Seminario Il cane: lavoro e compagnia Aspetti del ......Seminario Il cane: lavoro e compagnia I...

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Il cane: lavoro e compagnia

Aspetti del benessere animale

CasalgrassoOsasio

Lombriasco

Le dimensioni del mercato

le dimensioni del problema

Dr. Vittorio Catalano

Le dimensioni del mercato

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La popolazione dei pet in Italia

Rapporto ASSALCO ZOOMARK 2015

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Banca dati dell’Anagrafe

animali d’affezione

Data ultimo aggiornamento: 01/09/2015

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33%

24%

21%

22%

La maggior parte dei possessori di

cani è nel Nord Ovest

La popolazione dei cani in Italia

Un cane ogni quanti abitanti?

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Numero persone per ogni cane registrato

all’Anagrafe canina.

Un numero basso in classifica significa

molti cani registrati

La popolazione dei cani in Italia

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Aspetti del benessere animaleIl mercato dei pet in Italia

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Andamento valori / volumi inversamente proporzionale

Cause:

• consumatore maggiormente attento al benessere ed alla dieta equilibrata dei

pets alimenti di qualità (premium e superpremium)

• Aumento dei cani di piccola taglia

scelta delle confezioni monoporzione riduzione sprechi

Il mercato dei pet in Italia

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I mercati esteri

Europa occidentale 60.000.000

Francia 7.000.000

Germania 7.000.000

Regno Unito 9.000.000

Stati Uniti 83.300.000

Valore del mercato USA: 52 miliardi di Euro

Popolazione canina

Totale Europa occidentale – 0.4

Fonte: IRI Dicembre 2014

Andamento del mercato Petcare

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Aspetti del benessere animaleIl mercato dei pet in Italia


Dati a valore

Tot. Alimenti cane

837.8 milioni euro

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Dati a valore

Il mercato in Italia

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Aspetti del benessere animaleI canali distributivi

• petshop tradizionali:

negozi specializzati nella vendita di prodotti per animali da compagnia

Punti di forza:

Ampiezza di gamma nella fascia alta premium e superpremium specializzazione, innovazione e

vasta scelta servizi, rapporto diretto con il cliente

• catene petshop:

insieme di punti vendita specializzati in alimenti ed articoli per animali di una struttura organizzata di

almeno 7 punti vendita di proprietà

Punti di forza:

uniscono assortimento ampio e profondo, specializzato, particolarmente negli alimenti funzionali e

dietetici tipica dei petshop tradizionali, alla vasta gamma economy e media propria dei grocery

• grocery: segmento dei prodotti di largo consumo dei settori alimentari non deperibili, di pulizia ed

assimilabili. Utilizzato come sinonimo di GDO, comprendente supermercati, ipermercati, libero

servizio piccolo (LSP), discount

Punti di forza:

vasta gamma sulla fascia economy e media, convenienza, praticità e rapidità d’acquisto

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Dati a valore milioni di euro

Caratterizzazione dei canali distributivi

• Prevalenza dell’umido nel grocery, mentre prevale il secco nei petshop tradizionali e nelle

catene

• Prevalenza di alimenti gatto nei grocery, prevalenza alimenti cane nei petshop tradizionali e

nelle catene

I canali distributivi

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Aspetti del benessere animaleI canali distributivi

Valore totale mercato: 838 milioni euro Alimenti cane: 46% a valore del mercato

• maggiore consapevolezza del consumatore

• corretta alimentazione come tutela salute e

benessere animale

• ricerca della marca

• ricorso ai consigli veterinario, riviste settore,

internet

Tipologia alimenti e canali di vendita

• tradizionale e catene: prevalenza secco

• grocery: umido


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Le figure professionali

Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228"Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57"

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 137 del 15 giugno 2001 - Supplemento Ordinario n. 149

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Art. 1.

Imprenditore agricolo

1. L'articolo 2135 del codice civile e' sostituito dal seguente:

"E' imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attivita': coltivazione

del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attivita' connesse.

Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si

intendono le attivita' dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico

o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o

animale...

Si intendono comunque connesse le attivita', esercitate dal medesimo

imprenditore agricolo, dirette alla …commercializzazione …che abbiano ad

oggetto prodotti ottenuti …dall'allevamento di animali, nonche' le attivita'

dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di

attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attivita'

agricola esercitata… ".

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Aspetti del benessere animaleLe figure professionali

Con la nuova formulazione dell'art. 2135 c.c. è radicalmente mutata la nozione di

imprenditore agricolo, in quanto l'elemento preponderante e qualificante non è

più il fondo, ma viene attribuita importanza fondamentale all'elemento dinamico.

La nozione di imprenditore agricolo si concretizza, ora, nel concetto di cura e

di sviluppo del ciclo biologico o di una parte necessaria di esso.

L’art. 1 del DL 228 18 Maggio 2001

• modifica la definizione di imprenditore agricolo in quanto allevatore di animali

e non più di bestiame

quindi, l’allevatore di cani è, per definizione, imprenditore agricolo

• si considera imprenditore agricolo chi svolge attività connesse all’impresa

agricola, quali la commercializzazione (dei cuccioli), o le attività dirette alla

fornitura di beni e servizi.

la fornitura di servizi può essere intesa, nel caso specifico, sotto forma di

pensioni, corsi d’addestramento, agriturismi per cinofili

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Il Perito agrario, per il suo percorso formativo,quindi per le sue competenze nei

settori:

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• Economico estimativo

• Zootecnico

• Costruzioni rurali

bilancio aziendale e valutazione dei costi

di produzione, gestione aziendale,

contabilità aziendale a fini fiscali ed

aziendali

Valutazione morfo-funzionale degli

animali, organizzazione di un allevamento,

alimentazione, riproduzione

Progettazione funzionale dei ricoveri per

animali

Può assumere un ruolo centrale ed a tutti i livelli, sotto il profilo professionale,

nel mercato della cinotecnica

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Centri cinofili : tutta Italia 100

Handlers: tutta Italia 222

Addestratori

Numero allevatori

Fonte: ENCI

Le figure professionali

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I mestieri del cane

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Aspetti del benessere animaleI mestieri del cane

“vecchi mestieri”

• alimento

il suo uso ha origini antiche in diverse parti del mondo

in Asia (tranne Giappone) razze come il Chow chow, Sharpei

Messico e Guatemala (Atzechi) Chihuahua, Xolo

Svizzera e Germania sino ad inizio ‘900 carne di cane nelle macellerie

• traino

Indiani del Nord America, Esquimesi,

Europa fino ad inizio ‘900 per trasporto bambini o merci. Utilizzati come animali da

traino anche durante la Grande Guerra, sia dagli italiani sia dagli austriaci per il

trasporto di rifornimenti o di munizioni, in special modo nella cosidetta “Guerra

Bianca” sulle Alpi.

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Aspetti del benessere

animale

I mestieri del cane

“la guerra bianca” e “le trincee”, l’Espresso, 2015

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Aspetti del benessere animaleI mestieri del cane

“Torino sotto le bombe”, P.L. Bassignani, 2008, Edizioni del Capricorno

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I mestieri del cane

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I mestieri del cane

Il cane da compagnia

•Il rapporto uomo cane non è mai stato puramente utilitaristico; lo dimostra il

ritrovamento di una sepoltura di uomo anziano insieme ad un cucciolo di cane nel

sito Natufiano di Ein Mallaha, Israele, datato 14000 anni fa.

L’uomo è sempre stato attirato da lupi dal carattere e dall’aspetto particolarmente

giocoso ed infantile (neotenia) ed ha utilizzato successivamente il cane come

sostituto affettivo.

• Solo a partire da inizio anni ’60 il cane diventa membro effettivo della famiglia

occidentale

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I mestieri del cane

Rapporto ASSALCO ZOOMARK 2015

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C.Palestrini, E. Canali, Facoltà di Veterinaria, Milano

Le dimensioni del problema

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Dati regionali sul randagismo

Anno: 2011

Il fenomeno randagismoSeminario



Problema sociale e costi per la

comunità

Il fenomeno abbandonoSeminario



C.Palestrini, E. Canali, Facoltà di Veterinaria, Milano

Quanti cani arrivano nei nostri canili

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Aspetti del benessere animaleIl fenomeno randagismo

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Aspetti del benessere animaleIl fenomeno randagismo

Profilassi della rabbia e lotta al randagismo anno 2009

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Costi per la comunità:

Circa il 40% dei cani rimane nel

canile

Il fenomeno randagismo

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Aspetti del benessere animaleI cani morsicatori

Ordinanza Sirchia

e razze pericolose

D. Cattarossi, F.Martuzzi, Veterinaria 2007

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Popolazione

Pastore tedesco 265.788

Pastore belga 6.753

Doberman 45.235

Rottweiller 142.972

Volpino italiano 1623

Skye terrier 77

Jack russel terrier 1318

Non basta guardare il numero dei casi di

morsicature, ma bisogna ponderare il dato

con il peso della popolazione

Nessuna delle razze della “black list nelle

prime 10 posizioni

I cani morsicatori

D. Cattarossi, F.Martuzzi, Veterinaria 2007

Dati del periodo 1994 - 2004

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• non esistono razze più pericolose di altre

• non ha senso, da parte del legislatore, operare in modo restrittivo su

alcune razze

• occorre creare una “cultura cinofila” a partire dalla scuola, e preparare le

persone a capire il linguaggio dei cani e la sua psicologia, per una corretta

comunicazione nei due sensi

• occorre formare i proprietari sull’istruzione dell’obbedienza di base che

consenta di tenere sotto controllo il cane in qualsiasi situazione

Conclusioni

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Grazie dell’attenzione!

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