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SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 238a SEDUTA PUBBLI(~A RESOCONTO STENOGRAFICO , VENERDI 27 FEBBRAIO 1981 Presidenza del vice presidente VALORI, indi del presidente FANFANI INDICE COMMISSIONE PARLAMENTARE D'IN. CHIESTA E DI STUDIO SULLE COMMES- SE DI ARMI E MEZZI AD USO MILITA- RE E SUGLI APPROVVIGIONAMENTI Deferimento a Commissioni permanenti riunite in sede deliberante di disegno di legge già deferito a Commissione ¡perma- nente in sede deliberante . . . . Pag.12891 Variazioni nella composizione .. Pag. 12865 Seguito della discussione: COMMISSIONE PARLAMENTARE D'IN. CHIESTA SUL CASO SINDONA E SULLE RESPONSABILITA' POLITICHE ED AM- MINISTRATIVE AD ESSO EVENTUAL. MENTE CONNESSE Variazioni nella composizione . . . . . 12865 CORTE DEI CONTI Trasmissione di relazione sulla gestione fi- nanziaria di ente .......... 12865 DISEGNI DI LEGGE Deferimento a Commissione permanente in sede deliberante di disegno di legge già deferito alla stessa Commissione in sede referente . .......... 12891 « Nuovo ordinamento dell'Amministrazio- ne della pubblica sicurezza» (1045) (Appro- vato dalla Camera dei deputati) e dei dise- gni di legge ad esso connessi, nn. 24, 38, 41, 79, 91, 117, 122, 169, 172, 227, 283 e 898: COLOMBO Vittorino (V.) (DC) . 12871 FINESTRA (MSI-DN) . 12867 MURMURA (DC), relatore ... . 12879 ROGNONI, ministro dell'interno . 12885 INTERROGAZIONI Annunzio . 12891 . 12891 Da svolgere in Commissione Per lo svolgimento: PRESIDENTE .. PIERALLI (PCI) . 12891 . 12890 Deferimento a Commissione speciale in ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DI sede referente ........... 12865 MARTEDI' 3 MARZO 1981 . . . . . . 12891 nPOGRAFlA DEL SBNATO (12110)~

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SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

238a SEDUTA PUBBLI(~A

RESOCONTO STENOGRAFICO,

VENERDI 27 FEBBRAIO 1981

Presidenza del vice presidente VALORI,indi del presidente FANFANI

INDICE

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'IN.CHIESTA E DI STUDIO SULLE COMMES-SE DI ARMI E MEZZI AD USO MILITA-RE E SUGLI APPROVVIGIONAMENTI

Deferimento a Commissioni permanentiriunite in sede deliberante di disegno dilegge già deferito a Commissione ¡perma-nente in sede deliberante . . . . Pag.12891

Variazioni nella composizione .. Pag. 12865 Seguito della discussione:

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'IN.CHIESTA SUL CASO SINDONA E SULLERESPONSABILITA' POLITICHE ED AM-MINISTRATIVE AD ESSO EVENTUAL.MENTE CONNESSE

Variazioni nella composizione . . . . . 12865

CORTE DEI CONTI

Trasmissione di relazione sulla gestione fi-nanziaria di ente . . . . . . . . . . 12865

DISEGNI DI LEGGE

Deferimento a Commissione permanente insede deliberante di disegno di legge giàdeferito alla stessa Commissione in sedereferente . . . . . . . . . . . 12891

« Nuovo ordinamento dell'Amministrazio-ne della pubblica sicurezza» (1045) (Appro-vato dalla Camera dei deputati) e dei dise-gni di legge ad esso connessi, nn. 24, 38,41, 79, 91, 117, 122, 169, 172, 227, 283 e 898:

COLOMBOVittorino (V.) (DC) . 12871FINESTRA(MSI-DN) . 12867MURMURA (DC), relatore . . . . 12879ROGNONI, ministro dell'interno . 12885

INTERROGAZIONI

Annunzio . 12891

. 12891Da svolgere in Commissione

Per lo svolgimento:PRESIDENTE . .PIERALLI (PCI)

. 12891

. 12890

Deferimento a Commissione speciale in ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DIsede referente . . . . . . . . . . . 12865 MARTEDI' 3 MARZO 1981 . . . . . . 12891

nPOGRAFlA DEL SBNATO (12110)~

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Senato della Repubblica ~ 12865 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO1981238<> SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente V A L O R I

P R E S I D E N T E. La seduta è aperta(ore 9,30).

Si dia lettura del processo verbale.

V I G N O L A, segretario, dà letturadel processo verbale della seduta antimeri-diana del 20 febbraio.

P R E S I D E N T E. Non essendoviosservazioni, il processo verbale è approvato.

Annunzio di variazioni nella compoSJZ1onedeHa Commissione parlamentare d'inchie-sta sul caso Sindona e sulle responsablli-tà politiche ed amministrative ad essoeventualmente connesse

P R E S I D E N T E. Comunico di averchiamato a far parte della Commissione par-lamentare d'inchiesta sul caso Sindona e sul~le responsabilità politiche ed amministrati-ve ad esso eventualmente connesse, di cuialla legge 22 maggio 1980, n. 204, i senatoriBerlanda e Colombo Ambrogio, rispettiva-mente in sostituzione dei senatori Colella eMelandri.

A."mundo di variazioni nella composizionedella Commissione parlamentare d'inchie-sta e di studio sulle commesse di armie mezzi ad uso militare e sugli approvvi-gionamenti

P R E S I D E N T E. Comunico di averchiamato a far parte della Commissioneparlamentare di inchiesta e di studio sullecommesse di armi e mezzi ad uso militaree sugli approvvigionamenti, di cui alla legge18 dicembre 1980, n. 865, il senatore Bausiin sostituzione del senatore Tarabini.

Annunzio di deferimento di disegno di leggea Commissione speciale in sede referente

P R E S I D E N T E. Il seguente disegnodi legge è stato deferito in sede referente:

alla Commissione speciale per l'esamedei provvedimenti recanti interventi per laricostruzione e lo sviluppo dei territori del-!'Italia meridionale colpiti dagli eventi si-smici:

TRUZZI ed altri. ~ « Interventi per l'agri-

coltura nelle regioni colpite dal sisma del23 novembre 1980» (1320), previ pareri dcHa1a e della sa Commissione.

Annunzio di relazione della Corte dei contisulla gestione finanziaria di ente

P R E S I D E N T E. Il Presidente del-la Corte dei conti, in ade:çnpimento al di~sposto dell'articolo 7 della legge 21 marzo1958, n. 259, ha trasmesso la relazione con-cernente la gestione finanziaria dell'Entenazionale idrocarburi, per l'esercizio 1979(Doc. XV, n. 22).

Tale documento sarà inviato alla Com-missione competente.

Seguito della discussione dei disegni di legge:

c( Nuovo ordinamento dell'Amministrazione

della pubblica sicurezza}) (1045) (Appro~vato dalla Camera dei deputati);

«Istituzione del Corpo unitario degli ope-ratori di pubblica sicurezza (CUOPS) perla tutela della legalità repubblicana}) (24),d'iniziativa del senatori Spadaccia e Stan~zani Ghedini¡

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12866 ~

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

«Conferimento del grado di tenente gene-rale medico ai maggiori generali medicidi polizia del Corpo delle guardie di pub-blica sicurezza collocati in congedo» (38),d'iniziativa del senatore Munnura;

« Modifiche alla legge 3 aprile 1958, n. 460,e alla legge 28 novembre 1975, n. 634,sullo stato giuridico e sul sistema di avan-zamento a sottufficiale del Corpo delleguardie di pubblica sicurezza» (41), diiniziativa del senatore Murmura;

« Provvedimenti a favore delle Forze di po-Ezia ed assimilate e degli operatori dellagIustizia» (79), d'iniziativa del senatoreCrollalanza e di altri senatori;

({ Soppressione del ruolo unico separato elimitato degli ufficiali di pubblica sicu-rezza )} (91), d'iniziativa del senatore Mur-mura;

{( Riconoscimento del servizio prestato inqualità di funzionario di pubblica sicu-rezza» (117), d'iniziativa del senatore Ma-sciadrï e di altri senatori;

({ Modifiche alla legge 2 aprile 1968, n. 408,relativa al riordino degli speciali ruoliorganici separati e limitati del Corpo delleguardie di pubblica sicurezza e del Corpodella guardia di finanza, istituiti con legge22 dicembre 1960, n. 1600» (122), d'ini-ziativa del senatore Gherbez e di altrisenatori;

« Modifica dell'articolo 8 della legge 10 otto-bre 1974, Il. 496, recante provvidenze, inmateria di avanzamento, a favore del per-sonale del Corpo delle guardie di pubblicasicurezza» (169), d'iniziativa del senatoreSalel1to;

« Interpretazione autentica delle norme con-cernenti gli ufficiali del Corpo delle guar-die di pubblica sicurezza, reduci dallaprigionia di guerra, di cui alla legge 14 di-cembre 1942, n. 1689}) (172), d'iniziativadeI senatore Salerno e di altri senatori;

«Riordinamento dell'istituto della pubblicasicurezza. Istituzione del servizio civiledenominato "Corpo di polizia della Re-

pubblica italiana"}) (227), d'iniziativa delsenatore CipelIini e di altri senatori;

« Istituzione del Corpo civile di polizia dellaRepubblica italiana}) (283), d'.iniziativadel senatore FIamigni e di altri senatori;

«Abrogazione delle norme che limitano ildiritto a contrarre matrimonio del perso-nale dei Corpi di polizia, Forze armate ecorpi assimUati e riammissione in servi-zio di appartenenti ai Corpi di polizia»(898), d'iniziativa del senatore Flamignie di altri senatori

P R E S J D E N T E. L'ordine del gior-no reca il seguito della discussione dei di-segni di legge: «Nuovo ordinamento dell'Am-ministrazione della pubblica sicurezza », giàapprovato daUa Camera dei deputati; «J,sti-tuzione del Corpo unitario degli operatoridi pubblica sicurezza (CUOPS) per la tuteladella Jega1Ï<tàrepubblicana », díiniÚaJtiva deisenatori Spadaccia e Stanzani Ghedini;«Conferimento del grado di tenente gene-rale medico ai maggiori generali medici dipolizia del Corpo delle guardie di pubblicasicurezza collocati in congedo », d'iniziativadel senatore Murmura; «Modifiche alla leg-ge 3 aprile 1958, n. 460, e alla legge 28 no-vembre 1975, n. 634, sullo stato giuridicoe sul sistema di avanzamento a sottufficialedel Corpo delle guardie di pubblica sicurez-za », d'iniziativa del senatore Murmura;« Provvedimenti a favore delle Forze di po-lizia ed assimilate e degli operatori dellagiustizia », d'iniziativa del senatore Crolla-lanza e di altri senatori; « Soppressione delruolo unico separato e limitato d~gli uffi-ciali di pubblica sicurezza », d'iniziativa delsenatore Murmura; « Riconoscimento del ser-vizio prestato in qualità di funzionario dipubblica sicurezza », d'iniziativa del senatoreMasciadri e di altri senatori; « Modifiche al-la legge 2 aprile 1968, n. 408, relativa alriordino degli speciali ruoli organici sepa-rati e limitati del Corpo delle guardie dipubblica sicurezza e del Corpo della guardiadi finanza, istituiti con legge 22 dicembre1960, n. 1600 », d'iniziativa del senatore Gher-bez e di altri senatori; «Modifica dell'arti-colo 8 della legge 10 ottobre 1974, n. 496, re-

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Senato della Repubblica ~ 12867 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO1981238a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

cante provvidenze, in materia di avanzamen-to, a favore del personale del Corpo delleguardie di pubblica sicurezza », d'iniziativ8del senatore Salerno; «Interpretazione au-tentica delle norme concernenti gli ufficialidel Corpo delle guardie di pubblica sicurez-za, reduci dalla prigionia di guerra, di cuiaHa legge 14 dicembre 1942, n. 1689 », d'ini-ziativa del senatore Salerno e di altri sena-tori; « Riordinamento dell'istituto della pub-blica sicurezza. Istituzione del servizio civi-le denominato "Corpo di polizia della Re-pubblica italiana" », d'iniziativa del senato-re Cipellini e di altri senatori; «Istituzionedel Corpo civile di polizia della Repubbli-ca italiana », d'iniziativa del senatore Flami-gni e di altri senatori e « Abrogazione dellenorme che limitano il diritto a contrarre ma-trimonio del personale dei Corpi di polizia,Forze armate e corpi assimilati e riammis-sione in servizio di appartenenti ai Corpi d:polizia », d'iniziativa del senatore Flamignie di altri senatori.

È iscritto a parlare il senatore Finestra.Ne ha facoltà.

F I N E S T RA. Onorevole Presidente,onorevole Ministro, onorevoli colleghi,innanzi tutto debbo ringraziare il Ministroper la sua presenza che se non altro riem-pie il vuoto di questa Assemblea. Lo rin-grazio per l'atto di gentilezza, di correttezzae di cortesia. Il mio intervento fa seguitoa quello del senatore Filetti preciso, detta-gliato, profondo dal punto di vista culturalee giuridico. La mia sarà pertanto una rifles-sione critica modesta e sintetica su altriaspetti negativi della legge di riforma.

L'attuale disegno di legge viene in Auladopo un iter lungo e travagliato che ha visto,le forze politiche divise per lunghi annialla faticosa ricerca di una mediazione ingrado di stabilire, sul piano del compromes-so, convergenze risolutive sul problema del-la riforma della pubblica sicurezza.

Il compromesso fra Democrazia cristiana,Partito comunista e sinistre, nato sin daitempi lontani della Costituzione, continua inuna atmosfera di rapporti equivoci ed in-teressati.

La relazione di maggioranza puntualizzail malessere serpeggiante all'interno del Cor-po di pubblica sicurezza facendolo risaliread un decennio fa, come primo sintomo e,con punte più marcate, negli anni 1973-74.

Evidentemente la contestazione studente-sca giovanile e la dirompente azione sinda-cale del 1968-70 a'Vevano fin1rto per intac-care con un contagio pericoloso e di pro-testa vasti settori d'opinione, investendo per-fino alcuni membri del Corpo di pubblicasicurezza.

Sindacalisti e parlamentari di sinistra, enon solo di sinistra, ma anche di centro,nonchè la stampa gravitante nell'orbita dellasinistra radicaleggiante soffiavano per esclu-sivi e particolari fini politici sul fuoco delfenomeno contestatore chiedendo con insi-stenza tre cose: primo, il disarmo e la smi-litarizzazione della polizia e dei vari corpidi polizia, carabinieri compresi; secondo, diconcedere al personale di polizia il dirittodi organizzarsi sindacalmente; terzo, un piùmoderno e democratico assetto del perso-nale.

Queste richieste riecheggiavano le tesi del.Partito comunista espresse nel dicembre del1968, all'inizio della V legislatura, da Pie-tro Secchia. A questo punto pregherei l'ono-revole Ministro di fare attenzione allo scrit-to di Pietro Secchia perchè, da quanto egliha detto, potremmo vedere se il Partito co-munista è riuscito a portare a fine la suastrategia, oppure ha fallito nell'intento. Sonoparole che rimangono agli atti perchè scrit-te da un uomo illustre del Partito comuni-sta, quale Pietro Secchia. Egli così si espri-meva: «L'ordinamento delle forze di pub-blica sicurezza è ancora quello stesso del1931 posto a presidio dello Stato creato sul-la radicale negazione della democrazia, deidiritti e delle libertà politiche, a presidiodi un ordinamento fondato non sulla sovra-nità popolare ma sulla dittatura, sulla ge-rarchia dall'alto, sul -piÙ stretto accentra-mento politico ed amministrativo; mentreinvece le leggi e le autorità di pubblica sicu-rezza » ~ insisteva Secchia ~ « sono e do-vrebbero essere chiamate a tutelare l'ordinedello Stato democratico, i diritti fondamen-

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Senato della Repubblica ~ 12868 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

tali dei cittadini e della Repubblica fonda-ta sul lavoro ». E così continuava esprimen-do la tesi del Partito comunista e quiSecchia diventa pericoloso: «Ma non ba-sta togliere i mitra, occorre disarmare glispiriti e mettere alla testa, tra i quadri enelle file delle forze di polizia e delle forzemilitari, uomini di sicura coscienza democra-tica ». Tutti comprenderanno, onorevoli col-leghi, ~e lei, onorevole Ministro, meglio dinoi, che per Secchia la sicura coscienza de-mocratica si identificava con quella marxi-sta. A chiusura del suo scritto aggiungeva:« Ufficiali e soldati, prefetti e questori, agen-ti di pubblica sicurezza e militari dell'Armadei carabinieri hanno maggior bisogno dieducazione democratica che non d'istruzio-ne militare sull'uso delle armi ». Queste pa-role ci danno con esattezza il quadro direiplastico della strategia del Partito comunista,perchè la riforma lo ha accontentato su tut-ti i punti. Il processo di democratizzazionedelle forze di polizia è finalmente in attocon la sua smilitarizzazione e il diritto delpersonale di costituirsi in sindacato auto-nomo, come stabilito dall'articolo 39 dellaCostituzione. Tale articolo però non assicu-ra solo il principio della libertà sindacale,ma prevede nel contempo il riconoscimentogiuridico del sindacato che diviene ente didiritto pubblico sotto la tutela dello Stato.Ignorando il riconoscimento giuridico i no-stri uomini politici, volutamente distratti,imerpretano la Costituzione in maniera ela-stica, arroccandosi su posizioni di comodo.

A nostro parere, la Costituzione deve es-sere attuata in tutti i suoi princìpi. Gli inte-ressi generali della nazione vanno tutelatisubordinando loro quelli del sindacato. Nelcaso nostro la riforma, nell'interpretare par-zialmente l'articolo 39, pur affermando l'au-tonomia del sindacato di polizia, non consi-dera la minaccia del possibile slittamentodi questo verso organizzazioni politicizzate,come la triplice sindacale, fortemente ca-ratterizzate dal punto di vista ideologico. Nelmomento in cui esplodono le contraddizionidell'actuale sistema la riforma vi pone riparointegrandole nel sistema stesso tramite ilcompromesso tra forze politiche diverse e

contrapposte. Da CIO si deduce che il mo-mento centrale dei rapporti tra maggioran-za e opposizione di sinistra non è l'assun-zione di responsabilità della maggioranza diGoverno, ma la composizione degli interessidi partito sulle basi di amorali cedimenti.

A questa conclusione si è giunti. annuUan-do il principio di Stato-Nazione. Infatti l'uo-mo al servizio delle ,ideologie ha preso Tl so-pravvento, sovveIlÍendo H concetto che lo po-neva al 'servizio della società, secondo le in-dicazioni deHa Costituzione. Tutto ciò av-viene per una precisa strategia del Partito co-munista e del,le sinistre e con l'umiliante epavida acquiescenza della Demoorazia cristia-na. La legge di riforma della pubblica si-curezza sulla base del compromesso traDemocrazia cristiana e Partito comunistafinirà con l'essere tale da servire a tute-lare l'ordime democratico e non più l'or-dine pubblico, intendendo per ordine de-mocratico anche quello del Partito comu-nista. Le richieste di democratizzazione esmilitarizzazione della polizia finirono perIDcmaggiare nel 1968 l'ala oltranÚsta studen-tesca ed operaia, che decise di passare aU'at-tacco armato dello Stato. Notate, onorevolicolleghi, che nel momento in cui il terrori-smo si dimostm più perkoloso ed aggressivo,nel momento in cui l'area dei gruppi orga.-nizzati in forma cospirativa opera eon l'armadel terrore, assassinando a 'sangue freddo ecompiendo crimini collettivi con una tecnicarivoluzionaria, messa in atto da individuifreddi e professionaHzzati, definiti guerriglie-ri urbani, nel momento in cui la lotta armataè diretta contro lo Stato, che i terroristiidentificano con l'attuale sistema economicoe la sua sovrastruttura politica, proprio jnquesto momento, a mezzo del compromesso,la maggioranza ed il Governo, in pieno accor-do con l'a spregiudicata collaborazione c0-munista, invece di organizzare la sola alterna-tiva di una più organica difesa del10 Stato,presentano per l'approvazione questo dise-gno di legge che, a nostro aVVlÌso,concorread indebolire le vie di difesa contro il t~ro-risma, ,la crimina1ità e la 'sovversione. Secon-do i detentori del potere, la funzione prinei--pale dello Stato non è quel,la didi.fendere la

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Senato della Repubblica ~ 12869 ~ VI Il Legislatura

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

¡legalità e i dttadini da ogni azione di violen~za, ma quella di rendere maggiormente dem<rcratiche le istituzioni, anche se ciò comporta,con la smiU.tarizzazione deLla polizia, unamaggiore possibilità aggressiva dei ter.roristiche costituisce una sfida allo Stato e all'or-dinamento giuridico. Tutto ciò pone in dsaJ-to l'operato di una maggioranza debole, ono-revole Ministro, che non conosce l'etica del-la responsrabNirtà e si basa esclusivamentesull'etica ,deLlebuone 'mtenzionile quali sinoad oggi, invece di condurre una bat1JagHa aÍondo contro il terrorismo, lo hanno favorito.

La nostra critica al disegno di legge nOlIlvuole negare la necessità di una riforma dellapubblica sicurezza che, su linee diverse daquelle dclla maggioranza, dovrebbe rea:Hz~zarsi mirando al raggiungimento dei seguen-ti obiettivi: ammodernamento delle struttu-re organizzative deMa polizia; più marcatoínserimento nella .società; maggiore prepam-zione professionale; smilitarizzazione par-ziale deH'apparato; autogestione del corpo;affidamento all'arma dei carabinieri del col~legamento interforze.

Ne11a lotta al terrorismo, rapparnto di si~curezza dello Stato deve essere migl:ilOrato siasotto l'agpetto umano che sotto quello dellestrutture operative, rendendoio meno buro-cratico e più fortemente centralizzato. Le mi-sure per la ,protezione dei cittadini e delleistituzioni dovrebbero realizzare la centrailiz.zazione d~ ,tutte le procedure, ritenuta, daun punto ,di vi'sta tecnico, ormai inevitabileper aœ.rescere le possibilità di difesa. La do-tazione di nuovi mezzi tecnici e l'impiego dinuove aJImi con le quali equipaggiare le uni-tà scelte, preparate e perfezionate per la lot-ta contro la criminalità terron.stica, politicae la delinquenza comune non possono esserepiil a rong<) trasol1rati se veramente si .inten-de difendere lo Stata di diritta. Nuovi appa-recchi per le telecomtmicazioni e le informa~zioni, moderni apparati per l'accertamentodelle prove e una banca dcl dati a di&posizi<rne delle varie forze di sicurezza dovrebberocostituiTe l"impegnO' primario della riforma.In queste linee si realizza una maggiore sicu-rezza dei cittadini di fronte 'ai delitti e alleviO'lenre di ogni genere e si garantil80e al per-

sanale di polizia una qualità di vita più uma-na, più sdcura e più rispondente all'impegno,al sacrificio e aHa fedeltà sempre dimostrati.

Per quanto riguarda la smilitarizzazione,si precisa che questa non dovrebbe riguarda-re i 'reparti spedali e ¡Jeunità scelte antd:ter1r<rd:smo nè quelle impiegate nel servizio di or~dine ,pubblico. Con tale proposta ~ è benepreci'sarla, O'norevali colleghi ~ non inten-diamo incrementare la spiTale progressi'VadeJ.la v:iolenza, ma, al contrario, rendere gliorgani di polizia più adeguati allo svolgimen-to dei loro doveri in favore dei. cittadia1!i e piùarmati spiritualmente e materialmente con~tra la tecnica rivoluzionaria e sanguinaria deiterroristi e deUa malavita.

All'esigenza di fronteggiare H terrorismo ela malavita organizzata l'attuale disegno dilegge risponde con la completa smilitarizza..zione, con il riconoscimento dei diritti sinda-cali e politici, con nuovi indirizzi circa l'as-setto, le strutture e la formazione del perso-nale, che non condividiamo, e infirre con unnuovO', cr.iJticabile sistema di coordinamentotra Je varie forze preposte all'ordine pubbli-co, che pone in sottordine ,l'Arma dei carabi-nieri e la Guardia di finanza.

La 'relazione di maggioranza giustifica lasmilitarizzazione non adduoendo validi moti-vi sostanziali, ma de£inendola come un sem-plice adeguamen,to agIi or.dinamenti degli al-tri paesi europei e occidentali. E questo nonè del tutto vero perehè vi sona malti paesioccidentali che non hanno smiliœrizzato, op-pure hannO' smilitarizzato parzialmente.

Sempre 8eCO!l1Jdola Telazione, il. nuovo as-setto del personale di polizia si basa su U:Il

semplice inserimento del personale stessonella società civile e tra gli altri: lavaratori.Per favarire tale inserimentO' si reputa neces-sario un mutamento dell'immagine della p<r:izia petr richiamare i gioval11iche i!n1endonoservire le istituzioni democratiche.

A questo punto permettemi, silgnor Presi-dente e onorevoli collegM, una cansidera-zione. Per la maggioranza fino ad oggi eviden-temente il poliziotto militare ha costituitouna immagine poco dignitosa e priva di pre-sttgio. Tale giudizio mortifica tutti colocache hanno serV1Î1:olo Stato 00Il onore e spj:cito

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Senato della Repubblica ~ 12870 ~ VIII Legislatura

238a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 FEBBRAIO 1981

di .sacrifico e còstituisce un inSiUlto ver i Cil-duti nell'espletamento d<11loro dovere.

L'organizzazione della polizia, secondo larelazione di minoranza svolta alla Cameradall' onorevole Franchi del Movimento socia-le ita,liano - Destra nazionale, si acoentra nel-1',autogesti'OIle del Corpo. La poMzia per dive-nire uno strumento efficiente deve tenere pre-sente la problematìc:a degli incentivi checonferiscono maggiore dignità ail lavoro emaggiore prestigio alla oI'ga:nizzazione stes-sa. Il punto di sostegno su cui poggia la strut-tura oJ:1ganizzaJtivaè rappresentato dalila tm-dizione, i cui valori vengono esaltati dallanostra Costituzione. La difesa dell'ordine,della giustizia, .della libertà, delle ils,tituzioniorknta l'attività del personale di polizia, at-tivHà che presenta tutte le caratteristichedella missione. L'autogestione del Corpo ren-de possibile il potenziamento degli incentiviindirizzati sulle seguenti quattro componen-ti, che potremmo definire nooes,sità, esigenze,bisogni: prima, necessità di maggiore sicu~rezza; seconda, necessttà di progresso ,socia-le; terza, necessità di stima; quarta, neoessitàdi autorealizzazione.

La maggioI'e sicurezza è legata al desideriodel peI'sonale ,di migliorare :le proprie condi-zioni e quelle della famiglia, nonc:hè di salva-guardare la propria salute da un eccessivocarico di lavoro, cosa che:si è verificata finoad oggi, determinando un pericoloso stressfisico. Qui in realtà le autorità di pubblicasicurezza e il Governo mai per il passato si&ono preoccupati, facendo un'indagine appro~fondita, dei pericoli dello stress fi¡sico. Nonsi sono mai preoccupati di tutto ciò .che in-vestiva la salute dei poliziotti. Lo stress Hsi-co e psichko può essere da noi smtetizza¡toin quattro punti: uno stress esterno al qua-le sono sottoposti gli agenti di pubblica si-curezza, conseguenza dei pericoli in cui quo-tidianamente vivono; uno stress operativo,dmnanzi 'ai colleghi uccisi, malmenati, insul-tati, essi s.tessi sottoposti molte volte a pro-cedimenti penali; uno stress oTganizzativo,con le regole da rispettare, gli omri di !Lavorodefatiganti, essendo i sottuffidali, .gli ufficia-li, gli 'agenti, i commissari, sommeTsi dal.laburocrazia e daHe carte; ancora, uno stress

personale e la frustrazione per la poca stimadimostI'ata dagli a1tri verso di ,loro e per lasfiducia che essi nutrono in se stessi. Epoi ci sono i problemi familiari: ecco, onore-vole Miilli'st,ro, la giustificazione del motivoper cui molte volte il dito sul grHleHo è facilemetterlo. Sottoposti a ürle stress, Siigeneranodelle alterazioni 'psichïche e fisiche 'che spes~so gli uomini non riescono a dominare.

È in queste condizioni defatiganti che ope-rano gli agenti, che avrebbero desiderio e di~ritto di migliorare le proprie qUaJlità.

La relazione di maggioranza sorvola su tut-te queste cOJSe,1e accenna appena rperchè ijlpun to cardine delladforma doveva essere laSlffiilitarizzazione e !'introduzione del s.inda-cato in seno ag:li agenti di pubblica sicurez~za. Invece si dovrebbe itn primo luogo p'rovve~dere aHa sicurezza dei cittadini e degli agentie 'al miglioramento delle condizioni economi-che, sociali e morali degli appartenti alCorpo di pubblica sicurezza.

Una maggiore esigenza di sicurezza è in-fattI legata aHa pericolosità ,dell'impegno la~vorativo occorrendo gamntire, runcasi di á.S'chi'odella vita ,e di invaJidità, ill futuro degliappar.tenenti al Corpo di poliz¡ia e dei lloro fa-miliari. La valutazione del personale e losviluppo ,di carriera ,devono eS'sere ben defi-niti.

Il t:Pattamento economico deve garanti.reun'equa :rebdbuzione, giusto oompensa allaqualità del lavoro, alla responsabi:lità, al rri-sohio.

La carenza di abitazioni dovrebbe esserecompensata da una « indennità di alloggio»adegualta al oosto della v:ita.

Il progresso sociale si identifica COillil be~lliessere materiale che può riassume:I'si nelladifesa dei di:ritti, nene forme di a'S'sisrenza,nel progredire deBa cultura peI'sonale e nel-la qualif.icazione professionale.

La stima 's'impernia sulla rivallutazÌone delruolo della polizia che deve cons:idemrSlÌ! ailservizio deIJa comunità e non del potere in~teso come regime. Per un maggiore doonosci~mento da parte dell'opinione pubblica delruolo di :reSlpOlIlJsabilitànella difesa della H~bertà di tutti i cittalini, è indispensabile una

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12871 ~

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

azione informativa che possa penetrare inpiù va.sti settari per contrO'battere le fontidenigmtarile ed esaItarne la funzione ed nprestigio.

L'autorealizzaZ'ione scaturisce da U!11mag-giore affidamento di re'SpOl11sabilità,dalla va-lorizzazione della personalità e drelle singolespecifiche capacità.

La partecipazione deve cansidermrsi unmezzo di autorealizzazione, non forzata, maspontanea, che -rende il personale pa~te attivadell'organismo a cui appartiene. Nell'autoge-stione del Corpo la partecipazione, intesa co-me responsabile atto d'integrazione nella or-ganizzazione, rappresenta una alternativa alsistema sindacale, sia pure autonO'mO', soste-nuto dalla maggiO'ranza.

Il disegna di legge in discussione sfiora iproblemi sui quali mi 'sono 'SIOffermatO',e gldinœnt1vi praposti, a !illio giudiziO', sono' inar-deguati e non rapportati alla vita di lavoro,di responsabilità, di sacrificio e di rischiodel personale di polizia.

Inoltre con Ja smilitarizzazione fancorag-gio 'a:ivalori tmdizionali perde la sua presa,il senso del -dovere 'e della discipLina sJ.allen-ta:no.

La rifO'rma punta esolusiiVamente a perpe-tuare un'intesa tra i partiti dell'arco, ma daessa nes'sun giovamento trarra1Jll10 ,i cit:tadillliche vedrannO' aUargare l'area di potere <ieNapartitocrazia e deHa triplice ,si:ndaoole, mi-metizzata nel sindacato autonomo, mentre ivecchi e i nuovi S'ervitori dello Stato, inqua-drati nelle nuove strutture civili della pO'li-zia, contilnueranno a ,subire attacchi prodi,tOl1ie v,Hi.

Siamo convinti che una polizia ben adde-strata, modernamente equipaggiata, saldasui princìpi e sui valori che la pongono a di-fesa della libertà, nella sicurezza dell'ordinepubblko e dei diritti umani e civili, ;può svi-luppare la palitica della « dissuasione» con-tro il terrorismo rivoluzionario e ,la crimina-lità organizzata. La « distensione» nei rap-porH poliÍtico-sociaH, mtesa quale realizza-zione dell'ordine nella sicurezza, potrà con-correre ad eliminare i motivi da cui ham:noorigine il terrorismo e la delinquenm oomu-

ne. La miseda, la mancanza di cultura, le !in-giustizie, le idee eversive ohe si nutrono' Illel-la violenza, la libertà sfrena<ta, le diisarimi-n.aziO'ni,,¡'arroganza del potere, potTaIllIlOtro-vare un freno in un Corpo di polizi1a più pre-parato 'psicologicamente, organizzato in mo-do moderno e rispettoso delle JLbertà civilie politiche dei cittadini,. (Applausi dall' estre.ma destra. Congratulaziom).

P R E S I D E N T E. È sartta a parlareil senatore VittoI1ino Colombo (V). Ne ha fa.coltà.

~

c O L O M B O V I T T O R I N O (V). Si.gnor Pœsidente, onorevole Mirrui'stro, onore-voH coHeghi, nel corsa di questo dioot'ÌÎ<tospesso è 'stata richÎlamata Ja lunga stmda ohequesto provvedimento ha dovuto percorrere,la discussione tra le forze poHtiche che lo hapreceduto, i nU'1!lerosi anni ohe hanno can-corso a portarei all'approvazione da partedell'altro ramo del Parlamento e alla discus-sione di oggi. Non si può non essere d'ac-cordo nel ri~evare questo lungo periodo diJncubaziane, anche se, per quel che mi ri-guarda, vorrei aggiungere subito che riten-go che questo periodo di maturazione siastato tutt'altro che inutile.

Intendo anticipare 'subito N giudiziO' com-p1essivo !Sul di'segno ,di legge iSOttoposto allanostra attenzione. A nostro parere, si trattadi un testo di notevole equHibrio, meritevoledi approvazione. Le motivazioni del ritarooovviamente 'Sono di'Versamente interpretate.È stato facile, anche nel corso di questo di-battito, indulgere a facili accuse ovviamentein primo luago in direzione della DemOCI'aziacristiana che sarebbé ,stata 'S0J4presa dalle ri~chieste del personale e della popolaziO'ne edanche dane esigenze di un rioI1dinamento del.1a pubbJica sicurezza che a'\T.rebooi:'ersegu:itoil r.invio per il gusto congenito di [lOll con-cedere.

RespiI1'gilamo questa iD'te'l1pretazione e iI'Î-cordia.mo tutti Ulna 'lunga storia nella qualeci socoo~rono in modo approssimat1ivo ed m-sufficiente le Lnterpretazioni sociologiche delcollega Spadaccia.

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Senato della Repubblica ~ 12872 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del presidente F A N F A N I

(Segue C O L O M B O V I T T O R I N O(V). La realtà è che le radici, le motli'V'az:io'-ni di un provvedimento di :rtifomna deLla pub-bHca sicurezza stanno sì neLle riohieste di ga-ranzia e di 'tutela dei diri.tti da paI1te del pe.t"-sonaJle appartenente alla polÎlZiia,ma anohe esòprattutto nel .rapido murtamento di situa-zioni sociali che av.rebbe richiesto UIIl adegua-mento delle forze di poHzia 'al,lenuove esigen-ze e .ai nuovi compiti.

Sono d'accordo con il collega Spadacciache il punto di partenm di tutto un movi-mento ~ ohe non identifico eon il movimen-to di cui si è parlato ~ per la riforma di po-lizia abbia la sua origine nel 1968 per quelloche esso ha rappresentato di scatenamentodi energie in positivo ed in negativo. In quel-l'anno è partita una più evidente e ohiaramppœsentazione a tutte le forze poHtiohedelle esigenze :Ï>nterneall Corpo e di quclrledella società in gene~e con Je quaJi tutti ab-biamo dovuto fare i conti.

Contesto pure, ¡anche se questa non è la se-de per fare JUIIlghiesami retrospettivi, certellnterpretazioni secondo cui la polizia ,sarebbestata al ,servizio del potere, cioè escluSlÌ.va..mente del partito dommante <Odei partirt:i diGoverno e non a tutela della libertà e dellasiourezza dei ciJttadini. Chi dice questo, chiancora oggi lamenta la riconfermata mili-tarizzazione deLla polizioa da parte del nUni-st,ro Scelba nell'immediato dopogueITa do-

vrebbe anche ricordare qual era la si~onedi quel periodo, quali j problemi ddla eri-mÎinal1Ìtà a'ltl'iJndomani del periodo belUco,tm 'l'ovine :ffiaIreriali e mO'raLi, doV'rebbe (['i-cordare una lotta eombattuta e VÎinía con p0-chi mezzi e con risultati notevolmen'te posi-tivi. Anche chi lamenta l'uso della polizia inpiazza, come si dice, cm l'amenta ret¡rospetti-vamente !'istituzione della « celere» compieun atto ingiU's.to quando ricorda episodi dolo-DOsi, deplorati e tragici, ma non !1"iIcordaJeinnumerevoli manifestazioni che si sono libe-ramente svolte in quegli anni in tutte le piaz~ze d'Italia, garantite dalla polizia, e non ri-corda soprattutto gli anni in cui il nostropaese viveva un'altra temperie politica e ci-vile, quando si poteva senza timori circolaredi notte per Roma e prendere la metropoli-tana. Questo valeva anche per Milano, perTorino, valeva per tutto il paese.

Certamente la polizia aveva avuto in ciòuna sua parte, anche se non una parte e-sclusiva. La realtà è che, se la Democraziacristiooa è stata sorpresa dalle esigenze dirinnovamento della poozia, come è statoqui affermato, io posso anche non contestar-lo, precisando però che tutti siamo stati sor-presi da un' evoluzione rapidissima della no-stra società, siamo stati sorpresi dall'appari-zione di fenomeni, quali il terrorismo e uncerto tipo di criminaLità organizzata e, var.rei dire, scientifioizzata, di frOlIlte ai qualitutti abbiamo compiuto valutazioni errate.

Presidenza del vice presidente V A L O R I

(Segue C O L O M B O V I T T O R I N O(V.). Si potrebbe qui richiamare affermazio-ni passate den'uno o dell'altro personaggioo dell'una o dell'altra forza pol.irt:icache poihanno dovuto essere rivedute e corrette.Purtroppo talune manifestazioni contestati-

ve e rivendicazionistiche per la riforma dellapolizia, che nascono dal 1968 e che sono sta-te alimentate negli anni successiV'i, non han-no certo favorito una ser.ita, pacata, appr~fondita meditazione, come il tema avrebberichiesto. La realtà è che contemporanea-

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VI II LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12873 ~

27 FEBBRAIO1981238a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

mente era in atto una campagna denigrato-ria, gravemente denigratoria, nei confrontideUe forze di polizia, COIIlmanifestazioni pIa-teali condannabili da ogni coscienza civile.La realtà è che era in corso cOiI1Jtemporaneamente un'attiva opera di propaganda chenon parlava di smilitarizzazione della poli-zia o di civilizzazione, che parlava di disar-mo e di sindacalizzazione come primo co-IIlaiIldamento, come primo e uI1IÍcoobiettivoda raggiungere, senza tener conto che que.sto poteva essere un significativo obiettivoda inserire però in un quadro ben più am.pio nella ricerca di un' efficienza e di unaadeguatezza ai- problemi del tempo che do-vevano contemporaneamente essere realiz~zate.

Di fronte a quelle campagne di denigrazio-ne nO[1ci possiamo meravigliare se c'è statauna perdita di considerazione sociale neiconfronti della polizia, non ci possiamo me-ravigliare se il reclutamento è ~caduto por-tando ai vuoti che ancora oggi non si riescea colmare. Dobbiamo tener presente tuttequeste cose e in questo quadro la Democra-zia cristiana ha sempre accettato il dibatti-to e ha continuamente tenuto vivo il discor-so non per dilazionare o rinviare qualche co-sa che fosse temuta, ma per ottenere risulta~ti che fossero adeguati alle esigenze del per-sonale del Corpo e contemporaneamente al-le es'igenze deLla società.

Ma per venire agLi anni più vicini ricor-derò che è del 1977 ~ sono passati quattroanni ~ un documento ufficiale della dire-zione della Democrazia cristiana che stabili-sce i punti sui quali il parti10 era disponibi-le a confrontarsi! con le altre forze politicheper raggiungere l'obiettivo comune. Ricorde-rò al'tresì che è del febbraio 1978 l'accordotra le forze politiche che stabÏliiva i princìp1che oggi in questo disegno di legge vengonotradotti in norme legislative. Dal 1978 adoggi non è la Democrazia cristiana che h~cambiato posizione, non è la Democraziacristiana che ha frenato il cammino di que-sto provvedimento di legge, chè anzi è stataqualche altra forza poHtica a ritenere, forseperchè aveva cambiato podizione nei CO[1-fronti del Governo, di rimettere in discus-sione quei princìpi. Poi si è visto che, tuttosommato, quella era una base ragionevole

d'incontro. :Eoopportuno sottolineare questo,come è opportuno sottolineare che da quel-la base di iÏ:ncontro sostanzialmente le forzepolitiche hanno 'realizzato la loro convergen-za SIUquesto tes'to.

La riforma, quindi, è concepita come rispo-sta a legittime richieste di diritti civHi, pro~fessionali ed economici da parte ,del perso~naIe, ma soprattutto, senza trascurare i pri~mi, come adeguamenio S'tI'UltturaÙJee fu:nzio-nale alle esigenze della società odierna.

Il collega che ha parlato poco fa ha rite.nuto di poter affermare che questo provve-dimento di legge rappresenta da parte dellaDemocrazia cristiana un cedimento nei con~fronti del Partito comunista o comunque dialtre forze politiche.

Ebbene io richiamerò qui i punti essenzia-li di quel documento della diTezione dellaDemocrazia cristiana che ho testè citato eche è del 17 febbraio 1977. Si parlava in es~so di oivHizzazione del Oarpo di poliZJia af-fermando tuttavia che la particolarità di unorganismo di questo tipo avrebbe richiestonorme penali e disciplinari corrispondentialla sue caratter.ist]che di OJ:1ganizzazionearmata. Si parlava di unificazione dei ruolitra personale civile e personale militare. Siparlava di diritto di libera, autonoma asso-ciazione sindacale, prevedendo il divieto del~lo sciopero. Si affermava la necessità deldivieto di iscrizione ai partiti politici. Sisottolineava la necessità della costituzionedi organi consultivi eletti dal personale. Siaffermav.a 113.necess,ità che l'unità di cLi:re~zione delle forze di polizia fosse accen~trata nella figura del responsabile poli~co, il Ministro dell'interno. Si preci'sava cheera necessaria una nuova struttura più mo~derna, più adeguata, e per questo si mette.va l'accento sui problemi del1a profession::.~lità del personale di polizia, sulle modalitàdi reclutamento e sulla necessità eLiun per~fezionato e moderno addestramento. Si af-fermava infine la necessità che al personaledi polizia fosse r.iconosciuto un trattamentoeconomico congruo alla specificità delle fun~zioni da esso svolte. In questo modo la De-mocrazia cristiana, quattro anni fa, dichiara~va di aprirsi al confronto con le altre forzepolitiche, su queste basi, affermando la ne~cessità dela tutela dell' ordine costituzionale,

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12874 ~

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

della sicurezza delle istituzioni e dei cittadi-ni, in un quadro .di garanti,ta œr1Jezza demo-cratica.

In questo modo la Democrazia cristianaaffrontava il problema della riforma dellapubblica sicurezza riaffermandosi partitodella libertà e delle istituzioni.

Ebbene mi pare che questi princìpi, allo-ra ufficialmente affermati, trovino nel testodi legge al nostro esame una larga rispon-denza, con modifiche, solo per taluni aspet-ti secondari e parziali, derivate dalla neces-sità di adattamento nel dialogo politico.

Per questo il nostro giudizio sul risul-tato del lavoro della Camera dei deputati èpOSÍitivo, per questo è maggiormente positi-vo H giudiÚo sul testo -al nQstro esame che èstato attentamente discusso nella la Com-missione e che ha subìto numerose modifi-che anche di rilievo senza però che questosignificasse alterare la struttura politicafondamentale del testo trasmessoci dall'al-tro ramo del Parlamento.

Vorrei ,sottolineare anritutto quello chegiudichiamo un aspetto fondamentale dellapositiv1tà complessiva della nuova struttua:-ache alla pubblica sicurezm con questo prov-vedimento viene data: la caratteristica dIamministrazione. E qui devo riconoscereche quasi tutte le proposte di legge dellediverse parti politiche (anche quella dellaDemocrazia cristiana: ecco una modifica mi-gliorativa venuta successivamente) ipotizza-vano non Wl'am'minlÌ¡strazione ma un Compodi polizia che fatalmente sarebbe risultatoa struttura verticale, fortemente centralizza-to e che stranamente ancora oggi trova con-sensi in partiti politici che pure spesso han-no condotto una forte polemica all'indirizzodei cosiddetti corpi separati.

Occorre dare atto al Governo della propo-sta della nuova forma organizzativa dell'am-minist'flazione della pubblica lsicurezza: unastruttura complessa che però riconduce lapubblica sicurezza ad essere par,te integran-te del Ministero dell'interno e non solo for-malmente dipendente dal Ministro dell'in-terno come fatalmente sarebbe avvenuto nelcaso della costituzione di un Corpo. Occor-re sottolineare come si realizzi tra l'organiz-zazione della polizia di Stato e l'amministra-zione dell'interno un'osmosi che è anche

¡ emblematicamente definita prevedendo al-I l'apice della carriera dei dirigenti di pubbli-

i ca sicurezza la possibilità di accesso alla qua-'

I

lifica di dirigente generale-prefetto. Una

I struttura ovviamente, quella della pubblica~ sicurezza, civile; quindi smilitarizzazione del-,

la polizia (non disarmo). Perchè smilitarizza-zione? Si è fatta parecchia retorica su questa-come uDlanecessità per i,lmaggior inserirrren-to nella società, per la costruzione di piùstretti legami coi diversi aspetti della vita ci-vile. Non condivido questo parere. Se questaopinione fosse vera i carabinieri dovrebberoessere avulsi daHa nostra 'società, il11IeII1Itreinvece sappiamo molto bene quanto sianoinseriti e radicati nella società ,italiana. Cre-.do chë- le motivazioni siano di ordine diver-so e cioè che veramente il tipo di impegno _

che è richiesto ad una forza di polizia oggisia tale da consigliare una caratterizzazionecivile, perchè basato in modo particolaresulla prevenzione e investigazione che sonocertamente attività più congeniali ad unorgan1smo civile. Indubbiamente occorreva-no, e~ci sono, norme penali e disciplinarispecifiche che sono adeguate a quella chepur sempre resta un'organizzazione armata.

Presidenza del presidente F A N F A N I

(Segue C O L O M B O V I T T O R I -N O (V.). Ho accennato al fatto che è previ-sto nel Ministero dell'interno il vertice re-sponsabile della pubblica sicurezza perchèla sicurezza pubblica ~ dico un'altra cosaovvia ~ è un fatto anzitutto politico. Ed

è opportuno sottolineare che ciò ha validitàper il centro, per n livello governativo, maanche in perifecia, e giustifica la posizionedel prefetto come autorità provinciale dipubblica sicurezza, una autorità' amministra-

I tiva direttamente dipendente dal Ministro

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Senato della Repubblica ~ 12875 ~ VIII Legislatura

238a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 FEBBRAIO1981

dell'interno come elemento di alta ammini-strazione delle forze di polizia. 'Certo, ancheil questore è autorità provinciale di pubbli-ca sicurezza e a 1ivello tecnico-operaHvo è ilsolo responsabile; tanto è vero che è sancitala hon dipendenza geral1chica dal preFetto.Ma ra:ffermazione che il prefetto è autoritàprovinciale di pubblica sicurezza non haniente a che fare con l'utilizzazione giolittia-na dei prefetti, non ha niente a che fare conuna struttura accentratrice, ma semplice-mente risponde alla necessità di un coordi-namento a livello territoriale che del restotrova puntuale riscontro nella duplicazioneœn ambito provinciale di quel comitato perl'ord:ine e per la sicurezza pubblica che èorgano consultivo del MÍI11isÌ'roal centro eche sarà organo consultivo del prefetto a li~vello provinciale per il coordinamento dellediverse forze di polizia.

Credo.

che non sia superfluo accennaread altl1i aspetti positivi pure 1¡1]scontr.albáJinel testo di questo provve!dimenÌ'o di Jeg-ge, che 'ÎJl lungo e !£l:t1Jentolavoro delila1a Commissione ha cercato di migliorareulteriormente. Sottolineerò a questo pro-posito come la normativa per il centro ela-borazione dati, la cosiddetta banca dei da-ti, già istituito con precedente provvedi-mento legislativo straldo, come è stato ri-cordato, ha trovato presso la la Commis-sione un perfezionamento con la previsio-ne della possibilità di scambio di notiziecon Stati esteri della Comunità economicaeuropea o con l'Italia confinanti e un mi-gliore raccordo fra l'intervento dell'autori-tà giudiziaria e l'attività del comitato par-lamentare che è preposto al controllo e agaranzia della corretta utilizzazione dellenotizie immagazzinate nel centro elabora-zione dati.

Ma dove vale la pena di spendere qualcheparola è sul lungo capitolo che riguarda ilpersonal~. Si trattava qui di compiere unaoperazionç delicata e difficile perché nel di-segnare la nuova struttura della pubblicasicurezza occorreva prevedere la migliore uti-lizzazione ed incentivazione per il personalegià esistente garantendo contemporaneamen-te l'immissione di nuove energie e la costru-zione di un ordinamento moderno ed effi-

dente. Dobbiamo sottolineare come positi~ve le norme che riguardano il reclutamen~to, la preparazione professionale, le sèuoledi diverso tipo fino all'istituto superiore dipolizia di livello universitario. Certo, ha ra~gione il collega Spadacda: si tratta di nor-me deleganti che hanno una certa generici-tà ma entro i termini di quanto stabilisco-no danno anche ampia possibilità di realiz~zare un sistema di preparazione professio-nale adeguato alle necessità.

E auspichiamo che le norme delegate ri~spondano nel modo più adeguato ai propo-siti del legislatore.

Credo che, parlando di personale, si deb-ba dichiarare pieno accordo con un'altra af-fermazion~ del collega Spadaccia: la nuovastruttura della polizia è in larga misura ca~ratterizzata dall'istituzione della figura del~l'ispettore. Si tratta di un investigatore, sitratta di persona altamente autonoma e re-sponsabile nello svolgimento dei suoi com-piti, di un anello di congiunzione tra i su-balterni e i funzionari direttivi, i commis~sari e i questori, un elemento che costitui-sce una novità per il nostro ordinamento,mentre esistono figure analoghe nell'ordi~namento di polizie straniere.

La la Commissione ha ritenuto di sottoli-neare qu~sto aspetto importante di novità,costituito dall'istituzione della figura delloispettore, precisandone meglio i compiti eampliandcli, attribuendo ad esso la ,direzio-ne di unltà operative, la responsabilità pergli ordini e per le direttive date e anche peri risultati ottenuti e la possibilità di sosti~tuzione dei superiori in periodi di assenzalimitati nel tempo. Si è sottolineata altresìl'importanza della figura dell'ispettore condue artiC<Jli aggiuntivi, gli articoli 37 e 102,che riguardano la £.i.ssazione fin d'ora delloorganico degli ispettori e la possibilità di-retta, al di fuori di una norma delegante,di un concorso straordinario immediato, daindire entro 30 giorni dalla data di approva~zione della legge, per l'assunzione e l'i.m-missione nei ruoli di 500 ispettori. Ovvia-mente si tratta di un piccolo contingentenei confronti dei 7.000 complessivi. A que-sto proposito sono in parte d'accordo nelriconOSC~fe che la testa, per così dire, della

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12876 ~

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

polizia di Stato è ancora sproporzionata ri-spetto alle misure del corpo, ma questo,credo, non è un grosso problema perché letabelle organiche dei diversi ruoli possonoessere vb via modificate secondo le neces-sità. L'importante è cominciare subito e perquesto è importante l'articolo 102 sul con-corso straordinario, al quale accennavoprima.

Scorrendo per cenni ricorderò doverosa-mente il lungo lavoro compiuto sull'articolo36 e sull'articolo 43, relativi all'ordinamen-to ~delpersonale e al trattamento economico.La Camera necessariamente aveva fatto unlavoro in qualche misura impreciso. Dico ne-cessariamente perché, se si pensa che l'ap-provazione del testo legislativo in prima let-tura da 1?arte della Camera è avvenuta il 18luglio e la pubblicazione della legge sul trat-tamento economico retributivo e funzionaledel personale statale è dell'l! luglio, si com-prende come sia stato impossibile tenereadeguatamente conto delle necessità di coor-dinamento e di adeguamento tra i due testi.

Sono ricordati nella puntuale relazione delpresidente Murmura, i notevoli miglioramen-ti che sono stati introdotti: la possibilità,per esempio, per gli appuntati anziani inqua-drati negli assistenti di arrivare fino al quin-to livello t: la previsione di un inquadramen-to adeguato per il personale della poliziafemminile. A proposito di inquadramento,ricorderò che la figura dell'ispettore arrivaad essere inquadrata fino al settimo livello,che è il livello iniziale dei commissari. E' undato significativo importante, ma proprio lafigura dell'ispettore nell'inquadramento ta-bellare può rischiare di risultare sacrificata.In pratica essa è inquadrata tra il sesto edil settimo livello: c'è un sesto livello-bis, mapoiché esso è collocato al 50 per cento delladistanza tra gli altri due non modifica l'am-piezza dèlla possibilità di collocazione. Te-mo pertanto che un'adeguata valorizzazionedella figura dell'ispettore sia difficile, strettacom'è tra il personale dei livelli inferiori edil personale direttivo, inquadrato nel setti-mo e nell'ottavo livello. Lo segnalo all'atten-zione del signor Ministro per le valutazionidel caso.

Ricorderò in modo molto rapido altriaspetti positivi che riguardano il trattamenrto del personale: un'indennità specifica, lafissazione dell'orario di lavoro, la retribuzio-ne del }avoro Is'traordinario oltre ~e 40 oree inoltre una norma che va al di là dellapubblica sicurezza e della polizia di Stato eche sancisce l'estensione a tutte le forze dipolizia del trattamento economico che conquesto provvedimento viene riservato al per-sonale ddl'amministrazione della pubblicasicurezza.

Ci sono poi i temi più chiaramente poli-tici del provvedimento al nostro esame: lasindacalizzazione, la chiara affermazione del-la libertà di associazione sindacale. Non ri-farò discorsi già ampiamente svolti, ma cer-to la riaffermazione del testo, così come ciè pervenuto dalla Camera dei deputati, ha unsuo significato. Non viene riproposto quelloemendamento aggiuntivo all'articolo 83, che,dopo l'affermazione del divieto per il sinda-cato del personale di polizia di aderire, af-filiarsi o avere relazioni organizzative con al-tre associazioni sindacali, intendeva precisa-re che ogni eventuale rapporto con organiz-zazioni sindacali ed associazioni di altra na-tura non deve compromettere l'autonomiadella polizia di Stato. Per la verità, esso erastato interpretato in modo controverso edin qualche caso anche diametralmente oppo-sto. Noi riteniamo però che il testo, così co-me è, indichi con chiarezza la volontà del le-gislatore, che intende affermare l'assolutaautonomia, imparzialità, credibilità, nei con-fronti di tutti i cittadini, senza alcuna diffe-renza di fede politica, che devono caratteriz-zare la polizia di Stato.

Conosco bene ~ li abbiamo riascoltati an-che in quest'Aula nel corso della discussio-ne ~ i diversi punti di vista esistenti in pro-posito. Non vale, a mio giudizio, richiamarele diverse situazioni di paesi stranieri, o lediverse soluzioni legislative che in altri Statisono state date al problema. Occorre rifar-si alla situazione italiana, alla valenza poli-tica che nessuno può negare alle confedera-zioni sindacali e al significato che un colle-gamento avrebbe assunto, significato che sa-rebbe stato scarsamente coerente con l'arti-colo 81 d::~llostesso testo di legge che, dopo

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12877 ~

27 FEBBRAIO19812388 SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

avere affermato che gli appartenenti alle ,for-ze di polizia devono in ogni circostanza man.tenersi al di fuori delle competizioni politi-che, afferma altresì che essi non possono as-sumere comportamenti che compromettanol'assoluta imparzialità delle loro funzioni.

Evidentemente, una corretta lettura dellaintera normativa che riguarda i diritti sin-dacali e politici dà un senso preciso all'af-fermazione della volontà di imparzialità del-la polizia, che è una necessità assoluta in unoStato di diritto quale il nostro.

Ho sentito che lealmente taluno, parlan-do in que5t'Aula, ha dichiarato il suo propo-sito di compiere passi in direzione di unamodifica di queste norme, di un superamen-to di esse. Ora, con altrettanta lealtà, èbene che si sappia che su questo punto noisiamo fermi e fermi saremo a sostenere lanecessità di autonomia, di imparzialità, dicredibilità generale della polizia.

La sindacalizzazione comporta la contrat-tazione, come è disciplinato da vari articolidel testo: vorrei qui sottolineare la modifi-ca che, in sede di Commissione, si è ritenu-to di introdurre, nel corso del lungo lavoroal quale il Governo è stato sempre puntual-mente presente collaborando attivamente.Nella composizione della delegazione go-vernativa appariva veramente eccessiva epletorica la presenza del Presidente del Con-siglio dei ministri, del Ministro della difesa,del Ministro delle finanze. Abbiamo ritenutoperciò che fosse molto più semplice, funzio-naIe ed opportuno che la delegazione fossepresieduta dal Ministro per la funzione pub-blica, titolare dei compiti di coordinamen-to con tutti gli altri ministeri interessati, efosse composta, insieme a lui, dal Ministrodell'interno e dal Ministro del tesoro.

Una parola ancora per quel che riguardail divieto di iscrizione ai partiti, al quale hogià in qualche misura accennato. Noi abbia-mo accettato la soluzione politica che la Ca-mera dei deputati ha dato al problema: unasoluzione transitoria, « in attesa di... ». Anchese abbiamo modificato leggermente il testo,la sostanza della soluzione transitoria non èmodificata. Abbiamo accettato questa solu-zione transitoria perché riteniamo opportu-no che si giunga a una decisione complessi-

va che non riguardi solo le forze di polizia,ma tutte le categorie per le quali l'articolo98 della Costituzione prevede la possibilitàdel divieto di iscrizione ai partiti politici. Equi non possiamo fare altro che auspicarevivament~ che l'altro ramo del Parlamento,che sta esaminando un disegno di legge inproposito, conduca avanti con rapidità il suolavoro, affermando fin d'ora che la nostraposizione è per una chiara conferma del di-vieto di iscrizione.

Mi corre l'obbligo di segnalare con giudi-zio positivo l'articolo 69 aggiuntivo che èstato introdotto dalla la Commissione e cheviene proposto al Senato, per il riconosci-mento dell'assistenza religiosa al personaledella polizia. Qualcuno ha protestato affer-mando che vogliamo mantenere i cappella-ni militari in un organismo che non è piùmilitare. Non si tratta di questo, bensì diprendere atto del fatto che un organismocome la polizia ha un carattere particolaree, come ha necessità di norme disciplinariparticolari, ha necessità anche che si ten-gano presenti gli aspetti ol'ganizzativi ancheper esigenze di carattere morale. Anche seauspichiamo si capillarizzi l'istituzione diposti di polizia dotati di un numero ancheristretto di unità, però diffusi razionalmen-te su tutto il territorio, resterà sempre laesigenza di nuclei, di caserme che magarinon si chiameranno più così, convivenze cuidoverosamente assicurare ogni tipo di assi-stenza necessaria. Per questo l'affermazionesecondo cui alle forze di polizia va assicu-rata l'assistenza religiosa nel rispetto dellelibertà costituzionali, sulla base di un rego-lamento che sarà emanato a cura del Mini-stro dell'interno, ci pare rispondente a unaesigenza seria e nello stesso tempo rispet-tosa del dettalto costituziOI1íale e deBa libertàdi opinione.

Non positivo è l'emendamento introdottoin Commissione all'articolo 16, nel quale sielencano le forze di polizia; in esso, mentresi denominano chiaramente forze di polizia,la polizia di Stato, i carabinieri, la guardiadi finanza, nOn si definiscono, in senso let-terale, il corpo degli agenti di custodia eil corpo forestale dello Stato. Questa man-canza di definizione può essere male inter-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12878 ~

27 FEBBRAIO1981238'1 SEDUTA ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

pretata in sede di emanazione di una leggeche ¡d'Vede un aJssetto precedente e, poichènel passato questi due corpi erano esplici-tamente considerati come corpi di polizial'omissione può far intendere che si vogliaimboccaœ una strada diversa. Non solo, macosì facelldo si mette in pericolo anche iltrattamento economico del personale.

Infatti, l'indennità riservata alle forze dipolizia nel testo della legge è sì attribuita an-che 'al 'personale di questi corpi, non si oopi-sce però a quale titolo perché se non si trat-tasse di forze di polizia evidentemente nonci sarebbe alcun motivo per riconoscere que-sta specifica indennità.

D'accordo quindi con altri colleghi abbia-mo presentato un emendamento che ripri-stina la definizione di corpi di polizia ancheper i due benemeriti corpi di cui ho parlato.

Il disegno di legge si caratterizza, signorMinistro, per un numero rilevante di dele-ghe concesse al Governo. Per la verità,esprimo chiaramente il mio dissenso per ilmeccanismo di andirivieni dei testi prepa-ratori delle norme delegate che devono es-sere sottoposti a una doppia lettura sia daparte del Consiglio dei ministri, che delleCommissioni competenti della Camera e delSenato. Ritengo che il testo costituzionalein matena di potere legislativo delegato alGoverno sia piuttosto travisato da un mec-canismo di questo tipo. Il Parlamento ha lafacoltà di dare o non dare deleghe al Go-verno e in alcuni casi di particolare com-plessità .~ e riconosco che l'attuale è unodi questi casi ~ può esercitare una azione

consultiva successiva in sede di Commis-sioni parlamentari. Questa doppia lettura,però, per cui il testo del Consiglio dei mi-nistri deve essere esaminato una prima vol-ta dalle Commissioni parlamentari compe-tenti (e per fortuna non si è costituita unaennesima Commissione bicamerale e si èrinviato alle Commissioni permanenti), poitornare al Governo per una successiva deli-baziÍone del COl1's.rgHodei mirri5'tJri, es'serequindi sottoposto a una seconda letturadalle Commissioni parlamentari, per esse-re poi definitivamente deliberato dal Gover-no, mi pare sinceramente eccessiva.

A proposito di deleghe vorrei sottolinea-re anche un altro aspetto. Indubbiamentequesto insieme di deleghe affida al Gover-no, al Ministro dell'interno, all'amministra-zione della pubblica sicurezza un compitoimmane. Si tratta di provvedere a una infi-nità di operazioni: dall'emanazione di nor-me, all'indizione di concorsi in tempi stret-ti. E non si risolvono i problemi stringendoi tempi sulla carta, se poi i tempi di realiz-zazione per necessità devono essere dilazio-nati nel tempo.

Si è parlato in Commissione della possi-bile o necessaria istituzione di uffici appo-siti per la realizzazione della riforma. Aquesto proposito è opportuno un appello alGoverno perché ritengo che occorrerà vera-mente creare presso il Ministero dell'inter-no un trust di cervelli e un nueleo opera-tivo affinché la riforma possa trovare at-tuazione nei tempi più brevi possibili.

Credo che ci vorranno anni prima che ifrutti concreti, reali, sostanziosi, e non so-lo quelli iniziali, possano essere valutati emisurati. L'importante è che questo lavoroavvenga in una chiara continuità istituzio-nale, in modo che non si ripeta l'errore av-venuto per i servizi di sicurezza, non peraverli rifJrmati ma per aver distrutto unastruttura senza aver prima già presente efunzionante una struttura alternativa. E nel-la primavera del 1978 abbiamo dovuto mi-surare quanto grave fosse stato questo er-rore.

Signor Presidente, signor Ministro, ono-revoli colleghi, in questo testo legislativoc'è, a nostro giudizio, come dicevo, l'im-pianto positivo per una riforma che dovràin larga misura essere realizzata dalle nor-me delegate. Le direttive però sono chiaree trovano la nostra approvazione. Si trattadi una riforma che ha per destinatari tuttii cittadini della Repubblica e che certo tie-ne conto anche dei diritti, delle ,aspirazio-ni, delle esigenze del personale di pubblicasicurezza.

E' stato ieri riaffermato anche qui che ta-luni positivi risultati, in questi ultimi tem-pi ottenuti nella lotta alla criminalità e inparticolare nella lotta al terrorismo, dipen-derebbero dallo stato di avanzamento dei

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Senato della Repubblica ~ 12879 ~ VIII Legislatura

238a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 27 FEBBRAIO 1981

lavori per la liforma, da un certo spiritoche verrebbe permeando le forze di poli-zia anche prima che la legge sia approvatae promulgata.

Io non sono d'accordo. Se ciò fosse vero,non si vede come accanto ai positivi risul-tati della pubblica sicurezza vi siano anchei positivi risultati dei carabinieri che a que-sta riforma non sono interessati.

La realtà è che tutte le forze di poliziastanno conducendo con impegno il lorocompito, con abnegazione, con altruismo.A tutte '3ia consentito qui di rivolgere unriconoscimento perché, fossero o meno inattesa di essere civilizzate, senza distinzio-ne stanno svolgendo un duro lavoro cheè il loro impegno dj vita. Non sono d'ac-cordo perciò con il senatore Signori il qua-le teme si voglia valorizzare la polizia mili-tare, i carabinieri, nei confronti di quellache sarà la polizia civile. In Commissioneavevo affermato che possono esistere polizieautoritarie efficientissime e polizie democra-tiche inefficienti, ma anche il contrario. Ag-giungerò che possono esistere, anzi esistononel mondo, polizie militari inefficienti e po-lizie civili efficienti. Ebbene noi intendiamocon l'approvazione di questo disegno di leg-ge perseguire la costruzione di una poliziademocratica sempre più efficiente, per la no-stra che è e vuole restare una società de-mocratica. (Applausi al centro).

P R E S I D E N T E . Dichiaro chiusa ladiscussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore.

M U R M U R A, relatore. Signor Presi-dente, onorevole Ministro, pochi ma buonicolleghi, credo di dover rivolgere, non perun fatto meramente ,formale, un ringrazia-mento particolarmente sentito agli oratoriintervenuti, a coloro i quali in Commissionee specie in sottocomitato ~ i colleghi Colom-bo, Flamigni, Iannelli, Pavan in modo parti-colare ~ hanno offerto un contributo deter-minante alla soluzione legislativa di questariforma. La sostanziale adesione al provve-dimento riconosce la validità del nostro im-pegno e conferma che lo sforzo collaborati-va del Governo e il lavoro della Camera dei

deputati non sono stati fatti o momenti inu-tili. Questo dato di fatto che è sotto i nostriocchi e questa constatazione mi suggerisco-no di rinviare la risposta sui singoli e par-ticolari aspetti del disegno di legge all'esa-me degli emendamenti, ma mi consentonoanche di esprimere più compiutamente, esollecitamente, il mio pensiero agli oratoriche, partecipando al dibattito con l'impegnoe con la serietà che è la loro nota caratteristi-ca e che é l'aspetto peculiare del Senato,hanno dimostrato come questa riforma dicarattere profondamente istituzionale ~ eper questo forse la delega prevede un dop-pio esame da parte del Senato e della Ca-mera dei deputati attraverso le Commissio-ni all'uopo preposte ~ riscuote un notevo-le consenso. E il Senato COn la profonditàdelle analisi, che anche in questo dibattito inAula si sono fatte, eon la concretezza delleproprie giuridiche valutazioni e delle solu-zioni legislative proposte, credo abbia of-ferto un materiale di notevole livello perla realizzazione del complesso di deleghedelle quali poc'anzi abbiamo parlato.

Questa discussione mi suggerisce di ri-badire la comLlne soddisfazione ~ di cuiieri ha parlato con tono quasi da Ministrodell'interno i] senatore Flamigni ~ per isuccessi. ottenuti dalle forze di polizia, nondell'una contro o a dispetto dell'altra, ma,sia pure con una rivalità che è fautrice dimigliore efficienza, sulla base di un lavorocoordinato tra ,esse, di cui non possiamonon dar atto al Governo e soprattutto alMinistro dell'interno e a tutte quelle com-ponenti politiche, sociali e culturali, sianoesse al Governo o all'opposizione, che, con-fermando i loro precedenti atteggiamentio innovét'ldo rispetto ad essi, hanno mobi-litato la testimonianza dei cittadini in unacorale c0ndanna dell 'evers ione, relegandonel triste spazio della loro inciviltà e dellaincapacità ad essere abitanti di questa Re-pubblica i mandanti e gli esecutori di vio-lenze e di morte. Questo medesimo mes-saggio in quest'Aula dobbiamo esprimeresenza iattanze ma anche senza cedimenti(perchè di questi ultimi ogni tanto è ap-parsa l'ombra se non la sostanza), portan-do avanti con impegno culturale vero e pro-

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Senato della Repubblica ~ 12880 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

fondo un' azione convinta di esaltazione deidiritti dell'uomo e della persona, di rico-noscimento prioritario delle esigenze pub-bliche e sociali su quelle che possono es-sere o comunque apparire deviazioni pri-vatistiche per convincere tutti, ma soprat-tutto le giovani generazioni, che questo Sta-to è, soprattutto per loro, non debole coni forti e forte con i deboli, ma garante deidiritti di ciascuno nella misura in cui ven-gano rispettati i valori morali e costitu-zionali e le leggi del reciproco, profondorispetto. Si è lamentato (ne faceva cennoil senatore Vittorino Colombo) da alcunicolleghi, ai quali non voglio certo muovereimputazioni di strabismo o di daltonismo,il ritardo con cui questa riforma della po-lizia viene portata all'approvazione delle Ca-mere. Sostenendo questa tesi, forse a pri-ma vista e temporalmente non inesatta, siè dimenticato il cammino che ogni partepolitica ha compiuto rispetto alle proprieoriginarie impostazioni e posizioni, ancheperchè in democrazia nessuno è deposita-rio della verità e della perfezione legisla-tiva. Ma non si è ricordato come questariforma sollecitata, Io ricordi qualche stan-co ricostruttore di storici o antistorici stec-cati, qualche epigono di anticlericalismo,sollecitata per la prima volta e fra i primidai cappellani militari, è stata presentataall'opinione pubblica in un momento assaidifficile e Impegnativo per la convivenza de-mocratica e per il civile confronto. Si è an-che trascurata la circostanza che le soluzio-ni adottate, anche per la vasta maggioran-za che le sostiene e per le concrete deter-minazioni normative, non sono il frutto diqalunquistici compromessi o una sommato-ria arcobalenata di contrapposte visioni,ma sono conseguenti ad una visione coerenterispetto ai princìpi costituzionali e coordi-nate alla meditata considerazione delle esi-genze di una società civile, profondamentetrasformata soprattutto per merito delleforze politiche maggioritarie di questo tren-tennio di rinata democrazia, rispetto a quel-la agricola e provinciale in cui erano natele precedenti norme che ai valori di taleciviltà dovevano certo ispirarsi.

II professor Sabino Cassese in un recentedibattito ha affermato che il nostro assettodi vertiœ, quello dello Stato, della Repub.blica, della pubblica amministrazione risal-gono addirittura nelle grandi linee a Ca-vour, al 1853, e aggiU!Ilgeva che la nostrapubblica lalInmin:i'straziOlDJeha un.1adurata ec-cezionale, un'età ohe varia tra i 60 e i 130anni (notevole età non solo se comparatacon quella di altri paesi) per cui l'ordina-mento è dotato di una particolare, superio-re capacità di resistenza. E questo avviene~ aggiungo io ~ anche perchè il difetto di

questi 30 anni, pur meritevoli di valutazio-ni positi ve per tante soluzioni adottate, ri-siede nella circostanza che si sia data pre-valente attenzione ai problemi socioecono-mici, dimenticando invece quelli delle isti-tuzioni, della pubblica amministrazione,della riforma dello Stato, cui ora, dopo averfatto moltissime leggi cOI1porative e setto-riali, dobbiamo porre, con sollecita atten-zione, soÌuzione attraverso innovazioni ar-moniche e modernamente intese che ci trag-gano anche fuori dal provincialismo e dal-l'arcaismo di numerose nostre leggi checi pongono di fatto fuori da quella Europa,aHa qua,le vogliamo pa¡rtecipare ilIl parità ebidiritti, ma anche di doveri.

E a questa prevalente attenzione ai pro-blemi socioeconomilC'Î. dobb:iamo far ¡risa,.lire in fondo anche il mancato puntuale fun-zionamento delle regioni perchè il mancatoesercizio della delega e la volontà di atte-starsi sui momenti gestionali non dipen-dono soltanto dai consiglieri e dagli asses-sori regionali o dai presidenti delle regioni,ma da questa mentalità, da questo com-plesso che grava sull'ordinamento della Re-pubblica. Ed è per questo che la pubblicaamministrazione, divenuta veramente qua.~.i relef.ìantiaca, nOTI risponde a1!le esr~edei cittadini perchè le stesse leggi modernee modernamente intese che noi variamotrovano una vischiosità e un impatto nonfacilmente superabili in strutture arcaichenelle quali l'interlocutoria è un sistema, ilrinvio e la dissociazione dalle responsabili-tà un metodo.

Quindi anche sulla base di queste indi-cazioni e di queste considerazioni è nata

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Senato della Repubblica ~ 12881 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

la presente riforma i cui aspetti innovatori(la civilizzazione ~ Scotland Yard, l'FBI, lestesse teste di cuoio tedesche sono civili:non sono, non appartengono a personalemilitare; 'il]. coordinamento effetttvo a Hive!-lo centrale e a livello periferico; la creazione~ lo ricordava anche il senatore Colombopoc'anzi ~ al posto del Corpo di una am-ministrazione diretta da un dipartimentocon personale di diversa provenienza edestrazione; la responsabilità politica unicadd Ministro dell'interno; una più moderna,funzionale e penetrante istruzione; una piùadeguata professionalità; un più armonicocontemperamento di carriere e di retribu-zioni con le altre forze di polizia) hannosuscitato unanime consenso negli interve-nuti; il che mi esime da ulteriori puntualiz-zazioni anche perchè, soprattutto se si fa-cesse riferimento all'articolo 36 e all'arti-colo 42 poi divenuto 43 del testo, si arri-verebbe ad una serie di discussioni di ca-rattere prevalentemente tecnico, quasi re-golamentare che certamente non trovereb-bero in quest'Aula già così poco numerosamolti ascoltatori.

Desidero, però, qui ricordare che la di-sciplina proposta dalla Camera, corretta, in-tegrata, migliorata dalla 1a Commissionedel Senato, ha un dupHoe obieH'ÌJ\To: a:n-zitutto stabilire norme transitorie agli ar-ticoli 96 e a qualcuno degli articoli seguentiper evitare un vuoto di disciplina normati-va e un salto nel buio sino al momento at-tuativo delle deleghe. Queste norme, però,non vanno confuse, come anche ieri qual-cuno ha fatto, con il nuovo inquadramen-to che è cosa diversa.

Lo stesso esodo, contro il quale ci erava-mo battuti fino ad un certo punto in Com-missione e in sottocomitato, e sul quale al-cune disi'osizioni vanno migliorate, nascedal cambiamento di status, da militare acivile, di buona parte di questo personale,che, per il suo carattere coattivo, avrebbepotuto d:~terminare problemi di non facilesoluzione. Esistono precedenti analoghi;non vi è solo quello, famoso o famigerato,della legge n. 336. Quando alcuni enti sonostati soppressi, quando alcuni tributi, comel'imposta di consumo, sono stati espulsi dal-

l'ordinamento, quando, con il trasferimen-to di competenze alle regioni e ai comuni,sono stati trasferiti anche i dipendenti, so-no insorti problemi di non facile soluzionee che tuttora aggravano disparità di trat-tamento e creano difficoltà per una con-creta opcratività. Vi sono impiegati chenon si vogliono muovere da Roma e quindiil trasferimento delle competenze non è ac.compagnato da quello dei dipendenti e deifunzionari. Tutti questi inconvenenti, cheridondano poi a scapito del cittadino, han-no convinto i nOn persuasi dell' opportunitàdi stabilire questo esodo.

Ma que!lo che soprattutto interessa è ilnuovo ordinamento che ha luogo attraver-so una serie molteplice di deleghe. Il Mi-nistro dell'interno e il sottosegretario San-za in Commissione hanno assunto l'impe-gno a fare presto, come sollecitavano anchei senaton Colombo e Flamigni. Si era pen-sato addirittura all'istituzione di una seriedi uffici ad hoc. La Commissione, sulla ba-se di assicurazioni date, ma forse mossaanche dalla constatazione che in Italia, unavolta creato un ufficio, non lo distruggeneanche il terremoto, ha nutrito fiducia nel-l'affermazione del Governo e continua anutrirne circa la gestione di queste dele-ghe alla luce delle esperienze e delle valu-tazioni fatte dai parlamentari per dar vitarapidamente al nuovo ordinamento del per-sonale civile e a un migliore trattamentoeconomico, secondo i princ1pi chiaramenteformulati.

In questa nuova disciplina ~ ripeto coseda altri dette più compiutamente di me ~

l'innovazione fondamentale è data dagliispettori con compiti particolarmente pre-gnanti ed importanti. Del resto si tratta diuna vecchia esigenza. Anche prima che siparlasse in termini normativi della rifor-ma, il problema degli ispettori era statoposto e per questo la Commissione, d'ac-cordo con il Governo, ha previsto un'im..missione diretta per concorso limitata apoche centinaia di posti, anche se immis-sioni più ampie, alle quali saœmmo statitutti quanti portati, sono rese impossibilie non praticabili in conseguenza della mas-siccia pœsenza in servizio di persone, so-

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Senato della Repubblica ~ 12882 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO 1981238a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

prattutto a livelli intermedi, nei cui con-fronti il potere politico non può che ren-dere grazie per il lavoro svolto.

Il nuovo ordinamento ha voluto armo-nizzare ancora di più la disciplina con lalegge n. 312 ed ha voluto creare un rac-cordo preciso con le altre forze di poli-zia. Credo che qualche emendamento chedovremo esaminare nella giornata di mar-tedì o di mercoledì, vada in questa dire-zione, per evitare che errori commessi pos-sano trovare una normativa permanente.Anche questo ventaglio di disposizioni set-toriali ha prodotto difficoltà sull'ordina-mento del personale della pubblica sicurez-za. Riteniamo che i criteri dati per l'eser-cizio della delega possano servire a rimuo-vere i lamentati settorialismi.

Abbiamo previsto una correzione dellenorme per i vice questori, per i commissaricapi, per le assistenti e le ispettrici di po-lizia. Abbiamo, altresì, previsto una normaforse rivoluzionaria per l'ordinamento del-le carriere del personale; quella, cioè, dellaconcessiooe dei benefici economici disgiun-ti dalla promozione, venendo incontro adesigenze obiettivamente valide e giuste, sen-za sollecitare il sistema del «todos caba-lleros» di spagnolesca memoria.

Abbiamo previsto maggiore razionalitànell'inquadramento dei sottufficiali, un mi-gliorato trattamento economico soprattuttonei confronti di coloro i quali espletanofunzioni di polizia giudiziaria. Abbiamo ri-solto il vecchio nodo che aveva originatonumerose proposte o disegni di legge, masoprattutto giustificate e preoccupate ap-prensioni e critiche degli appartenenti alCorpo di polizia; abbiamo risolto il proble-ma del servizio degli ausiliari, interessantebuona parte di agenti e di appuntati.

Abbiamo previsto, attraverso un doppiocorso ed una serie di altri accorgimenti, lapiù seria organizzazione delle scuole, isti-tuendo anche un istituto superiore, quasia liv,ello universitario, che, pur sostituendol'accademia, è però orientato in maniera piùmoderna e soprattutto nOn è caratterizzatoda un piano di studi, nel quale siano pre-viste le súlite materie, che si cominciano astudiare all'università, che continuano ad

essere presenti in tutti i corsi e concorsi,in tutte le scuole di miglioramento e di po-tenziamento della pubblica amministrazione.

Abbiamo anche voluto evitare, attraversonorme forse un po' restrittive, il gonfia-mento dei ruoli ad esaurimento degli uffi-ciali, che avrebbero potuto determinare lacostituzi0J1e di un tertium genus perma-nente nell'amministrazione della pubblicasicurezza.

In tutto ciò abbiamo avuto come preoc-cupazione costante il potenziamento ed ilmiglioramento di quello che comunementeviene chiamato il tasso di professionalitàdegli appartenenti al Corpo di pubblica si-curezza, non perchè noi si pensi che gliattuali appartenenti alla polizia o alle po-lizie siano deprofessionalizzati, ma perchèla sfida arrogante della criminalità esigeuna preparazione sempre più qualificata,profonda e moderna ed in questo senso ilParlamento ed il Governo devono tendereattraverso il loro impegno.

Occorrono fopse Jaltre :iIJJJl1OvaziOlI1Ji.,œIitoalcune di più profonda incidenza potran-no nascere dalle organizzazioni associativee sindacali, dagli organismi previsti dallalegge anche perchè, se noi crediamo, comecrediamo, a queste forme di associazio-ne, non possiamo pensare che esse nonavranno più nulla da fare, che il loro ap-porto al miglioramento qualitativo, funzio-naIe ed operativo sia da trascurarsi o da nonrealizzarsi.

Occorre prevedere altre innovazioni an-che per il personale di supporto ammini-strativo, contabile, patrimoniale: un acces-so diretto, immediato per concorso e nonper surrogati concorsuali potrebbe assicu-l'aire queLLaautonomia gest'Í'Oina,ledeLle forzedi polizia, senza trascurare coloro i qualida 20-30 anni questa attività svolgono, que-sto lavoro espletano e che credo non po-trebbero essere utilmente immessi, soprat-tutto in tunzione del desiderato aumentodeI tasso di professionalità, sulle piazze onello svolgimento di attività preventive erepressive.

C'è il problema della onnicomprensivitàper la dirigenza e quindi del lavoro straordi..nado, c'è jI} problema del coPpo mooico e

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Senato della Repubblica ~ 12883 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO1981238a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

della polizia scientifica, per i quali non oc-corrono altre direzioni centrali, ma la va-lutazione più adeguata in seno alla dire-zione centrale della polizia criminale chela legge espressamente prevede.

Su 5 punti desidero fornire alcune preci-sazioni: l'assistenza religiosa e spirituale, labanca dei dati, i diritti politico-sindacali,il problema del prefetto e quello del servi-zio pregressa, delle indennità di polizia odi istitut.:>.

L'assistenza spirituale o religiosa che ab-biamo proposto ~ lo ricordava il senatoreVittorino Colombo ~ è in linea con i prin-cìpi costi tuzionali, perchè estesa a tutti iculti e quindi non è manifestazione inte-gralistica o clericale ma il riconoscimentodi un servizio largamente richiesto dallestesse organizzazioni sindacali e rappresen-tative delle forze di polizia. :E. stato positi-vamente, costantemente valutato da ciascu-no non solo come fatto di assistenza reli-giosa e spirituale (che almeno per chi viparla ha un grande significato e un note-vole valore), ma come momento di solida-rietà umana, di tramite nei rapporti di so-stegno in determinate richieste che i cap-pellani militari hanno svolto in tutti que-sti anni. Questa assistenza spirituale e re-ligiosa è anche coerente con l'ordinamen-to vigente in quasi tutti i paesi democraticiper le fOlze di polizia. Non vorrei ~ ancheper come questo dibattito è andato in Com-missione ~ che qui strumentalmente, chis-sà per che cosa o sulla scorta di quali an-tistoriche concezioni, si contribuisse a crea-re un antistorico steccato o a ripetere del-le valutazioni che appartengono al mondodell'archeologia e non a quello della realtàpolitica, culturale, civile del paese.

Il secondo problema è quello della bancadei dati. Abbiamo cercato di dare maggio-ri garanzie, di qualificare ancora di più lapresenza del Comitato parlamentare di con-trollo e questa è la prima disciplina giuri-dica di questo importante strumento. For-se, occorrono norme più chiare che, nonminando il garantismo (forse non devonotrovare s~de in questa legge) utilizzino an-che le due risoluzioni del Consiglio d'Euro-pa sulla protezione della vita privata nel

settore pubblico e in que.Illo privato e ciòallo scopo di chiarire in maniera non am-bigua chi, entro quali limiti, sotto qualiforme, con quali contenuti, sia abilitato le-gittimamente all'organizzazione e alla ge-stione delle banche dei dati, così proteg-gendo da accessi illeciti e da utilizzazionivolontarie o accidentali che violino la pri-vacy (diritto naturale o diritto positivo, èun discorso che ci porterebbe comunquelontano).

Il terzo punto riguarda il prefetto. Danessuno contestandosi il ruolo a livellocentrale del Ministro dell'interno, è statoposto il problema di chi a livello perifericodovesse essere il gestore ed il realizzatoredel coordinamento. Il prefetto, come di-ceva anche il senatore Colombo, non ha ilruolo arcaico del controllore. Appena ierine ha parlatò il senatore Spadaccia, al qua-le, anche se assente, voglio dire che se ilsuo partito ed il suo movimento avesserorappresentanze negli enti locali e perifericisi accorgerebbe di quanto è aumentata lavalutazione positiva dei prefetti rispetto alcomportamento dei comitati regionali dicontrollo, le cui dicotomie inteI1'retative eil cui arcobaleno di decisioni raggiungonovette inusitate ed inaspettate. Il prefetto,così com~ noi lo interiâiamo e così comedeve essere per sollecitare la collaborazio-ne delle autorità locali elettive che abbia-mo sancito e confermato nella legge, è ilpunto di equilibrio politico, il coordinato-re super partes ~ perchè in Italia esistepiù di una forza di polizia ~ tra le diverseforze di polizia. Non si può ottenere unefficace coordinamento, anche se non ope-rativo, senza avere un preciso punto di ri-ferimento ed il prefetto risponde in manie-ra ottimale a questa esigenza.

Il commissario di Governo, al quale purequalcuno ha pensato, ha una funzione co-stituzionale ed una posizione gerarchica di-verse. Il commissario di Governo è indi-spensabile, come abbiamo pure ripetuto inquest'Aula, discutendosi il cosiddetto rap-porto Giannini, formulando indicazioni pre-cise, ma la sua dipendenza gerarchica dalPresidente del Consiglio e la sua funzionecompletamente diversa lo destinano ad al-

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tri compiti. E noi legislativamente non pos-siamo aggiungere ai molti espropri, più omeno proletari, di cose e di beni anche unesproprio legislativo dei poteri, delle com-petenze, delle funzioni propri di determi-nati organismi.

I diritti politico-sindacali. Chi fa l'avvo-cato ricorda che alcune volte quando i giu-dici eccedono nelle decisioni o nelle sen-tenze si dice che essi sono andati ultra oextra petita. Chi chiede il diritto di scio-pero si pone sotto un certo profilo ancheegli ultra petita o extra petita. Infatti, glistessi componenti delle forze di polizia e,se mi si consente, delle più sindacalizzate QIsindacalizzabili hanno sempre esduso lapossibilità di una disciplina legislativa delricorso ad esso. Se, però, leggiamo l'arti-colo 40 della Carta costituzionale e esami-niamo il dibattito svolto si in sede di Com-missione dei 75 ed anche dell'Assembleacostituente, vediamo la chiara volontà suquesto punto del costituente che, a chiaris-sime note e senza interpretazioni evolutiveod analogiche, faceva riferimento preciso,quando si ponevano limitazione al dirittodi sciopero, al servizio di polizia. La stessaCorte costituzionale ~ faccio solo un ac-cenno, perchè non sarebbe il caso, 'l1è op-portuno dilungarsi, nè io ho la competenzaper un'analisi più profonda ~ sulle cuidecisioni alcune volte sono insorte o possonoinsorgere valutazioni discordanti, ha rite-nuto doverosa la disciplina' e anche ia li-mitazione dell'arma dello sciopero per iservizi pubblici essenziali. Credo che nonvi sia n~ssuno che possa ritenere non es-senziale il servizio pubblico svolto dalleforze di polizia e quindi anche dall'ammi-nistrazione civile delle forze di polizia, perle quali in nessuno Stato dell'Europa de-mocratica, tranne che in Svezia, dove viè una particolare situazione, questo dirittoviene riconosciuto.

Si parla dell'iscrizione ai partiti. Qual-cuno ha accennato in questo campo ad il-legittimità costituzionali di una disciplina,alla quale si sta interessando la Cameradei deputati. Ma il ,fatto stesso che l'arti-colo 98 della Costituzione preveda per quat-tro categorie (i militari, gli appartenenti

alle forze di polizia, magistrati, i diplo-matici) che una legge ordinaria ne disci-plini l'attuabilità significa chiaramente cheil rinvio alla legge ordinaria esclude la pos-sibilità di una dichiarazione di illegittimitàcostituzionale per la disciplina di questo ser-vizio. E allora sono ragioni di opportunitàche devono consigliare ed informare il le-gislatore ordinario disciplinando in un sen-so o nell'altro. Questa è l'unica discrimi-nante. Ma proprio ragioni di opportunitàci dicono che esistono impegni e incarichiche per esigenze funzionali oggettive im-pongono limitazioni e sacrifici a beneficiodell'intera collettività la quale desidera fun-zionalità per i delicati uffici dell'ammini-strazione pubblica e ne impone l'imparzia-lità soprattutto agli appartenenti alle for-ze di po1izia nelle loro delicate attività. Evi è un coordinamento con le altre forzedi polizia e militari che non solo consigliama obbliga a una parità di trattamento ea una pari previsione di divieto dell'iscri-zione. Ora io penso che questi obiettivinon potrebbero facilmente conseguirsi poi-chè, anche per ragioni psicologiche e persensazioni non positive negli utenti del ser-vizio di polizia, l'iscrizione ai partiti poli-tici costituirebbe un deterrente per quel dif-ficil,e ordinamento che noi andiamo realiz-zando.

Lo stesso vale, a mio sommesso parere,per l'ecœssiva dipendenza dai sindacati,soprattutto di alcuni la cui politicizzazio-ne potrebbe ingenerare fughe e deviazionidai compiti istituzionalmente connessi allapolizia. Anche per questo, non il compro-messo, ma la mediazione politica e cultu-rale che 1a Camera dei deputati ha realiz-zato a me sembra seria e positiva. La Com-missione ha convenuto su questo punto eil relatore in Aula non può che essere por-tavoce delle conclusioni unanimi della Com-missione, che ha ben fatto a operare inquesto senso.

Quinto: il servizio pregresso e l'inden-nità di istituto ai fini dell'aggiornamentopensionistico. Noi abbiamo ripetutamentesostenuto (il « noi» non è un plurale maie-statico, riferendomi ai componenti della laCommissione del Senato in questa e nelle

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precedenti legislature) l'opportunità chetutta !'indennità di istituto fosse comun-que pensionabile. Si è arrivati a soluzionidettate anche dal particolare disavanzo fi-nanziario al 40 e poi al 60 per cento dellapensionabilità. Si pongono perciò anche suquesto problema, sul quale non possiamoche ,essere sostanzialmente d'accordo sulpiano concettuale, problemi di coperturache non è la 1a Commissione chiamataa risolvere. La Commissione bilancio chefa s,pesso da cerbero in quest' Aula e fuoridi quest'Aula su problemi di copertura, de-ve darci una risposta. Si potrebbero trova-re anche soluzioni graduate nel tempo, chenon prevedessero !'immediata pensionabili-tà per coloro i quali sono stati già posti inquiescenza; però esiste un problema gene-rale. Noi, a mio avviso giustamente, nonabbiamo accolto la pensionabilità delle nuo-ve indennità per i magistrati ordinari, con-tabili, amministrativi, militari, per gli av-vocati generali dello Stato, per i cosid-detti tarristi e cr,edo che non potremmoadesso disgiungere da una valutazione glo-bale e positiva anche questo problema, che,se dipendesse soltanto dalla mia persona-le volontà o da quella della Commissione~ e io giudico sulla base delle esperienze,degli atteggiamenti avvenuti nel passato ~

non potrebbe che essere pienamente con-senziente. Ma vi sono problemi di copertu-ra e problemi di omogeneità con tutta lacategoria dei pensionati.

Nel corso del dibattito, il parere dellaCommissione, quello del Governo potran-no certamente fornirei motivi e indicazioniparticolarmente validi.

Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,ho parlato ~ io che sono spesso iscrittoal club dei taciturni ~ un poco oltre quel-la che era la mia volontà e un poco oltrequelle che sono le mie abitudini, ma riten-go che questo testo, non ispirato certamen-te dalla fretta che è, lo sappiamo tutti, pes-sima comjgliera, che non è nato da dete-riori compromessi sibbene da una media-zione politica e culturale di qualificatolivello, rappresenta la conclusione di pro-fonde riflessioni e merita, forse soltantocon integrazioni marginali, l'approvazione

se non unanime ~ sarebbe meglio se cosìfosse ~ certo assai ampia non solo perquello che questa riforma in se è, una leg-ge istituzionale fondamentale, ma ancheper il significato che a mio parere essaassume: una risposta chiara, precisa delParlamento, del Governo, della classe poli-tica, all'eversione, all'estremismo, alla cri-minalità; una risposta che si esprime at-traverso una amministrazione più valida,più profess,ionale, in grado, nel rispetto deiprincìpi della Repubblica e della Costitu-zione, di far rispettare da tutti quelle nor-me giuridiche e quelle norme morali checi siamo posti come binario della nos-tlrapresenza e della nostra comune testimo-nianza politica. (Applausi dal centro).

P R E S I D E N T E. Ha facoltà di par-lare il Ministro dell'interno.

ROG N O N I, ministro dell'interno.Onorevole Presidente, onorevoli senatori, giàin altre occasioni, nel corso della proceduraparlamentare per la riforma dell'ammini-strazione della pubblica sicurezza, ho avutomodo di porre in evidenza alcuni aspetti diordine generale che per essere, a giudiziodi molti, essenziali mi permetto ora di ri-esporre replicando indirettamente ai colle-ghi che sono intervenuti in questo dibattito.

Va anzitutto e di nuovo rimarcato Ïilrilievo istituzionale ed il significato di que-sta riforma, soprattutto in un momentotanto delicato ed impegnativo per il man-tenimento e il progresso delle condizioni divita civile e democratica del nostro paese.Proprio tale rilievo postula una concordiaed uno sforzo di solidarietà tra le forzepolitiche, tutte insieme chiamate a dare ilproprio contributo costruttivo per delinearele strutture deputate al mantenimento del-l'ordine e della sicurezza pubblica.

Il Governo, pur avendo presentato un pro-prio disegno organico di riforma, si è sem-pre dichiarato disponibile, anzi ha solleci-tato l'intervento e il contributo migliorativodei diversi Gruppi parlamentari, ha postoattenzione ad ogni proposta di soluzione in-dicata dalla stessa platea dei poliziotti, re-sponsabilmente partecipi ad un dibattito

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che li coinvolge e li riguarda così da vicino.Il risultato obiettivo di un tale concorde

e convergente impegno sta nella normativache oggi il Senato è chiamato ad approvaree che, nella sua formulazione attuale, rap.-presenta un indubbio miglioramento rispet-to a quella in precedenza approvata dallaCamera.

Sento, dunque, il dovere di ringraziare icolleghi senatori: in particolare, gli onore-voli senatori della ta Commissione, che sot-to la presidenza equilibrata ed efficace delsenatore Murmura, hanno saputo, in un co-struttivo confronto con il Governo, appor-tare gli accennati miglioramenti pur lascian-do inalterate le linee essenziali dell'interodisegno di riforma.

Per vero, onorevoli senatori, la trama difondo del progetto proprio nell' originariodisegno del Governo è rimasta intatta, maentro le maglie larghe di questa trama siè ripartito il risultato di un lavoro impor-tante, frutto di una collaborazione esem-plare fra le parti e fra queste e gli stessioperatori di polizia. Per queste ragioni, iltesto al nostro esame corrisponde ora soloin parte a quello che a ciascuna delle forzepolitiche appariva, all'inizio, come il proget-to migliore possibile. Ma non è un male.n tempo trascorso, in effetti, col dibattitoche l'ha occupato, è riuscito a chiarire aciascuno di noi alcuni punti, a scioglierenodi che sembravano inestricabili, a rende-re meno acuto il dissenso che ci divideva.

Questo risultato deve essere ricordato per-chè è importante, ma deve anche essere ri-cordato quanto sia stato e sia difficile pro-cedere all'attuazione di una riforma destina-ta, come è questa, ad incidere su una strut.tura istituzionale, non solo costantementeoperante, ma impegnata, ai limiti delle pro-prie capacità, in una durissima e quotidianalotta contro la criminalità e il terrorismo.

Questa obiettiva difficoltà, tuttavia, hatrovato positivo riscontro nella consapevo-lezza che tutti gli operatori della pubblicasicurezza hanno avuto, per tutto il corsodel lungo dibattito sulla riforma, del lorocompito e del loro servizio per il paese ela sicurezza democratica.

Questa consapevolezza, e il conseguenterigoroso impegno hanno rappresentato unasicura garanzia e insieme un patrimonio ci-vile e morale sul quale la gente può semprecontare.

A questo riguardo è giusto che io ripe-ta qui ciò che altra volta ho avuto occa-sione di dire: nessun organismo di poliziaavrebbe resistito, se ben salde non fosse-ro le sue radici e la sua lealtà verso i com-piti da assolv,ere, come ha resistito la pub-blica sicurezza in questi anni. In questi annicaratterizzati da una imponente domandadi sicurezza e di ordine pubblico e, insie-me, da un dibattito forte, aperto, a voltespigalosa, sulla riforma della stessa polizia.Il modo con cui i poliziotti hanno assoltoi loro compiti e i risultati conseguiti ~ giu-

stamente qui ricordati ~ sono la miglio-re e persuasiva risposta alle preoccupazionidi quanti nella smilitarizzazione e sindaca-lizzazione ~ punti delicati e rilevanti dellariforma ~hanno temuto e possono teme-re un passaggio non privo di incognite.

La riforma ha come obiettivo ~ onorevolisenatori, l'hanno ricordato in molti fracoloro che sono intervenuti in questo dibat-tito ~ la riforma, dicevo, vuole migliorare,con l'efficienza della polizia, l'azione coor-dinata e complessiva di tutte le forze del-l'ordine in un quadro istituzionale lineare,con la provvIsta di mezzi conoscitivi ed ope-rativi adeguati e attraverso il riconoscimen-to di una piena e completa dignità profes-sionale. Sotto questo profilo la riforma aiu-terà certamente il mantenimento delle con-dizioni di ordine e di sicurezza pubblica delpaese.

Tuttavia, è bene ribadirlo, non è oppor-tuno coltivare' attese non giustificate. La

, riforma è solo uno degli strumenti, per dipiù indiretti, per la lotta alla eversione edalla criminalità organizzata.

Ciò che vale di più, in questa lotta, losappiamo, sono i comportamenti singoli ecollettivi delle forze dell'ordine, certo se-condo moduli organizzatori propri di undeterminato sistema ma anche secondo latenuta morale, civile e professionale di cia-scuno degli operatori di polizia.

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VIn LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12887 ~

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E più a monte, ciò che vale in questalotta è la risposta ferma e vincente che alterrorismo viene dalla società tutta nel suoinsieme. Da quest'ultimo punto di vista, ono-revoli senatori, è giusto riconoscere che al-cune parti del testo della riforma, espri-mendo una scoperta tendenza a rafforzarei legami di solidarietà, fiducia e reciprocorispetto tra cittadini e polizia, consacranouna realtà che ormai è nelle cose secondola testimonianza di una esperienza comunee diffusa.

I profili caratterizzanti la riforma posso-no essere così sinteticamente illustrati. Siè inteso in primo luogo concepire unitaria-mente l'attività svolta alla tutela dell'ordi-ne e della sicurezza pubblica imputandolaad una struttura che pur nelle sue artico-lazioni più o meno complesse, centrali e pe-riferiche, si ponesse univocamente e in mo-do lineare come strumento di attuazionedell'indirizzo politico affidato alla responsa-bilità del Ministro dell'interno. Ciò per unverso ha comportato la previsione di pre-cisi momenti di raccordo fra le varie for-ze di polizia esistenti nel paese, le quali,fermi restando i propri ordinamenti e leproprie dipendenze, a vario titolo concorro-no nelle operazioni di prevenzione e repres-sione dei reati. Per altro verso ha determi-nato una più efficiente articolazione internadelle strutture stesse del Ministero fondatasul criterio della distinzione delle funzionie delle correlate professionalità.

Gli esiti di questa impostazione si trova-no innanzi tutto nella parte del progetto diriforma che riguarda il coordinamento epoi in quella parte normativa che individuai poteri del,J'autorità politica in correlazio-ne a quelli propri delle autorità tecniche.M<>lte delle polemiche che nei mesi scorsisi sono accese sull'argomento si sono pro-gressivamente venute attenuando fino qua-si a spegnersi allorchè è stato più chiaroa tutti l'unico e vero intendimento che siaveva e che è stato portato nel testo inesame, quello cioè di distinguere con chia-rezza funzioni tra loro correlate garanten-do nel contempo un'efficiente ed unitariagestione dei compiti complessivi di promo-zione e mantenimento dell'ordine e della si-curezza pubblica.

Così, dunque, la politica di sicurezza tro-va ambiti di disciplina distinti e coordi-nati rispetto a quelli relativi alla direzio-ne tecnica dei servizi di sicurezza e a quelliconcernenti la operatività dei servizi mede-simi. Con ciò, si è realizzato certamente unobiettivo di efficienza, ma anche un obiet-tivo istituzionale di grande significato de-mocratico. La riforma della polizia, infat-ti, se intesa in termini riduttivi come ri-forma di un Cor.po, di un Corpo per di piùautosufficiente, autogestito e tendenzialmen-te eccentrico rispetto all'autorità politica,avrebbe in realtà accentuato difficoltà piùvolte evocate in sede politica, soprattutto,e avrebbe comportato l'inserimento di undiaframma tra liveJlo politico e livello ope-rativo di gestione.

Tutto ciò viene invece evitato nel proget-to di riforma. E in che modo? Innanzitut-to su] piano generale con l'impianto politi-co che si è voluto dare alla riforma e sulpiano partico]are e tecnico con la istituzio-ne del dipartimento di pubblica sicurezza,componente essenziale e pienamente inte-grata nell'unità strutturale e funzionale delMinistero dell'interno, e ancora con un siste-ma efficiente che collega, per il tramite deiprefetti e dei questori, ciascuno nel proprioambito di competenza, il centro alla peri-feria.

Quanto ai vari accenni emersi nel corsodel dibattito sui problemi del coordinamen-to dell'attività delle varie forze di polizia,ritengo di poter anzitutto assicurare ilsenatore Flamigni, in particolare, che l'uf-ficio per il coordinamento e la pianificazio-ne istituito con decreto-legge 15 dicembre1979, convertito con legge 15 febbraio del-lo scorso anno, ha già da tempo iniziato ilfunzionamento. È stata, infatti, creata findal gennaio 1980 un'apposita struttura allaquale si è assegnato un primo contingentedi funzionari dell'amministrazione civile del-l'interna, della pubblica sicurezza, ufficialie militari dell'Al1ma dei carabinieri e dellaGuardia di finanza e del Corpo del1e guardiedi pubblica sicurezza.

Inoltre è già operante la divisione che hail compito di attuare la cosiddetta bancadei dati; per l'impianto di questa sono giàstati messi a punto gli strumenti necessari

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Senato della Repubblica ~ 12888 ~ VIII Legislatura

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che entreranno in funzione quando saran-no emanati gli appositi regolamenti. Sonogià stati comunque perfezionati i collega-menti tra gli elaboratori della pubblica sicu-rezza e quelli deH'Arma dei carabinieri inmodo da consentire lo scambio di informa-zioni e il loro aggiornamento in tempo realeper tutto l'arco delle 24 ore.

È stata resa possibile, poi, e operante,la divisione centro-situazione, collegata conle sale operative delle varie forze di polizianonchè con l'elaboratore della pubblica si-,curezza e con quello dell' Arma dei carabi-nieri.

Opera, inoltre, già da tempo, la divisio-ne relazioni comunitarie e internazionali inmateria di ordine e di sicurezza pubblici perincrementare la cooperazione tra le poli-zie dei vari paesi. L'attività dell'ufficio dicoordinamento si è ancora espressa, natural-mente nell'emanazione alle autorità provin-ciali di pubblica sicurezza, di difettive voltead ottenere un sempre migliore coordina-mento a livello locale. Ai fini dell' emana-zione di ulteriori direttive in materia, sonoin corso di formazione appositi gruppi dilavoro interforze per l'esame dei problemimaggiormente ricorrenti.

Su questa materia, in generale, devo tut-tavia richiamare l'attenzione sul fatto che ilcoordinamento previsto dalla legge alla qua-le tutti noi abbiamo fatto richiamo riguar-da l'attività della polizia di sicurezza e nonquella di polizia giudiziaria. È un fatto chedi tale distinzione non sempre si tiene ildovuto conto, per cui non di rado vengonorilevate deficienze nella specifica attivitàdi polizia giudiziaria, che vengono poi erro-neamente attribuite alla mancata attuazio-ne della legge sul coordinamento.

Nel contesto della nuova legge assumonoun rilievo del tutto particolare ~ e piùdi uno è tornato su questo argomento ~

le norme che prevedono l'istituzione e ilfunzionamento del centro per la raccoltae l'elaborazione dei dati rilevanti in mate-ria di tutela dell'ordine e della sicurezzapubblici nonchè ai fini di prevenzione e re-pressione della criminalità.

Si tratta, in buona sostanza, della disci-plina relativa alla cosiddetta banca dei da-

ti, disciplina che riguarda da un lato lanatura e l'entità dei dati e delle informa-zioni che si prevede debbano essere acqui-siti e memorizzati dal centro elaboratore,e dall'altro riguarda l'accesso a quei dati,l'ambito e i limiti della loro utilizzabilità,come pure i meccanismi del controllo parla-mentare sull'attività di raccolta e di elabo-razione.

Mi pare inutile soffermarsi in questa se-de, anche perchè a lungo se ne è discusso,sull'utilità che un simile strumento di rac-colta centralizzata e di elaborazione ragio-nata di tutte le informazioni provenienti dal-le forze di polizia (salve le esclusioni dove-rosamente imposte dalla legge) può averenella lotta contro la criminalità, soprattut-to contro la criminalità terroristica o altri-menti organizzata, sia nel momento dellaprevenzione che in quello della repressione.Se ne era discusso molto circa un anno fain occasione della conversione del decre-to-legge n. 626 del dicembre 1979 sul coor-dinamento delle forze di polizia, nel qualeera già stato attribuito ad un apposito uf-ficio dipendente dal capo della polizia ilcompito della classificazione e dell'elabora-zione dei dati forniti dalle forze di polizia.Senonchè tale compito non potè essere espli-cato a causa della modifica intervenutacon la legge di conversione di quel decreto,che riservava ad una successiva legge la di-sciplina delle concrete modalità di raccoltae di classificazione dei dati e delle infor-mazioni nonchè la disciplina dell'accesso aimedesimi, del loro uso e dei relativi con-trolli.

La legge cui aveva rinviato allora il legi-slatore in sede di conversione è oggi rap-presentata dalla legge di riforma della po-]izia qui in discussione. Questa legge, negliarticoli da 6 a 12, esamina dettagliatamen-te tutti gli aspetti della disciplina relativialla completa organizzazione del servizio diraccolta e di elaborazione dei dati, salvo ilnecessario rinvio ai regolamenti di esecu-zione per la previsione di dettaglio.

Quanto alle esigenze cui si è fatto riferi-mento nel corso del dibattito circa l'introdu-zione nel nostro sistema di una disciplinaorganica a tutela della segretezza dei dati e

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12889 ~

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delle informazioni raccolte non solo da or-ganismi pubblici, ma anche da enti privati,devo far presente che il Governo ne con.divide la fondatezza, ma è chiaro che il te-ma ha una portata ben più generale e co-munque tale da trascendere l'ambito dell'at-tività di polizia.

Un altro profilo sul quale non sarà inu-tile soffermarsi è quello che concerne, inlinea generale, l'efficienza delle forze di p<rlizia. Grande rilievo è stato dato a questoriguardo in diverse parti del progetto, siain quelle concernenti le strutture (in parti-colare, quelle di formazione del personalee quelle relative all'assetto organizzativo peril presidio del territorio) sia nelle parti re-lative al personale stesso, ai ruoli ed allecarriere.

È, in queste parti della riforma, che sisaldano, in effetti, due momenti essenzialiche Governo e forze politiche hanno sem-pre tenuto contemporaneamente presenti:il momento dell'efficienza e quello della sod-disfazione deUe legittime aspettative del per-sonale oggi in servizio.

Si deve riconoscere che, proprio sotto que-sto profilo, è stato di grande interesse equanto mai positivo il lavoro svolto in sededi comitato ristretto e poi di la Commis-sione.

Le modifiche introdotte, mentre hannoreso in alcune parti piÙ chiaro e tecnicamen-te perfezionato il testo, altrove hanno com-portato significativi mutamenti, che venen-do incontro alle giuste richieste del persona-le prefigurano un più efficiente ed imme-diato assetto del nuovo apparato. Fra i tan-ti casi cito qui quello assai rilevante delladisciplina del ruolo degli ispettori e dellenuove norme introdotte, che consentono invia immediata un reclutamento degli stessi,prima ancora che la riforma in tutte lesue parti sia attuata. Ugualmente potrebbedirsi per la polizia femminile ed ancora perquanto si riferisce al piÙ razionale inqua-dramento del personale attualmente in ser-vizio, nei livelli retributivi di cui alla leg-ge n. 312. Una coerente e razionale discipli-na viene anche data al trattamento economi-co, concepito in modo unitario per tuttele forze di poJizia. inserendo nella previ-

sione tipologie di retribuzione adeguate al-le specialità e rischiosità dei compiti af-fidati.

Collegato a questo aspetto appena ricor-dato, che attiene alle strutture ed all'orga-nizzazione dei ruoli del personale, è il ter~zo profilo, concernente lo status, la disci-plina, l'esercizio. dei diritti politici e sin-dacali.

Anche per questo aspetto il progetto muo-ve coerentemente da alcune premesse di fon-do peraltro già richiamate precedentemen-te e qui da molti sottolineate: la speciali-tà delle funzioni, il riconoscimento dellaprofessionalità, l'integrazione fra cittadinie forze dell'ordine.

Ecco, allora, che la scelta per un regi-me disciplinare e penale di carattere spe-ciale appare conseguente ed indispensabile;così pure coerente è la previsione di un si-stema sindacale pluralistico, ma caratteriz-zato dall'autonomia dei sindacati rispetto aqualunque forma di adesione, collegamen-to o rapporto organizzativo, che possa com-promettere J'imparzialità e l'autonomia de-gli appartenenti alle forze di polizia ancheper la rappresentazione soggettiva che diquesta jmparzialità e autonomia può averela gente; altrettanto conseguenziale apparela normativa concernente l'esercizio dei di-ritti politici, la loro manifestazione indivi-duale e collettiva.

L'insieme di queste norme, lungi dal de-lineare una figura di poliziotto, come si di-ceva un tempo, ghettizzata o emarginata, neprecisa i contorni in modo proporzionatoe coerente con le delicate funzioni che èchiamato ad assolvere, garantendogli conciò il riconoscimento sul piano professiona-le, umano e democratico, da parte di tut-ta la società civile.

Onorevoli senatori, ho detto in altra cir-costanza ch~ il nostro paese ha bisogno dicose serie: questa riforma è una di que-ste cose.

Essa è la risposta che il paese nella com-plessità delle sue articolazioni intende dare

I a quanti vorrebbero colpirlo, disgregandone

I

il tessuto connettivo di democrazia e di li-bertà. Il largo consenso che la riforma re-

I

gistra nel paese e nelle Aule del Parlamento,

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Senato della Repubblica ~ 12890 ~ VIII Legislatura

27 FEBBRAIO1981238a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

è segno dell'efficacia degli strumenti cheabbiamo insieme individuato, per il raggiun-gimento di un obiettivo tanto essenziale perle sorti della Repubblica.

I risultati considerevoli ottenuti negli ul-timi due anni contro il terrorismo, sonosotto g1i occhi di tutti. Sono dovuti alla cre-scente efficienza operativa delle forze del-l'ordine, ad un loro maggiore e più raziona-le coordinamento operante sul piano prati-co ed avvertito come coscienza di un du-rissimo ma esaltante lavoro in comune. So-no dovuti, questi risultati, ad un'opera diinvestigazione lunga, laboriosa e paziente,ane recenti disposizioni legislative, speciequelle che prevedono particolari misure peri terroristi disposti a collaborare con la giu-stizia. Sono dovuti, indubbiamente, alla de-terminazione con la quale la lotta contro laviolenza eversiva è stata condotta; al rifiu-to opposto al terrorismo dalle forze politi-che e sociali, dai lavoratori, da tutti i cit-tadini; a quei connotati di rigore ed insie-me a quel rispetto degli impegni democra-tici che hanno sempre contrassegnato la no-stra dura battaglia e che sono riusciti afissare un clima ed una tensione in cui tut-ti si sentono coinvolti, e per primi gli ope-ratori di polizia, in conformità, del resto,ad una lunga tradizione di lealtà verso leistituzioni deUo Stato.

I recenti tragici episodi ~ dal rapimen-to del giudice D'Urso all'assassinio del dot-tor Marangoni a Milano ~ ci inducono tut-tavia a ribadire ciò che sempre abbiamo so-stenuto: che la lotta contro il terrorismo èancora lunga ed aspra.

E la lotta va condotta in ogni direzione,non trascurando alcun indizio che possafar luce sulle origini, sui collegamenti, sul-le diramazioni, dovunque si trovino, sullecapacità di eversione del terrorismo nel no-stro paese.

Su questo fronte stanno tutte le forze del-l'ordine ~ carabinieri, polizia, guardia difinanza ~ con identico impegno, con la stes-sa determinazione, gli stessi sacrifici, lo stes-so coraggio.

Ma tutti dobbiamo esseré presenti: leforze politiche e sociali, i cittadini, ciascu-no con la serietà e il rigo~e dei propri com-

portamenti, con la coscienza di un dovereche supera ogni personale collocazione po-litica, per divenire segno di una comune egenerale responsabilità.

Concludendo, non posso tralasciare di ri-volgere il più sincero ringraziamento ai va-ri oratori intervenuti nel dibattito, i qualihanno illustrato ed ulteriormente chiaritole posizioni dei rispettivi Gruppi rispettoalla riforma, vista nel suo complesso e nel-le sue più significative impostazioni.

Sono motivo di particolare apprezzamen-to sia i giudizi positivi espressi, sia gli ar-gomenti esposti a sostegno delle risposteche il Governo ha inteso dare, in linea congli orientamenti della più evoluta culturaistituzionale, ai fondamentali problemi difunzionalità e di efficienza deHa polizia diStato.

Un particolare ringraziamento ancora ri-voJgo al presidente della la Commissione,senatore Murmura, al quale credo sia datutti riconosciuto il merito di aver segui-to con grande perizia tutte le fasi del dibat-tito del disegno di legge, adoperandosi sem-pre per il raggiungimento di orientamentiper quanto è possibile unitari, come si con-viene per una legge, come questa, istituzio-nale e di grande rilievo. (Vivi applausi dalcentro, dal centro-sinistra e dalla sinistra).

P R E S I D E N T E. Rinvio il seguitodella discussione aJJa prossima seduta.

Per 10 svolgimento di interrogazione

P I E R A L L I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I E R A L L I. Signor Presidente, vor-rei sollecitare la risposta a un'interrogazio-ne che domani festeggia il suo primo com-pleanno: infatti, l'ho presentata il 28 feb-braio del 1980. Si tratta dell'interrogazionen. 3 - 00570, concernente l'applicazione dellalegge n. 38 per l'aiuto tecnico alla coopera-zione, e in particolare dell'articolo concer-nente la riorganizzazione dell'Istituto agro-nomico d'oltremare.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12891 ~

27 FEBBRAIO1981238a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. Assicuro il sena-tore Pieralli che la Presidenza si farà inter-prete della sua richiesta presso il Governo.

Annunzio di deferimento a Commissione per-manente in sede deliberante di disegnodi legge già deferito alla stessa Commis-sione in sede referente

P R E S I D E N T E. Su richiesta della7a Commissione permanente (Istruzione pub-blica e be!lle arti, ricerca scientifica, spetta-colo e sport), è stato deferito in sede deli-berante alla Commissione stessa il seguentedisegno di legge, già assegnato a detta Com-missione ill sede referente:

« Norme in materia di rapporti tra societàe sportivi professionisti» (400-B) (Approva-to dal Senato e modificato dalla 2a Commis-sione permanente della Camera dei depu-tati).

Annunzio di deferlmento a Commissionipermanenti riunite in sede deliberante didisegno di legge già deferito a Commis-sione permanente in sede deliberante

P R E S I D E N T E. Il disegno di legge:«Recepimento della direttiva del Consigliodella Comunità economica europea riguar-dante l'armonizzazione delle legislazioni degliStati membri della CEE concernenti il mie-le» (1204) ~ già assegnato dn sede delibe-rante alla 12a Commissione permanente, pre-vi pareri della la, della 3a della ~, della loaCommissione e della Giunta per gli Affaridelle Comunità europee ~ è stato deferito

nel'la stessa sede alle Commissioni perma-nenti riunite ~ (Agricoltura) e l2a (Igiene esanità), previ pareri della la, della 3a, dellawa Commissione e della Giunta per gli Af-fari delle Comunità europee.

Annunzio di interrogazioni

P R E S I D E N T E. Invito il sena-tore segretario a dare annunzio delle inter-

rogazioni, con richiesta di risposta scritta,pervenute alla Presidenza.

V I G N O L A, segretario:

JERVOLlNO RUSSO. ~ Al Ministro dellapubblica istruzione. ~ Per sapere qualiprovvedimenti urgenti i competenti uffici delMinistero intendono adottare per garantire,attraverso la sollecita messa a disposizionedel necessario personale, la funzionalità del28° Distretto scolastico di Roma, il quale, giàda vario tempo, è assolutamente privo dipersonale.

Tale situazione, reiteratamente segnalatadal presidente d,el Distretto ai competentiuffici del Ministero, ha costretto alla sospen-sione dell'attività del Distretto stesso e vaquindi al più presto rimossa.

(4 - 01767)

SAPORITO. ~ Ai Ministri dell'agricolturae delle foreste e dell'interno. ~ Per cono-scere:

il pensiero del Governo sui problemi,segnalati anche dalla stampa, relativi allasalvaguardia del Parco nazionale d'Abruzzo'

se risponde a verità la notizia second¿la quale sarebbe stato ritirato il passaportoal direttore del Parco, dottor Franco Tassi.

In caso affermativo, si chdede di conoscerele motivazioni di tale grave provvedimento.

(4 -01768)

Interrogazioni da svolgere in Commissione

P R E S I D E N T E. A norma dell'arti-colo 147 del Regolamento, l'interrogazionen. 3 - 01245, dei senatori Procacci ed altrisugli avvenimenti in corso in El Salvado;sarà svolta presso la 3a Commissione perma:nente (Affari esteri).

Ordine del giornoper la seduta di martedì 3 marzo 1981

P R E S I D E N T E. Il Senato tor-nerà a riunirsi in seduta pubblica martedì

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Senato della Repubblica ~ 12892 ~ VIII Legislatura

238a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 27 FEBBRAIO 1981

3 marzo, alle ore J6, con il seguente ordinedel giorno:

Seguito della discussione dei disegni dilegge:

Nuovo ordinamento dell'Amministrazio-ne della pubblica sicurezza (1045) (Appro-vato dalla Camera dei deputati).

SPADACCIA e STANZANI GREDIN!.~ Istituzione del Corpo unitario degli ope-ratori di pubblica sicurezza (CUOPS) perla tutela della legalità repubblicana (24).

MURMURA. ~ Conferimento del grado

di tenente generale medico ai maggiori ge-nerali medici di polizia del Corpo delleguardie di pubblica sicurezza collocati incongedo (38).

MURMURA. ~ Modifiche alla legge 3aprile 1958, n. 460, e alla legge 28 novem-bre 1975, n. 634, sullo stato giuridico e sulsistema di avanzamento a sottufficiale delCorpo delle guardie di pubblica sicurezza(41).

CROLLALANZA ed altri. ~ Provvedi-

menti a favore delle Forze di polizia edassimilate e degli operatori della giusti-zia (79).

MURMURA. ~ Soppressione del ruolo

unico separato e limitato degli ufficiali dipubblica sicurezza (91).

MASCIADRI ed altri. ~ Riconoscimen-

to del servizio prestato in qualità di fun-zionario di pubblica sicurezza (117).

GHERBEZ ed altri. ~ Modifiche allalegge 2 aprile 1968, n. 408, relativa al rior-

dina degli speciali ruoli organici separatie limitati del Corpo delle guardie di pub-blica sicurezza e del Corpo della guardiadi finanza, istituiti con legge 22 dicembre1960, n. 1600 (122).

SALERNO. ~ Modifica dell'articolo 8della legge 10 ottobre 1974, n. 496, recanteprovvidenze, in materia di avanzamento,a favore del personale del Corpo delleguardie di pubblica sicurezza (169).

SALERNO ed altri. ~ Interpretazioneautentica delle norme concernenti gli uffi-ciali del Corpo delle guardie di pubblicasicurezza, reduci dalla prigionia di guerra,di cui alla legge 14 dicembre 1942, n. 1689(l72).

CIPELLlNI ed altri. ~ Riordinamentodell'istituto della pubblica sicurezza. Isti-tuzione del servizio civile denominato«Corpo di polizia della Repubblica ita-liana» (227).

FLAMIGNI ed altri. ~ Istituzione delCorpo civile di polizia della Repubblicaitaliana (283).

FLAMIGNI ed altri. ~ Abrogazione del-le norme che limitano il diritto a contrar-re matrimonio del personale dei Corpi dipolizia, Forze armate e corpi assimilati eriammissione in servizio di appartenentiai Corpi di polizia (898).

La seduta è tolta (ore 11,55).

Dott. FRANCESCO CASABlANCA

Consigliere preposto all'Ufficio per la revisione e lapubblicazione dei resoconti stenografici dell'Assemblea