di Paderno Dugnano dove riceverai un’intera settimana di frequenza gratuita a tutti i nostri corsi, così potrai apprezzare la professionalità ed esperienza dei nostri PERSONAL TRAINER sempre a disposizione dell’utente.

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UNA VITA DEDICATA AL NUOTO

Giovani atleti locali

L’esercizio fisico rende più felici

L’atleta del nuoto Riccardo Pacchiotti

Buona Pasqua

Page 35: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Artigianato locale - Salone dell’acconciatura e dello stilista del capello “Le Colonne”

Parrucchiere, è il termine usato per indicare l’artigiano specializzato per il taglio l’acconciatura della capigliatura sia femminile che maschile. Oltre al taglio ed al lavaggio dei capel-li, può effettuare lavorazioni partico-lari come la colorazione con tinture varie, il brushing, che viene svolto con apparecchi elettrici per stirare i capelli o fare una permanente per i riccioli.In questo articolo parliamo dell’ormai noto salone “Le Colonne” di Francesco Mancusi che svolge la professione del parrucchiere con saggezza.La Redazione, che già ha parlato di Francesco nelle vesti di Campione del mondo dell’acconciatura, in questo nu-mero ha voluto incontrare l’artista per chiedergli alcuni consigli sull’importan-za di mantenere i capelli sempre al mas-simo: “Consapevole che i capelli sono espressione di bellezza e di fascino,cerco sempre l’elemento estetico nell’inquadratura del viso.Viso tondo, allungato, quadrato, trian-golare e cosi via, ad ogni viso va fatta la sua pettinatura, perché i capelli incorniciano il viso, riflettono lo stile e la personalità delle persone e sono davvero espressione di bellezza. I capelli creano anche dei problemi alla maggior parte delle persone, sono sec-

chi, grassi, deboli, opachi, ecc…Per questi motivi è importante curarli e cercare di mantenerli sempre al me-glio, attraverso piccole attenzioni quo-tidiane, un’alimentazione corretta ed altri utili accorgimenti. Il benessere e la bellezza dei nostri capelli sono stretta-mente legati al nostro stato di salute e un’alimentazione corretta è indispensa-bile per avere dei capelli sani e belli e quindi necessario fornire loro il giusto nutrimento. In ogni caso, la bellezza dei capelli dipen-de anche dalle cure e dalle attenzioni che gli dedichiamo quotidianamente.Per avere dei capelli sani e sempre al meglio non va dimenticato di: spazzo-larli, perché vengono ossigenati e diven-tano più lucidi e forti grazie ai grassi naturali che vengono distribuiti, inoltre, si pulisce la cute; assicurarsi di aver scel-to lo shampoo giusto adeguato ai pro-pri capelli, durante la shampoo è impor-tante massaggiare la cute per favorire una migliore crescita e robustezza del capello; ricordarsi che se l’ultimo risciac-quo dopo lo shampoo viene fatto con acqua fredda, le squame si chiudono e i capelli saranno molto più lucidi.”Nel Salone di acconciatura “Le Colonne”, troverete la competenza e la cortesia di

Francesco e Alberto Mancusi, un’espe-rienza maturata nel tempo e la moder-nità al passo con i tempi.Per dare un servizio di alta qualità i due titolari si avvalgono di una stretta collaborazione con FARMAGAN azien-da tricologica leader nel settore dei capelli per la loro cura e bellezza.La linea cosmetica della FARMAGAN è altamente qualificata, i prodotti ven-gono sviluppati nei moderni laboratori di ricerca della stessa azienda, garantiti clinicamente e microbiologicamente testati, con risultati che ne confermano l’efficacia e la tollerabilità.L’uso nella produzione di attrezzature e tecnologie d’avanguardia garantiscequalità e sicurezza secondo le più ag-giornate normative internazionali. Francesco è in collaborazione con Sacai di Cesano Maderno, di cui è direttore artistico, effettua corsi di specializzazio-ne per titolari di saloni, collaboratori o allievi che finiscono il terzo anno di scuola e vogliono approfondire al me-glio le varie tecniche dell’acconciatura.All’interno del proprio salone tiene cor-si privati, (Tagli personalizzati, acconciature da sposa, exstension). Lezioni anche in ambienti di lavoro di coloro che lo richiedono.

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L’arte del Parrucchiere

Inoltre vi verrà rilasciata una card che vi permetterà di ricevere lo sconto tutte le volte che la presenterete.

Buona PasquaORARI DI APERTURA

da martedì a venerdì 8.30 - 12.30 • 14.30 - 19.30sabato 8.00 - 19.00 orario continuato

Francesco Mancusi con Mauro Marin vincitore Grande Fratello 10

I Giovani Democratici del circolo di Senago Sabato 3 Marzo si è svolto al Palazzo Lombardia un interessante incontro sull’eccessiva urbanizzazione prodotta dai vari piani di governo del territorio dei comuni lombardi. In questo convegno si è parlato degli strumenti che Regione Lombardia stes-sa può e deve adottare per arginare il fenomeno.Statistiche presentante in quella sede e basate sui piani di governo del terri-torio già approvati, affermano infatti che in un futuro prossimo ci potrebbe essere un incremento demografico sti-mato in circa 10 milioni di persone.Il neonato circolo dei Giovani Demo-cratici della zona ( GD area Nord-Ovest di Milano), vista la realtà in cui siamo immersi, sente la necessità di fare alcu-ne riflessioni per creare le condizioni di un dialogo costante con le istituzioni che tenga sempre come obiettivo prin-cipale uno sviluppo sostenibile della vita metropolitana. Per questo, sentite le proposte che da più parti si sono elevate sulla creazione di una legge cogente, con carattere obbligatorio ed inderogabile, che imponga un vero risparmio nel consumo di suolo già nei piani di governo del territorio da adottarsi nei vari paesi, appoggiamo la linea del Partito Democratico sintetizzata nella riflessione di Francesco Prina, consigliere regionale in quota PD che afferma: “Le leggi attualmente vigenti in Lombardia sono inadeguate per governare, limitare e fermare il drammatico fenomeno del consumo di suolo. Abbiamo dei ritmi di urbanizzazione paragonabili

ai livelli cinesi e giapponesi”. Senago, che sarà chiamata ad approvare il proprio piano entro la fine del 2012, non può lasciarsi sfuggire l’occasione di essere dal punto di vista ambientale,uno dei comuni più virtuosi. Dall’alto del suo 10% di appartamenti sfitti o invenduti, Senago, ha l’oppor-tunità di salvaguardare i propri campi e le proprie aree verdi, non conce-dendo più nessuna volumetria in essi. Ciò non vuol dire vietare a priori i nuovi possibili insediamenti abitativi nel paese, perché comunque esistono progetti sostenibili a livello ambientale di recupero degli edifici già esistenti, ma vuol dire salvaguardare uno stile di vita, evitando di congestionare i servizi e le poche strade che ci collegano al resto dell’area.

La vera sfida, o meglio, il vero obiettivo a cui tutti dobbiamo aspirare, è quello di preservare la funzione dei campi e dei prati che avvolgono Senago. Di fronte ad un futuro ecologicamente incerto, che andrà quasi certamente incontro ad una mancanza di risorse alimentari oltre che energetiche, non possiamo più lasciarci sfuggire la capacità di continuare ad essere un paese agricolo oltre che industriale, non possiamo lasciarci sfuggire l’occa-sione di poter contare su noi stessi per quella che è l’unica vera necessità dell’uomo: il mangiare sano, il mangiare i frutti della natura che crescano in una terra sana ed incontaminata. Altre ne-cessità inculcate nella nostra mente so-no solamente fumo.Pacchiotti R., Palazzolo L., Rizzi E.

Pacchiotti Riccardo - Rizzi EleonoraCandidati al Consiglio Comunale di Senago

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Buona Pasqua

Page 36: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

La Redazione, in vista delle elezioni Amministrative del 6/7 maggio 2012, ha incontrato i due candidati che nel gennaio scorso hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato sindaco: Micaela Curcio, per il Partito Democratico e Lucio Fois, per Insieme per Senago e SEL.I votanti hanno scelto Fois, che sarà candidato sindaco della coalizione di centrosinistra formata dal Partito Democratico, Insieme per Senago, SEL a cui successivamente si è aggiunta Italia dei Valori.I due ci hanno raccontato. Stiamo lavorando con un impegno so-stenuto e motivato dalla passione civile ormai da diversi mesi, per “costruire” una Senago in grado di superare le difficoltà e lo stato di abbandono in cui la precedente Amministrazione di centrodestra l’ha lasciata.La nostra coalizione si è messa al lavoropercorrendo una “strada comune” che ha portato alla definizione di una bozza di programma amministrativo per Senago.Crediamo entrambi e, con noi, le forze politiche rappresentate in coalizione, che il progetto per la nostra città debba essere partecipato, un progetto condivi-so in primis dai cittadini, capace di cata-lizzare le proposte migliori per Senago in un programma che coaguli, grazie alla partecipazione, in una sintesi le mille voci che sono la ricchezza della nostra comunità.E’ per questo che sono stati attivati dei tavoli di confronto aperti con i Cittadini,le Associazioni e tutte le realtà che ope-rano sul nostro territorio.Noi desideriamo che i Senaghesi tutti siano a conoscenza del nostro program-ma amministrativo che oltre ad essere partecipato, deve avere un’altra fonda-mentale caratteristica: essere trasparente.Il nostro è un viaggio che ha davanti a sè una grande salita che dobbiamo affrontare insieme, convinti che solo con tenacia e fatica, competenza e coraggio si possa arrivare sulla cima, per coglierecon lo sguardo il panorama di Senago come una comunità equa, solidale, partecipata e sostenibile, in grado di darsi la prospettiva e la fiducia di un prossimo e vicino futuro migliore. L’esperienza del passato ci insegna che dobbiamo stare uniti per senso di responsabilità e a garanzia del “benessere” della nostra città. Certamente ognuno con la propria te-sta e con la propria indipendenza. Un’unione per il bene della Città!Noi vogliamo con tutta la nostra forza collaborare, consapevoli che le nostre

caratteristiche, seppur diverse, hanno uno scopo unico, aiutare Senago a cre-scere, indicando uno stile di far politica nuovo che mette da parte “ l’io” e porta avanti la comunità. Questi principi sono la base che sor-regge la nostra intesa, un’unione con-vinta, sia per affrontare le elezioni che il dopo-elezioni, quale che ne sia l’esito. Il nostro impegno politico si basa sull’es-sere una comunità che ha a cuore i pro-blemi concreti delle persone e che lavora per costruire un mondo migliore e per infrangere le barriere dello scetti-cismo e della sfiducia.

LUCIO FOISNato ad Orvieto nel 1962, abita a Senago dal ’68. Commerciante. Conseguita la Maturità scientifica presso il Liceo G.B. Grassi di Saron-no, intraprende gli studi in Econo-mia e Commercio presso l’Università del Sacro Cuore di Milano, lasciando gli stessi dopo due anni. Inizia l’atti-vità politica nel PCI e dopo la svolta della Bolognina, fa parte del PDS, DS e PD. Membro del direttivo, viene eletto Consigliere Comunale nel 2004, ricoprendo il ruolo di Presi-dente del Consiglio, Vicesindaco ed Assessore alla Viabilità ed ai Lavori Pubblici, fino alla scadenza della giunta Chiesa. Nel 2009 viene rielet-to Consigliere Comunale nella lista civica Senago Democratica, e ricopre il ruolo di Consigliere d’opposizione sino all’aprile 2011, al momento del-la caduta dell’Amministrazione Ros-setti e del Commissariamento del Comune.

Sosterremmo il ruolo di un’Amministra-zione comunale vera “cabina di regia” di un welfare solidale, sostenibile, diffuso e partecipato.Noi vogliamo un’Amministrazione che, fin dal suo sorgere, voglia vivere in osmosi con il proprio territorio, voglia capire la vita delle persone che lo abi-tano, che sia in grado di entrare in con-tatto con tutte le realtà organizzate: sociali, culturali, sportive, religiose. E,soprattutto che sappia comunicare, che sia in grado di trasmettere il senso di ciò che fa.

MICAELA CURCIONata a Saronno 45 anni fa. Vive aSenago dal 1997. Ha 2 figli: Mat-teo 15 e Francesca 10 anni. Dopo la maturità classica, si è laureata in giurisprudenza all’Università Cattoli-ca del Sacro Cuore di Gesù a Milano.Abilitata all’esercizio della profes-sione forense, non la pratica essen-do un Dirigente pubblico.Ha conseguito il Master in Manage-ment pubblico presso l’Università Bocconi di Milano.Attualmente lavora come Dirigente del Settore Affari Generali e Servizi al Cittadino presso il Comune di Limbiate. Volontaria presso le ACLI di Senago di cui è anche membro del consiglio direttivo e della redazione del gior-nale “Dialoghi” Infine professa la sua passione politica nel Coordina-mento del Partito Democratico di Senago al quale è iscritta dal genna-io 2009. E’ membro dell’Assemblea Provinciale del Partito Democratico.

Le ragioni del nostro impegno: uniti dalla passione civile, dalla competenza e dalla volontà di cambiare Senago

Lucio Fois candidato sindaco per il comune di SenagoMicaela Curcio capo lista per il Partito Democratico

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Le mura serviane sono le prime mura di Roma del VI secolo a.C., fatte costruire da Tarquinio Prisco, secondo la tradizione, poi ampliate e dotate di un ampio fossato e terrapieno dal successore Tullio, da quale presero il nome. Abbiamo preso in prestito il nome delle mura perché chi ha transitato per la via Brodolini prima della fine di febbraio 2012 le ha certamente viste. Poi dal primo di marzo la terra è stata spostata verso sud-est della stessa via mentre sul viale Lombardia,avrà notato delle recinzioni in ferro e cemento e una fortificazione di terrapieno: vedendo questo obbrobrio non si può fare a meno di porsi una domanda. Perché questi terrapieni?Certo è che queste due recinzioni e terrapieni sembrano due giganti che invadono la strada! Chi ha permesso

di farle costruire non ha nemmeno avuto il buon senso di pretendere che si facesse un minimo di pista ciclabile, o per lo meno una giusta distanza per permettere di sostare in caso di necessità. Oltre tutto, specialmente sul viale Lombardia, rappresentano un ricettacolo dì immondizia e soprattutto violano moralmente ogni regola pae-saggistica. Noi siamo cittadini che vorrebbero vedere una Senago meno bistrattata, ed è per questo che vorremmo che gliuffici competenti (e soprattutto gli amministratori) facessero rispettare

le regole di sicurezza stradale e difen-dessero un minimo di paesaggio che ci è rimasto.Per amore del nostro territorio abbia-mo cercato di capire, ma non siamo degli esperti in diritto urbanistico.Abbiamo trovato questo:- Creazione di un dislivello mediante accumulo di terra – La creazione di un dislivello, mediante accumulo di terra, che non trova ris-contro in un preesistente stato del luo-go, comporta una rilevante modifica dell’andamento naturale del terreno ed altera il naturale scolo delle acque, assumendo, quale non esigua modifica dell’andamento naturale del terreno, le caratteristiche di nuova costruzione e come tale assoggettata alle norme sulle distanze.(Cass., II, 21/5/1997, n. 4511; Cons.Stato, V, 12/4/2005, n. 1619), TAR TOSCANA, Sez. III - 15 luglio 2011, n. 1203.Concludiamo affermando che al di là delle leggi, esiste il buon senso e realizzare simili oscenità in una citta-dina alle porte di Milano, crediamo veramente che non ci faccia onore.

Via Brodolini, il terrapieno che sovrasta la recinzione a ridosso della strada.

Le mura serviane di Senago

Viale Lombardia (Traversagna) guard-rail, recinzione e terrapieno, strada di grande transito, senza una pista ciclabile né sosta d’emergenza.

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Buona Pasqua

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Un fiume d’inchiostro abbiamo versato sull’argomento, ma tutte le passate amministrazioni hanno solo tergiversato senza completare l’opera.Oggi possiamo confermare il grande successo della sp 119 che collega la ss Varesina con via De Gasperi, constatandonel’utilità alla viabilità locale.Darebbe lo stesso servizio se potesse proseguire fino al rag-giungimento della ss Comasina.Resta comunque il disagio della via Europa: per risolverlo è necessario collegare via De Gasperi con via Stati Uniti d’Ame-rica.Siamo certi che a sud della collocazione della Piattaforma

Ecologica, il collegamento si possa fare e vorremmo tanto che la nuova amministrazione se ne facesse carico.

Pro memoria per il nuovo Sindaco (Da non dimenticare!)

Tangenzialina sud – sp 119

Vasche di laminazione

Senago accerchiata

Mille e più riunioni, articoli, delibereper dire NO alle vasche di laminazione a Senago… poi la caduta della giunta ed il silenzio politico.E’ rimasto solo l’enorme impegno del Comitato Senago Sostenibile.Esso si preoccupa dell’enormità dell’o-pera: 1,2 milioni di metri cubi di acqua del Seveso da stivare in un enorme cra-

Dopo il Crash Test, il previsto arrivo delle due vasche di laminazione ed i pannelli solari, Senago rischia di rico-prire tutte le sue aree verdi.La prima megacentrale fotovoltaica è stata realizzata in viale Lombardia, un’area che era verde in territorio di Bollate, ma ai confini con Senago.Negli ultimi mesi del 2011 la Provincia,ha autorizzato la proprietà dei terreni che esistono in via De Gasperi nella zo-na sud della Provinciale 119, ad impian-tare pannelli fotovoltaici per 80.000 me-tri quadrati.Questo impianto è molto preoccupate per l’impatto ambientale. Infatti pur

tere profondo 31 metri, con un costo minimo stimato dell’opera 31.000.000 di euro, contro il valore iniziale stimato in 10.000.000.Il loro rammarico è di constatare che le tangenziali, le cave, il canale scolmatore, il canale Villoresi, il Parco delle Groane ed infine le vasche di laminazione, sa-rebbero di competenza del Comune di

producendo energia elettrica da fonti rinnovabili, sono strutture molto estese che eliminano aree a verde presenti sul territorio.In un momento dove il mercato ediliziodelle case è statico e non veicola più i

Senago. Invece, praticamente più del 60% del nostro territorio è gestito da altri enti e sottratto alla comunità. Certamente il comitato da solo non può far nulla, serve l’aiuto di tutti e la volontà d’impegno dei nuovi governanti. Tuttavia rimane ben poca cosa, visto l’attuale peso politico che ha Senago: bisognerà veramente voltar pagina!

valori economici di qualche anno fa, i fotovoltaici diventano un nuovo busi-ness, dovuto anche al fatto che è favo-rito da forti incentivi fiscali e privo di oneri di urbanizzazione.

Rotonda di via De Gasperi, zona Piattaforma Ecologicapunto di collegamento con via Stati Uniti e via Brodolini.

Impianto fotovoltaico di viale Lombardia al confine con Senago

Sede legale: Senago (MI) - Via L. Tlstoi, 3 - Tel. 02.9988612 - [email protected] Sede operativa: Senago (MI) - Via A. Degasperi, 6 - Tel. 02.9988612 - 02.99815291/92 - Fax 02.99813573

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Pasqua 2012 Menu d’asporto € € 30,00 a Persona Prenotazione min. 4 Persone

Rinfrescart e Cascina Al Pozzo Organizzano Pasquetta 9 aprile 2012 ore 12.30

Antipasti Prosciutto crudo di Parma con gnocchetto fritto alla Romagnola Fagottino di melanzana con mozzarella di bufala e pomodoro alla Siciliana Strudel di sfoglia con polpa di branzino e cuore di carciofi freschi Frittelle di baccalà con crema di mais e pesto di basilico

Bis di Primi Piatti Lasagne bianche e verdi con punte di asparagi e speck croccante Ravioloni di patate con ragù d’agnello al profumo di mentuccia e scaglie di Pecorino dolce

Secondo Piatto Filetto di vitello fasciato in crosta di mandorle con pane aromatico al Moscato Ratatouille di patate con scalogni e rosmarino gratinate al forno Fiori di zucca con ripieno di alici e Parmigiano alla Ligure

Dessert Millefoglie con crema pasticcera cioccolato fondente e salsa di lamponi Spumante Brut Extra Dry Casa Moletto (Omaggio)

Ritiro presso il ns. laboratorio di via Ugo Foscolo n. 5 Senago, entro le ore 12.00Consegna a domicilio: € 10,00 in SenagoLe consegne si effettuano dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - Fuori Senago da concordarePer prenotazioni: tel. 02. 9988053 (ufficio)

In Giardino Aperitivo Rossini e Cocktail analcolico alla frutta Ferrari Maximum Rosè Metodo Classico Trento d.o.c. Con stuzzichini saporiti freddi e caldi di terra e di mare

Al tavolo Antipasti in centro tavola Tagliere con Prosciutto crudo di Parma e gnocchetto fritto alla Romagnola Fiori di zucca con alici e mozzarella in pastella alla Ligure

Primo Piatto Risotto con pistilli di zafferano punte d’asparagi ed erbette dell’orto

Secondo Piatto Grigliata di carne in centro tavola Arrosticini Abruzzesi, Costolette d’agnello, Porchetta alla brace, Filettino di maialino Salsicce al peperoncino, al formaggio e finocchietto selvatico Insalata di verdure fresche di stagione con pomodorini Pachino olive Taggiasche e pinoli Cestino con patate fiammifero al profumo di rosmarino

Dessert Sfogliatina con crema pasticcera cioccolato fondente zuppetta di fragole e gelato al limoncello Angolo bar Bracchetto D’Acqui d.o.g.c. 2010 Braida di Giacomo Bologna Caffè frivolezze

La cantina: Turranio Sauvignon 2011 d.o.c. Bosco Del Merlo (Da agricoltura biologica) Nero D’Avola 2009 i.g.t. Sicilia Terre Di Giumara. Acqua minerale naturale frizzante - Bibite: Coca Cola, Aranciata

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Buona Pasqua

Buona

PasquaBuona

Pasqua

Page 38: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

Un nonu cu’l so neudìn él paségia a’lparco, in un tranquìl dopo mesdì déautün.“Guarda che bèi culùr él ghe regàla l’autün”, él dis él nonu. “L’è vera, è bèl!”, él ghe rispùnd él neudìn.“Luisìn, guarda i piànt: a hin vérd, giàld e rus… l’autün l’è la stagiùn de mila culùr”.Él fiulìn él guarda incantà la natüra él vèd un pasarìn che’l bèca tra i föi vegnù giò.“Tél sét cume él sé ciàma che’l pasarìn lì?”. “A lù mai vist” él rispùnd Luisìn.“L’è él petirùs, un pìcul pasarìn che’l pàsa di nòster part in chéla stagiùn chi”.Luisìn él guarda l’animàl sénsa parlà, dopu él dis: “Anca lü él g’ha i culùr de l’autün, con la sua màgia rusa su’l pèt”. Él nonu él ghe fa: “Tél sét perché él g’ha chéla màgia lì, su’l pét?”. Él fiö rèsta silensiùs. “Tant temp fa, él petirùs,él g’haveva no chél culùr lì, ma l’era istès ai àlter usèi.Un dì él petirùs intànt chél vulava, l’ha vist él Signùr sü la crus. Anche se l’era un om, él sé minga instremì e l’è andà visìn. Él vedéva chél sufrìva per la curòna fàda de spin che él ghe spungèva la frunt. Alùra él petirùs él va visìn a la fàcia dél Signùr él cercava cu èl so bèc, de tirà fora una spina da la frunt. Él faséva tanta fadìga, ma a la fin l’è riusì tiràn via dumà vüna e una gùcia de sang la ghe andàda su’l pet, culuràndul de rus. Da chél dì lì i fiö de chél uselìn lì, a hin nasù tüt cul pet rus”.“Che bèla storia” él dis tüt cuntént Luisìn.

Él Petirùs Il PettirossoUn nonno col suo nipotino, passeggiano al parco in un tranquillo pomeriggio di autunno.“Guarda quanti bei colori ci regala l’autunno” dice il nonno. “È vero, che bello” rispondeil nipotino.“Luigino guarda gli alberi: sono verdi, gialli,rossi… L’autunno è la stagione dai mille colori”.Il bambino guarda incantato la natura evede un uccellino che becca tra le foglie cadute. “Sai come si chiama quell’uccellino?”. “Non l’ho mai visto” dice Luigino. “È il pettirosso, un piccolo uccellino che passadalle nostre parti durante questa stagione”. Luigino osserva in silenzio l’animale e dice:“Anche lui ha i colori dell’autunno, con la sua macchia rossa sul petto”. Il nonno gli chiede: “Sai perché ha quel colore sul petto?”. Il bambino rimane silenzioso: “Tanto tempo fa il pettirosso non aveva quel colore, ma era uguale agli altri uccelli. Un giorno il pet-tirosso volando, vide Gesù sulla croce.

Non si spaventò anche se era un uomo e si avvicinò. Ve-deva che soffriva a causa di una corona piena di spine chegli pungevano la testa. Allora si avvicinò al viso di Gesù e cercò col suo becco, di tirar fuori una spina dalla fronte. Faceva molta fatica, ma alla fine solo una spina riuscì a togliere ed una goccia di sangue di Gesù, gli cadde sul petto colorandolo di rosso. Da quel giorno i discendenti di quell’uccellino nascono tutti col petto rosso.” “Che bella storia” dice tutto contento Luigino.(Libera traduzione di Alfredo Colombo)

Favole… alla Milanese a cura di Matteo ColomboDIALETTO MILANESE

1861, 14 ago. Palazzolo (MI): è pubblicato il decreto con il qua-le al Comune di Palazzolo si concede l’aggiuntivo di Milanese.1862, 8 giu. Volta Mantovana (MN): per la festa dell’albero dellacuccagna, nascono gravi disordini per la difficoltà di afferrare i doni appesi.1865, 8 giu. muore in Kadaja (Siberia) il bergamasco L. Caròli trovatosi nel 1859-60 in contrasto d’amore contro Garibaldi per via della marchesina Raimondi, di cui fino alla morte fu inna-morato, combattè in Polonia dove fu fatto prigioniero dai russi.1866, 23 gen. Sondrio: un commesso dell’ufficio postale

fugge con 50 mila lire fra contanti e titoli.1870, 18 apr. Milano: durante gli scavi per la realizzazione del cana-le di fognatura in piazza Duomo, riemergono frammenti di mosaici di rara bellezza, ma le zappe dei manovali li mandano in frantumi.1875, 30 gen. Busto Arsizio (VA): nella notte dal cimitero viene dissot-terrato il cadavere di una giovane sposa e depredato di ricchi gioielli.1876, 2 mar. Milano: alla sfilata di carnevale si rovescia il carro ‘Pesce Cane’ rovesciando i musicanti, provocando una vittima e 14 feriti. Si rovescia un altro carro in via Moscova rappresen-tante il ‘Palazzo dell’Indipendenza in fumo’ facendo 5 feriti.

…Accadde nella Lombardia del 1800… Cronaca d’altri tempi.

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LAVORI IN CORSO - ST IAMO LAVORANDO PER VOI

Vetrata chiesa parrocchiale Senago

“Resurrezione di Gesù Cristo”

Nel 1992 il circolo culturale e sportivo “Il Futuro” indisse un concorso grafico fra i ragazzi della terza media di Senago per elaborare un simbolo che rappresen-tasse l’associazione.Un ragazzo di 13 anni presentò un di-segno molto significativo che la giuria premiò, ma che non scelse come logo societario.A distanza di vent’anni, osservan-do quel disegno appeso alla parete, mi sono accorto che la sua rappresentazio-ne grafica del “Il passato ed il futuro”, rispecchia una realtà attuale che, forse inconsapevolmente, quel ragazzo aveva previsto.Il disegno rappresenta: il passato, con dei colori scialbi e l’omino che solle-va una mazza con l’intento di bloccare l’avanzata di un futuro reale, in modo da difendere e mantenere i privilegi acquisiti da parte di una società finora poco lungimirante; mentre per il futu-ro, dove si nota l’utilizzo di colori sgar-gianti, si vede un gigante che tiene tra le mani un albero, le cui radici hanno le sembianze di un orologio.Simboli questi ultimi, che rappresentano la primavera, la forza della volontà, l’in-vito a stare al passo con i tempi cosicché l’albero possa dare frutti migliori.Questo disegno, passato forse inosser-vato, ci porta oggi ad una riflessione: “È vero, occorre riconoscere con merito ciò che il passato ha rappresentato ed inse-gnato, ma è altrettanto lecito obiettare che ciò che ieri si riteneva valido, non è detto lo sia ancora oggi. Il giovane autore del disegno aveva infatti intuito che sarebbe arrivato un tempo nuovo e reale che ci avrebbe scosso dal torpore dei benefici ricevuti in passato, non più sostenibili oggi”. È questa consapevolezza che ha por-tato la maggior parte degli italiani ad accettare le misure di austerità del presi-dente Monti, misure che hanno colpito duro (soprattutto per ciò che riguarda le pensioni e la casa).L’Italia è ormai matura per capire che il futuro va affrontato con cognizione senza fare tragedie: molti italiani han-no capito che è arrivato il tempo di dare spazio alla nuova realtà, coscienti di aver trascorso un’epoca dove tutti hanno cercato di attingere latte da una gioven-

ca obesa che credevano immortale.Per rimanere nell’ambito della crona-ca attuale, gli italiani di buona volontà sono in grado di scorgere le rocce na-scoste sotto la superficie del mare, ma chi furbescamente (o negligentemen-te) non vuol vederle, carica un pesante conto negativo sulle spalle della società: ecco perché il comandante della Costa Concordia è stato messo alla gogna, egli si è rifiutato di vedere ciò che poteva ac-cadere («Vabbuo’»), e quando ciò è re-almente accaduto, irresponsabilmente, non ha saputo affrontare il dramma ed ha abbandonato la nave al suo destino.La maggior parte degli italiani è dal-la parte del nuovo che avanza, stanno con il Capitano coraggioso che grida al telefono: «Vada a bordo!». Perché in fondo, il popolo italiano è coraggioso ed ha sempre dimostrato che sa uscire dalle situazioni difficili, pretende di rimanere a bordo comunque, perché quel posto per noi è fondamentale e ci spetta di diritto. L’Italia intende stare in Europa e con l’Euro, perché questo è il nuovo che tutela i suoi abitanti. Così vale anche per Senago: i cittadini stanno con quel Capitano che, durante la navigazione, sia in grado di scorgere le rocce nascoste sotto la superficie del mare, sia capace di assumersi le proprie responsabilità.I senaghesi evitano di stare con coloro che litigano ed abbandonano la nave in caso di avaria, lasciandola nelle mani (pur buone, ma esterne) di un Commis-sario.Cosa dovrebbe fare un comandante coraggioso?Inizierebbe con un’attenta analisi sulle cause della debolezza politica che at-tanaglia Senago e scoprirebbe che a partire dalla cosiddetta Seconda Repub-blica (1995), i due maggior partiti locali, hanno dato troppo spazio alle liste civi-che, rinunciando al ruolo determinante di assumersi la responsabilità di mettere un proprio militante politico nel ruolo di Sindaco.Questo ha creato un grave isola-mento fra esponenti della politica-amministrativa del nostro Comune con quelli della Provincia e la Regione. La prova sono le delibere approvate dagli enti sovra comunali, per la realizzazione

“il passato ed il futuro” - Opera realizza-ta da Alessandro Grossa nel 1992 - SMS - S. Allende III B - Senago

di vasche ed altro ancora sul nostro territorio senza nemmeno interpellare Senago.Il comandante valoroso urlerebbe: “Svegliatevi e salite a bordo, assumetevi le vostre responsabilità e non delegate ad altri ciò che è vostro dovere fare!”.Non state a polemizzare per un rinno-vamento basato sull’età “Vecchi e Gio-vani”, ma date la giusta interpretazione fra “Passato e Futuro” semplicemente nel ricercare un reale cambiamento di idee e propositi atti a sviluppare una politica-amministrativa che porti la vita di ogni giorno al passo con il tempo mo-derno.La Città reclama un capitano risoluto, degli ufficiali decisi e non litigiosi, dei marinai che sappiano interpretare il pro-prio ruolo.Serve una squadra che abbia delle idee nuove e moderne, tanta energia e volontà di far bene, che sappia stare sul ponte di comando e navigare verso mete sempre più vantaggiose per i cit-tadini.Amministrare un paese di 21 mila abi-tanti non è facile, ma la sfida è quella di poterla vivere da protagonisti con un solo fine: “Far crescere Senago”.

EDITORIALE a cura del Direttore Remo Malvestiti

“Il Passato ed Il Futuro” (in Italia ed a Senago)

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Tipografia Dragograf Tel. 0299055585 [email protected]

N.55 - Aprile 2012

Page 39: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

STORIA DI SenAgO a cura di Matteo Colombo caporedattore de

Ve lo ricordate il particolarissimo edificio che anni fa sitrovava in Piazza Borromeo, proprio dirimpetto all’ingresso dell’omonima Villa?Chi come me non era ancora nato o chi troppo piccolo per ricordare, non lo avrà presente, ma la maggioranza dei

via Martiri di Belfiore con alcune persone in bici ed altre a piedi. Chi arrivava da Limbiate percorrendo la via Varese, si ritrovavanel centro di Senago con questa splendida abitazione di fronte. Dentro la Corte vi era una targa che riportava una data di fine ottocento, messa in occasione di un particolare restauro che aveva trasformato l’edificio così come si può vedere in fotografia. In realtà il caseggiato era molto più antico perchè già presente nelle mappe del 1700: era probabilmente in stretta relazione con la Villa Borromeo, distinguendosi dagli altri caseggiati con chissà quale architettura estetica.Alla fine della guerra il benessere economico cominciò a toc-care anche la nostra Senago, cosicché il piano terra dell’edifi-cio in questione fu adibito a negozi. Vi erano ad esempio la valigeria, l’abbigliamento, il fotografo, l’ortolano, l’ufficio

40 anni fa… Piazza Borromeo

senaghesi invece, lo ricorderà benissimo. Osservando la foto 1, scattata prima della Seconda Guerra Mondiale, si può notare questo lungo caseggiato a mattoni adornato con delle originali finestre a bifora e con un’ampia serie di camini.Questo palazzo era un po’ il simbolo della piazza ed era l’ingresso di un cortile chiamato Corte del Brenna. Al piano terra, fra una finestra e l’altra, vi erano agganciati una serie di robusti anelli che servivano per legare i cavalli.Una specie di parcheggio dell’epoca! Erano utili anche durante la Fiera del Bestiame di settembre, un importante appuntamento senaghese nel quale si esponeva pubblicamente il bestiame (cavalli, asini, buoi, maiali…). Nella parte bassa della foto vi è un prato dove i bambini giocavano al pallone: sempre qui diversi anni dopo sarebbe stato costruito il Cinema Europa ed il Monumento ai Caduti in Guerra (forse a ricordo di proprio qualcuno di quei bambiniche pochi anni prima, qui, spensieratamente giocava… chissà); sulla destra si vede la via Varese ed un basso muretto che delimitava il corso del Torrente Garbogera, il quale ai tempi fluiva senza copertura; oltre ancora si nota il muro di cinta con piante della Villa Borromeo. Sulla sinistra l’ingresso alla

postale, il dazio, l’elettrauto ed il bar.Passando invece alla foto 2, si nota lo smantellamento delle varie attività commerciali. Siamo a fine marzo - primissimi dell’aprile 1972, quando questo edificio sta per essere abbat-tuto per lasciar posto ad un altro che già si intravede in fase di costruzione in alto al centro. Alcuni mattoni di questo edi-ficio abbattuto, erano stati cotti nelle fornaci locali poiché recavano inciso il nome del nostro paese, come marchio di fabbrica.Chi avesse altre notizie e ricordi scriva a questa rubrica e man-di le proprie memorie.Buona Pasqua!

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Buona Pasqua

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Caseggiato di Piazza Borromeo prima della seconda guerra mondiale.

Foto di Guido Sioli

Caseggiato di Piazza Borromeo 1972. Foto di Gualtiero Monti

La Redazione della rivista “Senago noi e la Città” augura a tutti i cittadini di Senago

BUONA PASQUAIl termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall’ebraico Pesah, che significa “passaggio”, ha quindi due significati che convivono tutt’oggi, a seconda che si stia parlando della tradizione ebraica o della tradizione cristiana. Nell’occasione facciamo riferimento a due episodi che crediamo calzino alla nostra Città politicamente indifesa.La tradizione ebraica, dove la “Pasqua”celebra la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto, con il passaggio del popolo d’Israele dallo stato di prigionia a quello di libertà.La colomba della tradizione cristiana, che richiama l’episodio del diluvio

universale descritto nella Genesi,allorché essa ritornò da Noè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, messaggio di pace: concluso il castigo divino, le acque del diluvio si ritiraronoed iniziò un’epoca nuova per l’umanità.Il nostro augurio più grande è che anche a Senago il voto del prossimo maggio, ripeta i due eventi: come Mosè, porti i cittadini al grande passaggio, da una politica amministrativa scialba, ad una dinamica e produttiva, mentre la colomba, come quella di Noè, porti il messaggio di pace, di serenità e che annunci una nuova epoca per i senaghesi.

La festa della MammaQuando all’alba vedo nascere il sole penso a te Mamma,che mi hai donato la luce.Quando il sole mi brucia la pelle penso a te per il calore che mi hai donato.Quando guardo la luna piena penso a te Mammaper le dolci carezze che mi hai dato.Quando guardo un albero penso a te per la forza che mi hai donato.Qualsiasi cosa guardi... il sorriso di un bambino, una rondine in volo,un prato fiorito, la verde acqua del mare, un arcobaleno, una stella nel cielo, penso a te Mamma per offrirti tutto ciò che vedo,quello che ho lo devo a te Mamma...Fa’ sì che io possa offrirti la vita, quella che tu mi donasti con amore...Mamma, tu non hai mai pensato di chiedere un grazie, tu hai solo dato in silenzio e con amore.Grazie Mamma.

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Buona Pasqua

Page 40: Senago noi e la Citta (Edizione Aprile 2012)

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